brainstorming volontariato
Transcript
brainstorming volontariato
BRAINSTORMING “CREATIVITA’ NEL SETTORE SOCIALE” Piacenza 21 novembre 2012 Cosa è il volontariato? motivazioni, vantaggi, finalità... In associazione al concetto “volontariato” emergono dal gruppo parole come: farsi conoscere, stare con gli altri, bisogni, rispondere ai bisogni, guida, orientamento, conoscere gli altri, rottura, mondo chiuso, difficile entrare, sfruttamento, non definito, micro mondo, divertimento, difficoltà, momenti di disagio, cuoriosità e fiducia. In relazione ai vantaggi emerge il bisogno di stare con gli altri, la possibilità di aumentare le proprie competenze, una funzione orientativa e la possibilità di conoscere nuove persone. Dove servirebbe l'azione del volontariato nel tuo territorio? settori, progetti, bisogni... Emerge che ad oggi, nonostante la costante presenza di associazioni sul territorio, risulta sempre più in crescita la “fetta” di popolazione che necessita di aiuto sopprattuto a causa della crisi economica in corso. Per fa fronte ad un aumento sempre più esponenziale dei bisogni si ipotizza la costruzione di un “rete” tra associazioni pre-esistenti, supervisionata da un associazione “capo fila”. Chi dovrebbe occuparsene? uomini, donne, giovani, adulti, istituzioni...) Come coinvolgere i volontari? passaparola, social network, sensibilizzazione, responsabilità… Uomini, donne, giovani, adulti, molto importate è coinvolgere volontari già attivi presso realtà del territorio in modo da avere disponibili competenze tecnico professionali adeguate al ed immediatamente replicabili e spendibili Emerge l’utilità dei social network con la costruzione di pagine dedicate, il passaparola tra volontari operanti nelle varie associazioni esistenti a livello locale. Si pensa alla possibilità di organizzare: 1. all'interno delle scuole superiori giornate ad hoc e stage di sensibilizzazione per permettere agli studenti di conoscere ed avvicinarsi alle associazioni presenti sul territorio. 2. stand durante le principali feste di paese per avvicinarsi ai cittadini in genere nei luoghi di residenza. 3. giornate itineranti dimostrative dell’attività delle Associazioni di volontariato (es. mini campo della Protezione Civile, Unità cinofila della Croce Rossa, Mini parete da scalata degli Alpini, Illustrazione attività di primo soccorso in Ambulanza per la Pubblica Assistenza, ecc) Cosa può mantenere attiva la In associazione alla domanda stimolo, emergono dal gruppo parole come: funzione del volontario? coinvolgimento, costante aggiornamento, espansione dell’ambito di (riconoscimento, risultati, intervento, implementazione delle competenze, raggiungimento visibilità...) degli obiettivi del singolo e dell’Associaizione, riconoscimento dell’attività svolta, senso di appartenenza, lavoro di equipe, ecc. Cosa serve per realizzare tutto questo? (fondi, spazi, impegno....) Progettare servizi di supporto, individuare fonti di finanziamento Punti di forza del volontariato… Fornisce risposte ai bisogni della popolazione, offre un contributo Punti di criticità del volontariato… (Enti Locali, Aziende private, Sponsor, ecc) , disporre di spazi adeguatamente attrezzati per il servizio che si intende erogare. Idee e progetti….. significativo allo sviluppo dell’economia, della società e dell’individuo. ha un importante impatto sulla società, in quanto è un’espressione tangibile di cittadinanza attiva che rafforza alcuni dei nostri valori centrali, vale a dire, la solidarietà e la coesione sociale. Il volontariato rappresenta anche un’opportunità di apprendimento per l’individuo, che può contribuire a sviluppare il suo potenziale e a migliorarne l’autostima, riducendo al contempo il rischio di isolamento sociale. In questo periodo di recessione aver bisogno di Fondi per poter erogare servizi rappresenta una forte criticità. La presenza sul territorio Nazionale è molto sviluppata al NordEst, dove gli abitanti sono i più sensibili alle tematiche del volontariao, mentre è scarsamente rappresentato nelle altre zone. La partecipazione al volontariato in Italia è sotto al 10%, mentre in altri paesi come il Regno Unito, la Svezia, i Paesi Bassi e l’Austria oltrepassa il 40% Poco diffuso tra i giovani che rappresentano il futuro. Nasce un’idea progettuale che prevede la costituzione di una “rete” tra associazioni pre-esistenti, supervisionata da un Associazione “capo fila”, con una doppia finalità: 1. il censimento dei servizi offerti alla popolazione di un dato territorio dalle associazione presenti 2. il coordinamento dei servizi offerti al fine di evitare la dispersione delle risorse e fornire una più efficacie risposta alla richiesta di aiuto dei soggetti bisognosi. L'Associazione “capo fila” dovrà essere costituita da membri di altre associazioni (volontari) in modo da avere già competenze tecnico professionali adeguate al ruolo e per sfruttare al meglio le potenzialità di una rete tra i servizi del territorio. Tale associazione avrebbe quindi un ruolo di “effettivo” coordinamento dei servizi offerti avendo come interlocutori la popolazione ma anche gli enti locali presenti sul territorio. Il rapporto enti locali- associazione capo fila si realizzerebbe sia al fine di fornire una assistenza reale alla popolazione sui servizi offerti dallo Stato, previa formazione dei volontari addetti, sia al fine di intregrare suddetti servizi e coprirne così le carenze ed i limiti. In ultimo l'associazione “capo fila” adotterebbe un proprio statuto no profit, regole di massima trasparenza con la pubblicazione on line di tutti le spese supportate, un organo di auto-governo costituito dall'assemblea dei soci.