Storia delle forme e delle tecniche compositive 2 (Storia delle teorie
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Storia delle forme e delle tecniche compositive 2 (Storia delle teorie
Storia delle forme e delle tecniche compositive 2 (Marco Mangani) La forma sonata nel tardo Settecento. Il corso avrà prevalentemente carattere seminariale; sarà dedicato alla teoria della forma in Heinrich Christoph Koch e alle sue moderne interpretazioni musicologiche. Le lezioni frontali introduttive affronteranno la trattazione di Koch e i problemi connessi agli ambiti stilistici (italiano in particolare) non riconducibili a quella prospettiva, nonché le linee generali del dibattito moderno sulla forma sonata in relazione allo “stile classico”. Indicazioni bibliografiche: • B. CHURGIN, Francesco Galeazzi's description (1796) of Sonata form, “Journal of the American Musicological Society”, 21/2, 1968, pp. 181-199; • H. C. KOCH, Versuch einer Anleitung zur Composition (1782-1793), hrsg. J. W. Siebert, Hannover, Siebert, 2007; chi avesse difficoltà con la lettura del tedesco può servirsi della parziale traduzione inglese commentata contenuta in Aesthetics and the art of musical composition in the German enlightenment: selected writings of Johann Georg Sulzer and Heinrich Christoph Koch, ed. N. Kovaleff Baker and T. Christensen, Cambridge, Cambridge University Press, 1995, ma dovrà comunque integrare la lettura con gli appunti del corso; • M. MANGANI, Luigi Boccherini, Palermo, L’Epos, 2005, i capp. 3 (Boccherini e lo “stile classico”) e 7 (Peculiarità della scrittura). La parte seminariale indagherà le implicazioni analitiche delle differenti teorie moderne della forma sonata che emergono dai seguenti lavori: • W. CAPLIN, Classical form: a theory of formal functions for the instrumental music of Haydn, Mozart, and Beethoven, New York – Oxford, Oxford University Press, 1998; • J. WEBSTER, Sonata Form, in The New Grove Dictionary of Music and Musicians, London, Macmillan, 20012, vol. 23, pp. 687-701; • J. HEPOKOSKI, W. DARCY, Elements of sonata theory: norms, types, and deformations in the late eighteenth-century sonata, Oxford, Oxford University Press, 2006; • M. SPITZER, A metaphoric model of sonata form: two expositions by Mozart, in Communication in eighteenth-century music, ed. D. Mirka & K. Agawu, Cambridge, Cambridge University Press, 2008, pp. 189-229. • CAPLIN, HEPOKOSKI, WEBSTER, Musical form, forms and formenlehre: three methodological reflections, ed. by P. Bergé, Leuven, Leuven University press, 2009; Queste diverse prospettive saranno verificate attraverso l’analisi dei seguenti brani: • FRANZ JOSEPH HAYDN, Quartetto in Si minore op. 33 n° 1, i: Allegro Moderato; • WOLFGANG AMADEUS MOZART, Quartetto in Sib maggiore KV 458, i: Allegro vivace assai; • LUIGI BOCCHERINI, Quintetto in Do minore op. 18 n° 1, i: Allegro moderato. Chi non potrà frequentare il corso dovrà aggiungere alle letture previste il testo seguente: • E. R. SISMAN, Small and expanded forms: Koch's model and Haydn's music, “The Musical Quarterly”, 68/4, 1982, pp. 444-475.