La Cosa 1 - Teatro Sotterraneo
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La Cosa 1 - Teatro Sotterraneo
La Cosa 1 Villa Daniele Testo adottato dalla produzione 2008 di Teatro Sotterraneo “La Cosa 1” produzione Teatro Sotterraneo/Fies Factory One coproduzione Centrale FIES, Fondazione Pontedera Teatro – 4 Cantieri per Fabbrica Europa, festival Armunia Costa degli Etruschi, festival es.terni 2008 – progetto Dimora Fragile Prima Nazionale: 20 e 21 maggio 2008 Festival Fabbrica Europa, Stazione Leopolda – Firenze La Cosa 1 _ PARLATO produzione 2008 Teatro Sotterraneo Si consente la riproduzione parziale o totale dell'opera e la sua diffusione per via telematica. purché non a scopi commerciali e a condizione che questa dicitura sia riprodotta 2 LA COSA 1 _ PARLATO Autore _ Daniele Villa La Cosa 1 _ infanzia infelice La mia è stata un’infanzia infelice. Da neonato mi hanno abbandonato in un cassonetto. Una signora mi ha ritrovato e mi ha riabbandonato due cassonetti più in là. Però ha chiamato la polizia. Mi ha adottato una famiglia molto ricca che poi mi ha restituito quasi subito, e ha preso un cane. Poi mi hanno affidato a un’altra famiglia. Il padre mi picchiava, poi anche la madre mi picchiava e poi mi picchiava il nonno e poi anche la nonna che se non ce la faceva chiamava il nonno che mi picchiava anche per la nonna: sono vissuti molto a lungo tutti e due. Il mio amico invisibile era cattivo e mi offendeva pesantemente. Sono finito in collegio. Ci picchiavano, in collegio. Ci sodomizzavano, in collegio. Credevano che fossi ritardato e non mi facevano nemmeno leggere né parlare. Mi hanno fatto curare da un sacco di psichiatri che mi hanno fatto l’elettroshock e una volta sono morto ma poi alla fine sono diventato normale. Però una volta ai giardini pubblici ho toccato una siringa e sono diventato drogato. La mia casa è crollata con un terremoto e tutt’ora vivo in un container. Di eternit. E non so ancora che conseguenze questo abbia prodotto sul mio corpo. Sono vergine. La Cosa 1 _ test dell’identità 1. Nome, cognome, titolo di studio, segno zodiacale 2. Sei mai scappato di casa? qualche volta spesso mai non ricordo adesso 3. Hai una storia stabile [da minimo 90 giorni inclusi festivi]? sì no 4. Se sì di che natura eterosessuale omosessuale zoosessuale 5. Panettone o pandoro? panettone pandoro 6. Hai mai desiderato la morte di uno dei tuoi familiari qualche volta spesso mai non ricordo preferisco non rispondere 7. Che rapporti hai avuto con i tuoi insegnanti? pessimi difficili buoni ottimi sono analfabeta la mia scuola è la strada 8. Il tuo migliore amico è ferito in modo grave. Per salvarlo devi mettere a repentaglio la tua vita. Che fai? lo aiuto lo abbandono lo chiedo a lui mi abbandono lì con lui lo finisco per non farlo soffrire 9. Quando attraversi un ponte pensi mai all’ipotesi di buttarti di sotto? qualche volta spesso mai solo se c’è un fiume una volta l’ho fatto ma sono sopravvissuto ed eccomi qua 10. Hai mai visto un lavoro di Teatro Sotterraneo mai alcuni molti tutto: produzioni, corti teatrali, site-specific, scarico documenti dal loro sito e sono iscritto alla mailing list solo questo spettacolo 11. Sta per accadere La Fine del Mondo. Cosa fai? prego per i miei peccati lascio qualcosa in memoria di me sto con le persone a cui voglio più bene mangio popcorn mi convinco che andrà tutto bene saccheggio negozi di Hi-Fi guardo la tv 12. Quanto hai risposto sinceramente alle domande del presente questionario [indicare da 1 a 10]?. La Cosa 1 _ Dichiarazione d’amore fra sconosciuti [semplice] - Ciao. Ti ho vista alla festa. Che ballavi. Passeggiamo? - Dove? - Di là. (pausa) Sei bellissima (p). Chissà in quanti te lo diranno che sei bellissima, eh?! (p) Sai.. è difficile… aspetta. Devo dirti delle cose ma è complicato. Passeggiamo anche di là? Volevo dirti… che ti amo e… non so, che ne pensi? Perché non è che ho molto altro da aggiungere, cioè ti amo e così. Volevo dirti delle cose belle, importanti, ma poi, insomma… La Cosa 1 _ PARLATO produzione 2008 Teatro Sotterraneo Si consente la riproduzione parziale o totale dell'opera e la sua diffusione per via telematica. purché non a scopi commerciali e a condizione che questa dicitura sia riprodotta 3 ci sediamo? (p). Ecco, direi che è tutto (p). Allora, vado. Vado e… il mio numero ce l’hai. Io il tuo no (p). E quindi vado e… tanto ci sentiamo, no?! Ci sentiamo. Va bene. Vado. Ciao. La Cosa 1 _ Dichiarazione d’amore [complesso] Ciao. Io ti amo. Lo so. Lo so da sempre. Come i neonati sanno di dover camminare prima o poi, e ci provano, e cadono anche (p). Ti volevo dire che mi piace tantissimo guardarti mentre pensi, indaffaratissima, passi da un stanza all’altra e poi ti blocchi e guardi un punto fisso