relazione di attività 2010
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relazione di attività 2010
RELAZIONE Di ATTIVITÀ 2010 INDICE Organi di Direzione 2 Messaggio del Presidente 3 Cifre chiave 4 RELAZIONE DI GESTIONE 6 Ambiente economico 6 Tendenze del mercato 7 Attività del Gruppo 8 Trasporto Francia: TFE & TRADIMAR 10 Logistica Francia: STEF 12 Attività europee: STEF-TFE International 14 Marittimo: La Méridionale 17 Sistemi informatici 18 Immobiliare 19 Sviluppo sostenibile 20 Rischi del Gruppo 32 Bilancio consolidato 34 Risultati 36 Governance 40 Informazioni di carattere generale 44 Prospettive 2011 46 BILANCIO CONSOLIDATO 47 Stato patrimoniale e conto economico consolidati 48 Variazione dei capitali propri consolidati 50 Prospetto dei flussi di tesoreria 51 Allegato al bilancio consolidato 52 Relazione del Collegio Sindacale sul bilancio consolidato 90 VERIFICA INTERNA 92 Relazione del Presidente sulle attività del Consiglio di Amministrazione e sulla verifica intern 92 Relazione del Collegio Sindacale sulla Relazione del Presidente 99 IN D IC E | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 1 CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Francis LEMOR - Presidente Direttore Generale Bernard JOLIVET – Vicepresidente e Direttore Generale Delegato Jean-Charles FROMAGE – Direttore Generale Delegato Gilles BOUTHILLIER Alain BRÉAU Éric GIUILY Christian GUILBERT Emmanuel HAU Robert de LAMBILLY Dominique NOUVELLET Xavier OGIER du TERRAIL Dominique THÉNAULT ALLIANZ Vie, rappresentata da Pier RICHES ATLANTIQUE MANAGEMENT, rappresentata da François de COSNAC M. Henri BOUVATIER, amministratore dal 1989, deceduto nel gennaio 2011 COMITATO ESECUTIVO 4 10 5 3 6 7 12 1 2 Francis LEMOR 1 Presidente-Direttore Generale di STEF-TFE 9 8 11 Bernard JOLIVET 2 Vicepresidente e Direttore Generale Delegato di STEF-TFE Presidente di STEF-TFE Transport Jean-Charles FROMAGE 3 Direttore Generale Delegato di STEF-TFE Direttore Generale Delegato di STEF-TFE Transport 4 7 Direttore delle Risorse Umane Stanislas LEMOR 8 Direttore Finanziario Marc REVERCHON 9 Direttore Generale de La Compagnie Méridionale de Navigation Léon de SAHB 10 Jean-Marc BRUÈRE Videdirettore di STEF-TFE Transport Direttore dei Sistemi informatici Serge CAPITAINE 5 Vicedirettore di STEF-TFE Direttore Commerciale e Marketing Jean-Pierre SANCIER Bruno DUQUENNE 6 Vicedirettore di STEF-TFE Direttore generale di STEF-TFE International 2 Gérard GROFFE R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 Direttore Generale di AGROSTAR 11 Direttore Generale di STEF France Gilles SAUBIER 12 Direttore Acquisti e Tecnica Immobiliare Vicedirettore di IMMOSTEF MESSAGGIO DEL PRESIDENTE L’anno 2010 ha evidenziato la capacità di STEF-TFE di riprendere un percorso di crescita. Nonostante l’assenza di visibilità riguardo a una reale ripresa economica, i motivi di soddisfazione non mancano: crescita del fatturato in tutti i settori di attività, recupero progressivo dei volumi trasportati e stabilizzazione dei tassi di riempimento dei depositi. Questo bilancio non è attribuibile semplicemente a elementi congiunturali, ma costituisce, a mio avviso, il risultato di una politica rigorosa e di qualità in merito alle nostre attività commerciali, ai metodi e agli strumenti a nostra disposizione. È stato possibile portare avanti questa politica grazie all’impegno da parte delle donne e degli uomini del gruppo a fornire ai nostri clienti un servizio di qualità, condizione essenziale per un rapporto duraturo. Difatti, nel 2010 la qualità del servizio ha raggiunto livelli a oggi rimasti ineguagliati. Questo risultato è ancora più notevole se si considera che il maltempo di dicembre ha fortemente perturbato le condizioni di gestione. L’azione commerciale forte, intrapresa circa tre anni fa, ha permesso al gruppo di trovare nuovi impulsi di crescita e di ottenere prestazioni superiori rispetto a quelle del mercato. Nelle attività tradizionali, ai clienti sono state offerte nuove soluzioni di massificazione nel trasporto e nella logistica, mentre in settori più specializzati, come la ristorazione collettiva, STEF-TFE si sta progressivamente posizionando come operatore leader. Nell’arco dell’anno abbiamo continuato il percorso di adattamento dei nostri processi industriali e della nostra organizzazione alla realtà del mercato; abbiamo agito in modo dinamico sui nostri costi e in questo modo potuto attenuare gli effetti negativi delle incertezze congiunturali per aumentare, infine, la nostra redditività. Allo stesso tempo, non abbiamo mai smesso di consolidare i mezzi a nostra disposizione per affrontare le sfide del futuro. È stata rafforzata la politica attiva di gestione delle risorse umane ed è proseguita la messa in atto degli strumenti informatici nei paesi integrati più di recente, l’Italia e la Svizzera. Inoltre sono stati lanciati importanti investimenti immobiliari, in particolare a Madrid e a Porto. Infine, le capacità de La Méridionale sono state rinsaldate tramite l’ordine di un nuovo cargo misto, la Piana, la cui consegna è prevista per la seconda metà del 2011. Il gruppo comincia il 2011 con una portata realmente europea che gli consente di offrire ai principali attori del settore agroalimentare e della distribuzione soluzioni che coprono diversi paesi e che combinano tutte le attività della catena logistica. Dopo due anni di crisi cui ha saputo far fronte, oggi il gruppo si trova rafforzato. «Misurandosi con l’ostacolo l’uomo scopre se stesso», diceva Saint-Exupéry. Le donne e gli uomini di STEF-TFE – fedeli ai valori del gruppo – hanno pienamente dimostrato la loro capacità di superare la crisi e preparare il futuro con serenità. Oggi sono presenti tutte le basi di uno sviluppo armonioso. Francis LEMOR R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 3 CIFRE CHIAVE LO S P EC I A L I S TA EUR O P EO DELLA LOGISTICA DEL FREDDO • CENTRI STEF-TFE • CENTRI PARTNER 4 TRASPORTO FRANCIA LOGISTICA FRANCIA ATTIVITÀ EUROPEE 78 CENTRI 84 CENTRI 53 CENTRI R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | C IF R E C H IAV E 13.793 5.766.000 M3 415.700 M2 Dipendenti (in via definitiva) di volume p di deposito di superficie di magazzino g 215 2.000 Veicoli 3 (tranne veicoli noleggiati) 1.900 rimorchi frigoriferi Piattaforme e depositi p 2007 2008 2009 2010 2007 2008 2009 2010 Cargo misti 2007 2008 2009 2010 Fatturato consolidato Capitali propri consolidati Risultati consolidati in milioni di euro Quota del gruppo in milioni di euro Quota del gruppo in milioni di euro C IF R E C H IAV E | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 5 AMBIENTE ECONOMICO DEL GRUPPO IL MIGLIORAMENTO DELL’AMBIENTE ECONOMICO CONSTATATO A FINE 2009 SI È RICONFERMATO NEL 2010 IN EUROPA. IL CONTESTO GENERALE: UN’ECONOMIA EUROPEA CONVALESCENTE In Europa, il miglioramento dell’ambiente economico, constatato a fine 2009, si è riconfermato nel 2010, ma in modo spesso discontinuo a seconda degli Stati. Il contrasto fra le diverse situazioni economiche è rimasto talvolta molto accentuato, soprattutto tra nord e sud. Considerando tutto l’anno, il PIL della zona euro è salito dell’ 1,7%. Dopo una crescita relativamente sostenuta nel primo semestre (+0,4% nel primo trimestre e 1% nel secondo), l’attività della zona euro è rallentata nel secondo semestre (rispettivamente +0,3% nel terzo e quarto trimestre). L’AMBIENTE ECONOMICO E SETTORIALE DI STEF-TFE Mentre il 2010 si annunciava come un anno di graduale ritorno a un modello pre-crisi, i costi delle materie prime hanno subito fortissimi aumenti. Il prezzo del carburante è aumentato di oltre il 12%, in media annua, per fissarsi a quasi 91 dollari al barile nel mese di dicembre, vale a dire l’incremento più significativo degli ultimi 26 mesi. Per quanto riguarda le materie prime agricole, che hanno un impatto sull’attività dei principali settori clienti del gruppo, queste hanno visto il loro corso subire un’impennata, talvolta sostanziale. Così, la crescita europea, forte in Germania, si è rivelata minore in Francia, è rimasta esitante in Italia, e pigra in Spagna. Le disparità sono state a volte significative, in particolare nel campo dell’occupazione, con un tasso di disoccupazione fra il 4,3% dei Paesi Bassi e il 20,4% in Spagna. 6 Intanto, numerosi paesi europei, fra cui l’ Italia, il Portogallo, la Spagna e il Regno Unito, hanno attuato piani di austerità per ridurre il debito pubblico, di cui uno degli effetti a breve termine è stato quello di pesare sul potere d’acquisto delle famiglie e, di conseguenza, sui consumi alimentari. Infine, il 2010 ha segnato la fine del trend al ribasso sul mercato dei tassi di interesse. Dopo un calo record del tasso Euribor 3 mesi in marzo (0,6%), i tassi hanno ripreso leggermente a salire verso la fine dell’anno. R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | AT T IV ITÀ D E L GR U P P O TENDENZE DEL MERCATO IN FRANCIA Il gruppo STEF-TFE opera principalmente nel settore agroalimentare, all’interno del quale tratta due tipi di prodotti: • i prodotti trasformati dall’industria, freschi e congelati; • i prodotti di raccolta (prodotti del mare, frutta e verdura, fiori). I NOSTRI CLIENTI SI SUDDIVIDONO IN QUATTRO GRANDI CATEGORIE Produttori | Distributori | Grossisti | Società di ristorazione In Francia, i segnali di miglioramento registrati a partire dal secondo semestre del 2009 si sono amplificati nel 2010, recupero cui ha contribuito la ripresa degli investimenti delle imprese. Il PIL è cresciuto in media dell’ 1,6% nell’arco di tutto l’anno (fonte: Eurostat) e la migliore performance è stata realizzata nel secondo trimestre (+0,6%), seguita da due trimestri di crescita più debole. Questo recupero si osserva in maniera identica nell’industria agroalimentare (IAA). Dopo un crollo nel 2008, seguito da un progressivo consolidamento nel 2009, il volume della produzione dell’ IAA si è avvicinato nel secondo trimestre del 2010 al livello del 2007. Questo sviluppo è dovuto principalmente al nuovo aumento dei consumi delle famiglie e della domanda estera, dato che l’agroalimentare rimane uno dei punti di forza del commercio estero della Francia. Secondo l’indice INSEE, i consumi delle famiglie si sono rialzati nel 2010, per poi stabilirsi a +1,7%, con un incremento più marcato verso la fine dell’anno e nonostante l’aumento di alcuni prodotti, in particolare quelli freschi. Il fatturato degli attori del settore della grande distribuzione ha beneficiato del miglioramento dei consumi delle famiglie. Tuttavia, nonostante l’aumento dei prezzi delle materie prime alimentari, la grande distribuzione ha incentrato la propria strategia su una politica di riduzione dei prezzi dei propri prodotti (-0,3%), riducendo così i propri margini. Gli sviluppi degni di nota in questo settore sono: • un aumento del 2,1% delle vendite di alimentari nei supermercati e negli ipermercati, con una crescita equilibrata in termini di volume e valore, in particolare per i prodotti freschi e congelati; • una ripresa di parti di mercato per gli ipermercati, rispetto a commerci di altri formati; • una migliore tenuta delle marche nazionali rispetto alle private label. Il segmento della ristorazione collettiva ha beneficiato dell’entrata in vigore dell’aliquota IVA ridotta del 5,5% per il servizio di ristorazione al tavolo, con un conseguente leggero rimbalzo del tasso di frequentazione, che nel 2009 aveva accusato un calo dell’1,2%. Il settore dei trasporti francesi su strada, infine, sembra aver ripreso un certo slancio nel 2010, dopo un anno, il 2009, più difficile. Il volume del trasporto merci su strada è aumentato del 7% a fine settembre, mentre nello stesso periodo dell’anno precedente faceva registrare un -19% (indice CNR, Comité National Routier). ATTI VI TÀ D E L GR UP P O | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 7 ATTIVITÀ DEL GRUPPO ELEMENTI CHE CARATTERIZZANO L’ATTIVITÀ DI STEF-TFE NEL 2010 L’anno 2010 segna il ritorno alla crescita del fatturato con un incremento del 3,7% rispetto al 2009, anche se sempre al di sotto del livello di attività raggiunto nel 2008. Il miglioramento del risultato netto di pertinenza del gruppo (+20,1% rispetto al 2009 e +6% rispetto al 2007, ultimo esercizio prima della crisi) conferma la ripresa del piano di intervento del gruppo, dopo due anni consecutivi di calo. ANDAMENTO DEL FATTURATO DEL GRUPPO IN MILIONI DI EURO Trasporto Francia Fatturato 2010 Crescita rispetto al 2009 1.061,9 +1,9 % Logistica Francia 371,2 +2,9 % Attività europee 386,0 +4,9 % Marittimo Altro Totale 87,6 -0,2 % 150,7 +19,8 % 2.057,4 +3,7 % Bain-de-Bretagne Tale miglioramento generale delle prestazioni dipende principalmente dalla crescita delle attività domestiche, sia nella logistica sia nei trasporti, i quali hanno registrato aumenti di volume nel corso di tutto l’anno e hanno beneficiato per tutto il 2010 delle misure di riduzione dei costi di produzione lanciate nel 2009. Anche l’attività internazionale si è dimostrata un fattore determinante delle performance operative del gruppo nel 2010, poiché tutti i paesi, senza eccezioni, hanno migliorato il proprio rendimento. Il Marittimo, invece, riduce il proprio contributo al risultato complessivo, principalmente a causa della forte pressione concorrenziale venutasi a creare, nell’aprile 2010, con l’arrivo di un nuovo operatore di collegamenti con la Corsica. 8 R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | AT T IV ITÀ D E L GR U P P O IL GRUPPO È ORGANIZZATO IN QUATTRO SETTORI OPERATIVI E DUE POLI DI COMPETENZA ATTIVITÀ PER SETTORI 1 POLO TRASPORTO FRANCIA 2 POLO LOGISTICO FRANCIA 3 POLO STEF-TFE INTERNATIONAL Riunisce in un’unica rete ( STEF-TFE Transport) l’insieme delle attività di trasporto di prodotti freschi e surgelati sotto la società «TFE», il trasporto di prodotto ittici sotto la socieà «TRADIMAR» e l’organizzazione dei trasporti internazionali sotto la società «TFE International». Gestisce, sotto un unico nome, STEF, le prestazioni logistiche concernenti prodotti freschi e surgelati per l’industria, la grande distribuzione e la ristorazione collettiva. Raggruppa la maggior parte delle attività domestiche fuori dalla Francia, vale a dire Italia, Spagna, Portogallo, Benelux, Svizzera e Regno Unito. Il polo internazionale, peraltro, copre le principali strutture operanti sui flussi europei (EFF e Stefover). 4 POLO MARITTIMO Intorno a La Méridionale, questo polo raggruppa anche le attività di intermediazione marittima della filiale SATA-MINFOS. L’ O R G A N I Z Z A Z I O N E È C O M P L E TATA D A D U E P O L I D I C O M P E T E N Z A : POLO SISTEMI INFORMATICI AGROSTAR, raggruppa l’insieme dei team informatici operanti nell’applicazione aziendale e nell’applicazione cliente/server. POLO IMMOBILIARE IMMOSTEF gestisce l’insieme del patrimonio immobiliare, in gestione e in locazione. ATTI VI TÀ D E L GR UP P O | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 9 UNA RETE DI TRASPORTI E DI DISTRIBUZIONE A TEMPERATURA CONTROLL ATA DI PRODOT TI FR E S CHI E ULTR A- FR E S CHI, P R O D O T T I S U R G E L AT I E PRODOTTI ITTICI TRASPORTO FRANCIA TUTTI I SETTORI IN CUI OPERA STEF-TFE TRANSPORT HANNO RIPRESO UN ANDAMENTO POSITIVO. L’attività di STEF-TFE Transport consiste nella gestione di una rete di trasporti e di distribuzione a temperatura controllata di prodotti freschi, prodotti ittici e surgelati. La rete Traspor to Francia dispone di 78 piattaforme a temperatura controllata che permettono di offrire la migliore copertura possibile del territorio. I mezzi di trasporto utilizzati includono un parco veicoli di proprietà della società con 2000 motori (trattori stradali e furgoni) e altrettanti veicoli a nolo. ANDAMENTO DELL’ATTIVITÀ STEF-TFE Transport ha trasportato, nel 2010, 7,3 milioni di tonnellate di merci, vale a dire 29.000 tonnellate al giorno verso 54.000 punti di consegna. ANDAMENTO DEL TONNELLAGGIO SETTIMANALE MEDIO CONFRONTO 2009/2010 * Tonnellate 2009 PRODOTTI LATTIERO-CASEARI – CARNI – ALTRI PRODOTTI FRESCHI L’offerta di servizi innovativi e le proposte di massificazione regionale, insieme a una politica commerciale di prossimità nei confronti dei clienti del settore industriale, hanno permesso a STEF-TFE Transport di beneficiare appieno della nuova crescita dei volumi, in particolare nel mercato dei prodotti lattiero-caseari e carni. SURGELATI Nel 2010, il gruppo si è adattato alle mutate esigenze dei propri clienti proponendo sistematicamente un’offerta globale, logistica e di trasporto, e schemi di consegna giorno A / giorno B, 5-6 giorni alla settimana, permettendo così una crescita di oltre il 10% dei volumi gestiti. Va osservato che l’accelerazione dei fl ussi sembra essere un fenomeno duraturo, sia in Francia che nel resto d’Europa. 2010 98 000 PRODOTTI ITTICI 96 000 94 000 92 000 90 000 88 000 86 000 02 06 10 14 18 22 26 30 34 38 42 46 50 Settimane * Media mobile su 13 settimane L’anno 2010 ha visto due semestri contrastanti. Il primo è stato caratterizzato da un tonnellaggio trasportato in ribasso rispetto all’anno precedente e da prezzi di vendita in calo a causa della sistematizzazione degli avvisi di gara d’appalto dei caricatori. La seconda metà dell’anno ha presentato un tono diverso, con maggiori volumi derivanti dall’efficacia della strategia di riconquista di quote di mercato, cui ha contribuito un migliore andamento della produzione industriale rilevato in tutti i settori. Il collegamento delle reti TRADIMAR e TFE, realizzato nel 2009, si è rivelato un successo. La gestione di prossimità dei team regionali di STEF-TFE Transport, il ritorno della qualità del servizio e l’allargamento dell’offerta di trasporto su porti e aeroporti, in Francia e in Europa, hanno permesso di riconquistare la fiducia dei clienti. Tutto questo si traduce in un ritorno a risultati positivi. PRODOTTI TERMOSENSIBILI (15°C - 18°C) Per la riconosciuta competenza nel controllo della temperatura e della qualità del piano di trasporto, STEF-TFE Transport ha mostrato un sviluppo molto marcato in questo segmento, caratterizzato da una notevole crescita in termini di tonnellaggio per una clientela esigente. Nonostante le eccezionali intemperie del mese di dicembre 2010, la rete di trasporto è tornata a crescere di volume (+4%) e fatturato nel quarto trimestre. 10 R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | AT T IV ITÀ D E L GR U P P O ATTIVITÀ DI STEF-TFE TRANSPORT NELLE REGIONI Per rispondere ad una logica di prossimità rispetto agli impianti dei propri clienti, STEF-TFE Transport ha messo in piedi una nuova organizzazione gestionale. Ogni struttura regionale sarà d’ora in avanti limitata a un perimetro di dieci filiali. Il territorio è stato riconfigurato in sette regioni di dimensioni equivalenti. In totale, la rete di STEF-TFE Transport gestisce 78 sedi. Allo stesso tempo, STEF-TFE Transport ha cercato di mantenere la propria politica di integrazione e formazione dei giovani professionisti del proprio vivaio: nel corso degli ultimi due esercizi, sono state effettuate 80 nuove assunzioni. Rafforzati dalla situazione di esacerbata concorrenza che ha dominato il mercato nei primi nove mesi dell’anno, i caricatori hanno modificato le proprie pratiche sistematizzando il ricorso agli avvisi delle gare di appalto. In questo contesto, la rete di STEF-TFE Transport si è fortemente mobilitata per difendere la propria quota di mercato e mantenere la qualità di servizio che caratterizza la propria rete di collettame. La qualità di servizio si è dimostrata eccellente, a un livello fino a quel momento senza precedenti (0,75% del fatturato). NORD-OVEST Le prestazioni della regione Nord-Ovest si sono rivelate molto contrastanti a seconda dei centri. Data l’estensione del territorio, si è deciso di annettere i centi di Orléans e di Bourges alla regione Paesi della Loira, di recente costituzione (1 gennaio 2011). Inoltre, è stato costituito un settore specifico per la regione Ile-de-France. Nel nord, l’accostamento delle attività di collettame dei prodotti freschi e surgelati ha favorito una migliore produttività dei dispositivi. OVEST In Bretagna il dispositivo operativo è stato radicalmente trasformato e i mezzi sono stati adattati alla nuova configurazione del mercato. Tale riorganizzazione ha determinato oneri che hanno influito pesantemente sull’esercizio, in particolare nel centro di Vannes. Quella di Laval è stata assegnata alle attività di una società della distribuzione nell’ambito di un progetto per creare una piattaforma dedicata. Poiché la regione Bretagna – Paesi della Loira è così vasta, alcuni centri sono stati annessi alla nuova regione Paesi della Loira. SUD-OVEST Per la regione Sud-Ovest, il 2010 si presenta come un anno soddisfacente, segnato dal rafforzamento dei rapporti con clienti tradizionali del gruppo, in particolare nel campo dei prodotti per le feste, originati dalla filiera dei grassi. TFE Brive si afferma come punto strategico di massificazione con l’apertura di una piattaforma dedicata a una grande azienda e lo sviluppo del piano di trasporto nazionale per iper- e supermercati a partire da questo centro. L’apertura di una piattaforma a Tarbes completa la rete TFE. SUD-EST L’andamento complessivo della regione Sud-Est è stato soddisfacente. Il bacino mediterraneo conferma la pertinenza del proprio modello economico, basato sul trasporto di prodotti termosensibili in un’area geografica in cui la produzione agroalimentare non è molto importante. Da parte sua, la regione Rodano-Alpi ha ottenuto gli utili previsti dai dispositivi di massificazione messi in atto e questo nonostante l’aspra concorrenza presente nella regione di Lione. L’anno 2011 dovrebbe rafforzare questa tendenza positiva. EST La regione Est conferma sul lungo termine la propria dinamica di forte crescita, in particolare grazie all’aumento dei flussi provenienti dalla Germania. Inoltre, un importante progetto immobiliare, finalizzato alla riorganizzazione delle attività TFE e TRADIMAR nella regione di Digione, sarà operativo dalla fine del 2011. ATTI VI TÀ D E L GR UP P O | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 11 LOGISTICA FRANCIA IL POLO LOGISTICO HA IL COMPITO DI GUIDARE L’ATTIVITÀ LOGISTICA DI STEF-TFE IN FRANCIA IL POLO LOGISTICO GESTISCE 2,9 MILIONI DI M 3 DI MAGAZZINI CON TEMPERATURE SOTTOZERO E 1,27 MILIONI DI M3 DI PIATTAFORME LOGISTICHE PER PRODOTTI FRESCHI DA CONSERVARE A TEMPERATURA AMBIENTE. L’ANDAMENTO DEL SETTORE Dopo un 2009 molto disturbato dal rallentamento dell’economia, il 2010 si presenta come un anno di transizione in un contesto generalmente più vivace, caratterizzato da un rafforzamento di certe tendenze del mercato. Il contesto deflazionistico del settore non ha permesso di prendere in considerazione una rivalutazione tariffaria durante l’anno e l’aumento dei costi dell’energia (elettricità e carburanti) nel secondo semestre ha amplificato le tensioni sui prezzi delle prestazioni per poi pesare sulla redditività. Le aziende agroalimentari hanno affrontato il 2010 con una cautela che si è manifestata attraverso il tentativo di ridurre i costi di trasporto dei propri stock. Allo stesso tempo, la ripresa dei consumi osservata nel corso dell’anno ha generato situazioni di rottura di stock, causando adeguamenti irregolari. Al contrario, il mercato si è mostrato più aperto a nuove organizzazioni logistiche e a soluzioni più flessibili, che hanno permesso ai team commerciali di distinguersi dalla concorrenza, soprattutto nel segmento dei prodotti freschi e della ristorazione. Per altro, le concentrazioni sono proseguite a ritmo sostenuto, talvolta con un impatto aleatorio sull’avviamento aziendale di STEF. ATTIVITÀ PER FILIERA Il piano di adattamento dei mezzi messo in opera nel 2009 e il riposizionamento commerciale hanno permesso di affrontare il 2010 su solide basi per preparare un ritorno alla crescita, le cui prime avvisaglie sono state avvertite nel secondo semestre, con il lancio di indagini strutturanti. 12 R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | AT T IV ITÀ D E L GR U P P O LOGISTICA DEI PRODOTTI SURGELATI Il 2010 è stato un anno sottotono per quanto concerne questa attività storica di STEF-TFE. Il mercato dell’immagazzinamento tradizionale dei surgelati, già piuttosto in calo con riferimento alla domanda di stoccaggio e molto stabile con riferimento ai flussi, si è mostrato meno reattivo del previsto rispetto ai progetti di massificazione dei flussi avviati nel 2009, limitando l’ambizione di sviluppo di STEF in questo settore. Il tasso di riempimento dei depositi di prodotti surgelati è pari all’ 82,5%, contro l’85% del 2009. Tuttavia, significativi successi sembrano indicare l’inizio di una ripresa dell’attività nel secondo semestre. Infine, il posizionamento attivo sui prodotti termosensibili (15°C – 18°C) e i successi riscontrati con il concetto di “offerta globale”lasciano intravedere promettenti prospettive. LOGISTICA RISTORAZIONE Nel 2010 questa dinamica attività è stata accorpata alla logistica dei prodotti freschi, in ragione delle loro sinergie in termini di procedimenti industriali, approccio commerciale e trattamento gestionale. Il 2010 riflette un relativo rallentamento della crescita, ma mostra una performance operativa molto buona. La sfida di STEF rimane incrementare i propri volumi nel settore del freddo sottozero in un mercato poco vivace e, al tempo stesso, affrontare la concorrenza di nuovi operatori dalle notevoli capacità. Le prospettive sono molto incoraggianti, soprattutto per la firma di un contratto particolarmente significativo con uno dei principali attori a livello mondiale della ristorazione aerea. LOGISTICA DEI PRODOTTI FRESCHI LOGISTICA IPER- E SUPERMERCATI La naturale evoluzione del mercato ha sostenuto la crescita del fatturato, rinforzata dall’effetto per tutto l’arco dell’anno dei contratti avviati nel 2009. La riorganizzazione gestionale intrapresa nel 2009 ha dato completamente i suoi frutti in termini di miglioramento delle prestazioni. La firma di importanti contratti permetterà di sostenere l’attività nel 2011. Questa attività gestice i contratti con i clienti iper- e supermercati su siti web dedicati (flussi tesi per i prodotti freschi e flussi stoccati per i surgelati). Inoltre, i team tecnici e commerciali si stanno muovendo verso nuove offerte di servizi, come la gestione degli approvvigionamenti, le operazioni di “differenziazione ritardata”e il co-packing (realizzazione di lotti promozionali). Il 2010 si è dimostrato soddisfacente sul piano operativo, grazie alla capacità di controllare i motori di prestazione economica e alla generalizzazione dei principi di “miglioramento continuo”. La filiera degli iper- e supermercati continua a innovare, sia in termini di processi sia per quanto riguarda gli strumenti e le risorse. A questo proposito, i team hanno avviato un approccio innovativo che riguarda il supporto per la consegna nei magazzini e che sarà sperimentato nel corso del 2011. ATTI VI TÀ D E L GR UP P O | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 13 STEF-TFE INTERNATIONAL NEL 2010, IL GRUPPO HA RAFFORZATO IL PERIMETRO DELLE PROPRIE ATTIVITÀ IN EUROPA L’ANNO 2010 DEL POLO INTERNAZIONALE È STATO CARATTERIZZATO DAL RITORNO ALLA CRESCITA DEL FATTURATO (+ 4,9 %) E DA UN MIGLIORAMENTO DEI RISULTATI. Nel 2010, il gruppo ha rafforzato il perimetro delle proprie attività in Europa, soprattutto portando avanti il proprio ingresso nel capitale della società SGF (Société des Gares Frigorifiques de Genève), di cui ormai detiene il 98,42%. Questa filiale si rivolge a un mercato in cui il know-how del gruppo è sollecitato dai grandissimi attori, con grandi aspettative di scambio di competenze sullo sviluppo delle tecnologie della refrigerazione di bordo per le consegne urbane. A parte il rafforzamento del gruppo in Svizzera, il perimetro del polo STEF-TFE International non ha subito cambiamenti signifi cativi nel 2010, con l’eccezione della chiusura della filiale britannica TFE International Ltd (3 milioni di euro di fatturato nel 2009), il cui avviamento aziendale sarà d’ora in avanti utilizzato dalle filiali francesi del gruppo. Madrid Torrejón ITALIA Nel 2010 l’Italia, la cui recessione è stata una delle più forti in Europa nel 2009 (-5,1%), ha fatto registrare una moderata ripresa della crescita (+ 1,1% secondo Eurostat). Il gruppo opera in Italia attraverso tre società, Cavalieri Trasporti (trasporti nazionali e prodotti freschi), TRADIMAR Milano (prodotti ittici e surgelati) e TFE DA (flussi internazionali). Il fatturato di Cavalieri Trasporti è aumentato del 4,8%, in particolare grazie ai successi conseguiti con le aziende mid-market. L’attuazione di un’organizzazione per funzione ha dato i suoi frutti nel campo della logistica, ma non ancora nel trasporto. L’anno è stato caratterizzato dall’introduzione del software TMS, la cui implementazione in tutti i centri sarà completata entro il giugno 2011. Il fatturato della fi liale di collettame internazionale, TFE DA, si è stabilizzato e i suoi risultati di esercizio mensili sono positivi nella seconda metà dell’anno. Sul risultato della fi liale, tuttavia, grava la svalutazione delle immobilizzazioni immateriali acquisite nel 2007. SPAGNA STEF-TFE opera in Spagna e in Portogallo attraverso le filiali SDF Iberica e SDF Portogallo, che gestiscono più di 507.000 m3 di magazzini frigoriferi e 362.000 m 3 di magazzini per i prodotti freschi. Tra i paesi in cui opera il gruppo, la Spagna è quello in cui la crisi finanziaria ha avuto il maggiore impatto. Nel 2010 la crescita del PIL è stata negativa (-0,1%) e il tasso di disoccupazione superiore al 20%. 14 R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | AT T IV ITÀ D E L GR U P P O Si noti, nel settore della grande distribuzione, lo sviluppo delle private label, nicchia in cui la Spagna è in prima linea, insieme alla Germania, con il 40% delle vendite. Nel 2011, i team saranno impegnati nella realizzazione di un progetto di grande portata: la costruzione di una piattaforma a Porto, che entrerà in servizio nel 2012. Nonostante le difficoltà del contesto, la filiale spagnola SDF Iberica ha ottenuto buoni risultati con un aumento delle vendite di oltre il 3%, il che conferma sia la stabilità dell’avviamento aziendale esistente sia la qualità dell’attività commerciale. Pont Vasco da Gama - Portogallo FATTURATO DI STEF-TFE INTERNATIONAL UNA CRESCITA COSTANTE Nel 2011, la sfida di SDF Iberica sarà riuscire ad avviare la piattaforma SDF Madrid, una delle più importanti piattaforme del gruppo per dimensioni. Questa piattaforma costituirà lo hub centrale del territorio spagnolo per le operazioni di collettame dei prodotti freschi e surgelati. Si occuperà anche della logistica dei prodotti freschi e per la ristorazione per la regione centrale del paese. 