ut queant laxis resonare fibris

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ut queant laxis resonare fibris
UT QUEANT LAXIS
RESONARE FIBRIS
La tradizione campanaria nella culla della musica:
un’idea per il campanile di Pomposa
Biblioteca Ariostea, 30-04-14
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Agenda
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Raffaele Giordani - Guido d’Arezzo e la musica
Introduzione musicale - UT QUEANT LAXIS (Inno a S. Giovanni)
Claudio Montanari - Guido e le campane
Campanari Ferraresi - Un’idea per Pomposa
Architetto Benedetta Caglioti - Linguaggi di rappresentazione museale,
vincoli architettonici, modalità espositive e disabilità
 Ingegner Enzo Guaraldi - Requisiti tecnici del progetto
 Don Stefano Zanella - Il valore spirituale della musica delle campane
 Don Stefano Gigli -
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I Campanari Ferraresi
Nell’aprile del 2007, nella solennità di S. Giorgio, viene inaugurata la
nuova incastellatura nella cella del campanile del Duomo di Ferrara: è
il ritorno in città di una tradizione antica, dimenticata per oltre
cinquant’anni.
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I Campanari Ferraresi
Scuola, servizio, divulgazione e recupero degli ambienti di suono delle
campane: l’attività dei Campanari Ferraresi si dedica al consolidamento
e alla diffusione della tradizione campanaria come valore culturale,
sociale e spirituale per la comunità.
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La tradizione del Doppio alla Bolognese
Bologna è capitale di una delle tradizioni campanarie più radicate e
spettacolari; l’area del «doppio» alla bolognese si estende fino alle
province di Modena, Ferrara e Ravenna.
Due le associazioni di riferimento: Unione Campanari Bolognesi e
Stanislao Mattei.
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La tradizione campanaria come
linguaggio dei luoghi
Le diverse tradizioni campanarie europee sono a
loro modo espressione del modo di vivere e della
cultura del luogo di appartenenza; le campane
parlano per mezzo dei campanari nel linguaggio dei
luoghi:
 I temerari (Eugubini e Volteo di Utrera Spagnoli)
 I tecnici (Bolognesi e Friulani)
 La ricerca della melodia (hand bells Inglesi e
carilloneur delle Fiandre)
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L’idea per il campanile di Pomposa
Luogo isolato ed estraneo alle tradizioni campanarie, ma…
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L’idea per il campanile di Pomposa
...l’Abazia, che ospitò Guida D’Arezzo, ha una forte vocazione musicale
che vive oggi negli eventi concertistici; manca tuttavia un luogo
espositivo dedicato alla musica.
La tradizione campanaria europea
a sua volta non ha un luogo in cui
venga raccontata…
Da qui l’idea del Museo delle
Campanerie, i cui intenti sono:
 Valorizzazione culturale di un
ampio patrimonio popolare
 Valorizzazione turistica e
territoriale del sito
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Rappresentazione di una tradizione viva
Il progetto pensato per il Campanile di Pomposa nasce per dare
voce ad una tradizione, spesso confinata negli archivi
dell’immaginario collettivo.
Una tradizione da tramandare, non un semplice museo:
 Un luogo in cui suonare
 Un luogo frequentato dai campanari e adatto ad
apprendere la tecnica
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Studio della struttura espositiva
L’opportunità: Bando Europeo multidisciplinare per
primavera 2015; progetto di ampio respiro a livello
europeo, da presentare nell’ambito delle iniziative della
Primavera Pomposiana; coinvolgimento del mondo
della cultura, delle autorità, della comunità religiosa.
La traccia per l’opera: è in discussione un possibile
percorso museale che si snodi lungo i piani del
campanile
Parole chiave dell’opera: Suoni e immagini, toccare con
mano la tradizione, coinvolgimento e spettacolo dal
vivo, centro di documentazione e di approfondimento
di tutte le tradizioni campanarie
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Destini incrociati
L’accesso alle magnifiche torri campanarie del territorio
ferrarese è argomento degno di riflessione.
Dal campanile dell’Abazia Pomposa a quello del Duomo di
Ferrara: due punti di osservazione privilegiati di un territorio
straordinario
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Un patrimonio da difendere
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