Riflessioni sulle esperienze maturate dal gruppo di lavoro

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Riflessioni sulle esperienze maturate dal gruppo di lavoro
Progetto Filiera Museo Didattico 2007
Riflessioni sulle esperienze maturate dal gruppo di lavoro
(classi V° A B C W.Disney 196° Circolo Didattico Roma)
Sulla base del documento di traccia realizzato dal gruppo dei tutor di progetto del Museo Didattico Marzo
2007 (scuole IV e V Municipio-Roma) il gruppo dei docenti del team delle classi V A B C W.Disney riflette
sulle esperienze realizzate ed esprime le seguenti valutazioni, individuando alcuni punti-chiave:
la realizzazione delle attività e delle proposte didattiche legate alla rete del Museo ha fornito un
valido contributo alla progettualità educativa del Circolo, in quanto pienamente inserita nell’ambito
delle altre iniziative contemplate dal Progetto di Educazione Ambientale “Io l’Altro e il Mondo” che
coinvolge tutte le classi del 196° Circolo; è stata favorita la diffusione e la circolazione delle
esperienza e dei suoi risultati positivi nelle sedi della scuola per la più ampia visibilità;
significativo è stato il confronto con i tutor di scuole di altri ordini e gradi sulla metodologia del
compito reale come strategia di lavoro condivisa e utilizzata per l’attivazione di percorsi didattici
simili, ma sviluppati da alunni di età diverse e su tematiche differenti;
si è rinforzato il rapporto tra i docenti e tra gli alunni che insieme hanno collaborato per prendere
decisioni, raccogliere, selezionare e ordinare materiale, evitare una frammentazione di interventi,
fornire idee e spunti operativi; l’esperienza è stata motivante e coinvolgente e ha contribuito a
sviluppare lo spirito del gruppo e rafforzare il senso di responsabilità.
gli alunni hanno dimostrato padronanza di competenze, di aver assimilato bene le conoscenze
acquisite, muovendosi in contesto non noto, applicando i risultati del proprio lavoro in situazioni
diverse dalla classe o dalla scuola, rispondendo a domande di visitatori sconosciuti e di tutte le età;
hanno avuto modo di relazionarsi il giorno dell'inaugurazione con alunni di diverse scuole e
assumere anch’essi il ruolo di visitatori di un Museo, con tutto ciò che questo comporta
l’esperienza formativa del Museo è stata molto incisiva anche per aver creato un’occasione per
vivere esperienze di gruppo al di fuori dei confini scolastici; solo all’inizio, alcune difficoltà si sono
evidenziate nel tentativo di superare la separatezza e la limitatezza degli obiettivi e dei contenuti
relativi ad altri progetti, allo scopo di far rientrare lo stesso in un più ampio quadro di riferimento e
non solo legando il suo valore e il suo significato alle esperienze di didattica scientifica, ma
inserendolo in una prospettiva pluridisciplinare dove potesse trovare il suo giusto ruolo.
Abbiamo più volte sottolineato l’esigenza di rendere l’alunno consapevole della propria formazione,
potenziare la centralità dell’apprendimento, sviluppare autonomia e autostima, creare opportunità di
scambio: nel laboratorio gli alunni hanno saputo coniugare creatività e concretezza e hanno visto il
risultato del loro lavoro illustrato a visitatori attenti e interessati, hanno saputo sintetizzare e
organizzare le loro conoscenze in un quadro di riferimento.
l’esperienza è stata utile agli alunni, ma è servita molto anche al gruppo docente che ha sperimentato
come sia possibile gestire unitariamente differenti percorsi tematici con l’approccio differente
proprio di ciascun ambito disciplinare; anche per tale motivo le insegnanti si sono impegnate a far
circolare nella scuola l’esperienza realizzata e non limitarne la visibilità solo all’interno del Museo.
