Verbale di assemblea del 4 novembre 2008

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Verbale di assemblea del 4 novembre 2008
COORDINAMENTO MONARCHICO ITALIANO
Verbale di assemblea del 4 novembre 2008
L'anno 2008, il giorno 4 del mese di novembre, alle ore 19, a Trieste, presso la residenza del delegato di Tricolore
erano presenti o rappresentati tutti gli aventi diritto, in proprio o per delega, ad eccezione del Segretario Generale,
assente giustificato.
Gli intervenuti eleggono presidente del consesso il Cav. Eugenio Armando Dondero ed a segretario il Comm. Gaetano Casella. Entrambi accettano e ringraziano.
Con riferimento alla riunione del 23 agosto 2008, il Presidente chiede se vi siano osservazioni od aggiunte a quanto
verbalizzato. All'unanimità l'assemblea conferma la validità e l'esaustività del verbale redatto.
Il presidente saluta i convenuti:
“Nel caravanserraglio della litigiosità italiana le organizzazioni che si sono unite, dopo sei mesi si sono spesso separate. Noi invece stiamo costruendo un'identità che non è scritta sull'acqua o sulla sabbia, lontana dalla diaspora
virtuale inconciliabile di altri. Non siamo un raggruppamento di ex né di post. Abbiamo solamente investito sulla
modernità rimanendo fedeli alla tradizione. In pochi anni stiamo compiendo passi giganteschi, costruendo un'identità nuova, non un'assemblea di reduci.
Non abbiamo mai drammatizzato la situazione lasciando libertà a tutti nell'ambito del progetto condiviso. Tutti
siamo convinti che non bisogna tornare indietro ma accelerare l'innovazione nella fedeltà ai nostri valori.
Ci sono persone che hanno capito che per andare sui giornali bisogna sparare bordate utilizzando tutte le occasioni senza preoccuparsi dei danni che producono alla Causa. Sembra che non abbiano capito che servono meno
polemiche, più concertazione e più unione tra tutti. Sono accecati dalle sconfitte, sia elettorali del 2006 e del 2008,
sia dallo scioglimento di "Valori e Futuro", dalla loro incapacità di creare un movimento unitario e dimostrano di
coltivare il disperato tentativo del “tanto peggio tanto meglio” e di non fare i conti con un CMI, che può certamente essere criticato, ma che ha realizzato una vera unione, in un momento difficile, con determinazione e importanti
e forti elementi innovativi.
La discussione è uno strumento ma non un fine mentre vediamo organismi esistenti solo sulla carta convocare riunioni su riunioni, seminari su seminari e convegni su convegni. Credono solo loro a questi programmi faraonici virtuali. Il nostro obiettivo invece è stare sul territorio, vicino alla gente, ai suoi problemi, alle
sue speranze. Queste relazioni dirette, senza intermediario, permettono un ricco dibattito e un confronto di linee
culturali, strategiche e programmatiche. Bisogna mobilitarci sui temi fondamentali che interessano tutti i cittadini.
Siamo vicini allo scoccare dell'ora che non permetterà più di vivere di rendita sfruttando le radici dell'albero genealogico. Chi vorrà condurre dovrà mostrare di saper riunire il proprio gregge e dirigerlo ai pascoli migliori. Gli
altri andranno bene solo per il Muppet Show.
Nonostante le diversità, sono molte di più le cose che ci uniscono rispetto a quelle che ci dividono.
Permetteteci di lanciare un avvertimento alla vecchia congrega di scialacquatori e nullafacenti convinti che “prima vengo io, poi il paese”: il cambiamento è arrivato.In questi anni abbiamo dato prova di esperienza, di capacità
di giudizio, siamo stati fedeli ai nostri valori ed abbiamo mantenuto la parola data. Senza agire di testa propria ma
con il consenso di tutti. Non lavoriamo per un partito, per un interesse di parte o per noi stessi. Lavoriamo per l'Istituto Monarchico! Davanti ad una nobile battaglia non ci tiriamo indietro. L’essenziale non è tanto la disponibilità a lottare. A fare la differenza è ciò per cui si combatte. Lottiamo per recuperare l’orgoglio e i principi dei nostri valori. Crediamo che ognuno possa dare un proprio contributo e meriti l’opportunità di esprimere il potenziale
che Dio gli ha concesso.
Oggi la prospettiva di un mondo migliore resta a portata di mano. Ma dobbiamo avere chiare le minacce del nostro tempo alla pace e alla libertà e affrontarle con fiducia, saggezza e risolutezza.
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Dalla nostra fondazione abbiamo cambiato le cose che dovevano essere cambiate. Se troviamo dei difetti nel nostro paese, che ne ha tanti, rendiamolo migliore. Date da mangiare a un bambino affamato. Insegnate a un adulto
analfabeta a leggere. Difendete i diritti degli oppressi. L'Italia sarà migliore, e voi sarete più felici. Perché nulla
porta maggiore felicità nella vita che servire una causa più grande di noi stessi. Combattete per gli ideali e il carattere delle persone libere. Combattete per il futuro dei nostri figli. Combattete per la giustizia e le opportunità
per tutti. Alzatevi in piedi per difendere i valori dell'Italia e dell'Europa cristiana. Alzatevi in piedi gli uni per gli
altri, per la bella, benedetta, generosa Italia. Alzatevi, alzatevi, alzatevi e combattete. Nulla è inevitabile qui. I monarchici non si arrendono mai. Non mollano mai. Non si nascondono mai dalla storia perchè hanno fatto e faranno ancora la storia d'Italia e saranno protagonisti di quella dell'Unione Europea e del mondo!”.
Il presidente propone un minuto di silenzio a ricordo dei 10 militari francesi della missione ISAF della NATO caduti in Afghanistan, per le migliaia di vittime provocate dall’invasione russa in Georgia e per i caduti della IV
Guerra d’Indipendenza, ai quali il CMI ha reso omaggio oggi a Redipuglia (GO), Padova, Vittorio Veneto (TV) e
Trieste.
Prende la parola il presidente, che informa i presenti degli interventi del CMI oltre a quelli annunciati nei comunicati stampa elencati alla fine del verbale:
- il 27 agosto a Venezia al cocktail inaugurale dell'XI OPEN, Esposizione Internazionale di Sculture ed Installazioni, sull’Isola di San Servolo;
- il 27 agosto a Courmayeur (AO) alla presentazione del libro Al Piccolo San Bernardo con Mario Rigoni Stern
dell’On. Hervé Gaymard, Presidente della Provincia della Savoia;
- il 28 agosto a Pavia, nella Basilica di San Pietro in Ciel d’oro, al solenne pontificale presieduto dal Cardinale Arcivescovo di Torino nella festa di Sant’Agostino;
- il 28 agosto ad Ollomont (AO) alla festa patronale di Sant'Agostino;
- il 30 agosto a Perpignano (Francia) all’apertura del XX Festival Visa pour l’image;
- il 30 agosto a Cavallermaggiore (CN) alla solenne processione in onore della Beata Vergine delle Grazie guidata
dal Cardinale Arcivescovo di Torino;
- il 30 agosto a Terni all’inaugurazione del CavourArt Festival che si svolgerà nella Cappella Gentilizia di Palazzo
Gazzoli, a Palazzo Mazzancolli e nelle vie, piazze, palazzi, cortili del centro storico;
- il 31 agosto a Caramagna (CN) alla solenne processione di accoglienza dell’urna con le reliquie della Beata Caterina guidata dal Cardinale Arcivescovo di Torino e S. Messa nel secondo centenario della beatificazione;
- il 1 settembre a Perpignano (Francia) alla serata di apertura del XX Festival “Visa pour l’image”, all’omaggio all'Italia, a Cortina d’Ampezzo con Stefano Zardini, erede di una famiglia di fotografi, artista dell’immagine, fotoreporter è tra i selezionati della Visa d’Or;
- il 2 settembre a Polsi di San Luca (RC) alla festa della Madonna della Montagna, alla presenza del Vescovo di
Locri-Gerace;
- dal 3 al 4 settembre a Viterbo alle celebrazioni in onore di Santa Rosa;
- il 4 settembre a Palermo alla S. Messa solenne in conclusione del la Festa di Santa Rosalia nel Santuario di Monte
Pellegrino, con la Corale polifonica "San Sebastiano" della Polizia Municipale;
- il 5 settembre a Roma, Palermo, Milano e Parma alle commemorazioni del 26° anniversario dell'attentato mortale
al Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, Emanuela Setti Carraro ed all'agente di scorta, Domenico Russo;
- il 5 settembre ad Imperia alla serata di beneficenza della Croce Bianca;
- il 6 settembre al 199° Rosario per la Vita;
- il 6 settembre a Torino alle commemorazioni della liberazione di Torino del 1706 e al doveroso omaggio al Gen.
Guido Amoretti con S. Messa nella Cattedrale;
- il 6 settembre a Modena all’omaggio a Luciano Pavarotti con l'esecuzione della "Messa da Requiem" per soli, coro e orchestra di Giuseppe Verdi;
- il 6 settembre ad Arenzano (GE) all’apertura delle celebrazioni per il primo centenario della consacrazione del
Santuario;
- il 6 settembre a Cagliari al vernissage di una mostra su Antoine de Saint-Exupéry;
- il 6 settembre a Mondovì Piazza (CN) alla celebrazione del Centenario del Corpo delle infermiere volontarie della Croce Rossa italiana e del 94° anniversario della costituzione del Sottocomitato di Mondovì (7 ottobre 1914),
uno dei primi in Italia, con concerto della Fanfara della sezione comunale ANA e sfilata dalla Caserma Galliano
sino a Sala Ghisleri; alla consegna delle onorificenze di servizio ed alla presentazione del libro Cento anni in cartolina a cura delle Sorelle Virginia Brayda e Maria Teresa Blenginiuna;
- il 6 settembre a Lucca all’inaugurazione della mostra I quarant'anni dei Lucchesi nel Mondo;
- il 7 settembre a Cava dei Balestrieri (San Marino) al campionato del Mondo di Scherma Artistica;
- il 7 settembre a Cagliari alla visita pastorale del Santo Padre Benedetto XVI;
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- il 7 settembre alla IX Giornata Europea della Cultura Ebraica; in Italia intervento a Cuneo, Mantova, Milano,
Modena, Napoli, Roma e Torino;
- il 7 settembre ad Aosta, Pontboset, Sarre e Valgrisenche (AO) alla festa patronale di San Grato;
- il 7 settembre a Perloz (AO) alla festa patronale al Santuario della Madonna della Guardia;
- il 7 settembre a Torino alle commemorazioni della liberazione di Torino del 1706 ed onori al celebre patriota Pietro Micca;
- il 7 settembre ad Arenzano (GE) alle celebrazioni per il primo centenario della consacrazione del Santuario presiedute dall’Arcivescovo di Genova, Cardinale Angelo Bagnasco, Presidente della CEI;
- il 7 settembre a Colorno (PR), nella Cappella Ducale della chiesa di San Liborio, inserita nel complesso monumentale della Reggia, al primo dei quattro concerti d’organo con la direzione artistica del M° Stefano Innocenti;
- l’8 settembre a Corfù (Grecia) all’inaugurazione, nel Giardino del Popolo, del monumento in memoria dei caduti
e dei reduci della "Divisione Acqui" e dei corfioti che aiutarono molti militari italiani braccati, dopo la loro resa,
dalle truppe tedesche;
- l’8 settembre a Fiorano (MO) alla S. Messa solenne nella Basilica della Beata Vergine del Castello, presieduta
dall'Arcivescovo di Modena e Abate di Nonantola, S.E.R. Mons. Benito Cocchi, e alla benedizione del piazzale intitolato a Papa Giovanni Paolo II;
- il 9 settembre a Roissy (Francia) all’inaugurazione del nuovo terminal 2G dell’aeroporto Charles De Gaulle, che
ospiterà il traffico Schengen e regionale e sarà in grado di gestire tre milioni di passeggeri l’anno e 18 aerei l’ora;
- il 9 settembre a Napoli, nella Sala della Loggia del Maschio Angioino, alla presentazione del volume Un anno di
lettere coniugali. Da Caserta, il carteggio inedito di Ferdinando IV con Maria Carolina di Nadia Verdile (Spring
Edizioni);
- il 10 settembre a Roma, al Circolo del Ministero degli Affari Esteri, alla presentazione dell’opera multimediale I
segni dell'emigrazione - L'Italia dall'emigrazione all'immigrazione - Documenti, ricerche, testimonianze, musiche e
filmati; Fiaccolata per esprimere nuovamente piena solidarietà alle vittime del fanatismo politico e religioso, promossa dalla Fondazione Liberal;
- il 10 settembre a Palermo, all’Arsenale, all’apertura dei locali restaurati e all’inaugurazione della mostra L'Arsenale si racconta;
- il 10 settembre ad Imperia all’inaugurazione del XV Raduno di Vele d'epoca di Imperia-Trofeo Panerai, presso la
banchina di Calata Anselmi, con 13 nazioni rappresentate: Antigua, Francia, Germania, Irlanda, Isola di Man, Italia, Malta, Principato di Monaco, Regno dei Paesi Bassi, Regno di Spagna, Regno Unito, Svizzera ed USA;
- l’11 settembre a Venezia, all’Arsenale, all’inaugurazione del Padiglione italiano - L’Italia cerca casa. Housing Italy, mostra collettiva d’arte contemporanea sulla ”questione casa” in Italia tra passato, presente e futuro raccontata
in una esposizione innovativa con videoclip, mappe, progetti e installazioni: dagli alloggi popolari degli anni ‘30 al
“piano casa” degli anni ‘80, dal boom edilizio al trading immobiliare, dal caro affitti ai mutui facili degli anni ’90,
fino alla “casa possibile” per il XXI secolo;
- l’11 settembre ad Aosta, al Priorato di Sant’Orso, al vernissage della mostra fotografia Undici Settembre - Per
non dimenticare: Le Twin Towers nelle fotografie di Alfredo Mariani poi al dibattito presso la Sala conferenze della Biblioteca regionale;
- il 12 settembre a Leffe (BG), nella Sala Consiliare, al convegno dal titolo Il Mulino da seta di Leffe in occasione
del restauro completato;
- il 12 settembre a Milano, a Palazzo delle Stelline, ai seminari d'autunno sulla politica europea dei consumatori;
- dal 12 al 15 settembre a Parigi e Lourdes alla visita pastorale di Papa Benedetto XVI nel 150° anniversario delle
apparizione della Madonna a S. Bernadette Soubirous;
- il 13 settembre a Collegno (TO) alla commemorazione storica del decennale del restauro del Sacello dei Cavalirei
dell’Ordine Supremo della SS.ma Annunziata a cura e sepe dell'AIRH;
- il 13 settembre ad Alassio (SV) alla consegna del X Premio Nazionale Alassio 100 libri - Un Editore per l’Europa
alla casa editrice Guanda;
- il 13 settembre a Garessio (CN), nella Sala Comunale, alla presentazione del libro Il fascino della Colonia di P.
Cocchi, presente il Vescovo di Savona, titolare della Colonia; alla S. Messa nella chiesa parrocchiale dell’Assunta e
la visita alla mostra fotografica allestita nei locali della Colonia;
- il 13 settembre a Ragogna (UD), presso il Centro Culturale, all’inaugurazione della nuova sala museale della
Grande Guerra, presentazione del foto album sui luoghi della Grande Guerra nel Friuli collinare e dell'implementazione del sito internet e altro materiale divulgativo legato al progetto Interreg I luoghi della Grande Guerra ;
- il 13 settembre a Lucca all’inizio della festa dell'Esaltaltazione della Santa Croce con, in Cattedrale, alla celebrazione dei Primi Vespri, presieduti dall’Arcivescovo, alla benedizione al gruppo I Pellegrini della Francigena; sul
sagrato della Basilica di S. Frediano, alla preghiera d’inizio e partenza della processione fino alla Cattedrale di San
Martino, con omaggio al Volto Santo, l’allocuzione dell’Arcivescovo e, prima della benedizione finale, la liturgia
conclusiva, il Mottettone Venite, famiglie tutte delle genti, composto dal M° don Emilio Citti;
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- dal 13 al 14 settembre a Šiluva (Lituania) alla celebrazioni del IV Centenario dell'apparizione della Madonna;
- il 14 settembre a Valenciennes (Francia) al Millennio del pellegrinaggio in onore di Notre-Dame du SaintCordon;
- il 14 settembre a Borgo Maggiore (San Marino) alla tradizionale festa di Don Bosco, in Piazza Grande, con la celebrazione della S. Messa poi il “XXII Palio di Don Bosco” tra i ragazzi delle sei frazioni del castello;
- il 14 settembre a Colorno (PR), nella Cappella Ducale della chiesa di San Liborio, inserita nel complesso monumentale della Reggia, al secondo dei quattro concerti d’organo con la direzione artistica del M° Stefano Innocenti;
- il 14 settembre a Pietrasanta (LU) alla VII Giornata del Volontariato promossa dalla Consulta Comunale del Volontariato in collaborazione con il Comune, con il patrocinio di Regione Toscana e Provincia di Lucca;
- il 14 settembre a Lucca alla festa dell'Esaltazione della Santa Croce in Cattedrale, presieduta dall’Arcivescovo,
con i Canonici della Cattedrale, i Vicari delle Zone Pastorali e i presbiteri diocesani e religiosi; alla celebrazione
dei Secondi Vespri e «stazione» alla Cappella del Volto Santo, presieduta dall’Arcivescovo;
- il 15 settembre a Torino alla conferenza di Jas Gawronski, Deputato al Parlamento europeo, già corrispondente
della Rai da Mosca, e Carla Zullo Piccoli su “Solzenicyn, custode della grande Russia e testimone dei Gulag, a cura
del Centro Pannunzio;
- il 16 settembre a Modena alla riunione dei volontari emiliani dell’AIRH;
- il 17 settembre a Palermo al convegno sul tema Aria pulita per tutti: ambiente e mobilità, presso l'Aula magna
della Facoltà di Agraria, nell'ambito della "Settimana europea della mobilità";
- il 18 settembre a New York (USA) al meeting mensile della Coalition of Italian American Associations;
- il 18 settembre a Sarre (AO) all’inizio della festa patronale di S. Maurizio;
- il 19 settembre a Mendrisio (CH) all’inaugurazione della mostra Luciano Fonatna, 1946-1960. Il disegno
all’origine della nuova dimensione;
- il 19 settembre ad Aosta, nella Cattedrale, alla S. Messa presieduta dal Vescovo per l’inizio dell’anno scolastico;
- il 19 settembre a Forte dei Marmi (LU) alla commemorazione della liberazione dall'occupazione nazista;
- il 20 settembre a Caraglio (CN), al Filatoio, all’inaugurazione della mostra Ettore Fico. Opere dal 1944 al 2004;
- il 20 settembre a Torino, dopo moltissimi anni, alla prima vendemmia nella storica vigna di Villa della Regina;
- il 20 settembre a Palermo, al Parco della Favorita, alla manifestazione Monte Pellegrino tra sacro e protetto: etnobotanica della Valle del porco e Monte Pellegrino; i percorsi dell'acqua della Favorita;
- il 21 settembre alla Giornata Nazionale della Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA)
- il 21 settembre ad Albano (RM), nella Cattedrale, alla S. Messa e Dedicazione dell’Altare presiedute dal Santo
Padre;
- il 21 settembre a Colorno (PR), nella Cappella Ducale della chiesa di San Liborio, inserita nel complesso monumentale della Reggia, al terzo dei quattro concerti d’organo con la direzione artistica del M° Stefano Innocenti;
- il 21 settembre a Carema (TO) alla X Féhta dou patouà;
- dal 21 al 22 settembre a Saint-Maurice d’Agaune (Svizzera) alla festa di S. Maurizio;
- il 22 settembre a Torino, in piazza Castello, alla cerimonia solenne per celebrare il rientro della Brigata Alpina
"Taurinense" dopo otto mesi di missione a Kabul, dove il Gen. Federico Bonato ed il suo staff hanno guidato il comando internazionale della Nato in Afghanistan responsabile per la regione della capitale;
- il 23 settembre ad Aosta all’incontro pubblico sul tema La donazione, un valore al femminile, organizzato dall'Associazione dei donatori di sangue e organi della Fidas regionale;
- il 24 settembre a Roma, all’Accademia di Francia a Villa Medici, al concerto Il Pellegrino Viaggio musicale con
Pietro Della Valle (1586-1652) Ensemble XVIII-21 le Baroque Nomade, direzione Jean-Christophe Frisch;
- il 26 settembre a Sanremo (IM) al convegno su Turismo, trasporti e ambiente per lo sviluppo economico dell'Italia, nel teatro del Casinò municipale;
- il 26 settembre ad Aosta, nella Collegiata Sant'Orso, al concerto del Coro di Sant’Orso;
- il 26 settembre ad Ayas (AO), alla Chapelle Magneaz, alla presentazione del libro: Don Nilo Dondeynaz l'homme,
le maître, le prêtre;
- il 30 settembre Roma, all’Accademia di Francia a Villa Medici, alla serata Amare la letteratura con lettura da
parte di Emmanuel Carrère di brani tratti dal libro Autoportrait di Edouard Levé;
- il 30 settembre a Torreglia (PD) all’intitolazione di una piazzetta prospiciente alla centrale Via Mirabello a Giorgio Luxardo, imprenditore dalmata che nel 1946 rifondò la propria azienda a Torreglia dopo l’uccisione di due fratelli da parte dei partigiani di Tito e alla confisca dell’azienda zaratina da parte dello stato jugoslavo;
- il 1° ottobre a Roma, all’Accademia di Francia a Villa Medici, all’incontro Due maestri a confronto : Bergman/Antonioni;
- il 3 ottobre a Palermo all’inaugurazione del ristrutturato asilo nido Braccio di ferro di piazza delle Balate; nella
Basilica di San Francesco d'Assisi, all’accensione della lampada votiva in onore di San Francesco, patrono d'Italia,
alla lettura della preghiera d'affidamento della città al Santo ed alla distribuzione di ramoscelli d'ulivo;
- il 4 ottobre al 200° Rosario per la Vita;
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- il 4 ottobre a Lugano (Svizzera), al Museo d’arte, all’inaugurazione della mostra Photo20esimo. Maestri della fotografia del XX secolo;
- il 4 ottobre a Caserta alle celebrazioni dei 150 anni della sua costituzione del Circolo Nazionale, da parte di Re
Ferdinando II;
- il 4 ottobre a Modena, nella chiesa di S. Domenico, Cappella palatina del Palazzo Ducale, all’apertura del processo diocesano sulla vita, le virtù e la fama di santità del Servo di Dio don Severino Fabriani, fondatore della Congregazione delle Figlie della Provvidenza per le Sordomute, educatore, padre e maestro dei sordi.;
- il 4 ottobre a Lucca, nell’ambito delle celebrazioni in onore di S. Giovanni Leopardi, nella Chiesa di S. Romano,
all’eseguzione dell'oratorio musicale dedicato al Santo composto e diretto dal M° Gianni Proietti, Coro della Diocesi di Roma ed Orchestra "Archi di Lucca";
- il 4 ottobre a Sassuolo (MO) alla Giornata del volontariato;
- il 5 ottobre a Roma a Montecitorio a porte aperte, iniziativa della Camera dei Deputati;
- il 5 ottobre ad Alessandria alla XI Festa della Beata Vergine del S. Rosario nella Cattedrale, a cura dell’AIRH;
- il 5 ottobre a Pompei (NA) alla festa della Beata Vergine del S. Rosario ed alla Supplica;
- il 5 ottobre a Novara al’assemblea delle delegazione provinciale dell’AIRH, nella sede provinciale;
- il 5 ottobre a Lucc, nell’ambito delle celebrazioni in onore di S. Giovanni Leopardi, all’iinaugurazione di un'epigrafe in piazzetta Parigi in ricordo della spezieria dove il Santo lavorò come farmacista, alla presenza dell'Arcivescovo e del Sindaco di Lucca; processione delle reliquie del Santo da S. Maria Nera a S. Martino con Pontificale
presieduto dall'Arcivescovo di Lucca;
- il 6 ottobre a Palermo all’inaugurazione del nuovo asilo in via Testa a Brancaccio;
- il 7 ottobre a Milano, al Museo della Permanente, a Profilo d'Arte 2008, premio di pittura per giovani artisti emergenti;
- il 7 ottobre a Genova, a Palazzo Ducale, nella Sala del Maggior Consiglio, alla presentazione delle mostre e degli
eventi culturali in programma nell'anno 2008-09;
- l’8 ottobre ad Albenga (SV) Iall’inaugurazione del nuovo Ospedale;
- dal 9 al 10 ottobre a Milano al seminario dal titolo: Il Fondo Sociale Europeo 2007-2013: Investire nel capitale
umano - Attuare i progetti con successo;
- dal 9 al 13 ottobre a Napoli alla visita di S.A.R. il Principe Sergio di Jugoslavia;
- il 10 ottobre a Lucca, presso la Fondazione Ragghianti, all’inaugurazione della mostra sul celebre esponente del
cinema indipendente Jonas Mekas poi, presso il complesso di San Girolamo, all’inaugurazione del IV Lucca Film
Festival;
- l’11 ottobre a Padova al vernissage della mostra Wood di Michael Williams;
- il 12 ottobre a Pompei (NA) alle celebrazioni del IV anniverario della concessione del titolo di Città con la consegna del Premio internazionale per la pace Principessa Mafalda di Savoia-Assia dell’AIRH da parte di S.A.R. il
Principe Sergio di Jugoslavia;
- dal 12 al 16 ottobre a Fatima (Portogallo) al pellegrinaggio dell’AIRH con sosta a Cascais;
- il 13 ottobre a Roma alle celebrazioni della Madonna di Fatima;
- il 14 ottobre a Milano, presso l’Università degli Studi Bicocca, alla seconda ed ultima giornata della Conferenza
internazionale: Diritti e culture:conflitti o interazione?
- il 14 ottobre a Milano, presso la Sala lettura del Centro di Documentazione europea (CDE, Biblioteca di Scienze
politiche) dell’Università, alla conferenza del Console Generale di Francia a Milano, Dr Jean-Michel Despax, sul
tema: Il semestre di Presidenza francese del Consiglio dell'Unione europea;
- il 15 ottobre a Villanova (CN), a Branzola, all’inaugurazione del Viale Monviso che unisce il centro abitato e l'edificio scolastico al campo sportivo;
- il 16 ottobre a Roma, alla Camera dei Deputati, presso a Sala della Regina, al seminario su Federalismo fiscale: la
sfida del Paese aperto dall’intervento di saluto del Presidente della Camera e presieduto dal Vice Presidente Maurizio Lupi;
- il 16 ottobre a Palermo, all'Archivio storico comunale, all’inaugurazione della mostra Per la sicurezza della città Un secolo di storia del Corpo di Polizia municipale di Palermo (1908-2008);
- il 16 ottobre a Milano, a Palazzo Reale, nell'ambito della mostra Georges Seurat, Paul Signac e i neoimpressionisti, alla conferenza sulla stagione del neoimpressionismo con la curatrice della mostra, Marina Ferretti Bocquillon;
- il 16 ottobre a Bollate (MI), alla Fabbrica Borroni, al vernissage della mostra Simmetria personale di Paolo Cavinato, Barbara DePonti e Diego Mazzaferro;
- il 17 ottobre a Lugano (Svizzera), a Villa Ciani, al Museo d’Arte, all’inaugurazione della mostra delle opere di
Anita Spinelli;
- il 17 ottobre a Venezia all’inaugurazione di una nuova opera di Anna Moro Lin, intitolato Codex Vitae, nella
chiesa di San Gallo (San Marco);
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- il 17 ottobre ad Aosta alla festa regionale del volontariato;
- il 17 ottobre a Saint-Vincent (AO), nell’ambito del VII Convegno di studi della Fondazione Carlo Donat-Cattin
sul tema Una legislatura per le riforme, all’intervento del Sottosegretario Dr Guido Bertolaso sulla situazione ambientale;
- dal 17 al 18 ottobre a San Marino, nell’antico Monastero di Santa Chiara, al convegno su Lo Stato moderno e le
sue rappresentazioni, con lavori introdotti da Giuseppe Galasso dell'Università "Federico II" di Napoli e relazioni
saranno tenute da Aurelio Cernigliaro (Napoli “Federico II”), Stefano Andretta (Roma Tre), Rosaria Cancila (Palermo), Riccardo Fubini (Firenze), Lea Campos Boralevi (Firenze), Marcello Verga (Firenze), Giuseppe Ricuperati
(Torino), Maria Antonietta Visceglia (Università di Roma “La Sapienza”), Laura Barletta (Suor Orsola Benincasa,
Napoli);
- il 18 ottobre in Vaticano, nella Basilica Vaticana, alla S. Messa solenne pontificale presieduta dal Presidente della
Commissione Pontificale Ecclesia Dei, Cardinale Darío Castrillón Hoyos, per i vent’anni della fondazione della
Fraternità San Pietro;
- il 18 ottobre a Parigi alla Life Parade sul tema: Pas d'écologie sans respect de la vie, sortons de l'égosystème ;
- il 18 ottobre a Palermo all’intitolazione di una strada a Franco Taormina, Deputato regionale, Assessore regionale
all'Industria, Sindaco di Ustica, Vicepresidente nazionale del Partito Liberale, scomparso nel 1994;
- il 18 ottobre a Saint-Vincent (AO), nell’ambito del VII Convegno di studi della Fondazione Carlo Donat-Cattin
sul tema Una legislatura per le riforme?, all’intervento su Sicurezza e immigrazione del Ministro dell’Interno e del
Sindaco di Torino;
- il 18 ottobre a Fénis (AO) ai funerali di Beppe Brunier, personaggio di spicco in Valle nello slittino su pista naturale, già Consigliere Asiva;
- il 18 ottobre a Bard (AO), nella sala Archi Candidi, alla conferenza dedicata alle vicende belliche che segnarono
la Prima Campagna d’Italia condotta dal Buonaparte nel 1796, dal titolo Napoleone e la Prima Campagna d’Italia.
Inizio di un’epopea;
- il 18 ottobre a Sanremo (IM), nella chiesa di San Francesco di Sales, accanto al Monastero della Visitazione,
all’inaugurazione, da parte di Mons. Alberto Maria Careggio, della mostra I paramenti Sacri dell'antico monastero
della Visitazione;
- il 19 ottobre a Lisieux (Francia) alla Giornata Mondiale delle Missioni ed alla beatificazione dei genitori di Santa
Teresa del Bambino Gesù, Louis e Zélie Martin;
- il 20 ottobre a Roma, nella Chiesa dei Santi Ildelfonso e Tommaso da Villanova, alla S. Messa in suffragio del
Cardinale Mario Francesco Pompedda, Gran Priore del Sacro Militare Ordine Costantiniano di S. Giorgio (200106);
- il 21 ottobre a Roma, presso la Sala Stampa Estera, alla presentazione del nuovo libro di Alain Elkann L'equivoco
(Ed. Bompiani);
- il 22 ottobre a Roma all’incontro su: Il Sud in competizione. L'innovazione nei settori produttivi e la crescita delle
imprese emergenti, patrocinato dal Ministero per la P.A. e l’Innovazione e dal CNEL, per sviluppare un dibattito
con i protagonisti del territorio;
- ìl 23 ottobre a Torino, all'Arsenale della Pace, alla tavola rotonda dal titolo Nel buio di una grande crisi c’è sempre una luce, con moderatore il Vice-Direttore di Tg1 David Sassoli, presente il Presidente della Provincia di Torino;
- il 24 ottobre a Roma, alla Pontificia Facoltà Teologica “San Bonaventura” Seraphicum, al convegno dal titolo La
cultura al servizio della pace e della sicurezza nel mondo in occasione della solenne cerimonia conclusiva del IV
Master Universitario di I livello in Peace Building Management - per costruire la pace nel mondo: Medio Oriente Balcani;
- il 24 ottobre ad Aosta, al Teatro Giacosa, alla serata di beneficienza a favore del progetto Day Care center che
prevede la ristrutturazione di una scuola dell’infanzia nel Barangay di Balite a San Miguel, provincia di Bulacan
(Filippine);
- il 24 ottobre - Messina alla cerimonia al monumento dedicato alla Regina Elena nell’anniversario del suo matrimonio; alla consegna degli interventi manutentivi della piazzetta di Cristo Re e piantagione di un pino marittimo;
- il 24 ottobre a Ravello (SA), a Castiglione, all’inaugurazione della sala parrocchiale, restaurata di recente, attigua
alla chiesa dei SS. Filippo e Giacomo;
- il 25 ottobre a Roma alla presa di possesso del nuovo Titolo di S. Maria della Presentazione del Cardinale Francisco Robles Ortega, Arcivescovo Metropolita di Monterrey (Messico); all’ordinazione, da parte del Cardinale Vicario Agostino Vallini, di14 diaconi del Pontificio Seminario Romano Maggiore nella Basilica di San Giovanni in
Laterano;
- il 25 ottobre a Torino al convegno su Diritti proclamati, diritti negati, presso la Sala Congressi della Piccola Casa
della Divina Provvidenza - Cottolengo;
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- il 26 ottobre a Roma al pellegrinaggio della diocesi di Roma dell’Anno paolino, guidato dal Cardinale Agostino
Vallini nella Basilica Papale di San Paolo fuori le Mura, con S. Messa votiva dell’Apostolo e visita alla tomba di S.
Paolo;
- il 26 ottobre a Ravello (SA) alla festa del Beato Bonaventura da Potenza, “martire dell’obbedienza”, al secolo
Carlo Antonio Gerardo Lavanca (1651-1711);
- il 28 ottobre in Vaticano, nell’anniversario dell’elezione al soglio pontificio del Beato Papa Giovanni XXIII, alla
S. Messa presieduta dal Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato;
- il 28 settembre a Colorno (PR), nella Cappella Ducale della chiesa di San Liborio, inserita nel complesso monumentale della Reggia, all’ultimo dei quattro concerti d’organo con la direzione artistica del M° Stefano Innocenti;
- il 29 ottobre a Roma, a Palazzo Marini, alla Giornata per ricordare le persone decedute o rese disabili dai vaccini; presso la Sala della Lupa della Camera dei Deputati, al convegno sul tema La Grande Guerra nella memoria
italiana del 90° anniversario del 4 novembre 1918 e per offrire un momento di riflessione su uno degli snodi cruciali della vicenda del nostro Paese nel secolo scorso. Dopo l’intervento introduttivo del Presidente della Camera,
relazioni di Alberto Monticone (“Esercito e popolazione”), Carlo Jean (“L’evoluzione della strategia italiana durante la Grande Guerra”), Valerio Castronovo (“Un’efficace mobilitazione industriale: come l’Italia superò la prova
della Grande Guerra”), Manuela Di Centa (“Donne in guerra: il coraggio e il valore delle portatrici carniche”) poi
una tavola rotonda dal titolo L’identità nazionale italiana a novant’anni dal 4 Novembre, moderata da Arrigo Levi,
con Edmondo Berselli, Ernesto Galli della Loggia, Piero Melograni, Lorenzo Ornaghi, Francesco Perfetti;
- il 29 ottobre a Milano al saluto dell’AIRH al Reggimento delle Batterie a Cavvallo in partenza per il Libano e d
alla consegna di aiuti umanitari per l’operazione internazionale di pace “Leonte” UNIFIL dell’ONU;
- il 29 ottobre a Bergamo, nella chiesa conventuale dei Cappuccini, alla conferenza sui cristiani in oriente
dell’Arcivescovo Mons. Mickael Al Jamil, a cura dell’AIRH;
- il 29 ottobre a Bari, al Fortino di Sant'Antonio, all’inaugurazione della terza rassegna GAP - Giovani Artisti Pugliesi;
- il 29 ottobre a Palermo, nella Sala Almeyda dell'Archivio storico comunale, alla conferenza di Michela Sacco, dal
titolo Letteratura italiana. Questioni epistemologiche, nell’ambito del ciclo di incontri "I Mercoledì dell'Archivio";
- il 30 ottobre a Roma all’ordinazione, da parte del Cardinale Vicario Agostino Vallini, di 14 diaconi del Seminario
Redemptoris Mater nella Basilica di San Giovanni in Laterano;
- il 30 ottobre a Pereto (AQ) al convegno sul tema Pereto nel terremoto del 13 gennaio 1915. tra impegno bellico e
opera di soccorso presieduto dal ricercatore e saggista Fluvio D'Amore;
- il 31 ottobre a Roma, a Villa Torlonia, all’inaugurazione della mostra Scuola romana, artisti a Roma fra le due
guerre;
- il 31 ottobre ad Aosta, nella Sala dell’Hôtel des Etats, nell’ambito del ciclo di conferenze a tema scientifico Le
notti della scienza, alla conferenza su: "Oltre Kioto, aspetti scientifici, economici e politici della controversia sul
cambiamento climatico" di Franco Foresta Martin;
- il 31 ottobre a Salerno alla consegna del Premio nazionale “Giovanni Palatucci” in memoria dell’ultimo Questore
di Fiume italiana, al Teatro delle Arti;
- il 3 novembre a Trieste al pellegrinaggio alla Foiba di Basovizza con l'Associazione delle Comunità Istriane;
- il 4 novembre a Milano, alla Società del Giardino, alla serata commemorativa delle Forze Armate e dell’Unità
Nazionale con conferenza del Gen. D. Gian Marco Chiarini, Comandante del Corpo d’Armata di Reazione Rapida
della NATO sul tema: L’Esercito in operazioni;
- il 4 novembre ad Aosta, nella Curia, alla tavola rotonda sul tema Dalla cura delle anime alla memoria della comunità: la riscoperta del patrimonio documentario della chiesa valdostana.
L'assemblea approva la relazione all'unanimità.
Il segretario informa del successo delle manifestazioni organizzate dal CMI:
- il 24 agosto a Sant'Ambrogio (TO) Pellegrinaggio alla Sacra di San Michele
- il 14 settembre a Saint-Pierre de Curtille (Francia) Nella Reale Abbazia di Altacomba, commemorazione della nascita di Re Umberto II
- il 21 settembre a S. Giovanni Rotondo (FG) Pellegrinaggio nel 90° anniversario delle stimmate a S. Pio e del 40°
del suo richiamo a Dio
- il 21 ed il 22 settembre a Saint-Maurice d’Agaune (Svizzera) Festa di S. Maurizio
- il 23 settembre a Napoli e Palidoro (RM) Commemorazione del martirio del Servo di Dio Vice Bridagiere dei Carabinieri Reali Salvo D’Acquisto MOVM
- il 24 ottobre a Montpellier, Nizza, Roma, Modena, Torino Celebrazione dell’anniversario di matrimonio della
Regina Elena, a Roma il 24 ottobre 1896
- il 24 ottobre a Caltanissetta Celebrazione dell’anniversario di matrimonio della Regina Elena, a Roma il 24 ottobre 1896, a cura dell’ARCS a nome del CMI
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- il 1 novembre a Roma Omaggio ai Reali defunti al Pantheon
- il 2 novembre Omaggio ai defunti con cerimonie in tutta l’Italia
- il 4 novembre 90° anniversario della Vittoria con cerimonie in tutta l’Italia
- il 4 novembre a Roma Nella Basilica di S. Maria degli Angeli, omaggio al Duca del mare, al Duca e alla Duchessa della Vittoria e al Presidente della Vittoria
- il 4 novembre a Redipuglia (GO), Padova, Vittorio Veneto (TV), Trento e Trieste 90° anniversario della Vittoria
- il 4 novembre a Pedara (CT), Modena e Torino 90° anniversario della Vittoria, a cura del CMI
L'assemblea approva la relazione all'unanimità.
Il segretario propone poi il programma delle principali attività per il prossimo mese:
Mercoledì 5 novembre - Genova Nella Sala del Minor Consiglio di Palazzo Ducale, presentazione del libro Il computer sostenibile. Riduzione dei rifiuti elettronici. Riuso dei PC e Open Source di Giovanna Sissa (Franco Angeli
Edizioni)
Mercoledì 5 novembre - Palermo Nella Sala Almeyda dell'Archivio storico comunale, conferenza di Giusto Picone
sul tema Costruzione della memoria e costruzione dell'identità nell'epica e nella storiografia latina
Venerdì 7 novembre Giornata per la Ricerca sul Cancro
Venerdì 7 novembre - Messina Al Teatro Vittorio Emanuele, incontro sul tema Parliamo del Museo del Mare
Venerdì 7 novembre - Napoli Nella chiesa di S. Caterina a Chiaia, S. Messa in suffragio della Venerabile Regina di
Sardegna Maria Clotilde di Borbone di Francia, anche alle intenzioni di due personalità nate nella città partenopea:
il Re d’Italia Vittorio Emanuele III ed il Cavaliere Duca Giovanni de Giovanni Greuther di Santaseverina
Venerdì 7 novembre - Palermo Su iniziativa del Cappellano della Polizia Municipale, Mons. Filippo Sarullo, presso
i locali della Polizia municipale, S. Messa in suffragio di tutti i vigili urbani di Palermo deceduti durante il servizio,
con la Corale Polifonica San Sebastiano; presentazione della Piccola Biblioteca d'Arte (Kalós) e dell'ultimo volume
dedicato ad Antonello Da Messina, con intervento del Prof. Mauro Natale dell'Université di Ginevra
Venerdì 7 novembre - Cuneo Convegno sul tema Tra il vecchio e il nuovo. I Centri diurni e l'intervento con la persona disabile adulta, presso la Sala Falco del Centro Incontri della Provincia
Sabato 8 novembre - Peschiera del Garda (VR) Commemorazione dello storico Convegno del 1917, a cura del CMI
Domenica 9 novembre - Ancona S. Messa in suffragio dei Caduti in Iraq, a cura dell’AIRH anche a nome del CMI
Martedì 11 novembre - Roma Convegno su Mezzogiorno e Federalismo nella sala delle conferenze della Camera
dei Deputati
Martedì 11 novembre - Adrano (CT) Celebrazione del genetliaco di Re Vittorio Emanuele III, a cura del CMI
Mercoledì 12 novembre - Roma Nella sala delle Statue di Palazzo Rospigliosi, presentazione dell’ultimo libro del
Direttore del Gr Rai Antonio Caprarica Gli italiani la sanno lunga...o no? Chi siamo e perché parliamo tanto male
di noi (Sperling & Kupfer e Rai Eri); a Villa Medici, sede dell’Accademia di Francia, Die Schoene Muellerin di
Franz Schubert, ciclo di lieder interpretato dal pianista Andrea Corazziari e dal baritono Bruno Taddia
Giovedì 13 novembre - Bruxelles (Regno del Belgio) Conferenza di Daniele Rubboli su "Puccini"
Giovedì 13 novembre - Roma In occasione del 60° anniversario della fondazione dello Stato di Israele, premio internazionale Le eccellenze d'Israele al Complesso del Vittoriano
Venerdì 14 novembre - Nizza Convegno internazionale: La Russia e l’Europa, a cura del CMI
Venerdì 14 - Domenica 16 novembre - Nizza, Minsk e Pietroburgo Convenzione programmatica: Quale futuro con
i Paesi della Comunità degli Stati Indipendenti?, a cura del CMI
Sabato 15 novembre - Bruxelles (Regno del Belgio) Festa del Re nei 15 anni di regno di S.M. Alberto II e un omaggio a Re Baldovino I, Te Deum cantato nella Cattedrale dei SS. Michele e Gudule; cena con piatti basati su ricette "pucciniane"
Mercoledì 19 novembre - Milano Consegna del XXIV Premio della Carità Regina Elena dell’AIRH
Martedì 25 novembre Giornata internazionale contro la violenza alle donne
Venerdì 28 - Domenica 30 novembre - Montpellier Celebrazioni
Sabato 6 dicembre - Bari Festa di S. Nicola ed inaugurazione del risorto Teatro Petruzzelli
Sabato 6 - Mercoledì 10 dicembre - Caltanissetta Visita di S.A.R. il Principe Sergio di Jugoslavia
Martedì 9 - Mercoledì 10 dicembre - Parigi Omaggio della parrocchia della Trinità ad Olivier Messiaen, organista
titolare del suo grane organo per 61 anni, nel centenario della nascita del compositore (18 concerti, mostra, conferenze ecc.)
Mercoledì 10 - Giovedì 11 dicembre - Messina Visita i città ed in provincia di S.A.R. il Principe Sergio di Jugoslavia per le commemorazioni del centenario del terremoto
Sabato 13 dicembre - Roma Nell’Arcibasilica Papale di S. Giovanni in Laterano, nell’anniversario della nascita del
Re di Francia Enrico IV e festa di S. Lucia, S. Messa celebrata dal Cardinale Vicario, Arciprete della Cattedrale,
all'intenzione della felicità e prosperità della Francia (Pro felici ac prospero statu Galliae)
Domenica 14 dicembre - Bergamo S. Messa in suffragio delle anime dei defunti di Casa Savoia e dei Caduti
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Domenica 21 dicembre - Napoli Riunione e scambi degli auguri, a cura del CMI.
L'assemblea approva il programma all'unanimità.
In virtù dell’Art. 50 della Costituzione, che recita: “Tutti i cittadini possono rivolgere petizioni alle Camere per
chiedere provvedimenti legislativi o esporre comuni necessità”, la precedente assemblea aveva approvato la proposta che il CMI rivolgesse una petizione ai due rami del Parlamento per chiedere la cessazione degli effetti
dell’ultimo comma della XIII Disposizione transitoria e finale della Costituzione.
Il presidente relaziona sulle azioni già intraprese e propone un calendario per altre.
L'assemblea approva la relazione all'unanimità.
Il rappresentante dell’Associazione Internazionale Regina Elena fa la seguente dichiarazione:
“I principi di solidarietà e sussidiarietà sono la chiave per progettare regole e istituzioni internazionali che sostengano lo sviluppo.
Tra le critiche il problema della rappresentanza, secondo il quale il potere decisionale all'interno di queste istituzioni non è allocato in modo equo, ma anche la mancanza di coinvolgimento della base della società nelle iniziative volte allo sviluppo intraprese dalle istituzioni multilaterali. Un approccio di questo tipo presenta il rischio di
formulare strategie politiche non centrate sui poveri, ma sui governi dei Paesi poveri che spesso sono all'origine
dei problemi, in particolare a causa della corruzione del loro regime.
E' fondamentale che lo sviluppo sia centrato sull'essere umano. Il commercio rappresenta un'opportunità significativa per i Paesi in via di sviluppo ma non è un fine in se stesso, ma un mezzo per raggiungere lo sviluppo e la riduzione della povertà. Lo sviluppo non riguarda solo la crescita dell'economia ma soprattutto lo sviluppo dell'essere
umano con le sue capacità e relazioni con gruppi sociali intermedi - famiglia, gruppi sociali, politici, culturali,
ecc. - in cui vive. Ciò richiede un cambiamento nella prospettiva che riconosca i popoli come uniti da un fattore
comune, la loro umanità. Solo partendo da questa premessa possiamo mirare, all'interno di istituzioni pluraliste, al
raggiungimento del bene comune, che deve essere l'obiettivo primario di ogni società. Il bene comune è la realizzazione dei bisogni primari della persona: il bisogno di verità, libertà, amore e giustizia.
Lo sviluppo, infatti, non è un obiettivo da raggiungere, ma piuttosto una via da seguire. La solidarietà dovrebbe
essere il principio guida, non solo nella definizione dell'aiuto esterno, ma anche nelle relazioni economiche tra Paesi sviluppati e in via di sviluppo e nel contesto degli accordi regionali o multilaterali. Mentre la solidarietà dovrebbe essere la scintilla che genera la definizione di politiche volte allo sviluppo a livello sia nazionale che internazionale, la sussidiarietà dovrebbe essere il principio guida nella loro progettazione e implementazione.
La sussidiarietà non solo preserva e promuove l'originalità nello sviluppo della vita sociale, ma implica anche un
atto di libertà da parte degli individui che cercano di seguire la propria vocazione. La partecipazione è un dovere
che deve essere compiuto in modo consapevole da tutti, con responsabilità e guardando al bene comune. In breve,
a livello internazionale, la solidarietà e la sussidiarietà implicano una doppia responsabilità: da parte dei Paesi
sviluppati di aiutare quelli meno sviluppati a trovare la loro via verso lo sviluppo e da parte dei Paesi meno sviluppati a implementare tutte le politiche necessarie che permetterebbero loro di cogliere le opportunità che vengono offerte.
Se lo sviluppo è centrato sulla persona umana, constata la Santa Sede, ci sono alcune questioni chiave di cui tener
conto e la prima è l'istruzione, l'essenza dello sviluppo, perché solo una persona educata può essere pienamente
consapevole del valore e della dignità dell'essere umano. La gente educata può stabilire più facilmente relazioni
sociali basate non su forza e abuso, ma su rispetto e amicizia. In un ambiente di questo tipo, è più facile ridurre la
corruzione e sviluppare istituzioni virtuose che aiutino a raggiungere il bene comune.
Il compito affrontato dalle istituzioni internazionali nel sostenere lo sviluppo dei Paesi poveri è enorme. Il primo
passo decisivo per raggiungere questo obiettivo è implementare politiche che riconoscano e pongano il valore della persona umana al centro di tutto”.
Il presidente ringrazia per questa dichiarazione.
Il rappresentante dell’Opera Principessa di Piemonte fa la seguente dichiarazione:
“Abbiamo in progetto diversi interventi e chiediamo l’aiuto di tutte le organizzazioni del CMI.
Inoltre desideriamo informarvi che il prossimo 8 novembre la stradina vicina a Merlinge, nel comune di Meinier,
sarà intitolata alla “Chemin de la Reine Marie José” in occasione della consegna del Premio internazionale di
musica contemporanea fondato dalla Sovrana nel lontano 1958".
Il presidente ringrazia per questa dichiarazione.
Il rappresentante del Gruppo Umberto II fa la seguente dichiarazione:
“Il Concilio Vaticano II esplicita che i fedeli laici non possono abdicare alla partecipazione alla politica, ossia alla molteplice e varia azione economica, sociale, legislativa, amministrativa e culturale destinata a promuovere orpag. 9 di 94
ganicamente e istituzionalmente il bene comune (Giovanni Paolo II, Esort. Apost. Christifideles laici n. 42), che
comprende la promozione e la difesa di beni, quali l’ordine pubblico e la pace, la libertà e l’uguaglianza, il rispetto della vita umana e dell’ambiente, la giustizia, la solidarietà, ecc.
Per i monarchici è lo stesso perchè hanno il diritto e il dovere di scegliere, tra le opinioni politiche compatibili.
La libertà politica non può essere fondata sull’idea relativista che tutte le concezioni sul bene dell’uomo abbiano
la stessa verità e lo stesso valore. Se il monarchico è tenuto ad ammettere la legittima molteplicità delle opzioni
politiche, deve però dissentire da una concezione del pluralismo in chiave di relativismo morale in quanto nociva
per la stessa vita democratica che ha bisogno di fondamenti veri e solidi.
La legittima pluralità di opzioni mantiene, dunque, integra la matrice da cui proviene l’impegno dei monarchici
del CMI nella politica, in particolare quella che si richiama direttamente alla dottrina morale e sociale cristiana
con particolare riferimento ad esigenze etiche e principi morali che non ammettono deroghe, eccezioni o compromessi. Essi non possono accertare che il cristianesimo diventi solo un fatto privato ed ultraterreno, anziché tornare
a presentare la fede come utile all’umanità e significativa per i destini collettivi dell’aldiquà. Né che la “modernità” rivolga alla scienza le aspettative di redenzione e la speranza per un futuro più giusto. C’è, dunque, l’esigenza
di un impegno politico dei monarchici del CMI che ricordi anche che sono cattolici.
Dinanzi alla “semplificazione” del sistema dei partiti scaturita dalle recenti elezioni, legittimo è chiederci se tale
nuovo scenario sia in grado di raccogliere e valorizzare l’impegno dei monarchici a partecipare alle necessarie
scelte sociali in modo da orientarle verso i principi di libertà, solidarietà, giustizia e democrazia.
Si pone, quindi, un grande problema di fondo che è innanzitutto una questione democratica: come sia possibile che
i monarchici italiani con il loro patrimonio storico, etico, culturale e politico siano di fatto privi di una chiara rappresentanza.
Non si tratta di evocare il ritorno del “partito dei monarchici”, ma più semplicemente di un movimento che si accolli la rappresentanza di quel patrimonio di valori.
I monarchici non hanno un partito ma debbono fare politica individualmente perchè il cittadino italiano deve esprimersi e quando è monarchico non deve confondere la parte istituzionale (monarchia/repubblica) e quella politica partitica quotidiana. Probabilmente l’azione partitica non è in grado di dare risposte adeguate, anche perché
la morte dell’identità dei partiti e il trionfo di leaderships senza radici e senza reali collegamenti con la gente, fanno presagire grandi difficoltà nel rappresentare l’anima del nostro popolo.
Ma questa anima c’è, anche se un po’ obnubilata da un individualismo che sta destabilizzando la nostra grande
tradizione civile e morale.
E quest’anima sopravvive a livello locale, nelle comunità territoriali, nelle attività di volontariato là dove sempre
più sentita sarà l’esigenza di un “servizio sociale” per la famiglia, per i disoccupati, per gli anziani, per i disabili
e per tutti coloro che sentiranno più di altri i morsi della crisi.
Non si tratta di quel “localismo” di stampo regionalista fondato sugli egoismi geografici e sulla difesa degli interessi dei più forti. E’ l’esatto contrario: rimettere in movimento le realtà sociali presenti nel territorio per dare voce e rappresentanza ai più deboli.
E' una priorità all'ora del federalismo!
La forte mobilità elettorale e la crescente disaffezione politica e istituzionale scaturiscono dalla consapevolezza
che questo Stato non sembra più in grado di garantire la realizzazione dei più importanti diritti costituzionali: la
libertà, la sicurezza; la salute; i livelli di stipendi, salari e pensioni; il trasporto e le infrastrutture; la tutela
dell’ambiente, la giustizia.
E ciò, da una parte, per l’inadeguatezza di una struttura burocratica poco efficiente, poco qualificata e poco motivata e, dall’altra, per l’obiettiva insufficienza delle risorse di bilancio di fronte alle legittime e crescenti aspettative
dei cittadini.
Con un onere annuale di circa 75 miliardi di Euro solo per gli interessi passivi sul debito pubblico è difficile trovare i mezzi per la giustizia, lo stato sociale, lo sviluppo e migliori livelli qualitativi dei servizi pubblici!
Continuiamo a parlare di valori, ma non siamo in grado di costruire una politica che metta lo Stato nelle condizioni di realizzarli.
Non crediamo che la trasformazione dello Stato in senso federalista sia in grado di sanare da sola questa situazione. Il decentramento delle funzioni e dei poteri non è sufficiente ad incidere né sulla qualità della struttura burocratica, né sulla quantità complessiva dei mezzi a disposizione. Il bilancio dello Stato italiano rappresenta meno
del 50% del bilancio di uno dei maggiori fondi d’investimento internazionali!
Più si chiede allo Stato, più aumenta il carico fiscale, più diminuiscono le possibilità di investimenti e di sviluppo.
La strada è un’altra.
Pur con qualche recente ripensamento abbiamo archiviato lo “Stato gestore” e stiamo transitando, con un andamento non rettilineo, verso lo “Stato regolatore”. Ma non è sufficiente. E’ un passaggio difficile e, soprattutto, da
chiarire perché, specie nella materia dei servizi pubblici essenziali come ad esempio l’energia, ci si può trovare
dinanzi all’esigenza di coniugare la regolazione del settore con la permanenza di una qualche presenza pubblica a
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difesa di un preciso interesse generale. Ma ciò che più conta è l’individuazione e la storicizzazione del sistema dei
valori che lo Stato deve tutelare e la scelta dei modi, degli strumenti e dei soggetti cui affidare tale funzione. Questo è il compito della politica che, a tale scopo, deve essere l’espressione della volontà e dell’azione popolare cui è
affidata la sovranità delle grandi scelte.
Ma né le attuali istituzioni, né questi partiti sono in grado di garantire ciò. Ci vuole qualcosa di diverso che, però,
non ci porti verso una deriva oligarchica ma, al contrario, recuperi quel tessuto democratico e civile che è presente nella nostra società e che ha al centro la persona, la sua dignità e i suoi diritti.
Stiamo vivendo, pur senza rendercene conto pienamente, l’esaurimento della concezione statocratica, che assorbe
la società; avanza una vera e propria rivoluzione dove la società pretende una rappresentanza diretta su cui fonda
la propria sovranità. Non può essere più lo Stato moderno l’unico portatore del dovere di rispondere ai crescenti
bisogni della gente; ci vuole uno Stato che riconosca e sostenga le iniziative che sorgono dalle diverse forze sociali
(Benedetto XVI - Enciclica Deus Caritas Est).
Sono i diritti dell’uomo che non vuole rimanere ingabbiato tra lo Stato e mercato, ma chiede di tornare protagonista della propria vita e nella comunità in nome dei suoi diritti pre-statali.
La politica deve porsi il problema di come assecondare questa tensione morale e civile perché si trasformi in una
forza capace di cambiare le Istituzioni e lo stesso modello di sviluppo.
Lo Stato “sussidiario”, dunque, è l’obiettivo di una politica completamente nuova che si fonda sugli artt. 2 e 118
della Costituzione: l’art. 2 affermando l’esistenza di diritti dell’uomo che preesistono allo Stato, l’art. 118 riconoscendo formalmente il diritto di sussidiarietà in favore dei cittadini, singoli e associati. Concetto recepito anche
dai trattati europei a partire da quello di Maastricht del 1992.
Dunque, un valore centrale della dottrina sociale cristiana (dalla Rerum Novarum di Papa Leone XIII alla Quadragesimo anno di Pio XI, dalla Centesimus annus di Giovanni Paolo II alla Deus Caritas Est di Benedetto XVI)
diventa un principio laico, ordinatore e normativo della società, in virtù di una precisa visione antropologica che
ne costituisce il fondamento.
E’ l’idea di un modo nuovo di fare politica alternativo a questo sistema statocratico e partitocratico; perché, anziché essere fondato sui rapporti di potere che puntano a realizzare quantità sempre maggiori di adesioni (con la
conseguente progressiva caduta delle identità), punta a restituire un ruolo alla rappresentanza territoriale, ai valori di riferimento e alle effettive esigenze delle persone e delle famiglie. Un impegno per la giustizia che è anche
un impegno per una vera democrazia.
Non è un mondo immaginario. Quella dell’associazionismo e del volontariato è già una grande realtà, talvolta
sommersa, ma presente nella nostra società, tanto sul versante cattolico che su quello laico. E’ una realtà che stenta ad ottenere dalla politica quel riconoscimento e quei mezzi che le consentirebbero di far valere potenzialità inespresse che, in applicazione dei principi costituzionali di solidarietà e di sussidiarietà, potrebbero risolvere i più
gravi problemi sociali con un abbattimento rilevante della spesa pubblica.
Abbiamo, dunque, un mondo politico-partitocratico, sempre più oligarchico, che mantiene con i cittadini un contatto formale e artefatto, esclusivamente affidato alla suggestione della comunicazione. C’è, poi, un mondo reale
che vive nel territorio e svolge una importante funzione sociale.
E' giunto il momento che i monarchici del CMI si rendano conto che questo sistema partitocratico centralizzato
non consente loro una presenza democratica a difesa dei valori di riferimento. Che esiste, invece, una grande realtà sociale che vive effettivamente nella comunità locale e che lavora in funzione del bene comune. Ma, soprattutto,
c’è la riscoperta del ruolo della persona, del cittadino che chiede una vera rappresentanza, non solo formale, che
gli consenta di agire relazionandosi con gli altri in associazioni quali enti primigeni e intermedi rispetto allo Stato.
La sussidiarietà è una grande occasione per una politica diversa che guardi all’uomo, al territorio, alle iniziative
individuali e all’associazionismo.
Come l’art. 49 della Costituzione aveva indicato per i partiti che poi hanno seguito tutta un’altra strada.
Il rivolgimento sociale che la crisi determinerà potrebbe rappresentare l’occasione per una iniziativa politica diversa che, partendo dalle comunità locali, restituisca uno spazio reale ai veri valori.
L’“attendismo” è sempre stato sinonimo di rinuncia, di mancanza di coraggio, di compromessi e di ambiguità.
La realtà è che questo sistema politico-partitico si sta avvitando su se stesso perché ha rinunciato alle identità e,
quindi, ai valori di riferimento, mentre la nostra proposta punta al recupero di una strategia che, nel rilancio della
democrazia parlamentare e partendo dalla persona, sappia cogliere le ragioni della crisi morale e sociale che stiamo vivendo e indicare le vie d’uscita..
Sappiamo bene che corriamo il rischio dell’incomprensione, dell’isolamento, dell’indifferenza, dell’emarginazione
se non dell’esclusione. Ma questi sono i momenti in cui coloro che vogliono dare un senso, non solo alla politica
ma soprattutto alla propria vita, debbono assumere una iniziativa forte per dare un segnale significativo del proprio impegno.
E’ un cammino che dobbiamo affrontare con sano realismo,consapevoli sia dell’importanza e della necessità di
tale iniziativa politica,che delle grandi difficoltà che ci attendono.
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L’obiettivo è un cambiamento profondo che, nel rigoroso rispetto delle leggi, trasformi le Istituzioni e i partiti in
modo che l’iniziativa, singola e associata, dei cittadini ci consenta di affrontare e risolvere dal basso tutti i problemi delle persone, delle famiglie e della società. Con una politica nuova che si metta al servizio di tale evoluzione democratica della quale debbono essere protagonisti i monarchici del CMI”.
Il presidente ringrazia per questa dichiarazione.
I rappresentanti della Convention pour l'Europe e della Federazione Eugenio di Savoia Principe Europeo fanno la
seguente dichiarazione congiunta:
“Oggi il ricorso all’etica sembra essere la strada migliore che molti economisti e società percorrono per cercare
di trovare una soluzione alla dilagante crisi economica. Credo che sia opportuno affidare un ruolo più forte
all’etica, ma al tempo stesso credo che questa soluzione evidenzierà anche le attuali lacune del diritto societario e
della costituzione economica della grande impresa. Servono più regole che garantiscano la correttezza dei comportamenti, ma servono anche istituzioni forti che facciano in modo che le norme vigenti vengano realmente rispettate, nella lettera e nello spirito.
Di fronte alla crisi che colpisce i mercati, a colossi che fanno bancarotta e bruciano soldi e posti di lavoro, non
abbiamo la presunzione di dare consigli o di stupire con soluzioni. Desideriamo solo proporre tematiche che sentiamo urgenti e attuali, come il valore dell'etica, anche nei sistemi economici.
