Newsletter Agosto 2014
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Newsletter Agosto 2014
Opus Christi Salvatoris Mundi OPUS CHRISTI SALVATORIS MUNDI Newsletter Anno 2 Numero 8, Agosto 2014 MISSIONARI SERVI DEI POVERI DEL TERZO MONDO Intenzione missionaria di Agosto: Perché i cristiani in Oceania annuncino con gioia la fede a tutte le popolazioni del Continente. Intenzione affidata dal Santo Padre all’Apostolato della Preghiera. La parola al magistero • Sommario: • La parola al magistero......................................1 • Notizie dalla Chiesa…………………….…….2 • La luce del nostro carisma………………........3 dell’esortazione EVANGELII GAUDIUM più relazionati con • Notizie dalle case ed appuntamenti………...4 il nostro carisma. • Impegno missionario del mese…………........4 Continuiamo la presentazione di alcuni passaggi (…) 196. A volte siamo duri di cuore e di mente, ci dimentichiamo, ci divertiamo, ci estasiamo con le potevano permettersi di pagare un agnello (cfr Lc 2,24; immense possibilità di consumo e di distrazione che Lv 5,7); è cresciuto in una casa di semplici lavoratori e offre questa società. Così si produce una specie di ha lavorato con le sue mani per guadagnarsi il pane. alienazione che ci colpisce tutti, poiché «è alienata una Quando iniziò ad annunciare il Regno, lo seguivano società che, nelle sue forme di organizzazione sociale, folle di diseredati, e così manifestò quello che Egli di produzione e di consumo, rende più difficile la stesso aveva detto: «Lo Spirito del Signore è sopra di realizzazione di questa donazione e la formazione di me; perché mi ha consacrato con l’unzione e mi ha quella solidarietà interumana ».162 mandato a portare ai poveri il lieto annuncio» (Lc 4,18). A quelli che erano gravati dal dolore, oppressi dalla Il posto privilegiato dei poveri nel Popolo di Dio povertà, assicurò che Dio li portava al centro del suo cuore: «Beati voi, poveri, perché vostro è il Regno di 197. Nel cuore di Dio c’è un posto preferenziale per Dio» (Lc 6,20); e con essi si identificò: « Ho avuto fame i poveri, tanto che Egli stesso « si fece povero » (2 Cor e mi avete dato da mangiare», insegnando che la 8,9). Tutto il cammino della nostra redenzione è misericordia verso di loro è la chiave del cielo (cfr Mt segnato dai poveri. Questa salvezza è giunta a noi 25,35s). attraverso il “sì” di una umile ragazza di un piccolo paese sperduto nella periferia di un grande impero. Il 162 Giovanni Paolo II, Lett. enc. Centesimus annus (1991), 41. Salvatore è nato in un presepe, tra gli animali, come accadeva per i figli dei più poveri; è stato presentato al (continua). Tempio con due piccioni, l’offerta di coloro che non 1 Opus Christi Salvatoris Mundi quella parola ferma che richiamava quelli che erano i Notizie dalla Chiesa valori assoluti: Dio e l’uomo e quella che è la verità sia di Dio che dell’uomo. D. - Abbiamo appena vissuto le canonizzazioni di altri due papi e il Concilio è un grande evento che lega Paolo VI a Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II … R. – Sono le canonizzazioni dei pontefici che hanno Intervista al Postulatore della Causa fatto e hanno vissuto il Concilio cercando di attuare i di Beatificazione di Papa Paolo VI. dettami conciliari; un Concilio pastorale che è entrato in dialogo con il mondo contemporaneo e con la Avvicinandoci alla prossima beatificazione di papa modernità. Credo più che altro possa significare Paolo VI (il 19 di ottobre 2014), presentiamo una sintesi questo: cercare di non dimenticare mai che la Chiesa è dell’intervista rilasciata dal postulatore della causa, una realtà attiva e presente nel mondo contemporaneo, padre Antonio Marrazzo, ad Adriana Masotti, e nella realtà sociale, in tutti gli strati di questa realtà e pubblicata sul bollettino della Radio vaticana (cf. che vuole dialogare con l’uomo... D. - Paolo VI concludeva il Concilio Vaticano II www.radiovaticana.va ) Parlando della sua enciclica Humanae Vitae, “Paolo VI fino alla fine ha detto: Non mi pentirò mai di quello che ho fatto, di quello che ho scritto… Io penso che l’idea di Montini fosse, da un lato, quella di conservare la continuità di quello che era il patrimonio dottrinale della Chiesa; dall’altro lato, cercare di venire incontro a ciò che è il valore della realtà coniugale della famiglia, alle urgenze che si presentavano nel mondo moderno. Ovviamente di fronte a certe