Schede descrittive Arboricoltura
Transcript
Schede descrittive Arboricoltura
Schede descrittive Arboricoltura Studio di impianti misti con accessorie per la produzione di legname di pregio Responsabile Francesco Pelleri Ubicazione Toscana, Firenze, Empoli, Empoli Toscana, Arezzo, Cavriglia, Santa Barbara Marche, Pesaro Urbino, Pesaro Struttura della ricerca Ricerca relativa alla definizione delle modalità di impianto e di trattamento di piantagioni miste per la produzione legname di pregio. Istituite 10 parcelle sperimentali permanenti di 7.500 - 35.000 m² (totale 75.000 m²) Inizio della ricerca 1986 Obiettivo principale Valutazione delle modalità di accrescimento delle specie a legname pregiato e definizione delle distanze di impianto. Messa a punto, in funzione della stazione, del tipo di consociazione e delle modalità di trattamento (tipo e intensità del diradamento) da applicare 1. Valutare l'effetto dei diradamenti sull'accrescimento radiale, sullo sviluppo della chioma e sull’emissione di rami epicormici delle piante principali 2. Valutare la possibilità di una collocazione economicamente remunerativa del materiale legnoso ottenuto dai diradamenti 3. Definire il momento ottimale per l'abbattimento della specie secondaria per evitare l'instaurarsi di fenomeni di competizione negativa con la specie principale 4. Valutare le modalità e i tempi di accrescimento delle specie consociate in funzione del tipo di consociazione adottata 5. Valutare le caratteristiche architettoniche delle specie in funzione del tipo di consociazione adottata 6. Valutare l'evoluzione delle piante azotofissatrici Obiettivi specifici Composizione specifica Specie principale: Juglans regia L., Prunus avium L., Paulownia tomentosa (Thunb.) Steudel, Sorbus domestica L., Sorbus torminalis (L.) Crantz, Juglans nigra L., Quercus robur L., Fraxinus angustifolia Vahl., Prunus avium L., Populus spp., Pyrus piraster Burgsd., Corylus avellana L. Specie secondarie: Elaeagnus umbellata Thunb., Corylus avellana L. Alnus cordata (Loisel.) Duby, Robinia pseudoacacia L. Parametri sottoposti Parametri dendrometrici a controllo periodico Analisi dello sviluppo del noce in impianti di arboricoltura da legno puri e/o consociati Responsabile Francesco Pelleri Ubicazione Lombardia, Mantova, Viadana, S. Matteo delle Chiaviche Marche, Ascoli Piceno, Cupra Marittima, Contrada Menocchia Marche, Ancona, Filottrano e Loreto Marche, Pesaro Urbino, Pesaro Toscana, Arezzo, Poppi Struttura della ricerca Ricerca realizzata in impianti di noce e noce ibrido e articolata in 22 parcelle sperimentali di 3000 – 25000 m2 (totale 245.200 m²) Inizio della ricerca 1995 Obiettivo principale Valutazione degli impianti sperimentali di noce (Juglans regia) e noce ibrido (regia x nigra) in purezza o consociato con specie arboree (ontano napoletano, frassino, acero campestre, salice, platano, olmo) o arbustive (Elaeagnus umbellata e Sambucus nigra) e controllo delle operazioni di potatura effettuate in diversi periodi dell’anno 1. Valutare la qualità delle singole piante principali di noce 2. Valutare i diversi moduli di impianto e la consociazione con specie arboree e arbustive 3. Valutare i tempi e il grado di specializzazione necessaria per l’esecuzione dei diradamenti 4. Valutare la reazione del noce a diverse intensità di diradamento 5. Valutare, dopo il diradamento, la diffusione dell'Erwinia nigrifluens (batterio che causa evidenti colorazioni del legname) 6. Valutare la produzione di biomassa ottenibile da alcune piante accessorie (olmo, platano, salice) 7. Valutare il grado di emissione di polloni dalle ceppaie delle piante accessorie tagliate (olmo, salice, platano) 8. Valutare i ritmi di accrescimento e le caratteristiche architettoniche del noce nella consociazione con il pioppo 9. Valutare il ritmo di accrescimento e la struttura architettonica dei vari cloni di pioppo e definire il momento ottimale per l'abbattimento del pioppo, evitando l'instaurarsi di fenomeni di competizione negativa con il noce 10. Valutare le caratteristiche dei tronchi di pioppo ottenibili e la loro possibilità di collocazione sul mercato (confronto con materiale proveniente da piantagioni pure) 11. Valutare il manifestarsi di problemi fitopatologici sul pioppo, analogamente a quanto avviene nei popolamenti puri 12. Valutare se le distanze di impianto scelte consentono di raggiungere gli obiettivi produttivi attesi Obiettivi specifici Composizione specifica Specie principale: Juglans regia L., Populus 214, Juglans nigra L., Sorbus aucuparia L., Quercus petraea (Matt.) Liebl., Tilia cordata Mill. Specie secondarie: Alnus cordata (Loisel.) Duby, Elaeagnus umbellata Thunb., Sambucus nigra L., Fraxinus angustifolia Vahl, Ulmus minor Mill., Platanus spp., Salix spp, Acer campestre L., Quercus robur L., Corylus avellana L. Parametri sottoposti Parametri dendrometrici - Parametri strutturali - Accrescimento legnoso a controllo periodico (carote/rotelle) - Rinnovazione Impianto puro di noce nero per la produzione di legname di pregio Responsabile Francesco Pelleri Ubicazione Marche, Ascoli Piceno, Cupra Marittima, Contrada Menocchia Struttura della ricerca Ricerca condotta nella Regione Marche in un impianto puro di noce nero sottoposto a prove di diradamento. Istituita 1 parcella sperimentale permanente di 9000 m2 Inizio della ricerca 2002 Obiettivo principale Sperimentare una modalità di diradamento