Autorità Portuale della Spezia 01/09/2009 IL SECOLO XIX

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Autorità Portuale della Spezia 01/09/2009 IL SECOLO XIX
Autorità Portuale della Spezia
IL SECOLO XIX
01/09/2009
Autorità Portuale della Spezia
IL SECOLO XIX
01/09/2009
Autorità Portuale della Spezia
LA NAZIONE
Sicurezza: un vertice dell’Autorità portuale
Finita la manifestazione che ha espresso ieri la protesta della Cgil contro gli incidenti in porto (con
un presidio sotto la prefettura e due ore di sciopero per ogni turno), il sindacato prova a
ricompattare il fronte nel settore dei trasporti. Messe in campo opposte posizioni, sulla necessità
dell’astensione o meno dal lavoro, i sindacati si dichiarano pronti ora a tutelare insieme l’interesse
dei portuali. Fabio Quaretti (Cgil) ha detto a sciopero concluso: «Siamo disposti a riprendere un
percorso unitario con Cisl e Uil sul merito delle questioni inerenti la sicurezza e la difesa dei
lavoratori». Gli hanno fatto eco a distanza i due segretari della Cisl e Uil del settore trasporti,
Antonio Carro e Marco Furletti: «La sicurezza sul lavoro in porto ed in tutti i posti di lavoro
rappresenta un problema che deve essere affrontato con l’impegno costante e giornaliero di tutti, a
partire dal sindacato in maniera unitaria».
Va anche in questa direzione la riunione che ha convocato per venerdì 4 settembre il presidente
dell’Autorità portuale Lorenzo Forcieri, chiamando a raccolta imprese e organizzazioni dei
lavoratori. Argomento: la sicurezza in porto. Obiettivo dell’incontro la definizione del protocollo
applicativo sottoscritto a inizio anno dopo l’incidente mortale che è costato la vita a Giuliano
Fenelli, padre cinquantenne.
La CGIL ha giudicato positivo l’organizzazione dello sciopero. «Prima di tutto — ha sottolineato
Quaretti — l’azienda Speter ha convocato gli rlss, i delegati alla sicurezza, aprendogli le porte a
successivi incontri. Poi la prefettura ha messo in previsione un incontro per riprendere il cammino
del protocollo sicurezza. Infine, possiamo dire che hanno incrociato le braccia l’80 per cento dei
lavoratori operativi nello scalo nel turno dedicato al presidio». Presidio che si è svolto con un
simbolico blocco del traffico in via Veneto e un incontro con il vice prefetto Annunziata Gallo.
Rifondazione Comunista ha partecipato alla protesta, con una sua delegazione.
Da parte loro le segreterie provinciali Fit-Cisl e Uiltrasporti hanno ribadito che «un tema delicato
come la sicurezza merita consapevolezza» e che «non si risolve sull’onda emotiva di incidenti gravi
ma con l’attuazione di tutte le misure preventive per eliminare o limitare i fattori di rischio». Lo
hanno detto chiedendo «il coinvolgimento degli enti e delle autorità preposte alla sicurezza».
M.P.
01/09/2009
Autorità Portuale della Spezia
LA NAZIONE
PROSPETTIVE
A Santo Stefano un complesso logistico per lo smistamento e la spedizione delle merci
Il porto guarda ai traffici della Turchia e dell’Africa
Settembre sarà un mese cruciale per dare un primo giudizio sui traffici del porto spezzino. Sulla scia
della crisi, l’attività nella banchine è calata di circa il 20 per cento, con punte maggiori nel settore
merci varie e minori in quello dei container. A cascata, il calo delle movimentazioni ha fatto
diminuire le tariffe di trasporto selezionando le aziende sul mercato. Nell’ambito dello scalo del
Golfo il rallentamento ha segnato spedizionieri, agenti marittimi e cooperative dai quali sono
arrivate varie richieste di cassa integrazione. Di positivo, se così si può dire, c’è stata nei mesi estivi
una stabilizzazione sul fronte delle perdite: i numeri sono sempre quelli da qualche tempo a questa
parte. Prospettive? Il rilancio del porto passa anche attraverso le opere che verranno realizzate
nell’ambito del piano regolatore. Gli operatori inoltre si sono lanciati alla ricerca di nuovi business
che sembrano aver individuato nella zona est del Mediterraneo (la Turchia, ad esempio) e sulle
coste dell’Africa (la Libia, prima di tutte). In un futuro prossimo il passaggio del Brennero potrebbe
mettere lo scalo della Spezia in una posizione di vantaggio.
