Conforama, ieri l`astensione
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Conforama, ieri l`astensione
La Sicilia 1 luglio 2011 Conforama, ieri l’astensione Riposto. «Gli esuberi frutto di scelte sbagliate». Oggi nuovo incontro Dopo l’astensione dal lavoro di domenica scorsa, i dipendenti del Centro commerciale Conforama di contrada Rovettazzo sono tornati a scioperare ieri, per l’intera giornata, contro i 36 licenziamenti annunciati dalla multinazionale sudafricana Steinhoff, diventata nel 2010 nuova proprietaria dell’ipermercato di Riposto. La giornata di sciopero - che, come domenica scorsa, ha registrato una massiccia partecipazione di lavoratori - è stata indetta dalle organizzazioni sindacali Filcams Cgil e Fisascat Cisl. Anche ieri, i dipendenti in sciopero hanno "salutato" dal piazzale dell’ipermercato con un lungo e ironico applauso, accompagnato dallo slogan "vogliamo il nostro lavoro, giù le mani dal nostro posto di lavoro", l’apertura al pubblico del megastore di contrada Rovettazzo. Infatti, solo pochi dipendenti - quelli che, di fatto, non rischiano il licenziamento, ma che potrebbe, invece, scattare per i 36 lavoratori in esubero già da settembre non hanno incrociato le braccia. «La situazione in cui versa Conforama di Riposto - ha affermato Antonino Fiorenza, segretario generale Fisascat Cisl di Catania - non è figlia solo della crisi economica, quanto invece anche delle scelte sbagliate dell’azienda che ha soppresso molte categorie merceologiche puntando tutto sul mobile. Con l’apertura di Ikea a Catania era naturale che il Conforama di Riposto soffrisse, ma l’azienda addirittura parla di una nuova apertura di Confora- ma a Messina e Palermo entro il 2015. Se questa fosse la realtà quale futuro potrà attendere il punto vendita di Riposto schiacciato da Catania con Ikea da un lato e da Messina con la prossima apertura di Conforama stessa dall’altro? È assurdo poi ha concluso Fiorenza - che mentre si licenziano 36 lavoratori a tempo indeterminato, l’azienda assuma 5 lavoratori costretti a lavorare "a percentuale" come degli autonomi, ma con l’imposizione di orario di lavoro come dei dipendenti. Anche di questi comportamenti parleremo nel confronto che ci sarà con l’azienda il 5 luglio a Roma». Oggi, alle 20,30, è previsto nel locale Municipio, un incontro, convocato dal sindaco Carmelo Spitaleri, con le organizzazioni sindaca- li, la direzione di Conforama Riposto e il sindaco di Giarre, Teresa Sodano, per trovare delle soluzioni ai licenziamenti annunciati dalla Steinhoff. Saranno presenti i deputati Giuseppe Berretta e Dino Fiorenza e rappresentanti della Provincia di Catania. SALVO SESSA Lo sciopero dei dipendenti di Conforama a Riposto. Pochi quelli che non hanno incrociato le braccia (Foto Di Guardo) La Sicilia 2 luglio 2011 Assemblea con i lavoratori Conforama Il sindaco di Riposto: «Siamo con voi» Salvare dal licenziamento i 36 lavoratori del Centro commerciale Conforama che sorge in contrada Rovettazzo. C’è stata una convergenza unanime su tale soluzione nel corso dell’assemblea, convocata dal sindaco Carmelo Spitaleri, che si è tenuta, ieri sera, in municipio. All’incontro - presenti i deputati Giuseppe Berretta e Dino Fiorenza, il presidente del Consiglio comunale, Salvatore Tomarchio, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil il consigliere provinciale Francesco Cardillo hanno partecipato massicciamente i lavoratori di Conforama. Assente, invece, il direttore dell’ipermercato ripostese perché fuori sede. «Lavoreremo, come Comune - ha esordito Spitaleri - fianco a fianco con le sigle sindacali. Il tavolo che L’INCONTRO CON I LAVORATORI [DI GUARDO] ho voluto aprire insieme con esponenti del mondo politico, con le parti sociali, pone in luce un esempio di emergenza lavorativa che coinvolge l’intero territorio nazionale e rappresenta, in primo luogo, un atto di solidarietà nei confronti di questi lavoratori che non saranno soli». «Conforama - ha sottolineato Loredana Pupillo, portavoce dei lavoratori del megastore - non ha avuto il coraggio di contrastare la concorrenza della grande distribuzione in provincia di Catania». Sulle cause che potrebbero portare entro settembre al licenziamento dei 36 di Conforama Riposto (il 5 luglio è previsto un incontro a Roma con i vertici dell’azienda), si sono soffermati i sindacalisti Rita Ponzo (Cisl), Salvo Leonardi (Cgil) e Sergio Romano (Uil), Carmelo Foresta e Giovanni Pistorio (Cgil). Hanno assicurato il loro interessamento i deputati Fiorenza e Beretta. SALVO SESSA ANNO LXVII N. 181 SPED. IN ABB. POST. COMMA 20B ART.2 LEGGE 662/96 FIL.CT domenica 3 luglio 2011 edizioni: nazionale E 1,20 - Malta E 2,00 E 1,20 www.lasicilia.it Gesto d’altri tempi di un giovane paternese Trova portafogli con 2.500 euro e lo restituisce GIORGIO CICCIARELLA PAGINA 33 CATANIA Berretta: «Pronto a fare il sindaco» Il deputato del Pd annuncia: «Faremo le primarie per scegliere il candidato» PAGINA 33 CATANIA Villa Bellini terra di vandali Aree verdi, sculture e lampioni rovinati, vialetti, colonne e alberi deturpati da bombolette spray PAGINA 34 La Sicilia 3 luglio 2011 Problemi e prospettive Le posizioni. «Catania non ha Emergenze. «Occorre creare più il cuore a destra. Lo si è visto alle Amministrative e ai referendum. C’è spazio politico» lavoro sanando l’eterna piaga del San Berillo e puntando su grandi progetti come il Pua» Berretta (Pd): «Faremo le primarie disposto a correre per la sindacatura» Lombardo dice che con il Pdl non è possibile governare e si appoggia al nostro partito, però mantiene in vita il sindaco Stancanelli, il che mi pare una palese contraddizione politica. Lombardo faccia delle scelte chiare. “ TONY ZERMO Giuseppe Berretta, 40 anni, parlamentare