LA QUALITA` DELLA VITA DOPO IL TUMORE: LE NUOVE

Transcript

LA QUALITA` DELLA VITA DOPO IL TUMORE: LE NUOVE
 LA QUALITA’ DELLA VITA DOPO IL TUMORE: LE NUOVE OPPORTUNITA’ TERAPEUTICHE ROMA, 14 MAGGIO 2016 Azienda Ospedaliera Sant'Andrea Donne e cancro: “oggi si può guarire ma vi chiediamo di fare di più in termini di prevenzione e corretti stili di vita” Nel 2015 il numero di donne in vita dopo una diagnosi di tumore al seno è aumentato del 19% rispetto al 2010 Roma 14 Maggio 2016 – L’appello proviene dal professor Massimo Moscarini, ginecologo e presidente dell’Associazione Italiana protezione della fertilità (AIPF), promotrice dell’evento scientifico dal titolo “ La qualità della vita dopo il tumore le nuove opportunità terapeutiche”, realizzato in collaborazione con la Sapienza Università di Roma e l’Azienda Ospedaliera Sant’Andrea che lo ospita. A presiedere il congresso Donatella Caserta, ordinaria di ginecologia ostetricia presso La Sapienza Sant’Andrea e membro del Consiglio direttivo dell’AIPF, insieme ai colleghi Nicola Colacurci vice presidente ed Antonio Colicchia segretario. I casi di tumore tra le donne restano stabili, a differenza di quanto avvenga per gli uomini per i quali l’incidenza dei tumori è diminuita del 2,8% all’anno tra il 2006 e il 2010. In Italia, nel 2015 si sono registrati circa 5 casi di tumore maligno ogni mille donne e 2,5 decessi ogni mille: in pratica si stima che i casi diagnosticati siano stati 363.000, esclusi quelli della cute, di cui il 46% riferito alle donne. Tra la popolazione femminile, in particolare, sono stati 692.955 i tumori alla mammella, 201.617 quelli al colon‐retto‐ano, 124.850 quelli della tiroide e 109.981 quelli all’utero. Se l’incidenza dei tumori è sostanzialmente stabile tra le donne, in costante calo è la mortalità: nel 2015 il numero di donne in vita dopo una diagnosi di tumore al seno è aumentato del 19% rispetto al 2010. Un aumento simile (+21%) è emerso per il numero di italiani (427.562) che vivono nel 2015 dopo una diagnosi di tumore del colon retto. “Il calo della mortalità è in larghissima parte merito delle attività di screening e di diagnosi precoce e questo vale soprattutto per i tumori particolarmente aggressivi come il cancro all’ovaio ‐ ha dichiarato il prof. Moscarini ‐ che resta tuttavia molto difficile da individuare per l’assenza di una sintomatologia evidente e di strumenti ad hoc. Sul fronte della prevenzione – ha aggiunto la prof.ssa Caserta dell’AIPF‐ mediante la vaccinazione HPV (prevenzione primaria) è oggi possibile prevenire il cancro del collo dell’utero e mediante lo Screening‐Pap Test (prevenzione secondaria) ci è invece permesso di identificare, e quindi di eliminare chirurgicamente, la pre‐cancerosi. Nei paesi dove si attua lo screening e la vaccinazione per il virus HPV questa strategia ha già determinato una notevole riduzione della patologia –ha concluso l’esperta. “Elevare la qualità della vita dopo un tumore, è questo il grande ed ultimo traguardo che vogliamo raggiungere come medici – ha dichiarato il presidente Moscarini. Se un tempo l’aspettativa di vita dopo un tumore era bassa, oggi si può sperare di invecchiare esattamente come chi non ha mai avuto un tumore preservando l’integrità del corpo e tutte le sue funzioni, compresa la possibilità di avere figli in caso di tumore in età giovanile. Sogno, questo, che un tempo le giovani donne vedevano andare in frantumi di fronte a una diagnosi di tumore. Del tumore, dunque, bisogna avere sempre meno paura, ma non per questo abbassare la guardia…. sfida infatti non ancora completamente vinta resta quella che riguarda l’adozione di corretti stili di vita da parte delle donne – ha concluso il professor Moscarini. Il fumo, l’alcol e l’obesità sono fattori di rischio importanti, ma purtroppo sempre più presenti nella vita delle persone. Basti pensare all’aumento dei casi di cancro ai polmoni nelle donne a causa di un aumento della popolazione femminile fumatrice”. La AIPF (Associazione Italiana per la Protezione della Fertilità) è un’organizzazione nazionale no‐profit e ha come sue finalità la promozione e la ricerca della protezione e della conservazione della fertilità femminile e maschile. L’AIPF promuove la ricerca scientifica e l’innovazione clinica, biologica e tecnologica nel campo della protezione della fertilità. Sostiene l’eccellenza e il progresso scientifico nel campo della protezione della fertilità. La società incoraggia la scienza clinica e la ricerca applicata alla riproduzione nel campo della protezione e della conservazione della fertilità per i pazienti a rischio di fallimento precoce delle gonadi come i pazienti oncologici in età potenzialmente fertile. La società è in grado di fornire consulenze scientifiche indipendenti e oggettive su tutta la gamma delle problematiche inerenti la protezione della fertilità e la prevenzione della sterilità. Ufficio stampa Downtown Press Chiara Ippoliti – Veronica Fracassi mob. 339 41 01 411‐ 3294164526 [email protected][email protected] www.downtownpress.it