canada, a major market with strong growth prospects

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canada, a major market with strong growth prospects
€ 3,50 • ANNO XLIII • MARZO/APRILE 2016 • ISSN 1828 1052 • FOTO: TORONTO (CANADA) - DI SIMONE RICCI
356
CER
il giornale della Ceramica
marzo
aprile
2016
oniPad
Intervista
Franco Novello.
Da ‘produttore
di massa’ ad
‘azienda brand’
Industria
L’evoluzione del
distretto emiliano
visto dai tetti
dei capannoni
Ricerca&Sviluppo
I crediti LEED
per l’Indice di
Riflettanza Solare
sulle ceramiche
CANADA, A MAJOR MARKET
WITH STRONG GROWTH PROSPECTS
Galleria
Tecnologie per i
grandi formati
e il trattamento
delle superfici
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CEREDITORIALE
UN COVERINGS
CON I FIOCCHI
verso lo scenario TTIP
di Vittorio Borelli
Una edizione da record che prende il via in un contesto di mercato e di aspettative crescenti. Ma anche un evento fieristico che si inserisce in una agenda
politico – istituzionale che presenta temi su cui proprio Stati Uniti ed Europa stanno
dialogando. Coverings 2016, che ritorna quest’anno a Chicago, mette assieme la
presentazione dei prodotti pensati per questo mercato ed il dialogo con il sistema
della distribuzione e con gli studi di architettura. A cui si aggiunge l’estrema attenzione rivolta alle trattative in corso per il trattato pan atlantico TTIP in grado di dare
nuova linfa economica alle due sponde settentrionali dell’Atlantico.
editoriale
VITTORIO BORELLI
Presidente
Confindustria Ceramica
Sono oltre 110 le aziende che espongono al Mc Cormick Place dal 18 al 21 aprile, in
un Padiglione Italiano che, per l’occasione, rinnova le proprie strutture confermando, nel contempo, tanto lo stile italiano quanto quell’ospitalità che si è confermata
nel tempo come marchio di fabbrica tra gli stand della fiera americana. Un record di
partecipazione, che ha registrato il sold out già diversi mesi prima dell’apertura della
manifestazione. Martedì sarà la Giornata Italiana: dopo la conferenza stampa internazionale del pomeriggio, durante la quale verranno consegnati i Competition Award
agli architetti, si proseguirà con la Serata di Gala al 99 piano della Willis Tower,
panorama mozzafiato sulla città e su una economia che fa scintille.
I dati per l’intero anno 2015 confermano in pieno l’avvio di un percorso di crescita
a passo spedito e, soprattutto, sostenibile nel tempo, una condizione di particolare
importanza per chi fa impresa e sviluppa investimenti sul mercato. Ciò che potrebbe consolidare ulteriormente questa positiva dinamica, anche grazie ad un tasso di
cambio finalmente favorevole, sarebbe la conclusione del trattato TTIP che, relativamente al dossier ceramica, prevede la possibile eliminazione dei dazi all’esportazione (attualmente circa al 9%), in tempi che, dal lato europeo, si vogliono i più brevi
possibili. Un accordo che non prevede stralci e che quindi necessita che su tutti i
dossier – tra i quali quelli agricoli, i più problematici – si raggiunga una completa
condivisione prima di arrivare alla stipula, entro la fine dell’anno corrente.
Nell’ambito del TTIP si discute di un altro importante argomento per l’industria ceramica italiana: la questione delle barriere fitosanitarie all’esportazione sul suolo americano
delle piastrelle di ceramica, per rispondere alle quali Confindustria Ceramica ha sviluppato, a partire dal 2014, il programma Good Phytosanitary Practices (GPP) – supportato
anche dall’Associazione dei distributori statunitensi CTDA – dedicato alla prevenzione
fitosanitaria sulle spedizioni destinate al mercato USA. Seppur su base volontaria, sono
già 44 le ceramiche italiane partecipanti con 116 marchi, il cui lavoro è risultato efficace,
producendo una significativa riduzione delle intercettazioni nei confronti dei container
dei nostri prodotti, con evidenti vantaggi sulla riduzione dei costi ed il miglioramento
delle relazioni con i clienti. L’aspettativa derivante dall’approvazione del TTIP e dalle
azioni dirette verso il Governo americano è che si possa arrivare al riconoscimento del
programma GPP, con conseguente riduzione dei controlli sulle spedizioni italiane e ad
una armonizzazione delle modalità ispettive gravanti su tutti i paesi esteri fornitori.
2016 marzo/aprile CER 5
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CER
Cer il giornale della Ceramica/356
marzo/aprile 2016
Promosso da
Edizioni
Edi.Cer. SpA
Pubblicazione registrata presso il
Tribunale di Modena al n°551 in data 13/2/1974
ISSN 1828 1052
Direttore Responsabile
Vittorio Borelli
Direttore Editoriale
Andrea Serri ([email protected])
Redazione
Valentina Candini ([email protected])
Simona Malagoli ([email protected])
Valentina Pellati ([email protected])
Simone Ricci ([email protected])
Segreteria di redazione
Patrizia Gilioli ([email protected])
Barbara Maffei ([email protected])
[email protected]
Hanno collaborato a questo numero
Francesco Bergomi, Kristin Coleman, Andrea Cusi, Thomas Foschini,
Alessia Gollini, Cristina Mattioli, Barbara Mazzanti, Elena Romani,
Giuseppe Schirone, Simona Storchi, Massimiliano Tortis
Traduzioni
John Freeman; Carriere Italia srl
Direzione, redazione,
amministrazione:
Edi.Cer. SpA Società Unipersonale
Viale Monte Santo, 40 - 41049 Sassuolo (Modena) - I
tel. 0536 804 585 - fax 0536 806 510
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cod.fisc. 00853700367
Pubblicità
Pool Magazine, di Mariarosa Morselli
Via Carlo Cattaneo 34 - 41126 Modena - I
Tel. 059 344 455 Fax 059 344 544 - [email protected]
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Arti Grafiche Boccia spa
Associata a A.N.E.S.
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Europa: 78 euro (anno 2016) - 140 euro (biennale 2016-2017)
Extra Europa: 110 euro (anno 2016) - 200 euro (biennale 2016-2017)
Numeri arretrati 4,80 euro
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Questa rivista Le è stata inviata tramite abbonamento. L’indirizzo in nostro
possesso verrà utilizzato, oltre che per l’invio della rivista, anche per la spedizione
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7 del D.Lgs. 196/2003 è nel Suo diritto richiedere la cessazione dell’invio
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comunque trattati in conformità al “testo unico sulla privacy”.
Si autorizza la riproduzione dei testi e delle fotografie
purché recante citazione espressa della fonte.
Chiuso in tipografia il 01/04/2016
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CERMARZO/APRILE 2016
SOMMARIO
CER
EDITORIALE
CER
NEWS
5
10
12
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18
18 CER
21
UN COVERINGS CON I FIOCCHI verso lo
scenario TTIP di Vittorio Borelli
AZIENDE CERAMICHE di Simona Malagoli
DALL’ITALIA E DAL MONDO di Massimiliano Tortis
DA CONFINDUSTRIA CERAMICA di Simone Ricci
AGENDA FIERE Coverings a Chicago: una vetrina mondiale della ceramica di Alessia Gollini
Ceramics of Italy: dal prodotto al progetto
di Elena Romani
INTERVISTA
FRANCO NOVELLO. Da ‘produttore di massa’ ad ‘azienda brand’ di Andrea Serri
27 INDUSTRIA Il distretto ceramico visto dai tetti dei capannoni di Cristiana Mattioli
32 REAL ESTATE L’immobiliare italiano è in lenta ripresa di Simona Storchi
CER
37
COUNTRY REPORT: CANADA
Canadian architecture focuses on colour
by Kristin Coleman
38 The construction sector is in good health
by Andrea Cusi
42 “Our strategy is based on Stock, Service & Selection” by Kristin Coleman
43 The breakdown of the tile distribution channel
by Simone Ricci
44 The ceramic tile market holds firm
by Giuseppe Schirone
47 Tile and other flooring materials by Simone Ricci
48 INNOVAZIONE TECNOLOGICA “La “buona stella” del posatore di Thomas Foschini
50 RICERCA&SVILUPPO L’Indice SRI ed il ruolo delle piastrelle di ceramica di Barbara Mazzanti
53 LAVORO Le nuove linee guida per la gestione delle emergenze di Francesco Bergomi
55 CULTURA Nasce l’enciclopedia della ceramica
di Simona Malagoli
CER
GALLERIA a cura della Redazione
58 TECNOLOGIE DI FINE LINEA E TRATTAMENTO DELLE SUPERFICI
66 TECNOLOGIE E SUPPORTI PER I NUOVI FORMATI
Industria
27
Intervista
Country Report
21
35
Lavoro
53
Ricerca&Sviluppo
50
Galleria
57
2016 marzo/aprile CER 9
CERNEWS aziende
ceramiche
a cura di Simona Malagoli
Per l’invio di comunicati stampa: [email protected]
PAOLA MARELLA APRE IL 2016
al Temporary Workspace di Fioranese
PROGRESS PROFILES
investe in produzione e logistica
La nuova serie 2016 di “Appuntamenti al Workspace” di Coem e
Fioranese è stata inaugurata l’11 febbraio scorso con l’autorevole
intervento di Paola Marella sull’home staging e l’uso della ceramica
nell’interior design. Nota e amata dal pubblico del piccolo schermo
come conduttrice di trasmissioni quali
Cerco casa... disperatamente, Vendo
casa... disperatamente e Changing
Rooms, Paola Marella è laureata in
Architettura d’Interni presso il Politecnico
di Milano e si occupa di compravendita
immobiliare già dal 1987. Nel corso del
convegno realizzato in collaborazione con
l’Ordine degli Architetti di Reggio Emilia,
la conduttrice, grazie alla sua grande
esperienza, ha raccontato in cosa consiste
l’home staging, ossia “l’arte di valorizzare le proprietà immobiliari, migliorandone
l’immagine in modo da favorirne la vendita o l’affitto nel tempo più breve al miglior prezzo”.
Paola Marella è inoltre prestigiosa madrina del nuovo Catalogo
Generale Coem 2016, presentato proprio in questa occasione al
pubblico dei clienti e professionisti, offrendo loro la possibilità di
condividere la sua esperienza anche nell’uso della ceramica nei contesti più vari dell’interior design.
www.coem.it - www.fioranese.it
Dopo aver inaugurato nel 2015 una nuova sede ad Asolo - un edificio ecosostenibile di 11.500 mq2 che risponde alle più innovative
concezioni architettonico-costruttive -, Progress Profiles ha dato
avvio ai lavori per l’innalzamento di un edificio attiguo di altri 2500
mq2 che sarà adibito a magazzino automatizzato e a stabilimento
produttivo con nuovi macchinari. Un investimento da circa 3 milioni
di euro, con cui Progress Profiles - che ha registrato nel 2015 una
crescita del 20% - conferma la volontà aziendale di continuare a
produrre in Veneto.
“L’ampliamento di sede e organico risponde alle continue sollecitazioni del mercato e alla volontà d’investire in un vero made in
Italy di qualità e competitivo” spiega Dennis Bordin, amministratore delegato di Progress
Profiles. “Dopo oltre 30 anni
di attività, il nostro brand è
riconosciuto e apprezzato a
livello mondiale. Per il secondo anno consecutivo, infatti,
il mercato estero registra
una significativa quota del
35% di fatturato, consolidato
dall’apertura di sedi a Mosca,
Dubai e Randolph, nel New
Jersey, e soprattutto dai nostri continui investimenti in tecnologia,
ricerca e innovazione. Ma il cuore pulsante resta in Italia, resta nel
nostro territorio al quale siamo profondamente legati.”
www.progressprofiles.com
PROPRIETÀ ITALIANA
per Laminam Rus
Presso l’Ambasciata Italiana di Mosca - alla presenza del governatore dell’Oblast di Kaluga Anatoly Dmitriovich Artamanov, del
presidente Laminam Franco Stefani, dell’amministratore delegato
Laminam Alberto Selmi e dell’imprenditore Ismail Timirovich
Akhmetov - è stato siglato l’accordo che ha reso Laminam proprietaria della quota di maggioranza della società Laminam Rus
e dello stabilimento produttivo di Balabanovo, poco distante da
Mosca. Il cambio di assetto societario conferma il trend di crescita
e di internazionalizzazione dell’azienda di Fiorano Modenese, che
ha raggiunto il fatturato di 50 milioni nel 2015 (+25% sull’anno
precedente) e conferma il proprio percorso di crescita con la previsione quest’anno di un ulteriore +25%, vantando una distribuzione estesa a tutti i continenti.
www.laminam.it
10 CER marzo/aprile 2016
NUOVO DIRETTORE VENDITE
per Cottoveneto
Ben presente ad apprezzato ovunque, sia in Italia che all’Estero, con
diverse tipologie di proposte estetiche, Cottoveneto auspica il rilancio del proprio fatturato con Daniel Patti, da qualche mese nuovo
direttore vendite dell’azienda trevigiana. Cottoveneto, che ha fatto
la storia della ceramica con il formato 10x10 Sale e Pepe e delle
composizioni in pietra con i Sassi del Piave, negli ultimi anni si è più
orientata a proposte multimateria, abbinando soluzioni integrate di
pietre naturali, ceramica e vetro
di Murano. Materiali e soluzioni
di prestigio, disegni esclusivi e
flessibilità manifatturiera sono le
grandi qualità che offre l’azienda
oggi.
Daniel Patti ha ricoperto ruoli
dirigenziali in diverse importanti
industrie ceramiche e in diverse
aziende italiane ed estere del
comparto delle forniture per
l’edilizia.
www.cottoveneto.it
CERNEWS aziende
FINCIBEC CON ASSOPOSA
per la formazione della forza vendita
Per approfondire dettagli e caratteristiche legati alla posa dei grandi
formati e del grès porcellanato con spessore 20 mm, Fincibec si è affidata ad Assoposa, l’associazione dei posatori piastrellisti, che in una
giornata di formazione rivolta alla forza vendita del Gruppo ha fornito
informazioni essenziali riguardo i giusti consigli di utilizzo e tutte le
potenzialità di questi innovativi prodotti.
L’incontro si è articolato in una parte teorica, dedicata alle nozioni di base e all’aggiornamento della normativa, e in interessanti
dimostrazioni pratiche di posa dei grandi formati a pavimento e a
rivestimento, e di pavimenti spessorati, grazie all’allestimento di un
cantiere presso la storica sede di Fincibec in Verazzano a Sassuolo.
Tra i docenti, il presidente Assoposa Paolo Colombo, titolare
della Colombo Giacomo di Paolo e Luigi SRL di Sirtori (Lecco), e il
maestro posatore Massimo Manzotti di Gattatico (Reggio Emilia).
L’organizzazione dell’evento è stata curata dall’ufficio engineering
di Fincibec e favorita dal coordinamento di Francesco Bergomi,
Responsabile Area Formazione e Sicurezza di Confindustria Ceramica.
www.fincibec.it
AL VIA IL CONCORSO FILA
Trattati da Re 2016
Per valorizzare e far conoscere gli interventi che meglio rappresentano la perizia e la maestria artigiana dei Trattatori di tutta Italia, Fila
Surface Care Solutions ha aperto anche quest’anno le iscrizioni a
Trattàti da Re 2016, il concorso nazionale - giunto alla VII edizione che premia gli interventi dei professionisti del trattamento realizzati
con l’utilizzo dei prodotti Fila.
Le candidature sono estese a
qualsiasi progetto riguardante
superfici interne o esterne, in edifici pubblici o privati, ambientati
in ogni tipologia di contesto: da
palazzi storici, ville e castelli a
progetti di edilizia residenziale di
recente costruzione, aree urbane,
centri commerciali e snodi come,
L’intervento a Venaria Reale, vincitore
della scorsa edizione
aeroporti, metropolitane, stazioni.
Una giuria selezionata, composta da esperti autorevoli del settore, da
associazioni di categoria e da qualificate firme dell’editoria, valuterà i
progetti pervenuti e nominerà il vincitore assoluto.
Le domande di partecipazione, unitamente alla scheda progetto
completa di corredo fotografico, dovranno pervenire alla segreteria
organizzativa entro e non oltre il 30 giugno 2016.
www.filasolutions.com
ceramiche
IDEAL STANDARD IN MOSTRA
a Dimensione domestica
Negli spazi dello Studio Castiglioni di Piazza Castello 27, a Milano,
viene presentata una ricostruzione filologica dell’Ambiente di
Soggiorno, la stanza realizzata da Achille e Pier Giacomo Castiglioni
nel 1957, in occasione della mostra Colori e forme della casa d’oggi
a Villa Olmo, a Como. Si tratta del primo dei tre temi dell’abitare
che, nell’ambito del progetto espositivo Dimensione domestica
avviato quest’anno, saranno affrontati anche
nell’arco dei due anni successivi con l’Ambiente arredato per il Pranzo (2017) e
Ambiente per il pranzo (2018).
La mostra - curata da Beppe
Finessi, con progetto grafico di
Italo Lupi e allestimento di Marco
Marzini, che presenta anche una
propria interpretazione dello
“spazio interno” attraverso una
mise-en-scène nell’ingresso della
Fondazione - espone rari e originali
materiali d’archivio, permettendo ai
visitatori di comprendere le caratteristiche
ambientali e la filosofia progettuale dei fratelli
Castiglioni.
Per l’occasione è stato ricostruito anche un iconico ambiente bagno
arredato con gli storici pezzi della serie Linda, realizzata nel 1977 da
Ideal Standard su disegno di Achille Castiglioni. Inoltre, un catalogo
edito da Corraini, curato da Beppe Finessi e con il progetto grafico di
Italo Lupi raccoglie tutti i materiali esistenti sullo storico progetto di
Villa Olmo, compresi molti disegni e numerose immagini inedite.
www.idealstandard.it
LITOKOL PER GLI SHOWROOM
newyorkesi di Sicis
Grazie ad una collaborazione intensificatasi dal
2012, Sicis si è affidata ai prodotti Litokol per
incollare e stuccare i preziosi pannelli espositivi
dell’ampia sala mostra, di 550 mq, inaugurata
a fine 2015 a New York, nel Bronx. Dedicato in
particolare ai rivenditori, questo spazio, che si
affianca ad un magazzino di stoccaggio e uffici
per una superficie di 4400 mq, si va ad aggiungere al main showroom di prossima apertura
sulla 5th Avenue, dove cinque piani espositivi
accoglieranno l’intera produzione Sicis - mosaici,
arredo e gioielli - e dove Litokol sarà al fianco
Showroom Sicis, 5th Avenue
dell’azienda ravennate ancora una volta.
Sicis riconosce a Litokol l’alta qualità e affidabilità dei suoi prodotti, in
modo particolare dello stucco epossidico Starlike®, utilizzato da molti
posatori in tutto il mondo per la sua facilità d’applicazione. Inoltre, la
sua vasta gamma di colori permette a progettisti e architetti un’ampia
scelta di abbinamenti cromatici tra la tonalità delle fughe e le preziose
tessere di mosaico, realizzate in diversi materiali pregiati.
www.sicis.com
2016 marzo/aprile CER 11
CERNEWS dall’Italia
e dal mondo
a cura di Massimiliano Tortis
Per l’invio di comunicati stampa: [email protected]
SMALTOCHIMICA ED ELEMA
collaborano per il cliente
TECNOLOGIA ITALIANA
nel Tennessee
Smaltochimica, produttrice
di additivi chimici per ceramica, si è specializzata negli
ultimi tre anni nella tecnologia digitale ottenendo il
perfezionamento di un cleaner universale, Digiclean
4280, in grado di assicurare
risultati nella pulizia di tutti
i tipi di testine utilizzate nel
processo di decorazione
digitale. Mentre Elema,
azienda operante in elettronica e automazioni, ha
sviluppato Evolution Clean,
una macchina che permette di pulire qualsiasi tipo di testina di
macchina digitale. È nata pertanto una collaborazione tra le due
aziende che permette di offrire ai clienti una riduzione di costi e il
riutilizzo di testine, considerate fino ieri irrecuperabili. La collaborazione tra le due aziende ha permesso, già dall’inizio del 2016,
di produrre e distribuire da Smaltochimica in tutte le sue filiali il
Digiclean 4280 universale certificato da Elema per la propria macchina, Evolution Clean.
www.smaltochimica.it
BMR e LB hanno deciso di sbarcare insieme negli Stati Uniti inaugurando una nuova filiale logistica a Dickson-Tennessee, nella
“ceramic valley” USA.
L’avvio dell’attività
verrà annunciato al
prossimo Coverings,
dove LB e BMR per la
prima volta mettono
a disposizione del
pubblico il know how e
la qualità del made in
Italy maturata per entrambe in oltre 40 anni di attività nel settore
ceramico. BMR, azienda per la produzione di impianti completi per
il fine linea per l’industria ceramica e LB, da anni operante nel settore dell’alimentazione pressa e della macinazione a secco, hanno
deciso di unire le loro forze per portare la tecnologia made in Italy
nel principale distretto ceramico del Tennessee. Attraverso la filiale
di Dickson, LB e BMR andranno a supportare le realtà ceramiche
nordamericane con le loro specifiche soluzioni, garantendo assistenza e consulenza.
www.bmr.it - www.lb-technology.eu
NUOVO ALLESTIMENTO
nello showroom Venturini
Giovedì 10 marzo la Società Venturini srl, vincitrice del
Confindustria Ceramiche Distributor Award 2015, ha ufficialmente
inaugurato il nuovissimo allestimento del proprio showroom di
via Ostiense 985 a Roma. La ristrutturazione ha riguardato tutta
l’area espositiva sia interna che esterna creando ampi e luminosi
spazi ispirati alle tendenze del momento. Alla festa di inaugurazione hanno partecipato numerosi architetti che rappresentano una
parte importante della clientela.