del Pd, è figlio d’arte, nel senso che il padre Paolo per lunghi anni capeggiò la sinistra e fu vicesindaco della Giunta Bianco. Partiamo di brutto: «Il cuore di Catania batte a destra. Il Pd che speranze ha?». «Credo che questo elemento sia ormai tramontato - risponde -. Dal punto di vista politico Catania non ha più il cuore a destra. E’ una città che negli ultimi anni si è affidata a Berlusconi come gran parte del Paese e oggi sta sperimentando cosa significa avere un governo che guarda fondamentalmente agli interessi del Nord. Questa consapevolezza sta passando, è passata, e oggi obiettivamente c’è la necessità di costruire un’alternativa credibile nel governo del Paese e anche nel governo della città. I dati delle ultime amministrative e dei referendum sono significativi dello spostamento che si sta verificando. Secondo me, lo spazio politico è pienamente recuperato». Quanto vi serve come strategia politica questo governo Lombardo che si appoggia al Pd? «Se Lombardo, come afferma, crede che con il Pdl non si possa governare, a me come politico e come catanese risulta incomprensibile come l’Mpa continui a sostenere la sindacatura di Stancanelli, che tra l’altro sta dimostrando di non affrontare le emergenze della nostra città. E’ una contraddizione politica». Quali sono le emergenze principali? «Intanto c’è la totale latitanza dell’amministrazione rispetto alla crisi occupazionale che si sta moltiplicando, dalla Pfizer alla Conforama di Riposto, l’ex "Emmezeta", che hanno avviato procedure di licenziamento per i lavoratori. C’è la Numonix, ex St, che ha dei problemi. Rispetto a queste sofferenze vorrei vedere un GIUSEPPE BERRETTA protagonismo della politica. Un territorio che ha sicuramente grandi potenzialità, che ha le competenze, che ha un capitale umano di straordinaria importanza. Rispetto a questa situazione c’è un silenzio assordante da parte del Comune e della Provincia. Una delle iniziative che il Pd aveva preso con Lombardo era il credito di imposta per gli investimenti. Questo meccanismo che avrebbe moltiplicato le opportunità è stato intenzionalmente bloccato dal governo nazionale. Però il governo regionale avrebbe la possibilità di accelerare sulle risorse comunitarie. E’ vero che queste risor- “ se dell’Unione europea richiedono cofinanziamenti della Regione, la quale, non avendo i Fas, non può utilizzare questi fondi, tuttavia dovrebbe fare uno sforzo, una qualche forma di indebitamento perché è una priorità assoluta, l’ultima opportunità che la Sicilia ha per agganciare la crescita». Torniamo alle priorità di Catania. «Sul piano sociale ci vuole un ricambio generazionale anche appoggiandosi alla nostra Università, che è un serbatoio di giovani qualificati. Oltre a questo c’è bisogno di scelte radicali». La disoccupazione si va moltiplicando. Ma da parte dell’Amministrazione comunale e della Provincia il silenzio è assordante. Intervengano Quali? «Catania per essere vivibile deve scommettere sul verde, sull’innovazione tecnologica, sulle nuove energie, wi-fi accessibile da tutte le parti. E mettersi al servizio di tre categorie: i giovani, i bambini e le persone che hanno meno, perché c’è una parte della città che vive meglio e invece una larghissima parte della città che vive peggio». Andiamo al concreto. Come può ripartire Catania? «C’è bisogno del Piano regolatore. Dobbiamo saper utilizzare le tante aree comunali e anche le aree private con il sistema della perequazione: cioè io ti consento di costruire sul tuo terreno a patto che tu mi fai il verde attrezzato e lo curi. Poi c’è da puntare su grandi progetti come il Pua alla Plaia nel rispetto delle regole. E’ previsto, oltre alla Fiera cittadina e al Palazzo dei congressi, anche l’Acquario che attirerebbe migliaia di turisti come a Genova. E infine, ma certamente non per ultimo, c’è da sanare la perenne piaga del San Berillo e di corso Martiri delle libertà. Dobbiamo rendere bella e attraente questa città con la qualità urbanistica. Ora che sono state abolite le commissioni edilizie si dovrebbero affidare i progetti ai professori della nostra Università. Lo strumento potrebbe essere il concorso di idee». Tra due anni, se non prima, si andrà a votare per le nazionali, le regionali e le comunali. Voi come vi state preparando all’appuntamento? «A Catania faremo le primarie e dico subito della mia disponibilità a propormi come sindaco della mia città. Mi è stato richiesto e sono pronto. Ma ciò che viene primo di tutto è il progetto città, perché Catania ha tutte le risorse per crescere, solo che dobbiamo uscire dall’inerzia e decidere cosa fare». NO DI PIAZZA FALCONE sa: festa per i cinque anni La Sicilia 3 luglio 2011 BERRETTA: «CORRO DA SINDACO» «Comune e Provincia silenti sulla grande emergenza lavoro» Giuseppe Berretta, catanese, parlamentare del Pd, correrà per sindaco di Catania. «Me l’hanno chiesto e io sono disponibile a questo impegno. Ma faremo le primarie». E aggiunge: «C’è una grave emergenza lavoro e da parte del Comune e della Provincia il silenzio è assordante». Dopo alcuni lavori Terme, riapre anche il reparto di Otorino ... Giornale di Sicilia 5 luglio 2011 Nuccio che riporta avanti i granata, raggiunti da un autogoal di Napoli. Ancora Vasari firma il nuovo vantaggio dei granata, mentre la rete del 3-3 finale la firma Guzzetti, uno che con i suoi goal contribuì alla promozione dell'Acire- Procede la riapertura delle Terme di Acireale, dopo la chiusura resasi necessaria, lo scorso 1 marzo, per consentire lavori di manutenzione agli impianti idrici, e decisa dai commissari liquidatori. Ieri, infatti, dopo la riapertura quasi immediata di Fisioterapia, ha riaperto i battenti anche il reparto di Otorino, come promesso da Margherita Ferro: «Stiamo