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25/06/2012
DAZETTA DI MODENA
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Conto alla rovescia
per l'arrivo del Papa
Con affetto e vicinanza a quanti
hanno perso nel terremoto
familiari, amici, casa o lavoro il
Papa, ha ricordato ieri durante
l'Angelus, si appresta a con-ipiere
domani lavisita a Carpi e
Rovereto, volendo esprimere in
questo modo a tutte le regioni
colpite dal sisma la propria
«solidarietà», e quella della
Chiesa italiana, Domani. a Dio
piacendo - ha affermato
Benedetto XVI, suscitando
l'applauso dei fedeli presenti in
piazza - farci una breve visita nelle
zone colpite dal terremoto»,
aggiungendo che desidera che
questavisita sia «segno della
solidarietà di tutta la Chiesa».
Ieri è stata la giornata per la
carità del Papa e le offerte che si
raccolgono nelle parrocchie
italiane, grazie a una
collaborazione tra Cei e Obolo
di San Pietro, vengono girate al
Papa che le destina alle opere
di misericordia. Tra queste c'è la
assistenza ai terremotati italiani,
ai quali il 3 giugno ha già girato
SOOmilaeuro di una donazione
ricevuta da una colletta.
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«Dimostreremo ai mondo
come sappiamo riatyareito
ifedefe hula tem piadvn.
press unE
25/06/2012
DAZETTA DI MODENA
Prefabbricati e case mobili
Il Consiglio decide stasera
Carpi. Al voto la deroga al regolamento edilizio per installare i moduli abitativi
In discussione anche un ordine del giorno sulla ricostruzione nelle zone rurali
di Serena Arbizzi
r CARPI
Sono tutti d'accordo e, se tutto
andrà secondo i piani, questa
sera in consiglio comunale verrà approvato l'ordine del giorno presentato dal Comune
che prevede una deroga al regolamento edilizio comunale,
con l'introduzione dell'articolo 23 bis, per chi vuole dotarsi,
avendone lo spazio, di case
mobili o altri tipi di strutture
prefabbricate. Tale misura era
già stata sollecitata ai primi di
giugno dal consigliere Lorenzo Paluan, eletto In quota Carpi 5 Stelle e Rifondazione, e,
durante la commissione consiliare di venerdì scorso l'amministrazione ha accettato la proposta di prorogare i termini
per la presentazione dei progetti di restauro delle abitazioni principali. Chi dovrà effettuare unrest auto avrà così 180
giorni invece dei 90 originari,
per presentare il progetto. «AH'
amministrazione va il nostro
plauso - commenta Paluan per avere accolto una delle nostre sollecitazioni che corrisponde ad un'esigenza forte
delle persone. Oggi più che
mai è fondamentale favorire la
ricostruzione e la decisione di
lasciare costruire moduli provvisori ha chi ha la casa inagibile è un passo in più in questo
senso. In aggiunta, il Comune
ha accolto la nostra richiesta
Lavori al palazzo vescovile
Piazza Martiri a Carpi dopo la riapertura: resta qualche transenna
di allungare i tempi di presentazione del progetto. Siamo infatti convinti che soli 90 giorni
non siano sufficienti per questa presentazione». Dello stesso avviso è l'assessore all'urbanistica, Simone Tosi. «La modifica del regolamento edilizio
con l'introduzione dell'articolo 23 bis che dà la possibilità di
installare a chi ha la casa inagibile moduli abitativi è una risposta al bisogno che hanno
molti contadini ai quali è crollata la casa - spiega l'assessore
e che dovranno superare l'inverno per ricostruirla. La stessa cosa vale anche per le stalle
e fienili. Se si è avuto il crollo di
stalla per lo stesso principio si
possono installare il modulo
provvisorio legato alla ristrutturazione danneggiato. La modifica del 23 bis vale quindi per le aziende produttive, ma anche per i privati.
La scelta del tipo di modulo
abitativo, poi, compete ad
ogni singolo: si può andare dal
container alla casa di legno».
Nel corso della seduta, poi, verrà posto all'attenzione anche
un ordine del giorno prese ntato da sindaco e capigruppo
per chiedere al commissario
Errani di costruire in modo difforme rispetto a prima nei paesaggi rurali. «Visto che una legge regionale impone che sia rispettato l'assetto originario
delle zone agricole nella ricostruzione, - conclude Tosi ma in questo momento si deve
invece badare alla praticità».
