Scarica il PDF – Programma 7 Luglio

Transcript

Scarica il PDF – Programma 7 Luglio
Mission Permanente du Saint-Siège
auprès du Conseil de l’Europe
Testimonial Ufficiale della
Rappresentanza Permanente d’Italia
presso il Consiglio d’Europa
Voci Bianche, Coro e Orchestra
Sinfonici: 200 Elementi ca.
Via Pio XI 3 - 21040 Venegono Inf. VA Italia +39 0331 86.59.84 - www.arscantus.org - www.facebook.com/arscantus
Vienna, Sala d’Oro degli Amici della Musica
Concerto Ars Cantus di Sab 4 Lug 2009 - Foto: Fulvio Cavadini
Sab 6 Luglio
2013 – ore 20.30
Cattedrale
di Notre-Dame
Ecco, io faccio nuove tutte le cose
Liszt: Poema Sinf. Les Préludes e Cantata
Le Campane della Cattedrale di Strasburgo *
Bruckner: Te Deum
Dom 7 Luglio
Chiesa Riformata
di
2013 – ore 21
Saint-Paul
Salváti … nella Storia
Programma ecumenico, con musiche di
James Newton Howard, Vangélis,
John Williams, Liszt e Čajkovskij
* Prima esecuzione storica nella Cattedrale di Strasburgo
INGRESSO GRATUITO – APERTO A TUTTI
Voci Bianche
Coro Sinfonico
Orchestra Sinfonica
Direttore
G IOVANNI T ENTI
Amore è "estasi",
ma estasi non nel senso
di un momento di ebbrezza,
ma estasi come cammino,
come esodo permanente
dall'io chiuso in se stesso
verso la sua liberazione nel dono di sé,
e proprio così verso il ritrovamento di sé,
anzi verso la scoperta di Dio.
Papa Benedetto XVI
Salváti ... nella Storia
PRIMA PARTE
James Newton Howard 1951-viv.
Dinosauri – Tema del Film Disney, 2000 – Coro e Orchestra *
Vangélis [Evangelos Odysseas Papathanassiou] 1943-viv.
Alexander – Suite dal Film, 2004 – Coro e Orchestra *
1. Titani – Coro e Orchestra
2. I tamburi di Gaugaméla – Voci Bianche, Tamburi, Coro e Orchestra
3. Attraverso le Montagne – Coro e Orchestra
4. Una mattina a Pella – Corno Inglese, Arpa e Orchestra
5. Sogno di Babilonia – Coro e Orchestra
6. Eterno Alessandro – Coro e Orchestra
John Williams 1932-viv.
Star of Bethlehem – Dal Film Home Alone, 1990 – Coro e Orchestra
INTERVALLO
SECONDA PARTE
Franz Liszt 1811-1886
Les Préludes – poema sinfonico n° 3, S 97 – Orchestra
Andante maestoso – Allegro tempestoso – Allegretto pastorale – Allegro
marziale
Pëtr Il’ic Čajkovskij 1840-1893
Ouverture solenne 1812 op. 49 – Coro e Orchestra
Largo/Poco più mosso – Andante – Allegro giusto – Largo – Allegro vivace
* Orchestrazioni di
Giovanni Tenti
Si rammenta che le registrazioni non sono lecite senza il consenso degli esecutori
1
Il Messaggio nel Programma
Salváti ... nella Storia
PRIMA PARTE
– prima della Rivelazione
James Newton Howard 1951-viv. Dinosauri
Il Creato e l’Umanità primitiva, già amata da Dio .
Vangélis 1943-viv. Alexander
Neanche il più geniale Condottiero ha tracciato una
strada risolutiva al progresso dell’Uomo .
John Williams 1932-viv. Star of Bethlehem
Attraverso il Figlio, Dio si rivela, e rivela all’Uomo il
suo senso profondo e la strada per un vero Progresso
per tutti.
Un Uomo “occidentale”
e un Uomo “orientale”,
prima della Rivelazione,
in un’oasi, al tramonto …
Una Cometa
sta per passargli davanti …
SECONDA PARTE – dopo la Rivelazione
Franz Liszt 1811-1886 Les Préludes
Il Brano documenta la conversione in atto nella vita dell’Autore, grazie all’incontro con
Dio, trasformandola di fatto, secondo la rivelazione contenuta nel libro
dell’Apocalisse: “Ecco, io faccio nuove tutte le cose” . - Ap 21, 5
Pëtr Il’ic Čajkovskij 1840-1893 Ouverture solenne 1812
Nonostante millenni di Storia esemplificatrice, l’Uomo, vittima del Peccato,
periodicamente sembra che debba sempre arrivare alla guerra, credendo di
“sistemare” le cose: solo allora, bisognoso di protezione, si ricorda del Dio che si è
fatto Uomo … e trova la Via .