procedendo con il programma stabilito - spiega quest’ultima - in attesa che si concluda da parte della Regione l’iter di liquidazione dell' Azienda autonoma, aprendo alla fase di privatizzazione. Adesso resta da riaprire solamente il reparto di Fango-balneo terapia: speriamo di riuscire ad averlo operativo per l’inizio di agosto, ma non me la sento di dare una data certa». In occasione della riapertura del reparto di Otorino, i rappresentanti locali e regionali del Pd, annunciano l’intenzione di effettuare un sopralluogo per verificare le condizioni degli impianti. Sopralluogo che sarà effettuato nei prossimi giorni, alla presenza dei deputati regionali Concetta Raia, Giovanni Barbagallo, Antonino Di Guardo e del deputato nazionale Giuseppe Berretta. (*ramu*) ... Giornale di Sicilia 8 luglio 2011 terme Deputati regionali oggi in visita nel reparto otorino ... consegnato i lavori per la sistemazione di via Scura - concluadesso questi lavori comincipuò servire, in tal senso, da ul- In relazione alla riapertura del reparto otorino delle Terme di Acireale, il Pd acese organizza per oggi alle 18 una visita agli impianti termali con la presenza della deputazione regionale e nazionale del partito. Saranno presenti i deputati regionali Concetta Raia, Giovanni Barbagallo e Antonino Di Guardo ed il deputato nazionale Giuseppe Berretta. (RAMU) re ai fondi per ristrutturare Le reazioni politiche all’apertura del 3Sun ommessa La Sicilia 9 luglio 2011 Unanime il consenso «Un segnale di speranza per l’Etna Valley» Numerose le reazioni registrate ieri in occasione dell’inaugurazione dello stabilimento della 3Sun, la più grande fabbrica italiana di pannelli fotovoltaici, frutto della joint venture fra StMicroelectronics, Sharp ed Enel (di cui parliamo nelle pagine 8 e 9 del giornale). Ecco una sintesi dei commenti. Parole calorose quelle del sindado Raffaele Stancanelli: «Sono onorato di dare il benvenuto a coloro i quali hanno permessi di realizzare a Catania questo straordinario polo del fotovoltaico, il più grande d’Italia, tra i più grandi d’Europa. Ciò significa che a Catania si può ancora sperare, crescere e superare le difficoltà anche attraverso l’impegno di tutte le istituzioni. Questa realizzazione costituisce una boccata d’ossigeno in termini di occupazione sia diretta, sia collegata all’indotto, ma soprattutto incentiva e rafforza il settore dell’alta tecnologia nel nostro distretto produttivo». Il presidente della Provincia Giuseppe Castiglione afferma: «La realizzazione del più grosso impianto fotovoltaico d’Europa non può che renderci orgogliosi, ma soprattutto fiduciosi per il rilancio dell’Etna Valley e del suo filone di ricerca e innovazione. Ringrazio St, Enel e Sharp che hanno creduto in questo ambizioso progetto, per il quale hanno trovato il concorso e il sostegno di tutte le Istituzioni. Un esempio - ha sottolineato Castiglione - di come Regione, Provincia e Comune si possano stringere, insieme, attorno a una grande iniziativa privata, favorendo lo sviluppo e la crescita del nostro territorio. Credo molto nel futuro dell’energia rinnovabile - ha proseguito - la Sicilia ha l’esposizione solare migliore d’Europa e la Stm ha una struttura organizzativa molto forte, ma occorre continuare ad investire nella ricerca, nell’innovazione e nell’alta formazione, così come la strategia "Europa 2020" suggerisce». Per il presidente di Confindustria Catania Domenico Bonaccorsi di Reburdone «Catania ritorna la centro di formidabili processi di investimento, sviluppo e occupazione. La messa in produzione della più grande fabbrica d’Europa di pannelli fotovoltaici a film sottile, apre uno scenario di crescita nuovo, proiettato anche nell’area Mediterranea. 3 Sun, joint venture tra St, Enel e Sharp, ha scelto Catania, cogliendo l’opportunità offerta da risorse umane qualificate e capaci, formate grazie anche alla storica sinergia avviata nel nostro territorio tra grandi imprese e Ateneo. Oggi è stato piantato il seme dello sviluppo del nuovo polo fotovoltaico, un settore nel quale esistono ottime possibilità di replicare il successo del fenomeno Etna Valley e dell’industria microelettronica trainata da St». «Certamente una giornata da incorniciare - commenta Il Segretario generale Ugl Carmelo Mazzeo - e che rimarrà nella storia dell’industria a Catania. Con l’apertura di "3 Sun", nuovo stabilimento per la fabbricazione dei pannelli fotovoltaici, Catania sarà all’avanguardia europea nel settore e, grazie all’accordo sindacale, voluto fortemente dalla Ugl-Metalmeccanici e Fim-Cisl, nella nostra città, la disperazione dei tanti giovani che non trovano ancora lavoro sarà attenuata da prospettive serie per centinaia di nuove opportunità. La Ugl è soddisfatta e orgogliosa di avere contribuito a questa nuova impresa che è diventata realtà». L’onorevole del Pd Giuseppe Berretta ha commentanto dicendo che «questa è una giornata favorevole per Catania, per la Sicilia e per tutta l’Italia. Spiace che però un risultato così importante non sia stato riconosciuto pienamente da nessuno dei ministri, né dagli esponenti siciliani del governo nazionale, a partire dal sottosegreterario Nello Musumeci: tutti assenti oggi (ndr: ieri per chi legge) ad un appuntamento tanto atteso come l’inaugurazione della 3Sun. L’apertura della nuova fabbrica deve servire a superare le tante vertenze aperte e a dare il via a un vero rilancio dell’Erna Valley messa a dura prova dalla crisi e da una classe politica che negli ultimi 10 anni non ha saputo guardare al futuro». La Sicilia 14 luglio 2011 La vertenza americana L’iniziativa di Beretta (Pd). Interpellanza a Berlusconi e ai ministri per chiedere l’applicazione di «Milleproroghe» La norma. Entro 120 giorni dalla ricezione della