©PIPRODUZiONE RiSERVATA
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Prefabbricati e etme mobifli
ti Consiglio decide stas ra,
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25/06/2012
DAZETTA DI MODENA
Italia-Inghilterra sui maxischermi
,,,NE in tanti ieri sera hanno guardato la partita di calcio Italia-Inghilterra dai maxischermi installati nei Comuni della Bassa, tra.
cui Medolla, Finale, Mirandola e Fossoli. L'inviato della Rai Carlo
Paris ha intrattenuto presenti fin dal mattino.
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,fabbricati e :use mobifli
;onsiglio deride stasera
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25/06/2012
DAZETTA DI MODENA
cent r i per 'impiego
Duemila precari disoccupati
un soccorso dalla Provincia
Lavoratori precari della scuola a
un passo dalla disoccupazione
di massa e la Provincia corre ai
ripari per prevenire l'assalto al
Centri per l'impiego previsto
per il 1 luglio. Lasituazioneestata aggravata dal terremoto tanto
che il Centro per l'impiego di
Carpi ètemporaneamentedislocato presso il Centro per l'Im piego di M oden a in Vi a Costellazion i. Il 30 giugno scadranno quasi
duemila contratti a termine annuale nella nostra provincia,
che si aggiungono agli ulteriori
contratti scaduti con lafinedelle
attività didattiche e degli scrutini e alle centinaia di rapporti di
lavoro i cui titolari invece saranno in servizio sempre annualefino al 31 agosto. E mentre questi
ultimi riceveranno lo stipendio
estivo,: primi cadranno n'el Hmbo della.disoccupazione. Per loro il nostro vvelfare prevede l'assegno di disoccupazione ordinaria (il 70% della retribuzione)
per un massimo di sei mesi, da
richiedere all'In ps con apposito
modulo da inoltrare solo dopo
l'avvenuta iscrizione al Centro
per l'im piego dovegi i interessati
devono produrre la dich arazione di immediata disponibilità.
Al finedi evitarelelunghecodeil
Se'rvizio Poi itiche del lavoro della Provincia rinnova l'esperienzaintrodottacon successo in via
sperimentale lo scorso anno. Ai
potenziali lavoratori in questione, è stato inviato un sms nel
quale si invitano a presentarsi
presso il Centro per l'Impiego
competente con la dich i aiazione di immediata disponibilità,
scaricabile dal sito della Provincia, già compilata, unitamente
allo stato di servizio. ,41 lavoratore- spiegalar-Yovinciain unalettera inviata dalla dirigente Maria Grazia Roversi ai presidi e ai
patronati - presenterà presso
il Centro per l'Impiego e consegnerà la dichiarazione di immedi ata disponi bilitàegli verràrilasci ata la ricevuta, utile per poter
presentare la.dom andadi indennità di disoccupazione ordinaria, che è stata opportun am ente
modificata al fir:le di indicare
non solo il giorno di presentazione del lavoratore presso il Centro per l'Impiego ma anche la
data di cessazione del contratto
di l avoro. Questo per evitare che
il lavoratore debba presentare altra documentazione nel momento in cui si reca presso il patron ato. Qualora l'In ps necessiti
di ulteriori informazioni si atti-.
vera direttamente con il Centro
per Im piego coni petente»,
Non solo insegnanti. Nel purgatorio estivo cadranno anche
alcune centinaia di lavoratori
Ata, amministrativi, tecnici, ausiliari, anch'essi assunti il 1 settem bre e, spesso per anni, licenziati il 30 giugno. Le scuole rimarranno sguarnite e il lavoro
estivo ricadràsui colleghi di ruolo, Ma non è un gran risparmio
per le casse pubbliche visto che
ai licenziati spetta la citata indennitàdi disoccupazionee pure il compenso sostitutivo delle
ferie maturate e non godute.
Contro la reiterazione dei contratti a termine e le discrimina-.
zioni illegittimelalegae italiana,
la norm ativa com unitaria e la rispettiva giurisprudenza prevedono tutele anche efficaci, che
molti interessati hanno fatto va.lere in giudizio. Torniamo agli effetti del sisma, per ricordare che
adifferenza della situazione carpigiana, il Centro per l'impiego
di M irandol a e Finale tem poraneamente unificati, prestano la
propria attività nellatensostruttura dietro la sede in via San
Martino Carano, 44 a M irando-
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25/06/2012
«Via Tolomeo, il mercato non va»
Carpi. Ambulanti delusi: «Perdiamo il 30% rispetto a Piazza Martiri». Oggi incontro con l'assessore
bar; c'è un chiosco, sì, ma non
basta per soddisfare tutti».
