la storia del tappeto

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la storia del tappeto
STORIA E TIPOLOGIA DEL TAPPETO
LA STORIA
DEL TAPPETO
Questa breve trattazione sottolinea i principali momenti di sviluppo del tappeto, sintetizzando la lunga
evoluzione che ha conosciuto questo manufatto in migliaia di anni.
IL TAPPETO DI PAZYRYK
La storia del tappeto è la storia dell'uomo.
Il tappeto, dapprima stuoia, è nato per la necessità di riscaldarsi, di
proteggersi, di riposare, di avvolgere i morti o di contenitore per oggetti
e attrezzi durante gli spostamenti.
Elemento indispensabile per chi, nomade, seguiva le greggi e cercava
giacigli più morbidi e comodi delle ruvide pelli animali.
Questo aspetto funzionale, non decorativo, unito alla natura stessa dell' oggetto, realizzato con materiali
deteriorabili, ha fatto si che sia praticamente impossibile ricostruire l'evoluzione storica del tappeto.
Il tappeto più antico che si conosca è il tappeto di Pazyryk, rinvenuto dall' archeologo Rudenko nel 1949 in
una tomba situata in Siberia nella catena dell'Altaj, ai confini con la mongolia nord-occidentale.
Il suo ritrovamento fu possibile perché l'acqua penetrata nella tomba, congelandosi, lo mantenne intatto.
Il test al carbonio indica che questo manufatto ha circa 2.500 anni, e studi più approfonditi hanno rivelato che
sia di origine assira. Di forma quasi quadrata, è di altissima qualità, con un'annodatura simmetrica di circa
3.600 nodi.
Quando numerose popolazioni passarono dalla vita nomade a quella sedentaria il tappeto, da oggetto
personale, assunse anche il ruolo di merce di scambio. Poco alla volta i tappeti acquisirono caratteri di
unicità; ogni villaggio o tribù distinse questa manifattura con la personale sensibilità artistica, arricchendola
della simbologia e dei colori delle proprie piante e animali
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STORIA E TIPOLOGIA DEL TAPPETO
FINO AL XIV SEC.
Dal tappeto di Pazyryk la scoperta solo di piccoli frammenti lascia un vuoto nella storia del tappeto, colmato
da interpretazioni a volte fantasiose.
Solo nel XIII e XIV secolo la storia del tappeto comincia a non avere più misteri, per giungere al XVI secolo
con l'assoluta e irripetibile perfezione artistica delle manifatture ottomane e safavidi.
Scoperte interessanti di brandelli di tappeti sono avvenute nel Turkestan orientale, terra di passaggio e di
sosta delle antiche popolazioni per arrivare in Cina.
L'osservazione di questi reperti indica l'uso di varie tecniche; dal tradizionale nodo simmetrico a quello
asimmetrico con numerose varianti, fino al nodo detto spagnolo usato dai popoli turchi.
DINASTIA DEI SELGIUCHIDI
Un'epoca di particolare splendore fu quella della dinastia dei Selgiuchidi popolazione di origine turca che
durò fino al XIV secolo.
Fu in questo periodo che si migliorarono le tecniche di annodatura e si svilupparono raffinate decorazioni
con l'introduzione di elementi grafici come il motivo detto "cufico".
FRAMMENTO DI TAPPETO
PROVENIENTE DALLA
MOSCHEA DI ALLAH – EL – DIN
A MOTIVO CUFICO
TAPPETO PROVENIENTE DALLA
MOSCHEA DI ALLAH – EL – DIN A
MOTIVO CUFICO
Ricordiamo che gli unici tappeti intatti risalenti a quel periodo provengono dalla moschea di Allah-el-Din a
Konya.
I tappeti di questo periodo si caratterizzano per l'elegante accostamento dei colori, con la prevalenza nel
campo del rosso o del blu.
Le decorazioni di varie sfumature vanno dall'azzurro tenue, avorio, giallo e rosa chiaro. Il nodo è simmetrico.
I motivi grafici rappresentano generalmente foglie, fiori e alberi stilizzati.
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STORIA E TIPOLOGIA DEL TAPPETO
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STORIA E TIPOLOGIA DEL TAPPETO
DINASTIA DEI MAMELUCCHI
Risalenti allo stesso periodo, di grande importanza, ma diversi da
quelli Selgiuchidi sono i tappeti provenienti dalla corte dei
Mamelucchi; dinastia sovrana in Egitto, Palestina e Siria dal 1250 al
1517. Sono tappeti generalmente di piccole dimensioni, di forma
quadrata con nodo asimmetrico che permetteva una più corretta
riproduzione dei disegni. Un tappeto famoso è quello definito "di
Simonetti" ora esposto al Metropolitan Museum di New York.
