Fotovoltaico: come affittare il tetto di casa per produrre

Transcript

Fotovoltaico: come affittare il tetto di casa per produrre
Fotovoltaico: come affittare il tetto di casa per produrre energia
Giovedì 15 Dicembre 2011 12:58
Produrre energia rinnovabile senza spendere un euro. Possibile? Sì, affittando il proprio tetto a
compagnie energetiche che vi installeranno un impianto fotovoltaico
Che il fotovoltaico fosse la fonte di energia rinnovabile più vicina ai cittadini era chiaro da
tempo.
Che potesse diventare addirittura gratuita, incentivi a parte, era una scommessa.
Quasi vinta: l’idea è semplice e consiste nel proporre ai cittadini italiani di affittare alle
compagnie energetiche i propri tetti, che verranno così destinati all’installazione di impianti
fotovoltaici.
Il progetto, già attivo in Olanda e Belgio, parte in Italia attraverso i contratti SoleMio di Sorgenia
e Roof it di Enfinity, società internazionale di origine belga.
È proprio la compagnia belga a sottolineare sul proprio sito la potenzialità dell’idea: «se tutti i
tetti in Italia fossero occupati da pannelli solari, una sola giornata di sole sarebbe sufficiente per
produrre energia solare per tutto il paese, per un anno intero».
Il programma Roof It, ad esempio, prevede la cessione del diritto di superficie del proprio tetto,
per 25 anni, alla multinazionale Enfinity, la quale realizza a proprie spese l’impianto fotovoltaico
dietro il corrispettivo di un canone in denaro oppure in energia.
Solitamente il meccanismo prevede la scelta da parte del consumatore tra tre tipi di soluzioni:
una volta ceduto in affitto il tetto alla compagnia energetica prescelta, il cliente decide quale
corrispettivo ottenere in cambio, che può variare tra una quota in denaro, energia o un accordo
sulla sistemazione del tetto al termine degli anni di comodato d’uso.
1/2
Fotovoltaico: come affittare il tetto di casa per produrre energia
Giovedì 15 Dicembre 2011 12:58
Un comune cittadino potrebbe dunque arrivare ad avere un impianto ad energia rinnovabile
sulla propria casa, riducendo i costi in bolletta tra il 30% e il 50%, senza aver affrontato alcuna
voce di spesa.
La grande sfida è infatti quella di spostare l’attenzione del progetto dalle grandi aziende,
proprietarie di capannoni e grossi edifici, ai cittadini del Belpaese: l’affitto di un tetto può
avvenire anche se la disponibilità di spazio consente l’installazione di un semplice impianto
fotovoltaico da 3 Kilowatt, che equivale al consumo medio di una famiglia.
La soluzione SoleMio di Sorgenia, per citare un’altra opportunità, prevede, allo scadere dei 20
anni del comodato d’uso, il trasferimento della proprietà dell’impianto alla famiglia che lo ha
ospitato.
Un ottimo incentivo per i destinatari dell’eco-“regalo”, dato che gli impianti fotovoltaici
garantiscono una resa che certamente va a diminuire negli anni, ma si mantiene conveniente
molto oltre i 20-25 anni nei quali l’impianto è garantito.
Per iniziare ad orientarsi e capire se la propria abitazione possa offrire un livello di
irraggiamento adeguato è meglio affidarsi agli specialisti del settore.
In ogni modo, per farsi un’idea veloce sulle potenzialità solari del tetto di casa, sul sito Enfinity è
possibile compilare un modulo con i dati della propria dimora, in modo da ricevere un prospetto
per l’eventuale impianto.
In Svezia, inoltre, hanno ideato un innovativo software, Sees - Solar Energy from Existing
Structures, in grado di calcolare con precisione la resa solare del tetto di ciascun edificio le cui
coordinate siano state inserite nell’apposito programma.
2/2