La società sta riscoprendo l'etica economica perché sembra suscitare nuovi interessi, collettivi e diffusi. Sempre
più governanti, giuristi, economisti, imprenditori, sindacalisti, impiegati, consumatori sentono l'esigenza che le società e i mercati siano liberi ma regolati da valori comuni che contrastino atteggiamenti illegittimamente consentiti
e pericolosamente individualisti. Interrogarsi sull'efficacia che l'etica assume nella gestione di società, di imprese
e nei sistemi economici non è un tema astratto. L'economia di oggi ha sempre più bisogno di indicazioni e limiti,
soprattutto per quanto riguarda i problemi della disuguaglianza delle condizioni economiche, della protezione dell'ambiente, della tutela di chi agisce correttamente sui mercati. Troviamo giusto che negli affari le persone prendano ispirazione dai principi e dai valori etici, anche se è chiaro che l'etica non si possa sostituire alle norme e alle sanzioni giuridiche, come spesso si vuol far credere. E' urgente che vengano definiti in maniera oggettiva i criteri etici cui bisogna attenersi e che il rispetto ad essi non sia autogestito, ma imposto, affinché la comunità economica possa giudicare gli effettivi comportamenti dei propri operatori. Però l’etica da sola non basta. La crisi del
mondo degli affari non è dilagata solo per mancanza di principi etici, ma perché le leggi spesso non vengono applicate.
Quando ci troviamo di fronte a una scelta cruciale ci auguriamo di saperla compiere conformemente ai principi
morali delle nostre radici cristiane, anzi cattoliche”.
Il presidente ringrazia per questa dichiarazione.
Il rappresentante di Idea-Nazione Italiana fa la seguente dichiarazione:
“Dopo il crollo dei mercati finanziari dello scorso ottobre, non si deve più guardare al 1929, ma al 1933. Il fallimento della Lehman Brothers e la caduta della Borsa del 20% in un solo mese, sono catastrofi finanziarie paragonabili al crollo di Wall Street dell’ottobre del 1929. La vera sfida è ora evitare di passare dalla crisi finanziaria
alla grande depressione. Il punto di riferimento è il 1933, l’anno in cui la disoccupazione negli USA raggiunse il
25%, contro circa il 5% del 1929, e il PIL arrivò a perdere il 50% del valore che aveva quattro anni prima.
Abbiamo ottime possibilità di evitare una vera depressione. Le previsioni economiche pubblicate dalla Commissione europea non sono buone, ma non hanno nulla a che fare con uno scenario da depressione. Per l’Italia si prevede una crescita zero fino ad una prima ripresa nel 2010, tra le economie più deboli dei 15, insieme con Spagna e
Irlanda.
Ma la vera differenza tra la situazione di oggi e quella d’inizio degli Anni 30 è nelle scelte di politica economica.
In quegli anni le autorità monetarie accumularono una serie imperdonabile di errori.
Dopo il crollo della Borsa del 1929 la politica monetaria negli Stati Uniti si fece più restrittiva, con aumenti dei
tassi d’interesse e riduzione della quantità di moneta in circolazione. La corsa agli sportelli e i fallimenti di diverse
banche ne furono la tragica conseguenza. Ora la risposta delle autorità di politica economica è stata imponente.
Negli USA si è approvata una misura di sostegno al sistema finanziario per 700 miliardi di dollari e sono state nazionalizzate numerose istituzioni sull’orlo del fallimento. In molti Paesi europei le banche sono state ricapitalizzate. Anche la politica monetaria si è mossa in senso opposto a quanto accadde negli Anni 30. La Federal Reserve
americana ha nuovamente abbassato i tassi di interesse; la Banca Centrale Europea ha ridotto i tassi d’interesse e
gli operatori si aspettano un’ulteriore riduzione.
Altra differenza. Nel 1932, con l’elezione di Roosevelt gli USA diedero luogo a un immenso programma di spesa
pubblica e una crescita massiccia dello Stato sociale. Un programma di quella portata, non è più realizzabile per
l’aumento del debito pubblico americano.
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L’aumento del differenziale tra i tassi sul nostro debito pubblico e quello tedesco ci ricorda quanto la situazione
dei nostri conti pubblici sia delicata e quanto irrealizzabile sia, in Italia, un grande aumento di spesa pubblica.
L’Italia ha problemi strutturali, nella pubblica amministrazione, nel sistema fiscale, nel mercato del lavoro, nel sistema educativo che tutti conoscono. Se in Europa si deciderà di permettere ai Paesi di sforare temporaneamente il
3% di disavanzo, è bene che in Italia lo si faccia solo ed esclusivamente per risolvere i problemi strutturali. Perché
al di là della crisi i problemi strutturali dell’Italia ci sono e devono essere risolti. I più urgenti sono il riordino degli ammortizzatori sociali, delle pensioni e una completa riforma della scuola”.
Il rappresentante dei Monarchici Democratici fa la seguente dichiarazione:
“Il futuro Presidente degli Stati Uniti sarà probabilmente il primo inquilino pro tempore della Casa Bianca che si
troverà a dover affrontare un problema inedito per la storia americana dai tempi di Theodore Roosevelt: il tramonto della convinzione che la diffusione del capitalismo avrebbe finito per avvantaggiare innanzitutto gli Stati
Uniti, l’economia più grande e avanzata. Il binomio mercato-democrazia è stata l'idea-guida di Washington da
Woodrow Wilson e Franklyn Delano Roosevelt. Questo concetto ha sconfitto l'URSS nella lunga “guerra fredda”,
ma gli USA hanno spesso tollerato come alleati regimi non democratici; ma non hanno mai esteso la loro protezione a sistemi che non fossero, dal punto di vista economico, capitalisti.
Dopo il 1989, la presidenza Clinton ha favorito il processo di globalizzazione, ritenuto capace di innescare un circolo virtuoso di ordine e sicurezza per il mondo attraverso la diffusione dell’economia di mercato, l’accelerazione
dell’interdipendenza e la moltiplicazione dei sistemi democratici. Ha gestito con abilità e coraggio un successo già
costruito da altri. Ma venne l’11 settembre e il trionfo dell’economia di mercato non significava più, ipso facto, né
un incremento della quota di ricchezza, né un aumento del potere economico e politico americani. Si sono affacciati Cina e Russia, India e Brasile ed altri. E' sempre più urgente dunque il rinforzo dell'alleanza UE-USA
che non è fondata solo su periodici interessi comuni, ma su un tessuto permanente di valori condivisi”.
Il rappresentante del Centro di Studi sulla Monarchia in Italia fa la seguente dichiarazione:
“Siamo scandalizzati dell’assenza sia del Principe di Napoli, sia del Principe di Piemonte alle solenni celebrazioni
del 90° anniversario della Grande Guerra a Redipuglia, ieri ed oggi, e a Roma ed a Trieste oggi. Neanche un messaggio per ricordare la vittoria che permise al Regno d’Italia di raggiungere i suoi confini naturali, grazie al sacrificio di centinaia di soldati sotto la guida di Re Vittorio Emanuele III, del Duca della Vittoria, Maresciallo Armando Diaz, del Duca del Mare, Grande Ammiraglio Paolo Thaon di Revel, e del Presidente Vittorio Emanuele
Orlando”.
Il presidente ringrazia per questa dichiarazione ed invita nuovamente tutte le Organizzazioni a lavorare sulla situazione dell’Italia e sulle possibili proposte concrete da inoltrare alle regioni, al Parlamento ed al Governo, come è
stato fatto negli anni passati.
Il presidente ricorda i comunicati pubblicati dall’ultima riunione (in appendice).
Ha così concluso il Portavoce del CMI, presidente dell'Assemblea:
“Il CMI è nato perché ha coinvolto delle persone e delle organizzazioni su un programma. La struttura è arrivata
dopo, cioè prima il contenuto e dopo il contenitore.
Il suo successo è stato di fare in fretta le scelte difficili per poi impegnarsi nello sviluppo delle nuove attività poi
aggregare nuovi associati sui suoi valori. Ma anche lasciare da parte quelli che si riferivano ad un passato remoto
e rimasti indietro di qualche generazione.
Il CMI è un progetto più snello, giovane, aperto, solido, solidale e sempre fedele al suo manifesto di fondazione.
L’unione dei monarchici è fallita per le spinte incontrollate del corporativismo e dall'atteggiamento di ambiguità
tenuto da pochi contrari ad una scelta in senso riformista e modernizzatore per motivi personali ed incapacità evidente di aggiornarsi. Ma anche per l’indecisione del Principe Emanuele Filiberto che, se pensa di parlare di storia
come si esprime quotidianamente, credo che gli manchi non solo la preparazione culturale di base ma la voglia di
compiere un'analisi approfondita. La storia è fatta da fenomeni complessi. La storia deve essere una riflessione
che ci aiuta a capire e vivere meglio la nostra realtà, non un terreno di scontro continuo assolutamente improduttivo. Credo che uno dei nostri mali più grandi, frutto della guerra civile e di una contrapposizione ideologica ben
lungi dall'essere finita con il muro di Berlino, sia la quasi assoluta incapacità di dare giudizi obiettivi sui fatti storici. Sono fatti, non invenzioni. Per il resto il figlio del Principe di Napoli è libero di scrivere quello che vuole come vuole, ma eviti di dare lezioni agli altri e di esprimere giudizi al cui confronto quelli dei liceali sembrano quelli di De Felice. Einstein ha detto che la mente che partorisce un problema non è in grado di risolverlo.
Emanuele Filiberto lo conferma!
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Mi appello a tutti i veri monarchici, come spesso ho fatto, a non disperare delle nostre attuali difficoltà, ma di credere sempre nella promessa e nella grandezza dell'istituto monarchico in Italia e nel mondo, perché niente è ineluttabile. I monarchici non si lasciano mai andare. Noi non ci arrendiamo mai. Non ci nascondiamo dalla Storia, noi
facciamo la Storia”.
L'assemblea approva la conclusione, ricordando, come diceva Seneca, che “Non c'è vento favorevole per chi non
sa in quale porto vuole arrivare”.
Esauriti gli argomenti in discussione, e nessun altro chiedendo la parola, il presidente ringrazia tutti gli intervenuti e
chiude la riunione alle ore 23.40.
Il Presidente
Il Segretario
COMUNICATI STAMPA
Comunicato n. 168/08 - 24 agosto 2008
Il CMI per le vittime dei nazisti
Il CMI ha reso omaggio oggi alle vittime dell'eccidio nazista di Sant´Anna di Stazzema, che continuò in altre località fino alla fine del mese, e ha partecipato, al Museo Storico, all'inaugurazione ed alla presentazione de L’albero
della Memoria, di Ellen Koch poi, nella chiesa, alla presentazione del libro Mai più, dedicato ai martiri di
Sant’Anna, al loro sangue innocente, al sangue di ogni martire. Testo poetico di Mariagrazia Carraroli, immagini
Luciano Ricci. Presentazione critica di Fernanda Caprilli.
Comunicato n. 169/08 - 24 agosto 2008
Il CMI visita la mostra sull’Egitto antico a Montecarlo
La Regina Touy lascia il Royal Ontario Museum. L’opera è esposta nel Principato di Monaco insieme ad altri 250
pezzi di 40 musei del mondo.
Figlia di Ramses I e “grande sposa reale” durante il regno di Seti I. Di lei si sa poco altro. Touy, Regina della XIX
dinastia egiziana, è passata alla storia soprattutto come madre del celebre faraone Ramses II, il figlio che sostenne
fino alla morte, avvenuta intorno al 1258 a.c. Fra la Regina Tuoy e Toronto c’è un legame che passa attraverso il
Royal Ontario Museum, dov’è custodito un bassorilievo che la raffigura insieme all’altra figlia, Tia, e al marito di
lei, figlio dello scrivano del Re, mentre portano offerte alle divinità. La stele è datata intorno al 1250, quindi pochi
anni prima della morte di Tuoy, e in origine faceva parte di un bassorilievo che decorava la cappella reale di Tanis,
nel Nord dell’Egitto. L’opera d’arte ha lasciato il Rom per la prima volta per il Principato di Monaco, dove fino al
10 settembre, al centro congressuale “Grimaldi Forum”, si svolge un’eccezionale mostra internazionale dedicata
alle Regine d’Egitto, spose, madri e figlie di faraoni.
Sono esposti al pubblico 250 pezzi provenienti da 40 musei del mondo, tra cui anche il celebre “Egizio” di Torino o
quello del Cairo. La mostra si apre con Cleopatra, la più popolare Regina d’Egitto sebbene fosse di origine greca, e
si conclude con un’altra, meno nota al grande pubblico, Taousert, la cui tomba nella Valle dei Re si può visitare ancora oggi.
È la prima volta che viene dedicata una mostra alle Regine d’Egitto attraverso un percorso per blocchi tematici: lo
status delle donne, la famiglia reale, lo stile di vita, il ruolo religioso, gli emblemi legati alla loro rappresentazione.
Si scoprono molti pezzi prestigiosi che non erano mai stati esposti in Europa prima d’ora, tale la bellissima “Principessa d’Abydos” o la colossale statua della Regina Tiy che lascia per la prima volta il museo del Cairo o, ancora,
del bassorilievo raffigurante Touy, la madre di Ramses II, mai uscito dal museo di Toronto.
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Ramses II, che regnò dal 1278 a.C. al 1213 a.C., è famoso soprattutto per l’incredibile prole (quasi 100 figli) e il
numero di mogli, fra le quali anche la regina Nefertari. Secondo alcuni studiosi è contro di lui che Mosè scagliò le
dieci piaghe d’Egitto per liberare il proprio popolo dalla schiavitù.
Comunicato n. 170/08 - 24 agosto 2008
Il CMI si congratula con il Presidente della CEI
Il CMI si congratula con il Cardinale Angelo Bagnasco, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, per il suo
discorso odierno a Rimini in apertura del XXIX Meeting dell’amicizia fra i popoli.
Comunicato n. 171/08 - 24 agosto 2008
Il CMI ringrazia le autorità francesi
Malgrado le eccellenti condizioni climatiche, otto alpinisti sarebbero rimasti feriti da una valanga questa notte alle
ore 3 a quota 3.600 metri sul versante francese del Monte Bianco, mentre gli scalatori salivano sulla via normale
del massiccio, in direzione del ghiacciaio del Tacul (4.248 m). La valanga era lunga 200 m e larga 50 m.
Ora dieci persone sono ancora disperse: cinque austriaci, tre svizzeri e due non identificati.
Sono intervenuti oltre 40 volontari del soccorso alpino francese, la Gendarmeria e tre elicotteri, due francesi ed uno
italiano.
Il Ministro dell'Interno francese ha visitato oggi i feriti all'ospedale di Sallanches prima di incontrare a Chamonix
tutte le squadre che partecipano alle operazioni di soccorso.
Il CMI formula i migliori auguri per i dispersi e per i feriti e ringrazia le autorità francesi per l'immediato intervento
dei soccorsi ed il trasferimento dei feriti negli ospedali di Sallanches e Chamonix, tre italiani e cinque francesi, tutti tra i 26 e i 37 anni.
Comunicato n. 172/08 - 25 agosto 2008
Il CMI inchina la bandiera per Rodolfo Bernardini
Nato a Pisa il 21 luglio 1930, Rodolfo Bernardini ha conseguito a pieni voti assoluti le lauree in Economia e commercio, in Giurisprudenza e la laurea specialistica in Scienze della politica con la votazione di 110 e lode e
l’attribuzione, alla tesi, della dignità di stampa.
Nel 1945 ha aderito alla Dc di cui sarà Consigliere e Vice capo gruppo al Comune di Pisa (1970-85). Dopo il 1993
è stato per alcuni anni Presidente provinciale del CCD.
E’ sempre stato impegnato nel volontariato, in particolare nella Venerabile Arciconfraternita della Misericordia e
Procione di Pisa della quale è stato anche Governatore, e successivamente pure nel Sovrano Militare Ordine di
Malta.
Per 25 anni ha fatto parte del Comitato della Regata delle Antiche Repubbliche Marinare e, dal 1982, del Consiglio
degli Anziani del Gioco del Ponte. Ma lo abbiamo conosciuto soprattutto per il suo impegno rivolto alla Fondazione “Istituto dei Cavalieri di S. Stefano”, della quale è stato Presidente dal 1981. Durante la sua presidenza ha organizzato circa 40 convegni di studi, anche internazionali, e ha dato vita alla collana Quaderni Stefaniani della quale
era direttore responsabile, che ha pubblicato 80 tra Quaderni e lavori monografici tra il 1982 ed il 2005.
Membro di una ventina di Accademie ed Istituzioni culturali, anche internazionali, tra cui la Società Storica Pisana,
l’Accademia dei Sepolti di Volterra, l’Accademia degli Euteleti di S. Miniato e l’Accademia della Real Academia
Espanola de la Mar.
Nel 1994 ha accolto negli stupendi saloni della Fondazione il primo convegno in Toscana dell’Associazione Internazionale Regina Elena con la quale era rimasto in cordiali e fruttuosi rapporti.
Rodolfo Bernardini era insignito della Medaglia d’argento al Merito di Marina, Cavaliere di gran croce OMRI,
Grande ufficiale al Merito melitense del S.M.O. di Malta, Commendatore con placca nell’Ordine di S. Gregorio
Magno, Croce di Ia classe (Cavaliere di gran croce) nell’Ordine al Merito delle scienze e delle arti dell’Austria,
Cavaliere di gran croce nell’Ordine di S. Giuseppe.
E’ stato ricevuto nei seguenti Ordini Equestri: S.M.O. di S. Stefano Papa e Martire (Cavaliere di giustizia), S.M.O.
di Malta (Cavaliere di grazia magistrale), S.M.O. Costantiniano di S. Giorgio (Cavaliere di gran croce), Ordine Equestre del S. Sepolcro di Gerusalemme (Grande ufficiale), Ordine Teutonico (Cavaliere Familiare), Ordine dei SS.
Maurizio e Lazzaro (Grande ufficiale). Inoltre ha ricevuto vari premi tra i quali il Premio Cultura della Presidenza
del Consiglio dei Ministri e la Medaglia d’oro al Premio Giornalistico Internazionale “Rustichello da Pisa” (1974).
I funerali si terranno domani, martedì 26 agosto, alle ore 17, a Pisa, nella Chiesa dei Cavalieri.
Il CMI presenta le sue più sentite condoglianze alla vedova Anna, alle figlie Francesca e Giovanna ed alla sorella
Lucia.
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Comunicato n. 173/08 - 25 agosto 2008
Il CMI al XX Festival di Perpignano
L’appuntamento più prestigioso per i fotogiornalisti di tutto il mondo è il Festival “Visa pour l’image” di Perpignano, nei Pirenei francesi, che aprirà la sua XX edizione dal 30 agosto al 14 settembre.
Come ogni anno, alla quindicina di Perpignano saranno presenti i più impegnati reporter della stampa mondiale e vi
saranno inoltre i professionisti delle migliori agenzie fotografiche internazionali.
Nella serata di apertura del 1 settembre, alla quale presenzierà il CMI, sarà reso omaggio all'Italia, a Cortina
d’Ampezzo per la precisione. Infatti, Stefano Zardini, erede di una famiglia di fotografi, artista dell’immagine, fotoreporter è tra i selezionati della Visa d’Or. Il suo servizio di 120 scatti sul più basso strato sociale di Calcutta è
stato giudicato tra i più eccellenti del 2007/08 su oltre 4.000 immagini arrivate quest’anno alla segreteria parigina
del festival. Rientrato da poco dal confine settentrionale dell’Afganistan, tra poco Zardini partirà per un altro dei
suoi servizi, precisamente in Colombia, per un reportage sulla produzione e sul traffico di cocaina.
Perpignano è il magazine che non c’è, un giornale senza carta che esce una sola volta all’anno, il racconto delle storie che nessun altro racconta.
Comunicato n. 174/08 - 25 agosto 2008
Il CMI ha incontrato S.M. la Regina Madre del Bhutan
Oggi il CMI ha incontrato in Toscana la Regina Madre del Bhutan, S.M. Ashi Tshering Pem Wangchuck, che, nel
2000, ha scritto un libro dal titolo Of Rainbows and Clouds in cui, attraverso la storia della propria famiglia, racconta la storia del Bhutan (Serindia Publications PO Box 10335 Chicago, IL 60610-0335
email: [email protected]).
La Casa Reale Wangchuck iniziò nel 1907 quando un'assemblea di monaci, il governo e la popolazione decise all'unanimità di eleggere quale primo Re del Bhutan, con il titolo di Druk Gyalpo, Ugyen Wangchuck.
Il Regno del Bhutan è nella catena himalayana di 46.500 kmq e circa 650.000 abitanti. La sua capitale è Thimphu
ad un’altitudine di 2.400m. Il piccolo stato montuoso dell'Asia confina a nord con la Cina e a sud con l'India, con
rispettivamente 470 e 605 km di frontiere.
L’unico Regno buddhista al mondo è entrato all’ONU nel 1971.
S.M. Jigme Singye Wangchuck, nato nella capitale l’11 novembre 1955, quarto Re del Butan, ha studiato nel Regno Unito ed è salito al trono all'età di 17 anni, alla morte del padre, Re Jigme Dorji Wangchuck. Fu incoronato ufficialmente il 2 giugno 1974 alla presenza anche di personalità straniere ed è stato chiamato Druk Gyalpo, che significa "Re Drago". Ha continuato la politica paterna di modernizzazione e di preservazione della cultura bhutanese. Nel 1998 volontariamente cedette alcuni dei suoi poteri assoluti e dotò il Paese di un governo. Nel marzo del
2005 ha diffuso il progetto della prima Carta costituzionale. Il 15 dicembre 2006, dopo un regno di 34 anni e con
due anni di anticipo dalla data prefissata, Re Jigme Singye Wangchuck ha abdicato in favore del figlio, S.A.R. il
Principe Jigme Khesar Namgyal Wangchuck, divenuto così il quinto Re del Bhutan ed il più giovane capo di Stato
essendo nato nella capitale il 21 febbraio 1980.
S.M. il Re Jigme Khesar Namgyal Wangchuck ha studiato dapprima negli USA poi nel Regno Unito, laureandosi in Scienze Politiche presso l'Università di Oxford.
Comunicato n. 175/08 - 25 agosto 2008
Il CMI chiede la liberazione di Mons. Jia Zhiguo
Spente le ultime luci delle Olimpiadi, partite le autorità la Cina ricomincia: S.E.R. Mons. Julius Jia Zhiguo, Vescovo di Zhengding (Hebei), da mesi agli arresti domiciliari, è stato portato via dalla polizia in un luogo sconosciuto.
Domenica mattina, mentre celebrava la S. Messa domenicale nella Cattedrale di Wuqiu, quattro poliziotti sono entrati nella chiesa e lo hanno trascinato via senza dire nulla. Durante le Olimpiadi il governo aveva costretto agli arresti domiciliari molti Vescovi e sacerdoti della Chiesa legata a Roma che non accettano il controllo da parte dell'Associazione patriottica, organo del Partito comunista.
Era stato proibito ogni raduno dei cristiani durante il periodo delle Olimpiadi, ma un migliaio di fedeli della diocesi
di Zhengding si sono radunati il giorno dell'Assunta nella Cattedrale.
Monsignor Jia era vigilato 24 ore su 24 era stato gratificato della costruzione di una baracca davanti alla sua casa
per facilitare la guardia giorno e notte. Il Vescovo, che ha passato 15 dei suoi 73 anni in prigione (1963-78), dal
1989 si trova sotto stretto controllo della polizia. In meno di vent'anni è stato arrestato e poi liberato almeno 11 volte. Quella di ieri è la dodicesima. La sua diocesi conta 110 mila cattolici, almeno 80 sacerdoti e più di 90 suore. Il
Vescovo Jia si prende cura anche di circa 100 orfani portatori di handicap che sono stati abbandonati e l'orfanotrofio ha assolutamente bisogno di sostegno finanziario e medico.
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Il CMI chiede la liberazione di Mons. Jia e di tutti i sacerdoti cristiani che rifiutano il diktat del partito.
Comunicato n. 176/08 - 26 agosto 2008
Il CMI condanna le violenze contro i cristiani in India
Il CMI ha appreso con dolore le notizie delle violenze contro i cristiani compiute da estremisti indù, nello Stato indiano di Orissa, del rapimento dei due sacerdoti e delle cinque vittime arse vive in diversi roghi, tra le quali una
missionaria laica di 22 anni nelle fiamme dell'orfanotrofio della chiesa di Khuntpali.
Il CMI, che condanna queste violenze inaccettabili, chiede il rispetto della dignità delle persone e dei diritti dell'uomo e che si ricostituisca al più presto il clima di dialogo e di rispetto reciproco che non avrebbe dovuto mancare.
Il CMI ha inviato le sue più sentite condoglianze alla autorità cattoliche.
Comunicato n. 177/08 - 26 agosto 2008
Il CMI a Maillé nel ricordo del massacro nazista
Ieri a Maillé (Francia) il CMI ha partecipato al 64° anniversario del massacro da parte dei tedeschi di 124 dei 500
abitanti del villaggio il 25 agosto 1944, proprio il giorno della liberazione di Parigi.
Il 25 agosto 1944, almeno 60 soldati tedeschi hanno trucidato con arma da fuoco ed arma bianca un quarto della
popolazione di Maillé, tra la quale 42 donne e 44 bambini, prima di bombardare il villaggio, perchè il giorno precedente era avvenuto uno scontro tra un gruppo di partigiani e soldati della Wehrmacht a nord di Maillé.
Per la prima volta un capo dello Stato francese ha partecipato all'anniversario di questo crimine, anche con delle parole forti. Nicolas Sarkozy ha dichiarato: "Ignorando così a lungo il dramma di Maillé, rimanendo indifferente al
dolore dei sopravissuti, lasciando cancellare dalla sua memoria il ricordo delle vittime, la Francia ha commesso un
errore morale. E' un errore che a nome dell'intera Nazione sono venuto a riconoscere e riparare oggi" aggiungendo
che con questo ricordo tragico si capisce meglio "quello che significa la civilizzazione e perchè si deve difenderla quando si trova confrontata alla barbaria più totale. penso in particolare al sacrificio dei nostri dieci giovani soldati di fronte a questi barbari medievali, questi terroristi che combattiamo in Afghanistan. Nel giorno dell'anniversario della liberazione di Parigi, ho voluto riparare a questa ingiustizia (...) una delle più terribili tragedie della Seconda Guerra mondiale. A Maillé ci fu un crimine contro l'umanità, un crimine contro l'Uomo perpetrato deliberatamente".
Il Presidente ha auspicato "che ogni anno, al momento dei festeggiamenti per la liberazione di Parigi, di aver un
pensiero per Maillé", perchè "è ricordando eventi come quelli che si sono prodotti qui che i nostri figli sapranno
dove è il loro dovere morale, dove è il dovere morale della Francia. Sapranno che l'eterna guerra civile europea ha
provocato malori durati secoli prima che l'Europa abbia deciso di unirsi perchè questo non succeda mai più. Ecco
perchè sono talmente attaccato all'ideale europeo".
Comunicato n. 178/08 - 26 agosto 2008
Provocazioni russe alla vigilia del Consiglio Europeo straordinario
Mosca è andata al di là dell'accettabile con il "riconoscimento" illegale ed unilaterale (ed unico) della "indipendenza" di Abkhazia e Ossezia del Sud richiesta dai leader separatisti, dimenticando anche di riconoscere l'indipendenza
chiesta dai leader indipendentisti della Cecenia.
Questa scelta non è seria ma solo un atto di propaganda ad uso interno e perde quel poco di credibilità che avrebbe potuto avere quando l'annuncio viene fatto da Dmitry Medvedev, Presidente per volontà di Putin che è l'unico a
comandare.
Che il Presidente della Georgia sia accusato di genocidio da parte dell'erede diretto di decine di milioni di assassini
potrebbe far sorridere se non fosse tragico, cinico e ridicolo.
Questa decisione è però importane alla vigilia della riunione straordinaria del Consiglio Europeo convocata dal
Presidente di turno, il francese Nicolas Sarkozy. Ora nessuno può far finta di non sapere e nessuno può accettare
l'invasione e l'annessione de facto di due regioni di uno Stato sovrano che, fino a pochi giorni fa, faceva parte della
Comunità degli Stati Indipendenti creata proprio dalla Russia dopo il fallimento dell'URSS.
Se la decisione di Mosca di riconoscere l'indipendenza delle regioni è deplorevole e pone la Russia in una posizione di contrasto rispetto ad alcune risoluzioni dell'ONU è evidente che questo atto rimarrà come quello della Turchia
a Cipro che nessun Stato indipendente ha mai riconosciuto dal 1974.
Comunicato n. 179/08 - 26 agosto 2008
L’Unione Europea ha vinto le Olimpiadi
Se la Cina con i suoi 51 ori (+19 rispetto ad Atene 2004) e gli Usa (+8 rispetto ad Atene 2004) con le sue 110 medaglie totali sembrano i campioni olimpici, il CMI vuole rimarcare che il vero vincitore dei Giochi Olimpici di Pechino è l'Unione Europea, i cui 27 Paesi, tutti insieme, hanno conquistato 85 medaglie d'oro e un totale di 280 podi.
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Solo Spagna, Germania, Francia e Italia, hanno vinto complessivamente 36 ori e un totale di 127 medaglie, contro
le 110 degli USA ed le 100 della Cina. Nella classifica interna dei 27 in testa c'è il Regno Unito (47 medaglie, tra le
quali 19 ori), l'Italia (28 medaglie, tra le quali 8 ori), la Francia (40 medaglie, tra le quali 7 ori), il Regno dei Paesi
Bassi (16 medaglie, tra le quali 7 ori) e il Regno di Spagna (18 medaglie, tra le quali 5 ori).
Il CMI nota che la Russia perde 4 ori e ben 20 medaglie complessive rispetto ad Atene 2004. Per gli ori non arriva
neanche a tre volte l’Italia e supera di poco il Regno Unito. Una Russia stracciata dagli USA che presentano una
percentuale maggiore: 57% in più per gli ori e 53% per il numero complessivo di medaglie. Un po’ poco per una
nazione imperialista! Il fatto dovrebbe fare meditare i suoi dirigenti…
Comunicato n. 180/08 - 26 agosto 2008
Il CMI solidale con il Vescovo di Ventimiglia-Sanremo
Anche a nome del CMI, l'Associazione Internazionale Regina Elena ha espresso la sua piena solidarietà al Vescovo
di Ventimiglia-Sanremo dopo gli ingiustificati e menzogneri attacchi mediatici contro di lui, il Vescovo emerito e
la Curia, che hanno suscitato una viva indignazione.
Conoscendo da decenni Mons. Alberto Maria Careggio, l'AIRH sostiene le sue decisioni, sicura che sono state
ponderate, saggie e prese per risolvere problemi, non per crearne.
L'opera del Vescovo è ammirabile a tutti i livelli e il coinvolgimento dei fedeli è evidente, bastava andare alla festa
di San Secondo in una Cattedrale gremitissima e alla presenza del Presidente della CEI.
L'accanimento nella diffusione di notizie errate e tendenziose sarebbe infangare non solo il Vescovo e il buon senso
ma anche la fiducia e l’operato dell'Arcivescovado Metropolita e pure della Santa Sede.
Ad Aosta, poi a Chiavari e da quattro anni a Ventimiglia-Sanremo, Mons. Careggio è sempre stato guidato da ragioni pastorali e l'AIRH gli rinnova i sentimenti di vicinanza, di fiducia e di stima di sempre.
Ogni Vescovo deve prendere delle decisioni che non possono soddisfare tutti ma l'AIRH auspica che tutti vogliano
prenderne atto con una riflessione improntata alla fede, fiducia, speranza e carità.
Comunicato n. 181/08 - 27 agosto 2008
Il CMI solidale con i Francescani di Belmonte
Il CMI ha appreso con orrore della violenta aggressione e della rapina in un convento adiacente al santuario di
Belmonte (TO) vicino a Cuorgné, dove opera la "Casa Regina Elena" per ragazzi autistici.
Innanzi tutto, il CMI è solidale con i quattro frati francescani brutalmente ed ingiustamente picchiati ed invia loro i
suoi migliori auguri per una pronta guarigione, in particolare il Superiore, Padre Sergio Baldin, ricoverato in stato
di coma all'ospedale Giovanni Bosco di Torino e l'86enne Fra' Salvatore Magliano le cui condizioni si sono aggravate con complicazioni cardiache ed è stato trasferito all'ospedale di Ivrea.
Il CMI parteciperà, domenica 31 agosto, al Santuario di Belmonte alla S. Messa presieduta dall'Arcivescovo di Torino, il Cardinale Severino Poletto, in segno di solidarietà e per condannare questo gesto di inutile violenza e suscitare un comune sentimento di reazione a ogni tipo di violenza.
Comunicato n. 182/08 - 27 agosto 2008
Il CMI a Nizza per Fernand Icart
E' deceduto ieri sera, nella sua casa di Nizza, Fernand Icart, che i suoi amici chiamavano "Nano".
Figlio di Auguste Icart, per tanti anni assessore a Nizza, Fernand iniziò il suo percorso con successi professionali,
risollevando la società fondata da suo nonno nel 1866 e fondando, nel 1953, la Jeune Chambre économique de la
Côte d'Azur della quale divenne presidente nel 1957.
Il suo impegno politico liberal-centrista iniziò con l'elezione a Consigliere provinciale delle Alpi Marittime nel
1961. Deputato supplente del Generale Corniglion-Molinier, Fernand Icart gli succedette alla Camera dei Deputati
alla sua morte, nel 1963. Ministro (1977-78), fu sempre rieletto Deputato fino al 1981 e nel 1979 ebbe l'alto incarico di rapportatore generale del bilancio alla Camera dei Deputati. Fu anche eletto Consigliere comunale di Nizza
nel 1981.
A livello nizzardo, Fernand Icart si dedicò in particolare allo sviluppo economico, in particolare dell'aeroporto ed il
lancio di Sophia Antipolis.
A livello nazionale non si contano le sue proposte ma è soprattutto ricordato per la legge che porta il suo nome e
che salvò tante imprese edilizie.
Sposato e padre di quattro figli, ebbe il dolore di perdere il cadetto, deceduto a 55 anni nel 2003. Ma ebbe la gioia
di vedere il suo impegno continuato da un altro figlio, Jean, ora Consigliere provinciale e comunale e Vice Presidente della Comunità d'agglomerazione di Nizza Costa Azzurra.
Il CMI, che presenta sentite condoglianza alla famiglia, parteciperà venerdì 29 agosto a Nizza, nella chiesa del Voto alle ore 10.30, ai funerali di Fernand Icart che rimarrà un uomo fedele ai suoi valori, all'etica, all'interesse generale e alla Contea di Nizza.
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Comunicato n. 183/08 - 27 agosto 2008
L’indipendenza del Kosovo ha provocato la crisi in Georgia
L’Italia e l'Europa non possono mantenere una posizione di equilibrio tra Mosca e Tbilisi, di sostegno alla presidenza francese dell’Unione europea e di piena solidarietà con la Nato. Mediare era difficile fino a ieri.
Oggi è impossibile.
La dichiarazione unilaterale ed illegale di riconoscimento russo dell'indipendenza delle regioni georgiane Ossezia
del Sud e Abkazia, decisione unilaterale presa a pochi giorni dal Consiglio Europeo straordinario del 1 settembre
e dal Consiglio informale di Avignone del 5 settembre è una chiara provocazione inaccettabile.
Tutti debbono ribadire pubblicamente che il principio dell’integrità territoriale della Georgia è incontestabile
e partecipare attivamente all’assistenza umanitaria in Georgia.
Gli oligarchi russi hanno dimostrato nei fatti che sono inaffidabili e che, dopo aver violato il territorio di uno Stato
sovrano, per decenni associato alla Russia, violano anche uno dei sei punti della dichiarazione da loro firmata che
evoca un futuro dialogo internazionale sullo status e quindi è chiaro che anticipare i termini di quel dialogo futuro
con una decisione unilaterale, anche se priva di valore legale internazionale, dimostra la malafede e la violazione di
un documento fondamentale preparato dall'Unione Europea.
Non ha senso oggi il progetto di una conferenza internazionale di riconciliazione per la regione del Caucaso, un
“incontro strategico di cooperazione tra Russia e Occidente”. Non si può dialogare con chi mente e viola i diritti
dell'uomo e delle nazioni!
Alcuni dicono che bisogna lavorare perché non ci sia una rottura dei rapporti tra Russia e Nato. Ma la rottura c'è già
ed è stata compiuta da Putin e ha colpa chi non vuole prenderne atto. Un'azione negoziale potrebbe esistere solo
dopo l'annullamento del riconoscimento unilaterale russo dell'indipendenza di due regioni georgiane.
Il CMI condivide la dichiarazione del Ministro degli Esteri italiano che “non convenga a nessuno, anzi, sia un pericolo per tutti, una "balcanizzazione" della regione caucasica” perché “si cambia uno dei pilastri internazionali, cioè
quello della cittadinanza per sostituirlo con la base etnica”, però è sorpreso che tale timore venga solo ora perchè,
come aveva annunciato da mesi il CMI, la crisi attuale è figlia del riconoscimento dell'indipendenza del Kosovo
che, purtroppo, ha sottoscritto proprio l'Italia, accettando di cambiare "uno dei pilastri internazionali, cioè quello
della cittadinanza per sostituirlo con la base etnica"!
Infine, il CMI insiste sul fatto che questa crisi mette in luce l'impossibilità di agire dell'ONU, dove la Russia opporrà il suo veto ad ogni progetto di risoluzione che preveda il rispetto delle frontiere della Georgia. La grave situazione dell'ONU conosce così un'accelerazione che merita un urgente dibattito di fondo per una riforma sempre più auspicabile e necessaria.
Comunicato n. 184/08 - 27 agosto 2008
Il CMI ha incontrato S.M. il Re di Giordania
Oggi il CMI ha incontrato a Parigi il Re del Regno Hascemita del Giordano, S.M. Abd Allāh II ibn al-Husayn (detto S.M. il Re di Giordania Abdullah II), che salì al trono il 7 febbraio 1999 alla morte del padre, Re Husayn II (detto Hussein II).
Stato del Vicino Oriente (Asia), confina a nord con la Siria, a nord-est con l’Iraq, a sud-est e a sud con il Regno
d’Arabia Saudita, a sud-ovest col il Mar Rosso ed a ovest con Israele e l’Autorità Palestinese. La popolazione di
circa 6 milioni di abitanti è composta al 95% da arabi, con circa il 40% di arabi palestinesi arrivati dopo le guerre
arabo-israeliane del 1948 e del 1967.
La Giordania è una monarchia costituzionale entrata all’ONU il 14 dicembre 1955. La Costituzione fu promulgata
l'8 gennaio 1952. I quattro sovrani dall’indipendenza dal Regno Unito (1946) sono: ‘Abd Allāh I (1946 - 20 luglio
1951), Talāl (20 luglio 1951 - 11 agosto 1952), Husayn (11 agosto 1952 - 7 febbraio 1999) e ‘Abd Allāh II (dal 7
febbraio 1999).
S.M. il Re Abdullah II ha studiato nel Regno di Giordania, nel Regno Unito e negli USA prima di entrare nell'Accademia Militare Britannica (Royal Military Academy Sandhurst), con il grado di cadetto; rapidamen-te ha assunto
il grado di colonnello poi ha conseguito anche un master in relazioni internazionali presso la Georgetown
University. Allora Principe (non ereditario) sposò la palestinese di Tulkarem Rania al-Yāsīn che alla bellezza affianca una grande attività in favore delle islamiche e contro la discriminazione sessuale, anche se criticata dai musulmani integralisti per i suoi comportamenti molto vicini alla cultura occidentale.
I Reali hanno quattro figli: il Principe Ereditario Husayn (nato il 28 giugno 1994), la Principessa Imān (nata il 27
settembre 1996), la Principessa Salma (nata il 26 settembre 2000) e il Principe Hāshim (nato il 30 gennaio 2005). Il
giovane Re ha modernizzato e migliorato le condizioni del Regno, sia per le infrastrutture sia per quanto riguarda la
tecnologia, ha equiparato i diritti di uomini e donne in numerosi campi e dato un forte impulso all'economia, convincendo gli Stati esteri a incrementare gli investimenti finanziari, sia pubblici che privati, nel Regno.
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Tra il 17 giugno 2003 al 20 novembre 2007 il Fronte islamico d’azione è passato da 14,5% (16 seggi) a 4,5% (6
seggi) alle elezioni parlamentari per un totale di 110 seggi, tra i quali 6 alle donne.
Comunicato n. 185/08 - 27 agosto 2008
La Cina avrebbe perseguitato e punito attivisti e giornalisti durante le Olimpiadi
Al termine dei Giochi olimpici, Amnesty International ha accusato le autorità cinesi di aver continuato a perseguitare e punire attivisti e giornalisti: "Le Olimpiadi sono state uno spettacolare evento sportivo, ma si sono svolte in
un contesto di violazione dei diritti umani: agli attivisti è stato impedito di esprimere le proprie idee pacifiche e
molti di essi sono stati imprigionati senza aver commesso alcun reato. Le autorità cinesi e il CIO avevano
l’opportunità di mostrare che il rispetto dei diritti umani fosse migliorato ma hanno ampiamente fallito: sfratti forzati, arresti di attivisti e restrizioni ai danni dei giornalisti non dovranno caratterizzare un’altra Olimpiade. E’ davvero giunto il momento che il CIO metta in pratica i propri valori-chiave della "dignità umana" e dei "principi etici
universali e fondamentali", facendo dei diritti umani un nuovo pilastro dei Giochi olimpici" ha dichiarato la vicedirettrice del Programma Asia-Pacifico di Amnesty. Nel corso dei Giochi, Amnesty ha documentato una serie di violazioni dei diritti umani nei confronti di attivisti pacifici e giornalisti, tra cui: l’arresto e la condanna, anche alla
"rieducazione attraverso il lavoro", di attivisti che avevano chiesto di svolgere manifestazioni nelle "zone delle proteste", istituite dal governo in alcuni parchi della capitale; la perdurante detenzione o l’arresto arbitrario di giornalisti e attivisti che avevano cercato di denunciare le violazioni dei diritti umani in corso; il divieto di manifestare pacificamente nelle "zone delle proteste": il 18 agosto, dopo ripetute insistenze dei giornalisti, le autorità hanno comunicato che avevano ricevuto 77 richieste di manifestazioni da parte di 149 persone ma che 74 erano state "ritirate", due "sospese" e una "sottoposta a veto". Amnesty chiede al CIO di imparare la lezione di Pechino, includendo
chiari e misurabili indicatori dell’impatto sui diritti umani nelle future valutazioni di candidature all’assegnazione
dei Giochi.
Molti attivisti cinesi sono stati perseguitati e puniti per aver denunciato le violazioni dei diritti umani prima o durante i Giochi olimpici. Tra questi Amnesty International segnala:
- Ye Guozhu, attivista per il diritto alla casa, è detenuto in una stazione di polizia dopo aver terminato di scontare
una condanna a quattro anni di carcere, inflittagli per aver cercato di attirare l’attenzione dell’opinione pubblica sugli sfratti eseguiti con la forza a Pechino per costruire impianti olimpici. La polizia ha dichiarato che avrebbe trattenuto Ye Guozhu fino alla fine delle Olimpiadi e delle Parolimpiadi, al fine di evitare problemi a lui e ai suoi familiari. Il 26 luglio la polizia ha poi precisato che Ye Guozhu era detenuto presso la stazione di polizia di Xuanwu
perché sospettato di "aver convocato la folla per creare disturbo all’ordine in un luogo pubblico". Amnesty International ha appreso da fonti attendibili che Ye Guozhu è stato picchiato coi bastoni elettrici prima del processo e anche durante la prigionia.
- Wu Dianyuan (79 anni) e Wang Xiuying (77), due donne che avevano chiesto il permesso di manifestare in una
delle "‘zone delle proteste’", sono state accusate di "disturbo all’ordine pubblico" e condannate a un anno di rieducazione attraverso il lavoro. Le due donne presentavano denunce alle autorità dal 2001, quando erano state sfrattate
dalle loro abitazioni per fare spazio a un progetto di sviluppo. Le autorità municipali di Pechino hanno dichiarato
che non dovranno scontare la condanna finché si comporteranno bene, ma che comunque subiranno limitazioni alla
libertà di movimento.
Comunicato n. 186/08 - 27 agosto 2008
Il CMI denuncia nuovi attacchi al Vaticano
Questa volta arrivano dal Regno Unito per contestare la riesumazione dell'anglicano inglese John Henry Newman
(1801-90) diventato cattolico e creato Cardinale da Papa Leone XIII.
La riesumazione per una ricognizione canonica è necessaria, secondo il codice di Diritto Canonico, per un processo
di beatificazione di questo sacerdote che Papa Giovanni Paolo II dichiarò Venerabile nel 1991.
Infatti, ci sarebbe l'atteso miracolo : nel 2002 a Boston (USA) un diacono con una malattia degenerativa spinale sarebbe guarito dopo aver pregato, chiedendo l'intercessione del Cardinale Newman.
Il Cardinale, per suo esplicito volere, fu sepolto in un cimitero alla periferia di Birmingham, insieme ad un sacerdote con il quale visse quasi tutta la sua esistenza: frate Ambrose St John.
I movimenti gay affermano che il Cardinale fosse uno di loro per il fatto che Newman volesse essere sepolto con un
frate amico senza pensare che il desiderio dell'Eminenza fosse solo un segno molto forte di stima e di vera amicizia
verso frate Ambrose. Quell'amicizia che si basa su quattro punti: ascolto, dialogo, donazione e condivisione.
L'insegnamento di John Henry Newman sull'importanza della coscienza quale mezzo per acquisire la verità, è importante. La sua dottrina sulla coscienza, così come il suo insegnamento in generale, è sottile e completa, e non deve essere eccessivamente semplificata nella sua presentazione. Egli parte dall'affermazione fondamentale che la coscienza non è semplicemente un senso di proprietà, rispetto di sé o buon gusto, che si forma con la cultura generale,
l'educazione e i costumi sociali. Essa invece è l'eco della voce di Dio dentro il cuore dell'uomo, la pulsazione della
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legge divina che batte dentro ogni persona come un modello di ciò che è giusto e sbagliato, con un'indiscutibile autorità. La luce interiore della coscienza mette una persona in contatto con la realtà di un Dio personale. In uno dei
suoi libri egli scrisse: "La mia natura sente la voce della coscienza come una persona. Quando le obbedisco, mi sento soddisfatto; quando le disobbedisco, provo una afflizione - proprio come ciò che sento quando accontento o dispiaccio qualche amico caro... Un'eco implica una voce; una voce, qualcuno che parla. È colui che parla che io amo
e venero" (Callista, Londra 1910, pp. 314-315).
Inoltre, secondo Newman, l'obbedienza religiosa a questa voce interiore mette una persona in grado di accogliere
una rivelazione divina, la conduce da luce a luce e la porta infine alla fede cristiana. "L'obbedienza alla coscienza
conduce all'obbedienza al Vangelo, che, invece di essere qualcosa di differente, non è altro che il completamento e
la perfezione di quella religione che insegna la coscienza naturale" (Parochial and Plain Sermons, Londra 1908,
vol. VIII, pagine 202).
Uno dei meriti imperituri del Porporato, infatti, è la sua battaglia per chiarire e sostenere il principio vitale che la
religione rivelata, con il suo contenuto di dottrina e morale, è la depositaria di verità oggettive che possono essere
apprese con certezza e a cui è possibile conformarsi con gioia e facilità (cf. Dei Verbum, 5). Poche persone hanno
sostenuto i pieni diritti della coscienza come ha fatto lui; pochi scrittori hanno perorato in modo tanto persuasivo la
causa della sua autorità e libertà, eppure egli non ha mai permesso che la minima traccia di soggettività o relativismo inquinasse il suo insegnamento. Per questa ragione egli insegna che, nonostante la coscienza esista nel cuore
umano prima che esso riceva qualsiasi formazione, è tuttavia dovere di un cristiano informarla ed educarla con la
guida di un'autorità, al fine di condurla a maturazione e perfezione. Lasciata a se stessa e trascurata, essa può diventare una contraffazione del sacro potere che è, e trasformarsi in una specie di fiducia in sé e di deferenza verso il
proprio giudizio soggettivo e personale. Le parole di Newman sono inequivocabili e perennemente valide: "La coscienza ha i suoi diritti perché ha i suoi doveri" (Difficulties felt by Anglicans, Londra 1910, Vol. II, p. 250).
Seguendo la luce della sua coscienza, Newman ha percorso un itinerario di fede che ha descritto con forza e chiarezza nelle sue opere. Dopo aver trascorso la prima metà della sua vita in generoso servizio alla Chiesa d'Inghilterra, che amava profondamente, egli spese la seconda metà al servizio della Chiesa Cattolica, manifestando una uguale sincerità e una ferma lealtà. I pensieri e le convinzioni che furono alla base della sua conversione trovarono le
proprie radici ed ispirazione negli scritti dei Padri della Chiesa, che sono patrimonio comune di tutti i cristiani. Ho
spesso sottolineato che occorre che i cristiani riscoprano insieme il loro comune retaggio di fede se vogliamo la
reintegrazione dei seguaci di Cristo in quell'unità per cui Lui pregava. Questo è un processo che può essere notevolmente promosso guardando con attenzione all'opera di Newman. Era una sua caratteristica essere fermamente
fedele alla verità una volta afferrata, sempre pronto a sviluppare ed approfondire la sua comprensione del deposito
della fede. Si può aggiungere, inoltre, che egli combinava la fedeltà alla verità con un atteggiamento di rispetto e
ricettività nei confronti delle idee e della testimonianza di coloro da cui dissentiva. Con la sua persona e con il suo
lavoro, quindi, il Cardinale Newman illumina il cammino ecumenico che intraprendiamo in obbedienza alla volontà
di Cristo (cf. Gv 17, 21). La sua vita e la sua testimonianza ci forniscono oggi una risorsa vitale per comprendere e
far progredire il movimento ecumenico che si è sviluppato così fortemente nel secolo successivo alla sua morte. Ma
i gay inglesi (e non solo) vogliono creare lo stesso il caso.
Il Cardinale Newman, che potrebbe essere il primo santo cattolico inglese da 40 anni a questa parte, sarà trasferito
per il processo di beatificazione in atto dal cimitero di Birmingham all'Oratorio di Birmingham. Sulla tomba del
Cardinale c'è il seguente epitaffio scritto da lui personalmente: Ex umbris et imaginibus in veritatem (dall'ombra e
dai simboli alla verità). Collocarlo nell'Inferno dantesco (capp. XV e XVI) con il Vescovo Andrea de' Mozzi, il giurista Francesco d'Accursio, Guglielmo Borsiere, Guido Guerra, il grammatico latino Prisciano da Cesarea, i politici
Iacopo Rusticucci e Tegghiaio Aldobrandi degli Adimari, è ingiusto e ingeneroso.
Lasciamo il Cardinale fra i Santi e i Beati in Paradiso. Newman credeva fortemente nell'amicizia che, naturalmente, è stata travisata per interessi di bottega. Un caso all'ora della tendenza sempre più scismatica della Confessione
anglicana e dell’adesione a Roma di tanti anglicani tale Tony Blair?
Comunicato n. 187/08 - 27 agosto 2008
Il CMI solidale con Don Ciro De Marco
Il CMI è vicino a Don Ciro, denuncia l’assenza delle istituzioni accanto alla vittima di un gesto intimidatorio e conferma che coadiuverà sempre la Chiesa nella sua opera di socializzazione.
Infatti, la scorsa notte è stata incendiata la macchina di don Ciro De Marco, Parroco della parrocchia SS. Vergine
del Suffragio di frazione Marra, un gesto probabilmente legato al fatto che don Ciro, da anni, si batte per la vivibilità e sicurezza nella popolosa frazione che abbraccia ben tre comuni (Boscoreale, Scafati e Poggiomarino).
Il CMI ha espresso piena solidarietà al Parroco di Boscoreale che spende fede, coraggio ed energie per salvare i
giovani dal degrado sociale, nella speranza che le forze dell’ordine e la magistratura a breve facciano luce
sull’episodio deplorevole e assicurino i responsabili alla giustizia.
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Comunicato n. 188/08 - 28 agosto 2008
Il CMI commemora lo Zar dei Bulgari Boris III
Oggi, a Montpellier ed in Italia, il CMI commemorerà lo Zar dei Bulgari Boris III.
Boris Clemente Roberto Maria Pio Luigi Stanislao Saverio di Sassonia-Coburgo-Gotha, nato a Sofia il 30 gennaio 1894, è figlio e successore di Ferdinando I (nato a Vienna il 26 febbraio 1861), Principe reggente poi Zar dei
Bulgari, e di S.A.R. la Principessa Maria Luisa di Borbone di Parma, figlia dell’ultimo Duca di Parma, Roberto I.
Boris III divenne Zar dei Bulgari il 3 ottobre 1918 e sposò ad Assisi il 25 ottobre 1930, con rito cattolico, S.A.R. la
Principessa Reale Giovanna di Savoia, figlia dei Sovrani d’Italia, Re Vittorio Emanuele III e la Regina Elena. La
felice coppia ebbe due figli: nel 1933 S.A.R. la Principessa Reale Maria Luisa; il 16 giugno 1937 S.A.R. il Principe
Reale Ereditario Simeone, che succederà all’età di sei anni al padre con il nome di Simeone II e subirà 60 anni di
iniquo esilio prima di tornare in Patria e diventare Capo del Governo della Bulgaria (2001-05).
Nel 1940 Boris III riuscì a strappare alla Romania la regione della Dobrugia; nel 1941 rifiutò di dichiarare guerra
alla Russia. La crescente repressione attuata dai tedeschi soprattutto contro gli ebrei, lo spinse - assieme alla consorte Giovanna - ad aiutare e proteggere gli ebrei bulgari facendoli fuggire in Argentina al fine di salvarli dalla persecuzione nazista.
Il 28 agosto 1943 Boris III morì dopo giorni di agonia, al ritorno da un colloquio con Hitler in Germania.
Il suo cuore è sepolto nel Monastero di Rilsky.
Comunicato n. 189/08 - 28 agosto 2008
Il CMI commemora la Principessa Reale Mafalda di Savoia-Assia
Oggi e domani, a Montpellier (Francia), a Kronberg (Germania) ed in numerose città italiane, il CMI commemorerà S.A.R. la Principessa Mafalda di Savoia-Assia.
Mafalda Maria Elisabetta Anna Romana, Muti in famiglia, nata a Roma il 19 novembre 1902, è la secondogenita
dei Sovrani d’Italia, Re Vittorio Emanuele III e la Regina Elena (Jolanda è nato nel 1901 e nasceranno Umberto nel
1904, Giovanna nel 1913 e Marita nel 1914).
Nle 1903, un comune in provincia di Campobasso assunse proprio il nome di Mafalda in omaggio alla neonata Sabauda. Il 10 agosto 2002 solenni festività furono organizzate per il primo centenario dell’intitolazio-ne, a cura del
Comune e dell’Associazione Internazionale Regina Elena.
Sulla scelta del suo nome tante sono state le spiegazioni, spesso dimenticando la più credibile: nel 1146 la figlia del
Conte di Savoia Amedeo III, fondatore dell’Abbazia di Altacomba che morirà Crociato a Nicosia, sposa il primo
Re capetingio del Portogallo Alfonso I e, alla corte, il suo nome sarà tradotto in… Mafalda!
Il 23 settembre 1925, nel castello di Racconigi (CN), sposa con rito cattolico il Langravio Philipp von Hesse
(1896-1980) e riceve in dono di nozze dagli Augusti Genitori una bellissima proprietà sita tra Villa Savoia ed i Parioli, che sarà chiamata Villa Polissena, in memoria della Principessa Polissena Cristina d'Assia-Rotenburg, consorte del Duca di Savoia e Re di Sardegna Carlo Emanuele III (1701-73).
La felice coppia ebbe quattro figli:
- Maurizio (Racconigi, 6 agosto 1926), attuale Langravio;
- Enrico d'Assia (Roma, 30 ottobre 1927 - Langen, 18 novembre 1999), grande artista che prese cura di Villa Polissena;
- Otto (Roma, 3 giugno 1937 - Hannover, 3 gennaio 1998), professore all’Università di Venezia;
- Elisabeth (Roma, 8 ottobre 1940), che sposò nel 1962 Friedrich Karl Gf von Oppersdorff (1925-85).
Il 28 agosto 1943 Boris III morì dopo giorni di agonia, al ritorno da un colloquio con Hitler in Germania.
In quelle ore si prepara l’armistizio del regno d’Italia con gli Alleati e nessuno può lasciare Roma. Mafalda, molto
legata alla sorella Giovanna, decide di andare a Sofia per sostenerla e rappresentare la Dinastia ai solenni funerali
dello Zar, suo cognato.
Mafalda venne informata dell'armistizio nel suo viaggio di ritorno, alla stazione ferroviaria di Sinaia, in piena notte,
dalla Regina Madre Elena di Romania, che fece fermare appositamente il treno per tentare di farla desistere dal
rientro in Italia. Mafalda rifiutò e continuò un viaggio terribile che la portò a Roma il 22 settembre. Subito andò in
Vaticano a vedere i figli affidati a Mons. Giovanni battista Montini. Il futuro Papa Paolo VI propose alla Principessa di fermarsi con i figli ma Mafalda voleva parlare con il consorte senza sapere che era stato arrestato su ordini di
Hitler da oltre due settimane.
Il 23 settembre, giorno stesso nel quale Salvo D’Acquisto morì a Palidoro per risparmiare la vita di 22 ostaggi, il
comando tedesco informò Mafalda dell'arrivo di una telefonata del consorte da Kassel mentre era già nel campo di
concentramento di Flossenbürg, presso Norimberga. Arrivata davanti all’ambasciata, Mafalda venne subito arrestata e imbarcata su un aereo con destinazione Monaco di Baviera, poi trasferita a Berlino e deportata nel Lager di
Buchenwald, dove venne rinchiusa nella baracca n. 15 sotto falso nome (Frau von Weber). La dura vita del campo
il freddo invernale intenso la provarono molto. Malgrado il tentativo di segretezza attuato dai nazisti la notizia che
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la figlia del Re d'Italia si trovava a Buchenwald si diffuse. Dalle testimonianze si sa anche che mangiava pochissimo e che quando poteva faceva in modo che quel poco che le arrivava in più fosse distribuito a chi aveva più bisogno di lei.
Il 24 agosto 1944 fu ferita dal bombardamento degli anglo-americani e riportò gravi ustioni e contusioni. Fu ricoverata nell'infermeria della casa di tolleranza dei tedeschi del lager, ma senza cure le sue condizioni peggiorarono.
Dopo essere stata diseppellita dalle macerie, causate dal bombardamento, Mafalda venne stesa su una scala a pioli
per essere trasportata nella squallida casa che era stata adibita a infermeria. Nel tragitto notò due italiani dalla "I"
che avevano cucita sulla giubba. Fece segno di avvicinarsi col braccio non ferito e disse loro: "Italiani, io muoio,
ricordatevi di me non come di una principessa, ma come di una vostra sorella italiana".
Dopo giorni di tormenti, a causa delle piaghe insorse la cancrena e le fu amputato un braccio. L'operazione fu di
una lunghissima, sconcertante durata. Ancora addormentata, Mafalda viene riportata nel postribolo e quivi lasciata
senza ulteriori cure. La mattina fu trovata morta dissanguata. Spirò il 28 agosto 1944, esattamente un anno dopo il
cognato Boris III. Il Dott. Fausto Pecorari, radiologo internato a Buchenwald, disse che Mafalda sia stata intenzionalmente operata in ritardo e con procedura assolutamente ingiustificabile, per provocarne la morte. Il metodo delle
operazioni esageratamente lunghe era già stato applicato a Buchenwald, ed eseguito sempre dalle SS su altre personalità di cui si desiderava sbarazzarsi.
Il suo corpo, grazie ad un sacerdote boemo del campo, Padre Tyl, non venne cremato, ma messo in una bara di legno e seppellito in una fossa comune a Weimar. Solo un numero: 262 eine unbekannte Frau (donna sconosciuta).
Trascorsi alcuni mesi, sette italiani di Gaeta, già appartenenti alla Regia Marina e rinchiusi come lei nei campi di
concentramento nazisti, non appena liberi seppero trovare fra mille la sua tomba anonima e si tassarono per apporvi
una lapide identificativa. Nel 1951, la salma della Principessa Mafalda fu trasferita nel piccolo cimitero della Casa
d’Assia, nel castello di Kronberg in Taunus a Francoforte-Höchst, frazione di Francoforte sul Meno.
Ricordi di due sopravvissuti al lager di Buchenwald
- Luigi Varrasso, nato il 1° marzo 1922 a Castiglione a Casauria e morto a Pescara, all'età di 81 anni, il 24 agosto
2003, ha trascorso gran parte della sua vita nel silenzio di ricordi atroci. Inteneriva quel volto sempre rigato di lacrime che si illuminava solo quando le labbra pronunciavano il nome della "dolce principessa" Mafalda di Savoia,
la quale, segregata in una baracca accanto, condivise con lui quella dura esperienza nel campo di Buchenwald. Un
destino beffardo e crudele accomunò due persone così distanti e così diverse, per un tempo troppo breve. Nel campo di Buchenwald, nei pressi di Weimar, in Turingia, Varrasso arrivò nell'autunno del 1943. "Mi trovavo da più di
un anno in Grecia, ero militare (artigliere della contraerea addetto ai gruppi elettrogeni) a Kalamata, nel Peloponneso sud occidentale - raccontava Varrasso - avevo 21 anni e di lì a poco, dopo l'armistizio dell'8 settembre, la mia
vita sarebbe cambiata per sempre". Fu arrestato dai tedeschi, di sera, mentre si trovava al cinema con il comandante
della divisione e un gruppo di commilitoni. Ricordando la sua prigionia Varrasso parla della terribile mansione che
gli fu affidata: "Accatastati su un carretto, conducevo i miei compagni morti, ai forni. Ripiegavo quei mucchietti di
ossa e li infilavo in quell'inferno di fuoco, stretto e violento". Qualcuno di quei corpi ammucchiati e rinsecchiti dalla fame e dal freddo, però, aveva ancora il sangue caldo. "I moribondi mi imploravano di non portarli a morire".
Varrasso ricorda come la notizia della presenza della principessa Mafalda a Buchenwald fosse un elemento di malinconica dolcezza, in quell'inferno. La principessa e l'ex caporal maggiore non si incontrarono mai da vicino, ma
Varrasso sapeva che lei era lì, reclusa in una baracca a pochi metri da lui. "La vidi solo una volta. Era bella. Indossava spesso veli viola che le coprivano il volto e passeggiava sotto il tiro dei fucili delle guardie. Mi accorsi che aveva problemi ad un braccio, poi di lei non seppi più nulla". Dopo moltissimi anni, il 23 settembre 1997, Varrasso
scrisse una lettera ai discendenti dei Savoia per testimoniare quella comune esperienza con uno dei membri della
Real Casa, il Principe Enrico d'Assia, figlio di Mafalda. Questi, il 18 ottobre 1997, rispose con una missiva di "solidarietà" che Varrasso custodiva gelosamente. Nella lettera, Sua Altezza Reale il Principe Enrico d'Assia esprime
"comprensione per il trauma da lei subito in seguito alla drammatica esperienza vissuta nel lager" ma nel contempo,
poiché ogni testimonianza che riguarda la Madre lo coinvolge "emotivamente rinnovando quel terribile passato"
preferisce non tornare più su quel periodo "che tanto profondamente ha inciso sulla mia vita".
