IO.SL.011 - Modalità di verifica dell
Transcript
IO.SL.011 - Modalità di verifica dell
ARPA SEDE CENTRALE ISTRUZIONE OPERATIVA Cod.: IO. SL. 011 Revisione: 01 Settore APC Data emissione: vedi cartiglio approvativo Pag. 1 di 19 Verifica dell’assoggettabilità di uno stabilimento al D.Lgs. 105/2015 INDICE 1. 2. 3. 4. SCOPO .................................................................................................................. 2 CAMPO DI APPLICAZIONE .................................................................................. 2 DIAGRAMMA DI FLUSSO ..................................................................................... 3 RIFERIMENTI, ABBREVIAZIONI .......................................................................... 4 4.1. Riferimenti Esterni .............................................................................................. 4 4.2 Riferimenti Interni ................................................................................................ 4 4.3 Abbreviazioni ....................................................................................................... 4 6. MODALITÀ DI GESTIONE .................................................................................... 5 6.1 Recupero documentale ....................................................................................... 5 6.2 Invio richiesta informazioni .................................................................................. 5 6.3 Verifica preliminare di assoggettabilità ................................................................ 5 6.4 Effettuazione del sopralluogo ............................................................................ 11 6.5 Predisposizione e trasmissione del Rapporto Conclusivo ................................. 12 6.6 Eventuali ulteriori procedimenti ......................................................................... 13 7. ALLEGATI ........................................................................................................... 13 Funzione – Nome e Cognome Compilato da Domenico Marchesini Messina Glauco Cristina Pizzitola Valota Matteo Verificato da RUO AP – Emma Porro Verifica RSPP Verifica CODIGEN/ CODISE Approvato da Verifica iter emissione Rev. 00 01 Data 28/04/2011 RSPP CODIGEN/ CODISE DS APC – Teresa Cazzaniga RSGQ_A Carla Piras Descrizione delle modifiche Prima emissione Corrisponde alla data di Revisione completa a seguito dell’emanazione del D.Lgs. 105/2015 emissione riportata nel (recepimento direttiva Seveso III). Eliminazione moduli MO.SL.049 – cartiglio approvativo alla MO.SL.051 e revisione moduli MO.SL.048 – MO.SL.050 fine del documento ARPA SEDE CENTRALE ISTRUZIONE OPERATIVA Cod.: IO. SL. 011 Revisione: 01 Settore APC Data emissione: vedi cartiglio approvativo Pag. 2 di 19 Verifica dell’assoggettabilità di uno stabilimento al D.Lgs. 105/2015 1. SCOPO Scopo della presente istruzione operativa è di definire i contenuti tecnici dell’attività di verifica dell’assoggettabilità di un’azienda al D.Lgs. 105/2015 “Attuazione della Direttiva 2012/18/UE relativa al controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose” e che detta disposizioni finalizzate a prevenire gli incidenti rilevanti connessi a determinate sostanze pericolose e a limitarne le conseguenze per la salute e per l’ambiente. 2. CAMPO DI APPLICAZIONE La presente Istruzione Operativa viene impiegata da ARPA Lombardia per una specifica attività di verifica (ordinaria o straordinaria) sulla corretta assoggettabilità di uno stabilimento rispetto a quanto previsto dal D.lgs. 105/2015. I contenuti della presente IO possono essere utilizzati, con eventuali adeguamenti, anche per verifiche di assoggettabilità che possono emergere durante l’esecuzione delle più generali attività di competenza dell’Agenzia. ARPA SEDE CENTRALE ISTRUZIONE OPERATIVA Cod.: IO. SL. 011 Revisione: 01 Settore APC Data emissione: vedi cartiglio approvativo Pag. 3 di 19 Verifica dell’assoggettabilità di uno stabilimento al D.Lgs. 105/2015 3. DIAGRAMMA DI FLUSSO Inizio Verifica assoggettabilità 1. Recupero documentale Recuperare eventuali informazioni presso il Dipartimento e/o i database tematici 2. Invio richiesta informazioni Richiedere al Gestore dell’azienda oggetto di controllo la compilazione e la sottoscrizione del format in allegato 1 con le informazioni per la verifica dell’assoggettabilità 3. Verifica preliminare di assoggettabilità Utilizzare il file “Assoggettabilità Seveso 3.xls” per la verifica