Parecchie speranze sono rivolte inoltre all’area retro portuale di Santo Stefano Magra. Verrà
trasformata in terminal ferroviario portuale, con infrastrutture che permetteranno arrivi e spedizioni
di treni completi, con strutture dedicate alla movimentazione, alla manutenzione, al riempimento e
svuotamento dei container. Si profila dunque la creazione di un unico ed efficiente complesso
logistico dedicato allo smistamento e alla spedizione delle merci containerizzate. Lo scopo è quello
di ridurre la presenza di contenitori vuoti, privilegiando la lavorazione e movimentazione dei pieni.
«Un progetto che, oltre a costituire una opportunità per lo sviluppo economico del territorio,
contribuirà alla valorizzazione urbanistico–commerciale e ad un miglior assetto infrastrutturale
delle attuali aree. Un percorso che stiamo affrontando in collaborazione con il Comune di Santo
Stefano Magra», afferma Lorenzo Forcieri, presidente dell’Autorità portuale.
M.P.
01/09/2009
Autorità Portuale della Spezia
LA NAZIONE
Aree militari stretta finale sul piano di riconversione a cui sta lavorando il CRAMM. Giovedi’
confronto sul piano Brin
Arsenale, in dirittura d’arrivo il piano di rilancio... aspettando La
Russa
TEMA CALDO della ripresa post feriale è il destino dell’Arsenale, tra riorganizzazione dello
stabilimento e valorizzazione delle aree. Giovedì prossimo le organizzazioni sindacali avranno un
incontro con il capitano di vascello Paolo Benedetti per approfondire i contenuti del piano Brin.
Cresce intanto l’attesa per la presentazione del progetto di rilancio industriale da parte del Cramm
(il Comitato per la riconversione degli arsenali della marina militare). Il progetto doveva essere
ufficializzato il 31 luglio scorso. Ma, all’epoca, l’elaborazione era ancora in corso. Di qui la
programmazione di ulteriori ’passaggi’ in questo mese, a cominciare da un nuovo confronto con le
organizzazioni sindacali. Queste già stanno ragionando sulle ipotesi di modifica del contratto dei
dipendenti civili della base navale annunciate dall’onorevole Giuseppe Cossiga poco più di un mese
fa. Si è infatti aperta la strada da un contratto destinato ad assumereconnotazioni «industriali»
conseguenti alla configurazione di un «ente pubblico non economico» per la gestione dello
stabilimento militare. Fra le prospettive indicate dal Cramm per aumentare la produzione e far
fronte ai «picchi» dei carichi di lavoro c’è quella del cottimo, sia individuale che collettivo:
un’integrazione della retribuzione standard in relazione alla realizzazione di specifici interventi.