- "Aveva indosso una vestaglia bianca allacciata alla vita con una cintura, dove era appeso un barattolo per il cibo.
Sulla fronte aveva una fascia bianca. Era alta circa un metro e sessanta. Aveva le scarpe molto rovinate". E' questo
il ricordo che Giovanni Colone, di Roccavivi (L'Aquila), morto nel 2003 all'età di 95 anni, conservava della principessa Mafalda. Colone incontrò la principessa il 28 aprile 1944, alle 9 del mattino, nel campo di concentramento di
Buchenwald, dove la donna era stata deportata. Fu uno degli ultimi italiani a vederla viva. “Quella domenica mattina - aggiunge Colone - ci mandarono a prendere della legna per fare alcuni lavori. Eravamo tre, tutti italiani. Ad un
certo punto arrivarono migliaia di prigionieri (circa 40 mila) quasi tutti ebrei. Questi provenivano da Budapest ed
erano diretti ad un altro campo di concentramento. Erano disposti su più file e i tedeschi li circondavano con i mitra
spianati. Intorno alla terza fila notai una ragazza che mi guardava attentamente, probabilmente perché, come tutti
gli italiani, avevo una grossa "I" sulla gamba. “Sei italiano, tu?” - mi chiese - “Sì, lo sono” - risposi io, e lei mi dispag. 23 di 94
se - “Io sono Mafalda di Savoia”. - Poi non poté più continuare, perché i tedeschi la minacciarono. Quello che mi
rimase più impresso è che mi chiese erba da mangiare, portandosi la mano alla bocca”. Giovanni Colone visse l'esperienza dei campi di concentramento per quattro anni. Alla fine della guerra tornò alla sua attività di agricoltore,
e nel suo gregge ebbe sempre una pecorella di nome Mafalda, in ricordo della Principessa.
Comunicato n. 190/08 - 28 agosto 2008
Ora Putin manipola anche la Storia
A Mosca la presentazione di un nuovo manuale di storia per le scuole medie, in programma per l'anno prossimo, ha
suscitato aspre polemiche.
"Se Aleksandr Solzhenitsyn, che denunciò gli orrori del Gulag nelle sue opere immortali, sapesse di questo manuale, si rigirerebbe nella bara", ha dichiarato lo storico Boris Notkin dell'associazione delle vittime delle purghe staliniane Memorial.
Gli autori del manuale sono tornati alla concezione sovietica e propagandistica del regime staliniano, aggiungendovi però qualche tocco dell'economia di libero mercato. In particolare Stalin è presentato come un "manager di grandi capacità" che seppe mettere il terrore politico al servizio dello sviluppo industriale del Paese. Scrive il manuale:
"Il terrore fu trasformato in uno strumento pragmatico per la soluzione di problemi economici quotidiani" che non
bolla come "totalitario" il regime sovietico. Sono stati soggetti a una revisione fondamentale tutti i momenti cruciali della storia dell'Urss, dalla rivoluzione d'Ottobre, paragonata alla rivoluzione francese, alla guerra civile (le
Guardie bianche sono presentate come un "movimento di stampo fascista") fino all'invasione della Polonia nel
1939, presentata come la "liberazione dei territori dell'Ucraina e della Bielorussia". Per quanto riguarda l'annessione nel 1940 dei Paesi baltici il manuale afferma che "in passato l'Estonia, la Lituania e la Lettonia fecero comunque
parte dell'impero zarista". Com'è d'altronde il caso della Georgia, al centro dell'attuale disputa territoriale proprio
con la Russia.
Cosa dirà dell'invasione russa in Georgia dell'agosto 2008 la prossima edizione del manuale?
Se si possono rivedere i confini delle repubbliche ex sovietiche, chi può impedire al Cremlino di ritoccare la storia
dell’URSS, almeno le sue pagine più oscure, tra cui il grande terrore staliniano.
E' probabilmente uno dei compiti del compagno Putin, colonnello del Kgb.
Comunicato n. 191/08 - 29 agosto 2008
Il CMI con i “Siciliani nel Mondo”
Il CMI ha partecipato al VI Incontro Internazionale 2008 dei Siciliani nel Mondo ed all’importante convegno dal
titolo L’impegno e la promozione culturale per custodire la memoria dell’emigrazione, a Pietraperzia (Enna), le cui
origini risalerebbero a circa 5.000 anni fa. L’antica Petra, città fortezza abitata dai Sicani, fu oggetto di una immigrazione da una colonia di Siracusa in Calabria, chiamata Caulonia.
Nel Risorgimento la cittadina si schierò entusiasticamente con Garibaldi, subendo rappresaglia.
Aperta presso la Sala Municipale del Comune, la manifestazione è proseguita nella Chiesa Madre, presenti le istituzioni e numerosi invitati, delegati e rappresentanti di Associazioni provenienti dalle Regioni e dall’estero. Il Premio
Internazionale "Globe Italia Guglielmo Marconi" è stato consegnato ad Emilia Sina, Presidente di Gente Camuna in
Svizzera, Juan Garbarino, rappresentante della comunità italiana del Cile nel CGIE, Francesco Castiglione, Angelo
Arena, Console Onorario di Oporto, Salvatore Scribano ed a Sicilia Mondo per il 40° anniversario della fondazione.
La manifestazione si è conclusa con la premiazione degli organizzatori, l’esibizione del gruppo folk della cittadina
siciliana ed un arrivederci a Vizzini (CT) nel 2009.
Comunicato n. 192/08 - 29 agosto 2008
Il CMI al Santuario della Guardia a Genova
Il CMI ha partecipato questa mattina, a Genova, al tradizionale pellegrinaggio ed alla festa che si è svolta presso il
Santuario della Guardia per la ricorrenza dell'apparizione della Madonna a Benedetto Pareto nel 1490. Per l'occasione sono salite sul monte Figogna numerose persone, tanto che i fedeli giunti al Santuario hanno gremito la chiesa già per la prima celebrazione della mattinata alle 7.
Tantissime anche le famiglie alle quali si è rivolto l’Arcivescovo di Genova, Cardinale Angelo Bagnasco, al termine della S. Messa solenne, dicendo loro di "non aver paura di mancare il compito educativo" perché "tutto quello
che seminate nella preghiera e nelle parole fiorirà nei vostri ragazzi a tempo debito".
Alla lettura della "Memoria del principio" e la "Supplica alla Vergine" è seguita la processione solenne verso il
Santuario.
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Comunicato n. 193/08 - 29 agosto 2008
Il CMI al Mediterraneo Video Festival di Agropoli
Ieri a Agropoli (SA) il CMI ha partecipato al XI Mediterraneo Video Festival, in particolare nel castello,
all’inaugurazione della mostra fotografica Ne touches pas à mon Pays di Stephanie Gengotti.
Comunicato n. 194/08 - 30 agosto 2008
Il CMI a Civitanova del Sannio
A Civitanova del Sannio, dal 28 al 30 agosto, il CMI ha partecipato alla tradizionale festa di S. Felice Martire, inaugurata con l'apertura della mostra fotografica, cui è seguita la fiaccolata in ricordo dell’arrivo delle spoglie del
Santo, quindi alle ore 21.30 il concerto. Il 29 agosto la festa è proseguita con la commovente Messa dell’Emigrante
e poi l'incontro con gli emigranti presso l'Auditorium comunale, alle ore 16. Alle ore 18 si è inaugurato il Mercatino delle Rarità e la sera nuovamente concerto in piazza.
Oggi, ultimo giorno di festeggiamenti, la S. Messa solenne è stata celebrata prima della processione con l’urna del
Santo accompagnata dalla banda musicale e dai fuochi pirotecnici.
San Felice, secondo la tradizione sarebbe nato in Mauritania. Soldato di origine nordafricana, giunse a Milano come mercenario e ivi conobbe la fede cristiana. E' ricordato insieme a Nabore anch'egli probabilmente arrivato dalla
Mauritania, in forza nell'esercito romano sotto l'imperatore Massimiano, nella zona di Milano. Questi insieme a San
Vittore, soldato mauritano anch'egli, si convertirono alla fede cristiana. Con la persecuzione contro i cristiani, nel
303 venne ordinata un'epurazione dell'esercito e i tre soldati disertarono, secondo Sant'Ambrogio da Milano. Vennero quindi processati e condannati a morte per decapitazione presso Lodi il 12 luglio, giorno in cui ancora oggi se
ne ricorda il martirio. La sentenza fu eseguita sulla sponda del Sillaro a Laus Pompeia, odierna Lodi Vecchio, dove
già esisteva una numerosa collettività cristiana, allo scopo di terrorizzare la popolazione. Il corpo fu portato nella
Basilica milanese detta «naboriana». Il culto decadde, e con esso la chiesa, fino a che nel XIII secolo i frati Cappuccini non ravvivarono tutt'e due. Nel 1799 fu traslato nella Basilica di Sant'Ambrogio. Le reliquie di San Felice
(tutto il corpo, conservato nelle catacombe di Priscilla) furono donate da Papa Innocenzo X al gesuita Padre Giovanni Battista Crespi di Busto Arsizio (5 aprile 1650) e si trovano nella chiesa di San Michele Arcangelo di Busto
Arsizio, della quale San Felice diventò copatrono. Sono conservate in un'urna nella cappella di San Felice.
S. Felice appare in Casa Savoia con Amedeo VIII, primo Duca di Savoia, che, eletto Pontefice dal concilio di Basilea nel 1439 sceglie il nome di Felice V. Rinuncerà alla Tiara dieci anni dopo e conserverà il primo rango protocollare dopo il Papa.
Il Re di Sardegna Vittorio Amedeo III scelse per suo ultimogenito il nome di Carlo Felice che creerà Duca del Genevese e sarà l'ultimo Sovrano del ramo primogenito della Dinastia Sabauda. Succederà ai fratelli Carlo Emanuele
IV (1796-1802) e Vittorio Emanuele I (1802-21) e regnerà dal 1821 alla morte nel 1831. Gli succederà il Principe
di Carignano Carlo Alberto. Nel 1826 Carlo Felice acquistò le rovine dell'Abbazia di Altacomba, fondata nel lontano 1125 dal suo avo il Conte di Savoia Amedeo III che morì Crociato a Nicosia nel 1148. Il Re di Sardegna fece
dedicare la Cappella della rinata Abbazia proprio a San Felice e scelse di essere sepolto, con la consorte Maria Cristina, nel "Saint-Denys" Sabaudo.
Comunicato n. 195/08 - 30 agosto 2008
Il CMI ha commemorato la madre di “Sissi”
Oggi a Monaco di Baviera (Germania), il CMI ha commemorato la madre di "Sissi", Ludovica di Wittelsbach,
Principessa di Baviera e Duchessa in Baviera, nel bicentenario della nascita a Monaco di Baviera della quinta figlia
del Re di Baviera Massimiliano I (1805-25) e della seconda consorte Carolina di Baden.
Sposò il 9 settembre 1828 Massimiliano, Duca in Baviera. La coppia trasmise la vita a dieci figli, tra cui: Luigi
(1831-91), che sposò Enrichetta Mendel Baronessa di Wallersee; Guglielmo Carlo, Duca in Baviera (24 dicembre
1832 - 13 febbraio 1833); Elena (1834-90), che sposò Massimiliano Principe di Thurn und Taxis; Elisabetta
(1837-98), che sposò l'Imperatore Francesco Giuseppe I; Carlo Teodoro (1839-1909) che sposò la Principessa Sofia
di Sassonia e poi l'Infante Maria José di Braganza; Maria Sofia (1841-1925), che sposò l'ultimo Re delle Due Sicilie Francesco II; Matilde (1843-1925), che sposò Luigi, Conte di Trani; Sofia Carlotta (1847-97), che sposò Fernando Filippo Maria d'Orléans Duca d'Alençon; Massimiliano Emanuele (1849-93), che sposò la Principessa Amalia di Sassonia-Coburgo.
A suo padre Massimiliano I, succedette suo fratello Luigi I (1825-48), suo nipote Massimiliano II (1848-64), suo
pronipote Luigi II (1864-86) e il fratello Otto (1886-1913) che regnava quando morì il 25 gennaio 1892 a Monaco
di Baviera.
Ludovica di Wittelsbach, Principessa di Baviera e Duchessa in Baviera, dovette inoltre affrontare la decisione del
figlio Luigi di sposare Henriette Mendel, un'attrice di teatro di umili origini. Dovette rinunciare al diritto di progenitura e Henriette divenne Baronessa di Wallersee. Nella sua lunga vita dovette assistere alla morte dei propri cari,
tra cui quella tragica del nipote Rodolfo.
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Comunicato n. 196/08 - 30 agosto 2008
Il CMI a Palazzo Reale
Il CMI ha partecipato ieri, a Milano, all'inaugurazione dei lavori di ristrutturazione di Palazzo Reale, da parte del
Sindaco. Dopo 28 anni di lavori, 15 sale sono state riaperte.
Comunicato n. 197/08 - 30 agosto 2008
Il CMI ha commemorato Anna Stepanovna Politkovskaja
Oggi a Parigi, Roma e Vienna il CMI ha commemorato Anna Stepanovna Politkovskaja nel 50° anniversario della
sua nascita a New York.
La giornalista russa, molto conosciuta per il suo impegno sul fronte dei diritti umani, per i suoi reportage dalla Cecenia e per la sua opposizione a Vladimir Putin, all'allora Presidente della Federazione Russa, ha scritto sulla Novaja Gazeta, quotidiano russo di ispirazione liberale, condannando apertamente l'Esercito e il Governo russo per lo
scarso rispetto dimostrato dei diritti civili e dello stato di diritto, sia in Russia che in Cecenia. Il 7 ottobre 2006,
Anna Politkovskaja venne assassinata nell'ascensore del suo palazzo, mentre stava rincasando. La sua morte, da
molti considerata un omicidio su commissione, ha prodotto una notevole mobilitazione in Russia e nel mondo, affinché le circostanze dell'omicidio venissero al più presto chiarite.
"Sensibile al dolore degli oppressi, incorruttibile, glaciale di fronte alle nostre compromissioni, Anna è stata, ed è
ancora, un modello di riferimento. Ben oltre i riconoscimenti, i quattrini, la carriera: la sua era sete di verità, e fuoco indomabile" disse di lei il filosofo francese André Glucksmann.
Nata a New York il 30 agosto 1958, con il nome di Anna Mazepa, da diplomatici sovietici di nazionalità ucraina di
stanza presso l'ONU, studia giornalismo all'Università di Mosca, dove si laurea nel 1980 con una tesi sulla poetessa
Marina Cvetaeva. La sua carriera inizia al noto giornale moscovita Izvestija. Dal 1994 al 1999 è responsabile della
Sezione Emergenze/Incidenti e assistente del Direttore alla Obščaja Gazeta e collabora con altre radio e TV libere.
Nel 1998, si reca per la prima volta in Cecenia come inviata della Obščaja Gazeta per intervistare Aslan Mashkadov, all'epoca neo-eletto Presidente di Cecenia. Dal giugno 1999 lavora per la Novaja Gazeta e pubblica alcuni libri
fortemente critici su Vladimir Putin, sulla conduzione della guerra in Cecenia, Daghestan ed Inguscezia. Spesso
viene minacciata di morte.Nel 2001 è costretta a fuggire a Vienna in seguito a ripetute minacce ricevute via e-mail
da Sergei Lapin, un ufficiale dell'OMON (la polizia dipendente direttamente dal ministero degli Interni con emanazioni nelle varie repubbliche russe) da lei accusato di crimini contro la popolazione civile in Cecenia. Lapin viene
arrestato per un breve periodo e poi rilasciato nel 2002. Il processo riprende nel 2003 per concludersi, dopo numerose interruzioni, nel 2005 con una condanna per l'ex-poliziotto per abusi e maltrattamenti aggravati su un civile
ceceno e per falsificazione di documenti. Proprio in Cecenia Anna Stepanovna Politkovskaja si reca molto spesso,
sostenendo le famiglie delle vittime civili, visitando ospedali e campi profughi, intervistando sia militari russi che
civili ceceni. Nelle sue pubblicazioni, non risparmia critiche violente sull'operato delle forze russe in Cecenia, sui
numerosi e documentati abusi commessi sulla popolazione civile e sui silenzi e le presunte connivenze degli ultimi
due Primi Ministri ceceni, Ahmad Kadyrov e suo figlio Ramsan, entrambi sostenuti da Mosca. La giornalista gode
anche di notevole considerazione negli ambienti ceceni: il suo nome è spesso apparso fra i "negoziatori privilegiati"
dalla guerriglia, così come appare fra le personalità impegnate a condurre le trattative durante la crisi del Teatro
Dubrovka. Nel 2003 pubblica il suo terzo libro, A Small Corner of Hell: Dispatches From Chechnya (tradotto in
Italia con il titolo Cecenia, il disonore russo), in cui denuncia la guerra brutale in corso in Cecenia, in cui migliaia
di cittadini innocenti sono torturati, rapiti o uccisi dalle autorità federali russe o dalle forze cecene. Durante la stesura del libro, la Politkovskaja si è avvalsa delle testimonianze anche di militari russi e della protezione di alcuni
ufficiali durante i mesi più duri della guerra. Nel settembre 2004, mentre si sta recando a Beslan durante la crisi degli ostaggi, viene improvvisamente colpita da un malore e perde conoscenza. Si suppone un tentativo di avvelenamento, ma la dinamica dell'accaduto non verrà mai chiarita del tutto.
Nel dicembre 2005, durante una conferenza di Reporter Senza Frontiere a Vienna sulla libertà di stampa denuncia:
"Certe volte, le persone pagano con la vita il fatto di dire ad alta voce ciò che pensano. Infatti, una persona può perfino essere uccisa semplicemente per avermi dato una informazione. Non sono la sola ad essere in pericolo e ho esempi che lo possono provare".
In un saggio che verrà pubblicato postumo, in una raccolta a cura del PEN American Center, Anna Politkovskaja
scrive: "Sono una reietta. È questo il risultato principale del mio lavoro di giornalista in Cecenia e della pubblicazione all'estero dei miei libri sulla vita in Russia e sul conflitto ceceno. A Mosca non mi invitano alle conferenze
stampa né alle iniziative in cui è prevista la partecipazione di funzionari del Cremlino: gli organizzatori non vogliono essere sospettati di avere delle simpatie per me. Eppure tutti i più alti funzionari accettano d'incontrarmi
quando sto scrivendo un articolo o sto conducendo un'indagine. Ma lo fanno di nascosto, in posti dove non possono
essere visti, all'aria aperta, in piazza o in luoghi segreti che raggiungiamo seguendo strade diverse, quasi fossimo
delle spie. Sono felici di parlare con me. Mi danno informazioni, chiedono il mio parere e mi raccontano cosa sucpag. 26 di 94
cede ai vertici. Ma sempre in segreto. È una situazione a cui non ti abitui, ma impari a conviverci". Nello stesso
saggio dice di non considerarsi "un magistrato inquirente", ma piuttosto "una persona che descrive quello che succede a chi non può vederlo", dal momento che in Russia "i servizi trasmessi in tv e gli articoli pubblicati sulla maggior parte dei giornali sono quasi tutti di stampo ideologico".
Anna Politkovskaja viene ritrovata morta il 7 ottobre 2006 nell'ascensore del suo palazzo a Mosca. La prima pista
seguita è quella dell'omicidio premeditato ed operato da un killer a contratto. Il mandante è ancora oggi sconosciuto. L'8 ottobre, la polizia russa sequestra il computer della Politkovskaja e tutto il materiale dell'inchiesta che la
giornalista stava compiendo. Il 9 ottobre, l'editore della Novaja Gazeta Dmitry Muratov afferma che la Politkovskaja stava per pubblicare, proprio il giorno in cui è stata uccisa, un lungo articolo sulle torture commesse dalle
forze di sicurezza cecene legate al Primo Ministro Ramsan Kadyrov (chiamate dispregiativamente kadiroviti). Muratov aggiunge che mancano anche due fotografie all'appello. Gli appunti non ancora sequestrati vengono pubblicati il 9 ottobre stesso, sulla Novaja Gazeta.
I funerali si svolgono il 10 ottobre presso il cimitero Troekurovskij di Mosca. Più di mille persone partecipano alla
cerimonia funebre. Nessun rappresentante del governo russo però vi partecipa.
Premi e riconoscimenti ricevuti dalla giornalista: 2001: Premio dell'Unione dei Giornalisti Russi e Global Award
for Human Rights Journalism; 2002: Freedom to Write Award (PEN American Center) e Courage in Journalism
Award (International Women's Media Foundation); 2003: Lettre Ulysses Award e Medaglia Hermann Kesten; 2004: Premio Olof Palme (assieme a Lyudmila Alekseeva e Sergei Kovalev); 2005: Premio per la Libertà ed
il Futuro dei Media (Media City Leipzig); 2006: International Journalism Award; 2007: Premio Internazionale Tiziano Terzani.
Comunicato n. 198/08 - 30 agosto 2008
Memorie di Luigi XIV
"I Re sono spesso costretti a far cose che contrastano con la loro inclinazione e feriscono la loro naturale benignità.
Devono compiacersi di beneficare, eppure spesso bisogna che puniscano e rovinino le persone di cui naturalmente
vorrebbero soltanto il bene. L’interesse dello Stato deve essere anteposto a tutto... Nulla è pericoloso quanto la debolezza, di qualunque natura essa sia» ha scritto Luigi XIV negli anni della sua potenza assoluta ma sempre cosciente del dovere.
Il "Re Sole" volle trasmettere la dottrina in precetti al figlio che, purtroppo, morirà prima di lui. Infatti, Luigi
(1661-1701), detto il Gran Delfino, morirà di causa naturale 14 anni prima del padre. Aveva sposato il 7 marzo
1680 Maria Anna Cristina Vittoria di Wittelsbach (1660-90), detta Delfina Vittoria, primogenita di Ferdinando
Maria di Baviera e di sua moglie Adelaide Enrichetta di Savoia (figlia del Duca di Savoia Vittorio Amedeo I e
di Chrestienne di Francia, seconda figlia del Re di Francia Enrico IV e di Maria de' Medici).
I Delfini ebbero tre figli, di cui due morirono prima del nonno Luigi XIV e il terzo divenne Re di Spagna, capostipite della Casa di Borbone felicemente regnante con S.M. Juan Carlos I:
- Luigi (1682-1712), Duca di Borgogna, che sposò Maria Adelaide di Savoia (1685-1712), figlia del Duca di Savoia Vittorio Amedeo II; deceduti anche loro prima di Luigi XIV, saranno i genitori del Re di Francia Luigi XV;
- Filippo (1683-1746), Duca d'Angiò, proclamato alla morte di Carlo II nel 1700 Filippo V di Spagna, che sposò
nel 1701 Maria Luisa Gabriella di Savoia (1688-1714), figlia del Duca di Savoia Vittorio Amedeo II; il 14 gennaio
1724 abdicò e gli succedette il figlio Luigi I alla morte del quale, dopo sette mesi, ripreso il Trono fino alla morte
quando gli succedette l'altro figlio avuto con la Principessa Sabauda, Ferdinando VI che regnò fino alla morte nel
1759;
- Carlo, Duca di Berry e Conte di Ponthieu (1686-1714), che sposò nel 1710 Maria Luisa Elisabetta di BorboneOrléans (1695-1719), figlia del Duca d'Orléans Filippo II, figlio del fratello minore di Luigi XIV e futuro Reggente
della Francia. Nel 1714 divenne Duca di Alençon e Angoulême, ma continuò ad usare il titolo di Berry che sarà
quello del futuro Re martire Luigi XVI.
Dunque Luigi XIV cercò di istruire il figlio ma la sua longevità per l'epoca (72 anni) lo fece assistere alla morte di
quasi tutti i suoi eredi in Francia: nel 1701 il Gran Delfino Luigi, nel 1712 il Delfino Luigi con la consorte Maria
Adelaide di Savoia, nel 1714 il Duca di Berry Carlo. Alla sua morte rimaneva solo il ramo spagnolo, con il nipote
Filippo V, e un suo pronipote, un bambino di cinque anni che diventerà Luigi XV e regnerà 64 anni, dei quali otto
di reggenza.
Nacquero così delle Memorie relative agli anni 1661-68, scritte da un uomo che non fu del suo secolo ma che fece
il suo secolo.
Da notare la sua volontà di creare numerose alleanza matrimoniali con Casa Savoia: dal figlio, il Gran Delfino, che
avrebbe dovuto regnare dopo di lui a suo nipote che creò il ramo del casato in Spagna. Due matrimoni borbonici
con due figlie del Duca Vittorio Amedeo II che avrà la corona reale alla fine della guerra di successione di Spagna.
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Comunicato n. 199/08 - 31 agosto 2008
Il CMI aderisce al digiuno di solidarietà con i Cristiani in India
Il CMI aderisce alla giornata di digiuno e preghiera programmata per domenica 7 settembre dalla Conferenza episcopale indiana in reazione alle gravissime violenze nei confronti dei cristiani nello Stato dell’Orissa.
Una forma di protesta pacifica e non violenta scelta coraggiosamente dai Vescovi nel solco della tradizione indiana
del dharna, per richiamare l’attenzione della comunità nazionale e internazionale sulle tragiche
vicende di queste
ore e pregare insieme, secondo il Cardinale Varkey Vithayanthil "per l’armonia tra le religioni e la pace in India".
Il CMI ha già denunciato le violenze dei giorni scorsi contro le comunità cristiane perché è in gioco la libertà di vivere e manifestare la propria fede religiosa, contro ogni fondamentalismo, ogni violenza cieca.
Il CMI chiede quindi ai soci dei suoi 57 propri associati e a tutti gli italiani che condividono i valori della pace e
della libertà di unirsi al digiuno promosso dalla Conferenza episcopale indiana per la giornata di domenica 7 settembre.
Un simbolo forte di speranza, un atto di giustizia ma anche di vicinanza e condivisione con tutte le vittime di tutte
le violenze.
Comunicato n. 200/08 - 31 agosto 2008
Il CMI al convegno Giacomo Puccini 1958-2008
Il CMI ha partecipato, dal 28 al 31 agosto, presso l'auditorium del teatro all'aperto di Torre del Lago (LU), alla terza parte del convegno di studio, dedicato a Giacomo Puccini nel 150° della sua nascita, intitolata "Puccini al Cinema". Il Convegno Giacomo Puccini 1958-2008 è promosso dal Comitato nazionale per le Celebrazioni Pucciniane
e organizzato dal Centro Studi Giacomo Puccini in collaborazione con il Comune di Lucca, la Fondazione Festival
Pucciniano, e del Conservatorio di musica Giuseppe Verdi di Milano.
La principale finalità del Convegno di studi Puccini al Cinema era quella di iniziare a fare luce su un argomento di
vasta portata storico-critica, centrato su problematiche fino ad oggi scarsamente dibattute, sia sul piano delle ricerche musicologiche, sia sul terreno delle indagini più specificamente cinematografiche.
La prima seduta è stata una Tavola Rotonda per fare il punto sulla consistenza cinematografica dei patrimoni pucciniani. Hanno fatto seguito tre giornate di studio articolate nei principali settori di interesse, che riguardano gli anni del muto, il sonoro fino agli anni ’80 e l’impiego delle musiche di Puccini nel cinema contemporaneo e nei film
per la televisione.
Comunicato n. 201/08 - 31 agosto 2008
Il CMI a Venezia per Daumier
Il CMI ha partecipato ieri, a Venezia, alle celebrazioni per il bicentenario della nascita del grande artista francese
Honoré Daumier.
La Scuola Internazionale di Grafica, in collaborazione con l’Associazione Culturale Toulouse Lautrec, ha presentato una mostra che espone una selezione di interessanti litografie originali, spesso profonde ed ironiche satire di costume nelle quali Daumier fa rivivere l’Ottocento francese, ma che restano attualissime per la concretezza del messaggio veicolato. Potrebbero essere vignette appena pubblicate in qualche quotidiano. Le opere in mostra appartengono alla collezione di stampe di Valter Gattei, ritagli originali del quotidiano Le Charivari, per il quale Daumier
lavorò (1836-60). L’artista ama la gente e la riprende per la strada, seduta al caffè, alle prese con azioni quotidiane.
Era un acuto osservatore della vita parigina, che considerava uno spettacolo affascinante,
La mostra inaugurata ieri sarà visitabile fino al 10 settembre 2008.
Ingresso libero al Cannaregio, Calle Seconda del Cristo 1798.
Comunicato n. 202/08 - 31 agosto 2008
Il CMI a Roma visita il Museo dei Camilliani
Ogni primo lunedì del mese apre il nuovo Museo dell'Ordine dei Ministri degli Infermi - Camilliani, allestito nella
Sala Capitolare all'interno del complesso architettonico che comprende la chiesa della Maddalena, nel cuore della
Roma seicentesca. Domani sarà aperto dalle ore 16.30 alle 18.45 (ingresso gratuito) .
Organizzato al termine del riordino e dell'indicizzazione elettronica dell'Archivio dell'Ordine (oltre 40mila unità tra
documenti manoscritti, pergamene, libri, fotografie e cimeli) il Museo ha l'obiettivo di far conoscere, attraverso le
oltre 150 opere esposte la vita e l'attività del Santo e dell'Ordine. La storia dei Camilliani è caratterizzata anche da
avvenimenti artistici e culturali, in molti casi profondamente legati con la storia di Roma, dove San Camillo arrivò
nel 1579, rimanendovi fino alla morte nel 1614. Adiacente al Museo si trova poi il Cubiculum, la stanza dove morì
il Santo, resa ora una piccola cappella riccamente decorata con dipinti e arredi settecenteschi. Tra le reliquie, qui è
custodito il cuore del Santo.
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Comunicato n. 203/08 - 31 agosto 2008
Il CMI per la Basilica dei SS. Quattro Coronati al Celio
A Roma, le monache agostiniane hanno lanciato un'appello per completare il restauro della Basilica dei SS. Quattro
Coronati al Celio, in particolare per salvare l’antico chiostro e le aree adiacenti e mettere in sicurezza le mura del
monastero. Il chiostro cosmatesco è un gioiello architettonico vincolato e inserito già nel 2000 nella “List of Most
Endangered Sites” dal Word Monument Watch.
Il CMI aderisce ed invita ad aderire all’appello.
Comunicato n. 204/08 - 31 agosto 2008
Ricollocazione dell’obelisco di Axum
Il sottosegretario per gli Affari Esteri, Alfredo Mantica, parteciperà il 4 settembre alla cerimonia di ricollocamento
dell’obelisco di Axum ad Addis Abeba.
Il monumento sarà collocato nel nord, nella regione etiopica del Tigrè, ai piedi delle montagne di Adua, nel cuore
dell’antico Impero di Axum.
Axum è stata il centro dell’omonimo regno che ha raggiunto il suo apogeo in concomitanza con la cristianizzazione
dell’Etiopia (il Re Ezana vi fu battezzato nel IV secolo d.c.). E' stata la più complessa organizzazione statuale di cui
ha lasciato traccia la storia del continente africano.
Axum è la città santa per eccellenza della Chiesa Ortodossa Etiopica, convinta che l’edificio consacrato a Nostra
Signora di Sion, lì edificato, custodisca la biblica Arca dell’Alleanza dove sono racchiuse le Tavole della Legge affidate da Dio a Mosè. E in questa stessa Chiesa vennero per secoli incoronati gli imperatori.
Dopo i decenni oscuri della dittatura di Menghistu, l’amputazione territoriale e la perdita dello sbocco sul Mar Rosso dovuta all’indipendenza dell’Eritrea, il riaccendersi di conflittualità interetniche e intertribali e le ricorrenti carestie, per l’Etiopia di oggi il gesto italiano di consegna dell’obelisco giunge in un momento particolarmente propizio. La stessa data scelta per la cerimonia, d’altra parte, è carica di significati simbolici. Essa si colloca infatti a ridosso della conclusione delle celebrazioni del Millennio etiopico: secondo il calendario della Chiesa copta, che
computa sette anni ed otto mesi in meno rispetto al calendario gregoriano, il passaggio al nuovo millennio avverrà
in una data corrispondente al nostro 12 settembre 2008.
Sulla ricollocazione dell’obelisco è in fase di predisposizione una mostra leggera multimediale, in formato Dvd,
che verrà inviata a tutte le sedi culturali e diplomatiche per organizzare eventi in loco e di curarne la diffusione e
ricordare che l’obelisco, rinvenuto nel 1935 dalle truppe italiane in Etiopia e da queste trasportato a Roma due anni
dopo, era stato ricomposto e collocato nei pressi del Circo Massimo dove oggi sorge la sede della FAO.
Comunicato n. 205/08 - 1 settembre 2008
Il CMI al centenario di Jolanda di Savoia
Il CMI ha partecipato il 30 e il 31 agosto alle XIII Giornate del Riso di Jolanda di Savoia, in occasione del primo
centenario del Comune che, con 6.400 ettari di risaie è il maggiore di tutta l’Emilia-Romagna.
Molto interessante la mostra fotografica sulla storia della cittadina, inaugurata insieme alla Sagra, ma è stato spostato alla metà di ottobre il convegno tecnico. Tra i progetti quello di mettere in rete le associazioni di risicoltori dei
delta di altri paesi del mondo, come ha già iniziato a fare il bacino mediterraneo. Tutte le aree deltizie hanno caratteristiche simili e simili vocazioni colturali, quindi fronteggiano le medesime problema-tiche legate alla coltivazione e alla centralità del riso. Invitare a Jolanda di Savoia i loro rappresentanti per affrontarle insieme potrebbe rappresentare il salto di qualità per la manifestazione annuale e un’occasione preziosa per il paese per candidarsi a diventare un luogo autorevole di elaborazione di idee e strategie.
All'interno del territorio comunale è situato quello che, in accordo con l'Istituto Geografico Militare, è il punto altimetricamente più basso d'Italia, nel luogo denominato Corte delle Magoghe, in frazione Contane, a 3 metri e 44
centimetri sotto il livello del mare. Secondo alcune fonti anche la sede comunale si trova un metro sotto il livello
del mare, caratteristica che in Italia condivide solo con il comune di Porto Viro, in Provincia di Rovigo.
Jolanda di Savoia è un comune di 3.353 abitanti della provincia di Ferrara. E' stato dedicato a S.A.R. la Principessa
Reale Jolanda Margherita Milena Elisabetta Romana Maria di Savoia, nata a Roma il 1º giugno 1901, figlia primogenita dei Sovrani d'Italia, Re Vittorio Emanuele III e la Regina Elena. A Roma il 9 aprile 1923 sposò Giorgio Carlo Calvi, Conte di Bergolo, ufficiale di cavalleria (nato a Atene il 15 marzo 1887 e morto a Roma il 25 febbraio
1977). La Principessa Reale fu richiamata a Dio a Roma il 16 ottobre 1986 e fu sepolta, secondo il suo desiderio,
accanto al consorte, nel cimitero monumentale di Torino.
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Comunicato n. 206/08 - 1 settembre 2008
Il CMI ha commemorato le vittime di Mattmark
Il CMI ha commemorato il 30 agosto a Saas Fee (Svizzera) la tragedia del 30 agosto 1965 quando si staccò parte
del ghiacciaio di Allalin investendo dei cantieri allestiti per la costruzione della diga di Mattmark nell'alta valle del
Saas Fee ad oltre 2.100 metri di altezza.
Il tratto terminale del ghiacciaio dell'Allalin che domina la vallata di Saas, precipitò sul fronte di un chilometro e
distrusse, seppellendole sotto una coltre di venti metri di neve e di detriti, le baracche con i dormitori, il refettorio e
gli uffici della direzione del cantiere. In pochi secondi, un milione di tonnellate di ghiaccio e di roccia si rovesciarono a valle con un tremendo boato, sommergendo tutta la zona. Il cantiere idroelettrico si trovava sul lago Mattmark, 300 metri sopra la località turistica di Saas Fee, in una valle parallela a quella di Zermatt, circondata da
montagne alte oltre quattromila metri: l'Allalinhorn, il Rimpifisch, lo Strahn. Il ghiacciaio dell'Allalin, uno dei
ghiacciai più vasti della Svizzera, si stende ad ovest per la lunghezza di oltre otto chilometri. Ai suoi piedi, dal
1961, mille operai (quasi tutti italiani e svizzeri) lavoravano 24 ore su 24 per la costruzione del bacino idroelettrico
che doveva alimentare la centrale di Zermeiggern.
102 furono le vittime, delle quali 59 italiani e 7 di San Giovanni in Fiore (Cosenza) che pagò pesantemente il prezzo dell'emigrazione nelle tragedie di Monongah (West Virginia 1907) e di Mattmark (Svizzera 1965) con rilevanti
perdite umane. Le 63 altre vittime furono 27 svizzeri ma anche spagnoli, jugoslavi e tedeschi.
Comunicato n. 207/08 - 1 settembre 2008
Il CMI al ritorno del “Cristo delle Vette” sulla cima del Balmenhorn
Il CMI ha partecipato, ieri, alla S. Messa presieduta dal Vescovo di Aosta, Mons. Giuseppe Anfossi, nella località
Sant'Anna (2.172 mt) di Gressoney-La-Trinité, trasmessa in diretta su Rai 1. Erano presenti numerose autorità tra le
quali il Presidente del Consiglio regionale, il Presidente della Regione e l'Assessore all'Istruzione e Cultura.
E' stata ricollocata la statua, alta 339 cm e pesante 550 kg, sulla cima del Balmenhorn, dov'era dal 4 settembre
1955, grazie agli uomini della Scuola militare Alpina in rappresentanza di tutte le regioni alpine italiane. Simbolo
di unità tra i popoli e di pace, la statua è stata restaurata a Verrès.
La statua ha raggiunto direttamente la vetta con l'elicottero della Protezione civile, ad eccezione della testa portata
seguendo quasi il percorso storico: da Gressoney-Saint-Jean con un fuoristrada fino al lago Gabiet dal Corpo Forestale Valdostano, poi trasferita al rifugio Mantova tramite l'elicottero, per poi essere portata a piedi fino alla vetta.
Alle posa della statua hanno presenziato il Parroco di Gressoney-La-Trinité, Don Ugo Casalegno,la Compagnia
Alpieri della Scuola Militare Alpina e le Guide alpine di Gressoney e una rappresentanza del Consiglio regionale e
della Sovrintendenza ai beni culturali della Valle d'Aosta.
Il 3 settembre, nel corso dell’udienza generale in Vaticano, il Presidente del Consiglio regionale della valle d’Aosta
consegnerà al Santo Padre Benedetto XVI il bozzetto della statua del Cristo, realizzato da Alfredo Bai.
Comunicato n. 208/08 - 1 settembre 2008
Auguri del CMI alla spedizione di alpiniste italiane in Afghanistan
E' partita e durerà fino al 9 ottobre la spedizione interamente femminile in Afghanistan di quattro alpiniste, le tre
valdostane Eloise Barbieri, Anna Torretta e Roberta Vittorangeli assieme alla romana Elisabetta Galli. L'obiettivo è
quello di ripetere l’ascensione del Babatangi (6.517 metri) nel Wakhan, per la via aperta da Alberto Pinelli nel
1963, assieme alla sfida di aprire una nuova via di misto in stile alpino, lungo lo sperone nord. Accanto all'impegno
sportivo, le quattro ragazze ne hanno altri, etici e sociali, e consegneranno un messaggio di solidarietà alle donne
di cultura Ismaeli e ad altre donne afghane.
Il CMI invia i suoi migliori auguri per la perfetta riuscita etica, sportiva e sociale dell’espedizione.
Comunicato n. 209/08 - 1 settembre 2008
Il CMI a Bari per la IV Porta Mediterraneo
Il CMI ha partecipato oggi, al Fortino di Bari, all'inaugurazione della IV Mostra multimediale Porta Mediterraneo,
in programma fino al 12 p.v.
In esposizione le opere di 20 artisti, provenienti da tutto il mondo, che hanno lavorato per una settimana,
nell’ambito della IV Porta Mediterraneo, con il patrocinio di Regione Puglia, Provincia e Comune di Bari, Comune di Locorotondo, Consolato Generale di Serbia e Fiera del Levante.
Comunicato n. 210/08 - 1 settembre 2008
I Rotoli del Mar Morto presto consultabili su Internet
Fra pochi anni una banca dati permetterà di accedere in internet ai Rotoli del Mar Morto, fotografati ad altissima
risoluzione, e alla documentazione relativa, secondo il progetto dell’Autorità per le Antichità di Israele che ha, tra i
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suoi obiettivi, anche la conservazione e il monitoraggio delle condizioni dei preziosi rotoli che sono un patrimonio
dell’Umanità.
I Rotoli, scritti alla fine del III secolo a.C. fino al I secolo d.C., furono scoperti nel 1947 da un beduino in una grotta del Mar Morto. Comprendono il più antico testo scritto esistente del Vecchio Testamento (ad eccezione del Libro
di Ester), oltre a salmi, inni e testi apocrifi. I Rotoli, che hanno enorme importanza storica, religiosa e culturale,
aiutano a far luce su un periodo di grandi sconvolgimenti nella storia del popolo ebraico alla fine del Secondo
Tempio e sulla storia del primo Cristianesimo. A parte pochi lunghi Rotoli, tutti gli altri consistono in circa 12 mila
frammenti conservati nel Museo di Israele ed in parte esposti.
Comunicato n. 211/08 - 1 settembre 2008
Il CMI inchina la bandiera per Alain Griotteray
Nato il 15 ottobre 1922 a Parigi, capo del gruppo di partigiani Orion, capitano paracadutista fino al 1945, Alain
Griotteray è sempre stato un combattente per la libertà.
Nel gabinetto del Ministro della Difesa (1947-48) poi in quello del Generale comandante superiore delle truppe
francesi in Marocco (1956-57), fu uno dei pochi compagnoni del Generale de Gaulle dalla partenza del
suo Governo (1946) al suo ritorno (1958). Eletto Consigliere comunale gollista di Parigi nel 1959, sarà anche Consigliere provinciale della Senna fino al1965. Ardente sostenitore dell'Algeria francese prese le distanze con i gollisti e divenne Vice Presidente della Federazione nazionale dei liberali RI (1966-67) poi, nel 1978, sarà uno dei fondatori dell'UDF, il partito di centrodestra voluto dall'allora Presidente Giscard d'Estaing del quale presiederà la federazione del Val-de-Marne (1978-97).
Editorialista e direttore delegato alle relazioni esterne del settimanale Le Figaro magazine, Alain Griotteray sarà
Deputato (RI poi UDF) del Val-de-Marne (1967-73) e Sindaco di Charenton-le-Pont (1973-2001) poi sarà membro
del Consiglio economico e sociale (1975-85) e Vice Presidente del Consiglio Regionale d'Ile-de France (1982-86)
prima di ritornare alla Camera dei Deputati (1986-97).
Gran ufficiale nell'Ordine della Légion d'honneur, Croce di guerra 39/45 e Medaglia della Resistenza, Alain Griotteray ha scritto diversi libri, in particolare sulla politica e sull'Europa oltre le sue Mémoires pubblicate nel 2004, e
ha partecipato a numerosi convegni, tra i quali una decina dell'Associazione Internazionale Regina Elena con la
quale era in stretti contatti e che ha molto aiutato alla sua fondazione per la creazione della sua delegazione regionale d'Ile-de France.
Comunicato n. 212/08 - 1 settembre 2008
Prossimamente verranno preservate le sepolture della famiglia Hugo
La Francia intende classificare nell'elenco dei monumenti storici le tombe della famiglia di Hugo, che si trovano
nel piccolo cimitero di Villequier, in Normandia, al fine di assicurarne il restauro e la tutela, visto il grave stato di
degrado in cui versano le tombe della moglie di Hugo, Adèle Foucher (1803-68), sposata il 12 ottobre 1822, della
figlia Leopoldine (primogenita nata il 28 agosto 1824) e di suo marito Charles Vaquerie, annegati nella Senna il 4
settembre 1943 a Villequier, villagio a 5 km di Caudebec-en-Caux. La figlia ed il genero di Victor Hugo sono sepolti nella stessa bara. Vicino a loro riposa anche l'ultimagenita, Adèle (24 agosto 1830 - 21 aprile 1915), l'unica a
sopravvivere al padre ma che trascorrerà molti anni in una casa di riposo a causa del suo stato mentale alterato.
La moglie di Victor Hugo è sepolta in una tomba con un'epigrafe ormai quasi illeggibile e la croce spezzata, mentre
queste sepolture fanno pienamente parte del patrimonio storico.
Quando le tombe dei familiari di Hugo saranno diventate patrimonio nazionale, verranno per sempre salvate dall'oblio e dall'incuria, con grande soddisfazione per il Sindaco di Villequier, Jacques Bardel, e Michel Albagnac, discendente di Victor Hugo.
Le spoglie del grande romanziere (1802-85) riposano in forma solenne nel Pantheon di Parigi.
Dal 1829 con la sepoltura del suo primo architetto, Jacques-Germain Soufflot, il Pantheon accolse il suo primo ospite nel 1885: Victor Hugo. Solo 25 seguiranno fino al 2002 quando furono ricevute le spoglie di Alexandre Dumas (1802-70), padre dell'omonimo (1824-95), autore in particolare de La Dame aux camélias che ispirerà Traviata. Da notare tra le opere di Alexandre Dumas padre La Maison de Savoie, depuis 1555, jusqu'à 1850, 4 vol., 18521856. (Tome 1 : Emmanuel Philibert (1852), Tome 2 : Léone-Léona (1853), Tome 3 : Mémoires de Jeanne
d’Albert de Luynes, comtesse de Verrue, surnommée la Dame de Volupté (1855), Tome 4 : De Victor Amédée III à
Charles Albert (1856) pubblicato in Italia e riutilizzato in parte in Le Page du duc de Savoie (1855), La Dame de
volupté (1863) et Les Deux Reines (1864). La Maison de Savoie o La Royale Maison de Savoie (1852-56)
è romanzo storico sull'epoca 1555-1849. Questa storia monumentale di 2.000 pagine, ordinata dall'editore torinese
Perrin a Dumas allora in esilio per debito a Bruxelles, fu pubblicata in Piemonte dal 1852 al 1856. Le page du duc
de Savoie fu pubblicato in puntate nel periodico francese Le Constitutionnel nel 1854 e in un libro nel 1855.
Fu ristampato in France (1998-2001) dalle edizioni savoiarde La Fontaine de Siloé, con il titolo: La Royale Maison
de Savoie.
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Comunicato n. 213/08 - 1 settembre 2008
Vanno a ruba i santini nelle edicole
E’ già giunta al terzo numero l’opera a fascicoli settimanali Santini da Collezione (Edizioni Hachette).
Tante le edicole che hanno esaurito i numeri in distribuzione, mentre cresce il numero di richieste e il dibattito nella
rete internet.
Santini da Collezione è un’iniziativa editoriale che racconta la storia dei santi con gli scritti e le immaginette
d’epoca, espressione che la tradizione popolare, la devozione e la bellezza artistica hanno inventato per ricordare e
diffondere la memoria dei santi.
In questo contesto l’iniziativa va molto al di là di un servizio per collezionisti perché con la secolarizzazione, di
santini in molte chiese non se ne trovano più, e della storia dei santi, i bambini sanno sempre meno.
Nei santini pubblicati, non c’è solo l’arte sacra, le preghiere, la devozione e la fede di un popolo, ma anche la storia
personale di tanti.
(Informazioni: http://www.hachette-fascicoli.it/opere-minisito-abbonati/Santini.htm)
Comunicato n. 214/08 - 2 settembre 2008
Il CMI ricorderà il Principe di Venezia
Domani a Parigi il CMI ricorderà il Principe di Venezia, Eugène Rose de Beauharnais, nato nella capitale francese
il 3 settembre 1781, che fu, anche durante il potere napoleonico Viceré del Regno d'Italia, Granduca di Francoforte,
Duca di Leuchtenberg e Principe d'Eichstätt.
Eugène Rose de Beauharnais nacque dalla creola Joséphine de Tascher e dal Visconte Alexandre de Beauharnais,
un ufficiale dell’esercito regio il cui padre François de Beauharnais servì come Governatore in Martinica. Alexandre de Beauharnais combatté nelle armate di Luigi XVI durante la rivoluzione americana, divenne deputato della
Nobiltà nell'Assemblea degli Stati Generali del 1789 poi Presidente dell'Assemblea Nazionale Costituente (19 giugno - 3 luglio 1791 e 31 luglio - 14 agosto 1791). Creato Generale dai rivoluzionari nel 1792 venne poi nominato
Generale in Capo delle Armate Rivoluzionare del Reno nel 1793.
Eugène partecipa alle sedute dell’Assemblea costituente, dove c’è suo padre e quando, il 20 aprile 1792, l'Assemblea legislativa dichiara guerra all’Austria, raggiunge l’esercito con il padre e divide il tempo tra un collegio di
Strasburgo ed il quartiere generale di Wissembourg.
L’avvento della famigerata Convenzione Nazionale sconvolge la vita familiare perché i suoi genitori sono arrestati
e imprigionati a Parigi. Alexandre de Beauharnais è ghigliottinato, Joséphine è rilasciata grazie all'interessamento
personale del sanguinario Maximilien Robespierre. Nel periodo del Direttorio Joséphine conosce il giovane Generale Napoleone Buonaparte, che sposa il 9 marzo 1796.
Com’era stato promosso così giovane? Il Buonaparte, comandante della piazza di Parigi ricevette l'ordine di salvare
la Convenzione Nazionale dalla minaccia dei monarchici. Con l'aiuto di Gioacchino Murat al comando della cavalleria, colpì duramente i rivoltosi scongiurando il ritorno della Monarchia poche settimane dopo la morte del giovane Re Luigi XVII. In seguito al brillante ed atroce successo, Barras lo nominò Generale del Corpo d'Armata dell'Interno.
Dopo il suo matrimonio, Buonaparte prende Eugène come proprio aiuto di campo e lo porta con sé in Egitto dove
Eugène assiste alla Battaglia terrestre di Abukir. Il colpo di Stato del 18 brumaio con il quale Buonaparte diventa
Console, dà una forte spinta ad Eugène, giovane ufficiale che sarà a Marengo. Con l’autoproclamazione
dell’Impero il 18 maggio 1804, è nominato Grand Ufficiale della Legione d’Onore, Generale di brigata e Colonnello generale dei Cacciatori della guardia, scegliando il motto: Honneur et Fidélité, cioè onore e fedeltà…
Nel 1805 Eugène divenne Viceré del neocostituito Regno d'Italia, dove passerà almeno la metà del tempo fissando
la propria residenza principale nell’asburgica Villa Reale di Monza, che vorrà circondata dal più grande parco recintato d'Europa. Il 14 gennaio 1806 sposò la principessa Augusta di Baviera (1788-1852), figlia di Massimiliano I.
Nel 1807 divenne Principe di Venezia, titolo puramente inventato… in quanto Venezia non fu mai principato!
Nel 1812 Eugène comanda le truppe italiane, francesi e bavaresi del IV Corpo d’armata in partenza per la Russia.
La defezione di Murat lo lasciò alla testa dei resti della Grande Armata, ormai ridotta a poche migliaia di uomini.
Riuscì comunque a sfuggire all’accerchiamento e ad unirsi ai nuovi coscritti inviati da Napoleone.
L’11 aprile 1814 Napoleone abdicò e il Principe di Venezia lo fece il 26 aprile, lasciando il giorno successivo l'Italia per ritirarsi in esilio in Baviera presso i suoceri.
Dopo il Congresso di Vienna il suocero gli affida il ducato di Leuchtenberg ma il Buonaparte sbarca a Golfe Juan il
1° marzo 1815. Dopo la disfatta di Waterloo le potenze vincitrici stabiliscono - contro il parere del Cardinale Consalvi, che rappresentava lo Stato Pontificio, che Eugène possa continuare ad usufruire dei beni ricevuti nel 1810
come "Appannaggio" in qualità di Viceré d'Italia (2.300 tenute agricole e 137 palazzi urbani ubicati nelle Marche).
Solamente nel 1845 il governo pontificio riesce a riscattare i beni dell'Appannaggio Leuchtemberg.
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A Monaco, Eugène e la consorte fanno costruire un palazzo dove il Beuharnais installa la propria biblioteca e la
collezione di dipinti, ereditate dalla madre, che mette a disposizione del pubblico. Muore a Monaco il 21 febbraio
1824 per un colpo apoplettico a soli quarantadue anni.
Cronologia dei titoli attribuiti ad Eugène de Beauharnais
1781-1794: Eugène Rose de Beauharnais
1794-1804: Eugène Rose, Visconte di Beauharnais
1804-1805: S.A.I. Eugène de Beauharnais, Principe di Francia
1805-1807: S.A.I. Eugène de Beauharnais, Principe di Francia e Viceré d'Italia
1807-1810: S.A.I. Eugène de Beauharnais, Principe di Francia, Viceré d'Italia e Principe di Venezia
1810-1814: S.A.I. Eugène de Beauharnais, Principe di Francia, Viceré d'Italia, Principe di Venezia e Granduca di
Francoforte
1817-1824: S.A.R. Eugène de Beauharnais, Duca di Leuchtenberg e Principe d'Eichstätt
Comunicato n. 215/08 - 2 settembre 2008
Il CMI aderisce al digiuno di solidarietà con i Cristiani in India
Il 31 agosto, il CMI ha aderito subito alla proposta alla comunità cattolica del Cardinale Varkey Vithayathil, Arcivescovo Maggiore di Ernakulam-Ankamaly e Presidente della Conferenza dei Vescovi Cattolici dell'India, di osservare una giornata di preghiera e digiuno domenica 7 settembre, per promuovere l'armonia e la pace nel Paese.
Ieri ha ricevuto dalla Conferenza Episcopale Italiana l'invito ai cattolici italiani a partecipare a una giornata di preghiera e digiuno per i cristiani dell'India, che si celebrerà venerdì 5 settembre, memoria liturgica della Beata Madre
Teresa di Calcutta. La Presidenza della CEI “si associa all’accorato appello formulato dal Santo Padre Benedetto
XVI, condannando con fermezza ogni attacco alla vita umana ed esortando alla ricerca della concordia e della pace” e invita “le Diocesi italiane a indire per venerdì 5 settembre, memoria liturgica della Beata Madre Teresa di
Calcutta, o in altro giorno stabilito dal Vescovo diocesano, una giornata di preghiera e digiuno, come segno di vicinanza spirituale e solidarietà ai fratelli e alle sorelle tanto duramente provati nella fede”.
Secondo l'Indian Catholic News Service, almeno 25 persone sono state uccise e sono state date alle fiamme le case
di oltre 4.000 cristiani, costringendo più di 50.000 persone a fuggire per salvarsi.
La violenza è scoppiata dopo l'uccisione, rivendicata da gruppi maoisti, di Swami Laxmanananda Saraswati, un
leader religioso induista, e di cinque suoi associati il 23 agosto, nel distretto di Kandhamal. Il leader induista, di 85
anni, si opponeva da decenni alle conversioni al cristianesimo.
Il CMI invita le sue 57 Organizzazioni a proporre ai loro soci questi due gesti di solidarietà ai quali aderisce con
convinzione. Un simbolo forte di speranza, un atto di giustizia ma anche di vicinanza e condivisione con tutte le
vittime di tutte le violenze.
Comunicato n. 216/08 - 2 settembre 2008
Magomed Yevloyev e Anna Stepanovna Politkovskaja
È stato trovato in fin di vita fuori da un ospedale: un colpo di pistola alla tempia, è morto nonostante i medici abbiano tentato di salvarlo: Magomed Yevloyev, giornalista e fondatore di ingushetia.ru, sito di riferimento per i cittadini dell'Inguscezia, territorio schiacciata tra Ossezia del Nord, Cecenia e Georgia.
Il suo sito web non ha mai risparmiato le critiche nei confronti del governo. Con una tattica già adottata dalle autorità russe, nei mesi scorsi ingushetia.ru era stato affiancato da un sito di impronta governativa dal dominio molto
simile, inghshetiaru.net. Altro modo di scoraggiare i visitatori del sito di Yevloyev, ricordano da Reporters Sans
Frontières, era stato quello di redirezionarli verso un dominio pornografico.
Il sito fondato da Yevloyev era poi stato vittima di un blocco imposto per arginare quelle che le autorità avevano
bollato come sortite "estremiste": il sito guidato da Yevloyev, che aveva chiamato la popolazione a mobilitarsi per
protestare contro la corruzione dell'amministrazione statale, era stato accusato di incitare l'odio razziale. Il giornalista aveva definito questi provvedimenti come "il tentativo di ridurre al silenzio l'ultima voce indipendente dell'Inguscezia".
Domenica 31 agosto, all'indomani della commemorazione da parte del CMI del 50° anniversario della nascita di
Anna Stepanovna Politkovskaja, Yevloyev stava rientrando in Inguscezia da Mosca: l'aereo sul quale era salito ospitava anche il Presidente inguscio fedele al Cremlino Murat Zyazikov. Dopo l'atterraggio, il giornalista è stato
fermato dalle forze dell'ordine: le fonti locali riportano che avrebbe dovuto testimoniare riguardo all'esplosione di
una bomba avvenuta nei mesi scorsi. Yevloyev si è allontanato su una macchina della polizia, poi una colluttazione.
Le autorità locali hanno attribuito la morte del giornalista ad una tragica fatalità: Yevloyev avrebbe tentato di appropriarsi dell'arma di un agente, un colpo lo avrebbe inavvertitamente raggiunto.
Le indagini preliminari sono state avviate per chiarire le circostanze della morte del giornalista web. Nel frattempo
il dissenso ha raggiunto le piazze: sono centinaia i cittadini e i netizen ingusci che stanno manifestando per chiedere
trasperenza. Sono in molti ad azzardare in maniera più o meno esplicita una correlazione tra la morte di Yevloyev e
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l'impegno del giornalista nel denunciare gli abusi commessi dalle autorità attraverso il suo sito. Yevloyev aveva già
paventato la propria morte: nel 2007 aveva espresso la preoccupazione che il presidente inguscio stesse tramando
per metterlo a tacere.
Comunicato n. 217/08 - 3 settembre 2008
Una Principessa Sabauda martire per fedeltà ad una Regina
Dopo oltre 47 anni di regno, il 30 agosto 1580 muore il Duca di Savoia Emanuele Filiberto al quale succede il figlio Carlo Emanuele I per un regno di 50 anni. Avrà numerosi figli e l'ultimo sarà il Principe Tommaso Francesco
(1596-1656), nato a Torino e che ebbe i titoli di Principe di Carignano, Marchese di Racconigi e Busca con Cavallermaggiore, Villafranca, Vigone, Barge, Caselle, Roccavione, Peveragno e Boves dal 17 dicembre 1620; Luogotenente Generale del Ducato di Savoia nel 1626, Comandante dell’esercito spagnolo in Fiandra nel 1634, Cavaliere
dell’Ordine Supremo della SS.ma Annunziata dal 1618. Sposa a Parigi il 14 aprile 1625 Maria di Borbone, figlia di
Carlo Conte di Soissons e Dreux e di Anna dei Conti di Montafia, che nel 1641 eredita i feudi paterni alla morte del
fratello Luigi.
Principe Emanuele Filiberto (1628-1709), figlio del precedente, 2° Principe di Carignano, Luogotenente Generale
della città e provincia di Ivrea nel 1644, Luogotenente Generale della città e provincia di Asti nel 1663, Colonnello
di cavalleria nel reggimento di stranieri al servizio francese nel 1657, Luogotenente del Duca di Savoia nel 1658,
che sposa a Racconigi nel 1684 Angela Maria Caterina d’Este Principessa di Modena e Reggio, figlia del Principe
Borso Marchese di Montecchio e di Ippolita d’Este. Un fratello cadetto del Principe Emanuele Filiberto è il noto
Principe Eugenio Maurizio (1635-1673), Abate di S. Maria di Casanuova e S. Benigno di Fruttuaria dal 1642, Abate di S. Ponzio dal 1649, rinuncia alla carriera ecclesiastica nel 1656; Conte di Soissons dal 1656, Governatore del
Bourbonnais, poi del Champagne e del Brie, Colonnello di cavalleria francese nel 1657, ambasciatore a Londra nel
1660.
Principe Vittorio Amedeo I (1690-1741), figlio del precedente, 3° Principe di Carignano, sposa a Moncalieri il 7
novembre 1714 Maria Vittoria Francesca di Savoia, figlia del Duca di Savoia e Re di Sardegna Vittorio Amedeo II.
Principe Luigi Vittorio (1721-78), figlio del precedente, 4° Principe di Carignano, sposa a Torino il 4 maggio 1740
la Principessa Cristina Enrichetta di Assia-Rheinfels-Rotenburg, sorella della Regina di Sardegna Polissena, consorte di Carlo Emanuele III. Dei figli sono da citare in particolare il successore, Vittorio Amedeo II (1778-80), 5°
Principe di Carignano ed avo di Re Carlo Alberto; Leopolda, che sposerà il Principe Giovanni Andrea IV Doria;
Maria Teresa, che sposerà il Principe Alessandro di Bourbon-Lamballe e sarà vittima della barbaria rivoluzionaria
francese; Caterina, che sposerà il Principe Filippo Giuseppe Colonna; Eugenio Ilarione primo Conte di Villafranca
e capostipite di quel ramo cadetto (1778-85); Maria Gabriella, che sposerà il Principe Camillo Vittorio Massimo
d'Arsoli; Maria Vittoria, che sposerà il Principe Leopoldo di Borbone Conte di Siracusa; Ammiraglio Eugenio Emanuele che ebbe il trattamento di Altezza Reale dal Re Vittorio Emanuele II di cui fu Luogotenente Generale.
Maria Teresa nacque l’8 settembre 1749 e crebbe a Torino, lontano dagli sfarzi di corte, e sposò il 21 gennaio 1767
Luigi Alessandro di Borbone Principe di Lamballe (1747-68), figlio del Duca di Penthièvre e nipote del Conte di
Tolosa, a sua volta figlio di Luigi XIV e di Madame de Montespan.
Fu vedova poco più di un anno dopo, il 6 maggio 1768, a soli 19 anni e continuò a dedicarsi a numerose opere pie e
caritatevoli.
Dopo il lutto, a partire dal 1771, iniziò a frequentare la Corte e divenne intima della Delfina, la giovane Maria Antonietta Arciduchessa d’Austria, consorte del Duca di Berry e futuro Luigi XVI. Divenuta Regina nel 1774, Maria
Antonietta le conferì la prestigiosa carica di Sovraintendente della Real Casa. Nell'ottobre 1789 la Principessa sabauda seguì la Corte e rimase tra gli ultimi amici della Regina che, nel 1791, l’informò dell'intenzione di lasciare la
Francia. Il 20 giugno la Famiglia Reale venne catturata a Varennes. La Principessa di Lamballe s'imbarcò il 24 giugno a Boulogne per l'Inghilterra per interessare il Re Giorgio alla sorte di Luigi XVI e di Maria Antonietta, ormai
prigionieri dei rivoluzionari. Si recò poi ad Ostenda, a Bruxelles a Liegi poi ad Aquisgrana ed a Spa, cercando dovunque appoggi a favore dei Sovrani di Francia.