La serata è stata patrocinata
dalla casa vinicola “Casa del
Giglio”.
www.venturiniceramiche.com
12 CER marzo/aprile 2016
FINANZIATO il progetto IPERCER
La Regione Emilia Romagna ha ammesso a finanziamento il progetto
IPERCER, presentato nell’ambito del POR-FESR 2014-2020 - Bando
per progetti di ricerca industriale strategica rivolti agli ambiti prioritari
della Strategia di Specializzazione Intelligente (DGR n. 774/2015). Le
attività partiranno ad aprile
2016 e saranno coordinate
dal Centro Ceramico in collaborazione con importanti
partner scientifici, quali CNRISTEC (Faenza, RA), CIRI EC
e CIRI MAM (tecnopoli dell’Università di Bologna) e NIER Ingegneria
S.p.A. Il progetto coinvolge inoltre alcuni tra i più importanti produttori
di lastre ceramiche e di impianti per la produzione di grandi formati in
modo tale da assicurare il trasferimento tecnologico delle diverse fasi
della sperimentazione alla scala industriale. Efficientamento del ciclo
produttivo ed efficientamento del prodotto sia in termini tecnologici
(miglioramento della compattazione, cottura, metodi di misura, etc.),
che in termini energetici (riduzione dei consumi) sono le parole chiave
del progetto. Sempre nello stesso bando, il Centro Ceramico ha ottenuto inoltre il finanziamento per il progetto MATER_SOS (Materiali
sostenibili per il ripristino e la realizzazione di nuovi edifici), rivolto al
settore dell’edilizia. Anche in questo caso il network coinvolge importanti centri di ricerca come CNR-ISTEC di Faenza, CIRI EC (tecnopolo
dell’Università di Bologna), Certimac (Faenza), RI-COS e le aziende
Consorzio Cave Bologna, Fili & Forme e Marazzi Group. Gli obiettivi
da raggiungere saranno lo sviluppo e la prototipazione di differenti
materiali da costruzione a basso impatto ambientale per la realizzazione di un intero pacchetto costruttivo.
www.cencerbo.it
CERNEWS dall’Italia
e dal mondo
FORNITURA SYSTEM
in Turchia
Diverse aziende della Turchia, produttrici di piastrelle in ceramica, hanno acquistato macchine
per la grafica digitale da System Group. Kale
aggiunge 5 Creadigit alla schiera delle 12 macchine
già da tempo attive in produzione nei vari stabilimenti; Seramiksan ha scelto il modello “E” di Creadigit
dopo aver studiato i risultati ottenuti dalla consociata ceramica
Rondine; EgeSeramik ha optato per l’alta risoluzione di Creadigit
XL installandone due esemplari nello stabilimento di Izmir, mentre
di recente l’azienda Yurtbay Seramik si è munita di due Creadigit
Standard e una Creadigit XL.
www.system-group.it
LB APRE nel Gujarat
LB consolida la sua presenza nel subcontinente indiano con l’apertura di una filiale
nel Gujarat, proseguendo un processo
d’internazionalizzazione iniziato da alcuni
anni. L’annuncio è stato dato in concomitanza con la fiera Indian Ceramics 2016,
specificando come la crescita di LB sia
resa possibile grazie agli investimenti in
ricerca tecnologica e all’attenzione verso
le risorse umane che, nel caso specifico
dell’India, si traduce in un rafforzamento
del team operante da alcuni anni sul territorio. L’attuale staff di LB in India viene
affiancato da nuove risorse tecniche e
commerciali, formate direttamente dall’azienda di Fiorano Modenese.
www.lb-technology.eu
TEK ARREDAMENTI
per showroom Barcore
L’azienda sassolese Tek Arredamenti ha curato e fornito i sistemi
espositivi per lo showroom Barcore sul Lago d’Iseo (Bs). Su progetto
di Enzo O. Costi, i 300 mq. del punto vendita bresciano si sviluppano
in 6 sale tematiche dove le collezioni di materiali ceramici, grès, parquet, pietre naturali - sia da interno che da esterno - trovano posto
nei duecento pannelli espositivi in parte studiati a parete e in parte su
sistemi scorrevoli, più la varietà di
materiali sfusi resi fruibili attraverso
elementi modulari attrezzati. I sistemi espositivi impiegati dalla produzione Tek Arredamenti sono Stark,
Obliqua New, Aida, Extension,
Linearwood, Tmax e creazioni personalizzate.
www.tekarredamenti.it
14 CER marzo/aprile 2016
SITI B&T GROUP
assume nuovi talenti
Con la campagna assunzioni, che prende il nome di SITIBTalent,
il gruppo formiginese ha annunciato l’intenzione di potenziare
il proprio organico integrando 20 giovani con specifiche competenze di carattere tecnico-ingegneristico per la sede in provincia
di Modena. L’azienda ha inoltre aderito al Career Day tenutosi
nel quartiere fieristico di Bologna, organizzato da Alma Mater
Bologna e Bologna Fiere, rivelatosi un’importante occasione per
conoscere candidati ritenuti fondamentali per la crescita tecnologica e industriale del Gruppo. Il profilo dei nuovi assunti deve contemplare, secondo l’amministratore delegato del Gruppo, Fabio
Tarozzi: “Ottime capacità di lavoro in team, che sappiano relazionarsi con i clienti, comprenderne le esigenze di business e tradurle
in risultati e avere la padronanza della lingua inglese”.
www.sitibt.com/lavorare-in-bt/
RAKCERAMICS,
sono 14 le decoratrici Sacmi
Sono diventate 14 le unità per la decorazione digitale installate da
Sacmi - Intesa lungo le linee produttive del Gruppo RakCeramics,
grazie al software per il colour management Crono 3.0, fornito
insieme alle decoratrici digitali della serie DHD.
Alle otto decoratrici digitali DHD attualmente installate presso
gli stabilimenti del gruppo degli Emirati Arabi si aggiungeranno
infatti ulteriori sei macchine, compresa quella integrata nella nuovissima linea Continua+ fornita di recente. Sacmi-Intesa fornisce
anche il software pre-stampa per l’elaborazione delle immagini
che successivamente vengono trasferite sul prodotto. Il sistema
di pilotaggio e gestione dell’immagine pre-stampa si è tradotto
per Sacmi - Intesa nello sviluppo di Crono 3.0, un software di
colour management interamente elaborato da Sacmi partendo
dalle specifiche caratteristiche del processo produttivo ceramico, le
cui diverse fasi contribuiscono in modo determinante al processo
di formazione del colore. Tutte le stampanti digitali fornite del
modello DHD 708, con larghezza utile di stampa fino a 697 mm e
risoluzione fino a 360 dpi, sono dotate di software avanzato per
la teleassistenza, che consente l’intervento da parte di un tecnico
specializzato Sacmi capace di dialogare in remoto con la macchina
ovunque nel mondo.
www.intesa-sacmi.com - www.sacmi.it
CERNEWS da
Confindustria Ceramica
a cura di Simone Ricci
A QUALICER
si parla di globalizzazione
VITTORIO BORELLI
al Rotary di Sassuolo
Il presidente di Confindustria Ceramica Vittorio Borelli ha preso
parte l’8 febbraio scorso a Castellon della Plana in Spagna al pannel sulla Globalizzazione del settore ceramico. Vittorio Borelli, dopo
aver ricordato che l’internazionalizzazione della ceramica italiana
è frutto di scelte imprenditoriali realizzate sia in fabbriche che in
strutture commerciali e di servizio al mercato estero, ha affermato
che tale percorso sia destinato ad evolversi ulteriormente.
Un fattore fondamentale per la presenza sui mercati esteri - ha
proseguito il presidente di Confindustria Ceramica - è l’innovazione tecnologica e tipologica di cui l’industria ceramica italiana
è leader mondiale grazie ad investimenti costanti nell’ordine del
5/6% annui. Da questo punto di vista gli Stati Uniti, l’Europa ed
alcuni paesi dell’Asia sono aree di forte attrazione ed attenzione
da parte delle aziende italiane. All’incontro, che ha aperto i lavori
della XIV edizione di Qualicer, hanno preso parte John Turner jr,
presidente dell’americana Dal Tile; Zeynep Bodur Okyay, presidente e CEO di Kale Group (Turchia) e Fermando Roig, presidente del
Gruppo spagnolo Pamesa. Nella successiva tavola rotonda hanno
parlato di ‘fabbrica digitale’ Franco Stefano, presidente di Siatem
Group, Pietro Cassani, direttore generale di SACMI e Vicente
Tomat, presidente di Kerajet.
Si è svolta il 16 febbraio, presso
il Salone dei Cocchieri, la conviviale del Rotary Club Sassuolo
che ha avuto come relatore
il presidente di Confindustria
Ceramica, Vittorio Borelli. Ospite
anche il direttore dell’Associazio- Nella foto da sinistra: il sindaco di Sassuolo
Claudio Pistoni, il presidente di Confindustria
ne Armando Cafiero e il sindaco
Ceramica Vittorio Borelli e il presidente del
Claudio Pistoni. È stata l’occasione Rotary Sassuolo Mario Mirabelli
per illustrare la situazione del
settore ceramico italiano - alla luce
degli ultimi dati elaborati da Confindustria Ceramica - i trend del
momento e l’andamento della principale fiera del settore, il Cersaie
di Bologna.
Borelli ha sottolineato l’elevata qualità della ceramica italiana - “in
30 anni la produzione è aumentata di 16 volte ma noi ci confermiamo al primo posto in valore del commercio internazionale con una
quota del 32%”- e ha ricordato come le aziende italiane abbiano
saputo internazionalizzarsi, soprattutto in Europa e Stati Uniti (17
società estere controllate da 10 gruppi ceramici italiani, per un fatturato totale di oltre 715 milioni di euro) per avvicinarsi maggiormente
ad aree strategiche, producendo in loco per il mercato locale. La
qualità del prodotto si raggiunge solo con investimenti costanti che
ogni anno sfiorano il 6% del fatturato (286 milioni di euro) e che
riguardano principalmente il rinnovamento di impianti e la ricerca sui
prodotti. “Il Cersaie è la fiera in assoluto più importante del mondo
- ha concluso Borelli - perchè racchiude in 5 giorni tutti gli operatori
professionali dell’intera filiera, comprendendo anche comparti come
legno, pietre naturali e marmi che si affiancano alle tradizionali
piastrelle di ceramica e arredobagno”. Con oltre 100.000 visitatori,
il 47,4% dei quali esteri, e quasi 900 espositori, si conferma appuntamento imperdibile per il mondo del trade e dell’architettura.
LA CERAMICA E IL PROGETTO,
al via la quinta edizione
Riparte la quinta edizione de La Ceramica e il Progetto, il concorso
di architettura organizzato da Confindustria Ceramica e Cersaie
per premiare e dare visibilità alle migliori realizzazioni in piastrelle di ceramica italiana. Il concorso ripropone le tre categorie
architettoniche (edifici istituzionali/arredo urbano, residenziali e
commerciali/Hospitality) per progetti realizzati in Italia ed all’estero. Architetti e interior designer interessati
devono comunque essere residenti in Italia e
devono presentare opere portate a termine
tra gennaio 2013 e gennaio 2016. Sul sito
web www.laceramicaeilprogetto.it è possibile scaricare il bando del concorso e compilare
il modulo per l’iscrizione online. La partecipazione al concorso è completamente gratuita
ed è possibile presentare più di un progetto
per la stessa categoria o per categorie
differenti entro il 16 maggio. L’iniziativa è
16 CER marzo/aprile 2016
rivolta a opere ex-novo, a ristrutturazioni o a interventi di recupero
architettonico, mettendo al centro l’impiego di prodotti ceramici
di aziende che aderiscono a Ceramics of Italy, il marchio collettivo
che garantisce l’eccellenza e la qualità italiana. La giuria, composta
dagli architetti Sebastiano Brandolini, Michele Capuani e Cino
Zucchi, valuterà i progetti pervenuti sulla base di criteri di creatività, funzionalità e gusto estetico della realizzazione, prendendo in considerazione la progettazione
nel complesso, l’impiego delle piastrelle di
ceramica, la qualità della posa e la valorizzazione
ambientale resa possibile dalle caratteristiche di
sostenibilità del materiale. Al progettista vincitore
di ciascuna categoria verrà assegnato un premio
di 5mila euro. La premiazione avverrà entro l’estate 2016 nell’ambito di un evento Ceramics of
Italy, in una prestigiosa location italiana.
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in continuo fermento creativo, il risultato
è una visione d’insieme eclettica ed
eterogenea, che si muove su strade
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COVERINGS A CHICAGO:
una vetrina mondiale della ceramica
CERAMICS OF ITALY:
dal prodotto al progetto
di Alessia Gollini
di Elena Romani
Dal 18 al 21 aprile prossimi la 27° edizione di Coverings, manifestazione fieristica nord-americana di piastrelle e pietre naturali,
torna a Chicago, la città dell’architettura, assieme all’eccellenza
di oltre 100 aziende ceramiche italiane. La tappa al McCormick
Place Convention Center è obbligatoria per tutti coloro interessati
alle ultime novità di 1100 espositori di piastrelle di ceramica e
pietre naturali provenienti da più di 40 Paesi. In questo contesto,
Confindustria Ceramica è presente con il sempre più rilevante
Padiglione Italiano caratterizzato dal marchio Ceramics of Italy,
segno distintivo dell’area della ceramica italiana.
Ma la vera novità di quest’anno, oltre ad una ricca attività promozionale che darà ampia visibilità alla presenza italiana in fiera,
sarà il nuovo stand Ceramics of Italy (#1531) sviluppato su un’area di quasi 300 metri quadri. Disegnato per la seconda volta dallo
studio e+i di New York, Strada Dinamica richiama uno spazio di
transizione, accogliente e dinamico al tempo stesso: panchine,
tavoli alti con sgabelli e due chioschi in cui gli espositori italiani e
i loro clienti americani possono gustare pasta italiana e ricevere
informazioni e materiale sul settore, come la versione in inglese
di Cer Magazine International e il manuale per il consumatore
Ceramica Amica. Un esempio di installazione innovativa, grazie
ai grandi formati delle piastrelle fornite da Lea Ceramiche per il
pavimento e da Florim Magnum Oversize per gli arredi, nonché ai
prodotti e servizi accessori di Fila Surface Care Solutions e Mapei,
su un sistema sopraelevato fornito da Newflooor srl Raised Floors.
Denso anche il calendario di incontri tra cui spicca la Conferenza
Stampa Internazionale (martedì 19 Aprile, ore 16.00) con la premiazione della Ceramics of Italy Tile Competition 2016. A seguire,
i festeggiamenti continuano con la Serata Italiana, nel corso della
quale viene premiato il miglior Distributore Nord-Americano 2016,
Ceramics Technics (Alpharetta, GA).
Ceramics of Italy sponsorizza l’allestimento work in progress
dell’Installation Design Showcase, un’iniziativa in cui vengono
posati i prodotti di alcune aziende italiane (Atlas Concorde,
Ceramica Sant’Agostino e Tagina Ceramiche d’Arte, assieme a
Mapei per i materiali per la posa), che danno vita all’ambientazione di una boutique di lusso sotto la direzione dell’interior designer
Alena Capra e di una squadra di posatori dell’NTCA. Il progetto
viene presentato mercoledì 20 Aprile alle 15.30 (Stand 6245).
Nelle giornate di lunedì 18 e mercoledì 20 l’A&D VIP Tour di
architetti e designers visiterà le eccellenze della ceramica italiana
all’interno del Padiglione Ceramics of Italy.
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Rendering del nuovo stand Ceramics of Italy a Coverings 2016
18 CER marzo/aprile 2016
Nell’ambito delle attività per la promozione dell’industria ceramica e di Cersaie, Confindustria Ceramica ed Edi.Cer. Spa organizzano, sotto l’egida dei marchio Ceramics of Italy, tre seminari a
punteggio per architetti sul tema dell’applicazione della ceramica
nell’architettura contemporanea.
Ceramics of Italy: dal prodotto al progetto è il titolo degli incontri
itineranti che l’Associazione organizza in tre diverse città italiane:
il 24 maggio a Treviso, il 15 giugno a Genova e il 15 settembre
a Monza. Ognuno dei tre seminari, organizzati in collaborazione
con Proviaggi Architettura e con il patrocinio dei rispettivi ordini di
appartenenza, dà diritto ai partecipanti di ricevere 4 CFP (Crediti
Formativi Professionali).
Questi appuntamenti confermano ed
evidenziano la grande attenzione
dell’industria ceramica italiana
nei confronti dell’architettura
e delle più recenti modalità di
costruzione.
Ad ognuno dei tre appuntamenti, dopo le relazioni più
propriamente tecniche, interverrà un importante architetto
che illustrerà, nell’ambito della
propria esperienza progettuale, come
l’uso del materiale ceramico possa rappresentare un elemento di rilievo complementare alle architetture
progettate, sia in interno che in esterno come copertura e protezione dell’edificio: una serie di testimonianze che evidenzieranno
come le prestazioni tecniche e di design del materiale ceramico si
siano evolute negli ultimi anni fino a renderlo un protagonista di
primo piano nel progetto.
Questa tipologia di seminari, già sperimentati nel 2015, prevedono il coinvolgimento degli Ordini professionali degli architetti della
città in cui si svolgeranno in modo tale da garantire la massima
comunicazione dell’iniziativa agli architetti associati. Ai seminari
2015, svoltisi a Torino e Venezia, hanno partecipato circa 200
progettisti.
Gli incontri saranno inoltre l’occasione per presentare il programma di eventi culturali Costruire Abitare Pensare di Cersaie 2016
(Bologna, 26-30 settembre 2016) e promuovere quindi la partecipazione dei professionisti del progetto al salone bolognese.
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INTERVISTA A
CER
Franco Novello
Da ‘produttore di massa’
ad ‘azienda brand’
CERINTERVISTA
­di Andrea Serri
FRANCO NOVELLO
Vice presidente Operations,
Global Gardens Products Spa
(
Castelfranco Veneto (TV). “Dopo
aver fatto sempre la stessa cosa nello
stesso modo per due anni, inizia a guardarla con attenzione. Dopo cinque anni,
guardala con sospetto. E dopo dieci anni,
gettala via e ricomincia di nuovo tutto”. È
questa una delle massime più famose di
Alfred Edward Perlman, lo storico dirigente di diverse società ferroviarie statunitensi
che, cominciando a lavorare durante i terribili anni della grande depressione, diede
uno straordinario impulso allo sviluppo
della rete infrastrutturale degli Stati Uniti
grazie anche alla modernizzazione delle
modalità di gestione della rete stessa. Una
massima tutt’oggi di straordinaria attualità,
se si pensa che mancano pochi mesi alla
(non certo felice) ricorrenza della crisi del
2008, che ha trasformato in profondità l’economia del mondo e, con essa, approcci
e strategie aziendali. Un contesto nuovo
che cambia richiede alle aziende di interrogarsi e, se necessario, di riposizionarsi nel
nuovo contesto competitivo, enfatizzando
Il consumatore finale è il nostro target
principale; la vendita del prodotto deve
essere associata al servizio post vendita
Sotto: a sinistra,linea di
montaggio Stiga; a destra, un
Front Mower Stiga.
22 CER marzo/aprile 2016
)
le proprie peculiarità e differenziandosi
rispetto alla concorrenza. Questa è anche la
storia recente di Global Garden Products,
l’azienda che attraverso una serie di acquisizione esterne, un passaggio alla Borsa
Valori, una nuova strategia commerciale si
è trasformato da un mass market manufacturer a brand manufacturer. Di questa rivo-
luzione copernicana ne parliamo con il suo
vice presidente Operations Franco Novello,
che riveste anche la carica di presidente di
Comagarden, l’Associazione di FederUnacoma che riunisce le aziende industriali
italiane attive nel gardening.
Franco Novello, come e con quali obiettivi nasce il nucleo originario di Global
Garden Products?
Le origini di GGP sono Italiane. Nasce
nel 1986 a Castelfranco Veneto col nome
di Castelgarden e come scorporo di un
ramo di un’azienda preesistente. Soprattutto nella fase iniziale, la caratteristica dell’azienda è quella di essere un competente
produttore (sia in termini di sviluppo prodotto che di produzione in senso stretto) di
rasaerba e trattorini. Mixando innovazione
di prodotto, elevata competitività sui costi
e capacità di produrre taylor-made per i
clienti, l’azienda conquista una posizione
di leadership nel mercato Europeo, seguendo i diversi canali distributivi (Mass-market
– grandi catene despecializzate dedicate
al bricolage ed alla casa, ndr - e dealers,
caratterizzati invece da imprese focalizzate
su questi prodotti, ndr), avvalendosi prevalentemente di terzi intermediari nella catena del valore verso il cliente finale.
Questo modello di business era quindi perfettamente adeguato all’epoca ed ha creato,
nel corso di un decennio, una potente base
di competenze tecnico/produttive che tuttora costituiscono parte importante dell’ossatura aziendale.
GGP si caratterizza per essere una azienda che si è sviluppata anche per crescita
CERINTERVISTA
esterna. Quali sono state le tappe salienti e le risposte – di tipo strategico – date
dai diversi step di allargamento?
Negli anni 2000 nasce il Gruppo GGP
(Global Garden Products) con l’aggregazione, baricentrata sull’esistente Castelgarden,
di altre due aziende: Stiga (azienda Svedese
orientata alla produzione di Trattori rasaerba a taglio frontale) ed Alpina (azienda italiana produttrice di motoseghe e decespugliatori). Il Quartier Generale del gruppo
è sempre stato comunque a Castelfranco
Veneto. Lo scopo dell’aggregazione era di
raggiungere economie di scala nelle varie
aree, ma soprattutto di affiancare alla ‘macchina’ italiana la cultura e la competenza
di brand proveniente soprattutto da Stiga,
un marchio storico e riconosciuto ancorchè
geograficamente concentrato nel centro/
nord dell’Europa - soprattutto ovviamente
in Scandinavia.
L’integrazione di vocazioni e culture così
differenti non è stata peraltro un esercizio
semplice e paradossalmente ha trovato una
spinta importante proprio nella ridefinizione della strategia di mercato ed organizzativa che è conseguita al calo dei consumi
degli anni 2008 e seguenti. La necessità
di razionalizzare, come spesso succede,
costringe a scelte più consistenti e nitide, e
l’organizzazione risultante è stata in grado
di portarsi a bordo il meglio delle culture
che preesistevano.
Se dovesse definire ora GGP come la
definirebbe? A quali target di mercato
(geografici e di clientela) si rivolge ora?
GGP è oggi un gruppo un fatturato annuo
superiore ai 450 milioni di euro che vede
l’Europa come proprio mercato domestico
ed in particolare il cliente consumer come
proprio riferimento, grazie ad una ampia
gamma di prodotto offerta, prevalentemente a marchio, che spazia dai prodotti tradizionali (rasaerba e trattorini con motore
a scoppio, motoseghe, decespugliatori) a
quelli più innovativi, come i Robot rasaerba e le gamme alimentate con batteria agli
ioni di litio. Rispetto agli inizi, la cultura
del brand e una comunicazione maggiormente diretta, sia con i dealers che con gli
utenti finali, fanno la differenza strategica.
Il cliente finale di un prodotto da giardino
(soprattutto il cliente del futuro che oggi
è un ragazzo o una ragazza sui banchi di
scuola) si porta aspettative verso il prodotto che vanno oltre la semplice performance
e che parlano di esperienze di utilizzo più
facili e intuitive. Il prodotto sempre di più
dovrà modificarsi per rispondere a queste aspettative. Oggi le parole chiave del
rapporto con i nostri clienti sono tre e si
riassumono in fedeltà, qualità, flessibilità,
con una crescente attenzione – per la fascia
alta e più innovativa del mercato – al tema
dell’ecologia.
Sopra: reparto di Ricerca e
Sviluppo e linee produttive a
Castelfranco Veneto.
Sotto: un dealer Stiga.
Uno delle evoluzioni strategiche salienti
è stato il passaggio dalla ‘produzione di
massa’ alla brand firm. Quali le ragioni,
quali le leve utilizzate, quale le difficoltà e
quali opportunità lungo questo percorso?
Vi è stato un momento in cui c’è stata
la netta percezione che un produttore di
massa, soprattutto se caratterizzato da
un baricentro in un’area ad alto costo di
produzione qualè l’Europa, sarebbe stato
schiacciato fra la competizione di prezzo della Cina e quella dei grandi players
mondiali riconosciuti. L’opportunità è
stata quindi quella di valorizzare su tutti
in nostri mercati geografici i nostri marchi, soprattutto Stiga ed Alpina, connotando l’offerta di valori specifici coerenti
2016 marzo/aprile CER 23
CERINTERVISTA
di un percorso lungo, fatto anche tramite
l’acquisizione di nostri distributori prima
indipendenti, ma il premio è la fidelizzazione del cliente, quindi un valore strategico.