domanda, doveva arrivare l’assunzione. Ma così non è stato Sigonella, 27 lavoratori licenziati e beffati Nessuna ricollocazione per gli ex «Usa» Torna in primo piano la questione dei lavoratori italiani di Sigonella, licenziati lo scorso ottobre, che da gennaio sperano, grazie al decreto "milleproroghe" di essere ricollocati nella pianta organica della pubblica amministrazione. A riproporre la vicenda il deputato nazionale del Pd Giuseppe Beretta. "Nonostante le promesse -si legge in una nota - il Governo è ancora una volta inadempiente e a farne le spese sono i lavoratori civili italiani licenziati dalle basi Nato presenti su tutto il territorio italiano. Il caso più grave è, sicuramente, quello dei dipendenti della base militare di Sigonella, 27 lavoratori che, licenziati dall’amministrazione americana, ormai non ricevono più nemmeno l’assegno ordinario di disoccupazione e non hanno ancora ricevuto alcuna comunicazione sulle procedure di ricollocazione all’interno di amministrazioni statali". E proprio lo stesso Berretta ha presentato nei giorni scorsi un’interpellanza rivolta al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e ai ministri della Pubblica amministrazione, del Lavoro e dell’Economia. Nell’interpellanza parlamentare rivolta ai ministri Brunetta, Sacconi e TreLA BASE È OPERATIVA DAL 1959 monti, Beretta torna a denunLa base Usa di Sigonella, snodo strategico ciare la gravità della vertenza essenziale nello scacchiere euro-mediterraneo che ha coinvolto centinaia di e mediorientale, è operativa dal giugno 1959. lavoratori licenziati in quanto La stazione aeronavale venne progettata "personale non più necessanell’immediato dopoguerra, quando gli rio come supporto alle attività americani si resero conto che le loro strutture di comando". "Il caso più gramilitari presenti a Malta non erano più ve - prosegue - riguarda la basufficienti. La Us Navy chiese appoggio alla se militare della Marina statuNato per fruire di una base in territorio nitense di Sigonella in cui dalsiciliano: l’Italia la concesse il 25 giugno 1957. lo scorso 15 ottobre sono 27 gli La base americana si compone oggi di due siti: addetti interessati al ridimenNas I, in territorio di Motta S. Anastasia, e Nas sionamento del personale. Il II, a circa 16 km da Catania. Nas I ospita la personale licenziato, essendo parte amministrativa, le scuole, l’ospedale, la trascorsi oltre 6 mesi, non ristazione radiotelevisiva e le strutture riservate ceve più l’assegno ordinario alle attività ricreative. A Nas II trovano di disoccupazione". E nella incollocazione l’aeroporto, altri uffici, i terrogazione si legge ancora magazzini merci, i reparti operativi e strutture che "proprio il "milleproroper attività ricreative minori. In prossimità di ghe" prevede che il DipartiNas II è collocato pure l’aeroporto militare mento della Funzione pubbliitaliano, intitolato al Capitano pilota Cosimo Di ca provveda all’inquadramenPalma, medaglia d’oro al V.M. La base to entro 120 giorni dalla data dell’Aeronautica Militare italiana è sede del di ricezione della domanda, 41º Stormo AntiSom "Athos Ammannato". ma a nessuno dei lavoratori G.CIC. civili italiani è stata comunicata la notizia dell’assunzione". "Non capiamo i motivi di questi ritardi da parte del Ministero" -aggiunge l’esponente del Pd. "Suonano come una beffa verso i lavoratori, già pesantemente danneggiati da scelte discutibili, come lo è stato il loro licenziamento da parte dell’amministrazione militare Usa. Per questo ho chiesto che si faccia immediata chiarezza sui tempi con cui gli addetti alle basi Nato verranno assunti a tempo indeterminato, in quali amministrazioni statali saranno riassorbiti i lavoratori di Sigonella e se le risorse finanziarie previste siano sufficienti a provvedere all’assunzione di quanti hanno fatto richiesta di inquadramento". Dal canto loro i vice coordinatori Uil-Tucs di Sigonella, Saverio Bruno e Roberto Tenio, confermano che nessuno è stato ancora riassunto, ma sottolineano che il Ministero della Funzione pubblica ha provveduto a contattare alcuni lavoratori licenziati per l’acquisizione di documenti necessari alla loro collocazione nella Pa. I sindacalisti spiegano che 2 tra le persone licenziate a ottobre sono state riassunte nella base Usa con altri incarichi. Rimane invece fluida la posizione degli 8 dipendenti trasferiti a Napoli, con i disagi del caso, che in questa fase non possono chiedere di riavvicinarsi a Catania."La notizia positiva - concludonoè che al momento non si paventano altri licenziamenti". GIORGIO CICCIARELLA PROTESTE, SIT IN E CORTEI FINO ALL’INTERVENTO DEL GOVERNO CON IL DECRETO MILLEPROROGHE Una battaglia che va avanti dall’ottobre 2010 LA PROTESTA DI UN ANNO FA IN VIA ETNEA Dopo un lungo tira e molla, protrattosi per diversi mesi, lo scorso 15 ottobre 27 dipendenti italiani della base aeronavale Usa di Sigonella venivano licenziati dall’amministrazione statunitense. Per altri 8 si schiudevano, invece, le porte di un inatteso trasferimento nella base di Napoli. A nulla erano valse le reiterate azioni di protesta a favore dei lavoratori, inscenate in più circostanze dalle rappresentanze sindacali Uil-Tucs e Fisascat-Cisl; né tanto meno gli appelli di vari rappresentanti politici e istituzionali, locali e nazionali, di entrambi gli schieramenti che avevano cercato di impedire che nella base si consumasse quello che sembrò da subito una ingiustizia. Le avvisaglie sui possibili licenziamenti si erano avute la scorsa primavera: totale segretezza sui nominativi dei prescelti. Uno stato di disagio crescente che aveva portato i lavoratori italiani a una prima, eclatante, forma di protesta, registratasi il 13 giugno dello scorso anno in occasione del passaggio di consegne