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Consiglio dell'Unione europea Bruxelles, 24 maggio 2016 (OR. en) 8770/16 ENFOPOL 133 COPEN 140 DAPIX 69 COSI 76 NOTA Origine: presidenza Destinatario: delegazioni n. doc. prec.: 6078/3/16 REV 3 Oggetto: Progetto di conclusioni del Consiglio e piano d'azione sulla via da seguire in vista della creazione di uno spazio europeo delle scienze forensi Si allegano per le delegazioni il progetto di conclusioni del Consiglio e il piano d'azione sulla via da seguire in vista della creazione di uno spazio europeo delle scienze forensi. 8770/16 buc/zam/INI/pdn/S DGD 1C 1 IT ALLEGATO Progetto di conclusioni del Consiglio sulla via da seguire in vista della creazione di uno spazio europeo delle scienze forensi IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA, VISTO il valore dello scambio transfrontaliero di profili DNA, dati dattiloscopici e dati di immatricolazione dei veicoli a norma delle decisioni di Prüm 2008/615/GAI e 2008/616/GAI, del 23 giugno 2008, sul potenziamento della cooperazione transfrontaliera, soprattutto nella lotta al terrorismo e alla criminalità transfrontaliera, TENENDO CONTO della decisione quadro 2009/905/GAI del Consiglio, del 30 novembre 2009, sull'accreditamento dei fornitori di servizi forensi che effettuano attività di laboratorio per quanto riguarda il DNA e le impronte digitali, RICORDANDO CHE nel dicembre 2011 il Consiglio ha approvato conclusioni concernenti la realizzazione, da qui al 2020, di uno spazio europeo delle scienze forensi "nel quale le procedure forensi di routine per la raccolta, il trattamento, l'uso e la trasmissione di dati forensi siano basate su standard minimi equivalenti e nel quale i fornitori di servizi forensi applichino tali standard sulla base di un approccio comune che favorisca una più stretta collaborazione tra questi e gli ordinamenti giuridici penali", TENENDO CONTO che le conclusioni del Consiglio del 16 giugno 2015 sulla rinnovata strategia di sicurezza interna dell'Unione europea e l'Agenda europea sulla sicurezza ritengono le scienze forensi fondamentali per l'attività di contrasto e l'azione penale, RILEVANDO CHE le prove forensi sono sempre più importanti in materia penale e che le autorità di contrasto e giudiziarie devono poter confidare nel fatto che i dati forensi di cui si avvalgono siano di qualità elevata, indipendentemente dalla giurisdizione in cui sono state presentate o elaborate le prove, 8770/16 ALLEGATO buc/zam/INI/pdn/S DGD 1C 2 IT TENENDO PRESENTE l'obiettivo dell'Unione europea di far sì che l'Unione si conservi e si sviluppi come uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia in cui un elevato livello di sicurezza sia offerto dalle azioni comuni degli Stati membri nel settore della cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale, RILEVANDO CHE uno spazio europeo delle scienze forensi favorirebbe la cooperazione e infonderebbe fiducia tramite l'allineamento di procedure e pratiche dei fornitori di servizi forensi negli Stati membri come menzionato nella rinnovata strategia di sicurezza interna dell'Unione europea, RICORDANDO CHE l'Unione rappresenta uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia nel rispetto dei diritti fondamentali nonché dei diversi ordinamenti giuridici e delle diverse tradizioni giuridiche degli Stati membri, e che le pratiche varieranno necessariamente fra Stati membri, RIAFFERMANDO la necessità di garantire che le prove scientifiche siano scambiate in modo efficace ed adeguato e la crescente necessità di utilizzare, nei procedimenti giudiziari di un dato Stato membro, dei dati forensi provenienti da un altro Stato membro, RICONOSCENDO il desiderio espresso dagli Stati membri durante la discussione nella riunione informale dei ministri GAI, tenutasi ad Amsterdam