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Palazzo Moriggia - Museo del Risorgimento
Il prossimo appuntamento della rassegna
"Di quell'amor ch'è palpito
dell'universo intero"
Laboratorio di Storia Moderna e Contemporanea
I Giovedì al Museo del Risorgimento
si terrà
giovedì 11 luglio 2013, ore 18.30
presso la Sala Conferenze di Palazzo
Moriggia, con la lezione-concerto
6 giugno 2013, ore 21
Flauto e arpa: mito, classicismo
e modernità
Lectio magistralis
con
a cura di
Gianfranco Scafidi
con
Cyprien Katsaris pianoforte
Main partner
Rosangela Bonardi arpa
Emanuela Medea flauto
in lingua inglese
Introduce
Musiche di Bach, Rossini, Donizetti,
Mendelssohn-Bartholdy, Rota.
Ingresso libero con prenotazione
obbligatoria alle coordinate in calce
a partire da giovedì 4 luglio 2013.
Carlo Balzaretti
In collaborazione con
“Di quell’amor
ch’è palpito
dell’universo intero”
C i v i c a
Orchestra
di Fiati
d i Milano
Con il contributo di
Info
Comune di Milano | Cultura
Polo Raccolte Storiche e Case Museo
Ufficio Comunicazione
Palazzo Moriggia, Via Borgonuovo 23
Tel. +39 02 884 62330
[email protected]
www.civicheraccoltestoriche.mi.it
Partner tecnici
Incontri e lezioni in musica
per Giuseppe Verdi
e altri anniversari
Media partner web
G&R Associati - In copertina Courtesy di Peter Bottazzi
Media partner
Cyprien Katsaris
Dare l'assalto al Mito:
Katsaris e l'eredità di Liszt
Pianista franco-cipriota, è nato a Marsiglia il 5 maggio 1951. Ha iniziato lo studio del
pianoforte a quattro anni in Camerun, dove ha trascorso l'infanzia. Diplomato al
Conservatorio di Parigi, ha studiato pianoforte con Aline van Barentzen e Monique de la
Bruchollerie, e musica da camera con René Leroy e Jean Hubeau. Ha vinto il Concorso
internazionale per giovani interpreti Rostrum - Unesco di Bratislava nel 1977, il Primo premio
al Concorso internazionale Cziffra di Versailles nel 1974, ed è stato l'unico europeo premiato
al Concorso internazionale Regina Elisabetta del Belgio nel 1972. Si è aggiudicato anche il
Premio della Fondazione Albert Roussel (Parigi, 1970) e il Premio della Fondazione Alex de
Vries (Anversa, 1972).
"Il piano è uno strumento a percussione". Lo ricordava Debussy ai suoi allievi, ma solo per
raccomandare loro di scordarsene; lo ripete oggi Cyprien Katsaris ai suoi. E aggiunge: "Se non
conoscete il piano e non muovete le mani, lui non canta. Ma se voi cantate dal suo interno e pensate
a lui come all'archetto di uno strumento a corda permettendogli di seguire la sua naturale
inclinazione al movimento, ecco che siete in grado d'indirizzarne il fraseggio. Ve lo sentite dentro
come un cantante. Non si dovrebbero mai contrastare le necessità naturali della mano".
Katsaris nasce nel 1951 a Marsiglia da genitori di origine cipriota. All'età di quattro anni comincia a
muovere le manine sulla tastiera nel luogo meno probabile del globo: il Camerun, allora colonia
francese. Dopo il diploma all'augusto Conservatoire parigino ha inizio per lui a metà degli anni
Settanta la litania interminabile dei concorsi vinti, delle interpretazioni memorabili, delle
registrazioni coronate dai massimi riconoscimenti. In questo il suo curriculum non si discosta dal
consueto binario del moderno concertista di successo. Ma solo in apparenza.
Gli altissimi modelli cui s'ispira sono nobilmente anacronistici, tali da farne un isolato nel nostro
mondo musicale dove regnano la specializzazione e con essa il culto della tecnica e della filologia
(oppure lo sdegnoso rifiuto delle medesime in nome di un arbitrio che confina con la provocazione
iconoclastica, quando non con l'astuto dilettantismo). Di queste meteore create al tavolino dai
maghi del marketing non mancano esempi vicini a noi, e ciascuno potrebbe farne i nomi. Katsaris ne
fa altri: anzitutto György Cziffra, da lui udito in concerto all'età di dodici anni nell'interpretazione di
pagine lisztiane come la Fantasia su temi popolari ungheresi e il Primo concerto. Folgorato
all'ascolto, racconta di averne subito fatto il proprio idolo, nella convinzione che tutti gli altri pianisti
appartenessero ad una diversa e inferiore categoria.
