Recensione DVD

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Recensione DVD
Flash Forward Magazine
venerdì 1 maggio 2015
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L'ANTRO DI ULISSE
Tales from the NWOBHM, and more... Volume XIV, a cura di
L'Antro di Ulisse Vol. XIV
DOOMRAISER
(Reverse)
Bloodrock Records/Black Widow distribution
VOTO – 100
PER CHI ASCOLTA – Heavy doom
L’ingresso dei due nuovi chitarristi Montagna e Serpico non ha mutato di
una virgola il sound del gruppo capitolino anzi,se il precedente “Mountains
Of Madness” si ammantava spesso di sonorità
Psycho prog,il nuovo lavoro riporta tutto alle selvagge e primordiali
atmosfere del primo lavoro ,in virtù di un sound assai più heavy e
compatto grazie proprio al riffing guitars dei due nuovi addetti al culto del
dooomraiser,non per nulla rivolto di spalle sulla magnifica cover…Il fatto
che guardi al passato presagendo il futuro a mio modesto parere è pure
ben rappresentato dall’iniziale e potentissima “Addiction” che alterna digressioni doomy , squarci epic
metal dominati da solo guitars di rara efficacia e ferocissimi breaks accelerati di matrice heavy dark.Da
rimarcare subito la maiuscola prova di Cynar ,vocalist in grado di alternare cavernosi growls e
magniloquenti vocals oserei dire …quasi umane.Uno straziante violino introduce la seguente “Mirror
Mirror”,nella quale trovano la loro catarsi Saint Vitus e Cathedral,in virtù di un assunto sonoro epico e
funereo al tempo stesso, e in questo caso sugli scudi troviamo crocifissi Bj e Pinna,bass and drums, che mi
hanno ricordato spesso e volentieri la premiata ditta Butler and Ward.Forse il brano migliore del lavoro,in
quanto totalmente asservito ai Black Sabbath…rivisti proprio nell’ottica dei due gruppi precedentemente
menzionati e questo in fondo,è il maggior pregio di questi 5 pazzoidi come del resto ben dimostra la
seguente “Ascension 6 to 7” altro autentico moloch di epic doom violentato da
Turgidi breaks heavy dark sui quali svettano lancinanti solo guitars con Bj mai così ispirato.
“Apophis”adombra pure influenze stoner pur rimanendo nel black Book dei Sabbath, nel quale trova degno
posto pure la maligna “In Winter”,ancora Cynar in versione umanoide sugli scudi,splendido esempio di epic
doom nell’incedere pachidermico e drammatico pur se le due chitarre donano al tutto un flavour heavy dark
da sballo che si esplica nei lisergici breaks a tratti rimembranti pure il miglior Danzig. La conclusiva “Dio
Inverso”(Reverse) alla parte iniziale space and prog,contrappone un crescendo mefistofelico e
dannatamente epic doom come solo i Doomraiser sanno fare……la produzione è ottima e la grafica
pure…..BUY or Die!!!!!
U.C.
Preview Bang Your Head 2015
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SMEGMACHINE
(Smegmachine)
My Own Poison Music
VOTO – 70
PER CHI ASCOLTA – hard rock
Manuel Fracasetti alla voce,Luca Terzi e Fabio Tiraboschi alle
chitarre,Stefano Meli al basso e Nicola Sertori alla batteria,provengono
dalla provincia bergamasca e sono all’esordio,con un lavoro
Tutto sommato convincente nel suo proporre hard rock in lingua madre.
Se “Sotto Tana”è praticamente perfetta nell’assemblare corroborante
musica e testi,la seguente “Acque Torbide” pur
Musicalmente piacevole nel suo essere hard’n’dark,non è del tutto perfetta
proprio in tal senso.Buono al contrario il rock alternativo di “Sterile” che in
qualche modo mi ha ricordato i primi Verdena,mentre l’hard tout court di “In Caduta Libera” è ottimo.
“Mantide” mette in evidenza ancora una volta le latenti influenze dark del gruppo,per un assunto sonoro
tutto sommato piacevole
Mentre “Tsunami” è un pesantissimo hard venato di blues con venature prog,con l’assai dinamica “Baby
Blues” il gruppo mostra davvero di saperci fare quando c’è da picchiare duro,come del resto dimostra pure
“Endovena” certo influenzata dai Nirvana,ma davvero ben fatta,mentre la conclusiva “Autunno” nulla toglie
ne aggiunge ad un buon lavoro di debutto.Mi permetto un consiglio ragazzi,picchiate picchiate duro e senza
tanti fronzoli perché le capacità per farlo le avete!!!Per averlo contattare
[email protected]
U.C.