preliminare della posizione dell’azienda 4. Effettuazione sopralluogo per la raccolta di eventuali ulteriori elementi informativi ritenuti necessari 5. Predisposizione rapporto conclusivo e compilazione di VISPO-RIR 6. Eventuali ulteriori procedimenti 7.Conclusione ARPA SEDE CENTRALE ISTRUZIONE OPERATIVA Cod.: IO. SL. 011 Revisione: 01 Settore APC Data emissione: vedi cartiglio approvativo Pag. 4 di 19 Verifica dell’assoggettabilità di uno stabilimento al D.Lgs. 105/2015 4. RIFERIMENTI, ABBREVIAZIONI 4.1. Riferimenti Esterni D.Lgs. 105/2015; Regolamento (CE) n. 1272/2008 (CLP) e s.m.i.; Regolamento (CE) n. 1907/2006 (REACH) e s.m.i; Regolamento (UE) n. 453/2010 (modifica al Regolamento REACH); Regolamento (UE) n. 830/2015 (modifica al regolamento REACH) 4.2 Riferimenti Interni Legge istitutiva Arpa della Lombardia L.R. 16/99 s.m.i.; Manuale qualità. 4.3 Abbreviazioni ABBREVIAZIONE DESCRIZIONE ADR Accord européen relatif au transport international des marchandises Dangereuses par Route - è l'accordo europeo relativo ai trasporti internazionali di merci pericolose su strada CLP Classification, Labelling, Packaging – Classificazione, Etichettatura ed Imballaggio CTR Comitato Tecnico Regionale IO Istruzione Operativa MATTM Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare REACH Registration, Evaluation, Authorisation and restriction of CHemicals – Registrazione, Valutazione, Autorizzazione e Restrizione delle sostanze chimiche RUO Responsabile di Unità Organizzativa SSI Stabilimento di soglia inferiore SSS Stabilimento di soglia superiore VISPO-RIR Applicativo per la gestione dell’attività ispettiva RIR 5. RESPONSABILITÀ Il funzionario RIR è responsabile dell’effettuazione dell’attività tecnica istruttoria e la responsabilità del procedimento è in capo al RUO del dipartimento di appartenenza. ARPA SEDE CENTRALE ISTRUZIONE OPERATIVA Cod.: IO. SL. 011 Revisione: 01 Settore APC Data emissione: vedi cartiglio approvativo Pag. 5 di 19 Verifica dell’assoggettabilità di uno stabilimento al D.Lgs. 105/2015 6. MODALITÀ DI GESTIONE 6.1 Recupero documentale Nella fase iniziale è necessario: acquisire tutta la documentazione tecnica e amministrativa dell’azienda relativa all’ex D.Lgs. 334/99 s.m.i. e al D.Lgs. 105/2015, qualora presente; verificare presenza nei database tematici (ad esempio VISPO-RIR, AGORA’; Sportello Unico Regionale ARIR-MATTM1) di eventuale documentazione utile alla verifica di assoggettabilità, come: notifiche ai sensi dell’art. 6 dell’ex D.Lgs. 334/99 o dell’art.13 del D.Lgs. 105/2015; comunicazioni di fuoriuscita dalla normativa e/o declassamento; rapporti di sicurezza o schede di valutazione tecnica (anche se scadute); scheda di informazioni alla popolazione (in base Allegato V all’ex D.Lgs 334/99); ogni comunicazione pertinente alla cosiddetta normativa “Seveso”. Qualora l’azienda oggetto della verifica non sia mai stata assoggettata all’ex D.Lgs. 334/99 e s.m.i. e/o al D.Lgs. 105/2015, è necessario fare riferimento alla documentazione tecnica, amministrativa e/o a differenti atti autorizzativi, relativi ad altri procedimenti disponibili (come ad esempio AIA, AUA). 6.2 Invio richiesta informazioni Questa fase ha l’obiettivo di verificare il disposto dell’art. 3 comma 1 lettera n) del D.Lgs. 105/2015 che definisce la «presenza di sostanze pericolose» come la presenza, reale o prevista, di sostanze pericolose nello stabilimento, oppure di sostanze pericolose che è ragionevole prevedere che possano essere generate, in caso di perdita del controllo dei processi, comprese le attività di deposito, in un impianto in seno allo stabilimento, in quantità pari o superiori alle quantità limite previste nella parte 1 o nella parte 2 dell’allegato 1 del decreto stesso. In particolare al Gestore deve essere trasmesso l’Allegato 1 alla presente IO in modo da raccogliere le informazioni utili per la verifica di assoggettabilità. Se dalla documentazione agli atti risulta che uno stabilimento ha cessato l’attività, è opportuno valutare la possibilità di effettuare un sopralluogo di verifica per confermare la chiusura dell’attività stessa. 6.3 Verifica preliminare di assoggettabilità Questa fase ha lo scopo di effettuare, sulla base delle informazioni acquisiste nelle fasi precedenti, una verifica preliminare sullo stato di assoggettabilità dell’azienda secondo quanto descritto nell’allegato 1 Parte 1 e Parte 2 del D.Lgs. 105/2015. 