TAPPETO MAMELUCCO
La colorazione è caratterizzata da un inconfondibile rosso ciliegia e
dal verde. Il blu è presente in tutte le sfumature fino all'azzurro e il
giallo tenue fino al bianco.
Le decorazioni sono di gusto geometrico, dove i vari elementi grafici
si dispongono in modo concentrico e nello stesso tempo
sovrapposti, quasi a creare forme simili a caleidoscopi.
PARAMAMELUCCHI – HOLBEIN – CRIVELLI - LOTTO
Sempre di questo periodo sono i cosiddetti tappeti "paramamelucchi" che sono tra i più rari e interessanti di
tutta la storia del tappeto. Li contraddistingue un grande ottagono centrale al quale sono accostati sopra e
sotto altri ottagoni più piccoli e nel campo si formano a intreccio dei motivi floreali stilizzati. Sono tappeti
presumibilmente annodati presso i territori della città di Damasco, ma d'ispirazione grafica anatolica.
L'assoluta importanza di queste manifatture è
sottolineata dal fatto che alcune tipologie grafiche
presero il nome dai maestri pittori europei che li
raffigurarono nei loro quadri.
Tra i più famosi ricordiamo "Holbein" "Crivelli" e i
famosi "Lotto" della manifattura di Ushak.
La conquista di numerosi territori da parte dei
sultani ottomani fece si che la rigorosa e sobria
arte anatolica si incontrasse con quella delle
regioni soggiogate della Persia, India e
Cina.Questo, unito alla conoscenza di nuove
tecniche, condusse la produzione ottomana ad
essere influenzata dalle locali espressioni
artistiche.
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TAPPETO DETTO DI HOLBEIN
TAPPETO DETTO DI LOTTO
STORIA E TIPOLOGIA DEL TAPPETO
I CAUCASICI
LESGHI CAUCASO
I tappeti caucasici, prodotti in zone prive di vie di comunicazione, furono
conosciuti in occidente solo nel XIX secolo, mantenendo fino ad allora intatta
l'arte tipica dei tessitori di quei territori.
IL PERIODO SAFAVIDE
KIRMAN
Prima del XIV secolo le testimonianze sono rare ed incerte, è sicuro però che
l'arte del tappeto persiano si affermò con superbo splendore con la dinastia
Safavide tra il 1502 fino al 1736.In un clima di stimolante creatività artistica i
disegni geometrici furono sostituiti con gli elementi che divennero gli inconfondibili
tratti grafici persiani.
Le più importanti manifatture dell'epoca sono quelle delle città di: Isfahan Kashan - Tabriz - Yazd - Joshagan - Shiraz e Sabzawar.Il tappeto da questo
momento in Persia divenne elemento di distinzione e potere, ma fu anche simbolo
dell'amore per la cultura.
Nel periodo safavide furono introdotte molte innovazioni, come l'introduzione dei
cartoni a schemi preordinati per ottenere un'assoluta perfezione.
I primi manufatti di quest'epoca rappresentano i giardini persiani con fiori, alberi, foglie, siepi, fontane, corsi
d'acqua e tutto ciò che la natura offriva in un'unione superba di gusto e raffinatezza. Grande fu la produzione
della città di Kirman, detta "il giardino di Persia". Col tempo si passò dalle rigide schematizzazioni ad aiuola
dei primi tappeti all'inserimento dei classici medaglioni centrali.
PARTICOLARE DEL TAPPETO DI ARDEBIL
Famoso di questo periodo è il tappeto di "Ardebil" conservato al
Vittoria and Albert Museum a Londra. Questo tappeto dalle
imponenti misure (m. 11,52 x 5,34) è databile intorno al 1540.
PARTICOLARE DEL MUSEO POLDI PEZZOLI
Un altro meraviglioso tappeto safavide è custodito a Milano al
museo Poldi Pezzoli, splendido con le inconfondibili scene di caccia
inserite in un campo di fondo blu scuro a motivi floreali, misura (m.
6,82 x 3,56).
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STORIA E TIPOLOGIA DEL TAPPETO
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STORIA E TIPOLOGIA DEL TAPPETO
IL PERIODO DI HERAT
La produzione e la diffusione dei cosiddetti safavidi durò circa fino al 1722, quando un imponente invasione
degli Afgani avanzò fino ad Isfahan.
Divenne allora Herat centro principale della produzione dei tappeti e nuova capitale.
Si impose quindi una nuova tipologia decorativa tipica di questa città.
Il motivo dominante divenne quello chiamato "herati" che presenta 4 minuscoli steli, leggermente piegati a
formare un piccolo rombo, ai vertici dei quali si trovano 4 motivi floreali a palmetta.
Questa decorazione ha poi influenzato in modo determinante (con inevitabili differenze ed evoluzioni) la
successiva produzione del tappeto.
