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Vitavissuta
a cura di Giancarlo Giuliani
E’ iniziata l’estate quella vera: metereologica, astrologica ed equinoziale. Calda e assolata, con i ragazzi in vacanza e la gente al mare nei weekend e nel tempo libero. La
gente in giro ce n’è tanta, con la voglia di sole e con la voglia di star bene. Ce n’è tanta
anche alle feste che sono già iniziate qua e là, anche se gli organizzatori dicono che si
spende di meno, che ci si dividono le porzioni, che si cerca di risparmiare. In fin dei
conti si può star bene anche senza sprecare, anche senza strafare. Buona estate, buon
mare (senza trascurare la Messa!)
Settimanale della Diocesi di Senigallia - Giovedì 20 giugno 2013 - € 1.00
N. 23
Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, CN / AN - EDITORE: "Fondazione Gabbiano" Senigallia
Editoriale
Il Papa della pace
Era il 3 giugno 1963, ero in Seminario. Ricordo ancora – poco
prima delle 20 – la campanella
che ci invita a recarci in chiesa
in quell’ora insolita. E lì ci viene detto che Giovanni XXII se
n’era andato in cielo. Per tutti era
il “Papa buono” che trasmetteva
pace perché aveva un animo profondamente pacificato, frutto di
un lungo e impegnativo lavoro su
se stesso: una pace naturale, serena, cordiale; una pace che si manifestò al mondo intero e ricevette
il nome della bontà. E questo gli
ha permesso di costruire ovunque
solide amicizie, anche come rappresentante del Papa per trent’anni, spesso a contatto con ambienti
e mondi assai lontani dal mondo
cattolico nel quale era nato e si
era formato. Proprio in quegli ambienti si dimostrò tessitore di relazioni e valido promotore di unità,
dentro e fuori la comunità ecclesiale, aperto al dialogo con cristiani di altre Chiese, con esponenti
del mondo ebraico e musulmano
e con molti altri uomini di buona
volontà.
Arrivato alla guida della Chiesa
nel pieno della cosiddetta “guerra
fredda” tra le democrazie occidentali e i Paesi del blocco comunista, papa Giovanni ha scosso il
mondo facendo evitare un conflitto tra i blocchi contrapposti. E
con una dottrina della pace contenuta nei suoi documenti, come
le encicliche Mater et magistra e
Pacem in terris nelle quali indica
gli itinerari che devono portare il mondo dalla “coesistenza”
sempre precaria fra gli Stati, alla
“convivenza” tra regimi avversi e tra etnie diverse. Così la sua
voce diventa la voce dell'umanità
in uno dei momenti più pericolosi
del XX secolo. L'enorme popolarità che lo circonda già da vivo
deriva dalla singolare sua capacità di comunicare speranza a tutti.
Di indicare le vie di una pace che
non è soltanto assenza di conflitti
armati, ma è soprattutto orientata
sull'essere umano, da proteggere e salvare nella vita materiale
e nella dignità sotto ogni cielo e
ogni regime. Questo è stato Papa
Giovanni per noi che l’abbiamo
conosciuto.
Gesualdo Purziani
Classe media
L'estinzione di alcune
categorie sociale
si vede dai consumi
Fatichiamo a riconoscere la classe media, quella che ha tenuto insieme, giocando un ruolo di collante, il nostro
Paese e che oggi sembra poco visibile.
Se ammettessimo che il consumo sia
stata la cifra culturale dominante per le
società occidentali negli ultimi decenni,
allora apparirebbe naturale considerare
lo stile di vita un tratto distintivo per
riconoscere l'identità sociale. Così non
ci stupirebbe sentire il Censis affermare
che il fattore che più accomuna e fa sentire vicine le persone è proprio lo stile di
vita. Si percepiscono "prossimi": quelli
che trascorrono in modo simile il tempo
libero; quelli che consumano come noi;
quelli che come noi pensano sé stessi e
agiscono il loro ruolo; quelli che condividono i nostri stessi interessi.
I ricercatori del Censis affermano, durante il primo incontro del loro annuale
"Mese sociale", che "lo stile di vita dal
modello di consumo al rapporto con ambienti, linguaggi, pratiche è il perno su
cui si fonda una sorta di appiattimento
orizzontale delle aggregazioni, isole di
prossimità sociale in cui concretamente
ci si identifica".
In una simile situazione si possono incontrare tante "tribù di affini" magari
anche coese al loro interno, ma poco interessate ad aprirsi al dialogo in comunità più ampie. Anzi, se seguissimo il
ragionamento dei ricercatori, procedendo verso l'esterno s'incontra una diversità che può trasformarsi in una fonte di
tensione tra micro-gruppi.
La fase che viviamo della società dei
consumi è arrivata a modificare, quasi
definitivamente, le strutture classiche.
Quando ci muoviamo al suo interno,
non ci riconosciamo più dentro le tradizionali classi. Per collocarci, molto
probabilmente oggi non è più sufficiente considerare occupazione, istruzione e
redditi. Sono soprattutto il ceto medio
e la classe operaria a uscire dai canoni.
Come dimostra una ricerca della London school of economics e dell'università di Manchester, coordinata da Mike
Savage e Fiona Devine, nelle nuove
tipologie molto contano e sono coltivati i capitali sociali e culturali allargati, meno la riconoscibilità nel mondo
produttivo. Il lento declino delle classi
centrali forse è una conseguenza delle
trasformazioni del mondo produttivo
che sempre con maggiore frequenza
inseriscono innovazioni hi-tec a scapito
di lavori impiegatizi o commerciali.
È sempre più frequente non incontrare
più la schiera di cassieri all'uscita dei
supermercati, in parte sono sostituiti
da isole controllate "self pay", vale lo
stesso per i distributori di benzina o
per i caselli dell'autostrada. Si riducono
con l'introduzione di Pc e reti intranet
i compiti e i "numeri" delle segretarie,
nelle aziende non c'è più bisogno di
quelli che battono a macchina, per non
parlare dei call center computerizzati, o
dei nuovi "robottini" che sistemano la
merce negli scaffali al posto di una parte dei magazzinieri. Si pensi solo che
negli Usa il numero degli impiegati è
passato dagli oltre 23 milioni di dipendenti, agli attuali 21 milioni, in appena
5 anni.
Andrea Casavecchia
in questo numero
7 - 10 + 21 grammi
La chiesa giovane di Senigallia
2 I buoni frutti della Caritas
Ortaggi dalla Undicesimaora
13 Arrivano i grandi eventi
Festa della musica e Caterraduno
attualità
la voce misena
20 giugno 2013
Migranti morti in mare, bisogno di risposte certe
Se gli sbarchi “continuano ad essere gestiti in maniera emergenziale siamo costretti ad assistere ancora ad
eventi del genere. Dovremmo invece prendere atto
che gli sbarchi sul nostro territorio sono fisiologici”
ed “impostare sistemi di accoglienza più rispondenti
alle effettive esigenze, per evitare nuove tragedie”. Lo
ha detto Valerio Landri, direttore della Caritas diocesana di Agrigento, commentando le ennesime vittime
del mare, sette migranti morti mentre tentavano di aggrapparsi ad una gabbia per l’allevamento di tonni nel
Canale di Sicilia. In questi ultimi giorni sono circa un
migliaio i migranti, in maggioranza profughi eritrei,
sbarcati sulle coste trapanesi, agrigentine, a Pantelleria e Lampedusa. Le Caritas e le Chiese locali non
sono ancora state coinvolte nell’accoglienza: “Non
siamo autorizzati ad entrare nei centri di accoglienza
né a fare altro - precisa Landri, che è in continuo contatto anche con Lampedusa -. Si parla di 250 eritrei
nel territorio agrigentino, l’accoglienza è gestita dalla
questura. I numeri sono ancora nella normalità, cui
non c’è stato bisogno del nostro supporto”. Secondo il direttore di Caritas Agrigento finora “sembra la
routine degli sbarchi estivi, ma rispetto all’emergenza
Nord Africa del 2011 c’è una differenza: molti sono
eritrei, che possono chiedere la protezione internazionale ed entrare nell’accoglienza per richiedenti asilo”.
Inoltre, osserva Landri, “sono cambiate le rotte. Ora
arrivano direttamente in Sicilia, ma sono viaggi più
rischiosi e i morti nel Mediterraneo lo testimoniano”.
“Gli orientamenti politici non sono cambiati - denuncia -: il fenomeno migratorio continua ad essere affrontato in modo emergenziale, mentre in un mondo
globalizzato le dinamiche geopolitiche dovrebbero
interessare tutti i governi, visto che una buona fetta
della popolazione mondiale vive situazioni di persecuzione e ha diritto ad una vita più serena”. “Il nostro
approccio non è sufficiente - prosegue -. Perché su
sette morti scoperti oggi, chissà quanti ce ne saranno
di cui non si sa nulla”. Il suo invito è “ad affrontare
la questione migratoria in maniera più organica, corresponsabile”. “Quest’anno - suggerisce - il numero
limitato di sbarchi avrebbe consentito la costruzione
e gestione di un sistema di accoglienza più organico,
invece non è stato fatto assolutamente niente. Siamo
sempre in attesa di emergenze, pronti ad intervenire
nell’eventualità, con il solito sperpero di denaro e le
inefficienze”.
L.M.
I frutti di Caritas diocesana e cooperativa 'Undicesima ora'
Piccoli segnali di futuro
“Questa crisi è come una calamità naturale e nessuno può restare indifferente. Per questo la chiesa si preoccupa di offrire segni che possano dare
speranza ed essere di stimolo alle istituzioni”. Lo
ha affermato venerdì mattina Giuseppe Orlandoni,
vescovo di Senigallia, nel corso della conferenza
stampa di presentazione dei progetti della cooperativa Undicesimaora. Quest’ultima è nata per dare
risposte temporanee al problema lavorativo e si
occupa di turismo, falegnameria, produzione di ortaggi su un terreno della diocesi, che da venerdì 14
giugno vengono commercializzati da Coop Adriatica, di cui il vicepresidente Giovanni Monti era
presente per l'occasione. “Quello che ci interessa
– ha sottolineato il vescovo - è trasmettere un messaggio di fraternità
e solidarietà” e “l’idea che è maturata di dare un lavoro anche piccolo a
coloro che lo hanno perso è un aiuto
che va nel segno della dignità delle
persone”. Orlandoni ha anche messo
in rilievo il fatto che “non ci vogliamo muovere da soli” e ha citato la
positiva collaborazione con i comuni locali, la Coop Adriatica, appunto
e le banche di credito cooperativo.
“La cooperativa, nata nel 2011, è un
contenitore sociale per dare una risposta a chi non ci chiede soldi ma
occupazione”. Spiega così il senso
della cooperativa di cui è il presidente, Giovanni Bomprezzi, vicepresidente della Caritas diocesana.
La cooperativa attualmente impiega
50 persone, che hanno perso il lavoro, con progetti
mirati e a termine, ma sono già quasi 100 gli individui che hanno usufruito di questa opportunità
“uscendo dalla dinamica dell’assistenzialismo per
riscoprire la propria dignità”. “Da mesi evidenziamo un dramma della disoccupazione – ha sottolineato Bomprezzi – che ci scuote. Il nostro obiettivo
è anche la sensibilizzazione attraverso le opere: la
cooperativa è quindi una provocazione, un segnale
che può indicare un cambio di rotta. Se non c’è lavoro la famiglia non si salva”.
L’accordo con Coop Adriatica va anche nel senso
di “inventare una filiera che abbatta i costi e che
possa favorire l’inserimento di altre persone”. Senza dimenticare il Fondo diocesano di solidarietà,
che ha raccolto 600.000 euro in tre anni, grazie a
1400 famiglie, che si autotassano di 5 euro al mese
e che ha contribuito al finanziamento degli inserimenti lavorativi stessi. Bomprezzi ha anche rimarcato che “la rete tra vari soggetti che contribuiscono a questo progetto è necessaria per riavviare la
speranza e il mettersi in rete è più che mai necessario. Da soli non si arriva da nessuna parte".
In attesa del prossimo 20 luglio, quando la cooperativa verrà presentata alla città e alla diocesi in
una densa giornata di lavori e testimonianza, Undicesima ora presenta i suoi frutti più buoni, frutti
che hanno il sapore della dignità ritrovata.
Laura Mandolini
Nella foto (Marchenotizie)
i prodotti di Undicesimaora in vendita
Belgio e Olanda e l'eutanasia per i bambini gravemente ammalati
Il dolore che mette paura
Duemila anni dopo si rischia una nuova strage degli
innocenti. Idea troppo forte? Non si direbbe a leggere le notizie che arrivano dal cosiddetto “civile”
Nord Europa, dove il Belgio e l’Olanda stanno producendosi egregiamente in una gara al ribasso che
poco sembra aver a che fare con l’etica e molto con
l’eugenetica. La scorsa settimana il parlamento belga
ha discusso un controverso compromesso sulla possibilità di estendere l’eutanasia anche ai minori di
diciotto anni. Ma i vicini olandesi non hanno voluto
farsi lasciare indietro. Forti del Protocollo di Groeningen, che già dal 2004 consente l’eutanasia neonatale, la Royal Dutch Medical Association (Knmg),
che rappresenta i medici nei Paesi Bassi, ha elaborato il parere “Le decisioni mediche circa la vita dei
neonati con gravi anomalie” in cui viene spiegato il
motivo per cui è accettabile, e talvolta anche necessario, praticare l’eutanasia dei bambini.
In questo sorprendente documento l’associazione dei
medici ha stilato un rapporto in cui vengono discusse le linee guida da seguire verso i piccoli pazienti
affetti da malattie incurabili. Tra i suggerimenti per
abbreviare la sofferenza dei bambini e delle loro famiglie, viene reso esplicito il ricorso all’eutanasia,
adducendo una ragione oggettivamente paradossale:
la sofferenza dei genitori può essere un motivo per
uccidere il bimbo. Tra le altre condizioni, infatti, si
afferma che un’iniezione letale di rilassante muscolare è eticamente possibile quando “persiste un respirare affannoso e si prolunga una morte inevitabile,
a dispetto di una buona preparazione, provocando
gravi sofferenze per i genitori”.
L’agonia non è tollerabile ed è preferibile far morire
che far soffrire.
Resta una domanda inevasa: di chi stiamo parlando,
qual è il soggetto della frase?
Certi testi non sono mere dissertazioni, ma documenti di Storia. È fondamentale comprendere il rivoluzionario rovesciamento di valori contenuto in questa
affermazione. Un essere umano innocente può essere
ucciso senza esprimere un desiderio di morire perché
la sua esistenza è emotivamente dolorosa per gli altri. L’ineffabile dottor Eduard Verhagen, uno degli
autori del rapporto Knmg e l’architetto del protocollo
Gronignen, ha spiegato a Volkskrant, un importante
quotidiano olandese, perché l’angoscia dei genitori
è rilevante: “Questi bambini sono grigi e freddi, gli
vengono le labbra blu e all’improvviso, ogni pochi
minuti, prendono respiri molto profondi. Una condizione molto brutta da vedere, e che può andare avanti
per ore e, a volte, giorni”. Compito dei medici, quindi, è risparmiare i genitori dall’ “abominio” di vedere
il proprio figlio morire in difficoltà, spiega il dottor
Verhagen. Fa parte di una buona cura palliativa.
Ora, non a voler sempre essere quelli che perseverano a mettere i puntini sulle i, ma anni di studi e di
pratica medica sembravano aver dimostrato che invece le cure palliative fossero proprio un’altra cosa.
Anche a non aver letto l’ultimo Dan Brown con le
sue teorie malthusiane di sovrappopolazione, si affacciano pensieri poco edificanti. Adulti che si ritengono ragionevoli decidono della vita o della morte
di persone che non possono esprimere il proprio dissenso. Oggi si parla di bambini disabili gravissimi,
domani potrebbero essere adolescenti cerebrolesi,
dopodomani anziani afflitti da malattie neurodegenerative. Ormai la categoria dello “slippery slope” il
celeberrimo pendio scivoloso, comincia a non essere
più adeguata. Più che una discesa sdrucciolevole, qui
si è in presenza di un dirupo che ricorda molto da
vicino la Rupe Tarpea.
Emanuela Vinai
enti locali
la voce misena
20 giugno 2013
Lettera aperta di 'Alzheimer senza paura' Coldiretti: "Non basta il fermo pesca"
No ad altri tagli
Siamo un’Associazione radicata nel
territorio di Senigallia, “alzheimer
senza paura” (associazione di familiari e volontari) vogliamo contribuire al vivace dibattito che si sta sviluppando sui tagli che riguardano la
Sanità Marchigiana. Lo facciamo con
una lettera aperta ai vertici politici e
tecnici della nostra Regione. Troppe
volte infatti il mondo politico nasconde le proprie responsabilità dietro la
nomina di “tecnici”.
Non riusciamo a capire la logica che
sta guidando le attuali scelte: questo
ulteriore taglio dei posti letto (ricordiamo infatti che ciò è già avvenuto
in tempi recenti) non era finalizzato
anche ad un potenziamento dei servizi domiciliari? Dal nostro piccolo
osservatorio siamo costretti a prendere atto che tutti i servizi domiciliari
stanno subendo tagli lineari. La decisione che ci lascia interdetti è la determinazione con cui si porta avanti
il taglio radicale degli ausili per l’incontinenza (pannoloni, traverse, ecc.)
penalizzando famiglie che sono già
profondamente gravate dallo stato di
non autosufficienza di un loro componente.
Troppe volte si fa riferimento alle
normative imposte dalla spending
review. Tale provvedimento prevede
forse un taglio del 50% delle risorse
destinate agli ausili? O non si tratta
piuttosto di scelte discrezionali dei
dirigenti locali?
Invitiamo i destinatari di questa lettera aperta e i loro più stretti collaboratori a trascorrere 48 ore in una casa
privata o in una Casa di Riposo dove
è necessario usare abitualmente questi presidi e poi saremmo contenti di
conoscere il loro parere in merito.
Riteniamo utili al dibattito e alla sensibilizzazione tutte le prese di posizione apparse sulla stampa in questi
giorni a partire dal comunicato delle
organizzazioni sindacali Cgil Cisl
e Uil di Senigallia, fino a quelle di
gruppi di familiari di anziani ospiti di
Case di Riposo.
Speriamo di suscitare almeno qualche dubbio sulla “positività” di queste scelte e rinnoviamo l’invito a fare
esperienze che permettano di toccare
con mano il problema.
Distinti saluti
Associazione
“alzheimer senza paura”
Presidiare il mercato con prodotto
marchigiano o almeno made in Italy
per evitare di favorire le importazioni straniere; differenziare il periodo
di fermo biologico nelle varie zone
dell’Adriatico; no allo stop delle attività per il pesce azzurro da giugno
ad agosto, periodo inutile e dannoso per il settore per la presenza di
esemplari in fase riproduttiva e pieni
di uova.
Sono le proposte di Coldiretti Impresapesca Marche alla Regione
Marche in vista del periodo di interruzione dell’attività per garantire il
ripopolamento delle specie, giunte
dopo un confronto con le marinerie
del territorio. Il fermo, sottolinea
Coldiretti Impresapesca, è uno strumento che deve rappresentare l’occasione per non favorire il declino
di questo settore, che negli ultimi 25
anni ha visto le importazioni di prodotti ittici stranieri per il consumati
in Italia passare dal 23 per cento al
72 per cento.
Contrariamente alla gestione passata,
occorre partire dal concetto che non
è fermando la pesca che si tutela la
risorsa, ma solo centrando l’attività
sulla tutela delle forme ittiche giovanili nelle aree di nursery si possono
raggiungere gli obiettivi prefissati.
“Nel fermo tecnico, a valenza biologica, dello scorso anno sono state
introdotte misure efficaci come i tre
giorni di pesca nelle settimane postfermo e le quattro giornate. massime di pesca settimanali nell’arco
dell’anno – sottolinea il responsabile nazionale di Coldiretti Impresa
pesca, Tonino Giardini - , oltre che
la tutela della più ristretta fascia costiera per un ampiezza fino a 6 miglia dalla battigia per la durata di 3
o 4 mesi a partire dal mese di luglio.