il 26 gennaio 2016, di ampliare lo scambio di informazioni provenienti dalle banche dati forensi, in particolare nei settori delle armi e munizioni, esplosivi e sostanze stupefacenti, RILEVANDO che il finanziamento aggiuntivo da parte della Commissione è un requisito essenziale per rafforzare lo spazio europeo delle scienze forensi e l'attuazione delle misure contenute nel piano d'azione allegato, PRENDENDO ATTO del contributo allo sviluppo delle scienze forensi dei programmi di ricerca della Commissione (settimo programma quadro per gli anni 2007-2013 e Orizzonte 2020 per gli anni 2014-2020) e del Fondo Sicurezza interna, RICONOSCENDO l'importante ruolo svolto dalla Rete europea di istituti di scienza forense (ENFSI) quale piattaforma per uno scambio efficiente di conoscenze forensi, come pure dalle altre parti interessate e dai fornitori di servizi di scienze forensi, con la finalità di mettere a punto requisiti minimi di qualità per le analisi forensi, di agevolare la collaborazione a livello internazionale e di individuare le necessità principali inerenti al sistema della comunità forense, 8770/16 ALLEGATO buc/zam/INI/pdn/S DGD 1C 3 IT RICONOSCENDO CHE la CEPOL è l'agenzia dell'UE responsabile della formazione dei funzionari incaricati del contrasto in tutta Europa, RITIENE necessario approvare l'allegato piano d'azione sulla via da seguire in vista della creazione di uno spazio europeo delle scienze forensi, INVITA il gruppo "Applicazione della legge" e gli altri gruppi pertinenti a presentare, nel primo semestre del 2018, una relazione intermedia sui progressi compiuti nell'attuazione del piano d'azione e a informare il COSI dei risultati. 8770/16 ALLEGATO buc/zam/INI/pdn/S DGD 1C 4 IT ALLEGATO DELL'ALLEGATO PIANO D'AZIONE SULLA VIA DA SEGUIRE PER LA CREAZIONE DI UNO SPAZIO EUROPEO DELLE SCIENZE FORENSI 1. "Manuali di buone pratiche 1 per le discipline forensi" Riferimento: 1 Obiettivo: Migliorare la fiducia reciproca incoraggiando il continuo miglioramento della qualità delle procedure e dei processi forensi tramite lo sviluppo e l'utilizzo di manuali di buone pratiche per le analisi forensi. Motivazione: L'utilizzo di manuali di buone pratiche che contemplano una vasta gamma di discipline forensi le scienze forensi "tradizionali" come pure le scienze forensi digitali - da parte dei fornitori di servizi forensi in Europa condurrà a un maggiore allineamento delle procedure e a un miglioramento della qualità dei servizi forensi a disposizione delle autorità di contrasto e giudiziarie in tutta Europa. Ciò comporterà una maggiore fiducia fra Stati membri e un migliore scambio di prove forensi. Questa azione è intesa a incentivare l'elaborazione e l'utilizzo di manuali di buone pratiche per tutte le discipline forensi, favorire l'aggiornamento di detti manuali, migliorare l'individuazione delle buone pratiche e la condivisione dei manuali di buone pratiche e aumentare l'utilizzo di tali manuali da parte dei fornitori di servizi forensi a livello europeo. Sarà incentivato l'utilizzo dei manuali di buone pratiche per le indagini di scienze forensi già elaborati dall'ENFSI (Rete europea di istituti di scienza forense), per esempio nell'ambito del progetto "Towards European Forensic Standardisation through Best Practice Manuals", sostenuto dal programma di prevenzione e lotta contro la criminalità della Commissione europea Direzione generale Affari interni 2. L'ENSFI è incoraggiato a condividere i suoi manuali di buone pratiche con tutti i fornitori europei di servizi forensi, inclusi i non membri. La Commissione è incoraggiata a sostenere l'ENFSI nel mantenere aggiornati i manuali di buone pratiche già elaborati e nell'elaborare manuali di buone pratiche per altre discipline forensi, secondo la necessità. Gli organismi nazionali di accreditamento sono incoraggiati a tenere in considerazione i manuali di buone pratiche dell'ENFSI o altri manuali di buone pratiche riconosciuti dalla comunità forense nell'effettuare l'accreditamento di processi dei fornitori di servizi forensi. Questo ne incentiverà l'utilizzo. È possibile cercare la cooperazione con il Comitato europeo di normazione (CEN), in particolare il comitato di progetto CEN/TC 419 che si occupa di processi delle scienze forensi. 