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Specialone Sweden Rock 2014!
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EPITAPH
(Crawling Out Of The Crypt)
HRRecords
VOTO – 100
PER CHI ASCOLTA – Heavy doomy and dark
Fondati nel lontano 1987 dai due ex Black Hole Mauro Tollini on drums e
Nicola Murari ora al basso,riuscirono solo a pubblicare tre demo ,conservo
come una reliquia “Lord Of Evil”,prima di essere risucchiati nell’oscurità da
dove erano venuti.Solo ora ne riemergono con una nuova line up che
annovera Lorenzo Loatelli alle chitarre e il carismatico vocalist ex All
Soul’s Day Emiliano Cioffi.Proprio la ieratica voce di Emiliano è il punto di
forza dell’iniziale “Beyond The Mirror”
Granitica heavy dark track che fin da subito mette in evidenza quali siano
le coordinate sonore del gruppo:Black Hole,i Death SS di Paul Chain da un lato e Trouble e Witchfinder
General e ovviamente Black Sabbath dall’altro.Il risultato è un brano grandioso che alla potenza dell’heavy
assomma la grandeur del dark ,il tutto però personalizzato da un retrogusto progressive tipico dei grandi
gruppi dei ’70 italiani,primo fra tutti il Rovescio Della Medaglia del fantasmagorico “Io Come Io”.Ad
impreziosire il tutto ci pensa l’epico salmodiare di Emiliano che da solo sorregge il perverso incedere di
“Ancient Rite”,solenne heavy dark track intrisa di malate incursioni nell’epic metal che trova compimento e
catarsi nel lisergico e doomy break centrale. “Sacred and Prophane” è doom allo stato primordiale,pur
graziato da velate propensioni prog con le guitars di Lorenzo sugli scudi che nella parte finale annovera
pure un duello rustico alle vocals fra Emiliano e il suo maestro Gianni Nepi dei Dark Quarterer.Su tutti e
tutto aleggia il fantasma dei Candlemass più criptici,che si impossessa poi della seguente “The Battle Of
Inside” truculenta track di selvaggio heavy doom che non chiede ne concede misericordia alcuna ,neppure
quando osa rivaleggiare con il Sabba Nero e le sue micidiali digressioni. “Daughters Of Lot” è
dannatamente doomy and dark pur se la complessa struttura è di matrice epic and prog e qusto grazie sia
al basso di Nicola che alle ispiratissime guitars di Lorenzo senza ovviamente dimenticare la teatrale
interpretazione di Emiliano.Se “Loser One” è stranamente heavy classic,seppur contenente un break
centrale dark and speed,la seguente e stupenda “Necronomicon” tratta dal bellissimo demo “Lord Of Evil”è
sofferto heavy dark squassato da digressioni doomy,la conclusiva “Confuse The Light” si attesta su
coordinate dark and doomy,pur essendo da un lato legata a doppio filo al lato oscuro della Nwobhm
Senza rinnegare la sua appartenenza al Black Book dei Sabbath.La produzione è perfetta e l’artwork del
digipack ottimo…devo aggiungere che l’edizione in vinile contiene pure un brano inedito.
Per concludere………….BUY or DIE!!!!!!!!!!!!!!!!
U.C.
ABBOT
(Between Our Past And Future Lives)
BloodRock Records/Black Widow distribution
VOTO – 80
PER CHI ASCOLTA – Hard rock ‘70
Vengono dalla Finlandia e propongono hard rock, completamente
asservito agli anni ’70 e in tutte le suo possibili diramazioni. Infatti se
l’iniziale “Child Of Light” è un magnetico rock blues ispirato dai Mountain.la
seguente “Diamond Heart” e l’altrettanto pesantissima title track sono
possenti hard’n’roll chiaramente ispirate dai Blue Cheer.Se “Grave
Encounters” è ancora bluesy nel costrutto,si avvertono influenze psycho
rock certamente debitrici ai Pink Fairies cosa questa ben più evidente in
“Mr.Prowler”. Molto bella pure l’assai dinamica “Moonsnake Child” che
assomma Deviants e Cream,mentre “Supermind” è hard rock all’ennesima potenza anche se il cantilenare
delle vocals rimembra non poco ancora i Deviants.Se il blues ruspante di “Mr.Prowler Man” mette allo
scoperto pure l’altra primaria fonte di ispirazione del gruppo, i Free di Paul Kossoff,la conclusiva e ancora
maledettamente rock’n’roll “Keep On Moving” è la summa cum laude del credo musicale del gruppo.La
produzione è perfetta e il dgp veramente accattivante..