360,3 M€ 367,8 M€ 386,0 M€ 2008 2009 2010 PORTOGALLO Nel 2010, il governo portoghese ha avviato un piano di adeguamento draconiano al fine di ridurre il deficit pubblico: aumento dell’IVA, riduzione degli stipendi dei dipendenti statali, aumento generale delle imposte. Il tasso di disoccupazione ha raggiunto il livello storico dell’11,2% della popolazione attiva. Nonostante il cupo contesto, SDF Portogallo ha saputo distinguersi, in particolare sul piano commerciale: la crescita del fatturato, pari a +7,7% nel 2010, dimostra il buon posizionamento dell’offerta commerciale e la qualità dei suoi team. Il risultato è in aumento e lascia intravedere prospettive incoraggianti in ragione delle capacità disponibili a partire dall’estensione della piattaforma logistica per i prodotti freschi di Lisbona. BENELUX L’economia dei Paesi Bassi ha beneficiato della ripresa globale. Il netto aumento delle esportazioni e della domanda interna ha permesso al paese di riprendere la strada della crescita. Nonostante le difficoltà istituzionali del 2010, il Belgio ha fatto registrare una crescita del 2%, con un aumento della spesa di consumo del 1,5%. In questo contesto, il fatturato del Benelux è salito del 7,2% e il risultato è migliorato, grazie al ritorno alla redditività delle due filiali logistiche. ATTI VI TÀ D E L GR UP P O | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 15 STEF-TFE INTERNATIONAL STEF Courcelles - Belgio Sul piano gestionale, l’anno è stato caratterizzato dalla messa in opera di un’unica organizzazione, STEF-TFE Benelux, con i team commerciali raggrupati in una sola squadra e la nascita di una direzione delle risorse umane. FLUSSI EUROPEI EFF La filiale EFF è specializzata nella gestione dei fl ussi provenienti dalla Germania e diretti in Francia e nella penisola iberica. L’anno 2010 è stato positivo in termini di crescita dell’attività. La nuova piattaforma di 8.500 m² sulle rive del Reno si è rivelata uno strumento particolarmente effi cace. Poiché le sue capacità erano già sature, la gestione del centro sarà facilitata dalla locazione, all’inizio del 2011, di spazi supplementari nelle vicinanze. STEFOVER Questa filiale è specializzata nei flussi tra l’Europa e il Maghreb (principalmente la Tunisia) attraverso il por to di Marsiglia. L’anno 2010 è stato soddisfacente, grazie all’aumento del 10% dei flussi di prodotti freschi provenienti dalla Tunisia e ai carichi diretti in Algeria, decisamente più consistenti rispetto agli anni precedenti. SVIZZERA L’economia svizzera, meno colpita dalla recessione del 2009 rispetto agli altri Stati europei, è stata caratterizzata da una ripresa sostenuta nel 2010, con una crescita stimata a +2,6% (Fonte: Eurostat). Il tasso di disoccupazione è in media il 3,9% della popolazione. La situazione politica del paese non sembra avere infl uito signifi cativamente sui livelli di attività dei primi mesi del 2011. La filiale svizzera SGF ha avuto un anno soddisfacente, con un incremento del fatturato del 26,5% (di cui il 9% per l’effetto valuta). Il tasso di riempimento medio dei depositi è molto elevato (oltre il 90%) e l’attività di trasporto ha conosciuto una crescita in termini sia di volume sia di risultato. Los Olivos Spagna 16 R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | AT T IV ITÀ D E L GR U P P O MARITTIMO STIM D’ORBIGNY REGROUPE LES ACTIVITÉS MARITIMES DE STEF-TFE. ELLE POSSÈDE 100 % DE LA HOLDING COMPAGNIE MÉRIDIONALE DE PARTICIPATION (CMP). CMP detiene la quasi totalità della partecipazione de La Méridionale, a fianco del fondo comune d’investimento aziendale. La Méridionale assicura un servizio regolare di trasporto marittimo per passeggeri e merci, nel quadro di un accordo di delega di servizio pubblico con l’Office des Transports de la Corse (Ufficio dei Trasporti della Corsica), per il periodo dal 1 luglio 2007 al 31 dicembre 2013. La Méridionale fornisce anche un servizio regolare di collegamento con la Sardegna. I collegamenti marittimi sono realizzati con 3 navi ro/ro miste (Kalliste, Girolata, Scandola), la cui capacità totale è di 5.800 metri lineari, l’equivalente di 450 rimorchi e 1300 passeggeri con le loro auto. Per il collegamento con la Corsica, l’anno 2010 segna la ripresa della crescita del trasporto merci e il continuo aumento del traffico passeggeri con un incremento del 5,6%, con la precisazione che l’incremento dell’offerta di posti è importante nella stagione estiva (+16,4%). Questa situazione favorevole ha recato vantaggi al porto di Tolone che, a partire dall’ aprile 2010, ha accolto un nuovo operatore, mentre il porto di Marsiglia continua a vedere la propria quota di mercato ridursi in termini sia di merci sia di passeggeri. In questo contesto di aspra concorrenza e di sovrabbondanza dell’offerta passeggeri, La Méridionale ha trasportato 207.000 passeggeri (-6,9% rispetto al 2009) e di 739.000 metri lineari di merci (+1,7% rispetto al 2009 ). Nonostante il calo dei volumi nel trasporto di passeggeri, La Méridionale è riuscita a mantenere un fatturato stabile grazie alla conduzione ricavi unitari e alla strategia di differenziazione dell’offerta commerciale. Nel corso dell’anno, “La Compagnie Méridionale de Navigation”ha ricentrato la propria immagine sul suo unico marchio commerciale “La Méridionale”. Ha modificato il logo e la livrea delle sue navi, firmando così la sua totale appartenenza al gruppo. Nel 2011, verrà messa in servizio la Piana, un cargo misto nuovo con una capacità di 750 passeggeri e di 2500 metri lineari di corsie, che sostituirà la Scandola. Questo investimento risponde agli impegni assunti nell’ambito dell’accordo di delega di servizio pubblico e rafforzerà il posizionamento “premium” del marchio “La Méridionale”. ATTI VI TÀ D E L GR UP P O | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 Kalliste Girolata Scandola 17 POLO DI COMPETENZA SISTEMI INFORMATIVI A AGROSTAR È RESPONSABILE DEI SISTEMI INFORMATICI E AGISCE C OME C OMMI T T EN T E DEL EGATO P ER C ON TO DEL L E S OCIE TÀ DEL GRUPPO. D Nel 2010, AGROSTAR ha portato avanti le sue attività di edizione di software, integrazione e manutenzione dei sistemi informatici del gruppo e dei suoi clienti. Per il settore dei trasporti, AGROSTAR ha sviluppato funzionalità dedicate all’organizzazione del trasporto per tutto l’insieme delle imprese controllate. Pertanto, le applicazioni di servizio post vendita e fatturazione generale del software di gestione TMS sono state utilizzare in Italia. L’ins t all a zione del modulo di collettame in Italia, nel corso del 2011, segnerà il completamento del programma plet di adeguamento di tutte le imprese controllate europee in questo settore. dalle telecomunicazioni e rafforzamento delle capacità di rete). Per quanto riguarda la logistica, la maggior parte dei centri STEF, e in particolare i centri per l’immagazzinamento dei surgelati, hanno effettuato un aggiornamento del software di gestione dell’immagazzinamento WMS, favorendo l’unificazione dei metodi operativi e riducendo i costi di manutenzione. Una nuova soluzione europea per la gestione delle attività di ristorazione (Agrorest) è stata impiegata nell’ambito dei dossiers clienti. Inoltre procede l’impiego di soluzioni al servizio delle funzioni di gestione e amministrazione. Ciò contribuisce a migliorare la produttività amministrativa, in particolare con la smaterializzazione sicura delle fatture infragruppo, d’ora in avanti effettiva per tutte le attività, la smaterializzazione delle fatture fornitori nella penisola iberica, la gestione del recupero crediti clienti e l’elaborazione di una soluzione di portale acquisti. In materia di conduzione e controllo, sono stati effettuati lavori di adeguamento degli strumenti informatici decisionali. È stato attivato un modulo di monitoraggio della redditività delle posizioni all’interno del polo Trasporto Francia. Allo stesso modo, sono stati impiegati i programmi di centralizzazione delle tariffe interne e di monitoraggio dei costi di subappalto. L’applicazione di gestione delle controversie è stata aggiornata in tutta Europa. Il programma “Infoquai”concernente la gestione informatizzata dell’attività di magazzino è stato impiegato nei centri di trasporto di Francia e Spagna. La soluzione di sistema informatico di bordo e geo-localizzazione “MasterNaut”è stata introdotta su tutti i veicoli del parco francese. AGROSTAR ha anche realizzato soluzioni di funzione per clienti/partner di STEF-TFE. Infine, sono state portate avanti le misure per garantire l’accesso alle applicazioni legate al polo Trasporto (separazione delle helpline 18 R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | AT T IV ITÀ D E L GR U P P O POLO DI COMPETENZA IMMOBILIARE Brive IMMOSTEF GESTISCE IL PATRIMONIO IMMOBILIARE DI STEF-TFE. PATRIMONIO IMMOBILIARE STEF-TFE si è imposta la strategia di detenere la proprietà dei propri attivi immobiliari. Questa politica costante risponde ad un approccio patrimoniale ma anche strategico, dato che la specificità delle attività di STEF-TFE dipende molto dalla qualità e dall’adattabilità dei dispositivi immobiliari. D’altro canto, l’offerta di piattaforme e magazzini frigoriferi sul mercato è molto scarsa. Il gruppo esercita le proprie attività sulla base di un dispositivo di 215 piattaforme e magazzini logistici in Europa, per un volume totale di deposito pari a 5.766.000 m3 e 415.700 m2 di superficie di magazzino. Quasi tutti gli edifici sono di proprietà del gruppo STEF-TFE che possiede anche gli immobili a uso ufficio, compresa la sede centrale. Una parte degli immobili appartenenti al gruppo si trova in una struttura dedicata, di proprietà al 100%, IMMOSTEF, che assicura, del resto, la gestione di tutto il parco immobiliare. GESTIONE IMMOBILIARE Oltre a quella patrimoniale, IMMOSTEF ha la funzione di raggruppare anche gli effettivi e le competenze dedicate alla costruzione, manutenzione e gestione tecnica, ambientale compresa, degli strumenti operativi utilizzati dalle società del gruppo. La politica selettiva relativa agli investimenti immobiliari, avviata nel 2009, è stata portata avanti anche nel 2010 e si è concentrata su due aree: • l’ampliamento della piattaforma Prodotti ittici di Glasgow (cella a temperatura negativa di 5500 m3); • l’ampliamento del magazzino di Brive – Donzenac (nuova cella di 11.000 m3 e cella a temperatura ambiente di 21.600 m3); • l a c omple t a r is t r u t t ur a zione di una p or zione del c ent r o S T EF di L ione Corbas (62.000 m 3 di freddo negativo). - il sostegno della crescita del gruppo con: • lo sviluppo e l’ampliamento del centro di Strasburgo-Port du Rhin (5000 m2 in regime di freddo a tre temperature), destinato ad accogliere le attività di STEF Santé; • l’acquisizione e la riqualificazione di un magazzino a Vire (superficie costruita pari a 12.800 m2), destinato in parte alla stagionatura di formaggi con celle multi-temperatura; • la costruzione di un centro Trasporto e Prestazioni a Madrid – Torrejon (14.500 m2 in regime di freddo positivo e negativo); • l’avvio della costruzione di un centro Trasporto a Digione – Fauverney (6000 m2 di magazzino e celle regriferate). I fluidi refrigeranti HCFC – R22 utilizzati in alcuni magazzini in regime di freddo negativo sono progressivamente sostituiti con fluidi naturali, come l’ammoniaca e la CO2 (centro STEF di Lione-Corbas). Infine, la politica di valorizzazione del patrimonio immobiliare è stata portata avanti anche nel 2010 con la cessione di immobili a fine gestione, la vendita di un terreno edificabile a Perpignan e la cessione di un immobile in locazione a uso ufficio a Suresnes. - il consolidamento del dispositivo immobiliare esistente con il completamento dei lavori necessari per mantenere il livello delle prestazioni dei centri e migliorarle. In questo contesto, si segnala: ATTI VI TÀ D E L GR UP P O | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 19 SVILUPPO SOSTENIBILE ASPETTI SOCIALI DELL’ATTIVITÀ EVOLUZIONE DEGLI ORGANICI Nel 2010, l’insieme del personale del gruppo (effettivi con contratto a tempo indeterminato o a tempo determinato) si è modificato come segue: 31/12/2009 31/12/2010 Trasporto Francia ( STEF-TFE Transport) 7.867 7.617 Logistica Francia (STEF) 3.057 2.935 Attività europee ( STEF-TFE International) 2.172 2.252 Marittimo (La Méridionale, STIM, Sata Minfos) 504 464 Altre attività e funzioni 527 525 14.127 13.793 31/12/2009 31/12/20 11.942 11.543 2.185 2.250 1.195 1.186 Portogallo 282 312 Italia 332 361 Belgio 249 265 TOTALE gruppo Eff ettivi Francia Eff ettivi al di fuori della Francia, di cui Spagna Regno Unito 55 51 Svizzera 72 75 14.127 13.793 TOTALE gruppo Al 31 dicembre 2010, gli effettivi (con contratto a tempo indeterminato o a tempo determinato) erano 13.793, in calo del 2,36% rispetto al dicembre del 2009. Queste cifre non comprendono i contrat ti assistiti (principalmente contratti di apprendistato e di professionalizzazione) che, al 31 dicembre 2010, ammontavano a 219. 20 La ripartizione del personale era la seguente: • Contratti a tempo indeterminato: 13.096 persone, vale a dire il 95% degli effettivi; • Contratti a tempo determinato: 697 persone, vale a dire il 5% degli effettivi totali. In questa stessa data, il numero dei dipendenti interinali all’interno del gruppo STEF-TFE è salito a 2756. A fine anno si verifica una forte richiesta di personale precario per rispondere all’incremento dell’attività nel settore dei trasporti e della logistica. Questa caratteristica si è amplificata in seguito all’aumento delle attività nel dicembre del 2010 rispetto al dicembre dell’anno precedente. R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | SV ILU P P O S O ST E N IB IL E DISTRIBUZIONE DEI DIPENDENTI IN FRANCIA, PER CATEGORIA 2010 2009 Quadri Quadri 9,59 % 10,59 % Impiegati di 1° e 2° livello 19,38 % 59,68 % Impiegati di 1° e 2° livello 20,65 % 59,80 % 11,35 % 8,96 % Impiegati Impiegati Operai Operai - di cui turnisti: 27 09 % 27,09 - di cui sedentari: 32,71 % - di cui turnisti: 27 27,09 09 % - di cui sedentari: 32,71 % EFFETTIVI FRANCIA PER FASCIA D’ETÀ 2010 2009 Oltre i 55 anni Meno di 25 anni 4,59% 41,65 % 41-55 anni Oltre i 55 anni Meno di 25 anni 5,44% 4,18% 6,22% 47,54 % 45,44 % 25-40 anni Il turnover nel 2010 si è rivelato meno importante rispetto agli anni precedenti, contribuendo al leggero spostamento della piramide delle fasce d’età verso l’alto, con la fascia dei 40 anni e oltre passata dal 46,24% al 50,88%. Le donne rappresentano il 18,14% degli effettivi, vale a dire in leggera diminuzione rispetto al 2009, in cui erano più presenti nelle funzioni amministrative. 41-55 anni 44,94 % 25-40 anni Come nel 2009, la Francia ha registrato un calo significativo degli effettivi, prevalentemente a causa di partenze non sostituite (pensionamenti / dimissioni). Questo calo ha interessato sia il polo Trasporto (-243 persone, nonostante l’inserimento di 14 dipendenti della società Transports Frigorifiques des Alpes) sia il polo Logistica (-122 persone). L’andamento degli organici al di fuori della Francia è risultato generalmente in aumento, il che è indice dell’avanzamento delle attività del polo internazionale (+70 persone, ovvero +3,2%). SVI LU P P O S O ST E N IB IL E | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 21 SVILUPPO SOSTENIBILE ASPETTI SOCIALI DELL’ATTIVITÀ SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE STEF-TFE porta avanti da lunga data una politica volontaristica in materia di risorse umane, in termini sia d’integrazione e formazione sia di politica sociale, in particolare con la gestione previsionale dell’occupazione e delle competenze, la considerazione delle gravosità di lavoro e l’occupazione dei lavoratori senior. Nel 2010, le priorità definite negli anni precedenti si sono rafforzate. FORMAZIONE La formazione è stata oggetto di azioni mirate: • ulteriore sviluppo dell’Institut des Métiers du Froid e certificazione di tutti i suoi formatori; • impiego di una soluzione di gestione amministrativa della formazione comune a tutte le entità del gruppo; • arricchimento della documentazione di riferimento relativa al percorso formativo; • instituzione di partnership con organi di formazione esterni; • attuazione di una politica di formazione di tutor all’interno del gruppo; • formalizzazione di percorsi professionali di formazione, specifici per ogni mansione. L’Institut des Métiers du Froid (IMF), organo di formazione del gruppo, ha triplicato la propria attività rispetto al 2008. Così, più della metà dei collaboratori formati ha seguito un percorso di formazione attraverso l’IMF. Infine, nel 2010 è stato attuato un piano d’azione teso a rafforzare le competenze di base (lettura, scrittura e calcolo; nel 2011, questo piano assumerà una portata più vasta nell’insieme delle entità che compongono il gruppo in Francia. RECLUTAMENTO E GESTIONE DELLE CARRIERE La recessione economica osservata nel 2009 ha rallentato il ritmo delle assunzioni, che hanno 22 fatto registrare un modesto recupero a partire dall’ultimo trimestre del 2010. In questo periodo, l’assunzione di giovani laureati è comunque proseguita nei paesi europei in cui il gruppo si sta sviluppando. Un centinaio di giovani laureati seguono, in permanenza, un ciclo di formazione di due anni chiamato “programma vivaio” che si svolge all’interno di imprese controllate del gruppo. Tramite questo lavoro di fondo che coinvolge le mansioni operative e i team delle risorse umane, la maggior parte dei posti di management vacanti sono occupati senza la necessità di ricorrere ad assunzioni dall’esterno. Questo periodo è stato impiegato per rafforzare la realizzazione di bilanci di sviluppo professionale, avviati a partire dal 2008. Finora ne sono stati portati a termine circa 150, mirati, in un primo tempo, alle mansioni di inquadramento superiore (direttori di filiale e relativi vice, direttori di centro, capi struttura e anche collaboratori usciti dal “programma vivaio”. Il campo di applicazione è stato recentemente esteso alle mansioni di gestione della produzione (responsabili di esercizio, mansioni commerciali). Questo processo continuerà nel 2011 per entrambi i poli, trasporto e logistica. Vero e proprio rivelatore di talenti, il bilancio di sviluppo professionale è ormai considerato uno strumento essenziale nella gestione delle potenzialità delle risorse umane, poiché favorisce la promozione interna consentendo ai dipendenti di accedere ad altre responsabilità, muovendosi trasversalmente o su un diverso piano gerarchico. Questo strumento è associato ai colloqui annuali di valutazione o ai colloqui professionali che rientrano nelle responsabilità dei dirigenti. La valutazione delle prestazioni, attraverso una diagnosi delle competenze manageriali e tecniche dei collaboratori, completa i meccanismi di sostegno e gestione delle carriere. R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | SV ILU P P O S O ST E N IB IL E RELAZIONI SOCIALI RAPPRESENTATIVITÀ DELLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI DIVERSITÀ E QUALITÀ DELLA VITA SUL LUOGO DI LAVORO Nel corso del 2010 sono state intavolate discussioni con le organizzazioni sindacali circa la rappresentatività delle organizzazioni stesse all’interno delle aziende, in seguito all’adozione della legge del 20 agosto 2008 che modifica i criteri di rappresentatività delle organizzazioni sindacali, in base ai quali d’ora in avanti ogni sindacato dovrà dimostrare la propria rappresentatività. Il servizio “Diversità e qualità della vita lavorativa”, creato nel 2009 nell’ambito della Direzione della risorse umane, che comprende due esperti di ergonomia, mira a garantire il miglioramento del benessere dei lavoratori (salute, sicurezza, miglioramento delle condizioni di lavoro) e l’attuazione degli impegni assunti negli accordi di gruppo, fra cui in particolare quelli riguardanti lavoratori senior e disabili. Poiché l’accordo di diritto sindacale di STEF-TFE, teso a organizzare la rappresentanza sindacale a livello del gruppo, è stato stipulato ai sensi delle disposizioni precedenti, di comune accordo con le organizzazioni sindacali, è stata data la precedenza all’esame delle modalità di applicazione della nuova regolamentazione presso STEF-TFE prima di ulteriori negoziati. Così, nell’ambito dell’accordo per l’occupazione dei più anziani, sono state avviate azioni concernenti il mantenimento del posto di lavoro, lo sviluppo di piani di formazione alla sicurezza sul posto di lavoro, il sostegno in materia di transizioni e l’attuazione di una politica di formazione di tutor. PENOSITÀ Sulla scia della conclusione dell’accordo riguardante l’occupazione dei lavoratori senior del dicembre 2009, durante il primo semestre del 2010 sono state intavolate discussioni sulla penosità del lavoro, in concomitanza con i negoziati relativi alla Gestione previsionale degli impieghi e delle competenze (GPEC, Gestion Prévisionnelle des Emplois et des Compétences). Le discussioni avrebbero dovuto proseguire a un ritmo più sostenuto nel corso del 2010, ma l’attualità sociale, in particolare le trattative circa la legge sulla riforma delle pensioni, hanno costretto le parti sociali a modificare il proprio calendario. Nel 2010, è stato avviato un progetto volto a ridurre il rumore nell’ambito delle piattaforme. Dopo un lavoro iniziale d’identificazione delle principali fonti di rumore nelle attività, è stato formato un gruppo di lavoro dedicato con il compito di assicurare la considerazione di questo tema fin dalla progettazione delle stesse piattaforme e anche nella politica degli acquisti, in par ticolare attraverso la sperimentazione di nuovi materiali. SVI LU P P O S O ST E N IB IL E | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 23 SVILUPPO SOSTENIBILE ASPETTI SOCIALI DELL’ATTIVITÀ IMPIEGO DI LAVORATORI DISABILI Nel 2010 è stata rafforzata la politica del gruppo a favore dell’occupazione dei lavoratori con disabilità tramite il rinnovo dell’accordo di gruppo per un ulteriore periodo di 3 anni. innovative (organizzazione di una sfida tra centri a favore dell’associazione “Les Bouchons d’Amour”). A fine 2010, STEF-TFE faceva registrare un tasso di occupazione di lavoratori disabili pari al 4,34% (contro il 4,04% del 2009). PROTEZIONE SOCIALE Questi dati riflettono il coinvolgimento di tutti i centri che, sostenuti dalla Mission Handicap, svolgono quotidianamente azioni a favore dei lavoratori con disabilità. A titolo di esempio, la creazione dei “Relais Handicap” nel 2010 permette di individuare e affrontare con maggiore efficacia i casi par ticolari riscontrati sul posto. La sensibilizzazione dei team alla disabilità si è basata su misure di comunicazione In seguito alla revisione dei conti dei regimi“spese mediche”e “previdenza”, la direzione del gruppo e le parti sociali hanno lavorato insieme per attuare un piano teso a ristabilire l’equilibrio del regime di protezione sociale esistente, preservandone la qualità di copertura. Data l’attenzione del gruppo nei confronti dell’ottimizzazione delle garanzie, il meccanismo attuale è analizzato regolarmente per verificarne la conformità rispetto all’andamento del mercato e alle esigenze dei dipendenti. SICUREZZA E PREVENZIONE DEI RISCHI SUL LAVORO La sicurezza e la prevenzione dei rischi nei luoghi di lavoro rappresentano una preoccupazione costante della gestione e si riconfermano parte integrante degli assi principali della strategia del gruppo. L’anno 2010 è stato caratterizzato dalla volontà di strutturare e sostenere piani di azione per tut to il gr upp o e d è s t ato istituito un gruppoproget to a livello nazionale per uniformare e coordinare le tematiche specifi che e le iniziative proprie di ogni rete. 24 Allo stesso tempo, nel 2010 il gruppo ha portato avanti le proprie azioni preventive strutturate, attraverso piani di formazione, come quello relativo alla formazione dei responsabili tecnici immobiliari e dei direttori di stabilimento in materia di protezione contro le esplosioni, in applicazione della direttiva europea ATEX (Atmosphères Explosives). Proseguono i lavori di formalizzazione dei supporti per diffondere il più ampiamente possibile le disposizioni in materia di sicurezza (la documentazione di riferimento “Salute, Sicurezza e Ambiente”serve ad armonizzare le procedure in questi settori). R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | SV ILU P P O S O ST E N IB IL E SISTEMI INFORMATICI RISORSE UMANE (SIRH) L’anno 2010 segna una tappa importante nella definizione della strategia di questa funzione al servizio della conduzione delle risorse umane e del miglioramento della sua efficienza. Il centro di competenza RU mira a strutturare e rafforzare la funzione risorse umane sia nella sua organizzazione, sia nei suoi dispositivi e metodi di produzione. Mette a disposizione il proprio know-how di settore relativo ai processi di gestione delle risorse umane, le proprie competenze relative agli strumenti per dotare le umane risorse delle applicazioni a loro necessarie e, infine, il proprio know-how in materia di organizzazione, metodi e progetti. L’anno 2010 è stato dedicato, in particolare, allo sviluppo di strumenti di reporting in materia di ottimizzazione del tempo di lavoro e al progetto «Polo Produzione Condiviso», che prevedeva il rimaneggiamento completo degli strumenti e dei metodi di produzione per la funzione risorse umane. L’approccio, inizialmente limitato al polo logistico, ha portato alla creazione di un’unità di servizio responsabile della produzione completa delle buste paga. L’AZIONARIATO DEI DIPENDENTI I dipendenti del gruppo STEF-TFE detengono una partecipazione nel capitale della società per mezzo di un Fondo comune di investimento aziendale dedicato, che rappresenta il 15,78% del capitale di STEF-TFE. L’interesse dei dipendenti nei confronti del Fondo comune di investimento aziendale di STEF-TFE è rimasto molto forte nel 2010, nonostante il contesto borsistico poco favorevole. Pertanto, nonostante il calo significativo dei fondi provenienti dalla partecipazione (-18%) e la facoltà offerta a partire dal 2009 di optare per il suo versamento immediato, i versamenti dei dipendenti nel fondo comune di investimento aziendale sono aumentati del 28,83% rispetto al 2009. La contribuzione aziendale complessiva ha raggiunto un record di 4,1 milioni di euro, vale a dire il 18,40%. Difatti, per STEF-TFE mantenere un livello elevato di azionariato dei dipendenti è un fattore determinante di coesione sociale. Il 31 dicembre 2010, il saldo positivo delle entrate e delle uscite del Fondo comune di investimento aziendale ha permesso di compensare RIPARTIZIONE DEL CAPITALE DI la perdita di valore dei STEF-TFE AL 31 DICEMBRE 2010 titoli STEF-TFE in portaFondo comune di investimento foglio (-10% rispetto alla Altri azionisti aziendale di STEF-TFE per i dipendenti quotazione di chiusura del 2009) e, quindi, di limitare 15,78 % al 7% la diminuzione in valore del patrimonio netto del Fondo comune di investimento aziendale STEF-TFE, che si attesta a 89,2 milioni di euro. 32,74 % 4,43 % Auto detenzione SVI LU P P O S O ST E N IB IL E | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 47,05 % 25 Management SVILUPPO SOSTENIBILE AMBIENTE - 7% di emissioni di CO2 per tonnellata/ km per il periodo 2010-2012 GLI ASSI PRINCIPALI I principi fondamentali della politica di sviluppo sostenibile del gruppo si fondano sull’anticipazione dei regolamenti, sull’innovazione tecnologica nel controllo della catena del freddo, sull’aumento dell’effi cienza energetica delle apparecchiature, sull’istituzione di strumenti di gestione e pratiche operative volte a migliorare le prestazioni economiche e ambientali delle attività. Nel 2010, STEF-TFE ha definito i tre assi su cui sono imperniati gli impegni prioritari che d’ora in avanti faranno parte del proprio piano strategico a medio termine. Gli assi sono i seguenti: • misurazione e riduzione dell’impatto ambientale del trasporto e della logistica del freddo; • sviluppo di soluzioni di settore innovative, efficienti e sostenibili; • consolidamento delle pratiche sociali e civiche del gruppo (1). UN’ORGANIZZAZIONE DEDICATA ALLO SVILUPPO SOSTENIBILE La strategia di sviluppo sostenibile è condotta da un comitato strategico per lo sviluppo sostenibile composto da un rappresentante di ciascuna direzione di settore e funzione di supporto coinvolta. Il comitato è presieduto da un membro del comitato esecutivo. Un coordinatore per lo sviluppo sostenibile raggruppa, anima e alimenta i lavori del comitato, la cui missione è fornire le linee guida, definire i piani di azione e i progetti prioritari e, inoltre, seguirne lo sviluppo e i risultati ottenuti. MISURAZIONE E RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE DEL TRASPORTO E DELLA LOGISTICA DEL FREDDO LA MISURAZIONE DELLA “CARBON FOOTPRINT”(IMPRONTA DI CARBONIO) DEL TRASPORTO E DELLA LOGISTICA. STEF-TFE ha sviluppato uno strumento per misurare l’impronta di carbonio dei servizi di trasporto, a partire dal proprio sistema informatico TMS, e uno strumento per misurare l’impronta di carbonio dei servizi logistici. Grazie a questi calcolatori, il gruppo ora è in grado di valutare l’impronta di carbonio delle soluzioni di trasporto e logistica fornite ai propri clienti e conduce vari esperimenti di questo tipo con un panel di clienti pilota. Nel 2010, i calcolatori di CO2 dei trasporti e della logistica sono stati sottoposti all’esame di terzi, un gruppo indipendente di specialisti europei in studi e consulenze nell’informazione ambientale dei prodotti, Bio Intelligence Service. Gli stessi calcolatori sono in corso di certificazione anche da parte di Bureau Veritas Certification. I calcolatori hanno permesso di condurre, nel 2010, con un panel di clienti pilota, diversi esperimenti per misurare l’impronta di carbonio dei trasporti e della logistica. La misura dell’impronta di carbonio del trasporto è oggetto di lavori costanti, sia su scala nazionale, con l’Osservatorio Ambiente Energia e Trasporti, sia a livello europeo, con il Comitato europeo di normalizzazione in vista dell’elaborazione di uno standard “CEN/TC320 Trasporto – logistica e servizio”. STEF-TFE offre la propria competenza tecnica, attraverso i suoi organi professionali, per sostenere le riflessioni emerse nel quadro di tali organi e adatterà i propri calcolatori in funzione degli standard derivanti da detti lavori. (1) La politica sociale del gruppo è approfondita nel capitolo precedente “Aspetti sociali dell’attività” 26 R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | SV ILU P P O S O ST E N IB IL E IMPRONTA DI CARBONIO DELLE ATTIVITÀ DI TRASPORTO E LOGISTICA STEF-TFE è firmataria della Carta ADEME, una carta di impegni assunti volontariamente al fine di ridurre le emissioni di CO2 degli autotrasportatori di merci, elaborata dal Ministero francese dell’ecologia, dello sviluppo sostenibile, dei trasporti e dell’edilizia abitativa (MEDDTL) e dagli organi professionali, in collaborazione con l’ADEME (agenzia ministeriale francese per la gestione dell’ambiente e dell’energia). Le azioni associate a questi impegni, e descritte di seguito, dovrebbero consentire a STEF-TFE di raggiungere l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2, derivanti dalle proprie attività di autotrasporto, del 7% per tonnellata/km nel periodo fra il 2010 e il 2012. 2008 2009 2010 Totale KT di CO 2 (combustibili, fl uidi, energia elettrica) 442 428 421 Milioni di km percorsi (perimetro Francia, subappaltatori compresi) 320 315 314 Impronta di carbonio calcolata in base ai fattori di emissione seguenti: carburanti, fluidi, energia elettrica (in Francia). RINNOVO DEL PARCO VEICOLI Nel 2010, la Direzione del gruppo ha ribadito la volontà di disporre di una flotta di trattori stradali conforme agli standard più elevati e ha deciso di accelerare il rinnovo del parco veicoli dedicato alla distribuzione in EURO V per disporre di motori di nuova generazione. Il tasso di rinnovo inizialmente fissato al 65% per il 2010 è stato portato all’85%. Entro la fine del 2011, il 100% del parco veicoli assegnato alla distribuzione sarà dotato di EURO V. STEF-TFE avrà quindi uno dei parchi macchine più moderni e rispettosi dell’ambiente di tutta Europa. RIDUZIONE DEL CONSUMO DI CARBURANTE Gli adattamenti tecnici dei veicoli e la formazione all’eco-guida sono i due piani di azione complementari attuati da STEF-TFE per ridurre il consumo energetico dei veicoli. Così, alla fine del 2010, il consumo medio del parco dei trattori stradali era di 33 litri/100 km. STEF-TFE si è prefi ssata l’obiettivo di raggiungere un consumo di 31,5 litri/100 km entro la fine del 2012. RIDUZIONE DELLE EMIS SIONI DI GAS SERR A E SOSTANZE INQUINANTI DEL PARCO VEICOLI Il proseguimento delle azioni tese a ridurre il consumo di carburante e l’ammodernamento del parco veicoli sono due leve importanti nella politica di riduzione delle emissioni di gas serra e sostanze inquinanti. SVI LU P P O S O ST E N IB IL E | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 27 SVILUPPO SOSTENIBILE AMBIENTE ADATTAMENTI TECNICI DEI VEICOLI Queste azioni mirano a equipaggiare i veicoli nuovi, o quelli che fanno già parte del parco, di elementi che permettano di migliorare l’efficienza del motore e di ridurre la resistenza al passaggio dell’aria. Nel novero degli adattamenti figurano il miglioramento della catena cinematica dei trattori stradali e quello dell’aerodinamica tramite deflettori laterali e/o del tetto (l’80% del parco veicoli ne è dotato), oltre all’installazione di nuovi pneumatici e di gruppi refrigeratori che consumino meno energia. I lavori sono condotti in partnership con costruttori e fabbricanti di componenti e rappresentano oltre il 50% dell’utile derivante dalla riduzione dei consumi energetici. L’impiego di semirimorchi a due piani permette di migliorare il tasso di riempimento dei veicoli e, pertanto, di ridurre i consumi. Nel 2010, STEF-TFE ha optato in gran parte per l’acquisto di semirimorchi a due piani. PIANI DI FORMAZIONE ALL’ECO-GUIDA Nel 2010, la formazione all’eco-guida è diventata sistematica ed è stata inserita nel curriculum dei conducenti. Il principio è il seguente: dei formatori, dotati di dispositivi di analisi dei consumi, sensibilizzano i conducenti circa la condotta e le modalità di guida tese a un utilizzo efficiente dell’energia. Nel 2011, il gruppo metterà alla prova i dispositivi di bordo che permettono di monitorare i parametri di guida. RIDUZIONE DELL’IMPRONTA DI CARBONIO DI PIATTAFORME E DEPOSITI 28 RIDUZIONE DEI CONSUMI DI ENERGIA ELETTRICA LIMITAZIONE DELL’IMPATTO DEI FLUIDI REFRIGERANTI La riduzione dei consumi di energia elettrica costituisce anche una leva importante per ridurre le emissioni di CO 2 . Questo principio è diventato una priorità nel corso degli ultimi due anni di esercizio. Se si considera l’insieme dei centri, STEF-TFE ha ridotto il volume del proprio consumo di elettricità del 5,5% nel periodo preso in considerazione. STEF-TFE si trova ad affrontare, allo stesso modo delle aziende del settore agroalimentare, il problema della riconversione degli impianti di refrigerazione che funzionano con fluidi HCFC, R22 compreso. Tuttavia, questi fluidi, a lungo privilegiati dalle autorità francesi, hanno effetti negativi sull’ambiente (strato di ozono ed effetto serra). Questi progressi derivano dal miglioramento della prestazione energetica degli impianti di refrigerazione, ma anche dall’attuazione in seno al gruppo di un programma interno, “J’€CO ENERGIE ”, che comprende nove parti, fra cui l’ottimizzazione della coordinazione degli impianti di refrigerazione, lo sviluppo di eco-comportamenti e anche un approccio di partenariato con i subappaltatori del mantenimento del freddo. Il gruppo ha anticipato la sostituzione di questi fluidi e/o degli impianti coinvolti (in particolare l’R22) e ha lanciato un programma di riconversione dei suoi impianti privilegiando l’utilizzo di fluidi naturali e perenni (NH3 e CO2). Dal 2006, sono 200.000 i metri cubici di nuove costruzioni e ampliamenti realizzati con refrigeranti naturali. R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | SV ILU P P O S O ST E N IB IL E RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI E RICICLAGGIO RIFIUTI NON PERICOLOSI Procede la strutturazione dell’approccio in materia di raccolta differenziata dei rifiuti non pericolosi, con l’obiettivo che tutti i centri STEF-TFE abbiano integrato pienamente il processo per la fine del 2011. Ogni centro di gestione è stato dotato di un “pacchetto rifiuti”, che raggruppa le pratiche e gli strumenti da utilizzare per assicurare la raccolta differenziata dei rifiuti ordinari e, così, migliorare il loro tasso di riciclaggio e la loro valorizzazione. Per completare l’impiego della raccolta differenziata dei principali rifiuti non pericolosi prodotti dai centri di gestione, quali cartone, pellicole da imballaggio e legno, sono entrate in vigore procedure di trattamento specifiche per altri tipi di rifiuti, come rame, bronzo, ottone, ferro, acciaio, e, infine, carta da ufficio. Inoltre, sono organizzate raccolte per il riciclaggio di materiali elettrici ed elettronici. RIFIUTI PERICOLOSI Da diversi anni lo smaltimento dei rifiuti pericolosi è gestito attraverso canali autorizzati. RIFIUTI PERICOLOSI TIPOLOGIA STIMA ANNUALE MODALITÀ DI TRATTAMENTO Fluidi refrigeranti R22, R404 A, R407A, R410A, R134a 2,5 TONNELLATE Recupero e smaltimento attraverso canali autorizzati nel corso di operazioni di smantellamento degli impianti e di manutenzione (soprattutto dell’HCFC-R22) Fluide regrigeranti Ammoniaca, CO2 20 TONNELLATE DI ALCALI 3,5 TONNELLATE DI NH3 FORMA GASSOSA Recupero sotto forma di ammoniaca (NH3) o alcali (NH4OH) nel corso di operazioni di smantellamento degli impianti e di smaltimento attraverso canali autorizzati Liquidi di raffreddamento CIRCA 26.000 LITRI Circuiti chiusi con scarico ogni tre anni Lubrificanti usati 130.000 LITRI 118.500 l. per veicoli + 11.500 l. Unità di refrigerazione. Ricuperatore autorizzato PCB/PCT 3 TONNELLATE Eliminazione attravero i canali autorizzati con distinta di monitoraggio dei rifiuti POLITICA DI ACQUISTI SOSTENIBILI Per applicare la propria politica in tutti i processi e tramite tutti i mezzi utilizzati, STEF-TFE ha deciso di coinvolgere partner e fornitori nella propria politica di sviluppo sostenibile e tiene conto di criteri di natura ambientale e sociale nella propria politica di acquisti. I team interni di acquirenti hanno ricevuto una formazione sulla politica di acquisti responsabili del gruppo ed è stato elaborato un piano di azione “acquisti sostenibili”, che fra le varie cose prevede l’inclusione dei principali partner e fornitori nei progetti di implementazione di soluzioni tecniche più sostenibili. SVILUPPO DI SOLUZIONI DI SETTORE INNOVATIVE, EFFICIENTI E SOSTENIBILI Il secondo asse su cui sono imperniati gli impegni che il gruppo si è assunto in materia di sviluppo sostenibile concerne lo sviluppo di soluzioni per il trasporto e la logistica che permettano di far avanzare la supply chain “verde”, sia a livello dell’organizzazione dei flussi, sia per quanto concerne le soluzioni tecniche. OTTIMIZZAZIONE DEL TRASPORTO Uno degli elementi chiave per ridurre i chilometri percorsi e, di conseguenza, le emissini di gas serra e altri inquinanti sta nell’ottimizzazione e massificazione del traspor to. STEF-TFE implementa soluzioni di miglioramento in questo settore. SVI LU P P O S O ST E N IB IL E | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 29 SVILUPPO SOSTENIBILE AMBIENTE SVILUPPO DELLA MUTUALIZZAZIONE DEGLI STOCK L’obiettivo perseguito è quello di raggruppare gli stock di più aziende nello stesso deposito per realizzare un trasporto massificato in uscita. Questo nuovo tipo di schema di organizzazione logistica fornisce, oltre a vantaggi competitivi in termini di qualità del servizio (aumento della frequenza di consegna senza aumento dello stock, riduzione delle rotture di stock) e di ottimizzazione dei costi, il vantaggio di ridurre significativamente i chilometri percorsi. STABILIZZAZIONE DELLA RETE DEI PUNTI DI MASSIFICAZIONE DEL TRASPORTO La rete di trasporti STEF-TFE ha consolidato il proprio sistema di punti di massifi cazione (hub di trasporto) per le piattaforme della grande distribuzione (iper- e supermercati) in Francia. Si tratta di un sistema che permette di raggruppare i fl ussi di una stessa regione per massificarli verso le piattaforme degli iper- e supermercati di uno stesso settore. Attualmente la rete è in grado di proporre offerte di servizi di collettame in linea o ottimizzati su tutto il territorio francese. SISTEMI DI BORDO L’impiego per tutto il parco veicoli di sistemi di bordo con funzioni di geo-localizzazione è ormai effettivo. Questo dispositivo consente di ottimizzare i circuiti e, in particolare, di ridurre i chilometri percorsi a vuoto. Sono in corso sperimentazioni per met tere in pratica l’interoperabilità con altri sistemi, compresi quelli dei subappaltatori principali, al fine di ottimizzare il traspor to in una zona più ampia. SOLUZIONI TECNICHE ALTERNATIVE ED INNOVATIVE La messa a punto di nuove soluzioni tecniche più efficienti e rispettose dell’ambiente richiede un approccio innovativo che STEF-TFE ha rafforzato nel 2010. TRASPORTO MULTIMODALE test freddo criogenico di bordo con Air Liquide STEF-TFE esplora le opportunità di sviluppo di trasporti strada-rotaia e sta testando certi segmenti di tratte ferroviarie, in partenariato con alcuni clienti. Il gruppo è azionista di lunga data della società Froid Combi che opera nel trasporto multimodale fra Avignone e Perpignan, fino a Parigi e Lille utilizzando casse mobili. Nel 2010, STEF-TFE ha studiato l’attuazione del trasporto merci su strada per alcune aziende su nuove linee di trasporto combinato, in particolare il passaggio del trasporto merci su strada alla linea ferroviaria Rennes-Lione, a partire dal primo trimestre del 2011. 