Sono queste le vere misure che tutelano la risorsa ittica, ed una volta
che saranno applicate efficacemente
il fermo delle imbarcazioni resterà
una misura aggiuntiva importante
ma non fondamentale”.
A ciò deve aggiungersi il presidio del
mercato, per evitare che proprio nel
momento estivo, quando il consumo
di pesce è al top, si verifichi la consueta scomparsa del pesce italiano,
con l’inevitabile effetto di aumentare le importazioni di quello straniero. Un presidio attuabile soltanto con
lo scaglionamento del blocco-fermo
della pesca in Adriatico in almeno
tre o più fasce con diversi periodi tra
loro.
Coldiretti Impresa pesca chiede
quindi alla Regione Marche di evitare l’appoggio ad ogni proposta che
veda il blocco dell’attività estiva per
le barche dotate dei sistemi a strascico e volante nello stesso periodo in
tutte le realtà produttive dell’Adriatico (periodo unico).
Il comitato chiede più attenzione "Marche in blu" all'inizio dell'estate
La non autosufficienza
Pensiamo che debba essere incoraggiato e
sostenuto ogni tentativo volto, finalmente, a dare omogeneità all’offerta di servizi rivolti alle persone non autosufficienti
della nostra Regione: in ogni parte del territorio regionale ogni persona deve poter
accedere ad una adeguata rete di servizi,
con uniformità di prestazioni e di costi a
carico dei servizi sanitari e sociali.
Va respinto invece con forza ogni tentativo di riorganizzare e di applicare i livelli
essenziali delle prestazioni volto a ridurre
i diritti e le tutele delle persone non autosufficienti (siano esse disabili, anziani non
autosufficienti, dementi, malati mentali).
Non può essere vincolata la definizione
dell’offerta (posti convenzionati) o la ripartizione degli oneri tra sanità e sociale
a previe valutazioni di impatto economico che mirino a contenere o addirittura
ridurre le spese sanitarie con conseguente
trasferimento degli oneri sugli utenti e sui
Comuni.
Da notizie giunte al Comitato associazioni tutela (Cat) si evince che le proposte
- attualmente allo studio in Regione - di
regolamentazione dei servizi sociosanitari sembrano prioritariamente volte a
contenere gli oneri a carico del servizio
sanitario regionale per riversandoli di
conseguenza su utenti e Comuni. Se così
fosse si tratterebbe di un vero e proprio
imbroglio. Nella sola area riguardante gli
interventi diurni e residenziali per disabili
gravi già presenti sul territorio regionale
ci sono almeno cinque milioni di euro annui di oneri che dal 2001, data di emanazione della normativa nazionale sui livelli essenziali, ad oggi il servizio sanitario
non ha assunto.
Riguardo i servizi residenziali per anziani
non autosufficienti, oltre 2.000 famiglie
sono costrette a pagarsi per intero la retta di degenza in quanto il tetto dei posti
convenzionati, peraltro ancora non completamente finanziati, copre non più del
65% dei posti effettivamente occupati.
Situazioni analoghe riguardano i servizi
diurni per persone con demenza o quelli di assistenza tutelare domiciliare. Pare
inoltre opportuno ricordare che, a differenza di quanto previsto dalla normativa
regionale, da gennaio 2013 l’Asur non
assume per intero l’importo di spettanza
(33 euro al giorno) nei 3200 posti di residenza protetta per anziani non autosufficienti, caricando sugli utenti la spesa di
circa 4,5 milioni di euro che è obbligata
a sostenere.
Le persone non autosufficienti nelle Marche pagano sulla loro pelle da molti anni
l’inadeguata offerta di servizi; per guadagnare il tempo perduto e assicurare ciò di
cui hanno bisogno e diritto è necessario
agire in modo trasparente senza furtivi
aggiramenti della vigente normativa. Ci
auguriamo fermamente che il lavoro regionale assuma questa prospettiva.
da Comitato Associazioni Tutela
18 bandiere blu
Diciotto comuni in festa in contemporanea, da Gabicce a San Benedetto del Tronto, 100 eventi organizzati e migliaia di partecipanti. ‘Marche in blu’, la festa per le
18 Bandiere blu ottenute dalla regione per
la qualità delle spiagge e dell’accoglienza,
ha aperto sabato sera a Senigallia la stagione estiva 2013. Il presidente Gian Mario
Spacca si è collegato via streaming con i
Comuni per consegnare virtualmente i 18
vessilli.
Una prima edizione dai grandi numeri.
Diciotto Comuni in festa, contemporaneamente, da Gabicce a San Benedetto. Oltre
cento eventi organizzati e migliaia di partecipanti, dai più piccoli ai grandi. L’evento
“Marche in blu” si è concluso, ma di fatto
segna l’inizio dell’estate e apre le porte ai
turisti per un soggiorno di alta qualità, colorato di blu, come i 18 vessilli conquistati
nel 2013.
“Le Marche – ha detto nel corso della serata il presidente della Regione e assessore al Turismo, Gian Mario Spacca – sono
la regione dei record, anche per quel che
riguarda la tutela e la valorizzazione dell’ambiente. Abbiamo infatti il record delle Bandiere Blu, il record delle Bandiere
Arancioni e il record delle Bandiere Verdi.
Nelle Marche si vive bene e non a caso siamo la regione con la speranza di vita più
alta d’Europa”.
Tutti i 18 Comuni marchigiani, che que-
st’anno hanno ottenuto il prestigioso riconoscimento della Fee (Fondazione per
l’Educazione Ambientale) che premia
l’accoglienza, l’ospitalità, la qualità delle coste e la cura dei servizi in spiaggia,
hanno festeggiato questa giornata in contemporanea, dalla mattina, con i giochi in
spiaggia, alla sera con tanti concerti e spettacoli organizzati nelle varie piazze.
Una prima edizione, questa di “Marche
in blu” che ha fatto registrare un notevole
successo con tanta partecipazione di persone ed un coinvolgimento totale delle varie
realtà locali, dalle istituzioni alle associazioni.
Il momento celebrativo è stato in serata,
quando dalla Rotonda a mare il Presidente
della Regione Marche Gian Mario Spacca,
il sindaco Maurizio Mangialardi, il Comandante della direzione marittima di Ancona, Ammiraglio Giovanni Pettorino, e il
presidente nazionale Fee Claudio Mazza, condotti da Marina
Senesi, voce cara agli ascoltatori di Radio2 per il suo lungo
sodalizio con il programma
cult Caterpillar, hanno salutato tutti i Comuni collegati via
streaming, ringraziandoli per
questo traguardo raggiunto nel
2013 e consegnando “virtualmente” la Bandiera Blu.
Dei 23 Comuni che si affacciano sulla costa, quest’anno
18 hanno ricevuto la Bandiera
Blu, circa l’80%, un primato
che permette alle Marche di
essere la seconda regione in
Italia, dietro alla Liguria, con
le “spiagge doc”. Durante la cerimonia,
prima del concerto finale della pianista
Rita Marcotulli e del fisarmonicista Luciano Biondini, è stata ricordata dal sindaco
Mangialardi anche la figura del professor
Mario Fernando Rosi, voce forte del settore turistico che ha avviato il percorso
marchigiano del soggiorno ad alta qualità,
con la consegna di una targa da parte della
Confcommercio alla signora Rosi.
V.M.
senigallia
la voce misena
20 giugno 2013
dill' al monc' in piazza
a cura di G. Nicoli
• In un numero
precedente di questa rubrica una nostra lettrice ci aveva fatto notare che
in città, ma anche
in molti paesi della
Diocesi, oltre che nelle facciate di molte abitazioni lungo l’Arceviese, ci sono
diverse nicchie in cui sono state poste
delle “statuine” della Madonna, del Sacro Sacro o di Santi. Era stata segnalata
Inziative per
un ecografo
Un grande progetto di solidarietà quello
presentato dalle associazioni di volontariato OndaLibera e Vip Claun Ciofega
con il patrocinio del Comune di Senigallia e la collaborazione dell'Ipersimply.
Tante iniziative con un unico obiettivo:
donare un Ecografo mobile al reparto
di Pediatria dell'Ospedale di Senigallia
per un valore stimato di 25.500 euro.
Si tratta di un concreto e utile sostegno
che permetterà al reparto di dotarsi di
un macchinari all'avanguardia, un contributo fattivo alla riduzione delle liste
d'attesa e che permetterà ai bambini di
poter effettuare tutti gli esami necessari
nel nostro ospedale. Un piccolo passo
importante che, in un momento di grande trasformazione e riorganizzazione
della sanità, contribuirà a renderà la nostra struttura ospedaliera più efficiente.
Le due associazioni di volontariato daranno dunque il via, dal 14 al 24 giugno
2013, alla raccolta fondi con un'Asta di
beneficenza online sul sito web www.
lanciodelmadon.it dove un testimonial
d'eccezione il giornalista sportivo RAI
Carlo Paris, metterà a disposizione alcuni cimeli dello sport. Nella fattispecie saranno messi all'asta oggetti provenienti dall'ultima gara della Nazionale
di calcio a Praga. Evento principe del
Progetto "Ecografo Mobile" si terrà
sulla spiaggia di Marzocca domenica 7
luglio con la IV edizione del "Lancio
d'l Madon". Una giornata di solidarietà,
divertimento, aggregazione e gara con
inizio alla ore 10.00 con giochi in acqua
e in spiaggia a cura dei Vip Claun Ciofega per proseguire nel pomeriggio con
la gara vera e propria per terminare poi
alla sera in una grande festa.
anche la nicchia che si trova a Senigallia in
via Cavour numero 10 in cui c’è un piccolo
quadro raffigurante la Madonna di Pompei
(o del Rosario) che porge la “Corona” a
san Domenico e Gesù bambino che la porge Santa Caterina. Per un periodo, a causa
dei lavori nella facciata della suddetta abitazione, non era possibile vederlo. Ora che
è stata tolta l’impalcatura perché i lavori
sono terminati, chi vuole – vedendolo – può
dire una preghiera o una giaculatoria. La
raffigurazione di questo famoso quadro si
trova anche in altre chiese, oltre quella naturalmente del Santuario di Pompei. Nella
nostra città è nell’altare a destra della chiesa
della Maddalena, vicino all’Opera Pia Mastai Ferretti.
Biblioestate
Dal 17 giugno al 31 agosto 2013 entra
in vigore il nuovo orario di apertura al
pubblico della Biblioteca Comunale
Antonelliana. Si ricorda inoltre che
la Biblioteca Comunale Antonelliana rimarrà chiusa dal 12 al 17 agosto
2013. Apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì 8,30 - 13,30 e 15,30
- 19,00. Per i servizi bibliotecari (prestito, ricerca bibliografica): dal lunedì
al venerdì 8,30 – 12,30, dal martedì al
giovedì 15,30-18,30.
Nidi a domicilio
Il 7 giugno scorso è iniziato a Senigallia il primo corso della Provincia
di Ancona per operatori di nidi domiciliari, di 88 ore, che consente di conseguire il titolo necessario ad avviare
un servizio di asilo nido domiciliare.
Sono 12 persone, con un età media di
trent’anni, che provengono non solo
da diversi quartieri della città, ma
anche da altri Comuni della Provincia
(Jesi, Osimo, Ostra e Fabriano). Inoltre, sono persone con alta motivazione ad intraprendere un’attività di servizio nido all’interno delle loro mura
domestiche anche perché in possesso
sia del giusto diploma (anche diverse
laureate) che di varie esperienze maturate presso strutture nido pubbliche
e private.Il corso terminerà alla fine
di luglio, stage presso nido compreso, e subito dopo si provvederà alla
presentazione delle pratiche di autorizzazione all’Ente comunale, per
l’idoneità della struttura domiciliare,
dopo aver fatta l’iscrizione all’Albo
degli Operatori dei nidi domiciliari
della Provincia.
Alberto Di Capua
adentistretti
Vicenda Manutencoop
"Il comunicato diffuso dalla Manutencoop servizi ambientali dove l’impresa
commenta la decisione del Comune
di opporsi al decreto ingiuntivo con il
quale si ingiunge all’Ente il pagamento di 750.000,00 euro per prestazioni
rese da Manutencoop in fase di esecuzione dell’appalto, poi interrotto, per
il servizio di raccolta e smaltimento dei
rifiuti, contiene toni gravemente offensivi e fornisce una rappresentazione
dei fatti non corrispondente al vero. La
scelta operata dal Comune di opporsi
al Decreto non ha niente di furbesco
né di vergognoso come in maniera falsa e strumentale l’impresa ha dichiarato. Essa rappresenta al contrario
l’esercizio di un preciso diritto sancito
dal nostro ordinamento e, nel caso in
oggetto, è fondata su argomentazioni molto precise e stringenti. Infatti
quello che nel suo comunicato Manutencoop si guarda bene dal precisare
è che la pretesa al pagamento avan-
zata dall’impresa non si fonda su un
pronunciamento del Tribunale quanto
piuttosto sul Lodo Arbitrale (vincolante
per soggetti che l’hanno attivato e cioè
CIR 33 e Manutencoop) vale a dire su
una regolamentazione negoziale degli
interessi in conflitto che le parti, sottoscrivendo una clausola compromissoria, affidano ad un collegio arbitrale.
Ed allora, dal momento che il Comune di Senigallia non ha firmato alcuna
clausola compromissoria che costituisce la fonte di legittimazione degli
arbitri, non si vede per quale ragione
il Lodo in questione debba spiegare
effetti nei suoi confronti. Proprio alla
luce di tali considerazioni abbiamo
fatto legittimamente opposizione al
decreto, e nel giudizio di merito che
si instaurerà dinnanzi al Giudice ordinario intendiamo far valere le nostre ragioni". Così scrive il sindaco di
Senigallia, Maurizio Mangialardi.
• In tempo di crisi molti si lamentano, giustamente, della perdita del lavoro, della
Cassa integrazione (che ha un termine anche per chi ne ha diritto), della mancanza
di lavoro giovanile ecc. Spiragli ancora se
ne vedono pochi. Ci si lamenta anche della
riduzione all’acquisto dei generi alimentari,
conseguenza logica della crisi. Ogni settimana nelle nostre cassette postali troviamo
la pubblicità delle “offerte” dei vari supermercati e allora è una corsa per poterne usufruire. Sarebbe bene però che accanto agli
sconti su certi generi non propriamente di
prima necessità, ci fossero più spesso quelli
maggiormente utili, cioè: il pane, la pasta,
la frutta (di cui si raccomanda il consumo
perché fa bene alla salute ma non alle “ta-
sche” degli italiani), certi tipi di carne, il
pesce azzurro. E lasciare, quindi, altri prodotti non di prima necessità a coloro che se
li possono permettere.
• D’estate andare in alcuni luoghi pubblici,
negli esercizi commerciali e viaggiare con
la corriera a qualcuno/a crea disagio perché
“i gradi” dell’aria condizionata sono troppo
bassi. Bisognerebbe, se possibile, regolarli
sui 16-18 gradi perché altrimenti la differenza tra l’esterno e l’interno si sente troppo e quindi, specialmente per chi soffre di
certe malattie, questo fa ammalare, il che
non va bene. Aspettiamo tutti l’estate per
godere dei suoi benefici ma non deve essere
la stagione in cui ci si ammala come d’inverno.
'Progetto solidarietà' per gli anziani
Un pass per l'aiuto
La vecchiaia è una condizione di vita
piacevole: si ha il tempo giusto per
mettersi in relazione con gli altri, per
occuparsi con generosità di piccole e
complesse operazioni quotidiane di
cura dell’ambiente, della casa, dei rapporti di buon vicinato, per ragionare,
ascoltare, educare le nuove generazioni… La vita della persona ritirata dal
lavoro è piena di interessi ed estremamente dinamica: quando sopraggiungono limitazioni, malattie, disagi di
varia natura, non è bene drammatizzare
e isolarsi. Intervenire con supporti leggeri o con aiuti nella cura diretta delle
situazioni di fragilità contiene l’ansia e
facilità il mantenimento e il recupero
delle autonomie.
Per questo pensiamo che sia importante
conoscere una realtà con cui confrontarsi quando sopraggiungono le prime
difficoltà, per cercare insieme di accompagnare e valorizzare la vita delle
persone anziane.
A Senigallia con il Punto Assistenza (Pass), cerchiamo di dare risposte
“domiciliari” ai bisogni degli anziani
non autosufficienti e delle loro famiglie: crediamo infatti che la casa sia un
luogo importante per valorizzare l’autonomia e l’equilibrio emotivo delle
persone anziane anche quando iniziano
a sopraggiungere problemi di gestione
della quotidianità. Le persone di Progetto Solidarietà, una cooperativa sociale da anni impegnata nei servizi a favore degli anziani, desiderano mettere
a disposizione - gratuitamente – la loro
esperienza e quella della loro organizzazione.
Pensando agli
stili di vita
Ultimi giorni di scuola, ma sempre molto produttivi al Panzini di Senigallia; gli
alunni hanno approfondito alcune tematiche importanti sugli stili di vita consape-
voli attraverso interrogativi, esperienze e
proposte di stili di vita ispirati alla sobrietà, alla sostenibilità e all’equità sociale.
È così che gli studenti di alcune classi
hanno seguito un’interessante conferenza
tenuta dal dott. Lucio Cimarelli (presidente del Consorzio Solidarietà) e dall’ing.
Ciò è possibile grazie al finanziamento
che la Fondazione Cassa di Risparmio
di Jesi ha concesso per il 2013 alla cooperativa: un contributo che ha lo scopo
di sostenere l’apertura al pubblico del
Pass e la messa a disposizione di un numero telefonico gratuito per un primo
contatto, per informazioni e orientamento. L’incontro o la chiamata sono
azioni gestite da Assistenti Sociali. Al
Pass le famiglie possono rivolgersi per
essere appoggiate nel pensare e realizzare il percorso assistenziale più adatto
al proprio familiare ed essere aiutate
nella risoluzione di piccoli e grandi
problemi. Quali servizi pubblici esistono? A chi rivolgersi per ottenere ausili
o contributi economici? Ci sono operatori preparati cui affidarsi? Assistenti
familiari/badanti disponibili? Con chi
è possibile confrontarsi sull’evoluzione della malattia e sui nuovi problemi
che insorgono nel tempo? Cosa fare per
riempire le giornate di momenti lieti?
Quali sono le nuove opportunità per gli
ex dipendenti pubblici con il Progetto
Home Care dell’Inps?
Quando la situazione in casa diventa
difficile da gestire e si vuole offrire un
supporto discreto o un aiuto importante per essere accuditi, curati, aiutati in
casa, allora è utile rivolgersi al Punto
Assistenza (Pass), in Via Piave 106 o
telefonare allo 071 659166 per un consiglio. Non restiamo soli ad affrontare
la fragilità: condividerla con gli altri è
positivo e rende tutti più consapevoli e
umanamente ricchi.
Anna Paola Fabri
Progetto Solidarietà - Senigallia
Ivano Cursi (presidente delle Acli di Senigallia) su tematiche relative al turismo
sostenibile, alla gestione del territorio, all’attuale situazione economico-lavorativa
e a stili di vita non basati esclusivamente
su bisogni indotti, definibili, quindi, appunto, “consapevoli”.
Premessa all’incontro sono stati la lettura
da parte degli studenti del volume curato dalla Diocesi di Senigallia “In piedi,
costruttori di pace” e
incontri informali con
le classi curati dall’ing.
Cursi.
L’attività rientra nel
progetto di istituto “Lo
scrittore della porta accanto” ed è stata coordinata dal prof. Giuseppe D’Emilio con la
collaborazione
delle
docenti Simonetta Sagrati e Mirella Verde.
La conferenza, introdotta dalla dirigente Rosella Bitti, ha visto
la partecipazione del prof. Lucio Mancini,
dirigente del Liceo “Medi”, della prof. ssa
Elena Giommetti, dirigente dell’Istituto
Superiore “Padovano”, e del prof. Camillo Nardini.