U.C.
IL BALLO DELLE CASTAGNE
(Live in Studio)
Private Press
VOTO – 100
PER CHI ASCOLTA – Progressive rock
Dopo l’ideale trilogia costituita da “108”, “Kalachakra” e “Surpassing all
other Kings” e in attesa del nuovo lavoro,il geniale gruppo della premiata
ditta Vinz Aquarian on vocals e Diego Banchero
Al basso,immette sul mercato questo cd,in formato 45 giri la cui unica
pecca è di essere purtroppo edito in sole 108 copie . Dico purtroppo
perché questo live registrato ai Nadir Studio di Genova nella primavera
dello scorso anno,oltre ad essere una sorta di best of dei lavori appena
citati è pure la summa cum laude del credo musicale del gruppo
genovese .Infatti se l’iniziale “Tema Di Gilgamesh” è un marziale epic /prog innervato da imputs dark,la
seguente “La Terra Trema” è un oscuro progressive rock che ingloba influssi psichedelici e Krautrock, il
tutto riletto in chiave hard & heavy grazie alle guitars di Davide Bruzzi e Roberto Lucanato,guidate con
sapienza dal pulsare del basso di Diego,per un finale di brano al calor bianco.Nella seguente “Il
Viaggio”,ottimo esempio di psycho prog,impreziosito da breaks space and fusion,si ergono ancora le
spiritate vocals di Marina Larcher che caratterizzano pure la saettante “Odore Di Benzina” tratta dall’album
“Derive” degli Egida Aurea”,altro progetto dei due pazzi in questione. Sulla malinconica “I Giorni Della
Memoria Terrena” si ergono ieratiche le vocals di Vinz e solos guitars da brividi,ancora supportati dal
magico basso di Diego e dall’essenziale ma efficacissimo drumming di Fernando Cerchi.Bellissima e riletta
in chiave heavy space la cover di “Areknames” tratta da “Pollution”,il secondo album del primo geniale
Franco Battiato .Se l’onirica “Omega” è ancora immolata sull’altare del Krautrock di Popol Vuh e Amon
Duul,anche se violentata da un seconda parte ancora hard and heavy,la conclusiva “Fire in the Sky” del
gruppo americano Yahowha 13 è un garage rock sanguigno e brutalmente hard and blues che mette in
risalto tutte le capacità esecutive di un gruppo veramente straordinario!Fatelo vostro ragazzi ragazzi finchè
siete in tempo .. U.C.
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IL BALLO DELLE CASTAGNE
(Soundtrack For Unrealised Herzog Movie)
SPQR label
VOTO – 100
PER CHI ASCOLTA – Progressive rock
In concomitanza con il Live in Studio,esce questo nuovo lavoro del
gruppo di Diego Canchero,presente solo in veste di produttore, e Vinz
Aquarian, con quest’ultimo gran cerimoniere alle keyboards and vocals,
di un lavoro si sperimentale ma comunque non lontanissimo dal sound
del Ballo.Infatti collaborano alle musiche Marco Garegnani e Roberto
Lucanato alle chitarre,nonché Jo Jo primo drummer del gruppo senza
dimenticare la partecipazione alle backing vocals di Maethelyiah de Il
Segno Del Comando.Fin dall’iniziale e propedeutica “In The Garden Of Popol Vuh” si evince tutta la
devozione di Vinz Per i Corrieri Cosmici teutonici degli anni ’70 e ’80.Space and prog affascinante che
nella seguente “Lentus In Umbra” si colora di sonorità orientali e assai vicine al folk.Bellissima la
nuova versione di “Il Pianto Di Cristo In Gerusalemme”già presente nel cd di esordio del gruppo,nella
quale allo space prog si assommano umori cantautorali che in “Profumi D’Oriente” si colorano pure di
una sottile veste hard and dark pur rimanendo in equilibrio fra sonorità orientali e cabaret
occidentale.La conclusiva “Sicut In Caelo” è dolcisimma nel suo incedere sinuoso e sognante sulle note
di un inciso di piano di rara intensità emotiva,sul quale si erge il recitativo melodrammatico di
Vinz.Anche questo da avere assolutamente ragazzi. U.C.