«Noi non sapevamo nemmeno che sarebbe ricominciato il mercato - dicono Alessandra Luppi e Andrea Bertoli L'abbiamo saputo dagli altri
venditori ambulanti e non siamo stati consultati prima che
CARPI
Ambulanti sul piede di guerra
per la nuova collocazione del
mercato del giovedì e del sabato in via Tolomeo, data l'impossibilità di utilizzare piazza
Martiri. La categoria confida
nell'incontro di oggi con l'assessore al Commercio, Simone Morelli, per un riavvicinamento del mercato al centro
storico, collocazione sicuramente più favorevole per il
maggiore passaggio di persone. Incassi che si aggirano sul
30% dei precedenti nella vecchia location, sistemazione
delle bancarelle dispersiva, soprattutto il giovedì, quando i
banchi sono più numerosi e
inesistenza dei servizi igienici
nelle immediate vicinanze.
Tutti fattori che inducono i
commercianti del giovedì a dire, compatti: «Vogliamo tornare più vicino possibile al centro storico». «Le persone non
motorizzate qui non vengono.
- spiega Jessica Bocchicchio,
commerciante d'abbigliamento - Per le persone che abitano
in centro questo è un disagio.
Potevano anche strutturarlo
meglio, questa collocazione a
T fa sì che i banchi non siano
tutti ugualmente visibili».
E c'è chi azzarda una soluzione alternativa. «Si potrebbe
usare piazza Martiri per lo spazio possibile, poi fare proseguire le bancarelle lungo via Ca-
Simone Rota
M. Gaiavotti
i. Boccinccino
5. Camaggi
Fabio Pignatti
Luppi
vallo tti suggerisce Marco Galavotti, titolare di un banco di
articoli in legno - Sarebbe un
beneficio anche per i negozianti del centro storico, porterebbe più clienti per tutti».
Non ci sono servizi igienici
vicini e aggiunge fra i banchi
Fabio Pignatti: «Non c'è un
la decisione di trasferirci qui
venisse presa». Il morale non
si risolleva nemmeno tra i
commercianti posti sull'altro
lato della T. «Non c'è paragone
con la piazza. Qui incassiamo
almeno il 30% di quanto guadagnavamo in piazza dei Martiri racconta franco .Zito
mentre distribuisce frutta e
verdura dal suo banco - Ci hanno detto che questa situazione
durerà solo qualche mese, ma
non ci credo, spero solo che
non duri anni. Magari sarà più
facile riportarci in piazza il sabato, quando siamo meno
venditori ambulanti, il giovedì
sarà sicuramente più critico,
ma il calo di clienti c'è stato,
senza dubbio». Qualcuno, poi,
è arrabbiato per i metodi che
sono stati utilizzati non solo
nella scelta di via Tolomeo, ma
anche nella scelta di come e
dove posizionare i banchi. «La
decisione è stata lasciata interamente agli ambulanti, il Comune ha demandato completamente la responsabilità spiega Giovanni, commerciante di stoffe In questo modo,
pochi hanno potuto scegliere
posteggio preferito in cui
piazzarsi con il banco per la
vendita, quasi sempre corrispondente alla stazione di fermata dell'Arianna, il bus navetta predisposto dall'amministrazione per venire qui. Se il
Comune avesse disposto in
prima persona i posteggi ; sarebbe stato molto più. equo.
Poi la gente si stanca perché la
sistemazione dei banchi è molto ampia». Ma c'è anche chi
trova un lato positivo in questa
nuova sistemazione, come Simone Camaggi. «Qui la gente è
più tranquilla e il parcheggio è
più ampio» spiega Simone.
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il Resto del Carlino
Modena
25/06/2012
«Sisma speculazioni sugli affitti dei negozi»
,
Calpi, l'allarme di Confcommercio: «Sono raddoppiati, serve il contratto concordato»
CARPI
SONO 181, su un totale di 1232, i
negozi inagibili a Carpi, frazioni
comprese. Ammonta quindi a
quasi il 15% del totale la prima
conta dei danni causati dal sisma.