1 2 Il termine Manuale di buone pratiche è utilizzato per riflettere pratiche scientificamente accettate al momento della creazione. Non implica che le pratiche illustrate in detto manuale siano le uniche buone pratiche utilizzate nel settore forense. Dal momento che è stato utilizzato anche nelle conclusioni del Consiglio del 2011 sullo spazio europeo delle scienze forensi, tale termine è stato mantenuto per motivi di continuità e riconoscimento. HOME/2012/ISED/MO/4000004278. 8770/16 ALLEGATO DELL'ALLEGATO buc/zam/INI/pdn/S DGD 1C 5 IT Risultati: L'utilizzo dei manuali di buone pratiche comporterà l'allineamento delle procedure forensi e una maggiore fiducia tra gli Stati membri che si scambiano dati forensi. Attività e soggetti responsabili: 1. La Commissione di concerto con l'ENFSI e le altre parti interessate è invitata ad avviare una valutazione dei manuali di buone pratiche disponibili in differenti settori delle scienze forensi, degli aggiornamenti necessari e dei divari ancora da colmare (COM, ENFSI). 2. La Commissione è invitata a incentivare l'elaborazione di manuali di buone pratiche sovvenzionando attività (COM). 3. L'ENFSI è invitata ad attuare le conclusioni del Consiglio del 2011: a) condividendo, con i non membri dell'ENFSI, i manuali di buone pratiche esistenti per diversi settori di scienze forensi, per esempio tramite la pubblicazione su siti web a disposizione del pubblico; b) elaborando nuovi manuali di buone pratiche ed aggiornando quelli esistenti, inclusi i manuali per le indagini sulla scena del reato; c) incentivando l'utilizzo di manuali di buone pratiche da parte dei fornitori di servizi forensi (Stati membri ed ENFSI); d) traducendo i manuali di buone pratiche in tutte le lingue dell'UE per rafforzarne l'impatto e incentivarne l'utilizzo (Stati membri assistiti dall'ENFSI). 4. Gli organismi nazionali di accreditamento sono incoraggiati a tenere in considerazione i manuali di buone pratiche dell'ENFSI o altri manuali di buone pratiche riconosciuti dalla comunità forense nell'effettuare l'accreditamento di processi dei fornitori di servizi forensi (organismi nazionali di accreditamento, Cooperazione europea per l'accreditamento). Altri settori / gruppi di politiche: Sarebbe opportuno cercare il coordinamento con gli organismi nazionali di accreditamento, la Cooperazione europea per l'accreditamento (EA), il CEN/TC 419 e la Commissione. Coordinatore(i): ENFSI Pianificazione: L'attività 1 sarà conclusa prima della fine del 2016. Le attività 2 e 3 sono continue. 8770/16 ALLEGATO DELL'ALLEGATO buc/zam/INI/pdn/S DGD 1C 6 IT 2. "Incentivare lo scambio di informazioni forensi provenienti da banche dati, per esempio nei settori delle armi e munizioni, esplosivi e sostanze stupefacenti" Riferimento: 2 Obiettivo: Incentivare lo scambio di informazioni forensi provenienti da banche dati analogamente alla metodologia utilizzata a norma delle decisioni di Prüm 2008/615/GAI e 2008/616/GAI, incentrate sui settori delle armi e munizioni, esplosivi e sostanze stupefacenti. Motivazione: Durante il Consiglio informale GAI del 26 gennaio 2016, gli Stati membri hanno espresso il desiderio di ampliare lo scambio di informazioni forensi provenienti da banche dati forensi nazionali analogamente a quanto avviato a norma delle decisioni di Prüm, per esempio nei settori delle armi e munizioni, esplosivi