Giovanni Tenti
Ecco, io faccio nuove tutte le cose
La frase del Profeta Isaia, ripresa poi dal libro dell’Apocalisse, p otrebbe essere la
sintesi chiarificatrice del messaggio di questo Concerto, che vuole simbolicamente percorrere
l’arco che congiunge la Creazione del mondo con il mistero grande dell’Incarnazione. Questo
mistero altro non è, se non la risposta di Dio all’invocazione dell’uomo che, vedendo come
con le sue sole forze non riesce a r edimere una creazione sempre più corrotta, ad arginare un
male sempre più strisciante e prevalente, nel colmo del suo dolore grida a Dio con il Profeta
Isaia … “se tu squarciassi i cieli e scendessi …”. Dio ascolta il grido dell’uomo e
nell’incarnazione de l suo Figlio mette fine alle antiche promesse, inaugurando un mondo
nuovo dove finalmente regnerà la pace e la giustizia.
La Prima Parte del Concerto fa riferimento alla Creazione fino al grande annuncio: Dio
si è fatto uomo. Vorrei dunque concentrarmi più sulla Seconda Parte, in particolare sul
Poema Sinfonico Les Préludes (I Preludi), terzo dei tredici Poemi Sinfonici di Franz Liszt e
sicuramente il più famoso.
La pubblicazione comprende una Prefazione, utile per la comprensione dell’opera:
«Che altro è la nostra vita, se non una serie di preludi a quell’inno sconosciuto, la cui prima e
solenne nota è intonata dalla morte? - L’amore è l’alba luminosa di tutta l’esistenza: ma qual
è il destino per cui le prime delizie e felicità non sono interrotte da qual che tempesta,
l’esplosione mortale che dissipa le belle illusioni, il fulmine fatale che consuma il suo altare,
2
e dov’è l’anima crudelmente ferita che, emersa da una di queste tempeste, non cerca di
riposare il suo ricordo nella calma serenità della vita dei campi? Tuttavia l’uomo difficilmente
si dedica a lungo al godimento della quiete benefica che in un primo momento ha condiviso
nel seno della natura, e quando “la tromba suona l’allarme”, si precipita verso quals iasi posto
pericoloso, qualunque sia la guerra che lo chiama tra le sue fila, in modo da recuperare
finalmente nel combattimento la piena coscienza di sé e del possesso di tutta la sua energia.»
Penso davvero che questo poema sinfonico parta dalla più soff erta inquietudine. Un
tema travagliato trafigge il cuore del C ompositore. C’è un desiderio di raggiungere “l’alto”,
un desiderio spasmodico di “salire”, ma qualcosa di impenetrabile fa comunque precipitare
verso il basso. In questo tormentoso lavorio temat ico è nascosta non soltanto la paura della
morte, ma un bisogno forte della creatura di “elevarsi” dalla bassezza dei desideri mondani;
dal capire che l’uomo è fatto per qualcosa di più grande; dal desiderio di poter appartenere a
un regno dove davvero tutte le cose sono nuove; dalla volontà precisa di poter seguire una
coscienza purificata; dal desiderio di seguire Qualcuno, il cui amore sia l’alba della tua nuova
esistenza e metta fine a una condotta dissennata dell’umanità che trova nella guerra e nella
distruzione la manifestazione del possesso di tutta la sua energia.
La fede in Dio del popolo russo, presente nell’ Ouverture solenne 1812 di Čajkovskij,
sarà lo scudo vero a questa dissennata volontà di distruzione. Lo splendido Inno della liturgia
ortodossa russa, che apre e chiude trionfalmente la Composizione, fa da autentico contrasto
all’avanzata delle truppe francesi e, duellando con la Marsigliese, indica come la fede di un
popolo sia il miglior contrasto alla guerra.
Ma torniamo a Liszt. Dopo un enigmatico inizio -che prelude alla fanfara finale - i
Corni annunciano il tema della ricerca, dove “pennellate” d’Archi mai risolte preparano
l’altro tema insidioso e drammatico della tempesta: qui, al turbinío degli Ottoni ris ponde
l’agitazione degli Archi, lasciando poi inaspettatamente spazio a un bellissimo momento di
quiete agreste, introdotto dall’Óboe e seguito dal dialogo fra tutti i Legni dell’Orchestra.
