n° 765 - Parrocchia Candiolo
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n° 765 - Parrocchia Candiolo
Giorno x Giorno n° 765 27 maggio 2012 - 5.355 Parrocchia San Giovanni Battista di Candiolo, Piazza Riccardo Sella 2 Il terremoto e la tentata strage La realtà quotidiana ci interpella continuamente. Rischiamo due pericoli: assuefazione che genera l’apatia e l’abitudine madre del pessimismo. Il recente terremoto e la tentata strage di Brindisi hanno scosso il nostro animo. Come tanti altri fatti. Vorrei tentare di dare “una lettura cristiana” dei fatti. Noi cristiani abbiamo una luce in più, la Parola di Dio come viene letta dalla Tradizione cristiana. 1. Il recente terremoto. Nonostante il progresso sbalorditivo della scienza e della tecnica, noi umani siamo sempre esseri fragilissimi e la nostra vita è legata ad un filo. Sono vere le parole di Giobbe: «L’uomo, nato di donna, breve di giorni e sazio di inquietudine, come un fiore spunta e avvizzisce, fugge come l’ombra e mai si ferma» (Giobbe 14, 1-2). Anche Gesù ha parlato di tribolazione: «Guardate che nessuno v’inganni. Molti verranno in mio nome, dicendo: “Sono io”, e inganneranno molti. E quando sentirete parlare di guerre, non allarmatevi; bisogna infatti che ciò avvenga, ma non sarà ancora la fine. Si leverà infatti nazione contro nazione e regno contro regno; vi saranno terremoti sulla terra e vi saranno carestie. Questo sarà il principio dei dolori» (Marco 13, 5-8). Siamo dunque soggetti alle leggi della natura e del cosmo, all’evoluzione della terra, al suo lento ritmo ed ai suoi improvvisi e devastanti movimenti (terremoti, maremoti, tsunami, cicloni, tornadi, siccità). Sovente, ma non sempre, sono causati dall’uomo. 2. La tentata strage di Brindisi. I fatti di Brindisi ci ricordano l’esistenza del male nel cuore di ogni uomo. Nel primo e nell’ultimo libro della Bibbia sono riportate espressioni analoghe. «Il Signore disse allora a Caino: “Perché sei irritato e perché è abbattuto il tuo volto? Se agisci bene, non dovrai forse tenerlo alto? Ma se non agisci bene, il peccato è accovacciato alla tua porta; verso di te è il suo istinto, ma tu dòminalo”» (Genesi 4, 6-7). «Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me» (Apocalisse 3, 20). I due tragici eventi di questa settimana ci ricordano dunque che siamo soggetti alle leggi della natura e siamo responsabili dei movimenti del nostro cuore. Siamo custodi del mondo, non padroni: la natura si ribella quando non viene rispettata. Siamo anche responsabili delle nostre azioni perchè Dio ci ha creati liberi di scegliere tra bene e male. Questi due fatti di cronaca ci chiedono di vigilare sulle nostre scelte: alcune portano al bene, altre al male ed alla morte. La Bibbia ci spinge ad essere protagonisti e non spettatori della nostra vita. Non da soli, però, ma insieme con il Creatore. Toglierlo di mezzo significa darci una martellata in testa. Adamo insegna. Sequenza allo Spirito Santo Vieni, Santo Spirito, manda a noi dal cielo un raggio della tua luce. Senza la tua forza, nulla è nell’uomo, nulla senza colpa. Vieni, padre dei poveri, vieni, datore dei doni, vieni, luce dei cuori. Lava ciò che è sórdido, bagna ciò che è árido, sana ciò che sánguina. Consolatore perfetto, ospite dolce dell’anima, dolcissimo sollievo. Piega ciò che è rigido, scalda ciò che è gelido, drizza ciò che è sviato. Nella fatica, riposo, nella calura, riparo, nel pianto, conforto. Dona ai tuoi fedeli, che solo in te confidano, i tuoi santi doni. O luce beatissima, invadi nell’intimo il cuore dei tuoi fedeli. Dona virtù e premio, dona morte santa, dona gioia eterna. Pentecoste 8ª settimana tempo ordinario Salmi 4ª settimana Sinfonia di Dio Atti 2,1-11 Galati 5,16-25 Giovanni 15,26-27; 16,12-15 Dio ha creato il mondo come una grande orchestra: l’uomo, la natura ed il Creatore vivevano in