Maria Antonietta le scrisse, supplicandola di non tornare a Parigi ma Maria Teresa rientrò a Parigi incurante dei
pericoli che la attendevano.
Nell'agosto 1792 venne proclamata la decadenza dei Reali che furono imprigionati nel Tempio. Maria Teresa era
ancora con i reali ma, dieci giorni dopo, Maria Antonietta e la Principessa furono separate. Nei primi giorni di settembre ebbero luogo i "massacri" che segnarono l'inizio del Terrore. I carnefici si accanirono particolarmente sulla
Principessa di Lamballe, principalmente a causa della sua intimità con la Regina. La sventurata venne trascinata all'aperto, denudata, stuprata ripetutamente e torturata in maniera atroce prima di venire decapitata e squartata. Dopo
aver pettinato ed incipriato la testa mozzata di Maria Teresa di Savoia-Carignano, l'issarono su una picca e la portarono in corteo sotto le finestre del carcere dove era detenuta la Regina Maria Antonietta, invitandola a gran voce ad
affacciarsi. La Convenzione Nazionale continuò le atrocità fino al 26 ottobre 1795.
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Nel 1929 Papa Pio XI attribuì a Maria Teresa di Savoia-Carignano Principessa di Lamballe la qualifica di martire,
dichiarandola "venerabile".
Comunicato n. 218/08 - 3 settembre 2008
Condoglianze del CMI per la morte di don Gerbaz
E' deceduto improvvisamente questa mattina a Lourdes, mentre partecipava al Pellegrinaggio diocesano dell'Oftal, don Giuseppe Gerbaz, Parroco di Courmayeur.
Nato a Doues il 4 gennaio 1939, nel 1964 era stato ordinato Sacerdote. Dopo esser stato Vice Parroco a Pont-SaintMartin, a La Salle e a Valtournenche, nel 1968 divenne Parroco di La Thuile poi nel 1989 Parroco di Courmayeur,
diventando anche membro del Consiglio Presbiterale e del Collegio dei Consultori. Durante il Sinodo diocesano fu
membro della Segreteria centrale e Responsabile dei Comitati sinodali parrocchiali.
I funerali di don Gerbaz verranno celebrati quando la salma tornerà nella Vallée.
Questa sera. presso la chiesa di Courmayeur, alle ore 20.30, il CMI parteciperà alla recita del Santo Rosario.
Comunicato n. 219/08 - 3 settembre 2008
Il CMI con il Vescovo di Locri-Gerace
A Polsi di San Luca (RC), per la solenne festa della Madonna della Montagna, il Vescovo di Locri-Gerace, Mons.
Giuseppe Fiorini Morosini, ha lanciato un appello: "Bene morale e legalità devono camminare insieme perché la
legalità fa parte del nostro impegno morale".
Il 2 settembre di ogni anno si celebra una caratteristica festa della Madonna della Montagna che, alla presenza del
Vescovo di Locri-Gerace, culmina nella processione della statua della Vergine, alla quale prendono parte migliaia
di fedeli. Tipica, l’esecuzione di canti e balli al suono dell’organetto e del tamburello.
Ieri il Vescovo di Locri-Gerace ha lanciato un appello nell'omelia durante la S. Messa a Polsi di San Luca, proprio
per la festa della Madonna della Montagna alla quale ha partecipato il CMI: "Bene morale e legalità devono camminare insieme perché la legalità fa parte del nostro impegno morale".
Mons. Giuseppe Fiorini Morosini ha detto:
"Dalla Parola di Dio e dalla nostra grande tradizione culturale ricaviamo i grandi valori che dobbiamo imparare a
conoscere attraverso la formazione ed a praticare con buona volontà. Bisogna sempre rispettare la vita umana e la
dignità della persona. Bisogna rispettare la legge e praticare la giustizia. Bisogna essere capaci di riconciliazione e
di perdono e bisogna impostare rapporti umani all'insegna della solidarietà, della condivisione e del servizio. Questi
valori, se accolti e messi in pratica fin dall'infanzia con impegno e pazienza, hanno la forza di cambiare la nostra
terra. Da questo Santuario lancio un appello alla Locride ed alla Calabria. Facciamo tesoro della nostra fede per dare speranza alla nostra terra e per indicare ad essa un percorso nuovo. Il nostro modo di affrontare i problemi della
Locride e in genere della Calabria è fondato sulla speranza. E' una metodologia diversa rispetto a chi fa una lettura
della nostra realtà in modo freddo e indifferente.
L'annuncio della nostra speranza non è una sorta di droga per non vedere, non é attesa inerte che il destino si volga
benevolo verso di noi, non è autoesaltazione disperata. E', invece, progetto di vita che, partendo dalla coscienza che
protagonisti del futuro possiamo essere noi e solo noi, sorretti certamente nei nostri sforzi dalle istituzioni e da tutti
gli uomini di buona volontà, cerca di porre punti fermi di un cammino paziente di rinascita, che possa essere alla
portata di tutti, anche della persona più semplice e indifesa.
Noi siamo consapevoli che il futuro della Locride, e in genere di tutta la Calabria non é un problema da affidare alle
sole forze dell'Ordine, che sono necessarie, e meritano tutta la nostra ammirazione e gratitudine. Il nostro futuro è
affidato ad un cammino che deve tener conto di diverse modalità d'intervento: la formazione delle coscienze da parte di tutte le istituzioni formative, la famiglia al primo posto; la credibilità dello Stato quando afferma di essere tutore dei bisogni, della dignità e della libertà delle persone; la creazione di lavoro sul territorio; il lavoro paziente ma
rapido della giustizia; la necessaria repressione del male; la creazione di infrastrutture educative che possano offrire
ai giovani modelli alternativi di vita. Se non si procede di pari passo, tutti assieme, non si approderà a nulla; nessuna delle predette modalità ha la forza, da sola, di cambiare la realtà, neanche la Chiesa”.
Mons. Morosini ha anche chiesto agli organi d'informazione di aiutare a cambiare "decisamente modo di relazionare sulla Locride e sulla Calabria. La gente è stanca di resoconti ormai standardizzati che non fanno altro che ricordare ciò che è stato o i problemi che abbiamo, ma non con l'intento di aiutarci a risolverli, ma solo per evidenziare
una piaga che duole e sanguina. Noi non vogliamo ignorare tale piaga, vogliamo solo guarirne. Accettiamo perciò
ogni aiuto per riuscire in tale intento. Non serve allora riaprirla, elencandoci ogni volta i nostri mali, senza smuovere le coscienze di chi conta, offrendo loro indicazioni perché possano intervenire per guarire tale piaga. E' inutile
che ci ricordiate i nomi di coloro che su queste nostre montagne sono stati tenuti sequestrati. Lo sappiamo: è una
vergogna che appartiene ad una storia tragica ma passata. Scrivete piuttosto che abbiamo bisogno di strade di comunicazione degne della civiltà in cui viviamo, perché vogliamo gioire dei nostri monti, dei paesaggi che dalle loro
cime si ammirano e vogliamo condividere la stessa gioia con quanti vengono da fuori. Le istituzioni in tal senso
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non sono generose con noi. Spiegate loro che le strade rompono l'isolamento, permettono relazioni sociali e scambi
culturali: elementi necessari per sconfiggere i nostri mali, conseguenza anche dell'isolamento e della paura. Denunciate che nei nostri paesi mancano strutture sportive, luoghi di aggregazione per i nostri giovani. Quanta fatica sta
facendo la Chiesa diocesana per costruire oratori e fare opera sostitutiva a quella di competenza delle Istituzioni! E'
inutile scrivere di asservimento della gente ai capi che si costituiscono con spregiudicatezza nelle singole realtà,
imponendosi con la paura. Analizzate invece con amore la vita della gente, i suoi bisogni, le sue attese e interrogatevi poi se lo Stato è sempre presente e risponde con tempestività alla richiesta di aiuto. I vuoti che lascia lo Stato
sono riempiti con facilità da chi può offrire aiuto immediato fuori dalla legalità. Per carità, non siate giudici impietosi di questa gente, forse disperata, se accetta tale aiuto illegale".
Il Vescovo ha anche dichiarato: "Dobbiamo essere convinti che noi dobbiamo essere protagonisti del nostro futuro:
via allora il vittimismo e il fatalismo. Ricordiamo che il futuro è nelle nostre mani. Dobbiamo essere coraggiosi di
fronte al male che ci attornia. Non vi chiedo gesti eroici, vi chiedo solo di imparare a distinguere il bene dal male e
chiamare le cose per nome. Vi chiedo, pertanto, di collaborare tutti alla formazione delle coscienze, all'educazione
delle nuove generazioni. Genitori, riscoprite il vostro ruolo di educatori non cedendo alla mentalità che predomina
in mezzo a noi. Imparate a conoscere il Vangelo e imparate a dire no ai vostri figli, quando questi no devono essere
detti".
Comunicato n. 220/08 - 3 settembre 2008
Il CMI con i Lucchesi nel mondo
Il CMI parteciperà al convegno internazionale dedicato al Futuro delle Comunità all’Estero: la cultura primo veicolo di coesione e promozione ed alla mostra dedicata alla storia dell’Associazione Lucchesi nel Mondo dalla sua
fondazione ad oggi. Queste infatti, sono le manifestazioni celebrative del 40° anno della sua costituzione.
La mostra dedicata ai Quarant’anni dei Lucchesi nel Mondo si inaugurerà sabato 6 settembre.
Il IX Convegno internazionale si svolgerà dall’11 al 13 settembre alla presenza di tutti i presidenti delle Associazioni e si incentrerà, appunto, sul futuro delle Comunità all’estero.
Comunicato n. 221/08 - 3 settembre 2008
Il CMI alle commemorazioni del Generale Dalla Chiesa
Il CMI ha partecipato alla commemorazione del 26° anniversario dell'attentato mortale al Generale Carlo Alberto
Dalla Chiesa, Emanuela Setti Carraro ed all'agente di scorta, Domenico Russo:
- a Palermo, alla presenza dell’Arcivescovo, del Presidente del Senato, del Ministro dell’Ambiente, del Presidente
della Regione, del Presidente della Provincia, del Prefetto, del Questore, del Sindaco, del Vice Sindaco, del Presidente del Consiglio comunale e di numerose altre autorità. Una corona di fiori è stata deposta in via Isidoro Carini,
dove il Prefetto di Palermo, sua moglie e l'agente di scorta furono uccisi dalla mafia. Il Sindaco ha ricordato il coraggioso impegno del Generale Dalla Chiesa nel combattere l'organizzazione mafiosa e ha manifestato sostegno e
apprezzamento al Presidente di Sicindustria e a tutti gli imprenditori che, con determinazione, stanno contribuendo
a voltare pagina rispetto al passato nella lotta al racket delle estorsioni. E’ seguita una S. Messa di suffragio celebrata nella chiesa S. Maria Maddalena, all'interno della Caserma "Carlo Alberto Dalla Chiesa", sede del comando
regionale dei Carabinieri.
- a Milano, alla S. Messa di suffragio poi alla deposizione di corone in piazza Diaz, davanti al monumento ai Carabinieri, alla presenza delle autorità;
- a Parma, cerimonia al cimitero della Villetta, con deposizione di corone ai piedi della tomba del Generale, alla
presenza del Prefetto, del Comandante provinciale dei Carabinieri e di numerose altre autorità.
Comunicato n. 222/08 - 3 settembre 2008
Il CMI al centenario della consacrazione del Santuario di Arenzano
Sabato 6 settembre si apriranno le celebrazioni per il primo centenario della consacrazione del Santuario di Arenzano (GE) con la processione ed esposizione della Statua di Gesù Bambino alla venerazione dei fedeli (ore 10), la
solenne benedizione dei bambini e delle famiglie sul piazzale della Basilica, impartita dal Cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana (16.30), la S. Messa ed i Vespri cantati (17), la solenne processione presieduta dal Cardinale Arcivescovo con la visita di Gesù Bambino alla parrocchia e al molo cittadino (20.30), e dalle ore 22.30 la presentazione dei nuovi inni a Gesù Bambino e la Veglia notturna
di
preghiera
in
Santuario,
animata
dai
novizi
e
giovani
carmelitani.
Domenica 7 settembre, alle ore 11, sarà celebrata una Santa Messa pontificale presieduta dal Cardinale Angelo Bagnasco, con la partecipazione delle autorità religiose, civili e militari, animata dai seminaristi e dalla Schola Cantorum del Santuario. La giornata proseguirà con la cerimonia di unzione ai fedeli con l’olio benedetto (ore 17), la S.
messa (17.30), i Vespri solenni e riposizione della statua nel suo trono (18.30) ed il concerto del “Coro 5 Terre” di
Genova, diretto dal M° Massimo Corso, sul piazzale della Basilica (ore 21).
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Comunicato n. 223/08 - 3 settembre 2008
Cagliari rende omaggio ad Antoine de Saint-Exupéry
Antoine de Saint-Exupéry vive in un’atmosfera di libertà e fantasia che ispira le opere di illustratori che da diverse
città si raccolgono a Cagliari per omaggiare il celebre autore e pilota. La mostra nazionale di illustrazione con un
protagonista assoluto, bizzarro e originale personaggio letterario in uno dei romanzi più controversi mai scritti. Nel
mondo come a Cagliari, che in piazza Savoia 12 ospiterà la mostra intitolata Antoine de Saint-Exupéry, visitabile
dal 6 settembre al 4 ottobre.
Trentatre elaborati di artisti italiani si raccolgono in un percorso che offre un quadro dell’illustrazione contemporanea: un’iniziativa che nel suo carattere rispecchia la diffusione planetaria di un mito dell’immagina-rio infantile, e
non solo, qual è il Piccolo Principe, il cui romanzo omonimo, uscito negli anni 1940, vanta traduzioni in più di centocinquanta lingue.
Una galleria di ritratti firmati da illustratori da tutta Italia coglie il Piccolo Principe, in situazioni e atmosfere narrate nelle sue avventure, attraverso opere inedite realizzate ad hoc per la collettiva Antoine de Saint-Exupéry.
Un’unica fonte di ispirazione accomuna i lavori degli artisti in mostra, diversi per luoghi di formazione, linguaggi
figurativi ed esperienze editoriali: il risultato è un viaggio nell’iconografia di un personaggio immortalato in 33 opere d’alto profilo qualitativo che dà conto della qualificata esperienza grafica dei singoli autori.
L’iniziativa è patrocinato dalla Regione Autonoma della Sardegna, dalla Provincia e dal Comune di Cagliari.
Comunicato n. 224/08 - 4 settembre 2008
Il CMI si rallegra dell'uscita dall'ospedale della Principessa Ereditaria dei Bulgari
Il CMI si rallegra dell'uscita dall'ospedale La Paz della Principessa Ereditaria dei Bulgari, S.A.R. Miriam, dopo 15
giorni di cure alle quali è stata sottoposta in seguito all'incidente automobilistico che ha avuto con il consorte,
S.A.R. il Principe Reale Kardam, sempre ricoverato all'ospedale Doce de Octubre di Madrid.
Alle LL.AA.RR. i Principi Reali Kardam e Miriam, il CMI rinnova i migliori e più vivissimi auguri.
Comunicato n. 225/08 - 4 settembre 2008
Il CMI si rallegra della decisione dell’UE di costituire a Roma
il Consiglio consultivo regionale per il Mediterraneo
Il CMI si rallegra per la decisione della Commissione Europea di dare il via alla costituzione del Consiglio consultivo regionale per il Mediterraneo, con sede a Roma, che sarà operativo dal prossimo 15 settembre.
È il riconoscimento del ruolo fondamentale che l’Italia svolge per valorizzare un settore importante per l’economia
ed è strategico dopo aver ottenuto, sempre a Roma, la sede della Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo al vertice Euromediterraneo che si svolse a Venezia, nel novembre 2003, durante il semestre di presidenza
italiana dell’Unione Europea.
Comunicato n. 226/08 - 4 settembre 2008
Il CMI a Bari con l’Unione delle Comunità Ebraiche
A Bari, presso il Fortino S. Antonio, il CMI ha partecipato oggi all’iniziativa voluta e promossa dall’Unione delle
Comunità Ebraiche Italiane, in collaborazione con la Regione Puglia e il Comune di Bari.
Renzo Gattegna, Presidente dell’UCEI, Pierluigi Campagnano, Presidente della Comunità Ebraica di Napoli, il Presidente della Regione Puglia e un Assessore in rappresentanza del Sindaco di Bari hanno dato l’avvio alla manifestazione su La cultura ebraica e la cultura mediterranea, come si sono incontrate, intrecciate, come hanno contribuito allo sviluppo del territorio.
E’ il primo impegno che il Dipartimento Educazione e Cultura dell’UCEI, diretto dal rabbino Roberto Della Rocca,
prende nella regione che ospiterà un festival della cultura ebraica nel 2009.
Gli ebrei cacciati dalla Puglia dal 1541 ritornano portando con loro la testimonianza di cultura attiva di una minoranza che aspira al dialogo ed è, nella sua esistenza, come tutte le minoranze, termometro della democrazia. Come
loro, speriamo sia l'inizio di un percorso che dal prossimo anno si faccia consuetudine con la realizzazione di una
giornata della cultura ebraica a Trani.
Comunicato n. 227/08 - 4 settembre 2008
A Parma, appuntamenti con Serassi, l’organo ritrovato
La Cappella Ducale della chiesa di San Liborio, inserita nel complesso monumentale della Reggia di Colorno (PR),
come ogni anno ospiterà nel mese di settembre quattro concerti d’organo con la direzione artistica del maestro fiorentino Stefano Innocenti. Nella chiesa è custodito un prezioso organo, il “Serassi”, lo stesso che dà il nome alla
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rassegna: Serassi. L’organo ritrovato nell'ambito del ricco palinsesto di Estate Fuori Città organizzato dalla Provincia di Parma.
L’iniziativa nacque proprio in occasione del restauro del prestigioso strumento, vent’anni fa; costruito da Andrea
Luigi Serassi e dal figlio Giuseppe, di Bergamo, su commissione di Ferdinando di Borbone fra il 1792 e il 1796;
questo organo è uno strumento d’eccezione sia per dimensioni che per caratteristiche sonore.
All’interno dei concerti della rassegna, alle note del “padrone di casa” si uniranno quelle di cornetti, cembali e clavicembali ma ci sarà spazio anche per una serata che alla musica alternerà la lettura di poesie, proponendo la consueta combinazione di qualità, tradizione e sperimentazione.
I quattro appuntamenti, che ospiteranno artisti di assoluto prestigio a livello internazionale, si svolgeranno sempre
alle ore 18 della domenica (ingresso gratuito) e sono un invito a tutti gli appassionati di musica antica, barocca e
contemporanea, rappresentando allo stesso tempo l’opportunità per ascoltare uno degli strumenti musicali più significativi del Settecento parmense.
Il concerto d’apertura di domenica 7 settembre proporrà un “Divertimento a più mani” per organo e cembalo, con
musiche dal Seicento ai giorni nostri.
Il 14 verrà presentata una novità all’interno della rassegna: un doppio recital, di poesia (con letture dal Vecchio Testamento ad Andrea Zanzotto) e di musica, affidato all’attrice Lydia Alfonsi e ad Enrico Viccardi all’organo e al
clavicembalo.
La proposta del 21 sarà di “Musiche tra Parma e Brescia alla fine del Cinquecento” con l’olandese Liuwe Tamminga, considerato uno dei massimi esperti del repertorio organistico italiano del Cinque e Seicento e con lo specialista
di improvvisazione, cantore e cornettista americano Doron David Sherwin.
Il 28 settembre a chiudere la rassegna spetterà all’olandese Bob van Asperen, famoso clavicembalista riconosciuto
tra i massimi dalla critica internazionale, che a Colorno suonerà Froberger all'organo e Bach al clavicembalo.
Comunicato n. 228/08 - 5 settembre 2008
Il CMI a Collegno
Il CMI si rallegra dell’iniziativa storico-culturale organizzata a Collegno (TO) alla quale aderisce.
Infatti, la Città di Collegno, l’Associazione Famija Colegneisa, l’Associazione Internazionale Regina Elena,
l’Istituto Reale Certosa di Collegno e la Société du Patrimoine de Savoie organizzano sabato 13 settembre alle ore
11, nella Reale Certosa di Collegno, un concerto del Coro “900 Vocal Ensemble, diretto dal Maestro Massimo Peiretti, nel 360° anniversario della posa della prima pietra della Reale Certosa di Collegno, da parte di Madama Reale, Chrestienne de France, Duchessa di Savoia, e nel 10° anniversario del restauro della Cappella del Priore della
Reale Certosa, divenuto il Sacello dei Cavalieri del Supremo Ordine della SS.ma Annunziata, promosso e realizzato dall’Associazione Internazionale Regina Elena ed inaugurato da S.E. il Cavaliere Duca Giovanni de Giovanni
Greuther di Santaseverina.
Alle ore 10 è anche proposta una visita guidata alla Certosa Reale
Seguirà una colazione a Villa Licia. Posti limitati. Prenotazione obbligatoria: [email protected]
Comunicato n. 229/08 - 5 settembre 2008
Il CMI al Campionato del mondo di scherma artistica
Domenica 7 settembre il CMI sarà a San Marino per il Campionato del Mondo di Scherma Artistica, una manifestazione internazionale che si svolge ogni quattro anni, nella quale i partecipanti concorrono per il titolo di Campione del Mondo, esibendosi in assalti coreografati e corredati di musiche, dialoghi e scenografie, ambientati nelle
epoche storiche più rappresentative della storia della scherma e nella dimensione del fantastico.
L’ultimo Campionato del Mondo si è svolto nel maggio 2004 nella città di Sables d’Olonne (Francia), con un programma di oltre cinquanta numeri presentati in gara, una partecipazione di oltre cento atleti e la presenza delle rappresentative di otto nazioni.
L’edizione 2008 si svolgerà domenica 7 settembre nella Cava dei Balestrieri, nel centro storico di San Marino, con
la partecipazione degli atleti delle seguenti nazioni: Belgio, Cecchia, Canada, Francia, Germania, Italia, Norvegia,
Portogallo, Russia, San Marino e Svizzera. La manifestazione è patrocinata dalla prestigiosa Académie d’Armes Internationale, l’ente che raggruppa i rappresentanti dei Maestri delle nazioni ove si pratica la scherma (l’Italia è rappresentata dall’Associazione Italiana Maestri di Scherma, organismo tecnico della Federazione Italiana Scherma) e
il giudizio della competizione è demandato ad una giuria composta sia da Maestri di Scherma che da professionisti
del settore teatrale e cinematografico. In occasione dell’evento si riuniranno tutti i rappresentanti delle Accademie
di Scherma per il Congresso ufficiale dell’AAI.
Comunicato n. 230/08 - 5 settembre 2008
Il CMI parteciperà alla IX Giornata Europea della Cultura Ebraica
La Giornata Europea della Cultura Ebraica è ormai divenuta una piacevole consuetudine della prima domenica di
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settembre. La sfida di aprire nello stesso giorno le porte delle sinagoghe, dei musei, dei siti ebraici, ha incontrato il
crescente interesse, la curiosità, la voglia di conoscere del pubblico non ebraico. Si riteneva, erroneamente, che le
comunità ebraiche fossero luoghi chiusi, poco accessibili. La Giornata della Cultura ha offerto un’occasione unica
per vincere anche questo pregiudizio. Nel vecchio continente come nelle giovani democrazie dell’est Europa, le
comunità ebraiche vogliono aprirsi alla società circostante, partecipare, farsi conoscere, confrontarsi, portando il
contributo della propria cultura e dei propri valori. Con particolare soddisfazione si è riscontrato il successo della
manifestazione in Italia, e le circa cinquantamila presenze del 2007. Visitatori attratti dalla bellezza dei luoghi,
dall’interesse per i temi e le iniziative proposte, ma soprattutto dalla volontà di conoscere e capire qualcosa di più
sulla storia, sulla vita, sulla presenza ininterrotta di oltre venti secoli degli ebrei nel nostro Paese. Il tema scelto per
la Giornata di quest’anno è la musica, uno dei più adatti a mostrare la vivacità culturale e intellettuale delle comunità ebraiche. Ma soprattutto un’occasione per favorire l’incontro. In 27 paesi europei e in 58 località italiane verranno aperti i luoghi ebraici, organizzate mostre e conferenze, visite guidate e dibattiti. Ma soprattutto spettacoli musicali.
Nei teatri, nelle sinagoghe, nelle sale da concerto e nelle piazze sarà possibile ascoltare musica ebraica. Musica colta o popolare, ritmi chassidici e melodie sefardite, canti liturgici e klezmer. Musiche che spiegano l’integrazione e
l’incontro con le altre culture, che esprimono gioia o malinconia, che sono espressione dei momenti felici e delle
pagine tristi. Musiche che saranno una chiave per conoscere e capire meglio la vita e la cultura ebraica. Due città
della Lombardia saranno quest’anno le capofila per l’Italia: Milano e Mantova, due comunità ebraiche vicine e profondamente differenti. Milano è la seconda comunità ebraica italiana, dove si sono raccolti e integrati ebrei provenienti da altre località italiane, e in seguito dall’est Europa e dai Paesi del Mediterraneo. Mantova è una delle più
piccole comunità italiane, la città di Salomone de’Rossi, violinista e compositore anche in ebraico alla corte dei
Gonzaga.
Ma dalla Lombardia la partecipazione alla Giornata della Cultura raggiunge anche la Puglia, la Calabria, la Sicilia,
quel sud d’Italia dove non ci sono comunità organizzate, ma dove riscontra un crescente interesse per la riscoperta
e la valorizzazione della storia della presenza ebraica. Un interesse confermato dai vari Festival della cultura ebraica che vengono promossi in tutta Italia durante l’anno, da Casale Monferrato a Pisa, dal Friuli a Pitigliano. Questa
voglia di conoscere gli ebrei e la cultura ebraica si incontra con il loro desiderio di farsi conoscere e vi aspettano il
7 settembre per ascoltare insieme la musica, per incontrarvi e per ascoltarvi.
A Napoli, alle ore 11, conferenza del Professor Sergio Lattes, docente presso il conservatorio di Milano, dal titolo:
Ispirazione ebraica nella musica europea del XX secolo. Alle ore 17.30 concerto, “Cordoba, Salonicco, Napoli.
L’influenza degli ebrei di Sefarad nella musica mediterranea”. Sarà inaugurata la mostra: Ebrei di Salonicco 14921943. La diplomazia italiana e l'opera di rimpatrio.
A Roma, mostra al Museo Ebraico Da Gerusalemme a Roma, e ritorno: il viaggio della Menorà tra storia e mito
e visite guidate alle Catacombe ebraiche di Villa Torlonia. Alle ore 10.30, incontro (piazza Margana 41) per la presentazione del libro e della mostra fotografica Un giorno con Lucia di Olivia Fincato e Renato D’Agostin sulla figura di Lucia Servadio Bedarida (1900-2006), il più giovane medico ebreo donna in Italia, emigrata a Tangeri e
successivamente negli USA, a seguito delle “leggi razziali” del fascismo del 1938. Alle ore 17, all’Ospedale Israelitico (piazza S. Bartolomeo all’Isola 21), presentazione del libro Ebraismo di Sonia Brunetti Luzzati e Roberto
Della Rocca (Electa) con dibattito sul tema Cosa è per me l’ebraismo. Alle ore 18.30 opera musicale al Teatro di
Marcello Forte come la morte è l’amore di due artisti di fama internazionale: il chitarrista israeliano Yuval Avital e
l’attore e regista teatrale Alessandro Quasimodo. L’opera, tratta dall'omonima raccolta di poesie (Belforte editore
2007), si basa su poesie d’amore ebraiche scritte in un arco di tempo di 3000 anni, dal Cantico dei Cantici alla poesia sefardita medievale, a quella israeliana contemporanea.
Saluzzo (CN) propone la musica nella Sinagoga di Saluzzo nel secondo Ottocento con una esposizione di manoscritti appartenenti a un fondo di musiche liturgiche ebraiche composte per le sinagoghe del Piemonte. Tra i compositori spicca il nome di Antonio Traglio, maestro concertatore al Teatro Sociale di Saluzzo. Nella Sinagoga, alle
ore 16.30, conferenza musicale con Rosy Moffa sulle musiche sinagogali saluzzesi e la loro contestualizzazione
nell’ambito della cultura ebraica italiana.
A Torino, al centro sociale (Piazzetta Primo Levi 12), alle 16.30, Le variazioni Reinach, Parole e Musica: Filippo
Tuena narra la vita della famiglia ebraica Reinach, dalla splendida Parigi di inizio Novecento fino al tragico destino
nella Seconda Guerra Mondiale, riscoprendo la sonata per violino e pianoforte del musicista Leo, l’ultimo discendente dei Reinach. Intervengono: Gilberto Bosco e Sandra Reberschak. Concerto con Piergiorgio Rosso (violino) e
Antonio Valentino (pianoforte). Alle ore 18.30, La bellezza e l’intensità dei Salmi - preghiera, poesia e musica raccontati dal Rabbino Capo di Torino, Rav Alberto Somekh, e dal Priore di Bose, Enzo Bianchi. Coordina il musicologo Enrico Fubini.
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Comunicato n. 231/08 - 5 settembre 2008
Una riunione ministeriale Italia-Russia?
Il CMI chiede al Ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, se è vero che la Task Force italo-russa, istituita per favorire lo sviluppo di PMI e distretti in Russia, si riunirà a Sanremo i prossimi 27 e 28 ottobre, e che i lavori saranno aperti dallo stesso Ministro dello Sviluppo Economico e dal Ministro russo dell'Industria e del Commercio, Viktor Kristenko.
Il CMI ricorda che le truppe della Federazione Russa hanno invaso due regioni di uno Stato indipendente che hanno
dopo riconosciute come Stati mentre la comunità internazionale ha condannato questo atto unilaterale illegale.
Comunicato n. 232/08 - 5 settembre 2008
Il CMI a Meldola
Nella Chiesina dell’Ospedale a Meldola, inaugurazione della mostra Un altro Risorgimento. Incisioni militari di
Giovanni Fattori, nel centenario della morte dell'artista (1825-1908), composta da 24 incisioni, provenienti dalla
Collezione Timpanaro del Museo della Grafica di Pisa, tutte acqueforti di soggetto militare.
L'artista è considerato, con Silvestro Lega e Telemaco Signorini, tra i maggiori esponenti dei Macchiaioli. Caso unico, tutta la sua produzione pittorica nota è posteriore ai suoi quaranta anni.
A Livorno, il Museo Civico Giovanni Fattori ha sede dal 1994 nella prestigiosa Villa Mimbelli, residenza privata
ottocentesca. La collezione del Museo G. Fattori si configura essenzialmente come raccolta d'arte livornese e toscana che inizia con l'opera di Enrico Pollastrini per arrivare, attraverso l'elevata espressione artistica delle opere di
Fattori e di alcuni altri esponenti della scuola dei Macchiaioli, ad un nucleo cospicuo e variegato di artisti denominati genericamente Postmacchiaioli.
Meldola fu di Malatesta Cesenati e successivamente passò ai Borghese Aldobrandini poi ai Doria Pamphili Landi.
L'ultimo di questi, Luigi Giovanni Andrea Principe di Meldola, cedette i diritti a partire dal 1º ottobre 1834. Il 7
settembre 1862, con Regio Decreto, viene accordato a Meldola il titolo di città.
L'ospedale civile, attivo fin dal '500, riceve una nuova sede negli anni Settanta del Novecento che, il 22 settembre
2007 è stata completamente ristrutturata per ospitare un prestigioso centro di ricerca per lo studio e la cura dei tumori solidi
Comunicato n. 233/08 - 5 settembre 2008
Il CMI a Traversetolo
Il CMI ha partecipato all'inaugurazione della mostra Giovanni Fattori. La poesia del vero allestita alla Fondazione
Magnani Rocca, a Mamiano di Traversetolo (PR).
Oltre duecento opere, fra pittura e grafica, si affiancano ai capolavori di Dürer, Gentile da Fabriano, Tiziano, Rubens, Goya, Canova, Monet, de Chirico, Morandi e dei tanti altri maestri dal Trecento al Novecento esposti stabilmente alla Fondazione.
È la prima mostra antologica esaustiva in Emilia Romagna dell'opera di Fattori, maestro del realismo europeo, considerato anche il più importante pittore del movimento dei Macchiaioli, nato nel 1856, affermando che la luce e il
colore sono per l'individuo l'unico modo di entrare a contatto con la realtà, che dovrà, per i macchiaioli, essere restituita nei dipinti come una composizione a macchie.
Comunicato n. 234/08 - 6 settembre 2008
Il CMI all’omaggio alle poste del Regno delle Due Sicilie
Il CMI ha partecipato, ieri a Molfetta (BA), presso il Liceo Classico, all'inaugurazione della LI Mostra Filatelica, sul tema del 150° anniversario della prima emissione di francobolli del Regno di Napoli.
Sono esposte grandissime rarità postali, dal 1734 al 1861 ed interesserà solo le Poste “al di qua del Far", a documentazione dell'efficienza e dell'organizzazione dell'Amministrazione di quel Regno a questo importantissimo servizio sociale. Molto interessanti i documenti degli accordi internazionali che i Borbone avevano stipulato con i Re
o Imperatori di altri Stati (Austria, Impero Ottomano, Spagna, etc) per un efficiente e puntuale servizio postale che
costituì l'esempio di quei tempi. Da notare un'ampia selezione della splendida monetazione borbonica, del decennio
francese, della restaurazione di Ferdinando I fino all'ultima moneta fatta coniare da Francesco II a Gaeta.
Poste Italiane hanno emesso un intero postale dedicato alla manifestazione e distribuito un nutrito Numero Unico
che testimonia i momenti più salienti della manifestazione.
Comunicato n. 235/08 - 6 settembre 2008
S. Messa esequiale del Parroco di Courmayeur
La salma di don Giuseppe Gerbaz, il Parroco di Courmayeur deceduto mercoledì 3 settembre a Lourdes, durante il
Pellegrinaggio diocesano dell'OFTAL, è arrivata in Valle ieri sera.
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La camera ardente, allestita nella casa parrocchiale di Courmayeur, sarà aperta oggi e domani (ore 8-22) e lunedì 8
settembre (ore 8-14).
Il S. Rosario sarà recitato nella chiesa di Courmayeur oggi e domani alle ore 20,30.
La S. Messa esequiale, presieduta dal Vescovo di Aosta, S.E.R. Mons. Giuseppe Anfossi, sarà celebrata lunedì 8
settembre alle ore 15 nella chiesa di Courmayeur.
Comunicato n. 236/08 - 6 settembre 2008
Quale futuro per lo storico ospedale San Giacomo a Roma?
ll CMI chiede al Presidente della Regione Lazio con quale giusto criterio ha progettato di vendere l'ospedale San
Giacomo di Roma nel'ambito della necessaria razionalizzazione della rete ospedaliera.
Il CMI ricorda che l'immobile è il terzo ospedale più antico al mondo, dal 1339 fa parte della storia di Roma e conserva al suo interno importanti opere d'arte e reperti storici. Inoltre l'edificio ha beneficiato recentemente di una ristrutturazione di oltre 10 milioni di euro con la creazione di un centro di rianimazione con attrezzature all'avanguardia, di una gastroenterologia, di un day-hospital specialistico, di una farmacia automatizzata, di una nuova chirurgia, alcuni di questi reparti dovevano essere inaugurati proprio questo mese.
Mentre si parla tanto di federalismo e di malagestione centrale, il Lazio non può creare un nuovo scandalo dopo
quello mai risolto dell'ospedale Umberto I !
Comunicato n. 237/08 - 6 settembre 2008
Il CMI al centenario della tragedia di Lötschberg
Oltre alla doverosa memoria delle vittime della tragedia del Lötschberg, verificatasi il 24 luglio 1908, che abbiamo
commemorato lo scorso 24 luglio, il CMI vuole ricordare il significato per la Svizzera e per tante altre nazioni il
lavoro italiano e sollecitare in particolare tutti i giovani che vivono in Svizzera, a cogliere i molteplici risvolti della
storia migratoria, dai più umili ai più eroici.
La cerimonia di domani deve andare al dilà della commemorazione della sciagura, del ricordo, della nostra gratitudine e anche della Svizzera.
Comunicato n. 238/08 - 6 settembre 2008
Il CMI ricorda il Cardinale Antonio Innocenti
Il CMI ricorda con commozione Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Antonio Innocenti, Prefetto
emerito della Congregazione per il Clero, Presidente emerito della Pontificia Commissione per la conservazione del
Patrimonio artistico e storico della Chiesa, Presidente emerito della Pontificia Commissione Ecclesia Dei e Gran
Priore emerito del Sacro Militare Ordine Costantinano di S. Giorgio.
Nato nel 1915 a Poppi (AR), nella diocesi di Fiesole, Antonio Innocenti ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel
1938. Nel 1941 ha conseguito la laurea in Diritto canonico alla Pontificia Università Gregoriana, dedicando ogni
momento libero al ministero sacerdotale nella borgata romana di Primavalle e nell'Agro Romano. Durante gli ultimi mesi del conflitto mondiale, si adoperò in favore della popolazione mettendo a frutto le sue cognizioni linguistiche, salvando così numerose persone dalla deportazione. Fu sottoposto a due processi sommari e portato dinanzi al
plotone
di
esecuzione,
ma
all'ultimo
momento
l'ordine
di
sparare
venne
revocato.
Nel 1948 è stato nuovamente a Roma per completare gli studi teologici presso l'Università Lateranense, dove ha
conseguito la licenza in Dommatica. Su invito dell’allora Arcivescovo Giovanni Battista Montini fa ingresso nell'Accademia Ecclesiastica: Segretario presso l'allora delegazione apostolica di Leopoldville, con giurisdizione sul
Congo Belga e il Ruanda-Urundi (1950), Nunziatura apostolica in Svizzera, dove si è dedicato all'assistenza religiosa agli immigrati e ai rapporti con i cristiani di altre denominazioni (1953), rappresentante della Santa Sede nell'adesione al Consiglio d'Europa a Strasburgo, Rappresentanza pontificia a Parigi (1964), Nunzio apostolico in Paraguay (1967). Nel 1968 riceve l'ordinazione episcopale e nel 1973 viene nominato Segretario della Congregazione
per la disciplina dei Sacramenti. Nunzio apostolico nel Regno di Spagna (1980-85), viene creato Cardinale da Giovanni Paolo II il 25 maggio 1985. Nominato Prefetto della Congregazione per il Clero (1986-91), nel 1990 è Presidente delegato all’VIII Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi sulla formazione dei sacerdoti.
Con il suo decesso, il Collegio cardinalizio è formato da 193 porporati di cui 116 elettori. I Cardinali italiani sono
ora 41 di cui 20 elettori.
Le Esequie del Cardinale Antonio Innocenti, avranno luogo mercoledì 10 settembre, alle ore 9 nella Basilica Vaticana. La S. Messa sarà celebrata dal Cardinale Angelo Sodano, Decano del Collegio Cardinalizio. Al termine della
Celebrazione Eucaristica, il Santo Padre Benedetto XVI rivolgerà alcune parole ai presenti e presiederà il rito della
Ultima Commendatio e della Valedictio.
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Il defunto ha diverse volte celebrato per l’Associazione Internazionale Regina Elena, sia a Roma,
sia nella sua cara Lama Mocogno (MO), in particolare una S. Messa in suffragio del Presidente
Onorario, S.E. il Cavaliere Duca Giovanni de Giovanni Greuther di Santaseverina nel 2002.
Comunicato n. 239/08 - 7 settembre 2008
Il CMI alle celebrazioni della liberazione di Torino
Il CMI ha partecipato alle commemorazioni della liberazione di Torino del 1706 e al doveroso omaggio al Gen.
Guido Amoretti.
Ieri, alle 17,30, si è svolta la cerimonia delle bandiere sul sagrato del Duomo e alla celebrazione, alle 18, di una S.
Messa in suffraggio del Gen. Guido Amoretti, appassionato animatore del Museo Pietro Micca, scomparso lo scorso luglio. E' seguita una sfilata del Gruppo Pietro Micca conclusa con gli onori al monumento al Principe Eugenio
di Savoia in piazza Palazzo di Città.
Oggi, una sfilata storica da via Guicciardini ha raggiunta i Giardini Reali. In piazza Castello, si è svolta il cambio
della guardia davanti alla cancellata di Palazzo Reale, a fianco delle statue equestri dei Dioscuri Castore e Polluce. Dopo caroselli e spari di cannone e di fucile, il corteo ha raggiunto il Mastio della Cittadella dove si è conclusa
la rievocazione storica con la deposizione di corone e onori al celebre patriota Pietro Micca.
Comunicato n. 240/08 - 7 settembre 2008
Il CMI a Cagliari con il Santo Padre Benedetto XVI
Il Santo Padre Benedetto XVI arriverà alle 9.30 all’aeroporto di Elmas. Non ci sarà nessun discorso ma
l’accoglienza dell’Arcivescovo Mons. Giuseppe Mani, l’Ausiliare Mons. Mosè Marcia, il Presidente del Consiglio,
il Presidente della Regione, della Provincia, il Prefetto ed il Sindaco di Cagliari e di Elmas.
Il corteo papale raggiungerà il centro di Cagliari passando nella zona di Sant’Avendrace e via Roma.
Dopo aver salutato la folla il Santo Padre Benedetto XVI celebrerà la S. Messa solenne delle 10.30, alla quale parteciperà una folta delegazione del CMI.
All’interno della Basilica di Bonaria, al termine della celebrazione, incontrerà tutti i centenari sardi e deporrà nelle
mani del simulacro della Madonna di Bonaria la navicella dorata a ricordo del Centenario.
Dalla Basilica il Papa raggiungerà il Seminario Regionale Sardo per il pranzo, passando per via Dante, Liceo Pacinotti, via Cadello e via Parraguez.
Dopo la colazione, direttamente dall’interno, il trasferimento nel seminario diocesano.
Alle 16.30, passando davanti al carcere di Buoncammino, il Pontefice si recherà in Cattedrale, accolto dai sacerdoti
sardi, cui rivolgerà un discorso. Il Vescovo di Roma sosterà in preghiera e raccoglimento.
Al termine, passando per l’Ospedale Civile e scendendo in piazza Yenne, il Papa raggiungerà i giovani.
Ultimato l’incontro il corteo papale raggiungerà l’aeroporto di Elmas, destinazione la Città dello Stato del Vaticano.
Comunicato n. 241/08 - 7 settembre 2008
Auguri del CMI al Contingente italiano in Afghanistan
Il CMI si rallegra perché non vi sono stati feriti tra i militari nell'attentato compiuto oggi da un kamikaze, che si è
fatto saltare al passaggio di un convoglio del contingente italiano a Herat che stava rientrando dalla cerimonia per
la posa della prima pietra di un centro di accoglienza per donne, a due chilometri a ovest dalla città. Il convoglio
era composto da mezzi blindati , uno dei quali è stato investito da una esplosione ed è rimasto seriamente danneggiato.
Herat è sede del comando Ovest del contingente ISAF della NATO affidata all'Italia che ha schierato nell'area oltre
1.350 uomini.
Il CMI rinnova i suoi auguri al coraggioso e competente Contingente italiano che onora la Patria !
Comunicato n. 242/08 - 7 settembre 2008
I Gonzaga delle nebbie, una dinastia cadetta nelle terre tra Oglio e Po
I Gonzaga delle nebbie sono protagonisti di una grande mostra dal 13 settembre al 30 novembre, nei saloni del Piano Nobile del quattrocentesco Palazzo Pubblico di Rivarolo Mantovano (MN), nel cuore dei loro antichi domini, tra
l'Oglio e il Po.
Racconterà protagonisti e vicende della dinastia cadetta dei Gonzaga che dominò le terre tra i due fiumi a partire
dal 1474, anno della morte di Ludovico II e della divisione del Marchesato mantovano. Protagonisti che non si adagiarono sulla gestione di una porzione periferica dell’antico Dominio, ma che da questa posizione di “inferiorità”
rispetto al ramo mantovano trovarono spinta per imprese destinate a restare nella storia o addirittura a farsi leggenda. Come il sogno di città ideale che Vespasiano riuscì ad attuare a Sabbioneta. O le imprese che hanno fatto trapag. 42 di 94
mandare l’avventurosa e breve vita di suo padre, Luigi detto Rodomonte, artefice della liberazione di Papa Clemente VII durante il Sacco di Roma, oppure la grande fama conquistata da Giulia Gonzaga, considerata la donna più
bella e virtuosa d’Italia che ispirò poeti come Ludovico Ariosto e Bernardo Tasso e pittori come Sebastiano del
Piombo e Tiziano e ancora alle importanti imprese militari condotte da Giulio Cesare e Ferrante da Bozzolo, sposo
quest’ultimo di quell’Isa-bella di Novellara, accusata in seguito di stregoneria dal Duca Vincenzo II o ancora ad
Annibale da Bozzolo, detto Frate Francesco, che raggiunse una delle massime cariche della gerarchia monastica,
divenendo Generale dell’Ordine Francescano.
Una epopea conclusa giusto trecento anni fa con la devoluzione del Ducato di Mantova all’Impero, devoluzione
che rese del tutto vani i tentativi dei rappresentanti di questi rami cadetti di rivendicare i loro diritti dinastici sul
Ducato stesso.
L’itinerario di visita, diviso in tre sezioni, è preceduto da un video documentario.
La prima sezione, è costituita dalla cosiddetta ” Sala delle Città ” in cui troveranno posto mappe o vedute antiche
delle città dominate da questi rami Gonzaga (Gazzuolo, Bozzolo, Rivarolo, S. Martino, Sabbioneta, Commessaggio, Pomponesco, Ostiano, Isola Dovarese ecc.) oltre a dipinti e incisioni in cui compaiono scorci o visioni di insieme delle stesse.
La seconda proporrà una straordinaria sequenza di dipinti, sculture, medaglie, incisioni riguardanti i Gonzaga di
Rivarolo e Sabbioneta (da Gianfrancesco a Isabella, figlia di Vespasiano) mentre la terza sezione ospiterà le effigi
dei Gonzaga di Rivarolo, Gazzuolo, Bozzolo e San Martino. Complessivamente il visitatore si troverà di fronte alla
più importante ed articolata Mostra Iconografica Gonzaghesca dopo la storica ed ormai leggendaria edizione mantovana del 1937.
Tra i numerosissimi prestiti concessi per questa mostra da istituzioni italiane ed europee e da prestigiose collezioni
private, meritano di essere citati, tra gli altri, il magnifico ritratto di Vespasiano, opera di Anthonis Mor, proveniente dal Museo Civico di Como, il ritratto, sempre del Duca di Sabbioneta, attribuito al grande ritrattista Frans Pourbus il Vecchio, già nel Museum of Fine Art di Boston, lo splendido ritratto di Giulia Gonzaga di Tiziano, da un’
importante collezione privata, il notevole ritratto di Federico II, sempre di Tiziano, proveniente dalla prestigiosa
collezione Koelliker oltre a capolavori di Palma il Vecchio, Lorenzo Costa il Giovane, Frans Pourbus il Giovane,
Anton van Dyck, Carlo Saraceni, Sebastiano Ricci ecc.
Parte delle opere esposte, accanto alle molte notissime, è frutto delle ricerche condotte proprio per questa esposizione e risulta quindi poco nota o del tutto inedita.
La mostra idealmente continua nel territorio con visite ai luoghi gonzagheschi che coinvolgono Sabbioneta ma anche le molte altre località che conservano testimonianze importanti dei “Gonzaga delle nebbie”.
La vita di corte e di popolo tra Rinascimento e Barocco verrà fatta rivivere, oltre che dalla mostra, da una serie di
proposte turistiche, manifestazioni storiche e culinarie che uniranno le terre intorno a Rivarolo Mantovano, riproponendo l’ospitalità che le aveva rese celebri ai tempi dei Gonzaga e delle loro corti.
Mostra aperta tutti i giorni ore 10-19,00.
Comunicato n. 243/08 - 7 settembre 2008
Il CMI ha commemorato le vittime dell’eccidio della Certosa di Farneta
Il CMI ha ricordato il 64° anniversario dell’eccidio della Certosa di Farneta (LU), costruita dal 1340.
Nella notte del 2 settembre 1944, alla vigilia della liberazione di Lucca, un gruppo di SS entrò nel convento. Vennero rastrellate un centinaio di persone tra religiosi e civili, e il giorno successivo furono fatti incamminare verso la
strada che conduce in Versilia. Cominciò così un’odissea del terrore protrattasi fino al 10 settembre con le esecuzioni (soprattutto dei più anziani, perché gli abili furono inviati nei campi di lavoro in Germania) in tre distinte località: Orbicciano, Pioppeti e il torrente Frigido. Furono trucidati circa 60 civili inermi, tra cui Mons. Bernardo
Montes de Oca Vescovo emerito di Valencia in Venezuela e numerosi frati portati via dal convento.
A dieci anni dalla tragedia, per cura del Comune di Lucca, fu apposta presso la porta della certosa una lapide.
Particolare solennità fu data alla celebrazione dei quarant'anni dell'eccidio dei Certosini di Farneta e di coloro che
nella Certosa avevano cercato rifugio e protezione. La Certosa fu visitata da una delegazione ufficiale del governo
italiano guidata dal Presidente del Consiglio come ricorda una lapide apposta presso l'ingresso del monastero.
Comunicato n. 244/08 - 7 settembre 2008
Il CMI per i diritti degli Istriani
Il CMI chiede al Capo del Governo ed al Ministro degli Esteri di procedere al riesame globale con Lubiana e Zagabria dell'Accordo di Roma del 1983, impugnabile ai sensi del diritto internazionale anche perchè sempre violato
da Jugoslavia, Slovenia e Croazia.
Qualunque intesa riguardante i diritti inalienabili degli istriani costituirà una violazione e sarà contrastata in tutte le
sedi internazionali, in particolare europee.
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Comunicato n. 245/08 - 8 settembre 2008
Il CMI aderisce e parteciperà alla fiaccolata per i cristiani
Convinta adesione del CMI alla fiaccolata di mercoledì 10 settembre, promossa dalla Fondazione Liberal procristiani “Nessuno tocchi Abele”, per esprimere nuovamente piena solidarietà alle vittime del fanatismo politico e
religioso.
L’Europa e più globalmente l'Occidente debbono rimuovere quella sorta di pregiudizio antireligioso che si avverte
in modo tangibile anche nei comportamenti quotidiani e che garantiscano le minoranze cristiane fuori dall’Europa,
così come avviene per quelle non cristiane in Europa.
Da sempre combattiamo l’antisemitismo. Ora pensiamo anche ai cristiani!
Comunicato n. 246/08 - 8 settembre 2008
Omaggio del CMI alla vittime a Monongah, Lötschberg e Marcinelle
A dieci mesi del centenario (6 dicembre 1907) del più grave disastro minerario che la storia degli USA ricordi, nella miniera di Monongah, cittadina che allora contava tre mila abitanti e a pochi giorni dalla commemorazione del
centenario (24 luglio 1908) della tragedia italiana nella galleria del Lötschberg (Svizzera) commemorata proprio
ieri, vogliamo ricordarne un’altra, più recente, avvenuta nel Regno del Belgio l’8 agosto 1956, nota come la catastrofe mineraria di Marcinelle.
Tra le due ultime disgrazie, ci sono molte differenze, ma anche analogie importanti come abbiamo visto durante la
commemorazione di ieri in Svizzera.
C’è anzitutto la differenza temporale, che fa sì che il ricordo delle prime sia meno vivo e affidato quasi esclusivamente ai resoconti della stampa e ai memoriali, mentre per la terza tragedia, più recente, il ricordo è ancora vivo e
bruciante perché oltre ai memoriali esistono numerose testimonianze di protagonisti ancora viventi e soprattutto la
documentazione della stampa, della radio e della televisione. E quelle testimonianze, a rileggerle, risentirle o rivederle a distanza di mezzo secolo fanno ancora rabbrividire.
A Lötschberg e a Marcinelle le sciagure sono avvenute sotto terra e già questo fatto induce tristezza perché evoca
una morte atroce. A quasi mezzo secolo l'una dell'altra esse videro come protagoniste le forze della natura scatenarsi con una violenza estrema contro lavoratori che dovettero subire indifesi l’onta dello sfregio e della morte straziante.
Secondo le ipotesi più accreditate, i 25 operai addetti allo scavo del Lötschberg sul fronte più avanzato, morirono
quasi istantaneamente all’impatto con l’enorme massa di acqua, fango e detriti penetrata inaspettatamente nella galleria. Nella disgrazia di Marcinelle la morte dovette essere più atroce perché meno repentina. Per un errore umano e
per il malfunzionamento di un dispositivo, si verificò un violento incendio di vaste proporzioni nella miniera belga
ad una profondità di 975 metri. Il calore infernale e il fumo asfissiante invasero le gallerie dove si estraeva il carbone e non lasciarono scampo a 262 minatori, dei quali 136 italiani.
Nella galleria del Lötschberg le 25 vittime erano tutte italiane, nella miniera di Marcinelle tra i morti vi furono anche belgi, polacchi, greci e appartenenti ad altre nazionalità, ma oltre la metà erano italiani.
Non è superfluo chiedersi perché erano sempre coinvolti molti italiani, anche se a distanza di decenni è ormai inutile ricercare i "colpevoli" o i "responsabili" materiali della disgrazia.
Nell’immediato dopoguerra, il Regno del Belgio aveva bisogno di manodopera estera per valorizzare le sue risorse
naturali, le miniere di carbone. Tale carenza era anche dovuta al fatto che la componente fiamminga, maggioritaria
nel Belgio, era sempre meno disposta a scendere nelle miniere, tanto più se dislocate nella regione francofona della
Vallonia. L’Italia, invece, aveva un grande bisogno di carbone per rilanciare l’industria pesante, condizione indispensabile per avviare la ricostruzione del Paese. L’unica "materia prima" di cui disponeva abbondantemente era la
forza
lavoro.
Quale
miglior
merce
di
scambio
con
il
Belgio?
Tra i due Paesi fu facile raggiungere un’intesa, definita nel noto Protocollo di Roma del 23 giugno 1946, uno
dei primi della repubblica. In esso si formalizzava lo scambio tra manodopera e carbone. L’Italia s’impegna-va a
favorire l’emigrazione nelle miniere del Belgio di circa 50.000 lavoratori, duemila ogni settimana, e il Belgio a
vendere mensilmente all’Italia almeno 2.500 tonnellate di carbone per ogni mille operai inviati.
Si gridò allora allo scandalo perché, si diceva, che i cittadini italiani erano "venduti per un sacco di carbone". Ufficialmente, invece, l’Italia combatteva la "guerra del carbone" necessario per la ripresa economica. Molti italiani,
soprattutto disoccupati, si lasciarono sedurre da una propaganda ingannevole - il famoso "manifesto rosa" diffuso in
tutta l’Italia - che prometteva "condizioni particolarmente vantaggiose" a chi andava a svolgere "il lavoro sotterraneo nelle miniere belghe". Nessuno diceva che le condizioni di sicurezza in quelle miniere erano scarse, che gli incidenti sul lavoro era molto frequenti e spesso mortali, che le condizioni di alloggio erano miserevoli, che a causa
del lavoro in miniera si moriva, anche dopo aver smesso di lavorare, per silicosi.
La sciagura di Marcinelle, fra tanto male fece aprire finalmente gli occhi ai due paesi interessati e fece si che si
chiudesse definitivamente quella triste pagina dell’emigrazione italiana nelle miniere belghe, e fece capire all’Italia
intera che cos’era l’emigrazione italiana all’estero. Quei 136 minatori italiani morti asfissiati a 975 metri sottoterra,
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fecero emergere nella coscienza di un intero popolo, prontamente informato dalla stampa e dalla televisione, non
solo sentimenti di pietà per quelle morti nella miniera di Marcinelle, al Bois du Cazier nel bacino carbonifero di
Charleroi, ma anche sentimenti di tristezza e di sgomento per le difficili condizioni di lavoro e di vita non solo dei
minatori nelle miniere belghe, ma più in generale degli emigrati italiani all’estero.
È bene ricordare ancora quei morti e quella presa di coscienza della politica e della società civile perché non ci si
dovrebbe mai scordare che l’emigrazione (per l’Italia del passato) come l’immigrazione (per l’Italia del presente)
rappresentano spesso per i protagonisti un evento traumatico che può essere superato unicamente col rispetto, la solidarietà e l’accoglienza da parte delle istituzioni e della collettività.
Comunicato n. 247/08 - 8 settembre 2008
Il CMI a Pescara
Il CMI ha partecipato oggi, a Pescara, all'inaugurazione della mostra Mediterraneo nell’Arte. Onde di emozioni al
Museo d'arte moderna Vittoria Colonna. Hanno partecipato artisti provenienti dalle nazioni partecipanti ai XVI
Giochi del Mediterraneo 2009, invitati a raccontare, attraverso le proprie creazioni, lo sport e la cultura mediterranea attraverso linee di ricerca personali, utilizzando le tecniche pittoriche per esprimere il proprio messaggio di pace e fratellanza tra i popoli.
Comunicato n. 248/08 - 8 settembre 2008
Il CMI chiede cosa vale un accordo con la Russia
Oggi si è tenuto un vertice al Castello di Meiendorf tra Medvedev, Sarkozy, Barroso e Solana e sarebbe stata raggiunta un'intesa malgrado che il Ministero degli Esteri russo avesse detto no alla missione Ue, definita superflua
L'intesa firmata è una missione dell'Unione Europea in Georgia e 200 osservatori saranno inviati a Tbilisi entro il
1° ottobre ed entro dieci giorni da quella data sarà completato il ritiro delle truppe russe fatta eccezione per
l’Ossezia del Sud e l’Abkhazia. Inoltre il 15 ottobre a Ginevra comincerà un dibattito internazionale sulla crisi tra
Russia e Georgia. Il testo è stato approvato dal Presidente russo, dal Presidente francese a nome dei 27, dal Presidente della Commissione europea e dall’Alto rappresentante UE per le politiche estere.
Al Presidente di turno dell'UE Nicolas Sarkozy è riuscito un "exploit" quando ha sottolineato che Ossezia del Sud e
Abkhazia sono parte integrante del territorio della Georgia. L'accordo era quasi impossibile dopo la presa
di posizione russa contro il dispiegamento di una missione di osservatori dell’Unione europea in Georgia, anche se
Medvedev ha ribadito (per convircersi?) che il riconoscimento russo delle repubbliche di Abkhazia e Ossezia del
Sud è "irrevocabile".
A quando la dichirazione dell'Ossezia del Sud di rinunciare all'indipendenza (riconosciuta solo dalla Russia)
per unirsi alla Repubblica autonoma russa dell'Ossezia del nord-Alania ed entrare insieme a far parte della Federazione russa?
A quando una retromarcia russa sul "dispiegamento di una missione di osservatori dell’Unione europea in Georgia", dicendo che potranno andare solo fuori dell'Ossezia del Sud e dell'Abkhazia? Se accettano riconoscono che
queste due regioni georgiane non sono indipendenti, se rifiutano vanno contro il concetto della troika europea che
ha confermato, tramite il Presidente di turno, che "Ossezia del Sud e Abkhazia sono parte integrante del territorio
della Georgia".
Ma la vera domanda è un'altra: può valere oltre qualche giorno un accordo non negoziato con Vladimir Putin? E
anche uno negoziato con Vladimir Putin!
Comunicato n. 249/08 - 8 settembre 2008
Il CMI all’Arsenale di Palermo
Il CMI parteciperà a Palermo, mercoledì 10 settembre, alle ore 14.30 (Via dell’Arsenale, 142), all'apertura dei locali restaurati ed all'inaugurazione della mostra L'Arsenale si racconta.
Presenzierà il gruppo di rievocazione storica "Reggimento Real Marina" di Caltanissetta che sfilerà con la divisa
storica e proporrà una dimostrazione di fuoco con spari e cannonate a salve.
Comunicato n. 250/08 - 8 settembre 2008
Il CMI per don Francesco Bonifacio
Il CMI parteciperà alla commemorazione di don Francesco Bonifacio, prossimo alla beatificazione, nel 62° anniversario del suo martirio.
La cerimonia si terrà giovedì 11 settembre a Trieste, in Largo don Bonifacio dalle ore 17.
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Comunicato n. 251/08 - 9 settembre 2008
Il CMI per ricordare Ferdinando IV
Il CMI aderisce alla petizione per la realizzazione di una targa commemorativa da apporre nei pressi dell’ingresso
principale dello stabilimento navale Fincantieri di Castellammare di Stabia, dopo il consenso del Comune.
Tale targa sarebbe dedicata al Re di Napoli Ferdinando IV che, nel 1783, fondò i Real Cantieri Navali.
Comunicato n. 252/08 - 9 settembre 2008
Il CMI per i sepolti della montagna
Un secolo fà, mentre scavavano la galleria del Lötschberg, 25 minatori italiani morirono travolti dai detriti. Il loro
ricordo è un invito a riflettere.
Ieri, un treno speciale, partito da Berna, è entrato lentamente nel vecchio tunnel del Lötschberg con a bordo oltre
300 persone. Il silenzio, mentre il convoglio sfila davanti al cunicolo che fu teatro del dramma, è rotto solo dal suono di una tromba. Nel cimitero di Kandersteg, stesso raccoglimento commosso davanti al monumento sotto il quale
è sepolto Vincenzo Aveni, l'unico corpo che la montagna ha restituito. La storia di Vincenzo e dei suoi compagni
resta attuale anche dal punto di vista della sicurezza dei cantieri.
Nella sua preghiera, il sacerdote della comunità italiana dell'Oberland bernese, Padre Jan Zubrowski, ha ricordato
le innumerevoli vittime del lavoro. Solo in Svizzera, ogni anno si verificano 250.000 infortuni, dei quali 175 mortali.
La costruzione del Lötschberg rappresenta un momento di sviluppo economico per l'Europa come ha ricordato nel
suo discorso René Mäder, Sindaco di Kandersteg. Non è l'unico e nemmeno il più grave dramma che ha colpito gli
emigranti italiani in Svizzera, ma forse più di altri ha assunto un carattere simbolico, diventando l'emblema del sacrificio e della conquista, attraverso il lavoro, di un'esistenza migliore.
Il primo a fare del cimitero di Kandersteg un luogo di pellegrinaggio fu proprio un minatore. Il 24 luglio del 1908
avrebbe dovuto trovarsi in galleria. Ma era malato; un compagno si offrì di prendere il suo posto e di lasciargli il
guadagno della giornata da inviare alla famiglia, un gesto che il destino ripagò con la morte.