1 http://rischioindustriale.servizirl.it/dev_mattm_web/faces/login.jsp ARPA SEDE CENTRALE ISTRUZIONE OPERATIVA Cod.: IO. SL. 011 Revisione: 01 Settore APC Data emissione: vedi cartiglio approvativo Pag. 6 di 19 Verifica dell’assoggettabilità di uno stabilimento al D.Lgs. 105/2015 L’allegato 1 al D.lgs. 105 è suddiviso in: Parte 1 – categorie delle sostanze pericolose: H: sezione pericoli per la salute - 3 livelli di soglia H1, H2 e H3 H1 H2 Acute Tox. 1 H300 H310 Acute Tox. 2 H330 H300 H3 Acute Tox. 3 H310 H330 STOT SE 1 H331 H370 5 5 5 50 50 50 50 50 20 20 20 200 200 200 200 200 P: sezione pericoli fisici - 7 livelli da P1 a P8 P1a P1b (nota 8) (nota 10) Expl. 1.1, 1.2, 1.3, 1.5, 1.6, met.A14 Expl. 1.4 Flam. Gas 1-2 H201; H202; H203; H205 H204 H220 - H221 H222 H223 H270 10 50 10 150 5.000 50 50 200 50 500 50.000 200 P2 P3a P3b (nota 11.1) (Nota 11.2) Flam. Flam. Aerosol 1 Aerosol 2 P4 Ox. Gas 1 Di seguito vengono riportate alcune delle note di cui all’allegato 1 del D.Lgs 105/15 finalizzate alla verifica di assoggettabilità. Si ricorda di prendere comunque visione delle ulteriori note riportate nel medesimo allegato. Nota 7: le sostanze pericolose con tossicità acuta che ricadono nella categoria 3, per via orale (H301) rientrano nella voce H2 tossicità acuta nei casi in cui non sia ricavabile una classificazione di tossicità acuta per inalazione, n una classificazione di tossicità acuta per via cutanea, ad esempio per la mancanza di dati conclusivi sulla tossicità per inalazione e per via cutanea. Nota 8: la classe di pericolo “esplosivi” comprende anche gli articoli esplosivi. Se la quantità della sostanza o della miscela esplosiva contenuta nell’articolo è nota, tale quantità è considerata ai fini dell’assoggettabilità. Se la quantità della sostanza o della miscela esplosiva contenuta nell’articolo non è nota, l’intero articolo è considerato esplosivi ai fini della normativa Seveso. Nota 10: gli esplosivi della divisione 1.4 non imballati o re-imballati sono assegnati alla categoria P1a, tranne ove sia dimostrato che il pericolo corrisponde sempre alla divisione 1.4 ai sensi del regolamento 1272/2008. Nota 11.1: gli aerosol infiammabili sono classificati sulla base del DPR 741/1982 s.m.i. manato in attuazione della direttiva 75/324/CEE per il raccordo con direttiva aerosol. Gli aerosol ARPA SEDE CENTRALE ISTRUZIONE OPERATIVA Cod.: IO. SL. 011 Revisione: 01 Settore APC Data emissione: vedi cartiglio approvativo Pag. 7 di 19 Verifica dell’assoggettabilità di uno stabilimento al D.Lgs. 105/2015 “estremamente infiammabili” e “infiammabili” corrispondono agli aerosol infiammabili rispettivamente della categoria 1 o 2 del Reg. 1272/2008. Nota 11.2: per poter rientrare in questa categoria occorre documentare che il generatore aerosol non contiene né gas infiammabile della categoria 1 o 2 né liquidi infiammabili della categoria 1. P5a P5b P5c Flam. Liq. 1 Flam. Liq. 2-3 Flam. Liq. 2-3 Flam. Liq. 2-3 H224 H225-H226 nota (12) H225-H226 nota (12) H225-H226 10 10 10 50 50 5.000 50 50 50 200 200 50.000 Dove: P5a LIQUIDI INFIAMMABILI: Liquidi infiammabili, categoria 1, oppure Liquidi infiammabili di categoria 2 o 3 mantenuti a una temperatura superiore al loro punto di ebollizione, oppure Altri liquidi con punto di infiammabilità ≤ 60° C, mantenuti a una temperatura superiore al loro punto di ebollizione (nota 12) P5b LIQUIDI INFIAMMABILI: Liquidi infiammabili, categoria 2 o 3 qualora particolari condizioni di utilizzazione, come la forte pressione o l’elevata temperatura, possano comportare il pericolo di incidenti rilevanti, oppure Altri liquidi con punto di infiammabilità ≤ 60° C qualora particolari condizioni di utilizzazione, come la forte pressione o l’elevata temperatura, possano comportare il pericolo di incidente rilevante (nota 12) P5c LIQUIDI INFIAMMABILI: Liquidi infiammabili, categoria 2 o 3 non ricompresi in P5a e P5b Nota 12: in questa categoria rientrano i liquidi con punto di infiammabilità superiore a 35°C in condizioni di temperatura o pressione elevate. P6a P6b P7 P8 Org. Perox. A Self-react. A Org. Perox. B Self-react. B Org. Perox. C-D-E-F Self-react. C-D-E-F Pyr. Liq. 1 Pyr. Sol. 1 Ox. Liq. 1-2-3 Ox. Sol. 1-2-3 H240 H241 H242 H250 H271 - H272 10 10 50 50 50 50 50 200 200 200 ARPA SEDE CENTRALE ISTRUZIONE OPERATIVA Cod.: IO. SL. 011 Revisione: 01 Settore APC Data emissione: vedi cartiglio approvativo Pag. 8 di 19 Verifica dell’assoggettabilità di uno stabilimento al D.Lgs. 105/2015 E: sezione pericoli per l’ambiente - 2 livelli E1 e E2 E1 E2 Aquatic Acute 1 - Aquatic Chronic 1 H400 - H410 100 200 Aquatic Chronic 2 H411 200 500 O: sezione altri pericoli - 3 livelli O1, O2 e O3 O1 O2 O3 Water-react. 