e sostanze stupefacenti. Inoltre, via via che gli algoritmi per il riconoscimento facciale raggiungono una maggiore maturità, sorge l'esigenza di discutere in un forum adeguato la possibilità di banche dati facciali forensi analoghe alle banche dati del DNA e delle impronte digitali, quale parametro complementare per l'identificazione biometrica. Un migliore scambio di informazioni forensi in questi settori contribuirà a combattere la criminalità organizzata e il terrorismo. L'ENFSI sta attualmente lavorando al progetto: "Towards the Development of Pan-European Databases in Forensic Science", sostenuto dalla Commissione europea - Direzione generale Affari interni (codice: HOME/2014/ISPP/AG/ENFSI/4000007822). È necessario che l'ENFSI, gli Stati membri, Europol e la Commissione collaborino per salvaguardare la continuità dei risultati di questo progetto, quali banche dati elaborate di recente o banche dati nazionali collegate di recente contenenti, per esempio, informazioni di base necessarie per effettuare perizie forensi precise e attendibili o contenenti prove forensi. Inoltre, sarebbe opportuno tener conto dei risultati del progetto EFFECT (Examinations of Firearms and Forensics in Europe and aCross Territories). Sarebbe opportuno cercare il coordinamento con altri progetti simili, per esempio il progetto ODYSSEY del settimo programma quadro ("Strategic Pan-European Ballistics Intelligence Platform for Combating Organised Crime and Terrorism") e il progetto RESPONSE ("Collect, Analyse, Organize, Evaluate, Share – A Response to Challenges in Forensic Drugs Analyses"), nonché EMPACT. Utilizzando i risultati di progetti come quelli menzionati sopra, è possibile migliorare lo scambio di informazioni forensi, partendo dai dati sulle conoscenze e passando quindi alle prove. 8770/16 ALLEGATO DELL'ALLEGATO buc/zam/INI/pdn/S DGD 1C 7 IT Risultati: Maggiore scambio di dati forensi tra gli Stati membri, che contribuirà a contrastare la criminalità transfrontaliera e il terrorismo. Attività e soggetti responsabili: 1. Si invitano gli Stati membri a esaminare le possibilità giuridiche e le opportunità strategiche per ampliare lo scambio di informazioni in vari settori a livello nazionale e di UE (Stati membri); 2. si esortano gli Stati membri ad avvalersi pienamente del potenziale di scambio dei dati forensi (Stati membri); 3. si invita Europol a vagliare la possibilità di scambiare informazioni forensi, che sarà presa in considerazione dal COSI (Europol); 4. nell'ambito dell'EMPACT, sarebbe opportuno cercare il coordinamento con le azioni pertinenti nel quadro del piano d'azione operativo sulle armi da fuoco e di quello sulle sostanze stupefacenti (droghe sintetiche, cocaina ed eroina) (Europol, Stati membri); 5. valutare (in modo preliminare) i risultati di vari progetti quali "Verso lo sviluppo di banche dati paneuropee per le scienze forensi", EFFECT, ODYSSEY e RESPONSE e utilizzarli come contributo per elaborare una strategia adeguata per favorire lo scambio di prove forensi (ENFSI, Stati membri, Europol, COM); 6. sviluppare nuovi progetti di ricerca avvalendosi degli strumenti di finanziamento di Orizzonte 2020 per preparare il futuro di questo settore (da definire); 7. si invitano gli Stati membri a valutare se esistano banche dati nazionali analoghe per gli scambi in ambito forense e quale tipo di dati forensi sia idoneo per tale scambio online, nonché a favorire l'interoperabilità delle banche dati/sistemi di esame già esistenti analogamente alla metodologia utilizzata nel quadro delle decisioni di Prüm (ENFSI in collaborazione con gli Stati membri); 8. anche i tipi di dati forensi che non sono trattati in banche dati comuni e comparabili dovrebbero essere definiti dagli esperti degli Stati membri al fine di realizzare e sviluppare un allineamento/una