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Vitavissuta a cura di Giancarlo Giuliani E’ iniziata l’estate quella vera: metereologica, astrologica ed equinoziale. Calda e assolata, con i ragazzi in vacanza e la gente al mare nei weekend e nel tempo libero. La gente in giro ce n’è tanta, con la voglia di sole e con la voglia di star bene. Ce n’è tanta anche alle feste che sono già iniziate qua e là, anche se gli organizzatori dicono che si spende di meno, che ci si dividono le porzioni, che si cerca di risparmiare. In fin dei conti si può star bene anche senza sprecare, anche senza strafare. Buona estate, buon mare (senza trascurare la Messa!) Settimanale della Diocesi di Senigallia - Giovedì 20 giugno 2013 - € 1.00 N. 23 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, CN / AN - EDITORE: "Fondazione Gabbiano" Senigallia Editoriale Il Papa della pace Era il 3 giugno 1963, ero in Seminario. Ricordo ancora – poco prima delle 20 – la campanella che ci invita a recarci in chiesa in quell’ora insolita. E lì ci viene detto che Giovanni XXII se n’era andato in cielo. Per tutti era il “Papa buono” che trasmetteva pace perché aveva un animo profondamente pacificato, frutto di un lungo e impegnativo lavoro su se stesso: una pace naturale, serena, cordiale; una pace che si manifestò al mondo intero e ricevette il nome della bontà. E questo gli ha permesso di costruire ovunque solide amicizie, anche come rappresentante del Papa per trent’anni, spesso a contatto con ambienti e mondi assai lontani dal mondo cattolico nel quale era nato e si era formato. Proprio in quegli ambienti si dimostrò tessitore di relazioni e valido promotore di unità, dentro e fuori la comunità ecclesiale, aperto al dialogo con cristiani di altre Chiese, con esponenti del mondo ebraico e musulmano e con molti altri uomini di buona volontà. Arrivato alla guida della Chiesa nel pieno della cosiddetta “guerra fredda” tra le democrazie occidentali e i Paesi del blocco comunista, papa Giovanni ha scosso il mondo facendo evitare un conflitto tra i blocchi contrapposti. E con una dottrina della pace contenuta nei suoi documenti, come le encicliche Mater et magistra e Pacem in terris nelle quali indica gli itinerari che devono portare il mondo dalla “coesistenza” sempre precaria fra gli Stati, alla “convivenza” tra regimi avversi e tra etnie diverse. Così la sua voce diventa la voce dell'umanità in uno dei momenti più pericolosi del XX secolo. L'enorme popolarità che lo circonda già da vivo deriva dalla singolare sua capacità di comunicare speranza a tutti. Di indicare le vie di una pace che non è soltanto assenza di conflitti armati, ma è soprattutto orientata sull'essere umano, da proteggere e salvare nella vita materiale e nella dignità sotto ogni cielo e ogni regime. Questo è stato Papa Giovanni per noi che l’abbiamo conosciuto. Gesualdo Purziani Classe media L'estinzione di alcune categorie sociale si vede dai consumi Fatichiamo a riconoscere la classe media, quella che ha tenuto insieme, giocando un ruolo di collante, il nostro Paese e che oggi sembra poco visibile. Se ammettessimo che il consumo sia stata la cifra culturale dominante per le società occidentali negli ultimi decenni, allora apparirebbe naturale considerare lo stile di vita un tratto distintivo per riconoscere l'identità sociale. Così non ci stupirebbe sentire il Censis affermare che il fattore che più accomuna e fa sentire vicine le persone è proprio lo stile di vita. Si percepiscono "prossimi": quelli che trascorrono in modo simile il tempo libero; quelli che consumano come noi; quelli che come noi pensano sé stessi e agiscono il loro ruolo; quelli che condividono i nostri stessi interessi. I ricercatori del Censis affermano, durante il primo incontro del loro annuale "Mese sociale", che "lo stile di vita dal modello di consumo al rapporto con ambienti, linguaggi, pratiche è il perno su cui si fonda una sorta di appiattimento orizzontale delle aggregazioni, isole di prossimità sociale in cui concretamente ci si identifica". In una simile situazione si possono incontrare tante "tribù di affini" magari anche coese al loro interno, ma poco interessate ad aprirsi al dialogo in comunità più ampie. Anzi, se seguissimo il ragionamento dei ricercatori, procedendo verso l'esterno s'incontra una diversità che può trasformarsi in una fonte di tensione tra micro-gruppi. La fase che viviamo della società dei consumi è arrivata a modificare, quasi definitivamente, le strutture classiche. Quando ci muoviamo al suo interno, non ci riconosciamo più dentro le tradizionali classi. Per collocarci, molto probabilmente oggi non è più sufficiente considerare occupazione, istruzione e redditi. Sono soprattutto il ceto medio e la classe operaria a uscire dai canoni. Come dimostra una ricerca della London school of economics e dell'università di Manchester, coordinata da Mike Savage e Fiona Devine, nelle nuove tipologie molto contano e sono coltivati i capitali sociali e culturali allargati, meno la riconoscibilità nel mondo produttivo. Il lento declino delle classi centrali forse è una conseguenza delle trasformazioni del mondo produttivo che sempre con maggiore frequenza inseriscono innovazioni hi-tec a scapito di lavori impiegatizi o commerciali. È sempre più frequente non incontrare più la schiera di cassieri all'uscita dei supermercati, in parte sono sostituiti da isole controllate "self pay", vale lo stesso per i distributori di benzina o per i caselli dell'autostrada. Si riducono con l'introduzione di Pc e reti intranet i compiti e i "numeri" delle segretarie, nelle aziende non c'è più bisogno di quelli che battono a macchina, per non parlare dei call center computerizzati, o dei nuovi "robottini" che sistemano la merce negli scaffali al posto di una parte dei magazzinieri. Si pensi solo che negli Usa il numero degli impiegati è passato dagli oltre 23 milioni di dipendenti, agli attuali 21 milioni, in appena 5 anni. Andrea Casavecchia in questo numero 7 - 10 + 21 grammi La chiesa giovane di Senigallia 2 I buoni frutti della Caritas Ortaggi dalla Undicesimaora 13 Arrivano i grandi eventi Festa della musica e Caterraduno attualità la voce misena 20 giugno 2013 Migranti morti in mare, bisogno di risposte certe Se gli sbarchi “continuano ad essere gestiti in maniera emergenziale siamo costretti ad assistere ancora ad eventi del genere. Dovremmo invece prendere atto che gli sbarchi sul nostro territorio sono fisiologici” ed “impostare sistemi di accoglienza più rispondenti alle effettive esigenze, per evitare nuove tragedie”. Lo ha detto Valerio Landri, direttore della Caritas diocesana di Agrigento, commentando le ennesime vittime del mare, sette migranti morti mentre tentavano di aggrapparsi ad una gabbia per l’allevamento di tonni nel Canale di Sicilia. In questi ultimi giorni sono circa un migliaio i migranti, in maggioranza profughi eritrei, sbarcati sulle coste trapanesi, agrigentine, a Pantelleria e Lampedusa. Le Caritas e le Chiese locali non sono ancora state coinvolte nell’accoglienza: “Non siamo autorizzati ad entrare nei centri di accoglienza né a fare altro - precisa Landri, che è in continuo contatto anche con Lampedusa -. Si parla di 250 eritrei nel territorio agrigentino, l’accoglienza è gestita dalla questura. I numeri sono ancora nella normalità, cui non c’è stato bisogno del nostro supporto”. Secondo il direttore di Caritas Agrigento finora “sembra la routine degli sbarchi estivi, ma rispetto all’emergenza Nord Africa del 2011 c’è una differenza: molti sono eritrei, che possono chiedere la protezione internazionale ed entrare nell’accoglienza per richiedenti asilo”. Inoltre, osserva Landri, “sono cambiate le rotte. Ora arrivano direttamente in Sicilia, ma sono viaggi più rischiosi e i morti nel Mediterraneo lo testimoniano”. “Gli orientamenti politici non sono cambiati - denuncia -: il fenomeno migratorio continua ad essere affrontato in modo emergenziale, mentre in un mondo globalizzato le dinamiche geopolitiche dovrebbero interessare tutti i governi, visto che una buona fetta della popolazione mondiale vive situazioni di persecuzione e ha diritto ad una vita più serena”. “Il nostro approccio non è sufficiente - prosegue -. Perché su sette morti scoperti oggi, chissà quanti ce ne saranno di cui non si sa nulla”. Il suo invito è “ad affrontare la questione migratoria in maniera più organica, corresponsabile”. “Quest’anno - suggerisce - il numero limitato di sbarchi avrebbe consentito la costruzione e gestione di un sistema di accoglienza più organico, invece non è stato fatto assolutamente niente. Siamo sempre in attesa di emergenze, pronti ad intervenire nell’eventualità, con il solito sperpero di denaro e le inefficienze”. L.M. I frutti di Caritas diocesana e cooperativa 'Undicesima ora' Piccoli segnali di futuro “Questa crisi è come una calamità naturale e nessuno può restare indifferente. Per questo la chiesa si preoccupa di offrire segni che possano dare speranza ed essere di stimolo alle istituzioni”. Lo ha affermato venerdì mattina Giuseppe Orlandoni, vescovo di Senigallia, nel corso della conferenza stampa di presentazione dei progetti della cooperativa Undicesimaora. Quest’ultima è nata per dare risposte temporanee al problema lavorativo e si occupa di turismo, falegnameria, produzione di ortaggi su un terreno della diocesi, che da venerdì 14 giugno vengono commercializzati da Coop Adriatica, di cui il vicepresidente Giovanni Monti era presente per l'occasione. “Quello che ci interessa – ha sottolineato il vescovo - è trasmettere un messaggio di fraternità e solidarietà” e “l’idea che è maturata di dare un lavoro anche piccolo a coloro che lo hanno perso è un aiuto che va nel segno della dignità delle persone”. Orlandoni ha anche messo in rilievo il fatto che “non ci vogliamo muovere da soli” e ha citato la positiva collaborazione con i comuni locali, la Coop Adriatica, appunto e le banche di credito cooperativo. “La cooperativa, nata nel 2011, è un contenitore sociale per dare una risposta a chi non ci chiede soldi ma occupazione”. Spiega così il senso della cooperativa di cui è il presidente, Giovanni Bomprezzi, vicepresidente della Caritas diocesana. La cooperativa attualmente impiega 50 persone, che hanno perso il lavoro, con progetti mirati e a termine, ma sono già quasi 100 gli individui che hanno usufruito di questa opportunità “uscendo dalla dinamica dell’assistenzialismo per riscoprire la propria dignità”. “Da mesi evidenziamo un dramma della disoccupazione – ha sottolineato Bomprezzi – che ci scuote. Il nostro obiettivo è anche la sensibilizzazione attraverso le opere: la cooperativa è quindi una provocazione, un segnale che può indicare un cambio di rotta. Se non c’è lavoro la famiglia non si salva”. L’accordo con Coop Adriatica va anche nel senso di “inventare una filiera che abbatta i costi e che possa favorire l’inserimento di altre persone”. Senza dimenticare il Fondo diocesano di solidarietà, che ha raccolto 600.000 euro in tre anni, grazie a 1400 famiglie, che si autotassano di 5 euro al mese e che ha contribuito al finanziamento degli inserimenti lavorativi stessi. Bomprezzi ha anche rimarcato che “la rete tra vari soggetti che contribuiscono a questo progetto è necessaria per riavviare la speranza e il mettersi in rete è più che mai necessario. Da soli non si arriva da nessuna parte". In attesa del prossimo 20 luglio, quando la cooperativa verrà presentata alla città e alla diocesi in una densa giornata di lavori e testimonianza, Undicesima ora presenta i suoi frutti più buoni, frutti che hanno il sapore della dignità ritrovata. Laura Mandolini Nella foto (Marchenotizie) i prodotti di Undicesimaora in vendita Belgio e Olanda e l'eutanasia per i bambini gravemente ammalati Il dolore che mette paura Duemila anni dopo si rischia una nuova strage degli innocenti. Idea troppo forte? Non si direbbe a leggere le notizie che arrivano dal cosiddetto “civile” Nord Europa, dove il Belgio e l’Olanda stanno producendosi egregiamente in una gara al ribasso che poco sembra aver a che fare con l’etica e molto con l’eugenetica. La scorsa settimana il parlamento belga ha discusso un controverso compromesso sulla possibilità di estendere l’eutanasia anche ai minori di diciotto anni. Ma i vicini olandesi non hanno voluto farsi lasciare indietro. Forti del Protocollo di Groeningen, che già dal 2004 consente l’eutanasia neonatale, la Royal Dutch Medical Association (Knmg), che rappresenta i medici nei Paesi Bassi, ha elaborato il parere “Le decisioni mediche circa la vita dei neonati con gravi anomalie” in cui viene spiegato il motivo per cui è accettabile, e talvolta anche necessario, praticare l’eutanasia dei bambini. In questo sorprendente documento l’associazione dei medici ha stilato un rapporto in cui vengono discusse le linee guida da seguire verso i piccoli pazienti affetti da malattie incurabili. Tra i suggerimenti per abbreviare la sofferenza dei bambini e delle loro famiglie, viene reso esplicito il ricorso all’eutanasia, adducendo una ragione oggettivamente paradossale: la sofferenza dei genitori può essere un motivo per uccidere il bimbo. Tra le altre condizioni, infatti, si afferma che un’iniezione letale di rilassante muscolare è eticamente possibile quando “persiste un respirare affannoso e si prolunga una morte inevitabile, a dispetto di una buona preparazione, provocando gravi sofferenze per i genitori”. L’agonia non è tollerabile ed è preferibile far morire che far soffrire. Resta una domanda inevasa: di chi stiamo parlando, qual è il soggetto della frase? Certi testi non sono mere dissertazioni, ma documenti di Storia. È fondamentale comprendere il rivoluzionario rovesciamento di valori contenuto in questa affermazione. Un essere umano innocente può essere ucciso senza esprimere un desiderio di morire perché la sua esistenza è emotivamente dolorosa per gli altri. L’ineffabile dottor Eduard Verhagen, uno degli autori del rapporto Knmg e l’architetto del protocollo Gronignen, ha spiegato a Volkskrant, un importante quotidiano olandese, perché l’angoscia dei genitori è rilevante: “Questi bambini sono grigi e freddi, gli vengono le labbra blu e all’improvviso, ogni pochi minuti, prendono respiri molto profondi. Una condizione molto brutta da vedere, e che può andare avanti per ore e, a volte, giorni”. Compito dei medici, quindi, è risparmiare i genitori dall’ “abominio” di vedere il proprio figlio morire in difficoltà, spiega il dottor Verhagen. Fa parte di una buona cura palliativa. Ora, non a voler sempre essere quelli che perseverano a mettere i puntini sulle i, ma anni di studi e di pratica medica sembravano aver dimostrato che invece le cure palliative fossero proprio un’altra cosa. Anche a non aver letto l’ultimo Dan Brown con le sue teorie malthusiane di sovrappopolazione, si affacciano pensieri poco edificanti. Adulti che si ritengono ragionevoli decidono della vita o della morte di persone che non possono esprimere il proprio dissenso. Oggi si parla di bambini disabili gravissimi, domani potrebbero essere adolescenti cerebrolesi, dopodomani anziani afflitti da malattie neurodegenerative. Ormai la categoria dello “slippery slope” il celeberrimo pendio scivoloso, comincia a non essere più adeguata. Più che una discesa sdrucciolevole, qui si è in presenza di un dirupo che ricorda molto da vicino la Rupe Tarpea. Emanuela Vinai enti locali la voce misena 20 giugno 2013 Lettera aperta di 'Alzheimer senza paura' Coldiretti: "Non basta il fermo pesca" No ad altri tagli Siamo un’Associazione radicata nel territorio di Senigallia, “alzheimer senza paura” (associazione di familiari e volontari) vogliamo contribuire al vivace dibattito che si sta sviluppando sui tagli che riguardano la Sanità Marchigiana. Lo facciamo con una lettera aperta ai vertici politici e tecnici della nostra Regione. Troppe volte infatti il mondo politico nasconde le proprie responsabilità dietro la nomina di “tecnici”. Non riusciamo a capire la logica che sta guidando le attuali scelte: questo ulteriore taglio dei posti letto (ricordiamo infatti che ciò è già avvenuto in tempi recenti) non era finalizzato anche ad un potenziamento dei servizi domiciliari? Dal nostro piccolo osservatorio siamo costretti a prendere atto che tutti i servizi domiciliari stanno subendo tagli lineari. La decisione che ci lascia interdetti è la determinazione con cui si porta avanti il taglio radicale degli ausili per l’incontinenza (pannoloni, traverse, ecc.) penalizzando famiglie che sono già profondamente gravate dallo stato di non autosufficienza di un loro componente. Troppe volte si fa riferimento alle normative imposte dalla spending review. Tale provvedimento prevede forse un taglio del 50% delle risorse destinate agli ausili? O non si tratta piuttosto di scelte discrezionali dei dirigenti locali? Invitiamo i destinatari di questa lettera aperta e i loro più stretti collaboratori a trascorrere 48 ore in una casa privata o in una Casa di Riposo dove è necessario usare abitualmente questi presidi e poi saremmo contenti di conoscere il loro parere in merito. Riteniamo utili al dibattito e alla sensibilizzazione tutte le prese di posizione apparse sulla stampa in questi giorni a partire dal comunicato delle organizzazioni sindacali Cgil Cisl e Uil di Senigallia, fino a quelle di gruppi di familiari di anziani ospiti di Case di Riposo. Speriamo di suscitare almeno qualche dubbio sulla “positività” di queste scelte e rinnoviamo l’invito a fare esperienze che permettano di toccare con mano il problema. Distinti saluti Associazione “alzheimer senza paura” Presidiare il mercato con prodotto marchigiano o almeno made in Italy per evitare di favorire le importazioni straniere; differenziare il periodo di fermo biologico nelle varie zone dell’Adriatico; no allo stop delle attività per il pesce azzurro da giugno ad agosto, periodo inutile e dannoso per il settore per la presenza di esemplari in fase riproduttiva e pieni di uova. Sono le proposte di Coldiretti Impresapesca Marche alla Regione Marche in vista del periodo di interruzione dell’attività per garantire il ripopolamento delle specie, giunte dopo un confronto con le marinerie del territorio. Il fermo, sottolinea Coldiretti Impresapesca, è uno strumento che deve rappresentare l’occasione per non favorire il declino di questo settore, che negli ultimi 25 anni