1 EUH014 H260 EUH029 100 100 50 500 500 200 Viene considerata SOLO per il singolo superamento di categorie, non il criterio della sommatoria Parte 2 – sostanze pericolose specificate dove sono individuate 48 differenti sostanze (alcune voci riportano la stessa sostanza ma con caratteristiche differenti). A seguito dell’entrata in vigore del Regolamento n. 1272/2008 (CLP), è quindi necessario utilizzare per il calcolo dell’assoggettabilità: 1. il codice della classe (ad esempio “Acute Tox”); 2. la categoria di pericolo (ad esempio “Acute Tox 1, Acute Tox 2”); 3. Indicazione di pericolo (ad esempio H300, H310). Queste informazioni sono riportate nella Sezione 2 “Identificazione dei pericoli” delle schede di sicurezza (SDS) redatte conformemente ai Regolamenti (CE) n. 1907/2006, (CE) n. 1272/2008 e al Regolamento (UE) n. 830/2015 del 28 maggio 2015, che reca modifica del regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la registrazione, la valutazione, l'autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH). In caso di necessità, come riferimento relativo alla classificazione delle sostanze, è possibile consultare il sito ECHA (European Chemicals Agency) https://echa.europa.eu/information-onchemicals/cl-inventory-database. ARPA SEDE CENTRALE ISTRUZIONE OPERATIVA Cod.: IO. SL. 011 Revisione: 01 Settore APC Data emissione: vedi cartiglio approvativo Pag. 9 di 19 Verifica dell’assoggettabilità di uno stabilimento al D.Lgs. 105/2015 Il calcolo di assoggettabilità può essere effettuato seguendo il seguente schema: Sostanze e/o miscele pericolose ≥ 2% (della soglia) può provocare incidenti rilevanti? NO Non applicabile Seveso III Verifica dei limiti (ton) previsti dall’allegato 1 – parte 1 o 2 Qx < Colonna 2 SI Altre sostanze? NO Non applicabile Seveso III SI NO NO Qx > Colonna 3 SSS Altre sostanze? NO SI SI Criterio della Sommatoria SSI Criterio della Sommatoria IL CRITERIO DELLA SOMMATORIA: Nel caso in cui in uno stabilimento non siano presenti sostanze pericolose in quantità pari o superiori alle quantità limite corrispondenti (colonna 2 e colonna 3), si applicano le seguenti regole per determinare se lo stabilimento sia o meno soggetto alle prescrizioni del D.Lgs. 105/2015. Il D.Lgs. 105/2015 si applica agli stabilimenti di soglia superiore (SSS) se il valore ottenuto dalla somma: q1/QU1 + q2/QU2 + q3/QU3 + q4/QU4 + q5/QU5 + ...è maggiore o uguale a 1 ARPA SEDE CENTRALE ISTRUZIONE OPERATIVA Cod.: IO. SL. 011 Revisione: 01 Settore APC Data emissione: vedi cartiglio approvativo Pag. 10 di 19 Verifica dell’assoggettabilità di uno stabilimento al D.Lgs. 105/2015 dove: qx è la quantità presente di sostanza pericolosa x (o categoria di sostanze pericolose) compresa nella parte 1 o nella parte 2 del presente allegato; QUX è la quantità limite corrispondente per la sostanza pericolosa o categoria x indicata nella colonna 3 della parte 1 o nella colonna 3 della parte 2 del presente allegato. Il presente decreto si applica agli stabilimenti di soglia inferiore (SSI) se il valore ottenuto dalla somma: q1/QL1 + q2/QL2 + q3/QL3 + q4/QL4 + q5/QL5 + ...è maggiore o uguale a 1 dove: qx è la quantità presente di sostanza pericolosa x (o categoria di sostanze pericolose) compresa nella parte 1 o nella parte 2 del presente allegato; QLX è la quantità limite corrispondente per la sostanza pericolosa o categoria x indicata nella colonna 2 della parte 1 o nella colonna 2 della parte 2 del presente allegato. Queste regole vanno utilizzate per valutare i pericoli per la salute, i pericoli fisici e i pericoli per l'ambiente e di conseguenza, ognuna di esse deve essere applicata tre volte: a) per sommare le sostanze pericolose elencate nella parte 2 che rientrano nella categoria di tossicità acuta 1, 2 o 3 (per inalazione) o nella categoria 1 STOT SE con le sostanze pericolose della sezione H, voci da H1 a H3 della parte 1; b) per sommare le sostanze pericolose elencate nella parte 2 che sono esplosivi, gas infiammabili, aerosol infiammabili, gas comburenti, liquidi infiammabili, sostanze e miscele auto reattive, perossidi organici, liquidi e solidi piroforici, liquidi e solidi comburenti, con le sostanze pericolose della sezione P, voci da P1 a P8 della parte 1; c) per sommare le sostanze pericolose elencate nella parte 2 che rientrano tra quelle pericolose per l'ambiente acquatico nella categoria di tossicità acuta 1 o nella