Pointbreak Magazine 5_2013

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Pointbreak Magazine 5_2013
Editore Sport Press S.r.l. - Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. +39 0362.600469 - Fax 0362.600616 - e-mail: [email protected] - Direttore responsabile: Angelo Frigerio Periodico
mensile - Registrazione al Trib. di Milano n. 540 del 19 luglio 2004 - Poste Italiane SpA Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 - Conv. in Legge 46/2004 - Art.1 Comma 1 LO/MI - Stampa:
Ingraph - Seregno (MB) - In caso di mancato recapito, inviare all’ufficio postale di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa.
magazine
anno 10 / n.5 / 2013
magazine
anteprime
Periodico B2B del settore boardsport & action sport
Dopo due anni di lavorazione, ecco la prima collezione
invernale del brand presente già da 7 anni anche nello skate.
anno 10 / n.5 / 2013
10 -11
Snow
a tre strisce...
L’EOFT cresce
e punta forte sul 13
Si riparte tutti
insieme dal
Supportato come sempre anche da Ispo,
EuroSIMA e Pointbreak Magazine, dal 2014
al 2017 l’evento si svolgerà alternativamente
a Bardonecchia e Andalo. Marco Sampaoli
ci illustra nei dettagli la prossima edizione.
23
12 appuntamenti
16 -17 l’evento alla 4a edizione
18
company profile
The JamBO:
si può fare di più
22
La prima edizione dell’Urban Summer
Festival a BolognaFiere dal 14 al 16 giugno.
La risposta del pubblico però non si è
rivelata adeguata alle notevoli attese.
20
Ogio: tra design
e innovazione
14
Voglia di powder
pink waves
Superenduro da urlo
a Salice d’Ulzio
24
Le nuove proposte
Vertical Summer Tour
sull’onda del SUP
www.pointbreakmag.it
• Stranavigli 2013,
piatto povero ma ricco...
• Quinta abbondante
per le WIB
21
Editoriale
a cura di Benedetto Sironi
GUARDARE
LONTANO
Negli ultimi editoriali di Pointbreak Magazine abbiamo parlato di temi quali “carta e web”, “autenticità e spirito delle origini”, oppure del “valore della concorrenza”. Tutti argomenti di carattere
generale ma che riguardano certamente anche il nostro settore. Oggi torniamo a parlare nello
specifico di board & action sport e del relativo mercato. Al quale del resto questo magazine da
ormai 10 anni è interamente e appassionatamente dedicato, senza stucchevoli e oggi anche facili
deviazioni verso altri lidi. Il mercato italiano lo conosciamo ormai davvero bene. E con la stessa,
un po’ sconsolata certezza, possiamo dire di non averlo mai visto cadere così in basso come negli
ultimi due anni.
Ma se l’Italia soffre tanto, anche a livello internazionale spesso il settore boccheggia, perde appeal, quote di mercato, fatturati. Un esempio su tutti quello di Billabong e del relativo gruppo: fino a
pochi anni fa una realtà in crescita costante in tutto il mondo, con una politica di acquisizione di
marchi aggressiva e ottime prospettive davanti a sé. Poi quello che è successo lo potete leggere
nel box a fianco. Ma come sappiamo anche gli altri grandi storici marchi di surfwear come O’Neill,
Quiksilver e Rip Curl stanno vivendo un periodo assai complicato della loro storia pluridecennale.
Pure lo snowboard è “fermo”, quando non in contrazione, in molti mercati. Con situazioni di vero e
proprio allarme rosso come quello che suona ormai nelle due ultime stagioni in Italia, dove il giro
d’affari si è praticamente dimezzato.
I motivi li abbiamo più volte approfonditi e vale la pena ricordare i principali: perdita di appeal del
settore, incapacità del mercato di migliorare la propria “supply chain”, eccessiva estremizzazione
delle discipline action sport e scarsa propensione a rivolgersi con il giusto “tono” al grande pubblico, continua erosione dei margini, guerra dei prezzi (al ribasso). Per non parlare della scarsa
lungimiranza e professionalità di molti operatori, i quali - nonostante tutto - all’umiltà continuano a
preferire una buona dose di arroganza. E potremmo continuare. Ma oltre a far emergere quello che
non va, Pointbreak Magazine si è sempre contraddistinto anche per il suo spirito positivo e la sua
vocazione propositiva (scusate il gioco di parole).
