simo, che I`analisi chimica, le propiietd, ottiche e I`esame
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simo, che I`analisi chimica, le propiietd, ottiche e I`esame
26 simo, che I'analisi chimica, le propiietd, ottiche e I'esame rOntgenografico hanno permesso di identific.are con lfanalcirne. Questa trasformazione b evidente nel caso iiella leucite, non m& b escluso che una trasfbrmazione analoga venga risontita dagli elementi feldspatici degli inclusi a struttura granulare di cui 6 particolarmente ricco il tufo terroso sovrastante ai tufi gialli litoidi. La trasfbrmazione della leuoite in analcime - fenom?lno noto da tenpo e confermato da osperienzo di iaboratdlio .-' lungi dall'essere nel nostro c&so un fenomeno localizzato, interessa tutta-la formazione dei tufi terrosi e riveste pertanto un'importanza regionale. ' Essa b da ascriversi con ogni verosimiglianza ad azioni di carattere pneumatolitico-idrotermale e rientla cosi nel quadro dei fenomeni cli autometamorfi.smo I'onwAsnnr M. : Un nsovo ossiclotcto di antimonio fua i ptoalle Cettine di dotti di altetazione dell'antimqnite Cotorniano. L'A. dd not'izia di un nuovo ossicloruro di antimonio, corrispondente alla'' formula Stt, OnCl rinvenuto fra i prodotti di alteraztone dell'antimonite clelle Cettino di Cotorniino. L'ossicloruro, del rluale I'A. presenth, i campioni costituisce ciuffi di cristalli aghiformi bianchissimi e lucenti che si annid.ano negli interstizi dei cristalli di antimonite ricoperta dalla consueta patina di " ocra di antimonio n. Il minerale,. che costituisce untassoluta novitir,, essendo il primo ossicloruro uaturale del tipo mSb,O, . nSbCIr, non si identifioa con alcuno degii ossicloruri artificiali noti dalla letteratura e si deve quindi ritenere. un nuovo composbo dell'antimonio. La presenza d! ossicloruri di antimonio fra i prodotti di alteraziono dell'antimonite sta a d.imostrare un& partecipa- --:- 27 z i o r r e d i e m a n a z i o r r i o d i s o l u z i < t n ic l o r i d r i c h e a l p r o c e s s o di alterazione. Ricexche sono in corso per precisare la simmetria e le altre proprietd, dei nuovo minerale. Mecrsrnnrrr L.: .Ltoro del Ticlno, (v. pag. 124) MeeNexr M.: Sc di un ptesuito giacimento di stagno nelle Aipi Carniche. (v. pag. 139) Meew,s.Nr M. : Notizie sqpra alcsni minetali utili in Lombatdia. giacimenti poco noti di Si danno notizie geologiche e tecniche sui segrierrti piccoli giacirnenti ,minerari lombardi, non noti o scarsamente conosciuti, rna che souo sLatioggeito spor.arlicamenle di non grandi lavorazioni o di ricerca. 1) It giacimento di antracito grafitosa all'AIpe Logone sopra Menaggio (Como). 2) I giacimenti di minerali metalliferi della valle Cavargna (prov. di Como). 3) Il giacimento di piombo, o zinco de1 passo La Passata sot,to ii Resesone di Lecco. 4) Il giacimen[ cuprif"ro ai laghi di Sassersa(Chiesa Val Malenco.l. La aritracite dell'Alpe Logone appartiene al neocarbonifero, e fa parte di un non esteso afifioramentodi sedimenti di detta eth, non ancora noto o ritrovato dall'A(). Ne sono statb esbriatte alcune migliaia di tonn. Oltre al giaoimento dell'Alpe Logone, la Val Cavargna possiede ancora non estesi giacimenti di grafite (che dovretbero perd (1) Cfr. Atti R. Accademia d. Scienzo cli Torino, vol. 80, 1944-46.