PROFILO AZIENDA
Global Garden Products (GGP) è un gruppo industriale nato negli
anni ’80 a Castelfranco Veneto (TV) come Castelgarden S.p.A. e
successivamente evoluto per aggregazioni successive, mantenendo nel tempo un azionariato di tipo finanziario. Global Garden
Products è oggi un leader europeo nel settore delle attrezzature
motorizzate per il giardinaggio, offrendo una gamma completa di
prodotti che vanno dai classici rasaerba, ai trattorini a taglio centrale o frontale, ai robot tosaerba fino alle attrezzature portatili quali
motoseghe e decespugliatori. Il Gruppo GGP (fatturato consolidato
di 465 milioni di euro nell’ultimo esercizio) si avvale di 4 stabilimenti di produzione di cui 2 in Italia, entrambi a Castelfranco Veneto,
uno in Slovacchia a Poprad ed uno in Cina a Guangzhou. GGP
detiene un moderno ed integrato sistema di logistica distributiva
per le consegne in tutta Europa. I dipendenti medi del gruppo sono
circa 1500. L’aggregazione fra le società italiane Castelgarden ed
Alpina, la svedese Stiga e l’inglese Mountfield è avvenuta nell’anno 2000. Da allora il gruppo si connota per la costante innovazione
di prodotto ed una strategia di investimenti a lungo termine sulla
rete distributiva che ha portato oggi GGP a disporre di una propria
filiale in tutti i principali paesi europei.
Sotto: lo stabilimento GGP di
Guangzhou (Cina)
24 CER marzo/aprile 2016
con la specifica mission che identifica ciascuno di questi marchi. La nota comune è
la promessa che facciamo al nostro cliente
di ‘qualità presente e percepita’, nonché
di innovazione messa a sua disposizione.
Questo ha comportato un lungo lavoro
all’interno dell’organizzazione per migliorare i prodotti, introducendo caratteristiche innovative e lavorando sulla
qualità totale all’interno dei
nostri reparti di sviluppo
e di produzione. Anche
la distribuzione e la
logistica ne sono state
influenzate, basandosi
sempre di più su filiali
direttamente possedute
per collegare direttamente il cliente con l’azienda e per sottolineare
anche la necessità di essere
perfetti in termini di livello
di servizio e puntualità. Si tratta
Vorrei approfondire meglio i canali di
vendita oggi utilizzati: se c’è stato uno
spostamento che premia alcuni a discapito di altri? L’utilizzo del canale internet è
per il B2B o B2C?
Nel settore garden, l’aumento della quota
a brand comporta per forza un ribilanciamento a favore del canale dei dealers che
propongono gamme a marchio (per GGP: il
marchio Stiga). Nel nostro caso comunque
uno dei due brand (Alpina) ha assunto un
carattere specifico e viene utilizzato presso
la grande distribuzione.
Per quanto concerne Internet, questo viene
usato sia nel B2B per il supporto alla rete
in termini di after sales, ricambi e riordino
prodotti finiti, sia nel B2C nel quale sia
stanno sperimentando in alcune filiali tecniche innovative per la raccolta di ordinativi diretti da consumatori via portali dedicati, senza che da questo processo venga
escluso il ruolo del dealer.
Pilastro della brand reputation è l’attività di comunicazione. Questa come si
configura e su quali leve opera?
Nel nostro settore molta della comunicazione viene effettuata ‘in store’ con l’uso di
materiale di marketing affidato al dealer.
Progressivamente, da mercato a mercato,
stiamo incentivando anche l’uso dei media,
sia quelli tradizionali – in particolare le riviste di settore, più che la stampa quotidiana
– almeno nel nostro caso - che quelli digitali, quali i web-sites ed i social.
Oggi GGP è una holding: cosa cambia
rispetto ad una azienda a gestione familiare?
Da ormai molti anni GGP è un gruppo
internazionale con un azionariato di tipo
finanziario. Questo ha ovviamente delle
conseguenze che tuttavia non devono fare
paura e sono tra l’altro per alcuni versi
solo favorevoli. La gestione diventa esclusivamente manageriale; l’azienda tende ad
attrarre collaboratori validi e dinamici; la
cultura del risultato e del misurare oggettivamente quello che si fa diventa un fatto
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CERINDUSTRIA
IL DISTRETTO CERAMICO
visto dai tetti dei capannoni
di Cristiana Mattioli*
Il distretto ceramico di Sassuolo, così come altri contesti
distrettuali, sta cambiando. Confrontandosi con la globalizzazione dei
mercati, la crescente rilevanza dell’economia della conoscenza e la recente
crisi economica, sperimenta un processo di metamorfosi che lo porta ad
aprirsi, entrando a far parte di reti e
sistemi territoriali sovra-locali, e a riconfigurarsi.
Anche gli spazi della produzione si
trasformano, ricordandoci come l’economia “reale” produca esiti fisici, in
una continua ridefinizione del rapporto produzione-territorio-società.
Il distretto industriale è, dunque, al
contempo un sistema socio-economico
e un territorio in transizione. Numerosi studi economici hanno indagato la
natura, l’evoluzione e le caratteristiche
dei distretti industriali italiani. La loro
organizzazione fisico-spaziale, invece,
ha suscitato molta meno curiosità, nonostante la forza dirompente mostrata
dagli spazi produttivi nei processi di
occupazione e omologazione dei territori e la loro rilevanza nella vita quotidiana di molti cittadini.
Di fronte a questo prolungato “disinteresse”, la ricerca di dottorato è tornata
a osservare gli spazi quotidiani del lavoro attraverso un percorso di avvicinamento al territorio, ai soggetti locali
e alle loro storie, riconoscendo tre famiglie di imprese: da un lato, i grandi
gruppi aziendali che, pur aprendosi
al globale, continuano a investire sul
territorio; dall’altro, le imprese “in sofferenza” che riducono la propria attività produttiva, arrivando in alcuni casi
fino ad interromperla; tra i due estre-
mi, le diversificate aziende della filiera
produttiva in via di ridefinizione.
Questi tre gruppi si differenziano non
solo per performance economiche o
dimensione d’impresa, ma anche per
comportamenti ed esigenze insediative, nonché per strategie di sviluppo
spaziale perseguite.
Le imprese “vincenti” sono impegnate in grandi operazioni di espansione
e ri-articolazione della loro organizzazione aziendale multiplant secondo
una logica di efficientamento produttivo, di ottimizzazione nell’uso della
risorsa suolo e di concentrazione degli
investimenti. Al loro interno sono riconoscibili due comportamenti insediativi complementari.
La componente logistica determina un
aumento dimensionale degli stabilimenti produttivi. Tutto si trasforma in
cubo: nonostante la personalizzazione
delle finiture, i nuovi manufatti si conformano all’immagine del capannone
prefabbricato, mentre, negli interventi
di restyling, il rivestimento nasconde
gli edifici esistenti, le coperture a shed
o a botte, uniformando e rettificando
il profilo degli edifici industriali. Nel
complesso, il paesaggio del distretto
ceramico si fa sì più ordinato, ma anche più omologato, sempre più simile
a quello dei tanti luoghi della produzione diffusa. Da questo sfondo indistinto di “scatole” emergono le nuove
fabbriche “estetiche”, simboli di distinzione e individualità, nonché della
(tuttora elevata) capacità economica
del distretto.
Nello stesso tempo, infatti, con lo
spostamento del valore aggiunto dalla
componente materiale a quella imma-
Uno studio del
Politecnico di
Milano analizza il
comprensorio di
Sassuolo anche da
un punto di vista
aziendale
2016 marzo/aprile CER 27
CERINDUSTRIA
teriale, le funzioni “terziarie” acquistano un peso sempre più rilevante
all’interno dell’impresa, in termini
occupazionali, economici e spaziali.
Le operazioni di qualificazione architettonica interessano soprattutto spazi
non manifatturieri: laboratori di ricerca, uffici dedicati alle attività commerciali e al marketing, spazi espositivi e
per eventi. L’alta qualità dei prodotti
si traduce in (ed è rappresentata da)
qualità degli spazi. Le cosiddette “Architetture del made in Italy” rivelano
così l’emergere di un nuovo rapporto
tra spazi della produzione e territorio,
in cui lo sviluppo economico si associa
sempre di più alla qualificazione del
paesaggio, ai suoi valori identitari, alle
sue specificità.
Nell’industria ceramica le operazioni
di corporate image hanno l’obiettivo
non solo di aumentare competitività
aziendale, benessere dei lavoratori e
integrazione con il territorio, ma anche di sperimentare materiali innovativi e sofisticati, mostrando (agli architetti) le loro potenzialità di impiego.
La comunicazione aziendale riguarda
allora anche gli spazi interni dell’azienda che si aprono all’accoglienza
e a una molteplicità di usi e funzioni.
La fabbrica si fa “palcoscenico”: la sala
mostra si trasforma in showroom; lo
showroom amplia i propri spazi per
accogliere conferenze ed eventi; la
fabbrica – luminosa, pulita, ordinata
– diventa “attrazione” locale, punto di
accesso al territorio, possibile volano
per un’offerta turistica diversificata.
D’altronde, è ormai chiaro che l’industria sia chiamata a vendere non solo
prodotti di qualità ma anche esperien28 CER marzo/aprile 2016
ze, ai clienti e ai propri lavoratori. La
dotazione di servizi di welfare aziendale è pensata per valorizzare il capitale
umano – mediamente più qualificato
e istruito del passato –, garantire un
ambiente di lavoro confortevole e stimolante, e aumentare il senso di appartenenza nei lavoratori. Non solo,
la realizzazione di servizi interni dedicati consente spesso di ridurre i costi
aziendali, aumentando la produttività
di spazi dismessi o sottoutilizzati.
Il riuso degli spazi vuoti non è tuttavia
sempre possibile, specialmente quando l’abbandono è conseguenza del ridimensionamento produttivo e della
crisi aziendale o quando il mercato
immobiliare è appesantito da un surplus di spazi produttivi sfitti e invenduti, come accade ormai in quasi tutte
le urbanizzazioni di tipo distrettuale.
La dismissione è un fenomeno ormai
quasi “fisiologico” dei contesti produttivi, ma che, rispetto al passato, assume oggi forme più molecolari e pulviscolari, cangianti ed estremamente
mutevoli. Lo svuotamento coinvolge
materiali urbani di varia natura: edifici
della prima industrializzazione di un
qualche valore storico-memoriale, ma
anche capannoni prefabbricati di scarsa qualità edilizia, costruiti per non
durare, palazzine terziarie, suoli e, sopra e sotto di essi, infrastrutture e reti.
I cartelli “affittasi” e “vendesi” sono
sempre più numerosi e sempre più
scoloriti, segno di una prolungata permanenza degli immobili sul mercato e,
quindi, di un loro progressivo degrado fisico e materico. A tempi alquanto brevi d’uso, seguono stati protratti
di abbandono e decadenza. Emerge,
CERINDUSTRIA
dunque, con forza il tema della gestione dell’abbandono – i cui “costi”
gravano tanto sui proprietari quanto
sulla collettività – che, in una stagione che non è più di crescita quantitativa dell’urbanizzato, non trova e non
può trovare più risposta nelle classiche
operazioni di riconversione funzionale
(stante l’esaurimento della domanda
di spazi commercial-residenziali) e
neppure nel riuso produttivo di tutti
gli spazi dismessi da parte delle imprese vincenti o delle nuove forme di
lavoro terziario.
Nel confronto con la realtà plurale e
multiforme del distretto ceramico e
delle sue imprese, la descrizione dicotomica fin qui tratteggiata appare
tuttavia parziale. Processi di qualificazione e contrazione si mostrano compresenti, a volte all’interno dello stesso recinto aziendale, e sono legati da
rapporti di interdipendenza. Tra i due
estremi si nascondono poi fenomeni di
cambiamento di minore dimensione,
poco visibili, che tuttavia si rivelano di
estrema importanza per la tenuta del
sistema produttivo, specialmente delle
attività dell’indotto. In questi anni di
ridefinizione del sistema ceramico, c’è
chi ha dovuto innovare e diversificare
la propria produzione, ricapitalizzando e trasformando gli spazi esistenti; chi, invece, ha dovuto ampliare i
propri spazi di stoccaggio. Aziende
“commerciali”, attività di autotrasporto e imprese extra-locali riconvertono opifici dismessi secondo strategie
individuali e operazioni di recupero
minimali, – messa in sicurezza, adeguamento impiantistico, adattamento
e “ripulitura” – improntate all’econo2016 marzo/aprile CER 29
CERINDUSTRIA
micità e alla rapidità di esecuzione.
Si tratta di incrementali operazioni di
“manipolazione” dell’esistente che si
realizzano perlopiù attraverso piccoli
sommovimenti e trasformazioni interne, di difficile individuazione e dagli
effetti territoriali contraddittori: di
riattivazione e contenimento del consumo di suolo, da un lato; di scarsa
qualificazione e di intensificazione dei
flussi di traffico, dall’altro.
La conoscenza degli eterogenei processi di trasformazione degli spazi produttivi consente di comprendere meglio
le esigenze delle imprese distrettuali
e le loro deboli geografie localizzative,
diventando pre-condizione necessaria
per immaginarne il futuro.
L’urbanistica ha oggi il compito di accompagnare esperienze individuali già
in atto, intensificandone le esternalità
positive. Parallelamente, deve produrre
visioni in grado di aggregare interessi e
investimenti, riorientando il comportamento dei diversi attori locali verso
obiettivi di riqualificazione territoriale.
30 CER marzo/aprile 2016
Il nuovo “paesaggio della produzione industriale” deve far proprie le
esigenze espresse dalle eterogenee
realtà locali, innanzitutto mettendo
a sistema i tentativi di qualificazione
e integrazione territoriale già avviati
dalle imprese più avanzate, che combinano al proprio interno produzione
e ricerca, si aprono al turismo industriale e forniscono servizi e attrezzature a dipendenti e cittadini. La strada
Pedemontana SP 467, vero e proprio
asse portante del sistema produttivo,
può trasformarsi in “strada-vetrina”,
enfatizzando il proprio ruolo comunicativo e consentendo alle imprese più
avanzate di promuovere la propria innovazione.
Le aree produttive più ordinarie, invece, devono migliorare la propria efficienza e attrattività grazie al ripensamento delle arterie industriali (dei loro
servizi, reti e spazi tecnici) e alla creazione di “condomini produttivi” a gestione unitaria pensati per offrire spazi
più flessibili, di qualità e meno costosi
alle piccole imprese dell’indotto e alle
start up in formazione.
Infine, è importante consentire alle
maggiori imprese di ampliarsi in prossimità, quando necessario, vincolando
però tale possibilità a un meccanismo
di trasferimento volumetrico che consenta il trattamento delle aree dismesse marginali e frammentarie, talvolta
ricostruendo suoli permeabili e natura
in ambiti in passato occupati dalle attività produttive (ad esempio al centro
di spazi rurali, a ridosso di corsi d’acqua e all’interno di possibili corridoi
verdi).
Se i distretti industriali vogliono trattenere e attrarre i segmenti più qualificati della produzione, è dunque fondamentale che lavorino sulla qualità del
paesaggio, anche di quello produttivo,
coinvolgendo attivamente le imprese locali in azioni di riqualificazione
che, entro una visione d’insieme, non
guardino solo alla qualità architettonica e paesistica di porzioni del tessuto
urbano, ma a quella dell’intero territorio distrettuale, inteso come ambito di
vita e fattore di competitività.
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del Territorio, Politecnico di Milano)
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CERREAL ESTATE
L’ IMMOBILIARE ITALIANO
è in lenta ripresa
di Simona Storchi
Il recupero parte
dalle medie
città, ma non
mancano i fattori
potenzialmente
critici. L’indagine
dell’Osservatorio
immobiliare di
Nomisma registra nei
primi mesi dell’anno
un aumento di
compravendite
del 6,5%.
La ripresa c’è, la fase negativa
del ciclo immobiliare si è esaurita ed è iniziato un lento “recupero”. A
dirlo è Nomisma nel 1° report dell’anno dell’Osservatorio Immobiliare che
ha analizzato, nello specifico, i mercati
di 13 città “intermedie” registrando,
nei primi mesi dell’anno, una crescita di compravendite di abitazioni del
6,5% (444.636 secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate). Sono inoltre aumentati gli scambi, si sono ridotti gli
sconti praticati sui prezzi richiesti e si
sono stabilizzati i tempi necessari alla
vendita.
È infine marcato l’interesse per la proprietà dell’abitazione: gli acquisti sono
favoriti da una minore selettività da
parte del settore bancario riscontrabile nella quota di mercato assistita da
mutuo. I mercati intermedi detengono
il primato in termini di incidenza delle
compravendite intermediate sostenute
32 CER marzo/aprile 2016
[email protected]
VERONA
NOVARA
Quello novarese è un
mercato che, con molta fatica, si sta
muovendo verso una maggiore stabilizzazione. Segnali di un miglioramento arrivano dal settore residenziale, che nel 2015
ha registrato un aumento modesto delle
compravendite. Frena con decisione la caduta dei prezzi, che registrano una diminuzione media del -0,4%. I tempi medi
di vendita, pur diminuendo (9,5 mesi per
il nuovo e 9 per l’usato), rimangono alti
a causa dell’eccesso di offerta. Positive le
previsioni per il 2016 soprattutto sul fronte delle compravendite.
da credito che si attestano intorno al
70% rispetto al 60% dei mercati metropolitani. La tendenziale ripresa del
mercato è stata sostenuta dall’ulteriore
calo dei prezzi, seppure in progressiva
riduzione rispetto al passato.
“Seppure la ripresa in atto mostri evidenze di consolidamento – commenta
Luca Dondi, consigliere delegato di Nomisma - non mancano i fattori potenzialmente critici. L’ulteriore indebolimento del quadro macro-economico,
l’ampliamento dell’eccesso di offerta
derivante da un’accelerazione nel processo di cessione delle garanzie immobiliari alla base dei non performing loans e un’attenuazione di interesse degli
investitori corporate stranieri per il nostro Paese, sono i fronti da cui potrebbe scaturire un rallentamento, anche
significativo, del processo di graduale
risalita in atto”.
BERGAMO
Il mercato immobiliare bergamasco continua ad essere poco dinamico, sebbene si intraveda qualche
timido segnale di attenuazione della fase
recessiva. Nei primi mesi dell’anno si è
registrato un aumento delle compravendite e la riduzione dei tempi medi
di vendita (9,5 la media cittadina). Il
divario medio tra prezzo richiesto e prezzo effettivo rimane alto (18% per l’usato e 14% per il nuovo). I prezzi si sono
ulteriormente ridotti, registrando una
flessione media del -1,9% per le nuove
abitazioni e del -1,7% per le usate.
Prosegue per il secondo
anno consecutivo la ripresa del mercato
delle compravendite di immobili a Verona,
che vede una riduzione dei tempi medi
per la vendita (8,5 mesi), ma anche una
diminuzione dei prezzi e degli sconti
medi praticati sul prezzo di offerta (-2,5%
annuo).
Il mercato locativo mostra segnali di ripresa,
grazie a una domanda in crescita e al conseguente aumento dei contratti di affitto stipulati nell’ultimo anno. Si interrompe
la riduzione dei canoni di locazione, che
nell’anno sono rimasti pressoché invariati,
mentre aumenta il rendimento medio lordo
annuo al 5,3%.
CERREAL ESTATE
TRIESTE
PARMA
Il mercato
immobiliare parmigiano
si presenta in controtendenza rispetto
alla leggera ripresa del settore a livello nazionale. Dopo l’aumento tra 2013 e 2014,
nel 2015 il volume nel settore residenziale
è diminuito dell’1,2% (2.026 contratti stipulati). Prosegue anche la contrazione delle
compravendite non residenziali (-8%). Su
base annuale continuano a diminuire prezzi e canoni, ma a tassi inferiori rispetto al
passato. Per le abitazioni usate, dopo la flessione del -2,8% di un anno fa, si conferma
una diminuzione dei prezzi, decisamente
più contenuta (-1%). Un calo più sensibile
si registra nelle zone periferiche (-1,6% su
base annua), invarate le zone centrali.
MODENA
Il trend di debole crescita che aveva caratterizzato il mercato
immobiliare modenese nel corso del 2014
stenta a riprendersi. Il 2015, pur registrando un rallentamento generalizzato nella
ricaduta dei prezzi nel settore della compravendita, mostra andamenti ambivalenti. Da un lato le compravendite residenziali sono aumentate (+6,9%), dall’altro
il mercato non residenziale registra un
arretramento in termini di compravendite
(-5%), mostrando tutta la fragilità di una
ripresa non ancora consolidata. Scendono
in maniera decisa i tempi medi di vendita (da 11,5 a 9,5 mesi) e si riduce ulteriormente lo sconto sul prezzo richiesto.
LIVORNO
Il mercato immobiliare di Livorno non mostra segnali di
recupero, nonostante la parziale ripresa
registrata un anno fa. Mentre il comparto
residenziale evidenzia un aumento delle
compravendite (+12%), il mercato non
residenziale risulta ancora in crisi e
presenta una flessione sia delle transazioni, sia dei prezzi degli immobili direzionali, commerciali e produttivi. La contrazione dei prezzi medi delle abitazioni,
rispetto al 2009, è pari al -22%. Si riduce
il divario tra prezzo richiesto ed effettivo, ora pari al 17,5%, così come i tempi
medi di vendita delle abitazioni usate, che
scendono a 9 mesi.
Il mercato immobiliare
triestino ha evidenziato, anche nel corso
del 2015, nuovi segnali di miglioramento,
riscontrabili prevalentemente in un’attenuazione evidente della flessione dei
valori (-0,8%) e una riduzione delle tempistiche di formalizzazione dei contratti
(7,5 mesi). La ripresa del settore immobiliare sarà comunque ancora lenta e difficoltosa. Si riaccende la domanda rivolta
all’acquisto, sostenuta da una riduzione
dei valori e dalla minore rigidità da parte
di molti istituti di credito nella concessione dei finanziamenti (nel 2015, il 64%
delle compravendite di abitazioni è
stato finanziato da mutuo).
ANCONA
PERUGIA
Nel 2015
il mercato immobiliare
perugino ha evidenziato una debolezza
diffusa, anche se alcuni indicatori, soprattutto nel comparto residenziale, stanno
volgendo verso una stabilizzazione. La
domanda non è ancora sufficientemente
dinamica per poter assorbire un’offerta che
continua ad accumularsi, soprattutto per
quanto concerne gli immobili di impresa. Il
volume delle transazioni (+10%) risulta
in aumento sia nel comparto residenziale
sia in quello non residenziale. La ritrovata
praticabilità del canale creditizio rappresenta il principale driver del rilancio (nell’ultimo
anno le compravendite di abitazioni finanziate da mutuo sono state circa il 72%).