ha visto le importazioni di prodotti ittici stranieri per il consumati in Italia passare dal 23 per cento al 72 per cento. Contrariamente alla gestione passata, occorre partire dal concetto che non è fermando la pesca che si tutela la risorsa, ma solo centrando l’attività sulla tutela delle forme ittiche giovanili nelle aree di nursery si possono raggiungere gli obiettivi prefissati. “Nel fermo tecnico, a valenza biologica, dello scorso anno sono state introdotte misure efficaci come i tre giorni di pesca nelle settimane postfermo e le quattro giornate. massime di pesca settimanali nell’arco dell’anno – sottolinea il responsabile nazionale di Coldiretti Impresa pesca, Tonino Giardini - , oltre che la tutela della più ristretta fascia costiera per un ampiezza fino a 6 miglia dalla battigia per la durata di 3 o 4 mesi a partire dal mese di luglio. Sono queste le vere misure che tutelano la risorsa ittica, ed una volta che saranno applicate efficacemente il fermo delle imbarcazioni resterà una misura aggiuntiva importante ma non fondamentale”. A ciò deve aggiungersi il presidio del mercato, per evitare che proprio nel momento estivo, quando il consumo di pesce è al top, si verifichi la consueta scomparsa del pesce italiano, con l’inevitabile effetto di aumentare le importazioni di quello straniero. Un presidio attuabile soltanto con lo scaglionamento del blocco-fermo della pesca in Adriatico in almeno tre o più fasce con diversi periodi tra loro. Coldiretti Impresa pesca chiede quindi alla Regione Marche di evitare l’appoggio ad ogni proposta che veda il blocco dell’attività estiva per le barche dotate dei sistemi a strascico e volante nello stesso periodo in tutte le realtà produttive dell’Adriatico (periodo unico). Il comitato chiede più attenzione "Marche in blu" all'inizio dell'estate La non autosufficienza Pensiamo che debba essere incoraggiato e sostenuto ogni tentativo volto, finalmente, a dare omogeneità all’offerta di servizi rivolti alle persone non autosufficienti della nostra Regione: in ogni parte del territorio regionale ogni persona deve poter accedere ad una adeguata rete di servizi, con uniformità di prestazioni e di costi a carico dei servizi sanitari e sociali. Va respinto invece con forza ogni tentativo di riorganizzare e di applicare i livelli essenziali delle prestazioni volto a ridurre i diritti e le tutele delle persone non autosufficienti (siano esse disabili, anziani non autosufficienti, dementi, malati mentali). Non può essere vincolata la definizione dell’offerta (posti convenzionati) o la ripartizione degli oneri tra sanità e sociale a previe valutazioni di impatto economico che mirino a contenere o addirittura ridurre le spese sanitarie con conseguente trasferimento degli oneri sugli utenti e sui Comuni. Da notizie giunte al Comitato associazioni tutela (Cat) si evince che le proposte - attualmente allo studio in Regione - di regolamentazione dei servizi sociosanitari sembrano prioritariamente volte a contenere gli oneri a carico del servizio sanitario regionale per riversandoli di conseguenza su utenti e Comuni. Se così fosse si tratterebbe di un vero e proprio imbroglio. Nella sola area riguardante gli interventi diurni e residenziali per disabili gravi già presenti sul territorio regionale ci sono almeno cinque milioni di euro annui di oneri che dal 2001, data di emanazione della normativa nazionale sui livelli essenziali, ad oggi il servizio sanitario non ha assunto. Riguardo i servizi residenziali per anziani non autosufficienti, oltre 2.000 famiglie sono costrette a pagarsi per intero la retta di degenza in quanto il tetto dei posti convenzionati, peraltro ancora non completamente finanziati, copre non più del 65% dei posti effettivamente occupati. Situazioni analoghe riguardano i servizi diurni per persone con demenza o quelli di assistenza tutelare domiciliare. Pare inoltre opportuno ricordare che, a differenza di quanto previsto dalla normativa regionale, da gennaio 2013 l’Asur non assume per intero l’importo di spettanza (33 euro al giorno) nei 3200 posti di residenza protetta per anziani non autosufficienti, caricando sugli utenti la spesa di circa 4,5 milioni di euro che è obbligata a sostenere. Le persone non autosufficienti nelle Marche pagano sulla loro pelle da molti anni l’inadeguata offerta di servizi; per guadagnare il tempo perduto e assicurare ciò di cui hanno bisogno e diritto è necessario agire in modo trasparente senza furtivi aggiramenti della vigente normativa. Ci auguriamo fermamente che il lavoro regionale assuma questa prospettiva. da Comitato Associazioni Tutela 18 bandiere blu Diciotto comuni in festa in contemporanea, da Gabicce a San Benedetto del Tronto, 100 eventi organizzati e migliaia di partecipanti. ‘Marche in blu’, la festa per le 18 Bandiere blu ottenute dalla regione per la qualità delle spiagge e dell’accoglienza, ha aperto sabato sera a Senigallia la stagione estiva 2013. Il presidente Gian Mario Spacca si è collegato via streaming con i Comuni per consegnare virtualmente i 18 vessilli. Una prima edizione dai grandi numeri. Diciotto Comuni in festa, contemporaneamente, da Gabicce a San Benedetto. Oltre cento eventi organizzati e migliaia di partecipanti, dai più piccoli ai grandi. L’evento “Marche in blu” si è concluso, ma di fatto segna l’inizio dell’estate e apre le porte ai turisti per un soggiorno di alta qualità, colorato di blu, come i 18 vessilli conquistati nel 2013. “Le Marche – ha detto nel corso della serata il presidente della Regione e assessore al Turismo, Gian Mario Spacca – sono la regione dei record, anche per quel che riguarda la tutela e la valorizzazione dell’ambiente. Abbiamo infatti il record delle Bandiere Blu, il record delle Bandiere Arancioni e il record delle Bandiere Verdi. Nelle Marche si vive bene e non a caso siamo la regione con la speranza di vita più alta d’Europa”. Tutti i 18 Comuni marchigiani, che que- st’anno hanno ottenuto il prestigioso riconoscimento della Fee (Fondazione per l’Educazione Ambientale) che premia l’accoglienza, l’ospitalità, la qualità delle coste e la cura dei servizi in spiaggia, hanno festeggiato questa giornata in contemporanea, dalla mattina, con i giochi in spiaggia, alla sera con tanti concerti e spettacoli organizzati nelle varie piazze. Una prima edizione, questa di “Marche in blu” che ha fatto registrare un notevole successo con tanta partecipazione di persone ed un coinvolgimento totale delle varie realtà locali, dalle istituzioni alle associazioni. Il momento celebrativo è stato in serata, quando dalla Rotonda a mare il Presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca, il sindaco Maurizio Mangialardi, il Comandante della direzione marittima di Ancona, Ammiraglio Giovanni Pettorino, e il presidente nazionale Fee Claudio Mazza, condotti da Marina Senesi, voce cara agli ascoltatori di Radio2 per il suo lungo sodalizio con il programma cult Caterpillar, hanno salutato tutti i Comuni collegati via streaming, ringraziandoli per questo traguardo raggiunto nel 2013 e consegnando “virtualmente” la Bandiera Blu. Dei 23 Comuni che si affacciano sulla costa, quest’anno 18 hanno ricevuto la Bandiera Blu, circa l’80%, un primato che permette alle Marche di essere la seconda regione in Italia, dietro alla Liguria, con le “spiagge doc”. Durante la cerimonia, prima del concerto finale della pianista Rita Marcotulli e del fisarmonicista Luciano Biondini, è stata ricordata dal sindaco Mangialardi anche la figura del professor Mario Fernando Rosi, voce forte del settore turistico che ha avviato il percorso marchigiano del soggiorno ad alta qualità, con la consegna di una targa da parte della Confcommercio alla signora Rosi. V.M. senigallia la voce misena 20 giugno 2013 dill' al monc' in piazza a cura di G. Nicoli • In un numero precedente di questa rubrica una nostra lettrice ci aveva fatto notare che in città, ma anche in molti paesi della Diocesi, oltre che nelle facciate di molte abitazioni lungo l’Arceviese, ci sono diverse nicchie in cui sono state poste delle “statuine” della Madonna, del Sacro Sacro o di Santi. Era stata segnalata Inziative per un ecografo Un grande progetto di solidarietà quello presentato dalle associazioni di volontariato OndaLibera e Vip Claun Ciofega con il patrocinio del Comune di Senigallia e la collaborazione dell'Ipersimply. Tante iniziative con un unico obiettivo: donare un Ecografo mobile al reparto di Pediatria dell'Ospedale di Senigallia per un valore stimato di 25.500 euro. Si tratta di un concreto e utile sostegno che permetterà al reparto di dotarsi di un macchinari all'avanguardia, un contributo fattivo alla riduzione delle liste d'attesa e che permetterà ai bambini di poter effettuare tutti gli esami necessari nel nostro ospedale. Un piccolo passo importante che, in un momento di grande trasformazione e riorganizzazione della sanità, contribuirà a renderà la nostra struttura ospedaliera più efficiente. Le due associazioni di volontariato daranno dunque il via, dal 14 al 24 giugno 2013, alla raccolta fondi con un'Asta di beneficenza online sul sito web www. lanciodelmadon.it dove un testimonial d'eccezione il giornalista sportivo RAI Carlo Paris, metterà a disposizione alcuni cimeli dello sport. Nella fattispecie saranno messi all'asta oggetti provenienti dall'ultima gara della Nazionale di calcio a Praga. Evento principe del Progetto "Ecografo Mobile" si terrà sulla spiaggia di Marzocca domenica 7 luglio con la IV edizione del "Lancio d'l Madon". Una giornata di solidarietà, divertimento, aggregazione e gara con inizio alla ore 10.00 con giochi in acqua e in spiaggia a cura dei Vip Claun Ciofega per proseguire nel pomeriggio con la gara vera e propria per terminare poi alla sera in una grande festa. anche la nicchia che si trova a Senigallia in via Cavour numero 10 in cui c’è un piccolo quadro raffigurante la Madonna di Pompei (o del Rosario) che porge la “Corona” a san Domenico e Gesù bambino che la porge Santa Caterina. Per un periodo, a causa dei lavori nella facciata della suddetta abitazione, non era possibile vederlo. Ora che è stata tolta l’impalcatura perché i lavori sono terminati, chi vuole – vedendolo – può dire una preghiera o una giaculatoria. La raffigurazione di questo famoso quadro si trova anche in altre chiese, oltre quella naturalmente del Santuario di Pompei. Nella nostra città è nell’altare a destra della chiesa della Maddalena, vicino all’Opera Pia Mastai Ferretti. Biblioestate Dal 17 giugno al 31 agosto 2013 entra in vigore il nuovo orario di apertura al pubblico della Biblioteca Comunale Antonelliana. Si ricorda inoltre che la Biblioteca Comunale Antonelliana rimarrà chiusa dal 12 al 17 agosto 2013. Apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì 8,30 - 13,30 e 15,30 - 19,00. Per i servizi bibliotecari (prestito, ricerca bibliografica): dal lunedì al venerdì 8,30 – 12,30, dal martedì al giovedì 15,30-18,30. Nidi a domicilio Il 7 giugno scorso è iniziato a Senigallia il primo corso della Provincia di Ancona per operatori di nidi domiciliari, di 88 ore, che consente di conseguire il titolo necessario ad avviare un servizio di asilo nido domiciliare. Sono 12 persone, con un età media di trent’anni, che provengono non solo da diversi quartieri della città, ma anche da altri Comuni della Provincia (Jesi, Osimo, Ostra e Fabriano). Inoltre, sono persone con alta motivazione ad intraprendere un’attività di servizio nido all’interno delle loro mura domestiche anche perché in possesso sia del giusto diploma (anche diverse laureate) che di varie esperienze maturate presso strutture nido pubbliche e private.Il corso terminerà alla fine di luglio, stage presso nido compreso, e subito dopo si provvederà alla presentazione delle pratiche di autorizzazione all’Ente comunale, per l’idoneità della struttura domiciliare, dopo aver fatta l’iscrizione all’Albo degli Operatori dei nidi domiciliari della Provincia. Alberto Di Capua adentistretti Vicenda Manutencoop "Il comunicato diffuso dalla Manutencoop servizi ambientali dove l’impresa commenta la decisione del Comune di opporsi al decreto ingiuntivo con il quale si ingiunge all’Ente il pagamento di 750.000,00 euro per prestazioni rese da Manutencoop in fase di esecuzione dell’appalto, poi interrotto, per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, contiene toni gravemente offensivi e fornisce una rappresentazione dei fatti non corrispondente al vero. La scelta operata dal Comune di opporsi al Decreto non ha niente di furbesco né di vergognoso come in maniera falsa e strumentale l’impresa ha dichiarato. Essa rappresenta al contrario l’esercizio di un preciso diritto sancito dal nostro ordinamento e, nel caso in oggetto, è fondata su argomentazioni molto precise e stringenti. Infatti quello che nel suo comunicato Manutencoop si guarda bene dal precisare è che la pretesa al pagamento avan- zata dall’impresa non si fonda su un pronunciamento del Tribunale quanto piuttosto sul Lodo Arbitrale (vincolante per soggetti che l’hanno attivato e cioè CIR 33 e Manutencoop) vale a dire su una regolamentazione negoziale degli interessi in conflitto che le parti, sottoscrivendo una clausola compromissoria, affidano ad un collegio arbitrale. Ed allora, dal momento che il Comune di Senigallia non ha firmato alcuna clausola compromissoria che costituisce la fonte di legittimazione degli arbitri, non si vede per quale ragione il Lodo in questione debba spiegare effetti nei suoi confronti. Proprio alla luce di tali considerazioni abbiamo fatto legittimamente opposizione al decreto, e nel giudizio di merito che si instaurerà dinnanzi al Giudice ordinario intendiamo far valere le nostre ragioni". Così scrive il sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi. • In tempo di crisi molti si lamentano, giustamente, della perdita del lavoro, della Cassa integrazione (che ha un termine anche per chi ne ha diritto), della mancanza di lavoro giovanile ecc. Spiragli ancora se ne vedono pochi. Ci si lamenta anche della riduzione all’acquisto dei generi alimentari, conseguenza logica della crisi. Ogni settimana nelle nostre cassette postali troviamo la pubblicità delle “offerte” dei vari supermercati e allora è una corsa per poterne usufruire. Sarebbe bene però che accanto agli sconti su certi generi non propriamente di prima necessità, ci fossero più spesso quelli maggiormente utili, cioè: il pane, la pasta, la frutta (di cui si raccomanda il consumo perché fa bene alla salute ma non alle “ta- sche” degli italiani), certi tipi di carne, il pesce azzurro. E lasciare, quindi, altri prodotti non di prima necessità a coloro che se li possono permettere. • D’estate andare in alcuni luoghi pubblici, negli esercizi commerciali e viaggiare con la corriera a qualcuno/a crea disagio perché “i gradi” dell’aria condizionata sono troppo bassi. Bisognerebbe, se possibile, regolarli sui 16-18 gradi perché altrimenti la differenza tra l’esterno e l’interno si sente troppo e quindi, specialmente per chi soffre di certe malattie, questo fa ammalare, il che non va bene. Aspettiamo tutti l’estate per godere dei suoi benefici ma non deve essere la stagione in cui ci si ammala come d’inverno. 'Progetto solidarietà' per gli anziani Un pass per l'aiuto La vecchiaia è una condizione di vita piacevole: si ha il tempo giusto per mettersi in relazione con gli altri, per occuparsi con generosità di piccole e complesse operazioni quotidiane di cura dell’ambiente, della casa, dei rapporti di buon vicinato, per ragionare, ascoltare, educare le nuove generazioni… La vita della persona ritirata dal lavoro è piena di interessi ed estremamente dinamica: quando sopraggiungono limitazioni, malattie, disagi di varia natura, non è bene drammatizzare e isolarsi. Intervenire con supporti leggeri o con aiuti nella cura diretta delle situazioni di fragilità contiene l’ansia e facilità il mantenimento e il recupero delle autonomie. Per questo pensiamo che sia importante conoscere una realtà con cui confrontarsi quando sopraggiungono le prime difficoltà, per cercare insieme di accompagnare e valorizzare la vita delle persone anziane. A Senigallia con il Punto Assistenza (Pass), cerchiamo di dare risposte “domiciliari” ai bisogni degli anziani non autosufficienti e delle loro famiglie: crediamo infatti che la casa sia un luogo importante per valorizzare l’autonomia e l’equilibrio emotivo delle persone anziane anche quando iniziano a sopraggiungere problemi di gestione della quotidianità. Le persone di Progetto Solidarietà, una cooperativa sociale da anni impegnata nei servizi a favore degli anziani, desiderano mettere a disposizione - gratuitamente – la loro esperienza e quella della loro organizzazione. Pensando agli stili di vita Ultimi giorni di scuola, ma sempre molto produttivi al Panzini di Senigallia; gli alunni hanno approfondito alcune tematiche importanti sugli stili di vita consape- voli attraverso interrogativi, esperienze e proposte di stili di vita ispirati alla sobrietà, alla sostenibilità e all’equità sociale. È così che gli studenti di alcune classi hanno seguito un’interessante conferenza tenuta dal dott. Lucio Cimarelli (presidente del Consorzio Solidarietà) e dall’ing. Ciò è possibile grazie al finanziamento che la Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi ha concesso per il 2013 alla cooperativa: un contributo che ha lo scopo di sostenere l’apertura al pubblico del Pass e la messa a disposizione di un numero telefonico gratuito per un primo contatto, per informazioni e orientamento. L’incontro o la chiamata sono azioni gestite da Assistenti Sociali. Al Pass le famiglie possono rivolgersi per essere appoggiate nel pensare e realizzare il percorso assistenziale più adatto al proprio familiare ed essere aiutate nella risoluzione di piccoli e grandi problemi. Quali servizi pubblici esistono? A chi rivolgersi per ottenere ausili o contributi economici? Ci sono operatori preparati cui affidarsi? Assistenti familiari/badanti disponibili? Con chi è possibile confrontarsi sull’evoluzione della malattia e sui nuovi problemi che insorgono nel tempo? Cosa fare per riempire le giornate di momenti lieti? Quali sono le nuove opportunità per gli ex dipendenti pubblici con il Progetto Home Care dell’Inps? Quando la situazione in casa diventa difficile da gestire e si vuole offrire un supporto discreto o un aiuto importante