MEDICO DI MEDICINA GENERALE E MANAGEMENT DEI

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MEDICO DI MEDICINA GENERALE E MANAGEMENT DEI
MEDICO DI MEDICINA
GENERALE E
MANAGEMENT DEI
PROBLEMI ALCOL
CORRELATI
Dr. Pedroni Massimo
Medico di Medicina Generale Distretto di Scandiano
REGGIO EMILIA 13 MARZO 2013
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EQUIVOCO ALCOL
ALIMENTO
SOST. PSICOATTIVA
.Disagio fisico
.Disagio relazionale
.Disagio sociale
.Benessere
.Piacere
.Successo
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I numeri dell’alcol in Italia
Il 75% della popolazione beve alcolici
Elevate differenze di genere: l’ 81,1% degli uomini e il 56,4% tra le donne
di eta’ tra i 25 e i 64 anni
Il 15-20% della popolazione totale sono forti bevitori
CRITICITA’
In Italia di inizia a bere a 11-12 anni; nell’Unione Europea a 14,5 anni
(dati del Centro Ricerca sull’alcol dell’OMS-Roma)
30.000 morti/anno causati dall’alcol
Gli astemi sono in costante diminuzione
Utilità
Utilità di interventi di prevenzione primaria (OMS, PSN, Leggi regionali
regionali)
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ESISTE UNA STRETTA
CORRELAZIONE TRA CONSUMO DI
ALCOL E OLTRE 60 TIPI DI
PATOLOGIE COMPRESE QUELLE
CORRELATE AGLI INCIDENTI
AUTOMOBILISTICI
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E’ IMPORTANTE SOSTENERE AZIONI DI
PREVENZIONE
Ma quale ruolo svolge il MMG nella
gestione delle patologie alcol correlate
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FUNZIONI DEL MMG
efficacia del “consiglio breve“
CARATTERISTICHE
Vive nella stessa comunità
del paziente
Incontra tutti i membri della
famiglia
Incontra più volte nel tempo il suo assistito
Lo segue in tutti gli eventi
della sua salute
Immediatezza nei rapporti
con gli utenti
LIMITI
Poco tempo disponibile
Intoppi burocratici
Influenza dello stile di vita
del medico
Mancanza di una formazione
universitaria mirata
Cultura dominante del bere
con “bassa soglia di allarme
sociale”
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ALCOL E MEDICINA GENERALE
Su 1000 assistiti di un MMG, oltre il 10%
ha difficoltà con l’alcol
Solo 1 su 10 è conosciuto dal MMG
Difficoltà di diagnosi
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DIAGNOSI
Indicatori fisici: molte visite per disturbi minori e disturbi
gastrointestinali; ipertensione arteriosa; sovrappeso; tremori
mattutini; alito alcolico.
Indicatori psicologici: ansia e/o depressione; aggressività;
Pensiero confuso; amnesie; difficoltà di concentrazione.
Indicatori sociali: difficoltà sul lavoro; deteriora-mento dell’ igiene
personale; conflitti famigliari; reati; frequenti incidenti
automobilistici e/o sul lavoro.
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COSA PUO’ FARE IL MMG ?
1. Identificare / approcciare il problema
2. Valutare la situazione e registrare in cartella
3.Verifica breve della disponibilità a parlare del problema
4. Paziente disponibile: approfondire l’anamnesi
5. Valutare il rischio ed agire
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1
IDENTIFICAZIONE / APPROCCIO
CORRETTO AL PROBLEMA
Non essere accusatorio
Evitare domande dirette sull’alcol
Prestare attenzione al paziente
Osservare le reazioni del paziente
Usare parole semplici e comprensibili
Non giudicare né commiserare
Essere molto chiari sul segreto prof.
Evitare ogni pregiudizio
Ha mai pensato di dover
smettere o di bere meno ?
NORME PER IL COLLOQUIO
TEST CAGE
(da Gentile e Cibin 1993 mod.)
Le è mai successo di sentirsi
irritato perché qualcuno le ha
detto di bere meno ?
Si è mai sentito in colpa o in
imbarazzo a causa del suo
bere ?
Si è mai svegliato al mattino
con la voglia di bere qualcosa
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di alcolico ?
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VALUTAZIONE DELLA SITUAZIONE ATTUALE
REGISTRAZIONE IN CARTELLA
QUESTIONARIO DELLA SALUTE
( DOMANDE DA PORRE AL PAZIENTE PER QUANTIFICARE IL SUO BERE )
Ecco alcune domande riguardanti comportamenti che
puoi assumere e che possono influire sul tuo
stato di salute
Negli ultimi tre mesi in media per quanti giorni alla
settimana hai bevuto una bevanda alcolica?.........N°
.
In media, nel giorno in cui consumi bevande alcoliche,
quanti bicchieri / lattine bevi?
Birra ( lattina 330 ml)……. ……………………….….N°
Dieta
Negli ultimi tre mesi sei stato a dieta per perdere peso?
SI
NO
Se sì quanti chili hai programmato di perdere? Kg……..