tra il Capitano di Vascello Thomas J. Quinn, comandante uscente della base statunitense, e il subentrante Capitano di Vascello Scott W. Butler. All’interno della stazione aero-navale si svolgeva la cerimonia; all’esterno i manifestanti attiravano l’attenzione dei tanti mass-media -convenuti a Sigonella per l’occasione- con una rumorosa forma di protesta che non poteva, certo, passare inosservata. A distanza di qualche settimana una folta delegazione di lavoratori catanesi si recava a Roma per protestare anche davanti a Montecitorio, sede della Camera dei Deputati. Ad accompagnare la loro protesta anche centinaia di colleghi, anch’essi a rischio, provenienti dalle basi Usa dislocate nella penisola e cioè Napoli, Livorno e Aviano. Il caso conquistava la ribalta nazionale. In autunno, come detto, calava la scure dei licenziamenti. A risollevare gli animi dei lavoratori, qualche mese dopo, l’intervento del Governo italiano, a lungo invocato dai sindacati, che prevedeva nel Decreto legge 225 del 29 dicembre 2010, meglio noto come "milleproroghe", la ricollocazione dei dipendenti italiani, licenziati dalle basi americane, nella pianta organica della pubblica amministrazione. G.CIC. Giornale di Sicilia 14 luglio 2011 I lavoratori licenziati. Interrogazione Vertenza Sigonella, il Pd: «Intervenga il Ministro» ... Il parlamentare del PD Giuseppe Berretta ha presentato una interpellanza al presidente del Consiglio e ai ministri della Pubblica amministrazione, del Lavoro e dell’Economia, sulla «vertenza Sigonella», 62 lavoratori licenziati dall’amministrazione americana. Nell’interpellanza parlamentare Berretta torna a denunciare, lo aveva già fatto nei mesi scorsi, la gravità della vertenza, «il personale licenziato, essendo trascorsi oltre sei mesi, non riceve più l’assegno ordinario di disoccupazione», scrive l’esponente Pd. «Con il decreto Milleproroghe era stata prevista per que- sti lavoratori l’applicazione dei benefici della legge n. 98 del 1971, garantendo quindi la ricollocazione a tempo indeterminato e nel loro territorio, nell’ambito dell’amministrazione pubblica; ma a nessuno dei lavoratori è stata comunicata la notizia dell’assunzione». «Non capiamo i motivi di questi ritardi – aggiunge il parlamentare – che suonano come una beffa nei confronti di lavoratori già pesantemente danneggiati dal licenziamento da parte dell’amministrazione militare Usa. Per questo ho chiesto che si faccia chiarezza sui tempi con cui gli addetti alle basi Nato verranno assunti». (*mcia*) ... 9,30 e a seguire alle 20,30. La Sicilia 15 agosto 2011 Rispettare i diritti dei detenuti Numerose adesioni allo sciopero della fame di ieri per le carceri f.g.) Alla protesta per lo stato delle carceri hanno aderito Il sindaco di Enna, Paolo Garofalo, ed il direttore delle carceri di Enna, Letizia Belelli, oltre ai direttori delle carceri di Catania Piazza Lanza, Augusta , i parlamentari Salvo Fleres (Pdl) e Giuseppe Berretta (Pd). Sono stati più di 1500 le adesioni allo sciopero totale della fame e della sete che è stato attuato nella giornata di ieri per chiedere la convocazione straordinaria del Parlamento su Giustizia e Carceri. L’iniziativa non violenta ha avuto come finalità quella di dare voce e seguito alle parole pronunciate dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolita- no nell’ambito del convegno "Giustizia! In nome della Legge e del Popolo sovrano", promosso dal Partito Radicale e tenutosi al Senato il 28 e 29 luglio. In quella circostanza il capo dello Stato, con riferimento alla crisi della giustizia e alle condizioni di detenzione in carcere, ha parlato di "una questione di prepotente urgenza sul piano costituzionale e civile", ed ebbe a sottolineare "l’abisso che separa la realtà carceraria di oggi dal dettato costituzionale sulla funzione rieducatrice della pena e sui diritti e la dignità della persona" All’appello , che ha come primi promotori parlamentari , presi- denti di associazioni hanno aderito direttori di carcere, agenti di polizia penitenziaria, educatori, psicologi, assistenti sociali, medici, infermieri, personale amministrativo, volontari, cappellani, detenuti e loro familiari, parlamentari ed esponenti politici, militanti radicali, cittadini comuni che continuano a credere nella Costituzione e nello Stato di diritto. Con Marco Pannella, Emma Bonino e Rita Bernardini, anche in Sicilia sono stati in molti a praticare la nonviolenza per chiedere al Parlamento di affrontare con urgenza la questione della giustizia e delle carceri. Giornale di Sicilia 15 luglio 2011 scontro. Nota dei democratici sulle istituzioni e sui servizi offerti rrestato Terme, accesso negato Il Pd passa all’attacco ... Adesso che c'è praticamente un fatto "personale" (il diniego a visitare i locali delle Terme di Acireale opposto dal commissario Margherita Ferro), il Partito democratico acese attacca a testa bassa sulle terme, e su un doppio fronte: quello prettamente istituzionale, e quello relativo ai servizi offerti dalle Terme. Lo scontro apertosi tra le Terme e il Pd risale alla scorsa settimana, quando Margherita Ferro, ha chiesto ai deputati regionali che facevano parte della delegazione del Pd di soprassedere al sopralluogo che era loro intenzione svolgere nei locali del polifunzio- nale, in assenza di un autorizzazione che doveva arrivare da Palermo. Per questo ieri il Pd ha presentando un'istanza formale per visitare i locali per i quali sabato scorso era stato risposto picche ai suoi rappresentanti. Nel documento, si chiede ufficialmente di poter "prendere visione della documentazione relativa al centro polifunzionale di via delle Terme e di visitare i locali della struttura", nel corso di un incontro al quale è annunciata la partecipazione dei