Cosa c`entra la Continuità con la Grande Muraglia cinese?

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Cosa c`entra la Continuità con la Grande Muraglia cinese?
Cosa c’entra la Continuità con la Grande Muraglia cinese? Chi l’ha detto che, se non è stato concordato ufficialmente un calendario con date e orari, non si possano comunque realizzare degli incontri di continuità? E’ quello che è successo venerdì 11 gennaio, nel plesso di Via Manzoni, sede centrale, dove il gruppo dei bambini di Via Sulcis (noti anche come i ‘Bianconigli’) si è recato per il consueto appuntamento con i meravigliosi racconti di maestra Caterina, la ‘guardiana’ dei libri della biblioteca (come la definiscono alcuni piccoli alunni). La sezione dei Bianconigli viene, come di consueto, suddivisa in due gruppi (i Gialli e i Blu) che si alternano nel piccolo ma accogliente spazio della nostra biblioteca. Quindi un gruppo fa l’attività con maestra Caterina e l’altro si muove, accompagnato dalla maestra di sezione, alla scoperta dei meandri della grande scuola elementare. Prima tappa, l’ufficio della Dirigente che con le sue “telecamere” controlla tutti i plessi della scuola e distribuisce giochi e materiali ai bambini che si comportano bene; seconda tappa la bidelleria e il suo misterioso specchio con le ruote; arriviamo poi alle segreterie con annesse segretarie sorridenti e laboriose, per poi finire davanti ad una porta misteriosa dipinta con il volto di una bambina bionda molto simile ad Alice del Paese delle Meraviglie. In alto, un grande ‘5’. Il gruppo dei bambini esploratori intuisce subito che trattasi di una quinta elementare, ma si potrà entrare? La maestra dei Bianconigli è titubante e i bambini ancor di più: ‘Loro stanno studiando’, esclama la piccola e giudiziosa Sara, ‘Non possiamo disturbarli’. Ma i più temerari vorrebbero valicare quella porta e scoprire se al suo interno ci sono proprio quei ragazzi con cui hanno condiviso l’esperienza dello spettacolo di Natale al teatro Smeraldo. Niente, qui bisogna farsi coraggio ed entrare! La curiosità è troppa. La maestra si avvicina, bussa alla porta e le testoline curiose dei Bianconigli fanno capolino dallo spiraglio aperto. Maestra Anna, con i suoi ragazzi è intenta a spiegare storia. Oh, oh, brutto momento? Niente affatto. I ragazzi della quinta C e la maestra non dimostrano alcuna esitazione e ci accolgono a braccia aperte (nel senso letterale del termine) nel loro spazio di lavoro. Non solo: ci chiedono di sederci in mezzo a loro e prendere parte alla lezione. Allora via i giubbotti e si parte: la civiltà cinese non ammette indugi! Iniziamo da alcune riflessioni sull’importanza dell’acqua e della vegetazione per parlare del cibo e del suo legame causale con il fenomeno del nomadismo di alcuni popoli dell’antichità e impariamo addirittura che anche un semplice aquilone poteva salvare la vita di interi popoli. Alcuni ragazzi poi ci spiegano cos’è la Grande Muraglia cinese e si inizia a fantasticare sulle loro incredibili immagini narrate. Quella Muraglia appare, come d’incanto, il simbolo di un percorso di vita e di crescita, l’emblema della continuità culturale che, come in Cina, anche nella nostra piccola comunità scolastica accomuna le diverse generazioni. Oggi bambini dell’infanzia e ragazzi della primaria hanno sperimentato in modo assolutamente spontaneo la condivisione e lo scambio di saperi e di affetti, accomunati dalla voglia di imparare, curiosare, sperimentare. Grazie, dunque alla Quinta C per la meravigliosa esperienza. LN