Come crei la tua realtà

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L’accademia della realizzazione
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“Come Crei La
Tua Realtà”
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Una lettrice ci scrive dicendoci che secondo lei, l’origine di tutti i suoi
problemi derivavano dal pessimo rapporto con il padre.
Ad ogni errore che commetteva (non apparecchiare bene la tavola ad
esempio), il padre la sgridava e la trattava male.
“Fai sempre le cose in modo approssimativo!” “Sei una buona a
nulla!”
Così, ci dice, ha imparato a pensare che quello che fa non è mai
abbastanza, non è mai sufficiente.
Adesso, si sente sempre insoddisfatta, l’ansia e le preoccupazioni
irrompono nella sua vita e proietta all’esterno di sé questa sua
mancanza sul partner, al lavoro e con gli amici.
La sua scarsa stima di sé, si riflette nelle decisioni e nelle scelte che
compie, con la conseguenza che in molte situazioni della sua vita si
trova a dover lottare sempre più del necessario per avere risultati
soddisfacenti.
Il suo compagno ad esempio, la fa sentire in questo modo, e lei di
conseguenza fa lo stesso, in un cieco gioco di ombre che si
nascondono.
Ma vediamo come funziona.
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Registi attori e messaggeri
La vita non è quella che ci insegnano a scuola o al telegiornale.
Non c’è un mondo esterno che ha il potere di farti sentire in un certo
modo, non ci sono persone la fuori che ‘causalmente’ dicono e fanno
cose che ti feriscono.
No!
La vita intera è un messaggio che il tuo inconscio ti manda attraverso
le esperienze e le situazioni che vivi, e le persone sono i messaggeri.
Infatti, la famosa legge d’attrazione non è un concetto sbagliato, ma
manca un punto fondamentale,
“Tu non crei la tua vita per quello che pensi, ma per quello che sei”
Ok, ma che significa?
Significa semplicemente che tu crei la tua realtà in relazione alla
qualità delle azioni che compi.
Maggiore è la conoscenza di te stesso, la chiarezza dei tuoi obiettivi,
e la comprensione delle paure che ti obbligano a compiere determinate
scelte, più le tue azioni saranno focalizzate ed efficaci, in modo da
attrarre quello che ti serve nella tua vita per realizzare la tua missione
personale.
Più semplicemente funziona così.
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Se sei consapevole di non essere le tue paure ed agisci sempre in
direzione opposta a queste, seguendo i tuoi valori elevati, la vita ti
risponde premiandoti per aver deciso di pagare il prezzo di andare oltre
i limiti imposti dalla società e seguire te stesso.
Ecco cosa è la legge d’attrazione: la vita è il tuo specchio, e più cresci
aumentando la tua consapevolezza e trasformando i tuoi blocchi
interiori, più le cose cambiano all’esterno di te.
Guarda cosa vivi all’esterno per comprendere in che modo hai creato
la tua vita fino ad adesso, e con che tipo di valori ed azioni hai
seminato.
Il lavoro che fai e che non ti piace, la qualità delle tue frequentazioni
che vuoi migliorare, ed il rapporto con un partner che non ti soddisfa,
sono li per aiutarti ad agire la tua autenticità, i tuoi obiettivi più veri che
però alle volte preferiamo non ascoltare per comodità e paura di
cambiare.
Sono la conseguenza del tuo non seguire la tua missione oppure non
seguire la tua anima, oppure non agire i tuoi desideri profondi.
Ecco perchè il motore della felicità è la consapevolezza, perchè è
l’unica strada per comprendere chi sei e con che valori vuoi affrontare il
mondo.
C’è una seconda cosa importante.
Non solo tu crei la tua realtà in base alla qualità delle scelte e delle
azioni che compi, ma proietti all’esterno di te quelle che sono le
mancanze che vuoi colmare.
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Lascia che ti spieghi questo meccanismo conosciuto come
proiezione.
Tu sei il regista della tua vita, e le persone sono sempre uno specchio
che riflettono noi stessi.
Ovunque posiamo lo sguardo, vediamo sempre e solo noi stessi.
Qualunque evento che ti trovi a vivere è il riflesso dei blocchi emotivi
radicati dentro all’interno, ma se non possiamo agire sul riflesso in
modo immediato, possiamo però agire sulla proiezione per cominciare
a migliorare la nostra vita.
Seguimi attentamente.
Se io ho paura dell’abbandono, mi andrò a trovare con ogni
probabilità una persona che prima o poi farà emergere questa
emozione radicata dentro di me.
Ma se capisco che in realtà è la mia emozione ad aver creato questa
realtà, posso comprendere che le persone sono semplici messaggeri di
questa emozione, ed in realtà mi stanno offrendo la possibilità di
entrare dentro di me e lavorare sulle mie paure per liberarmi.
