Archivio Storico - Sito Istituzionale: Pizzighettone

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Archivio Storico
Attualmente l'archivio storico comunale è conservato presso un edificio adibito ad uso esclusivo
di Archivio Storico, Archivio di deposito e Archivio Corrente.
La storia dell'archivio comunale di Pizzighettone dovette seguire nei secoli le vicende storiche
del Comune.
In una delibera del 1474 (Verb. Cons. Com. 21 febbraio 1474) il consigliere Antonio Fiocchi
riferisce che i libri e i documenti della Comunità "... sunt defformata e delacerata et nullus ordo
videtur in ipsis. Inspici nequeunt libri antiquissimi Comunitatis, qui ab ipsa antiquitate et a
bellorum tumultis fuerunt consumpti et deperditi ...".
Dalle risposte ai 45 quesiti della metà del XVIII secolo "... Il cancelliere di questa Comunità
resiede in Pizzighettone, e li si corrispondono annualmente per suo salario £. 150 oltre
l'esenzione del carico personale unitamente alla sua famiglia, che rileva in oggi: 5 e dal
medesimo s'afidano le scriture del Comune, che più alla giornata possano abisognare, restando
le altre nell'Archivio, le cui chiavi sono distribuite a tre consiglieri, che a tale effetto infine d'ogni
anno si legono dal intiero consiglio, con avvertenza però che varie scriture e libri de conti
vengono consegnati e si lascino presso al ragionato della Comunità perchè del continuo
abisognano li detti documenti ...".
Dal manoscritto Smancini conservato nella Biblioteca Comunale "... L'archivio comunale andò
soggetto al saccheggio del 1796 ...".
Durante l'800 l'archivio era collocato al primo piano dell'edificio municipale, in due stanze:
"archivio attuale e archivio vecchio".
L'archivio comunale di Pizzighettone,infine, subirà danni gravissimi alla fine della seconda
guerra mondiale.
A testimonianza delle devastazione subita dal materiale documentario rimane una relazione di
sopralluogo del 18 giugno 1945:
"Onorevole signor sindaco del Comune di Pizzighettone
I sottoscritti stamane, come da vostro desiderio hanno compiuto un sopraluogo nel locale
Museo con annessa Biblioteca. Con vero dispiacere hanno dovuto constatare che quanto si
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trovava di prezioso è stato asportato ....
Questi oggetti, perchè siano salvati dalle brame insaziabili dei nuovi Lanzichenecchi,vennero
affidati al Parrocco perchè si compiaccia custodirli fino alla riorganizzazione del Museo. ...
Oggetti e pergamene consegnate al molto reverendo monsignor Severgnini don Luigi:
-
1 Pergamena 1383 Formigara con Pizzighettone.
2 Pergamena 1433 Compromesso fatto dai consoli del Comune.
3 Pergamena 1467 17 aprile n° 13.
4 Pergamena 1464 14 marzo Alla Crotta detta di Castagnetto.
5 Pergamena Procura alle fatte delli beni delle Ferie.
6 Pergamena 1286 17 Piccola pergamena.
7 Pergamena 1487
8 Pergamena 1315 . 3. 15 Procura causa.
9 Pergamena Incomincia "In nomine anno ...".
10 Pergamena 1347 si estende anche al territorio di Formigara".
11 Pergamena 1410 (4 - 10) "Anno domine incarnatione".
12 Pergamena 1421 Sentenza per la possessione delle Ferie.
13 Pergamena Sentenza.
14 Pergamena Bolla di creazione in Collegiata della chiesa di San Bassano- 1525.
15 Pergamena Bolla di provvisione del Cardinale Ippolito dè Medici 2 . 2. 1529...".
Il museo e la biblioteca erano stati fondati con varie donazioni e per iniziativa di Giueseppe
Grossi, come si evince da una nota degli anni' 60:
"Origine, Fondazione e Storia
1879 Monsignor Giuseppe Grossi, letterato geniale e illustre concittadino fonda la Biblioteca
che ha sede nel Torrione, vetusta torre che sorge sulla riva sinistra dell'Adda. Viene messa
insieme con le donazioni delle librerie private di benemeriti cittadini, quali il prof. Antoniazzi, il
dot. Biagi, il prof. Grossi i quali le cedono al Comune. ...
1915 ... Il Comune cede alla Biblioteca tutto il materiale dell'archivio fra cui numerosi documenti
della storia del paese.
1942 - 1945 La Biblioteca rimase chiusa per lo sfollamento in massa della popolazione in
seguito ai quotidiani bombardamenti delle formazioni nemiche.
Del disordine del momento ne approfittano soldatesche di stanza e malintenzionati che
procedono ad un sistematico saccheggiamento: del patrimonio librario della consistenza di
3000 volumi ed i numerosi documenti vengono parte distrutti e parte trafugati: non rimangono
che poche centinaia. ...".