Il settore
residenziale manifesta
segnali di ripartenza, con un aumento
delle compravendite del 20,3% favorito
da una maggiore disponibilità delle banche
nel concedere prestiti (circa il 74% di compravendite di abitazioni è finanziato da mutuo). Nonostante la distanza tra domanda
e offerta si stia lentamente assottigliando,
i prezzi delle abitazioni nuove calano
del -1,1% e quelli delle abitazioni usate del
-2,6%. Le previsioni per il 2016 evidenziano una continuità con il 2015: un trend di
convergenza tra domanda e offerta, con il
conseguente aumento di contratti conclusi.
Il mercato è ancora però troppo debole per
creare aspettative su un aumento di prezzi.
TARANTO
MESSINA
Il mercato
immobiliare di Messina
mostra ancora segni di debolezza, nonostante alcuni segnali positivi, primo fra
tutti l’aumento delle compravendite
(+5%). La domanda però continua ad essere debole, condizionata dall’erogazione
dei mutui e non sufficiente a sostenere
una ripresa dei valori di mercato. Questo
si riflette su una flessione dei prezzi,
particolarmente evidente per le abitazioni usate (-3%, rispetto al -1,8% dell’anno
precedente). Il segmento delle abitazioni
nuove, invece, osserva un repricing più
contenuto rispetto agli anni precedenti
(-1,3%).
SALERNO
Il quadro congiunturale
del mercato immobiliare salernitano si
presenta in ripresa. Il numero di compravendite registra un netto rialzo, +18%
su base annua, dopo il +4,2% osservato
nel 2015. Complessivamente, i valori delle
abitazioni usate subiscono nuove contrazioni: -2,9% annuo per i prezzi e -1,6% per i
canoni di locazione. I tempi medi di vendita
e di locazione sono in netta diminuzione, 7
mesi per la vendita e 3 mesi per gli affitti.
L’incidenza delle compravendite finanziate
tramite mutuo si è attestata per il 2015 al
65%. La minore rigidità da parte di molti
istituti di credito ha favorito la compravendita (57% del totale).
Il mercato
immobiliare di Taranto è
ancora debole, ma in leggero miglioramento. Si percepisce un minimo aumento
dell’offerta, a fronte di una domanda modesta. Il volume delle transazioni risulta in aumento dell’8,1% (probabilmente favorite da una maggior concessione
di credito da parte delle banche: nel 2015
il 67% delle compravendite è stato finanziato da mutuo, contro il 61% del 2014),
mentre i prezzi degli immobili, gli sconti
sul prezzo richiesto e i tempi di vendita
e locazione sono in diminuzione. L’unico
segmento che sembra reagire sostanzialmente è quello residenziale.
2016 marzo/aprile CER 33
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non-slip properties. We have also
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our many renovation projects.
What are some of the overarching
trends in Canadian architecture
and what are some opportunities
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Canadian architecture is
encompassing more colour in their
design than ever before. Trends
include colour blocking to highlight
special features in projects. Tile is
being used on the floor, wall and
ceiling with colour uniting these
surfaces in the design.
There is a current trend in Canadian
architecture in the design of
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projects are the new social hub in
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2016 marzo/aprile CER 37
CERCOUNTRYREPORT Canada
THE CONSTRUCTION SECTOR
is in good health
by Andrea Cusi
With the exception of the
abrupt downturn experienced
in 2009, the Canadian construction
market has maintained steady growth
over the last ten years. According
to the latest estimates, investments
in construction amounted to 167.3
billion euros in 2015, equivalent
Foto Ricci
New building accounts
for 56% of construction
investments, while the
renovation segment
remains stable (+0.2%)
to 12.3% of GDP and 51.5% of the
country’s total investments. So after
accounting for between 40% and
50% of total investments over the
last decade, the construction industry
passed the 50% mark in 2015 and is
expected to remain steady at this level
for the next few years.
The upward trend in construction
investments is closely linked to
the steady growth of the Canadian
economy: from 2010 to 2015 the
average GDP growth rate was 2.4%, in
line with the +2.3% of the pre-crisis
period. The crisis does not appear to
have had any medium- to long-term
effects on the Canadian economy and
construction market, with 2009 being
the only year that saw a downturn
in the country’s GDP (-2.7%),
accompanied by a more significant
decline in construction investments
(-14.6%). Indeed, just over a year
View of Toronto (Canada)
by Simona
Malagoli
38 CER marzo/aprile 2016
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CERCOUNTRYREPORT Canada
Construction Investments and Fixed Investments in Canada
Billions of Euro
Forecast (2015-2017)
Source: Cresme Simco on different sources
later investments in construction had
made up the ground lost in 2009,
registering growth percentages of
14.7% in 2010, 8.3% in 2011 and
10.4% in 2012. Since 2013 growth
has continued uninterruptedly but
at a slower pace, reaching +3.3%
year-on-year in 2015, sustained by
an upturn in employment and low
interest rates. These growth rates
are expected to be maintained over
the next four years, pushing up
investments in construction from last
year’s figure of 167.3 billion euros
to 173 billion euros in 2016 and an
estimated 190 billion euros in 2019.
The breakdown between new
building and renovation also
confirms the stability of the Canadian
construction market trends. Of the
total 167.3 billion euros invested in
2015, 93.8 billion euros were spent
on new building and 73.5 billion
euros on renovation, corresponding to
shares of 56% and 44% respectively.
These percentages have remained
virtually unchanged over the past few
years and are expected to hold steady
in the future. Unlike 2014 when the
slowdown in the new build segment
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2016 marzo/aprile CER 39
CERCOUNTRYREPORT Canada
Construction investments in Canada: market trends
Billions of Euro
Source: Cresme Simco on different sources
(-2.1%) was offset by strong growth in
renovation (+4.6%), in 2015 growth
was driven by new construction work.
The new build segment saw +5.9%
growth last year with respect to 2014,
while investments in renovation
remained stable at the previous
year’s values. Looking to the future,
CRESME estimates that renovation
will again outstrip new building in
2016, but from 2017 onwards the
two segments will converge towards
similar growth rates of around the
3.3% average mentioned above.
According to the CRESME figures,
76.2 billion euros were invested
in the residential building sector
in 2015 (3.3% up on 2014), 69.9
billion euros in public works (3.3%
up on 2014) and 21.2 billion euros
in the non-residential segment (up
3.6% year on year). Here too the
percentage variations of the various
segments have not shown any
significant variations and according to
the forecasts are expected to remain
unchanged, confirming the stability
of the Canadian market. Housing
is the largest sector accounting for
around 45% of investments, while
public works make up around 42%
and non-residential building the
40 CER marzo/aprile 2016
Construction investments by building typologies
Billions of Euro
Source: Cresme Simco on different sources
remaining 13%.
More detailed analysis of the housing
sector reveals that investments in
new building stand at more than 40
billion euros (54% of investments in
residential building). According to
figures supplied by Canada Mortgage
and Housing Corporation, there
were an estimated 186,900 housing
starts in 2015. The forecasts suggest
that housing starts will fall slightly
over the next two years due to the
expected rise in interest rates during
the period. Whereas for example
the interest rate for a five-year
mortgage in 2015 was between 4.1%
and 5.2%, in 2016 this is expected
to rise to between 4.7% and 6.0%,
then in 2017 to between 5.1% and
6.5%. This mortgage rate increase
will contribute to a slowdown in
investment growth in new residential
construction in Canada, which after
last year’s excellent performance
(+4.6% with respect to 2014) will
grow more slowly than investments
in renovation (46% of total residential
building investments).
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quality product, excellent service course, everyone can improve in one
and beautiful reproductions of stone, way or another, but we find ourselves
wood or any other pattern designed.
hard-pressed to find specific ways that
our Italian manufacturers can serve us
How has the sale of ceramic tile better.
changed over the years?
[email protected]
CERCOUNTRYREPORT Canada
THE BREAKDOWN
of the tile distribution channel
by Simone Ricci
Major Canada home centers
Centers make up 28%,
(unit of measures: C$, MM)
Tile Contractors just
19%, while retailers and
Stores
Flooring sales
Retailer
other distributors have
(@ 12/31/13)
(C$, MM)
marginal shares (5%).
180
299
The Home Depot (US)
But who are these
290
216
Rona (Can.)
companies?
34
55
Lowes (US)
40
30
The largest of the Home
Kent Home Improv. (Can.)
Centers in terms of
Major Canada flooring retailers
number of stores is the
(unit of measures: C$, MM)
Canadian chain Rona with
Stores
Flooring sales
Retailer
290 outlets and a turnover
(@ 12/31/13)
(C$, MM)
of C$ 216 million (source:
17
35
Alexanian Carpet
Canada FLOOReport).
12
26
Jordans
In second place is the US
9
20
Lumber Liquidators
giant Home Depot with
11
15
Carpet Superstore
180 stores and a turnover
5
5
Tile Town
of almost C$ 300 million.
2
4
A&B Carpet
Trailing a long way
4
4
Dream Carpets
behind are the US chain Source: Canada FLOOReport-2014 Edition (Market Insights LLC)
Lowes (34 stores and sales
of C$ 55 million) and the Canadian C$ 5 million, followed by the two
chain Kent Home Improvement (40 A&B Carpet stores and the four
stores and sales of C$ 30 million).
Dream Carpets stores, both with sales
The Flooring Retailers rankings are of C$ 4 million.
led by Alexanian Carpet with 17 In the large Tile Contractors segment,
stores and sales Carpet One leads the rankings with
of C$ 35 million. 96 stores and sales of C$ 100 million,
Canada Market Channels
Next
c o m e s followed by End-of-the-Roll with
2013
Jordans (12 stores 57 stores and C$ 87 million sales.
and sales of C$ 26 Flooring Canada has 58 stores but a
million), followed turnover of just C$ 54 million. Next
by
L u m b e r are United Carpet/Floors (35 stores
L i q u i d a t o r s ( 9 and C$ 54 million sales) and Sears
stores and sales of Flooring Centres (18 stores and C$
C$ 20 million) and 26 million sales).
Carpet Superstore
(11 stores and
[email protected]
sales of C$ 15
million). The five
Tile Town stores
Source: Canada FLOOReport-2014 Edition (Market Insights LLC)
generate sales of
Tile distribution in Canada
takes place primarily through
three channels: flooring stores, Home
Centers and Tile Contractors.
Tile Contractors are the only category
to have increased in number over
the last 10 years (Source: Statistics
Canada) and today stand at just over
2,000 companies.
Although Home Centers have fallen
in number, they still make up the
lion’s share at more than 2,200.
Bringing up the rear in terms of
numbers are flooring stores, which
have experienced a steep decline
in the last decade and now stand
at well below 2,000. However,
traditional flooring stores in Canada
have evolved in recent years and
the “Flooring Speciality” category
now includes many companies
that distribute other materials in
addition to floor coverings. Including
traditional flooring stores, this
segment accounts for 48% of the
Canadian distribution market. Home
2016 marzo/aprile CER 43
CERCOUNTRYREPORT Canada
THE CERAMIC TILE
market holds firm
by Giuseppe Schirone
The Canadian ceramic tile
market has grown at a rate
of 1.9% annually over the last five
years and now stands at about
40 million square metres (2015
estimates). This growth trend has
not only enabled the market to make
up the losses inflicted by the global
recession (in 2009 consumption
dropped to just above 32 million
sq.m) but has pushed up local
demand to unprecedented levels.
However, at 0.5% the growth in
ceramic tile consumption in Canada
is relatively low compared to the
1.4% long-term growth in residential
construction investments.
The Canadian market remains the
The Ceramic Market in Canada
Million sq. mt.
2010
2011
2012
2013
2014
2015*
Consumption
36,01
36,03
38,14
38,19
38,35
39,60
Sales by domestic
producers
1,75
2,17
2,03
1,84
2,04
2,12
Imports
34,26
33,86
36,11
36,35
36,31
37,48
Imports from Italy
8,83
7,07
6,95
6,88
6,72
7,01
Exports
0,15
0,13
0,15
0,16
0,16
0,17
Production
1,91
2,30
2,18
2,00
2,20
2,30
Source: Confindustria Ceramica - Prometeia (*estimate)
44 CER marzo/aprile 2016
THE PROJECT FOR
THE BRADFORD
THE DESIGN
APPROACH
West Gwillimbury Library and
Cultural Center in Ontario,
Canada carried out by the firm
Bogdan Newman Caranci Inc. was
awarded an Honorable Mention
in the Institutional Category
of the Ceramics of Italy Design
Competition during Coverings
2012. The architects chose Italian
tiles produced by Mirage for their
high quality, stylish look, recycled
content and cost efficiency.
adopted for the sixteen stations
on the Canada Line metropolitan
railway boasts strong green
credentials and complies with the
LEED sustainability protocol. The
porcelain floor and wall tiles from
the Granitogres and Pietre Native
collections by Casalgrande Padana
were chosen for their high technical
performance and rigorously selected
colours.
THE REDEVELOPMENT
AND EXPANSION
project for Scarborough Town
Centre in Toronto was granted three
Canadian Shopping Centre Global
Awards in 2011 by the International
Council of Shopping Centers (ICSC)
of New York. The centre’s floor
covering was entirely renewed using
porcelain tiles from Ceramiche
Caesar’s highly versatile and visually
striking Natural collection.
CERCOUNTRYREPORT Canada
Ceramic tiles import to Canada
January-December 2015 and 2014
 % on total (year 2015)
 % variation 2015-2014
TOTAL IMPORT 2015
(thousands of Canadian dollars)
$ 407.444
15.32%
13.33%
BRITISH COLUMBIA
2.6%
98.2%
OTHER
4.55%
15.20%
ALBERTA
53.62%
19.33%
ONTARIO
23.93%
4.34%
QUEBEC
Vector
by: Matt Ward/Echo Enduring Media - www.echoenduring.com
Source: Created
Statistics Canada
(c) 2009; Distributed under the Creative Commons lisence.
smallest in the NAFTA region in
terms of growth trends as well as
the overall size of the construction
market. Canadian consumption
stands at less than 17% of that of
the USA and 21% of that of Mexico,
whereas Canada’s per capita
consumption (1.1 sq.m) is midway
between the corresponding figures
for Mexico (1.5 sq.m) and the United
States (0.7 sq.m).
Given the low levels of local
production, the vast majority of
Canada’s ceramic tile demand
(94.6%) is met by imports.
The import market has an hourglassshaped structure and clearly-defined
characteristics which have remained
largely unchanged over the last five
years. The “basic” market segment
(average import prices below 5
euros/sq.m) makes up about 2/3
of the market and is dominated by
China and Turkey. Imports from
China amount to about 15 million
sq.m/year (compared to 7.5 million
sq.m/year from Turkey), equivalent
to almost 2/3 of this market segment.
The mid-range segment (5-9 euros/
sq.m) makes up just 13% of the
import market and mostly consists
of Latin American products (e.g.
from Mexico and Brazil, although the
2016 marzo/aprile CER 45
CERCOUNTRYREPORT Canada
Average import price to Canada
Euro / sq. mt. - Year 2014
Source: Confindustria Ceramica - Prometeia
average prices are close to the lower
threshold of the range). Some 22%
of high-end imports (9+ euros/sq.m)
are supplied by Italy (estimated at
more than 7 million sq.m in 2015),
followed by Spain at a considerable
distance (around 1. 5 million sq.m).
As in the case of many countries,
the figures available for Canada’s
import and exports are rather
inconsistent. According to official
Canadian figures, the differentials
(2.2x in 2014) in average unit import
values between the leader in terms
of cost (China) and the leader in
terms of differentiation (Italy) are
smaller than those estimated by the
Confindustria Ceramica - Prometeia
46 CER marzo/aprile 2016
forecasting report for the world
ceramic tile market (2.8x, which
also takes account of statements on
export flows from the main exporter
countries).
Aside from these possible statistical
distortions, the picture that emerges
for Canada is that of a market that
is stabilising at around 40 million
sq.m a year with demand clearly
differentiated between the various
supplier countries.
The short-term forecasts contained
in the Confindustria Ceramica
- Prometeia forecasting report
(December 2015 edition) do not
diverge significantly from this
picture. For residential construction,
the annual growth in investments
should not prevent ceramic tile
consumption from reaching 41
million sq.m by the end of 2017.
This expected slowdown also affects
the evaluation of medium-term
potential for Italian exports. In the
latest edition of the “Bussole dei
mercati” (market guide) published
by Confindustria Ceramica Prometeia, Canada dropped from
eighth to tenth place in the rankings
but remains an important export
market for Italian ceramic tile
manufacturers.
[email protected]
CERCOUNTRYREPORT Canada
TILE AND OTHER
flooring materials
by Simone Ricci
Like many English-speaking
countries, Canada has a very
heterogeneous flooring products
market, although a comparison
with the neighbouring USA reveals
a number of significant differences
with regard to the breakdown
between different materials.
Carpet and rugs lead the rankings
with a value of C$ 824 million in
2013, followed by wood flooring
(C$ 423 million) and tile (C$
319 million). Next come resilient
flooring (C$ 284 million) and
laminate flooring (C$ 187 million).
As a result, the total value of the
flooring products market amounts
to more than C$ 2 billion.
Comparing these figures with those
of the USA, we find that in the
same year the US floor coverings
market (total value almost US$ 16
billion) was dominated by carpet
and rugs (US$ 8.4 billion) while
ceramic tile occupied second
position (US$ 2.6 billion), well
ahead of other materials.
In percentage terms, the total
value of the Canadian flooring
products market is 13% of that
of the USA. The tile and resilient
flooring segments are in line with
the average at 13% and 14%
respectively, while the Canadian
wood flooring sector stands at 22%
of its US counterpart, laminate
flooring at 18% and carpet and
rugs at just 10%.
The 2015 US figures (source: US
FLOOReport) confirm this trend.
The US flooring products market
has grown by more than US$ 21.7
billion (up 4.7% year on year), with
the tile sector seeing the biggest
increase (+8.9%) to reach US$ 3.2
billion and maintain its second
place ranking after carpet and rugs
(almost US$ 12 billion, +3.4%).
[email protected]
Canada buys lower-cost flooring & buys it more often than the U.S.
(unit of measures: $, MM @ msp)
U.S.
($ in US$)
Canada
($ in C$)
Canada
% of U.S.
Ceramic tile
2,545
319
13%
Wood flooring
1,921
423
22%
Resilient flooring
1,969
284
14%
Laminate flooring
1,056
187
18%
Flooring product category
Carpet & rugs
8,399
824
10%
Total flooring
15,890
2,037
13%
Source: US FLOOReport / Canada FLOOReport
Note: currency exchange rate in 2013: C$ 0.97 = US$ 1.00
2016 marzo/aprile CER 47
CERINNOVAZIONE TECNOLOGICA
LA “BUONA STELLA”
del posatore
di Thomas Foschini
Una soluzione
che consente
una regolazione
millimetrica
della superficie
anche a pavimento
già posato
48 CER marzo/aprile 2016
Rustico ristrutturato, contesto
elegante, finiture di pregio. Attico, ultimo piano, ampia terrazza. I
classici casi – per dirla con la formula
degli immobiliaristi – in cui si presenta
la necessità di posare pavimenti ceramici rialzati. E non è uno scherzo se, a
lavoro finito, si evidenziano pendenze
indesiderate, avvallamenti, cedimenti
nei supporti utilizzati che – fino a ieri
– erano ad altezza fissa e, in molti casi,
comunque troppo spessi per le finalità
richieste.
Si chiama Star-T ed è la soluzione brevettata dalla padovana Eterno Ivica –
partner storico del distretto per la fornitura di questo tipo di soluzioni – per
offrire al posatore (ma anche al progettista, al semplice rivenditore), un
supporto per la prima volta totalmente
regolabile, “anche – assicura il direttore
dell’azienda, Alberto Cocco – a pavimento già posato, grazie alla speciale
chiave di regolazione che si inserisce
nei punti di fuga”.
Un po’ di storia. “Quella di disporre di
supporti sottili e regolabili allo stesso
tempo – spiega il direttore dell’azienda
padovana, fondata nel 1955 e da anni
specializzata nella progettazione di tali
sistemi – è un’esigenza pressante che i
produttori ceramici esprimono fin dal
2008. È a partire da questa esigenza
che abbiamo sviluppato il progetto
Star-T, messo a punto nel 2014 e presentato in anteprima all’ultima edizione di Cersaie”.
“Star-T” come inizio – della posa del
pavimento – ma anche Star-T come
stella polare di quella che l’azienda
padovana annuncia come una vera e
propria rivoluzione nel mondo della
posa. “Il supporto Star-T – spiega Cocco – è progettato per regolazioni entro
un range di 5 mm”. Oltre alla soluzione base, che consente regolazioni tra
10 e 15 mm, l’azienda offre apposite
‘prolunghe’, in sostanza degli inserti
da porre sotto al supporto regolabile
vero e proprio, peraltro tra loro sovrapponibili, che consentono di portare il range di regolazione a 15-20 mm,
quindi a 20-25 ed infine a 25-30 mm,
“soglia oltre la quale – precisa Cocco
– rispondiamo con altre soluzioni in
gamma quali i supporti a testa basculante e fissa”.
Quale il plus della soluzione proposta
dall’azienda veneta rispetto ai sistemi
tradizionali? Primo, spiega il direttore
di Eterno Ivica, la possibilità di operare anche a prodotto posato con la speciale chiave, garantendo in ogni caso
CERINNOVAZIONE TECNOLOGICA
– anche in conseguenza di successivi
cedimenti del manto impermeabile
– la perfetta planarità della pavimentazione. La seconda, appunto, quella
della regolazione millimetrica, che
consente una flessibilità straordinaria
(un solo prodotto per diverse finalità) e
soprattutto evita la necessità di servirsi
di inserti plastici o, più spesso, guaine
bituminose (che a loro volta, avverte
Cocco, prima o poi cedono, minando
nel lungo termine la durabilità della
pavimentazione). Risultati, sottolinea
Alberto Cocco, che sono stati certificati da uno studio commissionato all’Università degli Studi di Padova.
Ma non è tutto. Per compensare eventuali pendenze eccessive del massetto,
Eterno Ivica sta inserendo in catalogo
proprio in questi giorni l’innovativo “compensatore di pendenza” che
manderà definitivamente in soffitta gli
spessori fissi in plastica. Dotato di regolazioni comprese tra 0,5 e 1 mm su
ambo i lati, e a sua volta brevettato, il
compensatore graduato – abbinato alla
nuova Star-T – può bilanciare efficacemente pendenze fino all’1%, il compensatore può anche essere sovrapposto per aumentare la percentuale della
pendenza da contrastare.
I costi di Star-T? Banalmente, molto
più alti di quelli di un tradizionale
supporto fisso. Ma Eterno Ivica non ha
avuto remore a metterli nero su bianco anche nelle pubblicazioni di carattere strettamente commerciale. Si va
si va dal prezzo di listino del singolo
supporto Star-T a quello della chiave
di regolazione (31 euro), fino ai 0,67
cent per ogni prolunga Star-T richiesta, capace di aumentare gli spessori
per range progressivi di 5 mm. “La
ragione alla base di questa scelta di
trasparenza – spiega Cocco – è duplice: da una parte, quantificare in modo
chiaro i costi di questa innovazione
che, al contrario di quanto si potrebbe
pensare, risultano estremamente accessibili; dall’altro mettere nelle condizioni il produttore di fare un raffronto
costi-benefici – in termini di risparmio
su materiali, successivi interventi di
manutenzione e garanzia di risultato
– che compensa certamente un prezzo da listino di 3 euro circa al metro
quadro rispetto agli 0,80 cent delle soluzioni tradizionali”.
