A tu per tu con la natura

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A tu per tu con la natura
comunicato stampa
mostra fotografica
"A TU PER TU CON LA NATURA"
di Simone Sbaraglia, il fotografo che guarda gli animali negli occhi
Museo Civico di Zoologia, via Aldrovandi 18
8 luglio - 18 settembre 2016
"A tu per tu con la Natura", per immergersi nella bellezza degli ultimi paradisi selvaggi e coglierne
l'anima ed il respiro. La mostra ospitata nella Sala della Balena del Museo Civico di Zoologia di Roma
dall’8 luglio al 18 settembre 2016, è promossa da Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina ai
Beni Culturali, con i servizi museali di Zètema Progetto Cultura.
Continua il viaggio di Simone Sbaraglia intorno al Pianeta Terra, che questa volta ci offre il punto di
vista della natura attraverso colori, forme, sguardi, panorami mozzafiato.
Ecosistemi, Volti, Luoghi, Momenti, Ritmo, Amore, Forme, le sette sezioni in cui è divisa la
mostra, sono la declinazione estetica del mondo naturale, un'ode all'armonia, un percorso emozionale
attraverso le meraviglie del nostro Pianeta con la speranza che possa essere preservato per le
generazioni future.
"Anche questa volta alla base del mio lavoro c'è la bellezza, mia personale ossessione - dice Simone
Sbaraglia - quella bellezza senza la quale tutto diventa degrado e corruzione, quella bellezza che fa
da contrasto al dilagare di superficialità e ingiustizia e che è sinonimo di equilibrio e armonia. Il mondo
è immerso nel caos eppure nel caos c'è ordine, eleganza e perfezione".
Il titolo di questa mostra trae spunto dall'approccio di Sbaraglia alla fotografia naturalistica che è
quello di essere proprio "a tu per tu", ovvero a stretto contatto, a breve distanza. Annullare le barriere
fisiche ed emotive tra il fotografo e i suoi soggetti, entrare a far parte del tutto è l'unico modo per
andare oltre il caos e riuscire a trasformare quell'istante in un messaggio universale di amore,
armonia, equilibrio e semplicità.
"Qualunque sia il soggetto ritratto - continua Sbaraglia - la fotografia è sempre un dialogo tra fotografo
ed osservatore, in questo dialogo il fotografo deve essere disposto a mettere a nudo se stesso, i suoi
sentimenti, le sue emozioni.
Perché questo dialogo possa avvenire è necessario un certo grado di consapevolezza da parte del
fotografo, che deve fare lo sforzo di analizzare le proprie emozioni per poterle poi comunicare tramite
un’immagine fotografica. La fotografia è dunque innanzitutto un mezzo di comprensione: si fotografa
per capire meglio se stessi, per dare un nome a quel tumulto di sensazioni. Solo una volta assolto
questo compito la fotografia può diventare un mezzo di comunicazione in cui queste emozioni
vengono condivise con l’osservatore".
Non manca in questo lavoro anche un risvolto curioso, infatti molti di questi scatti, risultato di incontri
ravvicinati con gli animali, sono sì il frutto di un lavoro duro e costante, fatto di studio e osservazione e
di grande sacrificio fisico, ma a volte anche di momenti divertenti. I primati sono gli animali che più di
tutti entrano in confidenza. Simone ci racconta alcuni episodi.
"Nel viaggio a Sulawesi per fotografare i Macachi Neri, specie ad altissimo rischio d'estinzione, ho
vissuto per tre settimane seguendo lo stesso branco. Inizialmente al mio arrivo la mattina scappavano
tutti, andandosi a nascondere fra gli alberi, pian piano si sono abituati alla mia presenza fino a
considerarmi uno di loro. L'emozione più grande l'ho vissuta dopo qualche giorno quando un giovane
maschio, tra l'altro con una mano invalidata da una tagliola, vedendomi arrivare è sceso dal suo ramo
per venirmi in braccio, dandomi delle pacche sulla spalla in segno di amicizia e accettazione.
Anche con gli oranghi ho vissuto momenti molto emozionanti. Mario, un piccolo di orango era molto
diffidente nei miei confronti e per spaventarmi si appese fra due rami mostrandomi i denti, prendendo
una posizione di una perfezione geometrica tale da regalarmi la fotografia con cui ho poi vinto il
Glanzlichter 2013".
Immagini in basa risoluzione disponibili al seguente link
https://www.dropbox.com/sh/di3ylp1xah0kmfb/AABLeNDzIDLLC4IKnUZ3fchDa?dl=0
Ufficio stampa
Simone Sbaraglia Photography
Francesca Bongarzoni
E-mail: [email protected]
Tel +39 328 4488243