Kenya - Agribusinesstech è in fase di costruzione
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Kenya - Agribusinesstech è in fase di costruzione
12. KENYA 1) SCHEDA ANALISI PAESE a) b) c) d) e) Quadro d’insieme Rapporti commerciali L’influenza dei cambiamenti climatici Sostegni allo sviluppo del settore agroalimentare Fiere in loco 2) ALLEGATI a) Focus on Paese, World Pass, Camera di Commercio di Genova, Febbraio 2016 b) Perspectives économiques en Afrique, Kenya - BAfD 2016 3) STATISTICHE a) b) c) d) Scheda Paese, Ministero dello Sviluppo Economico - 2015 Scheda Paese, World Pass, Camera di Commercio d’Italia SACE, Country Risk Country Profiles, La Région Occitanie, Développement i) Introduction ii) Economic and Political Overview iii) Business Enviroment iv) Buying and Selling v) Investing e) ICE - Tabelle Paese i) Interscambio per Settore, Giugno 2016 ii) Interscambio per Prodotto, Giugno 2016 iii) Import - Quote di Mercato dell’Italia, 2013 iv) Export - Principali Partner, 2013 1 Superficie: 582.646 Kmq Popolazione: 30.080.000 Lingua: Swahili(Ufficiale) e Inglese Capitale: Nairobi Religione: Animisti (60%), Cattolici (26%), Protestanti (7%), Musulmani (6%) Unità Monetaria: Scellino del Kenya Forma istituzionale: Repubblica presidenziale PIL nominale: 141,9 miliardi USD PIL pro-capite: 3.207,7 miliardi USD Membro di: Commonwealth, ONU, OUA, associato UE Quadro d’insieme L’economia del Kenya nella sua generalità, dipende fortemente da capitale straniero che col tempo ha insediato elementi speculativi, soprattutto nell’industria. Il settore agricolo, che costituisce la base dell’economia e che, insieme alla pesca, è il settore che pesa di più sul PIL (24,4%), è ancora implementato secondo caratteristiche di derivazione coloniale, ovvero, all'agricoltura di sussistenza, che da occupazione alla popolazione contadina attiva (70%1) ma resta poco redditizia, affianca l'agricoltura di piantagione, d'impostazione commerciale, abbondantemente produttiva e agevolata dalle favorevoli condizioni ambientali delle territorio. L’agricoltura keniota è prevalentemente sviluppata lungo la laguna costiera, dove grazie alle abbondanti precipitazioni che si succedono durante tutto l’anno, si ha la crescita di una flora diversificata e vigorosa. Con il 62% dei territori agricoli occupati, il mais è il cereale più coltivato mentre manioca e sorgo sono coltivati nelle terre meno fertili e destinati soprattutto al consumo locale. In aggiunta, nel Paese sono presenti compagnie multinazionali straniere che detengono piantagioni per la produzione di caffè, tè, banane, cocco e il sisal, prodotti che vengono poi destinati all’export. Anche se il Kenya non è un grandissimo produttore di caffè, esporta circa 700.000 sacchi l’anno, coltivando solo piante di Caffè Arabica; il metodo principale di lavorazione è quello lavato2. L’allevamento di bovini e di ovini è molto praticato soprattutto ad opera di popoli seminomadi come i Masai. Rapporti commerciali Esistono già rapporti commerciali tra Italia e Kenya, ma questi sono inferiori rispetto al potenziale offerto dal Paese: il Kenya è considerato dall’Italia come partner strategico col quale coltivare e consolidare relazioni economiche, in quanto oltre a far parte dei principali Paesi importatori di apparecchiature e macchinari nel settore dell’industria agroalimentare, offre un ampio ventaglio 1 2 Camera di Commercio Genova e World Pass, “Focus, Repubblica del Kenya”, febbraio 2016 Camera di Commercio ItalAfrica Centrale, Scheda Paese. 