Tra i principali settori target, tutto il
mondo del ristrutturato, dove all’esigenza di avere supporti sottili – pur
restando nell’ambito della pavimentazione rialzata – si affianca la necessità
Il dispositivo STAR-T consente una regolazione
millimetrica, entro un range di cinque
millimetri, dello spessore del supporto.
Grazie alla speciale chiave di regolazione, è
possibile correggere tale spessore anche a
pavimento posato. Apposite “prolunghe”, tra
loro sovrapponibili, consentono di portare lo
spessore regolabile da 10-15mm a 15-20, fino
a 25-30 mm. Il compensatore di pendenza
graduato, fornito come dotazione opzionale
alla soluzione Star-T, consente inoltre di
risolvere pendenze indesiderate fino all’1%.
di intervenire sull’esistente (con tutto quello che ne consegue in termini
di pendenze indesiderate a cui fare
fronte, avvallamenti, cedimenti vari).
Dall’altro il mercato del nuovo, in una
proporzione che Eterno Ivica – alle
attuali condizioni di mercato – quantifica nel 50 e 50%. “Siamo convinti
– spiega Alberto Cocco – che il mercato delle ristrutturazioni continuerà a
crescere per i prossimi 13 o 14 anni,
anche se la soluzione è stata ideata per
portare vantaggi al lato posa, indifferentemente, sia sul mercato del ristrutturato sia sul mercato del nuovo. Nessun vincolo vi è poi dal punto di vista
del formato, “soprattutto per quanto
riguarda formati standard, listoni o
anche grandi lastre”.
Ultima nota, il nuovissimo compensatore di pendenza, che ancora non
era a catalogo durante le ultime importanti fiere di settore: “L’innovazione – spiega il direttore di Eterno Ivica
– la proponiamo anzitutto in abbinamento supporto Star-T, in sostituzione
degli spessori in plastica, ma anche a
completamento di tutta la gamma di
supporti in portafoglio”. In pratica, azzarda Cocco, “ogni supporto con testa
fissa può essere reso di fatto ‘basculante’ qualora abbinato al nuovo compensatore”.
[email protected]
2016 marzo/aprile CER 49
CERRICERCA&SVILUPPO
L’INDICE SRI ED IL RUOLO
delle piastrelle di ceramica
di Barbara Mazzanti - Centro Ceramico
RIFLETTANZA SOLARE
(albedo): frazione di
energia solare riflessa
RADIAZIONE
SOLARE
EMISSIVITÀ TERMICA:
capacità relativa di
irradiare il calore
assorbito
parte del calore
viene assorbito
Emissometro
Spettrofotometro UV-vis-NIR
50 CER marzo/aprile 2016
Con “effetto isola di calore urbana” si definisce un aumento
della temperatura dell’aria (incrementi
di 1÷2°C nei valori massimi giornalieri) delle zone urbane rispetto alle zone
rurali dovuto alle attività umane nonché alle abitazioni. Questo effetto determina inoltre un aumento dei fenomeni temporaleschi (+10÷15%) e una
diminuzione del vento (-20÷30%).
La mitigazione delle conseguenze
causate dall’isola di calore urbana si
ottiene adottando diverse tecniche,
tra cui l’utilizzo di materiali riflettenti. I materiali riflettenti, definiti anche
materiali cool, presentano un’elevata
riflettanza alla radiazione solare (capacità di riflettere la radiazione incidente nello spettro UV-visibile-vicino
IR) ed un alto coefficiente di emissività termica (capacità di riemettere la
radiazione per irraggiamento nell’IR).
Basso assorbimento della radiazione
solare e alta emissione infrarossa minimizzano la temperatura superficiale
dei materiali, diminuendo pertanto la
quantità di calore rilasciato nell’atmosfera. Queste proprietà superficiali del
materiale vengono entrambe valutate
tramite il calcolo dell’Indice di Riflettanza Solare (Solar Reflectance Index,
SRI), definito nella norma ASTM E
1980-11.
L’Indice di Riflettanza Solare nei
principali protocolli di certificazione
internazionali
La certificazione LEED®(Leadership
in Energy and Environmental Design),
nell’ambito dell’area tematica Site
Sustainability (Credits 7.1 e 7.2),
stabilisce delle soglie di SRI per
superfici esterne e per tetti e coperture,
che diventano più stringenti se il tetto
è a bassa pendenza:
• superfici esterne (marciapiedi, parcheggi, ecc.): SRI ≥ 29
• tetto a bassa pendenza: SRI ≥ 78
• tetto ad elevata pendenza: SRI ≥ 29
Il protocollo ESTIDAMA, adottato negli Emirati Arabi, prescrive un sistema
di rating (Pearl System) dove la soglia di
SRI viene fissata a 29 per tutte le superfici degli elementi strutturali esterni.
Nella certificazione HK BEAM PLUS,
il protocollo in vigore a Hong Kong, al
Site Aspect (SA) “Microclimate around
Buildings” premia l’utilizzo di materiali per pavimentazioni con elevato albedo (almeno 0,4), e materiali per coperture con SRI ≥ 78 che coprano almeno
il 50% dell’area totale del tetto.
La situazione italiana: protocolli
ambientali volontari e legislazione
vigente
Sebbene alcune certificazioni internazionali siano state adattate per essere
impiegate a livello internazionale, vi è
CERRICERCA&SVILUPPO
Tab 1. Protocolli volontari italiani emessi dal GBC Italia
DOCUMENTO
CREDITI APPLICAZIONE
LEED 2009 ITALIA NC
1 punto
Superfici esterne pavimentate (includendo
per il 50% della superficie: SRI ≥ 29
strade, marciapiedi, cortili e parcheggi)
LEED 2009 ITALIA NC
1 punto
Coperture e tetti
per un minimo del 75% della copertura, i materiali devono
possedere: SRI ≥ 78 per coperture a bassa pendenza
(< 15%), e SRI ≥ 29 per coperture a pendenza elevata
GBC HOME
4 punti
Superfici esterne ad alta riflettanza
SRI ≥ 29 (iniziale e dopo 3 anni)
GBC HOME
5 punti
Coperture e tetti
per un minimo del 50% della copertura, i materiali devono
possedere: SRI ≥ 82 per coperture a bassa pendenza,
e SRI ≥ 29 per coperture a pendenza elevata
GBC Historic Building
2 punti
Superfici esterne pavimentate
SRI ≥ 29
GBC Historic Building
2 punti
Coperture ad alta riflettanza
almeno il 50 % della superficie della copertura deve essere
costituito da materiali: SRI ≥ 82 per coperture a bassa pendenza,
e SRI ≥ 29 per copertura ad alta pendenza (>15%)
VALORE SOGLIA SRI RICHIESTO
Fonte: Centro Ceramico
stata una certa tendenza a sviluppare
sistemi nazionali che tenessero conto
delle specificità culturali, ambientali e
di tradizione costruttiva locali. In Italia, il protocollo ITACA e la certificazione Casaclima Nature (cogente nella
provincia di Bolzano) nascono da una
vocazione territoriale e hanno sinora
supportato il sistema di incentivazione
regionale per l’edilizia sostenibile.
Importante è stata l’attività del Green
Building Council (GBC) Italia che ha
“importato” il LEED attualizzandolo al
nostro territorio e ricevendo l’approvazione americana. Il GBC ha sviluppato
tre nuovi documenti specifici per la
realtà italiana e il suo patrimonio architettonico, in cui si richiede di valutare l’SRI (si veda Tab.1) anche dopo 3
anni dall’installazione.
A livello legislativo italiano, al fine di
limitare i fabbisogni energetici estivi
ed invernali, il DM 26/06/2015 “Adeguamento linee guida nazionali per la
certificazione energetica degli edifici”
ha aggiornato il DM del 26/06/2009
introducendo l’obbligatorietà della
verifica dell’efficacia dell’utilizzo di
materiali ad elevata riflettanza solare per le coperture, assumendo per
quest’ultimi un valore di riflettanza
solare non inferiore a:
• 0,65 per coperture piane;
• 0,30 per coperture a falde.
Tramite il DM 24/12/2015, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela
del Territorio e del Mare ha stabilito
l’“Adozione dei criteri ambientali minimi (CAM) per l’affidamento di servizi di progettazione e lavori per la
nuova costruzione, ristrutturazione e
manutenzione di edifici per la gestione
dei cantieri della pubblica amministrazione e criteri ambientali minimi per le
forniture di ausili per l’incontinenza”,
allineandosi così alle strategie di tutela
ambientale diffuse a livello internazionale. Per quanto riguarda l’SRI, nella
sezione 2.2.3 relativa alla “Riduzione
dell’impatto sul microclima e dell’inquinamento atmosferico”, per le superfici impermeabili è previsto l’uso di
materiali ad alto indice di riflessione
solare come di seguito specificato:
- per le superfici esterne (p.es. marciapiedi, parcheggi, piazze,ecc): SRI ≥ 29;
- per i tetti: SRI ≥ 29 nei casi di pen-
denza maggiore del 15% e SRI ≥ 75
per le coperture con pendenza minore
o uguale al 15%.
Piastrelle di ceramica e SRI
Le piastrelle di ceramica sono spesso
candidate in bandi e gare d’appalto
come materiali ad elevata riflettenza
solare per l’ottenimento dei crediti
legati alla mitigazione dell’isola di calore. Conoscere l’SRI del materiale, se
da un lato permette di partecipare al
bando con un prodotto che soddisfa i
requisiti legislativi in vigore, dall’altro
favorisce un confronto prestazionale
dei prodotti e la scelta corretta da parte dell’azienda.
L’SRI si determina misurando lo spettro di riflettanza del campione nell’intervallo in cui è compreso il 99% della
radiazione solare incidente sulla superficie terrestre dell’irradianza solare
(280 - 2500 nm), secondo la ASTM
Fig 1. Definizione e calcolo dell’SRI in accordo con ASTM E 1980-11
2016 marzo/aprile CER 51
CERRICERCA&SVILUPPO
Fig 2. Tipologie di materiali testati per determinazione SRI
dal 2011 al 2015 presso il Centro Ceramico
Fonte: Centro Ceramico
E 903-96, e determinando il valore di
emissività termica della superficie del
materiale secondo la ASTM C 137104. Lo spettro di riflettanza è elaborato per ottenere lo spettro di riflettanza
solare del campione, mediante il metodo della media pesata degli spettri in
accordo con ASTM E 903-96, usando
uno spettro solare standard (ASTM
G173-03). Da quest’ultimo spettro si
ricava il coefficiente di riflettanza (o riflessione) solare ρs che interviene nella
formula per il calcolo del SRI (Fig. 1).
L’esperienza del Centro Ceramico per
questi test evidenzia che il numero di
prove richieste è raddoppiato negli ultimi 2 anni, in accordo con il sempre
più sentito problema ambientale e i
relativi adempimenti che, da semplici
protocolli volontari, stanno prendendo la forma di regolamenti cogenti.
Inoltre, è interessante osservare (Fig.
2) che sebbene diverse siano le tipo-
logie di materiale testato, le piastrelle
ceramiche rappresentano il 56%, indicando così che il settore è sempre più
attento ad allargare i suoi campi di applicazione per le superfici esterne ponendosi come alternativa di eccellenza
ai materiali tradizionalmente utilizzati
(cemento, vetro, pietra naturale).
Le piastrelle di ceramica presentano
diversi punti a loro favore per raggiungere le soglie di SRI da soddisfare,
quali:
• un elevato valore di emissività termica (0,80 ÷ 0,95);
• la luminosità del colore (la coordinata colorimetrica L* e SRI presentano
un indice di correlazione di 0,72).
Inoltre, il mantenimento delle caratteristiche dei colori alla luce e l’elevata
durabilità della piastrella di ceramica
contribuiscono a mantenere valori di
SRI elevati anche nel tempo. L’utilizzo
di pigmenti cool e di film trasparenti
ad alta riflettanza per migliorare ulteriormente le caratteristiche della piastrella sono oggetto di ricerca già da
alcuni anni presso il Centro Ceramico
(Fig. 3).
[email protected]
Fig 3. Spettri di riflettanza di provini di piastrelle di ceramica smaltate con smalto tradizionale
e smalto contenente pigmenti cool, realizzati presso il Centro Ceramico
Fonte: Centro Ceramico
52 CER marzo/aprile 2016
CERLAVORO
LE NUOVE LINEE GUIDA
per la gestione delle emergenze
di Francesco Bergomi
Nella prima pagina del Corriere
della Sera del 19 gennaio scorso,
di spalla, l’autorevole Gian Antonio
Stella ha introdotto una riflessione che
riguarda tutti: “Prevedere un terremoto? La scienza sa di non rispondere”.
L’occasione per l’approfondimento
giornalistico, sviluppato a tutta pagina
nell’interno del principale quotidiano
italiano – “Perché il terremoto non è
prevedibile” –, era offerta dall’angoscia
dei cittadini molisani, dopo lo sciame
sismico che aveva interessato a metà
gennaio quella regione. In considerazione degli attuali limiti della tecnologia, il giornalista concludeva il suo
pezzo affermando sostanzialmente che
l’unica risposta che è possibile dare al
terremoto è imparare a gestire l’emergenza.
Più o meno sulla stessa lunghezza
d’onda deve essere collocato l’ultimo
documento elaborato dagli esperti di
sicurezza sul lavoro delle aziende associate a Confindustria Ceramica, condiviso con le organizzazioni sindacali di
categoria e con l’Autorità di controllo
(AUSL di Modena e Reggio Emilio): il
nuovo capitolo 1.9 del Manuale per
la Sicurezza in Ceramica, dedicato
alla “Gestione delle emergenze”.
Il Manuale per la Sicurezza in Ceramica è stato elaborato nel 2012 da Confindustria Ceramica, FederchimicaCeramicolor, organizzazioni sindacali
e AUSL di Modena e Reggio Emilia, e
rappresenta un punto avanzato nella
gestione della sicurezza in azienda, apprezzato all’interno dell’intero panorama industriale italiano. Il coinvolgimento diretto degli attori del processo
di sicurezza rappresenta un importan-
te e obiettivo punto di riferimento: «La
sicurezza in ceramica si fa così».
La nuova versione
Il precedente capitolo 1.9 del Manuale
per la Sicurezza in Ceramica, dedicato
ad “Antincendio e piani di emergenza”, è stato riscritto anche a seguito
dei tragici fatti del terremoto del 2012.
Gli uffici di Confindustria Ceramica,
con la collaborazione degli esperti
aziendali e del Club RSPP (Responsabili Servizio Prevenzione e Protezione)
ceramici, hanno elaborato una nuova
versione che ora si intitola Gestione
delle emergenze e ha una portata generale, finalizzata alla predisposizione
di misure organizzative e procedurali
per la gestione delle altre fattispecie
emergenziali oltre l’incendio (terremoto, alluvioni, primo soccorso).
Su queste schede si è sviluppato il
confronto approfondito con i nostri interlocutori e si è giunti alla
loro condivisione.
La “buona prassi” che è stata inserita nel Manuale può essere
così riassunta:
• in sede di valutazione dei
rischi prevista dal Decreto
legislativo n. 81/2008, il
datore di lavoro deve valutare tutti i rischi, compresi i rischi collegati al
verificarsi di calamità
naturali come le alluvioni o i terremoti;
• il rischio in questi casi
è gestito con misure
organizzative e procedurali (piani di evacuazione e di emergenza,
informazione e formazione dei lavo-
Il Manuale,
pubblicato nel 2012,
è stato aggiornato
per tenere conto di
un più ampio spettro
di casi di emergenza
2016 marzo/aprile CER 53
CERLAVORO
Il piano di emergenza
Fonte: Confindustria Ceramica. Manuale per la
Sicurezza in Ceramica. Aggiornamento Capitolo1.9
“Gestione delle emergenze”- novembre 2015.
ratori eccetera), finalizzate a salvare
la vita dei lavoratori in caso di calamità naturali;
Il nuovo capitolo 1.9 contiene le informazioni necessarie al datore di lavoro
e al RSPP per redigere il piano di emergenza, sulla base dei principi generali
contenuti nelle Linee guida dell’ISPESL, aggiornate e adeguate alle situazioni caratteristiche presenti nelle aziende
ceramiche. Il nuovo capitolo 1.9, dal
punto di vista dei lavoratori, contiene
54 CER marzo/aprile 2016
le informazioni minime per “leggere” e
attuare i piani di emergenza, sui quali
si svilupperà un’adeguata formazione
sulla sicurezza degli addetti, che dovrà
prevedere anche moduli di addestramento specifico. Con questo lavoro si
è ritenuto di dare un servizio pratico e
utile alle imprese ceramiche e ai lavoratori, i veri protagonisti della sicurezza in azienda.
La letteratura tecnica più autorevole
sostiene che le misure di protezione
relative all’emergenza terremoto, a
differenza delle altre emergenze, non
prevedono l’evacuazione rapida dei locali di lavoro, ma di attendere in punti
sicuri all’interno della struttura la fine
del movimento sismico e solo dopo
l’abbandono ordinato dei locali.
In tema di evacuazione si precisa infatti che: «ferma restando la predisposizione di vie e uscite di emergenza (…),
il Piano di emergenza deve individuare
tutti i percorsi preferenziali e alternativi, che da ciascun posto di lavoro devono essere seguiti per raggiungere i
luoghi sicuri». In conclusione, nel predisporre il piano di emergenza aziendale con la chiarezza e la precisione
raccomandate, devono essere individuati e segnalati come “posti sicuri”, in
un’accezione necessariamente relativa
e non assoluta, quelli, ancorché generici, suggeriti fra gli altri dalla Protezione civile nell’opuscolo divulgativo
Cosa fare in caso di terremoto, ove si
raccomanda di ripararsi, durante il
terremoto, presso i punti più resistenti
e sicuri all’interno degli edifici: muri
portanti, architravi, angoli delle pareti, vani delle porte, lontano da vetri e
scaffali oppure sotto a un tavolo; posti
sicuri dove ripararsi in attesa che termini il movimento sismico.
Il nuovo capitolo del Manuale per la
Sicurezza in Ceramica dedicato alla
“Gestione delle emergenze” è stato
presentato pubblicamente a Sassuolo,
nella Sala Conferenze di Confindustria
Ceramica, il 29 gennaio 2016, con la
partecipazione della regione EmiliaRomagna e delle segreterie nazionali
di FILCTEM-FEMCA-UILTEC.
[email protected]
CERCULTURA
NASCE L’ENCICLOPEDIA
della ceramica
In un’opera monumentale che racchiude tutta la storia e i diversi
ambiti disciplinari di quest’antico materiale, arte e tecnologia
s’affiancano e, spesso, inevitabilmente intrecciano i loro percorsi
di Simona Malagoli
Dai canòpi egizi risalenti a 2000
anni a.C., agli oggetti d’uso di
Franco Bucci della fine del XX secolo; dalle opere scultoree del faentino Domenico Baccarini, al vasellame
peruviano di produzione Chimù-Inca:
ecco alcune delle infinite linee spaziotemporali su cui “viaggia” il vastissimo
excursus che già il tomo I (ABC) del
Dizionario enciclopedico della ceramica. Storia, arte, tecnologia, pubblicato a
fine 2015 da Edizioni Polistampa, è in
grado di fornire.
Un percorso che, toccando tutti i settori d’utilizzo del materiale ceramico dalla pittura decorativa, alle architetture rivestite, dalla stoviglieria da fuoco,
alla così definita “comunicazione artistica” - continuerà nel 2016 con l’uscita
di altri due volumi, sempre ad opera
degli stessi autori Pier Giorgio Burzacchini, Gian Paolo Emiliani e Maria Grazia Morganti, per un totale complessivo
di quattromila lemmi.
Al loro interno, la ceramica - così centrale nella vita dei popoli di tutto il
mondo, alla base della loro creatività ed
operosità, nonchè elemento fondamentale nell’evoluzione delle civiltà e del
loro progresso - viene trattata nella sua
globalità, facendosi sintesi di tutto ciò
che nei secoli ha rappresentato. Ed è
proprio nell’aver saputo cogliere e valorizzare questa peculiarità, attraverso
la sorprendente vastità e completezza
dell’opera, che sta la straordinarietà ed
eccezionalità della stessa. Per la prima
volta una pubblicazione riguardante la
ceramica esce dall’ambito ristretto dei
vari settori specifici e punta lo sguardo
sull’orizzonte vastissimo dei temi legati a questo materiale, cercando di far
ordine nella babele di parole che ogni
settore ha utilizzato, in contraddizione
con qualsiasi progetto unitario delle
tecniche, dei materiali e dei manufatti
ceramici. A tal fine, un ruolo significativo viene ricoperto dalla conoscenza tecnologica che, inevitabilmente,
accompagna i temi storico-artistici in
quanto ne è il fondamento e sempre ne
condiziona il risultato.
“La tecnologia ceramica - come sostengono gli autori - è passata dalle ricette
e dai segreti dei ceramisti ad una disciplina scientifica ed operativa che oggi
permette di affrontare, in un contesto
tecnologico, i problemi legati a tutta la
filiera produttiva dalle materie prime
alla cottura dei manufatti”. Un percorso, questo, che rappresenta una delle
linee guida del dizionario enciclopedico, attraverso parole connesse a tale
tema e voci ad esso dedicate.
La velocità con cui oggi lo sviluppo
tecnologico progredisce, a maggior
ragione nel campo della produzione
ceramica industriale, rischia inevitabil-
mente di oscurare il carattere di
aggiornata novità
del presente
e dei successivi volumi.
Lo stesso effetto
scaturisce dalla numerosità delle ricerche d’archivio, dei ritrovamenti che
emergono dagli scavi condotti in tutto
il mondo, e degli studi mirati, accrescendo in questo modo le nostre conoscenze storiche e portando non di rado
ad un radicale cambiamento di visione
su quell’argomento. In realtà, non solo
il rischio non deve considerarsi tale - in
quanto, al fine di aggiornare sullo “stato
dell’arte”, esistono gli articoli delle riviste specializzate -, ma nel qual caso
venisse invece percepito, non farebbe
che avvalorare il ruolo di riferimento
assunto dal libro e l’assoluta vitalità che
la storia, l’arte e la tecnologia ceramica
continuano a dimostrare giorno dopo
giorno.
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Top Squadra® Dry - squadratrice
La rettifica a secco per monoporosa e porcellanato è una
realtà operativa consolidata e di successo ormai da qualche
anno. Con Bmr e il suo costante impegno in Ricerca&Sviluppo,
da oggi è possibile applicare il processo di squadratura a
secco anche a superfici in grès porcellanato grazie alla nuova
squadratrice Top Squadra Dry.
Per procedere su piastrelle e lastre in grès porcellanato è
necessario considerare e rispettare alcune condizioni:
- necessità di appositi utensili,
- modesta riduzione della velocità rispetto all’umido,
- numero di calibratori elevato a 12,
- applicazione di un filtro a maniche per aspirare le polveri di
processo.
Tali condizioni vengono bilanciate da importanti vantaggi per
gli utilizzatori:
- assenza di acqua in reparto,
- assenza di fondazioni e impianto di riciclo acqua,
- maggiore vita dei ricambi di tutta la linea di rettifica,
- possibile riciclo della materia prima rettificata.
