PII cinquant`anni del «Cor Jesu» La scuola che

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PII cinquant`anni del «Cor Jesu» La scuola che
DOMENICA
21 NOVEMBRE 2010
Blitz della polizia
Sequestrate
160 borse false
OrchestraVerdi oggi all’Auditorium
un concerto con le note di Nino Rota
Nino Rota è dedicato un ciclo di dieci
A
concerti domenicali, realizzati in
collaborazione con la Fondazione Giorgio Cini di
Venezia. Si tratta di 10 concerti dell’Orchestra Verdi
per il centenario della nascita del compositore
milanese. Per questa mattina alle 11 è in
programma un concerto per archi e violoncello
(Auditorium di Milano Fondazione Cariplo Largo
Gustav Mahler). (Info:02.83.389.401/2/3).
SFIDE
SOCIALI
All’ospedale Buzzi i computer per i piccoli
perazione
O
anticontraffazione
ieri in piazzale Medaglie
l computer a portata di bimbo.
Igiorno
Un oggetto ormai scontato al
d’oggi ma che può aiutare
d’Oro. Centosessanta
borse sono state
sequestrate dalla Polizia
locale. Due senegalesi
sono stati denunciati
per contraffazione. I
marchi falsificati erano
per lo più Prada e Louis
Vuitton. Ritirati anche
diversi articoli con griffe
false, come occhiali RayBan e giacconi Napapijri.
I due nordafricani, che
hanno precedenti
specifici, sono stati
accompagnati in
Questura per le
pratiche di
identificazione.
a migliorare la vita dei piccoli,
costretti a trascorrere mesi se
non anni in ospedale perché
colpiti da qualche grave malattia.
Ieri l’ospedale Buzzi ha
inaugurato la sua aula informatica.
Uno spazio dedicato alle attività
didattico-ricreative, dove i
bambini grazie a Internet,
possono essere sempre in
contatto con genitori, amici,
maestri e compagni di scuola.
Dopo quelle dell’Istituto dei
tumori, del Sacco, Niguarda e San
Raffaele, quella del Buzzi è la
quinta area informatica realizzata
in città, la trentesima in Italia.
Cinque computer dotati di
webcam più due stampanti laser a
Spazio alla cultura,
con le «giornate
delle famiglie»
del Museo dei Beni
Nuova aula informatica
per i bimbi ricoverati
Così potranno seguire
le lezioni e tenere i contatti
coi compagni di scuola
colori, permetteranno ai ragazzini
ricoverati di seguire le lezioni e
dialogare con casa e scuola per
rimanere sempre al passo coi
programmi. Momenti, attimi,
sorrisi, saluti, baci, voglia di
vedersi. “Contatti” che servono
ad assorbire la malattia.
I cinque pc sono frutto delle
30mila copie vendute del cd
"Caro Papà Natale 2" ("Caro
Papà Natale 1" ne ha vendute
13mila). Un disco benefico ricco
di brani natalizi cantati da artisti e
comici e promosso sia
dall’associazione culturale
Claudio Moretti sia dal Credito
Valtellinese. «Un altro sogno che
si avvera – ricorda Annamaria
Andreoli, presidente
dell’associazione –. Possiamo
porci tranquillamente un altro
obiettivo: con le vendite di “Caro
Papà Natale 3” (si può acquistare
per 10 euro in ogni negozio di
musica e filiale del Credito, ndr),
dobbiamo arrivare a 60 aule in
tutta Italia».
«Quello degli spazi informatici è
un progetto ambizioso – aggiunge
il sindaco Letizia Moratti –. Un
progetto iniziato quando ero
ministro collegando una ventina
di scuole e mai più abbandonato.
Bisogna creare ospedali a misura
di famiglia. Milano è capace di fare
tutto ciò ed è in grado di donare
il suo cuore a chi ne ha bisogno».
«È entusiasmante lavorare per chi
ha bisogno – ribadisce Mariolina
Moioli, assessore alle Politiche
sociali –. Occorre aiutarsi perché
il bene faccia sempre più notizia».
