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PIEMONTE
economia
TORINO
MARTEDÌ 27 MARZO 2012
la Repubblica
■ XI
Una fetta degli 11 miliardi di sterline spesi per i Giochi estivi finiranno nella regione: merito della Mondo e di altri talenti locali
Il Piemonte che corre alle Olimpiadi
Già 4 le aziende arruolate per fornire materiale e servizi a Londra 2012
N BALLO c’era una torta da undici
miliardi di sterline. Tanto sono costate le Olimpiadi di Londra e qualche briciola di quella cifra enorme è finita anche in Piemonte. Perché le aziende
della regione subalpina non si sono tirate indietro.
Scontato che tra queste ci sia la Mondo, l’azienda albese ormai leader mondiale delle pavimentazioni sportive, che
per i giochi londinesi fornirà il terreno su
I
cui correranno i big dell’atletica e di altre nove discipline. Così come non poteva mancare la Basicnet, che va alle Olimpiadi con un altro obiettivo: aumentare
la visibilità del marchio “Kappa” sponsorizzando quattro nazionali. Pure la
Deltatre è ormai un’habitué dell’evento:
è un’azienda informatica che ha supportato le riprese televisive dei principali eventi sportivi. E all’elenco si aggiunge
pure la Aqvatech, start up nata dentro
E il bottino potrebbe
ancora aumentare: in
ballo ci sono commesse
per altri 250 milioni
E poi si cercano venti
figure professionali...
I3p, l’incubatore del Politecnico, che a
Londra porterà i suoi led subacquei
multicolore per aiutare arbitri e spettatori durante le partite di pallanuoto.
Ma la lista di chi può partecipare al
business olimpico potrebbe allungarsi
ancora. Perché in questo primo semestre dell’anno ci sono ancora forniture
per 250 milioni di sterline da accaparrarsi. Qualche esempio? Il Locog, il comitato organizzatore, è ancora in cerca
di beni e servizi da fornire per le cerimonie di apertura e chiusura, attività di laboratorio legate agli eventi sportivi, applicazioni informatiche per cellulari e
così via. Ma i giochi offrono pure posti di
lavoro: gli organizzatori ricercano almeno 20 figure professionali diverse. E ai
torinesi il know how olimpico non manca di certo.
(ste. p.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
La storia/1
“Aqvatech” cambia disciplina
Dal nuoto passa alla pallanuoto
A CONSENTITO ai nuotatori di allenarsi al meglio fornendo loro una striscia luminosa che
desse il giusto ritmo. E ora la Aqvatech si prepara a sbarcare anche alle Olimpiadi di Londra. La tecnologia è la stessa: led luminosi che funzionano perfettamente sott’acqua e che cambiano colore in base alle
esigenze. Solo che questa volta la piccola start up creata da Alessandro Buresta dentro I3p, le applicherà alla
pallanuoto.
Il sistema si chiama Waterpolo visual system, è stato studiato assieme a piscine Castiglione-Myrtha Pools
e funziona così. Una striscia circonda il pozzetto delle
espulsioni, in cui i giocatori penalizzati devono restare
20 secondi: resta colorato di rosso per tutto il tempo in
cui l’espulso è costretto a restarci, diventa verde quando il giocatore può uscire. Un’altra serie di led serve invece a indicare la linea dei due metri (zona in cui vale il
fuorigioco) e quella dei cinque metri (in cui si può tirare direttamente in porta dopo aver subito un fallo).
L’intero sistema può anche indicare, lampeggiando,
quando mancano cinque secondi per la fine dell’azione d’attacco (che deve durare 30 secondi). Il tutto per
rendere più comprensibile la partita a spettatori, arbitri e giocatori. L’apparecchiatura è stata già testata in
alcune gare in Italia ed è piaciuta tanto da sperimentarla durante le gare di prova che verranno eseguite a
Londra in vista delle Olimpiadi. E se tutto filerà per il
meglio, ai giochi britannici ci sarà pure la Aqvatech.
(ste. p.)
H
AL TIMONE
Alessandro
Buresta ha
creato la
Aquatech
nell’ambito
del Poli
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La storia/2
Il quartiere olimpico in costruzione a Londra
La storia/3
La storia/4
“Kappa” gioca con due maglie C’è la Delta3 di Torino dietro I primi dieci anni di matrimonio
vestirà gli azzurri e la Bulgaria il sito del comitato olimpico tra la “Mondo” e i cinque cerchi
APPA”, il marchio dei due omini seduti, non
mancherà neppure ai prossimi Giochi di
Londra: Basicnet fornirà il materiale tecnico per le nazionali italiane di canottaggio, di scherma e
di arti marziali, ma anche per la squadra di calcio della
Bulgaria. L’azienda torinese sponsorizzerà e darà agli
atleti body, kimono e attrezzature, in cambio di visibilità. In più, in alcuni casi offrirà dei bonus per ciascuna
medaglia vinta dagli azzurri. È un discreto investimento, ma da Basicnet assicurano che «il gioco vale la candela». Anche perché le Olimpiadi hanno regole molto
severe: gli unici loghi che possono essere mostrati dagli atleti sono appunto quelli dei fornitori tecnici.
