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PROGETTOCONTEMPORANEO
Scott Tallon Walter Architects Sùil Eile
4 Febbraio-25 Marzo 2005
REALISMO E PROFESSIONALITÀ
di Paolo Vocialta
Direttore Progettocontemporaneo
STW Architects da più di 50 anni costituisce, nel panorama architettonico irlandese, un punto di riferimento
costante. Impegnato in importanti progetti commissionati da grandi istituzioni pubbliche come da privati si
propone come una struttura capace di gestire le varie fasi del progetto e della sua realizzazione.
Le dimensioni dello studio, più di cento dipendenti distribuiti in quattro sedi (Dublino, Londra, Galway e Cork),
permette, oltretutto, la valutazione puntuale di tutte le complesse implicazioni tecnologiche che progettazioni
inerenti ospedali, centri di ricerca, stazioni televisive, centri commerciali, ecc. sottendono. E’ in questi casi che
l’organizzazione di STW architects esprime tutte le sue potenzialità. Capacità di analisi e di proposta che riesce
ad inglobare le nuove tendenze nel campo della sostenibilità e della bioclimatica.
Questa capacità di produrre progetti avanzati viene perseguita anche con controlli di qualità interni
all’organizzazione professionale che permettono di monitorare l’efficienza ma soprattutto l’efficacia del
processo progettuale e gestionale delle realizzazioni.
Come in tutte le organizzazioni articolate e dedicate a produzioni creative, quale quella della progettazione
architettonica, i responsabili dello studio hanno sempre cercato di inglobare all’interno del proprio staff
persone qualificate giungendo ad organizzare, nel corso del tempo, teams di lavoro che hanno accumulato
l’esperienza necessaria per affrontare adeguatamente le problematiche progettuali.
Tale impostazione fa si che tutti i progetti, sia di piccola sia di grande dimensione siano affrontati sempre con la
medesima professionalità e sensibilità.
Credo che la mostra possa far comprendere questa dimensione del lavoro di STW architects. Infatti essa è
formata da due sezioni: la prima da conto di una serie di “piccole” architetture, la seconda si sofferma su
realizzazioni dimensionalmente più importanti, concernenti architetture che si rapportano direttamente, data la
loro vicinanza, con l’acqua. Va subito osservato che per “piccoli” lavori non si intendono progetti minori.
L’aggettivo virgolettato può sviare dal definire la loro esatta portata. Come nel caso del monumento dedicato ai
caduti della rivolta del 1798 contro gli inglesi, collocato proprio sopra il campo di battaglia, nella collina di
Oulart nella contea di Wexford, si è di fronte ad un opera che esibisce una forte carica simbolica, anche per
l’efficace traduzione architettonica, e che solo le sue dimensioni fisiche ci consentono di collocarla entro la
prima sezione della mostra. E lo stesso ragionamento si può estendere anche agli altri progetti contenuti nella
prima sezione: si pensi ad esempio al nuovo padiglione d’ingresso dello zoo di Dublino lungo una ottantina di
metri con all’interno spazi per uffici, negozio e per la vera e propria accoglienza.
La mostra offre un'altra opportunità: verificare la bontà del metodo e degli esiti progettuali sia in riferimento a
grandi progetti, sia in riferimento a quelli appena menzionati. Infatti risulta evidente come a varie scale la
tensione e l’impegno non vengano mai meno pervenendo a soluzioni in cui la cura del dettaglio e l’uso dei
materiali mantengono, in ogni caso, livelli elevati.
La dimensione architettonica del lavoro di STW architects manifesta una grande coerenza a livello compositivo
sebbene estranea a rigide impostazioni, giungendo ad esprimere una notevole flessibilità. Il linguaggio razionalista
da cui deriva viene ogni volta mediato da un uso meditato dei materiali e da articolazioni volumetriche che
tendono a risolvere i problemi concreti posti dalla committenza, dalla natura e dalla collocazione del progetto.
Così come si nota uno scarto fra i progetti inseriti nel contesto urbano e quelli posti nell’ambiente naturale
dove gli elementi paesistici influenzano la composizione dei volumi che non vuole costituire un negativo
elemento impattivo: si guardi, ad esempio, la sede della TG4 o dello stesso, già menzionato, ingresso allo zoo di
Dublino. In ambo i casi i corpi di fabbrica si allungano sul terreno, ricercando, attraverso l’uso di materiali
lapidei o con la trasparenza dei settori vetrati, un dialogo sommesso con l’intorno.
Ma l’uso di materiali naturali non significa cedere a inutili nostalgie. Anche l’emozione deve trovare collocazione
all’interno di un ordine, di un ragionamento generale. E gli esiti possono essere molteplici: vicino alla Merrion
Square in stile giorgiano a Dublino, dietro la bella sede storica di STW architects, nel giardino in cui un tempo si
situavano le stalle, si sviluppa l’ampliamento dell’ufficio. Un edificio con struttura in cemento armato che include
al piano superiore alcune residenze. Paramenti esterni in acciaio, vetro, con inserti in terracotta e pietrame.