30 FREDDO CRIOGENICO La sostituzione su larga scala dei fluidi refrigeranti sintetici utilizzati dalle unità di refrigerazione dei veicoli con azoto liquido, che non emette CO 2 , rappresenta senza dubbio un progresso. A partire dal 2007, STEF-TFE conduce, nell’ambito di una partnership industriale, campagne di test e sviluppo di unità di refrigerazione funzionanti ad azoto. Un semirimorchio di prova sarà testato 2011, in situazione di utilizzo reale. VEICOLI ELETTRICI E IBRIDI STEF-TFE partecipa allo sviluppo di veicoli refrigerati “verdi”, elettrici o ibridi, in collaborazione con alcuni costruttori. Nel 2010, STEF-TFE ha intensifi cato test e sperimentazioni su tali veicoli, che sono ancora da considerare prototipi. Nel 2011, nel quadro del progetto “logistica urbana”, STEF-TFE R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | SV ILU P P O S O ST E N IB IL E 1 A CERTIFICAZIONE HQE® PER UN DEPOSITO FRIGORIFERO: STEF LES ESSARTS (VANDEA) sperimenterà, in partenariato con alcuni distributori e altri soggetti interessati, l’utilizzo di veicoli elettrici per giri di consegna in centro città. IMMOBILIARE STEF-TFE gestisce regolarmente, attraverso la filiale dedicata IMMOSTEF, cantieri edili in Francia e in Europa per conto proprio e per conto dei suoi clienti. Questo know-how ha portato STEF-TFE a contribuire, nell’ambito della Commissione di sviluppo sostenibile dell’AFILOG, all’elaborazione di un’appendice alla documentazione di riferimento HQE® per gli edifici frigoriferi, pubblicata nell’aprile del 2010. Nel quadro di un’operazione pilota relativa a questa nuova documentazione di riferimento, STEF-TFE ha testato e ottenuto la certificazione HQE® per il deposito di STEF a Les Essarts, in Vandea (25.000 m3 in regime di freddo negativo). Le nuove costruzioni di STEF-TFE terranno conto, attraverso una documentazione di riferimento per il gruppo, dei principali criteri di questa prima documentazione di riferimento HQE® specifica per gli edifici frigoriferi. LA POLITICA DI SVILUPPO SOSTENIBILE DE LA MÉRIDIONALE Il 24 novembre 2010, nel cantiere navale Brodosplit (Croazia), è stata varata la nuova nave ro-ro (roll-on/roll-off) de La Méridionale chiamata “Piana”. La Méridionale ha scelto di inserire questa nave, che entrerà in servizio nel corso del 2011, nella categoria di “nave pulita”, il che richiede il rispetto dei più rigorosi criteri ambientali, in particolare il controllo e la riduzione delle emissioni inquinanti in mare e nell’aria. Questi criteri sono stabiliti e verificati dall’organismo di certificazione indipendente Bureau Veritas. Come per le altre tre navi che compongono la flotta attuale de La Méridionale, la “Piana”sarà certificata ISM, ISO 9001 e ISO 14001. Le specifiche di questa nuova nave sono inedite: • progettazione di eliche e carena ottimizzate per la velocità commerciale; • rivestimento in silicone dello scafo per ridurre l’attrito; • integrazione di tecnologie avanzate per ottimizzare la combustione, al fine di ridurre il consumo di energia fossile; • dispositivo di trattamento delle acque di zavorra per evitare il rilascio accidentale di organismi acquatici; Primo centro progettato con approccio HQE per un’azienda agroalimentare • strumenti di raccolta e trattamento dei rifiuti e degli effluenti; • sistema di condivisione delle osservazioni in materia di avvistamento dei cetacei nell’ambito della salvaguardia di questa specie. Questa è la prima nave nuova che soddisfi i nuovi requisiti francesi in materia di accessibilità a bordo. Inoltre, sulla scia delle azioni intraprese per la certificazione ISO 14001 ottenuta nel 2009 in merito all’attuazione del Sistema di Gestione Ambientale (EMS), La Méridionale porta avanti il suo programma ambientale e continua a compiere tutti gli sforzi possibili per ridurre la propria dipendenza da combustibili fossili, per evitare di inquinare e, infine, per salvaguardare i mammiferi marini. La Méridionale ha calcolato il proprio bilancio del carbonio e si è fissata un obiettivo globale di riduzione delle emissioni di CO2 pari al 6,5%. Nel 2010, questo obiettivo è stato raggiunto per quanto riguarda il consumo di combustibile, che rappresenta il 78% delle emissioni totali. Più in generale, le azioni e le scelte strategiche de La Méridionale sono guidate da un monitoraggio e una verifica costanti della regolamentazione in materia di ambiente e dall’anticipazione degli sviluppi tecnologici. SVI LU P P O S O ST E N IB IL E | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 PIANA: Primo cargo classificato “nave pulita” 31 RISCHI DEL GRUPPO IN RAGIONE DELLA SUA ATTIVITÀ, INCENTRATA SU DERRATE DEPERIBILI, IL GRUPPO È ESPOSTO A DIVERSI RISCHI DI GESTIONE. I RISCHI PRINCIPALI CONCERNONO LA DISTRUZIONE DEGLI STRUMENTI DI GESTIONE E L’INTERRUZIONE DELLA CATENA DEL FREDDO CON CONSEGUENZE SULLE MERCI AFFIDATEGLI RISCHI LEGATI ALL’ATTIVITÀ Nel caso in cui si verificassero incidenti di questa natura, l’organizzazione del gruppo e la strutturazione a rete dei suoi impianti, in particolare sul territorio nazionale, gli permetterebbe di affrontare in tempi brevi l’impossibilità di utilizzare una o più delle sue risorse operative. Pertanto le conseguenze di un rischio di incendio appaiono limitate a livello del gruppo e comunque il numero di depositi e piattaforme gestite permetterebbero di trasferire rapidamente, se necessario, i flussi interessati dall’incidente a un altro centro. Questo problema è particolarmente evidente nel caso delle attività di collettame, il cui funzionamento in rete si situa proprio nel cuore del dispositivo. Questo è il motivo per cui la Direzione di Gestione ha la responsabilità costante di prevedere e attuare soluzioni che garantiscano la continuità operativa nonostante i rischi che potrebbero concretizzarsi (climatici, di ordine sociale o accidentale). Le risorse immobiliari del gruppo sono dotate di sistemi per registrare la temperatura durante il funzionamento e di sistemi di monitoraggio remoto per i periodi non operativi, vale a dire dal venerdì sera al lunedì mattina per i depositi frigoriferi e da sabato a mezzogiorno a domenica sera per le piattaforme di trasporto. L’obiettivo è dunque garantire il mantenimento della catena del freddo e ridurre al minimo il rischio di distruzione di un edificio in seguito allo scoppio di un incendio. di messa in sicurezza dei propri centri in modo da minimizzare la possibilità che si verifi chi un sinistro e per ridurne al minimo l’eventuale portata. Consapevole di dipendere dai fl ussi di informazioni che circolano ogni giorno e dalla loro sicurezza, il gruppo presta particolare attenzione alla protezione dei dati e al loro rapido recupero in caso di incidenti che interessino le CPU. Allo stesso modo, la messa in sicurezza dei dati e il mantenimento dell’inviolabilità dei sistemi informatici rappresentano un aspetto fondamentale del rapporto con i clienti del gruppo. Il gruppo dispone, grazie ai contratti di assicurazione stipulati, sia per danni e/o perdite di attività sia in termini di responsabilità civile, di una copertura il più possibile adattata alle responsabilità che assume. Una politica prudente in materia di garanzie e franchigie, rinnovata periodicamente per rispondere all’evoluzione dei mercati e alla crescita del gruppo, unita a una politica volontaristica di prevenzione e formazione, riduce l’esposizione del gruppo alle conseguenze di un importante disastro. Ogni anno STEF-TFE dedica una notevole quantità di investimenti alla politica di prevenzione e 32 R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | R IS C H I D E L GR U P P O RISCHI DEL MERCATO RISCHIO LEGATO ALLA LIQUIDITÀ I fabbisogni di tesoreria del gruppo sono assicurati, in via principale, dalle linee di credito concesse a livello della società madre. Al 31 dicembre 2010 STEF-TFE possiede 19 linee di credito confermate a medio termine, per un totale di 129 milioni di euro. Queste risultano utilizzate per 73 milioni al 31 dicembre 2010. I prelievi sono effettuati per periodi compresi tra i 10 giorni e i tre mesi e maturano l’interesse in vigore alla data del prelievo. Queste linee di credito prevedono una scadenza dai 3 ai 5 anni. La società STEF-TFE dispone anche di crediti una tantum per un totale di 22 milioni di euro, di cui 17 milioni di euro utilizzati al 31 dicembre 2010 e di autorizzazioni a scoperti, senza scadenza prevista, per un totale di 54 milioni di euro, di cui 6 utilizzati al 31 dicembre 2010. Le linee di credito confermate, non utilizzate, le autorizzazioni a scoperti disponibili e i crediti una tantum, combinati a una buona pianificazione dei flussi, garantiscono al gruppo una gestione ottimale del suo rischio legato alla liquidità. Alcune linee e prestiti (prestito OBSAAR compreso) prevedono impegni da parte del gruppo, in particolare il rispetto degli indici finanziari. Gli indici principali sono i seguenti: EBITDA / Oneri finanziari netti superiori a 6 (6,5 per l’OBSAAR) e Indebitamento Netto / Fondi Propri inferiori a 1,6 o 1,7 (1,7 per l’OBSAAR). Al 31 dicembre 2010 il gruppo rispetta l’insieme degli impegni previsti dai finanziamenti di cui dispone. RISCHIO LEGATO AL TASSO DI INTERESSE L’indebitamento finanziario consolidato del gruppo è sostanzialmente a tasso variabile, sia nel caso di concessioni a breve termine su linee confermate o di indebitamento sotto forma di leasing e di prestito ipotecario a lungo termine che costituiscono le due modalità abituali di finanziamento delle immobilizzazioni. L’obiettivo del gruppo in termini di gestione del rischio legato al tasso di interesse consiste nel perseguire una logica di micro-copertura in proporzione alla stipula di nuovi contratti di finanziamenti immobiliari. Questa politica di copertura del gruppo deve permettere a termine di ottimizzare il costo degli strumenti di copertura dei debiti sottostanti migliorando la sua efficacia e rispettando gli obblighi contabili in termini di contabilità a copertura. In Francia, 3 nuovi swap di tassi di interesse pari a un importo di circa 17 milioni di euro si sono andati a sommare agli 8 swap di tassi sottoscritti tra il 2008 e il 2009, portando così a un totale di nozionale cumulato di 65 milioni di euro. Si tratta di swap di tassi perfettamente addossati ai finanziamenti a lungo termine e dal nozionale ammortizzabile. La loro scadenza è in funzione della durata del finanziamento sottostante, ovvero tra i 10 e 12 anni. In Spagna, la filiale SDF Iberica possiede ancora uno strumento a macro-copertura istituito nel 2006 al fine di coprire un rischio legato ai tassi su contratti di finanziamento sotto forma di leasing, indicizzati su tasso variabile. Si tratta di uno swap dal nozionale di 6 milioni di euro, che scadrà nel gennaio 2011. In Italia, la filiale Cavalieri possiede uno swap di tassi perfettamente addossato al finanziamento della piattaforma di Tavazzano, pari a un nominale di 12 milioni di euro, la cui scadenza è prevista nel 2022. RISCHIO LEGATO AI CREDITI Grazie al fatto che nessun cliente rappresenta oltre il 10% del fatturato del gruppo, il rischio che la défaillance di uno di questi possa avere ripercussioni pesanti sui risultati del gruppo è limitato. Alla fine del 2009, il gruppo STEF-TFE ha esteso il perimetro del suo contratto di assicurazionecredito a tutti i paesi europei in cui opera al fine di coprire il rischio di défaillance dei suoi clienti. RISCHIO LEGATO AL CAMBIO I flussi in valute diverse dall’Euro rimangono sostanzialmente in equilibrio rispetto alla zona Euro e quindi non si creano rischi legati alla posizione di cambio. RISCHIO LEGATO AL GASOLIO In qualità di grande consumatore di gasolio, STEF-TFE è esposta alle variazioni del prezzo di questo carburante e, per il momento, non prevede di procedere ad acquisiti di strumenti a copertura. Oltre ai meccanismi di ripercussione di queste variazioni, il gruppo privilegia soprattutto l’ottimizzazione degli acquisti con acquirenti dedicati e istituendo misure volte alla riduzione dei consumi. RI SCHI D E L GR U P P O | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 33 BILANCIO CONSOLIDATO FATTURATI L’ANNO 2010 È STATO CARATTERIZZATO DA UN FATTURATO IN AUMENTO DEL 3,7%, PARI A UNA CRESCITA ESCLUSIVAMENTE ORGANICA CHE HA BENEFICIATO DELL’AUMENTO DELLA SOVRATTASSA “ENERGIA”, CHE RAPPRESENTA POCO PIÙ DI UN PUNTO PERCENTUALE DI CRESCITA. La crescita dell’attività ha conosciuto nel secondo semestre un’accelerazione riguardante tutte le attività del gruppo, tranne il marittimo, rimasto stabile nel corso dell’anno. L’effetto perimetro non è significativo e si limita alla presa in considerazione della filiale svizzera SGF per 12 mesi, invece degli 11 del 2009. FATTURATO PER ATTIVITÀ CUMULO ANNUALE in milioni di euro 2010 2009 Trasporto Francia 1.061,9 1.041,9 + 1,9 % Logistica Francia 371,2 360,6 + 2,9 % STEF-TFE International Subtotale 386,0 367,8 + 4,9 % 1.819,1 1.770,3 +2,8 % Marittimo Altre attività (dont attività commerciali) Totale 87,6 87,8 - 0,2 % 150,7 125,8 + 19,8 % 2.057,4 1.984,0 +3,7 % TRASPORTO FRANCIA LOGISTICA FRANCIA La rete Trasporto Francia ha fatto registrare un incremento del 1,9% del fatturato, nonostante il maltempo, all’inizio dell’anno e a dicembre, quando le nevicate hanno portato a un calo delle fatturazioni e a significativi costi aggiuntivi per continuare ad assicurare la qualità dei servizi. Il polo Logistica Francia finisce l’anno con una riduzione dell’attività di deposito tradizionale di surgelati, per la quale si registra un tasso di riempimento pari all’82,5%, inferiore a quello del 2009 (85%). L’ambiente è ancora segnato dagli effetti dell’applicazione della Legge di modernizzazione dell’economia sull’accelerazione dei flussi. Questa buona prestazione globale è dovuta al ritorno alla crescita dei volumi (+1,3% in termini di tonnellaggio trasportato, senza organizzazione di trasporto) che ricompensa una politica commerciale di riconquista e lo sforzo effettuato nei confronti dei clienti circa i prezzi. L’erosione dei prezzi si è attenuata a partire dalla fine del 2010 con l’attuazione di una rivalutazione tariffaria. 34 variazione in % La logistica dei flussi dinamici, invece, è molto vivace, soprattutto per i clienti nel settore della ristorazione collettiva, il cui fatturato per le attività commerciali aumenta sensibilmente. La logistica per i clienti degli iper- e supermercati mostra un aumento delle fatturazioni e l’insieme di queste attività di logistica rappresenta ormai quasi il 52% del fatturato totale della logistica. R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | B I L A N C I O C O N S O L I DATO STEF-TFE INTERNATIONAL Questo settore ha confermato il suo ruolo di rilancio di crescita per il gruppo con un fatturato in crescita del 4,9% rispetto all’anno, ripartiti come segue: FATTURATO DELLE ATTIVITÀ EUROPEE in milioni di euro 2010 2009 Fatturato totale 2.057 1.984 93,5 92,2 Fatturato delle filiali europee 368,6 353,2 di cui penisola iberica 165,4 160,3 di cui Italia 142,9 136,8 di cui Benelux 34,5 32,2 di cui Svizzera 15,2 12,0 di cui Gran Bretagna 10,6 11,9 Fatturato delle filiali esclusivamente dedicate all’’Export * * Certe fi liali dedicate all’export rientrano nel perimetro di STEF-TFE Transport. MARITTIMO L’anno 2010 è stato caratterizzato dall’arrivo di un nuovo concorrente da Tolone e un forte aumento dell’offerta di trasporto marittimo tra la Corsica e il continente. Anche se il Sud completa con successo l’anno con un incremento del 3,8% nel numero di passeggeri trasportati nel mese di dicembre 2010, il traffico annuale verso la Corsica registra un calo complessivo del 6,9% dei passeggeri e superiore 1,7% nel trasporto merci rispetto al 2009. Il miglioramento degli introiti a bordo delle navi permette di mantenere un fatturato stabile sull’anno in corso. ATTIVITÀ COMMERCIALI E ALTRE ATTIVITÀ Questo segmento è in crescita del 20% e rappresenta un fatturato complessivo pari a 150,7 milioni di euro. La maggior parte di questo importo dipende dalle attività commerciali riguardanti le merci realizzate per clienti della ristorazione collettiva, la quale è in crescita quasi del 25% rispetto all’anno e raggiunge i 141,7 milioni di euro. Le altre attività sono in declino, come la riduzione delle entrate immobiliari di locazione, a seguito della cessione di un edifi cio a uso uffici nel corso dell’anno. AGROSTAR ha generato un fatturato esterno di 3,4 milioni di euro, contro i 3 milioni di euro del 2009. B I L A N C I O C O N S O L I DATO | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 35 RISULTATI IL GRADUALE MIGLIORAMENTO DELL’AMBIENTE ECONOMICO NEL CORSO DELL’ANNO 2010 SI È RAPIDAMENTE RISPECCHIATO NEI RISULTATI CHE MOSTRANO UN INCREMENTO DEL 7,2% DEL MARGINE OPERATIVO LORDO E DEL 20,1% DEL RISULTATO NETTO DI COMPETENZA DEL GRUPPO. CONTO ECONOMICO SEMPLIFICATO in milioni di euro 2010 2009 variazione in % 2.057 1.984 +3,7 Utile operativo 80,6 75,2 +7,2 Risultato finanz ario (11,8) (13,8) +14,7 Utile ante imposte 68,8 61,4 +12,2 (22,3) (18,3) Fatturato Oneri tributari Parte delle imprese consolidate Risultato netto di cui quote del gruppo di cui interessi di minoranza Il graduale miglioramento dell’ambiente economico nel corso dell’anno 2010 si è rapidamente rispecchiato nei risultati che mostrano un incremento del 7,2% del margine operativo lordo e del 20,1% del risultato netto di competenza del gruppo. La progressione del margine operativo lordo è legata all’attività, ma rifl ette anche una riduzione sul piano fiscale, con il gruppo che realizza economie attraverso il passaggio dalla tassa professionale al nuovo Contributo Economico Territoriale. Se ci sono plusvalenze su cessioni immobiliari per un importo di 11,6 milioni di euro, il margine operativo lordo realizzato nel 2010 è stato penalizzato da oneri eccezionali, in particolare le spese di costituzione del finanziamento della nuova nave “PIANA”(-4,4 milioni di euro) e la svalutazione di attività immateriali per -4,3 milioni di euro. Considerate le voci eccezionali, il margine operativo corrente (risultato operativo con la rielaborazione degli altri oneri e proventi 36 R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | R IS ULTAT I 1,0 + 0,4 47,6 43,5 +9,4 47,2 39,3 +20,1 0,3 4,1 - operativi) è pari a 76,4 milioni di euro nel 2010 (3,7% del fatturato) contro i 64,4 milioni di euro del 2009 (3, 2% del fatturato), con un incremento di mezzo punto di base. Questo miglioramento è legato all’effetto per l’intero anno di varie misure di riduzione dei costi attuate dal gruppo nel 2009 e si traducono in una migliore produttività dei team, con le spese di personale stabili rispetto a un’attività in aumento. Il risultato finanziario è migliorato anche di quasi 2 milioni di euro nel corso dell’anno grazie a due fattori: l’ottimizzazione della necessità di capitale circolante, permessa da una buona qualità di gestione e da una rapida risoluzione delle controversie, e l’ulteriore calo dei tassi di interesse, di cui il gruppo ha pienamente beneficiato. La strategia di copertura parziale del debito del gruppo avviata all’inizio del 2009 si è protratta nel 2010, permettendo di contenere l’aumento dei costi dei finanziamenti nonostante la ripresa dei tassi di interesse sul finire dell’anno. Gli oneri tributari registrati nel conto economico sono pari a 22,3 milioni di euro, in crescita del 21,8% rispetto all’esercizio precedente, che comprendeva operazioni non imponibili (badwill e svalutazione di goodwill per un ammontare netto di 3,2 milioni di euro). Il tasso effetivo di imposta sale così al 32,3% (contro il 29,8% del 2009) in ragione di un calo degli utili soggetti alla tassazione sul tonnellaggio e alla svalutazione dell’attività da imposte differite in Italia (1 milione di euro), parzialmente compensati dal risparmio derivante dall’ammortamento fiscale della nuova nave. Dopo aver preso in considerazione le quote-parti del risultato netto delle imprese associate, il risultato netto ammonta a 47,6 milioni di euro rispetto ai 43,5 milioni di euro dello scorso esercizio, vale a dire un incremento del 9,4%. Il risultato netto del gruppo è salito del 20,1%, a 47,2 milioni di euro, grazie all’impatto dell’ingresso nel capitale della CMN a fine 2009, che consente ora di ridurre la quota di risultato attribuibile a terzi. Il gruppo ha mantenuto un impor tante programma di investimenti nel 2010 con il versamento di nuovi acconti di costruzione della nave“PIANA” (75 milioni di euro) e la costruzione di nuovi depositi in Francia (Vire, Brive, Strasburgo) e in Europa (Madrid, Porto). Nonostante questi sviluppi, il gruppo è riuscito a mantenere un livello stabile del debito nell’arco di tutto il periodo, grazie al miglioramento dell’autofinanziamento (117,7 milioni di euro contro i 109,6 milioni di euro del 2009) e la realizzazione di diverse vendite di attività immobili per € 31 milioni. I fondi propri si sono rafforzati nel 2010 e permettono di prevedere, con il calo degli investimenti programmati nel marittimo, una riduzione del tasso di indebitamento nel 2011. I RISULTATI DELLA SOCIETÀ MADRE Dalla suddivisione in filiali delle attività operative nel 2008, la società STEF-TFE è una holding pura che non possiede altro che complessi immobiliari dati in locazione alle società di gestione. Il fatturato, che consiste in locazioni e servizi prevalentemente infragruppo, è pari a 11,1 milioni di euro, contro gli 11,9 milioni di euro del 2009. I proventi imputabili a terzi, ripresa su svalutazioni e altri proventi, sono pari a 29 milioni di euro, contro i 31,3 del 2009. I costi di gestione sono aumentati fino a 22,3 milioni di euro, contro i 21,9 milioni di euro del 2009, e restano contenuti grazie al risparmio realizzato sull’insieme dei costi generali della sede. I costi del personale toccano i 7,3 milioni di euro, mentre la posizione degli ammortamenti e accantonamenti passa da 8,5 a 8,4 milioni di euro. L’incremento delle imposte e delle tasse pari a 0,4 milioni di euro è dovuto all’effetto di scompensazione di tasse rifatturate alle filiali del gruppo. Il risultato di gestione risulta avere un utile di 0,2 milioni di euro, contro i 4,5 milioni di euro del 2009. I prodotti finanziari, principalmente costituiti da proventi di partecipazioni, sono pari a 23,1 milioni di euro contro i 20,2 milioni di euro del 2009, a causa dell’aumento dei dividendi versati dalle filiali del gruppo. Altri interessi e proventi R IS ULTAT I | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 37 RÉSULTATS assimilabili sono aumentati di 2,7 milioni di euro, in seguito alla constatazione di un premio di fusione conseguente al trasferimento di tutte le attività di una filiale. un terreno a Perpignan. Gli oneri finanziari tengono conto di un accantonamento per impegni finanziari relativo al finanziamento della nave “Piana” per 4,3 milioni di euro. In totale, ammontano a 12,1 milioni di euro e portano a un utile ante poste eccezionali e ante imposte pari a € 11,2 milioni. Se nel 2009 l’azienda aveva oneri tributari per 0,9 milioni di euro (STEF-TFE è responsabile di gruppo fiscale), un provento di 3,4 milioni di euro è stato incluso per il 2010. Infatti, il regime di integrazione fiscale previsto dall’articolo 223 A del CGI consente, in particolare in virtù del principio di compensazione fra i diversi risultati delle società del gruppo, di ottenere un ricavo da imposte. L’utile eccezionale, che nel 2009 ammontava a 0,1 milioni di euro, passa a 2,2 milioni di euro, con la plusvalenza realizzata sulla cessione di Infine, il risultato netto della società madre è beneficiario di 17,2 milioni di euro, contro i 18,9 milioni di euro del 2009. PROPOSTA DI ASSEGNAZIONE DEL RISULTATO ATTIVO Risultato dell’esercizio 17.169.935 € Riporto a nuovo 57.554.574 € Per un totale disponibile di 74.724.509 € L’assegnazione avverrà come segue: Alla distribuzione di un dividendo di 1,25 € per azione O una distribuzione globale di 16.894.561,25 € Riporto a nuovo fino a 57.829.947,75 € Si precisa che se, al momento del pagamento, la società detenesse qualcuna delle azioni proprie, la somma corrispondente all’importo del dividendo che non fosse stata versata per queste azioni, sarebbe assegnata al conto riporto a nuovo. 38 R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | R IS ULTAT I DIVIDENDI DISTRIBUITI PER I TRE ANNI PRECEDENTI Esercizio Dividendo netto per azione Totale ricavi per azione 2007 1,00 1,00 2008 1,05 1,05 2009 1,05 1,05 Ai sensi dell’articolo 223 quinquies del CGI(Codice Generale delle Imposte), si afferma che non ci sono state spese generali che hanno portato a reintegrazione nel reddito imponibile ai sensi dell’articolo 39-5 dello stesso Codice. TABELLA DI MONITORAGGIO DEI SALDI FORNITORI PER DATA DI SCADENZA Saldo fornitore al 31.12.2010 17.086.867 di cui con scadenza Oltrepassata da 1 a 31 giorni da 32 a 61 giorni oltre 777.056 15.850.090 412.389 47.332 EVOLUZIONE DEL PERIMETRO – PARTECIPAZIONE E CONTROLLO NEL CORSO DELL’ESERCIZIO SCORSO. CREAZIONE DI SOCIETÀ • Costituizione della PIANA SNC, originariamente denominata SNC ROPAS 468, il cui scopo è detenere il cargo misto “Piana”, che sarà noleggiato dalla Compagnie Méridionale de Navigation, « La Méridionale » e di proprietà al 45% di STEF-TFE (il resto è detenuto da alcuni istituti bancari che partecipano al finanziamento della nave). RISTRUTTURAZIONI INTERNE IN FRANCIA E IN EUROPA • Assorbimento della Compagnie Frigorifique Française SAS (C.F.F.) da parte di STEF-TFE SA; • assorbimento della società Cryologistic SAS da parte di Cryologis Développement SAS, seguito dall’assorbimento di quest’ultima da parte di STEF-TFE SA; • assorbimento della SIC Vendargues le Serpolet da parte di STEF-TFE Transport SAS; • Spagna: assorbimento delle imprese Immostef Alcala SL e Immostef New Torrejon SL da parte della società Immostef • Espana SL (ex Los Olivos Immostef SL). MODIFICA DELLA PARTECIPAZIONE • Svizzera: un aumento ulteriore della partecipazione nella Société des Gares Frigorifiques et Ports Francs de Genève SA (S.G.F.), già detenuta al 98,42%. R IS ULTAT I | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 39 GOVERNANCE CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE MODIFICHE INTERVENUTE ALL’INTERNO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE In seguito alla fusione-assorbimento della società Atlantique Participations, il 27 gennaio 2010 la società Atlantique Management è stata cooptata come Amministratore dal Consiglio di Amministrazione. Questa cooptazione è stata ratificata dall’assemblea generale degli azionisti il 19 maggio 2010. Il mandato di Amministratore di Alain Bréau è stato rinnovato per un periodo di 6 anni in quella stessa assemblea. Nel gennaio del 2011, è avvenuto il decesso di Henri Bouvatier. MANDATI E MANSIONI ESERCITATI DAGLI AMMINISTRATORI Nel corso dell’esercizio scorso, Francis Lemor, Presidente Direttore Generale, Amministratore dal 1983, ha esercitato i mandati seguenti: • Amministratore di La Compagnie Méridionale de Navigation (CMN) • Amministratore di SDF Iberica • Amministratore della società UEF • Rappresentante permanente della società UEF al consiglio di amministrazione della società Atlantique Management • Presidente del consiglio di amministrazione di Comexposium Nel corso dell’esercizio scorso, Bernard Jolivet, Vicepresidente e Direttore Generale Delegato, Amministratore dal 1996, ha esercitato i mandati seguenti: • Presidente Direttore Generale di Atlantique Management • Presidente Direttore Generale di IMMOSTEF • Presidente di STEF-TFE Transport SAS • Presidente di Atlantique SA e Amministratore di SDF Iberica (Spagna) • Amministratore di TFE Benelux • Amministratore di Cavalieri Trasporti Spa e di Cavalieri Fin Srl (Italia) • Amministratore di TFE International Limited (Regno Unito) 40 R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | GOV E R N A N C E • Rappresentante permanente di STEF-TFE al consiglio di amministrazione di E.F.L. (Entrepôts Frigorifiques du Léon) e di STEF-TFE Transport al consiglio di Transcosatal Finances Nel corso dell’esercizio scorso, Jean-Charles Fromage, Diret tore Generale Delegato, Amministratore dal 2005, ha esercitato i mandati seguenti: • Direttore Generale Delegato di STEF-TFE Transport SAS • Amministratore di Atlantique Management, Compagnie Méridionale de Navigation (CMN) e di Transcosatal Finances (Francia) • Presidente del consiglio di amministrazione di SDF Iberica (Spagna), dirigente di SDF Portogallo • Presidente del consiglio di amministrazione di TFE Benelux e Amministratore di STEF Benelux • Presidente del consiglio di amministrazione di Cavalieri Fin Srl, Cavalieri Trasporti Spa e Amministratore di TFE DA Spa (Italia) • Amministratore di TFE International Limited (Regno Unito) e di SGF (Svizzera) • Rappresentante permanente di STEF-TFE Transport al consiglio di amministrazione di Froid Combi e di STEF-TFE al consiglio di amministrazione di IMMOSTEF Le funzioni e i mandati dei membri del consiglio di amministrazione, oltre a Lemor, Jolivet e Fromage, sono, per le funzioni al di fuori della società STEF-TFE S.A., i seguenti: Gilles Bouthillier Amministratore dal 1997 Presidente di Worms Management Services, Amministratore di Worms Services Maritimes e di Financière de Ser vices Maritimes, Amministratore di Worms Asia Limited. Alain Bréau Amministratore dal 2004 Presidente Direttore Generale di Mory SA, Presidente di CFSIS SAS, dirigente della SCI du 4, rue du Hoguet. Robert de Lambilly Amministratore dal 2007 Presidente di STIM d’Orbigny, Presidente del consiglio di amministrazione di La Compagnie Méridionale de Navigation (CMN). Eric Giuily Amministratore dal 1992 Dirigente di Clai SAS, Amministratore di Socoma (cooperativa di movimentazione portuale di Marsiglia), Amministratore di Groupe Moniteur Holding. Christian Guilbert Amministratore dal 1996 Presidente di SAS ITS, Amministratore di CIEH, dirigente della SNC FFSG e di ST Germain Participations. Emmanuel Hau Amministratore dal 2007 Presidente del consiglio di sorveglianza di Autogrill Restauration Services, membro del consiglio di sorveglianza di Sterling Strategic Value e Amministratore di Aedian SA. Dominique Thénault Amministratore dal 2009 Presidente del consiglio di sorveglianza del Fondo Comune di Investimento aziendale di STEF-TFE. M. Dominique Nouvellet Amministratore dal 2003 Presidente di Siparex Associés e di Sigefi Ser vices, Amministratore dell’ANSA, di Tuninvest Finance Group (Tunisia), di Morocco Capital Invest (Marocco) e di Beltone Financial (Lussemburgo). M. Xavier Ogier du Terrail Amministratore dal 2001 Amministratore di Neville Gestion, sindaco di Cofitem. Allianz Vie, rappresentata da Pier Riches Amministratore dal 1997 Pier Riches è Presidente del consiglio di amministrazione del GIE Allianz Investment Management Paris, vicepresidente del consiglio di sorveglianza di AGF Private Equity (SA), membro del consiglio di sorveglianza di Oddo et Cie SCA e di Allianz Nederland Asset Management (Paesi Bassi), Amministratore di Coparc, Arcalis, AVIP, Génération Vie, W Finance e Allianz Banque, Presidente del consiglio di amministrazione della Sociéta Agricola San Felice (Italia), Rappresentante permanente di Allianz France SA al consiglio di amministrazione di Sequana. Atlantique Management, rappresentata da François de Cosnac Amministratore dal 2010 de Cosnac (in precedenza rappresentante della società Atlantique Participations) è Amministratore di Immostef, presidente di UEF, rappresentante legale della società UEF (Presidente della Société Européenne de Logistique du Froid) Presidente del comitato di direzione di Gerignac SA, membro del consiglio dei dirigenti di SOMERVI, dirigente di FDC Conseil Patrimoine, membro del consiglio di sorveglianza di Auris Gestion Privée. Quattro amministratori possono essere considerati indipendenti secondo i criteri del codice di corporate governance delle società quotate Afep-Medef, e si tratta di Bréau, Hau, e Nouvellet Terrail. GOV E R N A N C E | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 41 GOVERNANCE RETIRBUZIONE DEI LEGALI RAPPRESENTANTI La retribuzione del Presidente Direttore Generale e dei direttori generali delegati è fissata dal comitato per le retribuzioni dei legali rappresentanti, composto da Bouthillier e Rich (di questo comitato era membro Bouvatier). Tali retribuzioni sono determinate ogni anno in fuznione delle prestazioni complessive del gruppo e dei dati obiettivi di confronto. I membri del Consiglio di Amministrazione ricevono gettoni di presenza fissati, in tutto, a 60.000 euro da parte dell’assemblea generale degli azionisti. L’assemblea generale degli azionisti del 19 maggio 2010 ha deciso di stanziare una quota-parte aggiuntiva di 12.000 