Eutrofizzazione delle acque costiere
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Eutrofizzazione delle acque costiere
Biol. Mar. Mediterr. (2008), 15 (1): 42-45 G. Montanari, A. Rinaldi ARPAER Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente Emilia–Romagna, Struttura Oceanografica Daphne, Viale Vespucci, 2 – 47042 Cesenatico (FC), Italia. [email protected] EUTROFIZZAZIONE DELLE ACQUE COSTIERE IN EMILIA-ROMAGNA: TENDENZE EVOLUTIVE DEI PROCESSI ANOSSICI EUTROPHICATION, ALONG THE EMILIA-ROMAGNA COAST: TREND OF ANOXIC CONDITIONS Abstract - In this paper we summerize the trend of anoxic processes focusing on the events that involved bottom waters, their space and time distributionand on trophic state indicators. Results support the evidence of a progressive reduction of these events (from the 1990) and a general improvement of the environemental status. Key-words: anoxic conditions, eutrophication, nutrients. Introduzione - I processi di eutrofizzazione nell’Alto Adriatico vengono monitorati dal 1980 dalla Struttura Oceanografica Daphne facente capo all’ARPA Emilia-Romagna (Regione Emilia-Romagna, 1982-2006; Marchetti, 1990; Rinaldi, Montanari, 1988; Vollenweider et al., 1992). Detta attività ha consentito la predisposizione di una base dati sulle principali variabili associate all’innesco dei fenomeni di eutrofizzazione e alle sue conseguenze ambientali. Gli impatti generati da detti eventi si manifestano con anomale colorazioni delle acque, calo nella trasparenza e distrofie nelle acque bentiche. L’instaurarsi di condizioni ipossiche e anossiche nel periodo estivo/autunnale rappresenta una delle principali problematiche (Montanari et al., 1984; Rinaldi et al., 1993) influendo sulla biodiversità e su due importanti settori socio-economici quali il turismo e la pesca. Materiali e metodi - I dati presentati si riferiscono alle misure effettuate settimanalmente nelle stazioni della rete di monitoraggio della Regione Emilia-Romagna finalizzata essenzialmente al controllo dello stato eutrofico, alla individuazione degli elementi causali ed agli effetti collaterali. Le stazioni di campionamento sono 32 distribuite su transetti lunghi 10 Km ortogonali alla linea di costa. Le misure vengono effettuate con sonda multiparametrica (Idronaut, mod. 316) e riguardano l’intera colonna d’acqua. La sonda viene calata ad una velocità di 40 cm/sec e acquisisce i dati ogni 10 cm. In corrispondenza della superficie e sul fondo la sonda viene lasciata in posizione fino a quando il valore dell’ossigeno disciolto si è stabilizzato. I dati rilevati sono sottoposti ad un immediato controllo di qualità, validati e memorizzati. Risultati - Dai dati di ossigeno disciolto rilevati nelle acque di fondo emergono differenze sostanziali tra i casi di ipossia/anossia rilevati nel biennio 1984-1985 con quello riguardante il periodo 2005-2006. Dall’analisi dei dati raccolti in banca dati si può affermare che tali bienni sono temporalmente rappresentativi di periodi ben più estesi, di fatto rappresentano rispettivamente le annualità comprese tra il 1978-1990 e quelle del periodo compreso tra il 1991-2007. In Fig. 1 si può osservare come nel primo biennio (1984-85)le distribuzioni dei casi di anossia delle acque bentiche sono più estese del secondo periodo. Oltre alle aree settentrionali prossime alle immissioni del Po, anche quelle meridionali venivano ricor- Eutrofizzazione delle acque costiere in Emilia-Romagna 43 rentemente interessate da situazioni di anossia/ipossia che in diversi casi si estendevano fino al riminese e raggiungevano estensioni di 400-500 Km2. Nel secondo periodo (2005-06) i casi di anossia si sono presentati in maniera discontinua e con estensioni più limitate, nell’ordine di qualche decina di Km2. Un altro elemento caratterizzante i due periodi ci è dato dalla persistenza degli eventi: nel primo biennio/periodo si avevano durate degli eventi superiori alla settimana, nel secondo inferiore alla settimana. Conseguentemente, anche gli effetti sui popolamenti bentonici si manifestavano con rilevanti morie nel primo caso, stati di sofferenza con limitate morie nel secondo. Fig. 1 - Mappe di distribuzione dello stato anossico di fondo riscontrate in due periodi distinti: 1984-1985 e 2005-2006. Maps showing the distribution of anoxic conditions on the sea bottom: 1984-1985 and 2005-2006. I motivi che hanno portato a questo significativo miglioramento dello stato ecologico dell’area presa in esame, sono evidenziati e sintetizzati nella Tab. 1. Vengono rappresentati i valori medi dei principali parametri indicatori dello stato trofico, viene aggiunto l’indice TRIX e la portata del fiume Po. Dalla loro analisi emerge una consistente diminuzione della Clorofilla “a” che si riduce, come valore medio, a 1/3, Il P-tot ed il P-PO4 si