le piramidi

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LE PIRAMIDI
La piramide è una delle strutture architettoniche più perfette e
razionali mai realizzate e riassume simbolicamente lo spirito di
tutta la civiltà egizia. Nasce nell’Antico Regno e da il nome a
un’epoca detta Età delle piramidi. Servivano per la sepoltura
monumentale del faraone e dei suoi familiari. In lingua egizia è
detta mer. Rappresenta anche il potere regale: mostrava infatti
la grandezza della volontà e del potere del faraone.
LE MASTABE
Inizialmente le piramidi erano grandiose sovrapposizioni di più
mastabe l’una sull’altra.
Le mastabe sono tombe monumentali risalenti alle prime dinastie
faraoniche (circa 3007-2682 a.C). Mastaba deriva da mastabah in
arabo, cioè panca, per la somiglianza con i banchi disposti di
fronte alle case musulmane dell’Egitto. All’inizio erano riservate
solo ai faraoni e ai loro familiari, poi vennero usate anche per
nobili, scribi e sacerdoti, perché i faraoni preferivano le piramidi.
Le mastabe sono edificate in un primo tempo in mattoni crudi e
successivamente in pietra calcarea. Solitamente di pianta
rettangolare, le mastabe hanno la forma di un massiccio tronco di
piramide. Sono dotate di spesse mura perimetrali a scarpa, ossia
inclinate verso l'esterno, e coperte da un tetto piano.
Ciò che maggiormente colpisce in queste costruzioni funerarie è
la loro grandiosità. La mastaba è una costruzione piuttosto
semplice, si compone di due parti:
- la zona inferiore;
- la zona superiore.
La ZONA SOTTERRANEA o INFERIORE è costituita da un
sepolcreto, scavato in fondo a un pozzo a volte assai profondo
(oltre venti metri) e articolato in più livelli. Il sepolcreto poteva
essere articolato in più sale ed era consacrato ad ospitare il
sarcofago del defunto, il corredo e tutti gli oggetti ritenuti
indispensabili alla vita ultraterrena.
La zona SUPERFICIALE o SUPERIORE, destinata a chiudere per
l'eternità il pozzo di accesso alla zona inferiore e indicarne la
presenza in modo monumentale. La zona superiore della mastaba
è dotata di molti vani, anche ampi con cappelle e celle per le
preghiere, i riti e le offerte dei parenti.
Esternamente le mastabe sono decorate con colori vivaci.
Uno degli elementi caratteristici della mastaba è la facciata che
presenta una falsa-porta. E' una lastra di pietra rientrante con il
nome e i titoli del defunto, che riproduceva con stipiti, colonne e
architrave, la forma di una porta. E' il simbolo del passaggio tra il
mondo dei vivi e quello dei morti, secondo l'antica religione
egizia, consente all'anima immortale del defunto di passare dalla
sua dimora ultraterrena al mondo dei vivi e viceversa. Davanti alla
finta-porta, spesso ornata di dipinti, rilievi e statue, si potevano
depositare su una stuoia o una lastra di pietra le vivande
necessarie alla sopravvivenza del defunto.
Erano riunite in necropoli, dette anche città dell’eternità,
collocate nella direzione dell’Aménti, il regno dei defunti, posto a
Ovest dove tramonta il sole.
PIRAMIDI
Le piramidi venivano edificate a ovest del Nilo, nella terra rossa
(cioé la parte arida dell'Egitto). All’inizio le piramidi erano a
gradoni, poi si arriva a quelle a facce lisce, di cui ognuna è rivolta
verso un punto cardinale. La principale differenza tra le due è che
quella a facce lisce ha un aspetto estetico più puro ed essenziale.
Le proporzioni delle piramidi erano precise e rispecchiavano la
perfezione del cosmo. La forma triangolare esprimeva la
congiunzione tra cielo e terra, cioè per facilitare l’ascesa del
defunto. La grandezza delle piramidi variava all’importanza del
defunto. La costruzione di una piramide richiedeva decenni e un
enorme impiego di mezzi e uomini. Ha la stessa struttura della
mastaba, essendo una sovrapposizione di esse.