Stima che lo stesso assessore
all'economia del Comune Simone Morelli, che sta monitorando
la situazione insieme alle associazioni di categoria, definisce parziale. Dal censimento sono infatti
esclusi tutti i servizi e le aziende
di artigianato. Se si esaminano
poi i dati nel dettaglio, si vede come la zona più colpita sia il centro
storico, con 72 inagibilità su 347,
grossomodo il 20%, mentre i danni in periferia si aggirano intorno
al 6%. Per quel che riguarda le frazioni si va dalle più colpite, come
le 39 inagibilità di Fossolì, alle
più fortunate come Gargallo che
non registra alcun danno significativo. In questa situazione molti
commercianti si stanno logicamente organizzando per cercare
una sistemazione provvisoria fintanto che gli spazi danneggiati
non verranno messi in sicurezza e
ristrutturati. A questo proposito
interviene Massimo Fontanarosa
di Confcommercio, e lo fa senza
peli sulla lingua: «Anziché essere
calmierati gli affitti sono costantemente aumentati. Dal giorno della prima scossa in alcuni casi questi sono persino raddoppiati. E
una vergogna vera e propria, qui
si tratta di parassiti della peggior
specie!». Secondo le stime di Confcommercio sono circa 170 i locali sfitti in città, mentre tra i propri
associati circa una decina stanno
cercando una sistemazione temporanea. «Si tratta si sfoga Fon-
tanarosa — di una vergognosa
speculazione che approfitta del disagio di molti piccoli imprenditori. Abbiamo chiesto al Comune di.
coordinare un tavolo al quale siedano anche le associazioni dei proprietari per stabilire dei contratti
di locazione concordati». All'appello risponde prontamente l'assessore Morelli, chiarendo come
l'amministrazione stia sentendo
le associazioni dei proprietari e i
mediatori: «Il mio appello è di
non cercare di lucrare sulle disgrazie. Abbiamo comunque intenzione di far sedere ad un tavolo tutte
le parli in causa per trovare accordi ragionevoli che tengano conto
del momento che la città sta attra-
versando». Come già ribadito in
più occasioni, Morelli vorrebbe
privilegiare, alle soluzioni dras tiche come casette di legno e container, altre sistemazioni temporanee come i garage — con il cambio di destinazione d'uso quando
non si tratti di esercizi alimentari
— e lo sfitto: «La ristrutturazione
di alcune parti del centro non
avrà tempistiche brevissime, perciò stiamo aspettando che la Regione stanzi un fondo per gli affitti perché – conclude l'assessore –
senza l'aiuto di tutti i livelli istituzionali, Stato compreso, le 300 famiglie che lavorano in centro non
potranno farcela da sole».
Marcello Marchesini
5:0,:.1:Nommor---
I NUMERI
•
I negozi inagibili sono 181
su 1232, il 15% del. totale.
La zona più colpita e
ovviairiente il centro
storico, con 72 inagibilità
su 347 negozi, pari al 20%.
In periferia ci si ferma ai 6
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%,ke-wQs.
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C'è chi sì approfitta in modo
vergognoso del disagio
dei piccoli imprenditori
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Secondo l'assessore
all'Economia del Comune
di Carpii Simone Morali iL
numero è ancora
provvisorio perché
mancano servizi e le
aziende di artigianato
Massime Fontanarosa, Confcommercio Carpi
hpcolin:obi s.iga
ani] dei unge,]»
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il Resto del Carlino
Modena
25/06/2012
Noi modenesi (1,
BARBARA MANICARDI
Ai dializzati servono posti
k
N
Egregio Direttore,
sono dializzato da 10 anni e so perfettamente cosa dico e scrivo. Con l'emergenza del terremoto
il mio reparto dialisi del policlinico ha collaborato in modo esemplare ed efficiente all'emergenZa in stretta collaborazione con il personale medico di Carpi e Mirandola, mettendo a dura prova i nostri impianti e le nostre macchine, non
abituate a simili carichi di lavoro, sopportando
spesso dei tilt lavorativi che al paziente ed al personale portano problematiche non piccole.
Scopro che l'As1 di Carpì apre da domani solo 9
posti letto e rimanda gli altri pazienti fino a Sassuolo, in compenso apre però a Carpi ambulatori per pazienti che potrebbero tranquillamente
essere loro spostati e non i pazienti in dialisi.
Ma io mi chiedo: questi dirigenti che si assumono la responsabilità di certe decisioni hanno la
vaga impressione di cosa significa vivere grazie
ad una macchina e delle condizioni di salute dopo un trattamento dialittico?
Ho visto in questi giorni una nonnina di oltre
90 anni fare il turno serale a Modena e tornare
nella Bassa modenese di notte e sicuramente sotto una tenda bollente, ammesso che ce l'abbia.