euro per i gettoni presenza, riservata agli amministratori membri dei comitato di verifica. Dominique Thénault, direttore commerciale dell’attività Logistica Francia, è retribuito nell’ambito del suo contratto di lavoro. RETRIBUZIONE, AL NETTO DEI CONTRIBUTI PREVIDENZIALI, CORRISPOSTA AI LEGALI RAPPRESENTANTI GLI AMMINISTRATORI NEL 2010 Gettoni presenza In euro Retribuzione fissa Retribuzione variabile Vantaggi in natura 2010 2010 2010 * 2010 6.339 229.391 152.794 5.016 7.089 200.998 128.410 4.870 24.989 196.062 120.063 5.692 83.367 147.988 78.876 12.166 Amministratori e membri degli organi di Direzione Francis Lemor - Presidente Direttore Generale Bernard Jolivet - Vicepresidente, Direttore Generale Delegato Jean-Charles Fromage - Direttore Generale Delegato Amministratori Gilles Bouthillier 4.839 Henri Bouvatier 1.935 Alain Bréau 1.935 Xavier Ogier du Terrail 7.871 Eric Giuily 2.903 Christian Guilbert 2.903 Robert de Lambilly 6.339 Dominique Nouvellet 8.839 Emmanuel Hau 8.839 Dominique Thénault 4.839 ALLIANZ Vie rappresentata da Pier Riches 2.903 Atlantique Management rappresentata da François de Cosnac 7.839 * versata nel 2010 per l’esercizio 2009 42 R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | GOV E R N A N C E 2.615 In conformità con le disposizioni di cui all’articolo L. 225-102-1 comma 3 del codice di commercio, si precisa che i contratti di lavoro dei Sigg. Jolivet e Fromage contengono clausole specifiche che rientrano nell’ambito degli impegni regolamentati e assunti in precedenza. Entrambi, in caso di licenziamento, beneficiano di un’indennità pari a 18 mesi di stipendio, compresa l’indennità convenzionale. Dispongono anche di una clausola di non concorrenza che ammonta al 50% della loro retribuzione lorda per tre anni. A ciò si aggiunge una clausola di coscienza che consentirebbe loro, in caso di modifi ca della situazione proprietaria, di benefi ciare di un licenziamento e, pertanto, dell’attuazione delle misure sopra descritte. Il Sig. Jolivet beneficia, inoltre, di un preavviso di 12 mesi in caso di licenziamento. Il Sig. Lemor non beneficia di alcuna clausola in base alle disposizioni del presente articolo. In conformità con la legge, gli impegni a favore dei Sigg. Jolivet e Fromage eccedenti i limiti convenzionali sono stati sottoposti al rispetto di criteri di performance che consistono nella realizzazione di una crescita annuale del fatturato e del risultato operativo consolidati pari ad almeno il 3%. Tali impegni sono stati approvati dall’assemblea generale degli azionisti della società. INTERESSIE DEI DIRIGENTI NEL CAPITALE DELLA SOCIETÀ - PIANO DI OPZIONI L’assemblea generale degli azionisti del 13 giugno 2001 ha autorizzato l’attuazione di un piano di opzioni d’acquisto di azioni fino al 1,5% del capitale sociale attuale, o un massimo di 49.723 azioni (198.892 azioni dopo aver moltiplicato per quattro il numero di azioni(1)), assegnate in toto. • - Il 12 dicembre 2001, il consiglio di amministrazione ha concesso 36.086 opzioni di acquisto di azioni a 36 dirigenti del gruppo per un prezzo di acquisto pari a 54,90 euro (o 144.344 opzioni di acquisto a 13,73 euro, dopo la divisione del valore nominale). Il periodo di esercizio di tali opzioni è scaduto il 12 dicembre 2009. • - Il 10 dicembre 2003, il consiglio di amministrazione ha concesso 13.637 opzioni di acquisto di azioni a 21 dirigenti del gruppo per un prezzo di acquisto pari a 65,11 euro (o 54.548 opzioni di acquisto a 16,28 euro, dopo la divisione del valore nominale). (1) - Il valore nominale delle azioni STEF-TFE è stato diviso per quattro e il loro numero di conseguenza moltiplicato per quattro dall’assemblea generale degli azionisti il 21 dicembre 2005. Il numero di opzioni di acquisto di azioni nell’ambito di questo piano è stato ridotto a 49.341, data la perdita del diritto di gestione di alcuni beneficiari. Il prospetto seguente riassume la situazione delle opzioni al 31 dicembre 2010: Numero delle opzioni assegnate Data di inizio esercizio Data di fine esercizio 54.548 10/12/08 10/12/11 Prezzo di sottoscrizione Opzioni esercitate al 16,28 € 34.998 Opzioni annullate Opzioni ancora da eser itare 2.060 17.490 31 dicembre 2010 In conformità con le disposizioni di cui all’articolo L. 621-18-2 del codice monetario e fi nanziario, si precisa che nessun dirigente legale rappresentante ha beneficiato di opzioni di acquisto di azioni al momento dell’assegnazione decisa dal consiglio di amministrazione del 10 dicembre 2003. Il numero di azioni corrispondenti all’esercizio delle opzioni di acquisto delle azioni sarà prelevato sulle azioni di proprietà della Società e destinate a tal fine. GOV E R N A N C E | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 43 INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE ÉVOLUTION DU CAPITAL ET DES DROITS DE VOTE Al 31 dicembre 2010, il capitale sociale ammonta a € 13.515.649 ed è composto da 13.515.649 azioni con valore nominale di 1 euro. Tale capitale non ha subito alcuna variazione nel corso dell’anno. RIPARTIZIONE DEL CAPITALE E DEI DIRITTI DI VOTO AL 31 DICEMBRE 2010 Capitale Diritti di voto Atlantique Management 29,19 36,38 Fndo Comune di Investimento aziendale del gruppo 15,78 19,38 AZIONISTI IN % Société des Personnels de la Financière de l’Atlantique 5,98 7,30 Union Economique et Financière 5,98 6,00 Société Européenne de Logistique du Froid 5,43 3,39 Altri membri dell’azione di concerto 0,47 0,55 62,83 73,00 Subtotale – azione di concerto Bestinver 11,62 7,26 Minosfin 5,53 6,90 Proprie Altre (azionisti con meno del 5 % del capitale) Totale Nel corso del 2010 non si è verificato alcun superamento di soglia. Si ricorda che il 23 dicembre 2009, la società Atlantique Management ha fatto registrare un superamento all’aumento delle soglie del 20% e del 25% del capitale e di un terzo dei diritti di voto. A questo riguardo, l’Autorità dei Mercati 4,43 0,00 15,59 12,84 100,00 100,00 Finanziari (AMF) ha accordato il 26 gennaio 2010 alla società Atlantique Management una deroga all’obbligo di depositare un progetto di offerta pubblica per i titoli STEF-TFE, considerando che il concerto di cui fa parte Atlantique Management possedeva già la maggioranza dei diritti di voto della Società STEF-TFE. DELEGHE DI AUTORITÀ IN MATERIA DI AUMENTO DI CAPITALE Non esiste, al 31 dicembre 2010, delega di autorità in materia di aumento di capitale. La delega accordata al consiglio di amministrazione dall’assemblea generale degli azionisti del 14 maggio 2008 è scaduta il 13 luglio 2010 e non è stata attuata tra il 1° gennaio 2010 e la fine del relativo periodo di valità. ACQUISIZIONE DA PARTE DELLA SOCIETA DI AZIONI PROPRIE Riassunto delle operazioni realizzate durante l’anno dalla Società su azioni proprie: Bilancio annuale al 31/12/2009 Destinazione di azioni proprie Animazione del corso per mezzo di un contratto di liquidità 25.032 Titoli acquistati nel Titoli venduti nel 2010 2010 72.147 Titoli trasferiti durante l’esercizio di opzioni nel 2010 61.416 Bilancio annuale al 31/12/2010 35.763 Copertura di opzioni di acquisto di azioni 43.143 Copertura dei beni mobile ammissibili per all’assegnazione di azioni 501.661 501.661 37.373 37.373 Rimessa in pagamento o in scambio nell’ambito di un’acquisizione Totale 607.209 44 18.625 72.147 61.416 R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | IN FO R M A Z IO N I D I CA R AT T E R E GE N E R A L E 18.625 24.518 599.315 Dalla chiusura dell’esercizio e al 28 febbraio 2011, sono stati esercitati 30 buoni di sottoscrizione e/o acquisto di azioni rimborsabili (BSAAR), così come 1.182 opzioni di acquisto di azioni. PROGRAMMA DI RIACQUISTO DI AZIONI 2010 Durante l’esercizio finanziario 2010, si sono succeduti due programmi di riacquisto di azioni. Ogni programma, della durata massima di 18 mesi, è stato oggetto di una esposizione dei relativi obiettivi e metodi, ai sensi dell’articolo 241-2 del Regolamento generale dell’AMF. • Programma di riacquisto votato dall’assemblea generale degli azionisti del 9 maggio 2010, confermemente ai termini della risoluzione 9: il prezzo massimo per l’acquisto è stato fissato a 55 €, per una quota massima di capitale da acquistare pari al 10%. • Programma di riacquisto votato dall’assemblea generale degli azionisti del 13 maggio 2009, confermemente ai termini della risoluzione 18: il prezzo massimo per l’acquisto è stato fissato a 55 €, per una quota massima di capitale da acquistare pari al 10% Nessun titolo STEF-TFE è stato acquistato nel corso dell’esercizio 2010 nel quadro di questi due programmi, fatta eccezine per il funzionamento del contratto di liquidità. CONTRATTO DI LIQUIDITÀ Un contratto di liquidità su Euronext Paris è stato affi dato alla società di brokeraggio Gilbert Dupont. Il contratto è conforme al codice deontologico stabilito dalla associazione francese delleimprese di investimento approvato dalla decisione dell’AMF del 22 marzo 2005. L’8 giugno 2010 è stato portato a un apporto aggiuntivo di 300.000 euro. Al 31 dicembre 2010, il saldo di azioni proprie ai sensi del contratto di liquidità era pari a 35.763 azioni. Infine, al 28 febbraio 2011, la società detiene 21.815 titoli STEF-TFE acquistati nell’ambito del contratto di liquidità. LISTINO DI BORSA Tra il 4 gennaio 2010 e il 31 dicembre 2010, il corso è variato da un minimo di € 37,51 a un massimo di € 44,50. Nello stesso periodo, la media dei titoli scambiati quotidianamente si attesta a 1.363. Il corso medio attuale è pari a € 40,76. EVENTI IMPORTANTI INTERVENUTI NEL GRUPPO FRA LA DATA DI CHIUSURA E LA DATA DI STESURA DELLA RELAZIONE PRESENTE Nessuno. I N FO RMA Z I O N I DI CA RATTER E GE N E R A L E | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 45 PROSPETTIVE 2011 SULLA SCIA DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO DELLE PRESTAZIONI AVVIATE NEL 2009, LA CUI ATTUAZIONE SI È PROTRATTA NEL 2010, STEF-TFE HA LAVORATO SU TUTTE LE LEVE DI OTTIMIZZAZIONE E DI RILANCIO DELLE PROPRIE ATTIVITÀ. Questi sforzi hanno portato a una migliore redditività operativa e un rilancio nel 2010 del risultato netto. Nel 2011, I segni di un miglioramento della situazione economica in Europa sono attualmente insufficienti per affermare una reale ripresa della crescita. Conformemente alla situazione, il mercato in cui si muove STEF-TFE non mostra ancora segni di ripresa tangibili a medio termine e l’ambiente è nuovamente caratterizzato dall’aumento dei prezzi delle materie prime. Tuttavia, STEF-TFE intende perseguire il proprio obiettivo di crescita del tasso di margine operativo e migliorare le prestazioni in tutte le sue attività e i suoi centri. Inoltre, facendo affidamento sulla solidità del proprio modello economico, STEF-TFE potrà mostrarsi attenta a qualsiasi opportunità di crescita esterna. 46 R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | P R O S P E T T IV E 2 0 11 BILANCIO CONSOLIDATO 2010 VERIFICA INTERNA BILANCIO CONSOLIDATO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 47 Stato patrimoniale e conto economico consolidati . . 48 Variazione dei capitali propri consolidati . . . . . . . . . . . . 50 Prospetto dei flussi di tesoreria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 51 Allegato al bilancio consolidato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 52 Relazione del Collegio Sindacale sul bilancio consolidato. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 90 VERIFICA INTERNA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 92 Relazione del Presidente sulle attività del Consiglio di Amministrazione e sulla verifica interna . . . . . . . . . . 92 Relazione del Collegio Sindacale sulla Relazione del Presidente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 99 47 CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO IN MIGLIAIA DI EURO Nota Esercizio 2010 Esercizio 2009 Variazione 3,7% RICAVI D’ESERCIZIO 4.1 2.057.437 1.983.965 Forniture da terzi 4.2 (1.237.888) (1.169.480) (42.898) (47.264) 4.3 (622.538) (623.834) (77.843) (78.312) Imposte, tasse e altri versamenti assimilabili Costi per il personale Ammortamenti (Fondi) Riprese al netto di ammortamenti e accantonamenti 4.4 173 (671) Altri ricavi e costi operativi 4.5 4.173 10.795 80.616 75.199 Oneri finanziari 4.6 (13.004) (14.050) Proventi finanziari 4.6 1.200 207 (11.804) (13.843) 14,7% 68.812 61.356 12,2% 4.7 (22.254) (18.275) 4.13 1.030 401 RISULTATO 47.588 43.482 9,4% * di cui intragruppo 47.242 39.345 20,1% 346 4.137 MARGINE OPERATIVO LORDO Risultato finanziario RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE Oneri tributari Quota-parte del risultato delle imprese collegate * di cui interessi di minoranza EBITDA Risultato per azione: - base: - diluito: 48 4.8 162.548 150.973 4.19 4.19 (en euros) 3,66 3,66 (en euros) 3,05 3,04 R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | B I L A N C I O C O N S O L I DATO 7,2% 7,7% STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO IN MIGLIAIA DI EURO ATTIVO Nota 31 dicembre 2010 31 dicembre 2009 4.9 96.239 96.911 Immobilizzazioni Differenze di acquisizione Altre immobilizzazioni immateriali 4.10 21.049 23.671 Immobilizzazioni materiali 4.11 765.197 704.599 Immobilizzazioni finanziarie 4.12 16.808 13.518 Partecipazioni in imprese collegate 4.13 11.856 11.756 Attivo da imposte differite 4.14 13.430 7.931 924.579 858.386 TOTALE IMMOBILIZZAZIONI Attivo circolante Rimanenze e prodotti in corso di lavorazione 4.15 22.538 22.435 Crediti verso clienti 4.16 345.752 334.964 119.058 140.051 Tesoreria e valori di cassa (a) 4.17 45.349 41.998 Lavori in corso su ordinazione 4.11 715 973 Altri crediti e crediti finanziari circolanti Totale attivo circolante TOTALE ATTIVO CAPITALI PROPRI Capitali propri Capitale Riserve da sovrapprezzo delle azioni Riserve Capitali propri intragruppo 4.18 Interessi di minoranza TOTALE CAPITALI PROPRI 533.412 540.421 1.457.991 1.398.807 31 dicembre 2010 31 dicembre 2009 13.516 13.516 4.284 4.284 303.448 271.066 321.248 288.866 4.823 6.195 326.071 295.061 Fondi per rischi e oneri Accantonamenti 4.22 17.196 15.931 Fondi per imposte differite 4.14 42.174 36.902 Debiti finanziari non correnti (b) 4.20 342.003 324.527 401.373 377.360 266.225 251.526 TOTALE FONDI PER RISCHI E ONERI Passivo corrente Debiti verso fornitori Accantonamenti 4.22 Altri debiti Debiti tributari Debiti finanziari (c) Debiti per lavori in corso su ordinazione TOTALE PASSIVO CORRENTE TOTALE CAPITALI PROPRI Indebitamento netto (b) + (c) - (a) Proporzione Indebitamento netto / Totale capitali propri 4.20 15.214 14. 278 275.702 312.742 3.955 7.443 169.224 140.062 227 335 730.547 726.386 1.457.991 1.398.807 465.878 422.591 1,43 1,43 B I L A N C I O C O N S O L I DATO | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 49 STATO DEL RISULTATO GLOBALE CONSOLIDATO RISULTATO Esercizio 2010 Esercizio 2009 47.588 43.482 Altri elementi del risultato globale Differenze di cambio imputabile a operazioni all’estero 1.384 310 Variazione del corretto valore degli strumenti derivati a copertura dei flussi di tesoreria (874) (628) Rivalutazione immobilizzazione materiali 184 Oneri tributari sugli altri elementi del risultato globale 39 Totale altri elementi del risultato globale al netto delle imposte Risultato globale totale del periodo * di cui intragruppo * di cui interessi di minoranza 136 549 2 48.137 43.484 47.791 39.347 346 4.137 VARIAZIONE CAPITALI PROPRI CONSOLIDATI IN MIGLIAIA DI EURO CAPITALI PROPRI AL 31 DICEMBRE 2008 Capitale Riserve di sovrapprezzo delle azioni Riserve consolidate Riserve de conversion Azioni proprie 13.516 4.284 271.665 1.531 24.214 Riserva Totale Quota des de valore distribuibile minoritaires equo agli azionisti di STEF-TFE 605 263.115 Aumenti di capitale 0 Riduzioni di capitale 0 Dividendi distribuiti (13.512) (13.512) Aggregazioni aziendali Compravendita di azioni proprie (84) Operazioni con interessi di minoranza (SGF/CMN) 56.275 Totale Capitali Propri 319.390 0 0 (291) (13.803) 0 0 (84) (84) 0 (53.926) (53.926) 0 (13.596) (54.217) (67.813) (237) 39.347 4.137 43.484 Totale transazioni con gli azionisti 0 0 (13.512) 0 Risultato globale del periodo 0 0 39.345 239 CAPITALI PROPRI AL 31 DICEMBRE 2009 13.516 4.284 297.498 1.292 24.298 842 288.866 6.195 295.061 CAPITALI PROPRI AL 31 DICEMBRE 2009 13.516 4.284 297.498 1.292 24.298 842 288.866 6.195 295.061 (84) Aumenti di capitale 0 Riduzioni di capitale 0 Dividendi distribuiti (13.557) Effetti della variazione dei tassi di cambio Compravendita di azioni proprie (231) Operazioni con interessi di minoranza (SGF/CMN/SLF Sicilia) 0 0 (15.178) 0 Risultato globale del periodo 0 0 47.242 1.131 13.516 4.284 329.562 161 CAPITALI PROPRI AL 31 DICEMBRE 2010 50 (231) 24.529 R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | B I L A N C I O C O N S O L I DATO 0 (13.557) (215) (13.772) 0 182 182 (231) (1.621) Totale transazioni con gli azionisti 0 (231) (1.621) (1.685) (3.306) 0 (15.409) (1.718) (17.127) (582) 47.791 346 48.137 1.424 321.248 4.823 326.071 PROSPETTO DEI FLUSSI DI TESORERIA IN MIGLIAIA DI EURO Risultato del periodo +/- Fondi al netto di ammortamenti, svalutazioni di immobilizzazioni e accantonamenti +/- Plusvalenze o minusvalenze da cessioni di immobilizzazioni +/- Quota-parte del risultato delle società collegate +/- Variazione en valore equo degli strumenti derivati 31 dicembre 2010 31 dicembre 2009 47.588 43.482 82.779 78.998 (12.283) (3.277) (1.030) (401) (213) 384 +/- Variazione delle differenze di conversione (736) 207 +/- Altri proventi ed oneri senza incidenze di cassa 1.667 (2.053) - Imposte differite Capacità di autofinanziamento (A) +/- Variazioni degli impieghi nei fondi di cassa legati alla gestione (B) FLUSSO NETTO DI TESORERIA GENERATO DALLA GESTIONE C=A+B - Esborsi collegati alle acquisizioni di immobilizzazioni immateriali - Esborsi collegati alle acquisizioni di immobilizzazioni materiali +/- Variazione dei prestiti e degli acconti consentiti + attività finanziarie - Acquisizioni di interessi di minoranza e relativi pagamenti differiti - Esborsi collegati alle acquisizioni delle filiali al netto della tesoreria acquisita (*) + Incassi collegati alle cessioni di immobilizzazioni materiali ed immateriali + Dividendi ricevuti su capitali propri FLUSSO NETTO DI TÉSORERIA RELATIVO AGLI INVESTIMENTI D +/- Compravendita di azioni proprie (33) (7.752) 117.739 109.588 9.449 31.998 127.188 141.586 (7.306) (7.331) (149.254) (136.688) (3.284) (718) (26.452) (22.889) - (7.305) 31.074 21.365 959 567 154.263 152.999 (140) (84) (13.557) (13.512) (176) (291) + Versamenti degli azionisti per aumenti di capitale - Versamenti agli azionisti per riduzioni di capitale - Dividendi distribuiti agli azionisti di STEF-TFE - Dividendi distribuiti agli azionisti di minoranza delle filiali + Incassi relativi ai nuovi finanziamenti 161.587 113.640 - Restituzione finanziamenti (90.666) (90.160) FLUSSO NETTO DI TESORERIA RELATIVO AI FINANZIAMENTI E 57.048 9.593 Tesoreria netta all’apertura (18.874) (17.054) Tesoreria netta alla chiusura 11.099 (18.874) = VARIAZIONE TESORERIA NETTA C+D+E Importo relativo alle imposte versate nel periodo: Le tesorerie nette alla chiusura dell’esercizio si analizzano nel seguente modo: Tesoreria e valori di cassa Scoperti bancari e crediti una tantum (*) 29.973 1.820 (12.860) (21.221) 31 dicembre 2010 31 dicembre 2009 45.349 41.998 (34.250) (60.872) 11.099 (18.874) 31 dicembre 2010 31 dicembre 2009 Costo di acquisto dei titoli delle imprese acquisite - 8.491 Tesoreria acquisita - (1.186) Esborso netto - 7.305 B I L A N C I O C O N S O L I DATO | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 51 ALLEGATO AL BILANCIO CONSOLIDATO ESERCIZIO 2010 INDICE 1 RIFERIMENTI CONTABILI 53 2 PRINCIPI CONTABILI 2.1 Regole e modalità di consolidamento 54 2.2 Differenze di acquisizione 54 2.3 Acquisizione di interessi di minoranza 55 2.4 Altre immobilizzazioni immateriali 55 2.5 Immobilizzazioni materiali 55 2.6 Attività finanziarie non derivate 55 2.7 Svalutazione delle differenze di acquisizione e delle immobilizzazioni 54 56 4 NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO 62 4.1 4.1.1 4.1.2 Informazioni settoriali Informazioni per settore Informazioni per regione 62 62 63 4.2 Forniture da terzi 64 4.3 Costi per il personale 64 4.4 Fondi (riprese) al netto di svalutazioni e accantonamenti 64 4.5 Altri proventi e oneri operativi 65 4.6 Proventi e oneri finanziari 65 4.7 Oneri tributari sui margini lordi 66 EBITDA 66 2.8 Rimanenze 56 4.8 2.9 Immobilizzazioni (lavori in corso su ordinazione) 56 4.9 Differenze di acquisizione 67 Immobilizzazioni immateriali 68 2.10 Imposte sui margini lordi 57 4.10 2.11 Benefit per il personale 57 4.11 Immobilizzazioni materiali 69 2.12 Fondi finanziari non derivati 57 4.12 Immobilizzazioni finanziarie 70 2.13 Strumenti derivati 58 4.13 Imprese collegate 70 2.14 Accantonamenti 58 4.14 Attività e passività da imposte differite 71 2.15 Azioni proprie 58 4.15 Rimanenze 72 2.16 Pagamenti in azioni 58 4.16 Crediti verso clienti 73 2.17 Contratti di locazione 58 4.17 Tesoreria e valori di cassa 73 2.18 Conversione monetaria 59 4.18 Capitali propri 73 2.19 Proventi da attività ordinarie 59 4.19 Risultato per azione 73 2.20 Informazioni sui settori 59 4.20 Debiti finanziari 74 2.21 Opzioni in materia di presentazione 59 4.21 Benefit per il personale 75 4.22 Accantonamenti 78 4.23 Strumenti di diluizione 78 4.24 Gestione dei rischi 79 4.25 Presentazione degli strumenti finanziari 2.22 Nuove norme, modifiche e integrazioni e interpretazioni non ancora applicabili 60 2.23 Indici non contabili 60 3 PERIMETRO DI CONSOLIDAMENTO 60 3.1 Evoluzione del perimetro 60 3.2 Variazioni intercorse nel 2010 60 4.26 Impegni di spesa extra bilancio 82 3.2.1 Acquisizioni, creazioni, cessioni 60 4.27 Locazioni semplici 83 3.2.2 Operazioni interne 60 4.28 Operazioni con parti correlate 83 3.3 Variazioni intercorse nel 2009 61 4.29 Gestione del capitale 84 3.3.1 Acquisizioni, creazioni, cessioni 61 4.30 Onorari dei sindaci 84 3.3.2 Operazioni interne 61 4.31 Passività eventuali 84 4.32 Convenzione di delega di servizio pubblico 84 4.33 Eventi posteriori alla chiusura 84 5 ELENCO DELLE SOCIETÀ CONSOLIDATE 85 3.4 Aggregazioni aziendali 61 3.4.1 Esercizio 2010 61 3.4.2 Esercizio 2009 (Memo) 61 3.5 Acquisizione di interessi di minoranza 62 52 per categoria 81 R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | B I L A N C I O C O N S O L I DATO ESERCIZIO 2010 La società STEF-TFE e le sue filiali (di seguito indicata come STEF-TFE o il gruppo) hanno come principale oggetto sociale il trasporto stradale e la logistica a temperatura controllata, nonché il trasporto marittimo. La società controllante, STEF-TFE S.A. è una società di diritto francese con sede sociale a Parigi, 8ème – 93, boulevard Malesherbes, le cui azioni sono quotate nel listino B della borsa NYSE Euronext Paris. NOTA 1 RIFERIMENTI CONTABILI Il bilancio consolidato dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2010 della società STEF-TFE è stabilito in conformità ai riferimenti IFRS (International Financial Reporting Standards), adottati dall’Unione Europea e applicabili all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2010. I riferimenti IFRS sono disponibili sul sito internet della Commissione Europea al seguente indirizzo: htpp://ec.europa.eu/internal_market/accounting/ias_fr.htm#adopted-commission. Il bilancio consolidato è inoltre conforme ai riferimenti IFRS promulgati dall’IASB (International Accounting Standards Board), applicabili all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2010. Il bilancio consolidato è redatto sulla base del costo storico, ad eccezione degli strumenti finanziari derivati e delle attività finanziarie alla voce lavori in corso su ordinazione, che sono inseriti al loro valore equo. Il gruppo ha applicato per la prima volta i principi seguenti che sono entrati in vigore il 1° gennaio 2010: • IFRS 3 «Aggregazioni aziendali» e IAS 27 «Bilancio consolidato e separato ». A decorrere dal 1° gennaio 2010, il gruppo ha applicato i principi IAS 27 e relative modifiche e integrazioni «Bilancio consolidato e separato» e IFRS3 e relative modifiche e integrazioni «Aggregazioni aziendali» per contabilizzare le acquisizioni di interessi di minoranza e le aggregazioni aziendali, che prevedono la loro applicazione congiunta. La variazione del principio si applica in via prospettica e non ha avuto effetti sul risultato per azione del periodo. L’applicazione del principio IAS 27 e relative modifiche e integrazioni ha avuto solo un minimo effetto sui capitali propri. Gli altri principi, modifiche e integrazioni alle norme pubbliche e interpretazioni obbligatorie a partire dall’esercizio 2010 e che si applicano al gruppo non hanno avuto alcun effetto sul bilancio consolidato dell’esercizio 2010. I principi, modifiche e integrazioni e interpretazioni delle norme adottate dall’Unione Europea, la cui applicazione sarà obbligatoria a partire dal 2011, non sono state oggetto di alcun anticipo di applicazione al 31 dicembre 2010 (Nota 2.22). La redazione del bilancio in conformità ai principi IFRS necessita, da parte della Direzione, l’espressione di un parere, la realizzazione di stime e ipotesi che hanno un effetto sull’applicazione dei principi contabili, sugli importi contabilizzati di alcune voce dell’attivo, del passivo, di proventi e oneri, nonché su alcune informazioni fornite nelle note allegate. Le stime e le ipotesi considerate sono quelle ritenute più pertinenti e fattibili da parte della Direzione, anche in considerazione dell’ambiente del gruppo e dell’esperienza pregressa disponibile. A causa della natura incerta intrinseca alle stime stesse, gli importi indicati possono risultare diversi rispetto a quelli stimati inizialmente. Al fine di ridurre queste incertezze, le stime e ipotesi sono oggetto di costanti verifiche periodiche e le variazioni apportate sono immediatamente contabilizzate. L’utilizzo delle stime e ipotesi riveste un ruolo molto importante nei seguenti ambiti: • Definizione del periodo di utilizzo delle immobilizzazioni (Nota 2.5); • Definizione del valore recuperabile dalle attività non finanziarie a lungo termine (Note 4.10 e 4.11); • Classificazione dei contratti di locazione (Nota 2.17); • Valutazione delle voci di attivo e passivo imputabili alle aggregazioni aziendali (Note 3.4); • Riconoscimento delle imposte differite nell’attivo (Note 2.10 e 4.14). Il presente bilancio è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione della società riunitosi il 23 marzo 2011 e sarà definitivo solo una volta approvato dall’Assemblea Generale degli Azionisti che si terrà il 18 maggio 2011. Salvo indicazioni contrarie, il bilancio consolidato è redatto in euro, ovvero la valuta operativa di STEF-TFE; gli arrotondamenti sono al migliaio. B I L A N C I O C O N S O L I DATO | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 53 NOTA 2 PRINCIPI CONTABILI I principi contabili di seguito indicati sono stati applicati regolarmente a tutti gli esercizi presenti all’interno del bilancio. 2.1 Regole e modalità di consolidamento FILIALI Les comptes des entités contrôlées sont consolidés suivant la méthode de l’intégration globale. Le contrôle sur une entité est acquis lorsque STEF-TFE dispose, d’une manière directe ou indirecte, du droit de prendre les décisions d’ordre opérationnel et financier sur une entité, de manière à bénéficier de ses activités. Le contrôle est présumé lorsque le groupe détient directement ou indirectement plus de 50 % des droits de vote d’une entité. L’appréciation de l’existence du contrôle se fonde, non seulement sur les droits de vote dont dispose le groupe, mais également sur ceux susceptibles d’être obtenus grâce à l’exercice d’options, si ces options sont immédiatement exerçables. L’intégration des comptes d’une entité débute à la date de prise de contrôle et prend fin lorsque celui-ci cesse. SOCIETÀ COLLEGATE La qualifica di società collegata vale per quelle società su cui il gruppo ha una forte influenza ma su cui non esercita il suo controllo. La forte influenza diventa presunta qualora il gruppo disponga, in via diretta o indiretta, di almeno il 20 % dei diritti di voto. La qualifica di società collegata ha inizio dal momento in cui si verifica tale forte influenza e termina alla sua conclusione. ELIMINAZIONE DELLE OPERAZIONI E RISULTATI INTRAGRUPPO I crediti, debiti e le operazioni tra filiali sono completamente eliminati. Sono altresì eliminati gli utili interni, derivanti da cessione di crediti, e le perdite interne, ad eccezione di quelle indicative di perdite di valore. Gli utili e le perdite interni tra il gruppo e le società collegate si eliminano proporzionalmente alla partecipazione del gruppo in queste società. 2.2 Differenze di acquisizione Le acquisizioni di filiali e partecipazioni in società collegate sono contabilizzate secondo il principio di acquisizione. All’atto del passaggio ai principi IFRS, il gruppo ha scelto di non rielaborare le aggregazioni aziendali precedenti al 1° gennaio 2004. Per queste aggregazioni, le differenze di acquisizione corrispondono agli importi contabilizzati secondo i riferimenti contabili precedentemente adottati dal gruppo. Le differenze di acquisizione derivanti da acquisizioni successive al 1° gennaio 2004 sono pari alla differenza esistente, alla data di acquisizione, tra il costo di acquisizione e la parte acquisita al valore equo delle voci dell’attivo, del passivo e dell’eventuale passivo individuabile. Per le acquisizioni intercorse successivamente al 1° gennaio 2010, il gruppo valuta la quota di avviamento alla data di acquisizione in relazione a: - valore equo della controparte ceduta, più - l’importo contabilizzato per ogni partecipazione di minoranza della società acquisita ; più, in caso di acquisizione realizzata in diverse fasi, la valore equo di ogni partecipazione precedentemente posseduta nella società; meno - l’importo netto contabilizzato (generalmente al valore equo) a indicare le voci dell’attivo individuabili e quelle del passivo riprese. In caso di differenza negativa, il profi t, a indicare l’acquisizione vantaggiosa, viene immediatamente contabilizzato in risultato. Le differenze di acquisizione sono valutate al loro costo, al netto delle svalutazioni. Sono sottoposte, a minima, a un test di svalutazione annuale o in occasione di eventi indicativi di perdita di valore. 54 R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | B I L A N C I O C O N S O L I DATO 2.3 Acquisizione di interessi di minoranza Dal 1° gennaio 2010, il gruppo applica il principio IAS27 «Bilancio separato e consolidato 2008» per contabilizzare le acquisizioni di partecipazioni di minoranza, che risultano ormai contabilizzate in relazione alle transazioni con i proprietari in quanto tali e pertanto non si evidenzia alcuna quota di avviamento relativa a queste stesse transazioni. Gli adeguamenti di partecipazioni di minoranza sono definiti sulla base della quota-parte nelle voci di attivo netto della filiale. 2.4 Altre immobilizzazioni immateriali Le immobilizzazioni immateriali, ad eccezione delle differenze di acquisizione, sono rappresentate principalmente da software, creati internamente o acquistati. Questi sono riportati a bilancio al loro costo di acquisto o di produzione e sono ammortizzati coerentemente in base alle stime del loro periodo di utilizzo che comunque al momento non supera i cinque anni. I costi per lo sviluppo di questi software ad uso interno o destinati alla commercializzazione sono immobilizzati a decorrere dal giorno in cui si attuano determinate condizioni, in particolare quando si dimostri che questi software produrranno probabili vantaggi economici futuri dovuti a un significativo miglioramento dei processi gestionali e che il gruppo disponga delle risorse tecniche e finanziarie sufficienti per portarli a termine e abbia intenzione di utilizzarli o di commercializzarli. 2.5 Immobilizzazioni materiali Le immobilizzazioni materiali sono rappresentate principalmente da depositi frigoriferi, piattaforme, veicoli adibiti al trasporto, traghetti e immobili adibiti ad uffici. Trattandosi di immobilizzazioni rivalutate precedentemente al 1° gennaio 2004, data di passaggio ai principi IFRS, si presume che i loro valori rivalutati corrispondano al loro costo di acquisto a quella data. Gli ammortamenti sono definiti in via coerente in base alle stime del periodo di utilizzo delle immobilizzazioni materiali. La base ammortizzabile è rappresentata dal loro costo, ad eccezione dei depositi e delle piattaforme costruiti in Francia, per cui la base ammortizzabile corrisponde al 90 % del costo. Qualora alcuni elementi delle costruzioni avessero dei periodi di utilizzo inferiori al periodo di utilizzo dell’insieme della costruzione, questi saranno ammortizzati in basa al loro effettivo periodo di utilizzo. I terreni non sono ammortizzati. I periodi di utilizzo, calcolati a partire dalla prima consegna del prodotto nuovo, salvo nel caso degli immobili della sede sociale, sono i seguenti: • Depositi e piattaforme 25 – 30 anni • Ampliamenti ulteriori 20 anni • Immobili della sede sociale 40 anni • Materiale e impianti di produzione 10 anni • Costruzioni e impianti da 6 a 10 anni • Navi 20 anni • Materiale per il trasporto da 5 a 9 anni • Arredi ufficio da 7 a 10 anni • Materiale informatico da 3 a 5 anni I costi dei finanziamenti direttamente imputabili all’acquisto, alla costruzione e alla produzione di una voce dell’attivo classificata sono riportati al costo dell’attivo. Le voci dell’attivo classificate sono rappresentate dalle navi acquistate nuove la cui costruzione dura normalmente ben oltre i 12 mesi. 2.6 Attività finanziarie non derivate Le attività finanziarie comprendono i crediti collegati alla gestione, alla tesoreria, ai valori di cassa, ai titoli di partecipazione classificati come lavori in corso su ordinazione, ai finanziamenti e ai depositi e fidejussioni posseduti fino alla loro scadenza. Questi sono inizialmente contabilizzati al valore equo. I crediti verso clienti e gli altri crediti di gestione caratterizzati da scadenze brevi figurano nell’attivo al loro valore nominale che si discosta di poco dal loro valore equo. In caso di fallimento dei debitori e di indicazione oggettiva di perdita di valore, i crediti verso i clienti sono soggetti a svalutazioni affinché i loro importi netti riflettano i flussi di tesoreria attesi. B I L A N C I O C O N S O L I DATO | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 55 I finanziamenti privi di interessi, concessi a organismi nell’ambito di contributi obbligatori per i datori di lavoro a sostegno di costruzioni, sono riportati al loro importo attualizzato alla data di versamento. La differenza con l’importo versato è riportata a costo al momento del versamento. Questi finanziamenti sono ulteriormente valutati al costo ammortizzato e i proventi finanziari, valutati sulla base del principio del tasso di interesse effettivo, sono riportati nel corso della durata di questi finanziamenti, affinché il loro importo a bilancio sia portato al loro valore di rimborso alla scadenza. Gli strumenti di capitali propri (titoli di partecipazione non consolidati) classificati come lavori in corso su ordinazione sono valutati al loro valore equo, poiché le ulteriori variazioni di valore equo sono contabilizzate negli altri elementi del risultato globale, ad eccezione delle svalutazioni che sono iscritte nel risultato. Gli strumenti non quotati non cotés, il cui valore equo non può essere definito con certezza, sono valutati al loro costo, al netto di eventuali altre svalutazioni, che non sono mai riprese. I valori di cassa sono investimenti a breve termine, molto liquidi, facilmente convertibili in importi precisi di cassa e che sono soggetti a un rischio minimo di variazione di valore. Queste voci di attivo figurano a bilancio al loro valore equo, poiché le ulteriori variazioni di valore equo sono portate in risultato. 