standardizzazione comuni della descrizione dei dati; ciò consentirebbe agli Stati membri di richiedere, in casi particolarmente importanti, raffronti forensi per tali sistemi di esame (Stati membri); 9. è opportuno discutere delle possibilità relative a banche dati forensi per il riconoscimento facciale analoghe a quelle per il DNA e le impronte digitali, in quanto parametro complementare di identificazione biometrica (Stati membri in coordinamento con l'ENFSI). Altri settori / gruppi di politiche: Sarebbe opportuno cercare il coordinamento con il DAPIX, il GENVAL, Europol e il COSI. Coordinatore/i: ENFSI in collaborazione con gli Stati membri Pianificazione: Inizio nella seconda metà del 2016 con attività di valutazione e mappatura. Primo piano d'azione per lo scambio di informazioni tramite una banca dati (collegata o centrale) nel 2017. 8770/16 ALLEGATO DELL'ALLEGATO buc/zam/INI/pdn/S DGD 1C 8 IT 3. "Prove valutative ed esercizi collaborativi per le discipline forensi" Riferimento: 3 Obiettivo: Migliorare la fiducia reciproca attraverso un maggiore uso delle prove valutative e degli esercizi collaborativi da parte dei fornitori di servizi forensi. Motivazione: Le prove valutative e gli esercizi collaborativi sono importanti per testare le procedure e per mantenere la competenza degli operatori forensi. La partecipazione a tali prove è un indicatore della qualità degli esami effettuati e fornisce trasparenza e feedback sulle prestazioni. Un più ampio ricorso alle prove valutative risulterà quindi in una maggiore qualità dei fornitori di servizi forensi e rafforzerà la fiducia tra gli Stati membri che si scambiano dati forensi. Le prove valutative non sono disponibili per tutte le discipline forensi. È opportuno incoraggiare e sostenere l'elaborazione di tali prove, come pure l'uso delle stesse da parte del maggior numero possibile di fornitori di servizi forensi. Risultati: Un più ampio ricorso alle prove valutative e agli esercizi collaborativi da parte dei fornitori di servizi forensi porterà a una maggiore fiducia nei dati forensi generati in Stati membri diversi. Attività e soggetti 1. Elaborare un elenco dei fornitori di prove valutative forensi e individuare gli ambiti di competenza (comprese le indagini sulla scena del reato e le prove digitali) per cui non sono responsabili: disponibili prove valutative o sono necessarie prove valutative di migliore qualità (ENFSI); 2. analizzare le prove valutative disponibili attraverso diversi fornitori e stilare un elenco delle prove raccomandate tra cui i fornitori di servizi forensi possono scegliere (ENFSI); 3. determinare quali prove valutative supplementari debbano essere sviluppate (Stati membri ed ENFSI); 4. elaborare prove valutative supplementari con il sostegno della Commissione (diversi fornitori, ENFSI, COM); 5. stimare la quantità di prove valutative che l'ENFSI può condurre all'anno nel rispetto delle competenze dei suoi gruppi di lavoro (ENFSI); 6. gli Stati membri si impegnano a incoraggiare i propri fornitori di servizi forensi affinché effettuino le prove di valutazione gestite o raccomandate dall'ENFSI (Stati membri, ENFSI); 7. si invita la Commissione a sovvenzionare le attività di cui sopra (COM), ad esempio elaborando nuove azioni di ricerca e innovazione avvalendosi degli strumenti di finanziamento di Orizzonte 2020 per preparare il futuro di questo settore. Altri settori / gruppi di Sarebbe opportuno cercare il coordinamento con gli Stati membri, i diversi fornitori di prove politiche: valutative e la Commissione. Coordinatore/i: ENFSI Pianificazione: Le attività 1, 2, 3, 5 e 7 terminano entro la prima metà del 2017. Le attività 4 e 6 sono continue. 