per essere accuditi, curati, aiutati in casa, allora è utile rivolgersi al Punto Assistenza (Pass), in Via Piave 106 o telefonare allo 071 659166 per un consiglio. Non restiamo soli ad affrontare la fragilità: condividerla con gli altri è positivo e rende tutti più consapevoli e umanamente ricchi. Anna Paola Fabri Progetto Solidarietà - Senigallia Ivano Cursi (presidente delle Acli di Senigallia) su tematiche relative al turismo sostenibile, alla gestione del territorio, all’attuale situazione economico-lavorativa e a stili di vita non basati esclusivamente su bisogni indotti, definibili, quindi, appunto, “consapevoli”. Premessa all’incontro sono stati la lettura da parte degli studenti del volume curato dalla Diocesi di Senigallia “In piedi, costruttori di pace” e incontri informali con le classi curati dall’ing. Cursi. L’attività rientra nel progetto di istituto “Lo scrittore della porta accanto” ed è stata coordinata dal prof. Giuseppe D’Emilio con la collaborazione delle docenti Simonetta Sagrati e Mirella Verde. La conferenza, introdotta dalla dirigente Rosella Bitti, ha visto la partecipazione del prof. Lucio Mancini, dirigente del Liceo “Medi”, della prof. ssa Elena Giommetti, dirigente dell’Istituto Superiore “Padovano”, e del prof. Camillo Nardini. Simonetta Sagrati senigallia succede a senigallia * Il Consiglio Comunale svoltosi mercoledì 12 giugno ha approvato con 17 voti favorevoli e 1 contrario il nuovo regolamento di polizia urbana valido nel territorio. Previste multe dai 50 ai 500 euro per i trasgressori ad alcune norme tra le quali il divieto di esporre ad asciugare la biancheria in tutto il territorio comunale (e non più soltanto nel centro storico), di posizionare volantini nei muretti, nelle auto e nelle panchine, di get- la voce misena 20 giugno 2013 tare sigarette a terra, di utilizzare in strada stereo e radio (no pure a grida, schiamazzi e canti), di chiedere l’elemosina se minore d’età o in maniera molesta, di contrattare con le prostitute; attenzione anche ai proprietari di cani che non utilizzano la busta per la raccolta degli escrementi dell’animale. I titolari di attività del centro e del lungomare dovranno inoltre occuparsi della pulizia dei marciapiedi per un minimo di 5 metri dal proprio esercizio. Il regolamento sarà operativo entro 2-3 settimane. * Salvata dai carabinieri una 94enne che camminava in stato confusionale sui binari dove stava per arrivare un treno. E' stato un 36enne kosovaro residente a Corinaldo a chiamare il 112 per segnalare che un’anziana donna stava camminando lungo i binari, parallelamente a via Raffaello Sanzio, all'altezza “Matt Bar” e che, in evidente stato confusionale, rischiava di essere travolta da uno dei treni in transito. I carabinieri sono arrivati in tempo e l’hanno tirata via di peso proprio mentre stava arrivando un treno. * Paura a Senigallia in via Brandolini. Un 65enne spara con la propria carabina ad aria compressa 6 ‘piombini’ contro la serranda della vicina. Denunciato. Non si conoscono ancora le ragioni del gesto: Infatti la donna avrebbe dichiarato di non avere mai avuto problemi nè divergenze con nessuno. Tuttavia i militari hanno rinvenuto sulla serranda quattro dei sei 'piombini' esplosi. E proprio grazie a questi sono risaliti all’uomo che abita di fronte alla finestra al primo piano dell’abitazione della vittima. * Si è spenta all’alba di mercoledì 12 giugno Lorenza Giomini, storica farmacista senigalliese. Lo stesso giorno in cui si sono celebrati invece i funerali di un altro personaggio senigalliese Giampiero Spinelli, veterinario ma noto anche nel mondo dell’associazionismo. Spinelli aveva 84 anni ed era un professionista stimato. 78 anni, Lorenza Giomini , volto storico della farmacia “Pichi”, di piazza Roma, si era avvicinata alla politica fondando il gruppo cittadino di Forza Italia, poi PdL. I funerali si terranno alle 12 del 13 giugno presso la chiesa dell’ospedale. Aps 'Fuori riga' e Fondazione 'Gabbiano' contro il gioco d'azzardo Fuori gioco, idee contro la ludopatia Non stiamo parlando di sigarette né di superalcolici. Non è un veleno né una sostanza stupefacente. Si tratta niente poco di meno del gioco. Un gioco pericoloso che fa male davvero e ti rovina. Sabato sera a San Rocco ne hanno parlato quelli della neonata Associazione di promozione sociale Fuori Riga che, insieme a Marina Marozzi, presidente dell’Adoc (associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori), hanno affrontato il tema della ludopatia. Questione apparentemente nuova ma che cova e miete vittime da decenni. I numeri sono impressionanti: circa un milione coloro che in Italia sono affetti da problemi legati alla dipendenza da gioco. Più del doppio quelli a rischio. Anche le cifre spese sono allarmanti: si parla di 100 miliardi di euro con un aumento del 400% negli ultimi otto anni. Si calcola che ogni italiano maggiorenne spende annualmente qualcosa come 1.800 euro. Nella nostra Senigallia 13 i casi “conclamati” ovvero coloro che si sono rivolti alle strutture del Sert (Dipartimento per Dipendenze Patologiche) per chiedere aiuto. Ma il problema è molto più diffuso e drammatico. Riconoscersi malato richiede una lucidità che non si ha più. Si comincia per caso, per gioco appunto. L’illusione di non fare nulla di pericoloso, l’idea ingenua del “cosa vuoi che sia”. Poi scatta la passione, la mania, l’ossessione, la patologia. Chiamiamola come vogliamo. Ma la parola corretta è: malattia. Il ludopata arriva a rovinarsi la vita: dal punto di vista economico ricorre a prestiti, e per avere denaro racconta mille bugie a parenti ed amici. Il tentativo di smettere c’è ma la tentazione di giocare e vincere facile è davvero molto forte: “questa è l’ultima”. Ho vinto? Allora ritento e gioco ancora più forte. Ho perso? Devo rifarmi. Un ossessione che ti mangia senza che tu possa rendertene conto. Dal punto di vista sociale un disastro: la bugia diventa la regola. Le relazioni, anche quelle più significative, vengono compromesse. L'Adoc Marche ha attivato uno sportello regionale di ascolto ed assistenza per le persone con problemi legati al gioco d'azzardo. Molti, moltissimi quelli che vi si rivolgono: “Non potevamo neppure immaginarlo”, ha svelato la stessa Marozzi. “Non si tratta di un centro di aiuto che si mette in competizione con i Sert del territorio. Piuttosto da loro completezza, si integra perfettamente. Assistenza psicologica e medica da un lato e consulenza legale dall’altro. Perché con il gioco d’azzardo si arriva proprio a mettersi nei guai. Guai seri.” Lo sa bene Paolo Pennacchione intervenuto alla serata. No. Non era esattamente presente ma una sua intervista è stata proiettata in sala. Pennacchione, classe 74, è attualmente recluso presso la Casa Circondariale di Montacuto. Guarda caso è finito dentro per il gioco d’azzardo. Casinò, corse di cavalli, scommesse di ogni ordine e grado hanno caratterizzato gli anni migliori della sua vita. Ha raccontato di sé in un libro (Solo soldi assicurati – Ed. Marte, pag 233, € 15,00), della sua esperienza fatta di azzardo e rapine per soddisfare quel desiderio più forte di ogni cosa, anche dell’amore per la famiglia, anche più sacro della sua delicata devozione a Sant’Antonio “non potevo immaginare di ridurmi in quello stato”. "Gioco, vincitorio o vinti: quando il vizio diventa dipendenza": è lo sportello realizzato nell'ambito del progetto promosso dalla Regione Marche - Servizio per le Politiche sociali, sportello che fornisce un primo aiuto di tipo psicologico e assistenza legale alle persone interessate o ai loro parenti o conoscenti e può essere contattato chiamando lo 071.2275386 oppure scrivendo a [email protected] . Silvia Fabri chiesa la voce misena 20 giugno 2013 la settimana del vescovo in agenda Giovedì 20 giugno Ore 16.00: Incontro con cresimandi a P.Rio Ore 18,00: Accoglienza reliquie S. Bernardette in Cattedrale Venerdì 21 giugno Ore 15.30: Collegio dei Revisori Opera Pia Mastai Ferretti Sabato 22 giugno Domenica 23 giugno Giovedì 27 giugno Ore 9.00: S.Cresima a Castiglioni Ore 11.00: S.Cresima a Ponte Rio Ore 18.30: S.Messa a S.Giovanni Battista (Arcevia) Ore 10.00: Ritiro Diaconi permanenti a Cupramontana Ore 18.30: Comunità neocatecumenale a Marina di Montemarciano Lunedì 24 giugno Venerdì 28 giugno Ore 10.00: Riunione dei Vicari Ore 18.30: S.Messa e processione a Ostra V. Ore 21.15: Incontro diocesano sulla “Settimana Sociale” in Seminario Incontro a Urbino Le relique della santa di Lourdes a Senigallia Colloquio con l'arte Bernardette, tra noi La Delegazione Pontificia e il Centro Studi Lauretani comunicano che in occasione della mostra “Lorenzo Lotto: Gentiluomo con cane bergamasco. Ricerche, indagini riflettografiche, curiosità intorno ad un dipinto”, prolungata fino al 7 luglio prossimo, avrà luogo sabato 22 giugno 2013, dalle ore 9,30 alle 12,30, presso la Sala degli Svizzeri del Museo-Antico Tesoro di Loreto, un colloquio dal titolo La ritrattistica di Lorenzo Lotto in area adriatica: esempi e vicende. Bernardette, una di noi. Questa piccola grande santa per noi dell’Unitalsi è davvero una cara amica e sarà bello accoglierla nella nostra Diocesi giovedì 20 giugno. Bernardette ha sperimentato il dolore e conosce le sofferenze e i desideri di quanti vivono la malattia. “Quando si ama il signore tutto diventa facile”. Ma la sua non è una visione semplicistica o riduttiva del dolore: lei lo conosce, lo capisce. E lo condivide. Vi invitiamo quindi a non perdere questa occasione per pregare insieme e godere della sua vicinanza. La giornata di giovedì 20 giugno prenderà il via alle 9 con la accoglienza delle reliquie della cara Bernardette presso la Cappella della Casa di Riposo Opera Pia Mastai Ferretti dove alle 9,30 sarà celebrata una prima Messa. Alle 15 nel reparto infermeria dell’Opera Pia potremo recitare insieme il Rosario. Per le 16,30, dopo esserci spostati in Cattedrale, è previsto un momento di preghiera con i bambini. Sono loro che come Bernardette, sanno subito andare al cuore delle cose e riconoscere con uno sguardo la bellezza della vita e ridare con un sorriso la speranza a chi si sente perduto. Alle 18.00 poi sarà il Vescovo Orlandoni a presiedere la celebrazione Eucaristica cui seguirà la recita del Rosario meditato. La giornata si concluderà con una bella veglia, animata dai volontari dell’Unitalsi, alle ore 21, sempre in Cattedrale. Quanti sono stati a Lourdes sanno quanto sia suggesti- vo andare per i luoghi di Bernardette, bere di quell’acqua benedetta che la Vergine le ha indicato. Un’emozione che arricchisce la nostra fede. Un viaggio anche interiore che permette di andare oltre il proprio vissuto di dolore e lo trasforma in condivisione. E’ per questo che abbiamo pensato di lasciare - durante l’intera giornata di giovedì- una cassetta della posta in cui ciascuno può lasciare un biglietto, un pensiero, una preghiera, anche un disegno. Le lettere imbucate saranno poi portate nella grotta di Lourdes durante il prossimo pellegrinaggio regionale che si terrà nel mese di luglio. Anche chi non potrà esserci, sarà con noi. Armanda Magini In festa per i 50 anni di sacerdozio di don Carlo La nostra piccola comunità cristiana sta vivendo un appuntamento significativo e importante: il 29 giugno, festa dei santi Pietro e Paolo, festeggeremo il Cinquantesimo anniversario dall’Ordinazione sacerdotale del nostro parroco don Carlo Paolucci, da trentacinque anni nostro infaticabile pastore. Tutti conoscono la sua appassionata vita pastorale in parrocchia per le celebrazioni liturgiche, per la catechesi, per la carità, distinguendosi come infaticabile assistente diocesano dell’Unitalsi e come direttore dell’Ufficio Missionario diocesano, prodigandosi in ogni modo per gli ammalati e per le adozioni a distanza. Ricordiamo anche i suoi numerosi viaggi in Africa e in America Latina per portare autentica solidarietà alle tante miserie del Sud del mondo. Siamo grati al Signore e alla Chiesa di averci donato e custodito questa guida, autentico testimone di fedeltà al servizio e al ministero. Un sacerdote sempre in mezzo alla sua gente, i cui abiti odorano del suo gregge. La nostra è solo una piccola “porzione” di una Chiesa bella e sempre più innamorata del suo Signore, quale è la Diocesi di Senigallia guidata dal Vescovo Giuseppe. Siamo la Chiesa che vive nella periferia, nel territorio… tra la gente. Con il nostro Parroco, in questi anni siamo molto cresciuti nella carità e nella comunione. Vogliamo sempre più camminare nella missione di testimoniare al mondo Gesù. Sandrino Bizzarri e la comunità di Brugnetto I vescovi della regione hanno espresso solidarietà per la crisi occupazionale Vicini alla popolazione marchigiana I vescovi marchigiani, nella riunione tenutasi ad Ancona mercoledì 12 giugno, hanno espresso forte preoccupazione per la situazione di alcune grandi aziende della nostra regione che hanno prospettato provvedimenti di drastica riduzione dei posti di lavoro. Queste ultime vicende vanno ad aggravare una situazione di pesante criticità che investe tutto il sistema produttivo e quello creditizio. Mentre esprimono vicinanza e solidarietà alle persone che vivono il dramma della perdita del lavoro o si trovano in situazione di precarietà, con pesanti ricadute sulla vita personale e delle famiglie, i vescovi auspicano che si faccia ogni sforzo da parte di tutte le componenti per rilanciare le attività produttive e per garantire i posti di lavoro. È in gioco la dignità delle persone, il bene delle famiglie, la tenuta sociale e il futuro della nostra Regione. Nessuno può restare indifferente. Nel corso della riunione si è svolta l’audizione del responsabile della Caritas regionale, Mario Bettucci, che ha presentato il lavoro svolto in questi ultimi quattro anni, con particolare riferimento agli interventi realizzati a favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici de L’Aquila e dell’Emilia Romagna. Numerose e significative anche le attività per fronteggiare le povertà e le diverse forme di emarginazione. Dopo aver ricordato l’incontro con Papa Francesco in occasione della visita “ad limina apostolorum”, quello non meno sorprendente durante l’Assemblea generale della Cei e il toccante intervento telefonico che il Santo Padre ha fatto durante il Pellegrinaggio Macerata - Loreto, i vescovi hanno espresso la loro gratitudine per l’attenzione che il Pontefice ha manifestato per la terra marchigiana. Hanno inoltre manifestato la loro soddisfazione per la numerosa e qualificata delegazione, di oltre 170 giovani marchigiani, che incontreranno Papa Francesco alla prossima Giornata Mondiale della Gioventù che si terrà a Rio de Janeiro in Brasile dal 23 al 28 luglio. Sul versante dell’impegno educativo e del- l’attenzione alle nuove generazioni è stata ribadita la necessità di sollecitare le istituzioni regionali e le amministrazioni locali affinché prestino maggiore attenzione e forniscano il dovuto sostegno al servizio pubblico offerto dalle scuole cattoliche paritarie a cui si rivolgono migliaia di famiglie marchigiane. Particolare attenzione è stata poi riservata alla preparazione del 2° Convegno ecclesiale marchigiano sul tema “Alzati e va...'" Vivere e trasmettere oggi la fede nelle Marche” che si celebrerà dal 22 al 24 novembre del 2013. Parteciperanno 700 delegati in rappresentanza delle diocesi marchigiane e delle aggregazioni ecclesiali. Ad aprire i lavori presso il Teatro del Muse di Ancona nel pomeriggio del 22 novembre sarà il Cardinale Angelo Bagnasco, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana. Nel corso della riunione sono state affrontate anche alcune questioni relative al Seminario Regionale, all’Istituto Teologico Marchigiano e al Tribunale Ecclesiastico Piceno. In vista di 'Libera' Le associazioni del territorio di Senigallia già aderenti a “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” convocano tutte le associazioni e i singoli interessati per venerdì 21 giugno alle ore 21.15 presso i locali della parrocchia della Pace a Senigallia in via Sanzio 237 per dare vita a un presidio di Libera. Sarà presente la coordinatrice regionale di Libera Paola Senesi. Per maggior informazioni contattare il numero: 3332923689. "Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie" è nata il 25 marzo 1995 con l'intento di sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e promuovere legalità e giustizia. Attualmente Libera è un coordinamento di oltre 1600 associazioni, gruppi, scuole, realtà di base, territorialmente impegnate per costruire sinergie politico-culturali e organizzative capaci di diffondere la cultura della legalità. La legge sull'uso sociale dei beni confiscati alle mafie, l'educazione alla legalità democratica, l'impegno contro la corruzione, i campi di formazione antimafia, i progetti sul lavoro e lo sviluppo, le attività antiusura, sono alcuni dei concreti impegni di Libera. Preghiera per la vita Si è svolta a Loreto, presso il Centro pastorale Giovanni Paolo II (Montorso) una veglia di preghiera davanti alla statua della Madonna, la stessa benedetta da Papa Francesco il 5 giugno, durante l’udienza generale e che presto volerà a Rio de Janeiro, per l’imminente Gmg, per essere donata all’arcidiocesi carioca. Le cinque parrocchie di Loreto hanno pregato per la vita (clicca qui), soprattutto quella più violata e indifesa, i bambini e gli embrioni e al tempo stesso hanno dato la loro adesione firmando per l’iniziativa europea “Uno di noi” a tutela dell’embrione umano. + Lo spazio giovani di Voce Misena - giugno 2013 “Vento d’estate…”… finalmente! Si è fatta attendere fino ad un mese fa, ma ormai sole e caldo sono ufficialmente arrivati per restare, almeno per un po’. E allora pronti, partenza…via! Gmg, campi, missioni, vacanze, pellegrinaggi, Italia, Europa, oltreoceano. Tanti giovani sfruttano il tempo estivo per partire, più o meno lontano, per più o meno tempo, ma l’idea è sempre quella di andare, conoscere, esplorare, mettersi in servizio, riposarsi o essere attivi; aprire lo sguardo su realtà nuove, per conoscere e conoscersi, perché partire è sempre “mettersi alla prova”, a maggior ragione quando non si conosce tutta la compagnia, e dove si è diretti. Ma la bellezza di scoprire è anche questa: lasciarsi stupire da chi ci accompagna e da cosa si trova, senza pregiudizi, senza timore, lasciando alle spalle il noto per l’ignoto, perché