Relazione - Comune di Bagni di Lucca
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Relazione - Comune di Bagni di Lucca
COMUNE DI BAGNI DI LUCCA PROVINCIA DI LUCCA PIANO STRUTTURALE L.R.T. 16 gennaio 1995, nr. 5, art. 24 UFFICIO DI PIANO REGOLATORE GRUPPO TECNICO INCARICATO Dott. Ing. Claudio Luigi Quiriconi Dott. Arch. Stefano Modena Dott. Arch. Aldo Gherardi Geom. Andrea Piria Geom. Stefano Lenzi Rag. Moreno Giambi ESTENSORE DEL PIANO (Dott. Arch. Stefano Modena) RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO (Dott. Ing. Claudio Luigi Quiriconi) Dott. Geol. Mario Trivellini RELAZIONE GENERALE ELABORATO N° 2 ALLEGATO N° 1 Delibera di adozione del ……….. nr. ………. Delibera di approvazione del ……… nr ……… OTTOBRE 2003 INDICE Premessa 3 1 - Il Quadro Conoscitivo 1.2 - La struttura fisica del territorio 1.3 - Lo stato di attuazione dello strumento urbanistico vigente 4 9 10 2. - Gli obiettivi da perseguire 2.1. - Continuità di indirizzi 2.2 - Obiettivi prioritari 18 18 19 3. Criteri indirizzi generali per la definizione degli elementi strutt.li del territorio 22 4. - Individuazione dei sistemi funzionali 4.1 - Il sistema funzionale rurale 4.2 - Individuazione degli edifici esistenti sul territorio rurale 4.2. - Il sistema funzionale insediativo 4.3. - Il sistema funzionale delle infrastrutture di comunicazione. 4.4. - Il sistema funzionale delle attrezzature 4.5. - Il sistema funzionale.dei servizi 23 23 27 31 32 35 39 5. - Individuazione delle unità territoriali organiche elementari 5.1 - Modalità di individuazione 5.2. - Descrizione e obbiettivi 43 43 43 6. - Contenuti e indirizzi per l’attuazione del piano strutturale 6.1 - Disposizioni del P. S. e loro efficacia 6.2 - Elaborati costitutivi del Piano Strutturale 6.3 - Progetto – Contenuto, ruolo e funzioni 6.4 - Coordinamento degli interventi sul territorio e sistema informativo territoriale 6.5 - Il Regolamento Urbanistico 6.6 - Criteri per la valutazione di Piani e programmi comunali di settore 6.7 - Indirizzi programmatici attuazione del P. S. condizioni di fattibilità e sostenibilità 66 66 66 66 67 67 69 71 7 - Il dimensionamento del Piano 7.1 - Il dimensionamento del Piano - Il Sistema Abitativo 7.2 - Il dimensionamento del Piano – Il Sistema Turistico Ricettivo 7.3 - Il dimensionamento del Piano – Il Sistema Produttivo 7.4 - Il dimensionamento del Piano – Il Sistema dei Servizi 73 73 79 82 85 8 - Progetti di riqualificazione 8.1 - La Strada Parco delle Terme 8.2 - La Porta delle Terme 8.3 - Il Nodo Intermodale 8.4 - Planimetria progetti di riqualificazione 101 88 88 94 97 Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 3 di 101 Comune di Bagni di Lucca Piano Strutturale RELAZIONE PREMESSA Il Piano Regolatore Generale del Comune di Bagni di Lucca, è redatto ai sensi del Capo III della L.R. n. 5/95, che prevede la costituzione di un complesso di atti di pianificazione territoriale con i quali il Comune disciplina l’utilizzazione e la trasformazione del territorio comunale e delle relative risorse. La nuova disciplina urbanistica prescrive che il P.R.G. sia composto: a) dal Piano Strutturale, di cui all’art. 24; b) dal Regolamento Urbanistico, di cui all’art. 28; c) dal Programma Integrato di Intervento, di cui all’art. 29. La presente relazione illustra i criteri seguiti per la redazione del Piano Strutturale e definisce le indicazioni operative per il governo del territorio comunale. La L.R. 5/95 prevede anche “la ricognizione delle prescrizioni del P.T.C” (Piano Territoriale di Provincia di Lucca); Il P S. del Comune di Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 4 di 101 Bagni di Lucca si adegua, peraltro alle indicazioni e prescrizioni del Piano di Indirizzo Territoriale (P.I.T.) della Regione Toscana. 1- Il Quadro Conoscitivo Il quadro conoscitivo, già in parte indicato per l’avvio del procedimento di formazione del Piano Strutturale, viene riformulato in un nuova redazione aggiornata e integrata sulla base: - dei contributi e degli indirizzi operativi prodotti dalla Regione Toscana; - degli elaborati tecnici e conoscitivi prodotti dalla Provincia di Lucca; - delle nuove indagini e ricerche e censimenti effettuati su tutto il territorio comunale; - da uno studio relativo al fabbisogno edilizio residenziale; - della relazione “Valutazione degli effetti ambientali”; - delle precisazioni della Amministrazione Comunale quali indirizzi di sviluppo espressi dalla comunità locale. Il quadro conoscitivo, come del resto tutto il Piano Strutturale, è redatto dall’ufficio tecnico comunale: Unità Operativa: Urbanistica – Patrimonio – Casa, ed utilizza dati e strumenti di elaborazione in possesso dell’ufficio. 1.1 - Caratteri dell’area Il comune di Bagni di Lucca occupa l’estremo settore nord-orientale del territorio della provincia di Lucca, dove corre il confine con la provincia di Pistoia. A nord confina con il comune dell’Abetone e di Cutigliano, della provincia di Pistoia, ad est con il comune di Piteglio e di Pescia, sempre della provincia di Pistoia. A sud confina con il comune di Villa Basilica. A sud ovest con il comune di Borgo a Mozzano, mentre ad est confina con il comune di Coreglia Antelminelli. Si estende territorialmente lungo l’asse nord-sud, dal massiccio appenninico dell’Alpe delle Tre Potenze, fino all’Altopiano delle Pizzorne, mentre lungo l’asse ovest-est dalla confluenza del torrente Lima nel Fiume Serchio, fino alle pendici orientali del monte Penna di Lucchio. Il vasto territorio comunale, di circa 164 Kmq, è morfologicamente marcato dal torrente Lima che scorrendo in direzione est-ovest di fatto lo taglia in due settori geografici ben definiti. Nel settore meridionale, in sinistra del torrente sono ubicati, procedendo controcorrente, i nuclei abitati di Lugliano, Benabbio, Brandeglio, Casabasciana e Crasciana, che occupano i primi contrafforti della dorsale delle Pizzorne. Più oltre, in direzione nord-est i nuclei di Casoli e Lucchio. Il settore settentrionale, molto più esteso ricomprende, in prossimità del corso del Lima, l’abitato di Fornoli, di Ponte a Serraglio e Bagni Caldi, di Bagni di Lucca Villa, di Fabbriche di Casabasciana, di Palleggio, di Cocciglia e di Isola-Giardinetto. Salendo di quota, rispetto al fondovalle si riscontrano i nuclei abitati di Granaiola, Pieve di Monti di Villa, Monti di Villa, Riolo, Longoio, Gombereto, S. Gemignano, Guzzano, Pieve di Controne, Vetteglia, S. Cassiano costituito da cinque distinti nuclei (Cappella, Vizzata, Cembroni, Cocolaio e Livizzano), Montefegatesi, Limano e Vico Pancellorum. La popolazione residente al 31 dicembre 2001 è costituita da 6.556 unità, pari ad una densità media di circa 40 abitanti per chilometro quadrato. La densità è più elevata nella zona di fondovalle, per decrescere progressivamente con l’allontanamento dalle zona urbanizzate per annullarsi quasi completamente in prossimità della dorsale appenninica. Sotto il profilo urbanistico il territorio è disciplinato dal Piano Regolatore Generale Comunale, che adottato con D.C.C. n° 101 del 28 dicembre 1995 è divenuto operante in data 29 luglio 1998 a seguito della pubblicazione sul B.U.R.T. della D.G.R.T. n° 749 del 6 luglio 1998 e successivamente integrato, nel 1999, con variante di cui all’articolo 5 della Legge Regionale Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 5 di 101 21 maggio 1980, n° 59 e nel 2000 con variante per il territorio aperto, in adeguamento alla L.R.T. 14 aprile 1995, n° 64. Il Comune di Bagni di Lucca ricade tra le Quattro Toscane individuate dal P.I.T. nel sistema territoriale di programma denominato “Toscana dell’Appennino”. Tra gli obbiettivi elencati dall’articolo 41, quelli di maggior valenza per il territorio comunale, sono quelli elencati alla lettera “b”, ovvero l’eliminazione del fenomeno del “drenaggio” delle persone verso le zone di fondovalle, che comporta il progressivo abbandono della montagna, arginabile attraverso interventi di potenziamento dei servizi, delle attrezzature, delle attività produttive, manifatturiere ed agricole, nonché di quelle turistiche. Potenziamento che dovrà avvenire contestualmente al consolidamento del ruolo dei nuclei abitati concentrando le quote di accrescimento degli abitati intorno ai presidi insediativi esistenti, limitando gli accrescimenti negli insediamenti di fondovalle, sinergicamente alla rivalorizzazione dei centri antichi e montani. In quest’ottica il Comune di Bagni di Lucca ha in qualche modo precorso i tempi, attuando la schedatura dei nuclei antichi di montagna, che, consentendo, nel pieno rispetto delle tipologie e morfologie tradizionali, una maggiore vivibilità del “paese” di montagna, costituisce un primo tentativo di riequilibrio demografico. E successivamente, mediante l’attuazione delle disposizioni della L.R. 64/95, ha provveduto a disciplinare, seppure ancora in modo sperimentale, le attività del territorio rurale, finalizzato allo sviluppo delle attività agricole, anche part-time. Diversamente rimane ancora molto da pianificare per quanto concerne la rete delle infrastrutture per la mobilità, in particolare per l’individuazione di viabilità alternativa in caso di calamità naturali, che consenta di evitare l’isolamento dei centri montani. Il Comune di Bagni di Lucca ricade altresì, ai sensi del P.T.C.P. “Titolo II – Articolazioni del territorio provinciale” nel sistema territoriale dell’Appennino ed all’interno di questo nel sistema territoriale locale sovracomunale denominato “Ambito della Valle del Serchio”. Gli obbiettivi di detto ambito ricalcano anche se in chiave molto più puntuale, gli obbiettivi generali del P.I.T. Tra questi è ribadito il concetto della permanenza della popolazione insediata, anche in ragione delle funzioni di presidio ambientale, nei sistemi insediativi di versante e la conseguente riduzione del drenaggio di popolazione verso il fondovalle e le aree esterne all’ambito; lo sviluppo delle attività agricole e forestali e delle attività ad esse connesse; la rivitalizzazione dei nuclei storici sparsi; il recupero del patrimonio edilizio esistente; il mantenimento e il recupero funzionale degli insediamenti produttivi esistenti e l’eventuale formazione di nuovi comparti produttivi. Tutti questi obbiettivi sono condivisi nelle scelte urbanistiche di recente redazione come riportato nel paragrafo precedente. Per quanto concerne le strutture territoriali individuate dal P.T.C.P. il comune di Bagni di Lucca ricade in due strutture: “il territorio dell’Appennino” ed “il massiccio delle Pizzorne”, che costituiscono specifico riferimento per l’individuazione dei sub-sistemi ambientali e nella definizione dello statuto dei luoghi. 1.2 - La struttura fisica del territorio 1.2.1 - Geologia e geomorfologia Il territorio del comune di Bagni di Lucca comprende la porzione inferiore e mediana della Val di Lima e buona parte della Val Fegana (quasi tutta la sponda sinistra idrografica della porzione inferiore e mediana e gran parte della Val Fegana superiore, corrispondente alla valle del Rio Pelago). Esso si estende dalle confluenze dei torrenti Lima e Fegana nel Fiume Serchio fino ai contrafforti appenninici (Alpe Tre Potenze, 1940 metri s.l.m.) e può Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 6 di 101 essere suddiviso, dal punto di vista morfologico, in tre ambiti: pianura, zona collinare e zona montuosa. I lineamenti morfologici principali dell'area derivano sia dall'assetto tettonico, di recente evoluzione, che dalle litologie affioranti, la cui influenza talora diviene preponderante; localmente, il territorio è grandemente modellato dai movimenti gravitativi, come accade ad esempio a Lucchio, a Benabbio e nella Controneria. Il territorio di pianura, complessivamente molto limitato, corrisponde alle fasce terrazzate situate nei pressi dei fondovalle sulle sponde dei principali corsi d’acqua (T. Lima e T. Fegana), rialzati di alcuni metri rispetto agli attuali letti. Ha estensione generalmente ristretta, fatta eccezione per la zona di Fornoli, ed è caratterizzato da pendenze molto modeste. La fascia collinare, che occupa circa un terzo dell’estensione del territorio comunale, è localizzata nel settore sud e sudoccidentale, comprendendo l’area Pieve-Monti di Villa-Granaiola e la Controneria in destra della Lima ed i rilievi che si raccordano con le Pizzorne in sinistra della Lima, ove sono ubicati i paesi di Lugliano, Benabbio e Brandeglio. In realtà, la distinzione tra fascia collinare e fascia montuosa è più che altro altimetrica (con riferimento convenzionale all’altitudine dei 600 metri s.l.m.), in quanto le sue caratteristiche morfologiche prevalenti (valli assai incise con versanti a media o medio-alta acclività, fatta eccezione per alcune aree sommitali dalle forme addolcite come avviene in Controneria), la avvicinano a quella montuosa. Quest’ultima, che occupa dunque la porzione nord e nordorientale del comune, è caratterizzata costantemente da valli con versanti molto acclivi ed incisioni profonde, con forti dislivelli tra i fondovalle e i crinali, che danno al paesaggio una sensibile energia del rilievo. Dal punto di vista geologico, nel territorio comunale di Bagni di Lucca sono presenti due unità tettoniche, messesi in posto in più fasi che si sono protratte dal Cretaceo superiore fino all'inizio del Miocene superiore, periodo nel quale si ha la chiusura del paleo-oceano ligure (Tetide) e la formazione dell'”edificio” appenninico. La principale caratteristica geologica qui presente è il cosidetto “nucleo mesozoico della Val di Lima”, cioè un vasto affioramento di rocce in prevalenza carbonatiche di età mesozoica, che nella zona nord del territorio comunale interrompe in maniera morfologicamente evidente la monotonia dell’estesa copertura di rocce terziarie, in prevalenza arenacee. In quest’area è presente anche la principale caratteristica dal punto di vista strutturale, cioè una grande piega coricata con vergenza da orientale a nordorientale. Secondo studi recenti (Fazzuoli et alii, 1998), tale struttura è il risultato di due fasi distinte di piegamento: una prima fase, che ha dato origine al fianco inverso (dove cioè l’originaria successione stratigrafica è ribaltata, con le rocce più antiche che sono venute a trovarsi sopra quelle più recenti) ed una seconda fase, che ha ripiegato in modo più o meno coassiale la precedente piega. Ulteriore caratteristica geologica degna di nota è la presenza di contatti anomali di origine tettonica, spesso con elisione di formazioni e loro sostituzione con brecce cataclastiche, interpretati come sovrascorrimenti a basso angolo associati alla prima fase di piegamento appena descritta. Successivamente, tutta la struttura è stata coinvolta in una fase tettonica di tipo distensivo, ancora oggi in atto, che ha dato luogo, attraverso la formazione di grandi sistemi di faglie dirette, ad alti tettonici e a depressioni (altrimenti dette fosse tettoniche o, impropriamente, graben). Durante questa fase distensiva, nelle principali fosse tettoniche così createsi si è avuta la deposizione di sedimenti lacustri o meglio fluvio-lacustri, molto abbondanti nella vicina Garfagnana (in due bacini comunicanti, Castelnuovo a nord e Barga a sud). Tracce di questi sedimenti sono state rinvenute nel Comune di Bagni di Lucca presso Corsena. Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 7 di 101 La presenza di queste faglie, in parte attive ancora oggi, è all’origine della sismicità dell’area, peraltro qui storicamente modesta come intensità, tant’è che il Comune di Bagni di Lucca è stato inserito in zona 3 nella nuova classificazione sismica nazionale. Probabilmente a partire dal Pleistocene medio-superiore, si sono poi deposte grandi quantità di sedimenti fluviali, successivamente incisi e terrazzati dai corsi d’acqua, il cui alveo era in approfondimento. In questo modo hanno avuto origine le fasce terrazzate situate nei pressi dei fondovalle sulle sponde dei principali corsi d’acqua (T. Lima e T. Fegana). Sempre alle citate faglie si deve l’esistenza di un circuito idrotermale assai sviluppato, che permette la circolazione idrica profonda all’interno del nucleo mesozoico carbonatico e successivamente la risalita a giorno di acqua calda e ricca di sali a sud di tale nucleo, dando origine alle numerose sorgenti termali nella zona del capoluogo. Le due unità tettoniche sovrapposte sopra menzionate sono la Successione (o Falda) Toscana, geometricamente sottostante e un’Unità di pertinenza subligure (Unità di Canetolo? Unità subligure di Monte Modino?), geometricamente sovrastante. La Successione Toscana è composta da calcari sia massicci che stratificati, marne, calcari marnosi, rocce silicee,argilliti ed arenarie; l’Unità Subligure è composta da argilliti in giacitura caotica con inclusi calcarei ed arenacei. Le formazioni presenti nella Successione Toscana sono le seguenti, elencate dal basso verso l'alto: Calcari cavernosi e brecce poligeniche associate; Calcari e marne a Rhaetavicula contorta; Calcari massicci; Rosso ammonitico; Calcari grigi a selci chiare; Marne a Posidonomya; Calcari grigio-scuri a selci nere; Diaspri; Maiolica; Scaglia rossa; Brecciole a Nummuliti; Macigno. Per l’Unità Subligure è presente la formazione delle Argille e calcari. Per i Depositi fluvio-lacustri è presente la formazione delle Argille e sabbie grigie, argille sabbiose e sabbie argillose, con sporadici livelli di ghiaia in matrice argilloso-sabbiosa Come depositi quaternari, sono presenti i detriti, le alluvioni, i depositi alluvionali terrazzati antichi e recenti, i riporti e le frane. Sono stati distinti dalle frane e cartografati a parte fenomeni sempre legati alla gravità ma con caratteristiche diverse, quali le “deformazioni gravitative profonde di versante”, movimenti dei versanti collegati alla tettonica recente e presenti unicamente in corrispondenza del crinale appenninico, e le “masse rocciose dislocate unitariamente da movimenti franosi”, grandi frane in cui il materiale scivolato mantiene almeno in parte l’assetto originario senza scompaginarsi, come invece avviene di regola nelle frane sensu stricto. 1.2.2 - La franosità Si ritiene qui opportuno fare alcune considerazioni sulla diffusa franosità del territorio comunale. La franosità è legata a molteplici cause, spesso interagenti in sinergia, che possono essere distinte in due gruppi: cause predisponenti e cause scatenanti. Le cause scatenanti, a cui in questa sede si fa solo un accenno, sono a loro volta suddivisibili in naturali e antropiche. Tra le naturali, in questa zona citiamo anzitutto la piovosità e, localmente, l'erosione al piede dei versanti da parte di corsi d'acqua o la sismicità (per i crolli); tra le antropiche, si può fare un lungo elenco: sbancamenti, sovraccarichi, cattiva regimazione delle acque superficiali, infiltrazioni d'acqua da scarichi fognari o perdite di acquedotti, ecc. Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 8 di 101 Le principali cause predisponenti sono tre: la litologia, l'acclività dei versanti e la giacitura, degli strati o delle discontinuità in generale, sfavorevole rispetto al versante. Poichè quest'ultima, essendo variabile da un versante all'altro, permette solo valutazioni locali e sfugge a considerazioni di carattere generale come queste, tratteremo solo delle prime due. Il sistema dei rilievi collinari, come accennato, è costituito in gran prevalenza dall’arenaria “Macigno”, con presenza subordinata delle argilliti “scagliose” subliguri (Controneria) e di depositi fluviali antichi terrazzati, costituiti da ciottoli di “Macigno” (essenzialmente concentrati tra Fornoli e Bocca di Fegana). La presenza di estese coperture detritiche arenacee a matrice limosa sui versanti ad acclività medio-alta condiziona fortemente la stabilità di queste aree, che in occasione di piogge intense e persistenti risultano interessate da innumerevoli frane superficiali, del tipo scorrimento di detrito o scorrimento-colata detritica rapida. Fenomeni analoghi si riscontrano dove affiorano i depositi fluviali antichi. Inoltre, l'intensa tettonizzazione subita a causa delle varie fasi orogenetiche e la successiva forte alterazione ha prodotto un forte scadimento delle caratteristiche meccaniche anche delle rocce competenti come il “Macigno”, il che produce ricorrenti fenomeni di crollo o ribaltamento di roccia lungo le pareti verticali di controripa che delimitano quasi costantemente le strade comunali; in alcuni casi, questi fenomeni interessano anche l’abitato (come a Ponte a Serraglio). Le litologie argillitiche presenti in Controneria, pur costituendo versanti a modesta pendenza, a causa delle loro scadenti caratteristiche meccaniche tendono a dare origine a frane del tipo scorrimento o colata lenta. Il sistema dei rilievi montuosi è costituito sia dall’arenaria “Macigno” che, in leggera prevalenza, da rocce calcaree (i vari calcari della Falda Toscana), alle quali si alternano le argilliti della “Scaglia rossa” e, in subordine, le rocce silicee dei “Diaspri”. Le frane, complessivamente meno frequenti, sono concentrate anche qui in corrispondenza delle coperture detritiche arenacee acclivi (scorrimenti e colate rapide di fango o detrito) e degli affioramenti di rocce argillitiche (scorrimenti o colamenti a cinematica lenta). Alla presenza di queste ultime è legata ad esempio l’enorme paleofrana di Lucchio, che si è riattivata nella zona di piede a seguito dell’alluvione del Novembre 2000, interrompendo la viabilità di accesso al paese. Anche qui sono numerosi i fenomeni di crollo o ribaltamento, a spese delle rocce competenti (calcari ed arenaria), non solo lungo la viabilità ma anche in corrispondenza di abitati (Lucchio). Tra le molte frane presenti, si segnalano in quanto rilevanti ai fini urbanistici alcuni corpi di grandi dimensioni, del tipo scorrimento-colata lenta (Albereta; lunghezza in asse 1.500 metri) o scorrimento rototraslativo (Benabbio, Lucchio, Sala, Pieve di Monti di Villa). Frane come queste, ampiamente rimodellate dall'erosione, sono da far risalire (almeno come primo innesco, salvo quindi riattivazioni successive) a periodi antichi, probabilmente a quello immediatamente successivo al forte sollevamento tettonico di questa regione, avvenuto presumibilmente a partire dal Pleistocene medio. Ciò significa che questi grandi dissesti si sono originati in condizioni climatiche diverse dalle attuali (si tratta quindi di paleofrane) e pertanto si tende a considerarli come inattivi a livello globale; tuttavia, essendo costituiti da materiale dislocato e frantumato che ha perso le sue originarie caratteristiche meccaniche, essi sono soggetti tutt'oggi quanto meno a riattivazioni parziali, con locali rimobilizzazioni di porzioni dell'accumulo. L'utilizzazione di queste aree (di solito appetibili dal punto di vista edilizio, in quanto presentano spianate che in realtà sono contropendenze del corpo di frana stesso) è quindi questione molto delicata, necessitando comunque di studi particolareggiati ed approfonditi, anche di carattere storico sullo stato di attività nel passato. Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 9 di 101 1.2.3 - La pericolosità idraulica Quasi tutte le aree del territorio comunale che presentano notizie storiche di inondazione, peraltro di numero limitato, corrispondono ad aree di pertinenza fluviale, in particolare ad aree di naturale esondazione dei corsi d’acqua principali. Fa eccezione un caso ricorrente di esondazione del T. Lima, limitatamente ad un tratto della SS. dell’Abetone e del Brennero nella zona delle Strette di Cocciglia. 1.2.4 - Le caratteristiche idrogeologiche Dal punto di vista della permeabilità, le formazioni ed i depositi presenti possono essere distinti in base al tipo di permeabilità, distinguendo le unità permeabili per porosità secondaria o acquisita (attraverso processi di fessurazione e carsismo), relative alle formazioni della Successione Toscana e delle Unità liguri, dalle unità permeabili per porosità primaria, rappresentate dai terreni incoerenti recenti (alluvioni recenti, depositi alluvioni terrazzati antichi e recenti, depositi fluvio-lacustri). La circolazione idrica nel sottosuolo del comune di Bagni di Lucca è schematizzabile in tre sistemi principali: - sistema acquifero di subalveo dei corsi d’acqua principali (T. Lima, T. Fegana e F. Serchio): - sistema acquifero dei depositi sabbioso-ghiaiosi della fascia collinare; – sistema acquifero presente nelle formazioni litoidi costituenti le dorsali collinari e montuose. Il sistema acquifero di subalveo occupa l’intera estensione dei depositi alluvionali attuali e recenti limitati ai tratti di valli del T. Lima, del T. Fegana e del F. Serchio. Si tratta quindi di acquiferi dotati di notevole permeabilità primaria, ma di scarsa estensione laterale e di spessore generalmente modesto. Il secondo sistema acquifero, rappresentato dagli antichi depositi fluviali ghiaioso-sabbiosi (ct e ct/mg), è confinato alla fascia collinare situata alla confluenza del T. Lima e del F. Serchio. I suddetti depositi hanno una limitata potenzialità idrica per la scarsa estensione sia in affioramento che in profondità e consentono, oltre ad una circolazione superficiale, anche la parziale ricarica del sottostante acquifero. Il terzo sistema è costituito dagli acquiferi localizzati nelle formazioni carbonatiche delle Brecciole a Nummuliti (quando queste costituiscono corpi continui di notevole estensione), della Maiolica, dei Calcari selciferi, del Rosso Ammonitico, del Calcare massiccio e dei Calcari cavernosi; in misura minore, contribuiscono anche l’arenaria Macigno e i Calcari e Marne a Rhaetavicula contorta. Il flusso idrico di queste formazioni risulta condizionato dalla presenza degli acquicludi corrispondenti alle formazioni delle Argille e calcari, della Scaglia Rossa, dei Diaspri e delle Marne a Posidonomya, che a seconda dei rapporti geometrici che presentano con le formazioni acquifere possono dar luogo a sistemi idrogeologici piu o meno continui. Le numerose sorgenti presenti testimoniano l’elevata potenzialità di questo sistema, la cui alimentazione avviene principalmente nelle aree di affioramento del nucleo mesozoico carbonatico (M. Memoriante, M. Prato Fiorito), laddove l’infiltrazione è controllata dall’intenso grado di fratturazione di tali rocce in superficie; la circolazione sotterranea avviene attraverso una rete profonda di fratture diffuse e in progressivo allargamento con l’aumento della profondità, grazie a fenomeni essenzialmente legati al carsismo. Un contributo al sistema, seppure in misura decisamente minore, proviene anche dalla formazione arenacea del Macigno, in cui la circolazione idrica si sviluppa di preferenza a livello della coltre superficiale detritica/alteritica. Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 10 di 101 Le sorgenti fredde si trovano sia in corrispondenza di limiti di permeabilità, sia in corrispondenza di faglie o fratture, a seguito di un effetto di sbarramento parziale o totale che esse determinano sul deflusso della falda. Tali sorgenti, caratterizzate da un chimismo limitato, sono legate ad una circolazione poco prolungata e reelativamente superficiale, che avviene in prevalenza all’interno del “pacco” Scaglia-Macigno. Solo poche sorgenti fredde, peraltro con portate discrete, emergono dagli affioramenti calcarei. Le sorgenti termominerali sono tutte concentrate nei pressi dell’abitato di Bagni Lucca, in corrispondenza di un’area di affioramento dell’arenaria Macigno caratterizzata da una diffusa rete di discontinuità tettoniche, attraverso le quali queste acque di circolazione profonda vengono in superficie. L’area idrotermale di Bagni di Lucca appartiene ad un vasto sistema idrotermale che si estende fino a Montecatini Terme (PT) a sudest, fino a Pieve Fosciana a nordovest e fino al Monte Pisano a Sud (S. Giuliano Terme, Casciana). I calcari mesozoici della Serie Toscana affioranti nella Val di Lima svolgono un ruolo fondamentale nella ricarica del sistema. L’acqua meteorica, infiltratasi in profondità in corrispondenza degli affioramenti calcarei del citato nucleo mesozoico, circolando in profondità viene riscaldata a causa del gradiente geotermico e risale lungo il complesso sistema principale di faglie che ha originato la depressione tettonica della Valle del Serchio, attraversando la copertura costituita dalla formazione arenacea del ”Macigno”. Nei pressi della superficie, l’acqua subisceuna contaminazione e quindi una miscelazione con le acque di falde superficiali, piu fredde e con chimismo diverso, dando così origine alla variabilità che caratterizza tali sorgenti calde. 1.2.5 - Le cave Per quanto riguarda le cave attive, si individua un unico sito, corrispondente alla cava “Borgognoni” in località Tana a Termini, già definito nel PRAE con la sigla 502-A-12 (gcs) – BEA.1. Relativamente all’unica cava esistente non riconfermata dallo stesso PRAE, che ha già cessato l’attività (cave “Tana”; 502-B-12 (gcs)), il Comune ha ritenuto opportuno incentivarne il recupero, predisponendo una specifica variante urbanistica (approvata con Delibera del Consiglio Comunale n° 22 del 16/3/98 e pubblicata sul BURT n° 19 del 13/5/98). 1.2.6 - Le discariche Nel territorio comunale sono presenti due siti dismessi per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, che dovranno essere sottoposti alle procedure di bonifica previste per legge: la discarica nell’alveo del Torrente Bugliesima, in località Ronco e quella nell’alveo del Torrente Diana, in località Santa Trinità. 1.3 Lo stato di attuazione dello strumento urbanistico vigente 1.3.1- Il Piano Regolatore vigente La strumentazione urbanistica vigente del Comune di Bagni di Lucca è formata, oltre che dal P.R.G. approvato dalla Regione Toscana con Delibera della Giunta n. 749 del 6/07/98 e da un Piano Particolareggiato della zona termale di iniziativa pubblica, in ultimo variato con Delibera del Consiglio Municipale n. 71 del 4/11/99, da una serie di varianti resesi necessarie per normare più nel dettaglio gli interventi ammissibili nelle zone “A” e nelle zone extraurbane e da varianti minori relative a Piani di Recupero, opere pubbliche ecc... Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 11 di 101 Nelle zone “A” si è proceduto all’adozione e approvazione di più varianti ai sensi dell’ art. 5 della L.R. 59/80, schedando tutti i fabbricati ricadenti in centro storico ed anche altri che presentavano caratteristiche di pregio, e disciplinando gli interventi fabbricato per fabbricato. Nelle zone extraurbane si è proceduto all’adozione e approvazione della variante per il territorio aperto di adeguamento alla L.R. 64/95. Recentemente si è provveduto ad una sorta di ricucitura, sia normativa che cartografica, delle varianti succedutesi dopo l’approvazione del P.R.G., approvando le varianti ai sensi dell’art. 40 comma 2 della L.R. 5/95 denominate varianti gestionali fase 1 e 2. L’ultima di queste varianti è stata approvata con delibera del Consiglio Comunale n. 1 del 13/01/03. La vigente strumentazione urbanistica mantiene ancora delle possibilità edificatorie, sia in termini di insediamenti residenziali che produttivi; si deve però sottolineare che gran parte delle aree di completamento residenziale sono in realtà inedificabili, in quanto trattasi di terreni compressi fra fabbricati esistenti, dove non si riesce a costruire dovendo mantenere le distanze tra edifici previste dalla legge mentre, per le zone “C” e “D” soggette a lottizzazione, l’estrema parcellizzazione dei terreni rende difficile attuare la lottizzazione per il gran numero dei proprietari dei terreni interessati, talvolta residenti all’estero o deceduti, con successioni non ancora sfogate ecc... 1.3.2 - Schedatura del Patrimonio Edilizio Esistente La Disciplina degli interventi sul patrimonio edilizio esistente è stata approvata con Delibera del C.C. n. 33 del 21/05/99, come variante al P.R.G. in applicazione dell’articolo 5 della L.R.21 maggio 1980, n° 59. Tale censimento ha interessato in un primo momento i nuclei storici delle frazioni di montagna, poi si è esteso anche ai nuclei delle frazioni di fondovalle. La motivazione che ha indotto ad approvare la suddetta variante è da ricercare nell’esigenza di recupero del patrimonio edilizio esistente dei centri storici e delle zone contermini, altrimenti bloccato dagli stralci apportati dalla Regione in sede di approvazione del P.R.G., stralci a seguito dei quali non era possibile attuare interventi superiori al restauro e risanamento conservativo. Con tale variante sono state schedate n. 5.054 unità edilizie (unità minima di rilievo costituente unica o più unità immobiliari) di n. 36 nuclei edilizi o frazioni, sotto evidenziati: Fornoli, Ponte a Serraglio, Bagni di Lucca Villa, Guzzano, Carraia, Gombereto, Mobbiano, Artali, Longoio, S.Gemignano, Pieve di Controni, Vetteglia, Vizzata, Cappella, Livizzano, Cocolaio, Case Pieri, Cembroni, Palleggio, Cocciglia, Limano, Vico Pancellorum, Lucchio, Zato, Casoli, Crasciana, Casabasciana, Brandeglio, Benabbio, Lugliano, Granaiola, Pieve Monti di Villa, Monti di Villa, Bugnano, Riolo, Montefegatesi. Lo studio si è basato in prima analisi sull’esame dei centri abitati delle varie località con evidenziazione del centro storico, quale nucleo di studio, e successivamente confrontato con la cartografia del Catasto Leopoldino, con le mappe catastali, aggiornate convenzionalmente all’anno 1955, con l’ortofotocarta, esistente solo per alcuni centri abitati, aggiornata all’anno 1981 e con la carta fotogrammetrica regionale aggiornata al 1993. Dai confronti cartografici e dai rilievi sul luogo del costruito, mediante verifica Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 12 di 101 della preesistenza, della uniformità o della difformità planimetrica, delle variazioni avvenute mappale per mappale, è stata desunta la tavola della trasformazione storica del centro abitato. Successivamente ciascun nucleo di studio è stato suddiviso in comparti, solitamente definiti spazialmente da isolati o da gruppi omogenei abitativi, ricomprendenti più unità edilizie. La U.E. è stata quindi identificata con il numero di mappale sulla particella su cui insiste. Per ogni singola U.E. sono stati rilevati e verificati sul luogo gli aspetti peculiari della stessa, riguardanti i caratteri urbani, ambientali, tipologici, architettonici, la testimonianza storica, le modifiche e le manomissioni, nonché i gravi deterioramenti. Ultimata la prima fase di rilievo conoscitivo degli edifici, completata anche da documentazione fotografica, schedatura e catalogazione, la seconda fase di analisi ha comportato lo studio della forma e della struttura del costruito, l’evoluzione delle trasformazioni attraverso la lettura storicocritica, concentrando l’indagine sui singoli fatti edilizi, per individuarne la valenza, la tipologia ed i riferimenti. Dal confronto del materiale fotografico con le mappe catastali è stato individuato quanto conservato, modificato, trasformato o distrutto ed i tipi edilizi prevalenti, lo stato di conservazione dell’abitato, gli elementi ed i materiali tipici del luogo, quelli adatti e quelli impropriamente e comunemente usati. La terza ed ultima fase, derivata dalle prime due, è costituita dalla specifica normativa di intervento, ossia dall’insieme di regole che indicano, anche attraverso esempi e schemi, le modalità operative tecniche per la realizzazione degli interventi su ciascun singolo edificio o spazio sia privato che pubblico. La schedatura è costituita da una prima parte occupata dalla documentazione fotografica, da una seconda dove sono riportate le caratteristiche intrinseche del fabbricato e da una terza parte in cui sono elencate le categorie di opere ammesse, gli eventuali obblighi e prescrizioni ed in molti casi raffigurate con grafici le soluzioni proposte. (vedi di seguito un esempio di scheda) Il lato positivo della variante art. 5 L.R. 59/80 è senza dubbio la possibilità di recupero del patrimonio edilizio esistente dei centri storici, in alcuni casi anche attraverso modesti ampliamenti o sopraelevazioni necessari per rendere abitabile il fabbricato o con interventi di ristrutturazione urbanistica atti a recuperare le volumetrie preesistenti andate distrutte per eventi naturali o bellici o semplicemente per l’incuria. Naturalmente è possibile trovare anche qualche limite alla normativa, per alcuni errori riscontrabili in alcune schede e per i vincoli imposti dagli schemi grafici di certe schede, ma nel complesso la variante si è dimostrata uno strumento molto valido per il recupero del patrimonio edilizio esistente. Con una recente modifica della norma si è data anche la possibilità, attraverso l’approvazione di un Piano di Recupero di iniziativa privata, (previa istruttoria dell’Ufficio e parere della Commissione edilizia) con variante ai sensi dell’art. 40, comma 2 lett. f della L.R. 5/95, di consentire interventi diversi da quelli prescritti in ogni singola scheda, rendendo in tal modo più elastico lo strumento urbanistico. E’ in corso la informatizzazione di tutte le 5.054 schede delle unità edilizie censite, terminata la quale sarà possibile l’accesso alle stesse tramite rete telematica. Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 13 di 101 1.3.3 - La variante per il Territorio Aperto Ambito d'applicazione L'ambito di applicazione della variante è il territorio aperto del Comune di Bagni di Lucca costituito dalle zone omogenee E ai sensi del D.M. 2 aprile 1968 n° 1444, così come definite dalle norme tecniche della strumentazione urbanistica vigente di cui all'articolo 30 - Zona Forestale; nonché quelle rimandate a specifica disciplina da parte della R.T. in sede di approvazione dello Strumento Urbanistico. La normativa sostituisce integralmente gli articoli sopra citati. Le norme sono inoltre intese quale integrazione per le seguenti zone omogenee di cui agli articoli: art. 39 - Parco della Val Fegana - Parco del Balzo Nero, riserva naturale Orrido di Botri, art. 44 - Aree di rispetto dei corsi d'acqua, art. 45 - Zone di rispetto della rete stradale. La normativa conferma quanto previsto all'art. 13 delle norme tecniche del P.R.G. vigente. Il territorio aperto, definito come aree extraurbane, è suddiviso, sulla base della classificazione delle specifiche capacità d’uso, degli aspetti morfologici, ambientali, idraulici, paesaggistici, delle potenzialità di trasformazione, della presenza del presidio antropico nelle seguenti aree: - Aree di salvaguardia fluviale; - Aree agricole di fondovalle 1; - Aree agricole di fondovalle 2; - Aree di insediamento consolidato; - Aree agricole; - Aree agricole di costa; - Aree agricole di salvaguardia paesaggistica; - Aree a castagneto; - Aree a castagneto di salvaguardia paesaggistica; - Aree boscate; - Aree a prato pascolo di crinale; - Aree di salvaguardia specifica; - Aree per interventi L.R.T. 64/95 art. 1 comma 4. L'ammissibilità e la fattibilità degli interventi previsti dalle presenti norme dovranno inoltre essere individuate a seguito della consultazione degli elaborati cartografici, nonché della relativa relazione tecnica illustrativa quali: - carte della pericolosità geomorfologica; - carte della pericolosità idraulica; - carte delle emergenze geologico-ambientali; - carte della fattibilità. Nelle aree ricadenti in Classe 4 di Pericolosità geomorfologica sono consentiti solo interventi di restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia senza aumenti di livelli di rischio rispetto all'esistente, gli interventi di consolidamento, nonché gli interventi di bonifica ambientale compresi sbancamentI e riporti quando funzionali alle stesse opere di bonifica. Nelle zone ricadenti in Classe 4 di Pericolosità idraulica non sono ammessi interventi edilizi (cambi di destinazione compresi) comportanti aumenti di rischio rispetto all'esistente . In tutte le aree classificate 3 nelle carte della pericolosità idraulica non è ammessa la realizzazione di vani interrati. Nelle aree di salvaguardia delle sorgenti non sono ammessi, oltre alle attività di cui agli artt. 5 e 6 del D.P.R. 236/88 "Attuazione della direttiva Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 14 di 101 CEE n. 80/778 concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano, ai sensi dell'art. 15 della legge 16 aprile 1987, n. 183" rispettivamente per le zone di tutela assoluta e le zone di rispetto, interventi urbanistici che alterino le caratteristiche qualitative delle acque da destinare al consumo umano. Nelle zone caratterizzate da Emergenze Geologico-Ambientali, l'utilizzo del territorio non deve alterare le caratteristiche peculiari delle emergenze, né modificare la loro fruibilità. Nelle aree definite Ambiti "A1" e "A2" ai sensi della Deliberazione del Consiglio della R.T. n° 12/00, sono da applicare le salvaguardie ed i vincoli di cui agli artt. 75 – 76 di detta Del.ne. La normativa disciplina la trasformabilità del paesaggio rurale e del patrimonio edilizio esistente assicurando il mantenimento e la manutenzione delle caratteristiche architettoniche degli edifici presenti nel territorio rurale costituenti memoria storica e salvaguardando i loro aspetti paesaggistici. Nel territorio aperto è privilegiato, nei limiti della presente normativa, il recupero ai fini residenziali del patrimonio edilizio esistente. E’ ammessa la costruzione, con eccezione delle: aree di salvaguardia fluviale, aree agricole di fondovalle 2, aree di insediamento consolidato, aree a castagneto di salvaguardia paesaggistica, aree boscate, aree di salvaguardia specifica, di nuovi annessi agricoli od edifici ad essi assimilabili, purché in conformità delle prescrizioni contenute nelle presenti norme e di quanto previsto dalla L.R. 64/95 e successive modifiche. Vanno tutelate nella loro integrità le forme storiche di sistemazione del paesaggio agricolo-forestale di rilevanza ambientale e paesaggistica (terrazzamenti, ciglionamenti, opere di sistemazione agraria, alberature, tracciati viari, etc...). Destinazione d’uso nelle zone extraurbane L’utilizzazione in generale del territorio ed in particolare di quello ai fini agricoli e forestali, l’uso del patrimonio edilizio esistente, la costruzione di nuovi edifici a fini produttivi agricoli e la tutela dell’ambiente è regolata dalla legislazione vigente. Le norme sono intese quale integrazione, limitazione e precisazione di quanto previsto dalla L.R.T. 64/95 e successive modifiche ed in attuazione di quanto previsto dalla Delibera C.R.T. n° 296/88 art. 17. Nel territorio aperto, sono ammesse le seguenti destinazioni d’uso: - funzioni connesse con l’attività agricola: abitazioni rurali, fabbricati e strutture di servizio per lo svolgimento di attività agricole, strutture complementari all’attività agrituristica, allevamenti zootecnici, impianti produttivi per la prima lavorazione dei prodotti agricoli e zootecnici, serre, impianti tecnici e tecnologici al servizio delle aziende agricole e del territorio agricolo, infrastrutture viarie e tecniche, allevamenti ittici; - funzioni non connesse all’attività agricola, compatibilmente e nell’ambito delle forme previste dalla legislazione vigente e limitatamente al solo patrimonio edilizio esistente: abitazioni ad uso civile, attività ricettive (con un massimo di 30 posti letto), abitazioni collettive (collegi, convitti, conventi), mini aree di sosta attrezzate per campeggio, pubblici esercizi, servizi sociali e per il tempo libero, attrezzature culturali, sociosanitarie e per il verde; - funzioni connesse alla valorizzazione dell’economia rurale e montana anche attraverso l’integrazione dell’attività agricola con altre funzioni e settori produttivi compatibili con la tutela e coerenti con la Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 15 di 101 - - - - - valorizzazione delle risorse del territorio; - è consentito il mantenimento di attività artigianali esistenti, purché compatibili con il sistema ambientale in cui sono collocate, in quanto legate alla valorizzazione dell'artigianato tradizionale locale; è consentita la realizzazione di impianti pubblici e di pubblico interesse destinati alle telecomunicazioni, al trasporto energetico e dell'acqua e per la protezione civile; è consentita la realizzazione di viabilità privata purchè a servizio del patrimonio edilizio esistente o a servizio di attività agro silvo pastorali. Nel territorio aperto sono esclusi gli interventi di nuova costruzione estranei alla produzione agricola e alle esigenze dei lavoratori e delle aziende agricole e alla valorizzazione dell’economia rurale e montana anche attraverso l’integrazione dell’attività agricola con altre funzioni e settori produttivi compatibili con la tutela del sistema ambientale e coerenti con la valorizzazione delle risorse del territorio, ivi comprese le attività per la fruizione ed il soggiorno nel territorio rurale, di ricreazione e di ristoro, la produzione per autoconsumo e la salvaguardia delle risorse genetiche autoctone, nonché attraverso il sostegno delle famiglie residenti in funzione del mantenimento della presenza antropica quale presidio dell’ambiente, anche adeguando i servizi e le infrastrutture nelle aree marginali. Nel territorio aperto sono state vietate le seguenti attività: depositi di materiali, veicoli ed immagazzinamento di merci di qualsiasi tipo e non congruenti e utili alla attività agricola; discarica di qualsiasi materiale se non nelle zone speciali individuate dalla Strumentazione Urbanistica o su autorizzazione dell’Amministrazione Comunale; attività commerciali, ad esclusione della vendita di beni direttamente prodotti dall’imprenditore agricolo, di prodotti agricoli ed artigianali locali, che non possono essere comprese negli interventi di cui all’art. 1 comma 4 L.R.T. 64/95 e successive modifiche. qualsiasi attività che possa produrre inquinamento all’ambiente sia per quanto riguarda le condizioni igienico sanitarie che idriche, acustiche o atmosferiche. Prescrizioni di salvaguardia ambientale per le zone extraurbane Nelle aree extraurbane valgono le seguenti prescrizioni: - Tutte le opere esistenti atte a regolare la regimazione e il deflusso delle acque superficiali dovranno essere mantenute dai proprietari dei terreni dove ricadono. Nel caso di frane o di fenomeni di erosione è prescritto il ripristino con materiali tradizionali e caratteristiche costruttive locali, salvo l’inserimento di elementi strutturali di consolidamento. - Deve essere mantenuta la stabilità del suolo attraverso la conservazione delle sistemazioni agrarie esistenti (ciglionamenti, terrazzamenti, lunette, muretti di contenimento etc.), la cura e conservazione della copertura erbacea del suolo. - Relativamente al consolidamento dei terreni, le proprietà interessate da fenomeni di degrado quali smottamenti, frane o da altri fenomeni di instabilità, qualora questi vengano a costituire minaccia all’incolumità pubblica, alle strade ed agli altri spazi per attrezzature di pubblica utilità, o quando tali fenomeni costituiscano elementi di degrado dell’ambiente, sono tenute a provvedere al consolidamento ed alla sistemazione ambientale con opportune opere. Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 16 di 101 - - - - - - - - - Le strade esistenti rivestono un primario interesse ambientale e storico del territorio, quindi i tracciati, gli elementi di arredo e di contenimento, le siepi, le alberature, le marginette, i cippi, le pavimentazioni in pietrame, etc..., costituiscono elemento di caratterizzazione ambientale e pertanto debbono essere rigorosamente mantenuti. Tutte le eventuali modifiche o altri nuovi interventi dovranno rispettare le caratteristiche tipiche delle strade esistenti (materiali e tecnologie), armonizzarsi ed adeguarsi alla morfologia del terreno e non creare comunque alterazioni visibili e sostanziali all’ambiente ed agli aspetti naturali del luogo. Gli interventi relativi a nuova viabilità poderale dovranno avere dove possibile carattere comprensoriale. Le strade esistenti e di nuova realizzazione dovranno essere dotate di adeguate opere di regimazione delle acque di scorrimento superficiale. In assenza di programmi di miglioramento agricolo ambientale non deve essere modificata la destinazione colturale delle superfici boscate. Per interventi di restauro e recupero delle opere connesse con le sistemazioni agrarie ed idrauliche è privilegiato l'utilizzo di materiali uguali agli originali. Gli interventi di recupero di dissesti e di regimazione delle acque dovranno essere realizzati preferibilmente con tecniche di ingegneria naturalistica. Gli interventi di imboschimento di superfici agricole, dove autorizzati, non potranno essere monospecifici. Non potranno essere effettuati imboschimenti coetanei di superficie superiore ad ha 1. Le alberature e le siepi esistenti, comprese quelle perimetrali agli appezzamenti, non potranno essere rimosse. Unica eccezione per individui di Acacia (Robinia - pseudoacacia) e Albero del cielo (Ailanthus altissimo). I nuovi impianti di alberature e siepi dovranno utilizzare unicamente specie e cultivars indicate nell’elenco di cui all'art. 38 della presente normativa. Per le pertinenze delle abitazioni classificabili come giardini e parchi potranno essere utilizzate anche specie a carattere ornamentale non citate nell’elenco di cui all'art. 38 della presente normativa. Nel caso di taglio di castagneti da frutto anche abbandonati è fatto obbligo di lasciare non meno di 5 piante /ha anche se senescenti o malate. 1.3.4 - Dinamiche edificatorie anni 1998 – 2002 L’anno 1998, anno di entrata in vigore del nuovo P.R.G. (luglio 1998) risulta alquanto “fiacco” di richieste edificatorie, soprattutto per volumetrie da destinare a residenza; maggiori le volumetrie per realizzazione di fabbricati artigianali e commerciali. Nell’anno 1999 si assiste ad un consistente aumento nella realizzazione di volumetrie ad uso residenziale, in parte dovute alla costruzione di due palazzine di case a schiera nella zona P.E.E.P.; pressoché stazionaria la richiesta di volumetrie per insediamenti artigianali e commerciali. Dal 2000 a tutto il 2002 si osserva una lenta ma costante crescita della dinamica edificatoria, sia in termini di richiesta di volumi ad uso residenziale che artigianale e commerciale. In aumento anche la richiesta di ristrutturazione con modifiche delle destinazioni d’uso soprattutto per recuperare volumetrie da destinare ad uso abitativo. Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 17 di 101 L’anno 2002 è quello nel quale si è registrato, nell’arco temporale di 5 anni preso in esame, la maggiore richiesta edificatoria. ******************************************************** Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 18 di 101 2. Gli obiettivi da perseguire 2.1. - Continuità di indirizzi 2.1.1. - Il presente piano individua gli obbiettivi di pianificazione in conformità con gli obbiettivi generali di cui all'art. 2 delle norme del P.T.C. vigente che recita testualmente: a) la tutela delle risorse naturali, del paesaggio e del sistema insediativo di antica e consolidata formazione; b) la difesa del suolo in riferimento sia agli aspetti idraulici che a quelli relativi alla stabilità dei versanti; c) la promozione delle attività economiche nel rispetto delle componenti territoriali storiche e morfologiche del territorio; d) il potenziamento e l’interconnessione funzionale delle reti dei servizi e delle infrastrutture; e) il coordinamento dei piani strutturali e degli altri strumenti urbanistici comunali. Inoltre agli obbiettivi specifici per la Valle del Serchio di cui all'art. 13 del P.T.C. vigente che recita testualmente: Costituiscono obiettivi specifici per l’ambito sovracomunale della Valle del Serchio, anche quali integrazioni degli artt. 39, 41 e 44 del Piano di Indirizzo Territoriale: A) la permanenza della popolazione insediata, anche in ragione delle funzioni di presidio ambientale che questa assolve, nei sistemi insediativi di versante (appenninico e apuano) e la conseguente riduzione del drenaggio di popolazione verso il fondovalle e le aree esterne all’ambito; B) il miglioramento dell’accessibilità complessiva attraverso: b1. l’adeguamento della linea ferroviaria Lucca-Aulla affinché assolva il ruolo di asse primario nell’organizzazione dei trasporti nell’ambito; b2. l’adeguamento, la razionalizzazione e la riqualificazione del sistema viario esistente e la sua integrazione funzionale con il sistema ferroviario; b3. l’integrazione con l’area lucchese e, attraverso il territorio posto a est della città di Lucca, con la direttrice autostradale A12 e con l’ambito metropolitano Pisa-Livorno-Lucca; C) la individuazione di ambiti territoriali al fine della promozione e dello sviluppo di politiche di crinale rivolte all’integrazione interregionale e interprovinciale con lo scopo di perseguire uno sviluppo sostenibile ed ecologicamente compatibile delle comunità locali; D) la valorizzazione equilibrata delle risorse ambientali e culturali, e tra queste del patrimonio urbanistico ed edilizio esistente, ai fini della promozione turistica dell’ambito; E) la promozione e lo sviluppo delle attività agricole e forestali, e delle attività ad esse connesse e integrate, compatibili con la tutela e l’uso delle risorse; F) il risanamento del dissesto idrogeologico del territorio attraverso interventi strutturali estesi al bacino idrografico del fiume Serchio, nel quadro di una politica generale tesa al recupero permanente delle colline e delle aree montane; G) il mantenimento e la valorizzazione degli ambienti e dei paesaggi fluviali, degli ecosistemi e della loro continuità; H) la rivitalizzazione del sistema insediativo di antica formazione (centri, nuclei e insediamenti sparsi storici) attraverso il mantenimento e Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 19 di 101 l’arricchimento delle identità socio-culturali locali e l’integrazione funzionale del reticolo insediativo della Valle; I) la promozione di politiche di rete volte a migliorare l’integrazione dei singoli centri nei sistemi territoriali locali, e il loro inserimento in circuiti di fruizione anche al fine di garantire i servizi essenziali alle comunità locali; L) il consolidamento del ruolo dei centri urbani di: Piazza al Serchio, Castelnuovo di Garfagnana/Pieve Fosciana, Barga, Coreglia Antelminelli, Fornaci di Barga/Gallicano, Bagni di Lucca, Borgo a Mozzano, quali «centri ordinatori» dell’ambito al fine di consolidare e organizzare funzioni, attrezzature e servizi di interesse e di livello sovracomunale; M) la riqualificazione e la riorganizzazione funzionale del reticolo insediativo consolidato, attraverso il recupero del patrimonio edilizio esistente, il riordino e il completamento degli attuali presidi insediativi; N) il contenimento di ulteriori fatti espansivi dei processi insediativi lineari lungo la viabilità di interesse nazionale, regionale e provinciale, e, in particolare, l’inibizione di un ulteriore accrescimento del sistema insediativo di fondovalle, al di fuori di aree già interessate da un processo di urbanizzazione consolidato o in atto; O) il mantenimento e il recupero funzionale degli insediamenti produttivi esistenti di interesse locale, nonché l’eventuale formazione di nuovi comparti produttivi in base agli strumenti di programmazione concertata di cui alle lettere c), d) ed e) dell’articolo 9 2.2 - Obiettivi prioritari 2.2.1 - Gli obiettivi prioritari del P.S. di Bagni di Lucca sono: - La tutela dell’integrità fisica del territorio, che deve essere raggiunta attraverso la prevenzione dei fenomeni di alterazione irreversibile, la difesa dagli inquinamenti, dal rischio idraulico e idrogeologico nel sia all’interno del contesto geografico antropizzato del territorio, sia nel contesto del territorio aperto del Comune di Bagni di Lucca. - La riconsiderazione delle risorse primarie costituite dai boschi, perché, oltre a rivestire una potenzialità economica legata all’attività connessa costituisce elemento fondamentale per la difesa del suolo dai rischi di natura geomorfologica, assumendo un valore naturalistico, paesaggistico e ricreativo. Condizione imprescindibile per attivare tale tutela e valorizzazione, risulta l’attivazione di una nuova disciplina volta alla incentivazione della fruibilità del bosco (laddove il bosco può essere reso fruibile) in presenza di paesi, opere infrastrutturali storiche o di recente realizzazione che ne consentano l’accessibilità. - La valorizzazione delle aree agricole, quali principali elementi della organizzazione del territorio, volte a garantire il presidio del territorio da parte delle popolazioni, la sopravvivenza ed il rafforzamento del tessuto sociale; come potenziale utilizzo economico per prodotti di qualità e tipicità; come base per sviluppare attività collaterali e integrative (agriturismo); come elemento di difesa del suolo dai rischi di natura idrogeologica, attuata attraverso la manutenzione delle sistemazioni agrarie con funzione di regimazione dello scolo delle acque superficiali; come elemento di valore paesaggistico e storico testimoniale del paesaggio agricolo tradizionale. - La valorizzazione dei sistemi storici e ambientali che, insieme ai caratteri fisici, costituiscono gli elementi di identità del territorio. Laddove sono ancora riconoscibili e presenti i caratteri strutturali e formali dell’area, questi devono essere considerati come risorsa Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 20 di 101 - - - - - - - - - specifica ed essere recuperati e valorizzati per essere reinseriti in un circuito economico-urbanistico, produttivo, corretto e valido. Una corretta ridistribuzione delle funzioni al fine di assicurare l’equilibrio e l’integrazione tra il sistema di organizzazione degli spazi e il sistema di organizzazione dei tempi nei diversi cicli della vita umana in modo da favorire una fruizione dei servizi pubblici e privati di utilità generale che non induca necessità di ulteriore mobilità, ma tenda alla riduzione di questa. La definizione di un nuovo quadro infrastrutturale viario: a)- per il superamento della strettoia sulla Strada Statale n. 12 in località Ponte a Serraglio evitando il suo attraversamento; b)- per il miglioramento del tracciato delle strade provinciali e comunali che servono le numerose frazioni periferiche ai fini di un più agile e sicuro collegamento tra il capoluogo e i centri periferici, per favorire il loro recupero residenziale e ricettivo turistico; c)- per individuare ulteriori tracciati per il raggiungimento delle frazioni o per il collegamento delle frazioni tra loro al fine di dare la possibilità di avere una doppia possibilità di raggiungimento dei centri abitati che purtroppo spesso risultano isolati a causa di eventi di franosità. Nuove viabilità che comunque dovranno essere realizzate come ristrutturazione e adeguamento di tracciati esistenti. La previsione di una area di scambio intermodale in prossimità della stazione ferroviaria da destinarsi a nuova stazione delle autolinee e di una area di parcheggio per automezzi privati. Nelle aree industriali poste nelle immediate adiacenze della ferrovia (Val Fegana), si dovranno predisporre interventi per la realizzazione di tronchetti ferroviari. La definizione dei criteri per realizzare un piano dei parcheggi pubblici atto a favorire l’accessibilità ai centri del fondovalle della Lima e alle frazioni storiche. Le aree destinate a tale fine dovranno anche permettere il riequilibro di alcune funzioni e il ridisegno di alcune porzioni urbane quali veri e propri nuovi “ingressi” ai centri abitati. L’individuazione dei criteri per la realizzazione della Strada Parco delle Terme: infrastruttura di particolare valore di immagine per la riqualificazione, la dotazione di infrastrutture ed il collegamento tra la stazione ferroviaria e il capoluogo di Bagni di Lucca Villa, attraversando e dotando di servizi Fornoli – Ponte delle Catene – Ponte a Serraglio – Bagni di Lucca Villa. Nuova progettazione dell’ambito compreso tra Villa Fiori, Lungo Lima, centro di Ponte al Serraglio, quale “Porta delle Terme” elemento urbano di primaria importanza storica culturale e turistica del comprensorio del sistema termale della Valle della Lima e punto medio e di riferimento della Strada Parco delle Terme . Nuovo sviluppo Turistico Ricettivo della Zona Termale, individuando nella disciplina del vigente P.P. della Zona Termale quelle che sono le potenzialità residue e quelle che sono le ulteriori possibilità di sviluppo o di modifica rispetto agli obbiettivi iniziali del P.P. L’ampliamento del parco fluviale e delle dotazioni di verde pubblico ed attrezzature per lo sport ed il tempo libero da organizzarsi lungo le rive della Lima in continuità con quelle esistenti. La ristrutturazione urbanistica di aree ad uso industriale dismesse o sottoutilizzate, ubicate in stretta dipendenza ed adiacenza ai centri abitati, che costituiscono parte incongrua del tessuto urbano; l’obbiettivo è quello di disciplinare e incentivare la loro trasformazione Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 21 di 101 formale e funzionale per un uso prevalentemente residenziale e terziario, inoltre per ricostituire una nuova immagine formale e un migliore equilibrio funzionale del centro. - La riorganizzazione e la revisione quantitativa del sistema insediativo residenziale, produttivo e commerciale, direzionale, turistico ricettivo, con le suddivisioni territoriali tra e le varie distinte necessità dei centri abitati della Val di Lima (Fornoli – Ponte a Serraglio Bagni di Lucca Capoluogo – agglomerato di Palleggio e centri limitrofi) e i centri abitati delle frazioni storiche isolate. - La completa revisione della disciplina del Patrimonio Edilizio Esistente delle frazioni storiche in funzione di una maggiore possibilità di intervento, andando a individuare le residue possibilità di sviluppo per nuova edificazione delle aree di frangia delle frazioni stesse. - L’individuazione delle aree di salvaguardia paesaggistica: cioè quelle porzioni di territorio dove il contenimento delle trasformazioni possa garantire la salvaguardia degli elementi di valore del paesaggio antropico generato dalla presenza dei centri storici sulle pendici delle vallate. - La riqualificazione e l’individuazione di zone per l’agriturismo e il turismo di presidio del territorio aperto, attraverso la disciplina della ristrutturazione e cambio di destinazione dei manufatti esistenti nel territorio aperto con le dovute salvaguardie. - La riconsiderazione dei nuclei di antica formazione suscettibili di completamento e di riordino urbanistico che, per la loro collocazione territoriale sono da considerare i capisaldi di un nuovo sviluppo principalmente connesso con attività turistiche e di piccola ricettività. - Interventi di recupero del patrimonio edilizio nelle zone extraurbane per il rilancio delle attività primarie e per finalità residenziali e turisticoricettive. Ulteriori specifici obiettivi sono individuati nelle disposizioni relative a ogni sistemate territoriale, funzionale e nelle singole U.T.O.E. 2.2.2 - I suddetti obbiettivi risultano in linea con quanto indicato all’art.13 delle norme del P.T.C. e del P.I.T. e ne rappresentano la definizione e la precisazione a livello comunale. ******************************************************** Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 22 di 101 3. Criteri e indirizzi generali per la definizione degli elementi strutturali del territorio. 