Buon giorno! Sono felice di vedervi tutti e ringrazio per la possibilità

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Buon giorno! Sono felice di vedervi tutti e ringrazio per la possibilità
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Buon giorno!
Sono felice di vedervi tutti e ringrazio per la possibilità di partecipare a
questo convegno di una grande famiglia - quella della fondazione Aiutiamoli
a vivere. Vi porto i saluti anche dalle ragazze che lavorano nell’ufficio di
Minsk.
Io nel mio intervento oggi parlo dell’accoglienza terapeutica degli
ultimi anni, dei lati positivi e dei problemi che si sono verificati.
Prima di parlare dei problemi volevo ringraziarvi del grosso lavoro che
fate per far venire i bambini bielorussi in tutti questi anni superando tutte le
difficoltà che di tanto in tanto si presentano, e non solo per farli venire ma
soprattutto per organizzare il loro soggiorno in Italia. Le interpreti dopo il
rientro del gruppo che accompagnano devono fare una relazione dettagliata,
dove descrivono tutte le attività che hanno fatto, i problemi e difficoltà che si
sono verificati, e le relazioni che si sono create con il comitato e le famiglie
durante il mese in Italia. Ce la portano in ufficio e ci raccontano la loro
esperienza. Quest’anno le interpreti tornano contente, sorridenti, con gli occhi
che brillano, sono state tutte a Milano EXPO, al mare, in montagna.
Lo scopo del soggiorno dei bambini è una vacanza terapeutica e mi fa
piacere che molti comitati organizzano le visite pediatriche e nel caso di
necessità – specialistiche, la piscina tutte le settimane, le gite al mare, in
montagna, le iniziative sportive che sicuramente portano dei benefici alla
salute dei bambini. Al mare poi molti comitati portano i bambini per qualche
giorno fino a una settimana! Quasi tutti i comitati organizzano per i bambini
le gite nelle città, le visite ai musei o parchi che sicuramente allargano i loro
orizzonti, li arricchiscono di esperienze. Mi fa piacere che vengono coinvolte
le scuole italiane, che vengono organizzate le lezioni e diverse iniziative
insieme con i bambini italiani. Ma purtroppo ci sono i casi (sono pochi ma ci
sono) quando i bambini bielorussi vanno a scuola di sabato quando i bambini
itliani stanno tutti a casa, o sono sistemati negli oratori, dove stanno dalla
mattina alla sera, sono isolati, non vengono organizzate le iniziative di nessun
tipo, e secondo noi non c’è niente di positivo in queste accoglienze.
Quest’anno 2015 il Dipartimento delle attività umanitarie ha dichiarato
l’anno di sicurezza dei bambini durante le vacanze terapeutiche. Attualmente
“Pianeta dei bambini” viene ispezionata dal Dipartimento.
E per questo vorrei ricordarvi ancora, come faccio in tutte le riunioni
con le accompagnatrici, che prima di una qualsiasi gita, o viaggio, o piscina
bisogna parlare con i bambini sulle misure di sicurezza, spiegando come
bisogna comportarsi in diverse situazioni (sull’autobus, al mare, in montagna,
in città ecc.) e che bisogna avere con se la cassetta di pronto soccorso. Noi
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mandiamo via mail e consegniamo in mano alle nostre accompagnatrici le
istruzioni con le misure di sicurezza e di pronto soccorso. Anche quest’anno
la nostra associazione è “prima” per il numero di traumi dei bambini durante
il periodo di vacanza terapeutica in Italia. Mi potete dire che sono i
bambini… che succede anche in Bielorussia… che accogliamo tanti
bambini… che altre associazioni nascondono i casi simili… (e lo diciamo
anche noi per giustificarci), ma dobbiamo essere consapevoli che assumiamo
la responsabilità e dobbiamo essere al massimo attenti e preparati per evitare
le situazioni di pericolo che possono portare il bambino ad un incidente.
In questo senso sono importanti le visite delle accompagnatrici nelle
famiglie che ospitano i bambini (è obbligatorio per i bambini che vengono
per la prima volta). E molti comitati le organizzano, ma ci sono i casi quando
anche dopo la richiesta dell’interprete, il comitato glielo nega. Non dovrebbe
succedere.
Volevo affrontare con voi anche la questione degli accompagnatori.