Naturalmente sono stati prodotti nuovi manufatti anche al di fuori dalle zone di influenza anatolica, caucasica
e persiana come l'India e la Cina; dove l'arte persiana influenzò a più riprese quella locale.
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STORIA E TIPOLOGIA DEL TAPPETO
TIPOLOGIA DEL TAPPETO
I PERSIANI
La Persia, l'attuale Iran, rimane nell'immaginario collettivo
il punto di riferimento per i tappeti orientali.
Il persiano non è soltanto il tappeto delle storiche e ricche
manifatture delle città di Tabriz, Mashad, Kirman,
Kashan, Isfahan, Senneh, Meshkin, Veramin, Lilihan,
Malayir, Kum, ecc.
Questo è stato valido sino a quando la catalogazione del
tappeto
comprendeva
esclusivamente
manufatti
dall'elevata "raffinatezza tecnica"; ad un'analisi più
approfondita però è stato possibile verificare la presenza
di decine e decine di altre produzioni.
Il tappeto persiano rimane comunque caratterizzato da
una densa annodatura che si sviluppa in disegni quasi
sempre curvilinei con medaglioni e fantasie di fondo
floreali spesso esasperati nella loro intensità.
Esistono però anche tappeti persiani di gusto geometrico, fortemente semplificati nei tratti grafici, dai colori e
da una simbologia di gusto nomade.
La moderna produzione persiana sviluppa tappeti di varie qualità e differente valore.
Sono tappeti quasi esclusivamente tessuti su telai verticali, che garantiscono una maggior precisione nella
tessitura e la possibilità di creare manufatti anche di grandissime dimensioni.
KIRMAN
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KUM
STORIA E TIPOLOGIA DEL TAPPETO
I CAUCASICI
I tappeti caucasici sono stati sino a poco tempo fa ritenuti
di secondaria importanza rispetto alle più rinomate
manifatture persiane e indiane.
Quando però i primi commercianti nel XIX secolo
scoprirono l'originale valore di questi manufatti,
cominciarono ad esportarli in occidente e presto si
imposero per le affascinanti geometrie e gli accostamenti
dei colori.
Si può affermare che i caucasici non hanno la
raffinatezza e la precisione tecnica dei persiani, ma vi
suppliscono per la sorprendente fantasia ed eleganza.
Sono caratterizzati da disegni geometrici, soggetti
vegetali ed animali fortemente stilizzati, dai colori sempre
accostati con grande gusto. Per questo motivo i
manufatti caucasici rappresentano uno dei punti di
riferimento nel mercato dell'antiquariato.
Ad oggi non è ancora stato possibile effettuare una completa classificazione dei tappeti di questa area
geografica.
Semplificando possiamo ricordare alcune tra le più conosciute manifatture:
Shirvan - Kazak - Chi chi - Lesghi - Karabagh - Daghestan - Kuba, ecc.
SHIRVAN
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KAZAK
STORIA E TIPOLOGIA DEL TAPPETO
I TURCOMANNI
Alle popolazioni nomadi di origine turcomanna è attribuito il
merito di aver "inventato" il tappeto.
Questa tesi è confermata dal fatto che in ogni luogo raggiunto
da queste tribù si sono sempre prodotti tappeti.
I ritrovamenti del lontano passato sono estremamente rari,
ma a partire dal XV secolo si è certi che l'elemento grafico
fondamentale sia divenuto il "gul", tipico dei tappeti di
Bukhara, Tekke e Salor.
Questo segno grafico ha assunto nel tempo innumerevoli
elaborazioni da parte delle varie tribù.
Anche se in Persia la parola "gul" significa fiore la sua origine
è incerta. I recenti studi indicano che il suo significato sia da
attribuire ad una sintesi grafica di totem tribali con
riproduzioni di uccelli e simboli di origine scaramantica.
Normalmente i tappeti turcomanni sono costituiti da file allineate di gul più grandi, alternate da file di gul più
piccoli.
Le testate di molti turcomanni sono decorate dai cosiddetti "alam": due fasce di tessuto piano.
Questi manufatti sono contraddistinti da un dominante colore rosso che può assumere sfumature fino al
marrone intenso.
Uno degli aspetti che ha reso famosi questi tappeti è l'assoluta qualità delle fibre vegetali in cui sono prodotti,
come il cotone e la lana di sorprendente lucentezza.
Ricordiamo tra i più importanti: Bukhara - Tekke - Yomut - Salor - Esari - Chodor - Beshir.
TEKKE CON DISEGNO A GUL
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YOMUT
STORIA E TIPOLOGIA DEL TAPPETO
AFGHANI E PAKISTANI
L'Afghanistan cerniera tra il mondo persiano e quello
indiano, si estende in gran parte nell'altopiano iranico,
caratterizzato da steppe e deserti.
Le diverse etnie con le relative tribù, il tipo di vita
nomade, la difficoltà ad accedere alle vie di
comunicazione, hanno contribuito a mantenere una
concezione del tappeto ad uso esclusivamente
domestico.
