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press unE 25/06/2012 DAZETTA DI MODENA ••• Conto alla rovescia per l'arrivo del Papa Con affetto e vicinanza a quanti hanno perso nel terremoto familiari, amici, casa o lavoro il Papa, ha ricordato ieri durante l'Angelus, si appresta a con-ipiere domani lavisita a Carpi e Rovereto, volendo esprimere in questo modo a tutte le regioni colpite dal sisma la propria «solidarietà», e quella della Chiesa italiana, Domani. a Dio piacendo - ha affermato Benedetto XVI, suscitando l'applauso dei fedeli presenti in piazza - farci una breve visita nelle zone colpite dal terremoto», aggiungendo che desidera che questavisita sia «segno della solidarietà di tutta la Chiesa». Ieri è stata la giornata per la carità del Papa e le offerte che si raccolgono nelle parrocchie italiane, grazie a una collaborazione tra Cei e Obolo di San Pietro, vengono girate al Papa che le destina alle opere di misericordia. Tra queste c'è la assistenza ai terremotati italiani, ai quali il 3 giugno ha già girato SOOmilaeuro di una donazione ricevuta da una colletta. Pagina 3 «Dimostreremo ai mondo come sappiamo riatyareito ifedefe hula tem piadvn. press unE 25/06/2012 DAZETTA DI MODENA Prefabbricati e case mobili Il Consiglio decide stasera Carpi. Al voto la deroga al regolamento edilizio per installare i moduli abitativi In discussione anche un ordine del giorno sulla ricostruzione nelle zone rurali di Serena Arbizzi r CARPI Sono tutti d'accordo e, se tutto andrà secondo i piani, questa sera in consiglio comunale verrà approvato l'ordine del giorno presentato dal Comune che prevede una deroga al regolamento edilizio comunale, con l'introduzione dell'articolo 23 bis, per chi vuole dotarsi, avendone lo spazio, di case mobili o altri tipi di strutture prefabbricate. Tale misura era già stata sollecitata ai primi di giugno dal consigliere Lorenzo Paluan, eletto In quota Carpi 5 Stelle e Rifondazione, e, durante la commissione consiliare di venerdì scorso l'amministrazione ha accettato la proposta di prorogare i termini per la presentazione dei progetti di restauro delle abitazioni principali. Chi dovrà effettuare unrest auto avrà così 180 giorni invece dei 90 originari, per presentare il progetto. «AH' amministrazione va il nostro plauso - commenta Paluan per avere accolto una delle nostre sollecitazioni che corrisponde ad un'esigenza forte delle persone. Oggi più che mai è fondamentale favorire la ricostruzione e la decisione di lasciare costruire moduli provvisori ha chi ha la casa inagibile è un passo in più in questo senso. In aggiunta, il Comune ha accolto la nostra richiesta Lavori al palazzo vescovile Piazza Martiri a Carpi dopo la riapertura: resta qualche transenna di allungare i tempi di presentazione del progetto. Siamo infatti convinti che soli 90 giorni non siano sufficienti per questa presentazione». Dello stesso avviso è l'assessore all'urbanistica, Simone Tosi. «La modifica del regolamento edilizio con l'introduzione dell'articolo 23 bis che dà la possibilità di installare a chi ha la casa inagibile moduli abitativi è una risposta al bisogno che hanno molti contadini ai quali è crollata la casa - spiega l'assessore e che dovranno superare l'inverno per ricostruirla. La stessa cosa vale anche per le stalle e fienili. Se si è avuto il crollo di stalla per lo stesso principio si possono installare il modulo provvisorio legato alla ristrutturazione danneggiato. La modifica del 23 bis vale quindi per le aziende produttive, ma anche per i privati. La scelta del tipo di modulo abitativo, poi, compete ad ogni singolo: si può andare dal container alla casa di legno». Nel corso della seduta, poi, verrà posto all'attenzione anche un ordine del giorno prese ntato da sindaco e capigruppo per chiedere al commissario Errani di costruire in modo difforme rispetto a prima nei paesaggi rurali. «Visto che una legge regionale impone che sia rispettato l'assetto originario delle zone agricole nella