Insomma, un incentivo a.. dare di più, all’interno di un inquadramento teso a superare le attuali
rigidità. In questo contesto, l’altro tema da modulare è quello dell’orario di lavoro, per adeguarlo
alla variabilità e alla periodicità dell’attività. Altro aspetto traguardato è quello della
«valorizzazione del merito», con riconoscimento di meccanismi premiali per i singoli dipendenti
sulla base dei risultati conseguiti». La formazione costituirebbe un altro dei capisaldi delle
prospettive delineate del Cramm; ciò al fine di «favorire, da un canto, l’inserimento dei neo assunti
e l’acquisizione di conoscenze diffuse relative al ciclo lavorativo di appartenenza, dall’altro la
riconversione professionale per l’acquisizione di capacità e conoscenze sulle nuove tecnologie». Lo
studio del Cramm, intanto, ha accertato, l’«iperdimensionamento dell’area amministrativa/servizi e
supporti che contribuisce all’elevato ammontare delle spese generali». Di qui la prospettazione di
percorsi di riconversione professionale dei dipendenti, anche nella prospettiva di «internalizzare»
delle attività attualmente sviluppate dall’indotto. Si salda a questo obiettivo anche il «deciso
orientamento a ricercare attività all’esterno, coerenti con le attività istituzionali, allo scopo di
saturare le potenzialità disponibili». Della serie: i dipendenti dell’Arsenale potrebbero essere
impiegati anche per svolgere attività a favore di terzi. Se ne potrà sicuramente sapere di più sulla
rotta di avvicinamento al 22 settembre, data per la quale sono in programma le celebrazioni dei 140
anni dell’Arsenale. L’appuntamento è nell’agenda del ministro della Difesa Ignazio La Russa,
atteso al varco anche per conoscere le reali prospettive del protocollo d’intesa col Ministro per lo
sviluppo economico Claudio Scajola (firmato a luglio) per finanziare il rilancio industriale
dell’Arsenale e i passi in avanti del protocollo d’intesa col Comune della Spezia (firmato a maggio)
per la dismissione e valorizzazione di vari immobili della Marina e del Demanio militare fuori della
cinta arsenalizia. Pesano sull’intera questione dei rapporti Marina-città il recente pronunciamento
unanime del consiglio comunale (per la salvaguardia e sviluppo della base navale e il recupero alla
città di aree non più strategiche per la Marina) e l’organizzazione di un evento, di alto contenuto
artistico, sulla storia dell’Arsenale.
01/09/2009
Autorità Portuale della Spezia
IL SECOLO XIX
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Autorità Portuale della Spezia
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Autorità Portuale della Spezia
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Autorità Portuale della Spezia
IL SECOLO XIX – SHIPPING ON LINE
01/09/2009
Autorità Portuale della Spezia
L’AVVISATORE MARITTIMO
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L’AVVISATORE MARITTIMO
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L’AVVISATORE MARITTIMO
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L’AVVISATORE MARITTIMO
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Autorità Portuale della Spezia
INFORMARE
Drastico calo delle merci trasportate via ferrovia in Germania
Riduzione del 22,4% dei volumi nei primi sei mesi del 2009
Nel primo semestre del 2009 sulla rete ferroviaria tedesca sono state trasportate 147,3 milioni di
tonnellate di merci, con un calo del 22,4% rispetto alla prima metà dello scorso anno. Una già
consistente contrazione del traffico nazionale (-17,8%) - ha reso noto oggi l'Uffico Federale
Statistico della Germania - è stata accompagnata da una drastica riduzione sia delle esportazioni (30,5%) sia delle importazioni (-29,7%) che del traffico di transito (-29,4%).
Evergreen Marine Corporation chiude il primo semestre del 2009 in
rosso
La compagnia ha registrato una perdita netta di 4,71 miliardi di dollari di Taiwan
Nella prima metà del 2009 la compagnia di navigazione Evergreen Marine Corporation è incorsa in
un passivo netto di 4,71 miliardi di dollari di Taiwan (143 milioni di dollari) rispetto ad un utile
netto di 1,20 miliardi di dollari di Taiwan nel primo semestre dello scorso anno. Il ricavo operativo
è ammontato a 7,71 miliardi di dollari di Taiwan, in calo del 34,6% rispetto a 11,80 miliardi di
dollari di Taiwan nei primi sei mesi del 2008.