armonia. Il demonio e l’uomo hanno rovinato il progetto di Dio. L’armonia si è trasformata in caos: da quel momento, ognuno va per conto proprio. Ciascuno ha cominciato a suonare una nenia monotona, dove ogni nota è va per conto suo senza sapere chi è. L’orchestra del mondo è diventata come una grande Babele: una confusione di lingue e di suoni. Un insieme di note umane, staccate l’una dall’altra, senza una melodia degna di questo nome. Per fortuna Dio non ci lascia soli: ha mandato Gesù, il Maestro: nascendo, Gesù ha ristabilito la musica, l’armonia del mondo; entrando nel grembo di una donna, ha restituito un destino di armonia al mondo. Gesù, dopo averci salvati e redenti, ci dona il Suo Spirito che rinnova nella Chiesa i prodigi della Pentecoste. 19. La giustizia Nell’Antico Testamento la giustizia è il fondamento della vita comunitaria, è la virtù che promuove l’ordine positivo, costruttivo, benefico, dei rapporti degli uomini tra loro e con Dio: dire “giusto” equivale a dire “buono”, “santo”, “perfetto”. Il Nuovo Testamento eredita questo vocabolario: San Paolo scrive: «Voi padroni date ai vostri servi ciò che è giusto ed equo, sapendo che anche voi avete un padrone in cielo” (Col 4, 1). San Luca indica i genitori di Giovanni Battista come “giusti davanti a Dio” (1, 6): era la più grande lode che si potesse fare. San Matteo sottolinea che Giuseppe era «uomo giusto» (Mt 1, 19) perché era perfetto in tutti i rapporti, con Dio e con gli altri. Giustizia è dare a ciascuno ciò che gli appartiene. La giustizia è quel valore sociale per cui si riconoscono i diritti di ogni persona, così come si vuole che siano riconosciuti e rispettati i propri. La giustizia ha a che fare con i diritti di ciascuno. Lo Spirito Santo opera nel nostro cuore. 1. «Vi guiderà a tutta la verità». Gesù è la Via che conduce al Padre, la Verità che ci fa liberi, la Vita che ci riempie di gioia. La Verità è più che una opinione tra le altre. Lo Spirito Santo ci conduce alla Verità su Dio (è Padre), sugli altri (sono fratelli), su noi stessi (siamo Suo tempio). 2. «Cominciarono a parlare in altre lingue». Se Babele è il caos, il Cenacolo è l’armonia. Guidati dallo Spirito Santo, possiamo dialogare con tutti, anche con altre culture. O il dialogo oppure il diavolo. O Babele oppure il Cenacolo. 3. Le opere della carne ed i frutti dello Spirito. Lasciamo parlare San Paolo: «Fratelli, camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare il desiderio della carne. La carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste. Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete sotto la Legge. Del resto sono ben note le opere della carne: fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, invidie, ubriachezze, orge e cose del genere. Riguardo a queste cose vi preavviso, come già ho detto: chi le compie non erediterà il regno di Dio. Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé; contro queste cose non c’è Legge. 1) Il CORO EUFONIE di Candiolo festeggia i suoi 15 anni di attività e i 10 anni di direzione della sua maestra Maria Teresa Civra con un CONCERTO per i festeggiamenti di San Giovanni venerdì 1 giugno alle ore 21.00 nella Chiesa Parrocchiale. Il Coro raccoglie offerte libere a favore del nuovo Oratorio. 2) La Compagnia “AMICI DEL SAMARITANO” dopo quasi 14 mesi e 11 rappresentazioni del proprio recital ripresenta la commedia musicale “INVECE UN SAMARITANO...”. Verranno raccolte offerte per il nuovo Oratorio. Ci aspettiamo il pienone. Se c’è maltempo la manifestazione verrà annullata. In Settimana Incontri per preparare i campi estivi Lunedì ore 18 campo 3ª media; Martedì ore 18 campo 2ª media; Mercoledì ore 16.30 campo elementari; Mercoledì ore 21 campo superiori; Giovedì ore 21 campo superiori. Giovedì ore 21 31 Rosario alla Casa di Accoglienza Venerdì ore 19-22 1 Assemblea diocesana del clero