Più tardi, quando in Svizzera arrivò un'altra ondata di immigrati italiani, la storia della tragedia del Lötschberg riemerse dal passato, grazie a Padre Bernardino Corrà, che scoprì che a Kandersteg una missione cattolica italiana era
esistita già ai tempi della costruzione della galleria. Fu lui che, nel 1989, commemorò le vittime del Lötschberg. Da
allora, ogni anno, rappresentanti della comunità italiana si recano a Kandersteg per tenere vivo il ricordo del sacrificio di tanti connazionali.
I funerali delle vittime un secolo fa non furono pacifici come le odierne commemorazioni. La lotta ideologica che
opponeva le organizzazioni alle missioni cattoliche non si fermò nemmeno al momento di portare al cimitero l'unico corpo recuperato. Alcuni sindacalisti non volevano che l'acqua santa bagnasse la bara, il drappo nero, la croce, il
crocifisso e tanto mento il sacerdote... Il missionario fu minacciato durante la messa, dovette ritirarsi e chiudersi in
casa senza accompagnare il feretro al camposanto.
Comunicato n. 253/08 - 9 settembre 2008
Il CMI a Ragogna
Il CMI parteciperà sabato 13 settembre, alle ore 10, presso il Centro Culturale di Ragogna, all’inaugurazione della
nuova sala museale della Grande Guerra ed alla presentazione del foto album sui luoghi della Grande Guerra nel
Friuli collinare e dell'implementazione del sito internet e altro materiale divulgativo legato al progetto Interreg I
luoghi della Grande Guerra.
Comunicato n. 254/08 - 10 settembre 2008
Il CMI si rallegra che sia riacceso il Tricolore
Il CMI si rallegra che il 4 novembre sarà riacceso il Tricolore sul monte Sabotino, a Gorizia.
Il Tricolore, storico presidio tra Italia e Slovenia che campeggia su Gorizia sarà dunque riacceso nel giorno dell'anniversario della fine della Grande Guerra. Era stato spento il 16 ottobre 2007 per la necessità di rinnovare l'impianto elettrico e lo scorso mese di marzo alcuni vandali lo avevano danneggiato rispegnendo-lo.
Il CMI era intervenuto per chiedere il ripristino di questo simbolo pattriotico.
Comunicato n. 255/08 - 10 settembre 2008
Il CMI a Pompei per Borsellino e Falcone
Il Coordinamento Monarchico Italiano (CMI) ha aderito e partecipato oggi al solenne omaggio reso dalla Città di
Pompei ai magistrati Paolo Borsellino e Giovanni Falcone.
Paolo Borsellino e Giovanni Falcone sono nati a Palermo in un quartiere povero, La Kalsa, dove viveva tra gli altri
Tommaso Buscetta.
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Paolo Borsellino, proveniente da una famiglia di simpatie monarchiche di destra. All'età di 22 anni si laurea con
110 e lode con una tesi su "Il fine dell'azione delittuosa". Il 23 dicembre 1968 sposa Agnese Piraino Leto figlia del
Presidente del tribunale di Palermo. Nel 1963 Borsellino partecipa con successo al concorso per entrare in magistratura e si classifica 25° sui 110 posti in gara. Diventa pretore a Mazara del Vallo, poi a Monreale prima di essere
trasferito a Palermo nell'ufficio istruzione affari penali. Nel 1980 partecipa all'indagine per l'arresto dei primi sei
mafiosi e viene costituito il pool antimafia, dove lavorano, sotto la guida di Chinnici, tre magistrati tra i quali Falcone e Borsellino. Il 29 luglio 1983 viene ucciso Rocco Chinnici nell'esplosione di un'autobomba e, nel 1984, viene
arrestato Vito Ciancimino, mentre Tommaso Buscetta inizia a collaborare con la giustizia. Nel 1985 Falcone e Borsellino vengono trasferiti nella foresteria del carcere dell'Asinara, dove iniziano a scrivere l'istruttoria per il maxiprocesso a spese loro perché l'amministrazione penitenziaria richiese ai due magistrati il rimborso spese ed un indennizzo per il soggiorno trascorsovi. Il 19 dicembre 1986 Borsellino viene nominato Procuratore della Repubblica
di Marsala. Nel 1987 Caponnetto lascia il pool per motivi di salute e Borsellino torna a Marsala e Falcone va a
Roma per la direzione affari penali. L'11 dicembre 1991 Borsellino torna operativo a Palermo, come Procuratore
aggiunto. Il 19 maggio, all'11° scrutinio per l'elezione del Capo dello Stato, Borsellino raccoglie 47 dei 626 voti espressi.
Il 23 maggio 1992 nell'attentato di Capaci perdono la vita Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta. Il 19 maggio 1992, Paolo Borsellino rilascia la sua ultima intervista mandata in parte in onda da
RaiNews 24 nel 2000. Paolo Borsellino parla dei legami tra la mafia e l'ambiente industriale. Il 19 luglio 1992,
Borsellino si reca insieme alla sua scorta in via D'Amelio, dove vive sua madre. Una macchina con circa 100 kg di
tritolo a bordo esplode, uccidendo oltre il magistrato e i cinque agenti di scorta, tra i quali Emanuela Lo, prima
donna della Polizia di Stato caduta in servizio.
Ecco la motivazione della Medaglia d'oro al valor civile: "Procuratore Aggiunto presso la Procura della Repubblica
di Palermo, esercitava la propria missione con profondo impegno e grande coraggio, dedicando ogni sua energia a
respingere con rigorosa coerenza la proterva sfida lanciata dalle organizzazioni mafiose allo Stato democratico.
Nonostante le continue e gravi minacce, proseguiva con zelo ed eroica determinazione il suo duro lavoro di investigatore, ma veniva barbaramente trucidato in un vile agguato, tesogli con efferata ferocia, sacrificando la propria esistenza, vissuta al servizio dei più alti ideali di giustizia e delle Istituzioni."
La figura di Paolo Borsellino, come quella di Giovanni Falcone, ha lasciato un grande esempio nella società civile e
nelle istituzioni.
Alla loro memoria sono state intitolate numerose scuole e associazioni, nonché l'aeroporto internazionale di Palermo (Punta Raisi) e a Paolo Borsellino anche un'aula della facoltà di Giurisprudenza all'Università di Roma La Sapienza.
Giovanni Falcone, figlio del Direttore del Laboratorio chimico provinciale, dopo una breve esperienza all'Accademia Navale di Livorno, si iscrisse a giurisprudenza a Palermo dove si laureò nel 1961, con una tesi sulla "Istruzione
probatoria in diritto amministrativo". Vinse il concorso in Magistratura nel 1964 e diviene pretore a Lentini e poi
sostituto procuratore a Trapani per dodici anni. A Palermo, dopo l'omicidio del giudice Cesare Terranova, cominciò
a lavorare all'Ufficio istruzione.
Le inchieste avviate da Chinnici e portate avanti dalle brillanti indagini di Falcone, Borsellino e di tutto il pool portarono ad istruire il primo grande processo contro la mafia. Il 16 novembre 1987 il cosiddetto "maxiprocesso" sentenzia 360 condanne per complessivi 2.665 anni di carcere segnando un grande successo per il lavoro svolto da tutto il pool antimafia. Il 21 giugno 1989, Falcone è oggetto di un attentato presso la sua villa al mare, detto "attentato
dell'Addaura". Una settimana dopo, il C.S.M. nomina Falcone procuratore aggiunto. Nel gennaio '90, Falcone coordina l'inchiesta che porta all'arresto di trafficanti di droga colombiani e siciliani. Nell'ultimo anno di vita, Falcone
cerca in ogni modo di rendere più incisiva l'azione della magistratura contro il crimine. Nel marzo 1992 viene assassinato Salvo Lima.
Giovanni Falcone muore nella strage di Capaci, il 23 maggio 1992. Di ritorno da Roma, atterra a Punta Raisi per
raggiungere Palermo alla guida di una macchina, accanto la consorte Francesca Morvillo mentre l'autista giudiziario Giuseppe Costanza occupa il sedile posteriore. la sua macchina è tra due altre della scorta. Le auto, senza le sirene, imboccano l'autostrada. Otto minuti dopo, alle ore 17:58, nei pressi dello svincolo di Capaci-Isola delle
Femmine, una carica di cinque quintali di tritolo posizionata in un tunnel scavato sotto la sede stradale viene azionata per telecomando da Giovanni Brusca, uomo di Totò Riina. La detonazione provoca un'esplosione immane ed
una voragine enorme sulla strada. Venti minuti dopo circa, Giovanni Falcone viene trasportato sotto stretta scorta di
un corteo di vetture e di un elicottero dell'Arma dei Carabinieri presso l'ospedale Civico di Palermo. Francesca
Morvillo lo raggiungerà dopo essere stata all'ospedale Cervello. Gli altri agenti e i civili coinvolti vengono anch'essi trasportati in ospedale mentre sono estratti i cadaveri irriconoscibili di tre uomini della scorta. Alle 19.05 muore
Giovanni Falcone, la consorte morirà anch'essa, poche ore dopo.
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Due giorni dopo, mentre a Roma viene eletto capo dello Stato Oscar Luigi Scalfaro, a Palermo si svolgono i funerali delle vittime ai quali partecipa l'intera città e numerose personalità. I più alti rappresentanti del mondo politico,
come Giovanni Spadolini e Claudio Martelli, vengono duramente contestati dalla cittadinanza; e le immagini televisive suscitano particolare emozione nell'opinione pubblica. Il 4 giugno il Senato degli USA, con la risoluzione n.
308, rafforza l'impegno del gruppo di lavoro italo-americano, di cui Falcone era componente. Intanto, Paolo Borsellino, intraprenderà la sua ultima lotta contro il tempo, che durerà appena altri cinquantotto giorni, indagando nel
tentativo di dare giustizia all'amico Giovanni.
Ecco la motivazione della Medaglia d'oro al valor civile: "Magistrato tenacemente impegnato nella lotta contro la
criminalità organizzata, consapevole dei rischi cui andava incontro quale componente del “pool antimafia”, dedicava ogni sua energia a respingere con rigorosa coerenza la sfida sempre più minacciosa lanciata dalle organizzazioni
mafiose allo Stato democratico. Proseguiva poi tale opera lucida, attenta e decisa come Direttore degli Affari Penali
del Ministero di Grazia e Giustizia ma veniva barbaramente trucidato in un vile agguato, tesogli con efferata ferocia, sacrificando la propria esistenza, vissuta al servizio delle Istituzioni".
I monarchici del CMI sono orgogliosi di questi due magistrati che rimangono un esempio per tutti, in particolare
per i giovani, e ringraziano il Sindaco di Pompei.
Comunicato n. 256/08 - 10 settembre 2008
Il CMI alle commemorazioni dell’11 settembre
Sono passati 7 anni dall’attentato alle Torri Gemelle di New York. Un fatto che scosse il mondo e i cui effetti sono
stati dirompenti a livello umano, sociale, economico e politico.
Nel vile attentato terroristico persero la vita 2.749 persone, originarie di oltre 90 nazioni, che aspettano ancora la
costruzione di un Memoriale.
Il CMI parteciperà alle commemorazioni a New York, Londra, Madrid, Vienna, Parigi, Roma, Milano, Modena,
Napoli e Torino.
Comunicato n. 257/08 - 10 settembre 2008
Il CMI ad Ischia
Ad Ischia, dall'11 al 15 settembre, si svolgerà una manifestazione attraverso diverse sezioni, utilizzando mostre fotografiche, documentarie e proiezioni di materiale originale, sul sentimento di italianità, rivissuto da diverse angolazioni.
La sezione Grandi Transatlantici ospiterà il celebre Conte di Savoia, la più famosa e innovativa nave d’ante-guerra
progettata dall’Arch. Gustavo Pulitzer Finali che ebbe il merito di innovare totalmente i presupposti architettonicocompositivi dell’arredo a bordo delle navi passeggeri. Pulitzer fu il responsabile di un radicale rinnovamento del
gusto e delle consuetudini decorative a bordo dei transatlantici legate allora a particolari forme di ridondante decorativismo.
Il Conte di Savoia, espressione di rinnovamento, modernismo e distacco definitivo dai canoni estetici superati rappresentò lo stile del novecento italiano sul mare. Il linguaggio architettonico dei suoi interni sarà illustrato dalla figlia del progettista, l’Arch. Natasha Pulitzer Finali, attraverso un viaggio virtuale tra gli ambienti della magnifica
nave mentre l’evoluzione della III classe dalle origini della navigazione transatlantica al Conte di Savoia verrà trattato dall'Arch. Caterina Frisone.
Inoltre cadenzeranno l’evento la rappresentazione teatrale L’ultimo viaggio di Sindbad di Erri De Luca a cura di
Officina Arteteka e la mostra del pittore ischitano Bolivar-Patalano a cura di Massimo Ielasi. Concluderà la manifestazione una tavola rotonda organizzata nell’ambito delle Giornate dell’Emigrazione dell’ASMEF e uno spettacolo teatrale a cura di Teatri Uniti.
Comunicato n. 258/08 - 11 settembre 2008
Il CMI in Francia per il viaggio pastorale del Papa
Il CMI parteciperà al viaggio pastorale del Santo Padre Benedetto XVI in Francia, a Parigi poi a Lourdes, dal 12 al
15 settembre, nel 150° anniversario delle apparizioni della Madonna a S. Bermadetta Soubirous.
Comunicato n. 259/08 - 11 settembre 2008
Dal 1945, la Germania non ha ancora firmato la pace con il Liechtenstein
Il Principe Sovrano del Liechtenstein, S.A.S. Hans-Adam II, qualifica in una lettera pubblica la Repubblica federale
tedesca (357.000 kmq) quale "Quarto Reich", ovvero una continuazione dell'impero che crollò nel
1945, affermando che il Liechtenstein (160 kmq) "è già sopravvissuto a tre imperi germanici e spera di sopravvivere al quarto" e che è sempre in guerra con il "Terzo Reich" poiché quest'ultimo è crollato prima di poter firmare la
pace con il Principato. "Grazie a Dio", lo Stato nazista "è stato vinto prima che potesse annetterci".
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La lettera si inserisce nel clima di rapporti tesi fra i due Paesi iniziato dopo l'inchiesta della magistratura tedesca nei
confronti degli evasori fiscali che avevano nascosto i loro patrimoni nelle banche del Principato.
Comunicato n. 260/08 - 11 settembre 2008
Il CMI a San Damiano Macra
Il CMI parteciperà sabato 13 settembre a San Damiano Macra (CN), nel Salone Parrocchiale, alla presentazione
del diario del Notaio Emanuel Massimo Notaio (1793-1855): Il Piemonte e la valle Maira tra antico regime conquiste napoleoniche e rivoluzione francese (Comboscuro Edizioni).
Emanuele Massimo ha lasciato un "Repertorio Generale" in cui si trovano commoventi descrizioni della vita sua e
della famiglia, che dipingono un quadro interessante della società e che contemporaneamente descrivono gli sconvolgimenti sociali introdotti dalla fine del dominio feudale e dall'impianto delle prime piccole industrie di filatura
della seta. Queste note costituiscono una rara testimonianza su uno dei periodi più turbolenti della storia d'Europa:
la rivoluzione francese, l'impero napoleonico, la restaurazione ed i motti del 1821 e 1848.
Al momento della sua nascita nel 1793 il Piemonte, regnando Vittorio Amedeo III, era in guerra a fianco dell'Austria nel vano tentativo di impedire il dilagare della rivoluzione francese.
Dopo la vittoria del Buonaparte e il trasferimento in Sardegna dei Reali la rivoluzione si impose anche a San Damiano Macra. Emanuele Massimo scrive che "all'età sola dei 5 anni mi tolsero la veste di fanciullo, e mi vestirono
d'un flacco nuovo di moltone caffè oscuro coi bottoni gialli, che portavano allora l'impronta dell'albero della libertà,
col cappello montato secondo l'uso d'allora, e coccarda sul cappello, e coi calzoni, ossia braghette corte gruppate al
ginocchio con così dette liasse, ossia friggi coloriti, e che accorsi a farmi vedere dai Padrini portando anche ancora
tutti il codino." Poi l'armata russa alleata degli austriaci riconquistò la regione, fino a quando, nel 1800, con la battaglia di Marengo ritornò il dominio francese.
Emanuele aveva 21 anni al momento della caduta di Napoleone quando il congresso di Vienna e la Restaurazione
ristabiliranno in Europa gli equilibri e le autorità. I moti falliti del 1821 e le cambiate circostanze diedero la possibilità agli elementi più intraprendenti della borghesia di occupare il vuoto economico lasciato dai feudatari. Il governo francese aveva permesso al giovane mercante Emanuele Massimo di diventare notaio, il tramonto del feudalesimo gli permise di avviare le prime attività industriali della valle.
Come già era successo anni prima in Inghilterra, l'industrializzazione iniziava col settore tessile e nelle valli del
Piemonte sud occidentale le prime industrie furono le filature della seta. Emanuele Massimo non si dilunga sui fatti
di quegli anni, ma descrive l'effetto sulle sue attività. Come l'acquisto dei beni feudali di Cartignano si fosse reso
possibile perché il proprietario era caduto in disgrazia dopo aver partecipato ai moti del 1821. Oltre a rispecchiare
gli eventi politici del suo tempo queste memorie contengono pure una grande quantità di informazioni sulle usanze,
sugi antichi diritti dei feudatari e del clero, su come veniva praticato l'insegnamento, sull'amministrazione della
giustizia, sui mulini e diritti delle acque.
Gli scambi epistolari con gli antichi feudatari mostrano come ci si trovasse in un periodo di transizione in cui formalmente questi venivano ancora profondamente riveriti, anche se ormai tutti i poteri economici erano passati in
mano alla nuova borghesia. E tra questa nuova borghesia di San Damiano troviamo sovente citate le famiglie Giolitti ed Einaudi, antenati di un futuro Primo ministro ed un futuro capo dello Stato.
Le descrizioni ed i conti dettagliati delle filature sono un'importante testimonianza sul funzionamento di queste
prime industrie e del commercio. Gli innumerevoli atti notarili citati indicano come fosse pesante la burocrazia di
quel tempo: ogni acquisto, matrimonio, prestito, affitto, successione ereditaria era soggetto di un numero incredibile di 'instromenti", il che spiega l'elevato numero di notai, anche nelle più piccole borgate. Emanuele Massimo elenca ben 85 cause da lui o contro lui sostenute, di cui molte si protrassero per decenni senza mai giungere ad una
sentenza definitiva.
Queste memorie anticipano pure lo spostamento del centro delle attività dalla montagna verso la pianura. Come i
suoi antenati erano scesi dall'alta valle a San Damiano, così Emanuele Massimo per meglio occuparsi delle sue filature si trasferì a Dronero. Lo stesso avverrà per le altre famiglie della borghesia locale. L'inizio dell'era industriale
segnava anche l'inizio dello spopolamento delle valli.
Comunicato n. 261/08 - 12 settembre 2008
Il CMI alla commemorazione del tricentenario del passaggio del Monferrato dai Gonzaga ai Savoia
Il CMI parteciperà domani alle ore 17, a Moncalvo (AL), presso la Biblioteca Civica, alla conferenza Pagine di
storia del Monferrato, nell’ambito delle manifestazioni per il tricentenario del passaggio del Monferrato dai Gonzaga ai Savoia (1708-2008), patrocinate dalla Regione Piemonte, dalle Province di Alessandria, Asti, Cuneo, Mantova e Torino e dai Comuni di Acqui Terme, Alba, Casale Monferrato, Mantova e Nizza Monferrato.
Roberto Maestri interverrà sul tema Monferrato tra Impero e Gonzaga: un problema europeo, ripercorrendo gli avvenimenti che segnarono l’inizio della presenza dei Gonzaga in Monferrato, dominazione che si protrasse fino al
1708 con il passaggio del ducato monferrino al ducato di Savoia. Seguirà la presentazione del volume di Carlo Ferpag. 49 di 94
raris Storia del Monferrato, Le origini, il Marchesato, il Ducato, che ripercorre le tappe fondamentali del marchesato poi ducato di Monferrato, quasi otto secoli di politica internazionale e di complesse vicende umane e militari.
La conferenza sarà accompagnata da una presentazione multimediale.
Comunicato n. 262/08 - 12 settembre 2008
Il CMI a Genova per lo spazio urbano
Il CMI parteciperà lunedì 15 settembre, alle ore 14.30, al convegno: Un altro luogo. Arte e percezione dello spazio
urbano, che si terrà a Palazzo Ducale.
Comunicato n. 263/08 - 12 settembre 2008
Il CMI al Festival delle antiche repubbliche marinare
Il CMI parteciperà, ad Amalfi, al Festival delle antiche repubbliche marinare, che inizierà domenica 14 settembre,
nel Duomo, con un concerto di inaugurazione dell’Orchestra da camera Italiana.
L’evento proseguirà, sempe nella Cattedrale, venerdì 19 settembre, con un Viaggio musicale da Napoli a Venezia
proposto da Solisti, Orchestra e Coro delle Antiche Repubbliche Marinare.
La Darsena accoglierà due iniziative musicali sabato 20 e domenica 21 settembre e l’aula della Biblioteca comunale ospiterà, giovedì 25, il convegno Il Caso della Repubblica Marinara di Amalfi.
Sabato 27 sarà la Festa della Musica del Mediterraneo, con fuochi pirotecnici a mezzanotte.
Conclusione domenica 28 settembre, alle ore 18, nella Basilica del Crocifisso musicale a 40 anni dalla scomparsa
del poeta Salvatore Quasimodo.
Comunicato n. 264/08 - 13 settembre 2008
Il CMI alla giornata storico-culturale di Collegno
Nella primavera del 1998 l'Associazione Internazionale Regina Elena concludeva ed inaugurava i lavori di restauro
del Sacello dei Cavalieri dell'Ordine Supremo della SS.ma Annunziata nella Certosa Reale di Collegno, realizzata a
cura e spese sue.
Nell'ottobre 1998, la Città di Collegno e l'Associazione Internazionale Regina Elena apponevano una lapide
nel cortile della Certosa Reale per ricordare il 350° anniversario della posa della prima pietra da parte di "Madama
Reale".
Oggi, questi due eventi sono stati ricordati con una giornata storico-culturale organizzata dalla Città, dalla "Regina
Elena", dalla Famijia Colegneisa, dall'Istituto della Reale Certosa di Collegno e dalla Société du Patrimoine de Savoie.
Dopo una visita guidata nel complesso storico ed un omaggio ai Cavalieri dell'Annunziata, il Coro '900 Vocal
Ensemble, diretto dal M° Massimo Peiretti, ha dato un concerto nella chiesa della SS.ma Annunziata. Il gruppo vocale di dodici voci professioniste selezionate dalle realtà corali torinesi più rinomate è costantemente seguito da celebri preparatori vocali ed effettua periodicamente giornate di studio guidate da cantanti di fama mondiale. Un
momento eccezionale e in un luogo eccezionale!
Dopo una lunga standing ovation, il Presidente della Société du Patrimoine de Savoie, Cav. Dr. Laurent Gruaz, ha
rivolto un saluto in francese, ripercorrendo la parte storica della fondazione della Certosa Reale e si è complimentato con l'Amministrazione Comunale prima di consegnare al Sindaco, Prof. Silvana Accossato, il "Premio del Patrimonio 2008" nella categorie "Storia e Memoria". Con entusiasmo, impegno e cordialità il Sindaco ha ringraziato i
"cugini savoiardi" di questo importante premio annuale che testimonia delle realizzazioni e inciterà la Città
a continuare a conservare il patrimonio storico in una fase difficile perchè gli immobili non sono di sua proprietà
ma della Regione Piemonte tramite l'Asl. Il primo cittadino, accompagnato dall'Assessore alla promozione della
città, Prof. Carla Gatti, ha particolarmente ringraziato il Dr Ugo Berutti, il Geom. Dante Cuselli e il Dr. Cesare
Mamini ed i servizi comunali per la perfetta organizzazione.
Quindi il Dr Gruaz ha consegnato lo stesso premio , nella categoria "Opere educative e sociali" all'Associazione Internazionale Regina Elena, ritirato dal Presidente Nazionale, Gen. Ennio Reggiani, che ha vivamente ringraziato la
Société du Patrimoine de Savoie e confermato la disponibilità dell'AIRH.
E' seguita una colazione a Villa Licia, che non ha potuto purtroppo accogliere tutti gli ospiti.
Tra le personalità intervenute il Delegato della Lombardia del Sovrano Militare Ordine di Malta, Gr. Croce di Onore e Devozione in Obbedienza Barone Guglielmo Guidobono Cavalchini, il Vice Presidente nazionale AIRH, Nob.
Dr. Francesco Rosano di Viancino, con la consorte, il Delegato di Collegno, Cav. Primo Re, e dirigenti e soci
AIRH del Piemonte e delle province di Massa Carrara, Modena e Parma.
Il Presidente Internazionale era rappresentato dal Delegato Generale.
Il CMI era rappresentato da una delegazione guidata dal Presidente di due Organizzazioni associate.
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Comunicato n. 265/08 - 13 settembre 2008
Il CMI a Pontechianale
Il CMI ha partecipato, oggi a Chianale, nel Comune di Pontechianale (CN), all'inaugurazione del Museo del Costume che ospita una collezione di capi che costituiscono l'antico costume dell'alta valle Varaita, dalle chamisòlas,
ai nastri, alle cuffie impreziosite dai pizzi al tombolo, ad altri pezzi ormai rari e preziosi.
La struttura è nella seicentesca Missione dei Cappuccini, restaurata nell'ambito di due progetti.
Gli allestimenti sono stati finanziati nell'ambito di un progetto Interreg che la Comunità Montana ha attuato per la
valorizzazione dei territori transfrontalieri della Valle Varaita e del Queyras.
Comunicato n. 266/08 - 14 settembre 2008
Il CMI condanna l’attentato contro l’OMS
Il CMI condanna l'attacco suicida contro un convoglio delle Nazioni Unite nel sud dell'Afghanistan che ha provocato la morte di due medici dell'Organizzazione mondiale della sanità.
Infatti, a Spin Boldak, nella provincia di Kandahar tre afghani sono morti, due medici ed il loro autista, in un convoglio ufficiale di veicoli dell'ONU nell'ambito di una campagna di vaccinazione contro la polio. Il vile attentato,
che ha ferito diverse persone, accade all'indomani di un altro attacco suicida che ha ucciso il Governatore della
provincia di Logar.
Il CMI presenta le sue più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime ed all'OMS ed invia ai feriti i suoi auguri per una veloce guarigione.
Comunicato n. 267/08 - 14 settembre 2008
Il CMI a Saluzzo
Il CMI ha partecipato alla XVIII rievocazione storica a Saluzzo ieri.
Oltre 150 personaggi indossando splendidi abiti rinascimentali hanno lasciato il Palazzo marchionale della Castiglia per raggiungere l'antico Palazzo Comunale attraverso la via salita al Castello, fino a piazza San Giovanni antistante la Chiesa omonima (che rappresentava il convento dei Domenicani).
L'evento ha rievocato l'atto con cui, nel 1503, il Marchese di Saluzzo Ludovico II donò ai Domenicani la reliquia
di una spina che la tradizione attribuisce alla corona che cinse il capo di Cristo, trafugata nel 1542 durante il sacco
di Saluzzo da parte delle milizie di Lelio Guasco.
Comunicato n. 268/08 - 14 settembre 2008
Il CMI a Pratola Peligna
Il CMI parteciperà il 27 settembre, al Teatro Comunale di Pratola Peligna (AQ), alla cerimonia di premiazio-ne dei
vincitori del XXXII Premio Internazionale Emigrazione. Tra i promotori dell’iniziativa anche il Comune di Pratola
Peligna e la Regione Abruzzo, mentre hanno dato il loro patrocinio la Provincia dell’Aquila e l’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo.
Quattro le sezioni del premio-saggistica, giornalismo, narrativa, poesia - cui si aggiunge il Premio "Onore al Merito".
Nel corso della cerimonia, inoltre, saranno premiati alcuni connazionali che hanno onorato il lavoro italiano nel
mondo tra cui il noto produttore cinematografico e televisivo italo americano Vincent Scarza.
Comunicato n. 269/08 - 14 settembre 2008
Il CMI per la comprensione delle culture
Il CMI parteciperà, a Roma, alla prima edizione del Festival della Letteratura di Viaggio. Cinema, letteratura, teatro, musica, fotografia che, dal 25 al 28 settembre, celebra il viaggio come strumento per la scoperta e la comprensione delle culture e dell’altrove.
Sono previste due sedi: Villa Celimontana, sia all’aperto nei Giardini sia all’interno del Palazzetto Mattei, luogo
unico per celebrare la cultura del viaggio in quanto sede da oltre 80 anni della Società Geografica Italiana, ed al
Palazzo delle Esposizioni, lo Spazio Fontana e la Sala Cinema, per una serie di iniziative tutte ad ingresso libero e
gratuito fino ad esaurimento posti.
4 giornate, 2 sedi, 22 autori ospiti, 23 appuntamenti, 9 incontri e dibattiti con autori, 8 appuntamenti con proiezioni,
2 mostre fotografiche, 2 premi di letteratura di viaggio, 1 concerto, 1 performance teatrale, 1 rassegna cinematografica. Il Festival della Letteratura di Viaggio è un caleidoscopio di iniziative di qualità costruite attorno alla centralità del "racconto di viaggio", dal reportage giornalistico dei grandi inviati alla narrativa al femminile, dai diari di
viaggio in rete alle novità editoriali. Durante il Festival, sotto al Portico di Palazzetto Mattei in Villa Celimontana,
sarà allestita la Libreria del Viaggiatore con adiacente caffè letterario, dove incontrare ospiti e protagonisti degli
appuntamenti,
sfogliare
libri,
giornali
e
materiali
a
tema
geografico.
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Ciascuna giornata si articola intorno a un tema che fa da filo conduttore per tutti gli appuntamenti in calendario
quel giorno.
Comunicato n. 270/08 - 14 settembre 2008
Il CMI a Saragozza
Il CMI ha partecipato, oggi, alla chiusura dell’Esposizione Internazionale di Saragozza dedicata all’acqua, che ha
accolto oltre 5,5milioni di visitatori in 93 giorni.
Hanno presenziato le LL.MM. il Re Giovanni Carlo I e la Regina Sofia ed il Presidente del Governo e numerose
altre autorità spagnole ed internazionali.
Comunicato n. 271/08 - 15 settembre 2008
Il CMI ricorda Re Umberto II
Oggi si celebra il genetliaco di Re Umberto II.
Nacque a Racconigi, città tanto cara alla Dinastia. Il lieto evento fu festeggiato in tutto il Paese perché era un segno
di continuità e certezza per il futuro della Patria. Del Re si ricordano la grande umanità, l’intelligenza e la preparazione storica ma soprattutto la dignità con cui sopportava il dolore causatogli dalla lontananza dall’Italia e dagli italiani, che amava profondamente.
Quando salì al Trono come quarto Re d’Italia trovò un Paese in una grave situazione politica, sociale ed istituzionale a causa della guerra che aveva fortemente provato la nazione. La sua incessante opera per il bene della Patria iniziò ben prima di cingere la Corona: al momento della sua nomina quale Luogotenente del Re, il 5 giugno 1944,
cercò con fermezza di rendere meno gravi le condizioni della popolazione.
Fu uomo dalla straordinaria dignità, che seppe comprendere appieno il ruolo impostogli dalla storia e cercò con
spontaneità e sensibilità di portarsi sempre più vicino a tutti gli italiani.
Era ben consapevole del ruolo della donna nella società moderna e con uno dei suoi primi decreti Le conferì il diritto di voto.
Seppe anche comprendere, con decenni d’anticipo, la grandissima importanza delle tradizioni e delle culture regionali. S’impegnò con forza affinché la Sicilia avesse una sua autonomia e promulgò, nel maggio1946, lo Statuto della Regione. Nel suo lungimirante progetto prevedeva di dotare tutte le regioni d’Italia della stessa autonomia nel
rispetto della solidarietà e dei valori dell’Unità che Casa Savoia da sempre rappresentava e garantiva.
Purtroppo, non gli fu data l’occasione di dimostrare le sue grandi doti di Sovrano. Negli anni dell’esilio si mostrò
sempre vicino agli italiani. Amava moltissimo l’Italia ed i suoi concittadini: non c’era giorno in cui non tenesse vivi
i contatti con la Patria, incontrando moltissimi italiani in visita a Cascais. Anche negli anni lunghi e dolorosi della
malattia non riuscì rimanere isolato dal Suo popolo.
Re Umberto II fu un esempio di umanità, dignità e rispetto; un vero depositario dei valori su cui si fondano
l’istituto monarchico e la nostra Patria!
Il CMI ricorda il Suo esempio, massimo sacrificio per l’unità e la pace dell’Italia!
Dopo la commemorazione ieri nella Reale Abbazia di Altacomba, il CMI commemorerà oggi il Re d’Italia a Montpellier, Nizza, Milano, Modena, Napoli, Roma, Torino e Torriglia (GE).
Comunicato n. 272/08 - 15 settembre 2008
Il CMI ha ricordato Re Umberto II a Napoli
Il Coordinamento Monarchico Italiano, nel 104' anniversario della sua nascita, ha ricordato questa mattina nella sede napoletana la grande figura di Re Umberto II.
Umberto II, nasce a Racconigi il 15 settembre 1904, l'8 gennaio 1930 sposò la Principessa Reale del Belgio Maria
Josè. Dal 1932 al 1941 i Principi Reali si trasferiscono a Napoli, dove nascono la Principessa Reale Maria Pia nel
1934, Vittorio Emanuele, Principe di Napoli, attuale Capo della Casa Reale d'Italia, nel 1937, e Maria Gabriella nel
1940. A Roma nascerà la Principessa Reale Maria Beatrice nel 1943.
Dopo l'abdicazione di Re Vittorio Emanuele III, sale al Trono il 9 maggio 1946, il 13 giugno successivo parte per
l'esilio, in Portogallo che gli diede generosa ospitalità come Carlo Alberto nel 1849. Muore a Ginevra il 18 marzo
1983, è sepolto in Savoia nella Reale Abbazia di Hautecombe, nell'attesa della sepoltura nel Tempio destinato dalla
storia ai Reali d'Italia, il Pantheon di Roma.
Nei suoi 37 anni di esilio, malgrado un muro di silenzio istituzionale, l'amore che legò Re Umberto II alla sua gente
e questo popolo fedele al suo Re non venne mai meno.
Oggi ricordiamo con affetto, ma sopratutto con devozione Umberto II che donò al Papa la Sacra Sindone, custodita
per quasi cinque secoli da Casa Savoia. Per quanto riguarda i lasciti donò tutto alla sua amata Patria: L'Italia che
aveva sempre nel cuore e alla Chiesa, come la Rosa d'Oro della Cristianità appartenuta alla Regina Elena alla Basilica-Cattedrale di S. Giovanni in Laterano, e un prezioso Crocifisso in lapislazzuli all'Abbazia di Montecassino, Il
figlio e successore, Vittorio Emanuele disse: "Credo che la donazione all'Abbazia di Montecassino rappresenti l'apag. 52 di 94
dempimento di un voto: un voto probabilmente pronunciato da mio Padre nel periodo in cui, nell'estate del 1944 già
Luogotenente del Re egli volle raggiungere con un volo di ricognizione Montelungo poco distante dall'Abbazia”.
Con il ricordo a Re Umberto II, iniziano le varie attività di bene, cultura e spirituali per l'anno 2008-2009.
Comunicato n. 273/08 - 15 settembre 2008
La Chiesa in Francia
In occasione del Viaggio Apostolico del Santo Padre Benedetto XVI in Francia (12-15 settembre 2008), nel 150°
anniversario delle apparizioni della Vergine Maria a Lourdes, la Chiesa in Francia ha reso noti dati aggiornati al 31
dicembre 2006.
La Francia conta una popolazione di 61.350.000 abitanti, dei quali 46.427.000 cattolici: il 75,7% della popolazione.
La Chiesa cattolica si compone di 98 Circoscrizioni ecclesiastiche, le parrocchie sono 16.553 e i centri pastorali di
altri tipo 674. Attualmente i Vescovi sono 186, i sacerdoti 21.074, i religiosi 42.425, i membri laici di Istituti secolari sono 1.577 e 62.831 i catechisti. 134 sono i seminaristi minori ed i maggiori 1.299. Un totale di 2.108.240 alunni frequentano i 10.195 centri di educazione cattolica, dalle scuole materne e primarie fino all’università. Relativamente ai centri caritativi e sociali di proprietà della Chiesa o diretti da ecclesiastici o religiosi, la Francia conta
attualmente: 94 ospedali, 103 ambulatori, 520 case per anziani, invalidi o minorati, 96 orfanotrofi e asili nido, 49
consultori familiari ed altri centri per la protezione della vita, 247 centri speciali di educazione o rieducazione sociale e 65 istituzioni di altri tipo.
Comunicato n. 274/08 - 16 settembre 2008
Il CMI a Lussemburgo
Il CMI ha partecipato, ieri a Lussemburgo, al concerto in omaggio a S.A.R. la Granduchessa Giuseppina Carlotta
(1927-2005), Principessa Reale del Belgio, Principessa di Borbone di Parma, Duchessa di Nassau.
Hanno presenziato S.A.R. il Granduca Giovanni ed i Granduchi Enrico e Maria Teresa.
Comunicato n. 275/08 - 16 settembre 2008
Il CMI per la Brigata Alpina “Taurinense”
Il CMI parteciperà il 2 settembre a Torino, in piazza Castello, alle ore 15, alla cerimonia solenne per celebrare il
rientro della Brigata Alpina "Taurinense" dopo otto mesi di missione a Kabul, dove il Gen. Federico Bonato ed il
suo staff hanno guidato il comando internazionale della Nato in Afghanistan responsabile per la regione della capitale. Da dicembre del 2007 allo scorso mese di agosto, i 3.000 uomini e donne appartenenti agli eserciti di 13 nazioni alle dipendenze del comando della "Taurinense" hanno sostenuto il governo afgano nel delicato compito di
garantire sicurezza nella regione di Kabul. Migliaia le pattuglie effettuate dal contingente multinazionale - di cui ha
fatto parte il 2° Reggimento Alpini di Cuneo - a sostegno delle forze di sicurezza afgane impegnate nel controllo
del territorio. All’impegno nel campo della sicurezza si è combinato quello nella ricostruzione, con la realizzazione
di scuole, ambulatori, pozzi ed altre infrastrutture di base e la costruzione di un poliambulatorio a sud di Kabul, realizzato con il contributo del Consiglio Regionale del Piemonte per consentire a migliaia di afghani di accedere a cure mediche di base in una zona sprovvista di strutture sanitarie.
Inoltre, alle ore 17, presso l’Auditorium RAI, il Presidente del Consiglio Regionale consegnerà alle Truppe Alpine,
nella persona del loro comandante Gen. Bruno Petti, il sigillo della Regione Piemonte per il contributo meritorio
prestato in occasione dei Giochi Olimpici e Paraolimpici Invernali di Torino 2006. Sarà effettuato un collegamento
satellitare con l’Ambasciatore d’Italia a Kabul ed il comandante del 9° Reggimento Alpini, unità della "Taurinense"
di stanza a L’Aquila ed attualmente in servizio nella capitale afghana.
Comunicato n. 276/08 - 16 settembre 2008
Auguri del CMI
S.A.R. il Principe Aimone di Savoia-Aosta, Duca delle Puglie, (nato il 13 ottobre 1967) e la Principessa Olga di
Grecia (nata il 17 novembre 1971) si sposeranno il prossimo 27 settembre nell'isola di Patmos, luogo legato alla
mitologia ed all'Apostolo Giovanni.
I due Principi hanno celebrato il matrimonio civile oggi, nell'Ambasciata d'Italia a Mosca, avendo come ufficiale di
stato civile S.E. l’Ambasciatore d’Italia, Dr. Vittorio Surdo.
La fidanzata è figlia del Principe Michele di Grecia e Danimarca (nipote del Re di Grecia Giorgio I e di Olga di
Russia) che sposò morganaticamente l'artista Marina Karella e dovette rinunziare ai diritti di successione al Trono
per sé e per i suoi discendenti. Re Costantino II ammise l'uso del titolo di Principe e Principessa di Grecia (ma non
di Grecia e di Danimarca) per la discendenza, senza il trattamento di Altezza Reale.
Agli sposi i fervidi auguri del CMI!
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Comunicato n. 277/08 - 16 settembre 2008
Il CMI a Genova all’inaugurazione della B.A.G.
Il CMI parteciperà a Genova, giovedì 18 settembre 2008, nella Loggia degli Abati di Palazzo Ducale,
all’inaugurazione della BAG (Borsaartegiovane) sul tema: Del paese e altre storie Politica, rappresentazione e
nuovo realismo nella giovane ricerca artistica italiana.
Comunicato n. 278/08 - 17 settembre 2008
Il CMI a Las Palmas
Il CMI ha partecipato, oggi, ad una S. Messa in suffragio delle vittime dell’incidente aereo della Spanair.
La cerimonia, presieduta dal Vescovo delle Canarie, S.E.R. Mons. Francisco Cases, si è svolta nella Cattedrale di
Las Palmas, sull’isola della Grande Canarie, tarra di origine di 72 delle 154 vittime.
Hanno presenziato le LL.AA.RR. i Principi Reali Ereditari di Spagna, Don Felipe e Doña Letizia, Principi delle Asturie, ricevuti dal Presidente del Governo, dal Presidente del Governo delle Canarie, dal Presidente del Parlamento
delle Canarie, dal Sindaco e da numerose altre autorità.
Comunicato n. 279/08 - 17 settembre 2008
Scelte in Montenegro
Il Montenegro adotta una nuova legge sulle liste elettorali. Entro il prossimo 2 ottobre i cittadini dovranno scegliere
a che paese appartenere tra il Montenegro e gli altri Stati ex-jugoslavi. Questa scelta escluderà la possibilità per tutti i serbi del Montenegro di ottenere la doppia cittadinanza ed anche la possibilità per il Montenegro di avere più
cittadini all’estero piuttosto che all’interno dei propri confini nazionali.
La doppia nazionalità ha effetti immediati e diretti sull'iscrizione nelle liste elettorali e del diritto al voto in Montenegro. Sarebbero circa 30mila i cittadini del Montenegro interessati, il 5% della popolazione.
Comunicato n. 280/08 - 17 settembre 2008
Il CMI a Parigi per Anna Magnani
Il CMI parteciperà agli omaggi parigini ad Anna Magnani.
Dal 22 al 28 settembre, con Anna Magnani, l’insurgée. 1908-2008. Film, video, fotografie, lettere, l’Istituto Italiano di Cultura di Parigi rende omaggio all'artista attraverso una retrospettiva cinematografica, con alcuni film inediti
in Francia, un’esposizione di fotografie di scena, alcuni documenti d'archivio e la lettura di alcune sue lettere.
L'evento sarà inaugurato il 22 settembre alla Cinémathèque française di Parigi, in presenza di Jeanne Moreau, di
Serge Toubiana, direttore generale della Cinémathèque, e del Ministro per i Beni e le Attività Culturali italiano, con
la proiezione del più famoso film francese di Anna Magnani Le Carrosse d’Or di Jean Renoir. Durante
l’inaugurazione ufficiale della manifestazione si terrà anche la proiezione di Anna Magnani, lupa romana di Gilles
Jacob. La giornata si aprirà con la tavola rotonda Neorealismo e Nouvelle Vague. Seguirà l’inaugurazione di Istantanee sul set, mostra fotografica allestita sino al 28 ottobre all'Istituto Italiano di Cultura. Quindi la proiezione del
video Anna con noi di Elfriede Gaeng e Luca Magnani, e del documentario realizzato da TecheRai, con delle immagini di archivio e delle testimonianze dei più grandi registi che hanno lavorato con l’attrice.
Dal 29 settembre al 2 ottobre, lo stesso Istituto ospiterà Gli inediti di Anna con la proiezione di quattro film televisivi, inediti in Francia, realizzati da Alfredo Giannetti e sottotitolati per l'occasione dai Raiteche per il pubblico parigino. Aprirà la retrospettiva lunedì 29, alle 20, Jean-Michel Frodon, direttore dei Cahiers du cinéma, accompagnato dall’attrice Valérie Lang, che renderà un omaggio vibrante alla grande generosità ed alla libertà di spirito che
hanno segnato la vita di Anna Magnani, attraverso la lettura di alcune tra sue lettere più emozionanti. Seguirà la
proiezione de La sciantosa (1970) e, a seguire, martedì 30 settembre 1943, Un incontro (1969), mercoledì 1 ottobre
L’automobile
(1972)
e
giovedì
2
Correva
l’anno
di
grazia
1870
(1971).
Dal 15 al 28 ottobre, il Cinema Le Latina di Parigi sarà sede di un’altra retrospettiva dedicata ad Anna Magnani
e realizzata in collaborazione con il Festival del Cinema Italiano di Annecy.
Comunicato n. 281/08 - 18 settembre 2008
Il CMI a Courmayeur
Il CMI ha partecipato, oggi a Courmayeur (AO), alla consegna di attestati di qualità per 8 rifugi valdostani, in occasione della presentazione ufficiale dei risultati del progetto di cooperazione transfrontaliero Alcotra Italie-France
intitolato "Refuges".
Il progetto nato nel 2005 e coordinato dal Conseil Général de la Haute-Savoie (Provincia dell’Alta Savoia), ha visto
lavorare in sinergia gli assessorati regionali al turismo e all’ambiente. Obiettivo dell'iniziativa, perfettamente raggiunto, era di puntare a migliorare la qualità dell’offerta dei rifugi di alta montagna per un turismo di lungo periodo
in Vallée ed in Savoia.
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Comunicato n. 282/08 - 18 settembre 2008
Il CMI all’Assessore alla Cultura di Napoli
Dott. Nicola Oddati
Assessore alla Culura
Comune di Napoli
Egregio Assessore,
il 16 settembre 1977 moriva a Parigi Maria Callas, la cantante lirica più famosa del XX secolo.
Nel giugno 1947 sbarcò al porto di Napoli, salì sull'autobus che l'avrebbe condotta alla stazione centrale e, una volta arrivata, le sembrò difficile orientarsi. Mentre chiedeva a un controllore indicazioni sul treno per Verona, dove
doveva iniziare le prove della "Gioconda" all'Arena, fu investita da un violento spintone. Cadde a terra. Il tempo di
rialzarsi e la sua valigia di cartone era sparita. Per fortuna, i suoi soldi erano nella giacca, ma partì senza valigia.
Dopo 31 anni, chiediamo, come napoletani e come monarchici, il gesto doveroso di un omaggio postumo: una lapide che ricordi la grande Diva, magari sulla facciata della chiesa greco-ortodossa di Napoli.
La stampa cittadina ha ripreso la nostra proposta, in particolare il "Giornale di Napoli" nell'edizione di ieri.
Certi del Suo cortese interessamento, ringraziamo anticipatamente e porgiamo i nostri migliori saluti.
Cav. Rodolfo Armenio
Cav. Orazio Mamone
PS Nata a New York 2 dicembre 1923 di famiglia greca, statunitense di nascita, cittadina italiana dal 1949 grazie
al matrimonio con l'industriale Giovan Battista Meneghini, e naturalizzata cittadina greca nel 1966. Il suo vero
nome era Cecilia Sophia Anna Maria, in greco: Μαρία Άννα Σοφία Καικιλία Callas.
Comunicato n. 283/08 - 18 settembre 2008
Il CMI a Trieste
Il CMI parteciperà il 20 settembre, dalle ore 14.30, nel golfo di Trieste, alla processione navale che porterà nello
specchio di mare antistante le dighe per commemorare i volontari giuliano dalmati caduti durante la IV Guerra
d’Indipendeza, detta anche I Guerra Mondiale.
Al termine della commemorazione in mare, dopo il simbolico sbarco sul Molo Audace, i partecipanti saranno accolti dalla fanfara dell’Associazione Nazionale Bersaglieri di Trieste, il CMI assisterà agli interventi del Presidente
dell’Unione degli Istriani, del Prefetto di Trieste, dei Sindaci di Trieste e Gorizia, della Presidente della Provincia
di Trieste, delle altre autorità e del Sottosegretario dell’Ambiente. A seguire i Sindaci dei comuni del goriziano che
riabbracciarono la madrepatria nel ’18 saluteranno i convenuti, mentre chiuderà la cerimonia, in rappresentanza
delle Forze Armate, il Gen. Giuseppe Calamani.
Comunicato n. 284/08 - 18 settembre 2008
Il CMI alle Giornate Europee del Patrimonio
Le Giornate Europee del Patrimonio (GEP) di sabato 20 e domenica 21 settembre sono una significativa iniziativa
congiunta del Consiglio d'Europa e della Commissione europea (UE) e rappresentano per tutti gli stati europei un'occasione per celebrare, una volta l'anno, da agosto a settembre, l'unità e la diversità del patrimonio culturale europeo.
In occasione delle GEP, il Consiglio d'Europa apre le porte dell'Agora, il nuovo edificio inaugurato, nell'aprile
2008, dal Ministro francese degli Affari esteri ed europei. L'Agora, che in greco significa luogo d'incontro, ospita
gli uffici di tre Direzioni Generali del Consiglio d'Europa. Questo maestoso edificio, eletto il “miglior centro d'affari del mondo” durante il Mercato Internazionale dell'Immobiliare, combina insieme modernità, attraverso le sue
forme e curve innovative, e qualità ambientali. La sua costruzione rispetta i principi stabiliti dalle norme di alta
qualità ambientale, che mirano ad introdurre nella nuova edilizia le teorie dello sviluppo sostenibile.
Comunicato n. 285/08 - 18 settembre 2008
Il CMI alla Festa degli Artisti a Cervara
Cervara di Roma, il più alto comune della Provincia di Roma, 1.100 m. s.l.m. è stato sin dall’ottocento meta di famosi artisti, richiamati dalla bellezza dei luoghi, ma anche dalla ospitalità dei suoi abitanti.
Morse, Corot, Kokoska, Kook, Pinelli, Montessy, Roesler Franz, Hebért e molti altri, l'hanno immortalato rendendolo famoso in Italia e nel mondo.Negli anni ‘70 la tradizione è ripresa con la realizzazione di opere non più da esporre nei Musei, ma da incastonare tra le rocce. Pittori, scultori, poeti e musicisti anno dopo anno hanno fatto si
che Cervara diventasse un originale Museo all’aperto. Per consolidare il rapporto con gli artisti che, con le loro opere hanno permesso la realizzazione di un “sogno”, l’Amministrazione comunale ha organizzato per sabato 27 e
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domenica 28 settembre la Festa degli Artisti 2008, alla quale sono stati invitati circa 100 artisti tra pittori, scultori,
poeti, musicisti...
Così dalla mano e dallo scalpello di giovani provenienti da ogni parte del mondo è nata la “Scalinata degli artisti”,
una delle scale di accesso al paese, che collega la piazza Giovanni XXIII a valle alla piazzetta centrale del borgo.
Qui si trova l’ultima opera, in ordine di tempo: un bassorilievo in ceramica, realizzato da Fabio Piscopo nel 1995.
Ovunque ci sono opere, murales, dipinti che compaiono tra le case di pietra, le scalinate, le piazzette, dove
l’accesso alle automobili è impossibile. L'idea è nata molti anni prima, per esempio a Torre Canavese (TO). Cervara, però, sin dai primi del 1800, per il suo incantevole e meraviglioso panorama, per la tonalità dei colori, per
l’asprezza dei suoi picchi, ha attirato l’attenzione di molti famosi pittori, che qui vennero ad ispirarsi per la creazione delle loro tele. Ricordiamo anche le poesie scolpite sulla roccia di: Ungaretti, Raphael Alberti, Accocca, Luisi,
Pagliarin, Bugatti e Pasolini.
Ci sono anche le note di Ennio Morricone su una parete è riportato lo spartito di “Passacaglia per Cervara”. Un murale è dedicato a Giovanni della Prugna, trucidato dai nazisti come pure la poesia “Il Tramonto” di Nadia Nencioni
in memoria della bambina di nove anni, una delle vittime della strage dei georgofili a Firenze. Da menzionare pure
le maschere di pietra, le immagini sacre in terracotta e le originali targhe per la toponomastica in ceramica e in legno dipinte da Piscopo, Rosati, Mecci, Fortunato, Mastroianni, Vincenzo Bianchì. Tutti motivi, questi, che sono
valsi a Cervara di Roma, nel 1991, il diploma di Villaggio Ideale d’Italia, conferito dalla rivista Airone con il Patrocinio della Comunità Europea.
Ma Cervara è anche un forte centro monarchico dove, alle elezioni comunali del 2008, il Vice Segretario
Nazionale di AM candidato a Sindaco ha raccolto ben 3 voti.
Comunicato n. 286/08 - 18 settembre 2008
XI Festival Grandezze & Meraviglie
L'XI Festival Grandezze & Meraviglie dal 19 settembre offre a Modena e alle principali località della provincia
concerti e altri eventi (conferenze, incontri) che compongono percorsi diversi e variamente intrecciati; fra i temi
principali, “Attraverso i tempi” dove gli intrecci temporali e di stili portano al dialogo fra le arti e gli artisti, tra colto e popolare, tra antico e moderno.
Dopo il concerto di apertura dedicato al Barocco, nella Chiesa di San Vincenzo e il programma tipicamente veneziano al Castello di Mirandola, a Villa Sorra Mara Galassi è stato presentato un recital d’arpa dedicato a musiche
del tempo di Haendel. Il 3 ottobre La Reverdie porta nella Chiesa del Gesù, a Mirandola, un progetto dedicato a
una musicista tardomedievale, Caterina Da Bologna, santa e musicista, cui sono dedicati "i dodici giardini". A Villa
Sorra, domenica 5 ottobre, la cembalista Paola Erdas propone un florilegio di musiche di un ricchissimo momento
della musica francese, l’epoca della corte di Luigi XIV, il Re Sole.
La serie di concerti modenesi prosegue il 9 ottobre, nella restaurata Chiesa di San Francesco, con una grande produzione, Trionfi Sacri di Giovanni Gabrieli, con l´Academie d´Ambronay, una compagine di oltre 40 elementi,
risultato di un mese di lavoro formativo del grande omonimo festival francese, capeggiata da Jean Tubéry, eccellente cornettista nonché direttore.
A Sassuolo, al Palazzo Ducale, dall´11 ottobre e nei sabati successivi, propone antichi canti ortodossi russi.
L'11 con l´ensemble vocale Alpha, diretto da Ivan Moody, il secondo il 18 ottobre, con i Solisti di Caterina la
Grande, provenienti da S. Pietroburgo, con un programma di musica russa settecentesca che trae ispirazione da elementi popolari, da cui il titolo Balalaika, nell'ambito delle Fiere d´ottobre dedicate alla Russia.
Nella Chiesa modenese di San Carlo, il 14 ottobre, è la volta di un programma di danze francesi, Musique et Danse,
in esclusiva italiana. Nello stesso luogo, il 21 ottobre, Chiara Banchini, a capo dell´Ensemble 415 in taglia quasi
orchestrale, propone Concerto Grosso. Il 25 ottobre, al Palazzo Ducale di Sassuolo, omaggio a Haendel, con una
selezione dalle composizioni per flauto diritto e flauto traversiere.
Il 28 ottobre, nella Chiesa di San Carlo, si propone ancora una nuance francese, con i Pièces en concert di Jean Philippe Rameau.
Il primo concerto nella Rocca di Vignola, il 6 novembre, segue lo stile veneziano che dalla laguna invase l’ Europa.
Il 9 novembre si celebra la collaborazione decennale con la Galleria Estense, con un concerto dedicato al violoncello, nella cultura napoletana.
Il 12 novembre, al castello di Mirandola, un’antologia di musica spagnola per flauto e chitarra, nella linea culturale
Spagna-Fiandre, attiva per oltre due secoli. Sempre il Regno di Spagna, ma attraverso la danza, torna sul palco della Sala dei Contrari a Vignola.
A Modena il celebre pianista olandese Bart van Oort porta un’esemplare esecuzione di musiche di Haydn con accenni a Beethoven, che ebbe principalmente Haydn come suo primo riferimento.Il 26 novembre, sempre nel capoluogo, al Teatro San Carlo, alcune brillanti cantate di Haendel, inglesi e italiane.
Il festival chiude il 30 novembre nella Chiesa di San Pietro con musiche sacre del Cinquecento italiano: La concorde conversatione, ovvero “musiche virtuosissime per voce e cornetto”. Info: 059 214333
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Comunicato n. 287/08 - 19 settembre 2008
Auguri del CMI al Contingente italiano in Afghanistan
Il CMI si rallegra perché non vi sono stati feriti gravi tra i militari nell'attentato compiuto oggi al passaggio di un
blindato "Lince" del contingente italiano nell'ovest dell'Afghanistan.
Il CMI rinnova i suoi auguri al coraggioso e competente Contingente italiano che onora la Patria, in particolare al
soldato che è rimasto contuso.
Comunicato n. 288/08 - 19 settembre 2008
Il CMI a Lecce
Il CMI ha partecipato, ieri a Lecce, nell'ambito del II Forum Nazionale sulla Dematerializzazione, al lancio in Italia
del primo servizio di verifica per giudicare la Qualità e la Sicurezza nei processi di fatturazione elettronica e conservazione sostitutiva.
Il nuovo servizio di attestazione Qualità e Sicurezza nel Processo di Conservazione Elettronica Sostitutiva consente a imprese e pubbliche amministrazioni di liberarsi dalla carta con tranquillità e attraverso un sistema di controllo
dei sistemi di conservazione. Un notevole risparmio a fronte di una maggiore efficienza organizzativa, rappresentata da una riduzione degli adempimenti burocratici e del ricorso ai pubblici ufficiali.
Comunicato n. 289/08 - 19 settembre 2008
III Centenario del passaggio del Monferrato dai Gonzaga ai Savoia
In occasione del terzo Centenario del passaggio del Monferrato dai Gonzaga ai Savoia, una serie di eventi hanno
ricevuto il patrocinio della Regione Piemonte, delle Province di Alessandria, Asti, Cuneo, Mantova e Torino e dei
Comuni di Acqui Terme, Casale Monferrato, Mantova e Nizza Monferrato.
Oltre i momenti celebrativi di un particolare evento storico, saranno occasioni di studio e di approfondimento sul
Monferrato nel periodo della dominazione dei Gonzaga, in riferimento agli aspetti del governo politico e militare,
della religione, dell’economia e della giustizia in una situazione di rapporti internazionali.
I convegni si terranno il 20 settembre ad Acqui Terme su: Acqui la fidelissima dei Gonzaga; l'11 ottobre a Casale
Monferrato su: 8 ottobre 1508 - 8 ottobre 2008. Cinquecento anni dall’ingresso a Casale di Anne Valois
d’Alençon, dame de la Guerce, Marchesa di Monferrato; il 18 ottobre a Nizza Monferrato su: La Nizza dei Gonzaga tra Cinque e Seicento; il 15 novembre a Mantova su: Fine di una dinastia, fine di uno stato. La scomparsa dei
ducati di Mantova e di Monferrato dallo scacchiere europeo.
Le conversazioni sono previste il 27 settembre a Breme (PV) su: Breme, la storia, i movimenti; il 1 ottobre a Torino
con la presentazione del libro Atlante Marca Aleramica; il 4 ottobre a Sala Monferrato (AL); il 17 ottobre a Santa
Maria del Tempio (AL), convegno su Padre Bonaventura a Occimiano; il 19 ottobre a Savona su: Gli Aleramici tra
storia e leggenda; il 25 ottobre a Torino: presentazione del libro di Carlo Ferraris; l'8 novembre conferenza
a Vignale Monferrato (AL); il 9 novembre a Volpiano (TO) una giornata di studio; il 29 novembre ad Alessandria,
convegno su Geo Pistarino. Storia di Alessandria e del Monferrato.
Comunicato n. 290/08 - 20 settembre 2008
Il CMI ricorda San Pio
Oggi il CMI sarà in pellegrinaggio a S. Giovanni Rotondo nel 90° anniversario delle stimmate a Padre Pio e a tre
giorni del 40° del richiamo a Dio del frate cappuccino.
Francesco d’Assisi fu il primo stimmatizzato. Finora S. Pio è l’unico sacerdote stimmatizzato della storia della
Chiesa. L'evento avvenne il 20 settembre 1918, anniversario della fine del potere temporale del Pontefice e di purificazione della Chiesa.
Padre Pio aveva appena celebrato la S. Messa, era rimasto solo in chiesa. Scriverà in una lettera: “Mi vidi dinanzi
un misterioso personaggio, simile a quello visto la sera del 5 agosto, che differenziava in questo solamente che aveva le mani ed i piedi ed il costato che grondava sangue. La sua vista mi atterrisce; ciò che sentivo in quell’istante
in me non saprei dirvelo. Mi sentivo morire e sarei morto se il Signore non fosse intervenuto a sostenere il cuore, il
quale me lo sentivo sbalzare dal petto. La vista del personaggio si ritira ed io mi avvidi che mani, piedi e costato
erano traforati e grondavano sangue”.
Nel 1921 Padre Pio ha detto: “Il 20 settembre 1918 dopo la celebrazione della Messa, trattenendomi a fare il dovuto
ringraziamento nel Coro tutt’a un tratto fui preso da un forte tremore, poi subentrò la calma e vidi Nostro Signore
in atteggiamento di chi sta in croce, ma non mi ha colpito se avesse la Croce, lamentandosi della mala corrispondenza degli uomini, specie di coloro consacrati a Lui e più da lui favoriti. Di qui si manifestava che Lui soffriva e
che desiderava di associare delle anime alla sua Passione. M’invitava a compenetrarmi dei suoi dolori e a meditarli:
nello stesso tempo occuparmi per la salute dei fratelli. In seguito a questo mi sentii pieno di compassione per i dolori del Signore e chiedevo a lui che cosa potevo fare. Udii questa voce: ‘Ti associo alla mia Passione’. E in seguito
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a questo, scomparsa la visione, sono entrato in me, mi son dato ragione e ho visto questi segni qui, dai quali gocciolava il sangue. Prima nulla avevo”.
Comunicato n. 291/08 - 21 settembre 2008
Il CMI presenta i suoi migliori auguri ai Principi di Tarnovo
Il CMI si rallegra dell’uscita dal Doce de Octubre Hospital di Madrid di S.A.R il Prince Reale Ereditario Kardam
dei Bulgari, dopo la dimissione lo scorso 4 settembre dall’Ospedale La Paz della capitale spagnola della consorte,
S.A.R la Principessa Reale Ereditaria Miriam.
Il CMI rinnova ai Principi di Tarnovo i suoi migliori auguri di pronta e totale guarigione.
