"Il contributo progettuale di donne e associazioni

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"Il contributo progettuale di donne e associazioni
CONVEGNO “IL PERCORSO NASCITA NELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA"
FORLÌ 23-24 FEBBRAIO 2007
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Nell'ambito di questo importante convegno di livello nazionale che racconta, analizza e
dibatte gli step dell'impegno regionale in materia di qualità dell'assistenza al percorso
nascita, il "Forum delle Donne di Forlì" è lieto di portare un contributo e di vedere che Forlì
è stata scelta come sede di un discorso così importante per le donne.
Dei vari aspetti del percorso nascita hanno parlato e parleranno i relatori secondo le
proprie specificità. Noi parleremo del nostro essere e del nostro operare entro questo
percorso, per la parte che riguarda la pratica della “PARTOANALGESIA IN EPIDURALE”
cui abbiamo dato il nostro contributo perché divenisse una reale opportunità per le donne
del nostro territorio.
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Siamo state invitate per raccontare questa esperienza
Innanzitutto crediamo in un impegno “dal basso” come valore per far si che ognuna di noi
faccia una esperienza di partecipazione sulla propria pelle, per imparare come si fa a
contare nella propria comunità, come si fa ad affermare i propri valori, a metterli a
confronto con i valori degli altri, a trovare una sintesi costruttiva
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Il Forum delle donne di Forlì è un gruppo costituito spontaneamente da donne di diverse
estrazioni e associazioni. Nato nel 2004 a sostegno alla candidatura del sindaco, si
occupa di volta in volta delle problematiche che coinvolgono - direttamente o
indirettamente - le donne (quindi anche di giovani, di anziani, di famiglia, di servizi, di
cultura e, appunto, di benessere in ambito sanitario).
A partire dal punto di vista delle donne, con un approccio “di genere”, la nostra vocazione
è proprio quella di promuovere, portare alla luce, le questioni di interesse per la qualità
“quotidiana” della vita delle donne e della cittadinanza, di sostenere la ricerca di soluzioni
pratiche, di stimolare le istituzioni e chi ha il potere di rendere fattive tali soluzioni.
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1. da dove siamo partite: parto indolore come scelta autonoma delle donne; quale
idea del dolore; il dolore da travaglio: un dolore “di genere” fisiologico; scopo della
partoanalgesia; l’accesso libero e gratuito
Alcune riflessioni a cui ci siamo ispirate.
Il dolore è una dimensione alla quale solo di recente si è incominciato a dedicare
particolare attenzione considerandolo cosa disgiunta dalla malattia, non solo
sintomo ma a volte patologia esso stesso. Il progetto "OSPEDALE SENZA
DOLORE" del 2001, voluto dall'allora ministro della sanità Veronesi, ha
indubbiamente prodotto risultati per quanto riguarda il dolore cronico, quello da
cancro in particolare.
Il dolore di parto è un particolare dolore acuto che potremmo definire di genere,
esclusivamente delle donne. Per questo, agli altri si aggiungono ostacoli di ordine
culturale: resta l'idea che il controllo del dolore del travaglio sia qualcosa di non
necessario, se non un optional potenzialmente pericoloso. Si rileva peraltro che
molto spesso questo tipo di prestazione viene erogata a pagamento in regime di
libera professione
Dal sentire delle donne siamo partite per promuovere la possibilità del parto
indolore in epidurale come SCELTA AUTONOMA DELLA DONNA all'interno del
servizio sanitario.
2. come co-progettare il servizio (tra gruppi cittadini, istituzioni, servizi)
Nel nostro ospedale la sensibilità e l'inizio di un servizio di parto in analgesia
aveva trovato una via già nel 2000, poi interrotta per difficoltà tecnicoburocratiche.
L'istanza delle donne era forte, e il Forum l'ha raccolta e proposta in ambito
istituzionale, tanto che lo stesso Sindaco ha ritenuto di inserirla nel "PATTO CON
LE CITTADINE" siglato l'8 marzo 2005.
Fin dal 2005, il Forum ha quindi stimolato e sostenuto l’Amministrazione
Comunale, la Direzione sanitaria e lo Staff ospedaliero, per creare un servizio che
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rispondesse alle richieste della popolazione femminile forlivese, ovvero
L’ACCESSO LIBERO E
GRATUITO ALLA PARTOANALOGESIA H24.