Le persone sono gli attori che recitano le nostre emozioni e ferite
inconsce, e agiscono all’esterno di noi al fine di farci portare la nostra
attenzione proprio su quella ferita emotiva che dobbiamo risolvere.
Per cui smettere di proiettare all’esterno la colpa dei nostri mali, è un
grande atto di responsabilità, e responsabilità va sempre di pari passo
con un maggior ‘potere personale’.
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La società in cui viviamo è una società improntata sull’attitudine di
cedere la nostra responsabilità agli altri.
Se accendi la T.V. il messaggio è sempre improntato sulla paura:
“devi avere paura, perchè le cose vanno male per tutti!”
Già, purtroppo la paura fa più notizia di qualunque altra cosa, così
invece di insegnarci ad esempio che l’aggressività è dentro noi e che se
vogliamo vivere bene, nella fiducia e nella positività, dobbiamo
lavorare dentro di noi per integrarla, ci portano a credere che il male è
all’esterno.
Ma non ci dicono che se vuoi cambiare il mondo devi cambiare te
stesso, e tutti sono sempre pronti a puntare il dito contro gli altri
indicando la loro colpevolezza.
Pochi prendono la responsabilità, ma quei pochi, arrivano lontano.
Vediamo adesso una cosa molto importante.
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Il potere dell’inconscio
Sebbene pensiamo il contrario, la nostra mente conscia, cioè quello
che pensiamo di essere, rappresenta in realtà una percentuale pari al
5% di ciò che siamo e di quello che viviamo.
Il resto, il 95% è inconscio.
Basta rimanere presenti ai nostri pensieri per un certo periodo di
tempo per renderci conto che dopo poco ripiombiamo in uno stato di
addormentamento e riconsegniamo al vasto 95% il potere di
governare la nostra vita attraverso automatismi ed input di cui siamo
quasi costantemente inconsapevoli.
Molto spesso si parla di inconscio come qualcosa di negativo, quasi
come un entità che ci rema contro nelle situazioni che ci troviamo a
vivere.
Si parla anche di “ombra”, individuando in essa i vari aspetti della
psiche che non abbiamo ancora integrato e che esce allo scoperto nei
momenti più inadatti.
Ma in realtà l’inconscio ha solamente un fine: che tu sia allineato
nella tua vita a ciò che ti fa evolvere.
Quando fai un lavoro che non ami, quando vivi un esistenza che si
distacca dai tuoi talenti e quando ti dimentichi troppo a lungo delle tue
passioni, l’inconscio si fa sentire attraverso l’ansia, lo stress e la paura.
Quindi ogni cosa della tua vita segue sempre un progetto ben
definito, che tende sempre alla tua realizzazione.
E’ l’inconscio che ha deciso ogni istante della nostra vita - (ricorda
che la ghianda è sempre destinata a diventare quercia) ed è sempre
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l’inconscio che ha scelto che tipo di traumi e ferite emotive avremmo
dovuto vivere, al fine di permetterci di crescere e trasformare in qualità
quello che adesso sembra un difetto.
In pratica,ogni trauma che abbiamo vissuto,ogni esperienza che ha
colorato la nostra vita, ha una ragione più elevata che seguo un
progetto tendente alla nostra unicità.
La parte cosciente è la punta dell’iceberg di ciò che siamo, e grazie ad
un lavoro di consapevolezza, cioè grazie all’integrazione delle nostre
ombre interiori, iniziamo a comprendere anche a livello cosciente chi
siamo e cosa dobbiamo fare.
Il mondo è sempre il tuo specchio.
Sebbene le esperienze al di fuori di noi sembrano essere di volta in
volta diverse, in realtà, osservando meglio ci renderemmo conto che
anche se le persone o le situazioni cambiano, dentro di noi, riviviamo le
stesse emozioni e le stesse mancanze ripetutamente.
Se abbiamo dentro di noi una certa carica di aggressività o di gelosia
ad esempio, questa è con noi 24 ore al giorno, solo che rimane in stato
latente per buona parte del tempo.
Possono essere diverse le persone o le situazioni, ma al nostro
interno abbiamo sempre la stessa aggressività.
Detto con parole povere, cambia la facciata, ma la sostanza rimane
pressoché la stessa, fino a quando non andiamo a sciogliere le cariche
emotive dentro di noi.
Ma cosa fare allora?
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Qual’è la soluzione?
La soluzione è la comprensione naturalmente, ma per arrivare a
questa bisogna passare per se stessi.
E di questo ne parliamo nel prossimo modulo.
Nel frattempo, se non lo hai ancora visto, ti consiglio di guardare
questo video di Giorgio Del Sole, il presidente di Focusmind.
Clicca qui - Il potere della mente inconscia
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