l’avventura aiuta a crescere; quelle che raccontiamo in queste pagine sono tante esperienze e proposte per questo tempo d’estate, perché mettersi in gioco è mettersi alla prova, e ogni prova porta ricchezza e stupore. Ognuno ha le sue capacità e le sue possibilità: ma sia chi attraversa il mondo, sia chi rimane a casa, può sperimentare l’incontro con il nuovo e può incontrare un se stesso diverso, se si lascia coinvolgere nelle tante occasioni che incontra. E allora quello che vi auguriamo per l’estate è di prendere questo tempo come momento da sfruttare per ciò per cui durante l’anno non c’è tempo, tempo per uscire dalla routine e avventurarsi su strade diverse, per cambiare prospettiva, per avere occhi nuovi. Il nostro prossimo appuntamento sarà con Destate la festa, un “viaggio” lungo anni che vi racconteremo nel prossimo numero…buone vacanze a tutti! Francesca Vici ww “Che cosa non è un viaggio? Per poco che si dia un’espressione figurata a questo termine, il viaggio coincide con la vita, né più né meno. […] Tutto è viaggio”. Il filosofo bulgaro Todorov, in “Le morali della storia”, traccia una brillante sintesi sul rapporto tra il tema del viaggio e quello della vita. Le due tematiche non possono essere trattate separatamente in quanto il protagonista è sempre lo stesso: un bambino curioso di scoprire com’è fatto il mondo, che inizia a fantasticare quando ha tra le mani una cartina con sopra disegnata una “X” con a fianco scritto “tesoro” o che fa roteare un mappamondo fermandolo all’improvviso con l’indice. Viaggiare significa semplicemente non rimanere fermi dove si ha avuto la fortuna o la sfortuna di nascere, al sicuro ancorati allo scoglio come fanno le ostriche, ma è avere il coraggio di staccarsi e di esplorare il mondo circostante, bello o brutto che sia, lasciandosi trasportare dalle onde, dal vento, dal cuore. Ogni viaggio porta in dote dei ricordi, suscita delle riflessioni, scatena emozioni ed insinua la voglia ripartire immediatamente; qualora tutto questo non dovesse essere presente al ritorno a casa, il viaggio sarà stato, al massimo, una bella vacanza. Pur con differenze non nette né rigide, il turista predilige i paesaggi, i monumenti, le rovine alle persone; esso è un viaggiatore frettoloso, non solo perché l’uomo moderno lo è in generale, ma anche perché la visita fa parte delle Visita il sito della PG vato ed aggiornato rinno : t o ra l e g i ov a n i l e s e n i g ) s a p . w a sue vacanze programmate a termine e non della sua vita umana e professionale. Le tante diversità che si possono osservare in un viaggio, siano esse culturali, religiose o sociali, inevitabilmente spaventano ma, al tempo stesso, sono anche tra i pochi stratagemmi per conoscere meglio se stessi e tornare arricchiti. I viaggi si fanno per i più svariati motivi e soprattutto, da sempre: agli arbori della civiltà si migrava quasi esclusivamente per la ricerca di cibo o di migliori condizioni di vita. Il sorgere dei primi villaggi pone per la prima volta nella storia una limitazione spaziale agli uomini che non sono più liberi di vagare ma rimangono vincolati ad una determinata area geografica. I commerci iniziano a creare delle rotte tra villaggi vicini e, progressivamente, con quelli sempre più distanti. Prima che gli eserciti, furono infatti i commercianti a stabilire relazioni con popoli stranieri e lontani. Gli antichi romani commerciavano già con l’impero cinese e la via della Seta era percorsa in entrambe le direzioni da centinaia di uomini che trasportavano merci di ogni sorta ma, più importante di tutto, incontrandosi si contaminavano culturalmente a vicenda (è doveroso ricordare che il più veloce mezzo di trasporto dell’epoca era il cavallo e gli aerei non erano ancora stati inventati, seppur già immaginati o sognati!). La curiosità e la tenacia spinsero popolazioni poco più che primitive a colonizzare con piccole canoe ogni atollo del grande oceano Pacifico o ad attraversare lo stretto di Bering diffondendosi per tutto il continente americano. Per i numerosi pellegrini che nel Medioevo si dirigevano da ogni parte verso Gerusalemme, La Mecca, Roma, Assisi, Santiago di Compostela, la vita (finché c’era, considerati i numerosissimi pericoli del viaggio) era un continuo affidarsi a Dio contemplando nella preghiera le bellezze della natura e degli uomini. Le grandi esplorazioni e i mezzi di trasporto di massa resero via via il mondo sempre più piccolo ed accessibile a tutti; internet permise inoltre ad ogni persona di raccontare il proprio viaggio e di condividere le proprie foto. Il turista/viaggiatore si evolve molto rapidamente e con esso gli spunti di riflessione e la voglia di conoscere, di portare a casa qualcosa in più del semplice souvenir. Per terminare, il racconto di un grande viaggio che si sta compiendo proprio in questi mesi: l’astronauta italiano Luca Parmitano insieme ad altri colleghi americani e russi dalla ISS (stazione spaziale orbitante) vede ogni giorno 16 albe e 16 tramonti; se bastassero i circa 400 Km che li separano dalla Terra per annullare ogni tipo di differenze tra gli uomini, beh, sarebbe un viaggio che ognuno dovrebbe poter fare almeno una volta! Diego Bossoletti Tenerezza! Il Signore ci ama con tenerezza. Il Signore sa quella bella scienza delle carezze, quella tenerezza di Dio. Non ci ama con le parole. Lui si avvicina e ci dà quell’amore con tenerezza. Vicinanza e tenerezza! Queste due maniere dell’amore del Signore che si fa vicino e dà tutto il suo amore con le cose anche più piccole: con la tenerezza. E questo è un amore forte, perché vicinanza e tenerezza ci fanno vedere la fortezza dell’amore di Dio. Questa può sembrare un’eresia, ma è la verità più grande! Più difficile che amare Dio è lasciarci amare da Lui! La maniera di ridare tanto amore è aprire il cuore e lasciarci amare. Lasciare che Lui si faccia vicino a noi e sentirlo vicino. Lasciare che Lui si faccia tenero, ci carezzi. Quello è tanto difficile: lasciarci amare da Lui. E questo è forse quello che dobbiamo chiedere oggi nella Messa: ‘Signore io voglio amarti, ma insegnami la difficile scienza, la difficile abitudine di lasciarmi amare da Te, di sentirti vicino e di sentirti tenero!’. Che il Signore ci dia questa grazia! llia.it dall’omelia di Papa Francesco del 7 giugno 2013 Lo spazio giovani di Voce Misena - giugno 2013 VICARIA SPAZIO SCUOLA “Immagina una gioia molto probabilmente penseresti a una partenza”...sì, quella dell’unità pastorale! Perché se ogni novità sconvolge e toglie certezze, mette in discussione e racchiude un po’ di paura... è pur vero che ogni novità porta con sé un carico di attese e di speranze, di progetti e di desideri, di gioia per un nuovo inizio. Così è stata accolta la partenza dell’unità pastorale, il cammino che le parrocchie di Ripe, Castelcolonna, Monterado, Passo Ripe e Brugnetto hanno iniziato da questo anno. Unità pastorale... un universo tutto da scoprire, anzi un universo tutto da costruire! Questa ha preso forma nel pensare insieme prima ancora del fare qualcosa insieme: pensare la vita pastorale con uno sguardo nuovo, rivolto al futuro, andando oltre i confini delle singole comunità ma tenendo a cuore le diverse realtà, coniugando il noi comunità al noi unità. Con semplicità siamo partiti da ciò che avevamo e lo abbiamo messo in comune, abbiamo condiviso con fiducia i nostri cinque pani e due pesci, certi di vederli moltiplicati nelle mani del Signore. Il cammino iniziato dalle nostre comunità ci ha permesso di assaporare e di sperimentare la gioia della condivisione, e Venerdì 7 Giugno, alla fine di questo anno, abbiamo ringraziato per la bella vita gustata insieme: due nuovi pastori, nuovi educatori, nuovi gruppi, nuovi amici… Quanti doni per cui lodare il Signore! Tutto ciò ha assunto un sapore speciale perché lo abbiamo fatto riuniti attorno all’Eucaristia, in compagnia del cielo limpido e del mare calmo, contemplando un angolo di creazione, mangiando e giocando allegramente. Al termine della celebrazione eucaristica ognuno di noi ha legato il proprio pezzetto di corda a quella dell’altro come gesto simbolico per ricordarci che l’estate non è solo un tempo di vacanza ma anche di impegno. Impegno a non perderci di vista e a prenderci cura gli uni degli altri. Impegno a proseguire nel cammino fatto insieme come fratelli, colori diversi di un’unica corda, uniti nella fede e nell’amicizia. Custodiamo nel cuore ciò che abbiamo vissuto con il desiderio di veder germogliare nuove gioie. Consapevoli di non essere arrivati, di esser solo all’inizio, di non sapere tutto, ma con la voglia operosa di costruire ancora perché sappiamo che nell’ unità pastorale...c’è di più! Leonello Belogi PASTORALE Manca circa un mese al 21 luglio e noi, giovani di Senigallia e dintorni, ci stiamo preparando per affrontare questa magnifica esperienza. Il gruppo è composto da sedici ragazzi e due sacerdoti e non vediamo l’ora di partire. Già da qualche mese ci stiamo incontrando per prepararci al soggiorno in Brasile; la prima parte del viaggio staremo a Rio De Janeiro mentre la seconda settimana saremo in missione a Sao Luis. Ci stanno seguendo delle persone del centro missionario diocesano che hanno già conosciuto la situazione del Brasile e quindi ci hanno presentato un po’ le difficoltà che incontreremo, i comportamenti e le usanze della popolazione brasiliana. Noi vivremo la Giornata Mondiale dei Giovani a Rio de Janeiro appena arrivati, e siamo veramente esaltati visto lo stupendo carattere di Papa Francesco, ma ancora di più dall’esperienza di missione a Sao Luis. Abbiamo deciso, tra le varie opzioni, di scegliere Sao Luis proprio perché già da anni è attivo un progetto con la nostra città, “ Coloriamo la vita “, che punta a creare dei laboratori per coinvolgere maggiormente i ragazzi lasciati per strada. Ad esempio negli anni passati sono stati organizzati corsi di chitarra e di formazione di educatori. E così anche noi nel nostro piccolo abbiamo deciso di organizzare qualcosa per tirare su un po’ di soldi per questi ragazzi più sfortunati di noi. Abbiamo organizzato diversi punti vendita al di fuori delle parrocchie dove vendevamo degli oggetti realizzati appunto dalle giovani mamme e i loro figli in Brasile. Inoltre il 1 giugno ’13 abbiamo organizzato presso il teatro Portone un “ Musica e Parole – Le ultime voci “, spettacolo completamente preparato da noi giovani che stiamo per partire con l’aiuto di qualche amico musicista. Lo spettacolo era un mix tra canzoni e monologhi con dietro messaggio forti, come ad esempio il problema della prostituzione e il maltrattamento nelle carceri, ma soprattutto abbiamo voluto mandare un messaggio di solidarietà ai nostri fratelli brasiliani e infatti quando andremo là sicuramente faremo vedere il video della serata e gli lasceremo i soldi ricavati in questi eventi. Edoardo Frati UNA PAROLA TRA LE ALTRE PELLEGRINO SULLE ORME DI SAN FRANCESCO Essere cristiano è un cammino di sequela, una “lunga corsa incontro al Signore che viene”: missione del cristiano è essere “sulle strade del mondo” pellegrino e testimone di un Amore, quello di Cristo, che ha riscritto la storia dell’intera umanità. Proprio per questo da sempre il pellegrinaggio è l’esperienza di fede più vera ed autentica che si possa vivere: un percorso che unisce alla fatica fisica del camminare quella spirituale dell’incontro con sé stessi. Come non ricordare, infatti, i due pellegrinaggi diocesani vissuti pochi anni fa? Quello del 2006, vissuto con poca consapevolezza e, an- cora più importante, quello del Sinodo del 2010 in cui con mano si è potuto toccare (da parte dei tanti giovani partecipanti) che “Lui cammina insieme a noi”. Ma, tra i diversi da me vissuto, il pellegrinaggio per me più importante fu la Marcia Francescana, un’esperienza che mi portò a ricevere a piedi il Perdono d’Assisi, il 2 Agosto, dopo una settimana di cammino, fatica, formazione, messa e vita comunitaria. Una settimana di vita intensa, fatta di notti quasi insonni, lunghe camminate con lo zaino in spalla (dai 15 ai 20 chilometri al giorno) e rinfrancanti momenti di sosta: sia fisica che spirituale. Una S.COOL PARTY Ore 10:00: Ed eccoci qua nel giardino del seminario tutti pronti per dare il via alla festa più cool dell’anno: lo S.COOL PARTY! Gli educatori, il MSAC ed i promotori della CDG sono tutti pronti per iniziare i preparativi che caratterizzeranno tutto il tema della festa. Quest’anno avranno l’onore di conoscere un grande ospite: NOE’! Ore 15:30: Tutto è pronto, ma mancano i protagonisti principali! Ore 16:15: Si intravedono i primi partecipanti, l’ansia e l’adrenalina si iniziano a sentire nell’area. Ore 16:30: Noè annuncia: “ 3 2 1 VIAAAAA!!!! “ Le otto classi incominciano ad invadere i punti gioco per poter conquistare il podio, ma non senza aver fatto il gioco finale… Ore 18:00: …il giocone è pronto, o meglio molto ma molto bagnato…non poteva mancare il fantastico e attesissimo SGOVILLO! Ore 18:30: Mentre si stanno consumando le ultime scivolate, si iniziano ad intravedere le ballerine che provano… Ore 19:30: Conclusi i giochi, i ragazzi affamati iniziano a prepararsi per la lunga serata che ancora li attende; l’odore nell’area si fa sempre più accogliente… Ore 20:00: Che la cena AMERICANA abbia inizio! Ovviamente non possono mancare: Hot Dog, Hamburger e Patatine, preparati dai nostri fantastici cuochi che con tanto impegno sono riusciti a saziarci. Ore 21:15: “Diamo inizio allo spettacolo” Abbiamo l’onore di accogliere le prime due scuole classificate alle olimpiadi della danza. Stiamo parlando del liceo Scientifico e del liceo Perticari di Senigallia. Ore 21:40: È giunta l’ora di rivelare i vincitori dello S.COOL PARTY… “La classe che è riuscita a superare gli ostacoli e a conquistare il podio è…… la 2B liceo CLASSICO! “ Ore 22:30: “Pronti a ballare!” La band con la sua bravura e con la loro voglia di farci divertire sono riusciti a coinvolgerci e a creare un clima di vera e propria festa. Ore 22:45: È arrivato il momento di salutarci e non poteva di certo mancare la canzone, di Luciano Ligabue: “Metti in circolo il tuo amore”, che ha accompagnato i ragazzi in questa avventura… “…Hai provato a far capire con tutta la tua voce anche sono un pezzo di quello che sei…” Si respira un area intensa e ricca di emozioni, nel quale si poteva capire dai loro occhi tutte le sensazioni e i ricordi che suscita in loro questa canzone. Per quest’anno è tutto e mi raccomando… il prossimo anno NON MANCARE! Claudia Duranti e Vanessa Pompili settimana di approfondimento spirituale sui vizi capitali, intervallati tra momenti di ascolto e di confronto in cui ciascuno ha potuto sperimentare la bellezza e la ricchezza della persona che ti cammina a fianco. Indimenticabile, nei 7 giorni di pellegrinaggio, l’esperienza del deserto e della Riconciliazione presso l’Eremo di Valleremita: un’intera mattinata di cammino silenzioso per poi ottenere l’abbraccio della pace. E poi, da lì, la partenza per Assisi: dopo oltre 130 km di cammino, un’ultima tappa di cammino per raggiungere Rivotorto e da lì arrivare alla Porziuncola. E l’arrivo fu storico: tutte le regioni francescane radunate insieme di fronte alla Chiesa a “baciare la terra” come segno di ringraziamento per la strada attraversata per poi essere accolti tra un mare di folla che ti esalta con un applauso. Raggiunta poi la Porziuncola, ci è stata data l’opportunità di ottenere il Perdono d’Assisi, l’indulgenza plenaria che il Papa Onorio III concesse a San Francesco. Ripensando, anni dopo, a quest’esperienza mi tornano ancora alla mente i volti, le persone, le parole e le strade percorse, in un pellegrinaggio che ha sottolineato per me l’importanza di fare un cammino che porti ad una maggior consapevolezza di ciò che si è e della fede che si vive. Importante, anche a livello personale, è stata l’esperienza della gioia vissuta: una gioia che rimane e che pervade poi tutti gli ambienti della propria vita. Perché, una volta raggiunto il proprio limite fisico, cadono tutte le “maschere” che si indossano e viene fuori la propria vera identità, scoprendo ed affrontando anche i propri limiti e le proprie fragilità. Fare un pellegrinaggio è, quindi, un’esperienza arricchente che porta ad “affrontare sé stessi”, vivendo nella semplicità della strada l’incontro con Cristo che può illuminare la vita di ciascuno. Matteo Guazzarotti Lo spazio giovani di Voce Misena - giugno 2013 QUELLI CHE... Come ogni anno la Caritas Diocesana e la Pastorale Giovanile di Senigallia propongono le Settimane Residenziali di Volontariato per giovani tra i 17 e i 30 anni; una settimana per vivere con chi è in difficoltà, assaporare il gusto della gratuità e riscoprirci fratelli alla luce del Vangelo. Ogni giornata sarà suddivisa in momenti da dedicare al servizio, alla formazione e alla condivisione materiale e spirituale. I ragazzi presteranno servizio presso il Centro di Solidarietà per i senza fissa dimora e la struttura di accoglienza per mamme con bambini Casa San Benedetto. Punto di forza dell’esperienza è la condivisione: il gruppo, oltre al servizio, saranno la formazione e la riflessione, condividendo tutti i momenti della quotidianità e vivendo presso l’appartamento del Punto Giovane. Le date proposte per questa estate saranno due: dal 7 al 13 luglio e dal 25 al 31 agosto, con possibilità di variazione in base alle esigenze degli interessati. Le adesioni dovranno pervenire mandando una e-mail all’indirizzo associazioneilseme@ caritassenigallia.it o telefonando al numero 3488115645. I giovani che non possono partecipare alle settimane di volontariato organizzate, ma comunque interessati ad esperienze di volontariato simili, possono rivolgersi presso gli uffici della Caritas per ulteriori informazioni. Di seguito la testimonianza di Roberto Paolini, un ragazzo che ha partecipato la scorsa estate. “La scelta di vivere l’esperienza della Settimana di Volontariato in Caritas è stata determinata un po’ dalla curiosità di conoscere e scoprire le realtà di Caritas Diocesana ma soprattutto dalla mia personale volontà di sperimentarmi nella vicinanza ai più poveri e agli ultimi della società. In partenza avevo dubbi, incertezze, paure dovu- IN DIALOGO CON Presentatevi: Sono Chiara Canonici, di Chiaravalle, ho 32 anni, e sono laureata in Scienze della Comunicazione. Sono Maria Savini, di Senigallia, ho 24 