Certamente oggi occorre saper rispondere con la massima tempestività alle sollecitazioni di un
mondo che cambia a gran velocità, essendo in grado di riadattare continuamente le proprie strategie e obiettivi. Tuttavia è pur vero che sono i progetti a medio-lungo termine oggi a fare la differenza
in un mercato dove c’è sempre meno spazio per il “mordi e fuggi”. Proprio con questa logica ragionano ad esempio gli organizzatori del Pro Shop Test, l’evento B2B diventato in soli 3 anni il punto
di riferimento per il mercato snowboard e freeski, supportato attivamente fin dal primo anno anche
da Pointbreak Magazine. Un appuntamento che nel 2014 presenta molte novità e può contare fin
da oggi su un programma di sviluppo quadriennale (tutte le info nell’articolo alle pagine 16-17).
Perché alla fine non è vero che tutto va male e soprattutto che debba andare peggio. Su ogni numero del nostro magazine trovate piccoli o grandi esempi di realtà virtuose, professionali, con una
prospettiva limpida davanti a sé o che si affacciano con un giusto approccio sul mercato. Sembra
essere questo il caso di adidas: il gigante tedesco ha deciso di entrare anche nello snowboard
dopo essere sbarcato nello skate 7 anni fa. Aumentando ancor più la concorrenza con il suo
grande e storico rivale (Nike, come sappiamo, è presente a 360° negli action sport già da alcuni
anni). Una notizia di certo positiva per tutto il mercato e che vi sveliamo in anteprima con dovizia di
particolari nell’esclusivo articolo alle pagine 10-11. Una new entry che va di pari passo a un gradito “ritorno” di un marchio che molti amanti degli action sport di certo conosceranno: vale a dire
Killer Loop. Un progetto che sta iniziando a far parlare molto di sé, con caratteristiche particolari e
un altro “big” alle spalle, vale a dire il gruppo Benetton. Per tutti i dettagli non perdete il prossimo
numero di Pointbreak Magazine. Sul quale – come sempre – cercheremo di fotografare il settore
nei suoi vari aspetti. Con un occhio di riguardo a chi merita di più e sa “guardare lontano”.
magazine
Editore
Sport Press Srl
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Angelo Frigerio
Direttore Editoriale
Riccardo Colletti
Redazione:
Corso della Resistenza, 23
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Registrazione al Trib. di Milano n.540 del
19 luglio 2004. Periodico mensile Anno 10
N. 5/2013. Poste Italiane SpA Spedizione
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Chiuso in redazione il 23 settembre 2013
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Pointbreak Magazine 5 / 2013
possesso. Tali dati saranno utilizzati per la
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momento scrivendo a: Sport Press S.r.l.
Responsabile dati: Riccardo Colletti.
Primo piano
Due fondi per Billabong
Dopo 19 mesi di “telenovela” e molte offerte
presentate da varie aziende, sembra essere stato
definito il riassetto del gruppo: i fondi americani
Oaktree Capital e Centerbridge Partners
ripianano il debito e rilevano il 40% delle azioni.
Dopo un tira e molla durato 19 mesi, la “battaglia” per il controllo
e il riassetto del noto marchio surf australiano è finalmente giunta a
conclusione. Almeno per ora. Il cda Billabong ha infatti approvato
l’offerta di finanziamento proposta dai fondi americani Centerbridge Partners e Oaktree Capital Management, che entreranno
nel capitale con il 40,8%. Com’è noto, la situazione finanziaria del
brand australiano versa in cattive acque. In grave difficoltà da anni
a causa di un’espansione troppo rapida, dell’alto prezzo del dollaro
australiano oltre che della crisi europea, Billabong ha chiuso l’esercizio 2012/13 (terminato lo scorso giugno e considerato “uno dei
più difficili della sua storia”) con una perdita di 860 milioni di dollari
australiani (578 milioni di euro), la chiusura di 158 negozi, 400 tagli
dell’organico e vendite di quote dei marchi acquisiti in passato. Alla
Borsa di Sydney le perdite da inizio anno si collocano a oltre il 40%.
Ma andiamo con ordine. La società Altamont, precedentemente
coinvolta nel gioco di negoziazioni per Billabong prima dello stop
annunciato dalla medesima azienda surf, aveva successivamente
deciso di aiutare il brand australiano a ripristinare la situazione finanziaria. Insieme a un consorzio di partner infatti, Altamont proponeva
a Billabong un prestito a lungo termine di 254 milioni di dollari US in
cambio dell’acquisizione di uno degli asset del gruppo Billabong:
il marchio Dakine. In aggiunta il nuovo partner finanziario avrebbe avuto dei propri dirigenti all’interno del cda Billabong. Il CEO
sarebbe stato infatti Scott Olivet, che ha ricoperto la stessa carica
in Oakley e che avrebbe sostituito Launa Inman, passata al ruolo
di chief executive e membro del consiglio. Alcuni elementi iniziali
dell’accordo sono stati tuttavia successivamente rivisti e rimossi in
seguito a un ricorso depositato presso le autorità australiane, il cui
governo le ha ritenute inaccettabili.