Quest’anno, come tra l’atro tutti gli anni, succede che il comitato non è
contento dell’accompagnatrice (dico in femminile perché sono tutte le
femmine, avevamo solo 2 interpreti maschi di cui i comitati sono rimasti
molto contenti). Negli ultimi anni come è calato il numero di famiglie
disponibili ad accoglienza terapeutica, ci sono anche meno interpreti e
maestre disponibili ad andare in Italia. Le interpreti per un motivo e maestre per un altro. Le nostre accompagnatrici fedeli a noi che sono ormai 20 anni
che fanno questa esperienza diventano anziane ed i giovani di adesso hanno
più possibilità di prima, possono andare in vacanza e a studiare all’estero.
Molte interpreti hanno un lavoro fisso e possono venire solo durante le
proprie vacanze (massimo 30 giorni), e se hanno una famiglia e figli,
preferiscono passarle insieme alla propria famiglia. Se qualche anno fa
avevamo la possibilità di scegliere, adesso dobbiamo cercare le interpreti
disponibili e ci troviamo in difficoltà. Molte ragazze studiano in Italia o
hanno sposato gli italiani, e noi negli ultimi anni abbiamo avuto
un’esperienza molto positiva con le ragazze che stanno in Italia e sono
disponibili a fare da interpreti e lavorare con il gruppo di bambini bielorussi.
Le maestre invece devono lavorare tanto, non ricevono nessuno
stipendio in Bielorussia in questo mese che stanno in Italia, li obbligano a
fare una vacanza a spese proprie e qui ricevono il rimborso spese meno
dell’interprete. Per questo io chiedo a voi di stimolare le maestre e come lo fa
il comitato di Mozzanica (e forse anche qualcun’altro) ringraziandoli per il
lavoro svolto alla fine del soggiorno, dando il premio e uguagliare i rimborsi
dell’interprete e maestra. Poi, se siete interessati all’accompagnatrice
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incentivatela come fanno alcuni comitati facendo venire anche il figlio,
riducendo il periodo di accoglienza ecc.
Io spiego alle accompagnatrici che anche se, secondo l’accordo che
firmano, loro hanno il dirirtto dei giorni festivi, devono adattarsi al
programma del comitato perché le famiglie accoglienti lavorano e possono
organizzare le gite o feste solo sabato o domenica, ma chiedo anche a voi una
certa flessibilità. Bisogna cercare di stabilire un dialogo, vi chiedo anche di
dare l’ascolto ai consigli delle accompagnatrici che hanno istruzione
pedagogica o psicologica, tanta esperienza e sanno lavoranre con i bambini.
Le accompagnatrici vengono autorizzate dal nostro Ministero dell’istruzione,
in persona di Shapurov Vladimir quà presente, che è molto esigente per
quello che riguarda la competenza pedagogica.
Se voi non riuscite a stabilire un’intesa chiamate me o la sede di Terni,
forse insieme riusciamo a risolvere i problemi prima del rientro del gruppo
quando ormai è tardi.
Un’altra questione che volevo discutere con voi, sono i viaggi dei
bambini quest’anno. La Fondazione ha cambiato l’agenzia dei viaggi e ci
siamo trovati impreparati alle situazioni che non avevamo gli anni precedenti.
Lo so che Marzio e Fbrizio hanno già parlato di questo, e anch’io voglio
discutere con l’agenzia Travel Ways e penso che prendendo in considerazione
la situazione di quest’anno, stabiliamo insieme le regole ed elaboriamo le
istruzioni dettagliate riguardo i bagagli, il mangiare, le ore in viaggio ecc.
Quest’anno dobbiamo affrontare un altro problema – le impronte
digitali che dal mese di giugno di quest’anno devono fare tutti gli adulti ed i
ragazzi che hanno più di 12 anni (p.es. tra i bambini che devono venire
adesso a Natale sono la metà). Vuol dire che loro devono presentarsi
personalmente in ambasciata a Minsk nel giorno concordato
dall’associazione con l’ambasciata. La fondazione ha già organizzato lunedì
un pullmino da Gomel che porta a Minsk i ragazzi accompaganti da una delle
mamme. In futuro dovrebbero aprire i centri dei visti a Gomel e Brest che
sarà scomodo per noi a presentare là i documenti ma almeno i ragazzi non
devono fare tanta strada.
Per quello che riguarda i progetti, noi continuiamo ad aiutarvi a
realizzarli in Bielorussia, sono importanti tutti, ma voglio soffermarmi sul
progetto vacanze lavoro che è molto apprezzato dalle autorità ed è molto
richiesto da molte strutture. I direttori degli istituti fanno passaparola, vedono
il lavoro svolto dai nostri volontari e chiedono di fare le ristrutturazioni anche
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delle loro scuole o ospedali. Al Dipartimento degli aiuti umanitari ci hanno
detto che vorrebbero che questo progetto sia più diffuso sul nostro territorio
ma lo realizza solo la nostra Fondazione!