8770/16 ALLEGATO DELL'ALLEGATO buc/zam/INI/pdn/S DGD 1C 9 IT 4. "Sensibilizzazione alle tecniche scientifiche forensi e formazione dei settori delle autorità di contrasto e giudiziarie" Riferimento: 4 Obiettivo: Migliorare la sensibilizzazione alle tecniche scientifiche forensi nei settori delle autorità di contrasto e giudiziarie. Motivazione: Migliorare la sensibilizzazione alle tecniche scientifiche forensi nei settori delle autorità di contrasto e giudiziarie favorirà una comprensione e una fiducia maggiori in relazione ai fornitori di servizi forensi. I settori delle autorità di contrasto e giudiziarie, se resi più consapevoli delle possibilità e dei limiti (generali) delle scienze forensi, come pure degli sviluppi attuali, saranno in grado di capire ed esaminare in modo critico le prove forensi. La presente azione è volta a incoraggiare lo sviluppo e l'utilizzo di corsi di sensibilizzazione alle tecniche scientifiche forensi per la polizia, gli esperti forensi, i membri dei servizi di emergenza, i pubblici ministeri e i giudici. Detti corsi dovrebbero essere tesi a sensibilizzare alle tecniche scientifiche forensi in modo generale, ma devono anche essere modulati in funzione delle discipline forensi specifiche, ad esempio le scienze forensi digitali e l'analisi forense del DNA. L'apprendimento può svolgersi mediante corsi impartiti in modo tradizionale, come pure tramite eLearning, applicazioni, seminari web, ecc. Sarebbe opportuno cercare il coordinamento con le iniziative esistenti. Risultati: I pubblici ministeri, la polizia e i giudici saranno sensibilizzati maggiormente circa le tecniche scientifiche forensi, il che garantirà una migliore comprensione delle prove forensi se utilizzate in tribunale. 8770/16 ALLEGATO DELL'ALLEGATO buc/zam/INI/pdn/S DGD 1C 10 IT Attività e soggetti 1. Mantenere un collegamento con le varie entità di contrasto e del sistema giudiziario al fine di individuare i settori prioritari per la formazione relativa alla sensibilizzazione alle responsabili: tecniche scientifiche forensi (Stati membri, CEPOL, REFG); 2. elaborare una mappatura dei materiali di formazione esistenti in materia di scienze forensi pensati per l'uso da parte delle autorità di contrasto interessate e della magistratura (CEPOL e Stati membri in collaborazione con la Commissione e/o il Gruppo europeo di formazione e istruzione in materia di criminalità informatica (ECTEG)); 3. individuare sinergie con la rete giudiziaria europea in materia penale per rendere disponibili formazioni e materiali di sensibilizzazione in questo settore (RGE e COM); 4. fornire finanziamenti dell'UE per l'elaborazione di programmi di formazione in campo forense per i settori della giustizia e delle autorità di contrasto qualora non siano già disponibili (COM); 5. sviluppare una formazione adeguata sui nuovi metodi/tecnologie utilizzati nel corso delle indagini sulla scena del reato (Stati membri in collaborazione con la CEPOL); 6. sviluppare un breve corso sulla sensibilizzazione alle tecniche scientifiche forensi per i membri dei servizi di emergenza e altro personale di primo intervento, ad esempio tramite eLearning (CEPOL e Stati membri in collaborazione con l'ENFSI); 7. elaborazione e attuazione di programmi di formazione sulla sensibilizzazione alle tecniche scientifiche forensi, ad esempio tramite eLearning (CEPOL e Stati membri in collaborazione con la Commissione); 8. organizzazione, da parte della CEPOL, di seminari di formazione sulla raccolta di prove in ambito forense (CEPOL); 9. creazione, da parte di Europol, di una pagina web sul loro sito per facilitare lo scambio di informazioni forensi/rendere possibile l'uso della piattaforma europea per gli esperti - EPE (Europol); 10. esecuzione di formazioni per giudici e pubblici ministeri sull'utilizzo degli sviluppi delle scienze forensi nei procedimenti giudiziari e istruttori (nuovi settori di ricerca, nuove attrezzature, migliore