Torna quindi il tema della ricerca che sfocia nell’apoteósi finale dove, come nel Finale della
Settima Sinfonia di Mahler: Tutto è Gloria!
Con la sua Composizione, Liszt ci vuole comunicare che , nel cammino della vita, come
tutti sperimentiamo, si attraversano momenti tempestosi, nei quali si è tentati di
soccombere, di non lottare più, di perdere la fiducia e la speranza, eppure … dallo stesso
tessuto melodico di questa fase nasce una cosa nuova. La tempesta ha già in sé la melodia
del sereno (si pensi allo splendido canto dei pastori dopo la tempesta, nella Sesta Sinfonia di
Beethoven), la cifra risolutiva di un’esistenza che non ha mai cessato di essere in ricerca.
Proprio a questa ricerca del “nuovo”, spasmodica, tenace, appassionata, che ciascuno di noi
potrebbe riferire a sé stesso, risponde la Marcia trionfale dello splendido finale, vera azione
risolutiva, dove Trombe e Timpani in crescendo annunciano che tutto ciò che era atteso ora è
finalmente compiuto. Come nella Seconda Sinfonia di Mahler (Resurrezione), al tentativo
dell’uomo di affermarsi, rappresentato attra verso la scala ascendente degli Archi, schiacciato
poi dai colpi inesorabili della Morte, risponde il glorioso Inno finale della risurrezione che dà
il titolo alla Sinfonia stessa, così al turgido Tema iniziale dei Preludi risponde questa Marcia
trionfale che può essere davvero commentata con le parole del Profeta Isaia, musicate anche
da Brahms:
“Ritorneranno i riscattati dal Signore
e verranno in Sion con giubilo;
felicità perenne
splenderà sul loro capo;
gioia e felicità li seguiranno
e fuggiranno tristezza e pianto.” Isaia 35,10
Possa la Rivelazione di Gesù essere l’incontro con questa “cosa nuova” a cui aneliamo
con tutte le nostre forze !
Don Maurizio Corbetta
3
VANGÉLIS
1943-viv.
Suite Sinfonica dal Film Alexander ,
per Coro e Orchestra - Orchestrazione di Giovanni Tenti
V
angélis è nato il 29 marzo 1943 ad Agriá, cittadina vicino a Vólos, importante porto
della Tessaglia, in Grecia. Il nome completo è Evángelos Odysséas Papathanassíou.
Ha iniziato a suonare a quattro anni, e già a sei, senza avere avuto
un'educazione musicale specifica, comincia ad esibirsi in pubblico con proprie composizioni.
Nei primi anni 60 fonda il gruppo pop Forminx. Durante la rivolta studentesca del 1968 si
trasferisce a Parigi e fonda il gruppo Aphrodite's Child con Demis Roussos e Loukas Sideras. Si
dedica in seguito all'esplorazione di nuovi sentieri musicali attraverso l'uso dell' elettronica.
Nasce così il poema sinfonico Fait Que Ton Reve Soit Plus Long Que la Nuit.
1962: Vangélis, sulla destra,
suona il Piano in una scena
di un film greco, prima
ancora di farsi crescere la
mitica barba.
La sua carriera inizia nel 1973 con la composizione delle colonne sonore di due film del
produttore francese Frederic Rossif. Il suo primo album da solista è Earth 1974.
A metà degli anni '70 Vangelis si trasferisce a Londra dove firma un contratto con la RCA
Records, inizia a lavorare nel suo studio-laboratorio privato, Nemo Studio, ed elabora
ulteriormente le sue teorie sonore. Il risultato sono dischi quali Heaven and Hell, Abedo 0.39,
Spiral, Beaubourg, China e See You Later, come sempre composti, eseguiti e prodotti da Vangelis,
in cui c'è una quasi completa fusione tra strumenti acustici ed elettronici, un sound che presto
sarebbe stato universalmente apprezzato. All'inizio degli anni '80 pubblica due album di musica
tradizionale con l'attrice greca Irene Papas e una serie di dischi con il cantante degli Yes, Jon
Anderson, con il nome di "Jon & Vangelis".