Chiedo ai dirigenti dell'Ausl se possono capire
(ammesso che ce la facciano) queste situazioni e
chiedo anche se si rendono conto che decine e
decine di persone sono in questo stato.
Giordano Soneini
Caro lettore,
le strutture sanitarie della Bassa modenese e di Carpi
sono state messe davvero a dura prova dal sisma, così
come i loro pazienti, i medici, gli infèrmieri e tutto il
personale che ci lavora. L'ospedale di Finale, che già
doveva trasformarsi in casa della salute, non riaprirà, mentre quelli di carpi e Mirandola ripartiranno a
pieno regime solo in autunno. Il direttore generale
dell 'A usi, in una coriferenz stampa, ha però spiegato
che a Carpi i primi ripara a riaprire, saranno proprio
quelli per i dializzati oltre che l'ostetricia. E questo
avverrà in modo graduale, fino ad arrivare alla completa operatività. Mi rendo conto che ci sono gravi
difficoltà per tutti in questa convivenza !l'Orzata' che
sta avvenendo a Baggzovara, al Policlinico e a Sassuolo, i presidi danneggiati, al momento, hanno bisogno di lavori di consolidamento per una messa in sicurezza che è nell'interesse di tutti.
Le leite.re ;mai( 1 5 rk.., he) vanno indirizzate a
il Resto del Carlino
Via Zucchi 31 - MODENA
TeL 059 / 823911 - Fax 059 820329
E - madr,
cranacanodena @Radino. net
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25/06/2012
PRIMA PAGINA
di Modena e Provincia
Domani a Rovi
e Rovereto
arriva il Papa
7 attesa per domani la visita di
A„ Papa Benedetto XVI a Rovereto di Novi. Il Santo Padre atterre
rà con l'elicottero a San Marino di
Carpi in mattinata per poi recarsi
in auto nella frazione di Novi distrutta dal sisma, dove ha perso la
vita don Ivan Martini. E proprio
vicino alla chiesa in cui è morto il
parroco di Rovereto reciterà una
preghiera insieme agli sfollati. Il
Papa, ricordando che «a Dio piacendo - ha detto ieri dopo l'Angelus - farò una breve visita nelle zo-
ne colpite dal recente terremoto»
ha espresso il desiderio che la sua
breve visita sia «segno della solidarietà di tutta la Chiesa» e ha
chiesto a tutti di accompagnarlo
con la preghiera, ricevendo l'applauso di piazza San Pietro.
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25/06/2012
LOGNA
A Mirandola il Nobel per la pace ieri ha portato un altro assegno di 50mila dollari. "Siate coraggiosi e non perdete la speranza"
Il Dalai Lama tra gli sfollati
Oggi mega-concerto di solidarietà allo stadio. E domani arriva il Papa
«SIATEforti e coraggiosi. Nonp erdete la speranza, altrimentip oisarete ancora più tristi. Ricostruite».
Ilmessaggio del DalaiLamarisuona nell'eco di una città piegata,
con le chiese in macerie e le case
crollate. Mentre oggi all Dall'Ara
un cast stellare di artisti canta l'amore per l'Emilia ferita. E domani
arriva il Papa. Benedetto XVI sarà
a prima a Carpi e poi a Rovereto di
Novi, dove il parroco Ivan Martini
è morto lo scorso 29 maggio nel
tentativo di mettere in salvo una
Madonna. Lo scopo della suavisita, ha detto ieri il Pontefice durante l'Angelus, è quello di «portare la
solidarietà di tutta la Chiesa» agli
sfollati. Ieriintanto, p er ilDalaiLama a Mirandola c'erano centinaia
di persone. Prima di andarsene il
capo spirituale del buddismo ha
annunciato una nuova donazione per i terremotati: altri 50mila
dollari, oltre ai 50mila annunciati.