3.1- Individuazione dei sistemi territoriali sensi dell’art. 39 del P.I.T. il territorio del Comune di Bagni di Lucca appartiene al sistema territoriale di programma denominato “La Toscana dell’Appennino”. Il P.T.C., all’art.12 comma 2 delle Norme, prevede una articolazione del suddetto sistema territoriale che riconosce il territorio del Comune di Bagni di Lucca nell’ambito della Valle del Serchio a sua volta articolato (ai sensi dell’art.16 delle Norme del P.T.C.) in unità territoriali complesse “dotate di specifica identità culturale, paesaggistica e ambientale […]”. In riferimento al territorio del Comune di Bagni di Lucca e alla tavola grafica del P.T.C. contrassegnata con B.3 esse sono: a) AP8 – Il pre appennino montano. b) AP11 – Il bacino di Bagni di Lucca. c) AP12 – Il Prato Fiorito e la valle dello Scesta. d) FV2 – Il fondovalle della Lima. e) PZ1 – Lucchio e Casoli. f) PZ2 – I contrafforti di Ligliano, Brandegli, Crasciana e Csabasciana. g) PZ3 – La dorsale delle Pizzorne e il retroterra collinare delle Ville Lucchesi. 3.2 - Conformemente a tale organizzazione strutturale, ma con particolare approfondimento in riferimento al territorio del Comune di Bagni di Lucca, si sono definiti illustrati all'Elaborato 2 - Allegato 2 della presente relazione individuando: - la descrizione di ogni singolo sistema territoriale; - le strategie e indirizzi di ogni singolo sistema territoriale. I suddetti obiettivi sono perseguiti secondo gli indirizzi e le strategie di sviluppo indicate: - nei sistemi funzionali e sub-sistemi; - nello statuto dei luoghi dei relativi sistemi e sub-sistemi; - nelle singole UTOE. ******************************************************** Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 23 di 101 4. Individuazione dei sistemi funzionali 4.1 - Il sistema funzionale rurale. 4.1.1 - Il sistema a prevalente naturalità di crinale Il quadro conoscitivo individua le aree a prevalente naturalità di crinale mantenendo la perimetrazione delle aree a prato pascolo di crinale, così come definite all'inteno della "Variante per il Territorio Aperto". All'interno di queste riconosce le aree agricole per interventi di cui alla L.R.T. n. 64/95, art.1, com. 4°°, di cui all'art. 16 della stessa "Variante per il Territorio Aperto". Le aree risultano soggette a particolare normativa al fine di salvaguardare l'ambiente e il paesaggio agrario, al fine di promuovere la valorizzazione dell'economia rurale attraverso l'integrazione della con altre funzioni e settori produttivi compatibili con la tutela e coerenti con la valorizzazione delle risorse del territorio. La specifica perimetrazione cartografica delle aree per gli interventi di cui al presente articolo viene demandata in sede di stesura del Regolamento Urbanistico, che sulla base dei criteri ed indirizzi di cui al successivo elenco, disciplinerà dette aree. Area individuata "Albereta" Area in località Albereta dove è previsto l’intero recupero dei luoghi e del patrimonio edilizio esistente attraverso l’utilizzo dei manufatti edilizi esistenti. La perimetrazione che individuerà il Regolamento Urbanistico costituirà individuazione del comparto del piano urbanistico attuativo di iniziativa pubblica o privata. Per il patrimonio edilizio esistente presente nell’area è consentito l’utilizzo a carattere turistico ricettivo. Nelle aree ricadenti in Classe di Pericolosità geomorfologica e idraulica rilevante sono consentiti solo interventi di restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia senza aumenti di livelli di rischio rispetto all'esistente realizzato, gli interventi di consolidamento, nonché gli interventi di bonifica ambientale. Area individuata " Ponte a Gaio" Area in cui è previsto l’intero recupero dei luoghi e del patrimonio edilizio esistente attraverso l’utilizzo dei manufatti edilizi esistenti. La perimetrazione che individuerà il Regolamento Urbanistico costituirà individuazione del comparto del piano urbanistico attuativo di iniziativa pubblica o privata. Per il patrimonio edilizio esistente presente nell’area è consentito l’utilizzo a carattere turistico ricettivo. Nelle aree ricadenti in Classe di Pericolosità geomorfologica e idraulica rilevante sono consentiti solo interventi di restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia senza aumenti di livelli di rischio rispetto all'esistente realizzato, gli interventi di consolidamento, nonché gli interventi di bonifica ambientale. Area individuata " Casentini" Aarea destinata a mini area di sosta attrezzata per campeggio per numero 10 piazzole e servizi connessi. La perimetrazione che individuerà il Regolamento Urbanistico costituirà individuazione del comparto del piano urbanistico attuativo di iniziativa pubblica o privata. Per il patrimonio edilizio esistente presente nell’area è consentito l’utilizzo a carattere turistico ricettivo. Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 24 di 101 Nelle aree ricadenti in Classe di Pericolosità geomorfologica e idraulica rilevante sono consentiti solo interventi di restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia senza aumenti di livelli di rischio rispetto all'esistente realizzato, gli interventi di consolidamento, nonché gli interventi di bonifica ambientale. Area individuata " Fontana a Troghi" Area con destinazione turistica ricettiva, è presente un rifugio ed è previsto l'ampliamento di tale struttura. La perimetrazione che individuerà il Regolamento Urbanistico costituirà individuazione del comparto del piano urbanistico attuativo di iniziativa pubblica o privata. Per il patrimonio edilizio esistente presente nell’area è consentito l’utilizzo a carattere turistico ricettivo. Nelle aree ricadenti in Classe di Pericolosità geomorfologica e idraulica rilevante sono consentiti solo interventi di restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia senza aumenti di livelli di rischio rispetto all'esistente realizzato, gli interventi di consolidamento, nonché gli interventi di bonifica ambientale. Area individuata "Mercatello" Area con destinazione turistica ricettiva; è in corso di realizzazione il recupero di un edificio da destinare a rifugio, ed è previsto l'ampliamento di tale struttura. La perimetrazione che individuerà il Regolamento Urbanistico costituirà individuazione del comparto del piano urbanistico attuativo di iniziativa pubblica o privata. Per il patrimonio edilizio esistente presente nell’area è consentito l’utilizzo a carattere turistico ricettivo. Nelle aree ricadenti in Classe di Pericolosità geomorfologica e idraulica rilevante sono consentiti solo interventi di restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia senza aumenti di livelli di rischio rispetto all'esistente realizzato, gli interventi di consolidamento, nonché gli interventi di bonifica ambientale. Area individuata " Piani di Vico" La perimetrazione che individuerà il Regolamento Urbanistico costituirà individuazione del comparto del piano urbanistico attuativo di iniziativa pubblica o privata. 4.1.2 - Il sub-sistema a prevalente naturalità diffusa Il quadro conoscitivo individua le aree a prevalente naturalità diffusa mantenendo la perimetrazione delle aree boscate, così come definite all'interno della "Variante per il Territorio Aperto". All'interno di queste riconosce le aree agricole per interventi di cui alla L.R.T. n. 64/95, art.1, com. 4°°, di cui all'art. 16 della stessa "Variante per il Territorio Aperto". Le aree risultano soggette a particolare normativa al fine di salvaguardare l'ambiente e il paesaggio agrario, al fine di promuovere la valorizzazione dell'economia rurale attraverso l'integrazione della con altre funzioni e settori produttivi compatibili con la tutela e coerenti con la valorizzazione delle risorse del territorio. La specifica perimetrazione cartografica delle aree per gli interventi di cui al presente articolo viene demandata in sede di stesura del Regolamento Urbanistico, che sulla base dei criteri ed indirizzi di cui al successivo elenco, disciplinerà dette aree. Area individuata "Campore" Area in località Campore con destinazione turistica ricettiva è previsto che l’intero recupero dei luoghi e del patrimonio edilizio esistente possa avvenire attraverso un’azione di salvaguardia e valorizzazione, ma di contemporaneo utilizzo dei manufatti edilizi e di mantenimento del sistema Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 25 di 101 ambientale rappresentato dal prato - pascolo e dal castagneto da frutto che qui assumono particolari caratteri e valenze paesistiche e testimoniali. 4.1.3 - Il sistema di interesse agricolo primario Il quadro conoscitivo individua le aree di interesse agricolo primario mantenendo la perimetrazione delle aree aree agricole di costa, aree di salvaguardia fluviale, aree agricole di fondovalle 1, aree agricole di fondovalle 2, aree agricole, così come definite all'interno della "Variante per il Territorio Aperto". All'interno di queste riconosce le aree agricole per interventi di cui alla L.R.T. n. 64/95, art.1, com. 4°°, di cui all'art. 16 della stessa "Variante per il Territorio Aperto". Le aree risultano soggette a particolare normativa al fine di salvaguardare l'ambiente e il paesaggio agrario, al fine di promuovere la valorizzazione dell'economia rurale attraverso l'integrazione della con altre funzioni e settori produttivi compatibili con la tutela e coerenti con la valorizzazione delle risorse del territorio. La specifica perimetrazione cartografica delle aree per gli interventi di cui al presente articolo viene demandata in sede di stesura del Regolamento Urbanistico, che sulla base dei criteri ed indirizzi di cui al successivo elenco, disciplinerà dette aree. Area individuata "Ponte a Diana" Area in località Ponte a Diana destinata a maneggio. Per il patrimonio edilizio esistente, presente nell’area, è consentito l’utilizzo a carattere turistico ricettivo. La perimetrazione che individuerà il Regolamento Urbanistico costituirà individuazione del comparto del piano urbanistico attuativo di iniziativa pubblica o privata. Nelle aree ricadenti in Classe di Pericolosità geomorfologica e idraulica rilevante sono consentiti solo interventi di restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia senza aumenti di livelli di rischio rispetto all'esistente realizzato, gli interventi di consolidamento, nonché gli interventi di bonifica ambientale. Area individuata " Albereta" Area destinata a mini area di sosta attrezzata per campeggio La perimetrazione che individuerà il Regolamento Urbanistico costituirà individuazione del comparto del piano urbanistico attuativo di iniziativa pubblica o privata. 4.1.4 - Il sistema di salvaguardia storico paesaggistica Il quadro conoscitivo individua le aree di salvaguardia storico paesaggistica utilizzando in parte la perimetrazione delle aree di salvaguardia paesaggistica, così come definite all'interno della "Variante per il Territorio Aperto". Il quadro conoscitivo utilizza esclusivamente le aree perimetrate che includono i centri storici delle frazioni sparse. All'interno di queste riconosce le aree agricole per interventi di cui alla L.R.T. n. 64/95, art.1, com. 4°°, di cui all'art. 16 della stessa "Variante per il Territorio Aperto". Le aree risultano soggette a particolare normativa al fine di salvaguardare l'ambiente e il paesaggio agrario, al fine di promuovere la valorizzazione dell'economia rurale attraverso l'integrazione della con altre funzioni e settori produttivi compatibili con la tutela e coerenti con la valorizzazione delle risorse del territorio. La specifica perimetrazione cartografica delle aree per gli interventi di cui al presente articolo viene demandata in sede di stesura del Regolamento Urbanistico, che sulla base dei criteri ed indirizzi di cui al successivo elenco, disciplinerà dette aree. Area individuata località "Casoli" Area articolata al suo interno in due sub aree: - Area destinata quale mini area di sosta attrezzata per campeggio; Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 26 di 101 - Area di salvaguardia del sistema lacustre dove operare azioni di salvaguardia e recupero ambientale e limitati interventi atti alla fruizione guidata dei luoghi.. Per il patrimonio edilizio esistente, presente nell’area, è consentito l’utilizzo a carattere turistico ricettivo. La perimetrazione che individuerà il Regolamento Urbanistico costituirà individuazione del comparto del piano urbanistico attuativo di iniziativa pubblica o privata. Nelle aree ricadenti in Classe di Pericolosità geomorfologica e idraulica rilevante sono consentiti solo interventi di restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia senza aumenti di livelli di rischio rispetto all'esistente realizzato, gli interventi di consolidamento, nonché gli interventi di bonifica ambientale. All'interno dell'area di salvaguardia del sistema lacustre si applicano altresì le prescrizioni di cui all'art. xx delle presenti norme. Area individuata località "Corona 1" Area con destinazione turistica ricettiva, è presente un ristorante ed è previsto l'ampliamento di tale struttura. La perimetrazione che individuerà il Regolamento Urbanistico costituirà individuazione del comparto del piano urbanistico attuativo di iniziativa pubblica o privata. Nelle aree ricadenti in Classe di Pericolosità geomorfologica e idraulica rilevante sono consentiti solo interventi di restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia senza aumenti di livelli di rischio rispetto all'esistente realizzato, gli interventi di consolidamento, nonché gli interventi di bonifica ambientale. Area individuata località "Corona 2" Area destinata a mini area di sosta attrezzata per campeggio. Per il patrimonio edilizio esistente, presente nell’area, è consentito l’utilizzo a carattere turistico ricettivo. La perimetrazione che individuerà il Regolamento Urbanistico costituirà individuazione del comparto del piano urbanistico attuativo di iniziativa pubblica o privata. Nelle aree ricadenti in Classe di Pericolosità geomorfologica e idraulica rilevante sono consentiti solo interventi di restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia senza aumenti di livelli di rischio rispetto all'esistente realizzato, gli interventi di consolidamento, nonché gli interventi di bonifica ambientale. Area individuata località " Ponte a Diana" Area è articolata al suo interno in due sub aree: - Area destinata quale mini area di sosta attrezzata per campeggio; - Area di salvaguardia del sistema fluviale. Per il patrimonio edilizio esistente presente nell’area è consentito l’utilizzo a carattere turistico ricettivo. 4.1.5 - Il sistema di interesse agricolo primario di salvaguardia paesaggistica Il quadro conoscitivo individua le aree di salvaguardia paesaggistica utilizzando in parte la perimetrazione delle aree di salvaguardia paesaggistica, così come definite all'interno della "Variante per il Territorio Aperto". Il quadro conoscitivo utilizza esclusivamente le aree perimetrate che escludono i centri storici delle frazioni sparse. All'interno di queste aree ai sensi dell'art. 1, comma 4°, della L.R.T. n. 64/95. Il Regolamento Urbanistico, sulla base del proprio quadro conoscitivo individuerà le aree del presente sub-sistema di interesse agricolo primario di salvaguardia storico paesaggistica, soggette a particolare normativa al fine di Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 27 di 101 salvaguardare l'ambiente e il paesaggio agrario, al fine di promuovere la valorizzazione dell'economia rurale attraverso l'integrazione della con altre funzioni e settori produttivi compatibili con la tutela e coerenti con la valorizzazione delle risorse del territorio. 4.2 - Individuazione degli edifici esistenti sul territorio rurale. 4.2.1 - Descrizione delle azioni previste e dei loro prevedibili impatti sull’ambiente. Il quadro conoscitivo ha approfondito in modo particolare l’analisi e valutazione degli immobili esistenti sottoposti a ristrutturazione e ampliamento. La strumentazione urbanistica vigente consente il cambio di destinazione d'uso e consistenti ampliamenti agli edifici esistenti sul territorio rurale. Uno degli obbiettivi del presente piano è la verifica e la valutazione degli effetti che tali trasformazioni comportano nel rispetto delle prescrizioni e indirizzi del P.T.C.. Si è ritenuto quindi inizialmente di verificare quali fossero le caratteristiche degli edifici esistenti sul territorio aperto e soprattutto quali fossero, approssimativamente, le loro dimensioni, ubicazioni e impegni in termini di superficie coperta. L’analisi cartografica e sul campo, ha individuato e precisato l’oggetto della ricerca, quantificando in 3'105 unità il patrimonio edilizio esistente potenzialmente suscettibile di interventi di ristrutturazione. (vedi Elaborato 3 - QUADRO CONOSCITIVO - allegato 1 - tavola 6: risorse territoriali essenziali – scala 1:10000.) La verifica inoltre si è spinta oltre andando a calcolare le entità plano volumetriche di un campione rappresentativo delle 3'105 unità: il 10%, cioè 311 edifici; su questi, attraverso le planimetrie catastali, sono state estratte le superfici coperte e le altezze medie, per poi individuare sette classi rispetto alle entità di superficie. Infine di ogni classe individuata è stata riassunta l’originale destinazione. Nel dettaglio l’analisi ha dato i seguenti risultati Classe 1 Edifici fino a 10 mq. 3,86% del totale Volume medio mc. 25 Sono edifici di modestissima entità, prevalentemente realizzati con materiali precari, ad un solo piano, di h max. = mt. 2,50. La volumetria media di tale classe di edifici è di mc. 25. Classe 2 Edifici da 10 a 20 mq. 27,33% del totale Volume medio mc. 45 Anche questi sono edifici di modesta entità, realizzati sia in muratura che con materiali precari, ma sempre ad un solo piano di h max. = mt. 3,00. La volumetria media di tale classe di edifici è di mc. 45. Classe 3 Edifici da 20 a 30 mq. 30,87% del totale Volume medio mc. 110 Troviamo in questa casistica ancora alcuni manufatti realizzati in materiale precario ma anche edifici in muratura come i classici metati, con un P.T. di altezza media mt. 2,50 ed un piano superiore, per l’essiccazione delle castagne, di altezza media mt. 2,00. La volumetria media di tale classe di edifici è di mc. 110. Classe 4 Edifici da 30 a 50 mq. 21,54% del totale Volume medio mc. 200 Trattasi di edifici agricoli in muratura principalmente utilizzati in passato come metati o attualmente come annessi agricoli, ripostigli, rimesse auto o Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 28 di 101 altre pertinenze a servizio di fabbricati di abitazione. L’altezza media può arrivare fino a ml. 5, disposta su due piani. La volumetria media di tale classe di edifici è di mc. 200. Classe 5 Edifici da 50 a 70 mq. 5,79% del totale Volume medio mc. 360 In questa casistica ritroviamo, oltre ad edifici in muratura utilizzati come annessi agricoli o pertinenze a servizio di abitazioni, anche delle abitazioni vere e proprie, per piccoli nuclei familiari, di tipologia a due piani di altezza media pari a mt. 6,00. La volumetria media di tale classe di edifici è di mc. 360. Classe 6 Edifici da 70 a 100 mq. 6,43% del totale Volume medio mc. 510 Trattasi in prevalenza di edifici abitativi, rurali o civili, con tipologia a due piani di altezza media pari a mt. 6,00. La volumetria media di tale classe di edifici è di mc. 510. Classe 7 Edifici di oltre 100 mq. 4,18% del totale Volume medio mc. 700 Oltre ad edifici abitativi, rurali o civili, si possono trovare anche edifici artigianali o industriali, per cui l’altezza media può arrivare fino a ml. 7,00. La volumetria media di tale classe di edifici sarà quindi di mc. 700 e oltre. Dall’analisi operata si è verificato che l’unità edilizia minima per poter attivare la ristrutturazione con la normativa vigente è quella individuata dalla classe 3, Edifici da 20 a 30 mq. 30,87% del totale Volume medio mc. 110 - 130. Non risultano particolari livelli di criticità nelle aree interessate in relazione alle potenzialità introdotte dalla Variante se non quelle dovute alle fragilità esistenti di natura geologica, geomorfologia e idraulica evidenziate e negli studi dovuti ai sensi della L.R.T. n.21/84; studi e prescrizioni allegate alla presente Variante così come prescritto all’art. 32, comma 5° e 6°, il tutto adeguato dalle prescrizioni sulle modalità di analisi introdotte dal P.T.C. della Provincia di Lucca. Indicazione delle misure idonee ad evitare, ridurre o compensare gli effetti negativi sull’ambiente, individuando la disponibilità delle risorse economiche da impiegare.- Accertamento del rispetto delle norme igienico sanitarie La disponibilità di infrastrutture, opere di urbanizzazione necessarie al riuso degli edifici esistenti sono apparse minime e già individuate all’interno dei programmi di Opere Pubbliche vigenti; inoltre sono state riconfermate le prescrizioni della normativa vigente che all’art. 42 precisano che: “Si definiscono opere di esclusiva competenza privata tutte quelle opere che dalle reti e/o dagli impianti di urbanizzazione esistenti sono a servizio dell'intervento privato richiesto. La realizzazione di tali opere, è a carico dei soggetti proponenti e non può comportare scomputo degli oneri concessori”. Per quanto attiene al rispetto delle norme igienico sanitarie le ristrutturazioni edilizie dovranno attenersi alle prescrizioni di Legge per quanto attiene alle opere di dimensionamento dei locali e inoltre rispettare quanto espressamente esplicitato nell’art. 40 per gli impianti di smaltimento liquami, che allega prescrizioni di natura geologica e geomorfologia. 4.2.2 - Interventi Sul Patrimonio Edilizio Esistente Nel Territorio Rurale Il P:S:, sulla base delle potenzialità di ristrutturazione, amplaimento e cambio di destinazione d'uso degli edifici esistenti in zona agricola; ed Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 29 di 101 inoltre e sulla base delle proprie valutazioni, ha introdotto le seguenti salvaguardie in attesa che il R.U. verifichi ulteriormente e disciplini in merito nel dettaglio del sistema rurale e effetti delle trasformazioni. 4.2.3 - Salvaguardie sul sistema funzionale rurale - dimensionamento Dimensionamento totale su tutto il territorio rurale per cambi di destinazione d'uso = 90 edifici. Il dimensionamento è stato calcolato in base al rapporto tra l'estensione del territorio interessato, la presenza degli edifici esistenti, i valori paesaggistici ambientali presenti. Estensione totale del sistema funzionale rurale Kq. 145,8 Sub sistema a prevalente naturalità di crinale - ex aree a prato pascolo di crinale Kq. 35,352 numero fabbricati n. 75 media 2,14 a Kq densità / sup. totale sistema 2,14/145,8= 1% 1% di 75 1 arrotondamento a 3 Sub sistema a prevalente naturalità diffusa - ex aree boscate Kq. 106,13 numero fabbricati n. 700 media 6,6 a Kq densità / sup. totale sistema 6,6/145,8= 4% 4% di 700 3,6 arrotondamento a 6 Sub sistema di salvaguardia paesaggistica - ex aree agricole di salvaguardia paesaggistica Kq. 3,14 numero fabbricati n. 110 media 35,48 a Kq densità / sup. totale sistema 35,48/145,8= 24% 24% di 110 21,6 arrotondamento a 22 Sub sistema di salvaguardia storico paesaggistica - ex aree agricole di salvaguardia paesaggistica Kq. 3,46 numero fabbricati n. 220 media 63,58 a Kq densità / sup. totale sistema 63,58/145,8= 44% 44% di 220 39,6 arrotondamento a 35 Sub sistema di interesse agricolo primario - ex area agricola di costa ex area di salvaguardia fluviale - ex area agricola di fondovalle 1 - 2 - ex aree agricole. Kq. 10,07 numero fabbricati n. 380 media 38,0 a Kq densità / sup. totale sistema 38/145,8= 26% 26% di 380 23,4 arrotondamento a 24 4.2.4 - Salvaguardie sul sistema funzionale rurale - prescrizioni Dotazioni da verifiacre in sede di rilascio di Concessione Edilizia. Approvvigionamento idrico - acquedotto comunale - impianto autonomo Depurazione - fognatura pubblica Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 30 di 101 - impianto autonomo Sicurezza geo morfologica - idraulica - relazione e prescrizioni sulla pericolosità geomorfologica e idraulica Smaltimento rifiuti solidi - regolamento comunale Disponibilità di energia e telecomunicazioni - allacciamento aereo in caso di linea esistente aerea a una distanza inferiore a ml. 50 - allacciamento interrato negli altri casi - stesse prescrizioni per allacciamenti a reti di telecomunicazione Viabilità - distanza massima da viabilità in uso - lunghezza massima della viabilità privata ml. 150 - pendenza media massima 15% - il progetto di viabilità deve essere ricompreso nell'istanza di C.E. Il mancato rispetto delle prescrizioni comporterà la non conformità della C.E. e l'impossibilità alla certificazione di agibilità. ******************************************************** Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 31 di 101 4.3. - Il sistema funzionale insediativo. 4.3.1 - Il Sistema delle aree di antica formazione Il sistema insediativo storico è individuato all’interno degli “elementi territoriali di interesse storico” e delle “aree urbane storiche” così come definite all'Art. 80 delle Norme del P.T.C., in riferimento alla tavola grafica C.1 del P.T.C. ed è evidenziato con apposita simbologia nell' Elaborato 3 QUADRO CONOSCITIVO - allegato 1 - tavola 6: risorse territoriali essenziali – scala 1:10000 del quadro conoscitivo del P.S.. L’organizzazione del territorio del Comune di Bagni di Lucca, sia dal punto di vista urbanistico che da quello storico-sociale, è fondata su un diffuso insediamento di antica formazione, costituito da case sparse, nuclei e veri e propri centri di buono e notevole valore architettonico. Il centro storico di Fornoli, Il centro storico di Ponte a Serraglio, fino al centro storico di Bagni di Lucca Villa, costituiscono i più importanti fenomeni insediativi della Val di Lima e del territorio Comunale. I centri minori delle frazioni sparse, costituiscono una maglia insediativa di notevole valore storico e paesaggistico. Il sub-sistema svolge un ruolo di livello storico-culturale ad uso prevalentemente residenziale valorizzato e integrato dalla presenza di attività, attrezzature e servizi compatibili con la residenza. I centri storici di Villa, Ponte a Serraglio e Fornoli sono da considerare come elementi di connessione tra il sistema urbano (ad uso residenziale e produttivo, con attività terziarie e un sistema dei servizi che si sono accumulati, )in maniera frammentaria), e il sistema extraurbano di origine agropastorale (con chiare connotazioni storico ambientali di valore, con potenzialità di sviluppo turistico notevoli) che necessita di un riordino e di una attenzione particolare. Per quanto attiene le attività produttive di antica origine, le aree di riserva per possibili futuri ampliamenti sono pressoché inesistenti. L’attenzione maggiore è rivolta, anche in questo settore, al riordino, al recupero ed alla eventuale riconversione di zone o edifici che, per necessità dovute a nuovi processi produttivi, ad una maggiore qualità dell’ambiente di lavoro, all’obbligo di interventi mirati a ridurre i rischi sul lavoro o l’emissione di fumi, residui od altro, debbono adeguarsi per qualità e quantità, alle future esigenze e necessità. Il piccolo artigianato connesso alle lavorazioni tipiche e l’artigianato di servizio ha problemi dovuti a necessità di ampliamenti funzionali e messa a norma di impianti. Per tali attività il P.S. promuove nuove localizzazioni e ampliamenti; per alcune di esse, vi sono sedi opportune anche in zone periferiche, atte a sostenere la popolazione residente, nel luogo di origine. 4.3.2 - Il Sistema delle aree a formazione compatta e di recente formazione a prevalente uso residenziale. Il sistema insediativo delle aree a formazione compatta e di recente formazione a prevalente uso residenziale, così come definite agli artt. 84, 86 delle Norme del P.T.C., in riferimento alla tavola grafica C.1 del P.T.C., è evidenziato con apposita simbologia nell' Elaborato 3 - QUADRO CONOSCITIVO - allegato 1 - tavola 6: risorse territoriali essenziali – scala 1:10000 del quadro conoscitivo del P.S. Il sub-sistema insediativo recente e in formazione ha un prevalente uso residenziale commisto ad attività Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 32 di 101 terziarie; è costituito principalmente da interventi edilizi attuati nel XX secolo, la cui configurazione urbanistica segue molteplici modelli aggregativi: da quello lineare lungo le principali direttrici di collegamento, a quello delle lottizzazioni più recenti, spesso caratterizzate da tipologie edilizie e disegno urbano estranei alla preesistente cultura architettonica e urbanistica. Nei centri minori la componente si manifesta con sporadici edifici isolati contermini al patrimonio storico. Negli interventi più recenti, si organizza in disegni senza una propria connotazione urbana caratterizzata da saturazioni casuali e da aggregazioni lineari lungo le principali vie di collegamento. Alla funzione abitativa si potranno affiancare e integrare attività terziarie e commerciali, attrezzature di livello decentrato e servizi. 4.3.3 - Il Sistema delle aree a prevalente uso produttivo. Il sistema delle aree prevalente uso produttivo è individuato all’interno delle “aree produttive recenti”, così come definite all’art. 85 delle Norme del P.T.C., in riferimento alla tavola grafica C.1 del P.T.C., ed è evidenziato con apposita simbologia nell' Elaborato 3 - QUADRO CONOSCITIVO allegato 1 - tavola 6: risorse territoriali essenziali – scala 1:10000 del quadro conoscitivo del P.S. Nel sub-sistema si distinguono tre concentrazioni principali: - le aree ad uso prevalentemente industriale poste sulla parte finale della valle del Torrente Fegana; - le aree ad uso prevalentemente industriale poste in prossimità parte finale della valle del Torrente Lima alla congiunzione col Fiume Serchio; - le aree a prevalente uso artigianale nella parte centrale della valle del torrente Lima che si sviluppano sulle due sponde dalla Villa fino alla frazione di Palleggio e oltre. 4.4. - Il sistema funzionale delle infrastrutture di comunicazione. 