dimezzano, mentre il DIN rimane pressoché invariato. L’indice TRIX riassume in maniera coerente tale tendenza (Vollenweider et al., 1998) con un valore più basso nel secondo periodo che, per la zona Delta Po-Ravenna, passa da una condizione di stato Ambientale “Scadente” del periodo 1984-1985 a “Mediocre” nel 2005-2006. Le portate del fiume Po si sono fortemente ridimensionate negli ultimi 44 G. Montanari, A. Rinaldi anni, dall’analisi delle sue portate (vedi anche il valore dei due bienni considerati) si evince che negli ultimi 6 anni vi è stato un riduzione attorno al 50% negli apporti. Tab. 1 - Confronto dei valori medi dei parametri trofici nel periodo 1984-1985 e 2005-2006 rilevati nelle stazioni di monitoraggio antistanti la costa emiliano romagnola dal Delta del Po a Ravenna e da riva fino a 10 Km al largo. Comparison beetwen trophic parameters mean values detected in sampling stations along the Emilia Romagna coast from the Po river to Ravenna, from the shoreline to 10 Km. Allo scopo di evidenziare la differenza trofica tra aree diverse delle acque marinocostiere in Regione Emilia-Romagna viene rappresentato in Fig. 2 l’andamento delle concentrazioni dell’ossigeno disciolto rilevato in superficie e sul fondo nei periodi estivi. Nella stazione più settentrionale, a 3 Km al largo di Porto Garibaldi, si notano concentrazioni mediamente più alte in superficie e basse sul fondo, mentre in quella di Cesenatico (sempre a 3 Km dalla costa) si hanno valori più omogenei con limitate differenze tra la parte superficiale e quella profonda. Come è noto l’ossigeno disciolto costituisce un buon indicatore dello stato trofico, in aree particolarmente produttive il divario tra valori di superficie in sovrasaturazione e quelli di fondo in sottosaturazione tende ad amplificarsi. Fig. 2 - Andamenti dell’ossigeno disciolto in superficie e sul fondo nel periodo estivo rilevati nelle stazioni a 3 Km dalla costa di fronte P. Garibaldi e Cesenatico dal 1992 al 2006. Trends of dissolved oxygen at surface and sea bottom, in two sample sites at 3 km offshore the coast of Emilia-Romagna (P. Garibaldi and Cesenatico). Samples collected during summer from 1992 to 2006. Eutrofizzazione delle acque costiere in Emilia-Romagna 45 Conclusioni – Dal 1990 si è registrata una riduzione degli eventi eutrofici accompagnata da una netta diminuzione delle concentrazioni della componente fosfatica. I motivi di tali mutamenti vanno attribuiti agli interventi attuati negli anni ’80 volti a ridurre la componente fosfatica da sempre considerata il fattore limitante la crescita microalgale. La stabilità nel tempo delle concentrazioni del DIN va attribuita al fatto di non avere attuato misure “strutturali” di contenimento sulle fonti di generazione di questa componente. La riduzione dei processi eutrofici ha portato ad una regressione delle condizioni di ipossia e anossia delle acque bentiche sia come estensione che come frequenza e durata. Negli ultimi anni lo stato di ipossia e anossia degli strati prossimi al fondale sono risultati localizzati nella zona settentrionale della costa emiliano-romagnola, a ridosso del delta del fiume Po e con limitati impatti sull’ecosistema bentonico. Bibliografia ARPA REGIONE EMILIA-ROMAGNA - Eutrofizzazione delle acque costiere dell’ Emilia-Romagna, Rapporti annuali 1982-2006. A cura di: Arpa Struttura Oceanografica Daphne. Pubbl. Assessorato Ambiente e Difesa del Suolo, Bologna. MARCHETTI R. (1990) - Algal production in the Adriatic Sea. Proc. Workshop “Eutrophicationrelated phenomena in the Adriatic Sea and other Mediterranean coastal zones”. Roma, 28-30 May, 2. Water Poll. Res. Rep., 16. MONTANARI G., NESPOLI G., RINALDI A. (1984) - Formazione di condizioni anossiche nelle acque costiere della Regione Emilia Romagna. Inquinamento. RINALDI A., MONTANARI G. (1988) - Eutrophication in the Emilia-Romagna Coastal Waters in 1984-1985. Ann. New York Acad. Sci., 534: 959-977. RINALDI A., MONTANARI G., GHETTI A., FERRARI C.R. (1993) - Anossie nelle acque costiere dell’Adriatico Nord-Occidentale, Loro evoluzione e conseguenze sull’ecosistema bentonico. Atti 23° Congresso SIBM, Ravenna 8-12 Giugno 1992. Biologia Marina, Suppl. Notiziario S.I.B.M., 1: 79-89. VOLLENWEIDER R.A., RINALDI A., MONTANARI G. (1992) - Eutrophication, structure and dynamics of a marine coastal system: results of ten years monitoring along the Emilia-Romagna coast (Northwest Adriatic Sea). In: Marine Coastal Eutrophication. Proc. Bologna Conference, March 21-24, 1990. J. Science of the Total Environment, Elsevier (Suppl. 1992): 63-106. VOLLENWEIDER R.A., GIOVANARDI G., MONTANARI G., RINALDI A. (1998) - Characterization of trophic conditions of marine coastal waters with special reference to the NW Adriatic Sea: proposal for a trophic scale index. Environmetrics, 9: 329-257.