Simonetta Sagrati
senigallia
succede a senigallia
* Il Consiglio Comunale
svoltosi
mercoledì 12 giugno
ha approvato con
17 voti favorevoli e
1 contrario il nuovo
regolamento di polizia urbana valido
nel territorio. Previste multe dai 50 ai 500 euro per i trasgressori ad alcune norme tra le quali il divieto di
esporre ad asciugare la biancheria in tutto il
territorio comunale (e non più soltanto nel
centro storico), di posizionare volantini nei
muretti, nelle auto e nelle panchine, di get-
la voce misena
20 giugno 2013
tare sigarette a terra, di utilizzare in strada
stereo e radio (no pure a grida, schiamazzi
e canti), di chiedere l’elemosina se minore
d’età o in maniera molesta, di contrattare
con le prostitute; attenzione anche ai proprietari di cani che non utilizzano la busta
per la raccolta degli escrementi dell’animale. I titolari di attività del centro e del lungomare dovranno inoltre occuparsi della
pulizia dei marciapiedi per un minimo di 5
metri dal proprio esercizio. Il regolamento
sarà operativo entro 2-3 settimane.
* Salvata dai carabinieri una 94enne che
camminava in stato confusionale sui binari dove stava per arrivare un treno. E'
stato un 36enne kosovaro residente a Corinaldo a chiamare il 112 per segnalare che
un’anziana donna stava camminando lungo
i binari, parallelamente a via Raffaello Sanzio, all'altezza “Matt Bar” e che, in evidente
stato confusionale, rischiava di essere travolta da uno dei treni in transito. I carabinieri sono arrivati in tempo e l’hanno tirata
via di peso proprio mentre stava arrivando
un treno.
* Paura a Senigallia in via Brandolini.
Un 65enne spara con la propria carabina
ad aria compressa 6 ‘piombini’ contro la
serranda della vicina. Denunciato. Non si
conoscono ancora le ragioni del gesto: Infatti la donna avrebbe dichiarato di non avere mai avuto problemi nè divergenze con
nessuno. Tuttavia i militari hanno rinvenuto sulla serranda quattro dei sei 'piombini'
esplosi. E proprio grazie a questi sono risaliti all’uomo che abita di fronte alla finestra al
primo piano dell’abitazione della vittima.
* Si è spenta all’alba di mercoledì 12 giugno Lorenza Giomini, storica farmacista
senigalliese. Lo stesso giorno in cui si sono
celebrati invece i funerali di un altro personaggio senigalliese Giampiero Spinelli, veterinario ma noto anche nel mondo dell’associazionismo. Spinelli aveva 84 anni ed
era un professionista stimato. 78 anni, Lorenza Giomini , volto storico della farmacia
“Pichi”, di piazza Roma, si era avvicinata
alla politica fondando il gruppo cittadino di
Forza Italia, poi PdL. I funerali si terranno
alle 12 del 13 giugno presso la chiesa dell’ospedale.
Aps 'Fuori riga' e Fondazione 'Gabbiano' contro il gioco d'azzardo
Fuori gioco, idee contro la ludopatia
Non stiamo parlando di sigarette né di superalcolici. Non
è un veleno né una sostanza stupefacente. Si tratta niente
poco di meno del gioco. Un gioco pericoloso che fa male
davvero e ti rovina. Sabato sera a San Rocco ne hanno parlato quelli della neonata Associazione di promozione sociale Fuori Riga che, insieme a Marina Marozzi, presidente dell’Adoc (associazione per la difesa e l’orientamento
dei consumatori), hanno affrontato il tema della ludopatia.
Questione apparentemente nuova ma che cova e miete
vittime da decenni. I numeri sono impressionanti: circa un
milione coloro che in Italia sono affetti da problemi legati
alla dipendenza da gioco. Più del doppio quelli a rischio.
Anche le cifre spese sono allarmanti: si parla di 100 miliardi di euro con un aumento del 400% negli ultimi otto
anni. Si calcola che ogni italiano maggiorenne
spende annualmente qualcosa come 1.800 euro.
Nella nostra Senigallia 13 i casi “conclamati”
ovvero coloro che si sono rivolti alle strutture
del Sert (Dipartimento per Dipendenze Patologiche) per chiedere aiuto. Ma il problema è molto
più diffuso e drammatico. Riconoscersi malato
richiede una lucidità che non si ha più.
Si comincia per caso, per gioco appunto. L’illusione di non fare nulla di pericoloso, l’idea
ingenua del “cosa vuoi che sia”. Poi scatta la
passione, la mania, l’ossessione, la patologia.
Chiamiamola come vogliamo. Ma la parola corretta è: malattia. Il ludopata arriva a rovinarsi la
vita: dal punto di vista economico ricorre a prestiti, e per
avere denaro racconta mille bugie a parenti ed amici. Il
tentativo di smettere c’è ma la tentazione di giocare e vincere facile è davvero molto forte: “questa è l’ultima”. Ho
vinto? Allora ritento e gioco ancora più forte. Ho perso?
Devo rifarmi. Un ossessione che ti mangia senza che tu
possa rendertene conto. Dal punto di vista sociale un disastro: la bugia diventa la regola. Le relazioni, anche quelle
più significative, vengono compromesse.
L'Adoc Marche ha attivato uno sportello regionale di
ascolto ed assistenza per le persone con problemi legati
al gioco d'azzardo. Molti, moltissimi quelli che vi si rivolgono: “Non potevamo neppure immaginarlo”, ha svelato
la stessa Marozzi. “Non si tratta di un centro di aiuto che
si mette in competizione con i Sert del territorio. Piuttosto
da loro completezza, si integra perfettamente. Assistenza psicologica e medica da un lato e consulenza legale
dall’altro. Perché con il gioco d’azzardo si arriva proprio
a mettersi nei guai. Guai seri.” Lo sa bene Paolo Pennacchione intervenuto alla serata. No. Non era esattamente
presente ma una sua intervista è stata proiettata in sala.
Pennacchione, classe 74, è attualmente recluso presso la
Casa Circondariale di Montacuto. Guarda caso è finito
dentro per il gioco d’azzardo. Casinò, corse di cavalli,
scommesse di ogni ordine e grado hanno caratterizzato gli
anni migliori della sua vita. Ha raccontato di sé in un libro
(Solo soldi assicurati – Ed. Marte, pag 233, € 15,00), della sua esperienza fatta di azzardo e rapine per soddisfare
quel desiderio più forte di ogni cosa, anche dell’amore per
la famiglia, anche più sacro della sua delicata devozione a Sant’Antonio “non potevo immaginare di ridurmi in
quello stato”. "Gioco, vincitorio o vinti: quando il vizio
diventa dipendenza": è lo sportello realizzato nell'ambito
del progetto promosso dalla Regione Marche - Servizio
per le Politiche sociali, sportello che fornisce un primo
aiuto di tipo psicologico e assistenza legale alle persone interessate o ai loro parenti o conoscenti e può essere
contattato chiamando lo 071.2275386 oppure scrivendo a
[email protected] .
Silvia Fabri
chiesa
la voce misena
20 giugno 2013
la settimana del vescovo
in agenda
Giovedì 20 giugno
Ore 16.00: Incontro con cresimandi a P.Rio
Ore 18,00: Accoglienza reliquie S. Bernardette
in Cattedrale
Venerdì 21 giugno
Ore 15.30: Collegio dei Revisori Opera Pia
Mastai Ferretti
Sabato 22 giugno
Domenica 23 giugno
Giovedì 27 giugno
Ore 9.00: S.Cresima a Castiglioni
Ore 11.00: S.Cresima a Ponte Rio
Ore 18.30: S.Messa a S.Giovanni Battista
(Arcevia)
Ore 10.00: Ritiro Diaconi permanenti a Cupramontana
Ore 18.30: Comunità neocatecumenale a Marina di Montemarciano
Lunedì 24 giugno
Venerdì 28 giugno
Ore 10.00: Riunione dei Vicari
Ore 18.30: S.Messa e processione a Ostra V.
Ore 21.15: Incontro diocesano sulla “Settimana Sociale” in Seminario
Incontro a Urbino
Le relique della santa di Lourdes a Senigallia
Colloquio con l'arte
Bernardette, tra noi
La Delegazione Pontificia e il Centro
Studi Lauretani comunicano che in occasione della mostra “Lorenzo Lotto:
Gentiluomo con cane bergamasco. Ricerche, indagini
riflettografiche,
curiosità intorno
ad un dipinto”,
prolungata fino
al 7 luglio prossimo, avrà luogo
sabato 22 giugno
2013, dalle ore
9,30 alle 12,30,
presso la Sala degli Svizzeri del Museo-Antico Tesoro
di Loreto, un colloquio dal titolo La
ritrattistica di Lorenzo Lotto in area
adriatica: esempi e vicende.
Bernardette, una di noi. Questa piccola grande santa per noi dell’Unitalsi
è davvero una cara amica e sarà bello
accoglierla nella nostra Diocesi giovedì 20 giugno. Bernardette ha sperimentato il dolore e conosce le sofferenze e i desideri di quanti vivono la
malattia.
“Quando si ama il signore tutto diventa facile”. Ma la sua non è una
visione semplicistica o riduttiva del
dolore: lei lo conosce, lo capisce. E lo
condivide. Vi invitiamo quindi a non
perdere questa occasione per pregare
insieme e godere della sua vicinanza.
La giornata di giovedì 20 giugno prenderà il via alle 9 con la accoglienza
delle reliquie della cara Bernardette
presso la Cappella della Casa di Riposo Opera Pia Mastai Ferretti dove
alle 9,30 sarà celebrata una prima
Messa. Alle 15 nel reparto infermeria
dell’Opera Pia potremo recitare insieme il Rosario.
Per le 16,30, dopo esserci spostati in
Cattedrale, è previsto un momento di
preghiera con i bambini. Sono loro
che come Bernardette, sanno subito andare al cuore delle cose e riconoscere con uno sguardo la bellezza
della vita e ridare con un sorriso la
speranza a chi si sente perduto.
Alle 18.00 poi sarà il Vescovo Orlandoni a presiedere la celebrazione
Eucaristica cui seguirà la recita del
Rosario meditato. La giornata si concluderà con una bella veglia, animata
dai volontari dell’Unitalsi, alle ore 21,
sempre in Cattedrale. Quanti sono stati
a Lourdes sanno quanto sia suggesti-
vo andare per i luoghi di Bernardette,
bere di quell’acqua benedetta che la
Vergine le ha indicato. Un’emozione che arricchisce la nostra fede. Un
viaggio anche interiore che permette
di andare oltre il proprio vissuto di
dolore e lo trasforma in condivisione.
E’ per questo che abbiamo pensato di
lasciare - durante l’intera giornata di
giovedì- una cassetta della posta in
cui ciascuno può lasciare un biglietto,
un pensiero, una preghiera, anche un
disegno. Le lettere imbucate saranno
poi portate nella grotta di Lourdes
durante il prossimo pellegrinaggio regionale che si terrà nel mese di luglio.
Anche chi non potrà esserci, sarà con
noi.
Armanda Magini
In festa per i 50 anni di sacerdozio di don Carlo
La nostra piccola comunità cristiana sta vivendo un appuntamento significativo e importante: il 29 giugno, festa dei santi
Pietro e Paolo, festeggeremo
il Cinquantesimo anniversario
dall’Ordinazione sacerdotale
del nostro parroco don Carlo
Paolucci, da trentacinque anni
nostro infaticabile pastore. Tutti
conoscono la sua appassionata
vita pastorale in parrocchia per
le celebrazioni liturgiche, per
la catechesi, per la carità, distinguendosi come infaticabile
assistente diocesano dell’Unitalsi e come direttore
dell’Ufficio Missionario
diocesano, prodigandosi in
ogni modo per gli ammalati e per le adozioni a distanza. Ricordiamo anche
i suoi numerosi viaggi in
Africa e in America Latina
per portare autentica solidarietà alle tante miserie
del Sud del mondo.
Siamo grati al Signore e
alla Chiesa di averci donato e custodito questa guida,
autentico testimone di fedeltà al servizio e al
ministero. Un sacerdote sempre in mezzo alla
sua gente, i cui abiti odorano del suo gregge.
La nostra è solo una piccola “porzione” di
una Chiesa bella e sempre più innamorata del
suo Signore, quale è la Diocesi di Senigallia
guidata dal Vescovo Giuseppe.
Siamo la Chiesa che vive nella periferia, nel
territorio… tra la gente. Con il nostro Parroco, in questi anni siamo molto cresciuti nella
carità e nella comunione. Vogliamo sempre
più camminare nella missione di testimoniare
al mondo Gesù.
Sandrino Bizzarri
e la comunità di Brugnetto
I vescovi della regione hanno espresso solidarietà per la crisi occupazionale
Vicini alla popolazione marchigiana
I vescovi marchigiani, nella riunione tenutasi ad Ancona mercoledì 12 giugno, hanno
espresso forte preoccupazione per la situazione di alcune grandi aziende della nostra
regione che hanno prospettato provvedimenti di drastica riduzione dei posti di lavoro. Queste ultime vicende vanno ad aggravare una situazione di pesante criticità che
investe tutto il sistema produttivo e quello
creditizio. Mentre esprimono vicinanza e
solidarietà alle persone che vivono il dramma della perdita del lavoro o si trovano in
situazione di precarietà, con pesanti ricadute sulla vita personale e delle famiglie, i
vescovi auspicano che si faccia ogni sforzo
da parte di tutte le componenti per rilanciare
le attività produttive e per garantire i posti di
lavoro. È in gioco la dignità delle persone,
il bene delle famiglie, la tenuta sociale e il
futuro della nostra Regione. Nessuno può
restare indifferente.
Nel corso della riunione si è svolta l’audizione del responsabile della Caritas regionale, Mario Bettucci, che ha presentato il
lavoro svolto in questi ultimi quattro anni,
con particolare riferimento agli interventi
realizzati a favore delle popolazioni colpite
dagli eventi sismici de L’Aquila e dell’Emilia Romagna. Numerose e significative anche le attività per fronteggiare le povertà e
le diverse forme di emarginazione.
Dopo aver ricordato l’incontro con Papa
Francesco in occasione della visita “ad limina apostolorum”, quello non meno sorprendente durante l’Assemblea generale della
Cei e il toccante intervento telefonico che
il Santo Padre ha fatto durante il Pellegrinaggio Macerata - Loreto, i vescovi hanno
espresso la loro gratitudine per l’attenzione
che il Pontefice ha manifestato per la terra
marchigiana. Hanno inoltre manifestato la
loro soddisfazione per la numerosa e qualificata delegazione, di oltre 170 giovani marchigiani, che incontreranno Papa Francesco
alla prossima Giornata Mondiale della Gioventù che si terrà a Rio de Janeiro in Brasile
dal 23 al 28 luglio.
Sul versante dell’impegno educativo e del-
l’attenzione alle nuove generazioni è stata
ribadita la necessità di sollecitare le istituzioni regionali e le amministrazioni locali
affinché prestino maggiore attenzione e
forniscano il dovuto sostegno al servizio
pubblico offerto dalle scuole cattoliche paritarie a cui si rivolgono migliaia di famiglie
marchigiane.
Particolare attenzione è stata poi riservata
alla preparazione del 2° Convegno ecclesiale marchigiano sul tema “Alzati e va...'"
Vivere e trasmettere oggi la fede nelle Marche” che si celebrerà dal 22 al 24 novembre
del 2013. Parteciperanno 700 delegati in
rappresentanza delle diocesi marchigiane
e delle aggregazioni ecclesiali. Ad aprire i
lavori presso il Teatro del Muse di Ancona
nel pomeriggio del 22 novembre sarà il Cardinale Angelo Bagnasco, Presidente della
Conferenza Episcopale Italiana. Nel corso
della riunione sono state affrontate anche
alcune questioni relative al Seminario Regionale, all’Istituto Teologico Marchigiano
e al Tribunale Ecclesiastico Piceno.
In vista di 'Libera'
Le associazioni del territorio di Senigallia già aderenti a “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”
convocano tutte le associazioni e i singoli interessati per venerdì 21 giugno
alle ore 21.15 presso i locali della parrocchia della Pace a Senigallia in via
Sanzio 237 per dare vita a un presidio
di Libera. Sarà presente la coordinatrice regionale di Libera Paola Senesi.
Per maggior informazioni contattare
il numero: 3332923689. "Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le
mafie" è nata il 25 marzo 1995 con
l'intento di sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e promuovere
legalità e giustizia. Attualmente Libera è un coordinamento di oltre 1600
associazioni, gruppi, scuole, realtà di
base, territorialmente impegnate per
costruire sinergie politico-culturali e
organizzative capaci di diffondere la
cultura della legalità. La legge sull'uso
sociale dei beni confiscati alle mafie,
l'educazione alla legalità democratica,
l'impegno contro la corruzione, i campi di formazione antimafia, i progetti
sul lavoro e lo sviluppo, le attività antiusura, sono alcuni dei concreti impegni di Libera.
Preghiera
per la vita
Si è svolta a Loreto, presso il Centro
pastorale Giovanni Paolo II (Montorso) una veglia di preghiera davanti
alla statua della Madonna, la stessa
benedetta da Papa Francesco il 5 giugno, durante l’udienza generale e che
presto volerà a Rio de Janeiro, per
l’imminente Gmg, per essere donata all’arcidiocesi carioca. Le cinque
parrocchie di Loreto hanno pregato
per la vita (clicca qui), soprattutto
quella più violata e indifesa, i bambini e gli embrioni e al tempo stesso
hanno dato la loro adesione firmando
per l’iniziativa europea “Uno di noi”
a tutela dell’embrione umano.
+
Lo spazio giovani di Voce Misena - giugno 2013
“Vento d’estate…”…
finalmente!
Si è fatta attendere fino ad un
mese fa, ma ormai sole e caldo
sono ufficialmente arrivati per
restare, almeno per un po’.
E allora pronti, partenza…via!
Gmg, campi, missioni, vacanze, pellegrinaggi,
Italia, Europa, oltreoceano.
Tanti giovani sfruttano il tempo estivo per partire,
più o meno lontano, per più o meno tempo, ma
l’idea è sempre quella di andare, conoscere,
esplorare, mettersi in servizio, riposarsi o essere
attivi; aprire lo sguardo su realtà nuove, per
conoscere e conoscersi, perché partire è sempre
“mettersi alla prova”, a maggior ragione quando
non si conosce tutta la compagnia, e dove si è
diretti.
Ma la bellezza di scoprire è anche questa:
lasciarsi stupire da chi ci accompagna e da cosa
si trova, senza pregiudizi, senza timore, lasciando
alle spalle il noto per l’ignoto, perché l’avventura
aiuta a crescere; quelle che raccontiamo in
queste pagine sono tante esperienze e proposte
per questo tempo d’estate, perché mettersi in
gioco è mettersi alla prova, e ogni prova porta
ricchezza e stupore.
Ognuno ha le sue capacità e le sue possibilità:
ma sia chi attraversa il mondo, sia chi rimane a
casa, può sperimentare l’incontro con il nuovo e
può incontrare un se stesso diverso, se si lascia
coinvolgere nelle tante occasioni che incontra.
E allora quello che vi auguriamo per l’estate
è di prendere questo tempo come momento
da sfruttare per ciò per cui durante l’anno
non c’è tempo, tempo per uscire dalla routine
e avventurarsi su strade diverse, per cambiare
prospettiva, per avere occhi nuovi.
Il nostro prossimo appuntamento sarà con
Destate la festa, un “viaggio” lungo anni che
vi racconteremo nel prossimo numero…buone
vacanze a tutti!