Comunicato n. 292/08 - 21 settembre 2008
Il CMI ha commemorato i Caduti di Porta Pia
Il CMI ha partecipato, ieri a Roma, a due cerimonie a Porta Pia per commemorare i 16 caduti dell'Esercito Pontificio ed i 49 caduti del Regio Esercito italiano, Bersaglieri del 34° battaglione e Fanti del 39° battaglione, vittime del
famoso fatto d’arme.
Il CMI, presente ieri a Roma così come la settimana scorsa a Castelfidardo per ricordare gli eventi storici e rendere
omaggio a tutti i Caduti, deplora e condanna ogni polemica inutile e strumentale.
Comunicato n. 293/08 - 21 settembre 2008
Il CMI inchina la bandiera per Alessandro Caroppo
Il CMI inchina la bandiera per il Caporal Maggiore Alessandro Caroppo, deceduto oggi per un malore a Herat, in
Afghanistan. Il giovane di 23 anni, di San Pietro Vernotico (Brindisi), effettivo all'VIII Reggimento Bersaglieri di
Caserta, doveva montare la guardia questa notte ma i colleghi non sono riusciti a svegliarlo. E' stato immediatamente trasportato all'ospedale da campo di Herat dove il personale medico ha dovuto constatarne il decesso.
Il CMI presenta le sue sincere sentite condoglianze ai genitori ed ai due fratelli del giovane militare italiano.
Comunicato n. 294/08 - 21 settembre 2008
Il CMI ad Albano con il Papa
Il CMI ha partecipato, oggi, nella Cattedrale di Albano (RM), alla S. Messa ed alla Dedicazione dell’Altare presiedute dal Santo Padre Benedetto XVI che ha ricordato nell’omelia che “la carità che ‘non avrà mai fine’ (1 Cor
13,8)” esortando i presenti con queste parole: “Vi doni il Signore di vivere una comunione sempre più convinta ed
operosa, nella collaborazione e nella corresponsabilità ad ogni livello: tra presbiteri, consacrati e laici, tra le diverse
comunità cristiane del vostro territorio, tra le varie aggregazioni laicali”.
Comunicato n. 295/08 - 22 settembre 2008
Il CMI a Chiasso
Il CMI ha partecipato ieri sera a Chiasso (Svizzera) all'inaugurazione di Geografie dell’invisibile, la VI Biennale
dell’Immagine 2008 (Bi6), rassegna sull’arte fotografica e sulle arti visive contemporanee, tra cui videoarte e cinema, e articolata in una decina di eventi espositivi, disseminati tra Chiasso ed il Mendrisiotto (Ligornetto, Monte,
Mendrisio). L'esposizione proseguirà sino al 23 novembre.
Comunicato n. 296/08 - 22 settembre 2008
Il CMI commemorerà Salvo D’Acquisto
Domani, 65esimo anniversario della morte del Servo di Dio, Vice Brigadiere dei Reali Carabinieri Salvo
d’Acquisto, alle ore 17, nella Basilica di S. Chiara in Napoli, il Coordinamento Monarchico Italiano deporrà
l’annuale omaggio floreale sulla tomba del Servo di Dio che verrà ricordato nella preghiera.
Per la solenne cerimonia, guidata da Mons. Alberto Vallini, S.A.R. il Principe Sergio di Jugoslavia ha inviato un
commovente messaggio.
Un’altra commemorazione si terrà alla Torre di Palidoro (RM) alle ore 18.
La motivazione della Medaglia d’Oro alla memoria recita:
«Esempio luminoso d’altruismo, spinto fino alla suprema rinuncia della vita, sul luogo stesso del supplizio, dove,
per barbara rappresaglia, era stato condotto dalle orde naziste insieme con 22 ostaggi civili del territorio della sua
stazione, pure essi innocenti, non esitava a dichiararsi unico responsabile di un presunto attentato contro le forze
armate tedesche. Affrontava così - da solo - impavido la morte, imponendosi al rispetto dei suoi stessi carnefici e
scrivendo una nuova pagina indelebile di purissimo eroismo nella storia gloriosa dell’Arma.» - Torre di Palidoro
(Roma), 23 settembre 1943.
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Comunicato n. 297/08 - 22 settembre 2008
Il CMI per il rispetto della Storia
Egregio Direttore di Altromolise,
ieri Altromolise ha pubblicato un interessante articolo di Fernando Cefalogli, Presidente dell'associazione culturale
"Stefano Jadopi" di Isernia, che merita una precisazione, relativa ai Cavalieri del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio.
L'autore sembra dimenticare che le Monarchie hanno sempre tutelato, nel divenire del progresso umano, i valori
tradizionali, un merito che certamente non può essere disconosciuto. Non va poi dimenticato che l’unità d’Italia fu
opera d’una monarchia: statutaria, non assoluta, ma pur sempre monarchia.
A proposito degli Ordini cavallereschi dinastici, è essenziale ricordare che possono perpetuarsi soltanto perchè sono una delle più belle emanazioni delle Dinastie che li legittimano. Dinastie che non sono certamente contrarie ai
valori propugnati dal Cefalogli, come dimostrano, ormai da tempo, attraverso l’assoluto rispetto dei valori democratici. Questi Ordini costituiscono un bellissimo legame ideale fra il passato ed il presente e favoriscono concretamente la costruzione d’un futuro che coinvolga tutte le risorse italiane, tra le quali spicca meritatamente chi ha
avuto un indubbio ruolo storico e continua ad operare, con discrezione ma fattivamente, per alleviare le sofferenze
dei meno fortunati. E’ proprio questo il caso del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio e del suo
Principe e Gran Maestro, S.A.R. il Principe Reale Carlo di Borbone delle Due Sicilie, Duca di Castro.
La storia, patrimonio comune della Nazione, può e deve unire e non dividere.
Le autorità religiose, civili e militari che partecipano alle iniziative apolitiche dell’Ordine dimostrano di condividere questa analisi costruttiva, dando alle cerimonie un carattere niente affatto nostalgico, bensì un’impronta legata
alla Tradizione, sempre viva ed operante per preparare un futuro migliore. Alla luce della loro esperienza secolare,
propugnando valori eterni e assolutamente umani come il rispetto della dignità dell'individuo, la libertà, la pace ed
il progresso, e grazie alla pratica della sempre più necessaria solidarietà, sia in Italia sia all'estero.
I Principi che hanno saputo continuare a servire la loro terra, specialmente se in questo modo, sono degni del massimo riguardo, perché, lungi da vani atteggiamenti egoistici, operano silenziosamente con metodi e mezzi moderni
a favore di chi, meno fortunato, è affidato dalla storia anche alle loro cure.
Comunicato n. 298/08 - 23 settembre 2008
Il CMI a Bordighera
Il CMI parteciperà sabato 26 e domenica 27 settembre, a Bordighera (IM), al IV Concorso artistico musicale Una
Nota per la Vita, organizzato dalla sezione dell’Associazione Nazionale Tumori (ANT), nel Teatro del Palazzo del
Parco, dalle ore 20.30.
Il noto arpista Vincenzo Zitello sarà ospite d’onore. In gara cantanti giovanissimi da 8 a 14 anni nella categoria Juniores e cantanti più adulti nella categoria Seniores (oltre 14 anni) e alcune scuole di ballo per la categoria Danza.
Ingresso gratuito, con possibilità di fare donazioni all’ANT.
Comunicato n. 299/08 - 23 settembre 2008
Il CMI alla Settimana del Mare
Il CMI partecipa, a Reggio Calabria, alla Settimana del Mare, organizzata dalla Marina Militare, dalla
Associazione Nazionale Marinai d’Italia, dal Comune e da altri enti istituzionali, che prevede eventi con
lo spirito di accrescere le conoscenze marinare in un luogo ricco di tradizioni marittime. La presenza di
Unità navali della Marina Militare nel porto permette a molti cittadini di approfondire la conoscenza sugli
impegni professionali della Forza Armata. La settimana si concluderà con il tradizionale raduno
dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia.
Comunicato n. 300/08 - 23 settembre 2008
Il CMI a Parigi per Andrea Mantegna
Il CMI ha partecipato, ieri sera a Parigi, all'inaugurazione della mostra dedicata ad Andrea Mantegna al
Museo
del Louvre, presenti il Ministro per i Beni e le Attività Culturali italiano e il Ministro della Cultura e della Comunicazione francese. La mostra aprirà al pubblico dal 26 settembre al 5 gennaio 2009.
Mantegna (1431-1506). Dipinti è la prima grande retrospettiva francese dedicata al Mantegna, con 190 opere: quadri, disegni, manoscritti, sculture, oggetti d’arte e stampe non solo di soggetti sacri come la Vergine dell'umiltà, ma
anche scene mitologiche antichizzanti a connotazione morale. L’esposizione presenta anche la collezione di dipinti
dell’artista pre-rinascimentale a disposizione del Museo - la più vasta fuori dai confini italiani - completata da prestiti eccezionali provenienti da altre collezioni francesi e internazionali.
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Comunicato n. 301/08 - 23 settembre 2008
Il CMI a Parigi per Anna Magnani
Il CMI ha partecipato ieri sera a Parigi alla serata Anna Magnani, l’insurgée, organizzata presso la Cinémathèque
française dall’Accademia del Cinema Italiano - Premio David di Donatello.
Comunicato n. 302/08 - 24 settembre 2008
Il CMI solidale con Don Canio
Il CMI invia i suoi migliori auguri di pronta guarigione a Don Canio, parroco di Santa Marcella, comunità romana
della zona San Saba.
Il sacerdote è stato accoltellato ieri nella canonica dal giovane Marco Luzi, arrestato dopo il ferimento di altre tre
persone nella fuga. I colpi inferti dal giovane aggressore hanno avuto effetti devastanti e alcune conseguenze saranno permanenti. Duecento i punti di sutura applicati dopo l’intervento.
Il CMI gli rinnova il conforto e la solidarietà delle Organizzazioni e gli assicura la preghiera per una piena guarigione, sicuro che l’amore di Don Canio per il suo prossimo sarà in grado di sconfiggere l’odio.
Comunicato n. 303/08 - 24 settembre 2008
Il CMI e la Dichiarazione dei diritti dell’uomo
Il prossimo 10 dicembre si compiranno i 60 anni della Dichiarazione dei diritti dell’uomo, firmata a Parigi il 10 dicembre 1948.
L’obiettivo dell’anniversario è di estendere l’attenzione e l’impegno per i diritti umani in tutto il mondo. Serve come mobilitazione capillare con iniziative intraprese da istituzioni pubbliche, ma soprattutto da organizzazioni di società civili, da scuole e università ma anche associazioni.
Tra le iniziative internazionali svoltesi nel 2008, ricordo che dall’1 al 3 luglio, c’è stato a Nantes (Francia), il III
Forum mondiale sui diritti umani con oltre 3 mila partecipanti provenienti da tutti i continenti. A Vienna, nei giorni
28 e 29 agosto si è svolta la Conferenza mondiale sui diritti umani. Noi speriamo che questi eventi sulla Dichiarazione riaccendano nel mondo la volontà di proteggere e promuovere i diritti della persona, in particolare quest'anno
che ha visto l'occupazione militare di un Paese sovrano.
Il primo articolo della Dichiarazione dice esplicitamente qual è il fondamento dei diritti umani: "Tutti gli esseri
umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti". La persona dell’uomo è il diritto umano sussistente, come a suo
tempo intuì il Beato Antonio Rosmini che affermò: "i diritti umani siamo noi". I diritti umani sono i diritti naturali.
I governi attualmente si trovano ad affrontare la situazione della mondializzazione del pianeta: un processo che ha
aspetti contrastati. Ma c’è anche la mobilitazione delle società civili: organizzazioni non governative, associazioni e
gruppi religiosi che vogliono far sentire la loro voce anche in alcuni Paesi difficili. Interstizi di bene ci sono un po’
dappertutto, e quindi bisogna contrastare i vertici internazionali vuoti di decisioni diffondendo sempre di più
l’impegno per i diritti umani a livello locale.
Consapevole che la pace non è solo il silenzio delle armi, Papa Benedetto XVI, in un discorso del 9 gennaio 2006,
auspicava il formarsi di nuovi dinamismi nei rapporti internazionali come fattori di mantenimento della pace stessa. E' dunque necessaria una ONU più forte e più democratica. L’ONU dovrebbe essere la casa comune mondiale,
l’istituzione multilaterale per eccellenza. Giovanni XXIII ed i suoi successori hanno riconosciuto l'ONU come "foro morale", però il suo Consiglio di Sicurezza è una struttura sbilanciata perché cinque membri permanenti hanno
un potere di veto che condiziona istituzionalmente l’organizzazione mondiale. Ciò è stato denunciato anche da Benedetto XVI nel suo discorso all’ONU.
Il diritto internazionale dei diritti umani è ampiamente violato, ma non perde la fortissima valenza di precettività
giuridica. La speranza nel futuro coincide con la volontà di perfezionamento degli esseri umani che vivono nelle
comunità, e che devono esprimere la loro carica morale e la loro voglia di perfezionamento anche nel fare politica.
Una speranza costantemente alimentata dall’impegno che vediamo da parte di organizzazioni, di gruppi di volontariato, di gruppi religiosi, segno della buona volontà che c’è nel mondo. Se i grandi mass media dessero rilievo a
queste iniziative di bene, come lo danno a tutti gli eventi negativi e di violazione della legalità, penso che staremmo
tutti molto meglio, e si svilupperebbe molto di più la volontà di perfezionarci.
L'Europa ha ereditato una cultura di una storia legata al cristianesimo. Il linguaggio giuridico, la filosofia organica
dei diritti umani, cioè tutta la meravigliosa costruzione attorno all’universale, lo si deve all’Europa, che oggi deve
essere all’altezza di quello che ha inseminato in termini universali nel pianeta. L’Europa deve accettare il suo stato
di leadership naturale dei diritti umani; deve essere all’altezza di quello che ha elaborato, mentre sembra che alcuni
ambienti e Stati dei 27 siano sensibili a relativizzare quelli che sono i valori universali, a cominciare dalla vita. Si
tenta di riconoscere degli pseudo diritti, tipo l’eutanasia e l’aborto, oppure rivedere il concetto di famiglia.
In questo caso si tratta di essere molto chiari nel denunciare questa deriva del relativismo, e allo stesso tempo di essere molto decisi nel sostenere e difendere l’ortodossia del diritto internazionale dei diritti umani, dove chiaramente
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la vita è assunta come principio fondativo, non soltanto come uno dei primi diritti fondamentali. Il concetto di famiglia è quello di famiglia naturale fondata sulla comunione tra uomo e donna e considerato nucleo fondamentale
della società. In tutte le carte internazionali dei diritti umani noi troviamo questo concetto di famiglia: nella Dichiarazione universale, nei Patti internazionali del 1966, nella Carta americana dei diritti dell’uomo e dei popoli e anche
nella recente Carta araba dei diritti umani.
Dei segni, delle prospettive fano sperare in una migliore attuazione, nel mondo, dei principi della Dichiarazione,
soprattutto in campo educativo dove l’investimento rende sempre, anche se i tempi sono lunghi. C’è una mobilitazione educativa dentro le università, con i corsi sui diritti umani, la cooperazione e lo sviluppo. Nelle scuole, e non
solo in Italia, ci sono programmi educativi, e si stanno formando sempre più numerose le reti, e le reti delle reti delle associazioni e dei gruppi di volontariato. Addirittura gli stessi enti di governo locale, in varie parti del mondo,
stanno asserendo la loro soggettività politica, anche a livello internazionale, all’insegna di quello che dicevo prima:
la loro responsabilità di proteggere i diritti fondamentali di tutti coloro che vivono nel loro territorio. Un segno positivo è l’attenzione che si sta dando al dialogo interreligioso. Ci sono sforzi veramente encomiabili, come la Dichiarazione di Berlino sul dialogo interreligioso a opera del Consiglio europeo dei leader religiosi; il Documento di
Montserrat sul ruolo delle religioni per la costruzione della pace. Si agisce soprattutto sul terreno educativo, per
aiutare le giovani generazioni a interiorizzare i valori universali della dignità umana: della vita in tutto il suo arco
naturale, della famiglia, della solidarietà e della carità.
All’interno delle Università si stanno formando nuove figure professionali: mediatori culturali, esperti in diplomazia internazionale e in risoluzione di conflitti, e di peace-keeping. Ma ci sono altre figure ancora più mirate alla
promozione dei diritti umani detti "monitori dei diritti umani", prima sconosciute nel campo della professionalità.
Alcune istituzioni internazionali stanno ora rivolgendo la loro attenzione, e di recente l’UE ha pubblicato un documento che si intitola: Linee guida sui difensori dei diritti umani.
Infine non possiamo dimenticare il ruolo di pacificazione e di solidarietà dei Contingenti militarei europei in missioni internazionali di pace e voglio rendere un solenne omaggio a quello italiano, presente in diversi Paesi al costo
di tanti sacrifici e che ha pagato il prezzo del sangue per cercare di fermare lo spargimento di quello dei popoli in
conflitto.
Comunicato n. 304/08 - 24 settembre 2008
Il CMI a Benevento
Il CMI parteciperà al Teatro Vittorio Emanuele di Benevento, il prossimo 27 e 28 settembre, al convegno nazionale
sul tema Una giornata per l’archeologia. È prevista, nella giornata di domenica 28 settembre, un omaggio alla
tomba di S.E. il Cavaliere Duca Giovanni de Giovanni Greuther di Santaseverina e la visita guidata per la città dal
tema: Benevento Romana e Longobarda.
Comunicato n. 305/08 - 24 settembre 2008
La Bibbia giorno e notte dal 5 all’11 ottobre
139 ore di trasmissione in diretta dalla Basilica romana di Santa Croce in Gerusalemme: sarà La Bibbia giorno e
notte, un programma Rai che andrà in onda dalla sera di domenica 5 ottobre al pomeriggio di sabato 11 su rai Educational 2 e su internet, in cui verrà proposta le lettura integrale e continua del Vecchio e Nuovo Testamento.
I 1.250 i brani verranno letti in sequenza da persone sempre diverse.
Il primo sarà letto dal Santo Padre Benedetto XVI.
La corale ed entusiastica adesione popolare ha permesso la realizzazione dell’impresa, evoluzione del "prototipo"
di Limoges (Francia) e di Mantova. Tra i lettori della Bibbia, libro di tutti e per tutti, figurano personalità internazionali, delle chiese, della politica, dell'arte, della cultura, dello sport e dello spettacolo; una presenza, la loro, che
di certo conferirà al programma un carattere cosmopolita, ecumenico ed interreligioso. A cornice della lettura, brani
musicali eseguiti o cantati dal vivo da 81 cori, ensemble, corali, cappelle, gruppi, singoli artisti. Il repertorio spazia
dal gregoriano agli spirituals - comunque musica ispirata o rievocativa del mondo biblico, icona di tanta arte - pittura, scultura, architettura, letteratura- non solo occidentale. La prima e l’ultima ora dell’evento saranno trasmesse
anche da Rai 1.
Sul sito www.labibbiagiornoenotte.rai.it è disponibile il calendario delle letture e degli spazi musicali, i lettori, le
musiche, gli artisti, le news, le informazioni per la visione in Tv e per l'accesso alla Basilica.
Comunicato n. 306/08 - 25 settembre 2008
Il CMI ha commemorato il giudice Cesare Terranova
Il CMI ha commemorato, questa mattina a Palermo, il giudice Cesare Terranova, insieme al maresciallo dr P.S. Lenin Mancuso, nel 29° anniversario della loro uccisione.
Il magistrato prestava servizio al Tribunale di Palermo quale giudice istruttore penale (1958-71); nel 1971 veniva
nominato Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Marsala. Collocato in aspettativa per motivi elettorali
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il 20 maggio 1972 veniva eletto alla Camera dei Deputati per il collegio XXVIII/Catania, ed in tale legislatura faceva parte della IV Commissione Giustizia, nonchè partecipava in qualità di segretario alla Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno della «mafia» in Sicilia. Il 2 luglio 1976, veniva rieletto Deputato e, al termine
della VII legislatura, chiedeva di essere richiamato in ruolo e destinato al tribunale di Palermo con funzioni di Consigliere istruttore. Il 10 luglio 1979, il Consiglio Superiore lo richiamava in servizio assegnandolo alla Corte di Appello di Palermo in qualità di consigliere, e di tale ufficio il magistrato prendeva possesso il 31 agosto 1979.
Il 25 settembre successivo, verso le ore 8,30, il Dr. Cesare Terranova, a bordo della sua vettura, si apprestava a recarsi in ufficio quando veniva fatto segno di colpi d'arma da fuoco, che ne determinavano il decesso.
Insieme a lui veniva colpito il maresciallo dr P.S. Lenin Mancuso, che pure decedeva poco dopo.
Comunicato n. 307/08 - 25 settembre 2008
Il CMI al funerale del Caporale Maggiore Alessandro Caroppo
Il CMI ha partecipato oggi, a San Pietro Vernotico, ai funerali del Caporal Maggiore dell’Esercito Alessandro Caroppo, effettivo all’8° Reggimento Bersaglieri di Caserta, deceduto in missione di pace in Afghanistan, a due settimane dal suo rientro in patria, infatti Alessandro Caroppo avrebbe dovuto concludere la sua missione il 5 ottobre
prossimo. La delegazione ha rinnovato alla famiglia del defunto il più profondo cordoglio ed il lutto di tutti gli Associati.
La S. Messa è stata presieduta dall’Arcivescovo di Lecce, S.E.R. Mons. Cosmo Francesco Ruppi, alla presenza del
Gen. C.A. Carlo Gibellino, Comandante del 2° Comando Forze Operative di Difesa, in rappresentenza del Capo di
Stato Maggiore dell’Esercito, Gen. C.A. Fabrizio Castagnetti, e del Gen. Brig. Carminantonio Del Sorbo, Comandante regionale dell’Esercito in Puglia.
Comunicato n. 308/08 - 26 settembre 2008
Il CMI e il Memoriale dello Shoah a Milano
Il CMI apprezza che, nel 2010, la Stazione Centrale di Milano ospiterà il Memoriale della Shoah, nello spazio del
"Binario 21" dal quale vennero instradati verso i campi di sterminio nazisti numerose centinaia di ebrei detenuti nel
carcere di San Vittore. Si tratterà di uno spazio 7.000 mq. destinati a conservare documenti e reperti, ma anche a
proporsi come spazio per la memorie e per il dialogo e il confronto delle diversità, con il Laboratorio della Memoria.
Introdotti con i camion provenienti dal carcere di San Vittore, i deportati venivano stipati su vagoni merci e carri
bestiame che, in attesa all'interno della "stazione invisibile", erano sollevati al livello del sovrastante piano dei binari, agganciati ai convogli e inviati ai campi di sterminio, in particolare ad Auschwitz-Birkenau, a Bergen Belsen, a
Fossoli di Carpi e a Bolzano-Gries.
Il tristemente famoso binario sotterraneo, il 21, sarà quindi trasformato in un luogo affollato di ricordi per mantenere viva la coscienza e rendere omaggio a chi da quel viaggio non è mai tornato. Uno spazio vivo, l'unico rimasto
intatto in Europa, con una duplice valenza: da una parte vero e proprio Memoriale, dall'altra, luogo di ricerca e studio ma anche punto d'incontro dinamico tra diverse realtà. I nomi delle 605 persone che costituirono il carico umano del convoglio partito dalla "Centrale" il 30 gennaio 1944 con destinazione
Auschwitz saranno iscritte sul
"Muro dei Nomi".
Comunicato n. 309/08 - 26 settembre 2008
Il CMI con il 2° Reggimento Alpini
Il CMI ha partecipato oggi, a Cuneo, presso la caserma Ignazio Vian, alla presenza delle massime autorità cittadine,
al passaggio di consegne tra il Ten.Col. Giovanni Pezzo ed il Col. Antonio Di Gregorio alla guida del 2° Reggimento Alpini della Brigata Alpina "Taurinense".
Il "Doi", come è soprannominato il Reggimento cuneese, è rientrato a giugno da Kabul, dove per cinque mesi ha
lavorato a sostegno del governo e della popolazione locale nel campo della sicurezza e dello sviluppo. Di rilievo i
risultati conseguiti nel campo dell'addestramento delle forze di sicurezza afgane e nella bonifica del territorio da
armi e ordigni esplosivi, i quali costituiscono una minaccia permanente per la popolazione e per i militari. Sul versante della ricostruzione sono stati realizzati numerosi progetti a favore delle fasce più deboli della popolazione, tra
i quali spicca la scuola costruita grazie all'iniziativa di solidarietà Granda-Kabul.
Oggi è anche una data particolarmente sentita in quanto ricorre il secondo anniversario della scomparsa del Caporal
Maggiore Capo Scelto Giorgio Langella e del 1° Caporal Maggiore Vincenzo Cardella, caduti in un agguato nel
2006, nel corso della precedente missione in Afghanistan, dove persero la vita anche il Capitano Manuel Fiorito ed
il Maresciallo Capo Luca Polsinelli.
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Comunicato n. 310/08 - 26 settembre 2008
Il CMI a Megiddo
In occasione di un pellegrinaggio in Terrasanta, il CMI ha visitato Megiddo e commemorato sia la battaglia del
1918, sia il Maresciallo Edmund Allenby, alla presenza dei discendenti di diversi veterani.
Nell'antichità Megiddo fu un'importante città-stato. E’ un tell (collina-sito archeologico) fatto di 26 strati di rovine
di antiche città in posizione strategica all'ingresso del passo attraverso la catena del Monte Carmelo, che sovrasta la
Valle di Jezreel da ovest. Fu sito di grande importanza nel mondo antico, poiché controllava la parte occidentale di
uno stretto passo montano ed un'antica via commerciale che connetteva l'Egitto e l'Assiria. Nel libro dell'Apocalisse
di S. Giovanni, alla fine del Nuovo Testamento, si cita l'Armaghedòn, cioè il "Monte di Megiddo" come luogo di
battaglia tra Dio e le forze del male, tanto da far diventare l'espressione simbolo della fine del mondo.
Testimone di molte battaglie, il sito abitato dal 7.000 a.C. al 500 a.C. è citato nei documenti scritti dell'Antico Egitto perché uno dei faraoni più famosi, Thutmose III, l’assediò nel 1478 a.C.
Megiddo è stata luogo di numerose battaglie, tra le quali due celebri.
Quella del 609 a.C., combattuta tra l'antico Egitto e il Regno di Giuda, nella quale cadde il Re Giosia.
Nel 1918 combattuta tra le forze dell'Impero ottomano e quelle dell'Impero britannico, guidate dal Gen. Edmund
Allenby. Nato a Felixstowe nel 1861, il futuro Maresciallo britannico combatté nella guerra anglo-boera poi comandò la III Armata britannica in Francia e fu alla guida delle forze britanniche in Medio Oriente. Combatté contro
le truppe turche occupando Gaza, Giaffa e Gerusalemme nel 1917; l'anno successivo sconfisse nuovamente i turchi
nella battaglia di Megiddo. Dal 1919 al 1925 fu alto commissario in Egitto, negoziando l’autogoverno egiziano.
Oggi Megiddo è un importante incrocio sulla strada che congiunge il centro di Israele con la Galilea inferiore e le
regioni settentrionali. Nel 2005, l'archeologo israeliano Yotam Tepper scoprì i resti di una chiesa, presumibilmente
del terzo secolo, quando i cristiani erano ancora perseguitati dall'Impero Romano. Tra i reperti c'è un mosaico di
circa 54 metri quadrati con un'iscrizione in greco che riporta che la chiesa è consacrata a "il dio Gesù Cristo". Il
mosaico è ben conservato e presenta figure geometriche e immagini dell'Ichthys, antico simbolo cristiano. Questo
potrebbe essere il più antico resto di una chiesa in Terrasanta. Le rovine sono state trovate tra le fondamenta di una
prigione militare e le autorità israeliane stanno considerando l'idea di trasferire la prigione. Una iscrizione nella
chiesa cita un ufficiale romano, "Gaianus," che donò "il suo denaro" per realizzare il mosaico. Alcuni si chiedono
come un ufficiale romano abbia potuto rischiare la carriera o addirittura la sua vita per costruire una chiesa. D'altra
parte la persecuzione dei cristiani nell'impero romano fu sporadica all'inizio del terzo secolo.
Comunicato n. 311/08 - 26 settembre 2008
Il CMI al XXIII Romaeuropa Festival
Il CMI parteciperà al XXIII Romaeuropa Festival che animerà l’autunno romano, dal 27 settembre al 10 dicembre,
con oltre 300 artisti e 28 progetti, 54 serate di spettacoli e 57.000 posti per il pubblico, attraversando la capitale e
trovando la scena in tanti e diversi luoghi della città.
La sua piattaforma artistica si allarga quest’anno anche al web: un accordo triennale ha dato il via da questo mese a
Romaeuropa Web Factory, un progetto congiunto per raccogliere e sviluppare le esigenze e gli stimoli provenienti
dalle nuove forme d’arte, generate o veicolate attraverso la rete nell’era del web.
Apre il Festival, il 27 settembre, la coreografa tedesca Sasha Waltz, assente da diversi anni dai palcoscenici della
capitale. Waltz torna con una Juliette Binoche inedita: la celebre attrice francese, vincitrice di un Oscar per "Il paziente inglese", sarà insieme ad Akram Khan per "In-I" al Teatro Olimpico in prima italiana.
La grande arte del Novecento letta con sguardo contemporaneo è in "Jeanne d'Arc au bûcher" (Giovanna d’Arco al
rogo) di Arthur Honegger diretta da Antonio Pappano con attori e cantanti e dei complessi dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia con la regia semiscenica di Keith Warner. Continua così la storica collaborazione tra il Festival e Santa Cecilia che si concretizza con l’apertura della stagione sinfonica ceciliana. Il Festival presenta anche, in
prima nazionale, due nuove creazioni del coreografo israeliano Emanuel Gat, che si sta imponendo sulla scena internazionale e arriva a Roma dopo il debutto al prestigioso festival Montpellier Danse e due lavori, di cui uno in
prima assoluta, di Hiroaki Umeda, coreografo giapponese dal tratto ipertecnologico.
Si chiuderà il 10 dicembre con Giovanni Sollima: affiancato dalla violoncellista croata Monika Leskovar, il siciliano presenterà We were trees, progetto completamente acustico con l’ensemble tedesco Solistenensemble Kaleidoscope.
Comunicato n. 312/08 - 26 settembre 2008
IV Assemblea dell’Euroregione Adriatica
Il CMI si rallegra che la IV Assemblea dell’Euroregione Adriatica (Ea), riunita a Ferrara, abbia votato
l’ingresso della municipalità di Tivat (Montenegro) e della prefettura di Corfù (Grecia).
L’Euroregione Adriatica, è stata costituita formalmente il 30 giugno 2006 per promuovere la cooperazione tra i Paesi transfrontalieri e che ha raccolto fino ad oggi 23 regioni di 6 diversi Stati affacciati sul mare, dall’Italia
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all’Albania. Il Presidente è attualmente quello della Regione Istriana e il Vice Presidente il Presidente della Giunta
della Regione Molise. E' composta dall’assemblea, organo rappresentativo dei territori partecipanti (Assemblea);
dal Comitato esecutivo; dal Collegio di revisori; dai gruppi di lavoro permanenti (5 Commissioni tematiche: cultura
e turismo; traffico e infrastrutture; ambiente, presieduta dall’Emilia-Romagna; pesca; attività produttive) e dal segretariato che svolge l’attività amministrativa e istituzionale e di supporto all’Euroregione.
Per lo sviluppo delle politiche per la tutela dell’ambiente marino e costiero ci sono due aree di intervento principali:
il coordinamento dei progetti per la gestione integrata delle zone costiere (Gizc), avendo come riferimento
l’esperienza già fatta dall’Emilia-Romagna con le Linee guida del 2005; lo sviluppo della ricerca e del monitoraggio dell’ecosistema marino costiero per tutelare e valorizzare il mare, tenendo sotto osservazione i fenomeni delle
mucillagini, dell’eutrofizzazione, delle biodiversità e dei cambiamenti climatici. Altro tema importante, infine, la
valorizzazione delle risorse naturali, umane e culturali dell’area, in un’ottica di sviluppo sostenibile fortemente orientato a turismo, artigianato e prodotti tipici dell’area.
La Commissione turismo si focalizza principalmente su tre progetti: la costruzione di archivi comuni del patrimonio culturale locale; la definizione di un "marchio" comune di qualità dell’offerta turistica e culturale
dell’Adriatico; lo sviluppo di un festival e di un circuito tra i teatri universitari.
Comunicato n. 313/08 - 27 settembre 2008
Il CMI a Massarosa per l’omaggio a Puccini
Il CMI ha partecipato ieri a Massarosa (LU), al Teatro Vittoria Manzoni, all’anteprima di La fanciulla del lago, il
film di Paolo Benvenuti e Paola Baroni prodotto da Arsenali Medicei e Fondazione Festival Pucciniano.
L’opportunità di un’anteprima della pellicola sulla vita del noto compositore, presentata alla LXV Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nella sezione fuori concorso, è stata riservata dalla presidenza del Festival Pucciniano a questo Comune, protagonista sia nelle scene - in gran parte girate sul lago di Massaciuccoli - sia
nel cast che vede comparse scelte tra la popolazione massarosese e Tania Squillario, giovane attrice massarosese
nel ruolo di Doria Manfredi, la serva di casa Puccini.
Comunicato n. 314/08 - 27 settembre 2008
Il CMI a Boves
Il CMI ha partecipato, a Boves (CN), all’inaugurazione oggi del nuovo spazio espositivo e polifunzionale Centro
Culturale Cittadella con una selezione delle opere della nuova collezione del Frac - Fondo Regionale Arte Contemporanea del Piemonte. Il luogo è stato creato dalla ristrutturazione dell'ex Filanda Favole, che ospitò il ricovero e la
trattura dei bozzoli di seta, prima della crisi dell'industria serica. Un'ala completamente nuova adiacente al fabbricato centrale è destinata ad ospitare la nuova sede della biblioteca cittadina.
Comunicato n. 315/08 - 27 settembre 2008
Il CMI a Pollenzo
Il CMI ha visitato ieri Pollenzo. La frazione di Bra (CN) ora è nota per aver dato vita alla prima univeristà al mondo dove si studiano le scienze gastronomiche, attirando studenti da ogni parte del pianeta.
E' sede anche della prima banca del vino nazionale, con migliaia di bottiglie delle più note etichette stoccate ed invecchiate nelle antiche cantine dell'agenzia agricola sabauda. Pollenzo è però un borgo dove la storia ha lasciato
preziose testimonianze, dalla sua fondazione come importante città romana al suo rifiorire grazie al Re di Sardegna Carlo Alberto, con una caratteristica architettura dal gusto neo gotico che caratterizza il castello e il complesso
monumentale di piazza Vittorio Emanuele ed il “Real borgo”.
Molto interessante la caratteristica disposizione degli edifici costruiti sulle fondamenta dell'antico anfiteatro romano, i cui resti possono essere visitati anche in alcune cantine delle abitazioni pollentine. Il CMI ha ricordato ai partecipanti che dopo l'abdicazione, a Napoli il 9 maggio 1946, prima di partire per Alessandria d'Egitto dove morì Re
Vittorio Emanuele III scelse come titolo quello cuneese di Conte di Pollenzo. Suo figlio e successore Umberto II
sceglierà poco dopo, per l'esilio portoghese di Cascais, quello valdostano di Conte di Sarre.
Comunicato n. 316/08 - 28 settembre 2008
Il CMI a Parma
Dal giovedì 2 ottobre, dalle ore 15,30 e fino al sabato 4 ottobre, nell’Aula Magna dell’Università di Parma si terrà il
convegno internazionale dal titolo Elisabetta Farnese, Principessa di Parma e Regina di Spagna, organizzato
dall’Ateneo di Parma e realizzato con il patrocinio del Comune.
Dopo i saluti del Rettore, Prof. Gino Ferretti, interverranno il Presidente della Provincia di Parma, il Sindaco di
Parma, il Presidente della Camera di Commercio di Parma, il Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia. Introdurrà
i lavori la Prof. Gigliola Fragnito, del Dipartimento di Storia, responsabile scientifico del Convegno. L’incontro,
cui parteciperanno autorevoli studiosi provenienti da vari paesi europei, si propone di illustrare una figura di primo
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piano della storia europea e, in particolare, parmense della prima metà del Settecento e di mettere in luce alcuni aspetti fin qui trascurati o poco indagati della vita privata e della rilevante azione politica della sovrana.
Nipote di Antonio, ultimo Duca di Parma e Piacenza appartenente alla dinastia farnesiana, Elisabetta sposò nel
1714 Filippo V di Borbone, nipote di Luigi XIV, rimasto vedovo da Maria Luisa Gabriella di Savoia, figlia del Re
di Sicilia Vittorio Amedeo II, con due figli maschi, i futuri Re di Spagna Luigi I (1724) e Ferdinando VI (1746-59).
Il matrimonio, negoziato con grande astuzia e abilità dal piacentino Giulio Alberoni, portò inaspettatamente sul
trono di Spagna, tra lo stupore delle grandi potenze europee, una Principessa cresciuta in una piccola corte di provincia. Elisabetta si rivelò immediatamente donna di carattere, licenziando Maria Anna La Trémoille, Principessa
Orsini, potentissima emissaria del Re Sole alla corte del nipote. In breve volgere di tempo riuscì a sostituirsi nella
direzione politica del Regno di Spagna in gran parte al consorte ed a riportare il ducato farnesiano al centro delle
preoccupazioni e degli interessi delle cancellerie europee. Determinata ad assicurare un trono ai propri figli, esclusi
dalla successione spagnola, e a ristabilire la perduta supremazia della Spagna in Italia, ella s’impegnò a elaborare
progetti politici e ad allacciare relazioni internazionali, anche attraverso legami matrimoniali, che potessero soddisfare i suoi ambiziosi disegni per i sette figli avuti dal primo Borbone sul Trono di Madrid. Il recupero temporaneo
del ducato di Parma e Piacenza nel 1731 per il primogenito Carlo sarebbe diventato definitivo nel 1748, quando vi
si insedierà il prediletto Filippo. Carlo nel frattempo era salito sul trono di Napoli (1734) nell'attesa di quello di
Madrid (1759). Se riuscì a Elisabetta sistemare i suoi figli e ridisegnare, a loro vantaggio, l’assetto politicoterritoriale della penisola, non le riuscì di consegnare alla memoria collettiva dei parmigiani il nostalgico ricordo
che sarà lasciato dall'Arciduchessa d’Austria Maria Luigia, vedova di Napoleone I. Non le è infatti mai stata perdonata la dispersione dello straordinario patrimonio artistico, librario e archivistico, raccolto dai suoi avi in due secoli
di dominio, che, su sue pressioni, prese nel 1734, con il figlio Carlo, la via di Napoli.
Comunicato n. 317/08 - 28 settembre 2008
Il CMI ad Ostia
Il CMI ha partecipato alle celebrazioni dell'80° anniversario della consacrazione della Chiesa di Regina Pacis di
Ostia che hanno avuto inizio giovedì 25 settembre con la S. Messa presieduta da Don Ludovico Barbangelo. Venerdì 26 la parrocchia ha accolto il Cardinale Angelo Comastri, Vicario generale di Sua Santità per la Città
del Vaticano. Sabato 27, dopo la S. Messa officiata da Don Antonio Lotti, si è svolta lungo le strade la processione
con la Benedizione Eucaristica. In serata il piazzale antistante la chiesa ha ospitato uno spettacolo ed i festeggiamenti si sono conclusi con i fuochi pirotecnici.
Comunicato n. 318/08 - 28 settembre 2008
Il CMI a Prato
Il CMI ha partecipato, a Prato dal 25 al 28 settembre, al convegno ECONOMIA³ - Europa Business Cultura, il
grande evento culturale ed economico. Economia al cubo perché le sfide dell'economia globalizzata possono essere
affrontate con successo solo sommando alla dimensione prettamente economica quella della cultura e dell'Europa.
Non c'erano solo personaggi dell'economia mondiale ed iniziative tecniche ma anche incontri, laboratori, mostre,
concerti rivolta agli attori del tessuto economico, della ricerca e degli enti locali, ai giovani, ai cittadini che vogliono essere informati sui temi caldi dell'economia di oggi e di domani.
Comunicato n. 319/08 - 29 settembre 2008
Il CMI a Molfetta
Il CMI ha partecipato a Molfetta (BA), domenica 28 settembre, all'inaugurazione della riqualificazione di due importanti luoghi cittadini: piazza Vittorio Emanuele II e piazza Aldo Moro, due aree sottoposte recentemente a importanti lavori.
La cerimonia pubblica per il taglio del nastro si è svolta in piazza Vittorio Emanuele II, nel centro cittadino.
Comunicato n. 320/08 - 29 settembre 2008
Il CMI per i 150 anni dell’unità d’Italia
Il Comitato per la celebrazione dei 150 anni dell'unità d'Italia, associato al CMI, si rallegra che proseguano con
determinazione le tappe organizzative delle celebrazioni per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia.
Dopo l'inaugurazione a Roma, lo scorso giugno, della nuova Sala dell'Unità d'Italia, presso il Complesso Monumentale del Vittoriano, e del Centro Espositivo-Informativo pensato per informare e promuovere le numerose attività che si svolgeranno lungo tutta la penisola, ora giunge la nomina dei rappresentanti istituzionali nel Consiglio di
amministrazione del Comitato Celebrazioni. Il Ministro per i Beni Culturali ha infatti designato il Sen. Enzo Ghigo,
Alain Elkann e Fulvio Basteris in rappresentanza del MiBAC, nell'organismo presieduto dal Sindaco di Torino
Sergio Chiamparino.
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Comunicato n. 321/08 - 29 settembre 2008
Il CMI per il III Rapporto Italiani nel Mondo
Il CMI parteciperà domani, a Roma, alla presentazione del III Rapporto Italiani nel Mondo (edizioni IDOS). 60 autori hanno collaborato per la redazione di 50 capitoli. Il volume di oltre 500 pagine, partendo dai dati aggiornati
sulle presenze e sui flussi, si divide in cinque sezioni: flussi e presenze tra storia e attualità; aspetti socio-culturali e
religiosi; aspetti socio-economici; approfondimenti tematici. Chiudono il sussidio le schede regionali e provinciali
sui dati principali e una carrellata di tabelle quanti-qualitative.
Alla presentazione, moderata da Franco Pittau, interverranno Mons. Piergiorgio Saviola, Direttore Generale della
Fondazione Migrantes; Don Michele Morando, Direttore per la Pastorale per Italiani nel Mondo; Delfina Licata,
Capo Redattore del Rapporto; Adelina Miranda, Docente presso l’Università di Parigi, e Lorenzo Murgia, Vice
Presidente Vicario del Consiglio dei Toscani all’Estero. A trarre le conclusioni il Ministro Plenipotenziario Carla
Zuppetti, Direttore Generale Italiani all’Estero, e l'On. Franco Narducci, Vice Presidente della Commissione Esteri
della Camera dei Deputati.
Comunicato n. 322/08 - 29 settembre 2008
Il CMI a Lucca
Il CMI parteciperà, a Lucca e Diecimo, alle celebrazioni in onore di S. Giovanni Leonardi che si svolgeranno dal 4
all'13 ottobre con numerose cerimonie religiose fra le quali, domenica 5 ottobre alle 16, la processione delle reliquie del Santo da S. Maria Nera a S. Martino con Pontificale alle 17 presieduto dall'Arcivescovo di Lucca. La mattina, alle 11,30, verrà inaugurata un'epigrafe in piazzetta Parigi in ricordo della spezieria dove il Santo lavorò come
farmacista, alla presenza dell'Arcivescovo e del Sindaco di Lucca.
Le reliquie del Santo giungeranno in piazza S. Michele alle 16.30 di sabato 4 ottobre dalla chiesa romana di S. Maria in Portico in Compitelli. Alle 20,30 nella Chiesa di S. Romano, sarà eseguito l'oratorio musicale dedicato al
Santo composto e diretto dal M° Gianni Proietti, Coro della Diocesi di Roma ed Orchestra "Archi di Lucca".
Comunicato n. 323/08 - 29 settembre 2008
Principe delle Asturie: contro la malaria in Africa
Quattro centri di ricerca che si battono per sconfiggere la malaria in Africa hanno vinto il premio Principe delle Asturie 2008 per la cooperazione internazionale: il Centro Ifakara che opera in Tanzania, il Centro Kintampo che
agisce in Ghana, la Fondazione Manhica che ha la propria sede in Mozambico e il centro contro la malaria del Mali.
La malaria minaccia il 40% della popolazione mondiale soprattutto nell'area subsahariana dove ogni 30 secondi
muore un bambino con meno di 5 anni.
Il premio Principe delle Asturie, istituito nel 1981 per iniziativa della fondazione omonima, è diviso in otto categorie. I premi saranno consegnati nel corso di un'unica cerimonia che si terrà il prossimo 24 ottobre, presso il Teatro
Campoamor ad Oviedo, alla presenza di S.A.R. il Principe Ereditario Felipe.
Comunicato n. 324/08 - 30 settembre 2008
Ottobre, piovono libri. I luoghi della lettura
La III Ottobre, piovono libri. I luoghi della lettura, campagna di diffusione della lettura, sfiora le 1.000 adesioni
per oltre 1.260 eventi tra festival, concorsi, mostre-mercato, seminari, presentazioni di libri, celebrazioni di anniversari, reading, maratone letterarie, bookcrossing, baratto, open day delle biblioteche e bibliobus, cene letterarie,
lezioni-spettacolo, laboratori per bambini, filastrocche animate e cacce al tesoro, distribuiti su tutta la Penisola, per
un intero mese. La campagna, coordinata dal Centro per il Libro e la Lettura, in tre anni ha quasi quadruplicato il
numero di adesioni e in questa edizione ha allargato il network coinvolgendo le competenze più diverse sparse sul
territorio: enti locali, biblioteche statali, civiche, scolastiche, università, scuole, asili, librerie, associazioni e istituti
culturali, accademie, centri per anziani, editori, circoli culturali e di lettura, festival e fondazioni, ospedali, case circondariali, comunità montane, enoteche, radio, riviste... Un’esperienza unica, che coinvolge una rete vastissima di
energie e risorse sollecitate, affiancate e messe in relazione dal Centro per il Libro e la Lettura della Direzione Generale per i Beni Librari, gli Istituti Culturali ed il Diritto d’Autore del MiBAC, in stretta sinergia con la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, con l’Unione delle Province d’Italia e con l’Associazione Nazionale
Comuni Italiani che hanno condiviso il progetto fin dalla sua ideazione.
Il valore aggiunto e inedito della campagna è quello di favorire la "rete", la capacità di fare sistema, la creazione di
sinergie tra esperienze e realtà diverse: paesi piccolissimi e grandi città, istituzioni centrali e piccole esperienze associative e periferiche. Tra le novità, la crescita esponenziale della partecipazione del Centro, dove quest’anno si
svolge ben il 48% degli eventi sul totale degli appuntamenti della campagna, mentre Nord e Sud totalizzano rispettivamente il 34 e il 18%. Il Centro Italia ha raddoppiato l’incidenza sul totale degli eventi grazie alla Regione Toscana, che ha creato direttamente il network sul territorio ottenendo oltre 330 adesioni, circa un terzo delle iniziatipag. 66 di 94
ve totali. Inoltre c’è anche l'adesione dell’Associazione Librai Italiani che organizza nelle librerie di cento comuni
italiani una giornata di cacce al tesoro letterarie. La campagna 2008 chiuderà con una sessione dedicata a Biblioteche e politiche della lettura, il 30 ottobre a Firenze, nell’ambito del 55° Congresso dell’Associazione Italiana Biblioteche. Questa edizione è dedicata ai giovani: gli eventi si sono rivolti per un 64% (cresce dal 53% del 2007) a
bambini di scuola primaria, a ragazzi di scuole superiori e università. Mentre la percentuale di eventi rivolta più in
particolare agli adulti passa dal 29 al 22%. Significativa anche la percentuale di eventi rivolta agli anziani, il 18%
(più 8% rispetto al 2006).
Sono stati creati gemellaggi originali (Bosia in Piemonte con Modica in Sicilia, le scuole biellesi con quelle lucane...) e usate le chiavi di lettura che meglio celebrano nuove sinergie (cibo, musica, gioco), ma con in prima linea
anche alcun filoni tematici e l’incontro con le altre arti (fotografia, teatro, cinema).
Cresce poi il numero delle iniziative che coniugano la promozione della lettura all’impegno sociale con eventi particolari rivolti a disabili, ipovedenti, degenti di strutture ospedaliere, di centri di salute mentale, e detenuti, ma anche con grande attenzione all’integrazione culturale e alla cultura della legalità. Sempre più spesso, infine, il libro
esce dalle sedi consolidate per scendere in strada, mischiandosi alla gente cosicché gli eventi di Ottobre, piovono
libri 2008 finiscono sugli autobus e sui tram storici, in corriera, nei centri commerciali, nei parchi cittadini, alle
terme, dal parrucchiere, nei negozi, in metropolitana, al mercato, nelle chiese, nei musei, nei bar… E, infine, sulla
Nave Scuola Palinuro della Marina Militare, all’ancora nel Porto di Genova, dal 10 al 12 ottobre.
Comunicato n. 325/08 - 30 settembre 2008
Il CMI a Varallo Sesia
Nel Teatro civico di Varallo Sesia (VC), per celebrare gli ultimi venticinque anni di ricerca alla capanna Regina
Margherita, dal 9 all’11 ottobre si terrà un convegno internazionale sui più recenti studi di fisiologia e di medicina
d’alta quota. Il convegno è patrocinato dalla Società Internazionale di Medicina di Montagna, dal Club Alpino Italiano e Svizzero, e dalle Società italiana e Svizzera di Medicina di Montagna. Ad aprire il simposio saranno una relazione di Oswald Oelz sui venticinque anni di ricerca nei laboratori scientifici della capanna Regina Margherita e
una lezione magistrale di Paolo Cerretelli, fisiologo di fama internazionale e presidente onorario della Società Italiana di Medicina di Montagna, sul tema “perché la ricerca in alta quota?”.
Gli argomenti che saranno trattati vanno dalla storia della fisiologia in alta quota, ai meccanismi di adattamento
all’ipossia, dalla fisiologia dell’esercizio in altitudine alle patologie acute e croniche da alta quota. Un’intera sessione sarà dedicata alle più recenti acquisizioni sull’edema polmonare da alta quota e infine, sabato mattina, alcune relazioni approfondiranno i problemi inerenti la preparazione all’alta quota e alcune patologie croniche (cardiopatie, broncopneumopatie e diabete) in altitudine.
Relatori i più illustri fisiologi e medici che si sono dedicati a studi di fisiologia e medicina in alta quota, in laboratorio e sul campo: tra gli altri James Milledge e John B.West che nel 1961 parteciparono alla spedizione alpinistico
scientifica al Makalù, nota come “Silver Hut expedition“, alcuni dei protagonisti della ricerca alla capanna Regina
Margherita: Peter Bartsch, Marco Maggiorini, Annalisa Cogo, Claudio Sartori, Urs Scherrer, Corrado Angelini,
Gianfranco Parati e tanti altri ancora.
La conclusione, nel pomeriggio di sabato 11 ottobre, sarà suggellata da un’escursione al Rifugio Pastore e da una
cena conviviale.
Comunicato n. 326/08 - 30 settembre 2008
Il CMI per i Caduti della Grande Guerra
Nella ricorrenza del 90° anniversario della fine della 1^ guerra mondiale, IV Guerra d’Indipendenza, è stata organizzata una Marcia da Roma ad Aquileia, nel ricordo dei caduti della Grande Guerra, a cura della Sezione UNUCI
sud Pontino Gaeta. Il principale protagonista è il Prof. Michele Maddalena di Gaeta, conosciuto come il “Marciatore del Tricolore e della Solidarietà” e noto per avere già realizzato analoghe iniziative.
La marcia si articolerà in 24 tappe tra Roma e Trieste, toccando e/o attraversando 6 Regioni, 17 Province e 93 Comuni per un totale di Km. 890.
La partenza avverrà da Roma sabato 11 ottobre (alle ore 9), con una cerimonia nella Piazza del Campidoglio, alla
presenza del Sindaco e del Presidente Nazionale dell’UNUCI, che firmeranno un’apposita pergamena.
Nell’occasione, verrà depositata una corona all’Altare della Patria a cura del Presidente dell’UNUCI.
Comunicato n. 327/08 - 1 ottobre 2008
Convenzione tra MARISCUOLA Taranto e l’università di Bari
Sabato 4 ottobre, presso l’Aula Magna della Scuola Sottufficiali della Marina Militare di Taranto (MARISCUOLA
Taranto), alla presenza del comandante in capo del Dipartimento M.M. dello Jonio e del Canale d’Otranto, Amm.
Sq. Gian Maria Faggioni, e delle massime autorità cittadine, il comandante di Mariscuola, Amm. Div. Lorenzo
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Spagnuolo, ed il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Bari, Corrado Petrocelli, firmeranno la convenzione per lo svolgimento del "Corso di laurea in Infermieristica" per gli Allievi Marescialli Infermieri.
Già a partire dall’anno accademico 2008/09 tutte le attività didattiche, compresi esami e sedute di laurea, saranno
tenute dai docenti dell’Ateneo barese presso le strutture della Scuola Sottufficiali di Taranto, mentre le previste attività pratiche di tirocinio saranno svolte presso il Centro Ospedaliero Militare di Taranto e presso il Presidio Ospedaliero SS Annunziata.
La convenzione costituisce la naturale prosecuzione dell’ormai decennale collaborazione tra l’Università degli Studi di Bari e la Forza Armata nelle attività di formazione degli Infermieri della Marina Militare, come pure rappresenta un ulteriore segnale del consolidato connubio tra le due prestigiose Istituzioni e la terra jonica. Proprio
all’interno della Scuola Sottufficiali, lo scorso gennaio, ha avuto luogo la cerimonia di apertura dell’Anno Accademico dell’Ateneo barese.
Comunicato n. 328/08 - 2 ottobre 2008
Il CMI per l’Istituto di Scienze Militari Aeronautiche
Il CMI ha partecipato, oggi a Roma, presso la Casa dell’Aviatore, alla presenza del capo di Stato Maggiore
dell’Aeronautica Militare, Gen. Sq. Aerea Daniele Tei, alla presentazione di due volumi sull’Istituto di Scienze Militari Aeronautiche, già Scuola di Guerra Aerea, una delle più belle e significative opere del
razionalismo italiano. I due libri sono: Istituto di Scienze Militari Aeronautiche - L’architettura di Raffaello Fagnoni per la Scuola di
Applicazione Aeronautica - Scuola di Guerra Aerea - Firenze e Passione e pensiero, i nostri primi settanta anni a
Firenze.
Il primo volume è relativo all’architettura, ed analizza, attraverso le immagini e i testi, la corrente artistica degli anni trenta, rappresentata dal binomio perfetto tra aeronautica e filosofia del progresso che gli artisti futuristi avevano
sviluppato.
Il secondo volume è stato ideato con lo scopo di salvaguardare la memoria storica dell’Istituto, ripercorrendo i 70
anni della vita della scuola nella città di Firenze.
Comunicato n. 329/08 - 2 ottobre 2008
Il CMI a favore di rappresentanti eletti
Il CMI si rammarica che i presidenti dei Comites, soli organi eletti e a diretto contatto con le nostre comunità all'estero e i loro problemi, non costituiscono il Cgie, i cui membri sono senza legittimità democratica proveniente
da un'elezione. Infatti il Cgie è un organismo designato che esclude nei fatti i presidenti dei Comites dai contatti
con le istituzioni.
E' grottesco e inaccettabile il costo dell'ultima riunione di un'intera settimana a Parigi del Cgie quando i presidenti
dei Comites devono comprarsi personalmente un computer!
Comunicato n. 330/08 - 2 ottobre 2008
Il CMI ha commemorato Carlo Alberto
Oggi il CMI ha ricordato a Torino Carlo Alberto, figlio dei Principi di Carignano Carlo Emanuele di SavoiaCarignano e Maria Cristina di Sassonia-Curlandia. Sposò il 30 settembre 1817 Maria Teresa di Toscana, Arciduchessa d'Austria. Succedette al lontano cugino Carlo Felice sul trono di Sardegna nel 1831, concesse lo Statuto nel
1848 e il 23 marzo 1849 a Novara rinunciò alla Corona a favore del figlio primogenito, il Duca di Savoia Vittorio
Emanuele II. Morì il 28 luglio 1849 esule ad Oporto (Portogallo).
E' sepolto nella cripta della Reale Basilica di Superga.
Comunicato n. 331/08 - 2 ottobre 2008
Nuova comunicazione europea in Italia
Nuova veste per il sito della Rappresentanza in Italia della Commissione europea con priorità all'informazio-e nel
quadro del dialogo con i cittadini e la società civile italiana all’interno del nuovo sistema politico dell’Unione europea ed in vista delle elezioni europee del prossimo anno che rappresentano un impegno prioritario di comunicazione.
Negli ultimi anni il sito è risultato il più visitato fra quelli delle Rappresentanze della Commissione europea negli
Stati membri così, per rispondere alla fiducia che i cittadini hanno manifestato ed anche per utilizzare nel miglior
modo possibile le possibilità offerte dallo sviluppo europeo delle nuove tecnologie informatiche, il sito si integra
oggi pienamente nel sistema adottato dalla Commissione europea pur mantenendo alcune caratteristiche e delle
scelte redazionali che tengono conto della realtà italiana. Ora la rappresentanza in Italia della Commissione Europea ha l’obiettivo di rendere le politiche dell’Unione europea sempre più comprensibili e fare in modo che le istituzioni europee siano responsabili di fronte ai cittadini di cui sono al servizio e risultino affidabili ai loro occhi. Si
vuole così contribuire a stimolare un dibattito ampio e permanente sul futuro dell’Unione europea e responsabilizpag. 68 di 94
zare i cittadini dando loro accesso alle informazioni, di modo che essi siano in grado di sostenere una discussione
fra di loro e con i rappresentanti delle istituzioni sulle questioni europee.
Il sito Europa, lanciato nel febbraio 1995 in occasione della "Conferenza di Bruxelles sulla società dell'informazione" organizzata dalla Commissione europea", è diventato rapidamente il principale punto di riferimento per le informazioni sull’Unione europea, evolvendo parallelamente allo sviluppo dell'accesso dei cittadini a questo strumento di comunicazione, un accesso che coinvolge ormai più della metà della popolazione europea ma che soffre di ancora vaste aree di esclusione sociale.
Lo strumento di comunicazione informatica sarà la maniera più semplice per mobilitare interessi specifici e connettere settori europei della società civile nella prospettiva dell’entrata in vigore del Trattato di Lisbona ed in particolare delle nuove norme sulla democrazia partecipativa come l’iniziativa legislativa dei cittadini. L’obiettivo della
Commissione e delle sue rappresentanze è quello di ampliare le potenzialità della comunicazione multimediale
combinando insieme internet, radio, televisione, pubblicazioni, video, musica e servizi mobili attraverso una politica editoriale coerente.
Comunicato n. 332/08 - 2 ottobre 2008
Il CMI a Prato
Il CMI parteciperà, sabato 4 ottobre, a Territoria #3. Lo spazio del contemporaneo, l'articolato progetto di rete della
cultura contemporanea in Provincia di Prato che aderisce alla IV Giornata del Contemporaneo promossa dall'Associazione Musei d'Arte Contemporanea Italiani AMACI, proseguendo nella proposta di mostre ed eventi. Molti gli
appuntamenti che coinvolgono spazi storici, musei, gallerie, piazze e strade del territorio durante tutta la giornata.
Alle ore 15, nel cuore del Villaggio Gescal, sarà presentato il progetto promosso dal Comune di Prato intitolato
Back to School, un'opera murale realizzata sulla grande parete esterna delle scuole Don Milani. Per l'occasione gli
artisti condurranno un workshop con alcuni studenti della scuola, che, sperimentando direttamente la tecnica del
murales, saranno guidati nella realizzazione di una loro opera. Alle ore 19, presso il Museo del Tessuto sarà inaugurato Tessuti sonori. Interpretazioni dello spazio museale tra innovazione e sound art, nell'ambito della mostra in
corso Superhuman perfor¬mance. L'evoluzione del tessuto.
Il Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci parteciperà all'evento con la presentazione alle ore 11 del catalogo
della mostra Paolo Parisi, Observatorium (Museum).
Comunicato n. 333/08 - 3 ottobre 2008
Il CMI con l’UNICEF
Il CMI parteciperà attivamente alla campagna Un’orchidea dell’Unicef per i bambini, la grande iniziativa di comunicazione e raccolta fondi che Unicef proporrà in Italia i prossimi 4 e 5 ottobre.
10.000 volontari, presenti in oltre 1.200 piazze, offriranno a fronte di una donazione minima di 15 euro, una pianta
di orchidea phalaenopsis, unica pianta fiorita in questo periodo dell’anno e che simbolicamente rappresenta la speranza di un futuro pieno di colori per tanti bambini. Nell’ambito dell’iniziativa, è stato lanciato un SMS solidale
48548, attivo fino al 12 ottobre, attraverso il quale sarà possibile donare 2 euro da telefono cellulare (TIM, Vodafone, Wind e 3 Italia) e da rete fissa Telecom Italia. sono stati realizzati uno spot televisivo e uno radiofonico. Le donazioni potranno essere effettuate anche tramite il sito-web www.unicef.it, nelle piazze e negli uffici postali grazie
alla collaborazione di Poste Italiane attraverso l’iniziativa "Dona il resto".
Il mondo del calcio sosterrà questa iniziativa dell’Unicef, il 4 e 5 ottobre, su tutti i campi di serie A e B, i capitani
delle squadre, insieme con i bambini, scenderanno in campo con l’Orchidea, mentre al centro del campo verrà posto un grande striscione con la scritta "Unicef-Uniti per i bambini". L’iniziativa è realizzata con il sostegno della
Lega Calcio e della Federazione Italiana Giuoco Calcio-Settore Giovanile e Scolastico.
I fondi raccolti con la vendita delle orchidee e con l'SMS, sosterranno interventi salva-vita per i bambini in sei paesi dell’Africa centrale ed occidentale: Benin, R.D. Congo, Ghana, Guinea Bissau, Senegal e Togo. Verrà così finanziata la "ACSD-Accelerated Child Survival and Development", un progetto che prevede un pacchetto integrato
di interventi, con alimenti, vaccinazioni, vitamina A, zanzariere e altri strumenti essenziali per la sopravvivenza dei
bambini, realizzato in modo capillare, in tutte le aree e villaggi, anche nei più sperduti e difficili da raggiungere" ha
dichiarato il Presidente dell’Unicef Italia Vincenzo Spadafora.
L’iniziativa verrà realizzata in collaborazione con il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Comunicato n. 334/08 - 3 ottobre 2008
Firenze ricorda il Granduca Gian Gastone de’ Medici
All'ultimo Granduca de' Medici, Firenze dedica una mostra: "Gian Gastone. Testimonianze e scoperte sull'ultimo
granduca de' Medici" nel museo delle Cappelle Medicee fino al 2 novembre.