deputati regionali Raia, Barbagallo e Di Guardo, oltre al deputato nazionale Berretta.Sul secondo fronte, inve- ce, il segretario comunale Antonio Raciti lamenta alcune mancanze nel servizio di otorinolaringoiatria da poco rimesso in funzione, dopo la chiusura forzata dello scorso marzo dovuta agli interventi di manutenzione dell'impianto idrico: "Viste le dichiarazioni rese dalla commissaria liquidatrice Margherita Ferro in ordine alla attuale funzionalità dei reparti, abbiamo constatato che il servizio specialistico di otorinolaringoiatria in atto non è convenzionato con il Servizio Sanitario Regionale, per cui le visite sono a totale carico dei pazienti; e che in atto non sono attive le relative cure con l’impiego delle acque termali (inalazioni e insufflazioni). Restiamo in attesa di chiarimenti o di eventuali documentate smentite". (*ramu*) La Sicilia 17 luglio 2011 ACIREALE Terme, si paga a «Otorino» il Pd chiede chiarimenti l’occupazione totale o anche solo parziale di corso Italia. Vorremmo ricordare che questi operatori per la stragrande maggioranza sono graditi ospiti nella nostra città e, pertanto, li quando sono determinate da ragioni Sulla protesta, che si è svolta in maniera composta, hanno vigilato poli- glio alla proposta della Giunta nale Irpef «Il servizio specialistico di Otorinolaringoiatria in atto non è convenzionato con il Servizio sanitario regionale, per cui le visite sono a totale carico dei pazienti; e ancora, non sono attive le relative cure con l’impiego delle acque termali, tanto le inalazioni che le insufflazioni». E’ questo il contenuto di una nota del Partito Democratico, diramata per ricordare che resta in attesa di chiarimenti o di eventuali documentate smentite da parte del commissario liquidatore Ferro in relazione alla riapertura del reparto «Otorino». In ordine alla attuale funzionalità dei reparti, constatandone un avvio monco, il segretario del Partito Democratico, Antonio Raciti, ha inviato, inoltre, un’istanza di visione atti e visita locali del centro polifunzionale di via delle Terme, chiedendo anche di prendere visione della documentazione relativa al centro (progetto, documentazione inerente sia l’agibilità dei locali che la cessione di parte di essi ad associazioni private). All’incontro parteciperanno i deputati regionali Concetta Raia, Giovanni Barbagallo e Antonino Di Guardo, oltre al deputato nazionale Giuseppe Berretta. T.G. La Sicilia 18 luglio 2011 Ande, il «Potere alle donne» raccontato dai maschi L’Ande Catania ha chiuso il suo anno sociale con una conferenza-dibattito sul tema: "Potere anche alle donne? A piccoli passi…". Sono intervenuti gli on. Salvo Pogliese (Pdl) e l’on. Giuseppe Berretta (Pd), ha introdotto e guidato gli interventi la presidente Carmen Urso Catanzaro. L’on. Pogliese ha ricordato che l’Italia si colloca al 54° posto mondiale per la partecipazione delle donne alla cosa pubblica e che la percentuale delle donne alla Camera si attesta al 20%. Vi sono stati, però recenti interventi legislativi che fanno sperare in un futuro migliore: la Regione Siciliana ha stabilito (la legge entrerà in vigore il 1° gennaio 2012) che nelle elezioni amministrative vi sia almeno ¼ di donne in lista. L’on. Pogliese ha, inoltre, auspicato la modifica del sistema elettorale e l’introduzione delle primarie nel centro-destra. L’on. Berretta ha sottolineato come nel centro-sinistra vi sia stata sempre attenzione alla presenza femminile che non scende mai al disotto del 40% nelle assemblee del partito. Nel Parlamento nazionale la presenza femminile è veramente modesta e urge una modifica del sistema elettorale che faciliti l’ingresso delle donne in politica. Ma, soprattutto, è necessaria una seria riforma del welfare, che sostenga le donne nel loro impegno sociale ed eviti scelte difficili e dolorose fra maternità, impegni familiari e sociali. I due relatori sottolineano che la scarsa presenza femminile nelle istituzioni è una grave perdita per tutta la società. Le donne, infatti, dati statistici alla mano, sono poco inclini alla corruzione e apportano sempre nell’impegno lavorativo le loro doti di tenacia, pragmatismo, intuito. Interessante e arguto l’intervento dell’on. Enzo Trantino presente in sala, che la presidente ha invitato a partecipare e a rispondere a una domanda provocatoria: "Le donne votano le donne"? Egli ha ricordato la feroce discriminazione femminile nelle civiltà antiche e ha concluso il suo breve intervento con ironico pessimismo sul conseguimento di una reale parità uomo-donna. Presentata raccolta di Giorgio Manganelli La Sicilia 18 luglio 2011 GIARRE Tavola rotonda sulla legge elettorale Una tavola rotonda su "Legge elettorale, schieramenti partitici e partecipazione", si svolgerà oggi presso la Sala Messina, dalle 17.30 alle 20.30. Interverranno gli onorevoli Salvo Andò, Giuseppe Berretta, Roberto Centaro, Giampiero D’Alia, Giovanni Pistorio, Giuseppe Spampinato e Antonino Strano. Ai lavori saranno presenti anche gli ex deputati Salvino Barbagallo, Ciccillo Barbalace, la dott. ssa Carmela Cappa e l’avv. Pierluigi Matta. Modererà il prof. Giuseppe Vecchio. La Sicilia 19 luglio 2011 «Potere alle donne... a piccoli passi» L’Ande Catania ha chiuso il suo anno sociale con una conferenza-dibattito sul tema: "Potere anche alle donne? A piccoli passi…". Sono intervenuti gli on. Salvo Pogliese (Pdl) e l’on. Giuseppe Berretta (Pd), ha introdotto e guidato gli interventi la presidente Carmen Urso Catanzaro. L’on. Pogliese ha ricordato che l’Italia si colloca al 54° posto mondiale per la partecipazione delle donne alla cosa pubblica e che la percentuale delle donne alla Camera si attesta al 20%. Vi sono stati, però recenti interventi legislativi che fanno sperare in un