La straordinaria fama del Trio di Trieste, protagonista in sessant`anni

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La straordinaria fama del Trio di Trieste, protagonista in sessant`anni
Cameristica
martedì 22 novembre
Maratona vincitori Premio Trio di Trieste
Duo Lavrynenko – Guliei violoncello e pianoforte
Duo Banciu – Goicea violino e pianoforte
Duo Herbert
violino e pianoforte
in collaborazione con ACM
Associazione Chamber Music
preludio
programma
in occasione della
Settimana di sensibilizzazione
contro la violenza sulle donne
Silvia Chiesa dedica uno speciale omaggio
all’evento “Journey at the Turn of the Year”
di Richard C. Raymond
Sergej Prokof’ev (1891 – 1954)
Sonata op. 119 per violoncello e pianoforte
Andante grave
Moderato
Allegro, ma non troppo
musiche di Gwyneth Walker (1947)
In Memoriam, per violoncello solo
19 — 25
novembre
2016
Settimana
contro la violenza
sulle donne
George Enescu (1881 – 1955)
Sonata n. 3 op. 25
“nel carattere popolare rumeno”
per violino e pianoforte
Moderato malinconico
Andante sostenuto e misterioso
Allegro con brio, ma non troppo mosso
Igor Stravinskij (1882 – 1971)
Divertimento per violino e pianoforte
da “Le baiser de la fée”
I Sinfonia
II. Danses Suisses
III. Scherzo (Au Moulin)
IV.Pas de deux
La straordinaria fama del Trio di Trieste, protagonista in
sessant’anni di carriera e successi di una delle più lunghe
stagioni dell’interpretazione cameristica internazionale,
rivive nel Concorso che porta il suo nome.
Inserito nella Federazione Mondiale dei Concorsi di
Ginevra, è stato fondato nel 1996 e quest’anno è giunto
alla XVII edizione: seguito da Rai Radio 3, è unanimemente
riconosciuto come uno dei cinque concorsi più importanti al
mondo sul versante cameristico. Un successo straordinario:
negli anni i vincitori hanno confermato il loro talento
diffondendo la fama e il prestigio del Concorso nei più
importanti Festival e stagioni concertistiche a livello
internazionale.
Interessante nel programma del concerto il confronto
fra le tre formazioni, rispettivamente Primo, Secondo e
Terzo Premio dell’edizione 2016. I sei musicisti provengono
da Ucraina, Romania, Polonia, ma sono ormai cittadini
del mondo perché la carriera intrapresa li porta a vivere là
dove la musica offre possibilità lavorative. La formula della
‘maratona’ musicale proposta come titolo della serata chiude
idealmente il ciclo di ‘maratone’ dedicate nelle più recenti
Stagioni rispettivamente al pianoforte (“Maratona Hong
Kong”, poi divenuta cd), al violoncello e al violino:
con un repertorio dedicato alla musica da camera, il cerchio
si completa con i primi passi di un dialogo tra strumenti.
Sergej Prokof’ev
Sonata in do maggiore op. 119
Il programma del concerto
comprende musiche del Novecento
storico, un repertorio di forte potenza
emotiva che sempre più spesso i
nuovi grandi interpreti propongono al
pubblico.
Composta nel 1949 da Sergej
Prokof’ev per Mstislav Rostropovic,
che in quegli anni incominciava a
far parlare di sé nel mondo musicale
russo, la Sonata in do maggiore op.