Sopra un tetto verde che si fonde con il giardino conservato nei suoi elementi principali. Oppure nella chiesa di
Cristo Re, nel quartiere di Chingford a Londra, STW non forza la situazione.
PC-STW_Realismo_e_Professionalità_di_PaoloVocialta
PROGETTOCONTEMPORANEO
Scott Tallon Walter Architects Sùil Eile
4 Febbraio-25 Marzo 2005
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Il caotico contesto urbano, le preesistenze religiose, inducono i progettisti a concepire un oggetto
architettonico rappacificante che integra, che assorbe, che accoglie. Anche qui il materiale del rivestimento, il
mattone a vista, che tanto caratterizza l’opera, denuncia la volontà di raccordarsi alla tradizione ma ne viene
sfruttata la sua estrema flessibilità nella articolata soluzione volumetrica della chiesa di matrice contemporanea.
La visione realista del lavoro di STW architects emerge in altri progetti: nelle declinazioni high-tech della
concessionaria BMW o dell’edificio direzionale McCann Fitzgerald (frutto di un concorso), ambedue a Dublino, i
cui involucri trasparenti servono, innanzitutto, a dare leggibilità ai prodotti o ad illuminare adeguatamente le
estese superfici degli uffici. Oppure nei grandi contenitori per uffici, quali quelli per la Citibank (2000 impiegati)
o per la Dublin Corporation (frutto di un concorso internazionale) dove l’impianto volumetrico si piega ad un
ragionamento urbanistico più generale in cui un aspetto essenziale viene giocato dai fronti d’acqua. I nuovi
edifici, in questo senso, si pongono come schermi compatti che ricuciono il tessuto urbano riflettendosi
sull’elemento liquido.
Decisamente d’impatto la soluzione elaborata per il potenziamento del molo di Carlisle a Dublino. Una doppia
pelle di vetro ininterrotta, dall’andamento a scalare, raccoglie al proprio interno funzioni e volumi diversi. Sotto
le schermature lamellari della copertura sono previsti giardini pensili. Tutta la struttura poggia su una
piattaforma sopraelevata che assicura la penetrazione pedonale e quindi sull’impalcato del molo sospeso sulla
superficie liquida attraverso una palificata.
Il progetto per l’ente fari d’Irlanda concilia la necessità di rappresentare una importante istituzione con
l’adozione di soluzioni compositive e tecnologiche aggiornate. I due volumi che formano il complesso
presentano geometrie diverse. Quello destinato ad accogliere gli uffici evoca attraverso la forma circolare e alla
“lanterna” superiore la tradizionale forma del faro, mentre i laboratori sono accolti in un volume prismatico
adiacente. La differenziazione dei fabbricati è ottenuta anche attraverso il trattamento delle superfici: assoluta
trasparenza in un caso e preponderante opacità nell’altro. Meticolosa anche la sistemazione esterna che
connette l’edificato al fronte d’acqua.
Per quanto concerne il settore residenziale la mostra pone in rilievo due realizzazioni più un intervento di
restauro.
Si tratta di due case unifamiliari (casa Tallon e casa Goulding) costruite in contesti naturali e quattro alloggi in
linea all’interno di Dublino.
Realizzata alla fine degli anni ’60 casa Tallon, premiata dall’associazione architetti irlandese, presenta un impianto
limpidamente razionalista. Il telaio d’acciaio è sollevato da terra e permette, all’interno, lo sviluppo di superfici
libere da pilastri. Delicato l’intervento di restauro realizzato su una abitazione progettata dal noto giardiniere e
collezionista Sir Basil Goulding, considerata una icona del modernismo, aggettante sul fiume Gorge. Elemento
scultoreo stereometrico esibisce senza riverenza alcuna la sua artificialità rispetto alla clamorosa bellezza del
contesto.
Lineare e piacevole il risultato ottenuto con la costruzione delle quattro unità di abitazione in un sobborgo di
Dublino, dove il paramento principale del corpo di fabbrica risulta interrotto dai vuoti dei portici passanti che
conducono sui cortili retrostanti e alle autorimesse. L’intero volume si dinamicizza anche attraverso
l’arretramento delle due unità centrali rispetto alle due laterali e al diverso trattamento delle superfici.
PROGETTOCONTEMPORANEO ha voluto aprire i propri spazi (recentemente ampliati) al lavoro di STW
architects. Un evento speciale rispetto al programma in atto, ma che evidenzia elementi di grande interesse.
L’architettura, come dimostra questa iniziativa, non è solo l’esito di una riflessione poetica portata avanti dal
singolo progettista. E’ e deve essere espressione di una volontà civile, di una consapevolezza che una qualità
diffusa dell’edificare, significa un avanzamento per l’intera collettività. Le singole individualità, nel lavoro di STW
architects, si esprimono all’interno dei vari teams di lavoro che lungi dal sacrificarne le potenzialità creative
permettono di cogliere risultati di notevole livello.
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