Nel 1982 vince l'Oscar per la colonna sonora del film Momenti di Gloria. In quello stesso
anno realizza altre due colonne sonore importanti per l'epoca: Blade Runner di Ridley Scott e
Missing di Costa Gavras. Nel 1995 compone le musiche per l'inquietante Antartica di Koreyoshi
Kurahara, il film dal più alto incasso tra quelli prodotti in Giappone. Negli anni '80 comincia a
produrre anche musica per il teatro ed il balletto.
Nel 1983 compone le musiche per l'allestimento che Michael Kakoyannis ha fatto di
Elettra, con protagonista Irene Papas, messo in scena nell'antico teatro di Epidauro in Grecia.
Realizza le colonne sonore per i balletti Frankenstein, Moderno Prometeo del 1985 e La Bella e la
Bestia del 1987, entrambi con la coreografia di Wayne Eagling e rappresentate dal Royal Ballet al
Covent Garden di Londra. Vangelis continua il suo lavoro nel cinema con la colonna sonora de Il
Bounty e pubblica i dischi Direct, Mask e Themes.
4
Nel 1989 Vangelis riceve il Max Steiner Award per la composizione di musiche da film.
Questo premio, assegnato nel nome di uno dei più importanti compositori di musiche da film
della storia, gli è stato consegnato insieme al Hall Of Fame Award. Recava la seguente
motivazione: "Assegnato in riconoscimento all'instancabile lavoro di composizione di musiche da
film, dando ancor più dignità e valenza artistica al sottofondo filmico."
Nel 1990 pubblica l'album The City. Nel 1991 Vangelis accetta l'invito a partecipare alla
giuria del Festival del Cinema di Cannes. In Olanda dirige un evento per il progetto europeo
Eureka, davanti a 250.000 persone. L'estate di quello stesso anno fa il padrone di casa, per conto
del Governo greco, nel Giorno Internazionale della Poesia, un Concerto di Gala presentato al
Teatro di Erode Attico sotto l'Acropoli, tributo alle arti e alla letteratura.
A Parigi, nel 1992, Vangelis compone e registra la colonna sonora del thriller psicologico
di Roman Polanski Luna di Fiele. Cui segue poi quella di 1492 - La Scoperta del Paradiso, la
rivisitazione da parte di Ridley Scott della storia di Cristoforo Colombo. L'album diventa Disco
d'Oro o di Platino in più di 17 paesi, tra i quali Belgio, Francia, Olanda, Italia, Spagna, Austria,
Regno Unito e Canada, raggiungendo il culmine in Germ ania dove Vangelis vince il prestigioso
Echo Award come Artista Internazionale dell'Anno 1995 nonché il Leone d'Oro per la Miglior
Colonna Sonora.
Altri due importanti riconoscimenti sono stati assegnati a Vangelis negli anni '90: nel 1992
il Ministro della Cultura francese Jack Lang gli conferisce il titolo di Cavaliere per le Arti e le
Lettere e l'anno successivo gli viene dato il prestigioso premio musicale Apollo da parte
dell'Opera Nazionale di Atene. In questo periodo collabora con lo scienziato/regis ta Jacques
Cousteau per il quale ha composto varie colonne sonore di documentari, tra le quali We Cannot
Permit, presentata al summit di Rio sul Pianeta Terra nel 1992.
Vangélis, a metà degli anni
’80,
nel
suo
studiolaboratorio privato, Nemo
Studio.
Nel 1994 Vangelis ripubblica la colonna sonora di Blade Runner aggiungendo alcuni brani
a quelli della versione originale. La maestria di Vangelis nel rendere alla perfezione le immagini
di un film che è diventato leggenda, ha reso leggendaria anche la colonna sonora.
Ispirato dal pittore El Greco, Vangelis, in collaborazione con la Galleria Nazionale d'Arte di
Atene, ha condotto una campagna, nel 1995, per comprare il dipinto su San Pietro e per creare
un Fondo per la Galleria Nazionale allo scopo di acquistare grandi opere d'arte. Ognuna delle
3.000 copie del cd box in edizione limitata intitolato A Tribute To El Greco (con la partecipazione
del grande soprano spagnolo Montserrat Caballè e del tenore greco Konstantinos Paliatsaras) è
stata venduta in esclusiva dalla Galleria Nazionale come oggetto d'arte. Grazie ai ricavi della
vendita del box e alle donazioni che sono arrivate da ogni parte del Paese, il San Pietro di El
Greco ha trovato la sua casa definitiva in Grecia e il fondo della Galleria Nazionale è stato
lanciato.