cose c’è sempre chi è d’accordo e chi non è d’accordo. Paolo VI era dispiaciuto più che altro, per la violenza di alcune delle risposte che c’erano state. Però, non è stato turbato più di tanto; lui sapeva di seguire quella che era la volontà di Dio in quel momento storico e lo ha fatto. nel ’65 con un’espressione di simpatia immensa nei confronti del mondo moderno. È stato anche definito “l’uomo del dialogo” … R. - Credo che dai suoi scritti questo sia evidente e l’apice lo troviamo nell’Enciclica “Populorum Progressio”, lui amava questo procedere dell’uomo; di un uomo che ha sfruttato, ha usato la sua intelligenza come possibilità condividendo i doni che ha avuto. Il discorso della modernità va letto in quest’ottica, secondo me. Non è un qualcosa che tradisce il passato; io credo che in questo rimanga un po’ salda tutta quella che è stata l’azione di Paolo VI: richiamare sempre che esiste un principio fondamentale, cioè che l’uomo è un valore. D. - In quanto a carattere, certamente Papa Montini D. - Paolo VI ebbe l’arduo compito di portar avanti era diverso da Papa Roncalli, da Giovanni Paolo II e da la Chiesa in un periodo difficilissimo: contestazioni Papa Francesco. Pensa che il popolo cristiano lo ami, dentro e fuori l’ambito ecclesiale, calo delle vocazioni, lo conosca, lo apprezzi per quanto merita o che ci sia sacerdoti che abbandonavano la tonaca e in questo bisogno di riavvicinarsi alla sua persona? stanno anche, mi pare, la sua grandezza e santità … R. - Io penso che più che riavvicinarsi, bisogna un R. - Lui questo contesto lo ha vissuto e ha cercato po’ riscoprirlo nella giusta ottica. Se ne parla poco, però di gestire la cosa con estremo equilibrio e lo abbiamo da quello che ho avuto modo di constatare, la memoria visto; lui non ha tradito il patrimonio della Chiesa sia in c’è ed è abbastanza evidente. In questi sette anni, in campo dogmatico, che morale, che pastorale. A volte cui io sono stato il postulatore della causa di ha potuto dare l’impressione, secondo alcuni, di un Beatificazione di Paolo VI, molte delle persone che ho Papa conflittuale incontrato di diverse nazioni mi hanno sempre detto: all’interno. Non è vero. Dalla documentazione che noi “Fai in modo che diventi Beato!”, quasi come se abbiamo vagliato viene fuori invece una persona che dipendesse da me. Abbiamo bisogno di riscoprire viveva con speranza tutto questo. Lui ha cercato di Montini: abbiamo bisogno di riscoprire quel periodo equilibrare le cose: di essere un po’ quel punto fermo, storico che lui ha guidato… e il valore della sua guida… afflitto, di un Papa dubbioso, 2 Opus Christi Salvatoris Mundi La luce del nostro carisma Dio è che l’uomo viva. E la gloria e la vita dell’uomo consistono nell’amicizia con Dio e nella visione di Dio. A questo si arriva per mezzo della Liturgia. ll Servo Contemplativo dev’essere come un fiume. Il fiume nasce da una sorgente di acque fresche e pure. Là dove passa, irriga le terre Continuiamo la presentazione di un documento del P. Giovanni Salerno, del 14-9-1986 che riguarda il ramo contemplativo dei Missionari Servi dei Poveri del Terzo Mondo. riarse dal sole estivo. Grazie all’impulso iniziale e Contemplate il suo volto e rimarrete raggianti! fiume è portatore di vita. Dovunque passa dona costante della sorgente, continua a scorrere tra le gole delle montagne e lungo le valli, annunciando e portando il verde e allontanando la siccità. Il vita e, al tempo stesso, porta via con sè gli sterpi (…) 7.3 “Andate in tutto il mondo e e i rifiuti che incontra sul suo cammino, rallegrando i campi con il canto delle sue acque. Il predicate il Vangelo...” fiume inoltre ospita molti pesci e disseta molti Da noi dipende l’andare in tutto il mondo a animali che si abbeverano alle sue rive… predicare il Vangelo a tutte le creature. Ma dove Così deve fare il Servo Contemplativo: per attingeranno i giovani questa forza, se non hanno mezzo della Liturgia, deve dare la vita, in silenzio, il fuoco di Cristo? Da dove verrà loro questo a tutti i poveri. La liturgia dev’essere come un coraggio? Ogni notte, come dicevo anteriormente, fiume in piena, messaggero di pace. i guerriglieri prendono le loro decisioni stando Il Servo Contemplativo ha fatto della terra il riuniti attorno al fuoco, e attorno al fuoco danno o suo piccolo Cielo. Vivrà sotto l’effusione dello ricevono Spirito Santo: non importa se nella