anni e a luglio terminerò i miei studi con la laurea magistrale in Lettere moderne. Cosa vuol dire entrare nel mondo delle librerie? Entrare nel mondo delle librerie è un’occasione stupenda. Ti sembra un lavoro stimolante, tagliato sulle tue corde, appassionante. Anche se di libri ne abbiamo visti ben pochi finora, soprattutto cataloghi. In questa fase siamo nel dietro le quinte della libreria, principalmente incontriamo fornitori e rappresentanti, e ci immaginiamo come te alla novità che mi aspettava, alla mia inesperienza in un ambito così particolare, ma anche tanta voglia di fare, di aiutare, di cambiare le sorti del mondo capovolgendolo come meglio mi sarebbe piaciuto vederlo. Vivendo questo “viaggio”, che mi ha permesso di toccare le principali realtà di Caritas Diocesana da Casa San Benedetto a Casa Sant’Ubaldo, dal Centro di Solidarietà al doposcuola “Le Rondini”, ho ben capito di rappresentare solo una “piccola matita nelle mani di Dio”, come scriveva Madre Teresa, per poter tracciare un segno lieve ma significativo nella vita delle persone che incontravo, aiutavo o semplicemente conoscevo lasciandogli un po’ di me stesso. Questo dono era contraccambiato da una ricchezza più grande data dalle loro storie di vita, dalle loro emozioni, dalla semplicità della loro disponibilità o da quella voglia di stare insieme e vivere che spesso non abbiamo e non ricerchiamo. Unica è stata l’esperienza di convivenza fatta con Enrico, Giacomo e Gloria; l’accoglienza e la disponibilità dei volontari che animano la Caritas che ci hanno guidato durante la settimana e coinvolti con incontri formativi, spirituali e momenti di festa insieme a tutta la grande famiglia di Casa San Benedetto. “Quello che porto con me dall’esperienza è sicuramente una grande gioia nell’accogliere l’altro, nell’ascoltarlo, nel donarmi a lui indipendentemente dal colore della sua pelle, dalla sua nazionalità, dalla sua lingua, dalla sua cultura riconoscendo in lui il Cristo povero, affamato, assetato, ammalato che ci chiede aiuto e cure.” Silvia Stimilli e Roberto Paolini sarà, e come questa attività possa essere gestita nel modo migliore. Non è neanche del tutto semplice, anche se si è degli appassionati lettori, perché il mondo delle case editrici è immenso, e ci sono numeri (di tutti i tipi! Ordini, prezzi, scadenze, quantità,…) da tenere sotto controllo. Insomma… è una grande responsabilità! Da cosa è nata questa opportunità di lavoro? Quale progetto c’è dietro? Il progetto della libreria nasce grazie alla realtà presente nella nostra diocesi del Progetto Policoro. Già da qualche tempo si parlava della necessità di un punto vendita che fosse a servizio delle realtà diocesane, non solo dei singoli lettori, ovviamente soprattutto quelli, ma anche delle parrocchie, dei gruppi. Così, quando abbiamo saputo della cessione di attività della Libreria Mastai, tramite il Progetto Policoro ci siamo subito mossi per capire se e come era possibile concretizzare questo lavoro. La libreria, così come ce la sogniamo, è un’opportunità per tutta la diocesi, per promuovere occasioni culturali, ... VANNO A TROVARE DON MILANI RIEMPI IL VUOTO Lo scorso 11 e 12 maggio, il Centro Missionario Diocesano ha organizzato una “due giorni” di approfondimento della cultura di Don Milani nelle sue terre: tra S. Donato (prima “parrocchia” dove Don Milani fu cappellano e creò la prima scuola), Prato e Barbiana (dove Don Milani esercitò la funzione di parroco, costruì una vera “scuola di pensiero” e poi morì); una due giorni a cui ha partecipato anche la comunità dell’AVS della Caritas. L’esperienza si è svolta per stimolare la conoscenza delle figure che hanno scritto storie molto belle di cristianità e di umanità nelle nostre realtà: utilissima è stata la conoscenza delle realtà (definite “Attualizzazioni del pensiero di Don Milani”) di alcune cooperative che hanno unito l’esigenza del lavoro a quella della carità e dell’accoglienza della persona come strumento per aiutare a superare momenti di difficoltà. Molti interessanti anche i colloqui con gli ex alunni di Don Milani che ci hanno fatto rivivere l’atmosfera e lo stile di questo sacerdote “tutto d’un pezzo” (appena arrivato a S. Donato buttò tutti i giochi in un pozzo dicendo “Ora faremo cose serie”) ma anche educatore e padre (“Dal momento in cui suo figlio metterà piede nella mia scuola sarà anche mio figlio”) ma anche sacerdote interessato alle persone ed allo sviluppo di una Chiesa che sia comunità e che diventi sempre più simile a Cristo nell’incontro con le persone e nella costruzione del bene comune: un bene comune che va al di là delle ideologie politiche (la scuola di S. Donato venne frequentata da cattolici e comunisti: uno scandalo per l’Italia dell’epoca in cui il divario tra le due realtà era enorme) e che si fonda sull’uomo (tante volte Don Milani si fermava, dopo la scuola – che si sapeva quando iniziava e non quando finiva – a confessare e far colloqui con i ragazzi) e che permetteva lo sviluppo della persona. Su questo è stato davvero illuminante il confronto con alcuni degli alunni di Barbiana che, a 14 – 15 anni, si sono trovati a vivere e lavorare all’estero (partendo da un paesino di poche case sperduto sulle colline toscane) adeguandosi a lingua, cultura, orari e cibi completamente diversi; e, nonostante ciò, restavano comunque anche ancorati alla realtà locale in quanto Don Milani chiedeva loro di continuare a contribuire alla scrittura di alcuni testi (come le “Lettere a una professoressa” che non furono scritte dal pugno di Don Milani ma furono una scrittura collettiva di tutti gli studenti di Barbiana). Una figura che andrebbe, ancora oggi, riscoperta ed approfondita per l’incredibile umanità, la fede e la fiducia nei confronti di Cristo e della Chiesa. di approfondimento e formative. Il Progetto Policoro, che nasce dalla collaborazione tra Pastorale Giovanile, Pastorale Sociale e Caritas, ha raccolto queste idee, ne ha valutata la fattibilità e nell’ultima fase ha condiviso il progetto con la cooperativa sociale Undicesimaora, cooperativa nata proprio nell’ambito della Caritas diocesana e che si occupa di inserimenti lavorativi. Quali sfide per il negozio, quali sogni, quali obiettivi? La sfida è grande. Si tratta di offrire innanzitutto un servizio: alla comunità, alla città, alla diocesi. Vorremmo intercettare le esigenze di quelli che saranno i clienti della libreria, semplici lettori, ma anche parrocchie, uffici pastorali, gruppi e associazioni.Vorremmo anche, in collaborazione con l’Ufficio delle Comunicazioni Sociali della nostra diocesi, promuovere occasioni culturali, percorsi tematici, eventi culturali, convegni e quant’altro. L’obiettivo non è solo quello di avere tutti i libri che cercate, ma di stimolarvi e incuriosirvi, e permettervi di approfondire tematiche e argomenti culturalmente interessanti. Inoltre la sfida è grande perché, pur essendo una libreria cattolica, quindi di settore, ci rendiamo conto che ci sono diversi aspetti spirituali e religiosi che possiamo trattare. Insomma, la clientela che abbiamo in mente è più variegata e diversificata di quanto potevamo immaginare. Matteo Guazzarotti e Gloria Chiappa Cosa troveremo dentro il nuovo negozio? Quando entrerete troverete innanzitutto dei locali pieni di cose belle e interessanti! Ovviamente a partire dai testi, che cercheremo di selezionare in base alle novità, insomma, in base ai classici criteri editoriali, ma anche alla nostra sensibilità e alla realtà della nostra diocesi. Sappiamo che qui da noi ci sono autori amati da giovani e adulti, tematiche che la diocesi approfondisce con molto interesse. Ecco, troverete quello che vi appassiona e vi è anche utile. E troverete anche articoli di oggettistica. Da quella classica per le attività pastorali, insomma la “minuteria” (come si dice), ad uso personale ma anche di gruppi, catechisti, etc., a quella da regalo, provando a coniugare il messaggio cristiano che racchiude la nostra attività, con l’esperienza e il gusto del bello anche nell’arte e nelle forme. A quando l’apertura? L’apertura sarà la prima settimana di settembre. Mentre a metà settembre avremo l’inaugurazione. Quindi… visto che c’è ancora tempo… approfittatene se volete, e fateci avere suggerimenti, consigli, proposte. Ascoltere POLITICALLY (UN)CORRECT A breve la Cittadinanza Europea, introdotta il 1° Novembre 1993 con il Trattato di Maastricht, festeggerà il ventesimo anniversario e la Commissione Europea ha ufficialmente proclamato il 2013 “Anno Europeo dei Cittadini”: un anno dedicato al rafforzamento della conoscenza dei diritti riconosciuti ai cittadini degli Stati Membri (attualmente 27, compresa l’Italia, ai quali a breve si unirà la Croazia) e del senso di appartenenza all’Europa unita. ”Come può il cittadino europeo godere a pieno dei suoi diritti se non li conosce? Oggi ben il 48% degli europei pensa di non essere abbastanza informato in proposito. L’Anno europeo dei cittadini permetterà di infondere un cambiamento e diventerà l’occasione per ricordare cosa l’Unione europea può fare per ciascuno di noi” ha affermato Viviane Reding, Vice-Presidente e Commissaria Europea per la Giustizia e la Cittadinanza. Gli obiettivi generali sono: • sensibilizzare sul diritto di risiedere liberamente nell’UE; • informare su come poter beneficiare dei diritti e delle politiche dell’UE ed incentivare la partecipazione attiva dei cittadini al processo decisionale dell’Unione; • stimolare il dibattito su ripercussioni e potenzialità del diritto alla libera circolazione, soprattutto in riferimento al rafforzamento della coesione e della reciproca comprensione; • diffondere l’utilizzo dei portali web Europe Direct (lo E.D. Marche ha sede c/o l’Università degli Studi di Urbino) e La tua Europa, e la conoscenza del ruolo degli strumenti di risoluzione dei problemi e difesa dei diritti, come SOLVIT. La Cittadinanza Europea è un’estensione della nostra cittadinanza originaria che rende titolari di numerosi diritti (riuniti nella Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione o Carta di Nizza) e vantaggi, fra i quali: - libertà di circolazione e soggiorno dei cittadini e dei loro familiari su tutto il territorio dell’Unione; - diritto di votare ed essere eletto alle elezioni comunali e a quelle del Parlamento europeo nello Stato membro di residenza; - tutela da parte delle Aautorità Diplomatiche e Consolari di qualsiasi Stato Membro in un Paese terzo nel quale lo Stato di cui la persona in causa ha la cittadinanza non è rappresentato; - diritto di presentare petizioni al Parlamento Europeo e ricorsi al Mediatore Europeo; - diritto di scrivere alle istituzioni e ad alcuni organi comunitari in una delle lingue ufficiali della stessa e di ricevere risposta nella stessa lingua; - diritto di beneficiare dell’assistenza medica. Per diffondere la corretta dimensione del significato di cittadinanza dell’Unione, nel corso dell’anno sono previsti eventi su tutto il territorio europeo mirati ad informare la popolazione riguardo i propri diritti e alle modalità di esercizio degli stessi. E considerato che il prossimo anno si svolgeranno le Elezioni Europee, quale migliore occasione per approfondire le nostre conoscenze! Annalisa Prediletto Lo spazio giovani di Voce Misena - giugno 2013 E…STATE CON NOI! I MOVIMENTI DIOCESANI E LE PROPOSTE ESTIVE PER I GIOVANI Comunione e LiberazioAnche per l’estate 2013, agli studenti universitari ed ati tur ma ne propone ai a continuare il cammino alcuni eventi come aiuto anche durante la pausa o ent vim proposto dal mo gli Universitari di Comuestiva. Nel mese di luglio, gono la vacanza estiva pon pro e nione e Liberazion st’anno a Saint Moritz. in Montagna, che si terrà que turati, i laureandi ed ma i per , Nel mese di Agosto il Pellegrinaggio a piedi i laureati, viene proposto wa, gesto attraverso il cho da Cracovia a Często na dell’anno passato quale ringraziare la Madon ri, speranze ma anche side ed nel quale portare “de ” come afferma Don sità ples per e à drammi, difficolt se me di Agosto, dal 18 al Julian Carron. Sempre nel XIV edizione del “MeeXX la ini 24, si terrà a Rim oli”, dal titolo “Emergenting per l’amicizia fra i pop partecipare agli incontri a o nvit za Uomo”: oltre all’i e anche proposto il laed alle mostre presenti, vien durante l’evento, per che a voro volontario, sia prim pria esperienza e condipoter approfondire la pro o, dedicando una parte min videre con altri il cam lavoro come servizio alla del tempo libero estivo al comunità. Francesco Malandra Relazione, mettersi in gioco, silen zio, preghiera, condivisione, sobrietà….Sono le cara tteristiche, gli aggettivi che più comunemente si attribuiscono, quasi scolasticamente, all’esperienza dei campi scuola di AC! Non che non ne facciano parte ma, nella mia esperienza personale, sono tutt e esiti di un progetto più ampio, di un qualcosa di più grande che si chiama: AMORE! Un Amore che si risp ecchia quotidianamente nel sorriso degli altri raga zzi, che si sperimenta in quel ambiente di sana gioia e di vero servizio, in una insolita voglia di relazionarsi e mettersi in gioco e, più che mai, in quel silenzioso dialogare con Te, mio Dio! Un meraviglioso cammin o che ha solo inizio in quella settimana di campo… di lì in avanti, tutto diventerà occasione per un’estas iante contemplazione, un’estasiante sorprendersi della vita come dono più alto del Tuo amore! Lasciatevi trasportare dal campo, lasciatevi amare in quella settimana! Gianmaria Sagrati “Andate e fate discepoli tutt i i popoli”. Anche il Rinnov amento nello Spirito Santo Francesco e invita tutti i giov (RnS) accoglie l’invito di Pap ani, appartenenti al RnS e a non, a partecipare alla Gm luglio, ma anche al “Go fest g a Rio non solo dal 23 al international” dal 20 al 22 28 luglio a Lorena-Canas. Il “Go giorni della Gmg, come da fest International” preced tradizione, aiutando i giov ei ani a prepararsi agli incontr giornate si alterneranno cate i con Papa Francesco, dov chesi, condivisione, preghie e nelle ra carismatica, fraternità. Ma che non potranno andare quest’anno, per tutti coloro a Rio, a livello nazionale, in comunione di cuori con Rio sarà l’evento “Italia chiama , a Firenze dal 26 al 28 Lug Rio de Janeiro” (con collega lio ci mento il sabato per seguire Gli arrivi e l’accoglienza son la veglia con papa Francesco o previsti per il pomeriggio ). del 26. Sarà un week end anni). Per ogni altra informa aperto a tutti i giovani (fin zione www.rns-italia.it. o a 35 “Guardate lontano, e anche quando credete di star guardando lontano, guardate ancora più lontano!” Finalmente l’estate! ...E si parte, tutti. I lupetti e le lupette partiranno per leVacanze di Branco, gli Esploratori e le Guide per il Campo Estivo, i Rover e le Scolte per la Route. Momenti privilegiati, unici, per vivere il gioco, la natura, la comunità, l’avventura, l’autonomia, il servizio, la strada... il tutto con uno stile essenziale che permetta di arrivare alla radice delle cose, al nocciolo vero della nostra persona. Giorni in cui entrare in comunione con la natura e con gli altri e incontrarci con Dio, che più facilmente parla ai nostri cuori quando essi sono più sgombri dalle sovrastrutture del quotidiano. Giorni che sono la conclusione di un anno passato insieme e sono anche il trampolino di lancio per quello successivo... che si caricherà dell’entusiasmo e delle esperienze vissute e ci darà la voglia e il coraggio di guardare verso nuovi orizzonti. Ogni anno l’Unitalsi propone un pellegrinaggio a Loreto di qualche giorno: dal 9 al 12 Agosto la piazza di fronte alla basilica si rivestirà di bianco e di blu, i colori della divisa dei volontari che accompagnano e si prendo no cura in questo tempo degli anziani, ammalati e disabil i delle diocesi di Jesi e Senigallia. Quello che più colpisc e di questa esperienza è che unisce persone di tutte le età, dal volontario più giovane di 15-16 anni alla “dama” più anziana di 90, si ricoprono tutte le fasce di età tra amma lati e volontari tra cui si instaura un clima di comunione e fraternità che fa dimenticare ogni differenza genera zionale. Nella famiglia dell’Unitalsi c’è spazio proprio per tutti: un servizio adatto ad ogni età e capacità, un posto per tutti quegli anziani ed ammalati che vogliono vivere giornate ricche di spiritualità, allegria e compagnia, ma soprattutto anche chi è rimasto a casa è invitato a vivere con noi una giornata da pellegrino per conoscere meglio la nostra realtà. Sono giorni ricchi, intensi in cui, se si parte con lo spirito giusto e pronti a lasciarsi stupire , si può davvero fare esperienza di fede, dell’amore di Dio, e ci si lascia toccare il cuore dal rapporto che si instaur a con gli amici ammalati: basta poco, un sorriso, una parola, un gesto, un momento di festa insieme e tutto quello che si è donato in servizio si scopre che in realtà è davvero poco rispetto alla bellezza e profonda ricche zza che, custodita nel cuore e nella mente, ti invade una volta tornato a casa. Francesca Falcinelli Il deserto del Sahara è in Africa. Su questo non ci piove. Maria Elisabetta Cavallari LEGGO LIBRO IL GRANDE GATSBY DI Francis Scott Fitzgerald Chi è il misterioso e ricchissimo vicino di casa di Nick Carraway, a West Egg? E perché passa tanto tempo a fissare quella piccola luce verde che brilla su uno dei moli dell’altra sponda della baia? Il filo conduttore del capolavoro di Francis Scott Fitzgerald è il sogno impossibile cullato da Jay Gatsby. Un salto nei ruggenti anni venti americani tra figure quotidiane e personaggi singolari, in un’e- poca in cui il Nuovo Continente sembrava offrire a tutti la possibilità di diventare ciò che più si desiderava. E brutale nello sputare in faccia la verità. Un epoca in cui sembra contare solo il divertimento, l’ostentazione, ma dove regna, sostanzialmente, una noia di fondo, un mal di vivere che sembra andare di pari passo con la frenesia dell’essere spensierati. La narrazione è fatta in prima persona dal protagonista, che mantiene lo stile dell’epoca, con una scrittura quieta e non troppo azzardata dove certe cose, di cui “non sta bene parlare” sono solo accennate, suggerite, lasciate intendere senza che se ne parli apertamente. Dalle sue parole emerge tutta l’inedia e l’indolenza del tempo con termini appropriati e talvolta anche desueti. Per lo stesso motivo non sono presenti immagini d’effetto