Francesca Vici
ww
“Che cosa non è un viaggio? Per poco che si dia
un’espressione figurata a questo termine, il viaggio coincide con la vita, né più né meno. […] Tutto è viaggio”. Il filosofo bulgaro Todorov, in “Le
morali della storia”, traccia una brillante sintesi
sul rapporto tra il tema del viaggio e quello della
vita. Le due tematiche non possono essere trattate separatamente in quanto il protagonista è
sempre lo stesso: un bambino curioso di scoprire com’è fatto il mondo, che inizia a fantasticare quando ha tra le mani una cartina con sopra
disegnata una “X” con a fianco scritto “tesoro”
o che fa roteare un mappamondo fermandolo
all’improvviso con l’indice. Viaggiare significa
semplicemente non rimanere fermi dove si ha
avuto la fortuna o la sfortuna di nascere, al sicuro ancorati allo scoglio come fanno le ostriche,
ma è avere il coraggio di staccarsi e di esplorare
il mondo circostante, bello o brutto che sia, lasciandosi trasportare dalle onde, dal vento, dal
cuore. Ogni viaggio porta in dote dei ricordi,
suscita delle riflessioni, scatena emozioni ed insinua la voglia ripartire immediatamente; qualora
tutto questo non dovesse essere presente al ritorno a casa, il viaggio sarà stato, al massimo, una
bella vacanza. Pur con differenze non nette né
rigide, il turista predilige i paesaggi, i monumenti,
le rovine alle persone; esso è un viaggiatore frettoloso, non solo perché l’uomo moderno lo è in
generale, ma anche perché la visita fa parte delle
Visita il sito della PG
vato ed aggiornato
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t o ra l e g i ov a n i l e s e n i g )
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sue vacanze programmate a termine e non della
sua vita umana e professionale. Le tante diversità che si possono osservare in un viaggio, siano
esse culturali, religiose o sociali, inevitabilmente
spaventano ma, al tempo stesso, sono anche tra
i pochi stratagemmi per conoscere meglio se
stessi e tornare arricchiti. I viaggi si fanno per i
più svariati motivi e soprattutto, da sempre: agli
arbori della civiltà si migrava quasi esclusivamente per la ricerca di cibo o di migliori condizioni
di vita. Il sorgere dei primi villaggi pone per la
prima volta nella storia una limitazione spaziale agli uomini che non sono più liberi di vagare
ma rimangono vincolati ad una determinata area
geografica. I commerci iniziano a creare delle
rotte tra villaggi vicini e, progressivamente, con
quelli sempre più distanti. Prima che gli eserciti,
furono infatti i commercianti a stabilire relazioni
con popoli stranieri e lontani. Gli antichi romani commerciavano già con l’impero cinese e la
via della Seta era percorsa in entrambe le direzioni da centinaia di uomini che trasportavano
merci di ogni sorta ma, più importante di tutto,
incontrandosi si contaminavano culturalmente a
vicenda (è doveroso ricordare che il più veloce
mezzo di trasporto dell’epoca era il cavallo e
gli aerei non erano ancora stati inventati, seppur
già immaginati o sognati!). La curiosità e la tenacia spinsero popolazioni poco più che primitive a colonizzare con piccole canoe ogni atollo
del grande oceano Pacifico o ad attraversare lo
stretto di Bering diffondendosi per tutto il continente americano. Per i numerosi pellegrini che
nel Medioevo si dirigevano da ogni parte verso
Gerusalemme, La Mecca, Roma, Assisi, Santiago
di Compostela, la vita (finché c’era, considerati i numerosissimi pericoli del viaggio) era un
continuo affidarsi a Dio contemplando nella
preghiera le bellezze della natura e degli uomini.
Le grandi esplorazioni e i mezzi di trasporto di
massa resero via via il mondo sempre più piccolo ed accessibile a tutti; internet permise inoltre
ad ogni persona di raccontare il proprio viaggio
e di condividere le proprie foto. Il turista/viaggiatore si evolve molto rapidamente e con esso
gli spunti di riflessione e la voglia di conoscere,
di portare a casa qualcosa in più del semplice
souvenir. Per terminare, il racconto di un grande
viaggio che si sta compiendo proprio in questi
mesi: l’astronauta italiano Luca Parmitano insieme ad altri colleghi americani e russi dalla ISS
(stazione spaziale orbitante) vede ogni giorno
16 albe e 16 tramonti; se bastassero i circa 400
Km che li separano dalla Terra per annullare ogni
tipo di differenze tra gli uomini, beh, sarebbe un
viaggio che ognuno dovrebbe poter fare almeno
una volta!
Diego Bossoletti
Tenerezza! Il Signore ci ama con tenerezza. Il
Signore sa quella bella scienza delle carezze,
quella tenerezza di Dio. Non ci ama con le
parole. Lui si avvicina e ci dà quell’amore con
tenerezza. Vicinanza e tenerezza! Queste due
maniere dell’amore del Signore che si fa vicino
e dà tutto il suo amore con le cose anche più
piccole: con la tenerezza. E questo è un amore forte, perché vicinanza e tenerezza ci fanno
vedere la fortezza dell’amore di Dio.
Questa può sembrare un’eresia, ma è la verità più grande! Più difficile che amare Dio è
lasciarci amare da Lui! La maniera di ridare
tanto amore è aprire il cuore e lasciarci amare.
Lasciare che Lui si faccia vicino a noi e sentirlo
vicino. Lasciare che Lui si faccia tenero, ci carezzi. Quello è tanto difficile: lasciarci amare
da Lui. E questo è forse quello che dobbiamo
chiedere oggi nella Messa: ‘Signore io voglio
amarti, ma insegnami la difficile scienza, la difficile abitudine di lasciarmi amare da Te, di sentirti vicino e di sentirti tenero!’.
Che il Signore ci dia questa grazia!
llia.it
dall’omelia di Papa Francesco
del 7 giugno 2013
Lo spazio giovani di Voce Misena - giugno 2013
VICARIA
SPAZIO SCUOLA
“Immagina una gioia molto probabilmente penseresti a una partenza”...sì, quella dell’unità pastorale! Perché se ogni novità sconvolge e toglie
certezze, mette in discussione e racchiude un
po’ di paura... è pur vero che ogni novità porta
con sé un carico di attese e di speranze, di progetti e di desideri, di gioia per un nuovo inizio.
Così è stata accolta la partenza dell’unità pastorale, il cammino che le parrocchie di Ripe, Castelcolonna, Monterado, Passo Ripe e Brugnetto
hanno iniziato da questo anno. Unità pastorale...
un universo tutto da scoprire, anzi un universo
tutto da costruire! Questa ha preso forma nel
pensare insieme prima ancora del fare qualcosa
insieme: pensare la vita pastorale con uno sguardo nuovo, rivolto al futuro, andando oltre i confini delle singole comunità ma tenendo a cuore
le diverse realtà, coniugando il noi comunità al
noi unità. Con semplicità siamo partiti da ciò che
avevamo e lo abbiamo messo in comune, abbiamo condiviso con fiducia i nostri cinque pani e
due pesci, certi di vederli moltiplicati nelle mani
del Signore.
Il cammino iniziato dalle nostre comunità ci ha
permesso di assaporare e di sperimentare la
gioia della condivisione, e Venerdì 7 Giugno, alla
fine di questo anno, abbiamo ringraziato per la
bella vita gustata insieme: due nuovi pastori, nuovi educatori, nuovi gruppi, nuovi amici… Quanti
doni per cui lodare il Signore! Tutto ciò ha assunto un sapore speciale perché lo abbiamo fatto riuniti attorno all’Eucaristia, in compagnia del
cielo limpido e del mare calmo, contemplando
un angolo di creazione, mangiando e giocando allegramente. Al termine della celebrazione
eucaristica ognuno di noi ha legato il proprio
pezzetto di corda a quella dell’altro come gesto
simbolico per ricordarci che l’estate non è solo
un tempo di vacanza ma anche di impegno. Impegno a non perderci di vista e a prenderci cura
gli uni degli altri. Impegno a proseguire nel cammino fatto insieme come fratelli, colori diversi
di un’unica corda, uniti nella fede e nell’amicizia.
Custodiamo nel cuore ciò che abbiamo vissuto
con il desiderio di veder germogliare nuove gioie. Consapevoli di non essere arrivati, di esser
solo all’inizio, di non sapere tutto, ma con la voglia operosa di costruire ancora perché sappiamo che nell’ unità pastorale...c’è di più!
Leonello Belogi
PASTORALE
Manca circa un mese al 21 luglio e noi, giovani di Senigallia e dintorni, ci stiamo preparando per
affrontare questa magnifica esperienza. Il gruppo è composto da sedici ragazzi e due sacerdoti
e non vediamo l’ora di partire. Già da qualche mese ci stiamo incontrando per prepararci al
soggiorno in Brasile; la prima parte del viaggio staremo a Rio De Janeiro mentre la seconda settimana saremo in missione a Sao Luis. Ci stanno seguendo delle persone del centro missionario
diocesano che hanno già conosciuto la situazione del Brasile e quindi ci hanno presentato un
po’ le difficoltà che incontreremo, i comportamenti e le usanze della popolazione brasiliana. Noi
vivremo la Giornata Mondiale dei Giovani a Rio de Janeiro appena arrivati, e siamo veramente
esaltati visto lo stupendo carattere di Papa Francesco, ma ancora di più dall’esperienza di missione a Sao Luis. Abbiamo deciso, tra le varie opzioni, di scegliere Sao Luis proprio perché già da
anni è attivo un progetto con la nostra città, “ Coloriamo la vita “, che punta a creare dei laboratori per coinvolgere maggiormente i ragazzi lasciati per strada. Ad esempio negli anni passati
sono stati organizzati corsi di chitarra e di formazione di educatori. E così anche noi nel nostro
piccolo abbiamo deciso di organizzare qualcosa per tirare su un po’ di soldi per questi ragazzi
più sfortunati di noi. Abbiamo organizzato diversi punti vendita al di fuori delle parrocchie dove
vendevamo degli oggetti realizzati appunto dalle giovani mamme e i loro figli in Brasile. Inoltre
il 1 giugno ’13 abbiamo organizzato presso il teatro Portone un “ Musica e Parole – Le ultime
voci “, spettacolo completamente preparato da noi giovani che stiamo per partire con l’aiuto
di qualche amico musicista. Lo spettacolo era un mix tra canzoni e monologhi con dietro messaggio forti, come ad esempio il problema della prostituzione e il maltrattamento nelle carceri,
ma soprattutto abbiamo voluto mandare un messaggio di solidarietà ai nostri fratelli brasiliani
e infatti quando andremo là sicuramente faremo vedere il video della serata e gli lasceremo i
soldi ricavati in questi eventi.
Edoardo Frati
UNA PAROLA TRA LE ALTRE
PELLEGRINO SULLE ORME
DI SAN FRANCESCO
Essere cristiano è un cammino di sequela, una
“lunga corsa incontro al Signore che viene”:
missione del cristiano è essere “sulle strade del mondo” pellegrino e testimone di un
Amore, quello di Cristo, che ha riscritto la storia dell’intera umanità. Proprio per questo da
sempre il pellegrinaggio è l’esperienza di fede
più vera ed autentica che si possa vivere: un
percorso che unisce alla fatica fisica del camminare quella spirituale dell’incontro con sé
stessi.
Come non ricordare, infatti, i due pellegrinaggi diocesani vissuti pochi anni fa? Quello del
2006, vissuto con poca consapevolezza e, an-
cora più importante, quello del Sinodo del 2010
in cui con mano si è potuto toccare (da parte
dei tanti giovani partecipanti) che “Lui cammina
insieme a noi”.
Ma, tra i diversi da me vissuto, il pellegrinaggio
per me più importante fu la Marcia Francescana,
un’esperienza che mi portò a ricevere a piedi il
Perdono d’Assisi, il 2 Agosto, dopo una settimana di cammino, fatica, formazione, messa e vita
comunitaria.
Una settimana di vita intensa, fatta di notti quasi
insonni, lunghe camminate con lo zaino in spalla
(dai 15 ai 20 chilometri al giorno) e rinfrancanti
momenti di sosta: sia fisica che spirituale. Una
S.COOL PARTY
Ore 10:00: Ed eccoci qua nel giardino del seminario tutti pronti per dare il via alla festa più
cool dell’anno: lo S.COOL PARTY!
Gli educatori, il MSAC ed i promotori della CDG sono tutti pronti per iniziare i preparativi
che caratterizzeranno tutto il tema della festa. Quest’anno avranno l’onore di conoscere
un grande ospite: NOE’!
Ore 15:30: Tutto è pronto, ma mancano i protagonisti principali!
Ore 16:15: Si intravedono i primi partecipanti, l’ansia e l’adrenalina si iniziano a sentire
nell’area.
Ore 16:30: Noè annuncia: “ 3 2 1 VIAAAAA!!!! “
Le otto classi incominciano ad invadere i punti gioco per poter conquistare il podio, ma non
senza aver fatto il gioco finale…
Ore 18:00: …il giocone è pronto, o meglio molto ma molto bagnato…non poteva mancare
il fantastico e attesissimo SGOVILLO!
Ore 18:30: Mentre si stanno consumando le ultime scivolate, si iniziano ad intravedere le
ballerine che provano…
Ore 19:30: Conclusi i giochi, i ragazzi affamati iniziano a prepararsi per la lunga serata che
ancora li attende; l’odore nell’area si fa sempre più accogliente…
Ore 20:00: Che la cena AMERICANA abbia inizio!
Ovviamente non possono mancare: Hot Dog, Hamburger e Patatine, preparati dai nostri
fantastici cuochi che con tanto impegno sono riusciti a saziarci.
Ore 21:15: “Diamo inizio allo spettacolo”
Abbiamo l’onore di accogliere le prime due scuole classificate alle olimpiadi della danza.
Stiamo parlando del liceo Scientifico e del liceo Perticari di Senigallia.
Ore 21:40: È giunta l’ora di rivelare i vincitori dello S.COOL PARTY…
“La classe che è riuscita a superare gli ostacoli e a conquistare il podio è…… la 2B liceo
CLASSICO! “
Ore 22:30: “Pronti a ballare!”
La band con la sua bravura e con la loro voglia di farci divertire sono riusciti a coinvolgerci
e a creare un clima di vera e propria festa.
Ore 22:45: È arrivato il momento di salutarci e non poteva di certo mancare la canzone, di
Luciano Ligabue: “Metti in circolo il tuo amore”, che ha accompagnato i ragazzi in questa
avventura…
“…Hai provato a far capire con tutta la tua voce anche sono un pezzo di quello che sei…”
Si respira un area intensa e ricca di emozioni, nel quale si poteva capire dai loro occhi tutte
le sensazioni e i ricordi che suscita in loro questa canzone.
Per quest’anno è tutto e mi raccomando… il prossimo anno NON MANCARE!
Claudia Duranti e Vanessa Pompili
settimana di approfondimento spirituale sui vizi
capitali, intervallati tra momenti di ascolto e di
confronto in cui ciascuno ha potuto sperimentare la bellezza e la ricchezza della persona che
ti cammina a fianco.
Indimenticabile, nei 7 giorni di pellegrinaggio,
l’esperienza del deserto e della Riconciliazione
presso l’Eremo di Valleremita: un’intera mattinata di cammino silenzioso per poi ottenere l’abbraccio della pace.
E poi, da lì, la partenza per Assisi: dopo oltre
130 km di cammino, un’ultima tappa di cammino
per raggiungere Rivotorto e da lì arrivare alla
Porziuncola. E l’arrivo fu storico: tutte le regioni francescane radunate insieme di fronte alla
Chiesa a “baciare la terra” come segno di ringraziamento per la strada attraversata per poi
essere accolti tra un mare di folla che ti esalta
con un applauso. Raggiunta poi la Porziuncola, ci
è stata data l’opportunità di ottenere il Perdono
d’Assisi, l’indulgenza plenaria che il Papa Onorio
III concesse a San Francesco.
Ripensando, anni dopo, a quest’esperienza mi
tornano ancora alla mente i volti, le persone, le
parole e le strade percorse, in un pellegrinaggio
che ha sottolineato per me l’importanza di fare
un cammino che porti ad una maggior consapevolezza di ciò che si è e della fede che si vive.
Importante, anche a livello personale, è stata l’esperienza della gioia vissuta: una gioia che rimane e che pervade poi tutti gli ambienti della propria vita. Perché, una volta raggiunto il proprio
limite fisico, cadono tutte le “maschere” che si
indossano e viene fuori la propria vera identità,
scoprendo ed affrontando anche i propri limiti e
le proprie fragilità. Fare un pellegrinaggio è, quindi, un’esperienza arricchente che porta ad “affrontare sé stessi”, vivendo nella semplicità della
strada l’incontro con Cristo che può illuminare
la vita di ciascuno.
Matteo Guazzarotti
Lo spazio giovani di Voce Misena - giugno 2013
QUELLI CHE...
Come ogni anno la Caritas Diocesana e la Pastorale Giovanile di Senigallia propongono le
Settimane Residenziali di Volontariato per giovani tra i 17 e i 30 anni; una settimana per vivere
con chi è in difficoltà, assaporare il gusto della
gratuità e riscoprirci fratelli alla luce del Vangelo.
Ogni giornata sarà suddivisa in momenti da dedicare al servizio, alla formazione e alla condivisione materiale e spirituale.
I ragazzi presteranno servizio presso il Centro
di Solidarietà per i senza fissa dimora e la struttura di accoglienza per mamme con bambini
Casa San Benedetto.
Punto di forza dell’esperienza è la condivisione:
il gruppo, oltre al servizio, saranno la formazione e la riflessione, condividendo tutti i momenti
della quotidianità e vivendo presso l’appartamento del Punto Giovane.
Le date proposte per questa estate saranno due:
dal 7 al 13 luglio e dal 25 al 31 agosto, con possibilità di variazione in base alle esigenze degli
interessati.
Le adesioni dovranno pervenire mandando
una e-mail all’indirizzo associazioneilseme@
caritassenigallia.it o telefonando al numero
3488115645.
I giovani che non possono partecipare alle settimane di volontariato organizzate, ma comunque
interessati ad esperienze di volontariato simili,
possono rivolgersi presso gli uffici della Caritas
per ulteriori informazioni.
Di seguito la testimonianza di Roberto Paolini,
un ragazzo che ha partecipato la scorsa estate.
“La scelta di vivere l’esperienza della Settimana
di Volontariato in Caritas è stata determinata un
po’ dalla curiosità di conoscere e scoprire le realtà di Caritas Diocesana ma soprattutto dalla
mia personale volontà di sperimentarmi nella
vicinanza ai più poveri e agli ultimi della società.
In partenza avevo dubbi, incertezze, paure dovu-
IN DIALOGO CON
Presentatevi:
Sono Chiara Canonici, di Chiaravalle, ho
32 anni, e sono laureata in Scienze della
Comunicazione.
Sono Maria Savini, di Senigallia, ho 24 anni e
a luglio terminerò i miei studi con la laurea
magistrale in Lettere moderne.
Cosa vuol dire entrare nel mondo
delle librerie?
Entrare nel mondo delle librerie è
un’occasione stupenda. Ti sembra un
lavoro stimolante, tagliato sulle tue corde,
appassionante. Anche se di libri ne abbiamo
visti ben pochi finora, soprattutto cataloghi.
In questa fase siamo nel dietro le quinte della
libreria, principalmente incontriamo fornitori
e rappresentanti, e ci immaginiamo come
te alla novità che mi aspettava, alla mia inesperienza in un ambito così particolare, ma anche
tanta voglia di fare, di aiutare, di cambiare le
sorti del mondo capovolgendolo come meglio mi sarebbe piaciuto vederlo.
Vivendo questo “viaggio”, che mi ha permesso
di toccare le principali realtà di Caritas Diocesana da Casa San Benedetto a Casa Sant’Ubaldo, dal Centro di Solidarietà al doposcuola
“Le Rondini”, ho ben capito di rappresentare
solo una “piccola matita nelle mani di Dio”,
come scriveva Madre Teresa, per poter tracciare un segno lieve ma significativo nella vita
delle persone che incontravo, aiutavo o semplicemente conoscevo lasciandogli un po’ di
me stesso.
Questo dono era contraccambiato da una
ricchezza più grande data dalle loro storie di
vita, dalle loro emozioni, dalla semplicità della
loro disponibilità o da quella voglia di stare
insieme e vivere che spesso non abbiamo e
non ricerchiamo.
Unica è stata l’esperienza di convivenza fatta
con Enrico, Giacomo e Gloria; l’accoglienza
e la disponibilità dei volontari che animano
la Caritas che ci hanno guidato durante la
settimana e coinvolti con incontri formativi,
spirituali e momenti di festa insieme a tutta la
grande famiglia di Casa San Benedetto.