ricostruzione, - conclude Tosi ma in questo momento si deve invece badare alla praticità». ©PIPRODUZiONE RiSERVATA Pagina 5 Prefabbricati e etme mobifli ti Consiglio decide stas ra, press unE 25/06/2012 DAZETTA DI MODENA Italia-Inghilterra sui maxischermi ,,,NE in tanti ieri sera hanno guardato la partita di calcio Italia-Inghilterra dai maxischermi installati nei Comuni della Bassa, tra. cui Medolla, Finale, Mirandola e Fossoli. L'inviato della Rai Carlo Paris ha intrattenuto presenti fin dal mattino. Pagina 5 ,fabbricati e :use mobifli ;onsiglio deride stasera ' ' ' press unE 25/06/2012 DAZETTA DI MODENA cent r i per 'impiego Duemila precari disoccupati un soccorso dalla Provincia Lavoratori precari della scuola a un passo dalla disoccupazione di massa e la Provincia corre ai ripari per prevenire l'assalto al Centri per l'impiego previsto per il 1 luglio. Lasituazioneestata aggravata dal terremoto tanto che il Centro per l'impiego di Carpi ètemporaneamentedislocato presso il Centro per l'Im piego di M oden a in Vi a Costellazion i. Il 30 giugno scadranno quasi duemila contratti a termine annuale nella nostra provincia, che si aggiungono agli ulteriori contratti scaduti con lafinedelle attività didattiche e degli scrutini e alle centinaia di rapporti di lavoro i cui titolari invece saranno in servizio sempre annualefino al 31 agosto. E mentre questi ultimi riceveranno lo stipendio estivo,: primi cadranno n'el Hmbo della.disoccupazione. Per loro il nostro vvelfare prevede l'assegno di disoccupazione ordinaria (il 70% della retribuzione) per un massimo di sei mesi, da richiedere all'In ps con apposito modulo da inoltrare solo dopo l'avvenuta iscrizione al Centro per l'im piego dovegi i interessati devono produrre la dich arazione di immediata disponibilità. Al finedi evitarelelunghecodeil Se'rvizio Poi itiche del lavoro della Provincia rinnova l'esperienzaintrodottacon successo in via sperimentale lo scorso anno. Ai potenziali lavoratori in questione, è stato inviato un sms nel quale si invitano a presentarsi presso il Centro per l'Impiego competente con la dich i aiazione di immediata disponibilità, scaricabile dal sito della Provincia, già compilata, unitamente allo stato di servizio. ,41 lavoratore- spiegalar-Yovinciain unalettera inviata dalla dirigente Maria Grazia Roversi ai presidi e ai patronati - presenterà presso il Centro per l'Impiego e consegnerà la dichiarazione di immedi ata disponi bilitàegli verràrilasci ata la ricevuta, utile per poter presentare la.dom andadi indennità di disoccupazione ordinaria, che è stata opportun am ente modificata al fir:le di indicare non solo il giorno di presentazione del lavoratore presso il Centro per l'Impiego ma anche la data di cessazione del contratto di l avoro. Questo per evitare che il lavoratore debba presentare altra documentazione nel momento in cui si reca presso il patron ato. Qualora l'In ps necessiti di ulteriori informazioni si atti-. vera direttamente con il Centro per Im piego coni petente», Non solo insegnanti. Nel purgatorio estivo cadranno anche alcune centinaia di lavoratori Ata, amministrativi, tecnici, ausiliari, anch'essi assunti il 1 settem bre e, spesso per anni, licenziati il 30 giugno. Le scuole rimarranno sguarnite e il lavoro estivo ricadràsui colleghi di ruolo, Ma non è un gran risparmio per le casse pubbliche visto che ai licenziati spetta la citata indennitàdi disoccupazionee pure il compenso sostitutivo delle ferie maturate e non godute. Contro la reiterazione dei contratti a termine e le discrimina-. zioni illegittimelalegae italiana, la norm ativa com unitaria e la rispettiva giurisprudenza prevedono tutele anche efficaci, che molti interessati hanno fatto va.lere in giudizio. Torniamo agli effetti del sisma, per ricordare che adifferenza della situazione carpigiana, il Centro per l'impiego di M irandol a e Finale tem poraneamente unificati, prestano la propria attività nellatensostruttura dietro la sede in via San Martino Carano, 44 a M irando- Pagina 