Al di la delle organizzazioni di appartenenza, nel percorso di progettazione è stato
fondamentale la buona volontà di PERSONE con nomi e cognomi – operatori,
politici, professionisti, cittadine – che hanno scelto di dedicare tempo ed energie
al progetto e alla “fatica” di mediare e di trovare soluzioni ai diversi problemi in
campo
3. quale percorso di mediazione e stimolo da parte del Forum alle istituzione e ai
servizi
Cercando di tenere fede ad alcune modalità operative importanti:
- determinazione
- puntualità
- rispetto dei ruoli e delle competenze
- orientamento al risultato
abbiamo collaborato a far si che venissero superati gli impedimenti "tecnici"
dell'Ausl legati a problemi di carenza di personale e poi di formazione dello stesso
personale. Si è lavorato perchè fosse intrapreso un precorso comune, fatto di
incontri, ipotesi progettuali, confronti, verifiche e correzioni in itinere.
Il 27 gennaio 2006 abbiamo voluto celebrare l’avvio di questo percorso comune
con il convegno "Il Bel Partorire" promosso dal Forum, dalla Direzione sanitaria,
dall’Amministrazione comunale, dalla Regione. In quella occasione, la risposta
della città ci ha voluto ricordare la forte volontà delle donne che tale punto del
"Patto con le cittadine" venisse mantenuto.
4. monitorare e vetrificare il processo di attivazione del servizio
Non sono mancate difficoltà, qualche incomprensione, resistenze di natura
culturale o per interessi contrapposti.
In due anni il Forum si è fatto carico di tenere alta l'attenzione su questa
problematica e di insistere a livello sia tecnico che politico perchè tale volontà
divenisse realtà. Si è per questo fatto promotore di numerosi incontri con la
direzione sanitaria, lo staff direttivo ospedaliero, l'assessorato comunale alla
sanità, cui ha puntualmente partecipato seguendo gli stati di avanzamento e
verificando l'attuazione delle fasi del progetto. Sono stati individuati gli ostacoli,
poi i metodi per superarli, sempre con una sola prospettiva: raggiungere risultati
concreti senza farsi fuorviare (o prestare troppa attenzione) dalle diverse
“perturbazioni”.
Nel maggio 2006 il progetto è stato notificato al ministro Livia Turco che non ha
fatto mancare il suo apprezzamento esplicito ad un programma che si muove nel
segno dei suoi intenti legislativi (ampliamento LEA). E cogliamo oggi l'occasione
per ringraziarla di questo efficace sostegno.
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Oggi Forlì pare in dirittura di arrivo. Dal 1 marzo 2007 è stato programmato
l'avvio della copertura h. 24 del servizio gratuito di partoanalgesia, una delle rare
esperienze a livello nazionale.
Vogliamo sperare che, grazie alle sinergie tra gli operatori coinvolti, il progetto
possa andare pienamente a regime
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Crediamo che questa esperienza di partecipazione attiva e certamente “dal basso”, che
dal nostro punto di vista sta producendo dei risultati tangibili, potrebbe essere trasferita in
altri campi.
Ad esempio, un campo d’interesse potrebbe essere quello di rivisitare la funzione sociale
dei CONSULTORI, quale luogo della cultura delle buone pratiche di prevenzione
sociosanitaria. Mentre, una iniziativa che stanno portando avanti in questo periodo molte
associazioni femminili di questa città - che dimostra la compattezza delle donne, pur
appartenenti a associazioni di diversa estrazione culturale - è la prossima costituzione di
un TAVOLO PERMANENTE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE, che verrà
presentata pubblicamente l’8 marzo.
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Ci pare di poter concludere che per questo tema, come per altri temi di interesse delle
donne, in sanità come in tutti gli altri campi della vita sociale e culturale, valga la pena fare
gruppo solidale, di impegnarsi insieme alle altre donne per sollecitare risposte ai propri
bisogni, per stimolare cambiamenti. Bisogna che le donne diano una mano alle donne, ci
vuole coscienza della propria forza e impegno per cambiare le cose.
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