Dal no global alle Twin Towers. E il colpo di scena
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Dal no global alle Twin Towers. E il colpo di scena
STORIA DELLA PUBBLICITA’ 2001 L’anno apre tra le rassicurazioni per il rallentamento fisiologico e finisce con una crisi che va oltre ai fatti bellici. In chiusura gli appelli per il sostegno del sistema Dal no global alle Twin Towers. E il colpo di scena Telecom AGENZIE/AZIENDE Parola d’ordine, difendiamo la pubblicità Il gruppo Testa acquisisce il 51% di Max Information di Bologna con l’intenzione di rafforzarsi sul territorio e quotarsi in Borsa entro fine anno. Un ulteriore passo sarà il rilancio del network europeo: agenzie a forte radicamento locale in partnership con professionisti top locali di cui il gruppo Testa avrà la maggioranza. A luglio l’annuncio che sconvolgerà l’establishment britannico, ma che si rivelerà alquanto affrettato: il 1° settembre nascerà a Londra Cdd Testa dove Cdd sono le iniziali di tre star della creatività inglese, Walter Campbell, Sean Doyle e David Dye, che lasciano per la nuova avventura Amv,Bbdo. Invece a settembre, dopo il crollo delle Twin Towers, arriva il dietro front: mancano i presupposti per l’espansione. Ma già a fine luglio Marco Testa aveva deciso di rinunciare all’ingresso in Borsa. La recessione strisciante e il calo delle quotazioni aveva suggerito il rinvio di un paio d’anni. • Il gruppo editoriale olandese Vnu che già controlla la Nielsen americana compra AcNielsen per 2.3 miliardi di dollari. Si riuniscono così AcNielsen Corporation e Nielsen Media Research che erano divise dal ‘96. • Andersen Consulting cambia nome in Accenture (accent + future). Lo comunica in 48 mercati con una campagna di Young & Rubicam. • Nuovo vertice in Bgs D’Arcy. Giancarlo Villa è nominato ceo dell’area advertising e Alessandro Magnano ceo dell’area marketing services. Non lasciano comunque la guida i soci fondatori Barbella, Gagliardi e Saffirio. • Fondendosi con Batey, Perspective e Cole & Weber, Conquest Europe approda in Usa e in Asia e diventa Red Cell, quarto network di Wpp. Alla guida Luca Lindner. L’obiettivo di crescita è del 30% in due anni. Ma le cose non vanno come sperato e in autunno si mormora di una fuoriuscita di Lindner che dovrebbe passare al gruppo D’Arcy. In Italia se ne va il direttore creativo Pietro Maestri che sostituirà dal 2002 il dimissionario Simon Connolly in Jwt. A fine anno l’annuncio del rilancio. Red Cell acquisisce la Berlin Cameron di New York e intende spostare negli Usa l’headquarter. • Kimberley Clark assorbe Lines che assumerà il logo Huggies che caratterizza tutta la linea children care. Il marchio passerà da A. Testa a Ogilvy & Mather. • Datamedia di Luigi Crespi punta a diventare un gruppo di comunicazione ad ampio raggio. Cambia nome in Hdc e acquisisce nell’ordine Metafora (rp), Show Up (advertising) e Alto Verbano (casa di produzione). • Assocomunicazione presenta i dati strutturali delle imprese relativi al 2000. E’ stata un’apoteosi: nel complesso la crescita è stata del 21% a fronte di un mercato aumentato del 12%. Ad approfittare dell’annata boom sono state soprattutto le grandi agenzie. Prima, come sempre, A.Testa con oltre 133 miliardi di lire di income netto, seguita da McCann Erickson con 114, che scavalca Young&Rubicam con 108. Sopra i cento anche la quarta, Jwt. • Assopromozione confluisce in Assocomunicazione: associazione unica divisa in due comparti per una rappresentanza più forte. Ad aprile Enrico Montangero viene confermato presidente. Viene annunciata anche la confluenza di Assomedia dal 2002. • Anche Lorenzo Strona viene confermato alla presidenza di Unicom. Strona sarà uno dei maggiori fautori durante l’anno di una serie