Opuscolo PSTVd

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Opuscolo PSTVd
Servizio Fitosanitario Regionale
Viroide dell’affusolamento dei tuberi di patata
Potato spindle tuber viroid (PSTVd)
L’affusolamento dei tuberi della patata è una malattia causata da un viroide conosciuto internazionalmente con
l’acronimo di PSTVd (Potato spindle tuber viroid)
I viroidi sono “organismi virus-simili” normalmente costituiti da una piccola molecola di RNA aploide non rivestita
da capside e sono posti ad un gradino più in basso dei virus nella scala evolutiva. Semplificando i viroidi si
potrebbero ricondurre più a composti chimici che ad organismi viventi.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA (fonte EPPO)
PAESI EPPO: Egitto, Russia (europea), Turchia (non confermata), Ucraina. Trovata ed eradicata nella
Commonwealth Potato Collection tenuta in Scozia (UK) negli anni 70.
ASIA: Afganistan, Cina, India, Turchia (non confermata), trovata in talee di Solanum jasminoides provenienti da
Israele e Brugmansia spp.
AFRICA: Egitto, Nigeria, Sud Africa (non confermata).
NORD AMERICA: Canada, USA.
SUD AMERICA: Argentina (non confermata), Brasile (non confermata), dichiarata assente in Uruguay.
OCEANIA: Australia (trovata nel 1982 nella collezione di germoplasma in quarantena nel Nuovo Galles del Sud).
EUROPA: Riscontrata in Polonia su patata, in Francia su patata e pomodoro, in Italia (Puglia e Lazio) e Olanda su
Solanum jasminoides in serra.
PIANTE OSPITI E SINTOMATOLOGIA
Solanum jasminoides: solanacea ornamentale in grado di ospitare il
PSTVd in forma latente
PSTVd è stato riscontrato in un elevato numero di
specie vegetali della famiglia Solanacee, piante di
interesse agrario o coltivate a scopo ornamentale.
Nella patata, i sintomi della malattia possono variare
in funzione della virulenza del ceppo, della varietà
colpita e delle condizioni ambientali in cui l’infezione
si manifesta.
La parte epigea, se colpita gravemente, può
presentare nanismo,
portamento assurgente,
ingiallimenti oppure foglie di colore più scuro del
normale e leggermente rugose.
Si nota un accumulo di pigmento alla sommità degli
steli accompagnato da un arrotolamento verso l’alto
delle foglioline apicali. Le gemme ascellari possono proliferare e produrre formazioni simili a scopazzi. I tuberi, a
carico dei quali si evidenziano i sintomi più vistosi, possono risultare di dimensioni ridotte, deformi, a forma di fuso
(da cui il nome della malattia) e possono presentare occhi in rilievo.
Nel pomodoro la malattia si manifesta con una riduzione della crescita e clorosi diffusa nella parte superiore della
pianta. Successivamente la clorosi può diventare più grave trasformandosi in arrossamenti, le foglie diventano più
fragili, disseccano portando a morte l’intera pianta.
Pianta di patata nanizzata, con portamento assurgente per effetto
dell’infezione da PSTVd (foto eppo.org)
Tubero sano a destra a confronto con tre tuberi deformati a fuso dal
PSTVd (foto eppo.org)
Le solanacee ornamentali in cui è stato riscontrata la presenza del PSTVd sono: Brugmansia . spp, Datura
spp, Cestrum spp, Lycianthes rantonnetii, Solanum jasminoides, Streptosolen jamesonii . Non subiscono danni e
sono in grado di conservare il viroide in forma latente senza manifestare sintomi apprezzabili ad un esame visivo.
Questo potrebbe comportare un forte pregiudizio al contenimento della malattia qualora, in un quadro
epidemiologico ancora incerto, dovesse esistere un vettore capace di trasmettere il viroide dalle specie
ornamentali, portatrici sane, alle solanacee ortive.
Brugmansia spp.
Lycianthes rantonnetii
MODALITA’ DI MOVIMENTO E DIFFUSIONE
L'infezione da PSTVd, una volta stabilitasi nel vegetale resta persistente, quindi le piante infette rappresentano una
fonte permanente di inoculo. Per tale motivo la moltiplicazione vegetativa (propagazione dei tuberi, taleaggio,
ecc.) è considerato uno dei mezzo più efficaci per la di trasmissione del viroide e per il suo trasporto a distanza.
L'assenza di sintomi nelle specie ornamentali sensibili aumenta il rischio che piante infette possano essere
utilizzate per la propagazione. PSTVd può essere trasportato con il seme “vero” di patata (T.P.S. True Potato Seed)
o con seme di altre solanacee, soprattutto di pomodoro.
Il viroide si muove sulla breve distanza all'interno della coltura, per trasmissione meccanica ad opera di
attrezzature, tagli, manipolazione o per contatto diretto tra piante. Si può trasmettere anche tramite polline
infetto.
Prove di laboratorio in vitro hanno dimostrato che esiste anche la possibilità di trasmissione tramite insetti vettori.
La concomitante presenza del PSTVd con il Virus dell'accartocciamento della patata (PLRV: Potato Leaf Roll Virus),
ad esempio, consente al viroide di proteggersi con la proteina virale ed essere trasmesso da afidi vettori.
Attualmente eventi di trasmissione naturale a mezzo di afidi non è mai stata segnalata.
DIFESA E CONTROLLO
Come per le virosi, le infezioni da viroidi non sono curabili e l’unico mezzo di controllo è dato dalla prevenzione per
impedire l'introduzione di PSTVd in una specifica coltura:
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utilizzare tuberi seme e sementi certificate;
utilizzare solamente piante fornite di passaporto delle piante UE (dlgs 214/05) e materiale di
moltiplicazione registrato per le specie ornamentali (dlgs 151/00) o accreditato per le specie ortive (D.M.
14/4/97);
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rispettare le regole di igiene basilari: in ogni lotto di produzione disinfettare gli strumenti di potatura e i
materiali di coltivazione con una soluzione di ipoclorito di sodio al 1-3% o con formaldeide;
controllare attentamente l’ingresso del personale all’interno delle serre e imporre l’utilizzo di guanti e
sovrascarpe monouso durante l’effettuazione delle operazioni colturali;
non porre a contatto fra loro lotti differenti di piante e non posizionare all’interno delle stesse serre di
produzione piante di solanacee ortive e piante di solanacee ornamentali;
evitare di posizionare piante di origine non controllata all’interno delle serre di produzione;
controllare le infestanti solanacee all’interno e all’esterno delle serre attraverso trattamenti erbicidi;
prelevare periodicamente campioni di piante da sottoporre ad analisi di laboratorio;
garantire la tracciabilità della intera catena di produzione e commercializzazione attraverso l’identificazione
e il posizionamento di ciascun lotto di produzione presente in azienda e attraverso la registrazione di tutte
le operazione di acquisto e vendita di materiale di solanacee sugli appositi registri previsti dalla normativa
fitosanitaria.
Datura spp
Cestrum spp
Streptosolen jamesonii
Coltivazione di S. jasminoides in serra

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