4.4.1 - Il Sistema della mobilità carrabile Quadro conoscitivo: Tavola n. 7 – Sistemi Infrastutturali e Tecnologici Strade Statali: Il Comune di Bagni di Lucca è attraversato dalla strada statale SS 12 dell’Abetone e del Brennero. Tale viabilità attraversa il territorio comunale lungo il torrente Lima, da Ponte a Serraglio fino alla loc. Tana a Termini, al confine con la Provincia di Pistoia. Le frazioni e l località attraversate sono nell’ordine: Ponte a Serraglio, Bagni di Lucca-Villa, Fabbriche di Casabasciana, Astracaccio, Scesta, Isola-Giardinetto, Tana Termini. Strade Regionali Il territorio comunale è attraversato dalla SR 445 della Garfagnana. Tale viabilità parte dal bivio della SS 12 in Località Chifenti (Comune di Borgo a Mozzano) attraversa il Torrente Lima entrando nella frazione di Fornoli, quindi proseguendo costeggia il fiume Serchio arrivando, dopo uno sviluppo di pochi chilometri, fino al confine con il Comune di Coreglia Ant.lli in corrispondenza del torrente Fegana. Strade Provinciali: Il territorio comunale è interessato da tre strade provinciali: Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 33 di 101 La S.P. nr.55 Benabbio-Boveglio, S.P. nr. 56 di Valfegana, S.P. nr. 18 Ponte a Serraglio – Fornoli. La S.P. nr. 55 Benabbio – Boveglio si sviluppa dalla S.S. nr. 12 in dal capoluogo in loc. Dominillo attraversando la fraz. di Benabbio e proseguendo sino a Boveglio in Comune di Villa Basilica. La S.P. nr. 56 di Valfegana si sviluppa dalla S.R. 445 in loc. Bocca di Fegana, costeggiando nella prima parte il Torrente Fegana entrando ed uscendo dal territorio comunale di Bagni di Lucca e Coreglia Antelminelli, attraversa la frazione di Val Fegana, Tereglio (Comune di Coreglia Ant.lli), Pruglio, Ospedaletto, sino a superare i confini comunali ed entrare nella Provincia di Modena. La S.P. nr. 18 Ponte a Serraglio – Fornoli collega la Stazione ferroviaria, posta in frazione di Fornoli, con la frazione di Ponte a Serraglio. Strade Comunali: La rete stradale comunale è composta da varie strade rotabili che percorrendo la valle del Torrente Lima, congiungono le frazioni con il Capoluogo. Sono caratterizzate da un livello di traffico medio basso ed esclusivamente locale. Principali strade di collegamento tra le frazioni: Strada Comunale per Lugliano. Parte dalla S.S. nr. 12 in loc. Ponte Conte di Torino si sviluppa lungo il Torrente Bugliesima e giunge in fraz. Lugliano. La lunghezza della strada è di circa 3 km per una larghezza media di 5 mt. Strada Comunale per Brandeggio Parte dalla S.S. nr. 12 in loc. Ospedaletto e giunge in fraz. Brandeggio. La lunghezza della strada è di circa 6 km per una larghezza media di 4 mt. Strada Comunale per Casabasciana e Crasciana. Parte dalla S.S. 12 in loc. Fabbriche di Casabasciana attraversa la frazione di Casabasciana e giunge nella frazione di Crasciana. La lunghezza è di circa 4 Km sino a Casabasciana e di circa altri 3 km da Casabasciana a Crasciana con una larghezza media di 5 mt. Strada Comunale per Sala. Parte dalla strada Comunale per Casabasciana-Crasciana a circa dal km 1 e giunge dopo poche centinaia di metri nella località di Sala. Strada Comunale per Casoli. Parte dalla S.S. nr. 12 in località Ponte Maggio e giunge in fraz. di Casoli. La lunghezza è circa 2 Km per una larghezza media di circa 4 mt. Strada Comunale per Lucchio. Parte dalla S.S. nr. 12 in località Tana Termini e giunge in fraz. di Lucchio. La lunghezza è circa 4 km per una larghezza media di circa 4 mt. Strada Comunale per Zato. Parte dalla strada Comunale per Lucchio in località Colle della Croce e giunge, dopo poche centinaia di metri nella località di Zato. Strada Comunale per Vico Pancellorum Parte dalla S.S. nr. 12 in località Ponte Coccia, seguendo a tratti l’andamento del Rio Coccia di Vico e giunge in frazione di Vico Pancellorum. La lunghezza è di circa 3 Km per una larghezza media di 5 mt. Strada Comunale per Limano. Parte dalla S.S. nr. 12 in località Giardinetto e giunge nella frazione di Limano. La lunghezza è di circa 2 km per una larghezza media di 5 mt. Strada Comunale per Cocciglia. Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 34 di 101 Parte dalla S.S. nr. 12 in località Scesta e giunge alla frazione di Cocciglia. La lunghezza è di circa 1 Km per una larghezza media di 4 mt. Strada Comunale per Palleggio. Parte dalla S.S. nr. 12 in località Astracaccio e giunge dopo poche centinaia di metri in frazione di Palleggio. La larghezza media è di circa 5 mt. Strada Comunale della Controneria. Parte dal capoluogo in località Corsena e giunge in frazione di San Cassiano. Lungo il percorso si dipartono piccoli tratti di strada comunali che nell’ordine raggiungono le località di Guzzano, Gombereto, Longoio, le frazioni di San Gemignano e Pieve di Controne, le località di Vetteglia, Campiglia, Cappelle, Vizzata, Livizzano, Cembroni, Cocolaio. Dalla frazione di San Cassiano la strada continua attraversando la frazione di Palleggio ricollegandosi alla S.S. nr. 12 in località Astracaccio. La lunghezza sino a San Cassiano è di circa 7 Km per una larghezza media di 5 mt. Strada Comunale per Montefegatesi Per giungere nella frazione di Montefegatesi vi sono tre possibili viabilità Comunali. a) Dalla strada comunale della Controneria in località San Rocco fino a Montefegatesi. La lunghezza è di circa 4 Km per una larghezza media di 5 mt. b) Dalla frazione di Monti di Villa giunge a Montefegatesi. La lunghezza è di circa 1 Km per una larghezza media di 4 mt. c) Dalla strada Provinciale nr. 56 di Valfegana in loc. Motta di Pruglio giunge a Montefegatesi. Strada Comunale per Monti di Villa Parte dalla S.P. nr. 18 Ponte a Serraglio – Fornoli in località la Cova e Giunge fino alla frazione di Monti di Villa. Lungo il percorso attraversa le frazioni di Granaiola e Pieve di Monti di Villa. La lunghezza complessiva è di circa 6 km. Strada Comunale per Riolo. Per giungere nella località di Riolo ci sono due possibilità: a) Dalla frazione di Monti di Villa per circa 1 km e larghezza media di circa 3 mt. b) Dalla strada comunale per Monti di Villa in località Molino di Fronzola per circa 2 Km larghezza media di circa 3 mt. Strada Comunale per Bagni Caldi e Colle. Parte dalla piazza di Ponte a Serraglio giungendo fino alla frazione di Bagni Caldi. Di seguito prosegue per la località Colle. La lunghezza sino a Bagni Caldi è di circa 1 Km per una larghezza media di 6 mt mentre il tratto Bagni Caldi – Colle è di poche centinaia di metri per una larghezza media di circa 3,5 mt. Il territorio comunale è attraversato inoltre da una viabilità di importanza secondaria rispetto a quanto sopra elencato costituito da Viabilità comunale e vicinale. Tale viabilità risulta descritta nell’elenco delle strade comunali approvato con delibera di C.C. nr. 76 del 07/05/1966. Infrastrutture per la mobilità. In questo tematismo sono stati individuati i percorsi, desumendoli dalla CTR, delle seguenti tipologie di strade: Viabilità Comunale (sono stati individuati le strade comunali principali di collegamento tra le frazioni) Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 35 di 101 Viabilità sopra comunale (S.S. 12 dell’Abetone e del Brennero, S.R. 445 della Garfagnana, S.P. nr.55 Benabbio-Boveglio, S.P. nr. 56 di Valfegana, S.P. nr. 18 Ponte a Serraglio – Fornoli) Viabilità ferroviaria Viabilità secondaria (Risulta individuata sulla CTR di base). 4.4.2 - Il Sistema della mobilità ferroviaria Quadro conoscitivo: Tavola n. 3 - Ricognizione P:R:G: vigente Il sistema di trasporto ferroviario ha una dimensione contenuta sul territorio comunale; la linea ferroviaria Aulla Lucca - Pisa si sviluppa lungo la modesta porzione di territorio che coincide con il fondovalle del Fiume Serchio. La line risulta destinata prevalentemente a traffici locali: Linea Aulla - Lucca - Pisa 4.4.3 - Criticità Il Sistema della mobilità carrabile - ferroviaria Il quadro conoscitivo individua una offerta limitata di tali dotazioni di viabilità che sicuramente influisce sull'attuale contenimento dello sviluppo del territorio. La domanda si può distinguere in tre distinti settori: 1)- domanda di maggiori dotazioni di viabilità di più vasto riferimento territoriale, quale la variante sulla S.S. n.12 in località Ponte a Serraglio 2)-. domanda di maggiore flessibilità nella realizzazione e ampliamento della maglia di viabilità comunale che serve le varie frazioni del comune; 3)- domanda di accrescimento delle possibilità di sfruttamento della infrastruttura ferroviaria, sia per la mobilità delle persone sia delle merci. - Nel primo caso necessita la riproposizione del progetto della Opera Pubblica quale la Variante alla S.S. n.12 in località Ponte a Serraglio individuata anche dal P.T.C. all'interno dell'Appendice 3, scheda n.15 delle Norme di Attuazione. - Nel secondo caso si tratta di dare la possibilità di realizzare viabilità alternative, su tracciati esistenti non conformi, per il raggiungimento delle frazioni sparse al fine di garantire il collegamento anche in caso di interruzione di una viabilità. - Nel terzo caso si tratta di una riprogettazione della esistente stazione ferroviaria passeggeri adeguandola alle necessità di uso e collegandola con il fondovalle della Lima maggiormente urbanizzato (Fornoli Capoluogo); ed inoltre nella progettazione di una nuova infrastruttura quale la "Strada Parco delle Terme"; e un nuovo sviluppo per uno "Scalo Merci Pubblico" a servizio delle industrie private da ubicare nella parte terminale della Val Fegana, in prossimità della zona industriale esistente. 4.5. - Il sistema funzionale delle attrezzature 4.5.1 - Centrali idroelettriche Quadro conoscitivo: Tavola n. 3 - Ricognizione P:R:G: vigente Nel territorio comunale sono individuate nr. 3 centrali per la produzione di energia idroelettrica. Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 36 di 101 Esse sono site rispettivamente nei pressi dell’abitato di Fabbriche di Casabasciana e nella località Ravacce lungo il Torrente Lima, e in loc. Alle Cime lungo il Torrente Fegana. Le centraline sono puntualmente riportate nell’elaborato del quadro conoscitivo denominato: 4.5.2 - Sedi di biblioteche pubbliche Quadro conoscitivo: Tavola n. 6 - Risorse Territoriali Essenziali Sul territorio comunale è presente una biblioteca sita presso Bagni di Lucca Villa, nell’edificio denominato “Chiesa Inglese”. Emergenze storiche – Chiesa sconsacrata 4.5.3 - Gli impianti sportivi di frazione Quadro conoscitivo: Tavola n. 3 - Ricognizione P:R:G: vigente. Tavola n. 5 - Risorse Territoriali Essenziali. Piano per l’edilizia economica popolare – area 167, Piano Particolareggiato della zona Termale Sul P.R.G.C. vigente sono individuate le aree destinate ad impianti sportivi nella Z.T.O. “Verde pubblico sportivo”, all’interno dell’area P.E.E.P. in Fornoli, loc. Cafaggio “ Verde attrezzato”, nel piano particolareggiato della zona Termale “ Attrezzature per lo sport e turismo termale” Le aree individuate sono: San Cassiano, campo da calcio; Scesta, campo da calcio, Bagni di Lucca – Villa, loc. Corsena, non attuato; Zato, campo da calcio Bagni di Lucca – Villa, via Roma, campi da tennis e da calcetto; Ponte a Serraglio, Via di Lima, Stadio delle Terme, campo da calcio e atletica leggera; Bagni di Lucca – Villa, loc. Belvedere, campo da calcio; Fornoli, loc. Cafaggio, campo da calcetto. Fornoli, campo sportivo Via De Gasperi; Monti di Villa, campo Sportivo; Bagni di Lucca – Villa, piscine comunali. 4.5.4 - Il parco fluviale e le aree a verde pubblico Quadro conoscitivo: Tavola n. 3 - Ricognizione P:R:G: vigente. Tavola n. 5 - Risorse Territoriali Essenziali. Nel P.R.G.C. vigente è prevista una vasta area destinata a Parco fluviale. L’area corre lungo il Torrente Lima a partire dalla confluenza a valle con il Fiume Serchio sino all’abitato di Bagni di Lucca – Villa in prossimità della località “Ponte Nuovo”. Le principali aree destinate a verde pubblico sono ubicate come segue: · S.Gemignano, sotto la chiesa; · Ponte a Serraglio, Villa Fiori; · Ponte a Serraglio, giardini pubblici in loc. Al Cimitero; · Colle, all’interno della zona termale; · Parco Pubblico Contessa Canalini al Capoluogo; · Parco Villa Ada al Capoluogo; · Parco della Diga a Fornoli; · Parco della Pace a Fornoli; Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 37 di 101 · · · Parco giochi a Fornoli; Parco ai caduti a Montefegatesi; Parco giochi “La Lucciola” a Benabbio. 4.5.5 - Gli impianti per lo smaltimento dei rifiuti solidi Quadro conoscitivo: Tavola n. 3 - Ricognizione P:R:G: vigente. Sul P.R.G.C. vigente è prevista una area destinata al Trasferimento dei Rifiuti solidi urbani in Bagni di Lucca – Villa, loc. Ponte a Diana. Tale area risulta dismessa L’ubicazione dell’area è individuata nell’elaborato del quadro conoscitivo nella TAVOLA 03-a - P.R.G.C. vigente 4.5.6 - Le aree degli impianti di depurazione Quadro conoscitivo: Tavola n. 3 - Ricognizione P:R:G: vigente. Sul P.R.G.C. vigente sono individuati puntualmente gli impianti di depurazione nelle seguenti frazioni e località: Brandeglio, Crasciana, Guzzano, Monti di Villa, Gombereto, Lugliano, Casabasciana, Val Fegana, Benabbio, Fabbriche di Casabasciana, Montefegatesi, Limano, Vico Pancellorum, Lucchio, Bagno alla Villa, Pian dei Berci (Fornoli), Fornoli (alla stazione), Fornoli (privato “ Ditta Alce S.p.a.”), Granaiola, Vizzata (S.Cassiano), Cocolaio (San Cassiano), Astracaccio, Pieve di Controni, Vetteglia. Inoltre in Val Fegana e in Fornoli (privato “ Ditta Alce S.p.a.”) oltre all’individuazione puntuale è prevista anche l’area destinata alla depurazione. 4.5.7 - Le aree degli impianti dell’acquedotto. Quadro conoscitivo: Tavola n. 7 - Sistemi Infrastrutturali e Tecnologici. Nelle tavole del quadro conoscitivo sono state individuate puntualmente le opere di presa differenziandole tra quelle allacciate e non al pubblico acquedotto ed i tracciati di massima degli acquedotti stessi. L’individuazione è stata desunta dalla “CARTA DELLE EMERGENZE GEOLOGICHE” allegata alla Variante per il territorio aperto di adeguamento alla L.R. 64/95, approvata con D.C.C. n° 14 del 28/2/2000, pubblicata sul B.U.R.T. del 5/4/2000; Di seguito sono riportate le località con opere di presa allacciate al pubblico acquedotto (tra parentesi il numero delle opere di presa presenti) e le frazioni servite: - Sette Fontane (2), Merizzocchi, Ronco alimentano la frazione di Lugliano; - Bugliesima alimenta l’omonima località; - Cassaio (4) e Formignatica alimentano la frazione di Benabbio; - Tagliegora e Pian D’Ospedaletto alimentano la frazione del Capoluogo; - ·Belvedere (3) alimenta l’acquedotto del Belvedere che serve la loc. Mura di Sopra; - Muraglione alimenta la frazione del Capoluogo; - Cerretella, Orticeta e Sopra il Cimitero alimentano la frazione di Crasciana; - Carnasciale e La Polla alimentano la frazione di Casabasciana; - La Polla alimenta la frazione di Casoli; - C.Piana alimenta la località di Sala; Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 38 di 101 - Sostetto alimenta la frazione di Fabbriche di Casabasciana; 3 opere di presa nel Comune di Pescia loc. Revia alimentano la frazione di Lucchio e Zato; - 1 opera di presa nel Comune di Piteglio alimenta la frazione di Tana Termini; - Pollatoio (2) alimenta le frazioni di Vico Pancellorum, Isola e Giardinetto; - Solco Leto, Tricavolo e Lato alimentano la frazione di Limano; - Madriceto alimenta le frazioni di Cocciglia, Scesta; - Mandriane alimenta la località Astracaccio e Scesta lato valle; - Rifologno 1 alimenta la frazione di Palleggio; - Rifologno 1 e 2 alimenta le frazioni di Fabbriche di Casabasciana, Pian d’Ospedaletto, Capoluogo, Ponte a Serraglio, Fornoli; - Ferriccioni, Metato di Bucari, Serini 1-2-3 alimentano tutte le frazioni della Controneria; - Campiglia alimenta l’omonima località; - Papavecchia alimenta Campiglia Alta; - Maiola alimenta l’omonima località; - Campo Grande (2) alimenta la frazione di Montefegatesi; - Fontanone (sotto Montefegatesi) alimenta le frazioni di Monti di Villa, Pieve Monti di Villa, Granaiola, Bagni Caldi, Ponte a Serraglio, Fornoli, Val Fegana; - Gavozzurri, Brassicaia e Pian di Riccio alimentano la frazione di Riolo; Nella citata “carta delle emergenze geologiche” allegata alla Variante per il territorio aperto di adeguamento alla L.R. 64/95, approvata con D.C.C. n° 14 del 28/2/2000, pubblicata sul B.U.R.T. del 5/4/2000, sono inoltre riportate le zone di salvaguardia delle sorgenti. 4.5..8 - I parcheggi Le dotazioni di parcheggi pubblici risultano carenti su tutto il territorio comunale sia per una previsione disattesa dalle pianificazioni previgenti, sia per le caratteristiche orografiche e di edificato storico. 4.5.9 - Criticità Centrali idroelettriche Il quadro conoscitivo individua la dotazione di infrastrutture che consentono lo sfruttamento della energia rinnovabile dell'acqua. Lo sfruttamento deve essere incentivato garantendo il rispetto dei valori paesaggistici e ambientali e salvaguardando il minimo vitale delle portate dei corsi d'acqua interessati. Biblioteche pubbliche Le sedi individuate dal quadro conoscitivo necessitano di restauri e di ampliamenti di superficie che potranno essere individuati locali all'interno del patrimonio edilizio esistente anche di valore storico. Le sedi esistenti necessitano di restauri e ristrutturazioni per gli adeguamenti alle normative sismiche. Gli impianti sportivi di frazione Il quadro conoscitivo individua la dotazione di infrastrutture di impianti sportivi di frazione che risultano carenti e sotto dimensionati; necessitano ampliamenti e nuove individuazioni. Il parco fluviale e le aree a verde pubblico Il quadro conoscitivo individua la dotazione di infrastrutture ad uso del parco fluviale e le aree a verde pubblico che risultano carenti e sotto dimensionati; necessitano ampliamenti e nuove individuazioni. Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 39 di 101 Gli impianti per lo smaltimento dei rifiuti solidi Il quadro conoscitivo evidenzia la dotazione dei siti; necessita una revisione completa della disciplina da adottare per lo smaltimento in linea con le prescrizioni della Provincia sulla materia. Le aree degli impianti di depurazione Il quadro conoscitivo individua la dotazione di impianti che necessitano di amplimento e ammodernamento, inoltre la dotazione risulta insufficiente nel caso di ampliamento dei carichi urbanistici (residenza - industria). Le aree degli impianti dell’acquedotto. Il quadro conoscitivo individua la buona dotazione di impianti dell'acquedotto che però necessitano di adeguamenti, ristrutturazioni e ampliamenti nel caso di ampliamento dei carichi urbanistici (residenza industria). I parcheggi Le maggiori carenze si individuano nei centri storici di Fornoli, Ponte a Serraglio, Bagni di Lucca Villa. Necessita una attento dimensionamento in fase di redazione del R.U. e dei progetti generali di riqualificazione previsti 4.6. - Il sistema funzionale.dei servizi 4.6.1 - Servizi sanitari Quadro conoscitivo: Tavola n. 3 - Ricognizione P:R:G: vigente (escluso quella presente in Fornoli, via Papa Giovanni XXIII°) Nel territorio sono presenti i seguenti servizi sanitari: Bagni di Lucca Via Letizia dove è ubicato un fabbricato che ospita una sede distaccata dell’USL nr. 2; Fornoli, via Papa Giovanni XXIII°, dove al piano terra di un fabbricato di proprietà privata sono ubicati ambulatori medici dell’USL nr. 2; Bagni di Lucca - Villa, Via Roma, dove è ubicata la sede della Croce Rossa Italiana; Bagni di Lucca – Villa, via della Chiesa, dove è ubicata la Casa di Riposo per Anziani. Inoltre sul P.R.G.C. vigente sono previste due aree a Fornoli in via della Stazione e in loc. Cafaggio ed un fabbricato in Ponte a Serraglio denominato “Villa Fiori. 4.6.2 - Aree per la protezione civile Nel Piano Comunale di protezione civile datato 24 gennaio 1998 è prevista un’area di ammassamento soccorsi e accoglienza popolazione allo stadio comunale delle terme e nel parcheggio adiacente e antistante. La sede del C.O.M. (centro operativo misto) è prevista nel magazzino comunale in loc. Ravacce. 4.6.3 - Sedi direzionali della pubblica amministrazione di interesse sovracomunale. non sono presenti sedi di questa tipologia al di fuori delle sede comunale. 4.6.4 - Sedi dell’amministrazione comunale. Quadro conoscitivo: Tavola 6 – Risorse Territoriali Essenziali La sede dell’amministrazione comunale è ubicata in Bagni di Lucca – Villa, via Umberto I° 4.6.5 - Aree destinate alla istruzione secondaria superiore Quadro conoscitivo: Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 40 di 101 Tavola n. 3 - Ricognizione P:R:G: vigente Sul P.R.G.C. vigente è prevista una struttura in Bagni di Lucca – Villa, , via Crawford che attualmente è utilizzata come scuola media inferiore. 4.6.6 - Aree destinate alla istruzione secondaria inferiore Quadro conoscitivo: Tavola n. 3 - Ricognizione P:R:G: vigente Sul P.R.G.C. vigente è prevista ed opera una scuola media in Bagni di Lucca – Villa, via Crawford. 4.6.7 - Aree destinate alla istruzione primaria Quadro conoscitivo: Tavola n. 3 - Ricognizione P:R:G: vigente Sul P.R.G.C. vigente sono previste le seguenti scuole elementari: a) Fornoli, via De Gasperi b) San Cassiano, loc. Alla Chiesa c) Scesta, Via comunale per Palleggio d) Bagni di Lucca – Villa, via Crawford e) Bagni di Lucca – Villa, via Roma (dismessa) f) Pieve di Monti di Villa (dismessa) 5.5.8 - Area destinate alla scuola materna Quadro conoscitivo: Tavola n. 3 - Ricognizione P:R:G: vigente Sul P.R.G.C. vigente sono previste le seguenti scuole materne: a) Fornoli, via della Chiesa b) San Cassiano, loc. Alla Chiesa c) Fabbriche di Casabasciana, S.S. 12 dell’Abetone e del Brennero d) Bagni di Lucca – Villa, presso l’edificio denominato Villa Webb e) Ponte a Serraglio, loc. Camaione. 4.6.9 - Servizi per il consumo finale privato. Per servizi per il consumo finale privato si intendono quelli relativi al commercio al dettaglio, pubblici esercizi, riparazioni, servizi culturali e ricreativi, altri servizi personali (questi ultimi tre già esaminati ai paragrafi precedenti). Il quadro conoscitivo individua un quadro di riferimento esistente in cui detti servizi si sono sviluppati in base esclusivamente alla domanda e alle caratteristiche del mercato, senza una appropriata pianificazione e regolamentazione di settore. La pianificazione vigente consente (o non vieta espressamente) l'impianto di destinazioni d'uso commerciali nelle z.t.o. "A" - "B" - "C" - "F" - "E", lasciando la libero mercato l'attuazione temporale degli interventi, demandando alle istruttorie delle istanze di Concessione Edilizia, la verifica della rispondenza delle dotazioni di parcheggio necessarie ai sensi della normativa di settore sopraggiunta o addirittura precedente alla approvazione dello strumento urbanistico generale vigente. 4.6.10 - Servizi distributivi. Per servizi distributivi si intendono quelli relativi al commercio all'ingrosso e intermediazione commerciale, ai trasporti, ai servizi ausiliari, alle comunicazioni (questi ultimi due già esaminati ai paragrafi precedenti). Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 41 di 101 Il quadro conoscitivo individua nel territorio comunale una modesta realizzazione di impianti per il commercio all'ingrosso ecc., con una potenzialità residua per la realizzazione di nuovi impianti. 4.6.11 - Servizi alle imprese. Per servizi alle imprese si intendono quelli relativi al credito e servizi finanziari, assicurazioni, mediazioni immobiliari, servizi legali, servizi di contabilità e di consulenza fiscale, servizi tecnici, pubblicità e pubbliche relazioni, ricerca e sviluppo, pulizie, altri servizi. Il quadro conoscitivo individua una dotazione contenuta di servizi anche in relazione alla contenuta influenza del sistema produttivo sul territorio comunale. La dotazione attuale risulta trovare collocazione all'interno delle industrie stesse , nel tessuto commerciale delle singole frazioni, nelle dotazioni di servizi del capoluogo. 4.6.12 - Criticità del Il sistema funzionale.dei servizi L'offerta individuata dal quadro conoscitivo rappresenta un territorio sufficientemente servito di servizi sociali, accertando delle criticità per quanto attiene alla dotazione dei cimiteri, sanità e assistenza sociale. La domanda individuata trova possibilità di soddisfacimento all'interno del patrimonio edilizio esistente, ma necessita di nuove superfici e volumi nell'arco temporale di vigenza dello stesso. L'incremento necessario a soddisfare la domanda di servizi sociali, non può che essere riferita alla prevista crescita demografica ipotizzata considerando un aumento percentuale dei servizi esistenti di pari misura. Il Regolamento Urbanistico, sulla base del dimensionamento previsto, approfondisce le valutazioni effettuate e individua le specifiche destinazioni e localizzazioni in base al manifestarsi delle necessità e criticità. L'offerta di spazi destinati al consumo finale privato può decisamente definirsi soddisfacente in termini di quantità, avendo a disposizione una notevole quantità di patrimonio edilizio esistente ed inoltre potendo contare su una considerevole potenzialità residua dello strumento urbanistico generale vigente. La domanda di spazi per spazi destinati al consumo finale privato, anche in relazione all'arco temporale di vigenza del presente piano, si considera anch'essa soddisfatta in termini quantitativi, mentre in termini localizzativi il presente piano prescrive, contestualmente alla redazione del Regolamento Urbanistico, una pianificazione di settore, quale il Piano del Commercio, che individui e pianifichi, nell'arco temporale di vigenza del Piano Strutturale, lo sviluppo degli spazi destinati al consumo finale privato nel rispetto delle valutazioni proprie del Regolamento Urbanistico e della normativa di settore (Legge Bersani - Legge Tonioli). Per quanto attiene ai servizi distributivi le caratteristiche della struttura economica di produzione di beni sommata alle esigenze della prevista struttura del commercio al dettaglio e dei pubblici esercizi, non individuano una necessità di ampliare tali dotazioni, se non nella parte più urbanizzata del territorio comunale (Fornoli - Capoluogo). Per quanto attiene alla dotazione di trasporti, servizi ausiliari e comunicazioni con riferimento - alle caratteristiche sia della popolazione che della complessiva struttura economica, - al definito sistema della mobilità, Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 42 di 101 il quadro conoscitivo individua una offerta limitata di tali dotazioni che sicuramente influisce sull'attuale contenimento dello sviluppo del territorio. ******************************************************** Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 43 di 101 5. - Individuazione delle unità territoriali organiche elementari 5.1 - Modalità di individuazione Le singole utoe risultano numero 24 e sono state individuate all'inteno dei dieci sistemi territoriali Nella definizione dei perimetri si sono privilegiate due strategie: - per frazione isolata - per unità della valle della lima - per unità della valle del serchio 5.2. - Descrizione e obbiettivi utoe B.1“ Vico Pancellorum” Descrizione: U.T.O.E. appartenente al Sistema Territoriale B “Il Prato Fiorito, la valle della Scesta, la valle della Coccia e l’Orrido di Botri” - Ubicata in destra del torrente Lima, è delimitata ad ovest dal torrente Coccia di Vico. A nord dalla pendice meridionale del massiccio del Balzo Nero. Ad est dal confine territoriale del comune ed a sud dalla sponda destra del Lima. Ricomprende i pianori che si elevano a quota superiore a 450 metri s.l.m. sopra la stretta valle del torrente Lima ed i primi contrafforti del massiccio del Balzo Nero. Si estende in direzione est fino al confine con la provincia di Pistoia, includendo in tratto della stretta valle del torrente denominato “Fosso Fiescio”. Nel settore occidentale è ubicato il nucleo storico di Vico Pancellorum ed in direzione sud-ovest, la porzione più periferica del paese costituita dalla località denominata “Alla Cella”. Ad est del paese ed a sud avest della Cella sono presenti terrazzamenti coltivati, mentre le rimanenti parti sono ricoperte da boschi prevalentemente di castagno. Obbiettivi Piano Strutturale: Obbiettivi del Piano Strutturale:-Tutela della frazione storica isolata in un contesto paesaggistico ambientale di pregio.-Revisione della disciplina della schedatura del P.E.E. Nuovo possibile sviluppo residenziale sulla porzione nord - est rispetto al centro storico nel sub sistema funzionale di salvaguardia storico paesaggistica. Nuovo possibile sviluppo turistico ricettivo attraverso la realizzazione di un campeggio sulla porzione nord est rispetto al centro storico nel sub sistema di interesse agricolo primario.Nuovo possibile sviluppo turistico ricettivo con la realizzazione di alberghi nel P.E.E. Compiti del Regolamento Urbanistico ed eventuale Programma Integrato d'Intervento. Censimento di dettaglio delle dotazioni di standard, attrezzature e servizi esistenti in dotazione al P.E.E., con eventuale previsione delle integrazioni necessarie. Valutazioni degli effetti, proprie del R.U., delle trasformazioni consentite e individuazione delle contromisure da adottare. Individuazione dei lotti edificabili e del lotto e delle infrastrutture necessarie per il campeggio con prescrizioni sulla procedura d'intervento: se diretto o subordinato a piano urbanistico attuativo di iniziativa pubblica e/o privata. Individuazione e prescrizione degli elementi e delle tipologie consone al luogo. Individuazione delle opere di urbanizzazione da realizzare e/o completare in funzione del nuovo sviluppo. Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 44 di 101 utoe B.2“ Limano” Descrizione. U.T.O.E. appartenente al Sistema Territoriale B “Il Prato Fiorito, la valle della Scesta, la valle della Coccia e l’Orrido di Botri” - Ubicata in sponda sulla porzione nord - est rispetto al centro storico nel sistema funzionale di salvaguardia storico paesaggistica.destra del torrente Lima è delimitata ad ovest dalla parte più bassa del crinale del monte di Limano. A nord dalla pendice meridionale dello stesso monte. Ad est dal torrente Coccia ed a sud dalla sponda destra del Lima. Ricomprende un’area che si estende da quota 450 metri s.l.m. fino a 700 metri. In posizione quasi epicentrica si sviluppa l’antico paese di Limano la cui parte sud arroccata su di un rilievo sovrasta la valle del Lima. Il settore orientale presenta notevole acclività e quasi interamente costituito dalla sponda destra del torrente Coccia. Il settore occidentale e soprattutto quello centrale risultano invece molto più ameni, con superfici terrazzate un tempo coltivate. Le rimanenti parti sono prevalentemente ricoperte da castagneti. Obbiettivi Piano Strutturale: Tutela della frazione storica isolata in un contesto paesaggistico ambientale di pregio. Revisione della disciplina della schedatura del P.E.E. Nuovo possibile sviluppo residenziale sulla porzione ovest rispetto al centro storico nel sub sistema funzionale a prevalente naturalità diffusa.Nuovo possibile sviluppo turistico ricettivo attraverso la realizzazione di un albergo sulla porzione ovest rispetto al centro storico nel sub sistema funzionale a prevalente naturalità diffusa; o in alternativa, alberghi nel P.E.E. Compiti del Regolamento Urbanistico ed eventuale Programma Integrato d'Intervento. Censimento di dettaglio delle dotazioni di standard, attrezzature e servizi esistenti in dotazione al P.E.E., con eventuale previsione delle integrazioni necessarie.-Valutazioni degli effetti, proprie del R.U., delle trasformazioni consentite e individuazione delle contromisure da adottare. Individuazione dei lotti edificabili ad uso di residenza e per alberghi, con prescrizioni sulla procedura d'intervento: se diretto o subordinato a piano urbanistico attuativo di iniziativa pubblica e/o privata. Individuazione e prescrizione degli elementi e delle tipologie consone al luogo. Individuazione delle opere di urbanizzazione da realizzare e/o completare in funzione del nuovo sviluppo. utoe C.1“ Montefegatesi” Descrizione. U.T.O.E. appartenente al Sistema Territoriale c “Il preappennino montano” Ubicata in sinistra del torrente Fegana è delimitata ad ovest dalla parte alta della sponda dello stesso torrente, a sud dalle sponde del Rio Vogliana e ad est e nord dalla pendice ovest del monte Zampino che degrada verso il torrente Fegana. Alla sommità della sponda destra del Rio Vogliana, lungo una linea di crinale, si sviluppa il centro abitato di Montefegatesi. La periferia nord-est del paese è caratterizzata da terrazzamenti coltivati ed a pascolo, mentre il settore occidentale e nord-occidentale è caratterizzato da pendici montane che presentano forti acclività, principalmente ricoperte da castagneti. Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 45 di 101 Obbiettivi Piano Strutturale. Tutela della frazione storica isolata in un contesto paesaggistico ambientale di pregio. Revisione della disciplina della schedatura del P.E.E. Riconferma dello sviluppo residenziale residuo del P.R.G. vigente con eventuali spostamenti sulla porzione nord rispetto al centro storico nel sub sistema funzionale insediativo. Riconferma dello sviluppo turistico ricettivo esistente attraverso la realizzazione di nuova edificazione per alberghi sulla porzione est rispetto al centro storico nel sub sistema funzionale di interesse agricolo primario. Nuovo possibile sviluppo turistico ricettivo attraverso la realizzazione di alberghi nel P.E.E. Riconferma della centrale idroelettrica al confine dell'utoe sul Sistema Territoriale I -Il fondovalle della Fegana. Compiti del Regolamento Urbanistico ed eventuale Programma Integrato d'Intervento. Censimento di dettaglio delle dotazioni di standard, attrezzature e servizi esistenti in dotazione al P.E.E., con eventuale previsione delle integrazioni necessarie. Valutazioni degli effetti, proprie del R.U., delle trasformazioni consentite e individuazione delle contromisure da adottare. Individuazione o riconferma dei lotti edificabili ad uso di residenza e per l'albergo con prescrizioni sulla procedura d'intervento: se diretto o subordinato a piano urbanistico attuativo di iniziativa pubblica e/o privata. Individuazione e prescrizione degli elementi e delle tipologie consone al luogo. Individuazione delle opere di urbanizzazione da realizzare e/o completare in funzione del nuovo sviluppo. Prescrizioni – Criteri – Indirizzi utoe D.1“ San Gemigniano Gombereto Longoio” Descrizione. U.T.O.E. appartenente al Sistema Territoriale D “Il Bacino di Bagni di Lucca” – E’ delimitata ad ovest ed a nord-ovest dal percorso del torrente Camaione. A nord-est dall’alto percorso del Rio Riguzzaio. Ad est dalla sponda sinistra del Rio Refubbri ed a sud dalle pendici est ed ovest del monte Pellicchiore. Il settore nord è occupato dal monte Castro e dalla pendice sud dello stesso. Il settore centrale dall’ampia valle del Refubbri ed il settore sud dal monte Pellicchiore. Nel settore cento-orientale, affacciati sulla vallata del rio Refubbri, disposti a semicerchio sono ubicati quattro nuclei abitati : Longoio, Mobbiano, Gombereto e San Gemignano. La vallata suddetta scarsamente insediata è caratterizzata da ampi terrazzamenti tuttora coltivati. Obbiettivi Piano Strutturale: Tutela della frazione storica isolata in un contesto paesaggistico ambientale di pregio. Revisione della disciplina della schedatura del P.E.E. Nuovo possibile sviluppo residenziale sulla porzione a sud rispetto al centro storico di Longoio nel sub sistema funzionale di salvaguardia storico paesaggistica. Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 46 di 101 Nuovo possibile sviluppo turistico ricettivo attraverso la realizzazione di alberghi nel P.E.E. Riconferma delle attività produttive esistenti con riconferma delle superfici residue edificabili del P.R.G., con possibili spostamenti all'interno dell'UTOE Compiti del Regolamento Urbanistico ed eventuale Programma Integrato d'Intervento Censimento di dettaglio delle dotazioni di standard, attrezzature e servizi esistenti in dotazione al P.E.E., con eventuale previsione delle integrazioni necessarie. Valutazioni degli effetti, proprie del R.U., delle trasformazioni consentite e individuazione delle contromisure da adottare. Individuazione dei lotti edificabili ad uso di residenza e degli edifici esistenti per l'albergo, con prescrizioni sulla procedura d'intervento: se diretto o subordinato a piano urbanistico attuativo di iniziativa pubblica e/o privata. Individuazione e prescrizione degli elementi e delle tipologie consone al luogo. Individuazione delle opere di urbanizzazione da realizzare e/o completare in funzione del nuovo sviluppo. Eventuali prescrizioni ambientali sulle porzioni di lotti con destinazione produttiva. utoe D.2“ Pieve di Controne” Descrizione. U.T.O.E. appartenente al Sistema Territoriale D “Il Bacino di Bagni di Lucca” – Ad ovest è delimitata dalla sponda sinistra del Rio Refubbri. A nord dal percorso del torrente Riguzzaio.Ad est ed a sud dalla parte alta della sponda destra del torrente Lima. Nel settore sud, con esposizione a mezzogiorno ricadono i due nuclei abitati di Pieve di Controne e di Guzzano. Nel settore nord-est ricade l’abitato di Vetteglia. In prossimità dei nuclei abitati si riscontrano ampi terrazzamenti ancora destinati ad attività agricole. Obbiettivi del Piano Strutturale: Tutela della frazione storica isolata in un contesto paesaggistico ambientale di pregio. Revisione della disciplina della schedatura del P.E.E. Nuovo possibile sviluppo residenziale di Guzzano sulla porzione est rispetto al centro storico nel sub sistema funzionale di salvaguardia storico paesaggistica. Nuovo possibile sviluppo residenziale di Vetteglia sulla porzione est rispetto al centro storico nel sub sistema funzionale di salvaguardia storico paesaggistica. Nuovo possibile sviluppo turistico ricettivo attraverso la realizzazione di alberghi all'interno del P.E.E.. Compiti del Regolamento Urbanistico ed eventuale Programma Integrato d'Intervento. Censimento di dettaglio delle dotazioni di standard, attrezzature e servizi esistenti in dotazione al P.E.E., con eventuale previsione delle integrazioni necessarie. Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 47 di 101 Valutazioni degli effetti, proprie del R.U., delle trasformazioni consentite e individuazione delle contromisure da adottare. Individuazione dei lotti edificabili e del lotto e delle infrastrutture con prescrizioni sulla procedura d'intervento: se diretto o subordinato a piano urbanistico attuativo di iniziativa pubblica e/o privata. Individuazione e prescrizione degli elementi e delle tipologie consone al luogo. Individuazione delle opere di urbanizzazione da realizzare e/o completare in funzione del nuovo sviluppo. utoe D.3“ San Cassiano” Descrizione. U.T.O.E. appartenente al Sistema Territoriale D “Il Bacino di Bagni di Lucca” – A nord è delimitata dalle pendici del monte Prato Fiorito. Ad est dalla parte alta della sponda destra del torrente Lima. A sud dal percorso del torrente Riguzzaio. Ricadono al suo interno più nuclei abitati che costituiscono la frazione di S. Cassiano: Vizzata, Cappelle, Cembroni, Cocolaio e Livizzano, oltre a nuclei di minore estensione quali Campiglia, All’Arrighi e Alla Chiesa. Gli ampi terrazzamenti esistenti a valle dei nuclei abitati sono prevalentemente destinati a pascolo. In quest’area l’allevamento di ovini e caprini è ancora abbastanza diffuso. Obbiettivi Piano Strutturale. Tutela della frazione storica isolata in un contesto paesaggistico ambientale di pregio.Revisione della disciplina della schedatura del P.E.E.Riconferma della potenzialità edificatoria residenziale residua da individuare nel dettaglio viste l'estesa pericolosità geo morfologica individuata nella frazione .Nuovo sviluppo turistico ricettivo attraverso la realizzazione di alberghi nel P.E.E. Riconferma di alcune attività produttive esistenti e prescrizione alla ricollocazione per alcune industrie. Compiti del Regolamento Urbanistico ed eventuale Programma Integrato d'Intervento. Censimento di dettaglio delle dotazioni di standard, attrezzature e servizi esistenti in dotazione al P.E.E., con eventuale previsione delle integrazioni necessarie.Valutazioni degli effetti, proprie del R.U., delle trasformazioni consentite e individuazione delle contromisure da adottare.Particolare attenzione alle classi di pericolosità geo morfologica. Individuazione dei lotti edificabili ad uso di residenza e degli edifici esistenti per l'albergo, con prescrizioni sulla procedura d'intervento: se diretto o subordinato a piano urbanistico attuativo di iniziativa pubblica e/o privata.Individuazione e prescrizione degli elementi e delle tipologie consone al luogo.Individuazione delle opere di urbanizzazione da realizzare e/o completare in funzione del nuovo sviluppo. Eventuali prescrizioni ambientali sulle porzioni di lotti con destinazione produttiva. Individuazione, fuori dall'utoe, delle superfici industriali necessarie per la ricollocazione delle aziende. utoe D.4“ Pieve dei Monti di Villa” Descrizione. U.T.O.E. appartenente al Sistema Territoriale D “Il Bacino di Bagni di Lucca” – Ad ovest è delimitata dalla valle del torrente Fegana. A nord dai Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 48 di 101 corsi d’acqua del Rio Pian Piccolo e del Rio di Fronzola. Ad est da un tratto del Rio Camaione ed a sud dal corso d’acqua del Rio di Roncaccio del Fabbro. Nel suo interno, in posizione quasi baricentrica, ricade il centro abitato di Pieve di Monti di Villa. La parte centrale presenta superfici terrazzate parzialmente coltivate, mentre la rimanente parte è prevalentemente ricoperta da boschi di robinia e castagneto. Obbiettivi del Piano Strutturale. Tutela della frazione storica isolata in un contesto paesaggistico ambientale di pregio. Revisione della disciplina della schedatura del P.E.E. Nuovo possibile sviluppo residenziale sulla porzione nord - est rispetto al centro storico nel sub sistema funzionale di salvaguardia storico paesaggistica. Nuovo possibile sviluppo turistico ricettivo attraverso la realizzazione di alberghi da individuare all'interno del P.E.E. Compiti del Regolamento Urbanistico ed eventuale Programma Integrato d'Intervento. Censimento di dettaglio delle dotazioni di standard, attrezzature e servizi esistenti in dotazione al P.E.E., con eventuale previsione delle integrazioni necessarie. Valutazioni degli effetti, proprie del R.U., delle trasformazioni consentite e individuazione delle contromisure da adottare. Individuazione dei lotti edificabili, con prescrizioni sulla procedura d'intervento: se diretto o subordinato a piano urbanistico attuativo di iniziativa pubblica e/o privata. Individuazione e prescrizione degli elementi e delle tipologie consone al luogo. Individuazione delle opere di urbanizzazione da realizzare e/o completare in funzione del nuovo sviluppo. utoe D.5 “ Granaiola“ Descrizione. U.T.O.E. appartenente al Sistema Territoriale D “Il Bacino di Bagni di Lucca” – A nord è delimitata dai corsi d’acqua del Rio Cerraccio e del Rio di Roncaccio del Fabbro. Ad est dalla sponda sinistra del Rio Camaione ed a sud dal versante destro del torrente Lima. In posizione centrale e prospettante la valle del Camaione e del Lima è ubicato il paese di Granaiola. Dal nucleo abitato, con sviluppo quasi concentrico, degradano ampi terrazzamenti coltivati, che allontanandosi dall’abitato assumono progressivamente pendenze sempre maggiori con insediamento graduale di superfici boscate di quercia e di robinia. Obbiettivi Piano Strutturale. Tutela della frazione storica isolata in un contesto paesaggistico ambientale di pregio. Revisione della disciplina della schedatura del P.E.E. Riconferma con lieve riduzione delle potenzialità edificatorie residue del P.R.G. sulla porzione a ovest rispetto al centro storico nel sub sistema funzionale di salvaguardia storico paesaggistica, e nella porzione a nord nel sub sistema a prevalente naturalità diffusa. Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 49 di 101 Nuovo possibile sviluppo turistico ricettivo attraverso la realizzazione di alberghi all'interno del P.E.E.. Compiti del Regolamento Urbanistico ed eventuale Programma Integrato d'Intervento. Censimento di dettaglio delle dotazioni di standard, attrezzature e servizi esistenti in dotazione al P.E.E., con eventuale previsione delle integrazioni necessarie. Valutazioni degli effetti, proprie del R.U., delle trasformazioni consentite e individuazione delle contromisure da adottare. Eventuale nuova individuazione dei lotti edificabili con prescrizioni sulla procedura d'intervento: se diretto o subordinato a piano urbanistico attuativo di iniziativa pubblica e/o privata. Individuazione e prescrizione degli elementi e delle tipologie consone al luogo. Individuazione delle opere di urbanizzazione da realizzare e/o completare in funzione del nuovo sviluppo. Particolare attenzione alla pericolosità geo morfologica. utoe D.6 “ Monti di Villa Riolo ” Descrizione. U.T.O.E. appartenente al Sistema Territoriale D “Il Bacino di Bagni di Lucca” – Ad est è delimitata dal confine territoriale comunale. A nord dalle sponde del Rio Vogliana. Ad est dal percorso del Rio Camaione ed a sud dai corsi d’acqua del Rio Pian Piccolo e del Rio di Fronzola. Nel settore meridionale sono ubicati i nuclei abitati di Monti di Villa Riolo, nonchè il nucleo di Bugnano armai disabitato da anni. Più a sud si trova il piccolo nucleo di Fronzola. Ad esclusione delle aree contermini all’abitato l’intera area è praticamente ricoperta da boschi, prevalentemente a castagneto. Obbiettivi del Piano Strutturale. Tutela della frazione storica isolata in un contesto paesaggistico ambientale di pregio. Revisione della disciplina della schedatura del P.E.E. Nuovo possibile sviluppo residenziale sulla porzione nord - est rispetto al centro storico di Monti di Villa, nel sub sistema funzionale di salvaguardia storico paesaggistica e sub sistema a prevalente naturalità diffusa. Nuovo possibile sviluppo turistico ricettivo attraverso la realizzazione di un residence a Bugnano nella porzione a sud rispetto al nucleo storico nel sub sistema funzionale isediativo. Compiti del Regolamento Urbanistico ed eventuale Programma Integrato d'Intervento. Censimento di dettaglio delle dotazioni di standard, attrezzature e servizi esistenti in dotazione al P.E.E., con eventuale previsione delle integrazioni necessarie. Valutazioni degli effetti, proprie del R.U., delle trasformazioni consentite e individuazione delle contromisure da adottare. Individuazione dei lotti edificabili e del lotto e delle infrastrutture necessarie per l'albergo a Bugnano, con prescrizioni sulla procedura d'intervento: se diretto o subordinato a piano urbanistico attuativo di iniziativa pubblica e/o privata. Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 50 di 101 Per il residence a Bugnano, individuazioni delle compatibilità in conformità con il Piano di Recupero vigente. Individuazione e prescrizione degli elementi e delle tipologie consone al luogo. Individuazione delle opere di urbanizzazione da realizzare e/o completare in funzione del nuovo sviluppo. utoe E.1 “ Casoli ” Descrizione. U.T.O.E. appartenente al Sistema Territoriale E “Lucchio e Casoli” – Ad est ed a nord è delimitata dalla sponda sinistra del torrente Lima. Ad est dal percorso del Rio di Castello e del Rio del Monte. A sud dal percorso del Rio della Bandita. Nel settore occidentale è ubicato l’antico nucleo abitato di Casoli, che occupa la pendice meridionale del Colle delle Tanette, che presenta evidenti testimonianze dell’insediamento longobardo. Nel settore orientale si riscontra la presenza di un lago che occupando un invaso naturale alimentato da sorgive costituisce elemento unico e caratteristico della zona. Il territorio è prevalentemente ricoperto da castagneti da frutto. Solo in prossimità del paese e del lago si riscontrano limitate aree terrazzate coltivate. Obbiettivi del Piano Strutturale. Tutela della frazione storica isolata in un contesto paesaggistico ambientale di pregio. Revisione della disciplina della schedatura del P.E.E. Nuovo possibile sviluppo residenziale sulla porzione sud - est rispetto al centro storico nel sub sistema funzionale di salvaguardia paesaggistica e naturalità diffusa. Nuovo possibile sviluppo turistico ricettivo attraverso la realizzazione di alberghi nel P.E.E. e di nuove aree sportive nei pressi del lago di Casoli. Riconferma del campeggio in direzione sud - est rispetto al centro storico, nei pressi del lago di Casoli. Compiti del Regolamento Urbanistico ed eventuale Programma Integrato d'Intervento. Censimento di dettaglio delle dotazioni di standard, attrezzature e servizi esistenti in dotazione al P.E.E., con eventuale previsione delle integrazioni necessarie. Valutazioni degli effetti, proprie del R.U., delle trasformazioni consentite e individuazione delle contromisure da adottare. Individuazione dei lotti edificabili e delle infrastrutture necessarie per il la zona a campeggio e sportiva, con prescrizioni sulla procedura d'intervento: se diretto o subordinato a piano urbanistico attuativo di iniziativa pubblica e/o privata. Individuazione e prescrizione degli elementi e delle tipologie consone al luogo. Individuazione delle opere di urbanizzazione da realizzare e/o completare in funzione del nuovo sviluppo. utoe E.2 “ Lucchio ” Descrizione. Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 51 di 101 U.T.O.E. appartenente al Sistema Territoriale E “Lucchio e Casoli” – . Ad ovest è delimitata dal percorso del Rio di Castello e del Rio del Monte. A nord dalla sponda sinistra del Lima. Ad est dal confine del territorio comunale e provinciale ed a sud dal percorso del Rio del Monte. All’interno di questa area ricadono i nuclei abitati di Lucchio, con l’omonima fortezza ubicata nella parte più alta del paese e quello minore di Zato. Il settore orientale è interamente attraversato sulla direttrice nord-sud dal fosso denominato “Rio Forra Fredda”, affluente di sinistra del torrente Lima. In questo settore sono presenti ampi terrazzamento che degradano verso il fondovalle del Lima principalmente occupati da castagneti, anche da frutto. Il settore occidentale, interamente occupato dal monte “Penna di Lucchio” e dal monte “Memoriante”, è particolarmente impervio e completamente disabitato. In quest’area si riscontra la presenza di allevamentoi allo stato brado di ovini, caprini e bovini. Obbiettivi del Piano Strutturale. Tutela della frazione storica isolata in un contesto paesaggistico ambientale di pregio. Revisione della disciplina della schedatura del P.E.E. Nuovo possibile sviluppo residenziale sulla porzione est rispetto al centro storico di Zato nel sub sistema funzionale di salvaguardia storico paesaggistica e naturalità diffusa. Nuovo possibile sviluppo turistico ricettivo attraverso la realizzazione di un centro turistico ricettivo da realizzare nel PEE, nel sub sistema insediativo storico e nel sub sistema a prevalente naturalità diffusa. Compiti del Regolamento Urbanistico ed eventuale Programma Integrato d'Intervento. Censimento di dettaglio delle dotazioni di standard, attrezzature e servizi esistenti in dotazione al P.E.E., con eventuale previsione delle integrazioni necessarie. Valutazioni degli effetti, proprie del R.U., delle trasformazioni consentite e individuazione delle contromisure da adottare. Individuazione dei lotti edificabili residenziali e turistico ricettivi e delle rispettive infrastrutture, con prescrizioni sulla procedura d'intervento: se diretto o subordinato a piano urbanistico attuativo di iniziativa pubblica e/o privata. Particolare attenzione alla pericolosità geomorfologica Individuazione e prescrizione degli elementi e delle tipologie consone al luogo. Individuazione delle opere di urbanizzazione da realizzare e/o completare in funzione del nuovo sviluppo. utoe F1 “Brandeglio ” Descrizione. U.T.O.E. appartenente al Sistema Territoriale F “I contrafforti Lugliano, Benabbio, Brandeglio, Crasciana, Casabasciana” – Ad ovest è delimitata dal percorso del torrente Diana. A nord dalla sponda destra del Lima. Ad est dal percorso del torrente Liegora ed a sud dall’asse delle località “Le Pozze”-“La Topa”-“La Brilla”-“Ferricaia”. In posizione baricentrica, lungo lo spartiacque che dal colle di Giaveglia degrada verso il Colle di Montaglione è ubicato il nucleo abitato di Brandeglio. Il settore occidentale che discende verso il torrente Diana è interamente ricoperto da boschi. Quello orientale Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 52 di 101 che degrada, con pendenze più contenute, fino al torrente Liegora presenta anche spazi terrazzati coltivati. Obbiettivi del Piano Strutturale. Tutela della frazione storica isolata in un contesto paesaggistico ambientale di pregio. Revisione della disciplina della schedatura del P.E.E. Nuovo possibile sviluppo residenziale sulla porzione nord rispetto al centro storico nel sub sistema funzionale di salvaguardia paesaggisticae nel sub sistema a prevalente naturalità diffusa. . Nuovo possibile sviluppo turistico ricettivo attraverso la realizzazione di alberghi nel P.E.E.. Compiti del Regolamento Urbanistico ed eventuale Programma Integrato d'Intervento. Censimento di dettaglio delle dotazioni di standard, attrezzature e servizi esistenti in dotazione al P.E.E., con eventuale previsione delle integrazioni necessarie. Valutazioni degli effetti, proprie del R.U., delle trasformazioni consentite e individuazione delle contromisure da adottare. Individuazione dei lotti edificabili, con prescrizioni sulla procedura d'intervento: se diretto o subordinato a piano urbanistico attuativo di iniziativa pubblica e/o privata. Individuazione e prescrizione degli elementi e delle tipologie consone al luogo. Individuazione delle opere di urbanizzazione da realizzare e/o completare in funzione del nuovo sviluppo. utoe F.2 “ Crasciana Casabasciana ” Descrizione. U.T.O.E. appartenente al Sistema Territoriale F “I contrafforti Lugliano, Benabbio, Brandeglio, Crasciana, Casabasciana” – Ad ovest è delimitata dal corso del torrente Liegora. A nord dalla linea che congiunge il torrente Liegora con il Rio di Terria, lungo la direttrice che interseca la località denominata “Podere di Fresconacchia”. Ad est dalla linea congiungente le località “santa Marta”-“Persolatica”-“La Lastra”. A sud dalla semicurva che dalla località “La Lastra” si ricongiunge con il torrente Liegora attraversanto la località “Santo alla Villa”. In quest’area ricadono due nuclei abitati: Casabasciana nell’estremo settore nord e Crasciana nel settore est. A valle di Casabasciana sono presenti caratteristici terrazzamenti concentrici destinati alla coltivazione perlopiù ortiva, che con l’abbassarsi di quota raggiungono ampiezze maggiori. A valle di Crasciana sono presenti terrazzamenti più irregolari, ma di ampiezza comunque sufficiente per la coltivazione di collina. Il rimanente territorio è quasi tutto praticamente ricoperto da castagneti.. Obbiettivi Piano Strutturale. Tutela della frazione storica isolata in un contesto paesaggistico ambientale di pregio. Revisione della disciplina della schedatura del P.E.E. Riconferma e ampliamento della potenzialità edificatoria residenziale residua da individuare nel dettaglio con il R.U.. Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 53 di 101 Nuovo sviluppo turistico ricettivo attraverso la realizzazione di un albergo nel P.E.E. Compiti del Regolamento Urbanistico ed eventuale Programma Integrato d'Intervento. Censimento di dettaglio delle dotazioni di standard, attrezzature e servizi esistenti in dotazione al P.E.E., con eventuale previsione delle integrazioni necessarie. Valutazioni degli effetti, proprie del R.U., delle trasformazioni consentite e individuazione delle contromisure da adottare. Individuazione dei lotti edificabili ad uso di residenza, con prescrizioni sulla procedura d'intervento: se diretto o subordinato a piano urbanistico attuativo di iniziativa pubblica e/o privata. Individuazione e prescrizione degli elementi e delle tipologie consone al luogo. Individuazione delle opere di urbanizzazione da realizzare e/o completare in funzione del nuovo sviluppo. utoe F.3 “ Lugliano ” Descrizione. U.T.O.E. appartenente al Sistema Territoriale F “I contrafforti Lugliano, Benabbio, Brandeglio, Crasciana, Casabasciana” – Ad ovest è delimitata dal confine territoriale del comune. A nord dalla sponda sinistra del Lima. Ad est dal crinale che dal Colle di Cerbaio degrada fino al torrente Lima ed a sud dalla linea irregolare che congiunge il crinale suddetto con il torrente Pizzorna, intersecando la località “La Motta”, il torrente Benabbiana e la località “Parecchi”. Il settore orientale è interamente attraversato lungo la direzione sud-nord dal torrente Benabbiana, nel fondovalle del quale è presente un insediamento industriale/artigianale. Nel settore centrooccidentale, sulla linea di spartiacque del “Monte Lugliari” e ubicato il nucleo abitato di Lugliano, che domina oltre le valli dei suddetti torrenti, anche un tratto della valle del Lima. Tutta l’area che circonda il paese presenta terrazzamenti più o meno ampi dove si riscontrano tentativi di viticultura in ragione della buona esposizione, specialmente sul versante occidentale. Obbiettivi del Piano Strutturale. Tutela della frazione storica isolata in un contesto paesaggistico ambientale di pregio. Revisione della disciplina della schedatura del P.E.E. Nuovo possibile sviluppo residenziale sulla porzione nord - ovest rispetto al centro storico nel sub sistema funzionale di salvaguardia storico paesaggistica. Nuovo sviluppo turistico ricettivo attraverso la realizzazione di alberghi nel P.E.E. Riconferma di alcune attività produttive esistenti e prescrizione alla ricollocazione per alcune industrie. Compiti del Regolamento Urbanistico ed eventuale Programma Integrato d'Intervento. Censimento di dettaglio delle dotazioni di standard, attrezzature e servizi esistenti in dotazione al P.E.E., con eventuale previsione delle integrazioni necessarie. Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 54 di 101 Valutazioni degli effetti, proprie del R.U., delle trasformazioni consentite e individuazione delle contromisure da adottare. Particolare attenzione valutazione degli effetti dell'inquinamento elettromagnetico esistente. Individuazione dei lotti edificabili ad uso di residenza, con prescrizioni sulla procedura d'intervento: se diretto o subordinato a piano urbanistico attuativo di iniziativa pubblica e/o privata. Individuazione e prescrizione degli elementi e delle tipologie consone al luogo. Individuazione delle opere di urbanizzazione da realizzare e/o completare in funzione del nuovo sviluppo. Verifica accurata delle possibilità di realizzazione di un secondo lotto della variante della viabilità per collegare tutto l'abitato. Eventuali prescrizioni ambientali sulle porzioni di lotti con destinazione produttiva. Individuazione delle superfici industriali in altre utoe per ricollocare edifici non compatibili nella presente utoe. utoe F.4 “ Benabbio ” Descrizione. U.T.O.E. appartenente al Sistema Territoriale F “I contrafforti Lugliano, Benabbio, Brandeglio, Crasciana, Casabasciana” – Ad ovest è delimitata dal crinale che dal Colle di Cerbaio degrada fino al torrente Lima. A nord dalla sponda sinistra del Lima. Ad est dal corso del torrente Diana ed a sud dalla linea che, congiungendo il crinale del Colle di Cerbaio al torrente Diana, interseca il torrente Benabbiana presso la località denominata “Alla Fornace”. Il settore occidentale è attraversato interamente dal torrente Benabbiana. In posizione centrale è ubicato il centro abitato di Benabbio, che costituisce una delle frazioni più popolose del comune. Il paese presenta uno sviluppo diverso rispetto agli altri nuclei abitati della bassa valle del Lima. Diversamente dallo sviluppo concentrico intorno a quella che costituiva la fortezza o lungo un crinale facilmente difendibile, tipico dei centri medievali, Benabbio è costituito da più nuclei tra di loro collegati funzionalmente, ubicati a valle dell’antico castello, ormai diruto, ma non a questo strettamente correlati. Si riscontrano pertanto all’interno del nucleo spazi coltivati o destinati a giardino che di fatto “ossigenano” il tessuto edilizio. A valle del paese e lungo la strada provinciale che salendo dal capoluogo attraversa Benabbio per poi collegarsi con il comune di Villa Basilica, ridiscendendo fino a Collodi, sono presenti spazi terrazzati dove le pratiche culturali tipiche della zona sono ancora in atto (coltivazione della vite e dell’olivo). Il restante territorio è principalmente ricoperto da castagneti, anche da frutto. Obbiettivi del Piano Strutturale. Tutela della frazione storica isolata in un contesto paesaggistico ambientale di pregio. Revisione della disciplina della schedatura del P.E.E. Nuovo possibile sviluppo residenziale sulla porzione nord - ovest rispetto al centro storico nel sub sistema funzionale di salvaguardia storico paesaggistica con piccolo adeguamento della viabilità esistente. Nuovo possibile sviluppo turistico ricettivo attraverso la realizzazione di alberghi nel P.E.E.. Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 55 di 101 Compiti del Regolamento Urbanistico ed eventuale Programma Integrato d'Intervento. Censimento di dettaglio delle dotazioni di standard, attrezzature e servizi esistenti in dotazione al P.E.E., con eventuale previsione delle integrazioni necessarie. Valutazioni degli effetti, proprie del R.U., delle trasformazioni consentite e individuazione delle contromisure da adottare. Individuazione dei lotti edificabili ad uso di residenza, con prescrizioni sulla procedura d'intervento: se diretto o subordinato a piano urbanistico attuativo di iniziativa pubblica e/o privata. Individuazione e prescrizione degli elementi e delle tipologie consone al luogo. Individuazione delle opere di urbanizzazione da realizzare e/o completare in funzione del nuovo sviluppo. utoe H.1 “ Fabbriche di Casabasciana ” Descrizione. U.T.O.E. appartenente al Sistema Territoriale H “Il Fondovalle del Lima” – Ad ovest è delimitata dal corso del torrente Diana e dal crinale del Colle della Madonna del Poggio. A nord dalla sponda destra del Lima. Ad est dal corso del Rio delle Valli, da un tratto del torrente Lima e dal Rio Migliano. A sud dalla sponda sinistra del Lima. In quest’area ricade il nucleo abitato di Fabbriche di Casabasciana, ubicato in sinistra del torrente Lima. Sempre in sinistra di tale torrente sono ubicati i piccoli nuclei abitati di Sala, Corona, Terria e Pian D’Ospedaletto. In sponda destra si riscontra invece il solo piccolo nucleo di Cevoli. La sponda destra del Lima è interamente coperta da boschi fatta eccezione per la zona di Cevoli e di Pian di Fiume dove sono presenti terrazze alluvionali coltivate. La sponda sinistra, in ragione della viabilità esistente presenta più zone destinate all’attività agricola, prevalentemente in prossimità dei nuclei suddetti. A Fabbriche di Casabasciana ed a Pian D’Ospedaletto sono presenti alcuni insediamenti industriali/artigianali, ubicati in prossimità della strada statale n° 12 dell’Abetone e del Brennero. Obbiettivi Piano Strutturale. Riconferma dello sviluppo residenziale residuo del P.R.G. vigente con eventuali spostamenti in riva sinistra e/o destra della Lima, nel sub sistema funzionale insediativo e sub sistema a prevalente naturalità diffusa Nuovo possibile sviluppo turistico ricettivo attraverso la realizzazione di un nuovo edificio per albergo in località Fabbriche di Casabasciana, a nord del centro abitato, nel sub sistema di interesse agricolo primario. Nuovo possibile sviluppo turistico ricettivo attraverso la realizzazione di un nuovo edificio per albergo a sud est del nucleo abitato di Livizzano, nel sub sistema di interesse agricolo primario e naturalità diffusa, su viabilità esistente (da adeguare) proveniente da San Cassiano. Riconferma delle zone industriali potenziali e esistenti. Conferma di edifici industriali in altre zone del P.R.G. Ricollocazione di alcune industrie in ambito urbano. Possibile nuovo sviluppo per ricollocazione di aziende provenienti anche da altre utoe in località Cevoli, previa urbanizzazione. Riconferma di zona sportiva in località Cevoli, quale filtro per zona industriale. Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 56 di 101 Compiti del Regolamento Urbanistico ed eventuale Programma Integrato d'Intervento. Censimento di dettaglio delle dotazioni di standard, attrezzature e servizi esistenti in dotazione al P.E.E., con eventuale previsione delle integrazioni necessarie. Valutazioni degli effetti, proprie del R.U., delle trasformazioni consentite e individuazione delle contromisure da adottare sia per la riconferma residenziale che per le zone industriali. Riconferma e nuova individuazione dei lotti edificabili ad uso di residenza e per gli alberghi con prescrizioni sulla procedura d'intervento: se diretto o subordinato a piano urbanistico attuativo di iniziativa pubblica e/o privata. Individuazione e prescrizione degli elementi e delle tipologie consone al luogo. Individuazione delle opere di urbanizzazione da realizzare e/o completare in funzione del nuovo sviluppo. Possibile destinazione industriale di località Cevoli valida per cinque anni dalla data di approvazione del P.S., con la possibilità che il R.U. individui altra destinazione alla scadenza del periodo. utoe H.2 “ Bagni Caldi ” Descrizione U.T.O.E. appartenente al Sistema Territoriale H “Il Fondovalle del Lima” – Ricomprende l’intero colle termale ove sono ubicati i nuclei abitati di Bagni Caldi, Il Colle ed il Bagno alla Villa. L’area è caratterizzata dalla presenza di numerose sorgenti termali. All’interno del nucleo di Bagni Caldi sono ubicati gli stabilimenti termali “Jean Varraud”attualmente funzionanti. All’esterno se ne riscontrano altri attualmente in disuso, altri ancora in corso di recupero. Tra questi le “Docce Basse”, “Il San Giovanni”, “il Bernabò”. Nel nucleo del Bagno alla Villa è presente un solo stabilimento termale attualmente non utilizzato. Questo nucleo antico, posto sul versante orientale del colle termale è fortemente caratterizzato dalla presenza di edifici privati sottoposti a vincolo ai sensi del Titolo I (Beni culturali) del D.Lgs. 490/99. Il nucleo del “Colle” ubicato alla sommità dello stesso colle termale è invece un piccolo centro agricolo da cui si domina tutta la parte terminale della valle del Lima. Obbiettivi del Piano Strutturale. Tutela del patrimonio edilizio storico in un contesto paesaggistico, geomorfologico ed ambientale di pregio. Tutela della risorsa termale con specifica disciplina di connotazione idro geologica . Revisione della disciplina del Piano Particolareggiato vigente. Nuovo possibile sviluppo turistico ricettivo consentendo possibili adeguamenti di localizzazione rispetto al P.P. vigente. Adeguamento del collegamento tra la parte alta del capoluogo e la frazione di Bagni Caldi , attraverso il potenziamento della attuale viabilità non idonea. Compiti del Regolamento Urbanistico ed eventuale Programma Integrato d'Intervento. Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 57 di 101 Censimento di dettaglio delle dotazioni di standard, attrezzature e servizi esistenti in dotazione al P.E.E., con eventuale previsione delle integrazioni necessarie. Valutazioni degli effetti, proprie del R.U., delle trasformazioni consentite e individuazione delle contromisure da adottare. Studio di settore per la tutela della risorsa termale (acqua) da effettuare ed approvare contestualmente alle varianti al P.P. vigente. Individuazione dei lotti edificabili con destinazione turistico ricettiva e servizi e delle infrastrutture necessarie con prescrizioni sulla procedura d'intervento: se diretto o subordinato a piano urbanistico attuativo di iniziativa pubblica e/o privata. Individuazione e prescrizione degli elementi e delle tipologie consone al luogo. Individuazione delle opere di urbanizzazione da realizzare e/o completare in funzione del nuovo sviluppo. utoe H.3 “ Palleggio ” Descrizione. U.T.O.E. appartenente al Sistema Territoriale H “Il Fondovalle del Lima” – Ad ovest è delimitato dal Rio Migliano. A nord dalla sponda sinistra del Lima. Ad est dal torrente Scesta ed a sud dal corso del Lima. All’interno di quest’area ricade il paese di Palleggio ed il nucleo abitato di Astracaccio. Quest’ultimo si sviluppa lungo il tracciato della SS n° 12 dell’Abetone e del Brennero. Nel settore occidentale sono presenti alcuni insediamenti artigianali per la produzione di articolo da regalo. Questa U.T. di fondovalle è una delle poche che ricomprende terreni pianeggianti di facile accesso dalla viabilità esistente. Tali aree sono per lo più adibite al pascolo e solo in minima parte coltivate. Obbiettivi del Piano Strutturale. Tutela della frazione storica isolata in un contesto paesaggistico ambientale di pregio. Revisione della disciplina della schedatura del P.E.E. Riconferma sostanziale dello sviluppo residenziale residuo del P.R.G. vigente su Palleggio con eventuali spostamenti sulla porzione est e nordest rispetto al centro storico nel sub sistema funzionale insediativo recente e sub sistema agricolo primario. Riconferma delle zone industriali potenziali e esistenti. Conferma di edifici industriali in altre zone del P.R.G. Possibile nuovo sviluppo per ricollocazione di aziende provenienti da altre utoe in località Palleggio, a sud del cimitero di Palleggio, previa urbanizzazione, all'interno del sub sistema di interesse agricolo primario e sub sistema a prevalente naturalità diffusa. Possibile nuovo sviluppo per ricollocazione di aziende provenienti da altre utoe in località a est del centro abitato di Astracaccio nel sub sistema insediativo recente e in formazione a prevalente uso produttivo. Nuovo sviluppo turistico ricettivo e attrezzature per un possibile impianto di funivia con partenza dalla zona a nord nel cimitero di Palleggio verso l'Orrido di Botri e Crinale Appenninico.. Compiti del Regolamento Urbanistico ed eventuale Programma Integrato d'Intervento. Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 58 di 101 Censimento di dettaglio delle dotazioni di standard, attrezzature e servizi esistenti in dotazione al P.E.E., con eventuale previsione delle integrazioni necessarie. Valutazioni degli effetti, proprie del R.U., delle trasformazioni consentite e individuazione delle contromisure da adottare. Individuazione di zona filtro tra la S.S. n. 12 e la nuova zona industriale a sud del cimitero di Palleggio. Individuazione e riconferma dei lotti edificabili ad uso di residenza con prescrizioni sulla procedura d'intervento: se diretto o subordinato a piano urbanistico attuativo di iniziativa pubblica e/o privata. Individuazione e prescrizione degli elementi e delle tipologie consone al luogo. Individuazione delle opere di urbanizzazione da realizzare e/o completare in funzione del nuovo sviluppo. utoe H.4 “ Giardinetto ” Descrizione. U.T.O.E. appartenente al Sistema Territoriale H “Il Fondovalle del Lima” – Ad ovest è delimitata dalle strette di Cocciglia. A nord dalla sponda destra del Lima. Ad est dal confine territoriale del Comune e a sud dalla sponda sinistra del Lima. In quest’area ricade il centro abitato di Isola-Giardinetto ed in prossimità del confine provinciale il piccolo nucleo di Tana a Termini. L’abitato di Isola costituito da più località (Giardinetto, Ponte Maggio e Ponte Coccia) si sviluppa lungo il tracciato della S.S. n° 12 per circa un chilometro e mezzo. In questa U.T. si riscontra la presenza di uno sbarramento artificiale sul Lima, all’altezza dell’abitato del Giardinetto che alimenta la centrale idroelettrica di Fabbriche di Casabasciana. In località Tana a Termini sono presenti due cave di materiale inerte. Quella in sinistra del Lima dismessa da circa un decennio. Quella in destra, a margine del fosso “Fiescio” attiva e suscettibile di ampliamento. La zona è quasi interamente coperta da boschi che si spingono fino ai margini della strada statale. Obbiettivi del Piano Strutturale. Riconferma sostanziale dello sviluppo residenziale residuo del P.R.G. vigente con eventuali spostamenti sulla porzione nord rispetto al centro abitato nel sub sistema insediativo recente e in formazione a prevalente uso residenziale. Riconferma delle zone industriali esistenti. Conferma di edifici industriali in altre zone del P.R.G. Trasferimento della potenzialità residua ad altra utoe. Compiti del Regolamento Urbanistico ed eventuale Programma Integrato d'Intervento. Censimento di dettaglio delle dotazioni di standard, attrezzature e servizi esistenti in dotazione al P.E.E., con eventuale previsione delle integrazioni necessarie. Valutazioni degli effetti, proprie del R.U., delle trasformazioni consentite e individuazione delle contromisure da adottare. Individuazione o riconferma dei lotti edificabili ad uso di residenza con prescrizioni sulla procedura d'intervento: se diretto o subordinato a piano urbanistico attuativo di iniziativa pubblica e/o privata. Individuazione e prescrizione degli elementi e delle tipologie consone al luogo. Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 59 di 101 Individuazione delle opere di urbanizzazione da realizzare e/o completare in funzione del nuovo sviluppo. Progetto e riqualificazione della cava dismessa con possibili destinazioni a parco - campeggio - area agricola, in conformità con la prescrizioni del P.R.A.E. Progetto di ampliamento della cava attiva in base agli indirizzi e prescrizioni del P.R.A.E. utoe H.5 “ Cocciglia ” Descrizione. U.T.O.E. appartenente al Sistema Territoriale H “Il Fondovalle del Lima” – Ad ovest è delimitata dal corso del Rio delle Valli, dal Torrente Lima e dal corso del torrente Scesta. A nord dalla sponda destra del Lima. Ad est dalle strette di Cocciglia e dalla sponda sinistra del Lima ed a sud dalla stessa sponda del Lima. In quest’area ricade il nucleo abitato di Cocciglia e di Scesta, ubicato in prossimità della confluenza dell’omonimo torrente nel Lima. Esclusa la zona di Pian di Cocciglia l’area è quasi completamente ricoperta da boschi. Il settore orientale è sicuramente quello più caratteristico per quanto concerne l’aspetto paesaggistico. Da qui iniziano infatti quelle che sono indicate come “Le strette di Cocciglia”. Per circa un chilometro il torrente Lima scorre tra due alte pareti di roccia verticale poco distanti tra loro richiamando, per certi aspetti e con le dovute riserve, quello che è l’ambiente dell’Orrido di Botri. Obbiettivi del Piano Strutturale. Tutela della frazione storica isolata in un contesto paesaggistico ambientale di pregio. Revisione della disciplina della schedatura del P.E.E. Riconferma sostanziale dello sviluppo residenziale residuo del P.R.G. vigente con eventuali spostamenti in località Pian di Cocciglia nel sub sistema funzionale insediativo recente e in formazione a prevalente uso residenziale. Ricollocazione delle industrie esistenti in altre utoe. Nuovo sviluppo turistico ricettivo attraverso al realizzazione di alberghi all'interno del P.E.E. Valorizzazione delle Strette di Cocciglia e Ponte Nero. Compiti del Regolamento Urbanistico ed eventuale Programma Integrato d'Intervento. Censimento di dettaglio delle dotazioni di standard, attrezzature e servizi esistenti in dotazione al P.E.E., con eventuale previsione delle integrazioni necessarie. Valutazioni degli effetti, proprie del R.U., delle trasformazioni consentite e individuazione delle contromisure da adottare. Individuazione e/o riconferma dei lotti edificabili ad uso di residenza con prescrizioni sulla procedura d'intervento: se diretto o subordinato a piano urbanistico attuativo di iniziativa pubblica e/o privata. Individuazione e prescrizione degli elementi e delle tipologie consone al luogo. Individuazione delle opere di urbanizzazione da realizzare e/o completare in funzione del nuovo sviluppo. Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 60 di 101 Progetto di valorizzazione delle Strette di Cocciglia attraverso l'individuazione degli ambiti da sottoporre e tutela, e di quelli da destinare ad infrastrutture per il parco fluviale. utoe H.6 “ Bagni di Lucca Villa ” Descrizione. U.T.O.E. appartenente al Sistema Territoriale H “Il Fondovalle del Lima” – Ad ovest è delimitata dalla base del colle termale e dal crinale che dal Colle di Cerbaio degrada fino al torrente Lima. A nord dalla pendice sud del Monte Pellicchiore. Ad est dal corso del torrente Diana e dal crinale del Colle della Madonna del Poggio. A sud dalla sponda sinistra del Lima. In quest’area ricede l’intero Capoluogo che si sviluppa prevalentemente sulla sponda destra del torrente Lima, da quota 145 metri s.l.m. fino a quota 225 metri s.l.m., occupando la bassa pendice sud occidentale del Monte Pellicchiore. In questo settore sono presenti alcuni impianti sportivi (tennis “Mirafiome” ed il complesso delle piscine termali), strutture per lo spettacolo (Teatro Accademico), centri colturali (biblioteca comunale ubicata nella ex chiesa anglicana). Sulla sponda sinistra del Lima Bagni di Lucca-Villa si sviluppa solamente nelle aree di frangia alla S.S. n°12. In questo settore è presente un insediamento industriale in prossimità della confluenza del torrente Benabbiana nel Lima in adiacenza al monumentale cimitero inglese. In questa U.T.a monte del capoluogo, in loc. Ravacce, è presente di una centrale idroelettrica di proprietà dell’Amm.ne Comunale, recentemente riattivata, alimentata dalle acque del torrente Lima. Obbiettivi del Piano Strutturale. Tutela e valorizzazione degli elementi storici del capoluogo nel contesto storico paesaggistico del fondovalle della Lima. Revisione della disciplina della schedatura del P.E.E. Riconferma sostanziale dello sviluppo residenziale residuo del P.R.G. vigente con eventuali spostamenti; la potenzialità riconfermata potrà eventualmente trovare nuova collocazione in base alle necessità individuate e dalle specifiche valutazioni del R.U.. Per quanto attiene al nuovo sviluppo si individua un'area a monte dell'abitato del capoluogo in località Palmaia, nel sub sistema insediativo recente e informazione a prevalente uso residenziale, dove devono essere realizzate tutte le opere di urbanizzazione necessarie. Necessitano adeguamenti della viabilità di accesso alla località Palmaia: 1)- attraverso l'adeguamento del ponte esistente sulla Lima; 2)- direttamente dal centro storico con l'adeguamento della Via Campiglia - Ponte Vecchio. Riconferma delle potenzialità turistico ricettive all'interno dell'utoe anche con possibili spostamenti in base alle verifiche del R.U.. Riqualificazione del centro storico del capoluogo attraverso progetti specifici sugli edifici storici e progetti generali quale la strada parco delle terme. Collegamenti pedonali tra la sponda destra della Lima e la sponda sinistra con adeguamenti a parcheggio sulla S.S. n. 12, in due località: 1)di fronte al giardino del municipio; 2)- in prossimità della esistente passerella pedonale di fronte al "Circolo dei Forestieri". Nuova viabilità di circonvallazione a monte del Ponte Nuovo, per il collegamento tra la S:S: n.12 e viale Marconi Nuovo progetto di riqualificazione del lungo Lima dal ponte Nuovo a località "Molinetto". Nuova zona sportiva per la realizzazione di un palazzetto dello sport in via Roma, di fianco alle attuali dotazioni sportive esistenti (campi da tennis). Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 61 di 101 Ricollocazione alcune industrie esistenti. Riconferma degli altri edifici esistenti in zona industriale. Conferma di edifici produttivi fuori dalla zona industriale. Nuova zona produttiva in località Ravacce per ricollocazione e crescita di altre aziende, in area di frangia di esistenti aree produttive, nel sub sistema a prevalente naturalità diffusa,. Adeguamento del collegamento tra la parte alta del capoluogo e la frazione di Bagni Caldi , attraverso il potenziamento della attuale viabilità non idonea. Compiti del Regolamento Urbanistico ed eventuale Programma Integrato d'Intervento. Censimento di dettaglio delle dotazioni di standard, attrezzature e servizi esistenti in dotazione al P.E.E., con eventuale previsione delle integrazioni necessarie. Valutazioni degli effetti, proprie del R.U., delle trasformazioni consentite e individuazione delle contromisure da adottare; esempio: Individuazione di zona filtro tra la S.S. n. 12 e la nuova zona industriale in località Ravacce. Riconferma e possibile nuovo sviluppo della centralina idroelettrica di proprietà comunale in località Ravacce. Individuazione e/o riconferma dei lotti edificabili ad uso di residenza e degli edifici e/o lotti per il turistico ricettivo, con prescrizioni sulla procedura d'intervento: se diretto o subordinato a piano urbanistico attuativo di iniziativa pubblica e/o privata. Individuazione e prescrizione degli elementi e delle tipologie consone al luogo. Individuazione delle opere di urbanizzazione da realizzare e/o completare in funzione del nuovo sviluppo. Individuazione di dettaglio di tutte le invarianti strutturali relative al patrimonio storico artistico, al fine di disciplinare tutte le riqualificazioni e nuove progettazioni previste per il capoluogo. Predisposizione delle perimetrazioni delle zone preposte allo sviluppo delle progettazioni della Strada Parco delle Terme. utoe H.7 “ Ponte a Serraglio ” §1. Descrizione. U.T.O.E. appartenente al Sistema Territoriale H “Il Fondovalle del Lima” – Ad ovest è delimitata dal confine territoriale del comune e dalla sponda destra del Rio Livello. A Nord dalla sponda destra del Lima. Ad est dalla base del colle termale e dal crinale che dal Colle di Cerbaio degrada fino al torrente Lima. A sud dalla sponda sinistra del Lima. In quest’area è ricompreso il centro abitato di Ponte a Serraglio che si sviluppa quasi interamente lungo il corso del Lima. Il paese si è sviluppato maggiormente, sotto il profilo residenziale, sulla sponda destra del Lima, dove è ubicato lo storico edifico del Casinò. In questo settore ricade anche lo stadio comunale, a margine della strada provinciale che collega Ponte a Serraglio con Fornoli. Sulla sponda sinistra del Lima sono presenti alcuni insediamenti artigianali/industriali, tra cui due cartiere. Sulla stessa sponda, ma inserita in un contesto storico/ambientale particolarmente suggestivo si trova la villa storica denominata “Villa Fiori” contornata dall’omonimo parco caratterizzato lungo fiume da una serie di caratteristiche torrette. Sempre su questa sponda si sviluppa la S.S. n° 12 che in prossimità dell’abitato, in ragione anche del traffico a senso unico alternato costituisce un vero e Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 62 di 101 proprio imbuto alla circolazione con impatto fortemente negativo per i residenti. Obbiettivi del Piano Strutturale. Tutela e valorizzazione degli elementi storici della frazione nel contesto storico paesaggistico del fondovalle della Lima. Revisione della disciplina della schedatura del P.E.E. Riconferma sostanziale dello sviluppo residenziale residuo del P.R.G. vigente con eventuali spostamenti; la potenzialità riconfermata potrà eventualmente trovare nuova collocazione in base alle necessità individuate e dalle specifiche valutazioni del R.U.. Ampliamento delle potenzialità turistico ricettive in attraverso due possibilità: 1)- realizzazione di nuovo edificio (e/o utilizzo del patrimonio edilizio esistente), per un albergo di max 20 posti letto; 2)- realizzazione di nuovo edificio per un albergo di max 60 posti letto, condizionato all'apertura della casa da gioco. Ricollocazione alcune industrie esistenti in altre utoe. Riconferma degli altri edifici esistenti in zona industriale. Conferma di edifici produttivi fuori dalla zona industriale. Riconferma delle potenzialità di edificazione industriale residua. Riqualificazione del centro storico attraverso progetti specifici sugli edifici storici e progetti generali quale la Strada Parco delle Terme e la Porta delle Terme. Collegamenti pedonali tra la sponda destra della Lima e la sponda sinistra, più precisamente tra il Casinò Monumentale e la Villa Fiori, con adeguamenti a parcheggio sulla S.S. n. 12. Riqualificazione del lungo Lima e pulitura e riassetto del letto del torrente con possibilità di sfruttamento per attività sportive acquatiche e pesca sportiva. Progetto della variante alla S.S. n. 12, attraverso una galleria, al fondo della quale possibile nuova variante verso la sponda destra della Lima, a monte del Ponte a Serraglio. Nuova viabilità verso al frazione di Lugliano. Compiti del Regolamento Urbanistico ed eventuale Programma Integrato d'Intervento. Censimento di dettaglio delle dotazioni di standard, attrezzature e servizi esistenti in dotazione al P.E.E., con eventuale previsione delle integrazioni necessarie. Valutazioni degli effetti, proprie del R.U., delle trasformazioni consentite e individuazione delle contromisure da adottare. Individuazione e/o riconferma dei lotti edificabili ad uso di residenza e degli edifici e/o lotti per il turistico ricettivo, con prescrizioni sulla procedura d'intervento: se diretto o subordinato a piano urbanistico attuativo di iniziativa pubblica e/o privata. Individuazione e prescrizione degli elementi e delle tipologie consone al luogo. Individuazione delle opere di urbanizzazione da realizzare e/o completare in funzione del nuovo sviluppo. Individuazione di dettaglio di tutte le invarianti strutturali relative al patrimonio storico artistico, al fine di disciplinare tutte le riqualificazioni e nuove progettazioni previste per il capoluogo. Predisposizione delle perimetrazioni delle zone preposte allo sviluppo delle progettazioni della Strada Parco delle Terme e della Porta delle Terme. utoe I.1 “ Val Fegana ” Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 63 di 101 Descrizione. U.T.O.E. appartenente al Sistema Territoriale I “Il fondovalle del Fegana” – Ad ovest ed a nord è delimitata dal confine territoriale del comune. Ad est dalla sponda sinistra del torrente Fegana ed a sud dal crinale del Colle del Cerraccio e dal corso del Rio Cerraccio. L’area si sviluppa interamente sulla sponda sinistra del torrente Fegana e ricomprende più nuclei abitati quali “Pian di Vaglio”, “Pian di Marchella”, “Pian dei Tre Metati”, “Pian Piccolo” e “Pian Grande”. In prossimità della confluenza del torrente Fegana nel fiume Serchio si riscontra la presenza di una industria cartaria. All’inizio della valle è presente una consistente area pianeggiante un tempo coltivata. In corrispondenza dei suddetti nuclei abitati si riscontrano altre aree pianeggianti, ma di limitata consistenza. Obbiettivi del Piano Strutturale. Riconferma sostanziale dello sviluppo residenziale residuo del P.R.G. vigente con eventuali spostamenti. Riconferma delle zone industriali esistenti. Conferma di edifici industriali in altre zone del P.R.G. con individuazione di zona industriale. Possibile nuovo sviluppo per ricollocazione e crescita di aziende esistenti a est e nord dell'attuale zona per P.I.P in sub sistema insediativo recente e in formazione aprevalente uso produttivo - sub sistema a prevalente naturalità diffusa - sub sistema insediativo recente e in formazione a prevalente uso redidenziale; previa urbanizzazione. Conferma della zona industriale su Cartiera Fibrocellulosa e zona a P.I.P. Ampliamento del polo industriale fino al raddoppio delle potenzialità esistenti in funzione della rilocalizzazione di aziende oggi ubicate in altri siti del comune e per la crescita delle aziende esistenti. Condizione allo sviluppo: dotazione delle infrastrutture (scalo merci ferroviario) e urbanizzazioni. Compiti del Regolamento Urbanistico ed eventuale Programma Integrato d'Intervento. Censimento di dettaglio delle dotazioni di standard, attrezzature e servizi esistenti in dotazione al P.E.E., con eventuale previsione delle integrazioni necessarie. Valutazioni degli effetti, propri del R.U., delle trasformazioni consentite e individuazione delle contromisure da adottare. Individuazione e/o riconferma dei lotti edificabili ad uso di residenza con prescrizioni sulla procedura d'intervento: se diretto o subordinato a piano urbanistico attuativo di iniziativa pubblica e/o privata. Individuazione e prescrizione degli elementi e delle tipologie consone al luogo. Individuazione delle opere di urbanizzazione da realizzare e/o completare in funzione del nuovo sviluppo. Predisposizione delle perimetrazioni delle zone preposte allo sviluppo della parte terminale del Nodo Intermodale: Scalo Merci Pubblico e collegamento diretto della ferrovia con le aziende. utoe L.1 “ Fornoli Descrizione. U.T.O.E. appartenente al Sistema Territoriale L “Il fondovalle del Serchio” – Ad ovest è delimitata dal confine territoriale del comune che coincide con il percorso del fiume Serchio. A nord dal crinale del Colle del Cerraccio. Ad ovest dalla sponda destra del Rio delle Valli ed a sud dal confine territoriale Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 64 di 101 del comune che coincide con il percorso del torrente Lima. In quest’area è ricompreso l’intero centro abitato di Fornoli ed i piccoli nuclei abitati di Desertoli e di Bocca di Fegana. Il paese di Fornoli si è sviluppato su di un’area pressochè pianeggiante, delimitata dalle terrazze alluvionali del Serchio e del Lima. Recentemente l’edificazione si è estesa anche a quote più alte dove la bassa acclività dei terreni ha consentito nuovi insediamenti. Questo settore è quello che ha risentito maggiormente dell’azione antropica e dove è presente una misticanza di attività. Quella di maggiore rilievo è sicuramente quella residenziale, ma ha trovato notevole sviluppo anche quella commerciale. Per quanto concerne l’industria, oltre allo storico stabilimento per la lavorazione chimica del legno (presente da circa un secolo), che rappresenta sicuramente la maggiore industria locale, sono presenti altri stabilimenti artigianali. In questo settore in ragione della passata vocazione agricola rimangono ancora due aziende agricole che allevano prevalentemente bovini da latte e da carne. In questo settore si deve annoverare anche la presenza della caserma della Polstrada e del Corpo Forestale dello Stato Obbiettivi Piano Strutturale. Tutela e valorizzazione degli elementi storici della frazione nel contesto storico paesaggistico del fondovalle della Lima. Revisione della disciplina della schedatura del P.E.E. Riqualificazione del centro storico attraverso progetti specifici sugli edifici storici e progetti generali quale la Strada Parco delle Terme e nodo intermodale. Riconferma dello sviluppo residenziale residuo del P.R.G. vigente la potenzialità riconfermata potrà eventualmente trovare nuova collocazione in base alle necessità individuate e dalle specifiche valutazioni del R.U.; ampliamento residenziale nel sub sistema insediativo recente e in formazione a prevalente uso residenziale; Ampliamento delle potenzialità turistico ricettive con la realizzazione di un nuovo edificio per 20 posti letto e/o all'interno del P.E.E. Riconferma delle zone industriali esistenti. Conferma di edifici industriali in altre zone del P.R.G. con individuazione di zona industriale. Possibile nuovo sviluppo in funzione della rilocalizzazione di aziende in altri siti del comune e per la crescita delle aziende esistenti, previa urbanizzazione all'interno del sub sistema insediativo recente e in formazione a prevalente uso residenziale. Conferma della zona industriale su presidio della Ditta Alce, con le grandi potenzialità residue del P.R.G. vigente. Riconferma di adeguamento di viabilità tra Fornoli e Granaiola, con interessamento anche dell'utoe H7 di Ponte a Serraglio. Compiti del Regolamento Urbanistico ed eventuale Programma Integrato d'Intervento. Censimento di dettaglio delle dotazioni di standard, attrezzature e servizi esistenti in dotazione al P.E.E., con eventuale previsione delle integrazioni necessarie. Valutazioni degli effetti, propri del R.U., delle trasformazioni consentite e individuazione delle contromisure da adottare. Individuazione e/o riconferma dei lotti edificabili ad uso di residenza e degli edifici e/o lotti per il turistico ricettivo, con prescrizioni sulla procedura d'intervento: se diretto o subordinato a piano urbanistico attuativo di iniziativa pubblica e/o privata. Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 65 di 101 Individuazione e prescrizione degli elementi e delle tipologie consone al luogo. Individuazione delle opere di urbanizzazione da realizzare e/o completare in funzione del nuovo sviluppo. Predisposizione delle perimetrazioni delle zone preposte allo sviluppo per la parte terminale del Nodo Intermodale: Scalo Merci Pubblico e collegamento diretto della ferrovia con le aziende. Predisposizione delle perimetrazioni delle zone preposte allo sviluppo delle progettazioni della Strada Parco delle Terme. Prescrizioni per la ditta Alce, con le quali si garantisca che l'eventuale sfruttamento delle zone industriali residue, oggi utilizzate come piazzali, avvenga esclusivamente con la riconferma della raccolta di legname. Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 66 di 101 6. -Contenuti e indirizzi per l’attuazione del piano strutturale 6.1 - Disposizioni del P. S. e loro efficacia. Le disposizioni del P.S. si applicano al R.U., ai P.I.I., al Regolamento Edilizio (R.E.), ai P.A. e ai piani di settore. Le disposizioni del P.S. si articolano in prescrizioni, criteri e indirizzi volti a specificare e garantire il rispetto degli obiettivi assunti dal P.S. e indicati al successivo art. 7. Hanno valore prescrittivo: - le disposizioni finalizzate alla tutela della integrità fisica del territorio di cui alla Titolo Secondo delle Norme ; - le disposizioni della disciplina dei Sistemi Territoriali di cui al Capo Primo, Titolo Terzo, delle Norme; - le norme di salvaguardia (ai sensi dell’art. 33 della L.R. 5/95), di cui Capo Secondo, Titolo Sesto delle Norme - le disposizioni relative alle Invarianti Strutturali elencate per ogni sistema funzionale, di cui Capo Secondo, Titolo Terzo delle Norme; - le disposizioni relative alle singole U.T.O.E. di cui al Titolo Quinto delle Norme; - le quantità massime del carico insediativo consentito e la previsione di attrezzature e servizi di cui al al Titolo Quarto delle Norme. Sono indirizzi operativi, per la redazione del R.U., l’insieme delle indicazioni espresse per ciascun sistema funzionale, con prevalenza delle disposizioni sui sistemi territoriali rispetto ai sistemi funzionali, ed inoltre con gli ulteriori criteri, indirizzi e deroghe rispetto ai Sistemi Funzionali, espresse all'interno degli specifichi approfondimenti delle schedatura delle singole U.T.O.E. Per ogni U.T.O.E. sono, inoltre, indicati i criteri da seguire per la redazione del R.U. ai fini della attuazione degli obiettivi del P. S. Specifici aspetti o emergenze del territorio sono individuati come particolari elementi da tutelare e sottolineati all’attenzione degli operatori pubblici e privati per la conservazione e il mantenimento dei caratteri di identità del territorio, dei quali la redazione del R. U. dovrà tenere conto e specificare le operazioni possibili. 6.2 - Elaborati costitutivi del Piano Strutturale Il Piano Strutturale del Comune di Bagni di Lucca è costituito dai seguenti elaborati e relativi allegati: Elaborato 1 - RELAZIONE PRELIMINARE E PROGRAMMATICA Elaborato 2 - RELAZIONE GENERALE ILLUSTRATIVA Elaborato 3 - QUADRO CONOSCITIVO Elaborato 4 - PROGETTO Elaborato 5 - NORME DI ATTUAZIONE. 