13 DAZETTA DI MODENA press LITE 25/06/2012 «Via Tolomeo, il mercato non va» Carpi. Ambulanti delusi: «Perdiamo il 30% rispetto a Piazza Martiri». Oggi incontro con l'assessore bar; c'è un chiosco, sì, ma non basta per soddisfare tutti». «Noi non sapevamo nemmeno che sarebbe ricominciato il mercato - dicono Alessandra Luppi e Andrea Bertoli L'abbiamo saputo dagli altri venditori ambulanti e non siamo stati consultati prima che CARPI Ambulanti sul piede di guerra per la nuova collocazione del mercato del giovedì e del sabato in via Tolomeo, data l'impossibilità di utilizzare piazza Martiri. La categoria confida nell'incontro di oggi con l'assessore al Commercio, Simone Morelli, per un riavvicinamento del mercato al centro storico, collocazione sicuramente più favorevole per il maggiore passaggio di persone. Incassi che si aggirano sul 30% dei precedenti nella vecchia location, sistemazione delle bancarelle dispersiva, soprattutto il giovedì, quando i banchi sono più numerosi e inesistenza dei servizi igienici nelle immediate vicinanze. Tutti fattori che inducono i commercianti del giovedì a dire, compatti: «Vogliamo tornare più vicino possibile al centro storico». «Le persone non motorizzate qui non vengono. - spiega Jessica Bocchicchio, commerciante d'abbigliamento - Per le persone che abitano in centro questo è un disagio. Potevano anche strutturarlo meglio, questa collocazione a T fa sì che i banchi non siano tutti ugualmente visibili». E c'è chi azzarda una soluzione alternativa. «Si potrebbe usare piazza Martiri per lo spazio possibile, poi fare proseguire le bancarelle lungo via Ca- Simone Rota M. Gaiavotti i. Boccinccino 5. Camaggi Fabio Pignatti Luppi vallo tti suggerisce Marco Galavotti, titolare di un banco di articoli in legno - Sarebbe un beneficio anche per i negozianti del centro storico, porterebbe più clienti per tutti». Non ci sono servizi igienici vicini e aggiunge fra i banchi Fabio Pignatti: «Non c'è un la decisione di trasferirci qui venisse presa». Il morale non si risolleva nemmeno tra i commercianti posti sull'altro lato della T. «Non c'è paragone con la piazza. Qui incassiamo almeno il 30% di quanto guadagnavamo in piazza dei Martiri racconta franco .Zito mentre distribuisce frutta e verdura dal suo banco - Ci hanno detto che questa situazione durerà solo qualche mese, ma non ci credo, spero solo che non duri anni. Magari sarà più facile riportarci in piazza il sabato, quando siamo meno venditori ambulanti, il giovedì sarà sicuramente più critico, ma il calo di clienti c'è stato, senza dubbio». Qualcuno, poi, è arrabbiato per i metodi che sono stati utilizzati non solo nella scelta di via Tolomeo, ma anche nella scelta di come e dove posizionare i banchi. «La decisione è stata lasciata interamente agli ambulanti, il Comune ha demandato completamente la responsabilità spiega Giovanni, commerciante di stoffe In questo modo, pochi hanno potuto scegliere posteggio preferito in cui piazzarsi con il banco per la vendita, quasi sempre corrispondente alla stazione di fermata dell'Arianna, il bus navetta predisposto dall'amministrazione per venire qui. Se il Comune avesse disposto in prima persona i posteggi ; sarebbe stato molto più. equo. Poi la gente si stanca perché la sistemazione dei banchi è molto ampia». Ma c'è anche chi trova un lato positivo in questa nuova sistemazione, come Simone Camaggi. «Qui la gente è più tranquilla e il parcheggio è più ampio» spiega Simone. \\\\ \\\\ \ Pagina 16 TC11(01RO, o il Wc9A,Mtki ,1011. van „., ,, press unE il Resto del Carlino Modena 25/06/2012 «Sisma speculazioni sugli affitti dei negozi» , Calpi, l'allarme di Confcommercio: «Sono raddoppiati, serve il contratto concordato» CARPI SONO 181, su un totale di 1232, i negozi inagibili a Carpi, frazioni comprese. Ammonta quindi a quasi il 15% del totale la prima conta dei danni causati dal sisma. Stima che lo stesso assessore all'economia del Comune Simone Morelli, che sta monitorando la situazione insieme