vita incontra gli ordini che il giorno seguente partiranno ad eseguire. amarezze e patimenti. È più conveniente “Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo assaporare il calice amaro, per assomigliare a ad ogni creatura!” (Mc 16,15). Questa è la nostra Cristo. In quel momento contemplerà Cristo nel consegna, ma questo “andare” deve partire dal Getsemani, e sperimenterà che il giogo del bracere ardente del Cuore di Cristo. Se nasce da Signore è soave e il suo peso leggero: infatti non lì avrà il potere del Signore. sarà solo, perché vive con Cristo. “Dio vuole che tutti gli uomini siano salvati e Diceva S.Rosa di Lima: “Sappiano tutti che alla arrivino alla conoscenza della verità” (1 Tim 2, tribolazione segue la grazia. Si convincano tutti 4)… Il grande comandamento è: “Siate perfetti che senza il peso dell’afflizione non si può com’è perfetto il Padre vostro celeste” (Mt 5, 48). arrivare alla cima della grazia. Comprendano tutti Per questo il Servo Contemplativo deve aspirare che la misura dei carismi aumenta in proporzione alla maggior santificazione... Dev’essere un fuoco all’aumento delle fatiche...! Voglia il Cielo che tutti ardente, capace di aprire i cuori a Cristo, di i mortali conoscano il grande valore della Grazia avvicinarli al Cuore di Cristo. divina! Senza alcun dubbio si dedicherebbero con somma diligenza alla ricerca di pene e afflizioni”. 7.4 Un fiume in piena (continua) Così, con la loro vita d’immolazione e di lavoro silenzioso, daranno gloria al Signore. La gloria di 3 Opus Christi Salvatoris Mundi Chiediamo al Santo Padre di pregare per loro affinché i sacramenti possano dar frutto nella loro Notizie dalle case vita, potendo arrivare ad essere membri utili della Chiesa. In effetti, in mezzo a tante difficoltà, non è facile per loro perseverare in questo cammino Lettera diretta dal nostro Centro di Budapest al Papa Francesco stretto e, allo stesso tempo, meraviglioso. Nel corso della preparazione per ricevere i sacramenti, i ragazzi hanno redatto loro stessi dei pensieri nelle lettere che le inviamo tradotte con Prima che vari bambini e ragazzi del nostro molto amore. Centro di Budapest ricevessero i sacramenti Nella nostra piccola comunità ogni giorno del Battesimo, Cresima e Prima Comunione, i preghiamo per Lei e per le sue intenzioni, come si rappresentanti del Centro hanno avuto l’idea fa in tutte le comunità del Movimento. Chiediamo di a Lei la benedizione di Dio. inviare la seguente lettera al Papa Francesco. I collaboratori del Centro Caro Santo Padre, Papa Francesco, Poco dopo, il Centro di Ungheria ha ricevuto la seguente risposta della Segreteria Laudetur Iesus Christus! Le scriviamo Missionario che da è Budapest, parte dal del Centro di Stato, inviata il 30 di aprile. Movimento Stimati nel Signore, Missionario dei Servi dei Poveri del Terzo Mondo. Il Centro ungherese del nostro Movimento, fondato in Perù dal Padre Giovanni Salerno, è con le vostre lettere vi siete rivolti al Santo Padre per manifestargli i vostri sentimenti di adesione e di affetto. Sua Santità Francesco, tenendo presente il vostro stato aperto 15 anni fa nel distretto 8 di Budapest, significativo gesto, prega Dio affinché vi colmi della sua che è il quartiere più povero e più problematico grazia, per poter crescere nell’amicizia verso il Signore e della che nell’amore verso la Chiesa. Con questi desideri il Papa, generalmente vivono in una grande povertà mentre vi chiede di pregare per Lui come avete promesso, materiale e spirituale, circondati da violenza, vi città. Il Centro accoglie ragazzi droga, delinquenza e crimine nelle scuole, nelle strade e a volte in casa. Sono soprattutto zingari o rifugiati. Nel Centro studiamo e giochiamo con loro, ma soprattutto li educhiamo concede l’implorata sacramentale. Vari di loro si Apostolica, che sacerdoti e ai catechisti che vi hanno accompagnato. Approfitto di questa opportunità per manifestarvi tutta la mia considerazione e stima in Cristo. affinché conoscano Dio attraverso la vita di preghiera e la vita Benedizione estende ai vostri familiari e persone care, così come ai stanno Mons. Peter B. Wells Assessore preparando a ricevere i sacramenti. Impegno missionario del mese: Parteciperò alla messa e riceverò la comunione il 23 di agosto, memoria di Santa Rosa di Lima, patrona di America, chiedendo la sua intercessione per il bene della Chiesa in Perù. 4