Vino e/o aperitivi ( bicchieri 120 ml………………..N°
Superalcolici (bicchierini di grappa, whisky,brandy) 40 ml
…..N°
Attivita’ fisica
Negli ultimi tre mesi hai svolto attivita’ fisica per
raggiungere o mantener la forma ?
SI
NO
Se SI per quanti giorni alla settimana hai svolto attivita’
fisica ?
N°……………
Fumo
Negli ultimi tre mesi hai fumato qualche sigaretta?
SI
NO
Se sì in media quante sigarette hai fumato al giorno?
N°………… ..
Bere
Salute
Sei preoccupato rispetto ad alcune delle seguenti
questioni?
per il tuo peso……………………………..O
per la tua forma fisica…………………… O
per la tua abitudine al bere……………….O
per la tua abitudine al fumo………………O
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1 UNITA’ ALCOLICA
=
1 GRAMMO DI ALCOL =
12 GRAMMI DI ALCOL
7 Kcal
Birra media :
5°
una lattina da 330 ml
Vino :
12°
un bicchiere da 120 ml
Aperitivo:
18°
un bicchiere 80 ml
Cocktail alcolico: 36°
un bicchiere 40 ml
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RISCHIO CORRELATO AL CONSUMO DI
ALCOL SETTIMANALE
BASSO RISCHIO:
UOMINI : < 21 u.
DONNE : < 14 u.
Assunzione distribuita durante la settimana; due-tre giorni senz’alcol
Categorie a rischio: gravide ; assunzione di farmaci; autisti; lavoratori di precisione; ragazzi e
adolescenti; pazienti”psichiatrici”; precarie condizioni di salute.
ALTO RISCHIO ( Allarme
UOMINI : >21 U
DONNE : >14 u
E’ un’assunzione pericolosa che può comportare alcol dipendenza.
per la salute )
GRAVE DANNO PER LA SALUTE:
UOMINI : >50 u.
DONNE: >35 u.
L’alcol danneggia le condizioni fisiche, il lavoro, i rapporti sociali e famigliari
( da Wallace 1985)
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RISCHIO CORRELATO AL CONSUMO DI
ALCOL
CONSUMO DI ALCOL A RISCHIO:
forti consumatori di alcol e/o consumatori di alcol fuori pasto e/o binge
FORTI CONSUMATORI DI ALCOL:
uomo che ha consumato in media 3 o piu’ unità alcoliche nelle occasioni in cui ha
bevuto oppure donna che ne consuma 2 o piu’
CONSUMATORI DI ALCOL FUORI PASTO
Chi consuma alcol prevalentemente o solo fuori pasto
CONSUMATORI BINGE
uomo che ha consumato 5 o piu’ unità alcoliche in unica occasione o donna che
ne ha consumato 4 o più
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3
VERIFICARE LA DISPONIBILITA
DEL PAZIENTE
Che ruolo ritiene che abbia il consumo di bevande
alcoliche sui disturbi che mi riferisce ?
Mi chiedo come si sente in relazione al consumo di
alcolici
Sarebbe disposto ad approfondire con me questa
situazione e discutere di questo comportamento?
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VALUTARE LE RISORSE DEL PAZIENTE
PER SCEGLIERE LE STRATEGIE IDONEE
( approfondire l’ anamnesi )
Valutare il profilo clinico tossicologico
Identificare la motivazione al cambiamento
Valutare i fattori prognostici: ambientali, psicologici,
famigliari, sociali.
Valutare le risorse disponibili: persone, famiglia, amici,
gruppo.
Collaborare con gli specialisti, i Centri, i Gruppi e con
tutte le risorse della “rete alcologica”
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5 VALUTAZIONE DEL RISCHIO - AZIONE
PAZIENTE A BASSO RISCHIO
Non ha problemi fisici/psicologici importanti
E’ socialmente integrato
Non ha sviluppato dipendenza
Beve da meno di 5 anni
Appartiene a gruppi a rischio: uso di farmaci, gravida, malattie
croniche
AZIONE: consegna di materiale informativo; colloquio
motivazionale col paziente ( ascoltare e discutere: difficolta’
preoccupazioni benefici dello smettere)
PROPOSTA: Alcune settimane di astinenza (5-6)
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5 VALUTAZIONE DEL RISCHIO - AZIONE
PAZIENTE AD ALTO RISCHIO
Problemi fisici e psichici in atto; socialmente emarginato; beve da piu’
di 5 anni; c’è dipendenza; uso anche altre sostanze; Altri famigliari
bevono
AZIONE: Consegna materiale informativo; Infomazione sulla necessita’
dello smettere, Colloquio motivazionale con la famiglia ; valutazione dei
danni e della difficoltà dello smettere; Invio a aSERT , conoscenza dei
gruppi di autoaiuto
EVENTUALE PROPOSTA: Invio a SERT; gruppi di autoaiuto
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DISTRIBUZIONE DEI BEVITORI PROBLEMATICI
TRA GLI ASSISTITI DI UN MMG
Forti bevitori
0 0 0 0
Bevitori moderati
0
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0
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0
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Astemi
0 0 0 0
0
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0
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( Tratto da Chick 1993)
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Gruppi ad alto rischio rispetto
al consumo di alcolici
Gravide
Uso di psicofarmaci
Età <18 anni e >60anni
Militari
Medici
Extracomunitari;
minoranze emarginate.