GIUSBERTI E PLEUTERI
ALLE PAGINE II E Ili
Pagina 1
II Dalai Lama tra gli sfollati
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25/06/2012
LOGNA
"Siate forti e non perdete la speranza"
Entusiasmo perilDalaiLamaaMirandola. E domani a Carpi e Novi arriva il Papa
CATERINA GIUSBERTI
MIRANDOLA — «How old was
this?», chiede composto Tenzin
Gyatso, il quattordicesimo Dalai
Lama, «quanto è antica, questa?»
indicando le macerie che hanno
preso il posto della chiesa di San
Francesco di Mirandola, distrutta dal terremoto. «Vecchia, molto vecchia», gli risponde il sindaco Maino Benatti. «So now you
have to rebuildit», («Allora, dovete ricostruirla») replica arzillo il
leader spirituale del buddismo,
da sotto il suo ombrello para-sole. «Siate forti e coraggiosi. Pregate. Non perdete la speranza, altrimenti poi sarete ancora più tristi». Il messaggio di sua santità,
come lo acclamano i fedeli radunati prima in piazza Costituente
zmnnk: Nobel,
acconn:aq.-mt:
Andaco
nMank
z.'z. mak ag.n
a,;A tiOntra
e poi nella tendopoli, risuona
nell'eco di una città semi-distrutta, piegata, con le fabbriche
ancora sventrate e le chiese ridotte a brandelli. Insieme a un altro assegno da 50mila dollari, oltre ai 50mila già consegnati, che
la Dalai Lama Foundation staccherà peri terremotati. La catena
della spiritualità proseguirà domani, con lavisita del Papa Benedetto XVI a Carpi e Rovereto di
Novi, dove i129 maggio il p arro co
è morto mentre tentava di mettere in salvo l'immagine di una Madonna. Con la sua visita, ha detto ieri durante l'Angelus, il Pontefice poterà «la solidarietà di tutta
la Chiesa» all'Emilia ferita.
Il Dalai Lama arriva in auto alle 11,30, al fianco del presidente
della Regione Vasco Errani e del
sindaco della città di Pio Maino
Benatti. Ad accoglierlo, uno stuolo di p ersone. Chi p erfede, chip er
curiosità, chi per caso. In molti
piangono, chiedono una carezza, uno sguardo. Nell'aria c'è un
profumo di incenso. Il premio
Nobel per la pace scende dalla
macchina, visita la piazza, osserva le macerie tutto intorno. Poiva
alla tendopoli del campo sportivo di via Dorando Pietri.
«Quando c'è stato il terremoto
— comincia in inglese, seguito a
ruota dal suo traduttore — ero a
Udine. Subito ho pensato che
non avrei potuto fare niente, a
parte pregare. Poi ho deciso divenire e sono qui». Vedere le case e
le chiese crollate è stato per il Dalai Lama «molto doloroso». Però
il messaggio che vuole lanciare
alle centinaia di persone quasi li-
quefatte dal caldo sotto la tendopoli non è questo. «La morte di un
vostro parente o amico— scandisce — è un fatto naturale. Quella
persona non potrà più tornare.
Ma se vi vedesse reagire con forza
e coraggio sarebbe felice e orgogliosa di voi». Ricorda quando
morirono i suoi due tutori, in Ti-
morale e materiale che ha portato ai Comuni dell'area Nord, tutti presenti all'evento, con i loro
primi cittadini, fasce tricolori al
petto. Anche Benatti parla di speranza. «Stiamo affrontando una
dura prova - afferma - dobbiamo
uscirne avendo imparato qualcosa. Dobbiamo trasformare
bet. «Mi davano appoggio, sicurezza — racconta — poi sono
morti e mi sono sentito vuoto. Ma
dopo ho fatto un ragionamento:
ho pensato che dovevo continuare a praticare, a pregare e a realizzare quello che loro si aspettavano dame». Poi invita tutti alla meditazione e l'aula si zittisce, come
3enede;:o XVI
per miracolo, in mezzo al sudore
e alle telecamere.
Stavolta tocca a Maino Benatti, primo cittadino di Mirandola,
che alla vigilia dell'arrivo del Dalai Lama si era lamentato dello
scarso coinvolgimento delle istituzioni locali nella visita. Ora ringrazia il premio Nobel per l'aiuto
"N.»1;ekt
soRRdakIe;-à di
ChResa"
questo dramma in un'opportunità». Sono tre le cose che il primo
cittadino ha capito finora dal terremoto che si è svegliato all'improvviso proprio nella sonnacchiosa Mirandola: l'importanza
della solidarietà, della pazienza e
della tenacia. «Con questo atteggiamento - chiosa il sindaco - ricostruiremo il valore sociale dell'Area Nord». Per ultimo, prende
la parola Vasco Errani. Futuro,
solidarietà, ricostruzione senza i
fantasmi delle newtown.Anche il
numero uno di via Aldo Moro
spende parole di speranza, di coraggio. Ringrazia il Dalai Lama
per il suo sorriso, segno di «una
grande serenità spirituale». «Ce
la faremo», conclude. E il Dalai
Lama sorride.
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