2 di opportunità d’investimento nel settore dell’IAA. L’Italia importa prodotti agricoli, alimentari, tessili e minerari; mentre esporta nel Paese per lo più mezzi e macchinari industriali, e prodotti alimentari trasformati che stanno riscontrando un crescente apprezzamento proprio grazie alla riconosciuta qualità e capacità produttiva dell’impresa italiana, sottraendo sempre più quote al mercato asiatico. Grazie all’avvio da parte delle Autorità di progetti infrastrutturali e allo sviluppo del settore privato nei settori manifatturiero, agricolo e delle costruzioni, si prevede un incremento della domanda3. Insieme a Costa D’Avorio e Senegal, il Kenya fa parte di quel gruppo di Paesi che rappresenta oggi un nuovo volàno per la crescita africana, meno legata al “Fattore 3C”4. L’influenza dei cambiamenti climatici Va tenuto presente che il Kenya fa parte di quei Paesi in cui gli effetti dei cambiamenti climatici stanno avendo conseguenze sulla produzione e raccolto cerealicolo che quest’anno è stata in calo a causa della siccità abbattutasi sul continente legata a El Niño. Il raccolto cerealicolo di quest’anno, si prevede calerà del 20% rispetto al livello già ridotto del 2015. Evitare perdite in termini di produzione e raccolto, significa intervenire sul know-how studiando il metodo e modello di agricoltura migliore, investire migliorando il sistema d’irrigazione con soluzioni e sviluppi ecosostenibili, integrando ai metodi di coltivazione tradizionali, tecnologie innovative per l’analisi del suolo, sensori tecnologici per l’ottimizzazione dei processi. 3 4 Farnesina, Infomercatiesteri, Scheda Paese. Per Fattore 3c si intendono i fattori esterni al continente: Commodity, Cina, Capitali esteri. 3 Principali importazioni dall’Italia nel settore Macchine e beni strumentali per l’industria agroalimentare: • Packaging • Sistemi di refrigerazione e surgelazione • Autoveicoli per il trasporto di merci, carri attrezzi, rimorchi e semirimorchi • Macchine agricole (esclusi trattori) • Macchine per l'industria alimentare e delle bevande • Macchine per riempire, chiudere, etichettare bottiglie ed altri contenitori Principali importazioni nel settore agroalimentare: • Granaglie, amidi e di prodotti amidacei Principali esportazioni nel settore agroalimentare (materie prime/prodotti finiti): • Prodotti alimentari tra cui prodotti ortofruttieri (banane, piselli), tè, caffè, ananas e pesce. Sostegni allo sviluppo del settore agroalimentare Il Kenya, oggi, è per vari aspetti il Paese traino del continente africano: Attivo sul territorio è un progetto che prevede l’export di “fattorie chiavi in mano” che coinvolge 11 PMI italiane, ognuna specializzata in un segmento preciso della filiera lattiero-casearia. Il progetto nasce dallo studio e analisi sulle potenzialità della filiera nel mercato africano che si prospetta crescerà nei prossimi anni. Più nello specifico consiste nella fornitura di tutti i macchinari e la realizzazione di tutte le attività necessarie al funzionamento della fattoria: dai macchinari e attrezzature per lavorare irrigare e coltivare il terreno, alla distribuzione di animali da fattoria e apparecchi per il mangime; dagli impianti necessari per la conservazione, confezionamento, imballaggio e distribuzione dei prodotto finiti, all’installazione di pannelli solari oltre che fornitura degli impianti di produzione di energia rinnovabile da biomasse. Insieme al trasferimento tecnologico, l’accordo prevede anche il trasferimento di know-how e un servizio di consulenza e formazione alla Moi University. Le aziende coinvolte collaboreranno alla realizzazione di fattorie autosufficienti dal punto di vista energetico e dotate di tecnologie moderne e innovative. 4 Le PMI italiane: Rota Guido, progettazione e realizzazione allevamenti e impianti di biogas; Casella Macchine Agricole, Sivam, Faresin Industries, Reda, Tdm Group, Ipi Mancini, la mantovana Zanotti, Gruppo Prandi e Cappello Alluminio5. Fiere in loco6 APRILE 2013 - Dal 06 al 08 aprile 2013 KENYA TRADE SHOW - Automotive, edilizia e costruzioni, alimentare - HORECA, IT & Elettronica Attrezzatura per l'ufficio, Medicale & farmaceutica, materie plastiche, stampa, imballaggio, Industrial & Macchinari (www.growexh.com/expokenya/) Luogo: Sarit Expo Center, Nairobi - Dal 06 al 08 aprile 2013 BUILDINT KENYA- Edilizia e Costruzioni, Interni e Decorazione, sicurezza e protezione, trattamento delle acque, illuminazione (www.growexh.com/buildkenya/) Luogo: Sarit Expo Center, Nairobi - Dal 06 al 08 aprile 2013 KENYA INDUSTRIAL SHOW - Macchinari industriali e prodotti (www.growexh.com/kenya/kenya_indust/) Luogo: Sarit Expo Center, Nairobi 5 6 SACE, News, “11 PMI per un progetto di filiera in Kenya” . Fonte: ICE 5