ELECTRO-HARMONIX 22 Caliber, Riddle: Qballs e Memory Boy

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ELECTRO-HARMONIX 22 Caliber, Riddle: Qballs e Memory Boy
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SPECIALE PEDALI
ELECTRO-HARMONIX
22 Caliber, Riddle: Qballs
e Memory Boy
Quando nuovi effetti Electro-Harmonix giungono in redazione vengono sempre
accolti con curiosità e interesse data la particolarità e la forte
personalità che caratterizza ogni singolo pedale della casa di
New York. In questo numero si provano un pedale che invece
è una… testata, un delay che può ripeterci un’altra nota rispetto
a quella che abbiamo suonato e un filtro a involuzione capace
di “scolpire” l’andamento del segnale. Curiosi?
22 CALIBER POWER AMP
Potenza…
del digitale,
qui dentro ci
stanno 22 Watt
L’ampli più piccolo al mondo... Chissà
se nell’intento del costruttore c’era quello di “citare” nel nome gli storici combo
Mesa/Boogie serie Caliber.. Infatti questo
pedale non è un effetto bensì un vero e proprio amplificatore da 22
Watt (in classe D)
delle dimensioni di
un piccolo stompbox: 6,4x11x3,4 cm.
Questo mini-amp a
pedale va utilizzato
proprio come se fosse una testata
mono-canale: dall’ultimo effetto si entra nel 22 Caliber e da
questo dritti al cono.
I controlli sono ovviamente ridotti al minimo: una manopola
del master volume e uno switch Bright per enfatizzare le alte frequenze. È presente ovviamente un’entrata jack per la
chitarra, un’uscita speaker a cui possiamo collegare casse
con impedenza di 4, 8 o 16 Ohm e un LED verde che si accende quando il pedale è alimentato. Il manuale di istruzioni
ci spiega tuttavia che al di sotto degli 8 Ohm l’amplificatore
potrebbe avere problemi se portato in saturazione alzando il
volume al massimo.
L’alimentazione è fornita da un alimentatore in dotazione da 18
Volt DC 1,5 Ampere, che dovremo collegare dopo aver collegato il cono, per non far entrare il pedale in protezione; inutile
dirlo, non è prevista l’alimentazione a pile.
CHE VOCE
Colleghiamo la chitarra al pedale, questo a una cassa 1x12” e
alziamo il volume al massimo. Ci aspettavamo un clean, magari un po’ sporchino, e invece ci sorprende un overdrive bello carico e aggressivo, timbricamente in stile Marshall, ma un
po’ più morbido sulle alte e un po’ più secco sulle medio-basse. Approfondendo, notiamo infatti che il
pedale ha una discreta apertura armonica
INFO
fino ai 5000 Hz consentiti dal nostro cono
www.ehx.com
da 12 pollici. L’analisi spettrale conferma le
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nostre impressioni sul carattere, dove una leggera attenuazione sui 300 Hz ci dà prova del timbro secco, ma anche ben definito sulle corde più basse.
L’unico controllo di tono, il mini-switch per passare da Normal
a Bright, enfatizza le frequenze dai 2000 Hz in poi: attivandolo
notiamo una presenza e una brillantezza maggiori, che in caso di overdrive fornisce anche un gradevole extra-bite.
Abbassando il volume si riesce a ottenere un timbro più pulito
e con meno alte, ma un vero clean non si ottiene mai: il pedale non sembra pensato per questo scopo. A poco più di un
quarto del volume comunque il pedale fornisce solo una leggera distorsione in caso di dinamica particolarmente forte, ricordandoci in maniera abbastanza verosimile il comportamento
di alcuni finali a valvole. Dinamicamente infatti il pedale è molto reattivo, l’attacco è abbastanza morbido e musicale; tuttavia, se messo a paragone con una testata manca di botta sulle basse, cosa comunque relativamente trascurabile
a meno che non si suoni in una cover band dei Metallica.
In sala il pedale è musicale e coinvolgente, i 22 W riescono tranquillamente a tenere testa alla pressione sonora
della batteria, anche se, per fare questo, arriva anche
una discreta saturazione. Abbassando fino a ottenere un
pulito accettabile, la batteria deve diminuire un bel po’ la sua
dinamica.