di appelli al Governo per interventi di facilitazioni fiscali per l’investimento pubblicitario. Unicom elaborerà uno studio per censire le imprese che lavorano in Italia nel settore della comunicazione. Risulteranno 2.741. • Diesel sceglie dopo gara una nuova agenzia: gli olandesi di KesselsKramer raccolgono l’eredità di Paradiset Ddb. Ma sarà con l’agenzia svedese che Diesel conquisterà a Cannes il Grand Prix Press & Poster con gli annunci Daily African. • Interpublic acquisisce True North, holding di Fcb e con partecipazioni in Springer & Jacoby. • In marzo, mentre il mercato della comunicazione già rallenta, alla presentazione de ‘Il futuro della pubblicità’ Enrico Finzi e Giulio Malgara si mostrano inguaribili ottimisti: niente paura è solo in rallentamento fisiologico, a fine anno sarà +8%. Non mancano i dissensi. Cauti gli esperti media (+6%), con eccezione di Marco Benatti che preconizza +2%, trend che trova concordi i grandi utenti. Chi avesse ragione, ormai si sa. • Del resto all’assemblea annuale dell’Upa, alla vigilia del Festival di Cannes, il presidente Giulio Malgara già cambia registro: «Ripetere il risultato di un 2000 straordinario sarebbe già segnale che il mercato è sano». Sono vive le speranze in un effetto tonificante del nuovo Governo Berlusconi. Il settore comincia a invocare interventi concreti, tipo una Tremonti bis con detassazione di parte degli investimenti pubblicitari. L’idea viene rilanciata in grande anche al Congresso della Pubblicità. La Fieg pubblica un annuncio-appello sui maggiori quotidiani. Si schiera pubblicamente a favore anche la Confcommercio. A fine anno l’ipotesi entra a far parte di un emendamento alla Finanziaria, ma viene bocciata alla Camera. • Passa un’estate di dubbi, lacerata dai fatti di Genova, dall’evidenza delle nuove istanze anti-global, col dollaro troppo forte rispetto all’euro, la crisi in Giappone, i venti di guerra in Medio Oriente. • Notizia forte di mezza estate è l’acquisto di Olivetti e quindi di Telecom Italia da parte di Olimpia (Pirelli e Benetton). A settembre parte la rivoluzione: dei vertici, dei manager della comunicazione, dei progetti per La7, anche dei partner in comunicazione. Viene indetta a fine anno una gara per il budget media, dell’importo di 250 milioni di euro, che verrà vinta da Media Italia sull’uscente Mindshare, rinsaldando i rapporti col gruppo Testa, che già cura creatività e media di Pirelli. Giancarlo Rocco di Torrepadula, già direttore communication and image di Pirelli, lo diventa anche di Telecom. Da Pirelli arriva anche Andrea Kerbaker, che va a dirigere la struttura operativa advertising & image. Fulvio Zendrini lascia il gruppo. • L’11 settembre la tragedia che sconvolge il mondo con crollo della Borse e incertezze sull’evoluzione politico-economica. E pensare che un paio d’ore prima, alla presentazione della campagna per Olio Cuore, Malgara rilasciava interviste piene di ‘se…’: «Se dollaro e euro terranno, se le Borse non continueranno a penalizzare certi ‘fondamentali’ dell’e-conomia, se non ci saranno guerre, se quest’ultimo trimestre andrà bene…». Invece è crisi. • Il mondo della comunicazione si ritrova a Roma al Congresso della Pubblicità che, indetto da Upa, Tp e Assocomunicazione nel pieno dei fasti, arriva in uno scenario rivoluzionato. Ospite d’onore Bill Clinton che incanterà la platea con un discorso di grande saggezza riflessiva. Da Roma parte un appello per un movimento forte a sostegno della comunicazione e dei consumi, un messaggio obbligato dopo gli eventi tragici che hanno acuito la crisi. L’Upa rilancerà con la campagna della fiducia, rivolta ai consumatori per sostenere l’economia, la pubblicità e quindi il Paese, a partire dagli acquisti natalizi. • Fiat