01/09/2009
Autorità Portuale della Spezia
INFORMARE
ANITA, più controlli alle dogane sugli autotrasportatori stranieri
In tal modo - ha sottolineato l'associazione - le imprese italiane opererebbero in parità
concorrenziale con le imprese estere
L'ANITA (Associazione Nazionale Imprese Trasporti Automobilistici) sollecita un maggior
controllo alle dogane sugli autotrasportatori esteri. Ricordando che una circolare del ministero
dell'Interno ha reso note alle forze di polizia le istruzioni operative, unite ad una “lista di controllo”
(in attuazione della direttiva 2006/22/CEE), che renderanno più agevole il monitoraggio dei flussi e
la gestione informatica dei dati per contrastare l'illegalità nel trasporto merci su strada e che tale
circolare consente l'attuazione operativa del protocollo d'intesa sottoscritto lo scorso 14 luglio tra
ministero dei Trasporti e ministero dell'Interno per il potenziamento e la semplificazione dei
controlli, il segretario generale dell'ANITA, Giuseppina Della Pepa, ha sottolineato che «l'impegno
e l'intesa tra i due ministeri risulta fondamentale per contrastare il fenomeno dell'abusivismo ad
opera dei vettori stranieri». «Tuttavia - ha aggiunto - i controlli andrebbero potenziati non solo su
strada, dove si intercetta soltanto una minima parte di tali abusi, ma soprattutto alle dogane. Un
controllo capillare sulle autorizzazioni, infatti, consentirebbe di stroncare ogni forma di illegalità
commessa da vettori stranieri in uscita dall'Italia. In tal modo, le imprese italiane opererebbero in
parità concorrenziale con le imprese estere, recuperando quote di traffico e rafforzando gli accordi
bilaterali che l'Italia ha sottoscritto con gli altri Paesi».
01/09/2009
MARITIME TRANSPORT DAILY NEWSLETTER
RELEASE 09.01
INTERNATIONAL PORTS & SHIPPING INFORMATION SERVICE
Pubblicazione realizzata da Redivo SAS * Via San Giacomo 15 * 16128 Genova
Tel. e Fax 010582939 Dir. 010584647 * e-mail: [email protected]
Martedì 1 Settembre 2009 Sommario
Somalia, i pirati attaccano nave italiana
Slot charter agreement fra Maersk Line e UASC
Msc, aumenti sull’Atlantico
CKYH riorganizza i servizi fra Asia ed Europa…
…e lancia nuovo servizio atlantico con Evergreen
Schat-Harding apre service in Italia
Savona, la frutta tiene
Monfalcone -27% a Luglio
UE, a Settembre negoziati su demolizione navi
Maratea primo porto comandato da una donna
SOMALIA, I PIRATI
ATTACCANO NAVE ITALIANA
La scorsa settimana pirati somali hanno
attaccato la bulk carrier da 4.900
tonnellate ‘Southern Cross’ una
costruzione del 1990 della compagnia
italiana Rimorchiatori Laziali, in
viaggio per l’Algeria con un carico di
acciaio. L’attacco è stato sventato grazie
all’intervento di elicotteri inviati in
soccorso da navi da guerra norvegesi,
coreane e tedesche presenti nell’area.
L’intervento degli elicotteri sarebbe
avvenuto a 20 minuti dalla notifica
dell’attacco, un lasso di tempo
considerato già oltre la9 soglia di
sicurezza, considerata la rapidità con cui
vengono effettuati gli attacchi. Al
momento dell’incidente, la nave stava
transitando nel Golfo di Aden, a circa
80 miglia a sud di Mukkala, con il bordo
libero a meno di due metri dal mare.
SWAP CHARTER AGREEMENT
FRA MAERSK LINE E UASC
Maersk Line ha concluso con UASC un
accordo di swap charter sulla tratta
westbound fra India e Mediterraneo
nell’ambito del servizio Mina operato
dalla compagnia degli Emirati e dalla
coreana
Hanjin
Shipping,
rispettivamente con cinque e tre navi. Al
servizio, che già scala La Spezia, viene
aggiunto uno scalo westbound al
terminal VTE. La prima partenza
eastbound è prevista per il 21 settembre
con lo scalo a Voltri della
portacontainer “Fowairet”, mentre la
prima partenza westbound è prevista da
Nhava Sheva il 19 Settembre con la
portacontainer “Hanjin Rio de Janeiro”.
La linea sarà commercializzata da
Maersk Line con il nome ME2.