L'occasione, dettata dal ritrovamento della sua sepoltura durante i lavori del Progetto Medici e dagli studi derivanti,
porta a leggere diversamente la figura di Gian Gastone (1671-1737). che i contemporanei indicarono come "principag. 69 di 94
pe di gran mente, di somma affabilità e di una volontà tutta inclinata al pubblico bene". Mostrò fin da giovanissimo
grandi doti diplomatiche, conosceva almeno quattro lingue straniere, era sensibile a tutte le arti, che aveva frequentato con grande diletto, colto e raffinato, come si addice ad un Principe, la sua vita sarebbe stata segnata dal dovere
verso la casata e lo Stato.
Fratello del Gran Principe Ferdinando, figlio di Cosimo III, Gian Gastone è rappresentato in varie fasi della sua vita. Al centro della cappella, le magnifiche medaglie d'oro di Luis Siries, la corona granducale, la lastra dedicatoria… e quanto altro legato all'ultimo atto dei Medici e al "magnifico funerale", voluto dal nuovo Granduca Francesco Stefano di Lorena, allestito, secondo le indicazioni di Anna Maria Luisa de' Medici, in San Lorenzo il 9 ottobre
1737, con il progetto scenografico e teatrale di Ferdinando Ruggieri.
Comunicato n. 335/08 - 3 ottobre 2008
Il CMI a Sanremo
Il CMI parteciperà, domani alle ore 17, a Sanremo (IM), nell'ambito del 136° anniversario di fondazione delle
Truppe Alpine, ad un corteo che si snoderà da Piazza Colombo al Monumento ai Caduti, dove saranno resi "Onori
ai Caduti" con deposizione di una corona d'alloro.
Alle ore 21, la Fanfara Sezionale Alpina "Colle di Nava", diretta dal Maestro Maria Amato, sfilerà ed eseguirà un
concerto nel centro cittadino.
Comunicato n. 336/08 - 3 ottobre 2008
Il CMI a Bruxelles
Il 5 giugno a Bruxelles, presso il Palais des Beaux arts, il CMI ha partecipato ad un concerto lirico intitolato Giacomo Puccini: Vissi d’arte!, nel 150° anniversario della nascita del compositore lucchese.
La capitale del Regno del Belgio proporrà due ulteriori appuntamenti legati alla figura di Puccini: il 13
novembre Daniele Rubboli terrà una conferenza sul personaggio "Puccini", il 15 novembre cena con piatti basati su ricette
"pucciniane".
Comunicato n. 337/08 - 4 ottobre 2008
Il CMI a Torino
Il CMI ha partecipato, oggi a Torino, alla cerimonia di consegna del Premio internazionale Piemontese nel mondo a
Marinella Fila Vaudana, Presidente dell'Associazione Piemontesi nel Mondo del Sudafrica; Enrico Armand Hugon,
che risiede in Uruguay ed è presidente dell'associazione piemontese di Dolores; Riccardo Nissotti, ingegnere aerospaziale residente in California; l'Associazione Unione Ossolana, nata a Buenos Aires nel 1883, e l'Associazione
regionale dei piemontesi ed amici del Piemonte di Montauban (Francia), fondata nell'agosto del 1901. Ai vincitori è
stata consegnata una scultura in bronzo di Giuseppe Tarantino che rappresenta il Caval d'brons di piazza San Carlo
a Torino ed un pergamena con la motivazione. Alle due associazioni sarà anche assegnato un premio in denaro del
valore di 10mila euro.
Il premio biennale viene consegnato "per aver dato lustro al Piemonte ed ai suoi valori sociali, culturali e scientifici".
Comunicato n. 338/08 - 4 ottobre 2008
Il CMI a Bologna
Si svolgerà a Bologna, dal 6 all’8 ottobre, il convegno sul tema Il Rosario: teologia, storia spiritualità. Dalla Madonna del Rosario verso il mistero pasquale secondo le Scritture.
Organizzato dalla Provincia domenicana S. Domenico in Italia e dal Dipartimento di Teologia Sistematica della Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna (FTER), con la collaborazione del Centro S. Domenico di Bologna, il convegno verrà aperto da S.E.R. Mons. Domenico Sorrentino, Vescovo di Assisi, con una relazione su “Motivazione,
contesto, spunti innovativi della Lettera Apostolica Rosarium Virginis Mariae di Giovanni Paolo II”. Si tratta di un
incontro unico nel suo genere, con l’obiettivo di dare un taglio storico-teologico alla trattazione di un tema solitamente visto in modo pastorale-devozionale. L’argomentazione rigorosamente scientifica, nulla toglie alla profondità spirituale della preghiera del Rosario ma, anzi, la sostiene e la motiva sul piano culturale.
Tra i relatori Vincenzo Battaglia e Stefano Cecchin, della Pontificia Accademia Mariana, Mario Rosa della Scuola
Normale Superiore di Pisa e Alberto Ambrosio studioso dell'Islam che vive nel convento domenicano di Istanbul.
Significativa anche la presenza femminile con Erminia Ardissimo dell'Università di Torino, Angelita Roncelli del
monastero di Bergamo e Maria Benedetta Artioli del monastero di Bonifati (CS).
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Comunicato n. 339/08 - 4 ottobre 2008
Il CMI a Briga
Il CMI parteciperà, dall'8 al 10 ottobre a Briga (Vallese), eletta città alpina dell'anno 2008, al convegno sul tema
Cambiamenti demografici - sfide ed opportunità per l'area alpina organizzato dal Gruppo svizzero per le regioni di
montagna (SAB) nell'ambito della VI Assise europea della montagna: Come creare del valore aggiunto a partire
dalle regioni di montagna? La manifestaziione si aprirà con una serie di relazioni di introduzione al tema; a seguire una presentazione di casi concreti.
Verranno condivise idee, nuovi approcci e forme di cooperazione nello spazio alpino. Il convegno si terrà in tedesco, francese e italiano, con traduzione simultanea.
Comunicato n. 340/08 - 4 ottobre 2008
Il CMI a Parma
Il CMI ha partecipato, ieri ed oggi, a Parma al convegno internazionale, dal titolo Elisabetta Farnese, Principessa
di Parma e Regina di Spagna, concluso, nella Chiesa Magistrale Costantiniana di Santa Maria della Steccata, con
una S. Messa presieduta dal Vescovo, Mons. Enrico Solmi, alla presenza di S.A.R. il Principe Carlo Ugo di Borbone di Parma, Duca di Parma e Piacenza.
Comunicato n. 341/08 - 4 ottobre 2008
Il CMI a Gaeta
Il CMI ha partecipato oggi a Gaeta alla riapertura al culto della monumentale Chiesa di San Francesco, dopo anni
di intenso impegno per la complessa opera di restauro, con una S. Messa nella festa di San Francesco d'Assisi, presieduta dall'Arcivescovo, Mons. Fabio Bernardo D'Onorio, già Abate di Montecassino.
Il 4 ottobre 1226 morì Francesco d'Assisi che fu canonizzato il 16 luglio 1228. Quasi immediatamente, in un documento del Codex Diplomaticus Cajetanus (CCCXCVI, 1236), si parla della chiesa ormai dedicata al Santo. La
primitiva struttura fu ingrandita a dismisura grazie alla devozione di Carlo I e Carlo II d'Angiò che costruirono un
ampio tempio con volumi quasi eguali a quello attuale. Il fatto che le tombe gentilizie furono concentrate all'interno
di San Francesco dimostra il prestigio acquisito nel tempo dal luogo di culto. Purtroppo solo qualche stemma gentilizio ancora si conserva presso i depositi del Museo Diocesano.
Verso la fine del 1849 l'architetto militare, Capitano del Genio, Giacomo Guarinelli avviò i lavori di restauro della
chiesa: Re Ferdinando II esaudì il desiderio del Papa Pio IX (a Gaeta 1848-49) in merito al recupero della chiesa
fatiscente, esaltando anche il ritorno del Papa in Vaticano nel timpano sopra l'ingresso principale. Nei suoi scritti
l'architetto del Genio parla di rifacimento integrale dell'edificio, invece, è palese che i lavori furono quasi esclusivamente di abbellimento e decorazione, mantenendo le strutture gotiche originarie. Il tempio, mai ultimato, dette
subito segni di vecchiaia e fatiscenza tanto che negli ultimi 150 anni ricevette molti interventi di manutenzione
che ne modificarono anche l'aspetto esterno della facciata. Ciò che rimase invariato nel tempo sono le statue presenti in facciata: sul timpano San Francesco (Gennaro Calì), con ai lati i dottori della Chiesa: San Bernardo (Arnaud), Sant'Ambrogio (Cavalieri Angelici), San Tommaso e Sant'Agostino (Solari); imponente si mostra la Religione del Persico lungo la monumentale scalea di accesso.
Comunicato n. 342/08 - 4 ottobre 2008
Il CMI a Verona
Verona ha segnato il primo passo verso la costituzione di un archivio di videoarte con la mostra Dal Corpo alla città - cinque parole per il video d'autore, un progetto a cura di Mario Gorni promosso da ArtVerona in collaborazione con la Biblioteca Civica e l'Assessorato alla Cultura. La città è stata infatti deputata dalla Regione Veneto, ai
sensi della nuova normativa sul deposito legale, quale sede provinciale per la raccolta e consultazione di materiali
oltre che librari anche video. Da questa mostra e dalla collaborazione con ArtVerona, con Careof/Docva di Milano
e con il Dipartimento Arti Visive dell'Università di Bologna diretto da Renato Barilli, nasce quindi un primo fondo
di video d'arte che, grazie alla liberatoria degli artisti, presto sarà disponibile per lo studio e la consultazione.
Il CMI ha partecipato oggi all'inaugurazione della mostra che continua fino al 26 ottobre nella Sala Nervi della Biblioteca Civica.
Comunicato n. 343/08 - 5 ottobre 2008
Il CMI per beneficenza e a ricordo di Pavarotti
Il CMI parteciperà, al Teatro Asioli di Correggio (RE), il 17 ottobre, al concerto lirico di beneficenza in ricordo di
Luciano Pavarotti. Ospiti d'onore celebri artisti amici dello scomparso tenore: Desirèe Rancatore (soprano), Saimir
Pirgu (tenore), Leo Nucci (baritono), Paata Burchuladze (basso), Roberto Rossetto (piano), Andrea Griminelli
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(flauto), Irene Veneziano (piano). Parteciperanno inoltre i giovani Lee Seesuing (tenore) e Matteo Maria Fereti (baritono). Il commentatore sarà il critico musicale Umberto Bonafini, presenterà la serata Fausto Ferrari.
Nel corso della serata verrà assegnato il Primo Pavarotti d'Oro a Leo Nucci, che nel 1980 debuttò proprio accanto a
Luciano Pavarotti, con il quale poi lavorò innumerevoli volte.
Comunicato n. 344/08 - 5 ottobre 2008
Il CMI a Roma - Art Weekend
Il CMI parteciperà alla nuova iniziativa romana dedicata all'arte contemporanea: il week end dell'arte.
Roma - Art Weekend: 70 luoghi dell'arte, gallerie, musei, istituti di cultura aperti sino alle 24 del 10 e 11 ottobre e
l'occasione unica di visitare i cantieri dei musei MACRO e MAXXI. Un servizio gratuito di navette collegherà i diversi spazi che aderiscono all'iniziativa dalle 16.30 alle 24.30 del 10 e 11 ottobre.
Comunicato n. 345/08 - 6 ottobre 2008
Il CMI per Maria Antonietta
Parigi 16 ottobre 1793, ore 12.
La mano assassina della rivoluzione conduceva all’esecuzione Maria Antonietta d’Austria, Regina Madre di Francia.
Come il consorte, Re Luigi XVI, e il figlio, il giovane Re Luigi XVII, Fu vittima dalla Convenzione Nazionale, un'assemblea esecutiva e legislativa in vigore dal 20 settembre 1792 al 26 ottobre 1795.
Vittima di ottenebrate menti, pur orbata della sua libertà, seppe essere fedele al suo status di cristiana e di sovrana.
La dignità veramente regale con cui percorse il suo calvario di dolore obbliga alla reverenza. Ricusato l'Abbé Girard, un “prete costituzionale”, potè ricevere l'assoluzione dal Curato di Sainte-Marguerite. Intrepida, salì al patibolo; Dio l’accolse, martire per la fede e testimone veritiera della Tradizione.
Il 16 ottobre il CMI ricorderà la Sovrana e l'eroica e fedele Principessa Maria Teresa di Savoia-Carignano, Principessa di Lamballe.
Un ricordo pregato.
Comunicato n. 346/08 - 6 ottobre 2008
Il CMI per l’integrità della Villa Comunale di Napoli
Il CMI è venuto a conoscenza che il Comune di Napoli intende alienare parte della Villa Comunale di oltre 11 ettari, che costeggia la Via Caracciolo per 240 metri, affittata fino al 2019, al quale si attribuisce il valore di oltre il
doppio della cifra concordata, sita in una zona vincolata paesaggisticamente sul Lungomare di Napoli, famoso in
tutto il mondo.
Il CMI è sempre contrario a frazionare un patrimonio paesaggistico e storico che appartiene a Napoli e al popolo
napoletano.
La situazione debitoria della città non può giustificare la svendita del suo patrimonio. Cosa venderà domani? Il castello dell'Ovo? Il Maschio Angioino?
Il CMI è pronto ad aderire ad un comitato per la salvaguardia dell'integrità della Villa Comunale e la tutela di tutto
il patrimonio cittadino.
Comunicato n. 347/08 - 7 ottobre 2008
Il CMI per la giustizia
L'Ansa informa che il Tribunale di Sorveglianza di Roma ha concesso la libertà condizionale alla terrorista pluriomicida Francesca Mambro autrice tra l'altro della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980 che causò 85
morti e 200 feriti.
Il CMI considera scandaloso che, pur non essendovene i requisitisi, questo beneficio ad una terrorista, che condannata a 7 ergastoli, assieme al marito, il terrorista Valerio Fioravanti ,oltre alla strage alla stazione di Bologna ha assassinato altre 12 persone.
Il CMI ricorda che la terrorista non ha mai espresso alcun sentimento di distacco dal suo passato e di consapevolezza dell'estrema gravità dei delitti compiuti. Inoltre, le vittime di questi delitti non hanno mai ottenuto un minimo di
risarcimento nonostante le condanne in via definitiva.
Comunicato n. 348/08 - 8 ottobre 2008
Il CMI alla celebrazione della Vittoria a Ginevra
Promosso dal Consolato Generale, dall’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci Italiani (sezione di Ginevra)
e dal Gruppo Alpini di Ginevra sabato 1 e domenica 2 novembre, verrà celebrato nella città svizzera il 90° anniversario della Vittoria della IV Guerra d'Indipendenza.
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Sabato alle 19.30, nella sede della Société des Vieux-Grenadiers (92, rue de Carouge) si terrà il concerto della Fanfara Brigata Alpini Cadore congedati.
Domenica alle 10.30, il Nunzio Apostolico, l'Arcivescovo Mons. Silvano Tomasi presiederà la S. Messa Solenne
nella Cappella funeraria di Saint-Georges. Seguirà la deposizione di una corona al Monumento ai Caduti italiani nel
viale principale del Cimitero Saint-Georges.
Comunicato n. 349/08 - 8 ottobre 2008
Il CMI invita i soci delle Organizzazioni associate a cessare versamenti all’AICODS
Il Centro Studi del CMI ha pubblicato il 19 gennaio 2006, quando era Portavoce Alberto Claut, la terza parte di una
ricerca intitolata "Ordini Dinastici o Cavallereschi ed associazioni d’insigniti" che recita:
"... la confusione che di fatto si può creare tra gli Ordini, siano essi Cavallereschi o Dinastici, e le associazioni private fra gli insigniti, come l'AICODS (l’associazione, di diritto privato svizzero, che raccoglie molti degli insigniti
negli Ordini Dinastici di Casa Savoia) o l’AIOC (“Associazione Insigniti Onorificenza Cavalleresche”, di diritto
italiano).
Si tratta, ovviamente, di realtà giuridicamente, moralmente ed amministrativamente separate.
Una cosa, infatti, è l’Ordine, del quale si entra a far parte in base al relativo statuto e, spesso, grazie ad una particolare posizione sociale oppure in virtù di meriti acquisiti.
Altra cosa è un’associazione privata, costituita da persone che, accomunate dall’appartenenza a collettività raccolte
negli Ordini, decidano d’associarsi per il perseguimento di particolari scopi.
Ne deriva che ogni insignito può decidere liberamente di aderire o meno a qualunque associazione, versando le relative ed eventuali quote annuali, senza che questo abbia nulla a che vedere sulla sua appartenenza all’Ordine del
quale ha accettato l’onorificenza.
L’argomento non è secondario, perché, almeno in talune realtà, sempre più spesso gli insigniti si chiedono quale
sorte seguano i versamenti effettuati ed a quale titolo essi vengano richiesti.
La domanda è legittima per almeno due ragioni:
- gli statuti di alcuni Ordini, come ad esempio (...) l’Ordine al Merito Civile di Savoia, non contemplano alcun versamento a carico degli insigniti; come logica vuole, trattandosi d’Ordini al merito;
- molti Ordini non sono dotati di tesoreria, anche se, ad esempio, l’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro contempla
la carica di Gran Tesoriere. Ciò nonostante, capita che proprio da alcuni Ordini (anche al merito) provengano richieste agli insigniti di versare diritti d’ammissione e di passaggio, quote annue, oblazioni, rinnovi, sottoscrizioni
per eventi calamitosi, capitoli, acquisizione di manti e/o decorazioni, pranzi ecc. Fino a qui, nulla quaestio. Ogni
ordine ha bisogno, ovviamente, di un minimo di risorse finanziarie per reggersi. Basti pensare alle necessarie spese
di cancelleria o ai fondi necessari per l’organizzazione dei propri eventi;
- tuttavia, nei casi in cui gli insigniti scoprono che i versamenti non vanno eseguiti a favore del proprio Ordine,
bensì a favore di un’associazione privata, i dubbi divengono inevitabili;
- molti insigniti al merito, con loro grande sorpresa, si sono visti addirittura richiedere il versamento di una quota
d’ammissione ad un’associazione privata quale condizione necessaria per il conferimento dell’onorificenza, mentre
è evidente che quest’ultimo deriva semplicemente dall’acquisizione di un merito, ad esempio con attività che abbiano recato onore alla Dinastia alla quale l’Ordine fa capo. Come tutti ben sanno, un’onorificenza si merita, non si
compra.
Se si aggiunge a tutto questo che solo alcuni Ordini rendono davvero conto dell’utilizzo dei capitali raccolti, si capisce senza dubbio l’urgenza della questione. Non è infatti più possibile, in tempi moderni, assumere comportamenti anche solo formalmente scorretti, che oltretutto prestano il fianco a critiche strumentali anche pesanti sulla
serietà di istituzioni come gli Ordini che invece, più di molte altre, hanno bisogno di tutelare il loro buon nome.
Onestà e prudenza, ma soprattutto rispetto per ciò che queste prestigiose istituzioni rappresentano, consigliano insomma di rendere il più trasparente possibile la gestione dei fondi raccolti. Incluso il loro impiego, naturalmente,
che deve corrispondere alle finalità di ciascun Ordine.
E’ senza dubbio necessario, inoltre, che la gestione delle associazioni private che raccolgono gli insigniti si allinei
perlomeno all’operato delle normali associazioni private, inviando ad ogni associato una tessera e ricevute fiscalmente valide per ogni versamento introitato, consentendo con regolarità l’esercizio dei diritti democratici di voto
agli associati e rendendo i conti della gestione annuale, soprattutto con riferimento ad eventuali voci delicate (per
ovvie ragioni) come gli affitti pagati, gli eventuali stipendi, le spese di cancelleria e di rappresentanza, le spese a
carattere eccezionale e gli interventi di beneficenza, con data, luogo, motivo, natura, valore ecc.
Com’è agevole comprendere, non si tratta di questioni formali, bensì di argomenti sostanziali, perché correttezza
vuole che la gestione dei soldi altrui, soprattutto se versati senza ricavarne un corrispettivo, sia davvero trasparente,
indipendentemente dall’effettiva ed indubbia onestà della loro gestione.
A tal fine, se ordine v’è da mettere, sembra oltremodo opportuno “azzerare” la situazione pregressa, preparando un
rendiconto per tutto il periodo antecedente al 2006 ed inviandone copia (possibilmente prima di una riunione impag. 73 di 94
portante degli associati) a tutti coloro che hanno effettuato anche un solo versamento. Successivamente, sarà agevole regolarsi sui ritmi naturali di ogni associazione privata, proponendo all’assemblea generale dell’associazione
l’approvazione dei rendiconti consuntivi e del budget per l’anno a venire.La dignità morale e storica degli Ordini
Cavallereschi o Dinastici impone una gestione in linea con i tempi.
Non è più pensabile d’ingenerare, pur senza volerlo, impressioni di scarsa trasparenza nella gestione del denaro, sia
per tutelare il buon nome degli Ordini sia per il rispetto che si deve agli insigniti, non di rado investiti grazie ad un
impegno fattivo, gratuito e di valore.
Una gestione corretta e moderna incrementerà senza dubbio il potenziale emulativo insito nella stessa natura di
un’onorificenza ambita e renderà più proficua e decisa l’azione dell’Ordine”.
Da quella data non ci sono stati cambiamenti nella gestione dell'AICODS, che non ha neanche svolto un'assemblea
regolare dal 2005, come risulta implicitamente dalla richiesta di approvazione dei conti relativi agli anni 2005 e
2006 nella convocazione irregolare dell'assemblea irregolare che si è svolta a Saint-Maurice d'Agaune (Svizzera)
nello scorso mese di maggio.
Negli ultimi anni, le elargizioni di beneficenza fatte dall'AICODS con i proventi delle quote associative annuali è
marginale. L’ente non ha neppure onorato l'accordo firmato dal Gran Maestro degli Ordini Dinastici di Casa Savoia con la Fondazione del Premio Internazionale di Musica Regina Maria José, causando l'impossibilità di assegnarlo: un caso che non si è mai verificato sin dal 1960!
Inoltre, l'AICODS ha una grande sede di lusso in Svizzera, si permette spese di prestigio inutili e stipendi fuori dalla norma (soprattutto per una segretaria, neanche laureata), continuando a spendere in Svizzera soldi per la maggior parte raccolti in Italia e portati via dall'Unione Europea. Spese che vanno a beneficio di pochissimi, a prezzo
dei sacrifici di tantissimi.
Anche per questi motivi, il CMI invita le 57 organizzazioni ad esso aderenti a chiedere ai loro soci che appartengono agli Ordini Dinastici di Casa Savoia di cessare ogni versamento di quota associativa alla società commerciale svizzera AICODS.
Comunicato n. 350/08 - 9 ottobre 2008
Il CMI si rallegra della vittoria diplomatica serba all’ONU
Ieri, la Serbia ha avuto una vittoria diplomatica con l’approvazione da parte dell’assemblea generale delle Nazioni
Unite della mozione per ottenere il giudizio della CIG sulla dichiarazione d’indipendenza del Kosovo. La mozione
serba è stata appoggiata da 77 paesi, mentre 6 erano i contrari e 74 gli astenuti, tra cui numerosi paesi europei. Il
parere del Tribunale, che potrebbe giungere in un intervallo di tempo compreso tra i 9 e i 20 mesi, non è vincolante,
ma il fatto che la maggioranza dei paesi abbia votato nell’Assemblea dell’Onu a favore della mozione di Belgrado
dimostra un appoggio internazionale senza precedenti per la Serbia.
Il Montenegro, dopo aver dato ieri il suo voto a favore della Serbia, oggi ha annunciato la decisione di riconoscere
l’indipendenza del Kosovo insieme alla Macedonia. La decisione dei due paesi confinanti, ma sopratutto del Montenegro, storicamente vicino alla Serbia per fede e cultura, ha provocato la dura reazione del governo serbo che ha
espulso gli ambasciatori dei due paesi proclamandoli “persone non grate”.
Con il Montenegro e la Macedonia salgono a 50 i paesi, dei 192 membri dell’Onu (solo il 26%), che hanno riconosciuto ufficialmente il Kosovo, tra questi 22 membri dell’Unione europea (i cinque mancanti sono: Cipro, Grecia,
Romania, Slovacchia e Regno di Spagna).
Il CMI conferma la sua posizione contraria al riconoscimento.
Comunicato n. 351/08 - 9 ottobre 2008
Il CMI commemorerà il magistrato Girolamo Tartaglione
Il CMI ricorderà il 10 ottobre a Napoli il Dr. Girolamo Tartaglione, brillante magistrato, sostituto procuratore a S.
Maria Capua Vetere ed a Napoli, Procuratore presso il Tribunale di S. Angelo dei Lombardi, consigliere della Corte
di Appello di Bari; applicato al Massimario della Corte di Cassazione poi Consigliere della Corte, addetto alle sezioni penali, con assegnazione anche alle Sezioni Unite Penali. Espletava le ulteriori funzioni quale Avvocato Generale presso la Corte di Appello di Napoli, e, quindi, nel 1976 veniva collocato fuori ruolo per esercitare le funzioni di Direttore generale degli Affari Penali, presso il Ministero di Grazia e Giustizia. La sua competenza ed attività nel settore penale, penitenziario, della criminologia erano conosciute ed apprezzate anche all'estero.
Il 10 ottobre 1978, il magistrato subiva un'attentato mortale rivendicato da organizzazioni sovversive.
Comunicato n. 352/08 - 9 ottobre 2008
Il CMI al Palazzo Reale di Milano
Il CMI ha partecipato oggi, al Palazzo Reale di Milano, all'inaugurazione di Georges Seurat, Paul Signac e i neoimpressionisti, la prima grande retrospettiva realizzata in Italia e dedicata al neoimpressionismo, posta sotto l’Alto
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Patronato del Capo dello Stato e promossa dal Comune di Milano, con il patrocinio del MiBAC, del Ministero degli Affari Esteri, della Regione Lombardia, della Provincia di Milano e dell’Ambasciata di Francia in Italia.
Comunicato n. 353/08 - 9 ottobre 2008
Il CMI a Genova
Il CMI ha partecipato oggi a Genova, a Palazzo Tursi, sede del Consiglio Comunale, alla presentazione del libro
Manager Gentiluomo - Vita di Enrico Albareto, edito dalla Fondazione Ansaldo, il primo volume di una collana
dedicata ad alcuni personaggi del "mondo Finmeccanica" che hanno ricoperto un ruolo importante nello sviluppo
industriale e tecnologico dell’Italia.
Enrico Albareto è lo scienziato e manager che ha dato un contributo notevole allo sviluppo tecnologico e industriale di Elsag. Fu il principale promotore di quella strategia di crescita che ha condotto la società ad affermarsi
come uno dei protagonisti mondiali nell’ambito dell’automazione e dell’high-tech. La biografia racconta anche il
lato umano attraverso chi lo ha conosciuto e chi ha condiviso con lui esperienze e progetti. Enrico Albareto, che ha
saputo incarnare modernità e memoria, radicamento territoriale e ottica internazionale, viene descritto attraverso
immagini quotidiane.
Comunicato n. 354/08 - 9 ottobre 2008
Il CMI alla Galleria Nazionale di Palazzo Spinola
Nel cinquantenario della donazione dei Marchesi Spinola, il museo omonimo espone i più monumentali dei 381
pezzi del servizio da tavola che la manifattura bolognese Minghetti ha realizzato nel 1888 per il Duca di Montpensier, il Principe Antonio d’Orléans.
Se da un lato, come illustra nell’introduzione al catalogo Farida Simonetti, tale presentazione è coerente con la natura di dimora storica della Galleria Nazionale di Palazzo Spinola, testimonianza della civiltà dell’abitare delle
grandi famiglie aristocratiche della Repubblica di Genova, per cui più volte il museo ha proposto approfondimenti
dei diversi aspetti della committenza di prestigiosi arredi, d’altro canto è parso di rilievo cogliere l’opportunità di
presentare, attraverso il servizio, le vicende che legano il Duca di Montpensier alla figura della Duchessa di Galliera e quindi Genova e Bologna.
Ai motivi decorativi si uniscono, e si ripetono su ogni pezzo, le iniziali del committente, Antonio di BorboneOrléans (1824-1890), l’arma dei duchi di Montpensier, e l’arma di Francia e di Spagna le cui caratteristiche araldiche sono dettagliatamente analizzate in catalogo da Silvio Goffredo Martelli. Il committente del servizio fu infatti il
figlio cadetto di Luigi Filippo Duca d‘Orléans poi Re dei Francesi (1830-48), che sposò nel 1846 Maria Luisa di
Borbone, Infanta di Spagna, figlia del Re di Spagna Ferdinando VII. A questi titoli si aggiungerà nel 1888, ma subito dopo la realizzazione del servizio Minghetti, il titolo di Duca di Galliera voluto per lui da Maria Brignole Sale
de Ferrari, ultima Duchessa e dalla quale già nel 1877 aveva ricevuto il palazzo dei Galliera (già Caprara) di Bologna. Proprio l’intreccio dinastico tra il Duca di Montpensier e la Duchessa di Galliera è l’argomento del saggio di
Piero Boccardo che ha soprattutto evidenziato come questo sia all’origine dei punti di contatto tra il patrimonio del
Museo di Palazzo Rosso, anch’esso costituito dalla donazione della duchessa, e la residenza che fu del duca di
Montpensier a Bologna, palazzo Caprara, ora sede della prefettura bolognese, ove il duca risiedette motivando la
committenza di un così prestigioso servizio alla locale manifattura dei Minghetti.
In occasione della presentazione del servizio a Palazzo Spinola sono contemporaneamente esposti nei Musei di
Strada Nuova-Palazzo Rosso, gli arredi giunti in questa sede dal bolognese palazzo Caprara nonché i ricordi della
famiglia di Borbone-Orléans destinati alle civiche collezioni da Maria Brignole-Sale de Ferrari.
Comunicato n. 355/08 - 10 ottobre 2008
Il CMI a Cagliari
Il CMI ha partecipato ieri, a Cagliari, nei locali della Biblioteca Regina Elena, al primo degli incontri d'autore che
si terranno fino al 17 dicembre, che vedranno la partecipazione di un diverso scrittore ogni volta, il quale intratterrà
l'uditorio su uno specifico argomento.
Gli incontri saranno della durata di un'ora e mezzo circa e sono rivolti a tutti.
Comunicato n. 356/08 - 10 ottobre 2008
Il CMI a Belgrado
A Belgrado, l’VIII Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, dedicata a "L’italiano in piazza", coincide con
la LIII Fiera Internazionale del Libro. Entrambe le manifestazioni si apriranno il 20 ottobre.
La Settimana della Lingua Italiana nel Mondo inizierà, alle ore 11, con l'inaugurazione della mostra "Le parole della piazza. La piazza delle parole", allestita dall'Università per Stranieri di Siena presso la Cattedra di italianistica
della Facoltà di Filologia. Alle ore 18 aprirà la Fiera Internazionale del Libro di Belgrado.
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Martedì 21, dalle ore 12 sarà presentato il documentario musicale dedicato a "Pavarotti". Alle 13, nella galleria del
Padiglione, sarà poi inaugurata la mostra "Cesare Pavese: la città, i libri e il cinema a cento anni dalla nascita", con
l’intervento di Lorenzo Ventavoli, mentre alle 14 sarà la volta del mini-corso di lingua per adulti in italiano, francese, tedesco e spagnolo. Alle ore 19, a Palazzo Italia, vernissage della mostra "Pantelleria fra tradizione e modernità.
Ricerche architettoniche", organizzata in collaborazione con la Facoltà di Architettura dell’Università di Belgrado.
Mercoledì 22, alla Fiera del Libro, alle ore 12, sarà proiettato il documentario "Il meglio di Carosello".
"Pure emozioni. Il sud della Sardegna" è il titolo di un documentario, che sarà presentato alla Fiera del Libro, giovedì 23 alle 10. Alle 20, al Centro culturale studentesco di Belgrado, spettacolo teatrale "Arlecchino/Don Giovanni", nella produzione della compagnia Pantakin di Venezia.
Ancora documentari nel Padiglione XIV della Fiera: venerdì 24 alle ore 10 sarà su "Giotto e la Cappella degli
Scrovegni a Padova". Alle 12 seguirà la tavola rotonda su "Il giallo e il nero. Tendenze della letteratura italiana
contemporanea", con gli scrittori Margherita Oggero, Giampaolo Simi, Paolo Roversi e Danilo Pennone, presentati
da Luca Crovi. Gli stessi scrittori saranno nel primo pomeriggio disponibili per un incontro dedicato a letteratura e
società. La sera di venerdì, "Arlecchino/Don Giovanni" della compagnia Pantakin replicherà al Teatro dei Giovani
di Novi Sad.
Sabato 25 alle ore 12, alla Fiera del Libro, il documentario: "Film e moda", mentre alle 17 concerto del gruppo musicale "sHpiritus mOvens", che proporrà un repertorio di musiche francesi, italiane, spagnole e tedesche. Infine
domenica 26 ottobre, alle ore 10, un mix dei documentari di tutti i centri culturali Eunic saluterà i visitatori della
Fiera del Libro, dove sarà proposto, alle ore 11, un documentario su "La cucina italiana e i mercati storici siciliani".
Comunicato n. 357/08 - 11 ottobre 2008
Il CMI alla commemorazione del sacrifio dei militari alleati
Oggi, nei pressi del campo della Carbonera, a Saliceto di Pocapaglia, al confine tra i Comuni di Bra e Sanfré (CN),
il CMI ha partecipato alla commemorazione del sacrificio dei militari delle forze alleate che, il 12 ottobre 1944,
perirono ad Ostana e Rorà a bordo dei loro aerei, nel tentativo di rifornire i partigiani della XII Divisione Bra, impegnati nel Roero.
Dopo la S. Messa, hanno preso la parola i Sindaci di Bra, di Sanfré e di Pocapaglia.
A conclusione, il gruppo braidese della Federazione italiana dei combattenti alleati (FIDCA) ha deposto un modellino dei bombardieri Liberator, della South Africa air force, a fianco della lapide che ricorda il tragico episodio del
secondo conflitto mondiale.
Comunicato n. 358/08 - 11 ottobre 2008
Il CMI condanna l’assassinio di un reporter
Il CMI condanna l’assassinio di un reporter iracheno, ieri a Kirkuk, a 220 km da Bagdad. Dyar Abas Ahmed, 20
anni, lavorava per il sito indipendante d'informationi Eye Iraq (http://www.eyeiraq.com).
Almeno 135 altri giornalisti sono stati assassinati in Iraq dal marzo 2003.
Comunicato n. 359/08 - 11 ottobre 2008
Il CMI per la Principessa Maria Gabriella
Il CMI ha ricordato oggi la Principessa Maria Gabriella di Savoia-Carignano, figlia del Principe Giuseppe di Savoia-Carignano e di Pauline de Quelen de Stuer de la Vauguyon (figlia del Duca Paul), nata a Parigi il 18 settembre
1811. Sposò a Chambéry l'11 ottobre 1827 Camillo Vittorio Principe Massimo d'Arsoli e morì ad Arsoli il 10 settembre 1837.
E' sepolta a Roma nella chiesa di S. Lorenzo in Damaso.
Comunicato n. 360/08 - 12 ottobre 2008
Il CMI a Parigi all’inaugurazione di “104”
Il CMI ha partecipato, ieri a Parigi, all'inaugurazione di Cent Quatre, megacentro culturale da 40mila mq (XIX arrondissement), dedicato alla creazione e alla produzione artistica. Diretto da Robert Cantarella e Frédéric Fisbach,
104 permette nuove aperture verso la creazione contemporanea, facendo delle singolarità dei linguaggi artistici il
luogo di un'esperienza ancorata nel quotidiano.
Ogni anno saranno sviluppati una trentina di progetti artistici, che porteranno la presenza simultanea di circa 200
artisti provenienti da tutto il mondo, ai quali verranno forniti i mezzi tecnici, finanziari ed umani per creare un'opera. In occasione dell'inaugurazione, opere di Berger & Berger, dell'Atelier Le Balto e di videoarte con Alain Bernardini e Melik Ohanian.
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Comunicato n. 361/08 - 12 ottobre 2008
Il CMI rinnova gli auguri al Principe Ereditario dei Bulgari
Secondo S.A.R. Miriam, Principesse Ereditaria dei Bulgaria, colpita in un incidente automobilistico lo scorso 15
agosto con il consorte, le condizioni di S.A.R. il Principe di Tărnovo Kardam sono ancora critiche ma stabili. Ha
sofferto un trauma cranico e non riesce a muovere le mani ma le sue funzioni vitali, incluso il respiro, sono però
in miglioramento.
Comunicato n. 362/08 - 13 ottobre 2008
Il CMI per “L’Albania a Genova”
Verrà inaugurato a Genova, il prossimo sabato 18 ottobre, il Consolato onorario d'Albania in Liguria, alla presenza
dell'Ambasciatore d'Albania in Italia, e sarà inaugurata la manifestazione L’Albania a Genova.
La manifestazione, dopo il saluto delle autorità, si aprirà con l’incontro con l’autore Alban Bala, di Tirana, che illustrerà il volume "Ikje nga shtrati", nell’ambito della presentazione dello scaffale di libri in lingua albanese della Biblioteca Civica Berio. A seguire, "Immagini dal Paese delle Aquile", con la proiezione del filmato "Discovery Albania" di Alket Islami. Per Note dai balcani protagonista sarà la musica classica contemporanea e popolare albanese per violino e viola.
Nel corso della giornata verranno presentati al pubblico il Gruppo Albania della Protezione Civile, l’iniziativa di
solidarietà "Regala un gioco nuovo per Natale" a cura de L’Altra Sponda dell’Adriatico.
Presenzierà una delegazione del CMI.
Comunicato n. 363/08 - 14 ottobre 2008
Il CMI a Barcellona
Il CMI ha partecipato, a Barcellona (Regno di Spagna), al IV Congresso dell'Unione Mondiale per la Conservazione della Natura, organizzato dall’International Union for Conservation of Nature (IUCN), il più grande network
mondiale di associazioni per la tutela della natura dal 5 al 14 ottobre.
E' stata la tappa conclusiva per il tour 2008 di Goletta Verde del Mediterraneo, la campagna di monitoraggio, informazione e sensibilizzazione sullo stato di salute del mare che dopo due mesi di viaggio lungo le coste di Istria,
Croazia, Albania, Grecia, Malta e Corsica, ha partecipato qui, unica imbarcazione italiana insieme alla "Palinuro"
della Marina Militare, alla regata internazionale Sailing to Barcellona.
Comunicato n. 364/08 - 14 ottobre 2008
Il CMI sul ricorso in Cassazione
Il CMI prende atto con soddisfazione che la Procura Generale di Roma, ieri, ha proposto ricorso in Cassazione avverso l'ordinanza del Tribunale di Sorveglianza di Roma del 16 settembre 2008, che concedeva la liberazione condizionale alla terrorista Francesca Mambro.
Comunicato n. 365/08 - 15 ottobre 2008
Il CMI ad Hannover
Il CMI parteciperà il prossimo 28 novembre ad Hannover alla quarta edizione del Giorno italiano.
L'importante città del Land della Bassa Sassonia proporrà un ciclo di manifestazioni a conclusione dei quali verrà
offerto agli ospiti presenti un rinfresco con un menu tipicamente italiano.
Comunicato n. 366/08 - 16 ottobre 2008
Il CMI per la Scuola Italiana di Atene
Il 17 ottobre genitori e alunni manifesteranno di fronte all'Ambasciata d'Italia ad Atene contro la paventata chiusura
della Scuola Italiana della capitale greca.
Il CMI aspetta la conferma che non chiuderà l'isituto presente da più di 150 anni.
Comunicato n. 367/08 - 16 ottobre 2008
Il CMI si congratula con il Presidente Tondo
A Plauen, città tedesca nell'Euregio Egrensis, nell'annuale incontro dei rappresentanti delle 100 regioni di confine
aderenti, il Presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, è stato eletto vicepresidente del Comitato esecutivo dell'Assemblea Generale delle Regioni di Confine (AEBR-AGEG). Questo organismo svolge un importante
ruolo di indirizzo e di sostegno al processo di integrazione europea e contribuisce alla definizione delle politiche di
coesione dell'Europa allargata. Alla sua Presidenza è stato confermato per il secondo mandato biennale consecutivo l'europarlamentare neerlandese Lambert van Nistelrooij.
Il CMI si congratula con il Presidente Renzo Tondo.
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Comunicato n. 368/08 - 17 ottobre 2008
Il CMI alla FIAC di Parigi
Il CMI parteciperà alla Foire internationale de l'art contemporain (FIAC) di Parigi, che apre il 23 ottobre, e al pranzo di beneficenza che si terrà al Musée d'art moderne de la Ville de Paris (MAMVP), il prossimo martedì 21.
Comunicato n. 369/08 - 17 ottobre 2008
Il CMI alla Real Academia de España
Il CMI ha partecipato oggi, alla Real Academia de España di Roma, all'inaugurazione della mostra El Mundo de los
Madrazo, che ospita i lavori di cinque pittori appartenenti alla stessa famiglia, i Madrazo, che con i loro differenti
stili hanno attraversato tutto il XIX e parte del XX secolo: José, i suoi figli Federico e Luís e i nipoti Raimundo e
Ricardo. Se i primi due testimoniano del gusto neoclassico dominante, Raimundo si
distingue invece per un realismo minuzioso ed elegante, mentre Ricardo risente di influenze orientaliste.
I Madrazo nacquero a Roma e lì si formarono molti di loro. Tra le opere dipinti nella Città Eterna: I Pifferai nel
portico di via Baccina a Roma di José de Madrazo (1812), L’interno della Chiesa di Santa Maria della Pace di
Raimundo de Madrazo (1868), i ritratti della Marchesa di Branciforte (1812) e della Principessa Pignatelli (1825),
entrambi del capostipite José.
José (1781-1859), già allievo di David a Parigi, si trasferì a Roma nel 1803 per completare la sua formazione artistica, lasciando il proprio segno nella decorazione del Palazzo del Quirinale. Il figlio Federico (1815-94) stabilì il
suo atelier a Fontana di Trevi e l’Ambasciata spagnola presso la Santa Sede conserva un suo splendido ritratto della
Regina Isabella II. A Roma nacque Raimundo (1841-1920), ma anche il più giovane Ricardo (1852-1917) ebbe costanti rapporti con la capitale. Mentre un’altra figlia di Federico, Cecilia, sposò il noto pittore spagnolo Mariano
Fortuny Marsal da cui ebbe un bambino, diventato anche lui presto artista e scenografo: Mariano Fortuny de Madrazo. Infine Luís (1825-97), borsista a Roma per cinque anni dal 1848. È proprio grazie ai suoi eredi che hanno
ceduto le opere della famiglia Madrazo alla Comunidad de Madrid, coorganizzatore con la Sociedad Estatal para la
Acción Cultural Exterior di Spagna, SEACEX, della mostra, se oggi questi dipinti possono essere ammirati per la
prima volta in Italia alla Real Academia de España.
Comunicato n. 370/08 - 18 ottobre 2008
Il CMI per i militari italiani feriti oggi in Afghanistan
Operativa ad Herat, nell’ovest dell'Afghanistan, questa mattina una colonna italiana di blindati è stata colpita da un
attentatore suicida con un'autobomba.
Tre ufficiali, due sottufficiali e un militare di truppa sono rimasti lievemente feriti e soccorsi nell'ospedale da campo, mentre due veicoli sono stati danneggiati. La colonna al momento dell'attacco stava effettuando un movimento
pianificato.
I feriti sono il Tenente Colonnello Giovanni Battaglia, di Vittoria in provincia di Ragusa, effettivo al reparto comando e supporti tattici Aosta, con sede a Messina; il Capitano Giuseppe Cannazza, di Galatina in provincia di
Lecce, effettivo allo Stato Maggiore Esercito, con sede a Roma; il primo Maresciallo Fabio Sebastiani, di Palermo,
effettivo al Comfoter, con sede a Verona; il Maresciallo Ordinario Alessandro D'Angelo, di Messina, effettivo al
Reparto Comando Supporti Tattici Aosta, con sede a Messina; il Caporal Maggiore Scelto Giuseppe Laganà, di
Melito Porto Salvo in provincia di Reggio Calabria, effettivo al primo Reggimento Bersaglieri di Cosenza. I primi
tre si trovavano in teatro operativo da 10 giorni per preparare la loro prossima missione mentre gli altri due risultano già veterani dell'area.
Nei prossimi giorni i soldati italiani rientreranno in Italia.
Il CMI porge i suoi migliori auguri, la sua vicinanza e la sua solidarietà ai feriti e rivolge un pensiero particolare
alle loro famiglie.
Comunicato n. 371/08 - 19 ottobre 2008
Il CMI per la FAO
Oggi a Roma, soci di organizzazioni associate al CMI hanno partecipato a Run for food, terza edizione della maratona contro la fame nel mondo della FAO, organizzata nell'ambito della Giornata Mondiale dell'Alimentazione celebrata in particolare in Campidoglio giovedì scorso. Alla gara si è affiancato il circuito non competitivo di 5
chilometri. L'intero ricavato andrà alla FAO per finanziare progetti di sviluppo agricolo nei paesi del Corno d'Africa: Gibuti, Eritrea, Somalia, Etiopia.
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Comunicato n. 372/08 - 20 ottobre 2008
Il CMI a Caserta
Sarà intitolato a don Nicola Nannola, morto 95enne un anno fa, l’Archivio Storico con annessa biblioteca della Casa salesiana di Caserta, da lui creato e gestito in mezzo secolo di intensa attività di ricerca, catalogazione e studio di
ricca e rara documentazione sulla presenza dei religiosi salesiani. Lo ha deciso l’assemblea di amici dell’Opera salesiana riunitasi nel primo anniversario della scomparsa dell’illustre educatore e sacerdote, in occasione della presentazione del volume XXI dell’archivio storico di Terra di Lavoro, dedicato alla sua memoria. La pubblicazione si
apre con l’ultimo saggio di don Nannola, ospitato postumo nell’ambito della consolidata collaborazione del salesiano con la Società di Storia Patria, scritto per ricordare l’origine e la realizzazione dell’altare maggiore della Basilica del Cuore Immacolato di Maria. La riproposizione della conferenza tenuta il 15 maggio 1998 nel 60° anniversario della ordinazione di Nonnola, completa il ricordo del religioso. L’atteso volume contiene altresì pregevoli
saggi a firma di Olindo Isernia (Dal sindaco elettivo al podestà), Lorenzo Iaselli (Alberto Beneduce, un grand
commis), Guido Zarone (Il capitolo cattedrale di Teano), Pasquale Schiappa (La famiglia Grillo ed il feudo di
Mondragone), Enrico Posillico (Durazzano e la provincia di Terra di Lavoro), Raffaele Leonetti (La Medaglia
d’Oro al Valor Militare di Pilade Bronzetti), Elia Rubino (La rinascita dell’abbazia di San Vincenzo al Volturno).
Della figura e dell’opera di don Nannola hanno parlato il Direttore dell’Istituto Salesiano di Caserta don Eugenio
Fizzotti, il Direttore dell’Istituto storico salesiano di Roma don Francesco Motto, il decano salesiano don Adolfo
L’Arco.
Comunicato n. 373/08 - 21 ottobre 2008
Viaggi in Slovenia
La Slovenia dovrebbe introdurre, dal 2009, i bollini autostradali anche per periodi più brevi rispetto a quelli validi
sei mesi o un anno, come avviene attualmente sul modello svizzero, dopo che la Commissione Europea ha avviato
una procedura d’infrazione contro Lubiana.
Comunicato n. 374/08 - 21 ottobre 2008
Il CMI ai funerali del Vescovo di Frosinone
Il CMI, addolorato per la scomparsa del Vescovo di Frosinone-Veroli-Ferentino, S.E.R. Mons. Salvatore Boccaccio, ha partecipato oggi alla celebrazione esequiale nella Cattedrale frusinate.
Nato a Roma il 18 giugno del 1938, Mons. Boccaccio ha frequentato il Seminario a Roma ottenendo il baccellierato
in filosofia e la laurea in Sacra Teologia. Ordinato sacerdote il 9 marzo 1963 a Roma, dopo numerosi incarichi
svolti in grandi parrocchie romane il 29 ottobre 1987 è stato nominato Vescovo ausiliare di Roma ricevendo
l’ordinazione episcopale il 7 dicembre 1987. Nominato coadiutore di Sabina-Poggio Mirteto il 17 marzo 1992 è
succeduto per coadiutoria il 30 luglio dello stesso anno.
Il 9 luglio 1999 è stato chiamato a guidare la diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino.
Comunicato n. 375/08 - 22 ottobre 2008
Il CMI a Roma
Il CMI ha partecipato oggi a Roma all’incontro su: Il Sud in competizione. L'innovazione nei settori produttivi e la
crescita delle imprese emergenti, patrocinato dal Ministero per la P.A. e l’Innovazione e dal CNEL, per sviluppare
un dibattito con i protagonisti del territorio.
Comunicato n. 376/08 - 22 ottobre 2008
Il CMI alla Camera dei Deputati
Il CMI ha partecipato oggi alla giornata di convegno internazionale tenutosi nella Sala della Lupa, a Palazzo Montecitorio, per ricordare i 40 anni della Primavera cecoslovacca, a cura della Fondazione della Camera dei Deputati.
Alle introduzioni del Presidente della Camera dei Deputati, del Presidente della Fondazione, dei Vicepresidenti dei
Parlamenti ceco e slovacco e dei Rettori delle Università di Bologna e Udine, sono seguite le testimonianze di Enzo
Bettiza, allora inviato del Corriere della Sera a Praga e di Pavol Dubček, figlio del leader che fu protagonista degli
eventi politici della Primavera. E' seguito un seminario con studiosi italiani, cechi e slovacchi, e con le testimonianze di alcuni protagonisti dell’epoca. L’iniziativa si è conclusa con una tavola rotonda.
Comunicato n. 377/08 - 23 ottobre 2008
Cordoglio del CMI
Il CMI esprime il più profondo dolore per il tragico incidente nel quale hanno perso la vita tre ufficiali e cinque sottufficiali dell'Aeronautica militare, avvenuto oggi a nord di Bar-le-Duc (Francia), mentre si recavano ad
un’esercitazione congiunta con i colleghi francesi a Florennes, nel Regno del Belgio.
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Il CMI presenta alla Forza Armata ed alle famiglie colpite i sentimenti di vicinanza, di cordoglio e di partecipata
solidarietà.
Comunicato n. 378/08 - 23 ottobre 2008
Il CMI a Torino
Il CMI ha partecipato questa sera, a Torino, all'Arsenale della Pace, alla tavola rotonda dal titolo Nel buio di una
grande crisi c’è sempre una luce.
Comunicato n. 379/08 - 23 ottobre 2008
Il CMI a Firenze
Il CMI ha partecipato, oggi a Firenze, all'inaugurazione di una mostra dedicata a due italiane, della stessa famiglia,
che salirono sullo stesso trono: Caterina e Maria de’ Medici, Regine di Francia e madri di numerosi re bambini.
Due donne al potere, entrambe controverse ed emblematiche, che hanno marchiato un secolo di storia d’Europa.
Quattro secoli dopo, Firenze le celebra riportandole idealmente nella loro città d’origine attraverso una esposizione di particolare fascino, Caterina e Maria de' Medici: donne al potere, aperta al pubblico sino all’8 febbraio 2009
nella sede di Palazzo Strozzi.
La mostra prende spunto dalla recente ricomposizione di una straordinaria serie di arazzi monumentali esposti con
successo a Parigi nella Galleria dei Gobelins e nel Castello di Chambord. Quindici spettacolari opere (tutte di altezza prossima ai cinque metri) dedicate alla Regina Artemisia. Ne fu proposto il progetto a Caterina, vedova di Enrico II, dopo l’inizio della reggenza nel 1560, per glorificare, con il Re defunto, la dinastia dei Valois. Il capostipite
dei Borbone, Enrico IV, la volle realizzata oltre 40 anni dopo, alla fine delle sanguinose guerre di religione, per celebrare la nuova consorte Maria de’ Medici senza risparmio di ori e fili tra i più preziosi.
Comunicato n. 380/08 - 23 ottobre 2008
Il CMI a Milano
Il CMI ha partecipato, oggi al Palazzo della Ragione di Milano, all'inaugurazione, da parte del Sindaco, della mostra dedicata a Luigi Einaudi che ha già avuto un gran successo al Palazzo del Quirinale a Roma.
L'esposizione è arricchita da un documentario di Luca Einaudi e Nicoletta Leggeri, in collaborazione con l'Istituto
Luce, che ricostruisce, attraverso fotografie e riprese originali, gli anni formativi e la prima maturità di Luigi Einaudi, la sua esperienza durante il fascismo e l'esilio svizzero, la stagione della Consulta e della Costituente, soffermandosi sulla carriera di Governatore della Banca d'Italia, Ministro del Bilancio e Capo dello Stato.
La mostra sarà ospitata a Torino, presso l'Archivio di Stato, dai primi di febbraio fino a maggio 2009.
Comunicato n. 381/08 - 24 ottobre 2008
Il CMI a New York
Il CMI ha partecipato, ieri all'Harvard Club di New York, alla vendita all'asta di 26 quadri dipinti da ragazzi, nell'ambito dell'iniziativa Dipingere per il pianeta, a favore dei programmi per i cambiamenti climatici dell'ONU.
Comunicato n. 382/08 - 24 ottobre 2008
24 ottobre 2008
Il CMI a Trapani
Il CMI ha partecipato ieri al passaggio di comando presso la caserma "L. Giannettino", alla presenza del Gen. Roberto Perretti. Il Col. Luca Fontana è il nuovo comandante del 6° Reggimento Bersaglieri della Brigata Meccanizzata Aosta. Sostituisce il Col. Paolo Filippo Tattoli.
Comunicato n. 383/08 - 24 ottobre 2008
Il CMI ad Aosta
Il CMI parteciperà oggi ad Aosta, alle ore 21, al Teatro Giacosa, alla serata di beneficenza a favore del progetto
Day Care center che prevede la ristrutturazione di una scuola dell’infanzia nel Barangay di Balite a San Miguel,
nella regione del Luzon Centrale delle Filippine.
Comunicato n. 384/08 - 25 ottobre 2008
Il CMI ad El-Alamein
Il CMI ha partecipato oggi, al Sacrario di El Alamein (Egitto), alla solenne commemorazione dei Caduti nel 66°
anniversario della storica battaglia, alla presenza del capo dello Stato, del Ministro della Difesa, del capo di Stato
maggiore della Difesa italiani e dell’Ambasciatore d’Italia.
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Comunicato n. 385/08 - 25 ottobre 2008
Il CMI nel ricordo di Suor Emmanuelle
Icona della solidarietà e del sostegno ai poveri e agli emarginati: così è stata ricordata Suor Emmanuelle del Cairo.
Secondo un recente sondaggio era la donna più popolare e amata di Francia. Parlava in modo schietto, senza giri di
parole. Nella
Suor Emmanuelle, al secolo Madeleine Cinquin, si è spenta nella notte fra il 19 ed il 20 ottobre nella casa di riposo
di Callian, nel Var, dove risiedeva.
Nata a Bruxelles ma francese d'adozione, avrebbe compiuto cent'anni il 16 novembre prossimo.
Nel 1971, quanto aveva 63 anni, Suor Emmanuelle scelse di condividere la propria vita con quella degli straccivendoli del Cairo, e per tale motivo venne soprannominata la Soeur des chiffonniers o La chiffonière du Caire. Nella
bidonville di Ezbet el-Nakhl, al Cairo, diede tutta se stessa per far costruire scuole, asili e ricoveri. L'associazione
che porta il suo nome (Asmae-Association Soeur Emmanuelle), da lei fondata nel 1980, continua ad aiutare migliaia
di bambini poveri in tutto il mondo. La religiosa lasciò l'Egitto nel 1993, a 85 anni, e tornò in Francia, stabilendosi
nella sua comunità di Notre-Dame de Sion e dedicando il suo tempo alla preghiera e alla meditazione, senza abbandonare il sostegno a senzatetto e immigrati irregolari.
Laureata alla Sorbona, Suor Emmanuelle insegnò lettere e filosofia a Istanbul, Tunisi, Il Cairo ed Alessandria d'Egitto. Era anche scrittrice: il suo ultimo libro, “J'ai cent ans et je voudrais vous dire”, è stato pubblicato due mesi
fa. Il 31 gennaio scorso era stata elevata alla dignità di Grande ufficiale nell'Ordine della Legion d'onore. Conformemente alla sua volontà, le esequie hanno avuto luogo nel più stretto riserbo.
Una folta delegazione del CMI, organizzata dall'AIRH, ha partecipato a due S. Messe di suffragio celebrate a Parigi, il 22 nella Cattedrale Notre-Dame ed il 25 nella Cappella della Medaglia Miracolosa (rue du Bac).
Il primo degli oltre 3.000 “Convegni sulla Carità” dell’Associazione Internazionale Regina Elena (AIRH) si svolse
a Lattes, presso Montpellier (Francia), il 4 marzo 1992, presieduto dall’allora Presidente Internazionale Barone Roberto Ventura, predecessore nell’incarico di S.A.R. il Principe Sergio di Jugoslavia. L’affollata riunione nella sala
consigliare del Comune si aprì con un messaggio di Suor Emmanuelle e con la partecipazione dei dirigenti della
sua associazione benefica ASMAE. Nel mese di giugno 2002 l’Associazione Internazionale Regina Elena organizzò l’ultima “tournée” della religiosa francese in tutto il sud della Francia, da Agen, a Narbona, a Montpellier, a Villeneuve-les-Maguelone ed a Nimes, dove parlò davanti ad oltre 1.500 giovani riuniti dall’AIRH. A Montpellier
Suor Emmanuelle volle inginocchiarsi sulla tomba della Regina Elena prima di recarsi al Parlamento regionale del
Linguadoca-Rossiglione, dove ricevette la rarissima medaglia d’oro dal Presidente Jacques Blanc e la “Medaglia
della Carità” dal Barone Roberto Ventura.
Comunicato n. 386/08 - 25 ottobre 2008
Il CMI per Alfredo Santarelli
Il CMI ha partecipato oggi, a Gualdo Tadino (PG), nella chiesa monumentale di San Francesco, all'inaugurazione
della mostra antologica dedicata ad Alfredo Santarelli, il maestro della ceramica.
Alfredo Santarelli nasce a Gualdo Tadino il 27 luglio 1874. Da giovane frequenta il laboratorio ceramico della bottega Rubboli, dove apprende la tecnica del lustro.Inizia la sua attività imprenditoriale nel 1899 nei fondi di un'abitazione in Via Monina e comincia a partecipare a varie rassegne acquisendo i primi riconoscimenti. Francesco Briganti, fondatore del Museo della Ceramica, lo chiama a Deruta per insegnare disegno presso la locale scuola comunale, per ridare impulso ad un'attività primaria per l'economia derutese. Ritornato a Gualdo, riprende con entusiasmo il suo lavoro e nel 1908 partecipa all'Esposizione Agricola e Industriale di Gubbio riportando un notevole successo. Nel 1913 impreziosisce la facciata della chiesa parrocchiale di S. Maria Maddalena di Pontevalleceppi, nell'immediata periferia di Perugia, con un pannello, posto nel timpano, raffigurante la "Sacra Famiglia", con elementi
architettonici nel rosone e con la raffigurazione di "Santa Maria Maddalena", titolare della chiesa, nel portale. Tutto
in ceramica a lustri oro-rubino. Dal primo febbraio 1920 sino alla fine di quell'anno insegna disegno e plastica applicata alle arti nella scuola comunale di Gualdo Tadino in sostituzione del Prof. Giuseppe Discepoli deceduto
qualche mese prima. La fabbrica Santarelli verso la seconda metà degli anni trenta inizia una produzione di tipo
moderno con vasi di forme particolari, molto curati ed elaborati. Questa produzione caratterizzerà tutto il periodo
sino al termine della seconda guerra mondiale. Il Prof. Alfredo Santarelli, dopo una vita dedicata all'arte, ricca di
successi nel campo professionale e in quello civile, si spegne il 19 agosto 1957.
Comunicato n. 387/08 - 25 ottobre 2008
Sistema Culturale Integrato del Nord Milano
3 poli universitari, 3 centri di documentazione, 4 centri culturali polivalenti, 6 musei, 15 biblioteche, 17 cinema e
teatri, 17 centri di aggregazione socio-culturale, decine di scuole civiche e centri di formazione culturale. Sono
queste solo alcune delle strutture culturali esistenti o in fase di realizzazione nei sette Comuni del Nord Milano, che
avviano ora un percorso di coordinamento attraverso la creazione di un Sistema Culturale Integrato. Bresso, Cinipag. 81 di 94
sello Balsamo, Cologno Monzese, Cormano, Cusano Milanino, Paderno Dugnano e Sesto San Giovanni hanno individuato nella cultura uno degli obiettivi strategici per innalzare il livello di sviluppo e di abitabilità del territorio e
hanno stanziato negli ultimi anni importanti investimenti per dar vita a nuove strutture e ottimizzare al meglio quelle già esistenti, implementando in questo modo l'offerta complessiva culturale del territorio.
Il CMI ha partecipato oggi, a Paderno Dugnano, alla presentazione da parte del coordinamento intercomunale con
l'illustrazione delle politiche, le strategie, i progetti e i punti di forza del territorio su cui intende poggiare questo
Sistema Culturale Integrato del Nord Milano.
Comunicato n. 388/08 - 26 ottobre 2008
Il CMI a Ravello
Il CMI ha partecipato, oggi a Ravello, alla festa del Beato Bonaventura da Potenza, “martire dell’obbedien-za”, al
secolo Carlo Antonio Gerardo Lavanca (1651-1711).
Nato a Potenza, nel 1651; figlio di "povera gente ornata di singolare onestà di costumi e d´insigne cristiana pietà",
all’età di 15 anni cominciò il noviziato nei Minori Conventuali di Nocera Inferiore. Trascorso il periodo di preparazione tra Aversa, Maddaloni e l´Irpinia, nel 1675, ad Amalfi, sotto la guida di Padre Domenico Girardelli, venne
ordinato sacerdote. Fu quindi inviato in vari conventi, tra i quali quelli di Napoli, Ravello, Ischia, Sorrento e Nocera Inferiore, dove divenne responsabile dei novizi. Morì il 26 ottobre 1711, in una cella del convento di San Francesco a Ravello. Venne proclamato Beato da Papa Pio VI nel 1775. Oggi il Beato Bonaventura riposa in una urna posta sotto l’altare maggiore della chiesa di San Francesco, meta di numerosi pellegrinaggi organizzati durante tutto
l’anno.
Comunicato n. 389/08 - 26 ottobre 2008
Il CMI abbruna la bandiera per Delfino Borroni
Il CMI abbruna la bandiera per il Bersagliere Delfino Edmondo Borroni, mancato a Castano Primo (MI).