Tale ricorso era stato presentato da Oaktree Capital Management e Centerbridge Partners, che avevano presentato un’altra
proposta: i due fondi infatti, nell’intenzione di accollarsi il debito
di 289 milioni di dollari di Billabong, stavano preparando una contro offerta più alta dell’81% per azione rispetto a quella presentata da Altamont (20 centesimi australiani), che avrebbe permesso
al marchio di accumulare 143 milioni di dollari australiani in
interessi. In aggiunta Oaktree e Centerbridge offrivano un prestito
ponte per rifinanziare i 325 milioni di dollari australiani portati da
Altamont e partners.
Inizialmente il cda Billabong sembrava in procinto di accettare
l’offerta Altamont, incluso l’inserimento di Scott Olivet in qualità
di nuovo CEO, salvo poi cambiare idea e ripiegare su Oaktree
Capital e Centerbridge Partners. L’intervento dei 2 fondi permetterà dunque, come spiegato sopra, di coprire anche il prestito ponte
offerto da Altamont. L’accordo prevede un prestito di 360 milioni
di dollari US e 29,6 milioni in opzioni d’acquisto a 50 centesimi (Aus)
per azione. Il cda Billabong, come dichiarato dalle parole del
presidente Ian Pollard, ha ritenuto quest’offerta più vantaggiosa di
quella portata da Altamont e partners per una serie di motivi: tassi
d’interesse più bassi, liquidità extra, facilitazioni per i debiti a lungo
termine e prelazioni più importanti per gli azionisti attuali. Inoltre
non sarà più Scott Olivet il nuovo CEO, come da accordi con
Altamont: Centerbridge e Oaktree intendono infatti porre nel ruolo
Neil Fiske, già CEO in Eddie Bauer.
APERTURE
news
Blue Tomato apre
un nuovo store a Innsbruck
#anotherboardshop. Ecco l’hashtag utilizzato da Blue Tomato per l’inaugurazione del suo decimo punto vendita fisico,
questa volta in casa, in Austria. Dopo le recentissime aperture di Stoccarda e Amburgo, avvenute negli scorsi mesi,
aprirà infatti i battenti lo shop sito a Innsbruck, considerata
la capitale austriaca dello snowboard. La presentazione avverrà il 27 e 28 settembre, giusto in tempo per la stagione
Market
I sandals Flojos in Italia con Nitro Distribution
Nitro Distribution Italia ha acquisito la distribuzione in
esclusiva per l’Italia del marchio californiano Flojos,
produttore di sandals dagli anni ‘70. Flojos è riconosciuto come uno dei maggiori produttori mondiali di
sandali e infradito e la sua attuale collezione è composta da oltre 40 modelli pensati per uomo, donna e
bambino. Il marchio va ad aggiungersi agli altri brand
del portfolio Nitro che già include Nitro Snowboards,
L1 Outerwear, Giro helmets & goggles, Madrid Skateboards e Osiris Shoes. Edoardo Sgarbossa, amministratore di Nitro Distribution Italia, ha così commentato
questa nuova manovra di mercato: “Siamo orgogliosi
di aver aggiunto Flojos ai marchi da noi distribuiti. È
un brand dal sell out facile e dalla rapida rotazione di
magazzino grazie all’unicità, allo stile, alla qualità costruttiva e alla poliedricità dei suoi prodotti”. La nuova
gestione focalizzerà la sua prima campagna vendite
sul modello Catalina per uomo e donna. Si tratta di un
evergreen con superficie realizzata in tatami (paglia di
riso intrecciata e pressata) e gomma anti-abrasione.
NDI-Nitro Distribution Italia
0464.514098 - [email protected]
Personalizza il tuo abbigliamento con Plak
invernale. Il negozio di 520 mq, allocato su 2 piani, intende
diventare un punto di riferimento nella zona, con un’offerta
vastissima di tavole skate, surf e snowboard, streetwear,
sneaker e sci freestyle di numerosi brand. “Vogliamo offrire
qualcosa di importante alla scena locale e supportare per
quanto possibile l’organizzazione con video premiere, party
e contest”, ha spiegato lo shop manager Raphael Neuner.
Per l’inaugurazione il negozio rimarrà aperto dalle 9.30 di
mattina alle 11 di sera. L’avvio verrà dato dal meet & greet
con i Pro della Pirate Movie Production, grazie al quale sarà
possibile incontrare atleti del calibro di Gigi Rüf, Maco Feichtner e Stale Sandbech, oltre alla new entry Blue Tomato Kalle
Ohlson. In serata verrà proiettata la premiere di “Distorted
Reality”, seguita da un party. La mattina seguente Blue Shopping e tante offerte.