MSC, AUMENTI SULL’ATLANTICO
Con
effetto
dal
1°Ottobre,
Mediterranean Shipping Co (Msc)
applicherà un General Rate Increase a
tutte le spedizioni dagli Stati Uniti e
Messico al Mediterraneo occidentale.
L’aumento sarà di $ 100 per container
da 20’ e $ 200 per container da 40’.
1
CKYH RIORGANIZZA
I SERVIZI FRA ASIA ED EUROPA…
A fine mese l’alleanza asiatica CKYH
riorganizzerà i servizi fra Asia,
Mediterraneo e Nord Europa con una
riduzione della capacità di stiva
nell’ordine del 20%. La nuova
configurazione dei servizi sarà la
seguente: NE1 (North Europe 1) con
otto portacontainer da 8.500 teus
(Coscon, Hanjin) e rotazione: Ningbo,
Shanghai, Hong Kong, Nansha,
Rotterdam,
Amburgo,
Felixstowe,
Anversa, Singapore e di nuovo Ningbo.
NE2 (North Europe 2) navi con otto
portacontainer da 7.700 - 8.000 teus
(“K” Line, YML) e rotazione: Xiamen,
Kaohsiung,
Yantian,
Singapore,
Rotterdam,
Felixstowe,
Amburgo,
Anversa, Jeddah, Hong Kong, Yantian e
di nuovo Xiamen. NE3 (North Europe
3) con sei portacontainer da 8.000 teus e
tre da 7.700 teus (Coscon, “K” Line,
YML e Hanjin) e rotazione Xingang,
Dalian, Qingdao, Ningbo, Yantian,
Singapore, Port Said, Rotterdam,
Amburgo, Felixstowe, Singapore e di
nuovo Xingang. NE4 (North Europe 4)
con tre portacontainer da 8.000 teus e
cinque da 7.700 teus (“K” Line, YML,
Hanjin) e rotazione Kwangyang, Pusan,
Ningbo,
Shanghai,
Singapore,
Amburgo, Rotterdam, Le Havre, Port
Said, Singapore, Hong Kong e di nuovo
Kwangyang MD1 (Mediterranean 1)
con otto portacontainer da 5.000 teus
(Coscon, “K” Line, YML e Hanjin) e
rotazione Pusan, Shanghai, Ningbo,
Yantian, Hong Kong, Singapore, Port
Said, Ashdod, Malta, Napoli, Genova,
Livorno, Fos, Port Said, Singapore e di
nuovo Pusan. MD2 (Mediterranean 2)
con otto portacontainer da 6.000 teu
(Coscon, “K” Line, YML e Hanjin)
rotazione: Shanghai, Ningbo, Xiamen,
Kaohsiung, Shekou, Singapore, Port
Said, Pireo, Genova, La Spezia,
Barcellona, Valencia, Singapore e di
nuovo Shanghai.
…E LANCIA NUOVO SERVIZIO
ATLANTICO CON EVERGREEN
Le compagnie dell’alleanza CKYH
(Coscon, “K” Line, Yang Ming ed
Hanjin
Shipping)
ed
Evergreen
inaugureranno a fine mese un nuovo
servizio transatlantico tra il Nord
Europa e la costa orientale degli Stati
Uniti, con la fusione degli attuali servizi
TAS1 (Trans Atlantic Service Loop 1)
della CKYH e NUE (North Asia - U.S.
East Coast - European Pendulum) di
Evergreen. Nel nuovo servizio TAE
saranno
impiegate
quattro
portacontainer da 2.400 teus, due di
CKYH e due di Evergreen. Il nuovo
servizio scalerà Anversa, Bremerhaven,
Rotterdam, Le Havre, New York,
Norfolk, Charleston e di nuovo Anversa.
SCHAT–HARDING
APRE SERVICE IN ITALIA
La società Schat-Harding, leader
internazionale per la fornitura e la
manutenzione delle attrezzature di
salvataggio, espande la sua rete in Italia
con una nuova stazione di service a
Livorno. Manager della stazione sarà
Enrico Venezia, proveniente da Miami,
che vanta una specifica competenza nel
campo
delle
imbarcazioni
di
salvataggio, particolarmente sviluppata
nel settore delle navi da crociera.