In fondo, la fortuna del marchio “Kappa”, è strettamente legata alle Olimpiadi. Basicnet, l’azienda torinese presieduta da Marco Boglione, l’ha reso celebre
sponsorizzando la Juventus nel 1979, ma fu proprio
grazie ai Giochi di Los Angeles 1984 che lo trasformò in
un brand mondiale. Ai tempi il patron di allora Maurizio Vitale offrì un milione di dollari all’allenatore della
nazionale di atletica americana per fargli abbandonare l’Adidas. Si narra che il contratto venne siglato in un
bar su un tovagliolino di carta e che quando scoprì che
l’offerta dell’azienda tedesca era di appena 40 mila dollari a Vitale venne quasi un colpo. Ma l’investimento si
rivelò azzeccato: gli atleti americani fecero incetta di
medaglie e “Kappa” diventò un marchio internazionale.
(ste.p.)
“K
AL VERTICE
Marco
Boglione
è il
presidente
di BasicNet
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E OLIMPIADI sono un gigantesco circo mediatico e tra gli attori protagonisti primeggia un’azienda piemontese. Si chiama Delta3, ha la sede dalle parti di piazza Robilant ed è nata nel 1986 dall’idea di due giovanissimi ingegneri, Luca Marini e
Giampiero Rinaudo. Da allora sono passati molti anni, centinaia di clienti e decine di eventi sportivi, tra
cui i Giochi di Pechino, Mondiali e europei di calcio.
Per Londra 2012 sessanta tecnici di Delta3 lavorano
a pieno ritmo da due anni. Diventeranno un centinaio a ridosso delle gare e dovranno occuparsi, 24 ore
su 24 per coprire tutto il fuso orario del pianeta, di far
rimbalzare sui network televisivi e sui siti internet di
mezzo mondo gare, risultati, classifiche e tutti quei
contenuti super aggiornati che mandano in estati gli
appassionati di statistiche e di sport.
«La commessa olimpica — spiega Rinaudo — vale
per noi all’incirca 20 milioni: manderemo risultati,
video e streaming per la Bbc, grafiche aggiuntive per
Sky e per le televisioni di nord, sud e centro America».
Nei laboratori di Torino si stanno mettendo a punto applicazioni per telefonini e tablet dai quali i tifosi
potranno scaricare in diretta aggiornamenti e immagini dalla gare «Anche 25 contemporaneamente»
spiegano. E nascono qui, anche se «nascosti» dai protocolli di sicurezza e copyright del comitato olimpico, anche contenuti, grafica e struttura del sito ufficiale dei giochi di luglio.
(mc.g.)
L
TANDEM
Giampiero
Rinaudo
(foto) guida
la Delta3 con
Luca Marini
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I FESTEGGIA quest'anno il decimo anniversario il
matrimonio tra Mondo e Olimpiadi. Un connubio
nato con i giochi di Montreal nel 1986 e che si ripete per l'edizione di Londra. Un contratto da 6 milioni per
oltre 18 mila metri quadrati di pavimentazione destinati a piste per le gare e gli allenamenti, prodotti negli stabilimenti di Alba.
L'azienda è stata ingaggiata per dieci discipline: gli
atleti gareggeranno, ad esempio, sulla pluri-medagliata
Mondotrack Ftx, la superficie brevettata per i Giochi di
Pechino e ora completamente riadattata alle specifiche
esigenze della pista dello stadio di Londra e del clima inglese. E' protagonista anche nel basket con il pavimento smontabile Fast break system 2 e il design dei canestri. Arrivano dalla Mondo anche i materiali per numerose discipline paralimpiche come il rugby e il goalball.
«Il Comitato olimpico ha premiato la nostra esperienza
e le performance dei nostri prodotti" spiega l'amministratore delegato Federico Stroppiana - perché offriamo
tecnologie d'avanguardia e ottime prestazioni».
Per questa edizione delle Olimpiadi, Mondo fornisce
materiali, ma anche tutti i servizi di logistica e supporto
tecnico sia prima, durante e dopo l’evento. Uno staff di
40 persone lavorerà a pieno ritmo nei giorni delle gare
sul campo, per monitorare e gestire la manutenzione
degli impianti. E in linea con l'obiettivo "Olimpiadi a impatto zero" gran parte dei materiali sono stati "noleggiati" e saranno riutilizzati in altri eventi.
(mc. g.)
S
L’AD
Federico
Stroppiana
dirige
l’azienda
di Alba
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