Andrea Garnero
Culturali Cappuccini
e le periodiche
«caccia al tesoro»
del Museo Diocesano
La città a misura
di mamme con bebé
Dal bar all’estetista, dalla banca al ristorante
Nasce dal passa parola una guida testata sul campo
DI ANTONELLA MARIANI
artono con le carrozzine, i
bebè nel marsupio, spingendo il passeggino: mettono alla prova ristoranti, pasticcerie, studi di dentista e perfino banche. C’è
il menù bambini? I corridoi sono abbastanza larghi? In bagno c’è un fasciatoio per cambiare i pannolini?
C’è un angolo riservato per allattare in santa pace? Poi danno i voti:
promossi o bocciati, non c’è via di
mezzo.
E’ un piccolo esercito di mamme agguerritissime, che sogna di trasformare Milano in un paradiso della famiglia. E se il panorama generale è
sconfortante (altro che paradiso, una giungla in cui l’obiettivo è sopravvivere…), qua e là spuntano le
eccezioni: la pasticceria dove per i
piccoli c’è il reparto mignon (tortine piccole, prezzi piccoli), l’estetista
che alle clienti offre un servizio gratuito di baby-sitting, la steak-house
dotata di seggioloni , tovagliette e
pastelli, la palestra attrezzata con un
angolo bebè per parcheggiare i figli
durante il corso di yoga, il negozio di
gioielleria con la stanza dei giochi…
Tenui segnali di un nuovo che avanza; certo, non alla velocità della
luce.
Con l’aiuto di decine di "antenne"
sparse nei quartieri è nata la "Guida
alla Milano family friendly", compilata da Carlotta Jesi (Terre di Mezzo
editore, pag. 160, euro 12), una sorta di mappa dei locali e servizi - c’è
di tutto: dall’ambulatorio medico alla piscina, dal supermercato allo studio di arredamento - apripista di una nuova cultura della famiglia.
Quasi 150 indirizzi da "bollino blu"
dove i bambini non sono considerati
una rumorosa e disordinata seccatura, ma "clienti" di riguardo, a cui
P
Quasi 150 indirizzi
da «bollino blu», dove
i bambini non sono
considerati
una seccatura, ma
«clienti» di riguardo
dedicare un’attenzione particolare.
Così si scopre che qua e là, come oasi nel deserto, esistono ristoranti che
propongono menù bambino a prezzi equi (8,50 euro all’"Osteria Opera
Prima" di via Lomazzo, per fare un
esempio, oppure 11 euro al "Nuvò
Pizza Place" di via Cirillo), o che addirittura, come nel caso del Green
Brunch al "Visconti Palace" di viale
Isonzo, non pagano affatto. Per i genitori che vogliono far assaporare
gusti esotici ai figli, c’è anche un ristorante cinese (il "Ta Hua" di via Fara), che ha riservato alle famiglie una fascia oraria (dalle 19 alle 20.30 in
settimana, alle 12 nel weekend) e
propone porzioni ridotte, oltre a disporre delle attrezzature indispensabili per i bambini, come i seggioloni, le tovagliette usa e getta, e il fasciatoio nel bagno. Nella guida sono segnalate pasticcerie come "alla
Fontana" (piazza Santa Maria alla
Fontana), dove ai piccoli usciti dall’asilo si servono mini tramezzini,
mini cioccolate in mini tazze e mini panini. A mini prezzi, ovviamente. Ecco gelaterie come "Lulù" di viale Brenta, dove scodellano baby-coni a 1 euro l’uno, con tanto di bavette usa e getta.
Non mancano le idee salva-tempo
per mamme (e papà) con tribù al seguito: alla Bcc di Sesto San Giovanni (Filiale Est) è stato installato un
bancomat drive-thru a portata di
macchina, dove si può fare il prelievo senza scendere dall’auto. E visto
che dalle bussole di sicurezza non si
può certo passare con carrozzine o
passeggini, in un’altra agenzia della
stessa banca (la numero 2 di Sesto
San Giovanni) hanno pensato bene
di mettere a disposizione un marsupio di cortesia per i bebè. Una volta dentro, è previsto anche il momento del cambio e dell’allattamento, con un locale attrezzato con
fasciatoio, pannolini e salviette. Piccole attenzioni che fanno sentire
benvenuto – e non appena appena
tollerato – chi si muove con bambini piccoli
Infine, c’è spazio anche per la cultura, con il Museo dei Beni Culturali Cappuccini di via Kramer che organizza le "giornate delle famiglie"
a offerta libera e il Museo Diocesano con le proposte periodiche di
caccia al tesoro per bambini e campus artistici sia d’estate che durante le vacanze di Pasqua. Insomma,
Milano s’è desta. E si è accorta della famiglia.