Durante gli incontri le insegnanti hanno creato un percorso comune in cui ognuno ha presentato la
propria esperienza, che, seppur conservando i tratti distintivi dello specifico linguaggio, si inseriva in
una progettazione congiunta, in cui ognuno ha messo a disposizione dell'altro le proprie risorse e
competenze professionali, lavorando in un clima di serenità e dove la responsabilità dell’intero
progetto era equamente suddivisa; non è stata individuata una “Funzione prevalente”. Sono stati
risolti problemi di ordine tecnico e organizzativo legati agli spazi e ai tempi di presentazione del
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percorso alle altre classi; si sono evidenziate difficoltà iniziali per legare tra loro le varie fasi di
lavoro e dare ad esse una visione organica e unitaria pur nella sua complessità (ricordiamo che
trattasi di un lavoro svolto da 50 alunni); sono stati trovati infine spazi e tempi comuni in cui gli
alunni dei diversi gruppi e delle diverse classi potessero confrontarsi tra loro, provare per il “giorno
del Museo”, simulare una presentazione con altri alunni che rivestivano il ruolo di visitatori che
ponevano loro delle domande e li mettevano alla prova; relazionare agli altri (e ai genitori) sulla fase
del percorso svolto; in altre parole sono stati illustrati i seguenti aspetti del Progetto: motivazioni,
obiettivi, cosa è stato fatto concretamente (ricordiamo che “il miglior modo per imparare
qualcosa è quello di costruirla”), con quali materiali, modalità di soluzione di problemi che si sono
presentati in fase di svolgimento
ogni fase di lavoro ha avuto così un valore strumentale rispetto alle altre; nessuna aveva un senso
isolandola dal contesto: “ogni alunno che relaziona ripensa il percorso e prende coscienza di cosa ha
imparato”. Sono state accolte le proposte degli alunni o di gruppi di alunni che autonomamente si
occupavano di reperire materiali per la realizzazione dei prodotti di sintesi, fare ricerca; ogni fase del
percorso è stata presentata agli alunni delle altre classi, integrandola con le lezioni degli esperti
(intervenuti in sede o conosciuti in occasione di visite guidate effettuate durante l’anno); il risultato
del lavoro svolto è stato illustrato alle altre classi dell'Istituto e tutto il progetto si integra pienamente
con gli altri per costruire una “Cultura a misura di bambino”; il giorno dell'inaugurazione del Museo
è stato vissuto come coronamento di tutta l’esperienza; il progetto pertanto è stato supportato da una
struttura organizzativa ampia che anche a livello collegiale ne condivide i valori e le modalità di
attuazione
La tematica dell’astronomia risulta trasversale e ben si raccorda con le altre discipline del curricolo,
offrendo molti spunti di collegamento e approfondimento; l’indagine scientifica, uscendo dai confini
dell’argomento prescelto, ha così abbracciato molti campi.
L’ipotesi di lavoro è stata ben strutturata, ma comunque flessibile ed aperta a modifiche e correttivi
in itinere.
Per quanto riguarda la realizzazione di un’efficace progettualità condivisa:
il team di docenti ha ritenuto opportuno incontrarsi settimanalmente per:
o formare i gruppi di lavoro (6 gruppi di 8 alunni ciascuno) eterogenei per favorire relazione
aperte
o articolare compiutamente il progetto di didattica operativa “Laboratorio di Astronomia:
Percorso scientifico-artistico-antropologico”
o organizzare tempi, spazi, reperire risorse materiali e professionali a disposizione della scuola
o scegliere, coordinare tematica, contenuti, attività adatte e funzionali all’intero percorso,
evidenziare le relazioni esistenti tra le varie idee e proposte, acquistare il necessario
o condividere tecniche e strumenti di monitoraggio e criteri di valutazione del singolo e del
gruppo laboratoriale.
La pianificazione delle attività settimanali da presentare in laboratorio veniva decisa in occasione
della programmazione: ogni settimana il gruppo di lavoro si poneva un obiettivo che veniva
verificato alla fine della stessa e nella valutazione periodica le insegnanti hanno registrato in apposite
griglie le osservazioni sistematiche rivolte sia alla dimensione relazionale che cognitiva dell'alunno.
Le riunioni organizzative con i docenti del team e di altre Commissioni coordinatrici dei vari progetti
di Istituto si sono rese necessarie per raccordare i vari segmenti dell'intero percorso pensato e
realizzato da alcuni docenti, ma messo a disposizione di tutti e attuare proposte in sinergia con la
progettazione d’Istituto che hanno completato e arricchito il percorso scelto
Per quanto riguarda gli alunni:
sono stati coinvolti direttamente e attivamente sia in occasione della fase teorica che
pratica/operativa in un’ottica di organicità: alcuni tempi e spazi erano autogestiti, nel senso che ai
gruppi di alunni che avevano assunto volontariamente gli impegni è stata data la possibilità di
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organizzarsi autonomamente, è stata riconosciuta al gruppo una cera responsabilità di autodirezione
anche per la forma comunicativa e la documentazione del percorso;
sono stati lasciati liberi di mettersi in gioco, per amministrare le loro risorse, selezionare proposte,
trovare materiali (dove cercare quello che ci serve: Biblioteca, aula informatica ecc… , realizzare
ricerche, studi, approfondimenti, illustrare l’esperienza con la semplice verbalizzazione o con il
supporto di diversi linguaggi (iconico, musicale, artistico, figurativo).