categoria di tossicità cronica 1 o 2 con le sostanze pericolose della sezione E, voci da E1 a E2 della parte 1. Le disposizioni pertinenti del D.Lgs. 105/2015 si applicano se uno qualsiasi dei valori ottenuti dalle somme a), b) o c) è maggiore o uguale a 1. SSI SSS Limite colonna 2 Limite colonna 3 a) H1, H2, H3; ≥1 ≥1 b) P1a,P1b, P2, P3a, P3b, P4, P5a, P5b, P5c, P6a, P6b, P7, P8; ≥1 ≥1 c) E1, E2; ≥1 ≥1 Sommatoria categorie nota 4 Allegato 1 al D.Lgs. 105/2015 Le cifre decimali da riportate nel calcolo delle sommatorie, per convenzione sono 2, ma nel caso fossero riportate più cifre decimali e comunque ove l’indice calcolato sia molto ARPA SEDE CENTRALE ISTRUZIONE OPERATIVA Cod.: IO. SL. 011 Revisione: 01 Settore APC Data emissione: vedi cartiglio approvativo Pag. 11 di 19 Verifica dell’assoggettabilità di uno stabilimento al D.Lgs. 105/2015 prossimo ad 1, occorre prestare molta attenzione a come sono stati determinati i vari quantitativi inclusi nelle sommatorie. Come ausilio per i calcoli è possibile utilizzare il file “Assoggettabilità Seveso 3.xls”2 disponibile nella cartella condivisa del settore APC, con le modalità descritte e riportate nelle note dell’allegato 1 del D.Lgs. 105/2015. A seguito della verifica preliminare effettuata possono presentarsi le seguenti situazioni: 1. dalle dichiarazioni del Gestore emerge che l’azienda è inequivocabilmente soggetta; 2. l’azienda risulta inequivocabilmente non soggetta; 3. l’azienda risulta non assoggettata ma con ragionevole dubbio (ad esempio i valori delle sommatorie si approssimano all’unità, documentazioni non coerenti). 6.4 Effettuazione del sopralluogo Questa fase ha lo scopo di effettuare quegli ulteriori accertamenti sul campo ritenuti utili e/o necessari ai fini di una verifica più approfondita. In particolare, durante il sopralluogo, è opportuno in base alle risultanze della fase precedente operare come segue: 1. se dalle dichiarazioni del Gestore emerge che l’azienda è inequivocabilmente soggetta, il sopralluogo ha lo scopo di acquisire ulteriori elementi atti a sostanziare la richiesta dei provvedimenti di cui al punto 6.6; 2. se l’azienda risulta inequivocabilmente non soggetta, il sopralluogo ha un carattere conoscitivo di conferma di quanto dichiarato. Se quanto riscontrato non coincide o si discosta in modo significativo, procedere come al punto 3 sottostante; 3. se l’azienda risulta non assoggettata ma con ragionevole dubbio (ad esempio i valori delle sommatorie si approssimano all’unità, documentazioni non coerenti), il sopralluogo ha lo scopo di assumere informazioni di dettaglio a supporto di ulteriori valutazioni, tra cui ad esempio la presenza: di altre autorizzazioni (ad esempio gas tossici, Agenzia delle Dogane, CPI); di elementi di stoccaggio (ad esempio, presenza serbatoi, vasche, hold-up tubazioni, dimensioni dei contenitori mobili); di elementi atti a ridurre la capacità di stoccaggio; di sistemi informatici di controllo di magazzini. Allo scopo di agevolare i funzionari nella verifica di assoggettabilità, considerando che uno degli aspetti critici è la corretta classificazione delle miscele in accordo ai principi del CLP, sono state predisposte guide di supporto, per tematiche particolari, nelle quali sono specificate le informazioni 2 La documentazione è disponibile nella seguente cartella di rete: \\Arpa-fs01\arpa-dati\Settore APC\APC_CONDIVISIONE DIP\UO-ATT_PROD\RIR\Istruzioni operative ARPA SEDE CENTRALE ISTRUZIONE OPERATIVA Cod.: IO. SL. 011 Revisione: 01 Settore APC Data emissione: vedi cartiglio approvativo Pag. 12 di 19 Verifica dell’assoggettabilità di uno stabilimento al D.Lgs. 105/2015 che i gestori devono fornire per dare evidenza di avere eseguito le classificazioni delle miscele (compresi i rifiuti) e i criteri per effettuare le valutazioni sulla correttezza delle informazioni delle classificazioni fornite. Le guide, disponibili nella cartella condivisa del settore APC3, contengono informazioni per l’approfondimento di alcune tematiche come ad esempio: - i bagni galvanici; - le polveri di abbattimento dei fumi di acciaieria; - guida per la classificazione delle miscele ai fini della normativa Seveso; In ogni caso qualora si presentassero situazioni ove si rendessero necessari specifici approfondimenti legati alla corretta classificazione delle miscele (nelle sue varie forme) è possibile rivolgersi alla sede centrale - Settore APC, inviando specifica richiesta all’indirizzo mail: [email protected] . A seguito degli approfondimenti eseguiti, è necessario rivalutare la posizione dell’azienda ai sensi del D.Lgs. 105/2015 così come descritto al paragrafo 6.3. Al termine del sopralluogo è necessario redigere apposito verbale di sopralluogo secondo il modulo MO.SL.048. 