Nel 1986 la documentazione risultava collocata parte sulla soffitta del Centro Culturale e parte
in tre stanze in una mansarda dell'edificio municipale.
I tre precedenti riordinatori hanno provveduto al recupero (collocando l'archivio in sede più
idonea alla conservazione), pulizia, collocazione in nuovi contenitori, riordinio e inventariazione
di parte della documentazione.
Dopo un'interruzione degli interventi durata qualche anno, nel 2001 l'Amministrazione
Comunale di Pizzighettone ha avviato, in accordo con la Soprintendenza Archivistica per la
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Lombardia, le pratiche per procedere alla conclusione della inventariazione informatizzata
dell'archivio storico comunale.
Nel febbraio 2001 veniva approvata una convenzione tra i Comuni di San Bassano
(capo-convenzione) Annicco e Crotta d'Adda per l'ordinamento, inventariazione e
valorizzazione dei rispettivi archivi comunali.
Nel Luglio 2001 il Comune di Pizzighettone valutava l'opportunità di aggregarsi alla
convenzione e nel settembre deliberava l'aggregazione.
Si è provveduto ad informatizzare gli inventari già esistenti:
- per le pergamene "Inventario delle pergamene ..." XIV° - XVI° sec. Redatto a cura di
Roberto Perelli Cippo nel 1986 a stampa;
- "Inventario dei registri e carte sciolte costituenti la parte antica dell'archivio storico
comunale XV° - XVIII° sec. Redatto a cura di Juanita Schiavini Trezzi nel 1986 a stampa;
- Inventario analitico degli atti 1796 – 1814, redatto a cura di Marco Migliorini nel 1989 a
stampa;
Per completare l'intervento sono stati redatti indici per luogo, persone e istituzioni, bibliografia e
introduzione storico archivistica.
Attualmente si sta concludendo il riordino e l'inventariazione della sezione di archivio storico
1815 – 1960, utilizzando il programma SESAMO distribuito gratuitamente dalla Regione
Lombardia, che ha finanziato, inoltre parte dell'intervento.
Nel marzo 2002 l'amministrazione prendeva contatto con la sig.ra Chiara Perugini, docente
presso la Scuola regionale per la valorizzazione dei Beni Culturali di Botticino (BS), per
restaurare i registri antichi, intervento concluso nel 2005.
Chiunque può accedere all'archivio storico, dopo aver compilato la domanda di consultazione.
Il documento più antico é una pergamena del 1342, inoltre nell'archivio comunale é conservata
la bolla papale del 4 maggio 1525 per l'elevazione di San Bassiano a Collegiata, nello stesso
documento compare per la prima volta lo stemma di Pizzighettone. L'archivio conserva
importanti documenti del periodo risorgimentale, testimonianze del passaggio di autorità
politiche, autografi di autorità politiche locali e nazionali.
L'archivio storico organizza periodicamente mostre documentarie anche in collaborazione con i
locali enti culturali.
Scarica:
Domanda di consultazione Archivio Storico
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Responsabile: Anna Maria Benetollo
Tel.: 0372/743347 (Biblioteca Civica)
E-mail: [email protected].
Profilo Storico Istituzionale
Etimologicamente il toponimo è di origine incerta, Pizzighettone sarebbe un termine di
derivazione germanica, formato da tre componenti : Pizzi dall'antico germanico "spitze" , lingua
di terra.Get dal celtico "gat" , germanico antico "gaet", via, strada. Ton dal gotico "dunum" che si
trasforma nel germanico "tunum, tun", recinto, villaggio.
Pizzighettone significherebbe quindi " villaggio sulla via di una lingua di terra si protende verso il
fiume".
Secondo la tradizione Pizzighettone dovrebbe sorgere nel luogo in cui un tempo si estendeva
l'antica città etrusca di Acerra, fondata nel VI secolo a.C.