2.7 Svalutazione delle differenze di acquisizione e delle immobilizzazioni Il principio IAS 36 richiede di assicurarsi che il valore contabile delle immobilizzazioni immateriali (comprese le differenze di acquisizione) e materiali non superi il loro valore recuperabile. Questa verifica si svolge sistematicamente con cadenza annuale per le differenze di acquisizione, gli elementi immateriali dalla durata indefinita e quelli in via di sviluppo; si effettua altresì per le altre immobilizzazioni in presenza di indicazione di perdita di valore. Il valore recuperabile di un’immobilizzazione è rappresentato dal valore più elevato tra il suo valore di utilizzo e il suo valore equo, al netto dei costi di vendita. Il valore di utilizzo di un’immobilizzazione è rappresentato dal valore attualizzato dei flussi di tesoreria futuri previsti per il suo utilizzo. Le immobilizzazioni che non producono flussi di tesoreria sufficientemente autonomi sono raggruppate in unita generatrici di tesoreria che corrispondono a gruppi di immobilizzazioni minori in grado di produrre flussi di tesoreria autonomi. Le piccole differenze di acquisizione sono assegnate alle unità generatrici di tesoreria che beneficiano delle sinergie delle aggregazioni aziendali corrispondenti. I flussi di tesoreria futuri previsti per un’immobilizzazione o da un’unità generatrice di tesoreria sono definiti in base a un piano aziendale quinquennale e a un valore finale determinato dalla capitalizzazione di un flusso normativo, ottenuto estrapolando l’ultimo flusso dell’orizzonte esplicito del piano aziendale, a cui viene assegnato un tasso di crescita specifico per l’attività in questione. I flussi derivanti sono attualizzati a un tasso definito in base al costo medio ponderato del capitale. Si rileva una svalutazione nel caso in cui il valore contabile di un’immobilizzazione o di un’unita generatrice di tesoreria sia superiore al suo valore recuperabile. Tale svalutazione è innanzitutto assegnata alla riduzione del valore contabile di ogni differenza di acquisizione collegata all’unità generatrice di tesoreria, in seguito a quella del valore contabile delle altri voci dell’attivo dell’unità. Le svalutazioni rilevate in relazione alle differenze di acquisizione non possono essere riprese. 2.8 Rimanenze Le principali rimanenze sono rappresentate da carburanti, pezzi di ricambio, imballaggi commerciali, consumabili e merci legate alla ristorazione. Sono valutate al loro costo di acquisto e, per la maggior parte, valorizzate sulla base del principio first in/first out (FIFO). Le rimanenze danneggiate sono soggette a svalutazione, valutata in base al loro probabile valore di realizzo. 2.9 Immobilizzazioni (lavori in corso su ordinazione) L’attivo non circolante (o gruppi di voci dell’attivo e del passivo corrispondenti a lavori in corso su ordinazione), il cui valore contabile sarà recuperato grazie a una vendita piuttosto che a un utilizzo effettivo e continuativo, è riportato a bilancio nell’attivo sotto la voce lavori in corso su ordinazione. Dal momento dell’inserimento sotto questa voce, l’attivo non circolante per lavori in corso su ordinazione è contabilizzato con il valore minore tra il suo valore contabile e il suo valore equo al netto dei costi di vendita. Le immobilizzazioni immateriali ammortizzabili e le immobilizzazioni materiali non sono più ammortizzate a partire dal loro inserimento nella voce dell’attivo lavori in corso su ordinazione. 56 R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | B I L A N C I O C O N S O L I DATO 2.10 Imposte sui margini lordi Gli oneri (o i ricavi) derivanti dalle imposte sui margini lordi comprendono sia le imposte esigibili per l’esercizio che gli oneri o i ricavi da imposte differite. Le imposte esigibili e differite sono contabilizzate nel risultato, tranne quando riferite a un’aggregazione aziendale, a elementi contabilizzati direttamente nei capitali propri, ad altri elementi del risultato globale – nel cui caso sono contabilizzate nei capitali propri – o ad altri elementi del risultato globale. Le imposte differite sono calcolate per entità fiscale nel momento in cui ci siano delle differenze temporali tra i valori contabili delle voci dell’attivo e del passivo e i loro valori fiscali. Sono valutate applicando i tassi d’imposta in vigore al momento dello scioglimento delle differenze temporali, in conformità alle normative fiscali adottate o che stiano per essere adottate alla data di chiusura. Le voci dell’attivo riferite alle imposte differite sono contabilizzate in relazione alle differenze temporali deducibili e delle perdite fiscali riportabili e crediti d’imposta non utilizzati solo qualora sussista la possibilità che le entità fiscali in questione presentino futuri margini lordi soggetti a imposta su cui si possano imputare tali voci dell’attivo. Sono analizzate a ogni data di chiusura e, se necessario, ridotte proporzionalmente per la quota che non sia più possibile imputare sui futuri margini lordi soggetti a imposta. 2.11 Benefit per il personale BENEFIT SUCCESSIVI ALLA CONCLUSIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO I benefi t successivi alla conclusione del rapporto di lavoro a prestazioni a consuntivo concessi dal gruppo sono rappresentati dalle indennità di fine rapporto, versate al momento del pensionamento dei dipendenti, il cui importo dipende dall’entità dell’ultimo stipendio percepito e dall’anzianità. L’impegno di spesa corrispondente è contabilizzato nel passivo, in proporzione all’acquisizione dei diritti, secondo le tabelle attuariali proiettate nel futuro, applicato a una stima degli stipendi al momento del versamento delle indennità. Il valore equo dei fondi accantonati presso le compagnie di assicurazione a copertura dell’impegno di spesa si deduce dal passivo. Le differenze attuariali dovute alle variazioni di stima o alle differenze tra le previsioni e gli importi versati non sono immediatamente rilevate nel risultato e producono una ripartizione sulla base del cosiddetto principio del «corridoio». Secondo questo principio, si procede all’ammortamento delle differenze attuariali solo nel caso in cui il loro importo superi un valore pari al 10% del debito attuariale o del valore equo dei fondi accantonati (se superiore). Si determina coerentemente in base alla durata media di attività residua dei beneficiari di questo regime. ALTRI BENEFIT A LUNGO TERMINE Il gruppo associa l’assegnazione delle medaglie del lavoro ai suoi dipendenti con dei premi, che sono contabilizzati – in proporzione all’acquisizione dei diritti da parte dei dipendenti – e valutati in base alle stesse modalità delle indennità di fine rapporto. Tuttavia, le differenze attuariali derivanti sono immediatamente rilevate nel risultato. Gli impegni di spesa in relazione ai regimi di indennità di fine rapporto e alle medaglie del lavoro sono valutati tramite un attuario indipendente. 2.12 Passività finanziarie non derivate Rientrano nelle passività finanziarie i finanziamenti, i debiti finanziari nonché quelli generati da operazioni di gestione (fornitori e altri). Al momento della loro contabilizzazione iniziale sono valutati al loro valore equo, al netto dei costi di transazione. Nel caso di debiti di gestione, in ragione delle loro brevi scadenze, il loro valore equo corrisponde al loro valore nominale. Le passività finanziarie sono ulteriormente valutate al costo ammortizzato, in base al principio del tasso di interesse effettivo. STRUMENTI COMPOSTI Alcuni strumenti finanziari composti contengono si auna componente di debito che una componente di capitali propri. Queste due componenti sono contabilizzate separatamente, la prima nei debiti, la seconda nei capitali propri, e sono determinate nel seguente modo: • componente di debito La componente di debito è valutata alla data di emissione in base al valore equo di strumenti simili, che presentino le stesse caratteristiche (durata, flussi di tesoreria) ma che non siano convertibili o rimborsabili in azioni. Corrisponde al valore dei futuri flussi di tesoreria contrattuali (che comprendono la cedola e i rimborsi), attualizzata al tasso di mercato (tenendo conto del rischio di credito all’emissione). B I L A N C I O C O N S O L I DATO | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 57 • componente di capitali propri La componente di capitali propri rappresenta il valore dell’opzione di conversione o di rimborso in azioni. È determinata dalla differenza tra il valore della componente di debito, definita secondo le modalità di cui sopra, e il provente del finanziamento. 2.13 Strumenti derivati Al fine di gestire l’esposizione al rischio dei tassi di interessi collegati al suo indebitamento, il gruppo ha fatto ricorso a strumenti derivati. Questi strumenti derivati sono inizialmente contabilizzati al loro valore equo. Nonostante l’obiettivo del gruppo consista nel fornire copertura economica a un rischio, alcuni strumenti derivati non soddisfano le condizioni previste dal principio IAS 39 per essere classificati come strumenti di copertura contabile. In questo caso, le ulteriori variazioni di valore sono registrate nel risultato. Nel momento in cui un derivato possa essere classificato come strumento di copertura, le ulteriori variazioni del valore equo sono contabilizzate nel seguente modo: • se si tratta di copertura di valore equo (scambio di flusso di interessi fissi contro flussi variabili), queste sono iscritte nel risultato, sotto la stessa voce delle variazioni di valore equo del debito soggetto a copertura; • se si tratta di copertura di futuri flussi di tesoreria (scambio di flussi di interessi variabili contro flussi fissi), queste sono registrate come altri elementi del risultato globale per la quota effettiva a copertura, e in seguito sono trasferite nel risultato al momento della contabilizzazione dei flussi di interessi soggetti alla copertura. Per quanto riguarda la quota non effettiva, questa è rilevata nel risultato. 2.14 Accantonamenti Gli accantonamenti sono delle passività la cui scadenza o importo implicano un certo grado di incertezza. Sono contabilizzati qualora il gruppo debba affrontare un impegno reale, giuridico o implicito, dovuto a eventi passati, a condizione che l’impegno stesso possa essere stimato in maniera affidabile e che sia suscettibile di produrre esborsi economici; sono valutati in base all’importo di futuro esborso più congruo evidenziato dalle stime. Gli accantonamenti relativi alle controversie commerciali conseguenti a danni verificatisi durante i servizi di trasporto e logistici sono valutati caso per caso sulla base delle rimostranze ricevute o conosciute alla chiusura dell’esercizio. 2.15 Azioni proprie Gli importi degli esborsi effettuati dal gruppo in relazione all’acquisizione delle azioni STEF-TFE (azioni proprie) sono presentati in deduzione ai capitali propri. Nel momento in cui le azioni proprie sono vendute o rimesse in circolazione, gli importi incassati sono inseriti negli aumenti di capitali propri. Pertanto, i plusvalori o i minusvalori sulle cessioni di azioni proprie sono direttamente contabilizzati a riserva. 2.16 Pagamenti in azioni Le opzioni di sottoscrizione di azioni assegnate ad alcuni dirigenti della società STEF-TFE sono soggette a una svalutazione di valore equo alla data di assegnazione. Tale svalutazione, non modificata in seguito, è contabilizzata al costo coerentemente durante il periodo necessario affinché l’assegnazione diventi definitiva. Questo costo è sottoposto a revisione solo se il numero definitivo degli assegnatari si discosta da quello previsto al momento della valutazione iniziale del costo. La controparte di questo costo è rappresentata dai crediti nei capitali propri alla voce riserve, di modo che l’importo globale dei capitali propri non subisca variazioni. 2.17 Contratti di locazione STEF-TFE fa ricorso a dei contratti di locazione al fine di finanziare una parte delle sue immobilizzazioni materiali, come i veicoli cosiddetti «motrici» e «semi-rimorchi», del materiale navale e beni immobili di gestione (depositi, piattaforme). Queste locazioni sono considerate finanziamenti nel momento in cui trasferiscano al gruppo l’essenziale dei rischi e dei benefici prodotti dalle voci dell’attivo oggetto della locazione, come – ad esempio – nel caso in cui i contratti conferiscano al gruppo la facoltà di diventare 58 R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | B I L A N C I O C O N S O L I DATO proprietario alla fine della locazione, a condizioni sufficientemente vantaggiose alla data di stipula dei contratti, per le quale sia molto probabile che il gruppo eserciti la sua opzione di acquisto alla fine del contratto. Qualora un contratto di locazione presenti, al momento della sua costituzione, le caratteristiche proprie di un finanziamento, le immobilizzazioni materiali sono iscritte all’attivo per un importo pari al loro valore equo o, se questo fosse inferiore, al valore attualizzato dei futuri canoni di locazione minimi; in contropartita, un debito è contabilizzato nel passivo e si riduce di pari passo con il pagamento dei canoni di locazione per la quota corrispondente all’ammortizzamento del debito. I canoni di locazione dovuti a locazioni semplici sono presi in carico durante i periodi a cui si riferiscono. In caso di canoni di locazione a scalare, STEF-TFE procede al loro esaurimento in via coerente in base alla durata del contratto e rileva le eccedenze dei canoni di locazione nell’attivo, come costi previsti. 2.18 Conversione monetaria I crediti e i debiti in valuta straniera sono convertiti al tasso di cambio in vigore alla chiusura dell’esercizio. Le differenze di conversione corrispondenti sono registrate nel risultato, ad eccezione di quelle relative ai crediti e debiti che rientrano sostanzialmente negli investimenti netti delle filiali estere e che sono contabilizzati direttamente in altri elementi del risultato globale. Le attività e le passività delle filiali estere, che non adottano l’euro come moneta, sono convertite al tasso di cambio in vigore alla chiusura dell’esercizio. Gli oneri e i proventi sono convertiti al tasso medio dell’esercizio che, esente da fluttuazioni di rilievo, viene considerato più vicino ai tassi in vigore alla data delle transazioni. Le differenze di conversione che ne derivano sono contabilizzate in altri elementi del risultato globale. 2.19 Proventi da attività ordinarie I proventi derivanti dalle attività ordinarie sono valutati al valore equo della contropartita in avere al netto delle rimesse e degli sconti concessi. Sono registrati nel momento in cui sia probabile che la contropartita sia recuperata e sia possibile misurare in maniera affidabile il grado di completamento delle prestazioni e dei costi correlati, a prescindere dal tipo di attività in questione. I proventi derivanti dalle attività di trasporto sono riconosciuti in caso di prestazione conclusa. I proventi derivanti dalle attività di logistica sono riconosciuti proporzionalmente alla percentuale di esecuzione delle prestazioni previste. I proventi derivanti dalle attività marittime comprendono i contributi all’Ufficio Trasporti della Corsica (Office des Transports de Corse) previsti nel contratto di delega di trasporto pubblico. 2.20 Informazioni sui settori Un settore operativo è una componente del gruppo: • che si impegni in attività da cui potrebbero derivarle proventi e oneri, inclusi quelli collegati alle transazioni con altre componenti del gruppo; • il cui risultato operativo settoriale sia sottoposto a esami periodici dalla direzione generale al fine di prendere decisioni sulle risorse da assegnare al settore e di valutarne i risultati; • per cui siano disponibili informazioni finanziarie distinte. 2.21 Opzioni in materia di presentazione Il gruppo ha scelto di presentare gli oneri operativi nel bilancio di risultato secondo la loro tipologia. L’onere d’esercizio in relazione ai regimi pensionistici a prestazioni a consuntivo rientra negli oneri operativi per il suo importo totale, comprensivo della componente finanziaria. Gli «Altri proventi e oneri operativi» comprendono le plusvalenze e minusvalenze sulle cessioni delle immobilizzazioni, sulle svalutazioni delle immobilizzazioni e sui proventi e oneri operativi dall’importo significativo, collegati a eventi od operazioni non abituali o di natura tale da alterare la comparabilità degli esercizi. Il risultato netto di cambio è presentato nei proventi finanziari (utile netto) o negli oneri finanziari (perdita netta). B I L A N C I O C O N S O L I DATO | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 59 I flussi di tesoreria generati dall’attività sono presentati in base al principio indiretto, all’interno del prospetto sui flussi di tesoreria. In Francia l’istituzione del Contributo Economico Territoriale (Contribution Économique Territoriale, ovvero C.E.T.), introdotto dalla legge finanziaria 2010, non ha portato a variazioni nella presentazione nell’ambito della chiusura del bilancio 2010. Analogamente alla tassa professionale (Taxe Professionnelle) a cui si sostituisce, il C.E.T. viene contabilizzato alla voce «Imposte e tasse e versamenti assimilabili» del risultato operativo. 2.22 Nuove norme, modifiche e integrazioni e interpretazioni non ancora applicabili Un certo numero di norme, modifiche e integrazioni e interpretazioni adottate dall’Unione Europea al 31 dicembre 2010 non sono ancora in vigore per l’esercizio che si chiude al 31 dicembre 2010 e pertanto non sono state applicate nella redazione del bilancio consolidato. Il gruppo ha iniziato a valutare le possibili conseguenze dei nuovi testi sul suo bilancio. A questo punto dell’analisi, non si prospettano conseguenze degne di nota. 2.23 Indicatori non contabili Nel suo bilancio il gruppo presenta i seguenti indici di risultato: EBITDA: questo indice corrisponde al margine operativo prima degli ammortamenti delle immobilizzazioni, delle svalutazioni delle immobilizzazioni comprese le perdite di valore degli elementi immateriali, i fondi/ (riprese) sugli accantonamenti e differenze di acquisizione negativi. Indebitamento netto: questo indice corrisponde al totale dei debiti finanziari correnti e non correnti, al netto della tesoreria e dei valori di cassa. NOTA 3 3.1 PERIMETRO DI CONSOLIDAMENTO Evoluzione del perimetr Numero di società al 31 dicembre 2009: - Acquisizioni e fusioni patrimoniali all’interno del gruppo - SNC PIANA Filiali Società collegate TOTALE 223 14 237 14 232 -6 1 Numero di società al 31 dicembre 2010: 3.2 218 Variazioni intercorse nel 2010 3.2.1 Acquisizioni, creazioni e cessioni Nel corso dell’esercizio il gruppo ha: • Portato dal 60,6% al 98,5% la sua quota di partecipazione nella società S.G.F. di cui aveva acquisito il controllo nel 2009 e dal 51% al 95% la sua quota di partecipazione nella filiale italiana SLF Sicilia; • Creato la società SNC PIANA. 3.2.2 Operazioni interne Nel corso dell’esercizio il gruppo ha: • Proceduto al trasferimento globale del patrimonio dalle società CryoLogistic S.A.S. a CryoLogis Développement, poi da questa e dalla società C.F.F. a STEF-TFE. La società SCI Vendargues Le Serpolet è stata incorporata in STEF-TFE TRANSPORT; • In Spagna, le società SNC IMMOSTEF ALCALA e IMMOSTEF NEW TORREJON sono state incorporate nella società IMMOSTEF LOS OLIVOS, che è diventata IMMOSTEF ESPANA; 60 R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | B I L A N C I O C O N S O L I DATO • 12 società immobiliari ancora possedute dalle filiali sono state cedute a IMMOSTEF, comportando un aumento di capitale di quest’ultima. L’elenco delle società che rientrano nel perimetro è riportato alla Nota 5. 3.3 Variazioni intercorse nel 2009 3.3.1 Acquisizioni, creazioni e cessioni Nel corso dell’esercizio precedente il gruppo aveva: • Acquisito all’inizio dell’anno la società D.P.F., rinominata STEF COURCELLES. Questa società gestisce una piattaforma frigorifera in Belgio (vedi Nota 3.4.2); • Acquisito una quota di partecipazione di maggioranza nella società S.G.F. che possedeva già per il 31,33%. Il gruppo possedeva, da quel momento, il 60,56% del capitale di questa società e il 66,22% dei diritti di voto (vedere Nota 3.4.2.); • Portato al 97,40% la sua partecipazione nella società C.M.N. di cui aveva già il controllo; • Ceduto una quota di partecipazione di una società (G.F.M.) senza attività operative. 3.3.2 Operazioni interne ANel corso dell’esercizio precedente il gruppo aveva: • Proceduto al trasferimento globale del patrimonio dalle società IMMOTRANS 33 e B.V. Participations alla società STEF-TFE TRANSPORT; • Continuato nella razionalizzazione dell’organizzazione giuridico-societaria delle sue attività spagnole: la società Prestalog è quindi stata assorbita dalla SDF Iberica, mentre la società IMMOSTEF Iberica è stata liquidata. 3.4 Aggregazioni aziendali 3.4.1 Esercizio 2010 Nel corso dell’esercizio 2010 non sono state effettuate aggregazioni aziendali degne di nota. 3.4.2 Esercizio 2009 (Memo) Denominazione delle società acquisite Société des Gares Frigorifiques S.G.F. D.P.F. Deposito e trasporto frigorifero Piattaforma logistica Satigny (Svizzera) Courcelles (Belgio) 2 febbraio 2009 18 gennaio 2009 Percentuale di capitale propri con diritti di voto 33,28 % 100,00 % Dettaglio delle attività da cui il gruppo ha deciso di separarsi Nessuna Nessuna NO NO In migliaia di euro In migliaia di euro 2 807 770 645 267 Descrizione Sede Data di acquisizione Emissione di capitali propri Costo dell’aggregazione Importo delle voci dell’attivo acquisite Avviamento Fatturato Risultato Operativo 2 162 503 dal 01/01 al 31/12/09 Dopo l’acquisizione dal 01/01 al 31/12/09 Dopo l’acquisizione 12.988 11.948 5.539 5.539 1.172 1.086 (205) (205) B I L A N C I O C O N S O L I DATO | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 61 3.5 Acquisizione d’interessi di minoranza Nel corso dell’esercizio 2010 il gruppo STEF-TFE ha portato la sua quota di partecipazione nel capitale sociale di S.G.F. dal 60,5% al 98,5% grazie all’acquisizione di azioni sul mercato. Il gruppo aveva acquisito il controllo di S.G.F. nel 2009. Analogamente, ha aumentato la sua quota di partecipazione nella filiale italiana SLF Sicilia. In conformità al principio IAS27 soggetto a revisione, queste acquisizioni sono state contabilizzate in contropartita dei capitali propri per un importo totale di 1.621 migliaia di euro. NOTA 4 4.1 NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO Informazioni settoriali Le informazioni settoriali consistono in un’analisi dei dati consolidati per attività e regione. Le informazioni settoriali, di seguito fornite, risultano dall’organizzazione del gruppo e dalla sua modalità di «rapportistica» interna. Si ricorda che, in applicazione al principio IFRS 8 «Settori operativi», il gruppo individua e presenta quattro settori operativi basati sulle informazioni trasmesse, all’interno, alla direzione generale che rappresenta il principale decisore operativo del gruppo; le attività minori sono raggruppate nel settore «Altro». Questi quattro settori rappresentano le quattro principali attività del gruppo che opera per ciascuna delle sue attività in Francia per il tramite di 2 società distinte, ovvero STEF per la logistica e TFE per il trasporto. Lo sviluppo internazionale del gruppo procede secondo strategie locali condivise trasportologistica, mentre l’attività marittima rimane comunque molto distinta. Gli investimenti del settore corrispondono ai costi incorsi durante il periodo per l’acquisto di immobilizzazioni materiali e immateriali diverse dalle differenze di acquisizione. Le informazioni relative ai risultati dei settori sono riportate nelle tabelle seguenti. Il risultato di ogni settore presentato è valutato dalla direzione generale sulla base del suo risultato operativo. 4.1.1 Informazioni per settore 2010 Trasporto Logistica Internazionale Marittimo Altro Dati consolidati Fatturato delle attività 1.061.887 371.236 385.984 87.626 150.704 2.057.437 38.878 20.250 10.988 2.432 3.894 76.443 389 7.946 (2.369) (5.221) 3.429 4.174 39.267 28.196 8.619 (2.789) 7.323 80.616 (13.384) (5.064) (4.931) 690 434 (22.254) Risultato di gestione corrente Altri oneri e proventi operativi Risultato operative delle attività Oneri finanziari netti (11.804) Oneri tributari sui margini lordi Quota-parte del risultato netto delle società collegate 61 969 MARGINE NETTO DELLE SOCIETÀ INTEGRATE Attivo delle attività 501.110 263.639 389.899 181.799 121.544 Attivo non assegnato 1.457.991 - TOTALE ATTIVO 1.457.991 Di cui differenze di acquisizione 50.236 3.992 25.433 8.128 Di cui immobilizzazioni di lavori in corso su ordinazione Di cui società collegate Passivo delle attività 8.450 96.239 715 715 0 0 2.168 0 9.688 11.856 326.747 84.980 155.714 43.848 9.402 620.693 Passivo non assegnato e capitali propri 837.298 TOTALE PASSIVO 1.457.991 Importo degli ammortamenti e delle svalutazioni contabilizzati durante l’esercizio 62 1.030 47.588 25.326 22.210 R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | B I L A N C I O C O N S O L I DATO 14.638 10.421 5.249 77.843 2009 Trasporto Logistica Internazionale Marittimo Altro Dati consolidati Fatturato delle attività 1.041.903 360.644 367.786 87.791 125.841 1.983.965 30.121 21.041 4.942 4.495 3.805 64.404 Risultato di gestione corrente Altri oneri e proventi operativi Risultato operative delle attività 5.697 819 (5.708) 9.690 297 10.795 35.818 21.860 (766) 14.185 4.102 75.199 (13.608) (6.645) (2.992) 1.091 3.879 (18.275) Oneri finanziari netti (13.843) Oneri tributari sui margini lordi Quota-parte del risultato netto delle società collegate 44 357 MARGINE NETTO DELLE SOCIETÀ INTEGRATE 401 43.482 Attivo delle attività 529.393 272.735 376.971 115.479 104.229 1.398.807 Attivo non assegnato - TOTALE ATTIVO 1.398.807 Di cui differenze di acquisizione 50.904 1.792 25.437 8.128 Di cui immobilizzazioni di lavori in corso su ordinazione Di cui società collegate 2.047 Passivo delle attività 315.051 118.934 137.890 20.293 10.650 96.911 973 973 9.709 11.756 36.065 628.233 Passivo non assegnato e capitali propri 770.574 TOTALE PASSIVO 1.398.807 Importo degli ammortamenti e delle svalutazioni contabilizzati durante l’esercizio 25.456 20.065 14.386 10.211 8.194 78.312 Le attività raggruppate nel settore «Altro» corrispondono all’attività della holding e ad altre attività minori (come il commercio di vini e i servizi informatici destinati ai clienti). Rientrano altresì in questo settore le immobilizzazioni di lavori in corso su ordinazione. L’attivo delle attività rappresenta la totalità dell’attivo a bilancio. Il passivo non assegnato è rappresentato dai debiti finanziari, che – nella misura in cui il finanziamento del gruppo è assicurato da una struttura centrale – non possono essere ragionevolmente assegnati. Nel 2009 il risultato operativo del settore «Internazionale» comprendeva una svalutazione della differenza di acquisizione della società Cavalieri pari a 6.525 migliaia di euro. Nel 2010 risulta una svalutazione di 2.630 migliaia di euro di altri elementi immateriali in Italia. Nel 2009 il risultato operativo del settore «Marittimo» comprendeva un provente di 9.734 migliaia di euro dovuto all’acquisizione di interessi di minoranza nella società CMN. Nel 2010 risultano le spese di strutturazione del finanziamento della nave in corso di costruzione (vedere Nota 4.5). Nel 2010 il risultato operativo del settore «Altro» comprendeva delle plusvalenze di bene immobili pari a 11,6 milioni di euro (1,8 milioni di euro nel 2009). 4.1.2 Informazioni per regione Francia Altre regioni Dati consolidati 1.571.183 486.254 2.057.437 752.598 171.981 924.579 1.512.194 471.771 1.983.965 625.390 232.996 858.386 2010 Fatturato Immobilizzazioni delle regioni 2009 Fatturato Immobilizzazioni delle regioni B I L A N C I O C O N S O L I DATO | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 63 4.2 Forniture da terzi 2010 2009 Acquisti (escluse fonti energetiche) 161.581 135.113 Acquisti di gasolio e altri carburanti 114.095 95.955 Acquisti di altre fonti energetiche Subappalti 32.306 32.756 597.466 577.761 Canoni e oneri di locazione 75.466 79.220 Manutenzione 60.501 62.972 Personale esterno e retribuzione intermediari 116.628 103.084 Assicurazioni e danni 46.255 45.703 Servizi esterni e vari 33.590 33.765 1.237.888 1.169.480 TOTALE La voce subappalti comprende principalmente gli oneri di noleggio e trazione collegati alle attività di trasporto. 4.3 Oneri per il personale 2010 2009 Stipendi e retribuzioni 422.296 425.749 Oneri previdenziali 179.222 178.412 2.335 2.432 Oneri al netto delle indennità di pensionamento Pagamenti basati su azioni - - 18.685 17.241 622.538 623.834 Interessamento e partecipazione dei dipendenti TOTALE Gli oneri previdenziali comprendono i versamenti effettuati nell’ambito dei piani di pensionamento a contributi previdenziali fissi e, nel 2010, la variazione degli accantonamenti destinati agli oneri pensionistici pari a 1.175 migliaia di euro (nel 2009 questa variazione figura alla voce variazione accantonamenti di seguito riportata pari a 1.487 migliaia di euro). Gli oneri netti di indennità di pensionamento sono analizzati nella Nota 4.21. 4.4 Fondi (riprese) al netto di svalutazioni e accantonamenti 2010 Svalutazione delle rimanenze 2009 (85) 14 (1.467) 439 Svalutazione delle altre attività finanziarie (590) (79) Svalutazione di attività materiali e immateriali (235) Movimenti al netto degli accantonamenti 2.204 297 TOTALE 173 671 Svalutazione dei crediti verso clienti I movimenti relativi agli accantonamenti sono analizzati nella Nota 4.22. 64 R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | B I L A N C I O C O N S O L I DATO 4.5 Altri proventi e oneri operativi 2010 2009 Mancato avviamento da acquisizione di interessi di minoranza CMN 9.734 Recupero RSI/ORGANIC precedenti 4.688 Plusvalenza da cessioni di beni immobili Svalutazione degli Avviamenti (Cavalieri nel 2009; Tradimar Sète nel 2010) Svalutazione di altri elementi immateriali 11.607 1.770 (668) (6.525) (2.630) Svalutazione di un soſt ware (Voyager) (964) Plusvalenze da cessione di altre immobilizzazioni materiali (veicoli e altro) Importo commissione strutturazione finanziamento nave 753 1.146 (4.443) Utile da cessione di società (GFM) 146 Indennità assicurative (incendio Feyzin) 209 Scarti, plusvalenze e minusvalenze su materiali vari IMPORTO NETTO 309 (164) 4.173 10.795 Nel 2010, le plusvalenze da beni immobili si riferiscono ai terreni e agli immobili situati a St-Étienne, Avranches, Perpignan, Celles-sur-Belle, una parte di St-Jean-de-Braye e ad un’operazione relativa a un immobile adibito ad uffici nella regione di Parigi, mentre nel 2009 si riferivano a terreni in provincia. 4.6 Proventi e oneri finanziari 2010 2009 445 83 16 99 739 25 Proventi finanziari Proventi netti percepiti dai lavori in corso su ordinazione Dividendi percepiti dai lavori in corso su ordinazione Profitto di cambio netto Oneri finanziari Oneri da interessi sulle passività finanziarie dal costo ammortizzato (13.217) (13.219) Variazione di valore equo delle attività e passività finanziarie indicate al valore equo dal risultato 234 (447) Quota inefficace degli strumenti classificati a copertura (21) (384) 11.804 13.843 ONERI FINANZIARI NETTI Il miglioramento degli oneri finanziari netti, a dispetto dell’aumento dell’indebitamento, è imputabile a una importante diminuzione dei tassi, dalle positive variazioni di valore equo per gli strumenti derivati classificati speculativi e da un utile di cambio dovuto principalmente alla rivalorizzazione della lira sterlina. La maggior parte del debito del gruppo è a tasso variabile (vedere Nota 4.24). B I L A N C I O C O N S O L I DATO | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 65 4.7 Oneri tributari sui margini lordi Analisi degli oneri tributari sui margini lordi nel conto economico: 2010 2009 22.287 26.027 22.287 26.027 (1.443) (7.967) 1.237 92 Oneri tributari correnti - relativi all’esercizio - relativi agli esercizi precedenti Sub-totale oneri tributari correnti Oneri tributari differiti - collegati alle differenze temporali - imposte differite attivate su disavanzi esteri - collegati ai riporti di disavanzo 173 123 Sub-totale oneri tributari differiti (33) (7.752) 22.254 18.275 TOTALE ONERI TRIBUTARI SU MARGINI LORDI Analisi della differenza tra oneri tributari teorici calcolati in base ai tassi di imposizione applicabili alla società controllante e oneri effettivi: Margine lordo prima delle imposte Elementi non imponibili Elementi imponibili contabilizzati nel risultato globale Margine lordo soggetto alla tonnage tax (attività marittime) BASI IMPONIBILI 2010 2009 68.812 61.356 1.386 (3.209) 736 (2.302) 68.632 Imposta teorica al tasso di (imposta corrente) (4.687) 53.460 34,43% 34,43% 23.630 18.406 (Dis)Attivazione dei disavanzi riportabili (119) 123 Differenziali di tasso (società non integrate fiscalmente ed estero) (191) (167) Effetto del trattamento fiscale delle società italiane 1.538 Effetto del regime specifico marittimo (876) Imposizioni indipendenti dal risultato (489) Effetti della fiscalità applicata alle navi (2.555) Effetto delle differenze permanenti 1.461 Altri effetti tributari IMPOSTE EFFETTIVE Tasso effettivo d’imposta 4.8 (7) (145) (80) 22.254 18.275 32,34 % 29,79 % Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009 EBITDA Margine operativo lordo 80.616 75.199 Ammortamenti netti 77.843 78.312 (173) 671 Riprese nette su svalutazioni e accantonamenti Mancato avviamento CMN (9.734) Perdite di valore di elemanti immateriali TOTALE EBITDA 66 R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | B I L A N C I O C O N S O L I DATO 4.262 6.525 162.548 150.973 4.9 Differenze di acquisizione 31 dicembre 2010 31 dicembre 2009 96.911 100.568 Valore netto al 1° gennaio Acquisizione di filiali 2.665 Differenze di acquisizione precedentemente collegate alle società collegate 170 Variazione dei tassi di cambio -4 Cessioni e regolarizzazioni 33 Svalutazioni VALORE NETTO AL 31 DICEMBRE -668 -6.525 96.239 96.911 La svalutazione rilevata nel 2010 concerne la differenze di acquisizione della filiale Transports Frigorifiques de Sète in seguito alla cessione di una quota sostanziale della sua clientela. La svalutazione è assegnata al settore Trasporto Francia. La riga «Acquisizione di filiali» concerne, nel 2009, la differenza di acquisizione delle società D.P.F. (STEF Courcelles) e S.G.F. La svalutazione di 6.525 migliaia di euro concerne la società Cavalieri e corrisponde alla perdita di valore della società. Alla chiusura dell’esercizio 2010 sono state effettuate delle prove di svalutazione, in conformità alla modalità di cui alla Nota 2.7. A questo fine, le differenze di acquisizione sono assegnate alle unità generatrici di tesoreria (dette “UGT”) che corrispondono ai quattro settori operativi del gruppo. I valori di utilizzo delle UGT, che corrispondono ai futuri flussi di tesoreria attualizzati, sono stati determinati in base alle principali ipotesi seguenti: Trasporto Logistica Internazionale Tasso di attualizzazione 6,7 % 6,7 % 6,7 % Marittimo 6,7 % Tasso di crescita a lungo termine 1,5 % 2,3 % 2,5 % 3,0 % Il tasso di attualizzazione corrisponde al costo medio ponderato del capitale, comprensivo dei parametri generalmente ammessi (beta, premio di rischio del mercato). Questo tasso tiene conto dell’effetto impositivo. Le ipotesi utilizzate nel 2009 erano del 7,5% per il tasso di attualizzazione (al netto delle imposte) e identiche a quelle utilizzate nel 2010 relativamente ai tassi di crescita a lungo termine delle unità generatrici di tesoreria. Per quanto riguarda l’UGT Marittimo, i futuri flussi di tesoreria sono stati stimati sulla durata residua della convenzione di delega di servizio pubblico nel cui ambito opera la filiale CMN (ovvero 3 anni), mentre il valore finale dell’UGT è stato determinato a partire dal valore venale stimato, secondo i periti, delle navi. INFORMAZIONI NECESSARIE AI SENSI DEL PRINCIPIO IAS 36 § 134 Differenze di acquisizione e attività immateriali dalla periodo di utilizzo indefinito Trasporto Logistica Internazionale Marittimo Altro Totale 62.912 6.880 25.727 8.873 12.896 117.288 ANALISI DI SENSIBILITÀ Il prospetto seguente indica, per ogni unità generatrice di tesoreria, il margine delle prove che corrisponde alla differenza tra il valore recuperabile e il valore contabile risultante da un lato da una variazione dei tassi di crescita (diminuzione di 1 pt), dall’altro da una variazione del tasso di attualizzazione (aumento di 1 pt). IPOTESI CONSIDERATE: I tassi di crescita normativi variano da: Trasporto dal 1,5% al 0,5% Logistica dal 2,3% al 1,3% Marittimo dal 3,0% al 2,0% Internazionale dal 2,5% al 1,5% dal 6,7% al 7,7% Il tasso di attualizzazione (WACC) varia da: B I L A N C I O C O N S O L I DATO | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 67 RISULTATO DELLE PROVE: In milioni di euro Margine di resistenza alla variazione dei tassi 31/12/10 di crescita (diminuzione di 1 pt) di attualizzazione (aumento di 1 pt) Logistica 127 Trasporto 544 519 Marittimo * 105 105 STEF-TFE Internazionale TOTALE 117 99 88 874 829 * Confrontato al valore netto di debito delle navi Il tasso di attualizzazione che porterebbe a dei valori recuperabili pari ai valori netti contabili si posizione al 15,65%. 