e magari stai solo cercando di ricordare perchè sei andata in quella stanza ma tutto il tuo corpo è teso a pensare, è come un principio d’energia che sta per esplodere – a volte penso che quel principio mi potrebbe assorbire. Andrebbe proprio bene che ci scomparissi dentro. (repentino) Invece a volte penso al tuo corpo morto, spento, senza questa energia e immagino di tenerti tra le braccia, tu che stai inerte, cascante, e io che non ho più niente, ma proprio più niente, e rimarrò lì in ginocchio in eterno amore mio, tenendoti stretta, senza poter mai più diventare niente, solo a sorreggere il tuo cadavere, con le ere che passano, il pianeta che si consuma e diventa deserto, il sole che inghiotte tutto poi si spegne e poi riesplode e tutto ricomincia da capo ma lo stesso per me non c’è nulla, assolutamente nulla dopo di te – scusa. Messa così è anche un po’ preoccupante ma ti dico questa cosa perché è davvero mia e l’ho sempre saputo e so che quando gattonavo con addosso un pigiamino della Chicco stavo venendo da te. La Cosa 1 _ dichiarazioni giapponese Dichiarazione + schiaffo - Ho capito, sai. Ho capito. Non sono stupido. Ti ho vista con quello. E ho visto come mi guardi. So cosa pensi. Ti faccio pena. Ma non hai il diritto di pensare così. Ho aspettato mesi solo per poterti rivedere. Ho viaggiato per migliaia di kilometri. Ho attraversato gli oceani dal Giappone a qui con un solo pensiero: rivederti e farti mia. Mia. E quando arrivo tu mi ridi in faccia. Non dire di no, tu mi ridi in faccia. Anche se non ridi io so che stai ridendo di me. Dentro. Sei crudele. (pausa) Tu umili il mio amore, così. - (non capisce la frase) Umili il mio…? - Tu umili il mio amore, così. E io non capisco. Io ti amo. Io ti amo più di ogni cosa. Io ti amo nonostante tutto. Dimmi cosa devo fare! Dimmi cosa devo fare! C’è qualcosa che posso fare? Non mi degni nemmeno di una risposta. Non meriti tutto questo. Tu non mi meriti. Adesso basta, è finita (si alza e le dà uno schiaffo). Dichiarazione + serenata Scusami. Scusami davvero. Sono tornato per dirti che mi dispiace. È il mio amore per te che mi fa perdere il controllo. Ma continuerò ad amarti, e farò tutto ciò che posso pur di conquistarti (si alza e si inginocchia davanti a lei). Guarda che tramonto! Serenata La Cosa 1 _ Dichiarazione d’amore in lettera Ciao. Ti scrivo questa lettera perché è più facile scrivere certe cose che dirle. Secondo me. Questa è la milionesima lettera che scrivo ma tutte le altre stanno accart/ Sara – Raccarto… cosa c’è scritto qui?] Claudio – Racca… Accartocciate/ Sara – Accartocciate sulla mia scrivania. (a Iacopo) Accartocciate? Mh. Accartocciate… Insomma. Ci siamo visti spesso in quest’ultimo periodo. È un caso? No. Secondo me no. [Ora ho capito che cosa vuol/cancellato]. Ho capito questa cosa e che l’hai capita anche tu. [Claudio aggiunge ‘credo’] Ecco. Io sono sorpreso, tu no?! Credo che ormai tu abbia capito. Potrebbe essere La Cosa 1 _ PARLATO produzione 2008 Teatro Sotterraneo Si consente la riproduzione parziale o totale dell'opera e la sua diffusione per via telematica. purché non a scopi commerciali e a condizione che questa dicitura sia riprodotta 4 bellissimo. Pensaci. Un bacio… Claudio – Qui di lato: Un bacio e a prestissimo. Tuo, Iacopo. La Cosa 1 _ Lista mortuaria di Sara a Matteo Iacopo. Devo dirti una cosa. …Iacopo … tuo padre. Tua madre. Le tue due sorelle. Tuo zio. E tuo cugino. Tua nonna. Franco. Francesca. La tua maestra delle elementari. Il tuo barbiere di fiducia. La tata. Takeshi (anche lui)… I tuoi vicini di casa. Il polpetta. Il tuo bambino adottato a distanza. La famiglia Innocenti: Ester, Marco, Luca, Marina e la piccola Lidia (pacca sulla spalla). Il tuo personal trainer. Il barista del Bar Mario. Mario. Mariateresa. Il tuo cane. Il tuo migliore amico d’infanzia. Sonia. Il pescivendolo all’angolo. La tua squadra di calcetto. Tutta. L’allenatore, anche. E Biscotto, ti ricordi? Anche lui. Paola, la Paolina (pacca sulla spalla). Il lavavetri simpatico del semaforo sotto casa tua. Tua figlia… La Cosa 1 _ Messaggio su supporto Ciao. Sono io. Non so dove sei e non posso venirti a cercare. Ti volevo parlare un’ultima volta. Non so cosa sta succedendo ma potrebbe essere la fine di tutto. Io ti aspetto. Prendo con me tutto quello che riesco a trasportare. Ti volevo ringraziare per tutto quello che hai fatto. E ricordati la cosa che ti ho detto: lo penso veramente. (pausa) Lascio questo nastro. Perchè rimanga almeno una cosa. Chiunque trovi / [interrotto] La Cosa 1 _ PARLATO produzione 2008 Teatro Sotterraneo Si consente la riproduzione parziale o totale dell'opera e la sua diffusione per via telematica. purché non a scopi commerciali e a condizione che questa dicitura sia riprodotta