Quest’anno sono stati realizzati dei bagni e docce nella scuola internato
per i bambini con i problemi dell’apparato locomotore di Ossipovici.
Tir della speranza
Negli ultimi anni viene rivisto il progetto Tir della speranza, si cercano
le forme nuove. L’anno scorso al posto degli aiuti portati dall’Italia sono stati
acquistati i materiali richiesti dagli istituti. Quest’anno lo scopo del progetto
era – passare il tempo con i bambini degli istituti facendo le attivita ludiche.
Ma secondo me è stata una “toccata e fuga” perchè c’erano tanti istituti nel
programma di visita ed i volontari sono stati poco tempo per riuscire a
stabilire un minimo contatto con i bambini come si sperava. Io vorrei
proporre un’altra forma al progetto. Perché non fare dei piccoli gruppi dei
volontari e andare negli istituti per 4-5 giorni e organizzare con i bambini
delle attività formative e ricreative, oranizzare dei corsi: di cucina, di
origami, di clown, preparare insieme un concerto, una festa ecc. E comunque
portare qualcosa di aiuto materiale (anche solo le caramelle).
Progetti sanitari
Voglio ringraziare a nome dell’associazione “Salviamo i bambini” i
comitati di Messina, Argenta, Dossobuono, Tassullo e Ferrara perché
accolgono le mamme con i bambini malati di fibrosi cistica.
Progetto Sergio Gallia
Tutti i riuniti dentistici installati dalla Fondazione sono in funzione. Ma
mi dispiace che quest’anno non è stato acquistato il materiale di consumo e
non sono venuti i tecnici per fare la manutenzione e riparazione dei riuniti
come tutti gli anni precedenti.
Tir personalizzati
Adesso a Rogacev si fanno le pratiche di sdoganamento del TIR con i
pacchi personalizzati che verranno portati ai punti di scarico nei giorni 12-16
dicembre.
Scuola fabbrica
Le scuole fabbriche di Senno e Oshmiany funzionano autonomamente.
Hanno un buon profitto. L’istituto di Cernitsy purtroppo è stato chiuso e non
funziona. Nonostante l’intenzione di farli una struttura di riabilitazione per i
bambini non è stata ancora realizzata.
Progetto Clown
Un altro progetto dell’associazione Trentina che è sempre aspettato da
tutti è il progetto clown. Queste poche persone che vengono dall’Italia
donano una bella festa ai bambini e adulti. Quasi tutti qua presenti siete stati
in Bielorussia, avete visto che da noi – forse per mancanza del sole – le
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persone non sorridono, sono chiusi. Perciò vedere questi italiani sempre
solari che trasformano, anche se per un paio di ore, la vita dei bambini, che
hanno un estremo bisogno delle emozioni positive, in una festa – è
indimenticabile.
Propongo agli clown l’anno prossimo di cambiare l’itinerario ed andare
con gli spettazoli alla regione di Vitebsk dove non sono ancora stati.
Alla fine del mio intervento voglio ringraziare tutti i comitati che
organizzano il soggiorno dei nostri bambini in Italia, tutte le famiglie che
accolgono i nostri bambini e donano loro calore e amore, tutti i volontari che
contribuiscono alla realizzazione dei numerevoli progetti della Fondazione e
la sede di Terni che gestisce tutta questa grande organizzazione che funziona
molto bene e ha ottenuto dei grandi risultati.
e vorrei a nome dell’associazione Pianeta dei bambini premiare due
comitati: (credetemi non è facile scegliere un comitato, lo meritate tutti, spero
solo che la nostra collaborazione continua e avrò la possibilità di fare
riconoscenza a tutti i comitati)
il comitato di Lombardia che accogle i bambini bielorussi dal 1996,
sempre i bambini della regione di Gomel, dalla provincia di Rogacev, ha
stabilito dei stretti rapporti con le scuole ed i responsabili della provincia,
realizza dei miniprogetti a favore dei ragazzi ddella zona, è il comitato di
MISINTO.
Un’altro comitato sempre di Lombardia, accoglie i bambini dal 1998, i
bambini dall’istituto per i bambini con i problemi di vista (anche i bambini
cechi), contribuisce all’edizione del giornalino e accoglie questo convegno –
è il comitato di MILANO EST.
Olga Ganja