5
Sempre nel 1995 a Vangelis è stato dedicato un piccolo pianeta da parte dell'International
Astronomical Union's Minor Planet Center , in virtù del suo lavoro musicale così "ricco di
universo". L'asteroide 6354, adesso chiamato Vangelis, è a circa 247 milioni di miglia dal sole tra
Giove e Marte. Lì vicino, in termini spaziali, ci sono i pianeti Beethoven, Mozart e Bach.
Il cd Voices, con il contributo delle voci di Paul Young, Caroline Lavelle e Stina
Nordenstam è anch'esso uscito nel '95. Nel 1996 Van gelis ha vinto un altro premio, quando è
stato ufficialmente dichiarato, a Montecarlo, l'artista greco che ha venduto più dischi nel mondo
ai World Music Awards patrocinati dal principe Alberto di Monaco. Nello stesso anno ha
pubblicato la compilation Portraits e l'album Oceanic, oltre a realizzare la colonna sonora del
film di Yannis Smaragdis Cavafy, un ritratto del poeta greco Costantinos Cavafy. Con questa
colonna sonora ha vinto dei premi al Festival Internazionale del Film in Belgio e al Festival di
Valencia in Spagna. Nel 1997 ha di nuovo vinto il riconoscimento a Montecarlo.
Nell'estate del 1997 ha fatto una delle sue rare esibizioni dal vivo, dirigendo e
coordinando la cerimonia di inaugurazione dei Giochi Estivi della IAAF di atletica classica tenuta
al Panathinaikon Marble Stadium ad Atene. Molti ritengono che la decisione di assegnare i Giochi
Olimpici del 2004 alla Grecia sia stata presa, da parte del Comitato Olimpico Internazionale,
quella stessa sera, quando tutti vennero colpiti dalla bellezz a dello spettacolo.
Nel 1998 il cd El Greco divenne finalmente disponibile nei negozi di dischi. Nel 1999
Vangelis ha realizzato il suo cd di retrospettiva di dieci anni, Reprise.
Nel maggio 2000 ha composto la musica e ha curato la messa in scena della cerimonia del
passaggio della fiamma olimpica da parte della Grecia all'Australia per i giochi del 2000 di
Sidney. L'ottobre seguente ha fatto lo stesso per la cerimonia di chiusura delle Olimpiadi di
Sidney con il passaggio della bandiera olimpica alla Grecia.
Vangélis: per esteso Evángelos
Odysséas Papathanassíou.
Nel 2001, Vangelis registra Mythodea, una composizione scritta originariamente nel 1993
e utilizzata dalla NASA come il tema per la missione 2001 Mars Odyssey. In uno dei suoi
pochissimi Concerti della sua carriera, Vangelis si esibisce al Tempio di Zeus di Atene ed esegue
l'intero disco accompagnato da un'Orchestra Sinfonica e da un Coro. Da questo Concerto verrà
realizzato un dvd che tutt'oggi rimane l'unica documentazione ufficiale di un esibizione dal vivo
di Vangelis, se si escludono alcune sporadiche apparizioni televisive o un'esibizione trasmessa
dalla tv Olandese nel 1991, che però era completamente in playback. Nel bis del concerto,
Vangelis ha eseguito Momenti di Gloria suonando il celeberrimo tema accompagnato
dall'Orchestra, mentre il Pubblico, agitando delle torce, rendeva ancora più suggestivo e
affascinante lo scenario in cui si svolgeva l'esibizione.
Nel 2002 compone l'Inno del Campionato Mondiale di Calcio 2002 , in cui Vangelis unisce
le musiche trionfali alle sonorità orientali. Di questo brano vengono anche realizzati molti remix,
uno dei quali utilizzato in Italia nelle trasmissioni sportive RAI dedicate all'evento.
Nel 2004 viene pubblicata la colonna sonora del film Alexander, diretto da Oliver Stone,
sulla vita di Alessandro Magno
Nel 2007 Vangelis pubblica due album. Il primo è un set di 3 cd per il venticinquesimo
anniversario dell'uscita di Blade Runner, intitolato Blade Runner Trilogy. Il secondo è la colonna
sonora per il film El Greco, basato sulla vita del pittore ellenico -spagnolo.
6
PËTR IL’IČ ČAJKOVSKIJ
1840-1893
Ouverture Solenne 1812 , op.49
Periodo di composizione: 1880-82.