Burton programma l’apertura
di 2 outlets a San Francisco Bay
Burton Snowboards ha identificato San Francisco in California come uno dei principali obiettivi per il suo corporate retailing. In autunno l’azienda aprirà infatti ben
2 negozi nella baia di San Francisco: uno a Berkeley e
l’altro su Haight Street. In Burton si è fatto evidente il fatto
che la maggior parte degli acquisti in zona veniva realizzata attraverso il sito internet, in quanto evidentemente
poco servita dagli store con prodotti del marchio. Il punto
vendita locato in Haight Street, di circa 140 mq, è attualmente gestito da SFO Snowboarding, che ha deciso di
darlo in leasing al marchio. Al momento attuale Burton è
presente con 6 flagship stores a New York City, Chicago, Los Angeles, Tokyo, nell’headquarter di Burlington,
in Vermont, e nella sede europea a Innsbruck, Austria.
VF inaugurerà tre global innovation center
in America dedicati ad apparel e footwear
VF Corporation (proprietaria di vari
marchi tra cui The North Face, Vans,
Kipling, Nautica, Eastpak, Lee,
Wrangler, Eagle Creek e Jansport)
ha dichiarato di voler creare tre centri
di innovazione globale. L’investimento segue la nuova strategia del gruppo finalizzata a incrementare la performance aziendale
sotto l’aspetto dell’innovazione tecnologica. I tre nuovi
centri, definiti dai vertici aziendali come un passo rivoluzionario nel mercato apparel, saranno situati in Alameda (California) per l’abbigliamento tecnico, Greensboro
(North Carolina) per i jeans, Stratham (New Hampshire)
per il footwear. Le strutture dovrebbero essere operative
già entro i primi 6 mesi del prossimo anno.
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Pointbreak Magazine 5 / 2013
Un prodotto fresco, dal design pulito e accattivante. È Plak, studiato
e disegnato in Italia. Plak è il nome dato a placchette di metallo che
si applicano ai lacci delle scarpe, ai bikini, alle spalline di canotte e
reggiseni, ai braccialetti e a tante altre cose. La forma brevettata con le
aperture laterali permette il rapido cambio delle Plak a seconda delle
occasioni. Il suo caso di mercato è stato studiato persino dall’Università Bocconi di Milano che ha considerato Plak come una delle idee più
originali degli ultimi anni. L’Università ha persino effettuato un’accurata
ricerca su tutto il territorio globale per valutare le possibilità di successo del prodotto, che si sono rivelate ottime. La collezione si compone
di 8 soggetti e una Limited Edition suddivisi in vari temi (gioco, tattoo,
love, etc). In ogni confezione sono contenute due Plak. Il packaging
presenta colori e grafiche diverse a seconda del modello contenuto.
Sul retro sono indicate le diverse possibilità di applicazione. Realizzato
e distribuito in Italia da Brekka, sarà disponibile nei negozi a partire da ottobre a un prezzo di 9,90 euro.
Brekka - 02.48958158 - [email protected] - www.plakworld.com
Blue Distribution è il nuovo distributore italiano del marchio Pony
Il marchio sportivo Pony, fondato a Manhattan nel 1972 dall’imprenditore uruguayano Robert
Muller, è entrato a far parte del vasto portafogli Blue Distribution, che ne inizierà la distribuzione in Italia a partire dalla primavera/estate 2014. Muller era noto come un carismatico anticonformista che ha vissuto la propria vita seguendo il proprio istinto e il marchio Pony è stato creato a sua
immagine: vivace, indisciplinato e davvero ambizioso. Nel giro di pochi anni l’azienda è presto salita agli altari, fino a raggiungere testimonial sportivi di livello mondiale quali Spud Webb, Johnny Newman, Pelé e molti altri.
Blue Distribution - 045.6717111 - [email protected] - www.pony-europe.com/home
Snowide acquisisce la distribuzione europea di Shut Skateboards
Il 25 giugno il portafogli di marchi Snowide è stato implementato con l’ingresso di Shut
Skateboards, storico brand americano della east coast. Fondato nel 1986 a New York da
Rodney Smith e Bruno Musso, è stata la prima skate company 100% street e la sua storia
è molto simile a quella di Apo, altro marchio del gruppo Snowide. È la prima volta che Shut
Skateboards viene distribuita in Europa. Inizialmente verranno coinvolti i mercati di Francia, Svizzera, Austria, Germania, Italia e Gran Bretagna. Ora la forza vendite di Shut sarà
guidata da Dan Fitzgerald, export manager in Snowide, vero architetto di questa partnership di distribuzione. “Nel segmento degli action sport lo skateboard è la disciplina principale”, spiega Yann Zaccaro, direttore commerciale di Snowide. “Per Snowide la scelta di Shut Skateboards è stata fatta in linea con l’impegno
a divenire leader nella distribuzione action sport e rappresenta un primo ‘ancoraggio’ estivo per un’offerta a 360°”.