Nato a Turago Bordone il 23 agosto 1898, era l'unico Cavaliere di Vittorio Veneto ancora in vita dopo la morte di
Lazzaro Ponticelli, avvenuta il 12 marzo 2008, e di Francesco Domenico Chiarello, tornato a Dio il 27 giugno
2008.
Borroni si arruolò nel gennaio 1917 nel 6° Reggimento Bersaglieri, combattendo sul massiccio del Pasubio e in
Valsugana. Ferito a Caporetto, fu fatto prigioniero dagli Austriaci e costretto a scavare trincee, sino alla sua fuga
prima della fine della guerra. Ha ricevuto la Medaglia di Cavaliere di Vittorio Veneto, la Medaglia commemorativa
della guerra italo-austriaca 1915-1918, la Medaglia a ricordo dell'unità d'Italia e la Medaglia commemorativa italiana della vittoria.
Faceva il meccanico quando venne chiamato alla visita militare nel gennaio 1917, destinato al 6° Bersaglieri a Bologna; la chiamata alle armi sopraggiunse in marzo ed in maggio partì per il fronte.
Raggiunto in treno Castelfranco Veneto, Bassano e Marostica, alla fine dello stesso mese arrivò, "zaino in spalla",
sull'Altopiano di Asiago, dove rimase solo alcuni giorni. All'inizio di giugno venne trasferito sul Pasubio, dove incontrò la guerra vera. Sul Monte Maio, Delfino ricorda che: "Gli austriaci stavano su una cima undici metri più alta della nostra" e lì i Bersaglieri respingevano diversi attacchi nemici, in una guerra di posizione tra sassi e rocce in
cui: "Non si andava né avanti né indietro". In settembre arrivò in Valsugana, a Cismon, da dove, come raccontava:
"Un giorno ci caricarono in treno e ci spedirono a Caporetto".
Il 22 ottobre Delfino e gli altri Bersaglieri giunsero a Cividale del Friuli, facendo rifornimento di munizioni e
viveri. Iniziava così la marcia verso i monti in direzione di Caporetto: la mattina del 23 "pioveva e faceva molto
freddo, ma l'ordine era di andare avanti" e di raggiungere il fronte minacciato dall'imminente attacco nemico.
Delfino era nel 14° reggimento della IV Brigata Bersaglieri, in una compagnia agli ordini del Sergente M sconi.
Nella notte tra il 23 e il 24, i Bersaglieri giunsero sulla posizione da difendere, la sella di Luico, che dall'alto domina l'Isonzo: "in basso vedevamo il paese di Caporetto, mentre di fronte si ergeva il Monte Nero". All'improvviso un
grido ad alta voce: "Innestate le baionette, avanti ragazzi!". Al buio i Bersaglieri andavano all'assalto, riuscendo a
fare molti prigionieri tra i quali, ricordava Delfino: "Un ragazzino di soli diciassette anni, classe 1900, che si arrese a me", precisando che: "A Caporetto gli austriaci combattevano con due classi in più di noi italiani", in quanto
proprio la sua classe, la 1898, era stata l'ultima chiamata.
La storia racconta che alle ore 2 del 24 ottobre 1917, mentre su tutta la zona gravava un fitta nebbia, l'artiglieria
nemica aprì il fuoco su tutto il settore fra il Rombon e l'alta Bainsizza, più violento tra Plezzo e Tolmino, anche con
l'impiego di gas asfissianti, precedendo di poche ore l'attacco delle fanterie austro-tedesche.
La mattina del 24 i Bersaglieri vennero mandati a fare resistenza nella valle che portava giù a Caporetto; verso
mezzogiorno il Sergente Mosconi ordinò a Delfino, che era il più giovane, di andare fuori dalle trincee per vedere
la situazione, mentre lui gli rispondeva: "Mosconi, mandi a morire proprio me?! Almeno gli altri anno vissuto vent'anni in più!". Comunque, il Bersagliere uscì di pattuglia ritrovandosi in mezzo al tiro incrociato delle mitragliatrici nemiche, che lo costrinsero a cercare riparo dove capitava, anche dietro a due soldati tedeschi caduti. Intorno le
truppe nemiche in movimento erano ovunque e Delfino non riusciva ad avvertire i compagni. Ad un certo punto,
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tentando di sganciarsi, il Bersagliere veniva colpito da una pallottola al tallone: dopo essersi finto morto, iniziò a
strisciare e rotolare sul terreno, fino a raggiungere il reparto dove ormai lo credevano caduto. Il Maresciallo, vedendolo, gli disse: "Nessuno sarebbe riuscito a salvarsi, ho ragione quando dico che sei tutto sale e pepe, proprio
come uno scoiattolo!".
"Non avevamo più munizioni né rinforzi, da dietro non ci arrivava più nulla. In compenso, un intero battaglione di
tedeschi era scatenato all'attacco e minacciava di accerchiarci. Avevamo centinaia di prigionieri con noi, catturati
il giorno prima. Il pomeriggio del 25 ottobre siamo dovuti fuggire a gambe levate da Caporetto.".
I Bersaglieri erano così costretti a ritirarsi facendosi strada in qualche modo, nel caos più totale, fino a Cividale,
fermandosi di tanto in tanto ad opporre resistenza; non lontano da lì venivano catturati, dopo che il Capitano e l'attendente erano stati colpiti durante un combattimento. Gli austriaci li guardavano cattivi e dicevano: "Ma bravi,
prima ci sparate poi ci dite Gut Kamerad?". Iniziava così per Delfino la prigionia, prima a Cividale, poi in Austria
e alla mente gli tornava spesso il ricordo della fame patita e che affliggeva gli stessi austriaci. In seguito veniva rimandato in Veneto per scavare trincee lungo il Piave. Negli ultimi giorni di guerra, Delfino tentò più volte la fuga,
prima da Vittorio Veneto poi da Conegliano, subito dietro le linee nemiche, riuscendo a raggiungere il Friuli. Si ricordava in particolare di una donna a Spilimbergo che gli aveva dato un bel pezzo di polenta e alla quale disse:
"Giuro che con questa ci campo quindici giorni!".
L'avventura del Bersagliere finalmente giungeva alla fine con l'arrivo delle truppe italiane che, vittoriose, entravano
a Trieste.
Il CMI, che parteciperà ai funerali di Stato nel Duomo di Milano a pochi giorni dalla ricorrenza del 90° della Vittoria, rivolge un commosso pensiero alla famiglia.
Comunicato n. 390/08 - 26 ottobre 2008
Il CMI propone l’estensione delle concessioni dell’Ordine di Vittorio Veneto
In occasione del ritorno a Dio dell’ultimo veterano italiano della Prima Guerra Mondiale, IV Guerra
d’Indipendenza italiana, il Coordinamento Monarchico Italiano rivolge un pensiero grato e deferente a
tutti i Caduti, in particolare a quelli che, con nobiltà e spirito di sacrificio, restituirono alla Patria i suoi
confini naturali, affrontando un avversario agguerrito nel corso della Grande Guerra.
Oggi l’Ordine di Vittorio Veneto, concesso dalla Legge 18 marzo 1968, n. 263 a tutti i superstiti della IV Guerra
d’Indipendenza e delle guerre precedenti, decorati della Croce al Merito di Guerra o che si trovassero nelle condizioni per aver titolo a tale decorazione e che fossero in godimento dei diritti civili, è rimasto senza Cavalieri.
Desiderando onorare tutti i Caduti ed i combattenti in quel conflitto, il CMI propone formalmente al Capo dello
Stato l’estensione delle concessioni dell’Ordine ammettendole anche alla memoria, su richiesta dei familiari o dei
discendenti. Un doveroso gesto di riconoscenza, atto a ricompensare il sacrificio di chi, avendo offerto il bene più
prezioso, la vita stessa, si propone silenziosamente ancora oggi alle giovani generazioni quale esempio di senso del
dovere e d’amor di Patria.
Comunicato n. 391/08 - 27 ottobre 2008
Il CMI a Palermo
Oggi, a Palermo, il CMI ha partecipato all'inaugurazione della scuola materna di via Germania, che ospiterà 48
bambini a tempo pieno e gli uffici amministrativi dell’Unità Didattica Circoscrizionale.
Purtroppo, a questo evento, così lieto ed importante, la stampa non ha dato il giusto rilievo, mentre sempre si affanna a fare grancassa in tutti i casi in cui ci sono problemi…
Comunicato n. 392/08 - 27 ottobre 2008
Il CMI al XXI Euronaval
Il CMI ha partecipato, oggi presso Parigi, all'inaugurazione del XXI Euronaval, l’importante salone dedicato al settore marittimo che resterà fino al 31 ottobre. La manifestazione ubicata al Bourget, dove si svolge il notissimo salone aerospaziale, è un appuntamento internazionale dedicato al mare, come lo conferma il sottotitolo in inglese,
International Naval Defence and Maritime Exhibition and Conference.
L'evento leader per il settore della difesa navale e, dal 2002, ha ampliato il suo raggio d’azione ad ambiti limitrofi
come la sicurezza marittima e la navigazione satellitare.
L’edizione 2008 conta 345 espositori, 85 delegazioni da 66 Paesi, e 400 giornalisti accreditati. Il salone ha anche
introdotto nuovi servizi dedicati al "business to business" volti a favorire i contatti tra i diversi interlocutori. Tra le
conferenze: mercoledì 29 ottobre Subsurface platforms for shallow-water operation, seguita da Surveillance of the
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European Maritime Zone, mentre giovedì 30 ottobre sarà dedicata a Maritime security : challenges and means e
European security and defence policy.
Tra le imprese italiane che espongono è da rilevare Finmeccanica con una compagine di cinque aziende: Oto Melara, Selex Communications, Selex Galileo, Selex Sistemi Integrati e Wass; si dividono i 460 mq di un belissimo
stand a due piani.
Comunicato n. 393/08 - 28 ottobre 2008
Il CMI a Roma
Il CMI ha partecipato,oggi a Roma, all'inaugurazione, nella Galleria Alberto Sordi, della campagna Citta' Solari,
realizzata dal Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare e dalla sezione Italia dell'ISES (International Solar Energy Society), associazione tecnico-scientifica no profit per la promozione dell'utilizzo di energia
solare.
La campagna ha inteso mostrare le applicazioni delle energie rinnovabili e del risparmio energetico negli ambiti in
cui abitualmente ci muoviamo: la casa e la città. L'installazione e l'allestimento interno di due cubi ha creato un
percorso educativo/informativo sulle energie rinnovabili. Il primo cubo ha avuto una funzione introduttiva, con l'allestimento interno funzionale alla rappresentazione di tutte le forme di energia rinnovabile, della loro storia e dell'evoluzione delle applicazioni di cui disponiamo; il secondo, concentrato sulla casa e sulla città, una funzione illustrativa, mostrando le soluzioni tecnologiche applicabili ad un'abitazione, e come queste soluzioni possano diventare le migliori pratiche nella città. La volontà di coinvolgere anche quelle fasce di popolazione troppo spesso escluse
o toccate solo marginalmente da queste tematiche, ha poi fatto pensare ad uno spazio interamente dedicato ai bambini, che hanno avuto a disposizione pareti bianche e pennarelli colorati e sono stati chiamati a liberare la fantasia
disegnando la propria idea di energia pulita.
Comunicato n. 394/08 - 28 ottobre 2008
La cultura parla europeo
Il 5 e il 6 novembre si terrà presso la sala Rossa dell'Istituto Luigi Sturzo, a Roma, il seminario La cultura parla
europeo. Esperienze di successo nella progettazione culturale, promosso dalla Provincia di Roma.
Due giornate di incontro con chi da anni progetta e gestisce con successo iniziative che si avvalgono di finanziamenti comunitari. E' un'occasione per chi opera nel settore e per chi intende inserirsi professionalmente in questo
ambito di attività individuando nei fondi della Commissione europea un'opportunità per la realizzazione dei propri
progetti.
La prima giornata sarà dedicata alle iniziative nell'europrogettazione di Comuni e Province, mentre nella seconda
saranno protagoniste strutture culturali affermate a livello nazionale e internazionale.
Il seminario è gratuito e la partecipazione aperta a tutti.
Comunicato n. 395/08 - 29 ottobre 2008
Il CMI per fra Michele Piccirillo
Mercoledì 29 ottobre il CMI ha partecipato a Roma, presso la Basilica di Sant’Antonio, ai funerali di fra Michele
Piccirillo, presieduti dal Rev.mo Padre Custode di Terra Santa fra Pierbattista Pizzaballa ofm. Lo studioso francescano è stato sepellito il 1 novembre presso il santuario del Monte Nebo, in Terra Santa, dopo una Messa di Requiem presso la chiesa latina di Asweifieh (Amman) presieduta da S.B. il Patriarca latino di Gerusalemme, Mons.
Fuad Twal.
Martedì 25 novembre, trigesimo della morte, a Gerusalemme, nella chiesa di San Salvatore, sarà celebrata una S.
Messa in suffragio di fra Michele Piccirillo che, fra poco, avrebbe compiuto 64 anni, dei quali 47 di professione, 39
di sacerdozio. La sua esistenza è stata piena per l’intensità con cui è stata vissuta, per le motivazioni spirituali che
l’hanno animata per i frutti che ha potuto maturare in 40 anni di attività a servizio della Chiesa e della Terra Santa.
Fra Michele ha onorato l'Italia e la Custodia di Terra Santa, anzi la Chiesa intera. Il suo lavoro oltre che essere apprezzato dal Regno di Giordania, ha avuto la forza di mostrare come le radici del popolo, che vive in Medio Oriente, sono soprattutto cristiane. Con il suo entusiasmo, con il rigore della sua preparazione scientifica, con la pietà
della sua fede in Dio, ha insegnato come trasformare un pezzetto di pietra colorata in un documento di storia e di
umanità. Ci ha rivelato misteri, verità e messaggi dei nostri antenati: la loro vita e la loro religione.
La Custodia con fra Michele ha perso una figura esemplare di frate minore di Terra Santa.
La riscoperta del sito che si protende verso la valle del Giordano e il Mar Morto, di fronte a Gerico e a Gerusalemme, ha un significato profondo per chiunque. Vi convergono le tradizioni delle tre grandi fedi monoteiste, a testimonianza di un retaggio comune che ci deve spingere al rispetto reciproco e alla comprensione.
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Comunicato n. 396/08 - 29 ottobre 2008
Il CMI a Palazzo Taverna
Il CMI ha partecipato, oggi a Roma, all’asta dei giovani partecipanti al programma Imprendilarte del Modigliani
Institut Paris-Rome, finalizzato alla promozione dell'autoimprenditorialità dei giovani artisti emergenti, in modo da
rafforzarne, in un'ottica di coesione, le competenze necessarie ad inserirsi sul mercato.
Comunicato n. 397/08 - 29 ottobre 2008
Il CMI alla Camera dei deputati
Oggi, il CMI ha partecipato, presso la Sala della Lupa del Palazzo Montecitorio, al convegno su La Grande Guerra
nella memoria italiana nel 90° anniversario del 4 Novembre 1918 e per offrire un momento di riflessione su uno
degli snodi cruciali della vicenda del nostro Paese nel secolo scorso. Dopo l’intervento introduttivo del Presidente
della Camera dei Deputati, si sono svolte le relazioni di Alberto Monticone (“Esercito e popolazione”), Carlo Jean
(“L’evoluzione della strategia italiana durante la Grande Guerra”), Valerio Castronovo (“Un’efficace mobilitazione
industriale: come l’Italia superò la prova della Grande Guerra”), Manuela Di Centa (“Donne in guerra: il coraggio e
il valore delle portatrici carniche”). E’ seguita una tavola rotonda dal titolo L’identità nazionale italiana a novant’anni dal 4 Novembre, moderata da Arrigo Levi.
Comunicato n. 398/08 - 29 ottobre 2008
La Campania per la cooperazione nel Mediterraneo
Il CMI ha partecipato, oggi, ai lavori della giornata conclusiva del Forum internazionale La Campania per la cooperazione nel Mediterraneo, a Napoli presso la Città della Scienza.
Durante una tavola rotonda su "Cooperazione con la riva sud del Mediterraneo e crescita economica", si sono confrontati rappresentanti delle istituzioni dei cinque Paesi Terzi del Mediterraneo ospiti (Egitto, Israele, Marocco, Tunisia e Turchia), dei Ministeri degli Esteri e dello Sviluppo Economico, e della Giunta regionale della Campania.
Sono seguite in mattinata tre sessioni di lavoro, sulle priorità strategiche della cooperazione territoriale 2007-2013
per il Mediterraneo, sul partenariato euro-mediterraneo e dialogo culturale, e sui risultati dell'Operazione-Quadro
per la cooperazione istituzionale della Campania nel Mediterraneo. Nel pomeriggio, quattro focus su Ambiente ed
energia, Ricerca e nuove tecnologie, Trasporti e logistica, Turismo e cultura, e Certificazione, tracciabilità e sicurezza agroalimentare. Temi ritenuti prioritari dalla politica europea di vicinato per il partenariato euro-mediterraneo
e dai programmi operativi 2007-13 della cooperazione territoriale interna ed esterna all'UE dedicati al bacino del
Mediterraneo.
L'obiettivo del Forum era avviare un dialogo diretto con i Paesi della riva sud del Mediterraneo per stabilire rapporti di collaborazione duraturi e contribuire al conseguimento delle nuove priorità del partenariato euro-mediterraneo
enunciate nella Dichiarazione finale del Vertice dei Capi di Stato di Parigi del 13 luglio 2008.
Comunicato n. 399/08 - 29 ottobre 2008
Reggio Calabria dimenticata
Il francobollo commemorativo del sisma che nel 1908 rase al suolo Reggio Calabria e Messina, è bello ma è inspiegabile il ruolo comprimario di Reggio che appare solo sullo sfondo, come una non meglio identificata quinta
scenica o un accessorio prospettico. La dicitura è lapidaria: “Terremoto di Messina”, invece di “Terremoto calabrosiculo” come è descritto anche nel francobollo emesso del Sovrano Militare Ordine di Malta.
Sia da un punto di vista storico che geografico queste due città sono sempre state inseparabili, anche se divise, come i due volti di una stessa medaglia. Lo Stretto ha sempre vissuto la dicotomia tra le due sponde, tra Scilla e Cariddi. Questo francobollo dimentica le vittime della provincia di Reggio, e i numerosi danni riportati dalle abitazioni e dai monumenti. Lo stesso nome antico della Calabria, Enotria, deriva dall’ebraico Nother e significa “Terra
Tremante” (non “Terra del Vino”, come erroneamente si crede).
Nel 1783 Reggio aveva subito uno dei sismi più forti mai registrati in Italia, dopo il quale Re Ferdinando I promulgò un regolamento antisismico avanzatissimo per l’epoca, alcuni dei cui principi sono risultati validi anche in tempi
moderni. Nel 1905 e nel 1907 ci furono altri due sismi, ma nessuno si sarebbe mai aspettato a così breve distanza
un’altra catastrofe di queste proporzioni. La popolazione fu colta nel sonno, alle prime luci dell’alba. Dodicimila
vittime solo nel centro urbano. L’onda di tsunami arrivò fino a Siracusa e Palermo, ma i danni maggiori li subì la
zona di Pellaro, dove la costa arretrò di ben 70 metri. A Cannitello le onde raggiunsero l’altezza di 10 metri. Il terremoto fu uno dei primi eventi che vide compatta l’Italia nei primi decenni della sua unità. Grande fu la solidarietà
nazionale ed internazionale. I marinai russi dell’incrociatore “Aurora” furono tra i primi a prestare assistenza grazie
all'intervento della Regina Elena che seppe convincere l'Ammiraglio russo, non in quanto Sovrana d'Italia ma come
figlioccia dello Zar Alessandro II educata al Collegio Smolny di San Pietroburgo.
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La filatelia è strumento prezioso per conoscere la storia, la geografia, le scienze, la letteratura del proprio paese
e questa dimenticanza è un atto ingeneroso.
Comunicato n. 400/08 - 29 ottobre 2008
Il CMI ricorderà la “Notte dei cristalli”
Il CMI organizzerà, il prossimo 9 novembre a Parigi ed a Vienna, un convegno dedicato ai 70 anni della Notte dei
cristalli, ricordando anche il fallimento della Conferenza di Evian (6-15 luglio 1938) che avrebbe potuto salvare
tanti ebrei.
Comunicato n. 401/08 - 29 ottobre 2008
Il CMI per i Caduti italiani nel Regno Unito
Domenica 9 novembre, alle ore 11,00, nel cimitero militare di Brookwood (40km dal centro di Londra), nella sezione riservata alle tombe degli italiani, si svolgerà la cerimonia annuale per onorare i nostri caduti, alla presenza
dell’Ambasciatore e delle altre autorità civili e militari. Il programma prevede, come di consueto, la deposizione
delle corone, la celebrazione di una S. Messa e l’omaggio alle tombe.
Comunicato n. 402/08 - 30 ottobre 2008
Il CMI a Roma
Il CMI ha partecipato al convegno internazionale di tre giorni dal titolo Il Vaticano II nel pontificato di Giovanni
Paolo II, organizzato dalla Facoltà teologica San Bonaventura-Seraphicum e dalla Fondazione intitolata a Papa
Wojtyla per comprendere come il compianto Pontefice abbia interpretato storicamente le istanze espresse dal Concilio ecumenico. Numerose personalità erano presente, tra le quali il Segretario di Stato, Cardinale Tarcisio Bertone, il Prof. George Weigel, il Cardinale Carlo Caffarra, Arcivescovo di Bologna, e l’Arcivescovo di Cracovia, Cardinale Stanislaw Dziwisz, per molti anni segretario del Servo di Dio.
Comunicato n. 403/08 - 30 ottobre 2008
Il CMI a Milano
Il CMI ha partecipato, oggi a Milano, nell’Aula Magna della Bocconi, al convegno Gli spazi del talento, sul rapporto tra trasmissione della cultura ed architettura. E' seguita la visita in anteprima dell’edificio con le progettiste Farrell e McNamara.
Comunicato n. 404/08 - 30 ottobre 2008
Il CMI a Pereto
Il CMI ha partecipato oggi a Pereto (AQ) Convegno sul tema Pereto nel terremoto del 13 gennaio 1915. Tra impegno bellico e opera di soccorso presieduto dal ricercatore e saggista Fluvio D'Amore.
Comunicato n. 405/08 - 30 ottobre 2008
Il CMI al XVII Laboratorio europeo sul volontariato
La rete delle organizzazioni di volontariato di tutta Europa si dà appuntamento a Genova. Da oggi, fino a domenica
2 novembre è in programma la conferenza annuale di "Volonteurope", network europeo di cui fanno parte oltre
1.200 organizzazioni che ogni anno in tutta Europa mettono in atto migliaia di eventi e progetti di volontariato. La
manifestazione prenderà il via ufficialmente oggi alle 18.30 al Museo Galata di Genova, alla presenza del Vicepresidente della Regione Liguria.
Fondato da CSV (Community Service Volunteers) di Londra, la più grande organizzazione di volontariato del Regno Unito attiva da oltre quarant'anni, "Volonteurope" accoglie in sé anche il Cesavo (Centro savonese di servizi
per il volontariato) che, dal 2005, fa parte del network europeo Volonteurope e, dal 2006, è tra i membri del board
di questa rete. Nei tre giorni di conferenza, vengono organizzati una serie di workshop sul tema del volontariato e
terzo settore: piccole e grandi organizzazioni europee, ma anche imprese e multinazionali private, amministrazioni
pubbliche e network si adoperano nel raccontare e confrontare i loro progetti nell'ambito sociale. Tra i Paesi partecipanti: Regno del Belgio, Bosnia Herzegovina, Regno di Danimarca, Francia, Germania, Ghana, Iraq, Irlanda, Italia, Nigeria, Regno di Norvegia, Regno dei Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Sud Africa, Ungheria, Regno Unito ed
USA.
Comunicato n. 406/08 - 31 ottobre 2008
Il CMI a due ordinazioni diaconali
Il CMI ha partecipato, a Roma, a due solenni cerimonie di ordinazioni diaconali da parte del Cardinale Vicario Agostino Vallini.
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La prima di 14 diaconi del Pontificio Seminario Romano Maggiore sabato 25 ottobre nella Basilica di San Giovanni in Laterano. Celebrazione analoga qualche giorno dopo, giovedì 30 ottobre, durante la quale il porporato ha consegnato il Vangelo ad altrettanti alunni del seminario Redemptoris Mater. Degli studenti del Maggiore, sei sono
ventiquattrenni.
Il Porporato ha sottolineato che è significativa la presenza di tanti giovani fra gli ordinandi e ha parlato anche del
ministero stesso del diaconato, e dei segni forti durante le cerimonie solenni.
Comunicato n. 407/08 - 31 ottobre 2008
Il CMI sulle vittime della strage di Nassiriya
Il CMI si rallegra che la sala delle conferenze di Palazzo Madama sarà intitolata alle vittime della strage di Nassiriya, il cui quinto anniversario ricorrerà il 12 novembre, presenti i parenti dei 19 caduti. Il Presidente del Senato li
ricorderà anche in aula e la stessa cosa farà a Palazzo Montecitorio il Presidente della Camera dei Deputati. Inoltre,
il maresciallo pilota e scultore Osvaldo Moi, il 10 novembre a Pianezza (TO), inaugurerà il terzo monumento dedicato a Nassiriya, dopo Torino e Novara. Moi ha chiesto alla Difesa di ospitare l'originale ligneo nel Sacrario delle
bandiere al Vittoriano.
Il CMI si rammarica che il Ministero della Difesa, invece, non abbia ancora deciso se ci sarà una commemorazione
nazionale. L'ultima, all'Altare della Patria, risale al 2005.
Comunicato n. 408/08 - 31 ottobre 2008
Il CMI alla Scuola di Applicazione dell’Esercito
Il CMI ha partecipato, questa mattina a Torino, nel Palazzo dell’Arsenale, alla cerimonia per l’inaugurazione
dell’anno accademico della Scuola di Applicazione dell’Esercito, alla presenza del Sottosegretario alla Difesa, del
Capo di Stato Maggiore dell’Esercito e del Comandante della Scuola che ha illustrato i risultati dell’anno accademico concluso. L’Ing. Remo Pertica ha tenuto una relazione sul tema Una visione strategica per l’industria della
Difesa.
Comunicato n. 409/08 - 31 ottobre 2008
Il CMI all’inaugurazione della Bocconi
Il CMI ha partecipato, a Milano oggi, all'inaugurazione del nuovo edificio della Università Bocconi ed alla cerimonia di apertura dell'anno accademico 2008-09, alla presenza del Capo dello Stato, del Presidente della
Commissione europea, del Cardinale Arcivescovo, del Sindaco di Milano, del Presidente della giunta regionale della Lombardia e del Presidente e del Rettore della Bocconi. Prima, il CMI ha partecipato alla S. Messa per la comunità bocconiana, presieduta dal Cardinale Arcivescovo nella chiesa di San Ferdinando.
Comunicato n. 410/08 - 31 ottobre 2008
Il CMI per Matilde di Canossa
In occasione delle tre grandi mostre matildiche allestite a Mantova e a S.Benedetto Po, il Sistema Archivistico di
Asola, Canneto Sull’Oglio, Casalmoro e Casalromano organizza nei paesi aderenti al sistema un ciclo di conferenze di approfondimento sul periodo medievale e, in particolare, su Matilde di Canossa, la contessa più potente e influente del Medioevo che ha detenuto il controllo dei territori chiave tra Roma e le Alpi, nel cuore della pianura del
Po e lungo l’Appennino.
Il primo incontro ad Asola è stato dedicato a lei, all’immagine della società medievale riletta attraverso la sua vita,
contrassegnata da eventi drammatici, da scelte politiche importanti e duri scontri armati, fino alla devoluzione dei
beni al patrimonio di S. Pietro dopo la sua morte.
L’eco di quei fatti, la fama di Matilde e l’esigenza di farne un emblema del sostegno politico al papato hanno ispirato anche Dante, Giulio Romano, Gian Lorenzo Bernini, dando vita a capolavori straordinari. E' stato possibile ieri, 30 ottobre, ripercorrere e apprezzare il percorso espositivo presso la Casa del Mantegna che si avvale di un ricco
e prestigioso nucleo di testimonianze artistiche e documentarie per far rivivere un viaggio per immagini e per suggestioni nella società dei primi due secoli dopo il Mille.
L’appuntamento del prossimo 6 novembre a Canneto Sull’Oglio (Museo Civico), vede la partecipazione di uno dei
massimi studiosi canossani, Paolo Golinelli, attualmente docente di storia medievale presso l’Università di Verona,
che presenterà un ritratto inedito della Contessa, un’immagine fuori dal mito che ebbe alla sua base il poema di
Donizone, ma che si sostanziava in tutto quello che ella fece proteggendo le personalità che si rivolgevano a lei, le
chiese e i monasteri. Il monastero polironiano di S. Benedetto rappresenta in questo senso, un esempio importante
della vicenda matildica: fondato nel 1007 da Tedaldo di Canossa (nonno della Contessa), fu dotato della metà
dell’isola tra il Po e il Lirone; Matilde di Canossa, dopo averlo donato a Papa Gregorio VII, che lo affidò
all’abbazia di Cluny facendone il più importante centro cluniacense dell’Italia settentrionale, lo arricchì dell’altra
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metà dell’isola e di altri beni, confermati poco prima di morire a Bondeno di Gonzaga il 24 luglio 1115; qui Matilde alla sua morte scelse di essere sepolta e i monaci le elevarono un mausoleo nella cappella di S. Maria.
Comunicato n. 410/08 - 1 novembre 2008
Il CMI al Verano
Come ogni anno, il CMI ha partecipato alla S. Messa in suffragio dei defunti celebrata oggi nel cimitero monumentale del Verano. A presiederla, questo anno, per la prima volta, è stato il Cardinale Vallini, vicario del Papa per la
diocesi di Roma.
Comunicato n. 411/08 - 1 novembre 2008
Il CMI a “Tutti insieme per Mattia”
Il CMI ha partecipato, oggi al Velodromo Paolo Borsellino di Palermo, al Derby dell'amicizia Palermo-Catania.
Tutti insieme per Mattia con due nobili obiettivi: raccogliere fondi per il piccolo Mattia, un bambino affetto da
"sindrome di West" (malattia rara che provoca una gravissima forma di disabilità e che richiede cure e medicine
molto costose) e sensibilizzare i cittadini ed i tifosi di Palermo e Catania alla cultura dell'antiviolenza e del fair
play. La rappresentativa "artisti, giornalisti e politici" di Palermo ha affrontato quella dei "colleghi" di Catania. Una
nutrita delegazione delle due squadre, inoltre, ha visitato l'ospedale pediatrico "Di Cristina" di Palermo e portato
doni ai bambini ricoverati. L'intero incasso della manifestazione è stato devoluto al "Comitato aiutiamo Mattia".
Info: www.ilportaledimattia.com.
Comunicato n. 412/08 - 1 novembre 2008
Il CMI ricorda Jacques Piccard
Il CMI presenta a Bertrand Piccard le più sentite condoglianze per la morte, oggi a 86 anni, in Svizzera, del padre
Jacques, inventore ed esploratore che ha il record di discesa in profondità, essendo riuscito a toccare il fondo della
Fossa delle Marianne a 10.916 metri il 26 gennaio 1960, con l'americano Don Walsh.
Al defunto si deve anche il progetto di mezzi adatti alle medie profondità, i mesoscafi, tra cui il primo sottomarino
turistico nelle acque del Lago di Ginevra, in occasione dell'Esposizione nazionale svizzera del 1964. Appassionato
di mare, negli ultimi anni il suo impegno principale era rappresentato dal Centro per la protezione dei laghi e dei
mari, con sede a Losanna. Piccard voleva trasmettere la passione per il mondo sottomarino alle nuove generazioni.
Uno spirito da pioniere che ha trasmesso al figlio Bertrand che nel 2011 ha deciso di provare il giro del mondo su
un aereo solare per realizzare il volo perpetuo.
Nato il 28 luglio del 1922 a Bruxelles, Jacques Piccard ha proseguito l'opera di suo padre, il fisico Auguste Piccard,
inventore del pallone stratosferico e del batiscafo.
Comunicato n. 413/08 - 1 novembre 2008
Il CMI a Parigi per la fotografia italiana
La collezione fotografica del Comune di Reggio Emilia, acquisita grazie a tre edizioni della rassegna Fotografia
Europea, approda a Parigi al Mois de la Photo, il festival biennale fondato nel 1980 che ha contribuito a fare di Parigi una delle grandi capitali della fotografia richiamando ormai da diversi anni un numero straordinario di appassionati e collezionisti d'arte fotografica. Unica realtà pubblica italiana invitata al grande appuntamento transalpino,
la mostra Collection Reggio Emilia, curata da Elio Grazioli e allestita nella sede espositiva dell'Hôtel de Sauroy,
ricostruisce lo sguardo attento e curioso sul panorama internazionale contemporaneo che ha guidato le tre edizioni
fin qui realizzate, dedicate a tre temi di grande attualità come il limite, le città/l'Europa, umano troppo umano. Fra
gli artisti presenti il CMI ha potuto ammirare le opere di Gabriele Basilico, Bruno Cattani, Luigi Ghirri, Paolo Gioli, Marcello Grassi, Jitka Hanzlovà, Aino Kannisto, Armin Linke, Walter Niedermayr, Erwin Olaf, Fabrizio Orsi,
Martin Parr, Bernard Plossu, Pentti Sammallahti, Ferdinando Scianna.
Inoltre, il 17 novembre il CMI sarà nuovamente presente, a Parigi, al convegno su État des lieux de la scène photographique italienne, presentato da Laura Serani e Thierry Grillet, presenti direttori di numerose istituzioni, tra le
quali Marta Gili (Jeu de Paume), Elio Grazioli (Fotografia europea Reggio Emilia), Roberto Koch (Forma di Milano), Jean-Luc Monterosso (Maison Européenne de la Photographie), Adele Re Rebaudengo (Agarttha arte), Patrick
Talbot (École Nationale Supérieure de la Photographie di Arles), Roberta Valtorta (Museo per la Fotografia di Cinisello Balsamo, Milano), i direttori dei Festival Marco Delogu (FotoGrafia, Roma), Walter Guadagnini (Biennale
de Fotografia, Milano), François Hébel (Rencontres d'Arles); Andrea Pacella (Luccadigitalphotofest), l'editore Mario Peleti ed il fotografo Massimo Vitali.
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Comunicato n. 414/08 - 1 novembre 2008
Il CMI per i defunti
Oggi in tutta Italia, nella Reale Abbazia di Altacomba e a Montpellier il CMI renderà un solenne omaggio a tutti
quelli che hanno dato la vita per la Patria. A Napoli una cerimonia si svolgerà sulla tomba del Servo di Dio Salvo
D’Acquisto MOVM e in ricordo dei dieci giovani caduti nel giugno 1946 per la Patria e per il Re.
Comunicato n. 415/08 - 2 novembre 2008
Il CMI a Palermo per i bambini non nati
Il CMI ha partecipato, oggi a Palermo, all'interno del cimitero di Santa Maria dei Rotoli, alla benedizione impartita
dell'Arcivescovo Paolo Romeo ad una cappella gentilizia che il Movimento per la vita ha dedicato alla Divina Misericordia in memoria dei bambini non nati. Durante la cerimonia sono state scoperte due targhe protette da vetri
anti-sfondamento, con l'immagine della Divina Misericordia, a cui la Cappella è intitolata, con i loghi del Comune
e del Movimento per la vita.
La cappella, che si trova al numero 55 della sezione 8 del cimitero, è stata concessa il 29 febbraio 2008 con apposita determinazione sindacale, nella quale si precisa che al suo interno è vietata la tumulazione. Il monumento, infatti,
rappresenta uno spazio destinato esclusivamente al raccoglimento e alla preghiera. In questo modo l'Amministrazione comunale ha accolto la richiesta avanzata nel marzo del 2007 dal Movimento per la vita, che aveva presentato
un'istanza per ottenere la concessione di un luogo dignitoso dove potessero, appunto, essere ricordati i bambini non
nati. A seguito dell'assegnazione, il Movimento per la vita ha, inoltre, chiesto e ottenuto, da Comune e Sovrintendenza ai Beni culturali e ambientali, il permesso di ristrutturare la cappella a proprie spese: per l'intervento era necessario anche il visto della Sovrintendenza, trattandosi di cappella funeraria a frontale architettonico con tomba
gentilizia, composta da un cippo, esempio di architettura classicista.
Comunicato n. 416/08 - 2 novembre 2008
Il CMI a Torino
Nel 2003 è stato inaugurato a Torino il Monumento che ricorda il sacrificio di migliaia di cittadini dell'Istria, di
Fiume e della Dalmazia, uccisi, precipitati nelle foibe, sepolti nei boschi, annegati nel mare, fatti morire nei campi
di concentramento jugoslavi, monumento che ricorda anche le migliaia di esuli, sparsi sia sul territorio nazionale in
109 campi raccolta profughi che nei cinque continenti, morti senza mai dimenticare la loro amata terra, molti dei
quali giacciono oggi dimenticati in cimiteri lontano dalla loro terra natia.
Oggi, il CMI ha partecipato, alla presenza delle autorità e delle rappresentanze delle Associazioni combattentistiche
alla cerimonia commemorativa dei Defunti con il seguente programma:
- ore 09.00 Preghiera presso la Cappella del Cimitero;
- ore 09.15 Corteo all'interno del Cimitero Monumentale con deposizione di corone di alloro presso Gran Croce,
Lapide dei Caduti in Russia, Lapide Deportati Ebrei, Cippo della Deportazione, Cippo ex Internati, Campo della
Gloria, Cippo Caduti Guerra di Liberazione, Monumento Vittime Civili di Guerra, Campo Caduti sul Lavoro, Monumento ai Caduti dell'Aviazione, Monumenti agli Esuli Istriani e Dalmati;
- ore 09.30 Inaugurazione del Campo Militari G, al termine dei lavori di riqualificazione;
- ore 10.00 Deposizione di un omaggio floreale sulle tomba del Generale Conte Carlo Calvi di Bergolo e della Consorte, S.A.R. la Principessa Reale Jolanda di Savoia.
Comunicato n. 417/08 - 2 novembre 2008
Il CMI ad Ospedaletti
Il CMI ha partecipato, oggi ad Ospedaletti (IM), alla celebrazione della Giornata delle Forze Armate e della Festa
dell’Unità d’Italia con il raduno dei partecipanti presso il Palazzo Comunale, il corteo con la Banda musicale
“Rambaldi” di Coldirodi fino al Monumento ai Caduti di Piazza An Nasiriyah, la deposizione di una corona di alloro in onore dei caduti e l’orazione ufficiale, la S. Messa ed un incontro conviviale.
Comunicato n. 418/08 - 2 novembre 2008
Il CMI a Trieste per il 90° della Vittoria
Il CMI ha partecipato a numerose manifestazioni, a Trieste, per il 90° della Vittoria della prima guerra mondiale,
che portò alla riunificazione dell'Istria e di parte della Dalmazia alla Patria, concludendo le quattro guerre di indipendenza guidate in 70 anni da Casa Savoia, dal Re di Sardegna Carlo Alberto al Re d’Italia Vittorio Emanuele III.
- Mercoledì 29 ottobre, alle 18, nella Sala Attilio Selva di Palazzo Gopcevich, inaugurazione della mostra Il tesoro
riscoperto - Una preziosa eredità austriaca nell’Archivio di Stato di Trieste (aperta fino al 25 gennaio 2009, ore 919).
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- Giovedì 30 ottobre, alle 11 nel Museo Postale e telegrafico della Mitteleuropa, inaugurazione della mostra La posta degli irredenti – Documenti dei volontari giuliani e dalmati (aperta fino all’11 gennaio 2009, ore 9-13); alle 18,
nella Sala Umberto Veruda di Palazzo Costanti, inaugurazione della mostra Trieste liberata - La cronaca nelle immagini della Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte (aperta fino al 14 dicembre, ore 10-13 e 17-20).
- Venerdì 31 ottobre, alle 18, al Salone degli Incanti, inaugurazione della mostra Trieste 1918 - La prima redenzione novant’anni dopo (aperta fino all’11 gennaio 2009, ore 10-20).
- Sabato 1 novembre, dalle ore 8.30 celebrazione di una S. Messa in memoria dei Caduti nella chiesa di Sant'Antonio Nuovo; al Civico Museo del Risorgimento e Sacrario Oberdan apertura della mostra Eroi in divisa - Uniformi
delle collezioni civiche; cerimonia alla Risiera di San Sabba poi alla Foiba di Basovizza; cerimonia a San Giusto.
Ore 21 concerto al Teatro "Giuseppe Verdi" della Banda dell'Esercito.
- Domenica 2 novembre, ore 8 Alzabandiera in Piazza dell'Unità d'Italia. Schieramento dei mezzi navali locali in
rada. Sbarco dei bersaglieri al Molo Bersaglieri. Afflusso dei partecipanti in Piazza dell'Unità d'Italia e schieramenti. Ore 10.30 Cerimonia in Piazza dell'Unità d'Italia. Lancio di paracadutisti. Sfilamento. Ore 17 Ammainabandiera.
Comunicato n. 419/08 - 2 novembre 2008
Il CMI a Belluno
Il CMI ha partecipato, oggi nel cimitero urbano di Belluno, allo scoprimento del cippo dedicato ai caduti giulianodalmati, presenti il Vescovo, il Prefetto, il Sindaco e numerose altre personalità.
Il cippo consiste in un masso di pietra grezza istriana proveniente dalle campagne di Parenzo, che poggia su un
quadrato di circa m. 3,5 x 3,5 di terra rossa d'Istria: ai quattro vertici altrettante piantine di ulivo, sempre istriane.
La targa recita sul cippo: AI FIGLI D'ISTRIA DI FIUME DI DALMAZIA - ITALIANI PER STIRPE LINGUA E
CULTURA - MORTI IN FOIBA IN MARE IN PRIGIONIA - ESULI NEL MONDO PER AMOR DI PATRIA.
(ANVGD 2.XI.2008).
Comunicato n. 420/08 - 2 novembre 2008
Il CMI ha commemorato Guglielmo Imperiali di Francavilla
Il CMI ha commemorato a Roma il Marchese Guglielmo Imperiali di Francavilla nel 150° anniversario della nascita.
I primi documenti che si riferiscono agli Imperiali risalgono al XII secolo. La famiglia si ritiene originata dai conti
di Ventimiglia come conferma un privilegio dell'Imperatore Carlo VI d'Asburgo. Gli Imperiali ebbero riconosciuti i
titoli di Principe (mpg), Duca (mpg), Marchese (mpg), Nobile dei Principi di Francavilla, Patrizio Genovese e Napolitano (m) ed il trattamento di Don e Donna (mf).
Originata dalla nobilissima e Dogale famiglia Imperiale di Genova, una delle ventotto che tennero un proprio Albergo di Nobiltà, e che fu reiteratamente onorata della suprema dignità di Doge. Fu ricevuta nell'Ordine di Malta
nel 1638, e raggiunse le maggiori illustrazioni, fu infatti insignita del Toson d’Oro e del Real Ordine di San Gennaro.
Nel 1743 aggregata al Patriziato napoletano nel Seggio di Capuana, fu decorata nel 1639 del titolo di Principe di
Francavilla, nel 1608 del titolo di Marchese di Latiano, e nel 1573 di quello di Marchese d'Oria e Grande di Spagna
di I° Classe posteriormente rinnovato con R. Dispaccio 21 giugno 1784, e trovasi ascritta al Libro d'Oro Napoletano. Essa occupò, inoltre, i maggiori uffici nella Real Corte Borbonica: di Maggiordomo Maggiore (1753-59), di
Capitano Delle Reali Guardie del Corpo (1775-82) e di Cavallerizzo Maggiore (1855-60).
Guglielmo Imperiali di Francavilla fu Ambasciatore d'Italia a Costantinopoli (1904), poi a Londra (1910), dove
prese parte al Patto di Londra del 26 aprile 1915. Alla fine della prima guerra mondiale fu membro della delegazione italiana a Ginevra per la firma del Trattato di Versailles del 28 giugno 1919 e rappresentante italiano al Consiglio della Società delle Nazioni dal 1921, da cui si dimise subito dopo la Marcia su Roma (28 ottobre 1922). Senatore dal 16 ottobre 1913, fu decorato del Collare dell'Annunziata nel 1932 e morì nel 1944.
Guglielmo Imperiali, Diario 1915-1919 è il titolo di una pubblicazione che raccoglie i volumi del Diario scritto da
Guglielmo Imperiali di Francavilla tra il 1915 e il 1919 e, in appendice, i Ricordi ed appunti sulla mia partecipazione alla conferenza di Parigi maggio-luglio 1919, fogli sciolti risalenti al 1919. Il "diario di guerra", che fa parte
di un corpus di 33 volumi, è un contributo importante alla lettura degli eventi della prima guerra mondiale, raccontati da IMperiali in uno dei momenti più significativi della sua carriera diplomatica. L'ambasciatore italiano a Londra delineava il difficile e spesso contrastato rapporto con Sonnino, le divergenze di idee coi colleghi di Vienna e
Berlino, di cui non condivideva l'atteggiamento filotriplicista, difendendo la necessità dell'intervento a fianco delle
potenze dell'Intesa. Momenti di profonda umanità sono presenti nelle pagine in cui si legge la delusione di Imperiali per il sentirsi messo da parte al momento della conferenza di pace di Parigi, o in quelle piene di tenerezza e gratitudine nei confronti della moglie Maria Giovanna, per il costante appoggio nella vita diplomatica e il conforto nei
momenti critici dell'esistenza.
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I 33 volumi del Diario fanno parte del fondo Imperiali donato all'Archivio storico del Senato dal nipote di Guglielmo, il Marchese Francesco Imperiali di Francavilla, alla cui memoria la pubblicazione è dedicata.
1858, 19 agosto: nasce a Salerno dal Marchese Francesco, nobile dei principi di Francavilla, e da Clementina Volpicelli.
1880: si laurea in giurisprudenza all'Università di Napoli.
1882, febbraio: entra in servizio al Ministero degli affari esteri presso la Divisione politica.
1884, maggio: è destinato all'Ambasciata di Berlino.
1885-89: è in servizio presso l'Ambasciata di Parigi.
1890, primavera: è destinato all'Ambasciata di Washington.
1895, primavera: è destinato all'Ambasciata di Bruxelles.
1896, ottobre: sposa Giovanna Maria Colonna dei principi di Paliano.
1901-03: a Berlino come incaricato d'affari.
1903, giugno: a Sofia come agente diplomatico e console generale.
1904, gennaio: è promosso ministro plenipotenziario e destinato per pochi giorni a Belgrado e
poi a Roma.
1904, giugno: a Costantinopoli come ambasciatore.
1910, inizio: nominato ambasciatore a Londra dove giunge in maggio.
1913, 1 dicembre: nominato senatore.
1919, maggio: nominato membro della delegazione italiana alla conferenza di Parigi.
1920, febbraio: partecipa alla conferenza di Londra.
1920, aprile: partecipa alla conferenza di Sanremo.
1920, dicembre: collocato a disposizione e torna a Roma.
1921, marzo: inviato a Washington come rappresentante dell'Italia presso la Società delle
nazioni. Poco dopo entra nel Consiglio della Società.
1922, 9 novembre: chiede il collocamento a riposo. Poco dopo dà le dimissioni da delegato
italiano alla Società delle nazioni.
1930: entra a far parte del Contenzioso diplomatico.
1932: gli viene conferito il Collare dell'Annunziata.
1944, 20 gennaio: muore a Roma.
Comunicato n. 421/08 - 3 novembre 2008
Il CMI in Vaticano
Il CMI ha partecipato, questa mattina nella Basilica Vaticana, alla Santa Messa di suffragio per i Cardinali e i Vescovi che sono venuti a mancare durante l’anno, presieduta dal Santo Padre. Hanno concelebrato insieme al Vescovo di Roma i membri del collegio cardinalizio.
Papa Benedetto XVI ha ricordato all’inizio dell’omelia i nomi dei dieci Porporati deceduti negli ultimi dodici mesi:
Stephen Fumio Hamao, Alfons Maria Stickler, Aloisio Lorscheider, Peter Porekuu Dery, Adolfo Antonio Suárez
Rivera, Ernesto Corripio Ahumada, Alfonso López Trujillo, Bernardin Gantin, Antonio Innocenti e Antonio José
González Zumárraga.
Comunicato n. 422/08 - 3 novembre 2008
Il CMI a Parigi
Il CMI ha partecipato, oggi all’auditorium del Louvre, alle celebrazioni ufficiali del 50° anniversario del Consiglio
costituzionale francese, con un discorso del Capo dello Stato Nicolas Sarkozy, a pochi mesi di un’importante evoluzione della costituzione del 1958, voluta dal Generale Charles De Gaulle, dopo la revisione costituzionale dello
scorso 23 luglio.
Comunicato n. 423/08 - 3 novembre 2008
Il CMI a Gorizia
Sul monte Sabotino, sopra Gorizia al confine con la Slovenia, da più di trent'anni i fari rischiarano nella notte la
bandiera nazionale. Ma da mesi i fari rimanevano spenti, pare per ordine delle autorità governative locali. Quale il
motivo? Metterlo troppo sotto i riflettori potrebbe urtare la suscettibilità dei cittadini sloveni e quindi costituire un
ostacolo alla riconciliazione fra i due paesi. Anche il 20 dicembre scorso, giorno dell'abbattimento della frontiera
fra i due Stati, la bandiera rimase al buio. Eppure in visita c'era il Capo dello Stato Giorgio Napolitano. Il luogo dove sventola la bandiera è di proprietà militare, della brigata Pozzuolo del Friuli, ma i soldati non possono accendere
i fari. "L'impianto è funzionante", dichiarava mesi fa il Tenente Liotti, ma il problema dell'accensione è "all'attenzione delle autorità governative".
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Questa sera, dal castello di Gorizia, abbiamo visto, con commozione, riaccendersi i fari.
Un sentito grazie del CMI che non ha risparmiato i suoi interventi a favore di questa unica soluzione.
Comunicato n. 424/08 - 4 novembre 2008
Il CMI al Sacrario di Redipuglia
Testo letto oggi al Sacrario di Redipuglia dopo la deposizione della corona di alloro
“La commemorazione dei defunti e l'anniversario della Vittoria nella I Guerra Mondiale, IV Guerra d’Indi- pendenza, ci invitano a pregare in questo luogo benedetto, dove attendono la risurrezione finale circa 100.000 Caduti,
tra i quali molti ignoti agli uomini, ma conosciuti da Dio.
Uomini che hanno dato la vita per la Patria, per la libertà e per la pace, senza ricercare plauso od esibizione, consapevoli della loro missione d'italiani che compiono il loro dovere con amore, onestà, valore, coraggio, coscienza, umiltà, dedizione, e spesso con fede, al grido di "Avanti, Savoia!".
Siamo debitori a questi ed a tutti i Caduti e siamo orgogliosi di tutti coloro che hanno combattuto per il raggiungimento dei confini naturali della Patria, opera coronata nell’arco di 70 anni dal Re di Sardegna Carlo Alberto e dai
Re d'Italia Vittorio Emanuele II, Umberto I e Vittorio Emanuele III.
Mentre eleviamo al Signore la preghiera di suffragio per le loro anime e per tutti i militari che hanno combattuto e
combattono ancora oggi per la libertà, la pace e la giustizia, chiediamo per noi la grazia di poter servire, con onore,
umiltà e dedizione, in questo pellegrinaggio terrestre per essere pronti ad incontrare il Salvatore al termine del nostro cammino”.
Comunicato n. 425/08 - 4 novembre 2008
Il CMI per i 90 anni della Vittoria
Il CMI ha partecipato, oggi, a decine di commemorazioni, in particolare a Roma, Redipuglia (GO), Torino, Catania, Vittorio Veneto e Trieste.
A Pedara (CT) alle ore 10, insieme alle autorità cittadine, è stata deposta, dopo la S. Messa, una corona d'alloro con
la scritta "Coordinamento Monarchico Italiano ai Caduti".
L'11 novembre, alle ore 19 ad Adrano, il CMI organizza un incontro su Re Vittorio Emanuele III nel 139° del suo
genetliaco e nel 90° dell’armistizio della Francia. Oratore ufficiale Avv. Nello Pogliese, moderatore Prof Filippo
Marotta, Segretario del Circolo di Tricolore a Catania.
Comunicato n. 426/08 - 4 novembre 2008
Il CMI al Ministro della Difesa
Il Ministro della Difesa ha annunciato oggi di voler chiedere al Parlamento di elevare il 4 novembre a festa nazionale, al pari di quella del 25 aprile e del 2 giugno: "Il 4 novembre deve diventare un tassello di democrazia riconosciuto da tutti. E' un desiderio largamente condiviso, riconosciuto da tutti, a partire da chi ha il dovere di insegnare.
Mi piacerebbe che in alternativa gli studenti avessero un giorno per riflettere ma credo che la proposta giusta sia
quella di equiparare queste tre date come fondanti della comune identità italiana".
Il CMI rinnova la sua proposta.
Il 17 marzo, giorno della proclamazione dell'Unità d'Italia e del Regno d'Italia nel 1861, non viene più festeggiato,
mentre si avvicina il suo 150° anniversario, che cadrà nel 2011.
Da anni il governo ed il parlamento italiani hanno deciso che il 4 novembre, anniversario della vittoria nel
1918 della IV Guerra di Indipendenza e I Guerra Mondiale, deve essere celebrato come il Giorno dell'Unità nazionale e la Festa delle Forze Armate. Le celebrazioni sono cadenzate da una serie di appuntamenti
inderogabili, ai quali partecipano le maggiori cariche dello Stato e delle Forze Armate. Imprescindibile
l'omaggio al Milite Ignoto tumulato in Roma presso l'Altare della Patria, così come la cerimonia presso il
Sacrario Militare di Redipuglia. Ma, salvo fortunate coincidenze di calendario settimanale, non è un giorno festivo. In altri termini, non si tratta di festività nazionale.
Il 25 aprile, invece, rimane festività nazionale in quanto "Festa della Liberazione", anche se la data non significa
nulla, perchè nel 1945 i combattimenti continuarono ben oltre quel giorno. La fine del conflitto in Italia fu determinata dalla Resa di Caserta, che ebbe luogo il 29 aprile 1945 e fissò il “cessate il fuoco” per il successivo 2 maggio.
Dal 2005 il 10 febbraio è dedicato al Giorno del Ricordo, cioè alle vittime infoibate. Ma non si tratta di festività nazionale.
In nome della Storia, dell'Unità e della Pacificazione nazionali, il CMI propone di mantenere la ricorrenza del 25
aprile, che rappresenta per una parte della popolazione un momento importante della Seconda Guerra Mondiale,
così come quelle del 10 febbraio e del 4 novembre, che generalmente cadono in un giorno feriale. Ma propone anpag. 92 di 94
che di rendere festivo, dal 2011, il 17 marzo, che rappresenta il vero momento d’aggregazione della storia patria,
perché ricorda il giorno in cui una semplice entità geografica divenne finalmente uno Stato unificato: l’Italia.
Comunicato n. 427/08 - 4 novembre 2008
Il CMI in Vaticano
Il CMI ha partecipato, oggi in Vaticano, all’apertura della mostra Pio XII l'uomo e il Pontificato (1876-1958), aperta al pubblico fino al 6 gennaio 2009, nel "Braccio di Carlo Magno", nel porticato di sinistra della Basilica di San
Pietro.
Si tratta di una mostra straordinaria, organizzata"su esplicita richiesta del Santo Padre Benedetto XVI con lo scopo
di mettere in dovuta evidenza la persona e l'operato di Eugenio Pacelli-Pio XII, nel 50° anniversario della sua morte. L’esposizione rende giustizia ad un grande Pontefice che già in vita godeva dell'ammirazione dei contemporanei
indipendentemente dalle loro convinzioni religiose. L’iniziativa non vuole fare apologetica ma far conoscere la verità storica per rispondere alle richieste di una storiografia priva di pregiudizi ed esprimere doverosa riconoscenza
ad un grande Papa come Pio XII.
La mostra ripercorre attraverso numerosi scritti - anche inediti - fotografie, oggetti personali e opere
d'arte, l'intero percorso di vita di Eugenio Pacelli. In progressione cronologica racconta l'infanzia, la formazione,
l'ambiente familiare, il percorso spirituale e culturale del giovane Eugenio Pacelli; segue l'ordinazione sacerdotale e
l'inizio del lungo iter al servizio della Santa Sede, il suo ruolo di Nunzio apostolico a Monaco di Baviera e Berlino,
la nomina a Segretario di Stato, sino a giungere all'elezione alla Sede di Pietro e al relativo pontificato durato 19
anni.
Dopo il 6 gennaio la mostra si sposterà a Berlino e a Monaco di Baviera, e successivamente negli USA.
Andrea Tornielli, autore del volume Pio XII. Eugenio Pacelli un uomo sul trono di Pietro (Mondadori) e tra i curatori della mostra, ha fatto notare che Pio XII era una personalità molto diversa da come viene presentata.
Non era affatto distaccato, freddo, ieratico e distante dalla gente. E chi lo aveva conosciuto di persona lo giudicava
esattamente il contrario.
Tra le novità della mostra c’è la lettera manoscritta al fratello del 28 ottobre 1919, nella quale si accenna al ruolo
svolto dal capitano de Luca in difesa della nunziatura di Monaco assalita dai rivoluzionari spartachisti.
In quella occasione Eugenio, che era Nunzio in Germania, rimase per diverso tempo con una pistola puntata alla
tempia, cosa che lo impressionò profondamente.
E’ esposta anche la lettera con la quale Eugenio confida al fratello di non voler essere richiamato a Roma, in Curia,
come Cardinale, perché “ho anche occasione di fare vero apostolato con viaggi e discorsi, mentre che a Roma sarei
condannato al lavoro puramente burocratico... per il quale non sento nessuna inclinazione”.
Nel corso della mostra si scopre anche il carattere parsimonioso di Eugenio, il quale per risparmiare fondi da distribuire ai più bisognosi, utilizzava gli abiti dei suoi predecessori, e si faceva rammendare i suoi.
Durante la guerra si era imposto dei sacrifici, quali la rinuncia al riscaldamento e al caffè, pur di essere vicino alle
sofferenze dei suoi concittadini.
Inoltre Papa Pacelli era solito riutilizzare le buste da lettera per prendere appunti o buttare giù schemi di discorsi.
Nella mostra è esposto il retro di una di queste buste dove scrisse il suo testamento.
E’ importane ricordare che durante la guerra il Vaticano tenne in consegna, salvandolo, più del 50% del patrimonio
culturale dello Stato Italiano e che Mons. Tardini descrisse Eugenio Pacelli come “uomo di pace, Papa di guerra”,
facendo riferimento alle vicende di un uomo che assunse la responsabilità di opporsi alle ingiustizie ed alle atrocità
della guerra, operando segretamente nel proteggere e salvare i perseguitati e le vittime del conflitto. Era ben noto
infatti che Pacelli era tra i maggiori oppositori del Nazismo, e chiaramente venne indicato, dal New Yor Times nel
Natale del 1941 e nel 1942 come “l’unica luce nell’Europa occupata dai nazisti”.
Secondo lo scritto di Pinchas Lapide, già Console di Israele a Milano, dei 9.600 ebrei presenti a Roma durante la
razzia ordinata da Hitler il 16 ottobre del 1943, ben 8.500 furono salvati da Pio XII, trovando rifugio in conventi,
case religiose, parrocchie, università e istituti ecclesiastici. All’indomani della seconda guerra mondiale, quando
divenne espressione di un nuovo ordine mondiale in cui erano rilevanti la democrazia, il rispetto della dignità della
persona e dei diritti umani, come chiaramente indicato dalla Dottrina Sociale della Chiesa.
Comunicato n. 428/08 - 4 novembre 2008
Il CMI a Roma
Fra agosto 2006 a settembre 2007 la Galleria Nazionale d'arte moderna di Roma ha svolto - in collaborazione con
l'Università Roma Tre e l'Ufficio di Statistica del MiBAC - un'indagine conoscitiva sui visitatori del museo. La
ricerca - che comprende anche i risultati di uno studio specifico sul pubblico relativo alla mostra Il Simbolismo. Da
Moreau a Gauguin a Klimt - aveva come obbiettivo un focus sul profilo socio-demografico dei visitatori e il livello
di gradimento della collezione permanente e delle mostre temporanee.
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I risultati sono stati raccolti nel volume Esperienza e conoscenza del museo: indagine sui visitatori della Galleria
nazionale d'arte moderna e contemporanea, a cura di Maria Mercede Ligozzi e Stefano Mastandrea (Electa), presentato oggi, nella sede del museo, alla presenza di una delegazione del CMI.
Comunicato n. 429/08 - 4 novembre 2008
Il CMI al primo Workshop Città d’arte
Il CMI parteciperà, domani a Lucca, al primo Workshop Città d'Arte, appuntamento annuale e itinerante che prevede 18 interventi per creare un network coeso tra le città, prima della presentazione della proposta di legge Norme
per la salvaguardia e la valorizzazione delle città d'arte, alla presenza del Ministro dei beni e delle attività culturali.
Il primo Workshop Città d’arte, all’Auditorium San Romano, riunirà oltre 300 amministratori di numerose città
d’arte di tutta la penisola per creare una rete coesa tra le attività e le istituzioni. L’obiettivo è di rappresentare uno
strumento per la gestione del patrimonio artistico italiano, attraverso la proposta di nuove idee e attività. Durante le
sei ore del tavolo di lavoro, aperto agli interessati, verrà analizzata la situazione delle città d’arte, colpite dai problemi legati alla salvaguardia e alla valorizzazione del territorio e dei patrimoni culturali di cui sono dotate.
Nell’ambito del Workshop verrà presentato l’Osservatorio sulle Città d’arte, un organo con sede a Lucca che consentirà di dare continuità al tavolo di lavoro stesso. Senza fini di lucro, l’Osservatorio si costituirà come “database”
delle attività, difficoltà e istanze presentate dalle città per garantire il monitoraggio e la verifica continua circa le
politiche intraprese. Sarà quindi il motore intellettuale dell’iniziativa che, oltre a fare riflessioni sulle problematiche, si impegnerà a proporre possibili soluzioni e interventi concreti.
Comunicato n. 430/08 - 4 novembre 2008
Il CMI a Douaumont l’11 novembre
Il CMI parteciperà, su invito, alla solenne cerimonia nella necropoli di Douaumont (Francia), l’11 novembre, 90°
anniversario dell’armistizio francese. Saranno presenti il Capo dello Stato Nicolas Sarkozy, S.A.R. il Principe di
Galles Carlo d’Inghilterra e la Duchessa di Cornovaglia, S.A.S. il Granduca di Lussemburgo Enrico I e numerose
altre personalità internazionali.
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