presentazione di un caso di paziente affetta da esiti di frattura del

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presentazione di un caso di paziente affetta da esiti di frattura del
Volume nº 32 - Anno 2005
“PRESENTAZIONE DI UN CASO DI PAZIENTE
AFFETTA DA ESITI DI FRATTURA DEL PIATTO
TIBIALE CON LESIONE IATROGENA DI SPE
TRATTATA CON IMPIANTO DI PTG”
OSPEDALE KOELLIKER TORINO
UNITÀ FUNZIONALE DI ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA RESPONSABILE: DOTT. D. BARDELLI
M.G. DANOVARO, D. COMBA, C. PESCE, D. BARDELLI
RIASSUNTO
Il caso di una paziente giovane affetta da esiti di frattura del piatto tibiale e lesione di
SPE iatrogena esemplifica la possibile evoluzione osteoartrosica precoce in esiti di trauma.
Gli effetti nefasti di una grave complicanza neurologica hanno determinato il restringimento delle strade terapeutiche chirurgiche percorribili.
L’impianto di PTG nel paziente giovane è gravato da maggiori rischi di complicanze e
di reintervento, ma fornisce risultati clinici e funzionali soddisfacenti. I dati relativi al
decorso della paziente presa in esame concordano con i reperti della letteratura dimostrando un beneficio funzionale e sintomatologico significativo.
Il trattamento chirurgico radicale può trovare indicazione nei casi di esiti traumatici con
postumi invalidanti di complicanze, riportando successo maggiore nel ridurre i sintomi
rispetto a trattamenti meno invasivi a scopo conservativo.
KEY WORDS: COMPLICANZE, ARTROSI POST-TRAUMATICA.
Le fratture del plateau tibiale possono determinare una predisposizione allo sviluppo di
un’artrosi post-traumatica. Difetti di consolidazione, difetti osteo-condrali intra-articolari,
malallineamento, presenza di mezzi di sintesi ritenuti e danno dei tessuti molli possono
compromettere il risultato anche per approcci chirurgici a distanza dal trauma iniziale.
Le complicanze precoci delle fratture del plateau tibiale coinvolgono i tessuti molli nel
56% dei casi e le strutture meniscali nel 20 % dei casi.
L’artrosi post-traumatica e l’osteopenia post-fratturativa sono i quadri anatomici di più
facile riscontro a distanza.
Il caso clinico presentato riguarda una paziente di 46 anni con artrosi post-traumatica di
ginocchio in esiti di frattura del piatto tibiale all’età di 40 anni. Il traatamento iniziale della
lesione era stato di sintesi a cielo aperto con placca ed innesti autologhi.
Nell’immediato post-operatorio la paziente aveva sviluppato un deficit completo di SPE
con conseguente effetto negativo sullo svolgimento del programma fisioterapico e sul
recupero funzionale. La rimozione dei mezzi di sintesi è stata effettuata circa un anno dopo
il primo intervento; a breve distanza la paziente ha subito un intervento di revisione nervosa dello SPE con innesti nervosi e neurorrafia.
La paziente è giunta alla nostra attenzione a 6 anni dal primo intervento per la limitazione funzionale ed il dolore importanti nella deambulazione ed anche a riposo.
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Volume nº 32- Anno 2005
fig. A: quadro rx
postoperatori.
fig.B: quadro rx dopo
la rimozione dei mds
(1 aa postop).
Il recupero parziale della funzione nervosa e lo
sviluppo di una gonartrosi con severa osteopenia
post-frattura ha determinato la restrizione delle possibilità chirurgiche di trattamento.
L’unica opzione effettuabile è sembrata consistere
nell’impianto di PTG. Sebbene la giovane età della
paziente spingesse a valutare opzioni meno invasive,
la scelta è stata suffragata dai buoni risultati citati in
letteratura e confortata dalla soddisfacente ripresa
funzionale e remissione sintomatologia della paziente.
La quantificazione del riscontro funzionale e sintomatologico post-operatorio è stata eseguita mediante la scheda della Knee Society.
fig. C: controllo rx a
6 anni postop.
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fig.D: controllo a 1 anno dall’impianto PTG
Gli score di valutazione hanno dimostrato un incremento di 39 punti percentuali del
valore associato alla riduzione del dolore e di 32 punti in relazione ai riscontri funzionali.
Pur con un rischio più elevato di complicanze e necessità di intervento l’impianto di PTG
nella paziente in questione ha colmato le sue richieste funzionali per la quotidianità privandola del dolore.
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