futuro migliore: la Regione Sicilia ha stabilito (la legge entrerà in vigore il 1° gennaio 2012) che nelle elezioni amministrative vi sia almeno ¼ di donne in lista. L’on. Pogliese ha, inoltre, auspicato la modifica del sistema elettorale e l’introduzione delle primarie nel centro-destra. L’on. Berretta ha sottolineato come nel centro-sinistra vi sia stata sempre attenzione alla presenza femminile che non scende mai al disotto del 40% nelle assemblee del partito. Nel Parlamento nazionale la presenza femminile è veramente modesta e urge una modifica del sistema elettorale che faciliti l’ingresso delle donne in politica. Ma, soprattutto, è necessaria una seria riforma del welfare, che sostenga le donne nel loro impegno sociale ed eviti scelte difficili e dolorose fra maternità, impegni familiari e sociali. I due relatori sottolineano che la scarsa presenza femminile nelle istituzioni è una grave perdita per tutta la società. Le donne, infatti, dati statistici alla mano, sono poco inclini alla corruzione e apportano sempre nell’impegno lavorativo le loro doti di tenacia, pragmatismo, intuito. Interessante e arguto l’intervento dell’on. Enzo Trantino presente in sala, che la presiedente ha invitato a partecipare e a rispondere a una domanda provocatoria: "Le donne votano le donne"? Egli ha ricordato la feroce discriminazione femminile nelle civiltà antiche e ha concluso il suo breve intervento con ironico pessimismo sul conseguimento di una reale parità uomo-donna; ciò anche per una generale responsabilità femminile volta a delegare fondamentalmente i ruoli di potere agli uomini. L’incontro si è concluso, da parte dei due relatori e della presidente, con parole di "ostinato" ottimismo, in considerazione dei cambiamenti culturali e politici nella società moderna e con l’invito alle donne ad un maggiore impegno. È seguita una cena sociale sul terrazzo delle Yachting club. La Sicilia 19 luglio 2011 GIARRE. Confronto sulla modifica della legge elettorale Di legge elettorale, schieramenti partitici e partecipazione si è discusso ieri pomeriggio, nel corso di una tavola rotonda pubblica tenutasi nella sala Messina di via Calderai. L’incontro è stato organizzato dalla Libera università della politica, rappresentata dal dott. Giacomo Greco, dalla fondazione «Nuovo Mezzogiorno», rappresentata dall’on. Ciccillo Barbalace, e dall’associazione culturale «Territorio, arte, cultura», rappresentata dall’on. Salvino Barbagallo che ha spiegato: «questa iniziativa vuole essere un "input" per cambiare la legge elettorale reinserendo la preferenza per il candidato. Il cittadino deve votare per un partito o per una coalizione con un dato programma ma deve potere indicare, in maniera inequivocabile, il soggetto che dovrà portare avanti quel programma stesso. Un popolo – conclude – è sovrano e libero quando può eleggere i propri rappresentanti». Ospite della tavola rotonda l’associazione «Un’altra storia», rappresentata da Carmela Cappa. All’incontro, moderato dal prof. Giuseppe Vecchio, sono stati invitati a partecipare politici, deputati e senatori di tutti gli schieramenti. Presenti, tra gli altri, l’on.Giuseppe Berretta, il senatore Giovanni Pistorio, il sen.Gianpiero D’Alia e l’on. Salvo Andò, preside dell’Università Kore di Enna che ha sottolineato: «trovo molto interessante questa discussione pubblica sulla legge elettorale e sull’ipotesi di referendum. Mi sembra che in Italia ci sia un risveglio di passione politica e voglia di partecipazione, testimoniato dal successo referendario. Questo – aggiunge - è un momento opportuno per parlare di riforme che abbiano una spinta dal basso. Il punto è trovare efficaci forme di partecipazione che possano rivitalizzare le istituzioni rappresentative che hanno subito la mortificazione delle liste bloccate». MARIA GABRIELLA LEONARDI CALATABIANO. Visita di Sgarbi al castello arabo-normanno La Sicilia 29 luglio 2011 I deputati Pd su Micron-StM: «Intervenga il Ministero» Gli intrecci societari tra StMicroelectronics e Micron Technology e le preoccupazioni dei 350 lavoratori catanesi di quest’ultima società per il rischio di esuberi sono al centro di un’iniziativa parlamentare del Pd rivolta al ministero dello Sviluppo Economico. Il deputato catanese del Pd, Giuseppe Berretta, ha presentato un’interrogazione al ministro Paolo Romani assieme al parlamentare Ludovico Vico, sottoscritta da Giovanni Burtone e Marilena Samperi, chiedendo la convocazione urgente di un tavolo istituzionale con le aziende, in cui si chiarisca anche il piano industriale della Micron. L’atto parlamentare, sollecitato dai lavoratori, intende portare all’attenzione del ministero i possibili problemi di esuberi all’interno di Micron e chiedere maggiore chiarezza da parte della StM «che, per i forti finanziamenti pubblici di cui ha usufruito negli anni, per la propria natura pubblica e per i risvolti sociali che le proprie strategie possono comportare per il territorio - si legge nell’interrogazione - deve improntare la propria gestione a comportamenti responsabili, prevedendo investimenti da garantire la continuità operativa sul territorio». I deputati ricostruiscono le complesse vicende societarie che hanno portato alle attuali preoccupazioni, iniziate nel 2000 con la costruzione del modulo M6. «Dal 2007 in poi una serie di cessioni di quote societarie e inversioni di tendenza» sottolinea Berretta. «3SUN sta assumendo personale così come StMicroelectronics, mentre i dipendenti Micron, temono per il futuro». Scuola/concorso per presidi, Berretta: “Non riconosciuti i diritti dei candidati disabili. Integrare il bando di concorso per evitare un'ingiustizia” In Sicilia saranno reclutati 237 dirigenti scolastici, 2.386 in tutta Italia. Presentata