Come per la rettifica a secco della monoporosa, il principio di
rettifica del porcellanato a secco fa riferimento alla polverizzazione della materia prima asportata.
La squadratrice è provvista di carter e condotti per l’aspirazione delle polveri generate dalla rettifica. Sui carter
dei mandrini vi sono particolari
dispositivi per regolare il flusso
dell’aspirazione in funzione
della velocità di lavoro e delle
caratteristiche della polveri di
materia prima.
Due le tipologie di mola
utilizzabili, in funzione del tipo
di porcellanato: le mole resinoidi e
quelle metalliche, caratterizzate da una speciale
ricopertura del diamante per il secco e da un legante ad
elevata conducibilità termica.
Lo spintore, elemento determinante per la qualità geometrica della squadratura, è composto da due braccetti, di cui
uno motorizzato e controllato da encoder e resettabile da
tastiera operatore per garantire la dimensione delle diagonale
piastrella. Collegando la squadratrice ad un controllo elettronico dimensionale, la verifica e il ripristino delle diagonali è
totalmente automatico.
Dati tecnici:
- formato: 200/3.800 mm,
- modello: Squadra 12/1,
- n° calibratori: 24+24,
- kw: 287,
- peso: 13.760,
- lunghezza macchina: 17.800 mm.
58 CER marzo/aprile 2016
Top Squadra® Dry - squaring machine
Dry-squaring process of mono-porous and porcelain tiles is
a consolidated and successful operating reality that came
about some years ago. Thanks to Bmr and to its constant
commitment toward Research & Development, the drysquaring process can be used also on porcelain stoneware
surfaces with the new Top Squadra Dry squaring machine.
To work on porcelain slabs and stoneware tiles some
conditions have to be considered and respected:
- need for special tools,
- slight reduction in speed compared with wet-squaring,
- high number of spindles units: 12,
- application of a sleeve filter to extract the process dust.
These conditions are balanced by important advantages for
users:
- no water in the department,
- no foundations or water recycling system,
- longer service life of spare parts of the whole squaring line,
- possible recycling of the honed raw material.
Similar to dry-honing for mono-porous tiles, the dry-honing
principle of porcelain stoneware refers to the pulverisation of
the removed raw material.
The squaring machine is equipped with guards and piping to
extract the dust generated during the honing process. There
are some special devices on the spindle guards to regulate
the suction flow based on the working speed and on the type
of raw material dust.
Two types of grinders can be used according to the type
of porcelain material involved: resinoid grinders and metal
grinders, which feature a special diamond coating for
dry-process and a
bonding agent with
high thermal
conductivity.
The pusher,
being the
most important
element to
ensure the
geometric
quality of the
squaring process,
consists of two small arms, of
which one is motorised and
controlled by an encoder and
can be reset
from the operator keyboard to
guarantee the
dimensions of the tile’s diagonal
size. By connecting the squaring machine to an electronic
dimensional controller, the diagonal size is verified and reset
automatically.
Technical Data:
- size: 200/3,800,
- model: Squadra 12/1,
- no. of spindles units: 24+24,
- kw: 287,
- weight: 13,760,
- machine Lenght: 17,800 mm.
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Dry Square 100-1500 - linea di quadratura
La linea di quadratura Dry Square è composta da due
moduli che eseguono la rettifica periferica a 90° e la
relativa bisellatura degli spigoli alle piastrelle ceramiche in
grès porcellanato, monoporose e bicotture. Ogni modulo
è governato da plc per comandare la motorizzazione
dei traini e dei dispositivi di centratura e squadratura in
modo indipendente. Le caratteristiche innovative di queste
macchine sono principalmente:
- utilizzo degli utensili con tecnologia SCT (Small Chip
Thickness);
- completa accessibilità dal centro della macchina e
cambio rapido delle cinghie;
- controllo delle velocità dei traini con azionamento
indipendente;
- posizionamento a 90° gestito elettronicamente da
pulsantiera o tramite macchina di misura a fine linea: il
controllo e la regolazione della misura delle diagonali è
eseguito in automatico;
- regolazione elettronica del formato mediante unità di
controllo esterna;
- possibilità di recupero usura mole (Optional).
Dry Square presenta vantaggi in termine di produttività,
economici ed ecologici:
- mandrini calibratori ogni lato da gestire: impiego
standard numero 7 motori fino ad un numero massimo
di 10 per le lavorazioni pesanti (in totale 28 mandrini
impiegati dalla linea ). Il vantaggio si traduce in un
risparmio di 110 Kw di potenza installata;
- utilizzo di soli utensili diamantati metallici (solo il
microbisello è realizzato con utensile in resina) con
conseguente riduzione del costo utensili. L’incidenza del
costo utensile è esaltata dalla tecnica applicativa SCT
che ne aumenta la durata riducendo la produzione di
calore nella zona di contatto utensile-materiale;
- asportazione per lato fino a 6-8 mm con il modello a 7
calibratori per bancata, con rendimenti maggiori di 1,5
volte superiore rispetto agli impieghi tradizionali;
- manutenzione macchina con costi ridotti al 50%;
- costi di smaltimento
molto bassi, in molti
casi addirittura
assenti grazie al
totale recupero
delle polveri negli
impasti;
- costo medio della
lavorazione tra
0,36-0,4/m2 con
asportazione media
di 5-6 mm per lato.
60 CER marzo/aprile 2016
Dry Square 100-1500 - squaring line
The squaring line for porcelain grès, monoporosa and
double fired ceramic tiles Dry Square, is composed of 2
modules for processing the 90° peripheral grinding of
the 4 sides of the tile, and in addition the bevelling of
its sharp edges. Each unit is automatically controlled by
the PLC which allows to independently control not only
the conveyor belts speed, but also the centering devices
and the 90° squaring patented system. The innovative
characteristics of these machines are:
- the usage of the tools through SCT technology (Small
Chip Thickness);
- a complete accessibility to the machine that grants a
fast and efficient belt replacing during mainteinance
operations;
- conveyors speed adjustment control with independent
electric operation;
- perfect 90° positioning of the tile, electronically
controlled both from the operator’s panel and from
the size control machine at the end of the line:
the diagonal and size adjustments are performed
automatically through the PLC;
- increased lifetime of the wheels due to the automatic
positioning system of the spindles in order to recover
the wear during the manufacturing (optional);
Dry Square also offers to our customers tangible
economic and ecologic advantages in terms of
productivity:
- calibrating spindles: 7 calibrating spindles for standard
processing, up to a maximum amount of 10 for the
heaviest manufacturing; as a consequence a total of
only 28 spindles is required on the whole line. The
main advantage of this machine configuration is a total
save of 110 Kw of installed power;
- only metal diamond tools are used on our line,
drastically decreasing the cost of tools (only the microbevel process is made with a resin tool). The tools
cost incidence is also enhanced by the SCT application
which increase the tools lifetime by reducing the heat
generation within the area of contact between the tool
and the material;
- side removal up to 6-8 mm guaranteed with the
7 spindles configuration, with an efficiency higher
than 1,5 times in comparison to
standard usage;
- machine mainteinance
operations costs reduced up to
50%;
- extremely low waste disposal
expenses, in many cases the dusts
are completely recycled;
- average processing cost within
0,36-0,4 /m2 considering an
average removal of 5-6 mm per
side.
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Examina - sistema automaticao per la scelta e
controllo qualità
Examina integra l’innovativo sistema per le misurazioni
dimensionali e planari della piastrella nella macchina di
scelta, permettendo così di ridurre gli ingombri sulla linea e
semplificando l’interfacciamento per lo scambio dei codici.
Il nuovo sistema si contraddistingue per l’elevata precisione
e ripetibilità delle misure dimensionali e planari, per la
ricostruzione e visualizzazione della mappatura 3D della
piastrella. Non sono richieste operazioni di taratura con
piastre campione.
Con Examina la ricerca di difetti di colore o di struttura
avviene a seguito di un semplice addestramento eseguito
dall’operatore indicando alla macchina le sole piastrelle
non difettose: in questa fase vengono individuate le
caratteristiche cromatiche e strutturali del prodotto e una
volta avviata la scelta il sistema è in grado di rilevare le
anomalie. Examina utilizza potenti ed affidabili sistemi
di calcolo di ultima generazione, telecamere
industriali ad alta risoluzione abbinate ad
innovativi sistemi di illuminazione a LED dotati di
elettronica di controllo attivo per garantire massima
stabilità e lunghissima durata.
I vantaggi di Examina sono:
- macchina con calibro-planar integrato e ingombri ridotti
sulla linea;
- semplicità di utilizzo;
- rapidità di messa in funzione al cambio prodotto;
- calibro-planar pre-tarato per tutti i formati;
- visualizzazione 3D della planarità;
- statistiche esportabili;
- allarmi impostabili sulla singola tipologia di difetto;
- possibilità assistenza remota.
Le caratteristiche funzionali sono:
- formato piastrelle: da 150x150 a 1200x1800 in funzione dei
modell. Controlli dimensionali e di planarità: mappatura 3D
della piastrella. Nessuna taratura calibro / planar al cambio
formato;
- gestione tono: auto apprendimento con esempi di prima
scelta, due toni contemporaneamente attivi, controllo
mancanza facce per prodotti stonalizzati;
- controllo difetti estetici: auto apprendimento per
difettologie, possibilità di definire soglie di declassamento
specifiche per tipologia di difetto, scelta per colore del
fondo, lucidità/opacità della superficie, quantità di grani
(sui prodotti granigliati), superficie mossa o piatta (doppi
caricamenti);
- gestione allarmi: messaggi di attenzione e/o allarme
per singolo difetto, segnalazioni su console (acustiche e
visive),blocco linea nei casi più gravi.
Examina - automatic sytem for quality selection
and control
Examina integrates the innovative system for tile dimensional
and pla- nar measurements in the machine of choice, thus
allowing size reduction on the line and simplifying the
interfacing for the change of codes.
The new system stands out from the classic caliber-planar for
its high accuracy and repeatability of planar and dimensional
measurements, for the reconstruction and displaying of 3D
tile.Threre are not required mapping calibration operations
with sample plates.
With Examina , the search for defects of colour or structure
takes place following a simple training performed by the
operator, indicating the not defectives tiles to
the machine: chromatic and structral
characteristics of the product are
identified in this phase and once the
selection is launched, the system is
able to detect anomalies (defects)
compared to what it has learned.
Examina uses powerful and reliable
computing systems of the latest
generation, highresolution industrial
cameras combined with
innovative LED lighting
systems with electronic
active control in order to ensure
maximum stability and extremely long
durability.
The Advantages are:
- machine with integrated Planar-Caliber and compact size on
the line;
- ease of use;
- fast start-up at product change;
- caliber-planar pre-calibrated for all formats;
- 3D visualization of flatness;
- exportable statistics;
- alarms that can be set on each type of defect;
- remote asistance option.
Functional characteristics are:
- tile Size: from 150x150 to 1200x1800 depending on
model. Dimensional and planarity controls: display with 3D
mapping of the entire surface of the tile. No caliber-planar
adjustment operations at the change of format.
- tone management: self learning with first choice
examples,two tones simultaneously active,no faces for toneshaded products;
- control of aesthetic defects: self-learning for defects.
Selection criteria for the background color, glossy/opaque
surface, grain amount (on blasted products) wavy or flat
surface (double loadings);
- alarm management: warning messages and/or alarms
for individual defect(acoustic and visual signals on
consoles),line lock in more severe cases.
2016 marzo/aprile CER 61
CERGALLERIA Tecnologie
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METCO
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Metclean, Metpick, Metsoap - soluzioni per
macchie e pulibilità
I manufatti ceramici , se sottoposti ad un adeguato
processo di cottura, presentano una superficie compatta
e facilmente pulibile proprio perché priva di punti in cui
lo sporco possa aggrappare o incastrarsi.
Quando la superficie è lavorata, essa cambia
completamente, provocando spesso una diminuzione
drastica della pulibilità. Il fenomeno è dovuto in gran
parte all’emergere di microporosità dove lo sporco
solido, o comunque non solubile in acqua o nei
detergenti, si incastra ingrigendo progressivamente
la piastrella; e più la piastrella è chiara, tanto più il
fenomeno diventa evidente.
I prodotti delle gamma Metclean e Metpick sviluppati
da Metco sono stati creati per
riempire, con differenti soluzioni,
tali porosità aperte.
I metodi per testare la sporcabilità
delle piastrelle sono standardizzati
e codificati con parametri UNI che
descrivono gli agenti sporcanti,
il tempo di contatto e gli agenti
pulenti. Per semplificare le
dimostrazioni pratiche dell’efficacia
dei Metclean “sul campo”, si sono
adottati due metodi sporcanti:la
pedata e il pennarello.
Nel primo caso, si calpestano
ripetutamente due supporti, uno
trattato con Metclean e uno non
trattato, avendo cura di sporcarli
omogeneamente; quindi si
puliscono entrambi con acqua e
con detergente. Nel secondo caso,
usando un pennarello indelebile
nero si disegna una riga su due
supporti, uno trattato e uno
non trattato, quindi li si puliscono
con alcool e con solvente.
Metco è in grado di fornire prodotti
specifici per qualsiasi superficie da
trattare.
Attualmente, quelli più frequentemente utilizzati sono
compresi nelle gamme:
• Metclean : trattamenti turapori , antimacchia per
piastrelle levigate;
• Metpick : trattamenti antiacido più turapori per
piastrelle lappate;
• Metsoap : detergenti igienizzanti multiuso.
62 CER marzo/aprile 2016
Metclean, Metpick, Metsoap - solutions for stains
and cleaning
If ceramic products are subjected to the correct firing
process, their surface becomes compact and easy to clean,
because it is free from areas in which dirt can lodge and
stick.
When the surface is processed, it changes completely,
and often its cleanability is drastically reduced. This
phenomenon is largely due to the emergence of
microporosity where solid dirt - or in any case dirt
that is not soluble in water or detergents - can lodge,
progressively dirtying the tile;
the lighter the colour of the tile, the more evident this
appears. The products from the Metclean and Metpick
range developed by Metco were created to fill this open
porosity with different solutions.
Methods for testing the dirtying of tiles are standardized
and coded with UNI parameters which describe the
dirtying agents, the contact time and the cleaning agents.
In order to simplify the practical
demonstrations of the effectiveness
of Metclean “in the field”, two
dirtying methods were adopted:
footprints and felt tip pens. In the
first case, the two bodies – one
treated with Metclean and the
other not treated – were repeatedly
trodden on, with care being taken to
dirty both to the same extent. They
were then cleaned using water and
detergent. In the second case, a line
was drawn on both bodies – one
treated and one not – using a felt tip
pen, after which they were cleaned
using alcohol and solvent.
Metco can supply specific products
for any kind of surface to be treated.
Currently, the ones most frequently
used belong to the ranges:
• Metclean: pore filler and anti-stain
treatments for polished tiles;
• Metpick: corrosion resistant and
pore filler treatments for lapped tiles;
• Metsoap: multipurpose cleansing
detergents.
CERGALLERIA Tecnologie
di fine linea e trattamento delle superfici
ANCORA GROUP
Via Ferrari Moreni, 10/18 - 41049 Sassuolo (MO)
Tel. 0536 1840411 - Fax 0536 1840444
www.ancoragroup.com - [email protected]
XXL Polishing, DeepMotor Cut, XXL Speed Dry
Squaring - tecnologie di finitura
Le tecnologie di finitura Ancora integrano alla perfezione la
gamma di macchine del Gruppo Siti B&T e garantiscono la
massima efficienza e produttività anche nella produzione di
grandi lastre ceramiche. L’azienda di Sassuolo propone:
• l’ampia gamma di lappatrici e levigatrici XXL Polishing,
riconosciuta in termini di qualità e performance;
• l’innovativa e flessibile linea di macchine per incisione
e spacco DeepMotor Cut che consente anche il taglio
completo;
• la rivoluzionaria serie di squadratrici a secco XXL Speed Dry
Squaring che affianca la proposta delle squadratrici a umido;
• le soluzioni modulari per il trattamento protettivo HiCoat.
Speed Dry Squaring è l’innovativo processo di squadratura
a secco per il grès porcellanato che fa uso di mandrini ad
alta velocità per una resa produttiva mai raggiunta prima,
risparmiando energia e riducendo i costi. In integrazione
alle linee di pressatura e cottura Siti B&T, Ancora propone
anche sistemi di taglio in crudo di lastre di grandi formati che
rendono le soluzioni del gruppo ancor più flessibili ed efficienti.
Dry Squaring
XXL Polishing, DeepMotor Cut, XXL Speed Dry
Squaring - finishing technologies
Ancora finishing technologies are a perfect integration
to the range of machines offered by Siti B&T Group,
guaranteeing maximum efficiency and productivity also
for the production of large ceramic slabs. The Sassuolo
company offers:
• the wide range of XXL Polishing lapping and polishing
machines, is recognised as market leader in terms of
quality and performance;
• the innovative, flexible line of DeepMotor Cut score-andsnap cutting machines, also for complete cutting;
• the revolutionary series of XXL Speed Dry Squaring
machines that join the wet squaring machines;
• the modular solutions for the HiCoat protective treatment.
Speed Dry Squaring is an innovative process for porcelain
stoneware that uses high-speed chucks for unprecedented
productivity, saving energy and cutting costs.
To integrate the Siti B&T pressing and firing lines, Ancora
also offers unfired cutting systems for large sizes, for even
more flexible, efficient group solutions.
LUNA ABRASIVI
Via Pratolino, Loc. Boettola - 19020 Vezzano Ligure (SP)
Tel. +39 0187 997506-7 - Fax +39 0187 997344
www.lunabrasivi.it - [email protected]
Abrasivi tradizionali, epossidici, utensili diamantati,
metallici e trattamenti di superficie
Esperienza e ricerca, questo è il perfetto connubio adottato
da Luna Abrasivi per la realizzazione di prodotti di successo.
Da oltre 35 anni l’azienda è presente sul mercato dei prodotti
destinati alla lavorazione di materiali lapidei cui si è affiancata
una gamma completa di prodotti per l’industria ceramica.
Questo mercato, caratterizzato da competitività, innovatività e
forte dinamismo, è seguito da Luna Abrasivi con grande attenzione: l’obiettivo è cogliere le sfide e supportare lo sviluppo
con il proprio contributo in termini di qualità
dei risultati e efficienza delle rese.
La linea dei prodotti abrasivi tradizionali in
magnesite è affiancata da abrasivi epossidici
di ultima generazione per lappatura, satinatura, bisellatura oltre a utensili abrasivi diamantati, utensili metallici sia da taglio che
da rifinitura e trattamenti di superficie. Un
unico fornitore, quindi, in grado di dare assistenza all’industria ceramica durante tutte le
fasi di lavorazione della piastrella.
64 CER marzo/aprile 2016
Traditional and epoxy abrasive products, diamond
abrasive, metal tools and surface treatments
Experience and research: the perfect combination adopted by
Luna Abrasives for the creation of its most successful products. For over 25 years the Company has been present on
the market for stone materials processing products, complete
with a full range of tools for the ceramics industry.
This market is characterized by competitiveness, innovation
and dynamism and is monitored by Luna Abrasives with great
interest. The target is to meet the challenges and support
development contributing in terms of quality of results and
efficiency of yield.
The line of traditional abrasive products in magnesite is
backed up by the latest generation of epoxy abrasive for lappato, satin finishing and
chamfering tools, as well
as diamond abrasive, cutting and finishing metal
tools and surface treatments. A single supplier,
therefore, able to provide
technical assistance to
the ceramic industry
during all phases of tile
manufacturing.
Tecnologie di fine linea e trattamento delle superfici CERGALLERIA
SMALTOCHIMICA
Via del Crociale, 52 - 41042 Spezzano di Fiorano (MO)
Tel. 0536 845055 - Fax 0536 843600
www.smaltochimica.it - [email protected]
Trattamenti antimacchia per superfici ceramiche
levigate e lappate
Stain-proofing treatments for polished and lapped
ceramic surfaces
The ongoing pursuit for ceramic products offering added
value and great looks by ceramic industries targeting the
most technologically advanced markets, has led to the
development and the widespread availability of tiles whose
surface is decorated by applying thick layers of glaze or
micro-grits, which is then lapped or polished.
On the one hand, this mechanical process removes
the tile’s uppermost layer of vitrified glaze, resulting in
extremely glossy or particularly silky-smooth surfaces, but
on the other hand it reduces the tile’s resistance to acids
and staining, and makes it harder to keep the surface
clean.
Lapping or polishing actually removes the uppermost layer
of the glazed surface (or of the body of technical porcelain
stoneware), causing micro-sized open pores. Particles of
staining agents are then able to penetrate these micro
cavities and are difficult to remove using water or standard
detergents.
After confirming its status among the market leaders in
ceramic decoration, the result of many years of research,
Smaltochimica is now launching a new end-of-line range
for treating technical, polished or glazed and lapped
porcelain stoneware tiles, developed in partnership with
the Faculty of Chemistry at the University of Modena and
Reggio Emilia.
The treatments are divided into several categories,
depending on the type of product to be treated and the
specific demands of the ceramic product:
• treatments for polished technical porcelain stoneware,
consisting mainly of polymers capable of forming a
film on the tile that permeates the micro pores and
safeguards high levels of resistance to acids and
staining;
• treatments for glazed and lapped (or polished) porcelain
stoneware, generally involving the application of two
different products: the first prepares the surface to be
treated, whereas the second acts as a "filler", resulting
in a surface that is resistant to dirt, staining and keeps
its shine.
La costante ricerca di prodotti ceramici ad alto valore
aggiunto ed esteticamente pregiati da parte delle industrie
ceramiche che si rivolgono ai mercati tecnologicamente più
evoluti, ha portato allo sviluppo e ad un’ampia diffusione
di piastrelle la cui superficie, decorata con l’applicazione
di elevati spessori di smalti o micrograniglie, viene
successivamente lappata o levigata.
Se da un lato questo processo meccanico di asportazione
dello spessore superficiale di smalto vetrificato dalla
piastrella produce superfici estremamente lucide o
particolarmente setose, dall’altro diminuisce le proprietà
di resistenza alla macchia e agli acidi, e di pulibilità della
superficie stessa.
Infatti le operazioni di lappatura e levigatura rimuovono
lo spessore superficiale dello smalto (o dell’impasto
nel caso del grès porcellanato tecnico), provocando
l’insorgenza di una microporosità aperta. Proprio in queste
cavità micrometriche si depositano le particelle degli
agenti macchianti, che diventano pertanto difficilmente
rimuovibili da parte
dell’acqua o dei più
comuni detergenti.
Dopo aver raggiunto, in
tanti anni di ricerca, la
leadership nel settore
della decorazione
ceramica tradizionale,
Smaltochimica si propone
ora con una nuova
gamma di prodotti per
Superficie di una piastrella non trattata /
il trattamento di fine
the surface of an untreated tile
linea di piastrelle in grès
porcellanato tecnico
levigato o smaltato e lappato, sviluppati anche grazie
alla collaborazione con il Dipartimento di Chimica
dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.