alle associazioni di categoria, definisce parziale. Dal censimento sono infatti esclusi tutti i servizi e le aziende di artigianato. Se si esaminano poi i dati nel dettaglio, si vede come la zona più colpita sia il centro storico, con 72 inagibilità su 347, grossomodo il 20%, mentre i danni in periferia si aggirano intorno al 6%. Per quel che riguarda le frazioni si va dalle più colpite, come le 39 inagibilità di Fossolì, alle più fortunate come Gargallo che non registra alcun danno significativo. In questa situazione molti commercianti si stanno logicamente organizzando per cercare una sistemazione provvisoria fintanto che gli spazi danneggiati non verranno messi in sicurezza e ristrutturati. A questo proposito interviene Massimo Fontanarosa di Confcommercio, e lo fa senza peli sulla lingua: «Anziché essere calmierati gli affitti sono costantemente aumentati. Dal giorno della prima scossa in alcuni casi questi sono persino raddoppiati. E una vergogna vera e propria, qui si tratta di parassiti della peggior specie!». Secondo le stime di Confcommercio sono circa 170 i locali sfitti in città, mentre tra i propri associati circa una decina stanno cercando una sistemazione temporanea. «Si tratta si sfoga Fon- tanarosa — di una vergognosa speculazione che approfitta del disagio di molti piccoli imprenditori. Abbiamo chiesto al Comune di. coordinare un tavolo al quale siedano anche le associazioni dei proprietari per stabilire dei contratti di locazione concordati». All'appello risponde prontamente l'assessore Morelli, chiarendo come l'amministrazione stia sentendo le associazioni dei proprietari e i mediatori: «Il mio appello è di non cercare di lucrare sulle disgrazie. Abbiamo comunque intenzione di far sedere ad un tavolo tutte le parli in causa per trovare accordi ragionevoli che tengano conto del momento che la città sta attra- versando». Come già ribadito in più occasioni, Morelli vorrebbe privilegiare, alle soluzioni dras tiche come casette di legno e container, altre sistemazioni temporanee come i garage — con il cambio di destinazione d'uso quando non si tratti di esercizi alimentari — e lo sfitto: «La ristrutturazione di alcune parti del centro non avrà tempistiche brevissime, perciò stiamo aspettando che la Regione stanzi un fondo per gli affitti perché – conclude l'assessore – senza l'aiuto di tutti i livelli istituzionali, Stato compreso, le 300 famiglie che lavorano in centro non potranno farcela da sole». Marcello Marchesini 5:0,:.1:Nommor--- I NUMERI • I negozi inagibili sono 181 su 1232, il 15% del. totale. La zona più colpita e ovviairiente il centro storico, con 72 inagibilità su 347 negozi, pari al 20%. In periferia ci si ferma ai 6 .• • .• ' ,.••••••N %,ke-wQs. \s' C'è chi sì approfitta in modo vergognoso del disagio dei piccoli imprenditori \" ■ h, h Secondo l'assessore all'Economia del Comune di Carpii Simone Morali iL numero è ancora provvisorio perché mancano servizi e le aziende di artigianato Massime Fontanarosa, Confcommercio Carpi hpcolin:obi s.iga ani] dei unge,]» .......... press unE il Resto del Carlino Modena 25/06/2012 Noi modenesi (1, BARBARA MANICARDI Ai dializzati servono posti k N Egregio Direttore, sono dializzato da 10 anni e so perfettamente cosa dico e scrivo. Con l'emergenza del terremoto il mio reparto dialisi del policlinico ha collaborato in modo esemplare ed efficiente all'emergenZa in stretta collaborazione con il personale medico di Carpi e Mirandola, mettendo a dura prova i nostri impianti e le nostre macchine, non abituate a simili carichi di lavoro, sopportando spesso dei tilt lavorativi che al paziente ed al personale portano problematiche non piccole. Scopro che l'As1 di Carpì apre da domani solo 9 posti letto e rimanda gli altri pazienti fino a Sassuolo, in compenso apre però a Carpi ambulatori per pazienti che potrebbero tranquillamente essere loro spostati e non i pazienti in dialisi. Ma io mi chiedo: questi dirigenti che si assumono la responsabilità di certe