Picture Organic e il progetto di riciclo delle tavole da surf
Si è concluso il progetto Picture Recycled Board promosso da Picture Organic e portato avanti dal surfista Frederic Lecoq.
I surfisti sono considerati sportivi attenti all’ambiente, ma la maggior parte delle tavole da loro utilizzate è tutt’altro che
ecologica. L’idea del progetto di Frederic Lecoq era quella di dare nuova vita a tavole rotte. È partito riciclando parte
della schiuma di una tavola di 9 piedi. Con l’intento di sprecare il minimo materiale
possibile, Frederic ha ripensato i volumi, l’outline e il rocker della tavola riuscendo a
creare un surf di 6 piedi. Il secondo step del progetto ha previsto la stratificazione,
la fase più complicata che consiste nel coprire la schiuma con uno o più strati di
fibra di vetro e resina. Picture Organic, aggiungendo una polvere perlata, ha reso la
resina colorata e lo strato più bello esteticamente. Al momento non esistono resine
“green”, per cui è stato essenziale calcolare l’esatta quantità necessaria per evitare
sprechi. Da ultimo, la finitura. In Picture Organic la fibra di vetro colorata è stata rifinita con una verniciatura che assicura un
risultato perfetto. Nella resina è stato inoltre integrato il logo realizzato in carta velina. La tavola oggetto del progetto è stata dotata di pinne in legno FCS ed è stata testata sul campo, con ottimi risultati, dal surfista Picture Organic Kevin Lestrade.
Web & tech
Salva con nome
È online il nuovo sito California Sport in responsive design
Da qualche giorno è presente sulla rete la nuova
versione di www.californiasport.info, il sito internet interamente dedicato ai fans dei marchi DC,
Protest, Moskova e Majestic.
Il sito è stato realizzato in
responsive design per ottimizzarne l’utilizzo sui vari dispositivi mobile oltre che su
pc e labtop. La navigazione,
progettata all’insegna dei più
moderni trend, permette agli
utenti di visionare i prodotti
più interessanti delle nuove
linee e di conoscere tutte le
novità riguardanti i marchi
distribuiti in Italia da California Sport: DC, Protest,
Moskova e Majestic. Fra le sezioni più interessanti si segnalano le schede di atleti e riders italiani
supportati dai quattro brands, approfondimenti
sui migliori negozi dedicati ai board sports, alle
sneakers e al lifestyle, video e foto in abbondanza e tante news dedicate al
mondo dello snowboard,
dello skateboard, del surf
e degli sport americani.
Ampio spazio viene inoltre
dedicato a musicisti e artisti supportati. Fra le molteplici iniziative di più recente
pubblicazione, si segnala
la premiere di “This is DC”,
il video project dedicato
agli atleti del team DC Italia, che è stata disponibile online in anteprima
assoluta per 24 ore a partire dalle ore 10.00 di
lunedì 16 settembre.
Un tour di skate lungo 2 mesi
Federico Faccioli, fondatore e proprietario di La Ghigliottina (http://LaGhigliottina.com), sta terminando uno skate tour tra i più lunghi mai realizzati in Italia.
Il viaggio ha preso il via il 31 agosto e terminerà il 2 ottobre. Sono coinvolte le
principali piazze e i più importanti skatepark della
Penisola, in particolare Roma (2-3 settembre), Napoli (5-6 settembre), Bari (8-9 settembre), Catania
(12-13 settembre), Bologna (17-18 settembre), Milano (20-21 settembre), Torino (24-25 settembre)
e Padova (30 settembre-1 ottobre). Viaggiano con
lui Damiano Gaburro, Marco Delta Cipriani e Alex
Chiappette Paun che si esibiranno in demo di breakdance, electric bolgie, hoker, capoeira e popping. Per ogni tappa si prevede la partecipazione di circa 100/200 persone,
i più piccoli potranno tra l’altro prendere parte a lezioni di skate gratuite. Per
sapere esattamente dove si ferma il tour e unirsi al team, è possibile contattare
Massimo Montagna al numero 334.1099838.
http://LaGhigliottina.com/blog
Condividi foto e video
con la App 2.0 di GoPro
La nuova App 2.0 di GoPro
permette il controllo della camera in modo ancora più
semplice e la condivisione di molti più contenuti
rispetto al passato. Lo
smartphone e il tablet
funzionano come un
vero telecomando consentendo di cambiare le impostazioni della
fotocamera, avviare/arrestare la registrazione, gestire la modalità di switch, controllare
il livello della batteria. Una soluzione perfetta
quando la fotocamera è fuori portata. L’anteprima delle immagini consente inoltre di
vedere a distanza le riprese e di definire le inquadrature migliori. Inoltre con la nuova App
di GoPro le foto e i video saranno disponibili
da subito, con la possibilità di eliminare i file
dalla scheda di memoria, liberando spazio
per altri filmati. Da ultimo la App consente
di condividere istantaneamente i contenuti e
pubblicare foto e video sui social networks.