Il corpo del defunto doveva essere conservato per permettere la
vita nell’aldilà, veniva infatti mummificato (vedi pagina 51).
La morte per gli egizi era un arduo viaggio per passare dalla vita
terrena all’aldilà. Era importante conservare soprattutto il volto
del defunto per permettere alla sua anima di ritrovare il proprio
corpo nell’aldilà e ricongiungersi con esso. Per questo veniva
inciso anche il suo nome. Per riconoscerlo veniva anche realizzata
una statua di granito del defunto posizionata poi nella camera
mortuaria. Queste opere venivano commissionate a scultori, il cui
nome a quel tempo significava infatti “colui che mantiene in vita”.
Per facilitare il difficile percorso c’erano formule propiziatorie
sulle pareti della camera mortuaria e sui sarcofagi.
Quest’ultimi erano realizzati in legno, pietra o oro.
DECORAZIONI INTERNE
La posizione della camera funeraria e quindi del sarcofago può
variare, dalla base al centro della piramide. Il sarcofago poteva
assumere varie forme ed essere realizzato in legno, pietra o in
oro. Il materiale variava quindi in base all’importanza e alla
ricchezza del defunto.
Deriva dal greco sarx (carne) e fago (mangio).
Veniva appoggiato verticalmente e aveva un importante
significato religioso, portando la rappresentazione del defunto. E’
formato da un cassone (simbolo della terra) e un coperchio
( simbolo del cielo).
L’unico aspetto in comune a tutti i sarcofagi è la decorazione
pittorica che li ricopre interamente, spesso anche all’interno.
Venivano infatti riportate formule funerarie propiziatorie,
preghiere e rappresentazioni inerenti all’incontro con gli dei
nell’aldilà. All’interno della camera funeraria, sulle pareti, è
rappresentato il Libro dei Morti, ovvero una raccolta di immagini,
scritte e formule utili al defunto per affrontare le dodici prove per
effettuare il passaggio all’aldilà. Le prove, dodici come le ore della
notte, servivano per testare la purezza del defunto.
PIRAMIDE DI ZOSER
La piramide più antica è quella del faraone Zoser, della terza
dinastia, che pare risalire al primo architetto conosciuto della
storia Imhotep. Egli fu sacerdote del dio Ra e consigliere
principale del faraone Zoser. La piramide fa parte della necropoli
di Saqqara a Menfi. E’ formata da sei gradoni e realizzata in
blocchi di pietra calcarea. Era stata pensata all’inizio come una
grande mastaba, ma poi fu allargata fino a raggiungere un’altezza
di sessanta metri. Il sepolcreto era raggiungibile con un
profondissimo pozzo verticale, ostruito per evitare intrusioni.
PIRAMIDI DI GIZA
E’ stata proclamata una delle sette meraviglie del mondo antico.
Sono piramidi a facce lisce e la loro struttura interna rimane la
stessa delle piramidi a gradoni. E’ un complesso composto da tre
piramidi: quella del faraone Cheope, del figlio Chefren e del
nipote Micerino. E’ la necropoli più grande e celebre d’Egitto.
Il suo rivestimento, andato in gran parte perduto, era in lastre di
calcare bianco. La più grande è quella di Cheope, fatta costruire
dall’architetto Hemiùnu.
SFINGE
La sfinge, costruita in pietra, venne edificata per per proteggere le
piramidi di Giza e vegliare affinché il sole sorgesse ogni mattina. E’
rivolta infatti verso est, dove nasce il Sole. Era rappresentato da
un corpo di leone (forza) e la testa di umana (intelligenza). E’
ispirato inoltre al volto del faraone Chefren. Gli Arabi l’hanno
sempre temuta e l’hanno definita persino “la madre del terrore”.
Hanno tentato quindi di distruggerla con un colpo di cannone, che
le mutilò il naso, ma che non la distrusse.
Lavoro svolto da:
Federica Maroni
Martina Tomei
Ugolini Rebecca
I'A