interpretazione dei risultati, standardizzazione dei metodi di ricerca) (REFG in collaborazione con l'ENFSI e la COM). Altri settori / gruppi di Sarebbe opportuno cercare il coordinamento con la CEPOL, la rete europea di formazione politiche: giudiziaria (REFG), la rete giudiziaria europea (RGE), Eurojust, Europol, l'ENFSI, altri istituti forensi, gli Stati membri e la Commissione. Coordinatore/i: CEPOL, REFG Pianificazione: Le attività 1, 2, 3 e 4 terminano entro la prima metà del 2017. Le attività 5, 6, 7, 8 e 10 sono continue, l'attività 9 termina prima del 2018. 8770/16 ALLEGATO DELL'ALLEGATO buc/zam/INI/pdn/S DGD 1C 11 IT 5. "Incentivare l'accreditamento dei fornitori di servizi forensi e della competenza del personale forense su base volontaria" Riferimento: 5 Obiettivo: Incentivare l'accreditamento delle procedure forensi e della competenza del personale forense da parte dei fornitori di servizi forensi su base volontaria. Motivazione: L'accreditamento delle procedure forensi effettuato dai fornitori di servizi forensi rende più agevole lo scambio di prove forensi in quanto rafforza la fiducia nella qualità delle procedure forensi e di conseguenza nei risultati forensi ottenuti in Stati membri diversi. Nelle risposte al questionario sullo spazio europeo delle scienze forensi, contenuto nel documento di presentazione generale (15051/15), la grande maggioranza dei rispondenti ha dichiarato che l'accreditamento dei fornitori di servizi forensi è molto importante. La realizzazione dell'accreditamento è un processo graduale che richiede grandi attenzione e risorse (umane e finanziarie). Tuttavia, a causa del carattere limitato delle risorse, i fornitori di servizi forensi sono sottoposti a una grande pressione non solo per mantenere un servizio di qualità elevata, ma anche per soddisfare i requisiti formali volti ad assicurare la qualità. È però importante continuare a incoraggiare con forza l'accreditamento delle procedure forensi. La Commissione dovrebbe elaborare un piano d'azione per incentivare l'accreditamento delle procedure forensi su base volontaria, ponendo l'accento sui settori che producono dati potenzialmente scambiabili a livello internazionale (quali armi e munizioni, esplosivi e sostanze stupefacenti), evidenziati in quanto prioritari dalla riunione informale dei ministri GAI del 26 gennaio 2016. Al di là delle scienze forensi "tradizionali", gli avvenimenti recenti hanno messo in evidenza l'urgente necessità di scambi rapidi di dati forensi digitali affidabili che possano essere usati come prove in tribunale al di fuori della giurisdizione dello Stato membro di origine. Pertanto, l'accreditamento delle procedure forensi dovrebbe essere portato avanti in via prioritaria anche in questo settore. Il piano d'azione sarà volto a eliminare gli ostacoli e a sostenere gli istituti di scienza forense che chiedono l'accreditamento delle loro procedure. Si invita la Commissione a fornire risorse per incentivare l'accreditamento. Il rispetto di criteri minimi di competenza per il personale forense, ritenuto molto importante dalla grande maggioranza dei rispondenti al questionario, è parzialmente inerente ai processi di accreditamento. Ancora una volta, l'ostacolo principale menzionato è il bilancio. La Commissione dovrebbe elaborare un piano d'azione sulle modalità per compiere progressi su base volontaria in relazione alla garanzia di competenza e alla formazione del personale forense. A tale riguardo, è possibile cercare la cooperazione con l'ENFSI. Al fine di potenziare le competenze del personale forense, sarebbe opportuno cercare il coordinamento con le iniziative esistenti (ad esempio, il programma Hercule III, volto a contrastare la frode, la corruzione e altre attività illecite, comprende possibilità di formazione nel settore delle scienze forensi digitali). 