119 fu eseguita a Mosca dall’autore al
pianoforte, e dal dedicatario, giovane
violoncellista destinato a diventare
uno degli artisti più significativi del
secolo. Rostropovic collaborò anche
attivamente, con suggerimenti di
carattere tecnico, alla supervisione
della parte violoncellistica. Dopo
quasi vent’anni trascorsi all’estero,
per motivi probabilmente affettivi
e nostalgici nel 1936 Prokof’ev era
rientrato nella sua terra d’origine, e
aveva trovato una situazione politica
difficilissima, destinata a sfociare
un decennio dopo in una delle
più dure purghe culturali operate
da Stalin. Il brano qui proposto
conclude virtualmente la produzione
cameristica del compositore e figura
oggi nel repertorio dei maggiori
violoncellisti, ma all’epoca fu
fortemente criticato. “Semplicità
di scrittura, privilegio accordato ai
valori melodici, una calma e serena
discorsività discretamente intrisa di
lirismo sembrano i caratteri generici
di una composizione che, come
spesso avviene nell’ultimo Prokof’ev,
predilige i momenti lenti o moderati,
dove il violoncello a proprio agio può
effondere la sua specifica cantabilità”
(Quattrocchi). Nel finale, per il
violoncello un susseguirsi di difficoltà
tecniche, omaggio allo straordinario
virtuoso.
George Enescu
Sonata n. 3 op. 25
Capolavoro di George Enescu,
la Sonata n. 3 op. 25 riporta un
sottotitolo, “nel carattere popolare
romeno”, che ne riflette perfettamente
la cifra stilistica. Compositore, direttore
d’orchestra, musicista poliedrico
(violinista, pianista di straordinarie doti
tecniche e dalla memoria prodigiosa)
Enescu - come Bartók e Kodály in
Ungheria, e Vaughan Williams in
Inghilterra - ha saputo attingere alla
tradizione folklorica del suo paese – ieri
come oggi crocevia tra Est e Ovest traendone ispirazione e idee musicali.
Ne è risultata un’opera meditativa,
sognante, profondamente organica
nell’alternanza di timbri esotici,
popolari e tzigani, intrisi di intensa e
irreale nostalgia. I colori e le sonorità
che evocano le voci di strumenti
tradizionali, insieme all’eco di musiche
lontane nel tempo e nello spazio, fanno
di questo brano, composto nel 1926,
uno dei vertici dell’arte di Enescu, una
pagina in cui si ritrovano tracce della
tradizione occidentale e balcanica.
Igor Stravinskij
Divertimento
Da un’originale partitura per
balletto, ispirata alla fiaba di
Andersen, La regina delle nevi,
Igor Stravinskij elaborò una suite
per violino e pianoforte, col
titolo Divertimento. L’infelice storia
del bambino che un bacio della fata
dei ghiacci salva da morte sicura, e
che vent’anni dopo, alla vigilia delle
nozze, viene dalla stessa fata attirato
per sempre nel suo magico mondo
di nevi perenni è parsa a Stravinskij
bellissima ed emblematica, adatta
a esprimere una natura inquieta e
fantastica, tenera e sensibile. Le
musiche per il balletto, composte
Duo Banciu – Goicea
in occasione del XXXV anniversario
della morte di Čajkovskij e ispirate
in parte alla sua opera, ebbero vari
allestimenti scenici: dal debutto
con i Ballets di Ida Rubinstein e la
coreografia di Bronislava Nijinska
alla fulgida coreografia di George
Balanchine per il New York City
Ballet. Quella del Divertimento tratto
dal balletto non è tra le partiture più
celebri ed eseguite di Stravinskij,
ma certamente l’eleganza, la
freschezza, la grazia di questa musica
costituiscono un unicum e rendono
la pagina un capolavoro di dolcezza e
poesia, attraverso cui il compositore
ci parla dei propri affetti e della
propria nostalgia per un passato
lontano, per sempre perduto.
Comune di Pordenone
Regione Autonoma
Friuli Venezia Giulia
Provincia di Pordenone
Duo Banciu – Goicea
Duo Herbert
Il Duo Lavrynenko – Guliei è nato
nel 2014 nelle aule della Hochschule
für Musik di Amburgo, dalla passione
per il repertorio cameristico dei
due giovani musicisti. Sin dal primo
momento la violoncellista Olena
Guliei e il pianista Volodymyr
Lavrynenko si sono trovati in perfetto
accordo sul modo di esprimersi
e di interpretare il repertorio e
hanno deciso di dedicarsi in modo
particolare alla musica da camera.