Guidatori di autoveicoli
e/o macchine operatrici.
Turbe psichiche
Presenza di ipertensione,
diabete, epatopatie
croniche
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FELICE DI NON BERE
Ricerca/intervento per l’individuazione di soggetti
con patologie e problematiche alcol correlate
nell’ambito del Servizio di Medicina di Base.
Conclusioni: 1) Sproporzione tra pazienti a rischio
alcol e pazienti seguiti dai servizi. 2) Confermata
l’importanza del MMG nel riconoscimento precoce del
paziente a rischio. 3) Non c’è atteggiamento critico per
il bere eccessivo che, al contrario, è ritenuto
“normale”.
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LE URGENZE ALCOL CORRELATE
INTOSSICAZIONE ALCOLICA ACUTA
SINDROME DA ASTINENZA
ALLUCINOSI ALCOLICA
DELIRIUM TREMENS
CONVULSIONI
ALTERAZIONI PSICHICHE ACUTE
SINDROME DI WERNIKE
PANCREATITE ACUTA
EMORRAGIE
ARITMIE CARDIACHE
IL MMG DEVE SAPER RICONOSCERE LE FASI INIZIALI DELLE
URGENZE IN AMBULATORIO E A DOMICILIO PER UNA GESTIONE
OPERATIVA DI TALI PROCESSI DI CURA
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LA RICADUTA
Mantenere alta la motivazione all’astinenza in
situazioni di particolare vulnerabilità
Rinforzare “l’alleanza terapeutica” con il paziente e
con i famigliari
Cogliere i segni diretti e indiretti indicativi per una
possibile ricaduta
Acquisire conoscenze e competenze sull’uso dei
farmaci anti-craving, anti astinenziali e avversivanti
e sui farmaci per l’intossicazione acuta
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LA FAMIGLIA
Spesso sono i famigliari a rivolgersi al medico.
Evidenziano sentimenti di vergogna, rabbia, paura.
Sono impreparati a far fronte al problema del loro
congiunto.
Hanno bisogno di informazioni sulle malattie e di capire
come proporsi come aiuto.
La famiglia E’ UNA RISORSA e va supportata dal MMG e
da specialisti ( psicologi - ass.sociali)
E’ sempre necessario il consenso del paziente per agire
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CERTIFICAZIONI
Caccia; porto d’ armi; inabilità temporanea al lavoro;
Patente; Giustificazione per l’assenza in sedi giuridiche.
( udienze, interrogatori ecc.)
Possibile crisi del rapporto di fiducia medico / paziente
Trasformare questo momento critico in una opportunità
costruttiva offrendo al paziente un idoneo percorso
terapeutico e stimolando una sua assunzione di
responsabilità.
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RETE ALCOLOGICA
CRITICITA’
Interventi nati da singole iniziative.
Mancanza di coordinamento nei vari interventi.
Scarsa comunicazione tra i vari operatori
Conflitti e deleghe.
Sovrapposizione di interventi con dispendio di risorse.
Non ci sono momenti di confronto e verifica tra gli
operatori.
Tutto questo penalizza l’efficacia terapeutica degli
interventi svolti da ogni singolo operatore.
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OBIETTIVI
Realizzare una efficace “rete multidisciplinare”
Collaborazione e sinergia tra i vari operatori per
aumentare l’efficacia dell’ intervento e le probabilita’
di un successo duraturo nel tempo.
Il MMG può coordinare i vari interventi modulandoli in
base alle necessità del paziente e della famiglia
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Il Piccolo Principe
…….Il pianeta appresso era abitato da un ubriacone.
Questa visita fu molto breve, ma immerse il piccolo principe in una
grande malinconia.
“ Che cosa fai ?” chiese all’ubriacone che stava in silenzio davanti a
una collezione di bottiglie vuote e a una collezione di bottiglie
piene.
“Bevo”, rispose, in tono lugubre, l’ubriacone.
“Perché bevi ?” domandò il piccolo principe.
“ Per dimenticare”, rispose l’ubriacone.
“ Per dimenticare che cosa ?” s’informò il piccolo principe che
cominciava già a compiangerlo.
“ Per dimenticare che ho vergogna” confessò l’ubriacone
abbassando la testa.
“ Vergogna di che ? “ insistette il piccolo principe che desiderava
soccorrerlo.
“ Vergogna di bere !” e l’ubriacone si chiuse in un silenzio
definitivo.
Il piccolo principe se ne andò perplesso.
I grandi, decisamente, sono molto, molto bizzarri, si disse durante
il viaggio.
Da “ Il Piccolo Principe” di Antoine de Saint-Exupéry
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BIBLIOGRAFIA
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