decisioni hanno la vaga impressione di cosa significa vivere grazie ad una macchina e delle condizioni di salute dopo un trattamento dialittico? Ho visto in questi giorni una nonnina di oltre 90 anni fare il turno serale a Modena e tornare nella Bassa modenese di notte e sicuramente sotto una tenda bollente, ammesso che ce l'abbia. Chiedo ai dirigenti dell'Ausl se possono capire (ammesso che ce la facciano) queste situazioni e chiedo anche se si rendono conto che decine e decine di persone sono in questo stato. Giordano Soneini Caro lettore, le strutture sanitarie della Bassa modenese e di Carpi sono state messe davvero a dura prova dal sisma, così come i loro pazienti, i medici, gli infèrmieri e tutto il personale che ci lavora. L'ospedale di Finale, che già doveva trasformarsi in casa della salute, non riaprirà, mentre quelli di carpi e Mirandola ripartiranno a pieno regime solo in autunno. Il direttore generale dell 'A usi, in una coriferenz stampa, ha però spiegato che a Carpi i primi ripara a riaprire, saranno proprio quelli per i dializzati oltre che l'ostetricia. E questo avverrà in modo graduale, fino ad arrivare alla completa operatività. Mi rendo conto che ci sono gravi difficoltà per tutti in questa convivenza !l'Orzata' che sta avvenendo a Baggzovara, al Policlinico e a Sassuolo, i presidi danneggiati, al momento, hanno bisogno di lavori di consolidamento per una messa in sicurezza che è nell'interesse di tutti. Le leite.re ;mai( 1 5 rk.., he) vanno indirizzate a il Resto del Carlino Via Zucchi 31 - MODENA TeL 059 / 823911 - Fax 059 820329 E - madr, cranacanodena @Radino. net press unE 25/06/2012 PRIMA PAGINA di Modena e Provincia Domani a Rovi e Rovereto arriva il Papa 7 attesa per domani la visita di A„ Papa Benedetto XVI a Rovereto di Novi. Il Santo Padre atterre rà con l'elicottero a San Marino di Carpi in mattinata per poi recarsi in auto nella frazione di Novi distrutta dal sisma, dove ha perso la vita don Ivan Martini. E proprio vicino alla chiesa in cui è morto il parroco di Rovereto reciterà una preghiera insieme agli sfollati. Il Papa, ricordando che «a Dio piacendo - ha detto ieri dopo l'Angelus - farò una breve visita nelle zo- ne colpite dal recente terremoto» ha espresso il desiderio che la sua breve visita sia «segno della solidarietà di tutta la Chiesa» e ha chiesto a tutti di accompagnarlo con la preghiera, ricevendo l'applauso di piazza San Pietro. Pagina 5 press unE 25/06/2012 LOGNA A Mirandola il Nobel per la pace ieri ha portato un altro assegno di 50mila dollari. "Siate coraggiosi e non perdete la speranza" Il Dalai Lama tra gli sfollati Oggi mega-concerto di solidarietà allo stadio. E domani arriva il Papa «SIATEforti e coraggiosi. Nonp erdete la speranza, altrimentip oisarete ancora più tristi. Ricostruite». Ilmessaggio del DalaiLamarisuona nell'eco di una città piegata, con le chiese in macerie e le case crollate. Mentre oggi all Dall'Ara un cast stellare di artisti canta l'amore per l'Emilia ferita. E domani arriva il Papa. Benedetto XVI sarà a prima a Carpi e poi a Rovereto di Novi, dove il parroco Ivan Martini è morto lo scorso 29 maggio nel tentativo di mettere in salvo una Madonna. Lo scopo della suavisita, ha detto ieri il Pontefice durante l'Angelus, è quello di «portare la solidarietà di tutta la Chiesa» agli sfollati. Ieriintanto, p er ilDalaiLama a Mirandola c'erano centinaia di persone. Prima di andarsene il capo spirituale del buddismo ha annunciato una nuova donazione per i terremotati: altri 50mila dollari, oltre ai 50mila annunciati. GIUSBERTI E PLEUTERI ALLE PAGINE II E Ili Pagina 1 II Dalai Lama tra gli sfollati •22<2,i2,. \ ' '85".