“Quello che porto con me dall’esperienza è
sicuramente una grande gioia nell’accogliere
l’altro, nell’ascoltarlo, nel donarmi a lui indipendentemente dal colore della sua pelle,
dalla sua nazionalità, dalla sua lingua, dalla sua
cultura riconoscendo in lui il Cristo povero,
affamato, assetato, ammalato che ci chiede
aiuto e cure.”
Silvia Stimilli e Roberto Paolini
sarà, e come questa attività possa essere gestita
nel modo migliore. Non è neanche del tutto
semplice, anche se si è degli appassionati lettori,
perché il mondo delle case editrici è immenso,
e ci sono numeri (di tutti i tipi! Ordini, prezzi,
scadenze, quantità,…) da tenere sotto controllo.
Insomma… è una grande responsabilità!
Da cosa è nata questa opportunità di
lavoro? Quale progetto c’è dietro?
Il progetto della libreria nasce grazie alla realtà
presente nella nostra diocesi del Progetto
Policoro. Già da qualche tempo si parlava della
necessità di un punto vendita che fosse a servizio
delle realtà diocesane, non solo dei singoli lettori,
ovviamente soprattutto quelli, ma anche delle
parrocchie, dei gruppi. Così, quando abbiamo
saputo della cessione di attività della Libreria
Mastai, tramite il Progetto Policoro ci siamo
subito mossi per capire se e come era possibile
concretizzare questo lavoro. La libreria, così
come ce la sogniamo, è un’opportunità per tutta
la diocesi, per promuovere occasioni culturali,
... VANNO A TROVARE
DON MILANI
RIEMPI IL VUOTO
Lo scorso 11 e 12 maggio, il Centro Missionario Diocesano ha organizzato una “due
giorni” di approfondimento della cultura di Don Milani nelle sue terre: tra S. Donato
(prima “parrocchia” dove Don Milani fu cappellano e creò la prima scuola), Prato e
Barbiana (dove Don Milani esercitò la funzione di parroco, costruì una vera “scuola di
pensiero” e poi morì); una due giorni a cui ha partecipato anche la comunità dell’AVS
della Caritas.
L’esperienza si è svolta per stimolare la conoscenza delle figure che hanno scritto
storie molto belle di cristianità e di umanità nelle nostre realtà: utilissima è stata
la conoscenza delle realtà (definite “Attualizzazioni del pensiero di Don Milani”) di
alcune cooperative che hanno unito l’esigenza del lavoro a quella della carità e dell’accoglienza della persona come strumento per aiutare a superare momenti di difficoltà.
Molti interessanti anche i colloqui con gli ex alunni di Don Milani che ci hanno fatto
rivivere l’atmosfera e lo stile di questo sacerdote “tutto d’un pezzo” (appena arrivato
a S. Donato buttò tutti i giochi in un pozzo dicendo “Ora faremo cose serie”) ma anche educatore e padre (“Dal momento in cui suo figlio metterà piede nella mia scuola
sarà anche mio figlio”) ma anche sacerdote interessato alle persone ed allo sviluppo di
una Chiesa che sia comunità e che diventi sempre più simile a Cristo nell’incontro con
le persone e nella costruzione del bene comune: un bene comune che va al di là delle
ideologie politiche (la scuola di S. Donato venne frequentata da cattolici e comunisti:
uno scandalo per l’Italia dell’epoca in cui il divario tra le due realtà era enorme) e che
si fonda sull’uomo (tante volte Don Milani si fermava, dopo la scuola – che si sapeva
quando iniziava e non quando finiva – a confessare e far colloqui con i ragazzi) e che
permetteva lo sviluppo della persona.
Su questo è stato davvero illuminante il confronto con alcuni degli alunni di Barbiana
che, a 14 – 15 anni, si sono trovati a vivere e lavorare all’estero (partendo da un paesino di poche case sperduto sulle colline toscane) adeguandosi a lingua, cultura, orari
e cibi completamente diversi; e, nonostante ciò, restavano comunque anche ancorati
alla realtà locale in quanto Don Milani chiedeva loro di continuare a contribuire alla
scrittura di alcuni testi (come le “Lettere a una professoressa” che non furono scritte dal pugno di Don Milani ma furono una scrittura collettiva di tutti gli studenti di
Barbiana).
Una figura che andrebbe, ancora oggi, riscoperta ed approfondita per l’incredibile
umanità, la fede e la fiducia nei confronti di Cristo e della Chiesa.
di approfondimento e formative. Il Progetto
Policoro, che nasce dalla collaborazione tra
Pastorale Giovanile, Pastorale Sociale e Caritas,
ha raccolto queste idee, ne ha valutata la fattibilità
e nell’ultima fase ha condiviso il progetto con la
cooperativa sociale Undicesimaora, cooperativa
nata proprio nell’ambito della Caritas diocesana
e che si occupa di inserimenti lavorativi.
Quali sfide per il negozio, quali sogni,
quali obiettivi?
La sfida è grande. Si tratta di offrire innanzitutto
un servizio: alla comunità, alla città, alla diocesi.
Vorremmo intercettare le esigenze di quelli che
saranno i clienti della libreria, semplici lettori,
ma anche parrocchie, uffici pastorali, gruppi e
associazioni.Vorremmo anche, in collaborazione
con l’Ufficio delle Comunicazioni Sociali della
nostra diocesi, promuovere occasioni culturali,
percorsi tematici, eventi culturali, convegni e
quant’altro. L’obiettivo non è solo quello di
avere tutti i libri che cercate, ma di stimolarvi
e incuriosirvi, e permettervi di approfondire
tematiche
e
argomenti
culturalmente
interessanti. Inoltre la sfida è grande perché, pur
essendo una libreria cattolica, quindi di settore,
ci rendiamo conto che ci sono diversi aspetti
spirituali e religiosi che possiamo trattare.
Insomma, la clientela che abbiamo in mente è
più variegata e diversificata di quanto potevamo
immaginare.
Matteo Guazzarotti e Gloria Chiappa
Cosa troveremo dentro il nuovo
negozio?
Quando entrerete troverete innanzitutto
dei locali pieni di cose belle e interessanti!
Ovviamente a partire dai testi, che cercheremo
di selezionare in base alle novità, insomma,
in base ai classici criteri editoriali, ma anche
alla nostra sensibilità e alla realtà della nostra
diocesi. Sappiamo che qui da noi ci sono autori
amati da giovani e adulti, tematiche che la
diocesi approfondisce con molto interesse. Ecco,
troverete quello che vi appassiona e vi è anche
utile. E troverete anche articoli di oggettistica. Da
quella classica per le attività pastorali, insomma
la “minuteria” (come si dice), ad uso personale
ma anche di gruppi, catechisti, etc., a quella
da regalo, provando a coniugare il messaggio
cristiano che racchiude la nostra attività, con
l’esperienza e il gusto del bello anche nell’arte
e nelle forme.
A quando l’apertura?
L’apertura sarà la prima settimana di
settembre. Mentre a metà settembre avremo
l’inaugurazione. Quindi… visto che c’è ancora
tempo… approfittatene se volete, e fateci avere
suggerimenti, consigli, proposte. Ascoltere
POLITICALLY (UN)CORRECT
A breve la Cittadinanza Europea, introdotta il 1° Novembre 1993 con il Trattato di Maastricht, festeggerà il ventesimo anniversario e la Commissione Europea ha ufficialmente proclamato il 2013 “Anno
Europeo dei Cittadini”: un anno dedicato al rafforzamento della conoscenza dei diritti riconosciuti
ai cittadini degli Stati Membri (attualmente 27, compresa l’Italia, ai quali a breve si unirà la Croazia) e
del senso di appartenenza all’Europa unita.
”Come può il cittadino europeo godere a pieno dei suoi diritti se non li conosce? Oggi ben il 48%
degli europei pensa di non essere abbastanza informato in proposito. L’Anno europeo dei cittadini
permetterà di infondere un cambiamento e diventerà l’occasione per ricordare cosa l’Unione europea può fare per ciascuno di noi” ha affermato Viviane Reding, Vice-Presidente e Commissaria
Europea per la Giustizia e la Cittadinanza.
Gli obiettivi generali sono:
• sensibilizzare sul diritto di risiedere liberamente nell’UE;
• informare su come poter beneficiare dei diritti e delle politiche dell’UE ed incentivare la partecipazione attiva dei cittadini al processo decisionale dell’Unione;
• stimolare il dibattito su ripercussioni e potenzialità del diritto alla libera circolazione, soprattutto in
riferimento al rafforzamento della coesione e della reciproca comprensione;
• diffondere l’utilizzo dei portali web Europe Direct (lo E.D. Marche ha sede c/o l’Università degli Studi di Urbino) e La tua Europa, e la conoscenza del ruolo degli strumenti di risoluzione dei problemi
e difesa dei diritti, come SOLVIT.
La Cittadinanza Europea è un’estensione della nostra cittadinanza originaria che rende titolari di
numerosi diritti (riuniti nella Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione o Carta di Nizza) e vantaggi,
fra i quali:
- libertà di circolazione e soggiorno dei cittadini e dei loro familiari su tutto il territorio dell’Unione;
- diritto di votare ed essere eletto alle elezioni comunali e a quelle del Parlamento europeo nello
Stato membro di residenza;
- tutela da parte delle Aautorità Diplomatiche e Consolari di qualsiasi Stato Membro in un Paese
terzo nel quale lo Stato di cui la persona in causa ha la cittadinanza non è rappresentato;
- diritto di presentare petizioni al Parlamento Europeo e ricorsi al Mediatore Europeo;
- diritto di scrivere alle istituzioni e ad alcuni organi comunitari in una delle lingue ufficiali della stessa
e di ricevere risposta nella stessa lingua;
- diritto di beneficiare dell’assistenza medica.
Per diffondere la corretta dimensione del significato di cittadinanza dell’Unione, nel corso dell’anno
sono previsti eventi su tutto il territorio europeo mirati ad informare la popolazione riguardo i propri diritti e alle modalità di esercizio degli stessi. E considerato che il prossimo anno si svolgeranno
le Elezioni Europee, quale migliore occasione per approfondire le nostre conoscenze!
Annalisa Prediletto
Lo spazio giovani di Voce Misena - giugno 2013
E…STATE CON NOI!
I MOVIMENTI DIOCESANI E LE PROPOSTE ESTIVE
PER I GIOVANI
Comunione e LiberazioAnche per l’estate 2013,
agli studenti universitari
ed
ati
tur
ma
ne propone ai
a continuare il cammino
alcuni eventi come aiuto
anche durante la pausa
o
ent
vim
proposto dal mo
gli Universitari di Comuestiva. Nel mese di luglio,
gono la vacanza estiva
pon
pro
e
nione e Liberazion
st’anno a Saint Moritz.
in Montagna, che si terrà que
turati, i laureandi ed
ma
i
per
,
Nel mese di Agosto
il Pellegrinaggio a piedi
i laureati, viene proposto
wa, gesto attraverso il
cho
da Cracovia a Często
na dell’anno passato
quale ringraziare la Madon
ri, speranze ma anche
side
ed nel quale portare “de
” come afferma Don
sità
ples
per
e
à
drammi, difficolt
se
me di Agosto, dal 18 al
Julian Carron. Sempre nel
XIV edizione del “MeeXX
la
ini
24, si terrà a Rim
oli”, dal titolo “Emergenting per l’amicizia fra i pop
partecipare agli incontri
a
o
nvit
za Uomo”: oltre all’i
e anche proposto il laed alle mostre presenti, vien
durante l’evento, per
che
a
voro volontario, sia prim
pria esperienza e condipoter approfondire la pro
o, dedicando una parte
min
videre con altri il cam
lavoro come servizio alla
del tempo libero estivo al
comunità.
Francesco Malandra
Relazione, mettersi in gioco, silen
zio, preghiera, condivisione, sobrietà….Sono le cara
tteristiche, gli aggettivi che più comunemente si
attribuiscono, quasi
scolasticamente, all’esperienza
dei campi scuola di
AC! Non che non ne facciano
parte ma, nella mia
esperienza personale, sono tutt
e esiti di un progetto
più ampio, di un qualcosa di più
grande che si chiama:
AMORE! Un Amore che si risp
ecchia quotidianamente nel sorriso degli altri raga
zzi, che si sperimenta in quel ambiente di sana gioia
e di vero servizio, in
una insolita voglia di relazionarsi
e mettersi in gioco
e, più che mai, in quel silenzioso
dialogare con Te, mio
Dio! Un meraviglioso cammin
o che ha solo inizio
in quella settimana di campo…
di lì in avanti, tutto
diventerà occasione per un’estas
iante contemplazione, un’estasiante sorprendersi
della vita come dono
più alto del Tuo amore!
Lasciatevi trasportare dal campo,
lasciatevi amare in
quella settimana!
Gianmaria Sagrati
“Andate e fate discepoli tutt
i i popoli”. Anche il Rinnov
amento nello Spirito Santo
Francesco e invita tutti i giov
(RnS) accoglie l’invito di Pap
ani, appartenenti al RnS e
a
non, a partecipare alla Gm
luglio, ma anche al “Go fest
g a Rio non solo dal 23 al
international” dal 20 al 22
28
luglio a Lorena-Canas. Il “Go
giorni della Gmg, come da
fest International” preced
tradizione, aiutando i giov
ei
ani a prepararsi agli incontr
giornate si alterneranno cate
i con Papa Francesco, dov
chesi, condivisione, preghie
e nelle
ra carismatica, fraternità. Ma
che non potranno andare
quest’anno, per tutti coloro
a Rio, a livello nazionale, in
comunione di cuori con Rio
sarà l’evento “Italia chiama
, a Firenze dal 26 al 28 Lug
Rio de Janeiro” (con collega
lio ci
mento il sabato per seguire
Gli arrivi e l’accoglienza son
la veglia con papa Francesco
o previsti per il pomeriggio
).
del 26. Sarà un week end
anni). Per ogni altra informa
aperto a tutti i giovani (fin
zione www.rns-italia.it.
o a 35
“Guardate lontano, e anche quando credete di star guardando lontano, guardate ancora più lontano!”
Finalmente l’estate! ...E si parte, tutti.
I lupetti e le lupette partiranno per leVacanze di Branco, gli Esploratori e le Guide per il Campo Estivo, i Rover
e le Scolte per la Route.
Momenti privilegiati, unici, per vivere il gioco, la natura, la comunità, l’avventura, l’autonomia, il servizio, la
strada... il tutto con uno stile essenziale che permetta di arrivare alla radice delle cose, al nocciolo vero della
nostra persona. Giorni in cui entrare in comunione con la natura e con gli altri e incontrarci con Dio, che più
facilmente parla ai nostri cuori quando essi sono più sgombri dalle sovrastrutture del quotidiano. Giorni che
sono la conclusione di un anno passato insieme e sono anche il trampolino di lancio per quello successivo...
che si caricherà dell’entusiasmo e delle esperienze vissute e ci darà la voglia e il coraggio di guardare verso
nuovi orizzonti.
Ogni anno l’Unitalsi propone un pellegrinaggio a Loreto
di qualche giorno: dal 9 al 12 Agosto la piazza di fronte
alla basilica si rivestirà di bianco e di blu, i colori della
divisa dei volontari che accompagnano e si prendo
no
cura in questo tempo degli anziani, ammalati e disabil
i delle diocesi di Jesi e Senigallia. Quello che più colpisc
e di
questa esperienza è che unisce persone di tutte le età,
dal volontario più giovane di 15-16 anni alla “dama”
più
anziana di 90, si ricoprono tutte le fasce di età tra amma
lati e volontari tra cui si instaura un clima di comunione
e fraternità che fa dimenticare ogni differenza genera
zionale. Nella famiglia dell’Unitalsi c’è spazio proprio
per
tutti: un servizio adatto ad ogni età e capacità, un posto
per tutti quegli anziani ed ammalati che vogliono vivere
giornate ricche di spiritualità, allegria e compagnia, ma
soprattutto anche chi è rimasto a casa è invitato a vivere
con noi una giornata da pellegrino per conoscere meglio
la nostra realtà. Sono giorni ricchi, intensi in cui, se si
parte con lo spirito giusto e pronti a lasciarsi stupire
, si può davvero fare esperienza di fede, dell’amore di
Dio,
e ci si lascia toccare il cuore dal rapporto che si instaur
a con gli amici ammalati: basta poco, un sorriso, una
parola, un gesto, un momento di festa insieme e tutto
quello che si è donato in servizio si scopre che in realtà
è davvero poco rispetto alla bellezza e profonda ricche
zza che, custodita nel cuore e nella mente, ti invade
una
volta tornato a casa.
Francesca Falcinelli
Il deserto del Sahara è in Africa.
Su questo non ci piove.
Maria Elisabetta Cavallari
LEGGO
LIBRO
IL GRANDE GATSBY DI Francis
Scott Fitzgerald
Chi è il misterioso e ricchissimo vicino di casa
di Nick Carraway, a West Egg? E perché passa
tanto tempo a fissare quella piccola luce verde
che brilla su uno dei moli dell’altra sponda della
baia? Il filo conduttore del capolavoro di Francis
Scott Fitzgerald è il sogno impossibile cullato da
Jay Gatsby.
Un salto nei ruggenti anni venti americani tra
figure quotidiane e personaggi singolari, in un’e-
poca in cui il Nuovo Continente sembrava offrire a tutti la possibilità di diventare ciò che più
si desiderava. E brutale nello sputare in faccia la
verità. Un epoca in cui sembra contare solo il
divertimento, l’ostentazione, ma dove regna, sostanzialmente, una noia di fondo, un mal di vivere
che sembra andare di pari passo con la frenesia
dell’essere spensierati.
La narrazione è fatta in prima persona dal protagonista, che mantiene lo stile dell’epoca, con una
scrittura quieta e non troppo azzardata dove
certe cose, di cui “non sta bene parlare” sono
solo accennate, suggerite, lasciate intendere senza che se ne parli apertamente.
Dalle sue parole emerge tutta l’inedia e l’indolenza del tempo con termini appropriati e talvolta anche desueti.
Per lo stesso motivo non sono presenti immagini d’effetto sia visive che narrative, mantenendo
il tutto su toni pacati e rilassanti, nonostante le
tragedie affrontate.
Sembrerebbe di essere in una storia di passione romantica ma, in realtà, è la metafora di un
sogno: quell’ideale di assolutezza e di purezza
cui aspira ogni uomo, però, destinato ad essere
dilaniato da un mondo cinico e privo di scrupoli.
Francesca Slavatori
GUARDANDO
IL GRANDE GATSBY di Baz Luhrmann
I favolosi anni ’20 in America: feste, auto di lusso,
ricchezza, colori, sprechi, amori, follie, tradimenti,
vacanze, bella vita e… Jay Gatsby.
L’ultima trasposizione cinematografica del romanzo di Francis Scott Fitzgerald si potrebbe riassumere in una parola: eccesso.
Eccessivo è lo stile di vita di questo personaggio,
Gatsby, elegante e affettato nel parlare, capace di
affascinare e ripugnare; eccessivi sono l’amore e la
crudeltà di Daisy, che si lascia sedurre di nuovo e
poi volta le spalle; eccessivi la curiosità e la paura
di Nick Carraway nell’avvicinarsi al misterioso vicino, eccessive le sontuosissime ville, le macchine
dell’epoca, eccessivi i fine settimana a Long Island
dell’america bene.
Il nuovo Gatsby è un film che spettacolarizza la
vicenda di un amore mancato, in fondo drammatico, scenario di un vortice di eventi che passano
sul grande schermo, in cui lo spettatore è trasportato dalle musiche dei nostri tempi reinterpretate e azzeccatissime e dalla meraviglia degli abiti
dell’epoca e delle ville mirabilmente riportati sul
grande schermo.