Volendo ottenere un’alternanza pulito/distorto e crunch/distorto, abbiamo collegato un Ibanez TS9 e un Boss DS-2. Impostato il 22 Caliber in modo da ottenere un pulito abbastanza…
pulito, e il distorsore su un buon drive, il risultato è molto buono. Ma la situazione migliore la otteniamo togliendo un po’ della distorsione fornita dal distorsore e sacrificando il pulito del
Caliber in favore del crunch. In questo caso otteniamo un bel
distorto con un discreto sustain e una bella apertura timbrica
ricca di armoniche!
RIDDLE: QBALLS
È in sostanza un envelope filter nel quale la dinamica impressa
alle corde con la mano destra influenza l’intensità e la frequenza del filtro, qui unito a un distorsore. Inoltre si può in un certo
senso “scolpire” lo sviluppo di questo nel tempo, gestendone
tramite le manopole a disposizione l’attacco, il decadimento e
la gamma di frequenze entro cui il filtro si aprirà.
Il pedale, di dimensioni 15x12x5,9 cm., ha un’entrata jack per
chitarra, una per il pedale d’espressione, un’uscita effettata e
una totalmente dry (non passa in alcun circuito dell’effetto), la
presa per l’alimentatore (fornito), due footswitch rispettivamente
per attivare/disattivare la sola distorsione e l’intero effetto (ciascuno ha un LED di stato). Ben otto le manopole totali.
Partiamo da queste per capire come destreggiarci: anzitutto
dobbiamo regolare Sensivity per calibrare il pedale in modo che
reagisca dinamicamente al nostro tocco sulle corde.
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Successivamente, con
Mode, scegliamo se il pedale si comporterà da
filtro passa bassi, passa banda o passa alti. Con Start e Stop
scegliamo da quale
frequenza inizierà lo
sweep dell’effetto
(possiamo scegliere
da 40 a 3000 Hz) e a
quale frequenza questo finirà (da 80
a 5000 Hz). In parole più semplici, è un po’ come
un effetto wah, ma che invece fa (onomatopeicamente) un quack
del quale possiamo scegliere l’apertura delle vocali u (con Start)
e a (con Stop).
Con Attack e Decay infine decidiamo quanto velocemente l’effetto passa dalla frequenza di Start e di Stop, e per quanto il filtro rimane attivo dopo l’ultima nota suonata. C’è da dire che,
collegando un pedale d’espressione, possiamo decidere in tempo reale l’inizio e la fine dello sweeping muovendo il pedale
avanti e indietro.
Inoltre il pedale incorpora un distorsore il cui gain varia seguendo
il nostro tocco, calibrabile sempre con la manopola Sensivity.
Possiamo regolare il volume generale della distorsione con un
trimmer presente all’interno del pedale, per bilanciare a nostro
piacimento il rapporto del segnale con e senza distorsione.
COME SUONA UN QUACK?
Il primo approccio all’effetto non è molto diretto. Infatti, smanettando, ci si trova in situazioni “strane”, nelle quali il suono si
sente per un attimo, non si sente proprio o non cambia rispetto al pedale spento. Avendo però letto le istruzioni, indispensabili per non andare alla cieca, si può calibrare il pedale sul nostro tocco al punto giusto, e allora inizia il divertimento...
Il quack tipico dell’envelope filter si ottiene quasi subito, ma è
solo un punto di partenza: bilanciando al punto giusto Sensivity, Attack, Stop e Start, otteniamo un’apertura relativamente
lenta sugli accenti che diventa molto musicale, oppure molto
veloce e reattiva tanto da produrre un suono simile a quello delle bolle d’aria che emergono dall’acqua. Impostando Stop a
un valore minore di Start si può ottenere un effetto sweeping al
contrario, che si chiude invece di aprirsi sugli accenti. Intervenendo sul Q, possiamo far arrivare l’apertura dell’effetto fino a
far gridare, ma anche totalmente snaturare, il nostro suono.
Centrandolo invece su frequenze medie, si ottengono risultati
anche più strani, come ad esempio certe risonanze metalliche
che solitamente vengono accostate al flanger. Altrimenti, intervenendo anche sulla manopola Mode, si ottengono risultati ancora più “artificiali”, specialmente utilizzando il pedale come passa alti.
L’introduzione della distorsione rende i risultati ancora più estremi. Purtroppo se si regola la sensibilità del pedale per una buona risposta dinamica del filtro, la distorsione risulta troppo satura. Se al contrario regoliamo Sensivity in modo da ottenere
una distorsione più naturale e dinamica, il filtro fatica a entrare.