6.5 Predisposizione e trasmissione del Rapporto Conclusivo PREDISPOSIZIONE Al termine della verifica deve essere predisposto il rapporto conclusivo (MO.SL.050) in cui allegare la stampa del foglio RISULTATI del file “Assoggettabilità_Seveso3_ARPA.xls” compilato con i dati dello stabilimento. La relazione conclusiva, comprensiva di eventuali allegati e del foglio di calcolo con la verifica dell’assoggettabilità alla normativa Seveso, deve quindi essere caricata nell’applicativo VISPO-RIR, nella sezione “Sotto Soglia”> “Allegati”. Devono inoltre essere inseriti i seguenti dati: - nella finestra “Anagrafica”: l’anno, la data di invio richiesta informazioni al Gestore, la data di risposta dell’azienda e la data di trasmissione del rapporto conclusivo; nella finestra “Commissari” il/i nominativo/i del/i funzionario/i RIR che ha/hanno effettuato l’attività; nella finestra “segnalazioni” eventuali segnalazioni associate alla verifica svolta. TRASMISSIONE Il rapporto conclusivo di cui al modulo MO.SL.050 dovrà essere sempre trasmesso a: 3 La documentazione è disponibile nella seguente cartella di rete: \\Arpa-fs01\arpa-dati\Settore APC\APC_CONDIVISIONE DIP\UO-ATT_PROD\RIR\Istruzioni operative ARPA SEDE CENTRALE ISTRUZIONE OPERATIVA Cod.: IO. SL. 011 Revisione: 01 Settore APC Data emissione: vedi cartiglio approvativo Pag. 13 di 19 Verifica dell’assoggettabilità di uno stabilimento al D.Lgs. 105/2015 Regione Lombardia - Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile, - U.O. Valutazione e autorizzazioni ambientali – Struttura autorizzazioni e rischi industriali (Piazza Città di Lombardia, 1 - 20124 Milano); Comune di ubicazione dello stabilimento. E.p.c.: - Settore Attività Produttive e Controlli c/o Sede Centrale Milano; Nel caso di sussidiarietà al dipartimento territorialmente competente. 6.6 Eventuali ulteriori procedimenti Nel caso in cui, nel corso della verifica, venga accertato il superamento dei limiti delle soglie senza che siano stati effettuati gli adempimenti di cui al D.Lgs. 105/2015, il rapporto conclusivo (MO.SL.050) dovrà essere trasmesso a: Regione Lombardia - Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile, - U.O. Valutazione e autorizzazioni ambientali – Struttura autorizzazioni e rischi industriali (Piazza Città di Lombardia, 1 - 20124 Milano); CTR - via Ansperto, 4 - 20123, Milano; Comune di ubicazione dello stabilimento; Procura di riferimento (secondo le modalità previste dal Regolamento di ARPA Lombardia). 7. ALLEGATI MO.SL.048 “Verbale di sopralluogo” MO.SL.050 “Rapporto conclusivo” Allegato 1 - Comunicazione da inviare al gestore per la raccolta delle informazioni per la verifica di assoggettabilità Allegato 2 – Descrizione delle indicazioni di pericolo riportate nell’Allegato 1 al D.Lgs. 105/2015 ARPA SEDE CENTRALE ISTRUZIONE OPERATIVA Cod.: IO. SL. 011 Revisione: 01 Settore APC Data emissione: vedi cartiglio approvativo Pag. 14 di 19 Verifica dell’assoggettabilità di uno stabilimento al D.Lgs. 105/2015 ALLEGATO 1 - COMUNICAZIONE DA INVIARE AL GESTORE PER LA RACCOLTA DELLE INFORMAZIONE PER LA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA’ Oggetto: Ragione sociale e indirizzo dello stabilimento: verifica di assoggettabilità ai sensi del D.Lgs. 105/15 Nell’ambito dell’attività di vigilanza e controllo predisposta da ARPA Lombardia, si richiede al Gestore di compilare la Tabella A allegata e di trasmetterla entro 30 giorni alla scrivente Agenzia, in modo da effettuare la verifica dell’assoggettabilità dello stabilimento ai sensi del D.Lgs. 105/2015, in base a quanto previsto dagli artt. 2, 3, 5 e 10 della L.R. n.16/1999 e s.m.i.. Contestualmente a quanto sopra richiesto, il Gestore dovrà trasmettere il nominativo e i recapiti della persona aziendale di riferimento per tale procedura. Qualora vi fossero dei problemi nella compilazione della Tabella A, è possibile contattare l’istruttore della pratica sotto individuato. Distinti Saluti Il Direttore di Dipartimento (o altra figura delegata) ARPA SEDE CENTRALE ISTRUZIONE OPERATIVA Cod.: IO. SL. 011 Revisione: 01 Settore APC Data emissione: vedi cartiglio approvativo Pag. 15 di 19 Verifica dell’assoggettabilità di uno stabilimento al D.Lgs. 105/2015 TABELLA A Elenco sostanze e miscele pericolose di