Comune di Pizzighettone con Gerra e Regona. Sec. XII - 1757
Il Comune di Pizzighettone compare per la prima volta nel 1169, quando i consoli del Comune
di Cremona garantiscono ai consoli di Pizzighettone che gli abitanti del luogo godranno della
stessa condizione dei cittadini di Cremona che abitano presso la porta di Ariberto. Ai consoli di
Pizzighettone era inoltre riconosciuto il potere di giudicare le liti tra gli abitanti di Pizzighettone,
sia tra loro, sia con estranei. Nel 1441 il duca di Milano concesse il privilegio di separazione, in
virtù del quale il podestà del luogo, inviato dal governo centrale, giudicava in civile e in criminale
e la terra pagava i contributi direttamente alla camera regia. Nel 1451 è elencato tra i
"communia, fortilicia, terre et ville" separati dalla città di Cremona. Nel "compartimento
territoriale specificante le cassine" del 1751 è citato tra le terre separate, dato confermato anche
dalle risposte ai 45 quesiti della giunta del censimento, datate 1751. Dalle risposte ai 45 quesiti
emerge che la comunità non era infeudata e da essa dipendevano i due piccoli comuni di
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Regona, che era una piccola parte del luogo chiamato le Ferrie, e Gerra Cremonese che era
direttamente sottoposta alla giurisdizione del podestà di Cremona. Dal 1568, in virtù degli ordini
emanati dal gran cancelliere Salazar, il consiglio generale era costituito da 24 estimati, otto per
ciascuna classe d'estimo, tra i quali alla fine di ogni anno erano eletti quattro deputati, cui
spettava l'amministrazione ordinaria del comune, e il sindaco. La pubblicazione del riparto delle
tasse era competenza dell'assemblea degli estimati, mentre le operazioni relative all'esazione
dei contributi erano affidate al tesoriere, nominato al pubblico incanto. Il cancelliere, residente in
loco, redigeva le pubbliche scritture. I documenti del comune erano conservati nell'archivio e le
chiavi di esso erano tenute da tre consiglieri eletti ogni anno dal consiglio: alcuni registri e filze
tuttavia erano custoditi dal ragionato del comune. La comunità manteneva un sollecitatore e un
procuratore a Milano. Alla metà del XVIII secolo il podestà di Pizzighettone era competente
nella giurisdizione civile e criminale su tutto il territorio della comunità, ad eccezione della
località Gerra, che era sottoposta alla giurisdizione del podestà di Cremona. Perciò il console
prestava giuramento presso il podestà di Pizzighettone per esercitare le sue funzioni a
Pizzighettone e Regona, e alla banca criminale della curia pretoria di Cremona per le
competenze che svolgeva a Gerra. Alla metà del XVIII secolo la comunità contava
complessivamente 2300 anime.
Comune di Pizzighettone con Gerra e Regona. 1757 - 1797
Nel compartimento territoriale della provincia di Cremona, pubblicato in data 10 giugno 1757,
Pizzighettone con Gerra e Regona costituiva terra separata dalla provincia cremonese. Il 20
dicembre 1757 fu pubblicata la riforma al "Governo della comunità di Pizzighettone". Con essa
si istituiva un solo "corpo indivisibile con Gerra, Regona e Ferie" che, pur facendo di per sè
parte della provincia di Milano, erano state cedute in seguito a una transazione tra la comunità
di Pizzighettone e quella di Maleo; si costituiva un consiglio generale di diciotto estimati, eletti a
vita, fornito di tutti i poteri prima spettanti al convocato generale: esso era perciò competente in
materia di vettovaglie, strade, argini, sanità, luoghi pii, carceri e diritti di giuspatronato; queste
competenze erano gestite, dai tre deputati all'estimo che agivano in qualità di amministratori;
essi erano eletti annualmente e operavano sotto il controllo del consiglio che nominava inoltre il
sindaco, il ragionato e il portiere. Infine il cancelliere delegato partecipava a tutte le riunioni e
sovraintendeva al governo e all'amministrazione della comunità, mentre l'autorizzazione alle
spese era riservata al tribunale regio. Nel compartimento territoriale della Lombardia austriaca,
pubblicato con editto del 26 settembre 1786, Pizzighettone che aveva perso lo status di terra
separata, risulta essere uno dei comuni della delegazione VI della provincia di Cremona. Non
sono nominate le frazioni di Gera e Regona. Con dispaccio regio 20 gennaio 1791 fu ripristinato
il compartimento teresiano e Pizzighettone riacquistò lo status di terra separata.
Comune di Pizzighettone con Gera e Regona. 1798 - 1815
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Secondo la legge emanata in data 1 maggio 1798 Pizzighettone con Gera e Regona era
capoluogo del distretto 17 di Soresina del dipartimento dell'Alto Po. Secondo la legge emanata
in data 26 settembre 1798 Pizzighettone con Gera e regona era capoluogo del distretto XIII di
Pizzighettone del dipartimento dell'Alto Po. Secondo la compartimentazione della Repubblica
Cisalpina pubblicata con la legge emanata in data 13 maggio 1801 Pizzighettone con Gera e
Regona era uno dei 142 comuni del distretto I di Cremona del dipartimento dell'Alto Po. Con
decreto emanato in data 8 giugno 1805 il comune di Pizzighettone, in applicazione della legge
del 24 luglio 1802 e in virtù dei 3064 abitanti, fu classificato come comune di II classe e venne
incluso nel cantone II di Pizzighettone del distretto I di Cremona del dipartimento dell'Alto Po. In
base al compartimento entrato in vigore dal 1 gennaio 1810, pubblicato in seguito alle
concentrazioni dei comuni avvenute in attuazione del decreto 14 luglio 1807 nel comune
denominativo di Pizzighettone non furono concentrati altri comuni. Il comune aveva una
popolazione complessiva di 3071 abitanti.