Si può supporre che sia una distorsione pensata per parti solistiche belle distorte. In questo caso il pedale diventa molto interessante, permettendoci di suonare temi con timbri che ri-
cordano molto i lead dei sintetizzatori anni ‘70.
Il pedale d’espressione permette in pratica di controllare lo
sweep, e quindi di adattarne la velocità di volta in volta seguendo il nostro fraseggio, proprio come fosse il controllo mod
di una tastiera. Fatta un po’ l’abitudine e regolato il pedale al
punto giusto, questo risulta forse il modo di utilizzo più interessante e utile, regalandoci la possibilità di generare linee solistiche fantascientifiche e ritmiche… funk-ascientifiche.
MEMORY BOY
È un delay analogico dotato di chip cosiddetti bucket brigade
(BBD), che deriva dal famoso Deluxe Memory Man, ma con
l’aggiunta opzionale di modulazioni sul segnale ripetuto e la
possibilità di controllare l’ampiezza di queste o la distanza del
ritardo tramite pedale d’espressione.
Il pedale, di dimensioni 11,5x9,5x3,4 cm., ha due entrate jack,
una per la chitarra e una per il pedale d’espressione, un’uscita, quattro manopole, due mini-switch per impostare l’effetto e
il footswitch on/off con un proprio LED rosso. È fornito con un
proprio alimentatore da 9,6 V, ma si può usare anche con una
comune pila alcalina da 9 V, che dovrebbe assicurare 3-4 ore
di utilizzo continuo; incuranti delle avvertenze della casa, noi lo
abbiamo lungamente utilizzato anche nella pedaliera redazionale con un comune alimentatore da 9 V.
Accanto ai tre controlli più tipici per questo tipo di effetto, cioè
la lunghezza del delay (da 30 a 550 ms), la rigenerazione dell’effetto e il controllo di mix tra segnale diretto e ritardato, una
manopola Depth permette di controllare la quantità di… modulazione applicata alle ripetizioni.
Uno dei due mini-switch ci permette di scegliere l’andamento dell’LFO del modulatore secondo un’onda quadra o triangolare, mentre
il secondo, in assenza del pedale d’espressione, permette di regolare tre diverse velocità dell’LFO; lo stesso switch, quando viene
collegato un pedale d’espressione, se impostato su Exp.Pedal, permette di affidargli la regolazione della velocità delle modulazioni; se
impostato su Chorus o Vibrato, consente di
controllare col piede il tempo del ritardo. Va
detto che il Memory Boy, usato senza pedale
espressione, raggiunge un tempo massimo di
delay stimabile intorno alla metà di quanto promesso dalle specifiche, raggiungendo invece
il massimo previsto di 550 ms quando un
pedale espressione è collegato ed
è a fondo corsa.
UN CALDO RITARDO
La prima cosa che colpisce
del Memory Boy è il timbro
un po’ “scuro” delle ripetizioni, molto calde e “grosse” in
qualche modo: come per alcuni altri effetti EH, quando lo si attiva, il segnale cresce un po’ di livello… Pensiamo quindi a un delay disegnato per fare ambiente o
effetto eco naturale, oltre a una mi-
I chip bucket brigade
del Memory Boy
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SPECIALE PEDALI
riade di effetti speciali, e non slapback o canoni alla Malmsteen.
La manopola Blend (che funziona come mix) può portarci a ottenere anche il solo segnale ritardato e l’assenza di quello diretto, e quindi proviamo il pedale anche in un loop parallelo,
non riscontrando alcun problema. Riusciamo a impostare, molto rapidamente, un buon settaggio che ci permetta delle buone linee solistiche, dal carattere ampio e sostenuto.
Il controllo Feedback può arrivare a rigenerare il ritardo all’infinito ed è interessante come il carattere analogico influenzi questo aspetto: lasciando il pedale ripetere una stessa nota, dopo
un po’ il segnale ripetuto in feedback cambia...