Questa App è compatibile con tutte le camere Hero3 e Hero2 + Wi-FI Bac Pac.
Athena Evolution - 0444.727290
[email protected]
Nilox: 3 nuovi modelli per
la gamma di action cam
Nilox presenta tre nuovissime proposte pensate per rispondere alle esigenze di tutti gli
sportivi: Tube, Mini (foto) e Action Phone.
Tube si attacca comodamente al casco, è caratterizzata da una forma aerodinamica ed è
dedicata in particolare a motociclisti, ciclisti e
a chi fa sport acquatici. Mini è la versione entry level, un dispositivo altamente performante
ma contenuto nelle dimensioni e nel prezzo
che registra immagini in HD Ready 720p, 30
frame al secondo. Action Phone infine è un
accessorio che trasforma lo smartphone in
una action cam. La sua lente grandangolare
integrata ha una portata fino a 170°. Fabbricata in policarbonato antigraffio, protegge
il dispositivo senza ridurre la sensibilità del
touch screen.
Nilox - 0362.4961 - www.nilox.com
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7
news
Iniziative
Torna Boarding Pass Edition nell’edizione condotta da GroS O’Neill con Umthombo per aiutare i bambini di Durban
dei molti rider accorsi a Varazze per il mitico Off the Wall Spring Classic. L’evento organizzato ogni anno da Vans è un
appuntamento obbligato per tutti gli appassionati di questo mondo, un weekend
da vivere fra sessions, contest, musica e
festa.
www.board.tv
www.vimeo.com/boardtv
Freeskicamp chiude l’estate e si prepara all’inverno
“Sono 10 anni che vengo a Les Deux Alpes in estate e non mi era mai successo
di sciare in condizioni di questo tipo a luglio e agosto: altro che global warming”,
ha spiegato Marco
Eydallin, tra gli organizzatori del Freeskicamp Summer
di quest’anno. Un
centinaio di skiers
ha potuto usufruire
del pacchetto “divertimento” offerto
dal camp italiano,
unico a operare sul
ghiacciaio di Les Deux Alpes. I 6 giorni
con Freeskicamp sono un vero tour de force: 4 ore di sci freestyle alla mattina dalle 9
alle 13, pranzo e poi le attività pomeridiane
(tappeti elastici 2 volte a settimana per im-
parare le manovre, downhill con le bici, adventure park, paintball, arrampicata, luge,
golf, slackline e piscina). In questa edizione, vista la numerosa presenza di ragazzi al camp, hanno
partecipato, oltre al
veterano Martino Valle, anche coach del
calibro di Valentino
Mori (allenatore della nazionale italiana
di freeski) e Matthias
Fabbro. E poi ancora Simone Arnaud e
Matteo Carpignano,
due giovani ma con tanta voglia di trasmettere la loro passione. Ora l’appuntamento è
per la prima tappa del tour invenale a Laax
alla Freestyle Academy.
www.freeskicamp.it
Vans sostiene l’iniziativa umanitaria di Krochet Kids in Perù
Il progetto di collaborazione tra Vans e l’organizzazione no profit Krochet Kids intl. nasce
dalla volontà di contribuire all’impegno sociale di quest’ultima in Perù. Con la collezione
FW 13.14 è il secondo anno che l’iniziativa porta alla realizzazione di
una collezione composta da prodotti artigianali unici. In questa
seconda edizione viene ampliato l’impiego dei tessuti artigianali
oltre che per le calzature anche
per la fabbricazione di due nuovi Surf Sider femminili, Mohikan
e Alpaca, e uno maschile, Rata
Mid. Completa la linea uno zaino in semplice tela con speciale bordatura in filo (in foto).
Una speciale targhetta firmata a mano e un
profilo on-line consentiranno agli acquirenti
di instaurare un contatto diretto con le donne che hanno realizzato l’uncinetto che campeggia su questi modelli. Per accompagnare
il lancio, la surfer Vans Leila Hurst si è recata
a Lima per incontrare le persone che si sono
impegnate per la sua attuazione. “Questa seconda collaborazione con Vans è incentrata
sull’artigianato e sulle donne che fanno parte
del nostro programma in Perù”, ha spiegato
Kohl Crecelius, ceo e co-fondatore di Krochet Kids intl. “Eravamo entusiasti all’idea
di accompagnare un team Vans a visitare la
sede del progetto di Lima e a vedere il nostro
lavoro. E poi la presenza di Leila è diventata
l’occasione perfetta per entrare in acqua e insegnare un po’ di surf ai nostri protetti!”.