Tali trattamenti si suddividono in diverse categorie,
a seconda della tipologia di prodotto trattato e delle
esigenze della ceramica:
• trattamenti per grès porcellanato tecnico levigato,
che contengono principalmente polimeri in grado
di creare sul pezzo un film che va a permeare la
porosità e garantire elevata resistenza alle macchie
e agli acidi;
• trattamenti per grès smaltato e lappato (o levigato),
Superficie di una piastrella trattata
costituiti in genere da applicazioni di due prodotti
correttamente con FC3106 seguito da
diversi, il primo dei quali effettua una preparazione Smaltoclean 3677 / the surface of a tile
della superficie da trattare, mentre il secondo funge correctly treated with FC3106 followed by
da vero e proprio “turapori”, con azione antisporco, Smaltoclean 3677
antimacchia e rilucidante.
Esempio di applicazione scorretta del trattamento / an example of incorrect application of the treatment
2016 marzo/aprile CER 65
CERGALLERIA
Tecnologie e supporti per i nuovi formati
SACMI
Via Provinciale Selice, 17/A - 40026 Imola (BO)
Tel 0542 607111 - Fax 0542 642354
www.sacmi.com - [email protected]
Continua+® - produzione flessibile di grandi formati
Continua+® è la tecnologia innovativa proposta da Sacmi
per la produzione dei grandi formati. La linea è costituita da
un nastro metallico di trasporto delle polveri che vengono
compattate “in continuo” ad alta pressione specifica, fino a
450 kg/cm2 come richiesto per il grès porcellanato.
E’ indubbiamente una tecnologia rivoluzionaria in quanto
le lastre ceramiche vengono formate senza una pressa
tradizionale, superando in tal modo anche il concetto di
formato legato ad uno stampo specifico.
Continua+® presenta una flessibilità totale di formati e
spessori:
- larghezza delle lastre cotte variabile da 1000 a 1600 mm,
con facilità di cambio rapido del formato (in ca. 20 minuti);
- lunghezza delle lastre variabile a piacere regolando in
tempo reale la posizione del taglio al volo del materiale
pressato in continuo (valori tipici della lunghezza in cotto:
1200, 2400, 3000, 3200 e 3600 mm);
- spessori regolabili da 3 a 20 mm, con possibilità di cambio
rapido (in ca. 30 minuti);
- possibilità di tagliare già in verde sottoformati fino ad una
dimensione minima di 400 mm (ad esempio 600x1200,
600x600, 800x800, 800x240, 1500x1500, 750x1500,
750x750).
Continua+® consente un'elevatissima produttività:
utilizzando la larghezza massima di caricamento (1800 mm),
una singola linea di formatura può produrre fino a 14.000
m2/giorno.
Anche i costi specifici e l'impatto ambientale sono molto
ridotti:
- assenza di fondazioni;
- assenza di vibrazione e rumore;
- potenza installata inferiore a 50 kW con un consumo
specifico di soli 0,06 kWh/m2;
- bassa quantità di scarto in crudo (<3%);
- minori costi specifici di manodopera.
Permette infinite possibilità di sviluppo estetico dei prodotti
finiti:
- realizzazione di effetti nella massa e multistrato;
- decorazione digitale a secco con polveri, grani, scaglie e
smalti atomizzati;
- eccezionale finitura della superficie pressata con nastro di
acciaio
- realizzazione di strutture continue con uno sviluppo
di 7500 mm;
- perfetta integrazione con la
decorazione ink-jet finale.
A conferma del grande
apprezzamento per questa
tecnologia, ad oggi sono state
vendute 22 linee Continua+®.
66 CER marzo/aprile 2016
Continua+® - production of large size ceramic tiles
Continua+® is the latest technology developed by Sacmi for
large size tiles production.
Continua Plus® line is composed of a metallic conveyor belt
wherein powders can be deposited by many feeding devices
and “continuously” compacted at high specific pressure, up
to 450 kg/cm2 as required for porcellanato tiles.
It is undoubtedly a revolutionary technology as ceramic slabs
are formed without a traditional press, thus overcoming the
concept of tile size related to a specific die.
Continua+® presents utmost flexibility of size and thickness:
- finished product width ranges from 1000 to 1600 mm,
thanks to easy and fast setting of the line (rapid change in
20 minutes);
- final length can be chosen and fixed just changing the
green cutting position of the pressed material (typical
values: 1200, 2400, 3000, 3200 and 3600 mm);
- variable thickness ranging from 3 to 20 mm, with rapid
setting adjustment (30 minutes);
- possibility of further green cutting to smaller sizes down to
a minimum of 400 mm tiles mm (i.e: 600x1200, 600x600,
800x800, 800x240, 1500x1500, 750x1500, 750x750).
Continua+® allows for outstanding productivity: by setting
the maximum width of forming (1800 mm), a single line can
produce up to 14.000 m2/day.
Specific costs and environmental impact are also very low:
- the line does not require any groundwork (foundations);
- absence of vibrations and noise;
- less than 50 kW installed power as the electrical specific
consumption is just 0,06 kWh/m2;
- scraps originated by green cutting are lower than 3%;
- reduced man-power specific costs.
Allows for endless aesthetic design options for finished
products:
- whole thickness and multi-layer powder decoration;
- dry digital decoration with coloured powders, grains, flakes
and glazes;
- outstanding finishing of the surface pressed by upper steel
belt;
- 7500 mm long continuous structured upper belt for surface
texturing;
- perfect integration with following ink-jet decorations.
As a confirmation of the great appreciation of this
technology, so far 22 Continua+
lines have been sold.
Tecnologie e supporti per i nuovi formati CERGALLERIA
SITI - B&T GROUP
Via Prampolini, 18 - 41043 Formigine (MO)
Tel 059 446111- Fax 059 446555
www.sitibt.com - [email protected]
Big mover - movimentazione lastre
Il fine linea di Siti B&T Group comprende linee
automatiche di scelta, confezionamento e palletizzazione.
Le macchine modulari si possono interfacciare con
sistemi di visione e veicoli a guida automatica e sono in
grado di soddisfare qualsiasi esigenza impiantistica. La
movimentazione delle unità di carico (box, pianali, pallet) è
affidata a veicoli a guida automatica con navigazione laser
guidata (L.G.V.); tecnologia flessibile, affidabile e di
semplice installazione. Il sistema di supervisione è
basato su un software che ha permesso di sviluppare
applicativi dedicati, flessibili e adattabili ad ogni
soluzione impiantistica. Nel campo della logistica,
Siti B&T progetta e realizza soluzioni innovative che
consentono di trasformare i tradizionali processi
produttivi, mantenendo flessibilità, affidabilità,
alta produttività e semplicità di gestione. Centinaia
sono gli impianti installati con migliaia di veicoli
automatici in produzione nel mondo a testimonianza
dell’alto livello tecnologico e dell’affidabilità dei
prodotti offerti dal Gruppo Siti B&T.
Big mover - large-format tile handling
The end-of-line of SITI B&T Group comprises automatic
sorting, packaging and palletizing lines. The modular
machines are able to interface with vision systems and
automatic drive vehicles and are able to meet a full
range of plant requirements. The loading units (boxes,
platforms and pallets) are handled by automatic drive
laser guided vehicles (L.G.V.): flexible, reliable, easy-toinstall technology. The supervision system is based on a
software that has made it possible to develop dedicated,
flexible applications that can be adapted to any plant
solution. In the field of logistics, SITI B&T designs and
creates innovative solutions that
make it possible to turn around
traditional production processes,
while maintaining flexibility,
reliability, high productivity and
simplicity of management. There are
hundreds of plants installed with
thousands of automatic vehicles
in production, testifying to the
excellent technological level and
reliability of the products offered by
Siti B&T Group.
2016 marzo/aprile CER 67
CERGALLERIA
Tecnologie e supporti per i nuovi formati
ITALVISION
Via R. Guttuso, 2 - 42019 Scandiano (RE)
Tel. 0522 859704 - Fax 0522 986793
www.italvision.it - [email protected]
TileVision CP Auto - controllo qualità per grandi
formati e lastre
Innovazione e tecnologia, uniti all’esperienza di oltre 200
sistemi installati in Italia e nel mondo, hanno fatto nascere
TileVision CP Auto, il sistema di ispezione lastre e grandi
formati con calibro e planar completamente automatico.
Presentato a Tecnargilla 2014 ora risulta potenziato nel
software di ispezione e in varie migliorie hardware: dal
sistema di illuminazione alle telecamere di ultima
generazione e nuovo servizio di teleassistenza.
Attualmente installato presso alcuni clienti, ancora
una volta TileVision CP Auto ha messo in risalto
semplicità di gestione e dei cambi formato, da
sempre il plus Italvision.
Grazie all’affidabiltà dei prodotti elettronici e alla
robustezza meccanica i prodotti
Italvision negli anni hanno
dimostrato di avere un bassisimo
costo di gestione .
TileVision CP Auto - quality control for large-size
tiles and slabs
Technology and innovation, coupled with the
experience of more than 200 systems installed in Italy
and worldwide, lead to the automatic sorting system
TileVision CP Auto.
The current version was even improved in its inspection
software compared to the one introduced at Tecnargilla
2014.
The hardware benefits from targeted improvements: new
illuminators, a last generation vision acquisition system
and the new remote assistance.
TileVision CP Auto with its straightforward and
simple use, an easy and quick size change proved
the traditional strong point of Italvision.
Thanks to the reliability of electronic parts and
sturdiness of mechanical components Italvision’s
machines have
demonstrated in
all these years an
incredibly favorable
cost management.
TileVision CP Auto
PROGRESS PROFILES
Via Le Marze, 7 - 31011 Asolo (TV)
Tel. 0423 950398 - Fax 0423 950979
www.progressprofiles.com - info.progressprofiles.com
Prosupport System - supporti modulari per
pavimenti sopraelevati
Prosupport System è il nuovo sistema per realizzare con facilità pavimenti sopraelevati all’esterno o all’interno, perfetto
per terrazze, bordo piscina o passaggi pedonali.
Il sistema, formato da supporti modulari in propilene, soddisfa ogni richiesta di pavimenti sopraelevati grazie alla regolazione dell’altezza che può variare da 35 a 200 mm e alla
varietà di versioni, disponibili fino a 500 mm.
Sono inoltre disponibili diversi accessori come le alette
distanziatori regolabili per il posizionamento di doghe in
legno o similari, il livellatore in gomma studiato per ridurre i
rumori e lo scivolamento delle piastre e un anello di bloccaggio per evitare movimenti una volta applicato il prodotto.
Per la protezione e la finitura del bordo esterno delle
pavimentazioni sopraelevate, Progress Profiles propone
una serie di profili perimetrali in alluminio naturale,
Prosupport Profile. Questi speciali profili sono disponibili
anche in cinque diverse colorazioni: bianco, grigio, testa di
moro, antracite e corten.
68 CER marzo/aprile 2016
Prosupport System - modular supports for raised
floors
The latest Prosupport System is the ultimate product for
internal or external raised floors such as terraces, poolside or
walkways.
The system, assembled by modular supports and adjustable
satisfies every raised floors with a height from 35 to 200 mm.
Prosupport System is available in versions up to 500 mm and
is made of polypropylene, a very strong material.
Moreover, there are optional accessories such as the spacers
fins adjustable for the positioning of slats of wood or similar,
the rubber leveller designed to reduce the noises and the tiles
slipping and a locking ring to prevent movement
once applied the product.
To protect and finish the external
side of the raised floors, Progress
Profiles offers a wide range of
perimetral profiles in natural
aluminium the Prosupport
Profile. These special
profiles are available in
five different colours: white,
grey, dark brown, anthracite
grey and corten.
ITAL VISION
INDUSTRIAL VISUAL SYSTEM
CERGALLERIA
Tecnologie e supporti per i nuovi formati
FERRARI E CIGARINI
Via Ascari, 21/23 - 41053 Maranello (MO)
Tel 0536 941510 - Fax 0536 943637
www.ferrariecigarini.com - [email protected]
Tecforce 3000 - Impianto di palettizzazione
Nell’ottica di offrire soluzioni tecnologicamente avanzate
ed innovative per il fine linea, Ferrari & Cigarini propone
Tecforce 3000, un impianto di palettizzazione robotizzato
che garantisce alta flessibilità, produttività e affidabilità,
con ingombri estremamente ridotti.
L’utilizzo del robot, rispetto ad un sistema di
palettizzazione tradizionale, permette infatti una notevole
riduzione dei tempi di lavorazione e di conseguenza
un incremento della produttività aziendale. Grazie alle
caratteristiche di adattabilità e versatilità il robot può
lavorare in spazi molto ridotti garantendo l’accessibilità
a zone produttive irraggiungibili da altre tipologie di
palettizzazione.
Tecforce 3000 consente la palettizzazione contemporanea
anche di scatole di dimensioni diverse, con una capacità
produttiva di 6 cicli/min, grazie all’ottimizzazione dei
movimenti di traiettoria durante gli spostamenti.
Il robot è composto da una pinza per il prelievo delle
scatole, da ventose per la presa dell’interfalda e da un
dispositivo di prelevamento del pallet vuoto.
Il controllo del robot avviene tramite un apposito software
di supervisione (Winforce) dotato di un pannello operativo
semplice ed intuitivo, con visualizzazione del pallet e delle
scatole 3D e possibilità di salvare nella sezione ricette
tutte le nuove formature (schemi di palettizzazione) fatte
dall’operatore, al fine di poterle velocemente riutilizzare o
modificare.
70 CER marzo/aprile 2016
Tecforce 3000 - Palletization system
In order to offer some technological and innovative
solutions, Ferrari & Cigarini realized Tecforce 3000, a
palletization robotized system that guarantees an high
flexibility, productivity and reliability, with reduced
dimensions.
The use of robot , respect to a traditional palletization
system, allows a big reduction of working time and
consequently an increase of company productivity. For
its adaptability the robot can work in reduced spaces
guaranteeing the entrance into some productive zones
which cannot be reached by other types of palletization.
Tecforce 3000 allows also a contemporary palletization
of boxes with different sizes with a capacity of 6 cycles /
min, thanks to its optimization of trajectory movements
during its moving.
Robot is made of a pincer to take the boxes, some
holdfast to take the stratum and a collection device of
vacuum pallet .
Checking of robot is made by a software device of
supervision (Winforce) equipped by a simple operative
panel, with a pallet viewer and 3D boxes and the
chance to save in data base all new palletization
schedules made by the operator, in order to use or
modify them again.
SISTEMA AUTOMATICO PER
MESSA IN GRIGLIA MOSAICO
AUTOMATIC SYSTEM FOR
ASSEMBLING MOSAIC
COVERINGS - Booth 661
T e l . + 3 9 0 5 3 6 9 4 1 5 1 0
sales.dpt@ ferrariecigarini.com
www.ferrariecigarini.com
CERGALLERIA
Tecnologie e supporti per i nuovi formati
A ZETA GOMMA
Via Radici in Piano 449/1 - 41049 Sassuolo (MO)
Tel 0536 867111 - Fax 0536 806884
www.azetagomma.com - [email protected]
M.E.C. Timing Polyurethane Belts® - cinghie
in poliuretano
Le cinghie dentate in poliuretano M.E.C. Timing
Polyurethane Belts® sono usate nelle trasmissioni dove
sono richiesti prodotti con tolleranze ristrette e speciali
caratteristiche meccaniche. Le principali caratteristiche
sono:
- resistenza all’abrasione e all’olio,
- l'uniformità di profilo (spessore, posizionamento
inserto metallico, forma del dente),
- buona flessibilità.
Vengono prodotte a metraggio, con trefolo in acciaio o
in kevlar e sono ampiamente utilizzati per i formatori
nel settore della ceramica, possono essere realizzate
con rivestimento a nido d’ape, sia rosso, azzurro e
nero, in diversi spessori a seconda delle esigenze del
cliente.
M.E.C. Timing Polyurethane Belts® polyurethane belt
The polyurethane timing belts M.E.C. Timing® are used
in transmissions where limited tolerance and particular
mechanical characteristics are
required.
The main features are:
- resistance to friction and oil,
- evenness of the profile
(thickness, positioning of the
metal insert, tooth shape),
- good flexibility.
These belts are produced by the
meter, with steel or kevlar cord,
widely used for row formers in
ceramics plants; they can be
produced with different types
of backing as honeycomb or
smooth, either red, blue or
black, in different thicknesses
depending on customer needs.
SITI - B&T GROUP
Via Prampolini, 18 - 41043 Formigine (MO)
Tel 059 446111- Fax 059 446555
www.sitibt.com - [email protected]
Supera® - linea per grandi lastre
Supera® è una tecnologia senza stampo e senza
fondazioni, che non richiede trasporti eccezionali.
Consente di realizzare grandi lastre con un'ampia varietà
di spessori (da 5 a 30 mm) e di qualsiasi dimensione, in
quanto progettata per sviluppare lastre fino a 3600x1200
(25.000 t), 3200x1600 (33.000 t), 4800x1600 (44.000 t) e
relativi sottomultipli. Ha una capacità produttiva di oltre
11.000 mq/giorno (spessore 8 mm). Può utilizzare impasti
e umidità come nelle presse standard. La possibilità di
effettuare il taglio in crudo o in cotto delle lastre in diversi
sotto formati consente una grande flessibilità nel processo
e nello stoccaggio dei materiali. Supera® è caratterizzata
da una grande versatilità estetica: è possibile avere fino a
10 strutture superficiali contemporaneamente.
Supera® è molto più di una tecnologia: è una linea
completa per le grandi lastre ceramiche, dalla
preparazione e caratterizzazione degli impasti fino
a pressatura, essiccazione, smaltatura, cottura,
movimentazione e stoccaggio; il tutto gestito da un
sistema di supervisione integrato “Unico”, che garantisce
il controllo di tutte le singole fasi, impianti e parametri del
processo.
72 CER marzo/aprile 2016
Supera®- line for large slabs
Supera® is a technology without moulds and without
foundations, which does not require exceptional transport.
It makes it possible to create large slabs in a wide variety
of thicknesses (from 5 to 30 mm) and in any size, because
it is designed to develop slabs of up to 3600x1200 (25,000
t), 3200x1600 (33,000 t), 4800x1600 (44,000 t) and
submultiples. It has a production capacity of up to 11,000
sq.m/day (thickness 8 mm), with the same tile bodies and
humidity as in standard presses. The possibility to cut the
slabs either before or after firing into different sub-sizes
allows for great flexibility in the process and stocking
of materials. Supera® is extremely versatile in terms of
appearance, with up to 10 surface textures possible at the
same time. Supera® is much more than a technological
solution: it is a complete line for large ceramic slabs, from
the preparation and characterisation of the bodies through
to pressing, drying, glazing, firing, handling and storage, all
managed by a “Unico” integrated supervision system able
to guarantee control of each individual phase, plant and
parameter of the process.
Tecnologie e supporti per i nuovi formati CERGALLERIA
SYSTEM
Via Ghiarola Vecchia, 73 - 41042 Fiorano Modenese (MO)
Tel. 0536 836111 - Fax 0536 830708
www.system-group.it - [email protected]
Multigecko, 4Phases, Griffon - tecnologie di fine
linea per il grande formato
Il sistema di processo ideato da System per lo smistamento
di piastrelle di grande formato, il Multigecko, si presenta
oggi con performance aumentate. È composto da 12
oppure 18 impilatori: il Multigecko è modulare e grazie
alle diverse baie di deposito riesce a gestire formati fino a
1.800 mm di lunghezza.
A movimentare la navetta di prelievo pile dalle baie
è la motorizzazione brushless. Una caratteristica che,
combinata con l'altezza pila aumentata a 320 mm (rispetto
ai 230 mm della versione precedente), garantisce elevata
flessibilità all'utilizzatore.
Le performance aumentate del Multigecko si spiegano anche
grazie all'utilizzo di nuovi generatori
del vuoto e all’ottimizzazione del
circuito di depressione ventose.
La presa su superfici strutturate
e elaborate, è stata perfezionata
anche per fare fronte alla richiesta
del mercato verso piastrelle con
effetti estetici di tipo “naturale”
(legni, marmi, cementi ecc).
La confezionatrice 4Phases è
sviluppata per gestire, come formato
massimo, il 600x1200 mm, il
1200x1200 mm e il 1200x1800 mm.
I principali vantaggi di questo
sistema sono:
- la flessibilità produttiva grazie al confezionamento di pile
di piastrelle realizzato direttamente in macchina;
- l’impostazione on demand del formato;
- la possibilità di personalizzare le confezioni in tempo
reale, con stampa di loghi e informazioni;
- un risparmio del costo del cartone che può arrivare fino
al 60%;
- lo sgombero degli spazi occupati dal
magazzino dei cartoni e la conseguente
riduzione del coefficiente CPI.
Per la movimentazione dei pacchi di
piastrelle di grande formato, esistono
due versioni del pallettizzatore Griffon,
progettate per la gestione di lastre fino
ai 1.200 mm, oppure fino ai 1.800 mm. Il
Griffon è un sistema di gestione pallet di
tipo modulare, caratterizzato da un layout
ad alta flessibilità. L’ulteriore recente
sviluppo della macchina, consente di
velocizzare le manovre con la possibilità
di pallettizzare in verticale fino al formato
900x900 mm.
Multigecko
Multigecko, 4Phases, Griffon - end-of-line
technologies for large sizes
The Multigecko process system designed by System for
sorting tiles in large sizes now offers an even better
performance. It has 12 or 18 stackers: the Multigecko is
modular and can handle sizes up to 1800 mm long thanks
to its various storage bays.
The shuttle for pile pickup from the bays is powered by
a brushless motor system. Combined with the increased
pile height of up to 320 mm (compared to 230 mm for the
previous version), this guarantees superior flexibility for
the operator.
The Multigecko’s enhanced performance is also the result
of the new vacuum generators and the optimization of
the sucker vacuum
circuit. The grip
on textured and
processed surfaces
has also been
perfected to cater
for market demand
for tiles with a
“natural” look
(such as wood,
marble, cement).
The 4Phases
packaging machine
4Phases
was developed to
handle 600x1200
mm, 1200x1200 mm and 1200x1800 mm as the maximum
size.
The main advantages of this system are:
- flexibility in production because the piles of tiles are
boxed directly in the machine;
- size settings on demand;
- the possibility to customize the boxes in real time with
printed logos and information;
- up to 60% cost savings for cardboard;
- less space occupied for storing boxes,
resulting in a reduction in the CPI
coefficient.
There are two versions of the Griffon
palletizer for boxes of large sized tiles,
handling slabs of either 1200 mm max or
1800 mm max. The Griffon is a modular
pallet handling system with a highly
flexible layout. Recent developments
to the machine now make even faster
operation possible with the possibility of
vertical palletization up to the 900x900
Griffon
mm size.
2016 marzo/aprile CER 73
CERGALLERIA
Tecnologie e supporti per i nuovi formati
ICF & WELKO
Via Sicilia, 10 - 41053 Maranello (MO)
Tel. 0536-240811 - Fax 0536-240888
www.icf-welko.it - [email protected]
WFRE - nuovo forno a rulli per grandi formati
Dalla tecnologia di cottura dei grandi formati (lastre Lamina
1600x 4800 ) è nato il nuovo forno a rulli WFRE per la cottura
dei prodotti ceramici di grandi formati.
Fino a 390 kcal/kg e 0,015 kWh/kg il consumo energetico per
produrre il formato 800x800 a più di 1200 °C di temperatura.