“L’armamento
italiano
è
molto
coscienzioso in materia di sicurezza, e
vi sono molte navi da crociera che
2
approdano regolarmente nei porti
italiani. Queste due considerazioni ci
hanno indotto a rinforzare la nostra
presenza in Italia. Abbiamo in
prospettiva di arrivare nel giro di pochi
mesi ad impegnare fino a sette tecnici
nella nostra nuova stazione.” ha
dichiarato David Bradley, VicePresidente
della
Schat-Harding,
responsabile del la divisione service
della società. La stazione di servizio in
Italia, Umoe Schat-Harding S.L, ha sede
a Livorno. La società, leader mondiale
per la fornitura e manutenzione di
imbarcazioni di salvataggio e sistemi di
evacuazione per navi e installazioni
offshore, ha impianti ed uffici in
numerosi Paesi del mondo, Norvegia,
UK,
Olanda,
Germania,
Italia,
Singapore, Spagna, Canada, Repubblica
Ceca, USA, Cina, oltre ad una rete di
Agenti in altri 30 Paesi, che
costituiscono una rete internazionale per
la fornitura ed il service delle marche
rappresentate. Marche di proprietà della
Schat-Harding sono Watercraft, Viking
Marine, Waterman, Fiskars, DavitCompany,
MASECO,
Watercraft
America, William Mills Marine, Schat,
Oltre che per questi marchi, SchatHarding è autorizzata da molti altri
fabbricanti
di
imbarcazioni
di
salvataggio ad eseguire la manutenzione
e revisione periodica come previsto
dall’IMO.
SAVONA, LA FRUTTA TIENE
Il porto di Savona – Vado ha chiuso il
primo semestre con la movimentazione
di 7.200.000 tonnellate di merci, il
13,5% in meno rispetto allo stesso
periodo dello scorso anno. A registrare
un segnale positivo sono i traffici del
terminal But (rinfuse specializzate) e
dell’area frutta al Reefer Terminal di
Vado Ligure, che con un incremento
delle movimentazioni del 35% ha
permesso di mantenere i valori
occupazionali in porto. Più sofferente il
comparto delle rinfuse solide, che fanno
registrare una perdita di oltre 400mila
tonnellate, per un valore percentuale del
21,3% in meno rispetto al primo
semestre del 2008. Valori analoghi si
registrano per le rinfuse liquide che
calano del 10% (400 mila tonnellate in
meno) mentre le merci a banchina fanno
segnare una flessione di 284 mila
tonnellate, corrispondente al 13%. Nel
comparto contenitori si è verificata una
contrazione di circa il 30%, con 40mila
teus in meno rispetto ai primi sei mesi
del 2008. Anche il traffico passeggeri
mostra una flessione che ammonta, tra
crociere e traghetti, a circa il 10% con
450.000 passeggeri transitati tra Savona
e Vado. Nel mese di luglio una leggera
inversione di tendenza ha permesso un
recupero sul risultato complessivo
gennaio – luglio passato da -13,5% a 11,7%, per un volume complessivo di
merci di 8 milioni e 400 mila tonnellate.
MONFALCONE -27% A LUGLIO
È diminuito del 27,3 %, a luglio il
volume dei traffici al porto di
Monfalcone (Gorizia), rispetto allo
stesso periodo del 2008. Nel periodo
sono state sbarcate/imbarcate 286 mila
tonnellate, di cui 196 mila di merci in
colli, 89 mila di rinfuse solide varie e
298 teu di container. Il dato del mese di
luglio porta a - 25,3 % il saldo negativo
dei traffici 2009 al porto di Monfalcone
rispetto ai primi sette mesi del 2008.