4.10 Immobilizzazioni immateriali Soſt ware Altre immobilizzazioni immateriali Totale 82.620 Valori lordi Al 1° gennaio 2009 65.181 17.439 Acquisizioni 5.980 1.349 7.329 Altre variazioni 3.730 506 4.236 Cessioni e scarti (235) (34) (269) 74.656 19.260 93.916 Acquisizioni 6.489 817 7.306 Altre variazioni 1.562 (1.234) 328 Cessioni e scarti (223) (37) (260) 82.484 18.806 101.290 Soſt ware Altre immobilizzazioni immateriali Totale Al 31 dicembre 2009 AL 31 DICEMBRE 2010 Ammortamenti e svalutazioni 54.575 7.349 61.924 Fondi Al 1° gennaio 2009 5.983 139 6.122 Altri movimenti 2.943 926 3.869 Riprese e cessioni (696) (974) (1.670) 62.805 7.440 70.245 7.273 3.013 10.286 43 (148) Al 31 dicembre 2009 Fondi Altri movimenti Riprese e cessioni (185) (105) (185) AL 31 DICEMBRE 2010 69.936 10.305 80.241 VALORE NETTO CONTABILE AL 31 DICEMBRE 2009 11.851 11.820 23.671 VALORE NETTO CONTABILE AL 31 DICEMBRE 2010 12.548 8.501 21.049 68 R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | B I L A N C I O C O N S O L I DATO 4.11 Immobilizzazioni materiali Valori lordi Terreni e costruzioni Materiale di trasporto Navi Altro Totale 720.854 76.096 200.231 343.272 1.340.453 Acquisizioni 81.117 5.086 22.926 28.899 138.028 Movimenti di perimetro 19.877 688 (27.268) (8.110) Al 1° gennaio 2009 Cessioni e scarti Altre variazioni Al 31 dicembre 2009 Acquisizioni - 7.660 28.225 (26.147) (61.525) (2.337) 11.227 - (6.272) 2.618 792.243 84.987 223.157 347.412 1.447.799 38.620 1.926 75.037 33.133 148.716 Movimenti di perimetro - Cessioni e scarti Altre variazioni AL 31 DICEMBRE 2010 Ammortamenti e svalutazioni Al 1° gennaio 2009 Aumenti Movimenti di perimetro Cessioni e scarti Altre variazioni Al 31 dicembre 2009 Aumenti Movimenti di perimetro Cessioni e scarti Altre variazioni (25.655) (5.607) - (17.749) 2.158 1.104 - 1.528 (49.011) 4.790 807.366 82.410 298.194 364.324 1.552.294 Terreni e costruzioni Materiale di trasporto Navi Altro Totale 270.336 58.964 136.392 224.701 690.393 25.622 7.988 8.921 30.274 72.805 10.907 484 6.598 17.989 (13.443) (5.541) (21.362) (40.346) 2.111 9.600 (10.325) 1.386 295.533 71.495 145.313 229.886 742.227 26.460 5.522 9.812 29.158 70.952 - - - - - (10.284) (4.533) - (15.400) (30.217) 2.959 441 (135) 155 3.420 AL 31 DICEMBRE 2010 314.668 72.925 154.990 243.799 786.382 Valore netto contabile al 31 dicembre 2009 496.710 13.492 77.844 117.526 705.572 495.737 13.492 77.844 117.526 704.599 492.698 9.485 143.204 120.525 765.912 - da immobilizzazioni (lavori in corso su ordinazione) - da immobilizzazioni Valore netto contabile al 31 dicembre 2010 - da immobilizzazioni (lavori in corso su ordinazione) - da immobilizzazioni (973) (973) (715) 491.983 (715) 9.485 143.204 120.525 765.197 Al 31 dicembre 2010 la voce «Valore immobilizzazioni (lavori in coso su ordinazione)» comprende un edificio situato nella periferia di Orléans. Al 31 dicembre 2009 comprendeva quello stesso edifico, di cui una parte è stato ceduta nel corso del 2010. I movimenti di perimetro, nel 2009, corrispondono alle immobilizzazioni derivanti dall’acquisizione delle società SGF e STEF Courcelles. L’importo dei costi dei finanziamenti contabilizzati, nel 2010, ai sensi del principio IAS 23 soggetto a revisione, all’interno del costo di acquisto della nave in costruzione, ammonta a 519 migliaia di euro (175 migliaia di euro nel 2009). Il tasso di capitalizzazione utilizzato per determinarne l’importo è quello utilizzato dal gruppo per traslare alle filiali la remunerazione dei debiti e corrisponde approssimativamente al tasso medio di indebitamento del gruppo. B I L A N C I O C O N S O L I DATO | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 69 Il valore netto contabile delle immobilizzazioni utilizzato dal gruppo, dall’estinzione dei contratti di locazione finanziamento, si analizza nella maniera seguente: 31 dicembre 2010 31 dicembre 2009 5.863 6.163 Veicoli Impianti tecnici Piattaforme e depositi Terreni annessi TOTALE 9.776 18.873 136.684 137.917 39.150 39.218 191.473 202.171 D’altro canto, i valori netti contabili sopra indicati comprendono le immobilizzazioni in corso per un importo di 129.980 migliaia di euro (contro 47.848 migliaia di euro al 31 dicembre 2009). Questo importo comprende soprattutto il costo effettivo di una nave in costruzione pari a circa 113 milioni di euro (38 milioni al 31 dicembre 2009). L’acquisto di questa nave prevede degli incentivi fiscali sugli investimenti che saranno riconosciuti alla consegna della nave prevista per metà 2011. Gli ordinativi fermi di immobilizzazioni materiali al 31 dicembre 2010, non ancora processati, ammontano a 46.718 migliaia di euro, di cui 37 milioni di euro per la nave (contro 130.117 migliaia di euro al 31 dicembre 2009). 4.12 Immobilizzazioni finanziarie Partecipazioni non consolidate Prestiti e crediti Altre immobilizzazioni finanziarie TOTALE 2010 2009 3.866 1.599 12.818 11.854 124 65 16.808 13.518 I prestiti e i crediti comprendono principalmente i prestiti versati nell’ambito della partecipazione allo sforzo di costruzione (10.221 migliaia di euro nel 2010, 8.408 migliaia di euro nel 2009). Le altre immobilizzazioni finanziarie sono rappresentate da altri depositi e prestiti al personale. 4.13 Società collegate Le società partecipate dal gruppo ma non controllate sono indicate al paragrafo 5. I dati evinti dai bilanci delle società i cui titoli siano partecipati ma non controllati sono i seguenti: 2010 Quota del gruppo Totale fatturato Totale attivo Totale Attivo Valore di passivo netto della partecipazione società senza controllo Risultato netto Quota-parte risultato FROIDCOMBI 25,50% 9.847 3.061 1.839 1.222 312 (60) (15) TRANSCOSATAL FINANCES 34,34% 59.547 7.897 - 7.897 2.449 870 299 MESSAGERIES LAITIÈRES 38,69% 45.452 29.503 14.004 15.499 6.746 1.810 700 SDR SUD 20,00% 2.265 2.702 855 1.847 369 (138) (28) 100,00% - 24 4 20 20 (36) (36) BRIGANTINE DE NAVIGATION (1) TOMSA 32,00% 15.082 7.853 5.469 2.384 1.109 317 101 LOGIREST ESP (2) 40,00% 32.807 8.744 8.808 (64) (26) (64) (26) OLANO CAUDETE 20,00% 2.670 1.341 - 1.341 689 64 13 TOMSA MADRID (2) 32,00% - 167 (5) 172 (6) - - STEFOVER TUNISIE 49,00% TOTALE 245 213 - 213 161 43 21 167.915 61.505 30.974 30.531 11.824 2.806 1.030 (1) Società inattive o in corso di liquidazione (2) la quota-parte negativa dei titoli partecipati ma non controllati è portata al passivo alla voce «accantonamenti non correnti» 70 R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | B I L A N C I O C O N S O L I DATO 4.14 Attività e passività da imposte differite Le principali tipologie o cause di imposte differite, nonché le loro variazioni nel corso dell’esercizio, sono le seguenti (al netto della compensazione delle attività e passività all’interno di ogni entità fiscale interessata): 2010 1° gennaio 2010 Variazioni in conto Altre variazioni Variazioni del risultato economico netto globale 31 dicembre 2010 Attività da imposte differite FRANCE e altro 1.846 (210) Italia 3.337 (1.036) 108 Spagna 1.693 (164) 1 Differenze temporali 1.055 (150) 4.514 5.419 (5) 1.812 1.807 Prestiti costruzione Valore equo degli strumenti a copertura Altro Totale attività da imposte differite 7.931 1.636 7 114 73 144 (1.485) 6.693 55 2.464 1.530 236 357 291 13.430 217 Passività da imposte differite Differenze temporali Ammortamenti in deroga Differenziale di ammortamento di immobilizzazioni materiali Immobilizzazioni materiali in locazione-finanziamento Ammortamento navi Strumenti derivati Rivalutazione immobilizzazioni Operazioni su azioni proprie OBSAAR 4.519 (4.519) - (27) (11.446) (9.746) (1.673) (550) 519 (31) (22.282) 573 (21.709) (3.278) 1.165 114 (2.113) (114) - (4.511) 402 (4.109) (165) (565) (730) (1.242) 344 (898) Imposte da fusione (648) 361 (287) Prestiti costruzione 1.812 Differenze di conversione Altro Sub-totale Movimenti di perimetro Totale passività da imposte differite Imposizione differita da attivo ceduto IMPATTO NETTO (1.812) (3) 252 (921) 74 (36.902) 1.452 (252) (3) (847) (6.472) (252) (42.174) - - (36.902) 1.452 (335) 128 28.971 33 (6.472) (252) (42.174) 221 39 28.744 (207) B I L A N C I O C O N S O L I DATO | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 71 2009 1° gennaio 2009 Variazioni in conto Altre variazioni Variazioni del risultato economico netto globale 31 dicembre 2009 Attività da imposte differite FRANCE e altro 1.881 (35) - - 1.846 Italia 1.533 388 1.323 93 3.337 Spagna 3.075 (237) (90) - 2.748 Totale attività da imposte differite 6.489 116 1.233 93 7.931 5.887 (1.373) 5 - 4.519 Ammortamenti in deroga (8.542) (1.204) - - (9.746) Differenziale di ammortamento di immobilizzazioni materiali (1.411) 861 - - (550) (20.612) 48 (1.718) - (22.282) (4.497) 1.218 1 - (3.278) (23) 23 - 114 114 Rivalutazione immobilizzazioni (6.698) 2.162 25 - (4.511) Operazioni su azioni proprie (2.067) 1.902 - - (165) OBSAAR (1.643) 401 - - (1.242) Imposta di fusione (1.344) - 696 - (648) 55 238 666 (71) 888 (40.896) 4.276 (325) 43 (36.902) 43 (36.902) Passività da imposte differite - Differenze temporali Immobilizzazioni materiali in locazione-finanziamento Ammortamento navi Strumenti derivati Altro Sub-totale Movimenti di perimetro - - Totale passività da imposte differite (40.896) 4.276 (325) Imposizione differita dell’attivo ceduto (3.360) 3.360 (335) 34.407 7.752 573 IMPATTO NETTO SUL RISULTATO (335) 136 28.971 Le altre variazioni sono rappresentate da riclassificazioni per tipologia che non hanno effetti sul risultato o da imposte differite risultanti da elementi contabilizzati nei capitali propri. Al 31 dicembre 2010 il gruppo non ha rilevato nuove attività da imposte differite in relazione alle perdite fiscali riportabili di alcune sue filiali estere. Le attività da imposte differite in Italia sono state svalutate per 1.036 migliaia di euro. Alla fine del 2010 l’insieme delle imposte differite attivate di tutte le società incluse nella fusione, in relazione alle perdite riportabili, ammonta a un netto di 5.189 migliaia di euro (6.484 migliaia di euro alla fine del 2009). Il gruppo prevede che, in base ai piani d’azione promossi a livello locale e alle conseguenti previsioni di risultato che sono state determinate in via prudenziale, le filiali che produrranno attivo godranno in un futuro prevedibile di vantaggi fiscali sufficienti su cui si potranno imputare le attività da imposte differite riconosciute. 4.15 Rimanenze Pezzi di ricambio e combustibili 2010 2009 13.466 14.803 Rimanenze di prodotti in corso di lavorazione 1.170 1.212 Merci 7.932 6.535 22.568 22.550 (30) (115) 22.538 22.435 Totale Svalutazioni COSTO NETTO DELLE RIMANENZE Le rimanenze di merci risultano dalle attività commerciali per conto di alcune società che operano nel settore della ristorazione e delle attività marittime. 72 R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | B I L A N C I O C O N S O L I DATO 4.16 Crediti verso clienti 2010 2009 Importo lordo da crediti verso clienti 356.622 347.300 Svalutazioni (10.870) (12.336) NETTO 345.752 334.964 I movimenti delle svalutazioni dei crediti verso clienti rappresentati nel risultato del 2010 e 2009, sono indicati alla Nota 4.4. Non sono presenti clienti definiti importanti ai sensi del principio IFRS 8. 4.17 Tesoreria e valori di cassa Saldi di banca Cassa TOTALE TESORERIA E VALORI DI CASSA 2010 2009 45.306 41.930 43 68 45.349 41.998 4.18 Capitali propri Il capitale sociale è costituito da 13.515.649 azioni dal valore nominale di 1 euro al 31 dicembre 2010 e invariato rispetto al 31 dicembre 2009. Per quanto riguarda l’esercizio delle opzioni di acquisto di azioni nel 2010, sono state esercitate 18.625 opzioni sulle 36.115 restanti dell’ultima fase del piano del 2003, al prezzo di 16,28 euro ad azione. Le azioni corrispondenti sono state prelevate sulle azioni di autocontrollo. Nel 2009 erano state esercitate 43.018 opzioni della prima fase del piano 2 del 2001, al prezzo di 13,73 euro ad azione, e 16.373 opzioni della seconda fase al prezzo di 16,28 euro ad azione, pari a un importo totale di 857.189,58 euro. Le azioni corrispondenti erano state prelevate sulle azioni di autocontrollo. Il Consiglio di Amministrazione riunitosi il 23 marzo 2011 ha fissato il dividendo da distribuire per l’esercizio 2010 a 1,25 euro ad azione (1,05 euro per l’esercizio 2009). Tale dividendo non è contabilizzato nel bilancio consolidato 2010 e rappresenterà un debito della Società se approvato dall’assemblea generale degli azionisti. 4.19 Risultato per azione Il risultato non diluito per azione è determinato dividendo l’utile netto assegnabile agli azionisti di STEFTFE per il numero medio ponderato di azioni circolanti nel corso dell’esercizio. Il numero medio ponderato di azioni circolanti è determinato tenendo conto (i) delle azioni emesse in seguito all’esercizio delle opzioni di sottoscrizione da parte dei beneficiari di tali opzioni, (ii) delle azioni proprie acquistate dal gruppo che sono dedotte e (iii) delle azioni proprie assegnate ai beneficiari delle opzioni di acquisto di azioni che esercitino le loro opzioni di acquisto. Gli unici strumenti di capitali propri emessi dal gruppo, con effetto di potenziale diluizione, sono delle opzioni di sottoscrizione e di acquisto di azioni, nonché dei buoni di sottoscrizione e/o acquisto di azioni rimborsabili (BSAAR – vedere Nota 4.20). Il risultato diluito per azione viene calcolato in base a un numero di azioni maggiorato per effetto dell’esercizio dell’insieme di questi strumenti. B I L A N C I O C O N S O L I DATO | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 73 Il confronto tra le azioni esistenti all’inizio dell’esercizio e il numero medio ponderato di azioni considerato nei calcoli dei risultati per azione è il seguente: Numero di azioni di capitale al 1° gennaio esercizio 2010 esercizio 2009 13.515.649 13.515.649 - emissione di azioni in seguito all’esercizio di opzioni di sottoscrizione - - - annullamento di azioni in seguito a riduzioni di capitale - - 13.515.649 13.515.649 607.209 609.121 10.731 57.479 (18.625) (59.391) 599.315 607.209 (219) 943 12.916.553 12.907.497 922.466 941.091 Numero di azioni di capitale al 31 dicembre (a) Ponderazione dei movimenti dell’esercizio (b) Numero di azioni proprie possedute al 1° gennaio Acquisto di azioni durante il periodo - rimessa di azioni proprie in seguito all’esercizio di opzioni di acquisto di azioni e annullamento di azioni Numero di azioni proprie alla fine del periodo (c ) Ponderazione dei movimenti dell’esercizio (d) Numero medio ponderato di azioni nel corso dell’esercizio per il calcolo del risultato non diluito (a) + (b) - (c) - (d) Numero di opzioni di sottoscrizione o di acquisto di azioni Ponderazione Numero medio ponderato di azioni considerato per il calcolo del risultato per azione diluito (917.142) (905.457) 12.921.877 12.943.131 Risultato per azione in Euro (intragruppo) - Non diluito 3,66 3,05 - Diluito 3,66 3,04 31 dicembre 2010 31 dicembre 2009 4.20 Debiti finanziari Debiti finanziari non correnti - Prestito obbligazionario OBSAAR Finanziamenti bancari e concessione di linee di credito confermate a oltre un anno Debiti collegati a locazioni finanziamento Altri debiti finanziari vari Valore equo degli strumenti finanziari derivati Totale debiti non correnti 97.391 96.392 145.050 130.907 96.515 95.206 607 - 2.440 2.022 342.003 324.527 Debiti finanziari correnti Quota a meno di un anno di: - finanziamento bancari e linee di credito una tantum - debiti collegati a locazioni finanziamento 121.957 61.595 11.718 15.944 1.086 1.160 - debiti finanziari vari 491 Interessi maturati non scaduti Valore equo degli strumenti finanziari derivati Scoperti bancari e crediti a breve termine 213 34.250 60.872 TOTALE DEBITI CORRENTI 169.224 140.062 TOTALE DEBITI FINANZIARI 511.227 464.589 Nel luglio 2008, STEF-TFE aveva proceduto all’emissione, con la conservazione del diritto preferenziale di sottoscrizione, di un prestito obbligazionario pari a un importo nominale di 100 M€, rappresentato da 452.488 obbligazioni a buoni di sottoscrizione e/o di azioni rimborsabili (OBSAAR), in quanto ogni obbligazione prevedeva 2 buoni (BSAAR). Il 98% di queste obbligazioni è stato sottoscritto da un gruppo di banche francesi, il resto dal pubblico. Le banche hanno ceduto la totalità dei BSAAR previsti dalle obbligazioni da loro sottoscritte ad alcuni azionisti della Società, nonché ad un centinaio di quadri del gruppo. 74 R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | B I L A N C I O C O N S O L I DATO A partire dalla loro emissione, le obbligazioni sono state immesse sul mercato Eurolist di Euronext Paris e sono rimborsabili alla scadenza il 22 luglio 2013 e maturano un interesse annuo calcolato al tasso Euribor 3 mesi-0,23%. STEF-TFE detiene il diritto di procedere in qualsiasi momento, parzialmente o totalmente, al rimborso anticipato delle obbligazioni alla pari maggiorato degli interessi dovuti in quanto scaduti. I portatori delle obbligazioni detengono il diritto di richiedere il rimborso anticipato delle obbligazioni in caso di variazioni nel controllo della Società o in alcuni casi di esigibilità anticipata, soprattutto in caso di mancato rispetto di alcuni indici finanziari. Ogni BSAAR autorizzerà il suo portatore a sottoscrivere una nuova azione o di acquistare un’azione esistente STEF-TFE al prezzo di 51,20 euro. I buoni sono cedibili a partire dal 21 luglio 2010 ed esercitabili da quest’ultima data al 20 luglio 2015; sono rimborsabili su volontà di STEF-TFE, al prezzo unitario di 0,01 euro, a partire dal 22 luglio 2013 e fino al 20 luglio 2015, qualora il provente del corso dell’azione e della parità di esercizio superi i 71,69 euro. I portatori di buoni potranno comunque evitare il rimborso esercitando i loro BSAAR prima della data fissata per il rimborso stesso. Il provente netto dell’emissione ammonta a 98,8 milioni di euro. Le componenti di debito e di capitali propri sono state valutate rispettivamente in 95,2 milioni di euro e 3,6 milioni di euro, secondo le modalità di cui alla Nota 2.11. L’esigibilità dei debiti finanziari al 31 dicembre 2010 e al 31 dicembre 2009 risulta la seguente: 2010 Prestito obbligazionario (OBSAAR) Totale Scadenze Tra uno Tra uno e cinque anni 97.391 Oltre cinque anni 97.391 Finanziamenti bancari e concessione di linee di credito 267.007 121.957 89.395 55.655 Locazione-finanziamento 108.233 11.718 47.131 49.384 Altri crediti a breve termine Scoperti bancari Debiti finanziari vari 34.250 34.250 4.346 1.299 84 2.963 511.227 169.224 234.001 108.002 Totale 2009 Prestito obbligazionario (OBSAAR) Scadenze Tra uno Tra uno e cinque anni 96.392 Oltre cinque anni 96.392 Finanziamenti bancari e concessione di linee di credito 192.502 61.595 95.471 35.436 Locazione-finanziamento 111.150 15.944 44.424 50.782 Altri crediti a breve termine Scoperti bancari Debiti finanziari vari 60.872 60.872 3.673 1.651 1.575 447 464.589 140.062 237.862 86.665 L’esposizione del gruppo ai rischi di cambio, di tasso e di liquidità in ragione del suo indebitamento finanziario sono analizzati alla Nota 4.24. 4.21 Benefit per il personale Gli importi netti contabilizzati a bilancio sono analizzati nella maniera seguente: 31 dicembre 2010 31 dicembre 2009 Indennità di pensionamento 5.383 4.691 - Società coperte da assicurazione (passivo netto) 2.736 1.789 - Filiali italiane 2.411 2.584 - Altre filiali Medaglie del lavoro TOTALE 236 318 7.821 7.222 13.204 11.913 B I L A N C I O C O N S O L I DATO | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 75 Informazioni relative agli impegni di spesa in ambito di indennità di pensionamento: 31 dicembre 2010 Debito attuariale (non soggetto a copertura assicurativa) Debito attuariale (soggetto a copertura assicurativa) Valore equo dei fondi accantonati presso le compagnie di assicurazione Importo netto Differenze attuariali non riconosciute IMPORTO NETTO CONTABILIZZATO A BILANCIO 31 dicembre 2009 2.647 2.833 32.258 29.083 (25.764) (24.434) 9.141 7.482 (3.758) (2.791) 5.383 4.691 Variazione degli importi netti contabilizzati a bilancio: 31 dicembre 2010 31 dicembre 2009 Importo al 1° gennaio 4.691 3.644 Oneri dell’esercizio (vedere seguito) 2.335 2.432 Aggregazione aziendale (2) 89 (Premio versato) / rimborso ricevuto dalle compagnie di assicurazione 81 38 Prestazioni pagate (1.722) (1.512) IMPORTO AL 31 DICEMBRE 5.383 4.691 31 dicembre 2010 31 dicembre 2009 Dettaglio degli oneri dell’esercizio: Diritti acquisiti nel corso dell’esercizio 1.833 1.717 Costo finanziario collegato alla deattualizzazione del debito attuariale 1.458 1.405 Rendimento previsto dei fondi accantonati (987) (719) Ammortamento delle differenze attuariali ONERI DELL’ESERCIZIO 31 29 2.335 2.432 Gli oneri dell’esercizio sono stati contabilizzati negli oneri operativi. I fondi accantonati, gestiti in euro, sono depositati presso investitori istituzionali in Francia e beneficiano della garanzia in capitale e, per l’essenziale, di una garanzia di rendimento minimo. I fondi mirano principalmente alla sicurezza e alla regolarità (capitale garantito), oppure offrono in minima parte una differenziazione che permette di ottimizzare i risultati. Le principali ipotesi considerate nella valutazione del debito attuariale, in relazione alle indennità di pensionamento, sono le seguenti: Tasso di attualizzazione Tasso previsto per l’aumento degli stipendi Tasso di rendimento previsto per i fondi accantonati Età di pensionamento Tabelle francesi di mortalità (TGH: tabelle per generazione uomini; TGF: tabelle per generazione donne) 31 dicembre 2010 31 dicembre 2009 4% 4,75% 3 o 3,5% 3 o 3,5% 4% 3% Da 56 a 62 anni Da 56 a 62 anni TGH 05 e TGF 05 TGH 05 e TGF 05 L’età di pensionamento dipende dalla qualifica dei dipendenti e dai settori di attività in cui sono impiegati. Si ritiene comunque, in via ipotetica, che i dipendenti lascino il gruppo in base a una domanda di pensionamento volontario. Pertanto le indennità versate a loro favore sono soggette agli oneri previdenziali in conformità alla legge Fillon del 2003 e alle successive leggi sul finanziamento della previdenza sociale. Una prova di sensibilità, realizzata a un tasso di attualizzazione dello 0,25% rispetto al tasso di cui sopra, ha portato a una diminuzione dell’impegno di spesa del 2,6% o a un aumento del 2,7% a seconda del senso della variazione che tasso di attualizzazione (in positivo o negativo). 76 R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | B I L A N C I O C O N S O L I DATO Dal confronto tra gli impegni di spesa attuariali nel corso degli ultimi quattro esercizi emerge quanto segue: Costo dei servizi resi Risultato finanziario netto Ammortamento delle differenze attuariali Oneri dell’esercizio 2007 2008 2009 2010 1.426 1.596 1.717 1.833 -44 242 686 471 16 53 29 31 1.398 1.891 2.432 2.335 Impegno di spesa alla chiusura 29.721 29.362 31.916 34.905 Valore equo delle attività accantonate 23.432 24.252 24.434 25.764 Differenza (impegno di spesa totale netto) 6.289 5.110 7.482 9.141 Differenze attuariali differite 2.309 1.466 2.791 3.758 Importo netto a bilancio (attivo) 3.980 3.644 4.691 5.383 La riconciliazione tra il valore delle attività a copertura, all’apertura e alla chiusura degli ultimi esercizi, è riportata di seguito: Valore equo delle attività al 31 dicembre 2007 23.432 Rendimento finanziario previsto per il 2008 1.109 Differenza attuariale sul rendimento finanziario (279) Rimborsi sulle prestazioni ricevuti dai fondi (10) Valore equo delle attività al 31 dicembre 2008 24.252 Rendimento finanziario previsto per il 2009 719 Differenza attuariale sul rendimento finanziario (499) Rimborsi sulle prestazioni ricevuti dai fondi (38) Valore equo delle attività al 31 dicembre 2009 24.434 Rendimento finanziario previsto per il 2010 987 Differenza attuariale sul rendimento finanziario 424 Rimborsi sulle prestazioni ricevuti dai fondi (81) VALORE EQUO DELLE ATTIVITÀ AL 31 DICEMBRE 2010 25.764 L’evoluzione delle differenze attuariali sull’esercizio 2010 è analizzato nella maniera seguente: Differenze attuariali alla chiusura del 31 dicembre 2009 2.791 Differenza attuariale sulle ipotesi 2.436 Differenza di esperienza nel 2010 (1.161) Differenza sui dati 147 Differenza sul rendimento delle attività (424) Ammortamento della differenza attuariale (31) Differenze attuariali alla chiusura del 31 dicembre 2010 3.758 Solo la Francia e l’Italia sono interessate dagli impegni di spesa in ambito di benefi t per il personale. B I L A N C I O C O N S O L I DATO | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 77 4.22 Accantonamenti Benefit per il personale Controversie Altro Totale 11.914 11.516 6.779 30.209 Al 1° gennaio 2010 Movimenti di perimetro Altre variazioni Fondi 52 (83) 28 (3) 2.788 11.173 3.493 17.454 Riprese (1.550) (11.027) (2.673) (15.250) Al 31 dicembre 2010 13.204 11.579 7.627 32.410 Non correnti 13.204 2.877 1.115 17.196 8.702 6.512 15.214 Correnti Al 31 dicembre 2010 13.204 11.579 7.627 32.410 Al 1° gennaio 2009 10.285 11.293 8.154 29.732 Movimenti di perimetro 255 Riclassificazione 89 255 (8) 10 91 Fondi 2.118 10.149 4.169 16.436 Riprese (578) (10.173) (5.554) (16.305) Al 31 dicembre 2009 11.914 11.516 6.779 30.209 Non correnti 11.914 2.898 1.119 15.931 8.618 5.660 14.278 11.516 6.779 30.209 Correnti Al 31 dicembre 2009 11.914 L’accantonamento per controversie copre, per la quota corrente, i costi imputabili ai danni prodotti durante i servizi di trasporto, manutenzione o deposito, mentre - per la quota non corrente - i rischi relativi ad altri tipi di contenzioso. 4.23 Strumenti di diluizione A partire dal 1998 ai dirigenti e ad alcuni quadri del gruppo sono state assegnate delle opzioni con diritto di sottoscrizione o di acquisto di azioni. Il loro acquisto definitivo suppone che i beneficiari rimangano in funzione durante almeno 5 anni a partire dalla data di assegnazione. Nell’ambito dell’operazione di emissione di OBSAAR, nel luglio 2008 sono stati emessi 904.976 buoni di sottoscrizione, che prevedevano un periodo di inaccessibilità fino al 21 luglio 2010, e che possono in seguito essere esercitati per un periodo di cinque anni. Ogni buono permette di acquistare un’azione ad un prezzo di esercizio di 51,20 euro. Data di assegnazione 10 dicembre 2003 22 luglio 2008 OBSAAR Numero di opzioni Prezzo di esercizio in euro 17.490 16,28 8 anni 904.976 51,20 7 anni 922.466 49,86 31/12/10 Numero Numero di opzioni esistenti all’inizio del periodo Opzioni esercitate durante il periodo Periodo di validità delle opzioni a decorrere dalla data di assegnazione 31/12/09 Prezzo di esercizio medio ponderato 941.091 18.625 Numero 1.000.482 50,54 € 59.391 Opzioni assegate durante il periodo Opzioni divenute nulle Numero di opzioni esistenti alla fine del periodo Opzioni esercitabili alla fine del periodo Opzioni non ancora esercitabili 78 922.466 941.091 17.490 36.115 904.976 904.976 R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | B I L A N C I O C O N S O L I DATO Prezzo di esercizio medio ponderato 49,86 € 4.24 Gestione dei rischi RISCHIO LEGATO AI CREDITI Grazie al fatto che nessun cliente rappresenta oltre il 10% del fatturato del gruppo, il rischio che la défaillance di uno di questi possa avere ripercussioni pesanti sui risultati del gruppo è limitato. Alla fine del 2009, il gruppo STEF-TFE ha esteso il perimetro del suo contratto di assicurazione-credito a tutti i paesi europei in cui opera al fine di coprire il rischio di défaillance dei suoi clienti. RISCHIO LEGATO AI TASSI Come riportato nel prospetto seguente, l’indebitamento finanziario del gruppo è sostanzialmente a tasso variabile, sia nel caso di concessioni a breve termine su linee confermate a lungo termine che di indebitamento sotto forma di leasing. La struttura del debito finanziario per tipologia di tassi, tenuto conto degli strumenti a copertura in essere, è riportata di seguito: 2010 2009 Tassi fissi Tassi variabili Prestiti obbligazionari Tassi fissi Tassi variabili 97.391 96.392 Finanziamenti bancari 63.909 203.098 64.330 128.172 Debiti collegati a locazioni-finanziamento 30.258 77.975 34.483 76.667 820 3.526 3.673 6.000 28.250 60.872 100.987 410.240 Debiti finanziari vari Scoperti bancari e crediti a breve termine TOTALE DEBITI FINANZIARI AL NETTO DELLA COPERTURA 98.813 365.776 L’indebitamento finanziario consolidato del gruppo è sostanzialmente a tasso variabile, sia nel caso di concessioni a breve termine su linee confermate o di indebitamento sotto forma di leasing e di prestito ipotecario a lungo termine che costituiscono le due modalità abituali di finanziamento delle immobilizzazioni. L’obiettivo del gruppo in termini di gestione del rischio legato al tasso di interesse consiste nel perseguire una logica di micro-copertura in proporzione alla stipula di nuovi contratti di finanziamenti immobiliari. Questa politica di copertura del gruppo deve permettere a termine di ottimizzare il costo degli strumenti di copertura dei debiti sottostanti migliorando la sua efficacia e rispettando gli obblighi contabili in termini di contabilità a copertura. In Francia, 3 nuovi swap di tassi di interesse pari a un importo di circa 17 M€ si sono andati a sommare agli 8 swap di tassi sottoscritti tra il 2008 e il 2009, portando così un a totale di nozionale cumulato di 65 M€. Si tratta di swap di tassi perfettamente addossati ai finanziamenti a lungo termine e dal nozionale ammortizzabile. La loro scadenza è in funzione della durata del finanziamento sottostante, ovvero tra i 12 e 12 anni. In Spagna la filiale SDF Iberica possiede ancora uno strumento a macro-copertura istituito nel 2006 al fine di coprire un rischio legato ai tassi su dei contratti di finanziamento sotto forma di leasing, indicizzati su tasso variabile. Si tratta di uno swap dal nozionale di 6 M€, che scadrà nel gennaio 2011. In Italia, la filiale Cavalieri possiede uno swap di tassi perfettamente addossato al finanziamento della piattaforma di Tavazzano, pari a un nominale di 12 M€ la cui scadenza è prevista nel 2022. Debiti finanziari al lordo della copertura Effetto della copertura dei tassi Debiti finanziari al netto della copertura Tassi fissi Tassi variabili Totale debiti 17.489 493.738 511.227 83.498 -83.498 100.987 410.240 511.227 ANALISI DI SENSIBILITÀ AL RISCHIO LEGATO AI TASSI: Una variazione di 50 punti di base dei tassi di interesse, alla data di chiusura, porterebbe a un aumento (diminuzione) dei capitali propri e del risultato (al lordo delle imposte) pari agli importi seguenti. Ai fini della presente analisi, si presume che tutte le altre variabili siano costanti.) (-) Debito / (+) Credito Oneri su interessi sull’attivo/passivo a tasso variabile Variazione di valore equo dei derivati IMPATTO NETTO Impatto sul conto economico Impatto sul risultato globale Aumento di 50 bps Diminuzione di 50 bps Aumento di 50 bps Diminuzione di 50 bps (1.777) 1.777 - - 24 (106) 1.935 (1.714) 1.754 1.672 1.935 1.714 B I L A N C I O C O N S O L I DATO | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 79 RISCHIO LEGATO AL CAMBIO Le attività del gruppo sono sostanzialmente concentrate nell’area Euro (Francia, Spagna, Portogallo, Benelux, Italia) e non implicano quindi grandi scambi con altre aree monetarie, ad eccezione del Regno Unito e della Svizzera. D’altro canto, i debiti finanziari del gruppo sono integralmente formulati in euro o nella moneta funzionale delle filiali di competenza affinché il gruppo non sia esposto ad alcun rischio di variazione dei tassi di cambio in ragione del suo indebitamento. RISCHIO LEGATO ALLA LIQUIDITÀ I fabbisogni di tesoreria del gruppo sono assicurati, in via principale, dalle linee di credito concesse a livello della società controllante. Al 31 dicembre 2010 STEF-TFE possiede 19 linee di credito confermate a medio termine, per un totale di 129 milioni di euro. Queste risultano utilizzate per 73 milioni al 31 dicembre 2010. I prelievi sono effettuati per periodi compresi tra i 10 giorni e i tre mesi e maturano l’interesse in vigore alla data del prelievo. Queste linee di credito prevedono una scadenza dai 3 ai 5 anni. La società STEF-TFE possiede anche dei crediti una tantum per un totale di 22 milioni di euro, di cui 17 milioni di euro utilizzati al 31 dicembre 2010 e di autorizzazioni a scoperti, senza scadenza prevista, per un totale di 54 milioni di euro, di cui 6 utilizzati al 31 dicembre 2010. Le linee di credito confermate, non utilizzate, le autorizzazioni a scoperti disponibili e i crediti una tantum, combinati a una buona pianificazione dei flussi, garantiscono al gruppo una gestione ottimale del suo rischio legato alla liquidità. Alcune linee e prestiti (compreso il prestito OBSAAR) prevedono degli impegni da parte del gruppo, soprattutto che si rispettino gli indici finanziari. I principali indici sono: EBITDA / Oneri finanziari netti superiori a 6 (6,5 per l’OBSAAR) e Indebitamento Netto / Fondi Propri inferiori a 1,6 o 1,7 (1,7 per l’OBSAAR). Al 31 dicembre 2010 il gruppo rispetta l’insieme degli impegni previsti dai finanziamenti che possiede. I flussi di tesoreria collegati alle passività finanziarie e ai debiti delle locazioni finanziamento sono analizzati nella maniera seguente: 2010 Valore netto contabile Scadenze dei flussi di tesoreria contrattuali Flussi di tesoreria contrattuali Inferiori a un anno Tra uno e cinque anni Superiori a cinque anni Prestiti obbligazionari 97.391 102.645 756 101.889 Finanziamenti bancari 267.007 278.492 121.957 94.694 61.841 Locazione-finanziamento 108.233 121.667 14.134 56.131 51.402 34.250 34.250 34.250 1.693 3.673 3.673 Fornitori 266.225 266.225 266.225 Altri debiti correnti 279.657 283.138 283.138 2.653 4.385 3.622 1.532 (770) 1.057.109 1.094.475 727.755 254.246 112.473 Flussi di tesoreria contrattuali Inferiori a un anno Tra uno e cinque anni Scoperti bancari Debiti finanziari vari Passivi finanziari derivati TOTALE 2009 Valore netto contabile Scadenze dei flussi di tesoreria contrattuali Superiori a cinque anni Prestiti obbligazionari 96.392 104.932 1.409 103.523 Finanziamenti bancari 192.502 206.958 61.595 103.995 41.368 Locazione-finanziamento 111.150 134.579 18.168 55.295 61.116 Scoperti bancari 60.872 60.872 60.872 3.673 3.673 3.673 Debiti finanziari vari Fornitori 274.026 274.026 274.026 Altri debiti correnti 295.663 296.565 296.565 Passivi finanziari non correnti (derivati) TOTALE 80 2.022 1.120 1.785 503 (1.168) 1.036.300 1.082.725 706.503 270.096 106.126 R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | B I L A N C I O C O N S O L I DATO RISCHIO LEGATO AL GASOLIO In qualità di grande consumatore di gasolio, STEF-TFE è esposta alle variazioni del prezzo di questo carburante e, per il momento, non prevede di procedere ad acquisiti di strumenti a copertura. Oltre ai meccanismi di ripercussione delle variazioni del prezzo del gasolio che risultano dalla normativa in materia di trasporto, il gruppo privilegia soprattutto l’ottimizzazione degli acquisti con acquirenti dedicati e istituendo misure volte alla riduzione dei consumi. 