misto, ovvero un diradamento geometrico a salti abbattendo circa la metà delle piante presenti e favorendo i soggetti di vigore e struttura architettonica migliore 1. Valutare i tempi e il grado di specializzazione del tecnico necessari per effettuare questo tipo di diradamento 2. Valutare la reazione del noce nero a questa intensità di diradamento 3. Valutare, dopo il diradamento, la diffusione di agenti patogeni già presenti sui noci prima del diradamento 4. Valutare la reazione delle piante all'intervento di diradamento e l'intervallo di tempo dopo il quale è necessario intervenire nuovamente Obiettivi specifici Composizione specifica Specie principale: Juglans nigra L. Parametri sottoposti a controllo periodico Parametri dendrometrici Definizione di una tecnica di potatura per il ciliegio Responsabile Francesco Pelleri Ubicazione Toscana, Arezzo, Poppi Struttura della ricerca Ricerca condotta in Toscana sullo studio di interventi di pinzatura sui rami effettuati in epoche diverse. Realizzata 1 parcella permanente di 10.000 m2 suddivisa in quattro blocchi (1 di monitoraggio e 5 di sperimentazione 5) Inizio della ricerca 2000 Obiettivo principale Valutare l’influenza del periodo di potatura sull’allungamento della cacciata apicale, sulle differenze di accrescimento in diametro del fusto in corrispondenza dei verticilli di rami, sulla lunghezza dei rami prodotti e sul numero complessivo di gemme presenti sulla pianta Composizione specifica Parametri sottoposti a controllo periodico Specie principale: Prunus avium L. Parametri dendrometrici Prove di diradamento su impianti di douglasia in Toscana Responsabile Andrea Cutini Ubicazione Toscana, Arezzo, Loro Ciuffenna, Montalto, Stia e Pratovecchio Toscana, Siena, Gaiole in Chianti Toscana, Firenze, Pelago e Vernio Struttura della ricerca Prove sperimentali di diradamento su popolamenti di douglasia in Toscana. Ricerca articolata in 57 parcelle permanenti di monitoraggio e di sperimentazione di 500 – 1200 m2 (totale 47.600 m²) Inizio della ricerca 1975 Obiettivo principale Analisi degli effetti di diversi sistemi, metodi e regimi di diradamento sulla struttura e la produttività di impianti di douglasia in Toscana 1. Analisi della mortalità naturale, della stabilità e del processo di differenziazione sociale in popolamenti non diradati 2. Analisi delle caratteristiche dei diversi sistemi e metodi di diradamento e valutazione del loro effetto sulla produttività, la stabilità, l’architettura del fusto e della chioma, l'accrescimento radiale e di volume, la struttura dei popolamenti Obiettivi specifici Composizione specifica Specie principale: Pseudotsuga menziesii (Mirbel.) Franco Parametri sottoposti a controllo periodico Parametri dendrometrici Rivegetazione di aree a esondazione controllata Responsabile Francesco Pelleri Ubicazione Toscana, Firenze, Tavarnelle Val di Pesa, Sambuca Struttura della ricerca Ricerca condotta in Toscana finalizzata alla riqualificazione di una fascia ripariale. Realizzata 1 parcella sperimentale di 24.000 m2 Inizio della ricerca 2000 Obiettivo principale Favorire la riqualificazione dell'ambiente della fascia ripariale, fortemente alterato da interventi di sistemazione idraulica 1. Valutare l'entità e le modalità di accrescimento delle specie arboree impiegate: in modo particolare il pioppo e l'olmo 2. Valutare la capacità del pioppo di effettuare una competizione positiva sulle altre specie, favorendo lo sviluppo di una struttura architettonica idonea alla produzione di legname di pregio Obiettivi specifici Composizione specifica Specie principali: Ulmus spp. (diversi cloni), Populus spp, Quercus robur L., Fraxinus oxiphylla M. Bieb. Specie secondarie: Alnus cordata (Loisel.) Duby, Quercus cerris L., Alnus glutinosa L., Carpinus betulus L., Ostrya carpinifolia Scop., Salix spp. Parametri sottoposti a controllo periodico Parametri dendrometrici Studio delle modalità di rinaturalizzazione di aree di discarica mineraria Responsabile Francesco Pelleri Ubicazione Toscana, Firenze, Vincesimo Toscana, Arezzo, Cavriglia, Santa Barbara Struttura della ricerca Ricerca condotta in due aree di discarica mineraria, a seguito del riporto di terreni derivanti dallo scavo di una miniera a cielo aperto, e articolata in 5 parcelle permanenti di 2000 – 13200 m2 (totale 30.200 m²) Inizio della ricerca 1980 Obiettivo principale Rinaturalizzazione e produzione di legname pregiato di aree adibite a discariche minerarie 1. Valutare le modalità di accrescimento del postime di farnia di 1 anno, di provenienza locale, su suoli estremamente poveri, derivanti dal riporto di terreni sterili e sperimentare tecniche di potatura 2. Confrontare l’accrescimento e la forma delle piante di farnia allevate in purezza con quelle allevate in consociazione con l'ontano 3. Sperimentare differenti intensità e modalità di diradamento (geometrico, selettivo o misto) in funzione della specie presente 4. Valutare i tempi necessari per l’esecuzione degli interventi di diradamento e le caratteristiche e le possibilità di impiego del materiale legnoso ottenuto Obiettivi specifici Composizione specifica Specie principale: Quercus robur L. Specie secondarie: Alnus cordata (Loisel.) Duby Parametri sottoposti a controllo periodico Parametri dendrometrici - Parametri strutturali - Accrescimento legnoso (carote/rotelle) - Rinnovazione - Produzione semi e lettiera Trasmittanza - LAI