All'epoca quasi tutta la critica togata era di avviso diverso, segnalandone con gran dispetto
l'approccio indisciplinato alla pagina scritta. Il pubblico lo idolatrava, i colleghi lo denigravano con
passione. Si ripeteva insomma con Cziffra quanto era avvenuto un secolo prima per l'altro grande
magiaro Franz Liszt, sommo tecnico della tastiera ma anche improvvisatore e compositore in
proprio. Come lui, Katsaris si è avventurato in
trascrizioni e parafrasi da concerto; non ha
avuto paura di dare l'assalto al Mito
aggiungendo nuove difficoltà alle trascrizioni
lisztiane di tutte le nove sinfonie di
Beethoven, che ha integralmente registrato
ed eseguito dal vivo più di una volta. Non a
caso, nel 2006 è stato il primo pianista ad
impartire master classes nella casa-sacrario
di Liszt a Weimar, dove fra il 1849 e il 1886
schiere di allievi accorrevano da tutto il
mondo nella speranza di carpire al Maestro i
segreti del suo virtuosismo trascendentale.
Finivano poi per apprendere anche altro:
lezioni d'arte e di umanità che Liszt,
straordinariamente benigno verso i giovani,
regalava loro come per caso.
Liszt, Cziffra, Katsaris: tre "diversi", tre
inimitabili individualisti da consegnare alla
Storia in attesa che il passare dei decenni,
come già sta accadendo, c'illumini sul loro
autentico valore. Nel frattempo è un privilegio
accogliere fra noi l'ultima persona di questa
singolare trinità musicale.
Carlo Vitali
La sua prestigiosa carriera internazionale comprende esecuzioni con le più importanti
orchestre del mondo, tra le quali la Filarmonica di Berlino, le Orchestre sinfoniche di Filadefia,
Cleveland, Washington, Detroit, Montreal, Toronto, la Philharmonia di Londra, la City of
Birmingham, le Orchestre del Concertgebouw di Amsterdam e del Gewandhaus di Lipsia, la
NHK di Tokio e l'Orchestra Filarmonica del Giappone, la Filarmonica di Mosca, l'Orchestra
della Suisse Romande, la Chamber Orchestra of Europe e la Filarmonica di Città del Messico.
Ha collaborato con direttori d'orchestra quali Leonard Bernstein, Eugene Ormandy, Mstislav
Rostropovich, Sir Simon Rattle, Kurt Masur, Charles Dutoit, Antal Dorati, Ivan Fischer, Eliahu
Inbal, Nikolaus Harnoncourt, Kent Nagano, Rudolf Barshai.
Katsaris ha inciso estesamente per Teldec (Grand Prix du Disque per le incisioni dedicate a
Chopin nel 1985 e a Liszt nel 1984 e 1989; Disco dell'Anno in Germania nel 1984 per la Nona
Sinfonia di Beethoven/Liszt), Sony Classical, EMI, Deutsche Grammophon, BMG-RCA, Decca,
Pavane.Ha fondato di recente una propria etichetta discografica, la Piano 21.
La sua discografia comprende molti capolavori del repertorio pianistico con orchestra, fra cui
i Concerti di Bach con la Franz Liszt Chamber Orchestra, il Concerto n. 2 di Brahms con la
Philharmonia di Londra diretta da Eliahu Inbal, i due Concerti di Mendelssohn con Kurt Masur
e l'Orchestra del Gewandhaus di Lipsia, e l'integrale dei Concerti di Mozart, registrati dal vivo
a Salisburgo e Vienna. In aggiunta al repertorio tradizionale, Cyprien Katsaris ha inciso in
prima mondiale opere a lungo dimenticate come il Concerto in stile ungherese di Lisztˇajkovskij con Eugene Ormandy e la Philadelphia Orchestra, la trascrizione di Beethoven dal
C
balletto Le Creature di Prometeo, e la versione originale per pianoforte del Lied von der Erde
di Mahler.
Katsaris è stato membro di giuria in importanti concorsi internazionali: lo Chopin di Varsavia nel
1990, il Liszt (Utrecht, 1996), e il Marguerite Long di Parigi nel 2001. Ha tenuto corsi di
perfezionamento a Mannes, New York, Toronto, Salisburgo, Città del Messico, Hong-Kong, L'Aia.
È stato direttore artistico del Festival Internazionale di Echternach in Lussemburgo, e per la
sua carriera ha ricevuto importanti riconoscimenti: Cavaliere del merito del Camerun (1975),
Artista Unesco per la pace (1977), Cavaliere dell'Ordine delle Arti e delle Lettere (Francia,
2000). Nel 2001 gli è stata conferita la Medaglia d'Argento della Città di Parigi.
Foto Carole Bellaïche
Nel 1992 la giapponese NHK ha prodotto con Cyprien Katsaris una serie televisiva in tredici
puntate su Frederich Chopin. Il 17 ottobre 1999 gli è stata tributata una standing ovation alla
Carnegie Hall di New York per il suo recital dedicato a Chopin nel giorno del 150° anniversario
della morte. Questo concerto è stato ripreso in audio e video e pubblicato da Piano 21.