Comune di Pizzighettone con Gera e Regona. 1816 - 1859
Nel compartimento territoriale delle provincie lombarde del 1816 Pizzighettone con Gera e
Regona era capoluogo del distretto IV di Pizzighettone della provincia di Cremona. Nel
compartimento del 1844 Pizzighettone con Gera e Regona, comune con consiglio, era a capo
del distretto IV di Pizzighettone. Nel 1853 Pizzighettone con Gera e Regona, comune con
consiglio con ufficio proprio e una popolazione di 4070 abitanti, era capoluogo distretto VIII di
Pizzighettone della provincia di Cremona.
Distretto 17 di Pizzighettone. 1798
Secondo la legge datata 1 maggio 1798 il distretto 17 del dipartimento dell'Alto Po che aveva
come capoluogo Pizzighettone comprendeva le seguenti comunità: Pizzighettone con Gera e
Regona, Crotta D'Adda, Acquanegra, Sesto, Fengo, Grumello, Zanengo, San Bassano,
Formigara, Cornaletto.
Distretto XIII di Pizzighettone. 1798 - 1801
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Secondo la legge emanata in data 26 settembre 1786 il distretto XIII del dipartimento dell'Alto
Po che aveva come capoluogo Pizzighettone comprendeva i seguenti comuni: Pizzighettone
con Gera e Regona, Crotta D'Adda, Acquanegra, Sesto, Fengo, Grumello, Zanengo, San
Bassano, Formigara, Cornaletto, Cava Curta, Lardera con Cassina Campagnola, Maccastorna
con Cavo Meleto, Castelnovo Bocca d'Adda, Corno Vecchio, Maleo con Carzaniga, Moraro e
Trecchi, Spinadesco, Cà Nova del Morbasco, Cavatigozzi con Passirano, Breda Lunga.
Distretto IV di Pizzighettone. 1816 - 1853
Secondo il compartimento delle provincie lombarde del regno Lombardo Veneto pubblicato con
notificazione datata 12 febbraio 1816 il distretto IV di Pizzighettone della provincia di Cremona
comprendeva i seguenti 22 comuni: Acqua Negra, Annicco, Breda dè Bugni con Castagnino
Secco, Breda Lunga, Cà Nuova del Morbasco, Castelnuovo del Zappa Corrado, Cavatigozzi
con Passirano, Cortetano con Valcarengo, Costa Sant'Abramo con Cura d'Affaitati, Crotta
D'Adda, Farfengo, Fengo, Grumello, Licengo con Castelletto Anghinore, Luignano, Ossolaro,
Paderno, Pizzighettone con Gera e Regona, Polengo con Casarosio, San Gervaso, Sesto,
Spinadesco. Con decreto datato 28 marzo 1823 Breda Lunga fu aggregato a Grumello e San
Gervaso a Paderno. Nella compartimentazione delle provincie lombarde pubblicata con
notificazione datata 1 luglio 1844 il distretto IV di Pizzighettone comprendeva quindi 19 comuni.
Distretto VIII di Pizzighettone. 1853 - 1859
Nel compartimento della Lombardia pubblicato in data 23 giugno 1853 il distretto VIII di
Pizzighettone della Provincia di Cremona comprendeva i seguenti comuni, oltre al capoluogo:
Acquanegra, Annicco, Breda dè Bugni con Castagnino Secco, Cà Nuova del Morbasco,
Castelnuovo del Zappa Corrado, Cavatigozzi con Passirano, Cortetano con Valcarengo, Costa
Sant'Abramo con Cura d'Affaitati, Crotta D'Adda, Fengo, Grumello con Farfengo, Licengo con
Castelletto Anghinore, Luignano, Ossolaro, Paderno con San Gervaso, Polengo con Casarosio,
Sesto con Bredalunga, Spinadesco con Isola Marongola e Isola Mezzadri.
Alla costituzione nel 1861 del Regno d'Italia, il Comune aveva 4.425 abitanti. In base alla legge
sull'ordinamento comunale del 1865 il Comune veniva amministrato da un sindaco, da una
giunta e da un consiglio. Nel 1924 il Comune risultava incluso nel circondario di Cremona della
provincia di Cremona. In seguito alla riforma dell'ordinamento comunale disposta nel 1926 il
comune veniva amministrato da un podestà. Nel 1937 al Comune di Pizzighettone venne
aggregata una zona di territorio staccata dal Comune di Camairago, in provincia di Milano e dal
Comune di Pizzighettone venne staccata una zona di territorio, aggregata al Comune di
Cavacurta, in provincia di Milano e di Maleo. In seguito alla riforma dell'ordinamento comunale
disposta nel 1946 il comune veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un
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consiglio.
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