Notiamo che la manopola Delay, invece, se portata al massimo influisce negativamente anche sul segnale in ritardo, generando su questo un effetto simile a un ring modulator. Depth,
che gestisce l’ampiezza della modulazione del pitch nel segnale
in ritardo, ci permette di avere delle ripetizioni che oscillano, anche di circa tre ottave sopra e sotto alla nota che gli forniamo,
seguendo un LFO che a nostra scelta può oscillare seguendo
un’onda quadra o triangolare. Delle tre velocità possibili, la modalità Vibrato è forse troppo veloce per ottenere risultati musi-
22 CALIBER
Realizzazione
Suono
Versatilità
Rapporto Q/P
Impiego
Impiego: home, prove, “ludico”
RIDDLE: QBALLS
Suono
Versatilità
Rapporto Q/P
sperimentale, funky
MEMORY BOY
Realizzazione
Suono
Versatilità
Rapporto Q/P
Impiego: quando serve un delay analogico con coda eventualmente - “trattata”
deludente
sufficiente
eccellente
Prove effettuate con chitarre Gibson Les Paul Custom e
Standard, Hamer Special U.S.A., Fender Stratocaster EJ Model;
ampli VHT Pitbull Fifty/cl, Peavey Envoy 110 e Fender Vibrolux
Reverb; casse Soldano e Brave Isocab; pedale espressione
Roland EV-5.
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cali. Tuttavia anche con le altre due, non è molto semplice ottenere un risultato fruibile al di fuori di generi sperimentali o psichedelici, a meno che non utilizziamo regolazioni minime per
dare solo un po’ di “vita” al delay.
La storia cambia se decidiamo di utilizzare il pedale propriamente come chorus: impostando infatti Delay relativamente vicino al segnale diretto, utilizziamo Depth per impostare l’ampiezza del Chorus e Blend come mix generale. A questo punto otteniamo un effetto chorus, più o meno veloce, molto caldo e musicale. Collegando un pedale d’espressione, si può
controllare in questo caso la velocità delle modulazioni, come
se avessimo un rotovibe, e il risultato è veramente apprezzabile. Se invece spostiamo lo switch sulle velocità Vibrato o Chorus, il pedale d’espressione ci permetterà di controllare il tempo del ritardo. Il Memory Boy permette, in un formato piccolo,
di avere sia un delay con un bellissimo timbro analogico, sia un
chorus e un vibrato altrettanto interessanti. Come quasi tutti i
pedali Electro-Harmonix, però, a settaggi particolari corrispondono possibilità e soluzioni particolari, anche estreme, che starà a noi, volendo, inventare e scoprire come utilizzare in maniera musicale.
A COSA SERVONO?
Realizzazione
Impiego
Prezzi di listino in dollari USA comunicati dalla Electro-Harmonix
per i tre pedali in prova:
22 Caliber Power Amp: $ 132,00
Riddle: Q balls: $ 252,00
Memory Boy: $ 130,00
I prezzi di acquisto possono essere inferiori a quelli di listino. Non esistendo un unico importatore italiano per i prodotti EH e quindi non
potendo indicare un unico prezzo di listino in euro, invitiamo i Lettori a fare una ricerca personale tra negozi fisici e on-line, così come
abbiamo fatto noi per esprimere il voto del rapporto qualità/prezzo.
Perché avere una “testata” in un pedale, un delay che finge di
essere un chorus o un… Riddle: Qballs?
Per quanto riguarda il 22 Caliber, effettivamente è raro trovare sale prove, pub, palchi o service che forniscano solo le
casse per chitarra e non gli amplificatori; e nel caso non ci
sia proprio nulla in questi posti, non cambia molto se dobbiamo caricarci in macchina una cassa 1x12” più il 22 Caliber o un normale combo 1x12”. E poi, anche casse e coni
diversi influenzano il timbro...
Il Riddle: Qballs è dedicato a chi il proprio timbro vuole stravolgerlo, e non poco. Il pedale tornerà utile a chi ama sperimentare e a chi cerca sonorità nuove e diverse. Il distorsore onboard permette di utilizzare il pedale proprio come un distorsore “stravolto” che accenderemo per avere, al momento giusto, il solo o i power chord dal suono personale e sicuramente molto particolare.
Il Memory Boy è un ottimo delay analogico, che si rifà ai modelli storici della casa. Grazie all’implementazione dell’LFO di
modulazione, si possono ottenere un chorus, un vibrato e un
effetto rotovibe altrettanto caldi e pastosi, o un delay leggermente modulato che aggiunge un po’ d’effetto chorus alle ripetizioni, bellissimo nelle linee solistiche con valori lunghi e molto sustain. Ci sfugge un po’ l’utilità di un segnale di ritardo con
il pitch che oscilla in maniera esagerata, ma, come si dice, meglio averlo e non usarlo, che averne bisogno e trovarsi senza...
[Alessandro Scialotti]