Tom Hewitt ha passato oltre 20 anni lavorando a stretto contatto con bambini di strada.
Grazie alla sua passione per il surf, ha trovato uno strumento efficace per aiutarli e
allontanarli dalla difficile vita “da sbandati”.
Inizialmente questi bambini lo osservavano
surfare dal pontile di Durban, in Sud Africa.
Si sono poi fatti coraggio e gli hanno chiesto se fosse per loro possibile provare a
salire su una tavola. Immediatamente Tom
si è reso conto che il surf avrebbe potuto
diventare un mezzo per arricchire le loro
vite. Umthombo è un’organizzazione con
base a Durban che incoraggia i bambini
ad allontanarsi dalla vita di strada. L’uso del
surf come strumento per raggiungere que-
sto fine è oggi una delle proposte principali
dell’associazione ed è anche quella che sta
avendo il maggior effetto su questi bambini.
“Ho iniziato a collaborare con O’Neill e Umthombo qualche anno fa, quando il team in
Sud Africa mi ha parlato del programma di
Tom”, ha dichiarato Rob Bain (Global Brand
Ambassador e Asia-Pacific marketing manager di O’Neill). Che ha aggiunto: “Ho visitato Tom e sono rimasto davvero colpito
dal programma e dall’interesse dei bambini
per il surf. Quando prendevano in mano la
muta, sembrava quasi stessero indossando
il mantello di Superman. Per me il surf è evasione e questo ne è un ottimo esempio”.
www.umthombo.org - www.tomhewitt.org
“Action Outdoor Sports” Design Summer Camp
Il Design Summer Camp è un’importantissima scuola per designer rivolta nello specifico agli action sport e outdoor. Viene organizzata dalla scuola di ingegneria ESTIA, in
collaborazione con Outdoor Sports Valley,
EuroSIMA e Landes School of Design. La
sede è ad Anglet, costa sud ovest francese,
dove si è tenuta la prima edizione dal 2 al
6 settembre: 5 giorni sotto la guida di professionisti dei settori outdoor e action sport
(soprattutto design, sviluppo prodotto e
marketing) a base di lezioni, discussioni, dimostrazioni e creazione di prototipi. Un’occasione per chi ha voluto acquisire nuove
riconoscimenti
Torna il web show dedicato a skate, surf
e snowboard presentato da GroS e prodotto da Board.TV. Boarding Pass Summer Edition è giunto alla sesta edizione.
Quattro settimane di trasmissioni da lunedì a sabato, con puntate da 12 minuti
in cui vengono presentati contenuti frizzanti e inediti sul mondo dei board sport
e del lifestyle che lo circonda. Il programma verrà reso disponibile sui canali online, social network, tv, digitale terrestre
e Cubo Vision di Telecom Italia. Nella
prima settimana, Boarding Pass Summer
Edition 2013 racconterà le esperienze
tecniche e conoscenze,
sviluppando la propria
creatività. Nel complesso il
programma era suddiviso
in 3 parti: Design Master
Class, ovvero 3 giorni di
conferenze, con teoria la
mattina e pratica su casi
singoli nel pomeriggio;
Stand Up for design, una
serata con ospiti d’eccezione e possibilità
di botta e risposta; 24 hours of innovation,
design contest per i partecipanti.
www.designsummercamp.estia.fr/en/
Al via la 2a edizione degli Snowpark Awards 2013
Conto alla rovescia per la seconda edizione degli Snowpark Awards presentati da Nissan Skipass, che premiano l’impegno delle stazioni sciistiche italiane e degli shaper nella
promozione del freestyle sulla neve durante la stagione invernale 2012/13. Questi Oscar,
presentati da Nissan Skipass, 4Snowboard, 4Skiers, Pointbreak Magazine e MOON, saranno
assegnati il 2 novembre a Modena, durante la fiera del turismo invernale Nissan
Skipass 2013. Ben 10 le categorie in gara per l’edizione 2013: Best Park, Best
Park Centro-Sud, Best Beginners Park, Best Pro Line, Best Jib Line, Best Special
Obstacle, Best Boardercross, Best Halfpipe, Best Marketing, Best Video.
Gli snowpark che desiderano iscriversi sono invitati a mandare una mail
a [email protected] entro venerdì 4 ottobre 2013 indicando le
categorie in cui desiderano candidarsi e allegando almeno una foto
per ciascuna di esse. Lunedì 7 ottobre saranno rese note al pubblico le
nomination nelle varie categorie.