sia visive che narrative, mantenendo il tutto su toni pacati e rilassanti, nonostante le tragedie affrontate. Sembrerebbe di essere in una storia di passione romantica ma, in realtà, è la metafora di un sogno: quell’ideale di assolutezza e di purezza cui aspira ogni uomo, però, destinato ad essere dilaniato da un mondo cinico e privo di scrupoli. Francesca Slavatori GUARDANDO IL GRANDE GATSBY di Baz Luhrmann I favolosi anni ’20 in America: feste, auto di lusso, ricchezza, colori, sprechi, amori, follie, tradimenti, vacanze, bella vita e… Jay Gatsby. L’ultima trasposizione cinematografica del romanzo di Francis Scott Fitzgerald si potrebbe riassumere in una parola: eccesso. Eccessivo è lo stile di vita di questo personaggio, Gatsby, elegante e affettato nel parlare, capace di affascinare e ripugnare; eccessivi sono l’amore e la crudeltà di Daisy, che si lascia sedurre di nuovo e poi volta le spalle; eccessivi la curiosità e la paura di Nick Carraway nell’avvicinarsi al misterioso vicino, eccessive le sontuosissime ville, le macchine dell’epoca, eccessivi i fine settimana a Long Island dell’america bene. Il nuovo Gatsby è un film che spettacolarizza la vicenda di un amore mancato, in fondo drammatico, scenario di un vortice di eventi che passano sul grande schermo, in cui lo spettatore è trasportato dalle musiche dei nostri tempi reinterpretate e azzeccatissime e dalla meraviglia degli abiti dell’epoca e delle ville mirabilmente riportati sul grande schermo. Jay Gatsby non si arrende al passato, e per un attimo quella luce verde che vede dalla baia di casa sua è irrimediabilmente vicina, desiderabile, ce l’ha in mano; ma l’attimo dopo ripiomba nella sua solitudine, e quello che rimane della sua grandezza è tra le pagine che l’amico Carraway ha scritto di lui, quell’amico che nell’ ultima battuta al “grande” vicino riassume tutta la sua vicenda: “loro sono tutti marci, tu da solo vali più di tutti quanti messi insieme.” Francesca Vici raleg asto www.p .it igallia lesen iovani HANNO COLLABORATO Claudia Castaldo, Michela Bavosi, Leonello Belogi, Francesca Vici, Edoardo Frati, Maria Savini, Francesca Dubini, Chiara Pongetti, Chiara Canonici,Vanessa Pompili, Claudia Duranti, Gloria Chiappa, Annalisa Prediletto, Diego Bossoletti, Letizia Prezzemoli, Silvia Stimilli, Roberto Paolini, Maria Elisabetta Cavallari. territorio la voce misena 20 giugno 2013 Ostra, nel segno del Sacro Cuore Domenica 9 giugno scorso presso la casa di riposo di Ostra si è svolta la Festa del Sacro Cuore, occasione di incontro tra i ragazzi dell’oratorio di Ostra con i loro educatori e le loro famiglie e gli anziani della Fondazione Antonini Moroni Morganti, realtà unite in nome del loro fondatore don Antonio Morganti. Dopo la Santa Messa celebrata da don Umberto Gasparini, gli anziani della casa di riposo hanno donato un' immagine del sacro cuore realizzato con la tecnica del mosaico dagli stessi anziani all’interno del progetto di animazione presen- te in struttura e i ragazzi hanno ricambiato il dono con un quadro rappresentante la foto di papa Francesco. E’ stata una felice e gioiosa occasione di incontro e scambio tra generazioni diverse, portatrice di ricchezza e serenità sia per gli anziani che per i ragazzi. Un ringraziamento speciale al Sindaco di Ostra Massimo Olivetti che con la sua presenza e il suo saluto ha ancora una volta testimoniato la vicinanza della città alla casa di riposo e la volontà di valorizzare tutte le realtà ostrensi. R.Z. Mondolfo e Marotta hanno pensato all'estate 2013 Due vacanze in una Potremmo sintetizzare con lo slogan “tutto per tutti” il cartellone delle manifestazioni estive di Mondolfo e Marotta che, anche per questa stagione, si presenta come la terra delle “due vacanze in una”. Nell’arco di poco più di tre mesi, ben 83 gli appuntamenti in cantiere, molti resi possibile dalla grande vitalità dell’associazionismo presente sul territorio, con l’intenzione di animare un estate offrendo intrattenimento, sport. divertimento, cultura ed enogastronomia in tutte le direzioni. “Manteniamo gli appuntamenti tradizionali del nostro cartellone estivo, come l’intrattenimento in piazza, il teatro, l’attività per i bambini (penso a Fiabe al Bastione o Giocolandia in riva al mare) e, al contempo, introduciamo delle novità (ad esempio la sagra dei Garagoj edizione estiva, i concerti al tramonto o la proiezione di film), rinviando invece altre manifestazioni” così l’Assessore al Turismo del Comune di Mondolfo Mario Silvestrini, che sottolinea tre aspetti del programma estivo: “Intanto abbiamo cercato anche di delocalizzare, coinvolgendo un po’ tutti i quartieri del territorio in alcuni appuntamenti; abbiamo poi lavorato per caratterizzare, nell’ambito del possibile, pure alcuni spazi, come Villa Valentina per gli appuntamenti culturali o la piazza del Castello per il teatro. Vorrei poi evidenziare, tenendo conto "Oasi" anche a Montemarciano Anche Montemarciano ora ha la sua “Oasi”. Presentata alla stampa la nuova Associazione targata Confartigianato che riunisce una ventina di soggetti tra operatori balneari e attività di ristorazione della zona. Associati per essere più forti e per far crescere l’offerta turistica di Marina di Montemarciano e della sua spiaggia. Oasi Confartigianato tutela a livello nazionale la categoria degli operatori balneari e promuove il turismo. “A Senigallia l’Associazione è già attiva da tre anni con evidente riscontro – ha dichiarato Giorgio Cataldi Segretario Provinciale Confartigianato – La crisi del manifatturiero e dei comparti tradizionali ci impone di puntare su settori alternativi che possono offrire un efficace contributo alla ripresa economica. Il turismo è uno di questi. Con Oasi, con iniziative ed eventi, con un progetto di promozione del territorio quale “La Via Maestra”, la Confartigianato da diversi anni cerca di fare la sua parte per lo sviluppo dell’offerta turistica locale”. Nuovo poliambulatorio a Serra de' conti del periodo, la grande vitalità dell’associazionismo, della voglia di vivere associati e far vivere il territorio tanto a Mondolfo quanto a Marotta”. Così dall’apprezzatissima rassegna del teatro dialettale nella piazza del Castello, alla musica a Piazza Kennedy, dalle attività per i bambini (vero fiore all’occhiello per le tante famiglie che soggiornano a Mondolfo e Marotta) alle manifestazioni sportive, con anche “A tutta palla” dedicata agli sport sferistici. Tappa di Villa e Castella, serie di proiezioni di film gratuiti nei vari quartieri del territorio, apertura dei Musei civici per tutto il periodo estivo e visite all’Abbazia di San Gervasio, monumento nazionale, sono solo alcune delle iniziative, come l’attenzione alla solidarietà con eventi promossi sia dalla Cri che dall’Asitoi ed Avulss. Innovativo anche il percorso alla scoperta di Mondolfo, uno dei Borghi più Belli d’Italia. Conclude poi l’Assessore Silvestrini “E’ impossibile sintetizzare tutti gli eventi nel cartellone, sempre aggiornato sul sito internet www.comune. mondolfo.pu.it e pure disponibile gratuitamente in guide tascabili e manifesti, anche nei punti di informazione e nei locali del territorio”. Dai fossili nasce vita in zona con raccolta di sassi di ogni grandezza e forma, piuttosto mirati, realizzando dapprima un bel presepio per il tempo di Natale e poi sviluppando il tema della creazione. Risultato: uno scenario molto ricco, bello attraente e permanente, visibile anche dall’esterno. Questo lavoro realizzato con impegno Nuova struttura medica a Serra de' Conti: sabato scorso il sindaco Arduino Tassi ha inaugurato il Nuovo Poliambulatorio. La sede, frutto di un intervento di ristrutturazione, si trova in piazza IV Novembre. Nello stabile inaugurato sabato mattina, dove nei giorni scorsi erano già state collocate le attrezzature e gli arredi dalla precedente sede di via Garibaldi, hanno spazio sia i presidi Asur (ambulatori per visite specialistiche, prelievi funzionali alle analisi cliniche, prestazioni fisioterapiche ecc.), sia il servizio amministrativo distaccato (prenotazioni, ritiro referti ecc.), oltre gli ambulatori dei medici di base. "La nuova struttura del Poliambulatorio- spiega il sindaco Arduino Tassi- è più attrezzata e adeguata alle esigenze di tutti i cittadini. Infatti è servita da parcheggi ampi e adeguati e si trova in una posizione più agevolmente raggiungibile, anche dalle persone con disabilità”. Alessandro Berluti A Montale di Arcevia l'orginale attività dell'oratorio locale Oratorio in festa a Montale di Arcevia. La manifestazione è stata sentita e partecipata non solo dai ragazzi, ma da tutta la popolazione, con gioia e soddisfazione, condita dalla bella accoglienza di Sr. Annaluisa. Sr. Rosassunta con l’aiuto di due educatrici, Morena e Donatella, molto generose, attive e fedeli, ha dato vita con grande dedizione, in quest’anno, ad un progetto ambizioso fondato sulla creatività e valorizzazione dei fossili presenti 11 e pazienza, ha una grande valenza educativa e culturale per i ragazzi e tramite loro, significativo è anche l’aspetto collaborativo dei genitori, nonni, parenti e conoscenti. Infatti la comunità si è distinta per l’aiuto, il sostegno e la gioia partecipativa e comunicativa di tutti. Il Sindaco Andrea Bomprezzi presente alla festa, oltre che al taglio del nastro che ha voluto condividere con Sr. Rosassunta, si è immedesimato nel loro entusiasmo ed ha osservato con attenzione ogni piccola cosa che veniva indicata, poi, ha sostato con i presenti in sala per gustare il video che raccontava i vari aspetti della realizzazione del progetto e vita dell’Oratorio dei ragazzi. Alla fine è intervenuto con un discorso di compiacimento e incoraggiamento a proseguire con altri progetti. Infatti ha sottolineato che la sospensione della scuola dell’infanzia paritaria avrebbe lasciato ad un destino di imminente chiusura o quantomeno di inattività religiosa e culturale questo luogo. Grazie a questo anno di oratorio e di progetti realizzati invece, si è dimostrato quanto forte e sentita sia la presenza fattiva e storica che le Suore Francescane hanno in questa comunità. Successivamente, dalle mani del Sindaco, ogni ragazzo ha ricevuto il meritato riconoscimento di un diploma con regalino. La festa si è conclusa all’aperto con un bel rinfresco donato delle mamme dei ragazzi. Anche il tempo ha voluto onorarci della sua clemenza. Per tutto ringraziamo il Signore. Sr. Oliviera, SrLoida e le educatrici La scalinata di Corinaldo fa sfondo alla moda Si è conclusa domenica sera con una straordinaria presenza di pubblico l’appuntamento che ha visto il Comune di Corinaldo e l’Associazione Cna Provinciale di Ancona - Sede di Corinaldo, con il contributo della Camera di Commercio di Ancona, organizzare la prima edizione di “Corinaldo inModa... la scalinata”. Una serata di spettacolo, in cui la moda si è stretta in un poetico abbraccio alla città di Corinaldo, esaltandone la bellezza e ricordando quanto sia amata a livello nazionale e non solo. Un evento artistico a 360°, una vetrina prestigiosa per le imprese locali, ma anche un vero e proprio show che ha offerto un ricco programma di attrattive, momenti musicali e performance artistiche che ha visto “dare vita” a 12 scenografici quadri moda realizzati con cura, passione ed entusiasmo. Il prestigioso evento, svoltosi presso la suggestiva Scalinata di Corinaldo, condotto magistralmente dalla conduttrice Rai, Chiara Giallonardo, supportata dal direttore artistico, Paola Laglia, è stato messo in scena con una radicale trasformazione del concetto di classico defilè in movimento sostituito dall’innovativo “Still Life”… un vero e proprio ‘‘quadro moda”, la massima espressione della propria personalità! Ogni azienda ha, quindi, studiato e ricreato il proprio set raccontandosi attraverso i propri prodotti e servizi con un’esposizione più o meno concettuale cercando di trasmettere la propria filosofia aziendale. I quadri moda, sottolineati da una colonna sonora ricercata e accattivante, si sono animati e dalle 21.00 fin oltre le 24.00 hanno dato vita ad una vera e propria magia, un’atmosfera palpabile nell’aria. Migliaia di spettatori hanno animato la bellissima scalinata rapiti dalla magica atmosfera creatasi nella storica e suggestiva cornice medievale della “piccola Trinità dei Monti” inserita nel 2009 tra le dodici scalinate più belle d’Italia. Ilario Taus 12 cultura la voce misena 20 giugno 2013 cultura Storia contemporanea L'arte di Camerino da vedere Premio 'Parola mia' Apre i battenti domenica 30 giugno (ore 21.15), nella Sala del Trono di Palazzo del Duca, la IX edizione della Rassegna di Storia Contemporanea, promossa dal locale Centro Cooperativo Mazziniano e curata da Marco Severini. La prima serata sarà dedicata a un libro, Novecento. Il scolo degli intellettuali e della politica, di Tony Judt (ed. Laterza), che a pochi mesi dall'uscita (dicembre 2012) ha già riscosso un successo internazionale: l'opera propone una rilettura attenta e originale del cosiddetto "secolo breve". Sempre alle 21.15, la seconda serata (4 luglio) vedrà di scena il nuovo libro dei finanzieri Giovanni Mainolfi e Giuseppe Morgese sulla storia del Corpo della Guardia di Finanza nelle Marche: I Finanzieri nelle Marche 1860-1960 (ed. Bellomo). Il pomeriggio del prossimo 5 luglio, venerdì, il Circolo di Iniziativa Culturale e la rivista “Sestante” propongono un suggestivo ritorno a Camerino per la visita guidata della mostra Girolamo di Giovanni. Il Quattrocento a Camerino. Dipinti, carpenterie lignee, oreficerie e ceramiche fra gotico e rinascimento.” L’esposizione è allestita nei locali della pinacoteca nel complesso museale di San Domenico e rappresenta un’occasione per celebrare ancora una volta il Quattrocento, attraverso l’esposizione di opere custodite non solo a Camerino, ma provenienti da tutte le Marche. Girolamo di Giovanni, che ora finalmente rivive nella mostra, è considerato uno dei maggiori rappresentanti della cosiddetta scuola camerte. F.P. Il Borgo di Scapezzano propone anche quest’anno il Premio letterario “Parola mia” – in occasione della XVII edizione della “Festa Castellana” del 2-3-4 agosto 2013. Il premio si articola in quattro sezioni A) Poesia Junior; B) Narrativa Junior; C) Poesia Senior; D) Narrativa Senior. Le sezioni Senior sono riservate a chiunque sia nato prima del 1997. Il tema potrà essere libero (per tutte le sezioni), oppure per le sezioni “Poesia” potrà ispirarsi a “Il cielo è, al di sopra del tetto,/ così azzurro, così calmo!” (Paul Verlaine); per le sezioni narrativa potrà ispirarsi a: “Le veglie erano il centro della sua vita, e niente gli piaceva più che sedere in mezzo a una cerchia di ascoltatori, tenendone viva l’attenzione coi suoi racconti” (Carlo Cassola “Il taglio del bosco). Informazioni al 3458006375. Incontri con i libri nell'estate di Corinaldo Sono 5mila le biblioteche cattoliche in Italia Autori nel borgo Libri di carta in rete “Autori nel borgo antico” è il titolo dell’iniziativa (promossa dall’Assessorato alla Cultura e dalla Biblioteca Comunali; “Corinaldo, Città Palcoscenico: lo spettacolo di ogni giorno”, invece, è la rassegna in cui è inserita), che avrà il compito di introdurre degnamente il ricco cartellone estivo. La serata inaugurale si è svolta lunedì 17, a partire dalle ore 21, alla Pinacoteca “Civica Raccolta d’Arte – Claudio Ridolfi” (un centro di aggregazione davvero ben strutturato che, grazie anche alla amena posizione in cui è situato, si presta ad ospitare inaugurazioni e avvenimenti sia al suo interno che all’esterno). Entrando nei dettagli, “Autori nel borgo antico” consiste in una serie di presentazioni (ogni lunedì, fino al 29 luglio, a partire dalle ore 21) di alcuni volumi scritti da autori più o meno noti al pubblico, che cercano di emergere dalla quotidianità proponendo a curiosi e appassionati il frutto del loro lavoro. Lunedì 17 è stata la volta di Giancarlo Trapanese, presentando “La scelta giusta”; lunedì 24, quindi, sarà il turno di Rosanna Bruschi con il suo “Un sogno scritto su una nuvola”; lunedì 1 luglio di Anselmo Bottacini con “Il sorriso degli olivi”; l’8 luglio di Marco Severini, con “Dieci donne. Storia delle prime elettrici italiane”; Giulia Torbidoni, con “Libertà sarà se…”, sarà di scena il 15 luglio; lunedì 22 ecco “Fiori dell’essere”, di Andrea Pergolini; a Silvia Santolini, e al suo “Being an angel”, lunedì 29, il compito di chiudere la rassegna. Senigallia in un click Foto... in blu 8° edizione del concorso fotografico “Senigallia in un clic“ organizzato dall'Associazione Culturale “Rione Porto“ di Senigallia. Come ogni anno verranno selezionate le fotografie inedite che meglio esprimono la città di Senigallia sotto ogni punto di vista: morfologico, architettonico, culturale, sociale. Il Concorso, la cui partecipazione è gratuita, è costituito da 3 sezioni: “Senigallia in un clic”; a tema libero;“Impronte” (online). Le opere dovranno essere consegnate entro e non oltre il 6 luglio 2013 presso la sede dell’Associazione, (Piazzetta S. Maria del Ponte al Porto, 1) che resterà aperta, tutti i pomeriggi dal 1° al 6 luglio dalle 18,00 alle 19,00. Le fotografie saranno poi esposte in via Carducci nel pomeriggio dei giorni 26, 27 e 28 luglio, in occasione della Festa del Rione Porto. La premiazione dei vincitori di ciascuna sezione si svolgerà domenica 28 luglio alle ore 19,00 in Via Carducci. Sono già 400 le foto che partecipano al photocontest legato all’evento Marche In blu di sabato 15 giugno. Il vincitore si aggiudicherà un weekend per due persone (tre giorni e due notti) in una delle più belle località del litorale marchigiano premiate con la Bandiera Blu, il riconoscimento della FEE, l’apposito organismo europeo che si occupa dei comuni marini più virtuosi dal punto di vista ambientale, per qualità delle acque, dei servizi, della sicurezza, e dell’attenzione all’ambiente. Quest’anno le Marche si sono aggiudicate 18 vessilli e per festeggiare questo importate traguardo la Regione, il 15 giugno, si è tinta di blu: oltre cento eventi in contemporanea, lungo tutto il litorale da Gabicce a San Benedetto. Oltre al soggiorno da vincere, le trenta foto più belle saranno esposte in una mostra alla Rotonda a mare di Senigallia, il 13 luglio. Per maggiori informazioni: facebook.com/ marcheinblu. L'arte incontra la musica jazz Dal 19 giugno, al via la mostra itinerante dal