Anche se da qualche decennio la produzione si è rivolta
all'estero i tessitori afghani hanno continuato a seguire le
proprie tradizioni, riportando nei tappeti colori, simboli e
tecniche di lavorazione spesso approssimative.
Ricordiamo però la splendida produzione di Herat, tra la più famosa del periodo safavide (XIV - XVII sec).
Le principali manifatture afghane sono quelle delle tribù di: Patahn - Ersari - Mauri - Baluci.
ERSARI AFGHANO
MAURI AFGHANO
I Pakistani.
Denominazione generica per tutti i tappeti annodati nel Pakistan. I disegni sono di derivazione persiana e
turcomanna. Sono manufatti prodotti in varie dimensioni. Generalmente sono tessuti per la richiesta di un
mercato economico di bassa qualità
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STORIA E TIPOLOGIA DEL TAPPETO
SUMAK E KILIM
SUMAK
SUMAK
l nome Sumak deriva dal centro caucasico di Shemakha situato vicino a Baku.
Oltre che da questa zona i Sumak provengono anche dal Daghestan e
Azerbaijan meridionali.
Sono tappeti caratteristici per la mancanza di nodi, che sono sostituiti da fili di
trama visibili, posti tra due fili di trama non visibili. Il filo di trama non è lungo
quanto il tappeto, ma viene sostituito quando la decorazione richiede un colore
diverso.
Le estremità di questi fili, avvolti a catenella, sono visibili sul retro del tappeto.
La decorazione più frequente è costituita da grandi rombi ed esagoni che
coprono per intero tutto il campo.
I colori usati sono generalmente il rosso e il blu.
KILIM
KILIM
Caratteristici tappeti privi di nodi, sono tessuti a ricamo.
Provengono da varie zone della Persia e dell'Anatolia.
La lavorazione è simile a quella dei Sumak ma differente per non avere nella
trama fili aggiuntivi di struttura. Sono decorati con disegni rigorosamente
geometrici, con diverse variazioni di colore.
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STORIA E TIPOLOGIA DEL TAPPETO
INDIANI
Anche se ci sono testimonianze precedenti, si può dire che la produzione
dei tappeti in India ha inizio con il dominio della dinastia Moghul di origine
mongola, ma di credo islamico.
L'elegante produzione moghul, non sempre uniforme, durò fino alla metà
del XIX secolo.
L'impostazione persiana, da cui deriva questo stile, è stata elaborata sia
per la scelta dei colori (tipico il rosso lacca di fondo) che per l'abbandono
delle rigorose simmetrie.
I tappeti sono generalmente di grandi dimensioni e prodotti con lane di
ottima qualità.
Il disegno più diffuso consiste in un motivo floreale che si estende in un
campo a fondo rosso. I fiori hanno tonalità gialle, blu e rosa. Le foglie e gli
steli sono di delicate sfumature di verde.
Altri importanti esempi sono quelli a disegno figurativo.
Ci sono poi tappeti di accentuato sapore persiano.
In fine ricordiamo i cosiddetti "mille - fleurs" caratterizzati da un esplosione fittissima di vari fiori. Tra le più
importante manifatture attuali vi sono quelle di Agra, Lahore e Jaipur.
AGRA
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MILLEFLEURS
STORIA E TIPOLOGIA DEL TAPPETO
CINESI
L'abilità delle popolazioni cinesi nel produrre tessuti e
broccati fa supporre che si sia iniziato ad annodare
tappeti fin da tempi remoti.
Solo agli inizi del XVIII secolo per merito di
commercianti e missionari il tappeto diventa elemento
di pregio e distinzione sociale.
L'interesse dei mercati occidentali si manifesta intorno
alla metà del XIX secolo quando gli anglo francesi nel
1860 sconfissero i cinesi. I tappeti divennero bottino di
guerra e portati in Europa furono subito apprezzati.
La definitiva consacrazione di queste manifatture
avvenne nel 1903 all'esposizione universale di Saint
Louis.
Da quel momento i grandi mercati europei e americani
divennero proprietari delle manifatture, indirizzando il
gusto di questi tappeti verso lo stile liberty e dèco in
voga allora.
I colori, oggi come ieri, sono quelli della tradizione cinese tipica delle porcellane. Il blu con le varie tonalità di
azzurro, il giallo, l'avorio fino ad arrivare a delicate sfumature dorate.
I significati simbolici trovano una loro completa realizzazione nei disegni inconfondibili di questi tappeti. Essi
hanno svariate origini, da quello religioso a quello della tradizione popolare e scaramantica con segni grafici
stilizzati e figurativi.
Tra i più importanti ricordiamo i tappeti dell'area di: Ningsia - Pechino - Paotou.
NINGSIA
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PECHINO