^ • . • press unE 25/06/2012 LOGNA "Siate forti e non perdete la speranza" Entusiasmo perilDalaiLamaaMirandola. E domani a Carpi e Novi arriva il Papa CATERINA GIUSBERTI MIRANDOLA — «How old was this?», chiede composto Tenzin Gyatso, il quattordicesimo Dalai Lama, «quanto è antica, questa?» indicando le macerie che hanno preso il posto della chiesa di San Francesco di Mirandola, distrutta dal terremoto. «Vecchia, molto vecchia», gli risponde il sindaco Maino Benatti. «So now you have to rebuildit», («Allora, dovete ricostruirla») replica arzillo il leader spirituale del buddismo, da sotto il suo ombrello para-sole. «Siate forti e coraggiosi. Pregate. Non perdete la speranza, altrimenti poi sarete ancora più tristi». Il messaggio di sua santità, come lo acclamano i fedeli radunati prima in piazza Costituente zmnnk: Nobel, acconn:aq.-mt: Andaco nMank z.'z. mak ag.n a,;A tiOntra e poi nella tendopoli, risuona nell'eco di una città semi-distrutta, piegata, con le fabbriche ancora sventrate e le chiese ridotte a brandelli. Insieme a un altro assegno da 50mila dollari, oltre ai 50mila già consegnati, che la Dalai Lama Foundation staccherà peri terremotati. La catena della spiritualità proseguirà domani, con lavisita del Papa Benedetto XVI a Carpi e Rovereto di Novi, dove i129 maggio il p arro co è morto mentre tentava di mettere in salvo l'immagine di una Madonna. Con la sua visita, ha detto ieri durante l'Angelus, il Pontefice poterà «la solidarietà di tutta la Chiesa» all'Emilia ferita. Il Dalai Lama arriva in auto alle 11,30, al fianco del presidente della Regione Vasco Errani e del sindaco della città di Pio Maino Benatti. Ad accoglierlo, uno stuolo di p ersone. Chi p erfede, chip er curiosità, chi per caso. In molti piangono, chiedono una carezza, uno sguardo. Nell'aria c'è un profumo di incenso. Il premio Nobel per la pace scende dalla macchina, visita la piazza, osserva le macerie tutto intorno. Poiva alla tendopoli del campo sportivo di via Dorando Pietri. «Quando c'è stato il terremoto — comincia in inglese, seguito a ruota dal suo traduttore — ero a Udine. Subito ho pensato che non avrei potuto fare niente, a parte pregare. Poi ho deciso divenire e sono qui». Vedere le case e le chiese crollate è stato per il Dalai Lama «molto doloroso». Però il messaggio che vuole lanciare alle centinaia di persone quasi li- quefatte dal caldo sotto la tendopoli non è questo. «La morte di un vostro parente o amico— scandisce — è un fatto naturale. Quella persona non potrà più tornare. Ma se vi vedesse reagire con forza e coraggio sarebbe felice e orgogliosa di voi». Ricorda quando morirono i suoi due tutori, in Ti- morale e materiale che ha portato ai Comuni dell'area Nord, tutti presenti all'evento, con i loro primi cittadini, fasce tricolori al petto. Anche Benatti parla di speranza. «Stiamo affrontando una dura prova - afferma - dobbiamo uscirne avendo imparato qualcosa. Dobbiamo trasformare bet. «Mi davano appoggio, sicurezza — racconta — poi sono morti e mi sono sentito vuoto. Ma dopo ho fatto un ragionamento: ho pensato che dovevo continuare a praticare, a pregare e a realizzare quello che loro si aspettavano dame». Poi invita tutti alla meditazione e l'aula si zittisce, come 3enede;:o XVI per miracolo, in mezzo al sudore e alle telecamere. Stavolta tocca a Maino Benatti, primo cittadino di Mirandola, che alla vigilia dell'arrivo del Dalai Lama si era lamentato dello scarso coinvolgimento delle istituzioni locali nella visita. Ora ringrazia il premio Nobel per l'aiuto "N.»1;ekt soRRdakIe;-à di ChResa" questo dramma in un'opportunità». Sono tre le cose che il primo cittadino ha capito finora dal terremoto che si è svegliato all'improvviso proprio nella sonnacchiosa Mirandola: l'importanza della solidarietà, della pazienza e della tenacia. «Con questo atteggiamento - chiosa il sindaco - ricostruiremo il valore sociale dell'Area Nord». Per ultimo, prende la parola Vasco Errani. Futuro, solidarietà, ricostruzione senza i fantasmi delle newtown.Anche il numero uno di via Aldo Moro spende parole di speranza, di coraggio. Ringrazia il Dalai Lama per il suo sorriso, segno di «una grande serenità spirituale». «Ce la faremo», conclude. E il Dalai Lama sorride. C RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 2 accw.1.9,Zucchero&C ellatistrcantanolalorotema