Jay Gatsby non si arrende al passato, e per un attimo quella luce verde che vede dalla baia di casa
sua è irrimediabilmente vicina, desiderabile, ce l’ha
in mano; ma l’attimo dopo ripiomba nella sua solitudine, e quello che rimane della sua grandezza
è tra le pagine che l’amico Carraway ha scritto di
lui, quell’amico che nell’ ultima battuta al “grande”
vicino riassume tutta la sua vicenda: “loro sono
tutti marci, tu da solo vali più di tutti quanti messi
insieme.”
Francesca Vici
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www.p
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igallia
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HANNO COLLABORATO
Claudia Castaldo, Michela Bavosi, Leonello Belogi, Francesca Vici, Edoardo Frati, Maria Savini, Francesca Dubini, Chiara Pongetti, Chiara Canonici,Vanessa Pompili, Claudia Duranti, Gloria Chiappa, Annalisa
Prediletto, Diego Bossoletti, Letizia Prezzemoli, Silvia Stimilli, Roberto Paolini, Maria Elisabetta Cavallari.
territorio
la voce misena
20 giugno 2013
Ostra, nel segno del Sacro Cuore
Domenica 9 giugno scorso presso la casa di
riposo di Ostra si è svolta la Festa del Sacro
Cuore, occasione di incontro tra i ragazzi dell’oratorio di Ostra con i loro educatori e le loro
famiglie e gli anziani della Fondazione Antonini Moroni Morganti, realtà unite in nome del
loro fondatore don Antonio Morganti. Dopo la
Santa Messa celebrata da don Umberto Gasparini, gli anziani della casa di riposo hanno donato un' immagine del sacro cuore realizzato
con la tecnica del mosaico dagli stessi anziani
all’interno del progetto di animazione presen-
te in struttura e i ragazzi hanno ricambiato il
dono con un quadro rappresentante la foto di
papa Francesco. E’ stata una felice e gioiosa
occasione di incontro e scambio tra generazioni diverse, portatrice di ricchezza e serenità sia
per gli anziani che per i ragazzi. Un ringraziamento speciale al Sindaco di Ostra Massimo
Olivetti che con la sua presenza e il suo saluto
ha ancora una volta testimoniato la vicinanza
della città alla casa di riposo e la volontà di
valorizzare tutte le realtà ostrensi.
R.Z.
Mondolfo e Marotta hanno pensato all'estate 2013
Due vacanze in una
Potremmo sintetizzare con lo slogan “tutto
per tutti” il cartellone delle manifestazioni
estive di Mondolfo e Marotta che, anche per
questa stagione, si presenta come la terra delle “due vacanze in una”. Nell’arco di poco
più di tre mesi, ben 83 gli appuntamenti in
cantiere, molti resi possibile dalla grande vitalità dell’associazionismo presente sul territorio, con l’intenzione di animare un estate
offrendo intrattenimento, sport. divertimento, cultura ed enogastronomia in tutte le direzioni. “Manteniamo gli appuntamenti tradizionali del nostro cartellone estivo, come
l’intrattenimento in piazza, il teatro, l’attività
per i bambini (penso a Fiabe al Bastione o
Giocolandia in riva al mare) e, al contempo,
introduciamo delle novità (ad esempio la sagra dei Garagoj edizione estiva, i concerti al
tramonto o la proiezione di film), rinviando
invece altre manifestazioni” così l’Assessore al Turismo del Comune di Mondolfo Mario Silvestrini, che sottolinea tre aspetti del
programma estivo: “Intanto abbiamo cercato
anche di delocalizzare, coinvolgendo un po’
tutti i quartieri del territorio in alcuni appuntamenti; abbiamo poi lavorato per caratterizzare, nell’ambito del possibile, pure alcuni
spazi, come Villa Valentina per gli appuntamenti culturali o la piazza del Castello per il
teatro. Vorrei poi evidenziare, tenendo conto
"Oasi" anche a Montemarciano
Anche Montemarciano ora ha la sua “Oasi”. Presentata alla stampa la nuova
Associazione targata Confartigianato che riunisce una ventina di soggetti tra
operatori balneari e attività di ristorazione della zona. Associati per essere
più forti e per far crescere l’offerta turistica di Marina di Montemarciano e
della sua spiaggia. Oasi Confartigianato tutela a livello nazionale la categoria degli operatori balneari e promuove il turismo. “A Senigallia l’Associazione è già attiva da tre anni con evidente riscontro – ha dichiarato Giorgio
Cataldi Segretario Provinciale Confartigianato – La crisi del manifatturiero
e dei comparti tradizionali ci impone di puntare su settori alternativi che possono offrire un efficace contributo alla ripresa economica. Il turismo è uno di
questi. Con Oasi, con iniziative ed eventi, con un progetto di promozione del
territorio quale “La Via Maestra”, la Confartigianato da diversi anni cerca di
fare la sua parte per lo sviluppo dell’offerta turistica locale”.
Nuovo poliambulatorio
a Serra de' conti
del periodo, la grande vitalità dell’associazionismo, della voglia di vivere associati e
far vivere il territorio tanto a Mondolfo quanto a Marotta”.
Così dall’apprezzatissima rassegna del teatro dialettale nella piazza del Castello, alla
musica a Piazza Kennedy, dalle attività per i
bambini (vero fiore all’occhiello per le tante
famiglie che soggiornano a Mondolfo e Marotta) alle manifestazioni sportive, con anche
“A tutta palla” dedicata agli sport sferistici.
Tappa di Villa e Castella, serie di proiezioni di film gratuiti nei vari quartieri del territorio, apertura dei Musei civici per tutto
il periodo estivo e visite all’Abbazia di San
Gervasio, monumento nazionale, sono solo
alcune delle iniziative, come l’attenzione alla
solidarietà con eventi promossi sia dalla Cri
che dall’Asitoi ed Avulss. Innovativo anche
il percorso alla scoperta di Mondolfo, uno
dei Borghi più Belli d’Italia. Conclude poi
l’Assessore Silvestrini “E’ impossibile sintetizzare tutti gli eventi nel cartellone, sempre
aggiornato sul sito internet www.comune.
mondolfo.pu.it e pure disponibile gratuitamente in guide tascabili e manifesti, anche
nei punti di informazione e nei locali del territorio”.
Dai fossili nasce vita
in zona con raccolta di sassi di ogni grandezza e
forma, piuttosto mirati, realizzando dapprima un bel
presepio per il tempo di Natale e poi sviluppando il
tema della creazione. Risultato: uno scenario molto
ricco, bello attraente e permanente, visibile anche
dall’esterno. Questo lavoro realizzato con impegno
Nuova struttura medica a Serra de' Conti: sabato scorso il
sindaco Arduino Tassi ha inaugurato il Nuovo Poliambulatorio. La sede, frutto di un intervento di ristrutturazione,
si trova in piazza IV Novembre. Nello stabile inaugurato
sabato mattina, dove nei giorni scorsi erano già state collocate le attrezzature e gli arredi dalla precedente sede di
via Garibaldi, hanno spazio sia i presidi Asur (ambulatori per visite specialistiche, prelievi funzionali alle analisi cliniche, prestazioni fisioterapiche ecc.), sia il servizio
amministrativo distaccato (prenotazioni, ritiro referti ecc.),
oltre gli ambulatori dei medici di base. "La nuova struttura del Poliambulatorio- spiega il sindaco Arduino Tassi- è
più attrezzata e adeguata alle esigenze di tutti i cittadini.
Infatti è servita da parcheggi ampi e adeguati e si trova in
una posizione più agevolmente raggiungibile, anche dalle
persone con disabilità”.
Alessandro Berluti
A Montale di Arcevia l'orginale attività dell'oratorio locale
Oratorio in festa a Montale di Arcevia. La
manifestazione è stata sentita e partecipata non solo
dai ragazzi, ma da tutta la popolazione, con gioia
e soddisfazione, condita dalla bella accoglienza di
Sr. Annaluisa. Sr. Rosassunta con l’aiuto di due
educatrici, Morena e Donatella, molto generose,
attive e fedeli, ha dato vita con grande dedizione,
in quest’anno, ad un progetto ambizioso fondato
sulla creatività e valorizzazione dei fossili presenti
11
e pazienza, ha una grande valenza educativa e
culturale per i ragazzi e tramite loro, significativo
è anche l’aspetto collaborativo dei genitori,
nonni, parenti e conoscenti. Infatti la comunità
si è distinta per l’aiuto, il sostegno e la gioia
partecipativa e comunicativa di tutti. Il Sindaco
Andrea Bomprezzi presente alla festa, oltre che al
taglio del nastro che ha voluto condividere con Sr.
Rosassunta, si è immedesimato nel loro entusiasmo
ed ha osservato con attenzione ogni piccola cosa
che veniva indicata, poi, ha sostato con i presenti in
sala per gustare il video che raccontava i vari aspetti
della realizzazione del progetto e vita dell’Oratorio
dei ragazzi. Alla fine è intervenuto con un discorso
di compiacimento e incoraggiamento a proseguire
con altri progetti. Infatti ha sottolineato che la
sospensione della scuola dell’infanzia paritaria
avrebbe lasciato ad un destino di imminente chiusura
o quantomeno di inattività religiosa e culturale
questo luogo. Grazie a questo anno di oratorio e
di progetti realizzati invece, si è dimostrato quanto
forte e sentita sia la presenza fattiva e storica che
le Suore Francescane hanno in questa comunità.
Successivamente, dalle mani del Sindaco, ogni
ragazzo ha ricevuto il meritato riconoscimento di
un diploma con regalino. La festa si è conclusa
all’aperto con un bel rinfresco donato delle mamme
dei ragazzi. Anche il tempo ha voluto onorarci della
sua clemenza. Per tutto ringraziamo il Signore.
Sr. Oliviera, SrLoida e le educatrici
La scalinata di Corinaldo
fa sfondo alla moda
Si è conclusa domenica sera
con una straordinaria presenza di pubblico l’appuntamento
che ha visto il Comune di Corinaldo e l’Associazione Cna
Provinciale di Ancona - Sede
di Corinaldo, con il contributo della Camera di Commercio di Ancona, organizzare la
prima edizione di “Corinaldo
inModa... la scalinata”. Una
serata di spettacolo, in cui la
moda si è stretta in un poetico
abbraccio alla città di Corinaldo, esaltandone la bellezza
e ricordando quanto sia amata
a livello nazionale e non solo.
Un evento artistico a 360°,
una vetrina prestigiosa per le
imprese locali, ma anche un
vero e proprio show che ha
offerto un ricco programma
di attrattive, momenti musicali e performance artistiche
che ha visto “dare vita” a 12
scenografici quadri moda
realizzati con cura, passione
ed entusiasmo. Il prestigioso
evento, svoltosi presso la suggestiva Scalinata di Corinaldo, condotto magistralmente
dalla conduttrice Rai, Chiara
Giallonardo, supportata dal
direttore artistico, Paola Laglia, è stato messo in scena
con una radicale trasformazione del concetto di classico
defilè in movimento sostituito
dall’innovativo “Still Life”…
un vero e proprio ‘‘quadro
moda”, la massima espressione della propria personalità! Ogni azienda ha, quindi,
studiato e ricreato il proprio
set raccontandosi attraverso i
propri prodotti e servizi con
un’esposizione più o meno
concettuale cercando di trasmettere la propria filosofia
aziendale. I quadri moda, sottolineati da una colonna sonora ricercata e accattivante, si
sono animati e dalle 21.00 fin
oltre le 24.00 hanno dato vita
ad una vera e propria magia,
un’atmosfera palpabile nell’aria. Migliaia di spettatori
hanno animato la bellissima
scalinata rapiti dalla magica
atmosfera creatasi nella storica e suggestiva cornice medievale della “piccola Trinità
dei Monti” inserita nel 2009
tra le dodici scalinate più belle d’Italia.
Ilario Taus
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cultura
la voce misena
20 giugno 2013
cultura
Storia contemporanea
L'arte di Camerino da vedere
Premio 'Parola mia'
Apre i battenti domenica 30 giugno (ore 21.15),
nella Sala del Trono di Palazzo del Duca, la IX
edizione della Rassegna di Storia Contemporanea, promossa dal locale Centro Cooperativo
Mazziniano e curata da Marco Severini. La prima serata sarà dedicata a un libro, Novecento. Il
scolo degli intellettuali e della politica, di Tony
Judt (ed. Laterza), che a pochi mesi dall'uscita
(dicembre 2012) ha già riscosso un successo internazionale: l'opera propone una rilettura attenta
e originale del cosiddetto "secolo breve". Sempre
alle 21.15, la seconda serata (4 luglio) vedrà di
scena il nuovo libro dei finanzieri Giovanni Mainolfi e Giuseppe Morgese sulla storia del Corpo
della Guardia di Finanza nelle Marche: I Finanzieri nelle Marche 1860-1960 (ed. Bellomo).
Il pomeriggio del prossimo 5 luglio, venerdì, il
Circolo di Iniziativa Culturale e la rivista “Sestante” propongono un suggestivo ritorno a Camerino per la visita guidata della mostra Girolamo di
Giovanni. Il Quattrocento a Camerino. Dipinti,
carpenterie lignee, oreficerie e ceramiche fra gotico e rinascimento.” L’esposizione è allestita nei
locali della pinacoteca nel complesso museale di
San Domenico e rappresenta un’occasione per
celebrare ancora una volta il Quattrocento, attraverso l’esposizione di opere custodite non solo
a Camerino, ma provenienti da tutte le Marche.
Girolamo di Giovanni, che ora finalmente rivive
nella mostra, è considerato uno dei maggiori rappresentanti della cosiddetta scuola camerte.
F.P.
Il Borgo di Scapezzano propone anche quest’anno
il Premio letterario “Parola mia” – in occasione
della XVII edizione della “Festa Castellana” del
2-3-4 agosto 2013. Il premio si articola in quattro
sezioni A) Poesia Junior; B) Narrativa Junior; C)
Poesia Senior; D) Narrativa Senior. Le sezioni Senior sono riservate a chiunque sia nato prima del
1997. Il tema potrà essere libero (per tutte le sezioni), oppure per le sezioni “Poesia” potrà ispirarsi a
“Il cielo è, al di sopra del tetto,/ così azzurro, così
calmo!” (Paul Verlaine); per le sezioni narrativa
potrà ispirarsi a: “Le veglie erano il centro della sua vita, e niente gli piaceva più che sedere in
mezzo a una cerchia di ascoltatori, tenendone viva
l’attenzione coi suoi racconti” (Carlo Cassola “Il
taglio del bosco). Informazioni al 3458006375.
Incontri con i libri nell'estate di Corinaldo
Sono 5mila le biblioteche cattoliche in Italia
Autori nel borgo
Libri di carta in rete
“Autori nel borgo antico” è il titolo
dell’iniziativa (promossa dall’Assessorato alla Cultura e dalla Biblioteca
Comunali; “Corinaldo, Città Palcoscenico: lo spettacolo di ogni giorno”,
invece, è la rassegna in cui è inserita),
che avrà il compito di introdurre degnamente il ricco cartellone estivo.
La serata inaugurale si è svolta lunedì
17, a partire dalle ore 21, alla Pinacoteca “Civica Raccolta d’Arte – Claudio
Ridolfi” (un centro di aggregazione
davvero ben strutturato che, grazie
anche alla amena posizione in cui è
situato, si presta ad ospitare inaugurazioni e avvenimenti sia al suo interno
che all’esterno). Entrando nei dettagli,
“Autori nel borgo antico” consiste in
una serie di presentazioni (ogni lunedì,
fino al 29 luglio, a partire dalle ore 21)
di alcuni volumi scritti da autori più o
meno noti al pubblico, che cercano di
emergere dalla quotidianità proponendo a curiosi e appassionati il frutto del
loro lavoro.
Lunedì 17 è stata la volta di Giancarlo Trapanese, presentando “La scelta
giusta”; lunedì 24, quindi, sarà il turno di Rosanna Bruschi con il suo “Un
sogno scritto su una nuvola”; lunedì
1 luglio di Anselmo Bottacini con “Il
sorriso degli olivi”; l’8 luglio di Marco
Severini, con “Dieci donne. Storia delle prime elettrici italiane”; Giulia Torbidoni, con “Libertà sarà se…”, sarà di
scena il 15 luglio; lunedì 22 ecco “Fiori dell’essere”, di Andrea Pergolini; a
Silvia Santolini, e al suo “Being an angel”, lunedì 29, il compito di chiudere
la rassegna.
Senigallia in un click
Foto... in blu
8° edizione del concorso fotografico
“Senigallia in un clic“ organizzato dall'Associazione Culturale “Rione Porto“
di Senigallia. Come ogni anno verranno selezionate le fotografie inedite che
meglio esprimono la città di Senigallia
sotto ogni punto di vista: morfologico,
architettonico, culturale, sociale.
Il Concorso, la cui partecipazione è gratuita, è costituito da 3 sezioni: “Senigallia in un clic”; a tema libero;“Impronte”
(online). Le opere dovranno essere
consegnate entro e non oltre il 6 luglio
2013 presso la sede dell’Associazione,
(Piazzetta S. Maria del Ponte al Porto,
1) che resterà aperta, tutti i pomeriggi
dal 1° al 6 luglio dalle 18,00 alle 19,00.
Le fotografie saranno poi esposte in via
Carducci nel pomeriggio dei giorni 26,
27 e 28 luglio, in occasione della Festa
del Rione Porto. La premiazione dei
vincitori di ciascuna sezione si svolgerà
domenica 28 luglio alle ore 19,00 in Via
Carducci.
Sono già 400 le foto che partecipano al
photocontest legato all’evento Marche
In blu di sabato 15 giugno. Il vincitore si aggiudicherà un weekend per due
persone (tre giorni e due notti) in una
delle più belle località del litorale marchigiano premiate con la Bandiera Blu,
il riconoscimento della FEE, l’apposito
organismo europeo che si occupa dei
comuni marini più virtuosi dal punto di
vista ambientale, per qualità delle acque,
dei servizi, della sicurezza, e dell’attenzione all’ambiente. Quest’anno le Marche si sono aggiudicate 18 vessilli e per
festeggiare questo importate traguardo
la Regione, il 15 giugno, si è tinta di
blu: oltre cento eventi in contemporanea, lungo tutto il litorale da Gabicce
a San Benedetto. Oltre al soggiorno da
vincere, le trenta foto più belle saranno esposte in una mostra alla Rotonda
a mare di Senigallia, il 13 luglio. Per
maggiori informazioni: facebook.com/
marcheinblu.
L'arte incontra la musica jazz
Dal 19 giugno, al via la mostra itinerante dal titolo “Le tele del jazz“. L’esposizione, curata dalla pittrice senigalliese Elisa Berardinelli, sarà incentrata
sui protagonisti della musica afroamericana dell’ultimo secolo e sarà accompagnata da due concerti acustici: giovedì 20 giugno alle 19 quello di Clarissa
Vichi e Paolo Sorci Acoustic Duo e
venerdì 21, sempre alle 19, quello di
Alessia Bocconi e Maciek Rek The
Breakers – Acoustic Duo. Si tratta
di una mostra itinerante in quanto i
quadri in questione verranno riproposti in occasione di altri due importanti appuntamenti musicali che
animeranno le estati marchigiane: il
Fano Jazz by the Sea, che si terrà dal
22 al 28 luglio ed il Corinaldo Jazz,
in programma dal 4 al 10 agosto.
“Biblioteche ecclesiastiche e internet
per una nuova evangelizzazione” è
il tema del convegno di studi che si è
aperto l'11 giugno, a Roma in occasione
del 35° anniversario di fondazione dell’Associazione bibliotecari ecclesiastici
italiani (Abei). Il patrimonio di testi,
libri, incunaboli, manoscritti, raccolti
nelle oltre 5.000 biblioteche cattoliche
in Italia è enorme. Nel sito www.abei.
it l’associazione propone un elenco in
continua evoluzione e aggiornamento
nel quale compaiono biblioteche parrocchiali, diocesane, di associazioni,
ordini, congregazioni, movimenti, centri culturali ecc., con l’indicazione del
numero dei volumi presenti, i dati generali, l’accesso e così via. L’Abei sta
anche conducendo un censimento della storia e consistenza dei periodici di
istituti religiosi che ha già permesso di
censire oltre 6mila titoli, anche questo
dato in continua evoluzione. L’associazione propone nel corso dell’anno varie
iniziative culturali e formative, tra cui
corsi di formazione per bibliotecari, la
redazione di strumenti di lavoro (l’Annuario delle biblioteche ecclesiastiche
italiane, liste di autorità in campo religioso riguardante le realtà della Chiesa
cattolica quali Bibbia, Papi, Curia Romana, ordini religiosi…), il “Bollettino
d’informazione” che pubblica notizie
sulle attività e sulla storia delle biblioteche ecclesiastiche e si pone come strumento di collegamento nel mondo bibliotecario, in particolare condividendo
liste di volumi e riviste per facilitare gli
scambi tra i vari aderenti. Per cogliere il
significato del convegno su biblioteche
e rete internet, abbiamo posto alcune domande al presidente dell’Abei, monsignor Michele Pennisi, arcivescovo di
Monreale.