4.25 Presentazione degli strumenti finanziari per categoria Valore a bilancio 31/12/2010 Valore equo Valore Attività (lavori equo per in corso su risultato ordinazione) Titoli di partecipazione non consolidati 1.112 1.112 1.112 Altre attività finanziarie non correnti 2.901 2.901 2.901 10.045 10.045 10.045 2.754 2.754 Clienti 345.752 345.752 345.752 Altri debitori 119.058 119.058 41.474 - - - Prestiti e crediti delle attività di finanziamento Titoli di investimento Attività finanziarie correnti Tesoreria e valori di cassa Prestiti e crediti Debiti al costo ammortizzato 77.584 45.349 45.349 45.349 526.971 45.349 Valore a bilancio 31/12/2010 Valore equo 2.653 2.653 Debiti delle attività di finanziamento 468.345 468.345 371.830 Fornitori 266.225 266.225 266.225 Altri creditori 279.657 279.657 23.114 Passività finanziarie non correnti Passività finanziarie correnti 40.229 40.229 1.057.109 1.057.109 Valore a bilancio 31/12/2009 Titoli di partecipazione non consolidati Altre attività finanziarie non correnti PASSIVO Prestiti e crediti delle attività di finanziamento Titoli di investimento - 400.172 77.584 Valore Attività (lavori equo per in corso su risultato ordinazione) Prestiti e crediti Debiti al costo ammortizzato Strumenti derivati classificati a copertura Passività non classificate finanziarie 213 2.440 96.515 256.543 28.511 213 11.718 689.680 2.440 364.776 Valore equo Valore Attività (lavori equo per in corso su risultato ordinazione) Prestiti e crediti Debiti al costo ammortizzato Strumenti derivati classificati a copertura Attività non classificate finanziarie 1.599 1.599 1.599 65 65 - 11.854 11.854 11.854 - - 334.964 334.964 334.964 Altri debitori 140.051 140.051 63.014 41.998 41.998 41.998 530.531 530.531 41.998 Attività finanziarie correnti ATTIVO - 3.866 Clienti Tesoreria e valori di cassa Attività non classificate finanziarie 2.754 526.971 ATTIVO Strumenti derivati classificati a copertura 65 4 77.033 4 77.098 1.599 409.832 B I L A N C I O C O N S O L I DATO | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 81 Passività finanziarie non correnti Valore a bilancio 31/12/2009 Valore equo Valore Attività (lavori equo per in corso su risultato ordinazione) Prestiti e crediti Debiti al costo ammortizzato 2.022 2.022 Debiti delle attività di finanziamento 322.505 322.505 227.299 Fornitori 274.026 274.026 274.026 447 297.685 297.685 70.074 Passività finanziarie correnti 140.062 140.062 124.118 1.036.300 1.036.300 447 Passività non classificate finanziarie 1.575 Altri creditori PASSIVO Strumenti derivati classificati a copertura 95.206 227.611 15.944 695.517 1.575 338.761 Le attività e passività non classificate strumenti finanziari ai sensi del principio IAS 39 sono rappresentati principalmente dai crediti e dai debiti fiscali e previdenziali e dai debiti di locazione-finanziamento. GERARCHIA DEI JUSTES VALEURS AL 31 DICEMBRE 2010 Gli strumenti finanziari al valore equo sono classificati in base al seguente livello gerarchico: - Livello 1: strumenti finanziari soggetti a quotazione su mercato attivo; - Livello 2: strumenti finanziari la cui valutazione ricorre a tecniche di valorizzazione basate su parametri osservabili; - Livello 3: strumenti finanziari la cui valutazione ricorre a tecniche di valorizzazione basate totalmente o parzialmente su parametri non osservabili. Livello 1 Attività finanziarie disponibili per la vendita Livello 2 Livello 3 3.866 Tesoreria e valori di cassa 45.349 ATTIVO 45.349 3.866 Strumenti derivati 2.653 PASSIVO 2.653 PRINCIPIO PER LA DETERMINAZIONE DEI JUSTES VALEURS Il valore equo degli swap dei tassi di interesse e le opzioni si basano su quotazioni effettuate da intermediari finanziari. Il gruppo di assicura che tali quotazioni siano ragionevoli valorizzando gli swap tramite attualizzazione dei futuri flussi di tesoreria stimati e le opzioni a partire dal modello di valorizzazione (del tipo Black & Scholes). Il valore equo dei «debiti verso i fornitori» e dei «crediti verso clienti» corrisponde al valore contabile a bilancio, poiché l’attualizzazione dei flussi di tesoreria prevede un impatto irrilevante tenuto conto dei ridotti termini di pagamento e di saldo. Il valore equo dei debiti a tasso variabile è sostanzialmente pari al loro valore contabile. 4.26 Impegni di spesa extra bilancio Le garanzie e le fidejussioni fornite da STEF-TFE in relazione ai diversi contratti di locazione semplice di veicoli ammontano a 2.594 migliaia di euro al 31 dicembre 2010 (7.587 migliaia di euro al 31 dicembre 2009). D’altro canto, al fine di garantire la corretta esecuzione della convenzione di delega di servizio pubblico stipulata con l’Ufficio Trasporti della Corsica (Office des Transports de Corse, vedere Nota 4.32), STEF-TFE ha emesso una fidejussione bancaria di 3 milioni di euro. Nell’ambito di questa convenzione, il gruppo si è altresì impegnato, tramite l’intermediario della sua filiale Compagnie Méridionale de Navigation (CMN), a sostituire una delle navi destinate al servizio in Corsica con una nuova nave da carico promiscua di grande capacità, la cui consegna è prevista a metà 2011; questa nave è iscritta a bilancio sotto la voce immobilizzazioni en corso per 113 milioni di euro. L’importo degli ordinativi fermi delle immobilizzazioni materiali è riportato alla Nota 4.11. 82 R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | B I L A N C I O C O N S O L I DATO 4.27 Locazioni semplici I canoni di locazione contabilizzati a costo in relazione a leasing classificati, sul piano contabile, delle locazioni semplici ammontano a 17.442 migliaia di euro nel 2010 (16.020 migliaia di euro nel 2009). 4.28 Operazioni con parti correlate Le parti correlate rispetto a STEF-TFE sono rappresentate dalle società collegate, dai suoi amministratori e dirigenti. Rientrano in questa categoria anche i quadri e dirigenti azionisti, nonché il fondo comune di investimento dei dipendenti che, nel loro insieme, controllano il 73% dei diritti di voto all’assemblea di STEF-TFE. Le retribuzioni nette e gli altri benefi t versati agli amministratori e ai dirigenti sono stati i seguenti (espressi in euro): Stipendi Gettoni di presenza Oneri collegati alle opzioni sulle azioni 2010 2009 1.279.997 1.361.216 100.401 88.984 - - TOTALE 1.380.398 1.450.200 Benefit a breve termine 1.380.398 1.450.200 Benefit posteriori al rapporto di lavoro Nessuno Nessuno Benefit a lungo termine Nessuno Nessuno Indennità di fine rapporto Nessuno Nessuno Pagamenti in azioni Nessuno Nessuno I contratti di lavoro di due dirigenti contengono delle clausole particolari che rientrano nell’ambito di impegni regolamentati e stipulate anteriormente. In caso di licenziamento, questi beneficiano di un’indennità pari a 18 mensilità, comprensiva dell’indennità convenzionale. Per loro è prevista una clausola di non concorrenza, il cui importo è pari al 50% di 3 loro annualità lorde, nonché una clausola di coscienza che permetterebbe loro, in caso di variazione nell’azionariato, di usufruire di un licenziamento e quindi di godere delle misure sopra descritte. Uno dei due dirigenti beneficia altresì di un preavviso di 12 mesi in caso di licenziamento. Il Presidente-direttore generale non beneficia di alcun tipo di retribuzione differita. I saldi e le transazioni con le società collegate sono analizzate nella maniera seguente: Saldi al 31 dicembre 2010 Brigantine de Navigation (1) Transcosatal Finances Froid Combi Messageries Laitières Tomsa & Tomsa Madrid Olano Caudete Transazioni dell’esercizio Clienti Fornitori Prestiti Conto corrente Vendite di beni o di servizi Acquisti di beni o di servizi - - - 17 - - 53 (244) - - 700 (3.109) - - - - - - 2.112 (36) - 2.653 19.958 (333) 1 (4) - - 7 (26) 4 (2) - 2.499 (2) 523 (380) - - 2 (2) - 507 - - Stefover Tunisie 2 (56) - CDR (Cavalieri) - - - Logirest - (1) Società inattiva o in corso di liquidazione. B I L A N C I O C O N S O L I DATO | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 83 Saldi al 31 dicembre 2009 Brigantine de Navigation (1) Transcosatal Finances Clienti Fornitori Prestiti Conto corrente Vendite di beni o di servizi Acquisti di beni o di servizi - - - 417 - - 574 (1.640) - - - - - - 53 Froid Combi Messageries Laitières Transazioni dell’esercizio - 1.840 (53) - 2.444 17.749 (286) Tomsa & Tomsa Madrid 5 5 - - 1 (76) Olano Caudete - 2 - - - (14) Logirest 391 - - - 2.169 (3) Stefover Tunisie 332 (29) - - 1.840 (311) - - - - - - CDR (Cavalieri) (1) Società inattiva o in corso di liquidazione. Tutte le transazioni effettuate con le parti correlate sono fatturate alle normali condizioni di mercato. Nel 2010 e nel 2009 non sono state osservate transazioni degne di nota tra il gruppo – da una parte – e i quadri e dirigenti azionisti e il fondo comune di investimento dei dipendenti – dall’altra. 4.29 Gestione del capitale La politica del gruppo consiste nel mantenere una base di capitale solida al fine di mantenere la fiducia degli investitori, dei creditori, del mercato, di sostenere lo sviluppo futuro dell’attività e di assicurare la liquidità del titolo. Per garantire un certo volume di scambio sul titolo, il gruppo ha stipulato un contratto di liquidità con un istituto finanziario. 4.30 Onorari dei Sindaci In relazione all’esercizio 2010, i seguenti onorari dei sindaci ammontano a quanto segue: Mazars . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .841,4 migliaia di euro KPMG Audit . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .769,8 migliaia di euro Altri studi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 69 migliaia di euro 4.31 Passività eventuali Nell’ambito normale delle sue attività, il gruppo potrà avere il ruolo di convenuto in controversie e contenziosi. Ogniqualvolta ritenga probabile un epilogo sfavorevole a cui debba corrispondere un esborso dall’impianto non facilmente prevedibile, contabilizza un accantonamento. Al 31 dicembre 2010 e al 31 dicembre 2009 non si osservano controversie o contenziosi suscettibili di avere pesanti ripercussioni sulla situazione finanziaria del gruppo e sui suoi risultati futuri. 4.32 Convenzione di delega di servizio pubblico L’attività marittima di STEF-TFE è esercitata sostanzialmente dalla CMN che garantisce i servizi in Corsica in virtù di una convenzione di delega di servizio pubblico stipulata con l’Ufficio Trasporti della Corsica (Office des Transports de Corse, detto OTC). Questa convenzione è entrata in vigore il 1° luglio 2007 ed ha una validità di sei anni e mezzo. Questa convenzione autorizza la CMN a garantire la gestione di tre navi-traghetti da carico promiscue nell’ambito della continuità territoriale. In virtù di questa convenzione, CMN riceve un’indennità in contropartita agli obblighi previsti dal servizio pubblico. Tale indennità è acquisita in proporzione al completamento dei servizi di trasporto. CMN è assolutamente libera di utilizzare le sue navi per altre attività, ma è tenuta a sostituirle con una o più navi equivalenti. Alla conclusione della convenzione, la proprietà di tali navi rimane dell’armatore. 4.33 Eventi posteriori alla chiusura Successivamente al 31 dicembre 2010 non sono stati osservati eventi degni di nota. 84 R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | B I L A N C I O C O N S O L I DATO NOTA 5 ELENCO DELLE SOCIETÀ CONSOLIDATE In applicazione alle regole di cui al precedente paragrafo 2.1, il bilancio consolidato si riferisce alle seguenti società: SOCIETA’ INTEGRATE GLOBALMENTE Percentuale di controllo 31 dicembre 2010 31 dicembre 2009 100 % 100 % 100 % 98 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 79 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 98 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 79 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % Società STEF-TFE SA (Controllante) • Agrostar SA • Atlantique SA (Espagne) • Chais de la Transat e la sua filiale - Magasin de Bord des Paquebots • Cie Frigorifique Française • Cryologis Développement e le sue filiali: - Cryologistic SAS - Bretagne Frigo - Cryologistic Services SAS - Entrepôts Frigorifiques de Nord et de l’Est (EFNE) - Entrepôts Frigorifiques de Normandie Loire (EFNL) - Entrepôts Frigorifiques du Sud-Ouest (EFSO) - FSD SAS • Entrepôts Frigorifiques du Léon (EFL) • Immostef SA e le sue filiali: - Immostef Italia - Frigaurice - Normandie Rapides (Transports Souchet) - SCI des Vallions - SCI Imm’o - SNC Immotrans 49 - SNC Immotrans 56 - SNC Immotrans 69 - SCI PPI 45 - SCI BV 18 - SNC de la Prairie - SNC La Vesvroise - SNC Adour Cap de Gascogne - SNC Agen Champs de Lassalle - SNC Allonnes-Entrepôts - SNC Atton Logistique - SNC Bondoufle La Haie fleurie - SNC Brignais-Charvolin - SNC Burnhaupt les Mulhouse - SNC Carros La Manda - SNC Cavaillon Le Castanié - SNC Cergy Frais - SNC Cergy Froid - SNC Donzenac La Maleyrie - SNC Donzenac Entrepôt - SNC France Plate-forme - SNC Gap Plan de Lardier - SNC Mions - SNC Saint Herblain Chasseloire - SNC La Pointe de Pessac - SNC Les Essarts Sainte-Florence - SNC Louverné les Guicherons - SNC Les Mares en Cotentin - SNC Mâcon Est Replonges - SNC Perpignan Canal Royal B I L A N C I O C O N S O L I DATO | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 85 SOCIETA’ INTEGRATE GLOBALMENTE - SNC Plan d’Orgon sur Durance - SNC Reims La Pompelle - SNC Saran les Champs Rouges - SNC Strasbourg Pont de l’Europe - SNC Toussieu Chabroud - SNC Trangé le Bois Chardon - SNC Valence Pont des Anglais • Institut des Métiers du Froid • Société des Gares Frigorifiques (S.G.F.) • SCI Bruges Conteneurs • SNC Navale STEF-TFE • Sté des Glacières Frigorifiques de Saint-Nazaire (SGN) e la sua filiale - SNC Loudéac Froid • SLD Aix-en-Provence • STEF Benelux • SLR France • GIE STEF-TFE Géodis • STEF COURCELLES • STEF SAS e le sue filiali: - Bordeaux Surgelés - Ile-de-France Surgelés - SLD Aix - SLD Allonnes - SLD Atton - SLD Bain-de-Bretagne - SLD Blanquefort - SLD Cergy - SLD Le Mans - SLD Lesquin - SLD Lorraine Surgelés - SLD Moulins-les-Metz - SLD Neudorf - SLD Nord Paris - SLD Rouen - SLD Toussieu - SLD Vénissieux - SLD Vitry - SLF Aurice - SLF Givors - SLF Le-Plessis-Belleville - SLF Niort - SLF Tours - SLS Cergy - SLS Pessac - SLS Saint-Dizier - SLS Saint-Sever - STEF Alsace - STEF Bretagne-Nord - STEF Bretagne-Sud - STEF Logistique Santé - STEF Lyon - STEF Méditerranée - STEF Midi-Pyrénées-Limousin - STEF Montsoult - STEF Nord - STEF Normandie - STEF Pays-de-Loire 86 R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | B I L A N C I O C O N S O L I DATO Percentuale di controllo 31 dicembre 2010 31 dicembre 2009 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 98 % 51 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 50 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 61 % 51 % 100% 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 50 % 100% 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % Percentuale di controllo SOCIETA’ INTEGRATE GLOBALMENTE - STEF Sud Rhône-Alpes - STEF Vitry • Sofrilim S.N.C. PIANA STIM d’Orbigny e le sue filiali: - Atlantique Développement - Compagnie Méridionale de Participation (CMP) e la sua filiale - Compagnie Méridionale de Navigation (C.M.N. La Méridionale) e le sue filiali: - Cie Méridionale de Manutention (C.M.M.) - A.M.C - Financière Immobilière et Maritime (FIM) - Sata-Minfos • STEF-TFE Transport e le sue filiali: • Cavalieri Fin e le sue filiali: - Cavalieri Trasporti Spa e le sue filiali: - TFE DA (in comproprietà con STEF-TFE Transport) - SLF Sicilia - ST1 Food - SDR Sicilia - Calabria Distribuzione Logistica (CDL) - Dispack - Express Surgelés - Provence Surgelés - Rhône-Alpes Surgelés - SCI Immotrans 35 - SCI Vendargues Le Serpolet • SDF Iberica e le sue filiali: - SDF Portugal - SDF Los Olivos - Immostef Alcala - Immostef New Torrejon - Immostef Espana (ex: Los Olivos) - Immostef Portugal • Transports Frigorifiques Spadis e le sue filiali: - SCI Immotrans 42 - TFE Saint-Étienne • Seagull Transport Ltd (U.K.) e la sua filiale: - Tradimar Ltd – (U.K.) - SLF Caen - SLT Lyon - Société Logistique de Vannes SLV - Stefover - TFE AG (Bâle) - TFE Agen - TFE Alpes - TFE Angers - TFE Atton - TFE Auvergne - TFE Avignon - TFE Benelux - TFE Bordeaux - TFE Bourges - TFE Brive - TFE Caen - TFE Chaulnes - TFE Côte d’Azur - TFE Dijon 31 dicembre 2010 31 dicembre 2009 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 98 % 98 % 98 % 98 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 95 % 51 % 51 % 46 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 90 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 97 % 97 % 97 % 97 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 51% 51 % 51 % 46 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 90 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % B I L A N C I O C O N S O L I DATO | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 87 SOCIETA’ INTEGRATE GLOBALMENTE - TFE Epinal - TFE Eurofrischfracht Logistics-France - TFE International Ltd (Gran Bretagna) - TFE International Est - TFE International Ouest - TFE International Paris - TFE International Sud-Est - TFE International Sud-Ouest - TFE Investissement - TFE Langres - TFE Languedoc-Roussillon - TFE Laval - TFE Le Mans - TFE Lille - TFE Limoges - TFE Logistiek Nederland BV - TFE Lyon - TFE Mâcon - TFE Marseille - TFE Metz - TFE Montigny - TFE Mulhouse - TFE Nantes - TFE Niort - TFE Nord Surgelés - TFE Orléans - TFE Paris - TFE Paris Nord - TFE Quimper - TFE Reims - TFE Rennes - TFE Rouen - TFE Saint-Brieuc - TFE Saint-Sever - TFE Strasbourg - TFE Toulouse - TFE Tours - TFE Valence - TFE Vannes 88 R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | B I L A N C I O C O N S O L I DATO Percentuale di controllo 31 dicembre 2010 31 dicembre 2009 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % Percentuale di controllo SOCIETA’ INTEGRATE GLOBALMENTE - TFE Velaines - TFE Vendée (ex Déramé Vendée) - TFE Vire - Tradimar Arras - Tradimar Bordeaux - Tradimar Boulogne - Tradimar Bretagne - Tradimar Caen - Tradimar Dijon - Tradimar Logistica del Mar Barcelone - Tradimar Lyon - Tradimar Milano – Italie - TFE EST Surgelés (Ex Tradimar Metz) - Transports Frigorifiques des Alpes (ex Tradimar Nantes) - Tradimar Niort - Tradimar Plan d’Orgon - Tradimar Rennes - Tradimar Rungis - Tradimar Sète - Tradimar Strasbourg - Transports Fréret SOCIETA’ COLLEGATE 31 dicembre 2010 31 dicembre 2009 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % 100 % Percentuale di controllo 31 dicembre 2010 31 dicembre 2009 100 % 100 % - Froid Combi SA 26 % 26 % 40 % Partecipazione di STEF-TFE: - Société Brigantine de Navigation (1) Partecipazione di STEF-TFE Transport: - Logirest (filiale di SDF Iberica) 40 % - Messageries Laitières SNC 39 % 39 % - Olano Caudete Logistica SL (filiale di SDF Iberica) 20 % 20 % - SDR Sud (filiale di Cavalieri) 20 % 20 % - Stefover Tunisie (filiale di Stefover) 49 % 49 % - Transcosatal Finances 34 % 34 % - TOMSA Péninsule Ibérique 32 % 32 % - Tomsa Madrid 32 % 32 % (1) Società inattiva o in corso di liquidazione. B I L A N C I O C O N S O L I DATO | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 89 RELAZIONE DEI SINDACI SUL BILANCIO ESERCIZIO CHIUSO IL 31 DICEMBRE 2010 Signori Azionisti, In ottemperanza all’incarico ricevuto dalla Vs. assemblea generale, desideriamo sottoporre alla Vs. Attenzione la nostra relazione che si riferisce all’esercizio chiuso il 31 dicembre 2010, ed avente ad oggetto quanto segue: • il controllo contabile del bilancio consolidato della società STEF-TFE, in allegato alla presente relazione; • le motivazioni a sostegno delle nostre valutazioni; • le specifiche verifiche previste a norma di legge. Il Consiglio di Amministrazione, come previsto, ha redatto il bilancio consolidato ed è nostro dovere, alla luce delle nostre verifiche, esprimere il nostro giudizio su tale bilancio. I – GIUDIZIO SUL BILANCIO CONSOLIDATO Abbiamo svolto le nostre verifiche in conformità alle norme che regolano l’esercizio della professione in vigore in Francia, che prevedono l’applicazione dei principi di diligenza al fine di garantire l’assenza di anomalie degne di nota all’interno del bilancio consolidato. Le verifiche consistono nell’individuare - tramite sondaggi o altri metodi di selezione - gli elementi a riprova degli importi e delle informazioni contenuti nel bilancio consolidato; esse consistono altresì nel valutare i principi contabili adottati, le stime rilevanti prese in considerazione e la presentazione del bilancio nel suo insieme. Riteniamo che gli elementi da noi raccolti siano sufficienti e adeguati per esprimere il nostro giudizio. Certifichiamo che il bilancio consolidato, rispetto al riferimento IFRS adottato nell’Unione Europea, risulta regolare e attendibile e fornisce un’immagine fedele del patrimonio, della situazione finanziaria, nonché del risultato dell’insieme formato dai soggetti e dalle società incluse nel consolidamento. Senza rimettere in discussione la conclusione di cui sopra, desideriamo attirare la Vs. attenzione alla Nota 1 dell’allegato che riporta le variazioni apportate ai principi contabili in conseguenza ai nuovi principi, integrazioni e modifiche dei principi pubblicati e delle interpretazioni obbligatorie a partire dall’esercizio 2010. 90 R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | B I L A N C I O C O N S O L I DATO II – MOTIVAZIONI A SOSTEGNO DELLE NOSTRE VALUTAZIONI In conformità alle disposizioni di cui all’articolo L. 823-9 del Codice del Commercio Francese relative alle motivazioni a sostegno delle nostre valutazioni, desideriamo renderVi partecipi dei seguenti fatti: Durante la redazione del suo bilancio consolidato, STEF-TFE è portato a effettuare delle stime e formulare delle ipotesi che hanno un effetto sull’applicazione dei principi contabili, sugli importi contabilizzati di alcune voci dell’attivo e del passivo, dei proventi e degli oneri, negli ambiti di cui alla Nota 1 dell’allegato. Per tutti questi ambiti, abbiamo verificato l’appropriatezza dei principi contabili adottati, esaminato la coerenza delle ipotesi prese in considerazione, la loro documentazione e traduzione cifrata, e – su queste basi – abbiamo proceduto a valutare la ragionevolezza delle stime utilizzate. Le valutazioni scaturite si inseriscono nell’ambito della prassi di verifi ca del bilancio consolidato, considerato nella sua globalità, e hanno quindi contribuito alla formazione del nostro giudizio espresso nella prima parte della presente relazione. III – VERIFICHE SPECIFICHE Abbiamo altresì proceduto, in conformità alle norme sull’esercizio della professione in vigore in Francia, alle specifiche verifiche previste a norma di legge delle informazioni relative al gruppo fornite nella relazione sulla gestione. Non abbiamo osservazioni da formulare in relazione alla loro attendibilità e alla loro rispondenza con il bilancio consolidato. I Sindaci Parigi - La-Défense et Courbevoie, 15 aprile 2011 KPMG Audit Settore KPMG S.A. MAZARS Dominique Stiegler Associato Xavier Charton Associato B I L A N C I O C O N S O L I DATO | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 91 RELAZIONE DEL PRESIDENTE SULLE ATTIVITÀ DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E SUL CONTROLLO INTERNO QUESTA RELAZIONE È VOLTA A RENDERE CONTO DELLE CONDIZIONI PREPARATORIE ED ORGANIZZATIVE DELLE ATTIVITÀ DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE, NONCHÉ DELLE PROCEDURE DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI INTRAPRESE DALLA SOCIETÀ IN CONFORMITÀ ALLE DISPOSIZIONI DI CUI ALL’ARTICOLO L. 225-37 DEL CODICE DEL COMMERCIO FRANCESE. QUESTA RELAZIONE DESCRIVE ALTRESÌ I PRINCIPI E LE REGOLE ADOTTATE DAL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE AL FINE DI DETERMINARE LE RETRIBUZIONI E I BENEFIT CONCESSI AI LEGALI RAPPRESENTANTI. I. FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E GESTIONE D’IMPRESA Direzione Generale Il Presidente del Consiglio di Amministrazione organizza e dirige le attività del Consiglio di Amministrazione, di cui rende conto all’Assemblea Generale. Il Consiglio di Amministrazione ha deciso, in conformità all’articolo L 225-51-1 del Codice del Commercio Francese, di non scindere le funzioni di Presidente e di Direttore Generale. La Direzione Generale della Società è pertanto garantita dal Presidente del Consiglio di Amministrazione, ovvero il Sig. Francis Lemor. Due Direttori Generali Delegati, i Sigg. Bernard Jolivet (che è anche Vice-Presidente) e Jean-Charles Fromage, assistono il Presidente-direttore generale nell’espletamento della attività di competenza della Direzione del gruppo. Il Direttore Generale Delegato è investito dei più ampi poteri per agire in qualsiasi circostanza a nome della Società; esso esercita questi poteri limitatamente all’oggetto sociale, ad eccezione di quelli di competenza delle Assemblee degli Azionisti e al Consiglio di Amministrazione. Composizione del Consiglio di Amministrazione Alla data della presente relazione, questo è composto da 14 membri (il Sig. Bouvatier è deceduto a gennaio 2011), di cui due persone fisiche. • Francis LEMOR, Presidente-direttore generale • Bernard JOLIVET, Vice-Presidente, Direttore Generale Delegato • Jean-Charles FROMAGE, Direttore Generale Delegato • Gilles BOUTHILLIER • Alain BREAU • Xavier Ogier du TERRAIL • Eric GIUILY • Christian GUILBERT • Emmanuel HAU • Robert de LAMBILLY 92 R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | V E R IF ICA IN T E R N A • • • • Dominique NOUVELLET Dominique THENAULT ALLIANZ Vie, rappresentata da Pier RICHES ATLANTIQUE MANAGEMENT, rappresentata da François de COSNAC Regolamento interno del Consiglio di Amministrazione Il regolamento interno del Consiglio di Amministrazione di STEF-TFE organizza il funzionamento del Consiglio di Amministrazione nell’ambito legislativo e normativo in cui rientra la Società. Definisce i limiti di responsabilità del Consiglio di Amministrazione e dei suoi membri, la modalità di funzionamento del Consiglio di Amministrazione, del comitato di verifica e del comitato delle retribuzioni e delle nomine, nonché la carta dell’amministratore. Codice di gestione d’impresa della Società Il regolamento interno del Consiglio di Amministrazione si ispira fedelmente ai principi espressi nella versione consolidata della relazione dell’AFEP-MEDEF. Questi principi costituiscono il codice di gestione d’impresa a cui la Società ha deciso di fare riferimento nella redazione della presente relazione sul controllo interno, in conformità al comma 7 dell’articolo 225-37 del Codice del Commercio Francese. Tuttavia la Società ha deciso di non adottare – in senso stretto – il principio relativo al numero di amministratori indipendenti, non ritenendolo opportuno e applicabile alla sua struttura e al suo funzionamento. Pertanto, il codice AFEP-MEDEF prevede che la quota di amministratori indipendenti all’interno del Consiglio di Amministrazione sia almeno un terzo nelle società dotate di un azionariato di controllo. La Società ha scelto di vigilare sull’effettiva rappresentanza dell’insieme dei suoi azionisti all’interno del suo Consiglio di Amministrazione e di tenere in giusta considerazione gli interessi di ciascuno di loro. Il Consiglio di Amministrazione della Società ha esaminato l’evoluzione dello stato degli amministratori in relazione ai criteri di indipendenza e ha stabilito che la Società comprende quattro amministratori indipendenti secondo la definizione proposta dal codice AFEP-MEDEF, ovvero i Sigg. Bréau, Hau, Nouvellet e du Terrail. Comunque la Società ritiene che, secondo i propri criteri, proprio grazie al mancato legame di tipo capitalistico o contrattuale che li lega alla Società e al fatto che non appartengano alla Direzione del gruppo, i Sigg. Bouthillier, Giuily e Guilbert si possono anch’essi considerare indipendenti. La durata del mandato dei suoi amministratori è di sei anni, ovvero il limite massimo fissato per legge. La Società ritiene altresì che l’esperienza acquisita dagli amministratori nel corso degli anni successivi rinforzi la loro conoscenza del settore del trasporto e della logistica e consenta loro di garantire l’efficienza delle attività che rientrano nel loro incarico. D’altro canto, questa durata rimane coerente con la composizione dell’azionariato, la cui stabilità non sembra giustificare una durata inferiore. In conformità alla legge francese n. 2011-103 del 27 gennaio 2011 relativa alla corretta ripartizione delle quote rosa all’interno dei Consigli di Amministrazione e di Sorveglianza, nonché alla parità in ambito professionale, la nomina di una donna nel ruolo di amministratore sarà proposta alla prossima assemblea generale della Società. Infine, per quanto riguarda le retribuzioni dei dirigenti con il ruolo di legali rappresentanti, il Consiglio di Amministrazione riunitosi il 10 dicembre 2008 ha deliberato di adottare i principi dell’AFEP-MEDEF relativi a questo proposito. Il principio relativo alla rescissione del contratto di lavoro non si applica al Presidente-direttore generale, poiché quest’ultimo non ha in realtà alcun contratto di lavoro, ma viene retribuito esclusivamente in funzione del suo mandato. I Direttori Generali Delegati, a loro volta, non rientrano nel campo di applicazione di questo particolare principio. Per quanto attiene le indennità di pensionamento per i dirigenti con il ruolo di legali rappresentanti, il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto che tali indennità, già peraltro deliberate dall’assemblea generale degli azionisti, fossero congrui ed ha constatato che la politica retributiva dei dirigenti con il ruolo di legali rappresentanti è il risultato di una prassi ponderata, fondata su criteri oggettivi e comunque coerente con la politica retributiva globale adottata dal gruppo. Preparazione e organizzazione delle attività del Consiglio di Amministrazione 1. Organizzazione delle attività del Consiglio di Amministrazione Il Presidente del Consiglio di Amministrazione riunisce il consiglio qualora lo ritenga opportuno, in funzione dell’interesse della Società. Il calendario delle riunioni previste per l’anno successivo è fissato alla fine dell’esercizio. Le riunioni in programma sono quattro, mentre le altre sono facoltative e dipendono dagli argomenti che debbano essere trattati e soggetti a delibera. Ogni riunione del Consiglio di Amministrazione prevede una convocazione individuale degli amministratori, il cui invio è previsto circa quindici giorni prima della data della riunione stessa. La convocazione riporta l’ordine del giorno del consiglio e la bozza del verbale relativo alla riunione precedente. Nei giorni precedenti la riunione (di solito cinque giorni interi), ogni amministratore riceve un fascicolo contenente i documenti relativi ai principali punti all’ordine del giorno. D’altro canto, ogni mese gli amministratori della Società ricevono, sotto forma di dati mensili e cumulativi, i risultati del gruppo STEF-TFE relativi al mese precedente con il commento del Presidente. Lo statuto e il regolamento interno del Consiglio di Amministrazione regolano le modalità di partecipazione degli amministratori alle riunioni del Consiglio di Amministrazione tramite videoconferenza. Gli argomenti che è possibile trattare e le delibere ammesse da questa modalità di collegamento sono riportati nei testi legislativi e normativi applicabili. Il tasso di partecipazione totale degli amministratori alle riunioni del Consiglio di Amministrazione nel 2010 è dell’83%, mentre nel 2009 era dell’88%. 