lancia la Stilo all’insegna di ‘forward thinking’ col progetto di aggredire il segmento C in Europa. L’investimento in comunicazione è di seicento miliardi di lire. CENTRI MEDIA Sorrell di Wpp compra Tempus e dà il via a Mediaedge:Cia • Si uniscono nelle rp Mavellia Ms&l e Chiappe Bellodi Associati. Nasce Ms&l Mavellia Bellodi, gruppo con oltre 5 milioni di euro di fatturato. Adriana Mavellia, nel frattempo, ha lasciato la presidenza Assorel a Franco Guzzi. • Nuovo volto per le centrali media dell’holding Bcom/3 anche in Italia, sotto la guida di Fabio Albanese: Starcom Mediaforce con sedi a Milano, Bologna e Roma, mentre a Torino c’è Starcom Mediavest affidata a Sandra Grifoni. • Marco Benatti diventa country manager del gruppo Wpp in Italia: carica nuova e per ora in test. Sovrintenderà merger e acquisizioni. In pratica rappresenterà Sorrell in tutte le strutture del gruppo nel nostro Paese: Jwt, Mindshare, Red Cell, O&M, Y&R, B-M, H&K, Mediaedge:Cia, etc. • Anno di grandi novità per Cia Italy. A gennaio arrivano Ezio Maria Ciuti da Mediaforce per assumere la carica di presidente e ceo di Cia Holding e Cia Italy e Gianluca Pastore da Bgs D’Arcy come amministratore delegato di Cia Italy. Mainardo De Nardis lascia così l’interim per far ritorno alla carica di ceo europeo di Cia. Poco dopo diventerà ceo di Cia Worldwide, struttura a ombrello che integra tutte le società nel mondo. • A ruota arriva un altro country manager. Si tratta di Valeria Monti che torna in pista per Milano & Grey Group, per diventare poi presidente e amministratore delegato di Milano & Grey ed essere responsabile di tutte le controllate del gruppo ad eccezione di Mediacom. La sua agenzia Lolita Italia, fondata dopo la fuoriuscita da Lowe Lintas, entra a far parte del gruppo come unit specializzata. • Ma Cia, attraverso l’holding Tempus, finisce in estate nel mirino di Havas e di Wpp. Si incrociano le offerte di acquisto: opa amichevole da Pouzillhac, rilancio di Sorrell. Il primo si ritira per tempo, il secondo cercherà di ritirare un’offerta diventata troppo onerosa a fronte della crisi mondiale post Twin Towers. Alla fine l’affare si farà e Wpp, divenuto proprietario di Tempus, ne deciderà la fusione con The Media Edge, centro media di Young & Rubicam. Il 1° gennaio 2002 nascerà Mediaedge:Cia con Mainardo De Nardis ceo. • Cia Italy, intanto, è protagonista di una clamorosa fuoriuscita da Assomedia. Vengono così alla luce i dissensi interni legati alla mancata pubblicizzazione dell’Advertising Strategic Report coi dati del Duemila. L’Asr viene reso pubblico solo in ottobre con valori complessivi di settore e senza i billing delle singole associate. Cominciano a circolare dati poco attendibili mentre si pensa a una riedizione del Report in sintonia con le regole di Assocomunicazione in cui Assomedia confluirà dal 2002. • Diventa ufficiale l’accordo tra Publicis e Cordiant Communication. Nasce una nuova holding, Zenith Optimedia Group, controllata al 75% da Publicis e al 25% da Cordiant Communication, cui fanno capo Optimedia e Zenith Media. STAMPA OUTDOOR Audipress, dove sei? I nomi stranieri dell’esterna italiana • Si amplia la free press in Italia. Il gruppo Caltagirone lancia Leggo a Roma, poi a Milano, Napoli, Bologna e Firenze, in concessione a Piemme. Rcs pubblica City, in distribuzione nella metropolitana milanese. (non èclatanti) della nuova indagine 2000 e puntano a nuove linee guida per l’indagine futura. Upa, Assocomunicazione e Assomedia insorgono lamentando due anni di assenza di dati. Viene decisa così un’indagine ponte. • Scandalo Audipress con frattura nel consiglio direttivo. Rappresentanti di parte Fieg non vogliono rendere pubblici i dati di readership • Nasce IgpDecaux, joint tra Rcs International Advertising e Jc Decaux. 