cui all’Allegato 1 al D.Lgs. 105/2015 Classificazione Sostanze/miscele Quantità Limite (t) SSI SSS Quantità massima detenuta/prevista (t) Parte II Parte I Nome Sostanza/miscela Pericolosa Per la compilazione della Tabella A si deve tenere presente la definizione riportata al punto n), comma 1 dell’art. 3 al D.Lgs. 105/2015 s.m.i. ove si intende per «presenza di sostanze pericolose» la presenza, reale o prevista, di sostanze pericolose nello stabilimento, oppure di sostanze pericolose che è ragionevole prevedere che possano essere generate, in caso di perdita del controllo dei processi, comprese le attività di deposito, in un impianto in seno allo stabilimento, in quantità pari o superiori alle quantità limite previste nella parte 1 o nella parte 2 dell’Allegato 1 al D.Lgs. 105/2015 s.m.i. Inoltre, è necessario: ARPA SEDE CENTRALE ISTRUZIONE OPERATIVA Cod.: IO. SL. 011 Revisione: 01 Settore APC Data emissione: vedi cartiglio approvativo Pag. 16 di 19 Verifica dell’assoggettabilità di uno stabilimento al D.Lgs. 105/2015 Per gli Stoccaggi identificare tutti gli elementi di stoccaggio che possono avere una capacità volumetrica di contenimento di sostanze pericolose valutando ad esempio la presenza di: Serbatoi4: è necessario fornire l’elenco dell’intero parco serbatoi aziendale che dovrà comprendere - oltre ai serbatoi di stoccaggio delle materie prime, dei prodotti finiti e dei rifiuti - anche i serbatoi di servizio e quelli non utilizzati specificatamente per l’attività produttiva (ad esempio i serbatoi di GPL per il riscaldamento, i serbatoi di gasolio, i serbatoi di pre-caricamento). L’elenco predisposto dal Gestore deve contenere almeno le seguenti informazioni: o Il codice identificativo di ciascun serbatoio; o la posizione di ciascun serbatoio (con riferimento alla planimetria generale); o la geometria (con particolare riferimento alla volumetria, con capacità geometrica e nominale) di ciascun serbatoio; o le modalità di utilizzo; o la sostanza contenuta o le sostanze se la modalità di stoccaggio è multi-purpouse. Vasche: fornire la documentazione relativa alla capacità delle eventuali vasche presenti. Contenitori mobili: fornire il numero approssimativo con la relativa capacità dei contenitori mobili (come ad esempio i colli, le cisternette, i big bags) che a vario titolo possono essere presenti nello stabilimento e che possono contenere le sostanze pericolose individuate nell’Allegato 1 del D.Lgs. 105/2015. Tubazioni: fornire il valore approssimativo di hold-up delle tubazioni con relative sostanze. Nel caso tale dato non sia facilmente reperibile, è necessario recuperare la stima della lunghezza delle tubazioni presenti e il diametro medio. Questi dati devono essere utilizzati per il calcolo del volume di hold-up. Per le Sostanze e miscele: associare ad ogni capacità volumetrica la sostanza/miscela contenuta. Se in una capacità volumetrica possono essere presenti più sostanze in tempi diversi, allora bisogna utilizzare come sostanza di riferimento quella che presenta valori di soglia più bassi (Allegato 1, parte 1 e 2, colonne 2 e 3 del D.Lgs. 105/2015). Per ciascuna sostanza è necessario fornire i codici identificativi (ad esempio numero di CAS, RTECS, UN, EC, EINECS, ELINCS, NLP), senza quindi utilizzare il nome commerciale del prodotto come identificativo. In caso di miscela/preparato, è necessario fornire i codici identificativi (ad esempio numero di CAS, RTECS, UN, EC, EINECS, ELINCS, NLP) per ciascuna sostanza pericolosa contenuta con la relativa percentuale massica (se la sostanza è gassosa fornire la percentuale volumetrica). In tutti i casi vanno fornite le schede di sicurezza – che devono essere redatte conformemente ai Regolamenti vigenti (REACH – CLP). Nota per gli stabilimenti galvanici 4 Fare riferimento alla definizione del punto h), comma 1 dell’art.3 del D.Lgs. 105/2015 ARPA SEDE CENTRALE ISTRUZIONE OPERATIVA Cod.: IO. SL. 011 Revisione: 01 Settore APC Data emissione: vedi cartiglio approvativo Pag. 17 di 19 Verifica dell’assoggettabilità di uno stabilimento al D.Lgs. 105/2015 Gli stabilimenti galvanici devono precisare: 1. la composizioni dei bagni galvanici, specificando %m/m; 2. la densità dei bagni, specificando nel certificato analitico qual è il metodo utilizzato per la sua definizione; 3. le classificazioni CLP dei bagni galvanici, dando evidenza oggettiva dei calcoli di classificazione e motivando ogni scelta effettuata ai fini della classificazione (come ad esempio la scelta dei fattori