2. Attività del Consiglio di Amministrazione Nel 2010 il Consiglio di Amministrazione si è riunito cinque volte, ovvero un numero di volte assolutamente normale. Di solito l’analisi della proiezione dei risultati dello scorso esercizio e le principali componenti del budget preventivo dell’anno in corso sono sottoposte all’esame del Consiglio di Amministrazione che si riunisce a fine gennaio. Le riunioni di marzo e fine agosto sono sostanzialmente dedicate alla chiusura del bilancio annuale e semestrale. Di solito la riunione che si tiene in seguito all’assemblea generale è volta all’attuazione del programma di riacquisto di azioni deliberato dall’assemblea generale. A dicembre il consiglio di solito esamina l’evoluzione dell’esercizio del gruppo rispetto alla proiezione di budget preventivo riattualizzata. Durante ogni seduta del consiglio si procede all’analisi dei risultati del mese precedente. Il Consiglio di Amministrazione riceve i pareri di due comitati specializzati istituiti al suo interno, seguendo i principi di gouvernance in materia. Comitati del Consiglio di Amministrazione 1. Comitato di verifica Nel 2009, in conformità all’articolo L 823-19 del Codice del Commercio Francese, è stato istituito un comitato di verifica che è andato a sostituirsi al precedente comitato finanziario. La sua composizione e le sue competenze sono conformi all’ordinanza n. 2008-1278 dell’8 dicembre 2008. Gli amministratori che fanno parte del comitato di verifica sono i Sigg. Emmanuel Hau, Xavier Ogier du Terrail e Dominique Nouvellet. Il Sig. Hau presiede il comitato di verifica, risulta indipendente rispetto ai criteri previsti in conformità ai principi di gouvernance. VERI F ICA IN T E R N A | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 93 Oltre alle solite competenze relative all’esame della situazione contabile e di previsione, il comitato di verifica è altresì incaricato di garantire l’efficacia dei sistemi di controllo interno e di gestione dei rischi. In questo ambito, il suo incarico consiste nell’assicurarsi dell’attuazione delle procedure di controllo interno e di gestione dei rischi, dell’adeguamento degli incarichi svolti dal servizio di verifica interna e dei controlli effettuati sui rischi individuati. La Società ritiene che il comitato di verifica sia in possesso degli strumenti necessari per rispettare i criteri di indipendenza ed efficienza in essere per il suo funzionamento. I rappresentanti della Direzione finanziaria e del servizio di verifica interno – così come i sindaci - possono essere convocati per esprimere il loro parere dal comitato di verifica ogniqualvolta quest’ultimo lo riterrà necessario. In occasione della sua nuova configurazione nel 2009, il comitato di verifica ha definito il suo modus operandi, sia in relazione al suo funzionamento interno che nei confronti dei suoi interlocutori all’interno della società, individuando altresì il suo campo di azione. Nel corso del 2010, il comitato di verifica si è riunito quattro volte, con un tasso di partecipazione pari al 100%. Durante la seduta di gennaio, il comitato di verifica ha analizzato gli elementi di chiusura del 2009 e le previsioni di budget per il 2010, informandosi sulla gestione dei rischio all’interno del gruppo e sull’organizzazione del controllo interno; si è altresì fatto illustrare il piano di attività del servizio di verifica interno per l’anno in corso. Alla fine di marzo e di agosto, in occasione delle riunioni precedenti le sedute del Consiglio di Amministrazione volto alla chiusura del bilancio annuale e semestrale, il comitato ha esaminato la presentazione del bilancio contabile che gli è stato trasmesso. In queste occasioni, ha convocato al fine di sentire il loro parere alcuni membri della direzione generale, della direzione finanziaria e del collegio sindacale. L’ordine del giorno della riunione di dicembre era incentrato sull’esame e sul bilancio delle attività condotte dalla direzione della verifica nel corso dell’anno scorso, sull’analisi delle relazioni di specifici incarichi, sullo studio del piano di costi per il 2011 e, infine, sulla revisione degli onorari dei sindaci. In relazione ad ogni riunione, il Presidente del comitato di verifica rende conto delle attività del comitato al Consiglio di Amministrazione in occasione della seduta successiva. 2. Comitato per le retribuzioni dei legali rappresentanti Questo comitato di solito è incaricato di determinare la retribuzione del Presidente-direttore generale e dei Direttori Generali Delegati. Il Presidente-direttore generale partecipa alle attività del comitato per la determinazione della retribuzione dei Direttori Generali Delegati. Il comitato si pronuncia altresì sulla qualifica di amministratore indipendente in caso di modifiche all’interno del Consiglio di Amministrazione. Alla data della presente relazione, gli amministratori, membri del comitato per le retribuzioni sono i Sigg. Bouthillier e Riches (il Sig. Bouvatier è deceduto). 94 R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | V E R IF ICA IN T E R N A Principi e regole per la determinazione delle retribuzioni dei legali rappresentanti 1. Dirigenti con il ruolo di legali rappresentanti La determinazione della retribuzione dei dirigenti con il ruolo di legali rappresentanti della Società è di competenza del Consiglio di Amministrazione, che delibera dietro al parere del comitato per le retribuzioni dei legali rappresentanti. Le comitato di solito si riunisce una volta all’anno (prima della riunione del Consiglio di Amministrazione di dicembre) al fine di esaminare gli elementi costitutivi della retribuzione dei dirigenti con il ruolo di legali rappresentanti. I membri del comitato determinano la retribuzione dei dirigenti con il ruolo di legali rappresentanti, sia per la parte fissa che per quella variabile. A questo scopo, il comitato fa riferimento a fattori sia qualitativi che quantitativi, poiché i criteri presi in considerazione dipendono dai risultati globali del gruppo e dagli elementi oggettivi di confronto. In conformità alle disposizioni dell’articolo L. 225-42-1 del Codice del Commercio Francese, il 26 marzo 2009 il Consiglio di Amministrazione della Società ha reiterato, per gli anni a venire, le misure prese nel 2008, subordinando il pagamento delle retribuzioni differite dei due Direttori Generali Delegati ad alcuni risultati. Pertanto, il benefit del preavviso in caso di interruzione del rapporto di lavoro che superi la durata convenzionale e il pagamento della quota di indennità di pensionamento superiore all’indennità convenzionale di licenziamento sono condizionati dal fatto che il fatturato e il risultato operativo consolidato crescano almeno del 3% rispetto all’anno precedente. Questi impegni sono stati approvati dall’assemblea generale degli azionisti della Società riunitasi il 13 maggio 2009 e reiterati in occasione della seduta dell’assemblea generale del 19 maggio 2010 dal Sig. Fromage, in seguito al rinnovo del suo mandato di Direttore Generale Delegato. Le indicazioni relative agli elementi retributivi dei dirigenti con il ruolo di legali rappresentanti sono riportate nella relazione sulla gestione del Consiglio di Amministrazione. 2. Consiglio di Amministrazione L’assegnazione dei gettoni di presenza a titolo retributivo ai membri del Consiglio di Amministrazione si basa esclusivamente sull’assidua presenza alle riunioni del consiglio. Pertanto, la quota-parte dello stanziamento globale deliberata prima dall’assemblea generale degli azionisti dipende dal numero delle sedute a cui abbia effettivamente partecipato l’amministratore. Nel 2010, l’assemblea generale ha deliberato uno stanziamento supplementare destinato alle retribuzioni dei membri del comitato di verifica in base ai principi di assidua partecipazione alle sedute. Partecipazione alle assemblee generali La partecipazione degli azionisti alle assemblee generali si svolge alle condizioni previste dalla legge e dalle disposizioni di cui agli articoli 18 e 19 dello statuto della Società. Disposizioni statutarie relative alle variazioni nel controllo Al fine di attenersi a quanto previsto dalla legge, si precisa che lo statuto della Società non contiene disposizioni potenzialmente suscettibili di ritardare, differire o intralciare eventuali variazioni nel controllo. II. PROCEDURE DI CONTROLLO INTERNO Uno degli obiettivo generalmente assegnati al controllo interno consiste nel prevenire e gestire i rischi collegati alle attività d’impresa e agli errori o frodi, soprattutto negli ambiti contabili e finanziari e, di conseguenza, nel contribuire a migliorare l’efficienza delle operazioni. Come gli altri sistemi di controllo, consente di fornire una buona, sebbene non assoluta, garanzia che questi rischi siano completamente eliminati. Le procedure di controllo interno in vigore in STEFTFE consistono in quanto segue: - garantire la conformità alle leggi e alle normative applicabili; - controllare che gli atti di gestione e di realizzazione delle operazioni, nonché che le azioni dei collaboratori rientrino nell’ambito delle istruzioni e degli orientamenti fissati dagli organi sociali e dalla direzione generale, e che rispettino i valori, i principi e i regolamenti interni alla società; - accertarsi dell’affidabilità delle informazioni contabili, finanziarie e dei dati di gestione. del controllo interno nel gruppo. 2. Protagonisti del controllo interno In questo ambiente, l’organizzazione del controllo interno si fonda sull’assegnazione dei ruoli e delle responsabilità ai seguenti protagonisti. Comitato esecutivo Il comitato esecutivo fissa gli orientamenti strategici e le prospettive a medio e lungo termine del gruppo, si accerta che gli obiettivi siano raggiunti e rappresenta la principale struttura decisionale e arbitrale all’interno del gruppo, soprattutto in materia di investimenti. Composto da 12 membri, copre e controlla l’insieme delle funzioni del gruppo. Oltre al Presidentedirettore generale e ai due Direttori Generali Delegati, comprende i direttori di ogni polo, nonché i responsabili delle principali funzioni. Il perimetro del controllo interno si estende alla società controllante e alle filiali comprese nel perimetro di consolidamento del gruppo. A gennaio 2011, il comitato esecutivo si è rinforzato grazie all’entrata di un nuovo membro in rappresentanza della funzione Finanza, che fino ad allora era rappresentata dal Vice-Presidente e Direttore Generale Delegato, che continua a far parte del comitato in qualità di dirigente con il ruoli di legale rappresentante. La società STEF-TFE si presenta come una holding, che garantisce esclusivamente prestazioni di gestione e di direzione, mentre le attività del gruppo sono suddivise in quattro settori operativi. Poiché ogni funzione strategica del gruppo è incarnata da un membro designato, questi è il vero garante dell’attuazione delle decisioni adottate nel campo di cui è referente. Il polo Trasporto (STEF-TFE Transport-STT) comprende tutto l’insieme delle attività di trasporto di prodotti freschi e surgelati, il trasporto dei prodotti di mare e l’organizzazione di trasporto internazionale; il polo Logistica (STEF) gestisce i servizi logistici collegate ai prodotti freschi e surgelati; il polo Attività Europee (STEF-TFE International) comprende le attività al di fuori del territorio francese; infine, il polo Marittimo è rappresentato principalmente da La Méridionale. Il comitato esecutivo si riunisce ogni mese, tranne che ad agosto. 1. Ambiente del controllo interno Altri due poli di expertise a cui sono assegnati compiti trasversali completano l’organizzazione. Il polo Sistemi informativi (AGROSTAR) comprende l’insieme delle squadre informatiche addette all’informatica per le attività e all’informatica cliente, mentre il polo Immobiliare (IMMOSTEF) gestisce l’insieme del patrimonio collegato agli immobili, alla gestione e alla locazione. Le funzioni di tipo operativo sono solitamente decentralizzate, secondo una struttura piramidale regioni / siti, in cui ogni sito (o agenzia di trasporto) o gruppo di siti è rappresentato da una filiale. Al contrario, le funzioni di supporto, specialmente le risorse umane, l’amministrazione e la finanza, sono piuttosto centralizzate. Questa struttura consente di garantire una coerente veicolazione della politica del gruppo, favorisce la razionalizzazione delle modalità operative e permette una migliore efficacia nella conduzione delle attività, contribuendo peraltro al rafforzamento Comitati di direzione Le attività dei poli Trasporto, Logistica e Marittimo si svolgono sotto la responsabilità e il controllo di tre comitati di direzione. Questi comitati sono diretti dai Direttori Generali di ogni polo, che fanno anche parte del comitato esecutivo. Questi comitati sono incaricati di spiegare le linee strategiche definite dal comitato esecutivo e di seguire gli impegni di spesa dei centri di profitto collegati ad ogni polo. A causa del suo carattere trasversale, il polo Attività Europee non è dotato in realtà di un comitato di direzione; pertanto, quest’organo è presente e garantisce l’espletamento degli incarichi corrispondenti in ogni paese di insediamento, soprattutto in Spagna, Italia e Belgio. Direzioni funzionali e operative del gruppo Dato che il gruppo opera in un ambiente estremamente regolamentato, ogni direzione è responsabile dell’attuazione effettiva delle disposizioni legali applicabili al proprio campo. Queste direzioni possono avere un campo d’azione limitato a un settore (direzione di gestione trasporto per il trasporto, direzione di servizio logistico per la logistica) oppure delle competenze trasversali (direzione tecnica immobiliare, direzione tecnica veicoli, direzione acquisti, direzione legale VERI F ICA IN T E R N A | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 95 e assicurazioni, contabilità, verifiche, fiscale, risorse umane, sistemi informativi…). Più precisamente, le seguenti direzioni hanno dei ruoli ben definiti all’interno dei propri ambiti. Direzione finanziaria La direzione finanziaria garantisce l’affidabilità delle informazioni contabili e finanziarie, la gestione dei rischi finanziari, la politica di finanziamento del gruppo, il raggiungimento degli obiettivi attraverso il processo basato sul budget di previsione. Il settore fiscale del gruppo coordina la politica fiscale del gruppo e assiste le società nelle questioni di natura fiscale. La gestione della tesoreria è centralizzata al fine di ottimizzare la gestione degli eccedenti di tesoreria, rinforzare il controllo dei flussi e limitare i costi operativi bancari. La contabilità a livello di gruppo è sotto l’egida della direzione finanziaria. Le attività della funzione contabile a livello di gruppo sono curate da una società dedicata, STEF-TFE Services, che si occupa dell’elaborazione dei singoli bilanci delle società del gruppo e procede al consolidamento. Questo polo è stato costituito al fine di seguire la crescita del gruppo, strutturare e rendere omogenei i processi contabili a cui sono soggette le operazioni, nonché attenersi agli imperativi relativi all’applicazione dei principi IFRS e alle evoluzioni legislative e normative. L’organizzazione in essere si basa su centri contabili regionali seguiti da contabili esperti che garantiscono le operazioni che portano alle definizioni contabili delle società del loro perimetro. Il gruppo possiede pertanto gli strumenti relais necessari per ricollegare i processi contabili alle diverse società per tutte le sue attività. Tramite lo svolgimento dei suoi incarichi, la commissione di verifica interna partecipa così all’individuazione, valutazione e prevenzione dei rischi. Comprende anche le riflessioni risultanti dai vari gruppi di lavoro per l’attuazione delle procedure. La commissione di verifica interna dipende gerarchicamente alla direzione generale e funzionalmente alla direzione finanziaria. Il suo campo di intervento si estende su tutto il perimetro del gruppo (settori operativi e funzioni di supporto). La commissione di verifica interna redige un piano annuale di verifiche interne in base ad un consulto con i membri del comitato esecutivo e del comitato di controllo, basandosi anche sulle aree di rischio emerse durante le loro attività. Il servizio di verifica interno è composto da tre collaboratori confermati sottoposti al responsabile del servizio stesso. Per una migliore efficienza, la vigilanza dell’applicazione delle disposizioni e del piano d’azione è garantita dagli stessi verificatori che si sono occupati degli incarichi. Ogni collaboratore funge altresì da coordinatore tra il servizio di verifica e il comitato di controllo a cui sottopone periodicamente lo stato di avanzamento lavori. Questi centri contabili regionali vigilano altresì sull’ottimizzazione dei flussi informatici antecedenti e posteriori al fine di evitare le ridondanze e gli strappi, nonché sulla preservazione di un’adeguata separazione dei compiti. La direzione contabile, presso la sede sociale, si occupa di fissare le direttive volte a garantire il buon funzionamento di questa funzione per mezzo di procedure, riunioni regolari e gruppi di lavoro. Altre funzioni centrali Questa organizzazione trasversale rinforza l’indipendenza di questa funzione rispetto alle direzioni operative. Le risorse umane, la segreteria generale (che si occupa di questioni di gouvernance, legale e assicurazioni) contribuiscono alla congruità legale delle operazioni del gruppo e alla gestione dei rischi. Commissione di verifica interna La commissione di verifica interna si occupa di assistere la direzione generale nel processo di gestione dei rischi attinenti le operazioni effettuate dal gruppo. In quest’ambito: - la commissione di verifica interna verifica l’attuazione delle politiche definite dalla direzione generale all’interno delle varie filiali e delle funzioni trasversali del gruppo; - si accerta che le operazioni siano conformi alle normative esterne ed interne (leggi, regolamenti, 96 linee guida, istruzioni e procedure….); - valuta il meccanismo di gestione dei rischi e di controllo interno; - esprime dei pareri volti al miglioramento delle procedure e della loro attuazione e segue la loro applicazione; riporta alla direzione generale lo stato di avanzamento del piano d’azione. La commissione di verifica interna è altresì incaricata di svolgere le verifiche interne presso le filiali, soprattutto nell’ambito della loro acquisizione e del loro processo di integrazione. R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | V E R IF ICA IN T E R N A La gestione dei sistemi informativi rappresenta uno dei principali strumenti di controllo interno del gruppo, poiché l’efficienza delle attività del gruppo si basa sulla disponibilità di informazioni affidabili, entro tempi adeguati. Inoltre, questi sono riuniti all’interno di una società dedicata, Agrostar, che opera in qualità di capofila specializzata per conto del gruppo. 3. Procedure di controllo interno 3.a ) Procedure relative ai principali atti di gestione del gruppo: Deleghe di poteri A livello di gruppo sono state attuate delle procedure che prevedono deleghe di poteri o abilitazioni. Quindi, ogni direttore di regione e di filiale ha a disposizione il quadro generale all’interno del quale s’inserisce la sua azione, sotto forma di potere formalizzato. In via schematica, il direttore generale di una certa rete delega ai suoi direttori regionali e di filiali alcuni poteri attinenti la rappresentanza della Società, l’organizzazione dei suoi mezzi tecnici, industriali e commerciali, il controllo dell’applicazione delle normative, la gestione dei dipendenti, l’igiene e sicurezza. I limiti delle deleghe, in termini di impegni finanziari, diminuiscono lungo la catena delle deleghe. Tuttavia, nessuna delega viene conferita nell’ambito delle operazioni di compravendita di beni mobili, acquisizione di partecipazioni, acquisto e cessione di società commerciali, operazioni immobiliari, prestiti e concessione di garanzie, che rimangono di competenza della direzione generale del gruppo. A sostegno delle deleghe di responsabilità, la maggioranza delle procedure interne, sia che rientrino nell’operativo (gestione) che nel funzionale (contabilità, assicurazioni) sono riportate in manuali che rappresentano delle vere e proprie regole per l’insieme della rete o della funzione interessata (procedure di certificazione). Procedure specifiche adattate a operazioni mirate completano il meccanismo di delega. Operazioni di crescita esterna Tutti i progetti di acq auisizione sono soggetti a verifica e revisione dettagliata nell’ambito di specifiche due diligence. A questo scopo, l’insieme delle funzioni di supporto del gruppo viene convocato (funzioni legate al settore legale, verifica, finanza, attività, immobiliare…) al fine di emettere una relazione che sarà poi presentata al comitato esecutivo del gruppo. Investimenti del gruppo Tenuto conto del peso relativo degli investimenti immobiliari, tutti i progetti di insediamento o di estensione di una piattaforma o di un deposito dipendono necessariamente da un aumento della domanda o di una richiesta specifica di un cliente. La chiusura del programma di investimenti è soggetta all’approvazione del comitato esecutivo del gruppo che svolge gli arbitrati necessari. Approvazione delle offerte commerciali / contratti clienti Le gare d’appalto sono soggette all’analisi e all’approvazione interna che implicano un insieme di ulteriori tappe successive a partire dal ricevimento dell’offerta fino all’inizio della prestazione. Il meccanismo fa intervenire la/le direzione/i regionale/i interessata/e, se necessario, gli uffici degli studi tecnici, nonché una squadra progetto, costituita a monte del processo. Vengono esaminati i parametri dell’offerta, le risorse e gli investimenti richiesti, i rischi relativi e la loro copertura, nonché la redditività prevista per il progetto. Processi contabili e finanziari Le informazioni contabili e finanziarie sono soggette a un trattamento omogeneo sia in termini di principi che di applicazioni tecniche secondo l’organizzazione di cui al precedente § 2 «Direzione finanziaria». Il consolidamento del bilancio del gruppo è garantito, presso la sede sociale, all’interno della direzione contabile del gruppo, che collabora a stretto contatto con i direttori dei centri contabili regionali. In un primo tempo il suo ruolo consiste nel raccogliere informazioni dall’insieme delle società del gruppo e nel controllarle; in un secondo tempo nel garantire la rielaborazione in conformità alle norme del gruppo e nel redigere il bilancio consolidato. L’insieme del processo è garantito dal supporto di un software applicativo che si interfaccia con il software di contabilità del gruppo. Nel 2010, al fine di aumentare l’efficacia e l’affidabilità del processo di consolidamento, il gruppo si è dotato di un nuovo modulo SAP (chiamato «BFC») che serve appunto per il consolidamento. La squadra addetta al consolidamento vigila al rispetto dei principi IFRS e delle loro modifiche e integrazioni e diffonde ai responsabili contabili le procedure ed istruzioni volte a garantire la coerenza del consolidato. Il servizio di verifica interna del gruppo controlla che le procedure contabili siano rispettate. Ogni direttore amministrativo e contabile regionale, di concerto con il servizio di verifica, si accerta che l’organizzazione in essere – all’interno del suo perimetro di intervento regionale – risponda alle esigenze previste in termini di sicurezza e di qualità delle informazioni finanziarie. Poiché la società STEF-TFE possiede un software di integrazione (SAP), il servizio di verifica ha accesso permanente a tutte le scritture contabili inserite nelle varie agenzie/filiali e può quindi studiare per sondaggi e in maniera aleatoria tutte le scritture contabili e effettuare i controlli sulla loro coerenza. Comunicazioni sulla situazione finanziaria La diffusione delle comunicazioni attinenti la situazione finanziaria è di responsabilità e competenza della direzione generale. La chiusura del bilancio annuale e semestrale è seguita da un comunicato stampa il cui contenuto deve essere approvato dal Consiglio di Amministrazione. Controllo sul budget preventivo e sulla rapportistica Il processo legato al budget preventivo è condotto nella maniera seguente: ogni direzione elabora il proprio budget preventivo e lo fa approvare dalla direzione generale alla fine dell’anno in occasione delle riunioni sul budget preventivo. Queste previsioni non sono soggette a revisioni in corso d’esercizio, però durante tutto l’anno si procede a un lavoro di attualizzazione dei risultati annuali. La rapportistica finanziaria è presentata nella seconda quindicina di ogni mese e viene sistematicamente comunicata ai membri del comitato esecutivo sotto forma di un prospetto di bordo contenente i principali indici operativi e funzionali mensili. Il comitato esecutivo analizza i dati risultanti dalla rapportistica su base mensile. D’altro canto, i risultati del gruppo sono trasmessi, ogni mese, ai membri del Consiglio di Amministrazione sotto forma di dati mensili e cumulativi. Controllo giuridico del gruppo Il gruppo è organizzato giuridicamente con una maggioranza di SAS (società per azioni semplificata di diritto francese) per quanto riguarda le strutture operative di gestione e di SNC per le strutture immobiliari. I legali rappresentanti di queste strutture VERI F ICA IN T E R N A | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 97 sono – nella maggioranza dei casi – persone fisiche. La gestione delle filiali, in quanto entità giuridiche, è garantita a livello della sede sociale dalla direzione giuridica del gruppo. Tutte le decisioni relative alla creazione di società è di competenza esclusiva dalla direzione generale del gruppo. Tutti gli atti relativi ai beni immobili o ad aziende commerciali (acquisizioni, cessioni, locazioni, giacenze) sono di competenza esclusiva della direzione giuridica, le cui direttive sono soggette alla direzione generale. Dato che si tratta della conclusione dei contratti di acquisto e commerciali, le procedure interne prevedono un numero limitato di firmatari autorizzati, solitamente rappresentati dai membri del comitato esecutivo. Questi contratti sono approvati dai servizi legali del gruppo, normalmente in associazione alle trattative commerciali fin dalle prime fasi. D’altronde, per quanto riguarda la responsabilità, i meccanismi che inquadrano i campi di richiamo di responsabilità sono determinati sia dalle disposizioni legislative e normative in vigore proprie della professione che da clausole specifiche delle condizioni generali di servizio, applicate all’interno del gruppo. Questi meccanismi permettono di limitare, a seconda dei casi, la responsabilità della società all’importo del servizio reso o a quello dichiarato per la merce. In via generale, la direzione giuridica del gruppo controlla l’applicazione dell’insieme di questi principi sia a monte – tramite l’attuazione di procedure o di convenzioni-quadro – che nei singoli casi – tramite la trattazione di problematiche specifiche. Gestione dei programmi assicurativi Il gruppo attua una centralizzazione della gestione della sua politica assicurativa. Il settore assicurazioni del gruppo fissa gli orientamenti in materia di copertura di concerto con la direzione generale, negozia le polizze principali, stringe relazioni a livello territoriale con i broker e gli assicuratori e controlla che tutto il meccanismo abbia una sua coerenza. Alcune polizze assicurative, dette «master», comprendono le principali garanzie, come l’R.C. impresa e merci trasportate, quelle contro i danni e le perdite di profitti. 3.b) Procedure relative all’ambiente delle attività del gruppo Pratiche in ambito «qualità» e di certificazione All’interno della direzione di gestione, STEF-TFE ha attuato delle competenze interne, dei mezzi e delle procedure che permettono di attenersi agli obblighi normativi e di prevenire e individuare i rischi inerenti alle sue attività. Quindi, per quanto riguarda il rispetto delle normative ambientali, gli studi progettuali immobiliari, indipendente dall’applicazione della normativa francese propria degli impianti classificati per la tutela ambientale (ICPE), tengono conto degli impatti ambientali nell’ambito delle disposizioni della Carta AFILOG «piattaforma logistica durevole» e 98 R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 | V E R IF ICA IN T E R N A dei principi del riferimento HQE® (Haute Qualité Environnementale, ovvero Alta Qualità Ambientale). La sicurezza delle persone rimane uno degli assi principali del meccanismo di prevenzione dei rischi. Nel 2010 il gruppo ha attuato le sue azioni preventive strutturate, i suoi piani di formazione (formazione dei responsabili tecnici immobiliari e dei direttori di stabilimento in materia di protezione contro le esplosioni, in applicazione della direttiva europea ATEX) e le sue attività volte all’armonizzazione degli strumenti e di formalizzazione dei supporti allo scopo permanente di diffondere, per quanto possibile, le disposizioni in materia di sicurezza. 4. Prevenzione e controllo interno Nel 2010 il servizio di verifica interno ha svolto i seguenti incarichi: - partecipazione a un processo di normalizzazione e di messa in sicurezza degli accessi informatici degli utenti SAP nell’ambito di una gestione inquadrata, il cui obiettivo consiste nella corretta gestione dei principi di controllo interno in termini di suddivisione dei compiti. Al 31 dicembre 2010, la quasi-totalità delle direzioni contabili regionali è organizzata in maniera tale da rispettare il principio di suddivisione dei compiti. Le funzioni per cui questa separazione non è ancora effettiva sono soggette a controllo compensativi. La commissione di verifica interna ha a disposizione un nuovo strumento dedicato al rilevamento dei conflitti durante l’espletamento dei compiti. - realizzazione del piano di verifiche in base agli impegni presi con la direzione generale e il comitato di verifica. Questi incarichi si sono sostanzialmente basati su verifiche delle funzioni di supporto e su verifiche trasversali in materia di armonizzazione dei metodi (controlli dei valori relativi a diverse voci dell’attivo del gruppo, esame delle regole relative ai prezzi delle cessioni interne, gestione dei sub-appalti). Sono stati svolti alcuni incarichi mirati alla revisione dell’organizzazione delle attività e dei centri di profitto. - d’altronde, le attività relative alla gestione dei rischi sono continuate nella prospettiva dell’elaborazione di un quadro di riferimento a livello di gruppo in grado di elencare i meccanismi principali di controllo interno in base alle raccomandazioni dell’AMF in questo ambito. A livello delle attività strutturali della funzione di verifica, è stata diffusa alle organizzazioni di supporto e attività del gruppo una carta delle verifiche interne, destinata a rinforzare la visibilità dei lavoro di verifica interna. In occasione della sua riunione di dicembre 2010, il comitato di verifica ha approvato il piano d’azione per il 2011 del servizio di verifica, comprensivo sia della svolgimento degli incarichi di verifica che di una attualizzazione della cartografia dei rischio realizzata in collaborazione con i vari settori operativi e funzionali del gruppo. Il Presidente RELAZIONE DEI SINDACI SULLA RELAZIONE DEL PRESIDENTE RELAZIONE DEI SINDACI REDATTA IN CONFORMITÀ ALL’ARTICOLO L.225-235 DEL CODICE DEL COMMERCIO FRANCESE SULLA RELAZIONE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLA SOCIETÀ STEF-TFE ESERCIZIO CHIUSO IL 31 DICEMBRE 2010 Signori Azionisti, Noi siamo tenuti: In qualità di sindaci della società STEF-TFE e in conformità alle disposizioni dell’articolo L. 225-235 del Codice del Commercio Francese, desideriamo sottoporre alla Vostra attenzione la nostra relazione sulla relazione redatta dal Presidente della Vostra Società ai sensi dell’articolo L. 225-37 del Codice del Commercio Francese in relazione all’esercizio chiuso il 31 dicembre 2010. • a comunicarVi le nostre osservazioni che richiamano le informazioni contenute nella relazione del Presidente, relative alle procedure di controllo interno e di gestione dei rischi collegati all’elaborazione delle informazioni contabili e finanziarie; Il Presidente è tenuto a sottoporre all’approvazione del Consiglio di Amministrazione una relazione che renda conto delle procedure di controllo interno e di gestione dei rischi attuate all’interno della Società e che fornisca le altre informazioni previste dall’articolo L. 225-37 del Codice del Commercio Francese relative soprattutto alla gestione d’impresa. • attestare che la relazione riporta le altre informazioni previste dall’articolo L. 225-37 del Codice del Commercio Francese, sottolineando che noi non siamo tenuti a verificare l’attendibilità di queste altre informazioni. Noi abbiamo svolto le nostre attività in conformità alle normative sull’esercizio della professione in vigore in Francia. I - INFORMAZIONI RELATIVE ALLE PROCEDURE DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI COLLEGATI ALL’ELABORAZIONE DELLE INFORMAZIONI CONTABILI E FINANZIARIE Le normative relative all’esercizio della professione prevedono la realizzazione di due diligence destinate a valutare l’attendibilità delle informazioni relative alle procedure di controllo interno e di gestione dei rischi collegati all’elaborazione delle informazioni contabili e finanziarie contenute nella relazione del Presidente. Queste due diligence consistono soprattutto in quanto segue: • prendere coscienza delle procedure di controllo interno e di gestione dei rischi collegati all’elaborazione delle informazioni contabili e finanziarie implicite nelle informazioni riportate nella relazione del Presidente, nonché della documentazione esistente; prendere coscienza delle attività che hanno permesso l’elaborazione di queste informazioni e della documentazione esistente; • determinare se le maggiori lacune del controllo interno relativo all’elaborazione delle informazioni contabili e finanziarie da noi individuate durante il nostro incarico siano comprese ed evidenziate adeguatamente all’interno della relazione del Presidente. In base alle nostre attività, non abbiamo osservazioni da formulare in relazione all’elaborazione delle informazioni relative alle procedure di controllo interno e di gestione dei rischi della società collegati all’elaborazione delle informazioni contabili e finanziarie contenute nella relazione del Presidente del Consiglio di Amministrazione, redatta in conformità alle disposizioni dell’articolo L. 225-37 del Codice del Commercio Francese. II - ALTRE INFORMAZIONI Attestiamo che la relazione del Presidente del Consiglio di Amministrazione riporta le altre informazioni previste dall’articolo L. 225-37 del Codice del Commercio Francese. I Sindaci Parigi-La-Défense et Courbevoie, 15 aprile 2011 KPMG Audit Settore de KPMG S.A. MAZARS Dominique Stiegler Associato Xavier Charton Associato VERI F ICA IN T E R N A | R E L A Z I O N E D I AT T I V I TÀ 2 0 1 0 99 CONTACTS Bernard JOLIVET – Vice-Presidente – Direttore Generale Delegato Stanislas LEMOR – Direttore Amministrativo Marie-Line PESQUIDOUX – SEGRETARIO GENERALE www.stef-tfe.com Ideazione/ Realizzazione: Idéogramme Communication Coordinazione: STEF-TFE Segretario Generale – Marie-Line Pesquidoux et Direction de la Communication – Luc Abraham Crediti foto: © Droits réservés - Photos groupe: STEF-TFE, Agenzia Visavu: J.P.Glatigny, Global Wiew, André Bocquel. Agenzia R.E.A.: Gilles Rolle Promuoviamo la tutela delle foreste Per ulteriori informazioni: www.pefc.org Società Anonima con capitale di 13.515.649 € Sede legale: 93, boulevard Malesherbes – 75008 Paris (FRANCIA) 999 990 005 Registro di Commercio e delle Società di PARIGI Tel : +33 1 40 74 28 28 - Fax: +33 1 45 63 97 33 www.stef-tfe.com