Dal «bike-mi» alle trattorie
Se la famiglia non è benvenuta
seggioloni per bambini piccoli? Urante. Quello che manca in una mena rarità. Il menù bambini? Peggio tropoli sempre di fretta come Milano,
che andar di notte. A Milano le iallora, forse è proprio la sensibilità "faniziative private che mostrano attenmily friendly", una simpatia diffusa
zioni particolari per le famiglie con verso le coppie che mettono al monbebè sono ancora pochissime, tanto do figli, un’opzione preferenziale per
da meritarsi segnalazioni di merito cochi ha scelto di non rassegnarsi all’inme il "bollino blu"
verno demografico.
della "Guida alla MiMa certo il problema
Pubblico e privato
lano family friendly"
non sta solo nel "pripossono fare di più
di Terre di mezzo.
vato". Il settore pubNon ce ne sarebbe biblico, che avrebbe il
Con un seggiolino
sogno, se fosse la norcompito di indirizzasulle bici a noleggio
malità. Eppure il core le scelte e accelesto di operazioni atle tendenze poo con un «menù baby» rare
tira-famiglia
non
sitive, non sempre dà
sembra essere esoril buon esempio.
bitante: le attrezzatuSpostarsi in città, per
re - seggiolini da agganciare ai tavoli, chi ha figli piccoli, è una fatica sovrubavaglini usa e getta, pastelli e tovamana. Allora, perché non lanciare ugliette da colorare - si possono trovana campagna di multe a tappeto alle
re a buon mercato e non sarà certo uauto in sosta davanti agli scivoli dei
na cotoletta e una pasta al sugo a prezmarciapiedi? E poi: ci si rende conto
zo fisso a mandare in rovina un ristodelle difficoltà che hanno i genitori con
3
I cinquant’anni del «Cor Jesu»
La scuola che educa a vivere
DI FILIPPO RIZZI
na grande festa nel cuore
della Comasina per celebrare i 50 anni di vita della scuola Cor Jesu di via Teano, gestita dalle
apostole del Sacro cuore di Gesù.
Ieri, lungo gli spazi della palestra dell’istituto scolastico, a non pochi metri dalla parrocchia di San Bernardo,
pavesata di palloncini, striscioni colorati si è svolta una festa non solo
per celebrare questo importante traguardo ma per radunare, generazionalmente, gli allievi ed ex che hanno frequentato la scuola. Si sono dati così appuntamento tante mamme
coi loro bambini, ma anche molti ex
allievi tra loro anche due sacerdoti e
persone venute apposta ieri, per
questo incontro dai tratti eccezionali, dalla Olanda e dalla Svizzera.
«Volevamo essere qui – racconta una ex allieva – per dire il nostro grazie alle nostre care suore: soprattutto per averci insegnato a capire cos’è la disciplina».
Un lungo battimani, i canti le danze
dei bambini, le testimonianze degli
allievi delle medie con il loro giornalino scolastico hanno fatto da cornice alla cerimonia. Anche il sinda-
ieri la festa
U
Il sindaco Moratti:
«Il mio grazie
alle religiose
per quanto avete fatto
per il nostro quartiere»
co Letizia Moratti, accompagnata
dall’assessore alla Scuola Mariolina
Moioli, ha voluto manifestare la sua
gratitudine per quanto fatto, nel corso di questi anni, dalle apostole del
Sacro cuore di Gesù: «Grazie a voi religiose per come avete reso più vivibile questo quartiere con il vostro apostolato e senso del dono puntando sempre sul modello educativo
della tradizione cattolica ma anche
dell’innovazione». Uno dei dirigenti scolastici, che da speaker ha condotto la manifestazione, è riuscito a
strappare una promessa al primo cittadino: il sospirato arrivo della metropolitana anche in questo angolo
della Comasina.