Mons. Pennisi, che potenziale vede
nelle biblioteche ecclesiastiche dal
punto di vista culturale e pastorale?
Certamente il potenziale delle nostre
biblioteche è enorme, sia per la cultura, sia per l’evangelizzazione. Oltre
che per la disponibilità in sé di preziosi
e rarissimi volumi, ad esempio con la
presentazione di mostre che possono
incuriosire soprattutto i giovani a rapportarsi al libro. E poi oggi anche attraverso la Rete, cui abbiamo deciso di
dedicare questo convegno. Il fatto che
ormai molte biblioteche sono in Rete, e
che mettono a disposizione sia il catalogo come anche dei libri in versione informatica, può rappresentare una strada
per l’accesso a questi libri fino a poco
fa non percorribile se non da pochissime persone, in genere studiosi e cultori
della materia. Senza contare che molti
fedeli laici cristiani, grazie al potenziamento e arricchimento delle biblioteche
ecclesiastiche, possono approfondire la
propria fede ponendosi in dialogo con
la cultura contemporanea. E questo, sia
approfondendo la Sacra Scrittura e le
più recenti elaborazioni della teologia,
sia tramite occasioni in cui sviluppare
nuove forme di dialogo con la cultura
contemporanea”.
Qual è il livello di utilizzo delle biblioteche ecclesiastiche attualmente? Per
lo più vi accedono religiosi, studiosi e
specialisti o anche persone comuni?
Ci sono alcune biblioteche specializzate, come quelle delle Facoltà ecclesiastiche, che in genere sono frequentate
soprattutto dagli studenti delle stesse
Facoltà come anche da studenti delle
Università civili che compiono studi o
approfondimenti di tipo religioso. Invece per quanto riguarda le biblioteche
parrocchiali, che hanno caratteristiche
più ‘popolari’, e anche alcune biblioteche diocesane, esse svolgono un servizio utilissimo per un pubblico molto più
vasto. Per esempio posso citare quella
di Trapani che è diocesana e che ha un
reparto per i ragazzi. Molti vanno in biblioteca a fare le proprie ricerche. Così
il fatto che la biblioteca diocesana o
parrocchiale metta a disposizione non
solo dei libri ma anche materiale che sia
utile per queste ricerche serve per allargare a un pubblico molto più vasto la
consultazione dei libri religiosi che vi
sono conservati.
Internet alla lunga danneggerà le
biblioteche oppure ne potenzierà
l’uso?
La Rete, come ogni strumento, è ‘ambiguo’. Può essere usata bene, oppure
male. Io sono ottimista, penso che potrà potenziare l’uso dei libri, anche se
obiettivamente c’è il rischio che alcune
persone pensino che con la Rete non
ci sia più bisogno di consultare i libri,
allontanandosi da essi. Invece, guardando alla Rete da un’altra prospettiva, un suo corretto impiego potrebbe
e dovrebbe stimolare la conservazione
informatica degli stessi volumi facilitandone quindi l’utilizzo allargato a
un’utenza più vasta.
a cura di Luigi Crimella
spettacolo
la voce misena
20 giugno 2013
13
il taccuino
Senigallia - Asta per un ecografo
OndaLibera e Vip Claun Ciofega insieme per il
reparto di Pediatria di Senigallia. Asta di beneficenza online ed un conto corrente per partecipare alla raccolta fondi per acquistare un ecografo mobile per un valore stimato di 25.500 euro.
www.lanciodelmadon.it
Corinaldo - Visite guidate
“Per le antiche vie. Visite guidate” è il prossimo in programma, e rientra nel progetto appena
presentato Corinaldo Cittàpalcoscenico”. Dal 25
ne Terre di Frattula saranno presenti, sabato 22 e
domenica 23 giugno 2013, a Ripe alla Festa dei
Mestieri dedicata all’artigianato, rispondendo
in questo modo all’invito di “Frattula viaggiante 2013”, così come è avvenuto per molte altre
iniziative e sagre diffuse sul territorio. Terre di
Frattula, con le sue eccellenze, non si dedica
soltanto a promuovere e valorizzare le proprie
tipicità, percorrendo le varie località del territorio, ma sta potenziando pure la vendita diretta in
Ripe - Frattula e i mestieri
Anche alcune aziende dell’enogastronomia e azienda e l’offerta (stabile) in molti punti comdell’artigianato artistico aderenti all’associazio- merciali e della ristorazione.
giugno fino al 16 luglio (compresi martedì 2 e
9 luglio) sarà la volta del centro storico, a cui
è dedicata una serie di ben quattro serate. La
partenza è fissata dalla fontana situata nel viale
dietro Le Monache, da cui si potrà raggiungere
e ammirare tutto il fascino inalterato delle mura,
il teatro “Goldoni”, la Civica Raccolta d’Arte e
alcune chiese.
La città suona ovunque per la festa europea
Musica per tutti
Prende il via
la 12° edizione della Festa Europea
della musica.
E Senigallia
si trasforma
in città della
musica. Un
evento dalle
grandi
dimensioni, un
susseguirsi
di appuntamenti da far girare la testa. Tutti da
ballare e cantare. Da mercoledì 19
fino al venerdì successivo un mare
di concerti gratuiti nei luoghi più
belli e suggestivi del centro: ogni
angolo della nostra Senigallia sarà
invasa da un trionfo di note e allegria. 45 i gruppi, tra professionisti e
dilettanti (il 70% dei quali sono band
locali) nonché le Associazioni locali
che partecipano con progetti dedicati
o di chiusura delle attività annuali:
corali, bande, ballerini e artisti di
strada.
Tanti gli artisti che si esibiranno in
contemporanea sui diversi palchi
allestiti in città. Mercoledì i Muiravale Freetown saranno al Foro Annonario, Matteo Fraboni Quartet alla
Rocca Roveresca e Frida Neri in viale Carducci.
Giovedì sul palco del Foro Annonario salirà Sandro Joyeux mentre
la Rocca Roveresca sarà invasa dal
tango argentino dell'Ensemble Vuelvo Al Sur, che alterna brani cantati
a brani strumentali, e viale Carducci
dalle note di Marc Ed.
Doppio live venerdì in viale Carducci con il cantautorato senigalliese
Giuseppe Tomassini Band e a seguire 'Confluenze Adriatiche: musica
dei Balcani' a cura dell'associazione
'NonCantoPerCantare'. Marta Hight
& The Froomees e Paulo La Rosa
Quartet animeranno rispettivamente
il Foro Annonario e la Rocca Roveresca. Ma l'edizione 2013 dell'evento europeo che coinvolge oltre 60
città- nelle Marche: Senigallia, Corinaldo, Ascoli Piceno e Montecassiano propone altri momenti musicali e
culturali.
Ogni giorno dalle ore 21:30 in
piazza Roma si potranno ascoltare i senigalliesi 'Grandi, grossi e....
musicisti”; dalle 21 a 'La Casa della
Grancetta' di Montignano è possibile lasciarsi travolgere da una serata
musicale (Amy Denio – Threelakes
– Post War Dream + Banana Job) organizzata con la collaborazione delle
Associazioni Onda Libera e Montimare; e in via Cavour 2 dalle 21 alle
24 è invece possibile visitare 'Le
Tele del Jazz', la mostra personale di
Elisa Berardinelli dedicata a musicisti e cantanti del mondo jazz.
Infine la danza, in tutte le sue forme,
sarà protagonista in piazza del Duca a
partire dalle 21:30. Mercoledi la scena è occupata dalla danza orientale di
Monica Leghissa e Bruna Scatagli;
giovedì la 'Compagnia del Solstizio
Mediterraneo' si esibirà in 'Pizzica
Barocca- musica e danze delle Terre
del Sud' e venerdì gran finale con lo
spettacolo di danza orientale 'I Love
Bellydance'. Prima però il palco di
Piazza del Duca sarà invaso dai colori dei dipinti e delle performance di
Massimo Nesti (ore 18) e dal Zumba
Fitness (ore 20:30).
Per tutte le orecchie, per tutte le età.
Gioia per gli occhi, sinergia perfetta di ritmo e colore. Di certo la noia
farà fatica a trovare spazio!
S.F.
La farsa deride il potere
Happening di fine anno degli allievi del Centro teatrale senigalliese,
28 e 29 giugno ore 19.00, Piazza Garibaldi, 1 Senigallia
In ogni periodo storico, dall’antichità fino all’oggi, da Aristofane a Dario Fo,
passando per Plauto, Ruzante, Molière e i De Filippo, la Farsa è stata la palestra dove gli attori comici e i futuri commediografi si sono allenati e formati.
Tema delle farse è sempre l’umanità reale con i suoi istinti, le sue contraddizioni, i suoi bisogni di “pane amore e fantasia”, i suoi vizi e la sua vita
quotidiana intrisa di fatica e ostacoli per “sbarcare il lunario”, ma fatta anche
di slanci di liberazione… Sì, slanci costantemente bastonati dal potere che,
però, arriva sempre dopo il suo essere stato ridicolizzato. Per questo il potere
sarà sempre “cuntent’ e cojonat’” e gli esseri umani continueranno a coltivare
la speranza. Quale miglior argomento di studio e di creazione della farsa per
imparare il mestiere del teatro comico e parlare del nostro presente? Interpreti: Agnese Barucca, Emanuele Burchianelli, Simona Venafro, Moreno Badei,
Laura Manfredi, Gabriele Centurelli, Stefania Vagnoni, Laura Pettinelli, Paola
Candi, Fabiana Moroni. Regia: David Anzalone.
Dal 22 al 29 giugno radio2 Rai sbarca in città
Il Caterraduno!
Tutto è pronto. In radio il tormentone
è già cominciato da settimane: il caterRaduno è a Senigallia. La troupe al
completo, quelle voci che ormai hanno
un volto familiare, quasi caro, sbarcherà per la 15 edizione. L‘ottava volta per
la nostra città. L’ottava meraviglia. Li
abbiamo conosciuti e ne abbiamo sperimentato la simpatia, la sottile ironia.
E una profonda umanità. Sono loro,
quelli di Caterpillar AM che la mattina
su Radio Due ci danno il buongiorno,
sono quelli di Caterpillar che alla sera
ci fanno compagnia mentre torniamo
a casa dal lavoro. O che ci stuzzicano
idee e suggestioni mentre mettiamo su
la cena. Ci piace raccontarli così. Noi
che abbiamo una Radio, la nostra Radio Duomo in Blu, noi che sappiamo la
fatica della programmazione. Noi che
li guardiamo con ammirazione e stima.
Professionisti prima di tutti. Ma anche e
soprattutto conduttori di buone notizie,
parlatori di impegno sociale, affabulatori di vite quotidiane. Dal 22 al 29 giugno un susseguirsi ritmatissimo di incontri, concerti, spettacoli e dal lunedì
al venerdì le due trasmissioni in diretta:
alle ore 10 CaterpillarAM 'on air' dalla
spiaggia libera, alle ore 18 Caterpillar
live in piazza Roma. Sabato 29 come
di consueto l'Asta della Legalità per Libera, alle ore 17 in piazza Roma e gran
finale a mezzanotte in piazza Del Duca
con Stefano Bollani, la Banda Osiris
e i Pennabilli Social Club. Ormai più
che una festa un vero e proprio festival . Ecco alcuni accenni di programma: l’inaugurazione sabato mattina, il
22 in piazza Roma con lo staff al completo: Massimo Cirri, Filippo Solibello, Natasha Lusenti, Cinzia Poli, Sara
Zambotti, Marco Ardemagni e Paolo
Maggioni. Ma non dimentichiamo coloro che lavorano dietro le quinte: Luca
Camisasca, Lisa Tropea, Filippo Rossi,
Sabina Cortese, per citarne alcuni. Gli
storici. Quelli che Senigallia ormai la
conoscono bene e l’hanno amata fina
dalla “prima volta”.Tutte le serate sono
gratuite ad eccezione dello spettacolo di martedì 25 al Teatro La Fenice
di Ascanio Celestini, “I Discorsi Alla
Nazione”: ma il costo del biglietto è
irrisorio, 5 euro e l’ incasso sarà interamente devoluto a Libera. Il programma
di questa 15 edizione è davvero Extra
Large: date, orari: anche i luoghi sono
nuovi e tutti da scoprire. Come il cortile della Rocca Roveresca o l’interno
dell’Area Arceologica sotto il teatro La
Fenice. Vi segnaliamo la curiosa presentazione del libro di Marco Ardemagni: in soli nove minuti ci presenterà il
suo “Ininterrottamente Inter - entomologia di un’epopea”. Sempre originale
e mai banale. Per venerdì 28 sono previsti due concerti, al Foro Annonario
con Max Gazzè alle 22 e in piazza Del
Duca a mezzanotte con Stefano Bollani in piano solo; entrambi trasmessi
in diretta su Radio 2 RAI. Sabato 29 il
gran finale alle ore 11.00 al teatro La
Fenice con la Presidente della camera
dei Deputati Laura Boldrni; l'Asta per
Libera alle 17 in piazza Roma, i concerto di Malika Ayane alle 22 al Foro
Annonario (in diretta su Radio 2 RAI)
e il caos organizzato della mezzanotte
con la Banda Osiris, Stefano Bollani,
Antonio Di Bella e i Pennabilli Social
Club. Che dire? Bentornati! Impossibile
non citare Finardi che nel ’76 cantava:
“amo la radio perché libera la mente,
entra nelle case e ci parla direttamente,
e se una radio è libera, ma libera veramente, mi piace ancor di più perché
libera la mente”. Eccola. La radio che
entra in città. La nostra. E naturalmente
buon bel divertimento a tutti.
Silvia Fabri
14
sport
la voce misena
20 giugno 2013
Tennistavolo Senigallia: un ottimo bilancio di fine stagione
sport
La stagione del tennistavolo agonistico sta
volgendo al termine con i campionati italiani di categoria e veterani che si svolgeranno
a Riva del Garda in diverse date entro fine
mese. Il Comitato Regionale Marche ha diramato il comunicato ufficiale con l'omologazione di tutti i campionati di competenza
che si sono svolti durante il corso dell'anno. E
quindi è il momento di fare una sintesi della
stagione ed il Tennistavolo Senigallia ne esce
con soddisfazione raddoppiando (da 5 a 10)
le manifestazione che l'hanno vista primeggiare. In testa c'è sempre Juvenes di San Ma-
rino ma le distanze si stanno accorciando. Nei
"trofei" il TT.Senigallia vince la 39° edizione
del SuperPremio per Società con 193 punti
(contro gli 85 di San Marino). Come dice il
nome stesso, si tratta di un trofeo importante,
la sintesi in un certo senso dell'intera attività
regionale. Situazione invertita invece nella
24° edizione del Grand Prix Giovanile vinto
per una incollatura da San Marino proprio sul
TT.Senigallia (233,5 a 212,0). Sommando i
due punteggi la scuola di Pettinelli risulterebbe largamente però in testa. Nella Coppa
Marche 1° TT.Senigallia e 2° San Marino e
così via per parecchie competizioni, con i senigalliesi più forti con i più piccoli e San Marino nei più grandicelli. Le due società sono
accomunate da una identica filosofia maturata ai tempi in cui Pettinelli era CT della nazionale del Titano e Stefanelli (ora tecnico
dei sammarinesi) era un suo allievo. Dopo i
campionati italiani un po' di meritato riposo
ma il Centro Olimpico non chiude i battenti
perché inizia la stagione estiva che potrebbe
essere animata dal soggiorno mare-pingpong
nella nostra città di un campione mondiale
straordinario.
Niente di nuovo in casa Vigor, per ora, soltanto voci rimaste tali
Le tante trattative in corso
Giorni frenetici per
garantire un futuro
Il tempo stringe e la situazione vigorina si fa sempre più critica, anche se da
qualche parte si mormora che qualcosa
si muove. Scartata l’ipotesi di agganciare qualche imprenditore senigalliese o di
fuori Senigallia per l’eventuale trasferimento della gestione della prima squadra
e della Juniores, si dice che la dirigenza
– nella persona del presidente Valentino
Mandolini – abbia preso contatto con un
personaggio vicino a Senigallia, col quale tenterà di imbastire una trattativa. Chi
sia questo nuovo personaggio che si af-
Sport e cibo
Il 5 giugno si sono conclusi i tre incontri che il presidente della Polisportiva Senigallia, Stefano Pompei, ha
organizzato con la dott.ssa Giovanna
Bianchelli, psicologa-psicoterapeuta, sul tema dell’adolescenza, dello
sport e dell’alimentazione. Grande
è stata la partecipazione dei genitori
e degli atleti che sono stati coinvolti
dalla dott.ssa Bianchelli attraverso un
confronto sulle varie problematiche
legate alla fase adolescenziale, con particolare riferimento
ai disturbi del comportamento alimentare che possono verificarsi. Tante sono
state le domande dei
genitori, preoccupati
delle varie difficoltà
che i ragazzi possono incontrare in questa delicata fase di
crescita. Anche gli
atleti, in modo particolare le ragazze, hanno posto domande e spunti di
riflessione alla dott.ssa Bianchelli, la
quale con molta esperienza ha dato
loro dei messaggi utili per affrontare
serenamente l’adolescenza e le diverse forme di disagio. Il presidente
Pompei, molto sensibile a questi problemi ed alla serenità degli atleti che
frequentano la Polisportiva, è rimasto
molto soddisfatto di questa collaborazione, sottolineando ai genitori
il messaggio di quanto lo sport sia
fondamentale per la crescita dei loro
figli.
Roller da premio
Il pattinaggio senigalliese continua a
vincere (vedi foto)! La squadra, composta in ordine alfabetico da Agnese
Marchetti, Chiara Mesturini, Linda
faccia nella sfera vigorina non è dato sapere. Si parlava recentemente del presidente
del Marzocca, Cerioni, che però ha seccamente smentito anche un solo contatto.
Allora a che punto è la situazione attuale
viene chiesto al responsabile della Vigor,
Mandolini, che così risponde: “Che ci sia
una trattativa in corso è vero, però che tutto sia già risolto non è il caso di parlarne.
Troppe le trattative effettuatte in questo
periodo tutte andate a vuoto, ora le basi per
lavorare ci sono, ma non è detto che tutto
venga risolto nel breve tempo. I prossimi
giorni saranno decisivi circa il raggiungimento di un accordo, ma – come ripeto
– tutto è ancora nel vago. La persona con
cui abbiamo intrapreso questa trattativa
Rossi e Valentina Arthemalle, si presentava all’ultima gara prevista nel
programma dei Campionati Italiani disputatisi a Bellusco (MB) dal 6
all’8 giugno con 4 atlete sedicenni,
Junior del 1° anno di categoria, ed era
chiamata a competere con le squadre
più blasonate d’Italia, tutte composte
da almeno 1 o 2 atlete della categoria
Senior (maggiore di almeno 5 anni)
ed alcune con campionesse mondiali
nelle proprie fila. Le quattro “ragazzine terribili”, però, già nella gara di
qualifica avevano fatto registrare il
miglior tempo, stupendo il pubblico
in quanto considerate fino a quel momento assolute outsider. Nella finale
poi – anche grazie
ad una perfetta tattica di gara impostata dall’allenatore Mauro Guenci
– senza alcun timore reverenziale
nei confronti delle
avversarie più accreditate, le giovani atlete senigalliesi
si sono battute in ogni cambio come
veri e propri leoni – resistendo ad
ogni attacco delle avversarie e senza
mai cedere alla fatica che inesorabilmente si faceva sentire, arrivando al
traguardo dei 3000 metri a squadre in
prima posizione, davanti a tutti ed aggiudicandosi così l’oro tricolore.