IL FAUNO DI MARMO
(The Rebus Years :2001-2012)
Andromeda Relix
VOTO – 75
PER CHI ASCOLTA – Progressive Rock
Questo esaustivo doppio cd,contiene i due album autoprodotti del gruppo
di Luca Sterle (voce,flauto and Sax) Valerio coltella e Alessandro Visintin
(chitarre),Alex Komic on keyboards nonché Alberto Ballare on bass e
Luca Carboni alla batteria, appunto sotto il monicker The
Rebus,opportunamente rimasterizzati e rimirati. Il genere proposto allora
come ora del resto, è un progressive elegante,mai prolisso e fortemente
caratterizzato dal Flauto di Luca Sterle come nell’iniziale “Ronchi Calibro
P.N.P” e nella seguente “Donegal” anche se poi episodi come “Piccola
Colomba Bianca” e “L’ultimo Viaggio” richiamano la prima le Orme e la seconda i New Trolls dell’iniziale
peridodo beat. Altri brani di rilievo di “Rebus” del 2oo5, sono pure “Lui è Come Gli Altri” a cavallo fra
Delirium e sperimentazioni jazz and fusion.,l’hard and prog di “Ghetto Mama” e l’ancor jazz and fusion
“Cogito Ergo Sum”. Il secondo cd contiene “Acroterius” originariamente edito nel 2oo5 è aperto dall’hard
and prog della spumeggiante “Il Vecchio e il Cane”,mentre non mi piacciono molto le seguenti “The Rebel”,
“Avatara” e “Three Women Blues” che pur musicalmente valide in diversa misura,segnano un
discutibilissimo passaggio alla lingua inglese. “The Gentleman Song” e “Metamorphosy’s” sono al
contrario pregevolissimi strumentali che assomma in se tutte le migliori caratteristiche del sound dei The
Rebus,che poi confluiranno ne Il Fauno Di Marmo. Bella pure “La Battaglia di Kosovo-Polje”intrisa di
sonorità etno balcaniche ,
mediate da imputs jazz e improvvise sfuriate hard and prog.Chido questo secondo cd l’inedito
“About To Die” de IL Fauno Di Marmo. U.C.
THE ONEIRA
(Hyperconosciuous)
Musea Record/Andromeda Relix distribution
VOTO – 85
PER CHI ASCOLTA – Heavy Progressive
Secondo album per il talentuoso chitarrista greco Filippos Gougoumis,che
si avvale per l’occasione della collaborazione di Gianpaolo Begnoni alle
keyboards,Danilo Saccotelli on drums e del singer
Manuel Ruscigno,nonché degli ospiti Oliver Philipps on guitars,keyboards
e vox e Charlotte Wessels on vocals.Il genere proposto è un composito
heavy prog fra Dream Theater e Rush anche se spesso e volentieri fanno
capolino le tentazioni sinfoniche dei Kansas come nell’ottimo strumentale
a titolo “Puzzle”,preceduto dal power prog della comunque assai melodica
“Closer”.
Se “Summer Light” è prog melodico di ottimo livello,con latenti riferimenti pure agli Yes ,la seguente
“Esoteriko”è un altro discreto strumentale di heavy prog alla Rush,mentre la dolcissima “Forget Me” è
magnifica nel suo essere a cavallo fra Kansas,Rush e ancora Yes .Se “Face the Darkness” è heavy prog
allo stato selvaggio,la seguente “Mater”è prog melodico e precede un altro pregevole strumentale a titolo “In
My Mind”.Bella pure la conclusiva “Ocean Of Rebirth” che è la summa cum laude del sound del
gruppo.Nulla di nuovo sotto il sole ma comunque un disco assai piacevole da ascoltare,anche grazie
all’ottima produzione. U.C.