8770/16 ALLEGATO DELL'ALLEGATO buc/zam/INI/pdn/S DGD 1C 12 IT Risultati: Elaborazione di un piano d'azione per incentivare l'accreditamento delle procedure forensi su base volontaria, incentrato sui settori relativi a armi e munizioni, esplosivi, sostanze stupefacenti e scienze forensi digitali, nonché per incentivare l'accreditamento volontario al fine di ottenere norme unificate riguardo alla raccolta di prove su una scena del reato (COM); inoltre, elaborazione di un piano d'azione per incentivare la garanzia di competenza del personale forense e degli agenti preposti alla raccolta di prove sulla scena del reato su base volontaria (COM). Attività e soggetti Si invita la Commissione a elaborare i piani d'azione summenzionati. responsabili: Altri settori / gruppi di Sarebbe opportuno cercare il coordinamento con gli Stati membri, l'ENFSI, i fornitori di servizi politiche: forensi, i comitati nazionali di accreditamento, la Cooperazione europea per l'accreditamento (EA) e la Commissione. Coordinatore/i: Commissione Pianificazione: Il primo piano d'azione relativo a uno dei due risultati dovrebbe concludersi entro il 2018, il secondo entro il 2020. 8770/16 ALLEGATO DELL'ALLEGATO buc/zam/INI/pdn/S DGD 1C 13 IT 6. "Incentivare lo scambio di dati forensi mediante le decisioni di Prüm e migliorarne la qualità" Riferimento: 6 Obiettivo: Incentivare la piena attuazione delle decisioni di Prüm 2008/615/GAI e 2008/616/GAI ai fini di scambio dei profili DNA e delle impronte digitali. Inoltre, migliorare la qualità dei dati forensi scambiati tra tutti gli Stati membri a titolo delle decisioni di Prüm. Motivazione: Lo scambio di profili DNA e impronte digitali nell'UE tramite il collegamento di banche dati a norma delle decisioni di Prüm 2008/615/GAI e 2008/616/GAI, del 23 giugno 2008, ha ottenuto risultati positivi sebbene le decisioni non siano state attuate appieno in tutti e fra tutti gli Stati membri. Inoltre, vi sono margini di miglioramento in termini di qualità dei dati scambiati. L'attuazione e lo scambio di dati forensi tra gli Stati membri contribuirà a contrastare la criminalità transfrontaliera. Risultati: Ulteriore attuazione delle decisioni di Prüm e migliore qualità dei dati forensi, il che contribuirà a contrastare più efficacemente la criminalità transfrontaliera. Attività e soggetti responsabili: 1. Monitoraggio dell'attuazione delle decisioni di Prüm (DAPIX); 2. monitoraggio dell'attuazione delle decisioni di Prüm e applicazione quotidiana – ostacoli (DAPIX); 3. analisi delle possibilità per ridurre il numero di falsi riscontri positivi con i profili DNA (DAPIX); 4. scambio di esperienze nell'attuazione e nel funzionamento delle comunicazioni in corso tra i sistemi degli Stati membri dell'UE, in particolare assistenza reciproca nel risolvere i problemi che sorgono non solo durante l'attuazione, ma anche nel lavoro in corso (Stati membri in collaborazione con il DAPIX); 5. sviluppo di meccanismi per la tempestiva notifica reciproca in caso di indisponibilità dell'applicazione (ad esempio problemi tecnici improvvisi, modifiche di routine dei sistemi) (Stati membri in collaborazione con il DAPIX); 6. ricerca di nuove soluzioni / idee per migliorare e semplificare lo scambio di dati relativi a DNA o impronte digitali tra gli Stati membri dell'UE (DAPIX); 7. analisi delle modalità per ottimizzare le procedure di follow-up delle decisioni di Prüm (DAPIX). Altri settori / gruppi di Sarebbe opportuno cercare il coordinamento con il Gruppo "Scambio di informazioni e politiche: protezione dei dati" (DAPIX), gli Stati membri e la Commissione. Coordinatore/i: La presidenza in collaborazione con l'SGC e la COM Pianificazione: Da definire a livello di DAPIX. 8770/16 ALLEGATO DELL'ALLEGATO buc/zam/INI/pdn/S DGD 1C 14 IT