6.3 - Progetto – Contenuto, ruolo e funzioni Il progetto di P.S. si esprime attraverso: la tutela dell'integrità fisica del territorio; la tutela dell'integrità culturale del territorio; nella individuazione e disciplina delle invarrianti strutturali attraverso lo satuto dei luoghi; nell'individuazione e disciplina dei sistemi territoriali; nell'individuazione e disciplina dei sistemi e sub sistemi funzionali; negli Indirizzi e criteri per progetti di riqualificazione; Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 67 di 101 nell'individuazione del dimensionamento ammissibile; nell'individuazione e disciplina delle unità organiche elementari; nelle disposizioni per l’attuazione del piano strutturale; nell'individuazione e nelle prescrizioni dell salvaguardie comunali da applicare entro l'approvazione del Regolamento Urbanistico; nella verifica dello stato dell'ambiente e nella valutazione degli effetti delle modifiche apportate dalle previsioni del piano. Sono elaborati del Progetto, che saranno oggetto di pubblicazione al momento della adozione del P. S., quelli di seguito elencati: Elaborato 4 - IL PROGETTO - allegato 1 tavola 1 - SISTEMI TERRITORIALI tavola 2 - SISTEMI FUNZIONALI - UTOE tavola 3 - INVARIANTI STERUTTURALI - STATUTO DEI LUOGHI 6.4 Coordinamento degli interventi sul territorio e sistema informativo territoriale (S.I.T.) Ogni azione sul territorio dovrà essere frutto di azioni coordinate dei vari settori funzionali ed uffici del Comune sia che si tratti di attività progettuale dell’Amministrazione che di interventi privati. A tale scopo e per le finalità di cui al §3. del precedente art 4, l’Amministrazione Comunale, con la redazione del presente Piano Strutturale, avvia la formazione dell’apposito sistema informativo territoriale (S.I.T.) che si avvale di procedure automatizzate per l’elaborazione dei dati conoscitivi. Il S.I.T. comunale sarà organizzato in coerenza con quello regionale e provinciale. Con apposito provvedimento saranno definite le modalità operative e le interazioni con altri Enti. Le elaborazioni iniziali del S.I.T. relative al presente P,S. sono quelle operate per la redazione del quadro conoscitivo, successivamente verranno aggiornate, implementate in base alle esigenze dell’Amministrazione comunale e saranno accessibili secondo modalità che verranno stabilite d’intesa con Regione e Provincia nel quadro degli adempimenti previsti dall’art. 4 della L. R. 5/95. 6.5 - Il Regolamento Urbanistico Il R.U. provvede a dare operatività alle disposizioni del presente P. S., attraverso: a)- ogni necessaria od opportuna disposizione volta alla tutela dell'integrità fisica e dell'identità culturale del territorio, anche diversa da quelle derivanti da quanto stabilito alle successive lettere del presente comma, ed anche relativa a componenti non considerate dagli strumenti di pianificazione sovraordinata, in riferimento al quadro conoscitivo di dettaglio proprio del R.U.; b)- la definizione motivata dei fabbisogni da soddisfare nell'arco temporale di riferimento assunto dallo stesso R.U.; c)- verifica della perimetrazione del territorio urbanizzato e delle UTOE e, nell'ambito di questi: c.1) gli insediamenti storici, cioè le parti del territorio che conservano, nelle caratteristiche dell'organizzazione territoriale, dell'assetto urbano, dell'impianto fondiario, nonché nelle caratteristiche strutturali, tipologiche e formali, sia dei manufatti edilizi che degli spazi scoperti, i segni delle regole che hanno preceduto la vicenda storica della loro conformazione, Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 68 di 101 c.2) le addizioni urbane recenti, cioè le parti del territorio totalmente o parzialmente edificate, diverse dagli insediamenti urbani storici; c.3) ad individuare, nelle parti del territorio diverse da quelle comprese negli insediamenti urbani storici, le singole unità edilizie, i complessi edilizi, gli spazi scoperti, le strutture insediative non urbane, delle quali conservare le caratteristiche morfologiche, strutturali, tipologiche e formali; c.4) a dettare, per ognuna delle componenti territoriali individuate al sensi dei precedenti punti, le disposizioni relative alle trasformazioni fisiche ammissibili ed alle utilizzazioni compatibili; c.5) a individuare le aree inedificate che dovranno rimanere tali. La pianificazione comunale provvede quindi, nei rispetto di quanto definito al sensi del comma 1: a)- ad individuare i punti di crisi dell'equilibrio ambientale derivanti sia da situazioni di degrado degli assetti morfologici e/o di elementi fisici, sia da inadeguatezza o inefficienza del sistema insediativo e della mobilità, sia ancora da cause di natura socioeconomica; b)- a definire, mediante la determinazione di destinazioni d'uso nonché di previsioni di trasformazioni fisiche e/o funzionali, gli spazi necessari a soddisfare i fabbisogni per le diverse funzioni, ivi compresi quelli per le funzioni pubbliche e/o collettive, anche di rilevanza sovracomunale ove le relative disposizioni della pianificazione sovraordinata non siano immediatamente precettive ed operative, in ogni caso secondo un ordine sequenziale di operazioni che persegua il massimo recupero e riuso del territorio urbanizzato e delle altre aree edificate esistenti, e quindi il minimo ricorso all'urbanizzazione ed all'edificazione di nuove aree; c)- a dettare, in particolare, le disposizioni relative alle aree di nuova edificazione ed alle zone di nuova urbanizzazione stimate necessarie ed individuate; d)- a dettare le disposizioni relative alle parti del territorio comunale per le quali eventualmente non fosse ancora stata definita la disciplina; e)- a definire, in relazione all'organizzazione del territorio considerato risultante dalle previste trasformazioni e dalla prevista distribuzione delle funzioni, il sistema delle infrastrutture di comunicazione e dei trasporti, anche di rilevanza sovracomunale ove le relative disposizioni della pianificazione sovraordinata non siano immediatamente precettive ed operative; f)- a dettare i criteri per il coordinamento delle scelte relative alle previste trasformazioni, alla prevista distribuzione delle funzioni, al sistema delle infrastrutture di comunicazione ed ai trasporti, con gli atti amministrativi in materia di orari di cui alla legislazione statale e regionale vigente. Il Regolamento Urbanistico disciplina con disposizioni immediatamente precettive ed operative le trasformazioni e le utilizzazioni delle parti del territorio delle quali preveda il sostanziale mantenimento dell'organizzazione territoriale esistente, e detta direttive per la successiva formazione di piani attuativi relativamente alle parti del territorio delle quali si preveda la modificazione dell'organizzazione, quali le zone di nuova urbanizzazione e le aree edificate assoggettabili o da assoggettare a ristrutturazione urbana. le predette direttive definiscono almeno l'entità delle trasformazioni fisiche e degli spazi per le diverse funzioni, con particolare riferimento a quelle pubbliche e/o collettive. Ciascun ambito da sottoporre ad unico piano attuativo è individuato e perimetrato in termini tali da perseguire la più razionale sistemazione urbanistica delle aree, il soddisfacimento delle esigenze di dotazione di Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 69 di 101 spazi per funzioni pubbliche e/o collettive ed un'equilibrata compresenza di diverse funzioni ammissibili. Il R.U. recepisce gli indirizzi e le disposizioni dettate dai piani di settore, in particolare del Piano Urbano del Traffico, ai sensi dell'art. 36 del D. Lgs. 285/92, del Piano della zonizzazione acustica, ai sensi della vigente legislazione, e del Piano di indirizzo e di regolazione degli orari di cui alla L.R. 38/98. 6.6 - Criteri per la valutazione di Piani e programmi comunali di settore §1. In relazione a quanto previsto dall’art. 24, §4, della L.R. 5/95 i piani e i programmi di settore di competenza comunale, previsti dalla legge ed aventi effetti sull’uso e la tutela delle risorse del territorio, per la loro definizione e valutazione, devono seguire i criteri indicati ai commi successi. Sono regole comuni dei piani di settore quelle di seguito indicate: a)- devono essere fondati su obiettivi prestazionali definiti e raffrontabili con quelli del P.S., del P.I.T. e del P.T.C. e con le relative disposizioni normative; b)- avere come ambiti di riferimento i sistemi territoriali e le UTOE: c)- essere coerenti con le norme generali per la tutela e l’uso del territorio di cui all’art.5 della L.R. 5/95 indicando in particolare: c.1)- la relazione con le aree di interesse ambientale; c.2)- l’incidenza sull’utilizzo delle risorse naturali e le eventuali azioni di trasformazione da valutare preventivamente; c.3)- gli effetti indotti sulle risorse essenziali. Programmi Integrati d'Intervento (P.I.I.) Detti P.I.I. indicano: a)- quali piani attuativi e/o operativi si intende redigere entro i termini stabiliti dai programmi stessi;quali piani attuativi si intende siano formati entro i termini stabiliti dai medesimi programmi; b)- le direttive per la formazione dei suddetti piani attuativi; c)- interventi di urbanizzazione e di realizzazione di funzioni pubbliche e/o attrezzature collettive, ove tali direttive non siano già state dettate dal R.U.; d)- gli elementi del sistema della mobilità da realizzare o da trasformare nel periodo di validità dei medesimi programmi; e)- gli interventi di urbanizzazione e di dotazione di spazi per funzioni pubbliche e/o collettive da realizzare nel periodo di validità dei medesimi programmi. In relazione ai contenuti della dell’art. 29 della L.R. 5/95 i P.I.I devono prevedere: f)- l’indicazione delle aree che presentano un ruolo strategico per la riqualificazione degli insediamenti e per l’attuazione del P.S., per le quali attivare iniziative pubbliche e private; g)- le modalità di partecipazione degli operatori pubblici e privati alla attuazione del P.S.; h)- orme di perequazione urbanistica per consentire la realizzazione di spazi ed opere pubbliche, contestualmente agli interventi privati, a basso costo per l’amministrazione comunale; i)- le risorse finanziarie per l’esecuzione degli interventi pubblici necessari alla realizzazione delle previsioni programmate. Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 70 di 101 Piani urbani del traffico (P.U.T.) Tali piani devono prevedere: a)- il riordino sistematico della circolazione in tutte le sue componenti (pedonale, ciclabile, veicolare); b)- il riutilizzo e la rifunzionalizzazione delle risorse infrastrutturali pedonali, ciclabili, viarie come intervento prioritario per risolvere le esigenze di mobilità; c)- l’integrazione con altri tipi di infrastrutture per la mobilità e con il trasporto pubblico; d)- garantire l’accessibilità ai sistemi insediativi esistenti e di previsione; e)- consentire adeguati livelli di sosta dei veicoli; in particolare per i centri periferici e nelle aree urbane più congestionate. Piani della mobilità e dei parcheggi Detti piani devono: a)- valutare le esigenze di mobilità all’interno del centro abitato del capoluogo; tra i centri abitati periferici e il capoluogo; tra il capoluogo e il territorio di dimensione sovracomunale; b)- individuare le aree carenti di spazi di sosta in particolare nelle aree maggiormente interessate da attività commerciali e terziarie ed in quelle attreversate da mobilità di utenze sovracomunali; c)- definire percorsi alternativi alla mobilità veicolare, in particolare per collegamenti all’interno del capoluogo; d)- favorire la partecipazione di operatori privati alla realizzazione di aree di sosta; e)- definire l’utilizzo di materiali adeguati al contesto ambientale ed alla fragilità del territorio in particolare per limitare le superfici impermeabili. Programmazione urbanistica commerciale e regolamento del commercio in sede fissa. Detti atti di programmazione devono contenere: a)- il quadro conoscitivo delle risorse e della struttura commerciale; b)- la valutazione delle esigenze di mobilità indotte nei vari aspetti (veicolare, pedonale, ecc.); c)- la definizione delle esigenze di parcheggi pubblici e privati; d)- la verifica delle situazioni pregresse carenti di superfici a parcheggio e con accessibilità problematica. Piano triennale delle opere comunali Detto piano deve: a)- definire le esigenze di opere pubbliche in riferimento alle previsioni del R.U. per l’arco temporale di validità del R.U. stesso; b)- determinare un ottimale utilizzo delle risorse economiche in relazione alle esigenze ed alle priorità definite negli atti di pianificazione; c)- verificare le opere da realizzare con il contributo di operatori privati. Piano di distribuzione delle funzioni In relazione a quanto previsto dalla L.R.39/94 dovrà essere predisposto il Piano di distribuzione delle funzioni al fine di prevedere una misurata distribuzione delle funzioni terziarie direzionali, turistiche, commerciali e produttive nelle diverse parti del territorio, secondo i seguenti criteri: a)- tutelare gli insediamenti storici; b)- consentire l’integrazione delle destinazioni residenziali con attività compatibili con la stessa ed evitare la monofunzionalità; Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 71 di 101 c)- considerare le esigenze di riordino del traffico veicolare e del trasporto pubblico; d)- valutare l’accessibilità pedonale e veicolare ai terminal del trasporto pubblico; e)- verificare la dotazione di opere di urbanizzazione e del verde pubblico in particolare. Piano di protezione civile Detto piano deve: a)- valutare i rischi connessi con le risorse essenziali del territorio ed il loro utilizzo; b)- valutare i rischi derivanti dagli insediamenti produttivi; c)- valutare le situazioni di fragilità del territorio e dell’ambiente già indicate nelle norme del P.S.; d)- definire la classificazione complessiva dei rischi e delle aree interessate dagli stessi; e)- individuare un monitoraggio in sintonia con quanto indicato dal P. S.; f)- definire le direttive integrate con quelle relative alla trasformazione ed alla tutela del territorio. 6.7 - Indirizzi programmatici per l’attuazione del P. S. e condizioni di fattibilità e sostenibilità Le previsioni del P. S. vengono attuate dal R.U. mediante una azione programmata delle nuove quantità insediative indicate al Titolo Quarto, capo primo e nelle singole UTOE del presente piano, al fine di attivare la gestione urbanistica comunale in coerenza con le esigenze di recupero del patrimonio edilizio esistente, di completamento riordino e qualificazione degli insediamenti urbani. Il R.U. e i P.I.I., pertanto, verificano prioritariamente la sostenibilità di ulteriori trasformazioni comportanti nuovo consumo di suolo e comunque definiscono e regolano le condizioni di fattibilità delle trasformazioni del territorio con particolare riferimento alla compatibilità con i sistemi di approvvigionamento idrico, di smaltimento e di trattamento dei liquami e dei rifiuti solidi, di accessibilità meccanizzata, di spazi pubblici o di uso comune e collettivo, di impianti ed attrezzature. In particolare sarà compito del R.U., tramite la redazione di specifiche norme, subordinare le previsioni relative a nuovi insediamenti e/o di sostituzione di tessuti insediativi esistenti alla certificazione dei gestori di servizi di acquedotto, fognatura e smaltimento dei rifiuti circa la sostenibilità delle suddette previsioni. In caso di assenza o carenza di tali sistemi gli interventi saranno programmati in riferimento ai piani triennali per le opere di investimento riferite ai sistemi suddetti che garantiscono il pieno soddisfacimento delle condizioni di sostenibilità. Il primo R.U. sarà orientato a soddisfare le esigenze di edilizia residenziale, prioritariamente attraverso interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente, di riuso urbano e ristrutturazione urbanistica, di completamento di aree interstiziali e di frangia e l’organizzazione degli spazi pubblici e di uso pubblico necessari alla riqualificazione insediativa. Il R.U. verificherà la disponibilità dei servizi e dei finanziamenti per la realizzazione delle opere pubbliche e delle opere di urbanizzazione necessarie per gli insediamenti esistenti e di previsione con priorità al completamento e alla organizzazione degli insediamenti esistenti. Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 72 di 101 Il R.U. darà attuazione agli obiettivi indicati come prioritari dal P. S., concretizzando l’opportunità di sviluppo sostenibile anche in relazione alle reali esigenze che vengono manifestate dagli operatori, dando omogeneità e coerenza agli interventi pubblici e privati e di tutela del territorio. Il R.U. sulla base degli indicatori contenuti nel documento “Valutazione degli effetti ambientali” opportunamente integrati, ove necessario, facendo riferimento alle conoscenze provinciali, stabilisce le regole e condizioni di fattibilità, di valutazione e di ammissibilità dei progetti e delle realizzazioni di interventi edilizi pubblici e privati in relazione a: - la compatibilità con gli esistenti sistemi di approvigionamento idrico, di smaltimento e trattamento dei liquami e dei rifiuti solidi; - le condizioni di accessibilità meccanizzata; - le condizioni degli spazi pubblici o di uso pubblico, di impianti e attrezzature. In caso di assenza o carenza di tali sistemi, gli interventi debbono prioritariamente assicurare il potenziamento o la realizzazione di nuovi sistemi in relazione agli abitanti insediati e insediabili e alla destinazioni d’uso previste al fine di assicurare le condizioni di sostenibilità delle trasformazioni ammissibili richieste dal P.T.C. Il R.U. individua gli interventi di rilievo territoriale e urbanistico da sottoporre al procedimento di valutazione di cui all’art. xx tenendo conto della normativa regionale in materia. ******************************************************** Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 73 di 101 7 - Il dimensionamento del Piano 7.1 Il Sistema Abitativo Il dimensionamento viene effettuato tenendo come riferimento un ipotetico periodo di vigenza del Piano Strutturale relativo a 10 anni 2003 – 2013. I dati e le metodologie di calcolo sotto riportati derivano dagli indirizzi e proposte che il P.T.C. riporta nella relazione e nelle norme, integrati in base ai dati aggiornati forniti dall’ufficio anagrafe alle caratteristiche del patrimonio edilizio esistente desunti dalla dettagliata schedatura vigente disciplinata con strumento urbanistico. Il fenomeno demografico del Comune di Bagni di Lucca e del relativo fabbisogno abitativo viene analizzato e proposto sulla base degli indirizzi e criteri in materia di dimensionamento residenziale e politiche per lo sviluppo sostenibile, proposte dal P.T.C. Obbiettivo esplicito del P.T.C. risulta il recupero del patrimonio edilizio esistente in relazione al fabbisogno abitativo primario, inteso come prima casa. Dalla verifica provinciale emerge che oltre 2/3 del fabbisogno aggiuntivo di prime case si manifesta in Versilia, mentre la piana e la valle del Serchio presentano una domanda potenziale assai limitata. L’eventuale fabbisogno insoddisfatto o deficit, viene inteso dal P.T.C. come contrapposizione tra il flusso dei servizi domandato in via effettiva e il flusso dei servizi offerti attraverso il parco edilizio esistente. 7.1.1 - Offerta presente di spazi per utilizzazioni abitative primarie. Per la valutazione della offerta abitativa primaria il P.S. del Comune di Bagni di Lucca assume i seguenti indicatori: Il primo indicatore assunto risulta il rapporto tra numero di famiglie e numero di abitazioni occupate; per il Comune di bagni di Lucca, il trend individuato dai censimenti 1961 – 1991 risulta pari a 1, cioè una famiglia occupa una unità abitativa. L’ipotesi di base (anno 2003) per il calcolo del dimensionamento della offerta sta quindi nell’assunto che ad oggi ad ogni abitazione occupata corrisponda una famiglia e viceversa. Il P.S. assume il valore estratto dai dati dell’ufficio anagrafe di numero 2'936 unità occupate al 31.08.03. Il secondo indicatore risulta la disponibilità di riuso del patrimonio edilizio esistente non occupato e non utilizzato per vacanza, per lavoro o per studio, o per altri motivi adibibile ad abitazione ordinaria. Il P.S. prende atto della quantificazione espressa dal P.T.C. che individua in numero 221 unità abitative del p.e.e. recuperabili a fini abitativi ma, in base alle indicazioni dell’ufficio anagrafe e dell’ ufficio tecnico comunale, l’entità viene elevata a numero 359, aggiungendo la differenza tra il numero delle unità occupate al 31.12.98 stimate dalle tabelle delle Relazione al P.T.C.(numero 3’074) e il numero delle unità occupate al 31.08.03 in base alle indicazioni dell’ufficio anagrafe (numero 2'936). Il terzo indicatore risulta la quantificazione delle potenzialità residue del P.R.G. vigente espressa in numero di unità abitative. Il P.S. assume il numero di 366 unità immobiliari individuate nel quadro conoscitivo all’interno della verifica sullo stato di attuazione dello strumento urbanistico vigente. Il margine considerevole di edificabilità residua deriva dal fatto che il P.R.G. vigente risulta di recente approvazione (anno 1998). Il valore complessivo deriva dalla quantificazione delle singole z.t.o. ”B” e z.t.o. “C”. Il dimensionamento residuo delle z.t.o.“B” conta una superficie edificabile di mq.114'672 che moltiplicata per un indice di 1,5 mc./mq. consente, in linea teorica, la realizzazione di mc. 172'008. Il valore risultante è stato ridotto del 40% in quanto nelle zone “B” si possono avere anche destinazioni Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 74 di 101 d’uso diverse dalla residenza (commercio, uffici, servizi, ecc.). Per trasformare la volumetria in numero di unità abitative è stato assunto un indicatore medio di volume/unità abitativa pari a mc.450 per ogni unità. Il valore finale per le zone “B” risulta di numero 230 unità abitative residue. Per le z.t.o. “C” è stato adottato lo stesso tipo di calcolo ad eccezione della riduzione del 40% in quanto in quelle zone risulta consentita solamente la destinazione d’uso residenziale. Il dimensionamento residuo delle z.t.o. “C” conta una superficie edificabile di mq.94’602 che moltiplicata per un indice medio di 0,65 mc./mq. consente, in linea teorica, la realizzazione di mc. 61’491. Per trasformare la volumetria in numero di unità abitative è stato assunto un indicatore medio di volume/unità abitativa pari a mc.450 per ogni unità. Il valore finale per le zone “C” risulta di numero 136 unità abitative residue. Il quarto indicatore risulta la quantificazione delle unità abitative improprie per condizioni statiche, o di degrado edilizio, o igieniche non recuperabili quantomeno a fini residenziali. Il P.S. prende atto che il P.T.C. non precisa una percentuale di riferimento lasciando la quantificazione alle specifiche conoscenze dell’Ufficio Tecnico comunale che individua in una percentuale del fabbisogno sostitutivo. Sulla base delle indicazioni dell’ufficio tecnico, desunte dalla conoscenza del territorio e soprattutto dalla dettagliata schedatura del p.e.e., si ritiene di individuare la percentuale al 12% da applicare sia sulle unità abitative occupate al 31.08.03, sia a quelle derivabili dal patrimonio edilizio esistete: cioè 2'936 + 359 = 3'295 x 12% = 395. Il quinto indicatore risulta la quantificazione delle eventuali unità abitative improprie per obsolescenza o inadeguatezza funzionale, non recuperabili quantomeno a fini residenziali. In questo caso il P.S. concorda con la quantificazione espressa dal P.T.C. che individua in una percentuale del 3% del totale dell’offerta come abitazioni improprie (fabbisogno sostitutivo), effettuando in calcolo percentuale sull’offerta abitativa come nel caso precedente, cioè 2'936 + 359 = 3'295 x 3% = 99. Il sesto indicatore risulta la dalla quantificazione delle unità abitative ordinarie nel patrimonio edilizio esistente che motivatamente si ritiene possano, o debbano, essere adibite o adibibili a utilizzazioni diverse da quelle abitative. Il P.S. prende atto che il P.T.C. non individua una percentuale in merito, probabilmente per lasciare spazio agli indirizzi progettuali del P.S. stesso. Le utilizzazioni diverse da quelle abitative possono individuarsi nei fondi commerciali, nei servizi, nei piccoli laboratori artigianali e si ritiene che debbano attestarsi nell’ordine del 10% del totale dell’offerta per quanto attiene ai paesi del al fondo valle della Lima, e nell’ordine di numero due unità abitative per ognuna delle frazioni sparse: cioè: su numero 1'000 fabbricati del fondo valle della Lima, il 10% corrisponde a 100 unità; mentre le numero 25 frazioni sparse computano numero 50 unità. 7.1.2 - Domanda di spazi per utilizzazioni abitative primarie. Per la valutazione della domanda abitativa primaria per il P.S. del Comune di Bagni di Lucca assume i seguenti indicatori: Il primo indicatore assunto risulta la stima del fabbisogno pregresso costruita con riferimento a riconosciute condizioni di disagio abitativo, individuate: nelle famiglie senza tetto o abitanti in alloggi impropri; nelle famiglie in coabitazione involontaria; nelle famiglie abitanti in condizioni di sovraffollamento, cioè in cui il rapporto tra numero dei componenti e spazio abitativo è inferiore a minimi Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 75 di 101 accettabili, tali considerandosi quelli tra i componenti della famiglia anagrafica e i vani dell'abitazione sotto indicati. Componenti 1 2 3 4 5 6 7 8 Vani 2 3 4 5 5 6 6 7 9+ Quale fabbisogno pregresso originato da situazioni di coabitazione involontaria è computato soltanto quello espresso dalle famiglie secondarie, cioè dalle famiglie aggiuntesi, anche a seguito di formazione di nuovi nuclei, al nucleo familiare originariamente abitante nell'alloggio, ovvero più numeroso. Quale fabbisogno pregresso originato da condizioni di sovraffollamento si considera soltanto la quota che risulti non riassorbibile dopo che si sia calcolata la parte di tale fabbisogno alla quale è possibile dare risposta mediante redistribuzione delle famiglie interessate nei medesimi alloggi abitati in condizioni di sovraffollamento, tenendo conto delle relative caratteristiche dimensionali, e garantendo un rapporto tra numero dei componenti delle famiglie e spazio abitativo almeno pari ai minimi accettabili. Qualora le medesime famiglie siano interessate da più di una delle condizioni di disagio abitativo esse sono considerate ai fini del computo del fabbisogno pregresso una sola volta, con riferimento alla condizione di disagio che produce maggiore domanda di spazi per utilizzazioni abitative. Il P.S. individua nel valore di numero 25 unità abitative il fabbisogno pregresso Il secondo indicatore assunto risulta la stima del fabbisogno derivato dalle dinamiche demografiche calcolate in base al trend per il periodo dall’anno 2003 all’anno 2013. La stima del fabbisogno è stata costruita con riferimento al numero di famiglie previste al termine del periodo di tempo assunto come arco previsionale: dall’anno 2003 all’anno 2013. Il P.T.C. indica un trend demografico che prevede che all’anno 2011 la domanda di unità abitative si assesti nell’ordine di numero 2'842 unità. Il P.S. assume un diverso valore derivato dalla stessa metodologia di calcolo, riferita però ad un arco temporale diverso, cioè al trend demografico per saldo naturale e migratorio nell’arco temporale dal 21.10.01 (dato ISTAT) al 31.08.03 (dato ufficio anagrafe). In questo arco di tempo il numero delle famiglie residenti è passato da numero 2'850 al 21.10.01, a numero 2'936 al 31.08.03; con un aumento percentuale annuo pari all’ 1,63%. Stimando l’incremento percentuale costante per i prossimi dieci anni, risulta che al 2013 saranno insediate 3'414 famiglie. Considerando che l’incremento costante risulta poco attendibile in quanto l’aumento delle famiglie non deriva dal saldo naturale, bensì dal saldo migratorio (ed è ragionevole pensare che l’aumento degli ultimi tre anni possa ridursi); ed inoltre che l’arco temporale considerato (2001 – 2003) risulta rappresentativo, ma superiore all’arco da programmare (2003 – 2013), il P.S. ha ritenuto di ipotizzare un aumento di numero di famiglie intorno alle 70 unità (rispetto alla 478 individuate dal calcolo), attestando 3'000 unità il numero di famiglie e quindi di unità domandate per l’anno 2013: valore inferiore al numero di unità individuate dal P.T.C. per l’anno 1998 (numero 3'074). Il terzo indicatore assunto risulta la stima del fabbisogno frizionale relativo alla parte dello stock da lasciare libero per la vendita o per l'affitto. Questo per assicurare al mercato immobiliare la fluidità necessaria a Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 76 di 101 scongiurare tensioni nei prezzi e al tempo stesso a garantire la mobilità abitativa delle famiglie, presupposto fondamentale affinché sia assicurato il buon funzionamento di parte del meccanismo di soddisfacimento del fabbisogno. Il P.T.C. individua un valore massimo del 3% della domanda abitativa. Il P.S. assume lo stesso valore sulle unità previste per dinamiche demografiche escludendo il fabbisogno pregresso, che porta a una individuazione di numero 90 unità abitative. 7.1.3 - Calcolo del dimensionamento del sistema abitativo . Il valore complessivo dell’offerta del sistema abitativo è dato dalla sommatoria dei sei indicatori assunti ed esplicitati al paragrafo 1.4.1 riferiti all’anno 2003. Il valore finale assunto per il dimensionamento del sistema abitativo del P.S. deriva dalla domanda ipotizzata nell’arco temporale dei dieci anni tra il 2003 e il 2013 data dalla sommatoria dei tre indicatori del paragrafo 1.4.2. L’incremento previsto dal P.S. è dato dalla differenza tra la sommatoria dei valori dei sei indicatori della domanda di unità immobiliari e la sommatoria dei tre indicatori della offerta di unità immobiliari. (tabella 1) tabella 1 dimensionamento sistema abitativo in numero unità abitative OFFERTA DOMANDA UNITA’ ABITATIVE UNITA’ ABITATIVE occupate al 31.08.03 +2’936 derivate dal riuso del p.e.e. unità per dinamiche +359 demografiche dal p.r.g. vigente +338 improprie per ragioni statiche, igieniche, ecc. improprie per obsolesc. o inadeguatezza funzionale adibite ad altri usi fabbisogno pregresso fabbisogno frizionale +25 +3’000 +90 -395 -99 -150 TOTALE OFFERTA al 31.08.2003 +2’989 TOTALE DOMANDA al 31.12.2013 DEFICIT in numero unità abitative al 2013 domanda - offerta = - 126 DIMENSIONAMENTO in numero unità abitative al 2013 domanda + deficit = 3'115 +3’115 Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 77 di 101 OFFERTA ABITAZIONI AL 31/08/2003 TOTALE OFFERTA 3'017 UNITA' 2936(Occupate)-395(Improprie)99(Inadeguate)-150(altri Usi) = 2292 RIUSO P.E.E. 359 P.R.G. VIGENTE RIUSO P.E.E. P.R.G. VIGENTE 338 2936(occupate) - 395 (improprie) - 99 (inadeguate) - 150(altri usi)=2292 DOMANDA AL 31/08/2013 TOTALE DOMANDA 3'115 UNITA' Fabbisogno frizionale nr. 90 Fabbisogno pregresso nr. 25 Unità per dinamiche demografiche nr.3000 Fabbisogno pregresso nr. 25 Fabbisogno frizionale nr. 90 Unità per dinamiche demografiche nr.3000 Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 78 di 101 DIMENSIONAMENTO P.S. DAL 31.08.2003 AL 31.08.2013 DIMENSIONAMENTO P.S. nr. 3'115 UNITA' nr. 644 Improprie, inadeguate, altri usi nr. 126 - Deficit nr. 338 - P.R.G. vigente nr. 2.936 Occupate al 31.08.03 nr. 359 Riuso P.P.E. Occupate nr. 2936 Riuso P.E.E. nr. 359 Unità del P.R.G. vigente nr. 338 Deficit nr. 126 Improprie, inadeguate, altri usi (nr. 644) Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 79 di 101 7.2 - Il dimensionamento del Piano – Il Sistema Turistico Ricettivo Al fine di soddisfare gli stimati fabbisogni di spazi per utilizzazioni turisticoricettive il P.S. prevedere: alberghi; residenze turistico-alberghiere; campeggi; villaggi turistici; aree di sosta; parchi di vacanza; case per ferie; ostelli per la gioventù; rifugi alpini, rifugi escursionistici e bivacchi; esercizi di affittacamere; residence. Il quadro conoscitivo individua la seguente dotazione di attrezzature turistico ricettive individuate come offerta e come domanda. 