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BORNIDOL
(Bornidol II)
Autoproduzione/Andromeda Relix Distribution
VOTO – 75
PER CHI ASCOLTA – Hard rock progressivo
Secondo lavoro per il gruppo bresciano di Paolo Gatti voce e
tastiere,Massimo Colosso alle chitarre,
Francesco Fregoni e David Garletti rispettivamente basso e batteria.Non
conosco il lavoro d’esordio ma questo nuovo lavoro è influenzato sia dai
Deep Purple,per l’uso dell’hammond e i continui duelli chitarra/tastiere ,sia
dal prog italiano più hard dei settanta,con una particolare predilezione per
Il Balletto Di Bronzo e i Jet.L’iniziale e assai dinamica “Mezzaluna” è
propedeutica in tal senso,mentre “Sognare….Viaggiare” è “solo”
progressive rock ,inficiato almeno a mio giudizio da un cantato troppo prolisso.Altri brani di rilievo sono
senz’altro l’hard rock spumeggiante de “La Tempesta” e “I Banchettatori Di Corte” e la conclusiva “Demoni”
dove torna prepotente l’influenza del gruppo di Ian Gillan….Da ascoltare…………U.C.
THY GATE BEYOND
(Enemy At The Gates)
SG Records
VOTO – 90
PER CHI ASCOLTA – Thrash and speed
Torna il gruppo dell’immarcescibile Guido D’Agostino on guitars,Silvione
Flamini on vocals,
Fabrizio Carota on bass e Matteo Giancristofaro.Inutile dire che il gruppo
procede nella sua personale rilettura del sacro verbo di Nuclear
Assault,Exciter e primi Exodus,dando vita a devastanti tracks quali
“Enemy At The Gates” e “ The Blade In My Flesh”.Se “Back From The
Gate Beyond” è speed all’ennesima potenza,la seguente “For Whom The
Storms Evoke”è thrash and speed,bissata dall’altrettanto dinamitarda “My
Brain Is Dead…Reactivate it’s Too Late”.
“Under Iron Skies”concede un attim odi respiro pur rimanendo violentissima,come lo sono del resto
“The Culprit Chaos”, “Horror Paradise” thash allo stato puro e la conclusiva bonus track
“Parabellum”.Grande la perizia esecutiva e compositiva del gruppo e davvero ammirevole la dedizione di
Guido and Company al genere.Bella pure la produzione…e accattivante l’artwork per un cd da
avere.Richiedere a
www.sgrecords.it. Bravi!!!!!!!!
U.C.
UT NEW TROLLS
([email protected])
Black Widow records
VOTO – 95
PER CHI ASCOLTA – progressive rock
Ennesima reincarnazione del gruppo che ho amato di più da sempre,
anche se la mancanza del grande e insostituibile Nico Di Palo…..mi
ferisce il corazon.Comunque ,del gruppo storico sono presenti solo Gianni
Bellino,batteria /voce e Maurizio Salvi alle tastiere e cori,accompagnati da
Claudio Cinquegrana alle chitarre,Stefano Genti alle tastiere,Paolo Zanetti
basso e Umberto Dadà alle vocals,con l’ospite Elisabetta Garetti al
violino.Se l’iniziale “I Cavalieri Del Lago Ontario”,è splendido esempi odi
rock progressivo ,la seguente “L’Amico Della Porta Accanto” è durissimo
hard rock ,mentre davvero non hanno bisogno di presentazioni
“Allegro,Adagio,Cadenza e Improvvisazioni Nella Sala Vuota” tratte da
“Concerto Grosso nr.1”,primo fulgido esempio di fusione fra prog rock e
musica classica .Da Concerto Grosso nr.2” sono tratte invece “Vivace,
Andante(Most Dear Lady) e Moderato(Fare you Well Dove),anch’esse
validissime . “Paolo e Francesca” e “ Chi Mi Può Capire” sono struggenti
nel loro essere dolcissime ma pregne di imputs
Jazz and prog. “C’è Troppa Guerra” è monumentale hard and prog,anche se la mancanza di Nico davvero
mi impedisce di gustare questo superbo capolavoro.”Oltre Il Cielo” è tratta dall’ultimo lavoro del 2013
mentre la conclusiva “Quella Carezza Della Sera” certo non ha bisogno di presentazione alcuna.Ottimo
concerto al Teatro Puccini di Firenze”il 16 ottobre 2014,immagini e suono perfetti……prestazione di tutti i
musicisti ottima…ma…. U.C.
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