7,61 in miliardi di Euro (netti) 7,33 7,68 6,52 7 5,82 6 5,26 4,83 5 4,39 4,21 4,17 4,16 3,62 4 • Nasce Italy Outdoor Media (al 100% di Jolly Pubblicità), piattaforma di vendita di Jolly, Affitalia, Pubbli A e Alessi. Ovvero di un terzo del mercato. • Media Italia lancia Qualiposter, modello qualitativo innovativo che dà voti a città, campagne e circuiti e ottimizza la pianificazione. L’INVESTIMENTO PUBBLICITARIO 8 • Di proprietà ora di Viacom, Sma cambia nome in Viacom Outdoor e Smafer in Viacom Express. 3,36 3 1990 1991 Fonte: Ac Nielsen 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2001 Dopo un Duemila da sballo, il 2001 si srotola con una serie progressiva di valutazioni incerte tra la rassicurazione e la preoccupazione. Si parla di ridimensionamento fisiologico dopo un trend di crescita davvero eccezionale, poi si promette la ripresa dopo le elezioni, poi la si rinvia al secondo semestre. Ma non è soltanto il tragico e imprevisto evento delle Twin Towers a determinare la crisi conclamata dei mezzi. La disfatta si delinea già in estate, quando il trend della raccolta inizia a registrare segno negativo. In rosso quasi tutti i mezzi, in particolare tv, radio e quotidiani. Si salvano solo i periodici. A ottobre AcNielsen evita di stilare le consuete previsioni di chiusura d’anno, ma considera realistico aspettarsi un calo del 3%. A dicembre Upa e AssoComunicazione ammettono un calo almeno del 4%. Il settore telecomunicazioni-informatica, che tanto aveva contribuito al boom del Duemila, ha investito circa un terzo in meno e abbandonato la posizione di leader tra i top spender. L’investimento è sostenuto dalla old economy: auto e largo consumo in prima fila. TV/RADIO de La 7, mentre Giorgio Ferrari si concentrerà su Mtv Pubblicità. Il feuilletton La 7, ovvero terzo polo con sorpresa • Entra in vigore la legge che avvia la sperimentazione per la radio e la tv digitale terrestre e indica nel 2006 il termine ultimo per la trasformazione del sistema da analogico a digitale. • Autogrill vince per il secondo anno il primo premio a Radiofestival. Questa volta con Young & Rubicam e con il copy Giovanni Chiarelli, avvocato mancato. • Si delinea la nuova Tmc, nell’orbita di Seat Pg di Lorenzo Pellicioli e quindi di Telecom Italia. Nuovo nome, La7, e nuovo staff di vertice completato sotto la guida dell’ad Ernesto Mauri, con Mario Brugola in arrivo da Rai per dirigere la concessionaria. A maggio grande esternazione di intenti: nascerà una media company coerente sul target giovane allargato con nucleo centrale il trio La 7, Virgilio e Mtv Italia. Le rete musicale si è già trasferita sulle frequenze di Tmc 2 dopo che Cecchi Gori Communication (alias Seat Pg) ne ha acquisito il controllo attraverso il 51% di Beta Television (il 49% è di Mtv Europe). Presidente di Mtv Italia e responsabile di Beta Television è Antonio Campo Dall’Orto. Per La7 si dà il via a un palinsesto sperimentale e si annuncia quello definitivo per settembre. Obiettivo: share del 5%, dal 2% attuale, entro tre anni con raccolta di 600 miliardi contro gli attuali 150. • Contrordine a settembre, la nuova proprietà Pirelli/Benetton ha ben altre intenzioni. Il progetto La7 costa troppo e va ridimensionato. Come in un serial televisivo, la rete cambia vocazione in ‘all news’ e di conseguenza target, conduttori, manager. Se ne vanno, uno dopo l’altro, Pellicioli, Fazio, Giovalli, Brugola e per ultimo Mauri. Per l’ennesima volta tramonta l’ipotesi di un terzo polo televisivo. La rete è messa in vendita ma le offerte sembrano insufficienti alla nuova proprietà. A fine anno si annuncia l’arrivo di Mario Bianchi da Omd come a.d. di Hmc, concessionaria • Intanto sulle frequenze