Per quanto riguarda la formazione e il lavoro dei gruppi:
Ogni gruppo di alunni ha approfondito un aspetto della tematica comune a tutti i gruppi. Il lavoro
finale di sintesi di ciascun gruppo ha ripercorso le fasi creative del percorso e rispecchiato
l’andamento dell’esperienza comune, anche perché i tre bambini che hanno presentato al Museo
hanno rappresentato e illustrato le modalità di lavoro di altri gruppi di alunni (e ne sentivano la
responsabilità); pertanto questo momento di raccordo, di sinergia e di confronto tra i 6 docenti che
hanno seguito i 6 gruppi è stato indispensabile.
C’è stata condivisione e lavoro di squadra nelle seguenti aree di intervento: ricerca, realizzazione del
prodotto, documentazione del percorso.
C’è stato scambio di esperienze, si sono evidenziati punti critici e problematiche (mancanza di
tempo, scadenze, organizzazione di spazi, coordinamento con altre attività scolastiche ed
extrascolastiche…”Ci mancava un altro progetto!!!”) e sono stati risolti dal team dei docenti che
hanno facilitato l’incontro tra i gruppi, anche scambiando a volte alcuni elementi che non
interagivano correttamente;
la conduzione dei gruppi di lavoro degli alunni è stata abbastanza impegnativa soprattutto nelle
prime fasi (formazione, fase di progettazione, “chi fa che cosa” “quell’alunno non sta bene con
l’altro”, divisione chiara dei compiti per evitare inutili duplicazioni, ripetizioni o sprechi di tempo);
c’è stata una partecipazione sentita al progetto anche da parte delle famiglie che erano perfettamente
al corrente delle attività realizzate nelle ore di laboratorio e hanno supportato sia gli alunni che i
docenti fornendo loro materiali, mettendo a disposizione della scuola le proprie competenze
professionali, guidandoli nelle ricerche e accompagnandoli al Museo …)
Gli alunni hanno lavorato in gruppo portando a termine il compito con impegno e responsabilità; a
volte si è reso necessario operare cambiamenti oltre che nella composizione dei gruppi, anche nelle
fasi operative del progetto.
Tra i gruppi ci sono stati momenti di dialogo, confronto, scambio di idee e contrasti. Alla fine il
gruppo, coadiuvato dal docente o dai docenti, ha scelto una forma linguistica adatta per verbalizzare
l’esperienza e spiegare il fenomeno scientifico analizzato.
Ogni gruppo ha illustrato, con l’aiuto di mappe o schemi di sintesi, la metodologia che ha seguito nel
percorso che lo ha portato alla progettazione e alla realizzazione del prodotto museale, in modo che
le conoscenze raccolte dai singoli gruppi sono diventate patrimonio comune prima degli altri gruppi,
poi degli alunni delle altre classi dell’Istituto (scambio di esperienze negli “angoli della scienza”
allestiti in occasione della Settimana della cultura scientifica) e infine del territorio.
Le attività proposte e gli argomenti trattati sono stati prioritariamente condivisi tra i docenti dei vari
team, poi illustrati al Dirigente e poi ai genitori.
La maggior parte degli alunni si è mostrata desiderosa di partecipare ai laboratori, ma un altro punto
di forza è stato il rapporto che si è instaurato tra i docenti sia del team che delle Commissioni dei
vari Progetti al fine di favorire la trasversalità delle attività legate ai Progetti
Biblioteca/Ambiente/Lingua2/Laboratori musicali e teatrali/Inviato Speciale (Giornalino
d’Istituto)/”Nonni su Internet” (l’Energia di ieri e di oggi: racconti, testimonianze); ciò è avvenuto
anche grazie al supporto fornito dagli incontri di formazione e aggiornamento sulla Didattica delle
scienze condotto dal Dr. Mazzoli e dalla D.ssa Arcà, che hanno fornito ai docenti (non solo di
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materie scientifiche) molti spunti operativi e li ha portati a lavorare in sintonia scambiando
informazioni, riflessioni, materiali sulle varie fasi e risolvendo problemi organizzativi.
Il gruppo ha capito che il buon esito di un lavoro si deve alla concorrenza di tante componenti, ha
avuto la possibilità di misurarsi in situazioni nuove, di mettersi alla prova, di confrontare il proprio
lavoro con quello degli altri, valutarlo criticamente e individuando punti di forza e di debolezza, di
trovare le modalità più adatte per risolvere problemi e raggiungere l’obiettivo comune.
Le sei insegnanti (classi V A B C) sono concordi
nell’attribuire un significato positivo
all’intero percorso che ha visto il suo coronamento e completamento
nella presentazione dei prodotti di sintesi al Museo.
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