7.2.1 – Offerta attrezzature turistico ricettive Il territorio del Comune di Bagni di Lucca ha da sempre avuto una spiccata vocazione turistico ricettiva motivata dalle numerose risorse e peculiarità del territorio: risorsa paesistico ambientale, risorsa storico monumentale, risorsa termale. Negli obbiettivi dell’A.C. il rilancio turistico ricettivo risulta uno degli obbiettivi di maggior peso in quanto degli ultimi decenni non si è aggiornata né modernizzata la dotazione dell’offerta ricettiva, con una parziale riduzione dell’economia locale legata al turismo. La misurazione della dotazione ricettiva esamina e quantifica il fenomeno della seconda casa per vacanze, che sul territorio riveste forte importanza, sia per quanto attiene al ritorno nel paese d’origine degli emigrati (nei periodi estivi), sia per quanto attiene al considerevole fenomeno dell’acquisizione di patrimonio edilizio esistente da parte di cittadini europei. Nella tabella 2 si evidenziano le dotazioni individuate come offerta e suddivise in attrezzature esistenti ed attrezzature previste dal P.R.G. vigente non ancora realizzate. 7.2.2 – Domanda di attrezzature turistico ricettive Come descritto al paragrafo precedente un nuovo sviluppo della dotazione turistico ricettiva è alla base degli obbiettivi del Piano Strutturale. La nuova previsione riveste tutti i possibili tipi di strutture ed in particolare: aumento della dotazione ricettiva nel perimetro della zona termale Il dimensionamento di dette attività comporta limitato nuovo consumo di suolo essendo connesso strettamente al recupero edilizio sopratutto per quanto riguarda le frazioni. Nel capoluogo e nella zona termale il presente piano, sulla base degli indirizzi della comunità locale e sulla base delle verifiche e valutazioni effettuate prevede un ampliamento della dotazione di posti letto fino al 30% della dotazione attuale e potenziale del P.R.G. vigente. Il R.U. dovrà disciplinare, sulla base delle proprie valutazioni ed effettive istanze volte alla realizzazione di nuove dotazioni turistico ricettive, le dimensioni, la localizzazione di dettaglio e le prescrizioni di edificabilità dei servizi. Il fabbisogno stimato,riportato in via indicativa nelle schede di ogni UTOE, è espresso in numero di posti letto, assegnando a tale valore anche una quota parte dei servizi generali e funzionali (quali: bagni, corridoi, portineria, sale di ritrovo, sala colazione e/o ristorante, cucina, uffici, locali tecnici e di magazzinaggio, ecc.) necessari per l’attività ricettiva. Ad ogni posto letto deve corrispondere, di norma, una superficie media minima pari a 30 mq., ma tale valore costituisce un riferimento di massima che andrà verificato nel R.U. e in un eventuale piano di settore per lo sviluppo delle attività suddette, variando a seconda del tipo di attività (albergo, esercizio agrituristico, ecc.) e dell’organismo edilizio oggetto di intervento. Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 80 di 101 Nel caso di realizzazione di strutture alberghiere dovrà, in ogni caso, essere garantita e verificata l’accessibilità, la dotazione di parcheggi e di aree a corredo quali zone a verde, terrazze panoramiche, piscine, ecc. 7.2.3 – Previsioni del presente Piano Strutturale Alberghi - Possibilità di realizzare una albergo e/o villaggio turistico di fino a venti camere in ogni frazione storica in base alle prescrizioni delle singole UTOE;. - Fornoli - Ponte a Serraglio - Terme - Villa + 30%, in base alle prescrizioni delle singole UTOE. Campeggi villaggi turistici - Orrido di Botri - Balzo Nero - varie istanze. Aree di sosta - In ogni frazione storica e centri della val di Lima Rifugi alpini - esistenti +30% - nuovi nel sistema territoriale ”A” - La dorsale appenninica. Affittacamere - Compatibile in tutte le zone - da disciplinare in sede di piano del Commercio. Agriturismo - Compatibile in tutte le zone - da disciplinare in sede di R.U. Seconde case nel territorio rurale Tutti i cambi di destinazione d'uso che portano alla realizzazione di nuove unità abitative all'interno del Sistema Funzionale Rurale rientrano nel dimensionamento del presente piano relativamente al sistema turistico ricettivo. - La stima per il sub-sistema di interesse agricolo e il sub-sistema di salvaguardia storico paesaggistica quantifica in numero 5 unità per numero di frazione, la possibile trasformazione per un totale complessivo di n........ nuove unità. - La stima per il sub-sistema a prevalente naturalità di crinale, per il subsistema a prevalente naturalità diffusa, per il sub-sistema di interesse agricolo primario di salvaguardia paesaggistica, quantifica in numero 50 il limite massimo delle trasformazioni. Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 81 di 101 tabella 2 dimensionamento sistema turistico ricettivo OFFERTA strutture ricettive Alberghi (nr. posti letto) esistente 244 Campeggi (nr. piazzole) Aree di sosta attrezzate per camper (nr. piazzole) Residuo P.R.G DEFICIT TOTALE TOTALE OFFERTA (offerta (esistente ampliamento + deficit) PRG+residuo P.S. PRG) 1444 1688 450 2138 210 210 70 280 20 20 Esercizi di affittacamere (nr. posti letto) 30 30 + Patrimonio edilizio esistente Agriturismi (nr. posti letto) 26 26 + L.R. 76/94 DIMENSIONAMENTO P.S. Alberghi (nr. posti letto) Campeggi (nr. piazzole) Aree di sosta attrezzate per camper (nr. piazzole) Esercizi di affittacamere (nr. posti letto) Agriturismi (nr. posti letto) da definire in sede di R.U. offerta + deficit al 2013 = 2138 offerta + deficit al 2013 = 280 da definire in sede di R.U. Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 82 di 101 7.3 - Il dimensionamento del Piano – Il Sistema Produttivo Il Piano Strutturale quantifica i fabbisogni di spazi per utilizzazioni di produzione di beni, e prevede il relativo soddisfacimento, effettuando prioritariamente tutte le operazioni tecniche e le verifiche necessarie ad appurare la sostenibilità di ulteriori trasformazioni comportanti nuovo consumo di suolo, nel rispetto delle disposizioni del P.T.C. La domanda di spazi per utilizzazioni di produzione di beni è calcolata come risultante dei seguente componenti: la domanda generata da necessità di rilocalizzazione; la domanda generata da processi di crescita e sviluppo. 7.3.1- Domanda generata da necessità di rilocalizzazione. Per domanda generata da necessità di rilocalizzazione si intende la domanda derivante dal determinarsi di incompatibilità ambientali, in relazione alle immissioni nell'atmosfera, o agli scarichi liquidi o solidi nei corpi idrici o nel suolo, o alle emissioni sonore, o a situazioni di pericolosità geomorfologica o idraulica, o a effetti negativi sulla qualità del paesaggio, o sulla funzionalità e vivibilità dell'insediamento urbano, oppure dall'insorgere di diseconomie insediative, in relazione alla distanza da linee di comunicazione, o da centri di servizi, e simili, a carico della presente localizzazione di imprese esistenti. Il quadro conoscitivo individua le unità artigianali industriali da rilocalizzare in base al prevalenti motivazioni di elevato rischio idrogeologico e idraulico presenti nella zona dove sono ubicate le aziende. Le singole UTOE individuano il dimensionamento delle rilocalizzazioni. No si sono riscontrate presenze di attività industriali in zone non compatibili con la valutazione del paesaggio, o con altri beni sottoposti a vincoli monumentali e/o paesistici. Per quanto attiene alle prescrizioni della valutazione effettuata attraverso la "Zonizzazione Acustica", le prescrizioni riguardano esclusivamente i necessari adeguamenti che le industrie esistenti sono chiamate a mettere in atto al fine dell'abbattimento delle emissioni sonore. Nel prevedere le modalità di soddisfacimento della domanda di spazi per utilizzazioni di produzione di beni il Piano Strutturale demanda al Regolamento Urbanistico la valutazione dell'offerta di spazi data dai previsti processi di rilocalizzazione, ove i siti interessati dalle imprese esprimenti necessità di rilocalizzazione, siano suscettibili di mantenimento a destinazione per utilizzazioni di produzione di beni, in relazione alle caratteristiche sia delle attività insediabili sia delle aree cui ineriscono, e sempreché valutazioni d'ordine generale non inducano ad attribuire ai predetti siti diverse utilizzabilità o destinazioni. Se i siti interessati da processi di rilocalizzazione non risultando suscettibili di mantenimento a destinazione per utilizzazioni di produzione di beni, il Regolamento Urbanistico predispone per nuove utilizzazioni le regole atte a garantire l’effettiva attivazione di tali utilizzazioni. 7.3.2 - Domanda generata da processi di crescita e di sviluppo. Per domanda generata da processi di crescita e sviluppo si intende la domanda originata sia dalla richiesta delle imprese esistenti di incrementare la propria disponibilità di spazi (domanda generata da processi di crescita), sia dalla necessità di spazi per ospitare la nascita di nuove imprese, indotta dallo sviluppo di taluni settori o dell'insieme dell'economia locale (domanda generata da processi di sviluppo). Il suo Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 83 di 101 dimensionamento viene compiuto tenendo conto dell’impegno a promuovere uno sviluppo sostenibile e in relazione all’obiettivo di realizzare la piena occupazione. Per quest’ultimo aspetto il P.T.C., nel primo decennio di validità del piano provinciale, assume l’ipotesi obiettivo dell’invarianza della popolazione attiva in ognuno degli identificati sistemi economici locali (S.e.l.), ma per quanto attiene alla dinamica occupazionale del Comune di Bagni di Lucca si ritiene che il forte decremento dell’ultimo decennio degli occupati nei settori artigianali industriali, debba essere recuperato all’interno di un nuovo sviluppo del settore, e comunque verificato all'interno del S.e.l. una volta che si presenta l'istanza di investimento. Il Piano Strutturale, una volta eseguita la verifica della rilocalizzaione, individua nuove urbanizzazioni specialistiche per la produzione di beni. La previsione presume contestualmente la destinazione a diverse utilizzazioni di una pari quantità di superfici territoriali, già destinate dalla previgente pianificazione generale comunale a utilizzazioni di produzione di beni. Nel prevedere le modalità di soddisfacimento della domanda generata da processi di crescita e sviluppo, il Piano Strutturale valuta prioritariamente le possibilità di ristrutturazione e ampliamento in sito, con occupazione delle superfici scoperte pertinenziali, dei manufatti già adibiti a utilizzazioni di produzione di beni, nonché le possibilità di nuova edificazione in lotti inedificati residui nelle esistenti aree monofunzionali per la produzione di beni, ovvero ai bordi delle medesime, nonché nelle esistenti aree urbane plurifunzionali, ove sia ammissibile in relazione alle caratteristiche sia delle specifiche attività produttive di beni che delle aree interessate. Tutte le nuove previsioni del Piano Strutturale di urbanizzazioni specialistiche per la produzione di beni definite dalla previgente pianificazione generale comunale, sono state verificate rispetto alla effettiva dotazione delle opere di urbanizzazione primaria, e alla effettiva realizzazione di almeno il 60 per cento dei manufatti funzionali alla produzione in esse previsti. La previsione di nuove urbanizzazioni specialistiche per la produzione di beni in quantità eccedenti rispetto a quelle individuate per rilocalizzazione e mantenimento delle previsioni del piano previgente, sono previste dal Regolamento Urbanistico a seguito di un accordo di programma tra tutti i comuni compresi nel sistemi economici locale specifico per il Comune di Bagni di Lucca e la Provincia di Lucca. L’accordo prevede una valutazione della domanda generata da necessità di rilocalizzazione e della domanda generata da processi di crescita e sviluppo con riferimento all’intero sistema economico locale. In tale caso, l’accordo di pianificazione localizza la previsione di nuove urbanizzazioni specialistiche per la produzione di beni nel sito, o nei siti, più idonei sotto il profilo paesaggistico, ambientale, logistico, e ne prevede il più adeguato attrezzamento ecologico. Il quadro conoscitivo ha individuato sul territorio comunale e nello stato di attuazione del piano vigente, le quantità e le specificità del patrimonio edilizio esistente ad uso produttivo e le potenzialità del piano vigente non ancora espresse. A seguito delle valutazioni effettuate, per poter mantenere le potenzialità edificatorie vigenti, nel rispetto dei criteri ed indirizzi del P.T.C., il Piano Strutturale individua un processo di crescita delle industrie esistenti, attraverso una verifica delle specificità di dette necessità, consultando la Associazione degli Industriali, al fine di quantificare le necessità di crescita Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 84 di 101 nell'arco temporale di riferimento (2003 -2013) di ogni azienda attraverso un valore percentuale rispetto all'edificato esistente. L'associazione degli Industriali quantifica nel 40% di ampliamento le necessità delle industrie del settore cartario e cartotecnico, e del 20% le necessità per le altre industrie. La quota percentuale individuata può trovare soddisfacimento nelle aree residue del P.R.G. vigente, con contenuti ampliamenti individuati a seguito delle valutazioni effettuate e nel rispetto degli obbiettivi espressi dalla comunità locale in merito allo sviluppo del territorio. Per quanto attiene ai processi di nuovo sviluppo, questo viene previsto, ma rimandato alle trattative con la Provincia di Lucca e con il S.E.L definito nell'allegato al P.I.T.: Allegato 7 - Sel 3.2 - Quadrante Media Valle. tabella 3 dimensionamento sistema produttivo in mq. di superficie coperta. OFFERTA edifici esistenti in zona “D” idonei zone "D" residue idonee 81.275 63.286 DEFICIT edifici esistenti in altre zone da riconferm are 18.429 zone "D" non idonee da ricollocare edifici esistenti in altre zone da ricollocare 22.585 TOTALE OFFERTA TOTALE DEFICIT mq. 144.561 mq. 115.244 crescita aziende esistenti 74.230 DIMENSIONAMENTO offerta + deficit: all'anno 2013 = mq. 259.805 nuovo sviluppo da concordare con il S.E.L. = mq. 49.481 nuovo sviluppo da concordare con il S.E.L. 49.481 Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 85 di 101 7.4 - Il dimensionamento del Piano – Il Sistema dei Servizi Il P.S. quantifica i fabbisogni di spazi per utilizzazioni di produzione di servizi, e pere il relativo soddisfacimento, effettuando prioritariamente tutte le operazioni tecniche e le verifiche necessarie ad appurare la sostenibilità di ulteriori trasformazioni comportanti nuovo consumo di suolo. La domanda di spazi per utilizzazioni di produzione di servizi è stimata distintamente, in relazione alle seguenti quattro categorie: - servizi sociali; - servizi per il consumo finale privato; - servizi distributivi; - servizi alle imprese (credito e servizi finanziari, assicurazioni, mediazioni immobiliari, servizi legali, servizi di contabilità e di consulenza fiscale, servizi tecnici, pubblicità e pubbliche relazioni, ricerca e sviluppo, pulizie, altri servizi). 7.4.1 - Domanda di spazi per servizi sociali Per domanda di spazi destinati a servizi sociali si intende quella relativa a pubblica amministrazione, giustizia, sicurezza sociale, igiene pubblica, istruzione, sanità, assistenza sociale, associazionismo. La domanda di spazi per servizi sociali è calcolata con riferimento alle caratteristiche della popolazione esistente e prevista, nel rispetto, per quanto concerne i servizi pubblici o a uso collettivo, delle vigenti relative disposizioni. Il quadro conoscitivo in linea generale, e più specificatamente per ogni UTOE, individua e quantifica la dotazione dei servizi per ogni tipologia elencata. L'offerta individuata rappresenta un territorio sufficientemente servito di servizi sociali, accertando delle criticità per quanto attiene alla dotazione dei cimiteri, sanità e assistenza sociale. La domanda individuata trova possibilità di soddisfacimento all'interno del patrimonio edilizio esistente per quanto attiene alla data di approvazione del presente piano, ma necessita di nuove superfici e volumi nell'arco temporale di vigenza dello stesso. L'incremento necessario a soddisfare la domanda di servizi sociali, non può che essere riferita alla prevista crescita demografica ipotizzata e dimensionata al precedente punto 7.1, considerando un aumento percentuale dei servizi esistenti di pari misura. Il Regolamento Urbanistico, sulla base del dimensionamento previsto, approfondisce le valutazioni effettuate e individua le specifiche destinazioni e localizzazioni in base al manifestarsi delle necessità e criticità. 7.4.2 - Domanda di spazi per il consumo finale privato Per domanda di spazi destinati al consumo finale privato si intende quella relativa a commercio al dettaglio, pubblici esercizi, riparazioni, servizi culturali e ricreativi, altri servizi personali. La domanda di spazi per utilizzazioni di produzione di servizi per il consumo finale privato è calcolata con riferimento alle caratteristiche della popolazione esistente e prevista, con particolare riferimento alle riscontrate e prevedibili propensioni ai consumi. Il quadro conoscitivo individua un quadro di riferimento esistente in cui detti servizi si sono sviluppati in base esclusivamente alla domanda e alle caratteristiche del mercato, senza una appropriata pianificazione e regolamentazione di settore. Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 86 di 101 La pianificazione vigente consente (o non vieta espressamente) l'impianto di destinazioni d'uso commerciali nelle z.t.o. "A" - "B" - "C" - "F" - "E", lasciando la libero mercato l'attuazione temporale degli interventi, demandando alle istruttorie delle istanze di Concessione Edilizia, la verifica della rispondenza delle dotazioni di parcheggio necessarie ai sensi della normativa di settore sopraggiunta o addirittura precedente alla approvazione dello strumento urbanistico generale vigente. L'offerta di spazi destinati al consumo finale privato può decisamente definirsi soddisfacente in termini di quantità, avendo a disposizione una notevole quantità di patrimonio edilizio esistente ed inoltre potendo contare su una considerevole potenzialità residua dello strumento urbanistico generale vigente. La domanda di spazi per spazi destinati al consumo finale privato, anche in relazione all'arco temporale di vigenza del presente piano, si considera anch'essa soddisfatta in termini quantitativi, mentre in termini localizzativi il presente piano prescrive, contestualmente alla redazione del Regolamento Urbanistico, una pianificazione di settore, quale il Piano del Commercio, che individui e pianifichi, nell'arco temporale di vigenza del Piano Strutturale, lo sviluppo degli spazi destinati al consumo finale privato nel rispetto delle valutazioni proprie del Regolamento Urbanistico e della normativa di settore (Legge Bersani - Legge Tonioli). 7.4.3 - Domanda di spazi per servizi distributivi Per domanda di spazi destinati a servizi distributivi si intende quella relativa al commercio all'ingrosso e intermediazione commerciale, ai trasporti, ai servizi ausiliari, alle comunicazioni. La domanda di spazi per utilizzazioni di produzione di servizi distributivi è calcolata, per quanto concerne il commercio all'ingrosso e l'intermediazione commerciale, con riferimento alle caratteristiche della struttura economica di produzione di beni e alle esigenze della esistente e prevista struttura del commercio al dettaglio e dei pubblici esercizi, mentre, per quanto concerne i trasporti e servizi ausiliari, con riferimento da un lato alle caratteristiche sia della popolazione che della complessiva struttura economica, da un altro lato al definito sistema della mobilità. Il quadro conoscitivo individua nel territorio comunale una modesta realizzazione di impianti per il commercio all'ingrosso ecc., con una potenzialità residua per la realizzazione di nuovi impianti. Le caratteristiche della struttura economica di produzione di beni sommata alle esigenze della prevista struttura del commercio al dettaglio e dei pubblici esercizi, non individuano una necessità di ampliare tali dotazioni, se non nella parte più urbanizzata del territorio comunale (Fornoli Capoluogo). Per quanto attiene alla dotazione di trasporti, servizi ausiliari e comunicazioni con riferimento - alle caratteristiche sia della popolazione che della complessiva struttura economica, - al definito sistema della mobilità, il quadro conoscitivo individua una offerta limitata di tali dotazioni che sicuramente influisce sull'attuale contenimento dello sviluppo del territorio. La domanda si può distinguere in tre distinti settori: 1)- domanda di maggiori dotazioni di viabilità di più vasto riferimento territoriale, quale la variante sulla S.S. n.12 in località Ponte a Serraglio 2)-. domanda di maggiore flessibilità nella realizzazione e ampliamento della maglia di viabilità comunale che serve le varie frazioni del comune; Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 87 di 101 3)- domanda di accrescimento delle possibilità di sfruttamento della infrastruttura ferroviaria, sia per la mobilità delle persone sia delle merci. - Nel primo caso necessita la riproposizione del progetto della Opera Pubblica quale la Variante alla S.S. n.12 in località Ponte a Serraglio individuata anche dal P.T.C. all'interno dell'Appendice 3, scheda n.15 delle Norme di Attuazione. - Nel secondo caso si tratta di dare la possibilità di realizzare viabilità alternative, su tracciati esistenti non conformi, per il raggiungimento delle frazioni sparse al fine di garantire il collegamento anche in caso di interruzione di una viabilità. - Nel terzo caso si tratta di una riprogettazione della esistente stazione ferroviaria passeggeri adeguandola alle necessità di uso e collegandola con il fondovalle della Lima maggiormente urbanizzato (Fornoli Capoluogo); ed inoltre nella progettazione di una nuova infrastruttura quale la "Strada Parco delle Terme"; e un nuovo sviluppo per uno "Scalo Merci Pubblico" a servizio delle industrie private da ubicare nella parte terminale della Val Fegana, in prossimità della zona industriale esistente. 7.4.4 - Domanda di spazi per servizi alle imprese Per domanda di spazi destinati per servizi alle imprese si intende quella relativa al credito e servizi finanziari, assicurazioni, mediazioni immobiliari, servizi legali, servizi di contabilità e di consulenza fiscale, servizi tecnici, pubblicità e pubbliche relazioni, ricerca e sviluppo, pulizie, altri servizi. La domanda di spazi per utilizzazioni di produzione di servizi alle imprese è calcolata con riferimento alla domanda potenziale di servizi esprimibile dalle imprese di produzione di beni, esistenti e trasformate o generate dagli stimati processi di crescita e sviluppo. Nel prevedere le modalità di soddisfacimento della domanda di spazi per utilizzazioni di produzione di servizi sono prioritariamente valutate le possibilità di ristrutturazione e ampliamento in sito, con occupazione delle superfici scoperte pertinenziali, dei manufatti già adibiti a utilizzazioni di produzione di servizi, nonché le possibilità di nuova edificazione in lotti inedificati residui nelle esistenti aree monofunzionali per la produzione di servizi, o per la produzione di beni, ovvero nelle esistenti aree urbane plurifunzionali, ove sia ammissibile in relazione alle caratteristiche sia delle specifiche attività produttive di servizi che delle aree interessate. Nel prevedere le modalità di soddisfacimento della domanda di spazi per utilizzazioni di produzione di servizi, con particolare riferimento ai servizi alle imprese e ai servizi distributivi, nonché ai servizi sociali ove sia ammissibile in relazione alle caratteristiche sia delle specifiche attività che delle aree interessate, è stata valutata l'offerta di spazi edificati, o almeno urbanizzati, esistenti di cui si preveda la trasformazione fisica o funzionale, con particolare riferimento all'offerta data dai previsti processi di rilocalizzazione delle imprese di produzione di beni, ove i siti interessati da queste ultime non siano suscettibili di mantenimento a destinazione per utilizzazioni di produzione di beni. La sintesi dell'individuazione della domanda risulta sovrapponibile alle dinamiche individuate sulla domanda per la Il dimensionamento del Piano per quanto attiene al Sistema Produttivo indicando del 20% delle superfici esistenti del settore produttivo, il soddisfacimento della stessa. La domanda viene quindi suddivisa in base alla necessità di rilocalizzazione, alla crescita e al nuovo sviluppo del Sistema Produttivo. ******************************************************** Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 88 di 101 8 - Progetti di riqualificazione 8.1 - La Strada Parco delle Terme Indirizzo progettuale del presente piano individuabile sull' Elaborato 4 - IL PROGETTO - allegato 1 - tavola 2 - SISTEMI FUNZIONALI - UTOE, volto alla riqualificazione complessiva del corridoio infrastrutturale che collega la stazione ferroviaria di Fornoli -Bagni di Lucca, con il centro del capoluogo di Bagli di Lucca Villa. La particolarità fisica del corridoio individuato invita alla riqualificazione sia funzionale che culturale dell'ambito al fine di riqualificare tutte le funzioni preposte e salvaguardare il patrimonio storico oggi in lento decadimento. La strada parco delle Terme come vero e proprio elemento innovatore nella riqualificazione del sistema economico e sociale del capoluogo, cioè: - elemento di individuazione e riqualificazione del patrimonio storico artistico; - elemento di rivalutazione della risorsa termale; - elemento di fluidificazione degli spostamenti all'interno della zona più antropizzata del territorio comunale. Il R.U. dovrà individuare le perimetrazioni degli ambiti interessati, la catalogazione del patrimonio storico artistico da sottoporre a tutela e valorizzazione, le modalità di disciplina degli elementi della mobilità e i sistemi di trasporto da prescrivere, incentivare, scartare, le modalità di esecuzione dei lotti di progettazione in funzione dell'accesso a finanziamenti pubblici nazionali ed europei. Figura 1 La Stazione di Fornoli Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 89 di 101 Figura 2 - dalla stazione direzione Fornoli Figura 3 - Fornoli direzione Ponte delle Catene Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 90 di 101 Figura 4 - Fornoli Ponte delle Catene, direzione Ponte a Serraglio Figura 5 - a monte del Ponte delle Catene, direzione Ponte a Serraglio Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 91 di 101 Figura 6 - Ponte a Serraglio Figura 7 - D aPonte a Serraglio, direzione Villa Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 92 di 101 Figura 8 - Entrando in Bagni di Lucca Villa Figura 9 - Bagni di Lucca Villa Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 93 di 101 Figura 10 - Retro del Municipio - Individuazione della nuova passerella pedonale tra il giardino del municipio e la sponda sinistra del torrente Lima Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 94 di 101 8.2 - La Porta delle Terme Indirizzo progettuale del presente piano individuabile sull' Elaborato 4 - IL PROGETTO - allegato 1 - tavola 2 - SISTEMI FUNZIONALI - UTOE volto alla riqualificazione complessiva del centro storico di Ponte al Serraglio individuandolo come vera e propria Porta delle Terme per la sua collocazione strategica sulla viabilità di arrivo alla zona termale e quale porzione baricentrica del più ampio contesto della Strada Parco delle Terme. Il progetto parte dalla necessità di riqualificazione del grande patrimonio storico artistico degli edifici presenti ed inoltre offre opportunità di nuovo sviluppo nei terreni limitrofi al Villa Fiori, nel cambio di destinazione d'uso dei volumi oggi utilizzati dalla Cartiera Pasquini. La particolarità fisica del territorio e dell'edificato, la presenza forte del corso d'acqua del Torrente Lima, la adiacenza alla collina delle terme, invita alla riqualificazione sia funzionale che culturale dell'ambito al fine di dare nuovo sviluppo a tutte le funzioni preposte e salvaguardare il patrimonio storico oggi in lento decadimento. La Porta delle Terme come vero e proprio elemento innovatore nella riqualificazione del sistema economico e sociale del capoluogo, cioè: elemento di individuazione e riqualificazione del patrimonio storico artistico; elemento di rivalutazione della risorsa termale; elemento di attrazione del flusso turistico peculiare delle zone termali. Il R.U. dovrà individuare le perimetrazioni degli ambiti interessati, la catalogazione del patrimonio storico artistico da sottoporre a tutela e valorizzazione, le modalità di manutenzione del letto del torrente Lima al fine di incentivare il suo utilizzo per sport acquatici; le modalità di collegamento tra la Villa Fiori e lo storico edificio del Casinò municipale attraverso un nuovo ponte pedonale sul torrente Lima; l'individuazione del luogo ove realizzare il nuovo Casinò Municipale e servizi connessi; la legittimazione a livello di piano operativo della variante della S.S. n. 12; le connessioni con il progetto della Strada Parco delle Terme; le modalità di esecuzione dei lotti di progettazione in funzione dell'accesso a finanziamenti pubblici nazionali ed europei. Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 95 di 101 Figura 11 - Il Casino monumentale visto da Villa Fiori Figura 12 - Villa Fiori Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 96 di 101 Figura 13 - Il Casino monumentale visto da Villa Fiori Figura 14 - La Lima dal Ponte a Serraglio - Individuazione della nuova passerella pedonale tra Villa Fiori e il Casinò monumentale Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 97 di 101 8.3 - Il Nodo Intermodale Indirizzo progettuale del presente piano individuabile sulla Elaborato 4 - IL PROGETTO - allegato 1 - tavola 2 - SISTEMI FUNZIONALI - UTOE volto alla nuova dotazione di un sistema intermodale merci e passeggeri volto alla riqualificazione e aumento delle potenzialità di servizio della risorsa ferroviaria oggi sotto utilizzata. Il progetto parte dalla necessità di dotare il territorio di un sistema più efficiente di servizi per il trasporto di merci e persone fruttando la risorsa esistente. Il nodo intermodale come vero e proprio elemento innovatore nella riqualificazione del sistema economico e sociale del territorio, cioè: elemento di individuazione e riqualificazione dell'uso del treno come mezzo di collegamento privilegiato con la piana e la valle della Garfagnana; nuovo elemento di sviluppo del sistema produttivo.. Il R.U. dovrà individuare le perimetrazioni degli ambiti interessati, gli elementi da sottoporre a ristrutturazione e nuova edificazione per il sistema stazione ferroviaria e le connessioni con il progetto della Strada Parco delle Terme; le modalità di realizzazione dello scalo merci pubblico in località Bocca di Fegana ed i collegamenti diretti con le singole aziende. le prescrizioni alla edificabilità della zona industriale di Bocca di Fegana in funzione della realizzazione dell'infrastruttura; le modalità di esecuzione dei lotti di progettazione in funzione dell'accesso a finanziamenti pubblici nazionali ed europei. Figura 15 - La Stazione Ferroviaria di Fornoli Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 98 di 101 Figura 16 - La linea ferroviaria da Fornoli verso Bocca di Fegana Figura 17 La linea ferroviaria da Fornoli verso Bocca di Fegana Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 99 di 101 Figura 18 - la ferrovia nei pressi di Bocca di Fegana lato sud Figura 19 la ferrovia nei pressi di Bocca di Fegana lato nord Comune di Bagni di Lucca – Piano Strutturale – Relazione Generale pagina 100 di 101 Figura 20 - Bocca di Fegana Figura 21 - Cartiera Fibrocelluliosa 8.4 - Planimetria progetti di riqualificazione Vedi pagina successiva