3
UE, A SETTEMBRE NEGOZIATI
SU DEMOLIZIONE NAVI
Saranno i prossimi mesi di settembre e
ottobre a definire la posizione dei 27
paesi dell'Ue sulle regole per arrivare ad
uno
smantellamento
delle
navi
`sostenibile´ dal punto di vista
ambientale. È quanto ricorda la
presidenza di turno svedese dell'Unione,
che spiega come ogni anno, centinaia di
grandi navi mercantili vengano demolite
e smantellate in tutto il mondo, pezzo
per pezzo. Il processo in genere avviene
in Asia meridionale, in condizioni di
lavoro pericolose e con relativo degrado
ambientale. Approssimativamente, circa
un quarto di queste imbarcazioni arriva
dall'Europa: di qui la decisione di
rilanciare i negoziati per stabilire quali
misure debba prendere la Ue per
migliorare la situazione. Secondo i dati
della Commissione europea, centinaia di
lavoratori di questa industria rimangono
uccisi e feriti ogni anno in Bangladesh,
India e Pakistan, dove si concentra la
maggior
parte
dell'attività
di
smantellamento. Ma a rimetterci è anche
l'ambiente: le navi da trattare
contengono rifiuti pericolosi come
l'amianto, policlorobifenili e fanghi di
petrolio,
che
fuoriescono
dalle
imbarcazioni. «L'Unione europea ha il
dovere di tentare di migliorare la
situazione» ha affermato Ulf Bjornholm
Ottosson, consigliere per l'Ambiente
presso la rappresentanza permanente
della Svezia all'Ue, alla guida dei
negoziati dei gruppi di lavoro
responsabili della materia. Dopo una
proposta
della
Commissione
dell'autunno scorso, che punta ad una
maggiore cooperazione fra le autorità
degli Stati membri, controllo ed elenco
delle strutture di smantellamento amiche
dell'ambiente e delle imbarcazioni da
demolire, a dare una direzione in materia sarà
il Consiglio dei ministri dell'Ambiente dei 27
Stati membri del 21 ottobre. «La presidenza
svedese - ha aggiunto Bjornholm Ottosson - ha
come obiettivo di arrivare a delle conclusioni
che inviino un messaggio politico quanto più
chiaro
ed
ambizioso
possibile».
La
Commissione europea presenterà quindi
proposte concrete di legislazione, basate sulla
linea del Consiglio. Un divieto di esportazione
di materiali pericolosi dal punto di vista
ambientale in Europa esiste già, ma c'è uno
scarso adeguamento, e per le navi diventa
difficile, specialmente quando si tratta di
definire esattamente quando debba essere
demolita
un'imbarcazione.
Anche
l'Organizzazione marittima internazionale
(Imo) prevede una normativa specifica, ma
potrebbero volerci anni prima che entri in
vigore. Obiettivo generale per la Commissione
europea invece è quello di assicurare uno
smantellamento sicuro e amico dell'ambiente
entro l'anno 2015. In ogni caso, quale che sia
l'orientamento dell'Europa, l'importante sarà
combinare considerazioni di tutela ambientale
e di mercato, perché una legislazione
unilaterale troppo dura da parte della Ue
rischierebbe di far sì che le navi cambino
semplicemente bandiera e porti di riferimento,
al di fuori del territorio degli Stati membri.
MARATEA PRIMO PORTO
COMANDATO DA UNA DONNA
Per la prima volta una donna sarà al comando
di un porto italiano: è il tenente di vascello
Tiziana Manca. Unico sbocco sul mar Tirreno
della Basilicata, Maratea ha una grande
importanza logistica in quanto meta d'obbligo
per tutte le imbarcazioni dirette, ad esempio,
alle isole Eolie. Romana, laureata in
Giurisprudenza, Tiziana Manca è tenente di
vascello dal settembre 2004, ed è stata in
servizio alla capitaneria di Porto di
Civitavecchia con incarichi operativi. Dal 4
settembre la Manca subentrerà a Gian Luca
Traversa al comando dell'Ufficio Circondariale
Marittimo di Maratea, la cui competenza si
estende da Sapri fino a Diamante. Il porto di
Maratea dispone di 550 posti barca.
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