Ioana Cristina Goicea (violino) e
Andrei Banciu (pianoforte) hanno
iniziato ad esibirsi in duo a partire dal
2012, anno che li ha visti protagonisti
di una tournée organizzata dalla
Fondazione Gioventù Musicale
d’Italia. Hanno tenuto concerti a
Roma, in occasione de “I Concerti
al Gianicolo”, a Lapedona, durante
il “Festival Musica in Collina” e al
“Festival Pontino di Musica” di Latina
e all’estero in Inghilterra, Germania e
Olanda.
Formato nel 2013 per iniziativa
della violinista Joanna Kreft e del
pianista e clavicembalista Barlomiej
Wiezner, l’Herbert Duo ha scelto di
adottare il nome del grande poeta
polacco Zbigniew Herbert e nel 2014
ha iniziato la collaborazione con la
Fondazione Herbert. Ha partecipato
a masterclass con docenti quali
Janos Starker, Sthephen Kovacevich,
Raphael Pidoux, Andrea Bonatta e
con Pierre Amoyal e Anna Queffelec
a Losanna. Ha tenuto concerti alla
Radio Polacca di Katowice e alla
Concert Hall dello Chopin Centre di
Szafarnia.
Entrambi ucraini, diplomati con
lode al Conservatorio di Kiev, i due
artisti si sono esibiti in numerose sale
da concerto e sedi di prestigiose
istituzioni concertistiche. Il repertorio
del Duo spazia dal classico alle opere
contemporanee.
Romantica
Universale
Diversa
comunale
giuseppeverdi.it
Duo Lavrynenko – Guliei
Nel settembre 2015 il Duo ha
vinto il 16° “Premio Trio di Trieste”,
aggiudicandosi anche il Premio
Speciale “Dario De Rosa” per la
migliore esecuzione di Brahms e il
Premio del Pubblico.
Tutta un’altra stagione
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Musica
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abbonati subito
Finalisti al Concorso Internazionale
di Lubecca, nel marzo 2015, sono
stati premiati con uno Stipendium
des Deutschen Musikwettbewerbs
2015. Hanno inoltre tenuto recital a
St. Martin-in-the-Fields a Londra e al
Romanian Atheneum di Bucarest.
Nel settembre 2015 il Duo Banciu
– Goicea si è aggiudicato il Secondo
Premio al Concorso “Premio Trio di
Trieste” e lo Young Award, assegnato
dagli studenti del Conservatorio
di Trieste. Nel luglio 2016 il Duo
ha debuttato al Festival Musikfest
Schleswig-Holstein in Germania.
Una curiosità: Ioana Goicea suona un
violino di Giambattista Guadagnini
(Parma 1761) per gentile concessione
della Fondazione Deutsche Stiftung
Musikleben.
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Musica
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Nel 2015 ha vinto il Terzo Premio
al Concorso Internazionale “Premio
Trio di Trieste” offerto dal Rotary
Club Trieste Nord e nello stesso
anno ha ricevuto un Premio Speciale
al Concorso di Musica da Camera
Beethoven di Luslawice.
Attualmente il Duo è impegnato
in un progetto in cui la musica si
intreccia con la recitazione di poesie
del poeta Zbigniew Herbert, grazie
alla collaborazione con noti attori
professionisti.
Prossimi appuntamenti
24, 25 novembre
Intervista (ore 20.45)
di Theodor Holman
con Graziano Piazza
e Viola Graziosi
30 novembre (ore 20.45)
Jazz Corner
Short-Cuts in Jazz
Vitaliano Trevisan
2, 3 dicembre (ore 20.45)
4 dicembre (ore 16.00)
Prosa
Un’ora di tranquillità
di Florian Zeller
con Massimo Ghini
Cameristica
Maratona Vincitori
Premio Trio
di Trieste