Il forno è dotato del nuovo sistema di combustione con
bruciatori ad alto rendimento che ottimizzano la miscelazione
aria-gas sviluppando completamente la combustione nel cono
e raggiungendo la temperatura di fiamma
ottimale per la miglior resa termica, prima
della immissione nel canale.
La velocità altissima di uscita dei prodotti
della combustione (fino a 100 mt/secondo)
garantisce una distribuzione uniforme delle
calorie nella sezione aumentando notevolmente il coefficiente di scambio fumi/
prodotto
Consumi ridotti, volumi ridotti, forno ECO con
garanzia della qualità.
WFRE - new roller kiln for large sizes
From large-size firing technology (1600x 4800 Lamina slabs)
comes the new WFRE roller kiln for firing large-size traditional
ceramic products.
Up to 390 kcal/kg and 0.015 kWh/kg the energy consumption
for producing 800x800 size at a temperature of over 1200°C.
The kiln features the new combustion system with highefficiency burners which optimize the air-gas
mixture, completely developing cone combustion
and achieving the perfect flame temperature for
best heat rate before channel introduction.
The very high combustion product outlet
speed (up to 100 m/second) ensures uniform
distribution of calories in the section,
considerably increasing the fume/product
exchange coefficient.
Reduced consumption, reduced volumes, ECO
kiln with quality guarantee.
SURFACES GROUP
Via Alcide De Gasperi, 6/8 - 24069 Cenate Sotto (BG)
Tel. +39 035 943636 - Fax +39 035 942266
www.surfaces.group.it - [email protected]
SurfacesLab - utensili di lappatura e trattamento
per grandi formati
SurfacesLab, creata da Surfaces Technological Abrasives
nel 2014 per sperimentare nuove finiture di lappatura,
avrà a breve un innovativo impianto pilota, potenziato
con l'installazione di una nuova linea di ultima
generazione per i grandi formati.
Consentirà di vagliare soluzioni innovative, quali nuovi
effetti di lappatura lucida e satinata (Matt) grazie
all'azione combinata tra utensili speciali e tarature delle
macchine.
SurfacesLab, una risorsa preziosa per ceramiche e
colorifici dedicati alla ricerca sul prodotto, grazie agli
impianti di lappatura e trattamento, offre la possibilità di
personalizzare le finiture delle superfici senza impegnare
le linee di produzione, sperimentando in anticipo il set
up degli impianti di lappatura agevolando la successiva
produzione industriale, con una riduzione di tempi e
costi di avviamento al fine di ottenere piccole quantità di
prodotti finiti.
74 CER marzo/aprile 2016
SurfacesLab - honing tools and treatments for
large sizes
SurfacesLab, created by Surfaces Technological Abrasives
in 2014 to experiment new honing effect, will be enhanced
with the installation of a new latest-generation plant for
large sizes. The new installation will allow the company
to experiment through innovative solutions, such as new
effects of lapping polished
and satin finish (Matt)
thanks to the combined
action between abrasive
materials and special
machine calibrations.
SurfacesLab is a valuable
resource for ceramics and
paint factories involved
in product research,
thanks to the honing
and treatments it offers
the possibility to customize finishing without engaging
production lines, trying out beforehand the set-up of
honing by facilitating the subsequent industrial production,
reducing time and costs in order to obtain small quantities
of finished products.
I.C.F. & WelkoS.p.A.
VIA SICILIA,10 41053 MARANELLO
(MODENA) ITALY
TEL.+39-0536240811
FAX +39-0536240888
[email protected]
www.icf-welko.it
CERGALLERIA
Tecnologie e supporti per i nuovi formati
BUZON ITALIA
Via delle Motte, 1H - 30030 Martellago (VE)
Tel. 335 6163914
www.buzon.it - [email protected]
Supporti regolabili in polipropilene
Se si vuole realizzare una pavimentazione in lastre o in legno
su terrazze o tetti piani, il sistema sopraelevato offerto dai
supporti in polipropilene Buzon garantisce un'installazione
rapida e pulita senza eguali. Il vostro terrazzo sarà utilizzabile immediatamente dopo la sua posa.
I supporti Buzon sono regolabili da 25 a 1.120 mm e sono
molto più resistenti degli altri piedini disponibili
sul mercato. Per le pavimentazioni in legno
o similari, la sottostruttura può venire fissata
direttamente sulla testa del supporto. Per le
pavimentazioni a lastre ( gres, pietra, marmo e
qualsiasi altro materiale ), diverse alette distanziatrici sono disponibili per essere fissate alla
testa dei supporti. Creano una fuga aperta tra
le lastre eliminando qualsiasi problema di dilatazione e di ristagno dell’acqua facilitandone il
deflusso.
Livellatori di 1 o 2 millimetri in gomma possono compensare diversi spessori e forniscono un
maggiore comfort acustico. Costruire una terrazza in legno su
piedistalli garantisce un migliore
isolamento
termo-acustico e
aumenta la longevità del legno.
La clip per listello in legno rende
estremamente
facile il fissaggio
della sottostruttura ed assicura grande stabilità al sistema.
L’esclusivo correttore di pendenza BC-PH5 (regolabile da
0 a 5%) permette con estrema facilità la correzione di una
eccessiva pendenza del piano di posa o la creazione di una
minima pendenza necessaria al deflusso dell’acqua.
Il sistema sopraelevato rende inoltre molto facile
nascondere tubi e fili sotto la struttura rialzata.
Contrariamente alla maggior parte dei prodotti
concorrenti, i supporti Buzon in polipropilene
sono dotati di una clip "sicurezza" per bloccarne
l’escursione in altezza. In caso di forte passaggio
pedonale, il blocco da grande stabilità nel tempo
alla pavimentazione.
Le sistema con piedini facilita infine i lavori di
manutenzione del terrazzo. E facile sostituire
una singola lastra o una singola tavola di legno
o tutto il pavimento in caso di necessità o intervenire sull’impermeabilizzazione sottostante
senza dover demolire il terrazzo.
76 CER marzo/aprile 2016
Polypropylene adjustable pedestals
Regardless if you want to build a stone or a wood terrace,
using polypropylene pedestals guarantees unmatched quick
and clean installation. Your terrace will be
usable immediately after it’s built.
Buzon pedestals are adjustable from 25 to
1120mm. They are much stronger than other
pedestals and you can fasten directly to the
pedestal head. Different tabs can be fastened
to the head of the pedestals for all kind of
stones. They create an open joint between the
pavers ensuring that there are no problems
with joint expansion and also ensure that
water can run off easily. Correctors of 1mm
or 2mm compensate for different thicknesses
and provide greater acoustical comfort.
Building a wood terrace on pedestals ensures
better insulation
for timber
decking and
increases wood
longevity. The
joist supports
make it easy to
fasten beams.
This ensures
that the terrace
is perfectly
stable. The BC-PH5 slope corrector (adjustable from 0
to 5%) ensures that your terrace will be completely flat,
effortlessly. Installing your terrace on pedestals makes it
easy to run pipes and wires under the raised structure.
Contrary to most competing products, Buzon polypropylene
pedestals are equipped
with a “safety” clip
to prevent excessive
extension.
Using pedestals facilitates
maintenance. It’s easy to
replace a broken tile or
wood slat. You can also
change the terrace floor
without first having to
demolish the terrace.
Buzon Pedestal International s.a.
Produttore di supporti per terrazze in gres, ceramica, granito, pietra...
Il supporto ideale per qualsiasi terrazza con
pavimentazione sopraelevata a lastre
Correttore di
pendenza
Distributore per l’Italia
METRO
KUADRO
P A V I M E N T I
F L O T T A N T I
www.buzon.it
CERGALLERIA
Tecnologie e supporti per i nuovi formati
RAIMONDI
Via R. Dalla Costa, 300/A - 41122 Modena (MO)
Tel. +39 059 280888 - Fax +39 059 282808
www.raimondispa.com - [email protected]
Sistema per la posa dei grandi formati
Fin dalla loro apparizione sul mercato, Raimondi è impegnata
sia nello sviluppo di attrezzatture per la lavorazione e movimentazione di grandi lastre in porcellanato, sia nell’acquisizione di un profondo know-how
dell’intero processo di installazione. Dunque offre oggi non
solo prodotti, ma anche un
supporto tecnico-formativo di
cruciale importanza.
Per la movimentazione l'azienda propone diversi tipi di telaio
in funzione di dimensione peso
della lastra. T-Move
ad esempio è ideale per lastre fino
a 160x320 cm e spessore da 3 a 9 mm. I carrelli
Cam, consentono il trasporto di una o più lastre e
di eseguire agevolmente la spalmatura dell’adesivo sul retro della lastra.
Le guide Free-Cut sono la risposta per tutte le
esigenze di taglio (fino a 426 cm di lunghezza), sia
“a spacco” che con disco diamantato. I gruppi di
taglio Free-Flex consentono di effettuare tagli con
disco diamantato, smussi (“jolly”) con angolazione
tra i 35° e i 55° e sagomatura a mezzo-toro su
materiali di lunghezza fino a 426 cm.
Il sistema si completa con altri prodotti tra i quali: il banco modulare BM180 studiato per essere il piano di lavoro ideale per
grandi lastre, le spatole per adesivo con dente inclinato (che
garantiscono una eccellente copertura) ed il R.L.S (Raimondi
Levelling System) di provata efficacia.
Per concludere, perseguendo la filosofia di continua innovazione che la contraddistingue, Raimondi presenta l’innovativo
Roboslab, carrello con movimenti ad azionamento idraulico/
pneumatico che consente di prelevare e posare (sia a pavimento che a parete) grandi lastre di peso fino a 200 Kg.
78 CER marzo/aprile 2016
Large format tiles installation system
Raimondi is involved in the development of products for the
processing and handling of large format porcelain tiles, as
well as the acquisition of a deep know-how of the entire
installation process, since the first appearance on the market
on these innovative ceramic slabs. So today it is able to offer
specific products as well as a technical and training support
which it believes is really crucial.
For picking up and moving the company developed different
types of frames. T-Move, for instance, is
perfect for handling slabs up to 160x320
cm (5.3’x10.5’) and thickness from 3 mm
to 9 mm (1/8”-3/8”). The carts Cam are
perfect for the transport of one or more
slabs and to easily spread the adhesive on
the back of them (“back-buttering”).
The Free-Cut guides are the solution for
every kind of cut (up to 426 cm - 14’ in
length), even with diamond disc. The
cutting units with angle grinder Free-Flex
allow to dry-cut (with diamond blade)
and to miter slabs (angle from 35° to 55°)
as well as to perform half-bullnosing. All that on slabs of max
length 426 cm (14’).
The system is completed with a range of other products such
as the modular bench "BM180" designed to be the perfect
work plan for large slabs, the slant ridge notched trowels
(which provide excellent coverage) and R.L.S (Raimondi
Levelling System) with proven effectiveness.
Last but not least, pursuing the philosophy of continuous
innovation that distinguishes it, Raimondi presents the
innovative Roboslab, a cart provided with hydraulically/
pneumatic-operated movements that allows to pick and
install (both floor and wall) large slabs weighing up to 200 Kg
(440 lbs).
Tecnologie e supporti per i nuovi formati CERGALLERIA
BMR
Via G. Fattori, 6 - 42019 Scandiano (RE)
Tel. 0522 857868 - Fax 0522 856475
www.bmr.it - [email protected]
LevigaPlus, SuperShine - sistemi di levigatura e
lappatura per grandi formati
Bmr ha realizzato una linea di levigatura/lappatura-trattamento con taglio/spacco-squadratura dedicata ai grandi formati
fino a 1600X3200 mm.
La linea completa di taglio/spacco-squadratura può essere
realizzata sia con tecnologia a umido, sia con tecnologia a secco, un nuovo processo - quest’ultimo - messo a punto da Bmr
che, eliminando l’utilizzo dell’acqua, consente un risparmio
economico e garantisce il rispetto dell’uomo e dell’ambiente
secondo i criteri green oriented.
La tecnologia di LevigaPlus, baluardo dell’azienda pioniera nel
campo della lappatura e specialista consolidata nei processi
di levigatura, è stata importata in una macchina migliorata
e maggiorata nelle sue movimentazioni al fine di intervenire
sulle grandi lastre garantendo gli stessi livelli di eccellenza per i
quali Bmr si è affermata nel mondo.
Lo stesso intervento è stato riservato agli impianti dedicati alle
fasi di trattamento, implementate ulteriormente da macchine
a satelliti per l’applicazione dei fluidi a residuo permanente.
La soluzione dei satelliti brandeggianti consente una stesura
ottimale dei prodotti su tutta la superficie della piastrella.
Il processo di taglio è stato invece
aggiornato con il nuovo impianto
con tecnologia a secco Trasla Dry,
in grado di realizzare un’incisione
trasversale sulla lastra che viene
così sottoposta al sistema di frattura per gli eventuali sotto formati
con la tecnologia sempre a secco
di Dry Cut. In caso di versione a
SuperShine
umido, le rispettive operazioni
vengono realizzate con Trasla e
Multiblade, macchina con taglio a
disco.
Anche la sezione della squadratura, sia a umido che a secco,
ha subito un ingrandimento della struttura attraverso la
modulazione degli elementi esistenti. La fase di centratura e
spintore, allestita con le riconosciute tecnologie di alto livello
Bmr, ha subito un upgrade che consente alla lastra di essere
preposizionata e
predisposta per lo
spintore per ottenere
la migliore precisione
di inserimento nel
secondo modulo di
squadratura.
LevigaPlus, SuperShine - polishing and lapping
systems for large sizes
BMR has created a polishing/lapping-treatment line with
split/cutting-squaring dedicated to large sizes of up to
1600X3200 mm.
The complete split/cutting-squaring line can be made with
both wet and dry technology; the latter is a new process
developed by BMR that eliminates the use of water, thus
saving money and guaranteeing respect for Man and the
environment, in line with green-oriented criteria.
The LevigaPlus technology, the bulwark of this pioneering
company in the field of lapping and with solid, specialised
experience in polishing processes, has been imported
into a machine with a handling capacity that has been
improved and boosted to allow it to work with large slabs,
guaranteeing the same levels of excellence BMR has become
renowned for worldwide.
This same intervention has been carried out on systems
dedicated to the treatment stages, further implemented
by satellite machines for the application of fluids with
permanent residue. The traversing satellite solution makes it
possible to spread the products perfectly all over the surface
of the tile.
The cutting process has been updated with a new dry
technology system, Trasla Dry, able to create an incision
that cuts across the slab, thus subjecting it to the fracturing
system for any subsizes, again with
dry cut technology.
For wet versions,
these operations
are carried out with
Trasla and with the
disc cutting machine
Multiblade.
Both the wet
and dry squaring
sections have
been expanded by modulating the existing elements. The
centering and pusher phase, constructed using the renowned,
advanced BMR technologies, has been given an upgrade that
allows the slab to be pre-positioned and prepared for the
pusher, in order to insert it as precisely as possible into the
second squaring module.
LevigaPlus
2016 marzo/aprile CER 79
CERGALLERIA
Tecnologie e supporti per i nuovi formati
ETERNO IVICA
Via Austria, 25/E Z.I. Sud - 35127 Padova (PD)
Tel.+39 049 8530101 - Fax +39 049 8530111
www.eternoivica.com - [email protected]
Pedestal - supporti per pavimenti sopraelevati da
esterno
Il sistema Pedestal costituisce il top della pavimentazione
contemporanea: Pedestal è un sistema composto da
supporti modulari e regolabili, che con semplicità e
sicurezza si adattano ad ogni tipo di pavimento, ed è
completato da un’ampia gamma di accessori per la finitura
e la realizzazione dei dettagli.
Il Sistema Pedestal di Eterno Ivica permette di realizzare
pavimentazioni omogenee ed eleganti. E’ ideale sia in
nuove realizzazioni che in interventi di ristrutturazione
poiché può essere posato senza apportare interventi
radicali alla struttura preesistente, eliminando alla radice
i problemi di umidità, infiltrazioni d’acqua, passaggio
di cavi o tubi, permettendo sempre una facile e veloce
ispezionabilità del pacchetto impermeabile.
La tecnologia del pavimento sopraelevato offre risposte
tangibili, versatili ed efficaci per la realizzazione di
pavimentazioni esterne funzionali, sicure e eleganti.
I supporti regolabili Pedestal, protetti da brevetto
internazionale, offrono molteplici soluzioni per compensare
piccole imperfezioni e grandi pendenze di qualsiasi
piano di posa così da realizzare sempre pavimentazioni
perfettamente stabili e piane. L’esclusiva chiave di
regolazione, elemento essenziale del sistema, permette
inoltre la regolazione dei supporti (e conseguentemente del
pavimento soprastante) anche a pavimento finito evitando
pertanto di doverlo sollevare.
80 CER marzo/aprile 2016
Pedestal - supports for exterior elevated floors
Pedestal system is the top of contemporary exterior
flooring: Pedestal is a system composed of modular
adjustable supports that simply and safely adapt to
all types of flooring. It’s completed by a wide range of
accessories for all kind of finishing details.
Eterno Ivica Pedestal system allows to create
homogeneous and elegant floorings. It’s the ideal solution
for both new construction and renovations, since it can
be installed without making any radical changes to the
existing structure, eliminating all problems of humidity,
water infiltration and accommodating cables or pipes,
allowing always a quick, straightforward inspection
waterproof package.
Raised floor technology offers real solutions, versatile
and effective for the realization of a functional external
paving, in a safe and elegant way.
Thanks to the adjustable supports and their accessories
for compensation, Eterno Ivica Pedestal systems allow
to easily get perfectly levelled floors. The adjustable
supports Pedestal, protected by international patent, offer
multiple solutions to compensate small imperfections or
large gradients in any application surface, thus always
creating floors perfectly stable and levelled. The exclusive
regulation key, an essential element in the system, allows
the adjustment of the supports and consequently of the
final floor level from the top, avoiding to raise tiles.
Tecnologie e supporti per i nuovi formati CERGALLERIA
NUOVA FIMA
Via dell’Artigianato, 33/35 - 41042 Fiorano Modenese (MO)
Tel. 0536 928811 - Fax 0536 845446
www.nuovafima.it - [email protected]
EkoSort™ - linea di smistamento
Efficiente, compatta, affidabile: queste le caratteristiche
dell’inedita linea di smistamento Nuova Fima.
EkoSort™ si distingue per il sistema di smistamento
semplificato configurabile direttamente dal software
e in grado di operare - grazie ad apposite ventose indipendentemente da formati e spessori, con conseguente
minimizzazione dei tempi di cambio formato.
EkoSort™ è estremamente compatta, data la struttura
circolare che permette di sfruttare tutto lo spazio utile,
consentendo una gestione efficiente anche dei formati più
importanti.
EkoSort™ è particolarmente delicata nella fase
d’impilamento, grazie agli accorgimenti progettuali della
macchina, limita lo shock nella sovrapposizione delle
piastrelle, riducendo al minimo anche l’impatto ambientale,
il rumore, e la complessità della linea produttiva. Il tutto
grazie all’innovativo sistema di prelievo che, in luogo di
una “caduta” della piastrella, consente di appoggiarla
delicatamente sulla pila sottostante.
EkoSort™ è eccezionalmente affidabile merito delle
ridottissime esigenze di manutenzione, rese possibili da un
lato dalla diminuzione delle parti soggette ad usura - per
esempio l’eliminazione delle cinghie - e, dall’altro, dalla
stessa geometria circolare della giostra che rende di facile
accesso tutte le parti della macchina.
EkoSort™ - sorting line
Efficient, compact, reliable: these are the winning
characteristics of the all-new Nuova Fima sorting line.
EkoSort™ stands out on account of the simplified sorting
system that can be configured directly via the software and
can be used - thanks to special suction cups - whatever the
tile size or thickness, with consequent minimization of size
changeover times.
EkoSort™ is extremely compact, the result of a circular
structure that makes full use of all the effectively available
space and thus allows efficient handling of even the
largest tiles.
EkoSort™ handles products gently during the stacking
phase: thanks to conscientious machine design it limits the
shock undergone by tiles during stacking, thus minimising
environmental impact, noise levels and production line
complexity. All thanks to the innovative pick-up system
which ensures that, if a tile “falls”, it is placed gently on
the underlying stack.
EkoSort™ is exceptionally reliable thanks to extremely
limited maintenance requirements: on one hand, this has
been achieved by reducing the number of parts subject to
wear (e.g. by eliminating belts) and, on the other, by the
circular turret geometry that provides easy access to all
machine parts.
INDICEPUBBLICITÀ
IMPIANTI PER CERAMICHE
MATERIALI PER CERAMICHE
Ancora Spa
A Zeta Gomma Spa
Bmr Spa
p. 8
p. 15
p. 59
Ferrari & Cigarini Srl
p. 71
I.C.F. Welko Spa
Italvision Srl
Jungheinrich Italiana Srl
Keratech Spa
LB Officine Meccaniche Spa
Nuova Era - System Group Spa
Nuova Fima - Nuova Sima Spa
System Spa
p. 75
p. 69
p.4
p. 7
p. 19
p. 6
p. 84
p. 2
COLORIFICI
Coloritalia Bonet Srl
Smalticeram Unicer Spa
p. 83
p. 26
Buzon
Ceramco Spa
Eterno Ivica Srl
Industrie Bitossi Spa
Impertek Srl
Metco Srl
Mapei Spa
Smaltochimica Spa
Xieta International S.l.
p. 77
p. 25
p. 34
p. 36
p. 56
p. 63
p. 3
p. 20
p. 13
SERVIZI E LAVORAZIONI SPECIALI
HydroDesign USA Inc.
I Pietrini - Pollini Mosaici Srl
Sign Italy - Poligraph srl
Studio One Srl
Tecnargilla - Rimini Fiera Spa
p. 41
p. 67
p. 17
p. 31
p. 82
2016 marzo/aprile CER 81
25° Salone internazionale delle tecnologie e delle forniture per l’industria ceramica e del laterizio
Il futuro della ceramica
26-30
SETTEMBRE 2016
RIMINI
organizzato da
in collaborazione con
con il supporto di
tecnargilla.it
choose your color touch
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METALLIC GLASS
PORCELAIN
ARTISTIC
SANITARY WARE
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ENAMEL
THIRD FIRING
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PRECIOUS METAL
LUSTER
INCLUSION STAIN
DIGITAL INKS
DIGITAL GLAZES
GLAZE STAINS
www.coloritalia.it
www.bonet-group.com
A NEW sortING coNcEpt HAs LANDED
FINo AL 30% pIù cortA
grazie alla struttura circolare
EcoNoMIA
ottIMIZZAZIoNE
DEGLI spAZI
LoNGEVItà
FLEssIBILItà
La facile accessibilità
da tutti i punti semplifica le esigenze di
manutenzione.
La forma circolare
permette di alimentarla da tutte le direzioni e la rende adattabile a tutti gli spazi.
L’eliminazione delle
cinghie e di altri organi in movimento
aumenta la vita utile
della macchina.
Opera indipendentemente da formati e
spessori, minimizzando i tempi di cambio
formato.
La struttura circolare di EkoSort, fino al 30% più corta
rispetto a un sistema tradizionale, permette di sfruttare al meglio
il layout a disposizione occupando poco spazio e senza sprechi.
www.nuovasima.com