un'interpellanza al ministro Gelmini di Giuseppe Berretta, pubblicato il 1 agosto 2011 , 120 letture “C'è il rischio concreto che il concorso bandito il 15 luglio scorso per la selezione di dirigenti scolastici possa svantaggiare in maniera palese le persone con disabilità, alle quali sono riconosciuti dei diritti certificati da leggi-quadro importantissime come la 104 del '92, che non vengono però presi in considerazione dal ministero dell'Istruzione”. La denuncia arriva dal deputato catanese del Partito Democratico, Giuseppe Berretta, e riguarda il concorso per titoli ed esami pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 15 luglio scorso per il reclutamento di dirigenti scolastici per le scuole di ogni ordine e grado. In tutta Italia si prevede il reclutamento di 2 mila 386 dirigenti scolastici, mentre solo in Sicilia i posti messi a concorso sono 237. La denuncia del parlamentare dei Democratici riguarda i diritti riconosciuti ai candidati portatori di handicap di usufruire di alcuni vantaggi: “Nel bando di concorso viene sì riconosciuta ai candidati disabili la possibilità di svolgere le prove di esame con l'aiuto degli ausili necessari, come stabilito dalla legge 104 del 1992 – sottolinea Berretta – Ma, al contrario, non si fa menzione di quanto ulteriormente disposto dagli articoli 20 e 21 della stessa legge quadro sulla disabilità, la 104 appunto, secondo cui i candidati portatori di handicap hanno anche il diritto di usufruire di tempi aggiuntivi eventualmente necessari durante la prova d'esame, oltre che il diritto alla scelta prioritaria della sede presso cui svolgere l'incarico”. “Così com'è, il bando di concorso è una vera ingiustizia nei confronti di quei candidati a cui le leggi italiane hanno garantito dei diritti più che legittimi, fondati sul buonsenso” conclude Berretta, che sulla vicenda ha presentato un'interpellanza parlamentare al ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini. Nell'interpellanza, l'esponente del Pd ha chiesto di integrare il bando di concorso “prevedendo per i candidati con disabilità lo svolgimento delle prove concorsuali avvalendosi anche dei tempi aggiuntivi eventualmente necessari in relazione allo specifico handicap, oltre che il diritto alla scelta prioritaria tra le sedi disponibili”. La Sicilia 2 agosto 2011 CONCORSO PER I PRESIDI Berretta (Pd): «Svantaggiati i candidati disabili occorre integrare il bando evitando ingiustizie» «C’è il rischio concreto che il concorso bandito il 15 luglio scorso per la selezione di dirigenti scolastici possa svantaggiare in maniera palese le persone con disabilità, alle quali sono riconosciuti dei diritti certificati da leggi-quadro importantissime come la 104 del ’92, che non vengono però presi in considerazione dal ministero dell’Istruzione». La denuncia arriva dal deputato catanese del Partito Democratico, Giuseppe Berretta, e riguarda il concorso per titoli ed esami pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 15 luglio scorso per il reclutamento di dirigenti scolastici per le scuole di ogni ordine e grado. In tutta Italia si prevede il reclutamento di 2.386 dirigenti scolastici, mentre solo in Sicilia i posti messi a concorso sono 237. La denuncia del parlamentare dei Democratici riguarda i diritti riconosciuti ai candidati portatori di handicap di poter usufruire di alcuni vantaggi: «Nel bando di concorso viene sì riconosciuta ai candidati disabili la possibilità di svolgere le prove di esame con l’aiuto degli ausili necessari, come stabilito dalla legge 104 del 1992 – sottolinea Berretta – Ma, al contrario, non si fa menzione di quanto ulteriormente disposto dagli articoli 20 e 21 della stessa legge quadro sulla disabilità, la 104 appunto, secondo cui i candidati portatori di handicap hanno anche il diritto di usufruire di tempi aggiuntivi eventualmente necessari durante la prova d’esame, oltre che il diritto alla scelta prioritaria della sede presso cui svolgere l’incarico». «Così com’è - spiega il deputato - il bando di concorso è una vera ingiustizia nei confronti di quei candidati a cui le leggi italiane hanno garantito dei diritti più che legittimi, fondati sul buonsenso». Il deputato ha quindi ritenuto opportuno, in merito alla vicenda, presentare un’interpellanza parlamentare diretta al ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, chiedendo di integrare il bando di concorso in maniera tale da prevedere «per i candidati con disabilità lo svolgimento delle prove concorsuali avvalendosi anche dei tempi aggiuntivi eventualmente necessari in relazione allo specifico handicap, oltre che il diritto alla scelta prioritaria tra le sedi disponibili» ed evitare in tal modo il perpetrarsi di un’ingiustizia già annunciata in partenza che rischierebbe di invalidare l’intero iter concorsuale. D. S. La Sicilia 4 agosto 2011 al terzo piano molizione a Mazara del Vallo cio quando, attorno alle 13, probabilmente per il cedimento di un soffitto, il mezzo è rovinato al te il tragitto verso l’ospedale Abele Ajello di ACIREALE Assemblea degli iscritti al Partito democratico Si è svolta l’assemblea degli iscritti al Partito Democratico di Acireale, riunitasi nei giorni scorsi alla presenza del segretario provinciale Luca Spataro e dell’on. Giuseppe Berretta. All’ordine del giorno il recente scioglimento del gruppo consiliare. «L’assemblea ha preso atto - si legge in una nota del segretario Antonio Raciti - della volontà dei consiglieri comunali Giuseppe Cicala e Nando Ardita, di procedere nella attività consiliare in stretta relazione con il Circolo acese del Partito democratico, pur nel rispetto delle proprie prerogative istituzionali., sviluppando l’iniziativa politica ed amministrativa secondo il mandato ricevuto dal Partito».