Facile immaginare il misto di sorpresa e di entusiasmo che questa vittoria
ha scatenato sugli spalti e negli animi
dei circa 2000 fortunati spettatori che
hanno potuto assistere a questa strabiliante impresa sportiva. La vittoria
della squadra femminile è stata il suggello di tre giorni di gare, durante le
quali tutti gli atleti del Team Roller
hanno saputo distinguersi aggiudicandosi sempre la partecipazione alle
semifinali o alle finali delle varie specialità disputate.
G.M.
non è nuova per la Vigor, anzi era già stata contattata in precedenza, intavolando
un discorso in cui non solo lo stesso ma
anche altri personaggi a lui vicini avrebbero partecipato a questo “pour parler”.
Sono fiducioso che queste trattative messe in atto in questa settimana abbiano esito positivo nella prossima; però fin d’ora
posso dire che difficilmente si giungerà ad
un trasferimento della gestione della Società”. Come dire che tutto rimarrà nelle
mani degli attuali dirigenti, se pur supportati da questo - per ora - fantomatico
gruppo. Come sempre, Mandolini – pur
travagliato da questa situazione che si trascina ormai da anni – rimane fiducioso che
alla fine qualcosa si muoverà, anche per-
ché le scadenze si avvicinano sempre più:
vedi l’iscrizione al Campionato Regionale
d’Eccellenza, la nomina del nuovo o vecchio tecnico, la composizione della squadra. Temi che ancora non si pongono ma
che quanto prima dovranno essere risolti.
Il presidente del Panathlon, dott.Paolo Pizzi, ex segretario generale e direttore amministrativo vigorio negli anni 1985-1995,
ha scritto una lettera sull’attuale situazione
rossoblù che noi condensiamo nell’ultima
parte: “Ognuno ha la possibilità di tentare
di salvare un pezzo di storia della città”.
Come dire: “tutti si devono far carico di
questa realtà cittadina”.
Giancarlo Mazzotti
CICLISMO
San Giorgio solare
Dopo i due rinvii a causa del maltempo, si
disputa in una giornata solare il 9° Trofeo
San Giorgio, valido quale tappa del Giro
delle Marche amatoriale, del Trofeo Scalatore e dell’Autoselli Challenge.
Viene dunque finalmente premiata la Sangiorgese guidata da Ulisse Barattini con il
supporto di Marco Petrolati e degli instancabili colleghi ciclofili.
Ad aprire la carovana sono le ammiraglie
‘autoselliane’, sulla prima delle quali c’è
l’atleta-mecenate Aldesino Carletti, che
prudenzialmente si impone di non gareg-
giare su un tracciato particolarmente ostico, per non compromettere il completo
recupero dopo la caduta in sella e la conseguente frattura del braccio.
Patrocina il Comune di San Giorgio. Nel
cospicuo montepremi, spiccano il Trofeo
Trans Bar, la Coppa Sa.Ti.Se. e la Targa
Autotrasporti Barattini.
La prima corsa (58 sui pedali) è riservata ai
gentlemen ed ai supergentlemen.
Al suono della campana, il romagnolo Arnoldo Antonini lancia l’offensiva, si aggiudica l’Intergiro e si invola, presto raggiunto da Mirco Grossi e dal titolatissimo
sanmarinese ex iridato Mario Ceccaroni
(simpatico “Bistecca”).
E’ quest’ultimo (con la gloriosa casacca
della Santarcangiolese) a tagliare da padrone allo sprint il traguardo nella centralissima piazza Garibaldi, aggiudicandosi
per la terza volta in nove anni il successo
assoluto. Lo seguono Antonini e Grossi.
Quarto chiude Pierotti su Mignani.
L’oro dei gentlemen seconda serie è appannaggio di Davide Doninini (Air Santarcangelo).
La parallela gara dei supergentlemen è
movimentata dall’inesauribile “Saetta dell’Adriatico”, il campione marchigiano Carlo Dolci (suo il traguardo volante), che passa
il testimone a Delio
Fiori (supergentleman
B), incontenibile fino
all’arrivo per i colori
del Pedale Bellariese.
Il primato dei supergentlemen A viene conquistato da Valerio Fiorini
(Vitri Frigo – Montecchio).
La seconda corsa (65 al
via) allinea cadetti, juniores, seniores (primo
blocco agonistico) e
veterani. Il senior prima
serie Davide Tonucci
(club 5311 – Calcinelli) infila l’Intergiro e
fa coppia con il quotato pari-categoria umbro Gregory Bianchi fino alla chiusura, che
premia il più veloce alfiere del Team Saccarelli. Bronzo open al migliore dei cadetti
Marco Macci (Vitri Frigo – Montecchio).
La kermesse dei veterani sceglie Giuseppe
Uguccioni (MondoBici Fermignano) quale leader intermedio (suo il TV) e Davide
Bagnara (G.C. Borello) quale mattatore
finale.
Umberto Martinelli
Foto: Miss Maddalena, il leader
Ceccaroni tra miss Maddalenna
e patron Barattini
penultima
la voce misena
20 giugno 2013
asteriski
15
***
* Papa Francesco... rivoluzionario
Anche qui a Roma c’è tanta gente che vive senza speranza, che crede di trovare la felicità nella droga, nell’alcol, nel gioco d’azzardo, nella
sessualità senza regole, ma si trovano sempre
delusi. Quante persone senza speranza!”. “Pensate anche ai giovani, che spesso non trovano
senso alla vita… Noi dobbiamo offrire la speranza cristiana con la nostra testimonianza, la
nostra gioia”.
Nell’incontro con la Diocesi di Roma, il 16
giugno, con oltre 15 mila fedeli, lancia questo messaggio: “Il cristiano deve essere rivoluzionario perché la Grazia che il Padre ci dà
attraverso suo Figlio fa di noi dei rivoluzionari
perché cambia il cuore. Tutti siamo peccatori,
ma la Grazia ci fa sentire che il Signore ci perdona e ci dà un cuore nuovo. Un cuore che ama,
che soffre con gli altri. L’amore è la più grande * G8 irlandese
forza di trasformazione della società perché an- Molte chiacchiere. Saluti. Proposte. Obama spinnulla le distanze tra noi, ci fa sentire vicini… ge sul libero scambio: con milioni di posti per i
giovani; invita Letta negli USA e appoggia la forze anti-Assad in Siria, ma Putin “frena” e intanto
si muore.
* Governo del fare
Finalmente il Governo ha deciso: “Fare!”. La
prima casa non sarà pignorabile. Le bollette
Enel saranno meno care. Ci saranno crediti agevolati e bonus per le aziende; c’è lo sblocco dei
cantieri; la burocrazia sarà snellita. “Senza fare
debiti” grida Letta e lo ripete come un mantra
orientale.
a cura di G. Cionchi
23 giugno 2013 - XII domenica del tempo ordinario
Identikit del Cristo
Parola di Dio
Zc 12,10-11;13,1
Salmo 62
Gal 3,26-29
Lc 9,18-24
Prima o poi la domanda fondamentale doveva venire fuori: ma
chi è questo Gesù Nazareno?
Chi sei, Nazareno? Chi sei, per me? Senza risposte
automatiche, a tavolino, finte, solo io e te, guardandoci negli occhi. Chi sei, Nazareno? Non dieci
anni fa, o quand'ero giovane ed entusiasta, chi sei
per me, oggi, ora? Tra ieri e oggi, milioni di persone si raduneranno per ascoltare la tua Parola, per
celebrare, in obbedienza al tuo comando, la cena
che ti rende presente nel segno del pane e del vino.
Chi sei, Nazareno? Ciò non accade per Garibaldi,
o per Napoleone. Accade per un oscuro falegname
di Nazareth, ebreo marginale, perso nei meandri
della storia, la cui presenza viene ancora professata
da milioni di persone diverse, eppure affascinate e
rese discepole dalla testimonianza di coloro che dicono averlo incontrato. Si parla, spesso, del Nazareno e dei suoi discepoli. Appena l'attenzione cala,
ecco un qualche evento che lo riporta alla ribalta:
una scoperta archeologica che conferma o smentisce la versione ufficiale della vita di Gesù (ricorrono a ciclo periodico, boiate incluse), un qualche
evento drammatico che ci riporta alla mente la
la parola a... arrivati in redazione
Sguardo triste
Gentile redazione,
ascoltando quotidianamente le
notizie dal nostro 'bel' Paese, corro il rischio di lasciarmi andare a
pensieri un po' tristi. Da tempo c'è
qulcosa d'irrimediabilmente guasto nella percezione del senso di
comunità, in quella storica capacità di generosa solidarietà e sentimento di empatia che non troppo
tempo fa caratterizzava le società,
gli individui. L'alienazione del sistema, riconducibile anche a quella
costante ossessione di sentirsi vivi
solo se collegati al mondo virtuale
della rete, a un telefonino, a un videogioco, a un pc, a un iphone o a
ipad, ma poi quasi assenti nella capacità di prestare attenzione all'altro: all'ascolto, alla compassione,
all'amore, alla cura e all'attenzione,
ma con la partecipazione attiva del
corpo, delle emozioni, mettersi in
gioco e adoperarsi per soccorrere
chi è in difficoltà. Chi è rimasto al
margine, chi ci sta urlando aiuto.
Distratti, smarriti, assorbiti da mille
stimoli, stiamo perdendo sempre
più quel sentimento di essere parti di una società, arricchendola e
alimentadola,facendola crescere,
sviluppare. Siamo quasi sempre
immersi nei nostri gioielli hi-tech
mentre ci muoviamo nelle metropolitane e sui mezzi, non guardiamo più, non ascoltiamo, siamo
insofferenti se qualcuno ci distrae
dal nostro universo solitario. E così
accade l'impensabile, l'indicibile,
che qualcuno uccida e ferisca passanti a caso nella quasi totale indifferenza, che padri troppo stres-
sati dimentichino gli adorati figli in
macchine trasformate in forni, che
bagnanti indifferenti a pochi metri
da un corpo freddo e senza più
vita continuino a baciarsi, a giocare nel letargo della coscienza.
Michele Bramucci
fatica della testimonianza pagata da alcuni con la
vita, qualche audace opera propagandistica sempre
alla ricerca del Gesù "alterantivo", quello nascosto
dalla Chiesa... Gesù fa discutere, schierare, accende
gli animi, ognuno, un poco, si sente di difenderlo,
di proteggerlo, di capirlo, di interpretarlo. Credenti
o non credenti, quest'uomo che paga con la vita la
sua coerenza e la sua non-violenza ancora scuote e
interroga. Chi sei, davvero, Nazareno? Un grande
uomo della storia divinizzato dai propri discepoli?
Un profeta sopravvalutato, un anarchico inquadrato dalla storiografia ufficiale? Nessuno potrà mai
possederti in pienezza, nessuno afferrarti con verità,
nessuno dare di te una visione definitiva, neppure la
comunità dei tuoi discepoli, che pure ne conserva fedelmente la Parola e che, sempre, apre il cuore alla
comprensione del Mistero della sua presenza per farla risuonare lungo la Storia in attesa del suo ritorno.
Eppure, alla fine, la domanda arriva, diretta, senza
scantonamenti: "Lascia stare cosa ne pensa la gente.
Chi sono, io per te?" Cuore a cuore, nudi davanti alla
nostra coscienza, disarmati dai tanti pregiudizi nei
confronti della Chiesa e di Cristo, con cui il nostro
tollerante mondo ci riempie la testa, chi è per me il
Nazareno? Compagno? Amico? Dio? Maestro? Nostalgia? Ricerca? Rabbia? Pietro risponde, con forza
e decisione, osando dire ciò che gli altri discepoli
neppure hanno il coraggio di pensare: "Tu sei il Cristo", cioè l'atteso, l'inviato da Dio, il consacrato, il
Messia atteso con passione da Israele. Ma Pietro ancora non sa cosa lo aspetta. Gesù lo ammonisce: sì,
lui è l'atteso, lo svelatore di Dio, il raccontatore del
suo volto. E il volto di Dio, che Gesù conosce bene,
perché lui e il Padre sono una cosa sola, è così diverso da quello che Pietro (e noi) ci saremmo aspettati.
Non un Dio forte che mostra i bicipiti. Un Dio schivo e amorevole, timido, quasi. Un Dio nascosto che
vuole essere amato perciò che è, non per ciò che dà.
Un Dio che vale la pena di seguire, talmente bello
da dimenticarsi di sé, pur di conoscerlo. Un Dio che
vale la pena di conoscere al costo di perdere ogni
cosa, un Dio che è più di ogni affetto, più di ogni
gioia, più della più grande cosa che possiamo possedere. Un Dio che vale la pena di conoscere, anche
a costo di perdere la faccia. Perdere la faccia per lui,
svergognarsi, così come la vergogna più grande per
il mondo antico era essere crocifissi, nudi, ostesi al
pubblico ludibrio, la più temuta e odiata forma di
umiliazione che i romani, tra gli altri, infliggevano
come somma punizione. Fino a che, dice Gesù, non
ci saremo appassionati di Lui al punto da poter perdere la faccia, al punto da essere con-crocifissi con
lui, avremo ancora uno spazio di crescita nella nostra
consapevolezza della sua vera identità.
inbreve
Monterado
Basket in piazza
Ritorna anche quest'anno e ormai
alla 4a edizione il torneo di basket
Summer League Maior "Città di
Senigallia" che si svolgerà dal 3 al
7 Luglio nel Piazzale della Libertà, con la cornice della famosa
Rotonda. Una manifestazione di
grande caratura che cresce anno
dopo anno per la qualità del torneo stesso, per la partecipazione
di turisti e appassionati e, naturalmente, per il luogo di prestigio in
cui si svolge. L'evento, patrocinato dal Comune di Senigallia, organizzato dal solito gruppo di amici
appassionati vedrà radunarsi cestisti, giocatori di basket da tutte
le parti della regione Marche e
non solo. Il torneo continuerà anche quest'anno a dare spazio a
giovani proponendo le categorie
under 15 e un der 13 ( nati fino
al 1998 per la prima categoria e
nel 2000 per la seconda), oltre
a quella senior e, altra novità, a
un circuito master, una categoria
nata dall'esperienza internazionale della nazionale italiana over
40 che ha portato alla formazione
di squadre, con componenti della
suddetta nazionale e con cestisti
dal passato cestistico importante.
Per iscriversi : http://www.evimax.it/summerleague e seguire
le istruzioni.
di Paolo Curtaz
Il giorno in cui il Signore Gesù si regala
ai suoi piccoli amici. Prima Comunione
di Monterado del 26 maggio 2013, con i
Comunicati e le loro famiglie (da sinistra):
Chiara, Giovanni, Jacopo, Maja, Maria
Anna, Martina, Stefano. Una bellissima
giornata per tutti.
Folklore marchigiano
Decine di appuntamenti in tutte le province
caratterizzano il cartellone 2013 dell'Ugfm,
l'Unione gruppi folklorici marchigiani. Punta
di diamante del programma i 10 festival nazionali e internazionali del folklore, con 15
gruppi italiani e 25 formazioni intercontinentali, per un totale di 1300 artisti, 30 comuni
coinvolti, 500 volontari. Il cartellone estivo si
aprirà il 22 giugno a Monteleone di Fermo,
con il Festival del Saltarello Marchigiano.
L'attore romano Maurizio Mattioli il 23 giugno sarà a Belvedere Ostrense, ospite della
serata promossa dal gruppo “La Raganella”. Dal 28 luglio al 25 agosto si svolgeranno i festival del
folklore
che
faranno tappa
a Cupramontana, Matelica,
San Ginesio,
Castelraimondo, Campocavallo di Osimo,
Apiro e Macerata. A breve sarà attivo anche
il nuovo portale monotematico dedicato al
folklore e ideato da Paolo De Angelis, www.
youfolklore.it, un contenitore di contributi
audio e video su musica, danze popolari,
artigianato, teatro, prodotti tipici.
redazione@voce misena.it
www.vocemisena.it
P.zza Garibaldi, 3 - 60019 Senigallia
Tel. 071 64578 Fax: 071 7914132
Settimanale della Diocesi di Senigallia
Proprietà: Fondazione Gabbiano, Piazza Garibaldi 3 - Senigallia.
Direttore editoriale: Gesualdo Purziani Direttore responsabile: Giuseppe Cionchi.
Hanno scritto questo numero: Laura Mandolini, Giancarlo Mazzotti, Alessandro Berluti, Umberto Martinelli, Leonardo
Pasqualini, Ilario Taus, Giulia Torbidoni. Stampa: Galeati Industrie Grafiche S.p.A. Imola www.galeati.it - Tiratura:
4.000 copie Abbonamento annuo ordinario: € 35,00 da versare sul conto corrente n°5240857 intestato a: Fondazione Gabbiano Piazza Garibaldi, 3 - Senigallia - Associato FISC Federazione Italiana Settimanali Cattolici e USPI
Unione stampa periodica italiana. Autorizzazione n. 137/1952 Registro Periodici del Tribunale di Ancona del 1218/11/1952La testata “La Voce Misena” fruisce dei contributi statali diretti di cui alla Legge 7 agosto 1990, n°250.
SENIGALLIA – ORARIO SANTE MESSE
dal 16 GIUGNO al 1° SETTEMBRE 2013 (compreso)
FESTIVO 7,30: Cattedrale, Portone; 8,00:
Porto, Cristo Redentore, Ciarnin, S.M.Goretti, Cesano, Scapezzano, Vallone, Montignano;
8,30: S.Martino, Pace, Marzocca,
S.Silvestro; 9,00: Cattedrale, Portone,
Cesanella, Palazzolo, Villa Torlonia,
Borgo Bicchia, Grazie; 9,30: Porto,
Montignano (Castellaro); 9,45: Cannella; 10,00: Getsemani (Hotel Palace), Marzocca, S.Silvestro, Filetto,
Bettolelle; 10,15: Cesano, Opera Pia;
10,30: Cattedrale, Pace; 11,00: Portone, S.Martino, Grazie, S.M.Goretti,
Scapezzano, Cristo Redentore, Roncitelli, Montignano; 11,15: Ciarnin, Benedettine, S.Angelo, Vallone; 11,45:
Cattedrale; 17,00: Croce; 18,00: Cattedrale, Grazie, Marzocca; 18,30:
Porto, S.Martino, Pace, S.M.Goretti;
19,00: Marzocca (Forcella); 19,15
Portone, Cesanella; 19,45: Getsemani
(Hotel Palace); 21,30: S.M.Goretti.
PRE-FESTIVO –
16,00: Casa Protetta, Opera Pia; 17,00:
Ospedale, Borgo Passera; 18,00: Cattedrale, S.M.Goretti, Grazie, Marzocca, Vallone; 18,30: Porto, S.Martino,
Pace, Ciarnin, Cristo Redentore, Scapezzano, Roncitelli; 19,00: Portone,
S.M.Goretti, S.Silvestro, S.Angelo,
Montignano; 19,15: Cesanella; 19,30:
Bettolelle; 21,00: Cesano (suore); 21,15
Portone; 21,30: Pace, S.M.Goretti.
FERIALE 7,15 Benedettine; 7,30: Porto,
S.Martino, Villa Torlonia, Palazzolo;
8,00: Cattedrale, Pace, Cesanella; 9,00:
Cattedrale (giovedì), Portone; 9,15:
Opera Pia; 10,30: Croce; 16,00: Opera
Pia; 17,30: Ospedale (3° piano); 18,00:
Cattedrale, Grazie, S.M.Goretti, Marzocca, Vallone. 18,30: Pace, S.Martino,
Cesano (suore), Cristo R., Scapezzano,
Ciarnin (martedì e giovedì), Roncitelli (martedì e giovedì); 19,00: Portone,
S.M.Goretti, Montignano, S.Angelo.