Occasione: la consacrazione della Cattedrale di Cristo Salvatore, a Mosca, costruita in ricordo
dell’incendio del 1812 e della vittoria delle armate russe su quelle napoleoniche nella
battaglia di Borodino .
Prima esecuzione: Mosca, 20 Agosto 1882, Cattedrale di Cristo Salvatore , diretta da Altani.
Organico dell’Orchestra:
* 10 Legni - Ottavino, 2 Flauti, 2 Oboi, Corno Inglese, 2 Clarinetti, 2 Fagotti;
* 12 Ottoni - 4 Corni, 2 Cornette a pistoni, 2 Trombe, 3 Tromboni, Basso Tuba;
* 5 Percussioni - Timpani (3), Tamb., Tamb.llo Basco, Triangolo, Piatti, Grancassa, Campane;
* Archi a 5 sezioni - Violini primi, Violini secondi, Viole, Violoncelli, Contrabbassi.
* “Strumenti” particolari, ad libitum (facoltativi) – Cannoni (16 salve) e Banda, alla fine.
Pëtr Il’ič Čajkovskij nel
1866, docente al Conservatorio
di Mosca.
Apprezzando la Salvezza e la Pace ...
Il brano divenne subito all’epoca uno dei più eseguiti di Čajkovskij, anche se oggi lo si
sente raramente dal vivo, a causa dell’Organico imponente.
Inizia sottovoce con l’Inno ortodosso russo Dona salvezza al tuo popolo, o Dio, e, dopo
un poderoso crescendo, descrive con grande maestria ed effetto la battaglia, inserendo
motivi popolari e nazionali francesi e russi. Fra questi La Marsigliese e l’Inno Zarista, usati
anacronisticamente, al solo scopo evocativo de lle due Nazioni alla mente degli ascoltatori, in
quanto nessuno dei due inni era in uso al tempo della battaglia di Borodino.
Termina col ritorno dell’inno sacro iniziale, ma stavolta in veste trionfale, salutato
dalle campane a festa e da salve di cannon e.
7
Testo e traduzione dei Cori
- Largo
Coro iniziale, su un Inno della Chiesa Ortodossa.
[Armonizzazione a 8 Voci di Giovanni Tenti]
Spasi Gospodi lyudi Tvoya
I blagosvoi dostoyanie Tvoye.
Pobedy boriushchimsia za veru
Pravuiu i za sviatuiu Rus´,
Na soprotivnyia daruya.
I Tvoie sokhranyaya,
Krestom Tvoim zhitel’stvo.
Salva, o Signore, il tuo popolo,
E benedici i tuoi eredi.
Dona vittoria a coloro che combattono
Per salvare la nostra giusta fede
E la nostra amata terra sacra di Russia.
E il guardiano della tua grazia
sia per sempre la tua croce, o Signore della luce.
- All’interno dell’Allegro giusto
[Voci Bianche e Donne all’unisono]
Coro folcloristico, interviene 2 volte:
- prima della Ripresa dell’Allegro;
- prima della Coda che porta alla Ripresa finale.
U vorot, vorot, vorot, batiushkinykh,
Ai, dunai, moi dunai, ai, veselyi dunai.
U vorot, vorot, vorot, novykh matushkinykh,
Ai, dunai, moi dunai, ai, veselyi dunai.
Alle porte dell’amata Casa del padre,
Ah, Terra, mia Terra, ah, noi cantiamo Terra.
Alle porte dell’amata Casa della madre,
Ah, Terra, mia Terra, ah, noi cantiamo Terra.
Il Generale Kutuzov
a Borodino col suo
Stato Maggiore
- 5/7 Settembre 1812.
- Largo
Ripresa gloriosa del Coro iniziale
Spasi Gospodi lyudi Tvoya
I blagosvoi dostoyanie Tvoye.
Pobedy boriushchimsia za veru
Pravuiu i za sviatuiu Rus´,
I blagosvoi dostoyanie Tvoye.
Salva, o Signore, il tuo popolo,
E benedici i tuoi eredi.
Dona vittoria a coloro che combattono
Per salvare la nostra amata terra sacra di Russia,
E benedici i tuoi eredi.
[Segue strofa di tutto il Coro all’unisono, dall’Inno Zarista]
Bozhe tsaria khrani,
silny, derzhavny,
Tsarstvui na slavu,
Tsarstvui na strakh vragam.
Dio salvi il nostro benevolo Zar,
valoroso e giusto,
lui che regna nella gloria,
che regna contro i nostri nemici.
Giovanni Tenti
8