titolo “Le tele del jazz“. L’esposizione, curata dalla pittrice senigalliese Elisa Berardinelli, sarà incentrata sui protagonisti della musica afroamericana dell’ultimo secolo e sarà accompagnata da due concerti acustici: giovedì 20 giugno alle 19 quello di Clarissa Vichi e Paolo Sorci Acoustic Duo e venerdì 21, sempre alle 19, quello di Alessia Bocconi e Maciek Rek The Breakers – Acoustic Duo. Si tratta di una mostra itinerante in quanto i quadri in questione verranno riproposti in occasione di altri due importanti appuntamenti musicali che animeranno le estati marchigiane: il Fano Jazz by the Sea, che si terrà dal 22 al 28 luglio ed il Corinaldo Jazz, in programma dal 4 al 10 agosto. “Biblioteche ecclesiastiche e internet per una nuova evangelizzazione” è il tema del convegno di studi che si è aperto l'11 giugno, a Roma in occasione del 35° anniversario di fondazione dell’Associazione bibliotecari ecclesiastici italiani (Abei). Il patrimonio di testi, libri, incunaboli, manoscritti, raccolti nelle oltre 5.000 biblioteche cattoliche in Italia è enorme. Nel sito www.abei. it l’associazione propone un elenco in continua evoluzione e aggiornamento nel quale compaiono biblioteche parrocchiali, diocesane, di associazioni, ordini, congregazioni, movimenti, centri culturali ecc., con l’indicazione del numero dei volumi presenti, i dati generali, l’accesso e così via. L’Abei sta anche conducendo un censimento della storia e consistenza dei periodici di istituti religiosi che ha già permesso di censire oltre 6mila titoli, anche questo dato in continua evoluzione. L’associazione propone nel corso dell’anno varie iniziative culturali e formative, tra cui corsi di formazione per bibliotecari, la redazione di strumenti di lavoro (l’Annuario delle biblioteche ecclesiastiche italiane, liste di autorità in campo religioso riguardante le realtà della Chiesa cattolica quali Bibbia, Papi, Curia Romana, ordini religiosi…), il “Bollettino d’informazione” che pubblica notizie sulle attività e sulla storia delle biblioteche ecclesiastiche e si pone come strumento di collegamento nel mondo bibliotecario, in particolare condividendo liste di volumi e riviste per facilitare gli scambi tra i vari aderenti. Per cogliere il significato del convegno su biblioteche e rete internet, abbiamo posto alcune domande al presidente dell’Abei, monsignor Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale. Mons. Pennisi, che potenziale vede nelle biblioteche ecclesiastiche dal punto di vista culturale e pastorale? Certamente il potenziale delle nostre biblioteche è enorme, sia per la cultura, sia per l’evangelizzazione. Oltre che per la disponibilità in sé di preziosi e rarissimi volumi, ad esempio con la presentazione di mostre che possono incuriosire soprattutto i giovani a rapportarsi al libro. E poi oggi anche attraverso la Rete, cui abbiamo deciso di dedicare questo convegno. Il fatto che ormai molte biblioteche sono in Rete, e che mettono a disposizione sia il catalogo come anche dei libri in versione informatica, può rappresentare una strada per l’accesso a questi libri fino a poco fa non percorribile se non da pochissime persone, in genere studiosi e cultori della materia. Senza contare che molti fedeli laici cristiani, grazie al potenziamento e arricchimento delle biblioteche ecclesiastiche, possono approfondire la propria fede ponendosi in dialogo con la cultura contemporanea. E questo, sia approfondendo la Sacra Scrittura e le più recenti elaborazioni della teologia, sia tramite occasioni in cui sviluppare nuove forme di dialogo con la cultura contemporanea”. Qual è il livello di utilizzo delle biblioteche ecclesiastiche attualmente? Per lo più vi accedono religiosi, studiosi e specialisti o anche persone comuni? Ci sono alcune biblioteche specializzate, come quelle delle Facoltà ecclesiastiche, che in genere sono frequentate soprattutto dagli studenti delle stesse Facoltà come anche da studenti delle Università civili che compiono studi o approfondimenti di tipo religioso. Invece per quanto riguarda le biblioteche parrocchiali, che hanno caratteristiche più ‘popolari’, e anche alcune biblioteche diocesane, esse svolgono un servizio utilissimo per un pubblico molto più vasto. Per esempio posso citare quella di Trapani che è diocesana e che ha un reparto per i ragazzi. Molti vanno in biblioteca a fare le proprie ricerche. Così il fatto che la biblioteca diocesana o parrocchiale metta a disposizione non solo dei libri ma anche materiale che sia utile per queste ricerche serve per allargare a un pubblico molto più vasto la consultazione dei libri religiosi che vi sono conservati. Internet alla lunga danneggerà le biblioteche oppure ne potenzierà l’uso? La Rete, come ogni strumento, è ‘ambiguo’. Può essere usata bene, oppure male. Io sono ottimista, penso che potrà potenziare l’uso dei libri, anche se obiettivamente c’è il rischio che alcune persone pensino che con la Rete non ci sia più bisogno di consultare i libri, allontanandosi da essi. Invece, guardando alla Rete da un’altra prospettiva, un suo corretto impiego potrebbe e dovrebbe stimolare la conservazione informatica degli stessi volumi facilitandone quindi l’utilizzo allargato a un’utenza più vasta. a cura di Luigi Crimella spettacolo la voce misena 20 giugno 2013 13 il taccuino Senigallia - Asta per un ecografo OndaLibera e Vip Claun Ciofega insieme per il reparto di Pediatria di Senigallia. Asta di beneficenza online ed un conto corrente per partecipare alla raccolta fondi per acquistare un ecografo mobile per un valore stimato di 25.500 euro. www.lanciodelmadon.it Corinaldo - Visite guidate “Per le antiche vie. Visite guidate” è il prossimo in programma, e rientra nel progetto appena presentato Corinaldo Cittàpalcoscenico”. Dal 25 ne Terre di Frattula saranno presenti, sabato 22 e domenica 23 giugno 2013, a Ripe alla Festa dei Mestieri dedicata all’artigianato, rispondendo in questo modo all’invito di “Frattula viaggiante 2013”, così come è avvenuto per molte altre iniziative e sagre diffuse sul territorio. Terre di Frattula, con le sue eccellenze, non si dedica soltanto a promuovere e valorizzare le proprie tipicità, percorrendo le varie località del territorio, ma sta potenziando pure la vendita diretta in Ripe - Frattula e i mestieri Anche alcune aziende dell’enogastronomia e azienda e l’offerta (stabile) in molti punti comdell’artigianato artistico aderenti all’associazio- merciali e della ristorazione. giugno fino al 16 luglio (compresi martedì 2 e 9 luglio) sarà la volta del centro storico, a cui è dedicata una serie di ben quattro serate. La partenza è fissata dalla fontana situata nel viale dietro Le Monache, da cui si potrà raggiungere e ammirare tutto il fascino inalterato delle mura, il teatro “Goldoni”, la Civica Raccolta d’Arte e alcune chiese. La città suona ovunque per la festa europea Musica per tutti Prende il via la 12° edizione della Festa Europea della musica. E Senigallia si trasforma in città della musica. Un evento dalle grandi dimensioni, un susseguirsi di appuntamenti da far girare la testa. Tutti da ballare e cantare. Da mercoledì 19 fino al venerdì successivo un mare di concerti gratuiti nei luoghi più belli e suggestivi del centro: ogni angolo della nostra Senigallia sarà invasa da un trionfo di note e allegria. 45 i gruppi, tra professionisti e dilettanti (il 70% dei quali sono band locali) nonché le Associazioni locali che partecipano con progetti dedicati o di chiusura delle attività annuali: corali, bande, ballerini e artisti di strada. Tanti gli artisti che si esibiranno in contemporanea sui diversi palchi allestiti in città. Mercoledì i Muiravale Freetown saranno al Foro Annonario, Matteo Fraboni Quartet alla Rocca Roveresca e Frida Neri in viale Carducci. Giovedì sul palco del Foro Annonario salirà Sandro Joyeux mentre la Rocca Roveresca sarà invasa dal tango argentino dell'Ensemble Vuelvo Al Sur, che alterna brani cantati a brani strumentali, e viale Carducci dalle note di Marc Ed. Doppio live venerdì in viale Carducci con il cantautorato senigalliese Giuseppe Tomassini Band e a seguire 'Confluenze Adriatiche: musica dei Balcani' a cura dell'associazione 'NonCantoPerCantare'. Marta Hight & The Froomees e Paulo La Rosa Quartet animeranno rispettivamente il Foro Annonario e la Rocca Roveresca. Ma l'edizione 2013 dell'evento europeo che coinvolge oltre 60 città- nelle Marche: Senigallia, Corinaldo, Ascoli Piceno e Montecassiano propone altri momenti musicali e culturali. Ogni giorno dalle ore 21:30 in piazza Roma si potranno ascoltare i senigalliesi 'Grandi, grossi e.... musicisti”; dalle 21 a 'La Casa della Grancetta' di Montignano è possibile lasciarsi travolgere da una serata musicale (Amy Denio – Threelakes – Post War Dream + Banana Job) organizzata con la collaborazione delle Associazioni Onda Libera e Montimare; e in via Cavour 2 dalle 21 alle 24 è invece possibile visitare 'Le Tele del Jazz', la mostra personale di Elisa Berardinelli dedicata a musicisti e cantanti del mondo jazz. Infine la danza, in tutte le sue forme, sarà protagonista in piazza del Duca a partire dalle 21:30. Mercoledi la scena è occupata dalla danza orientale di Monica Leghissa e Bruna Scatagli; giovedì la 'Compagnia del Solstizio Mediterraneo' si esibirà in 'Pizzica Barocca- musica e danze delle Terre del Sud' e venerdì gran finale con lo spettacolo di danza orientale 'I Love Bellydance'. Prima però il palco di Piazza del Duca sarà invaso dai colori dei dipinti e delle performance di Massimo Nesti (ore 18) e dal Zumba Fitness (ore 20:30). Per tutte le orecchie, per tutte le età. Gioia per gli occhi, sinergia perfetta di ritmo e colore. Di certo la noia farà fatica a trovare spazio! S.F. La farsa deride il potere Happening di fine anno degli allievi del Centro teatrale senigalliese, 28 e 29 giugno ore 19.00, Piazza Garibaldi, 1 Senigallia In ogni periodo storico, dall’antichità fino all’oggi, da Aristofane a Dario Fo, passando per Plauto, Ruzante, Molière e i De Filippo, la Farsa è stata la palestra dove gli attori comici e i futuri commediografi si sono allenati e formati. Tema delle farse è sempre l’umanità reale con i suoi istinti, le sue contraddizioni, i suoi bisogni di “pane amore e fantasia”, i suoi vizi e la sua vita quotidiana intrisa di fatica e ostacoli per “sbarcare il lunario”, ma fatta anche di slanci di liberazione… Sì, slanci costantemente bastonati dal potere che, però, arriva sempre dopo il suo essere stato ridicolizzato. Per questo il potere sarà sempre “cuntent’ e cojonat’” e gli esseri umani continueranno a coltivare la speranza. Quale miglior argomento di studio e di creazione della farsa per imparare il mestiere del teatro comico e parlare del nostro presente? Interpreti: Agnese Barucca, Emanuele Burchianelli, Simona Venafro, Moreno Badei, Laura Manfredi, Gabriele Centurelli, Stefania Vagnoni, Laura Pettinelli, Paola Candi, Fabiana Moroni. Regia: David Anzalone. Dal 22 al 29 giugno radio2 Rai sbarca in città Il Caterraduno! Tutto è pronto. In radio il tormentone è già cominciato da settimane: il caterRaduno è a Senigallia. La troupe al completo, quelle voci che ormai hanno un volto familiare, quasi caro, sbarcherà per la 15 edizione. L‘ottava volta per la nostra città. L’ottava meraviglia. Li abbiamo conosciuti e ne abbiamo sperimentato la simpatia, la sottile ironia. E una profonda umanità. Sono loro, quelli di Caterpillar AM che la mattina su Radio Due ci danno il buongiorno, sono quelli di Caterpillar che alla sera ci fanno compagnia mentre torniamo a casa dal lavoro. O che ci stuzzicano idee e suggestioni mentre mettiamo su la cena. Ci piace raccontarli così. Noi che abbiamo una Radio, la nostra Radio Duomo in Blu, noi che sappiamo la fatica della programmazione. Noi che li guardiamo con ammirazione e stima. Professionisti prima di tutti. Ma anche e soprattutto conduttori di buone notizie, parlatori di impegno sociale, affabulatori di vite quotidiane. Dal 22 al 29 giugno un susseguirsi ritmatissimo di incontri, concerti, spettacoli e dal lunedì al venerdì le due trasmissioni in diretta: alle ore 10 CaterpillarAM 'on air' dalla spiaggia libera, alle ore 18 Caterpillar live in piazza Roma. Sabato 29 come di consueto l'Asta della Legalità per Libera, alle ore 17 in piazza Roma e gran finale a mezzanotte in piazza Del Duca con Stefano Bollani, la Banda Osiris e i Pennabilli Social Club. Ormai più che una festa un vero e proprio festival . Ecco alcuni accenni di programma: l’inaugurazione sabato mattina, il 22 in piazza Roma con lo staff al completo: Massimo Cirri, Filippo Solibello, Natasha Lusenti, Cinzia Poli, Sara Zambotti, Marco Ardemagni e Paolo Maggioni. Ma non dimentichiamo coloro che lavorano dietro le quinte: Luca Camisasca, Lisa Tropea, Filippo Rossi, Sabina Cortese, per citarne alcuni. Gli storici. Quelli che Senigallia ormai la conoscono bene e l’hanno amata fina dalla “prima volta”.Tutte le serate sono gratuite ad eccezione dello spettacolo di martedì 25 al Teatro La Fenice di Ascanio Celestini, “I Discorsi Alla Nazione”: ma il costo del biglietto è irrisorio, 5 euro e l’ incasso sarà interamente devoluto a Libera. Il programma di questa 15 edizione è davvero Extra Large: date, orari: anche i luoghi sono nuovi e tutti da scoprire. Come il cortile della Rocca Roveresca o l’interno dell’Area Arceologica sotto il teatro La Fenice. Vi segnaliamo la curiosa presentazione del libro di Marco Ardemagni: in soli nove minuti ci presenterà il suo “Ininterrottamente Inter - entomologia di un’epopea”. Sempre originale e mai banale. Per venerdì 28 sono previsti due concerti, al Foro Annonario con Max Gazzè alle 22 e in piazza Del Duca a mezzanotte con Stefano Bollani in piano solo; entrambi trasmessi in diretta su Radio 2 RAI. Sabato 29 il gran finale alle ore 11.00 al teatro La Fenice con la Presidente della camera dei Deputati Laura Boldrni; l'Asta per Libera alle 17 in piazza Roma, i concerto di Malika Ayane alle 22 al Foro Annonario (in diretta su Radio 2 RAI) e il caos organizzato della mezzanotte con la Banda Osiris, Stefano Bollani, Antonio Di Bella e i Pennabilli Social Club. Che dire? Bentornati! Impossibile non citare Finardi che nel ’76 cantava: “amo la radio perché libera la mente, entra nelle case e ci parla direttamente, e se una radio è libera, ma libera veramente, mi piace ancor di più perché libera la mente”. Eccola. La radio che entra in città. La nostra. E naturalmente buon bel divertimento a tutti. Silvia Fabri 14 sport la voce misena 20 giugno 2013 Tennistavolo Senigallia: un ottimo bilancio di fine stagione sport La stagione del tennistavolo agonistico sta volgendo al termine con i campionati italiani di categoria e veterani che si svolgeranno a Riva del Garda in diverse date entro fine mese. Il Comitato Regionale Marche ha diramato il comunicato ufficiale con l'omologazione di tutti i campionati di competenza che si sono svolti durante il corso dell'anno. E quindi è il momento di fare una sintesi della stagione ed il Tennistavolo Senigallia ne esce con soddisfazione raddoppiando (da 5 a 10) le manifestazione che l'hanno vista primeggiare. In testa c'è sempre Juvenes di San Ma- rino ma le distanze si stanno accorciando. Nei "trofei" il TT.Senigallia vince la 39° edizione del SuperPremio per Società con 193 punti (contro gli 85 di San Marino). Come dice il nome stesso, si tratta di un trofeo importante, la sintesi in un certo senso dell'intera attività regionale. Situazione invertita invece nella 24° edizione del Grand Prix Giovanile vinto per una incollatura da San Marino proprio sul TT.Senigallia (233,5 a 212,0). Sommando i due punteggi la scuola di Pettinelli risulterebbe largamente però in testa. Nella Coppa Marche 1° TT.Senigallia e 2° San Marino e così via per parecchie competizioni, con i senigalliesi più forti con i più piccoli e San Marino nei più grandicelli. Le due società sono accomunate da una identica filosofia maturata ai tempi in cui Pettinelli era CT della nazionale del Titano e Stefanelli (ora tecnico dei sammarinesi) era un suo allievo. Dopo i campionati italiani un po' di meritato riposo ma il Centro Olimpico non chiude i battenti perché inizia la stagione estiva che potrebbe essere animata dal soggiorno mare-pingpong nella nostra città di un campione mondiale straordinario. Niente di nuovo in casa Vigor, per ora, soltanto voci rimaste tali Le tante trattative in corso Giorni frenetici per garantire un futuro Il tempo stringe e la situazione vigorina si fa sempre più critica, anche se da qualche parte si mormora che qualcosa si muove. Scartata l’ipotesi di agganciare qualche imprenditore senigalliese o di fuori Senigallia per l’eventuale trasferimento della gestione della prima squadra e della Juniores, si dice che la dirigenza – nella persona del presidente Valentino Mandolini – abbia preso contatto con un personaggio vicino a Senigallia, col quale tenterà di imbastire una trattativa. Chi sia questo nuovo personaggio che si af- Sport e cibo Il 5 giugno si sono conclusi i tre incontri che il presidente della Polisportiva Senigallia, Stefano Pompei, ha organizzato con la dott.ssa Giovanna Bianchelli, psicologa-psicoterapeuta, sul tema dell’adolescenza, dello sport e dell’alimentazione. Grande è stata la partecipazione dei genitori e degli atleti che sono stati coinvolti dalla dott.ssa Bianchelli attraverso un confronto sulle varie problematiche legate alla fase adolescenziale, con particolare riferimento ai disturbi del comportamento alimentare che possono verificarsi. Tante sono state le domande dei genitori, preoccupati delle varie difficoltà che i ragazzi possono incontrare in questa delicata fase di crescita. Anche gli atleti, in modo particolare le ragazze, hanno posto domande e spunti di riflessione alla dott.ssa Bianchelli, la quale con molta esperienza ha dato loro dei messaggi utili per affrontare serenamente l’adolescenza e le diverse forme di disagio. Il presidente Pompei, molto sensibile a questi problemi ed alla serenità degli atleti che frequentano la Polisportiva, è rimasto molto soddisfatto di questa collaborazione, sottolineando ai genitori il messaggio di quanto lo sport sia fondamentale per la crescita dei loro figli. Roller da premio Il pattinaggio senigalliese continua a vincere (vedi foto)! La squadra, composta in ordine alfabetico da Agnese Marchetti, Chiara Mesturini, Linda faccia nella