A prendere la parola con voce rotta
L’ISTITUTO
Oltre 400 allievi dall’asilo alle medie
Un avanposto educativo alla Comasina
I
ono circa 480 (tra materne, elementari e medie) che ogni anno
S
frequentano la scuola «Cor Jesu» di via Teano. «Il nostro corpo
docente – sottolinea la preside suor Laura Mazzoleni – è composto
le carrozzine a usare bus e metropolitana, ad accedere agli sportelli pubblici in mancanza di ascensori e parcheggi per passeggini? Sul fronte tariffario, a quando un biglietto cumulativo per le famiglie per i trasporti locali, i musei, le piscine comunali? Perché non si attrezza qualche bicicletta
del Bike-me con i seggiolini per bambini? Piccole cose, che mostrerebbero
però in modo chiaro un’opzione preferenziale per le famiglie. Ricordando
che una città a misura di bambini è una città in cui vivono bene anche tutti gli altri.
Antonella Mariani
da circa 30 persone di cui una decina è rappresentato dalle mie
consorelle. Il resto delle religiose affianca in altre attività la vita della
nostra scuola». Una presenza quella delle apostole del Sacro Cuore
di Gesù che fa risalire la sua presenza in terra ambrosiana al 1930.
Attualmente le figlie della Congregazione religiosa della serva di
Dio, madre Clelia Merloni sono presenti in quasi tutto il mondo
con circa 1.200 suore. Impegno precipuo di queste religiose è
quello di prestare il loro apostolato in 14 nazioni: nell’educazione,
nell’assistenza sanitaria, nella pastorale parrocchiale, nel servizio
sanitario e nelle attività missionarie. «La nostra presenza alla
Comasina – osserva suor Mazzoleni – ha sempre cercato di essere
un avamposto di ascolto e di aiuto soprattutto in questo quartiere
che nasceva e che ora fa parte integrante di Milano». Terreno
privilegiato del ministero di questa congregazione è quello dalla
catechesi, devozione al Sacro Cuore di Gesù e di offrire
un’educazione di orientamento cristiano ai giovani che frequentano
le loro scuole. (F.Riz.)
dalla commozione è stata suor Tarcisia, una delle pioniere di questo istituto. Nel suo racconto fatto di ricordi e di lunghi Amarcord ha elencato le difficoltà della posa della prima pietra, del primo fabbricato che
diede il là, nei lontani anni Sessanta, alla scuola d’avanguardia di oggi, alla vicinanza umana e spirituale che impresse alle religiose, il primo parroco don Paolo Redaelli, alle
scuole serali sorte per dare un’istruzione a tutti.... «Sono passati tanti
anni e tanta acqua è passata – racconta la preside, suor Laura Mazzoleni – arrivammo qui per permettere una scolarizzazione alla tanta gente del sud che veniva ad abitare il
quartiere. Ora invece i nostri scolari
vengono dal profondo Nord o sono
immigrati tra loro cingalesi e albanesi. Anche questo segna un’inversione di rotta del nostro impegno».
Negli occhi dei più vecchi, presenti
alla cerimonia, è tornato alla memoria l’inaugurazione ufficiale del
complesso scolastico, da parte dell’allora cardinale Giovanni Battista
Montini nel 1962. «Sulla scorta di
quanto insegnatoci dalla nostra fondatrice madre Clelia Merloni – spiega suor Pier Carla Lodi – abbiamo
sempre cercato di dare un servizio
scolastico alle famiglie e di assistere
la parrocchia come il sostegno alla
Caritas o impartire lezioni di italiano agli immigrati. Tutto il nostro impegno è all’insegna della gratuità e
dell’integrazione». Un impegno a
360 gradi – che vede oggi come allora le apostole del Sacro Cuore lungo
il difficile e affascinante binario dell’educazione. «Ci sentiamo partecipi del documento della Cei per il
prossimo decennio sugli orientamenti pastorali sull’educazione – è
la riflessione di suor Mazzoleni – Il
nostro obiettivo? Formare degli onesti cittadini, attenti a vivere in una comunità viva come la nostra».