- SEGNI DEL TEMPO
Transcript
- SEGNI DEL TEMPO
DUFLOS (Pierre) 1742 - 1816 www.segnideltempo.it Non è facile orientarsi nella genealogia complicata dei Duflos, e non sappiamo precisare il grado di parentela con P. F. Duflos, che lavorò a Roma, dove incise una serie di monumenti e paesaggi dal titolo: Diverse vedute di Roma, una suite di venti incisioni dedicate al duca di Saint-Aignan, che ci sembrano piuttosto antiche per poterle attribuire a questo incisore, e la lettera scritta dal direttore dei lavori a De Troy, direttore dell'Accademia di Francia a Roma, intorno al 1750 dovrebbe piuttosto riguardare Simon Duflos. La riportiamo perché si veda quanto poco aiuto i giovani incisori ricevevano dallo Stato: “La mia intenzione, caro Signore, non è di far sì che il Sig. Duflos rimanga, come voi segnalate con la vostra lettera del 31 agosto scorso, col pretesto di lavorare a copie dal Vaticano. Io ho sempre fatto conto solo sul Signor Roettiers, a carico del Re, e non voglio altro, consentendo soltanto che voi gli diate in qualche luogo per ripararsi, ma non ammobiliato, e che non mangi a spese del Re. Osservo pure che se ci fosse qualche difficoltà a concedergli un alloggio, non lo si faccia, e se lo fate che sia alle condizioni indicate. Non voglio che conteggiate alcuna spesa dovuta a loro, avvisandovi che non le rimborserò. Mi sembra che non ci dovrebbero essere problemi, seguendo le condizioni indicate, a dare un po' di alloggio a questi studenti, che non sarebbe migliore dei luoghi che servono alla sua sposa come guardaroba” Non potremmo dire nemmeno quale parentela lega P. F. Duflos a Simon Duflos, incisore che firmò l'Accouchée e la Revelée, da Jeurat, e le cattive copie da due stampe di Chardin: le Chateau de cartes e la Maîtresse d'école (le incisioni originali sono di Lépicié). Simon Duflos fu padre di un Pierre Duflos, nato a Lione nel 1751, al quale si devono numerose vignette, soprattutto da Marillier, e che si firmava P. Duflos le jeune. Probabilmente si deve a lui anche la suite per la Pucelle, anche se presso i bibliofili è nota come Suite Inglese. Il Brunet aveva qualificato queste figure in blocco come “carine, ma troppo libertine”, altri, come Cohen, hanno attenuato il giudizio, affermando che sì, alcune lo sono, ma molte altre sono solo voluttuose, quando non del tutto caste. La riflessione di trova nella Guide de l'amateur de livres à vignettes. 1 DUFLOS (Pierre) 1742 - 1816 www.segnideltempo.it Pierre Duflos si sposò, il 14 ottobre 1780, con Élisabeth Thibault. Testimoni furono gli incisori Romanet e Croutelle. Anche la Signora Duflos sapeva incidere. Si segnala il suo nome su un Heptameron del 1780, e grazie alla sua collaborazione il marito poté pubblicare una notevole raccolta di Estampes repré sentant les grades, les rangs et les dignités suivant le costume de toutes les nations, della quale fu anche editore, così come dell'Abrégé d'Hstoire universelle en figures 8167 tavole) dai disegni di Moreau, Monnet, e altri. Tra le sue opere ricordiamo le vignette per Joachim ou le triomphe de la pitié filiale, dramma in versi di Blain de Sainmore, in- 8, 1775, per le Tragedies di Dorat e per alcune commedie dello stesso. Realizzò anche il frontespizio per L'éducation de Henri IV . 1790, e le illustrazioni da Marillier per l' Abregé de l'Histoire universelle en figures... 4 voll. In-8 grande, 1785. La sua suite di vignette più famosa è però quella per La Pucelle d'Orléans, di Voltaire, Cazin, 1777, in-12. Costituita dal frontespizio e da diciotto vignette, la suite, nota anche come Suite Inglese, a causa delle indicazioni Book I e Book II al margine superiore delle incisioni, non è firmata. Tra le molte suites del genere che sono state fatte per quest'opera, è l'unica che riscatta per le qualità artistiche l'indecenza dei soggetti rappresentati. Il disegno è attribuito a Marillier, e per l'attribuzione delle incisioni dobbiamo ricordare la testimonianza di Cohen: Il Sig. Sieurin mi ja garantito che un vecchio amatore da lui conosciuto, sapeva da fonte certa che le figure di questa edizione sono di Marillier e furono incise da Duflos, avendone acquistate in passato da Duflos stesso. Tra le sue altre opere si ricordano alcuni lavori da Moreau e le tavole per Recueil d'estampes représentant les grades, les rangs et les dignités suivant le costume de toutes les nations existanmtes, Paris, 1780. 264 tavole colorate a mano. Si ricorda anche una bella edizione spagnola del Donchisciotte, eseguita insieme alla moglie nel 1797. (Liberamente tradotto da: Les Graveurs du Dix-Huitième Siècle, di Roger Portalis e Henri Beraldi. Paris, Morgand e Fatout, 1882. 2