di Rete A, lasciate libere da Mtv, sono approdati i tedeschi di Viva che annunciano l’intenzione di dare maggior spazio alla musica italiana ed europea. • Tele+ e Stream progettano di dare il via alla fusione per far fronte a una difficile situazione di mercato: nel 2000 le pay tv hanno perso 90 milioni di euro. Si risolverebbe così anche il problema del decoder unico. Intanto Auditel comincia a rilevare le tv satellitari. Ma a fine anno, mentre si preannuncia il parere negativo dell’Antitrust sulla fusione, le due pay tv rinunciano al progetto iniziale e Vivendi inizia a trattare con News Corp, per una nuova proposta di acquisizione di Stream. • Da ottobre entra in vigore il Regolamento dell’Authority sulla pubblicità televisiva e sulle televendite. Impone 20 minuti di programmazione tra un break e l’altro, vieta la pubblicità nei cartoon e la confina agli intervalli naturali negli eventi sportivi. • La radio compie cento anni il 12 dicembre 2001. Curiosamente, nello stesso giorno, si celebra il decennale del primo sito messo in rete. NEW MEDIA/TLC Onetone vince la corsa Audiweb • Mentre la new economy inizia a frenare sugli investimenti, arriva la ricerca di Astra/Demoskopea ad annunciare che gli oltre 300 miliardi spesi nel 2000 sono stati sciupati: le campagne della new economy risultano omologate e confuse nel ricordo del pubblico. • Tiscali acquisisce il 70% di Excite Italia. Infinito.it diventa Genie.it. • Andala cambia nome in H3G e si affida a Bates con consulenza di Miguel Angel Torralba, annunciando campagne per estate/autunno. Alla guida di Ipse arriva Pierluigi Celli che dovrebbe varare anche il piano di comunicazione e sceglie Lowe Lintas Pg e The Media Edge. Ma tutto rallenta e viene rinviato, confutando le ipotesi degli analisti che, all’inizio dell’anno, puntavano sull’Umts per il sostegno degli investimenti pubblicitari. • Si fondono Dnm e Inferentia. Nella nuova società ha la maggioranza (38.2%) il gruppo Onetone. Orgoglio web all’italiana Per l’Italia, la solita performance marginale. Vinciamo solo un argento con la campagna sociale contro la pena di morte firmata da Saatchi&Saatchi, che riceverà anche un premio a Epica e sarà la unica italiana a entrare in shortlist a Eurobest. Restiamo a bocca asciutta sul fronte Press & Poster, snobbia- • NielsenNetRatings (che ha assorbito Jupiter Mmxi) rileva per prima in Italia la navigazione anche dal posto di lavoro, ma è Onetone Research a venir scelta da Audiweb per la rilevazione delle utenze della rete e dei servizi di pianificazione. mo giustamente i Media Lions, inviamo invece diciotto candidati ai Cyber e ci portiamo via due Leoni. Italia, Printsonweb.it/com, Argento a cura di Valeria Scrivani 48° FESTIVAL DI CANNES Serpeggiava un certo razzismo... Usa e Gran Bretagna dominano una manifestazione pletorica, con 19.013 lavori in concorso tra cui 6.117 film, conquistando la metà dei leoni per gli spot. In una shortlist dei film appena discreta, la giuria assegna solo 70 leoni e conferma vincente il filone politically incorrect. Vi appartiene lo spot vincitore del Grand Prix, assegnato alla statunitense Cliff Freeman, con le gag degli sport locali senza senso trasmessi su Fox Sport Tv Channel. Serpeggiava, ammettiamolo, un certo razzismo. Alla luce dei fatti di poi, la gara di tuffi delle rocce con l’atleta che si schianta tra gli applausi educati degli spettatori o le randellate al pubblico dell’energumeno bendato, in un Paese tanto simile Usa, FoxSport, Cliff Freeman&Partners, Grand Prix all’Afghanistan, fanno un effetto alquanto sinistro. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Copyright Pubblico - Edizioni Flormedia Italia, Europeanpainting.com, Bronzo Direttore responsabile Valeria Scrivani