sfera vigorina non è dato sapere. Si parlava recentemente del presidente del Marzocca, Cerioni, che però ha seccamente smentito anche un solo contatto. Allora a che punto è la situazione attuale viene chiesto al responsabile della Vigor, Mandolini, che così risponde: “Che ci sia una trattativa in corso è vero, però che tutto sia già risolto non è il caso di parlarne. Troppe le trattative effettuatte in questo periodo tutte andate a vuoto, ora le basi per lavorare ci sono, ma non è detto che tutto venga risolto nel breve tempo. I prossimi giorni saranno decisivi circa il raggiungimento di un accordo, ma – come ripeto – tutto è ancora nel vago. La persona con cui abbiamo intrapreso questa trattativa Rossi e Valentina Arthemalle, si presentava all’ultima gara prevista nel programma dei Campionati Italiani disputatisi a Bellusco (MB) dal 6 all’8 giugno con 4 atlete sedicenni, Junior del 1° anno di categoria, ed era chiamata a competere con le squadre più blasonate d’Italia, tutte composte da almeno 1 o 2 atlete della categoria Senior (maggiore di almeno 5 anni) ed alcune con campionesse mondiali nelle proprie fila. Le quattro “ragazzine terribili”, però, già nella gara di qualifica avevano fatto registrare il miglior tempo, stupendo il pubblico in quanto considerate fino a quel momento assolute outsider. Nella finale poi – anche grazie ad una perfetta tattica di gara impostata dall’allenatore Mauro Guenci – senza alcun timore reverenziale nei confronti delle avversarie più accreditate, le giovani atlete senigalliesi si sono battute in ogni cambio come veri e propri leoni – resistendo ad ogni attacco delle avversarie e senza mai cedere alla fatica che inesorabilmente si faceva sentire, arrivando al traguardo dei 3000 metri a squadre in prima posizione, davanti a tutti ed aggiudicandosi così l’oro tricolore. Facile immaginare il misto di sorpresa e di entusiasmo che questa vittoria ha scatenato sugli spalti e negli animi dei circa 2000 fortunati spettatori che hanno potuto assistere a questa strabiliante impresa sportiva. La vittoria della squadra femminile è stata il suggello di tre giorni di gare, durante le quali tutti gli atleti del Team Roller hanno saputo distinguersi aggiudicandosi sempre la partecipazione alle semifinali o alle finali delle varie specialità disputate. G.M. non è nuova per la Vigor, anzi era già stata contattata in precedenza, intavolando un discorso in cui non solo lo stesso ma anche altri personaggi a lui vicini avrebbero partecipato a questo “pour parler”. Sono fiducioso che queste trattative messe in atto in questa settimana abbiano esito positivo nella prossima; però fin d’ora posso dire che difficilmente si giungerà ad un trasferimento della gestione della Società”. Come dire che tutto rimarrà nelle mani degli attuali dirigenti, se pur supportati da questo - per ora - fantomatico gruppo. Come sempre, Mandolini – pur travagliato da questa situazione che si trascina ormai da anni – rimane fiducioso che alla fine qualcosa si muoverà, anche per- ché le scadenze si avvicinano sempre più: vedi l’iscrizione al Campionato Regionale d’Eccellenza, la nomina del nuovo o vecchio tecnico, la composizione della squadra. Temi che ancora non si pongono ma che quanto prima dovranno essere risolti. Il presidente del Panathlon, dott.Paolo Pizzi, ex segretario generale e direttore amministrativo vigorio negli anni 1985-1995, ha scritto una lettera sull’attuale situazione rossoblù che noi condensiamo nell’ultima parte: “Ognuno ha la possibilità di tentare di salvare un pezzo di storia della città”. Come dire: “tutti si devono far carico di questa realtà cittadina”. Giancarlo Mazzotti CICLISMO San Giorgio solare Dopo i due rinvii a causa del maltempo, si disputa in una giornata solare il 9° Trofeo San Giorgio, valido quale tappa del Giro delle Marche amatoriale, del Trofeo Scalatore e dell’Autoselli Challenge. Viene dunque finalmente premiata la Sangiorgese guidata da Ulisse Barattini con il supporto di Marco Petrolati e degli instancabili colleghi ciclofili. Ad aprire la carovana sono le ammiraglie ‘autoselliane’, sulla prima delle quali c’è l’atleta-mecenate Aldesino Carletti, che prudenzialmente si impone di non gareg- giare su un tracciato particolarmente ostico, per non compromettere il completo recupero dopo la caduta in sella e la conseguente frattura del braccio. Patrocina il Comune di San Giorgio. Nel cospicuo montepremi, spiccano il Trofeo Trans Bar, la Coppa Sa.Ti.Se. e la Targa Autotrasporti Barattini. La prima corsa (58 sui pedali) è riservata ai gentlemen ed ai supergentlemen. Al suono della campana, il romagnolo Arnoldo Antonini lancia l’offensiva, si aggiudica l’Intergiro e si invola, presto raggiunto da Mirco Grossi e dal titolatissimo sanmarinese ex iridato Mario Ceccaroni (simpatico “Bistecca”). E’ quest’ultimo (con la gloriosa casacca della Santarcangiolese) a tagliare da padrone allo sprint il traguardo nella centralissima piazza Garibaldi, aggiudicandosi per la terza volta in nove anni il successo assoluto. Lo seguono Antonini e Grossi. Quarto chiude Pierotti su Mignani. L’oro dei gentlemen seconda serie è appannaggio di Davide Doninini (Air Santarcangelo). La parallela gara dei supergentlemen è movimentata dall’inesauribile “Saetta dell’Adriatico”, il campione marchigiano Carlo Dolci (suo il traguardo volante), che passa il testimone a Delio Fiori (supergentleman B), incontenibile fino all’arrivo per i colori del Pedale Bellariese. Il primato dei supergentlemen A viene conquistato da Valerio Fiorini (Vitri Frigo – Montecchio). La seconda corsa (65 al via) allinea cadetti, juniores, seniores (primo blocco agonistico) e veterani. Il senior prima serie Davide Tonucci (club 5311 – Calcinelli) infila l’Intergiro e fa coppia con il quotato pari-categoria umbro Gregory Bianchi fino alla chiusura, che premia il più veloce alfiere del Team Saccarelli. Bronzo open al migliore dei cadetti Marco Macci (Vitri Frigo – Montecchio). La kermesse dei veterani sceglie Giuseppe Uguccioni (MondoBici Fermignano) quale leader intermedio (suo il TV) e Davide Bagnara (G.C. Borello) quale mattatore finale. Umberto Martinelli Foto: Miss Maddalena, il leader Ceccaroni tra miss Maddalenna e patron Barattini penultima la voce misena 20 giugno 2013 asteriski 15 *** * Papa Francesco... rivoluzionario Anche qui a Roma c’è tanta gente che vive senza speranza, che crede di trovare la felicità nella droga, nell’alcol, nel gioco d’azzardo, nella sessualità senza regole, ma si trovano sempre delusi. Quante persone senza speranza!”. “Pensate anche ai giovani, che spesso non trovano senso alla vita… Noi dobbiamo offrire la speranza cristiana con la nostra testimonianza, la nostra gioia”. Nell’incontro con la Diocesi di Roma, il 16 giugno, con oltre 15 mila fedeli, lancia questo messaggio: “Il cristiano deve essere rivoluzionario perché la Grazia che il Padre ci dà attraverso suo Figlio fa di noi dei rivoluzionari perché cambia il cuore. Tutti siamo peccatori, ma la Grazia ci fa sentire che il Signore ci perdona e ci dà un cuore nuovo. Un cuore che ama, che soffre con gli altri. L’amore è la più grande * G8 irlandese forza di trasformazione della società perché an- Molte chiacchiere. Saluti. Proposte. Obama spinnulla le distanze tra noi, ci fa sentire vicini… ge sul libero scambio: con milioni di posti per i giovani; invita Letta negli USA e appoggia la forze anti-Assad in Siria, ma Putin “frena” e intanto si muore. * Governo del fare Finalmente il Governo ha deciso: “Fare!”. La prima casa non sarà pignorabile. Le bollette Enel saranno meno care. Ci saranno crediti agevolati e bonus per le aziende; c’è lo sblocco dei cantieri; la burocrazia sarà snellita. “Senza fare debiti” grida Letta e lo ripete come un mantra orientale. a cura di G. Cionchi 23 giugno 2013 - XII domenica del tempo ordinario Identikit del Cristo Parola di Dio Zc 12,10-11;13,1 Salmo 62 Gal 3,26-29 Lc 9,18-24 Prima o poi la domanda fondamentale doveva venire fuori: ma chi è questo Gesù Nazareno? Chi sei, Nazareno? Chi sei, per me? Senza risposte automatiche, a tavolino, finte, solo io e te, guardandoci negli occhi. Chi sei, Nazareno? Non dieci anni fa, o quand'ero giovane ed entusiasta, chi sei per me, oggi, ora? Tra ieri e oggi, milioni di persone si raduneranno per ascoltare la tua Parola, per celebrare, in obbedienza al tuo comando, la cena che ti rende presente nel segno del pane e del vino. Chi sei, Nazareno? Ciò non accade per Garibaldi, o per Napoleone. Accade per un oscuro falegname di Nazareth, ebreo marginale, perso nei meandri della storia, la cui presenza viene ancora professata da milioni di persone diverse, eppure affascinate e rese discepole dalla testimonianza di coloro che dicono averlo incontrato. Si parla, spesso, del Nazareno e dei suoi discepoli. Appena l'attenzione cala, ecco un qualche evento che lo riporta alla ribalta: una scoperta archeologica che conferma o smentisce la versione ufficiale della vita di Gesù (ricorrono a ciclo periodico, boiate incluse), un qualche evento drammatico che ci riporta alla mente la la parola a... arrivati in redazione Sguardo triste Gentile redazione, ascoltando quotidianamente le notizie dal nostro 'bel' Paese, corro il rischio di lasciarmi andare a pensieri un po' tristi. Da tempo c'è qulcosa d'irrimediabilmente guasto nella percezione del senso di comunità, in quella storica capacità di generosa solidarietà e sentimento di empatia che non troppo tempo fa caratterizzava le società, gli individui. L'alienazione del sistema, riconducibile anche a quella costante ossessione di sentirsi vivi solo se collegati al mondo virtuale della rete, a un telefonino, a un videogioco, a un pc, a un iphone o a ipad, ma poi quasi assenti nella capacità di prestare attenzione all'altro: all'ascolto, alla compassione, all'amore, alla cura e all'attenzione, ma con la partecipazione attiva del corpo, delle emozioni, mettersi in gioco e adoperarsi per soccorrere chi è in difficoltà. Chi è rimasto al margine, chi ci sta urlando aiuto. Distratti, smarriti, assorbiti da mille stimoli, stiamo perdendo sempre più quel sentimento di essere parti di una società, arricchendola e alimentadola,facendola crescere, sviluppare. Siamo quasi sempre immersi nei nostri gioielli hi-tech mentre ci muoviamo nelle metropolitane e sui mezzi, non guardiamo più, non ascoltiamo, siamo insofferenti se qualcuno ci distrae dal nostro universo solitario. E così accade l'impensabile, l'indicibile, che qualcuno uccida e ferisca passanti a caso nella quasi totale indifferenza, che padri troppo stres- sati dimentichino gli adorati figli in macchine trasformate in forni, che bagnanti indifferenti a pochi metri da un corpo freddo e senza più vita continuino a baciarsi, a giocare nel letargo della coscienza. Michele Bramucci fatica della testimonianza pagata da alcuni con la vita, qualche audace opera propagandistica sempre alla ricerca del Gesù "alterantivo", quello nascosto dalla Chiesa... Gesù fa discutere, schierare, accende gli animi, ognuno, un poco, si sente di difenderlo, di proteggerlo, di capirlo, di interpretarlo. Credenti o non credenti, quest'uomo che paga con la vita la sua coerenza e la sua non-violenza ancora scuote e interroga. Chi sei, davvero, Nazareno? Un grande uomo della storia divinizzato dai propri discepoli? Un profeta sopravvalutato, un anarchico inquadrato dalla storiografia ufficiale? Nessuno potrà mai possederti in pienezza, nessuno afferrarti con verità, nessuno dare di te una visione definitiva, neppure la comunità dei tuoi discepoli, che pure ne conserva fedelmente la Parola e che, sempre, apre il cuore alla comprensione del Mistero della sua presenza per farla risuonare lungo la Storia in attesa del suo ritorno. Eppure, alla fine, la domanda arriva, diretta, senza scantonamenti: "Lascia stare cosa ne pensa la gente. Chi sono, io per te?" Cuore a cuore, nudi davanti alla nostra coscienza, disarmati dai tanti pregiudizi nei confronti della Chiesa e di Cristo, con cui il nostro tollerante mondo ci riempie la testa, chi è per me il Nazareno? Compagno? Amico? Dio? Maestro? Nostalgia? Ricerca? Rabbia? Pietro risponde, con forza e decisione, osando dire ciò che gli altri discepoli neppure hanno il coraggio di pensare: "Tu sei il Cristo", cioè l'atteso, l'inviato da Dio, il consacrato, il Messia atteso con passione da Israele. Ma Pietro ancora non sa cosa lo aspetta. Gesù lo ammonisce: sì, lui è l'atteso, lo svelatore di Dio, il raccontatore del suo volto. E il volto di Dio, che Gesù conosce bene, perché lui e il Padre sono una cosa sola, è così diverso da quello che Pietro (e noi) ci saremmo aspettati. Non un Dio forte che mostra i bicipiti. Un Dio schivo e amorevole, timido, quasi. Un Dio nascosto che vuole essere amato perciò che è, non per ciò che dà. Un Dio che vale la pena di seguire, talmente bello da dimenticarsi di sé, pur di conoscerlo. Un Dio che vale la pena di conoscere al costo di perdere ogni cosa, un Dio che è più di ogni affetto, più di ogni gioia, più della più grande cosa che possiamo possedere. Un Dio che vale la pena di conoscere, anche a costo di perdere la faccia. Perdere la faccia per lui, svergognarsi, così come la vergogna più grande per il mondo antico era essere crocifissi, nudi, ostesi al pubblico ludibrio, la più temuta e odiata forma di umiliazione che i romani, tra gli altri, infliggevano come somma punizione. Fino a che, dice Gesù, non ci saremo appassionati di Lui al punto da poter perdere la faccia, al punto da essere con-crocifissi con lui, avremo ancora uno spazio di crescita nella nostra consapevolezza della sua vera identità. inbreve Monterado Basket in piazza Ritorna anche quest'anno e ormai alla 4a edizione il torneo di basket Summer League Maior "Città di Senigallia" che si svolgerà dal 3 al 7 Luglio nel Piazzale della Libertà, con la cornice della famosa Rotonda. Una manifestazione di grande caratura che cresce anno dopo anno per la qualità del torneo stesso, per la partecipazione di turisti e appassionati e, naturalmente, per il luogo di prestigio in cui si svolge. L'evento, patrocinato dal Comune di Senigallia, organizzato dal solito gruppo di amici appassionati vedrà radunarsi cestisti, giocatori di basket da tutte le parti della regione Marche e non solo. Il torneo continuerà anche quest'anno a dare spazio a giovani proponendo le categorie under 15 e un der 13 ( nati fino al 1998 per la prima categoria e nel 2000 per la seconda), oltre a quella senior e, altra novità, a un circuito master, una categoria nata dall'esperienza internazionale della nazionale italiana over 40 che ha portato alla formazione di squadre, con componenti della suddetta nazionale e con cestisti dal passato cestistico importante. Per iscriversi : http://www.evimax.it/summerleague e seguire le istruzioni. di Paolo Curtaz Il giorno in cui il Signore Gesù si regala ai suoi piccoli amici. Prima Comunione di Monterado del 26 maggio 2013, con i Comunicati e le loro famiglie (da sinistra): Chiara, Giovanni, Jacopo, Maja, Maria Anna, Martina, Stefano. Una bellissima giornata per tutti. Folklore marchigiano Decine di appuntamenti in tutte le province caratterizzano il cartellone 2013 dell'Ugfm, l'Unione gruppi folklorici marchigiani. Punta di diamante del programma i 10 festival nazionali e internazionali del folklore, con 15 gruppi italiani e 25 formazioni intercontinentali, per un totale di 1300 artisti, 30 comuni coinvolti, 500 volontari. Il cartellone estivo si aprirà il 22 giugno a Monteleone di Fermo, con il Festival del Saltarello Marchigiano. L'attore romano Maurizio Mattioli il 23 giugno sarà a Belvedere Ostrense, ospite della serata promossa dal gruppo “La Raganella”. Dal 28 luglio al 25 agosto si svolgeranno i festival del folklore che faranno tappa a Cupramontana, Matelica, San Ginesio, Castelraimondo, Campocavallo di Osimo, Apiro e Macerata. A breve sarà attivo anche il nuovo portale monotematico dedicato al folklore e ideato da Paolo De Angelis, www. youfolklore.it, un contenitore di contributi audio e video su musica, danze popolari, artigianato, teatro, prodotti tipici. redazione@voce misena.it www.vocemisena.it P.zza Garibaldi, 3 - 60019 Senigallia Tel. 071 64578 Fax: 071 7914132 Settimanale della Diocesi di Senigallia Proprietà: Fondazione Gabbiano, Piazza Garibaldi 3 - Senigallia. Direttore editoriale: Gesualdo Purziani Direttore responsabile: Giuseppe Cionchi. Hanno scritto questo numero: Laura Mandolini, Giancarlo Mazzotti, Alessandro Berluti, Umberto Martinelli, Leonardo Pasqualini, Ilario Taus, Giulia Torbidoni. Stampa: Galeati Industrie Grafiche S.p.A. 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SENIGALLIA – ORARIO SANTE MESSE dal 16 GIUGNO al 1° SETTEMBRE 2013 (compreso) FESTIVO 7,30: Cattedrale, Portone; 8,00: Porto, Cristo Redentore, Ciarnin, S.M.Goretti, Cesano, Scapezzano, Vallone, Montignano; 8,30: S.Martino, Pace, Marzocca, S.Silvestro; 9,00: Cattedrale, Portone, Cesanella, Palazzolo, Villa Torlonia, Borgo Bicchia, Grazie; 9,30: Porto, Montignano (Castellaro); 9,45: Cannella; 10,00: Getsemani (Hotel Palace), Marzocca, S.Silvestro, Filetto, Bettolelle; 10,15: Cesano, Opera Pia; 10,30: Cattedrale, Pace; 11,00: Portone, S.Martino, Grazie, S.M.Goretti, Scapezzano, Cristo Redentore, Roncitelli, Montignano; 11,15: Ciarnin, Benedettine, S.Angelo, Vallone; 11,45: Cattedrale; 17,00: Croce; 18,00: Cattedrale, Grazie, Marzocca; 18,30: Porto, S.Martino, Pace, S.M.Goretti; 19,00: Marzocca (Forcella); 19,15 Portone, Cesanella; 19,45: Getsemani (Hotel Palace); 21,30: S.M.Goretti. PRE-FESTIVO – 16,00: Casa Protetta, Opera Pia; 17,00: Ospedale, Borgo Passera; 18,00: Cattedrale, S.M.Goretti, Grazie, Marzocca, Vallone; 18,30: Porto, S.Martino, Pace, Ciarnin, Cristo Redentore, Scapezzano, Roncitelli; 19,00: Portone, S.M.Goretti, S.Silvestro, S.Angelo, Montignano; 19,15: Cesanella; 19,30: Bettolelle; 21,00: Cesano (suore); 21,15 Portone; 21,30: Pace, S.M.Goretti. FERIALE 7,15 Benedettine; 7,30: Porto, S.Martino, Villa Torlonia, Palazzolo; 8,00: Cattedrale, Pace, Cesanella; 9,00: Cattedrale (giovedì), Portone; 9,15: Opera Pia; 10,30: Croce; 16,00: Opera Pia; 17,30: Ospedale (3° piano); 18,00: Cattedrale, Grazie, S.M.Goretti, Marzocca, Vallone. 18,30: Pace, S.Martino, Cesano (suore), Cristo R., Scapezzano, Ciarnin (martedì e giovedì), Roncitelli (martedì e giovedì); 19,00: Portone, S.M.Goretti, Montignano, S.Angelo.