M nel caso dell’ecotossicità); 4. i volumi geometrici delle vasche galvaniche. Nota per la classificazione dei rifiuti I rifiuti devono essere generalmente classificati secondo i criteri del Regolamento CLP e - solo nei casi in cui questo non sia possibile – deve essere effettuata la classificazione secondo il Regolamento (UE) 1357/2014 o l’ADR (ultima edizione vigente), o qualsiasi altra informazione per la verifica di appartenenza ad una classe di sostanze rientrante nella normativa Seveso (D.Lgs. 105/15) Per la verifica della corretta classificazione dei rifiuti è necessario fornire: 1. una scheda informativa sull’origine del rifiuto, il processo di provenienza, le materie prime utilizzate e le sostanze pertinenti presenti nel rifiuto stesso e che hanno portato alla relativa classificazione dello stesso; 2. la classificazione del rifiuto motivando in maniera puntuale ogni calcolo e ogni scelta di dato tossicologico ed ecotossicologico; 3. i test sperimentali che devono avere rapporto specifico conforme a quanto indicato nelle rispettive linee guida applicate per la sua esecuzione; 4. i valori di densità per i calcoli, che devono essere riportati nel certificato analitico specificando il metodo utilizzato; 5. i certificati analitici, i certificati e relazioni dei test sperimentali utilizzati per la classificazione. Nota per i calcoli dei quantitativi I quantitativi devono essere espressi in tonnellate. Si ricorda che devono essere considerati i quantitativi “potenziali”, per cui i volumi devono essere il 90% del geometrico delle vasche galvaniche o dei serbatoi di stoccaggio per cui è necessario specificare sia il volume geometrico sia la densità utilizzata per il calcolo. La densità deve essere misurata con metodo che deve essere adeguato e previsto dal Regolamento 440/2008 e s.m.i. ARPA SEDE CENTRALE ISTRUZIONE OPERATIVA Cod.: IO. SL. 011 Revisione: 01 Settore APC Data emissione: vedi cartiglio approvativo Pag. 18 di 19 Verifica dell’assoggettabilità di uno stabilimento al D.Lgs. 105/2015 ALLEGATO 2 – DESCRIZIONE DELLE INDICAZIONI DI PERICOLO RIPORTATE NELL’ALLEGATO 1 al D.Lgs. 105/2015. (per la verifica di assoggettabilità utilizzare le categorie di pericolo e le specifiche metodologie descritte al punto 6.3 della presente istruzione operativa) Sigla Indicazione di Pericolo Pericoli per la salute H300 Letale se ingerito H310 Letale per contatto con la pelle H330 Letale se inalato H331 Tossico se inalato H370 Provoca danni agli organi Pericoli fisici H201 Esplosivo; pericolo di esplosione di massa H202 Esplosivo; grave pericolo di proiezione H203 Esplosivo; pericolo di incendio, di spostamento d'aria o di proiezione H204 Pericolo di incendio o di proiezione H205 Pericolo di esplosione di massa in caso d'incendio H220 Gas altamente infiammabile H221 Gas infiammabile H222 Aerosol altamente infiammabile H223 Aerosol infiammabile H224 Liquido e vapori altamente infiammabili H225 Liquido e vapori facilmente infiammabili H226 Liquido e vapori infiammabili H240 Rischio di esplosione per riscaldamento H241 Rischio d'incendio o di esplosione per riscaldamento H242 Rischio d'incendio per riscaldamento H250 Spontaneamente infiammabile all'aria H270 Può provocare o aggravare un incendio; comburente H271 Può provocare un incendio o un'esplosione; molto comburente H272 Può aggravare un incendio; comburente ARPA SEDE CENTRALE ISTRUZIONE OPERATIVA Cod.: IO. SL. 011 Revisione: 01 Settore APC Data emissione: vedi cartiglio approvativo Pag. 19 di 19 Verifica dell’assoggettabilità di uno stabilimento al D.Lgs. 105/2015 Sigla Indicazione di Pericolo Pericoli per l’ambiente H400 Molto tossico per gli organismi acquatici H410 Molto tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata H411 Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata Altri pericoli EUH014 Reagisce violentemente con l'acqua EUH029 A contatto con l'acqua libera un gas tossico H260 A contatto con l'acqua libera gas infiammabili che possono infiammarsi spontaneamente Responsabile della Qualità: CARLA PIRAS Oggetto : IO.SL.011.Rev.01 + MO.SL.048.Rev.02 + MO.SL.050.Rev.02 Allegati: File IO.SL.011.Rev.01 Finale.docx File IO.SL.011.Rev.01FIRMATA.p7m File MO.SL.048.Rev.02.docx File MO.SL.048.Rev.02.pdf File MO.SL.050.Rev.02.docx File MO.SL.050.Rev.02.pdf Ruolo APPROVAZIONE EMISSIONE Nominativo Data rilascio CAZZANIGA MARIA TERESA (ARPASC9) 01/08/2016 Responsabile della Qualità: CARLA PIRAS 02/08/2016 ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________