foglietto preghiera
Transcript
foglietto preghiera
Collaborazione Pastorale Miranese Preghiera corale e saluto Tutti: O Padre, tu sei l’artista della nostra vita, per ognuno hai dipinto una storia. Hai scritto un progetto perché vuoi che la nostra vita sia una musica bellissima. In questo mondo che spesso è triste e stanco, ci chiami ad essere i tuoi colori per donare vita a tutti: la gioia di un sorriso, la gioia del tuo Vangelo. O Signore, donaci il tuo coraggio, donaci la tua generosità, donaci la tua amicizia, perché già da domani, anzi, da questo preciso momento, possiamo renderci disponibili ad essere una segno semplice, ma vero, della tua misericordia, sapendo che ogni nostra azione, fatta in tuo nome, per il bene di ogni nostro fratello o sorella più piccolo è come l’avessimo fatta a te. O Spirito, realizza in noi la Parola ascoltata, e che la nostra vita diventi quell’opera d’arte che il Padre da sempre ha sognato di creare. Amen. Canto finale: Grandi cose Amatevi l’un l’altro, come lui ha amato noi E siate per sempre suoi amici; e quello che farete al più piccolo tra voi, credete, l’avete fatto a Lui. RIT.: Ti ringrazio, mio Signore, non ho più paura perché Con la mia mano nella mano degli amici miei, cammino tra la gente della mia città e non mi sento più solo; non sento la stanchezza e guardo dritto avanti a me, perché sulla mia strada ci sei tu. Se amate veramente perdonatevi tra voi, nel cuore di ognuno ci sia pace; il Padre che è nei cieli vede tutti i figli suoi con gioia a voi perdonerà. RIT. Sarete miei amici se vi amate tra di voi: e questo è tutto il suo vangelo; l’amore non ha prezzo, non misura ciò che dà, l’amore confini non ne ha. RIT. E dirigere i nostri passi su vie di misericordia Misericordia e pace si incontreranno… Sarà vero? Matteo 18, 21-35 Preghiera allo Spirito Santo (Michel Quoist) Lettore: O Spirito, fammi salire molto in alto, Signore, sopra la mia città, sopra il mondo, sopra il tempo. Tutti: Vorrei purificare il mio sguardo e avere i tuoi occhi. Vedrei allora l'universo, l'umanità, la storia, come li vede il Padre. Musica Tutti: O Spirito, vorrei la bella, eterna idea d'amore del tuo Padre che si realizza progressivamente: tutto ricapitolare in te, le cose del cielo e della terra. Lettore: E vedrei che, oggi come ieri, i minimi particolari vi partecipano, ogni uomo al suo posto, ogni gruppo ed ogni oggetto. Musica Lettore: Vedrei la minima particella di materia e il più piccolo palpito di vita; l'amore e l'odio, il peccato e la grazia. Tutti: Commosso, comprenderei che dinanzi a me si svolge la grande avventura d'amore iniziata all'alba del mondo. Musica Tutti: Comprenderei che tutto è unito insieme, che tutto non è che un minimo movimento di tutta l'umanità e di tutto l'universo in viaggio verso la Trinità. restituito tutto il dovuto. Così anche il Padre mio celeste farà con voi se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratello". Spazio per qualche appunto... Accogliamo il libro dei Vangeli Come la pioggia e la neve scendono giù dal cielo e non vi ritornano senza irrigare e far germogliare la terra; Così ogni mia parola non ritornerà a me senza operare quanto desidero, senza aver compiuto ciò per cui l'avevo mandata. Ogni mia parola, ogni mia parola. L’annuncio è dal Vangelo di Matteo (18, 21-35) Allora Pietro gli si avvicinò e gli disse: "Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?". E Gesù gli rispose: "Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette. Per questo, il regno dei cieli è simile a un re che volle regolare i conti con i suoi servi. Aveva cominciato a regolare i conti, quando gli fu presentato un tale che gli doveva diecimila talenti. Poiché costui non era in grado di restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, i figli e quanto possedeva, e così saldasse il debito. Allora il servo, prostrato a terra, lo supplicava dicendo: "Abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa". Il padrone ebbe compassione di quel servo, lo lasciò andare e gli condonò il debito. Appena uscito, quel servo trovò uno dei suoi compagni, che gli doveva cento denari. Lo prese per il collo e lo soffocava, dicendo: "Restituisci quello che devi!". Il suo compagno, prostrato a terra, lo pregava dicendo: "Abbi pazienza con me e ti restituirò". Ma egli non volle, andò e lo fece gettare in prigione, fino a che non avesse pagato il debito. Visto quello che accadeva, i suoi compagni furono molto dispiaciuti e andarono a riferire al loro padrone tutto l'accaduto. Allora il padrone fece chiamare quell'uomo e gli disse: "Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito perché tu mi hai pregato. Non dovevi anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?". Sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non avesse Commento breve “Nei fatti il Vangelo”: Testimonianza Breve tempo di silenzio Rimaniamo in silenzio alcuni istanti per poter leggere anche la nostra vita alla luce del vangelo ascoltato. Possiamo quindi condividere qualche intuizione, considerazione o semplicemente una preghiera che è nata dall’ascolto. “Segno”: Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato Anche la Chiesa è chiamata di nuovo a diventare il luogo di incontro, dove la persona si può di nuovo e ancora una volta esprimere liberamente nel dialogo bello e potente con chi ancora una volta ti dice: ti amo più di costoro! Mi presento sono un Padre che ha per te misericordia e pace. Lasciamo la traccia della nostra preghiera: chi desidera può passare davanti al “muro” e lasciare un segno colorato, portandosi a casa una cartolina di un palazzo colorato. (accompagnamento musicale)