Da quella data fino a venerdì 28 ottobre
saranno aperte le votazioni online per il pubblico (incidenza di 40%) e per la giuria di esperti
(incidenza 60%).Per il “Best Video” va indicato il link a una video produzione filmata nello
snowpark, mentre per il “Best Marketing” è richiesta una descrizione sintetica delle attività
promozionali svolte. Gli Snowpark Awards 2013 si riferiscono alle iniziative e alle strutture
realizzate durante l’inverno 2012/13.
www.facebook.com/snowparkawards - [email protected]
Santa Cruz Krusty Kruzer Best Snowboard in Francia
Tutti in tavola il 22 dicembre per il WSD 2013
Nel 2012 World Snowboard Day ha organizzato 152 eventi in 35 Paesi, coinvolgendo oltre 100.000 partecipanti. Nel 2013 gli organizzatori della manifestazione sono
già all’opera per il grande appuntamento che il 22 dicembre proporrà
numerose attività degne di nota: contest, lezioni di snowboard per i principianti, test di attrezzature, demo, meet
and greets con atleti professionisti, aperitivi,
concerti, video contest e molto altro ancora.
Associazioni, aziende, negozi e pro rider da
8
Pointbreak Magazine 5 / 2013
tutto il mondo verranno coinvolti ancora una
volta grazie all’iniziativa lanciata nel 2006 grazie a EuroSima e World Snowboard Federation e che dal 2010 è patrocinata
anche da Outdoor Sports Valley, TRR
World Snowboard Tour, SnowSports
Industries America e CorePower
Asia. Fra le novità: il lancio del nuovo
sito ufficiale, il nome del nuovo ambassador che prenderà il posto di Anne Flore Marxer e la collaborazione di nuovi partner.
www.worldsnowboardday.com
Dal 1989 Santa Cruz realizza tavole da snowboard con una fondamentale filosofia: trasmettere le sensazioni di libertà e individualismo tipiche dello skate anche sulle tavole da
neve. Fra queste, il modello Krusty Kruzer della collezione The Simpsons 2014 si è distinto al
punto da essere stato riconosciuto Best Snowboard dalla rivista francese Act Snowboarding Magazine. Il prestigioso riconoscimento segna il successo internazionale di un’azienda il cui vanto è quello di essersi saputa mantenere saldamente legata alle proprie radici,
pur anche in un’epoca caratterizzata da continue ristrutturazioni di impresa e concentrazioni di budget. Santa Cruz in tutto questo si caratterizza
ancora per la solidità della propria gestione e per la continuità che ha potuto dimostrare a livello manageriale. Ciò ha
consentito al suo staff manageriale di concentrarsi in maniera
decisiva sullo sviluppo dei propri prodotti e di conseguenza
sulla soddisfazione dei propri clienti e fan.
www.santacruzsnowboards.com
People
Leonardo Fioravanti Campione Europeo Juniores
A settembre Christian Wander è stato nominato European marketing manager per O’Neill. Christian, che sostituisce Sascha
Weil, è dunque responsabile della gestione della strategia e
del budget dedicati al mercato europeo. Alle spalle di questo 37enne c’è un’esperienza come marketing manager per
l’Europa centrale presso O’Neill Germany, dove si occupava
dei mercati tedesco, austriaco, slovacco e scandinavo. “Negli
ultimi tre anni Christian ha dimostrato una grande abilità nel
posizionare e vendere il brand nell’Europa centrale e ha lavorato ottimamente”, ha dichiarato Michael Heath (responsabile
del marketing globale e del mercato americano). Facendo un
ulteriore passo indietro nella sua carriera, Christian ha in passato lavorato come
marketing manager per l’Europa centrale per Helly Hansen e prima ancora si è
occupato di marchi scandinavi quali Haglöfs, Hestra e Recco presso la società
di Monaco Eastside Communications.
www.oneill.com
Kalle Ohlson nuovo teamrider per Blue Tomato
Trainato da un aereo, wakeboard show sul Po
Il rider svedese Kalle Ohlson è il primo “pirata” a entrare a far
parte dello snowboard team Blue Tomato. “È una gioia lavorare con buoni brand”, ha spiegato con soddisfazione la new
entry. “Quelli che hanno una buona immagine col pubblico,
quelli che aiutano la tua carriera e quelli che semplicemente
fanno un gran lavoro. Sono contento di essere approdato in
uno di questi. Grazie Blue Tomato”. Kalle vive letteralmente
per lo snowboarding e per l’inverno in arrivo ha in programma
un nuovo progetto con la Pirate Movie Production, che lo porterà a filmare un film in Scandinavia, negli USA e nelle Alpi.
Per celebrare l’ingresso del rider nel team, Blue Tomato e gli
altri sponsor di Kalle hanno organizzato un concorso che offre l’opportunità di vincere un outfit completo per lo snowboard, dal berretto alla tavola. Per informazioni
basta andare sul sito.
Il campione di wakeboard Bernhard Hinterberger, uno
dei Gloryfy Heroes, è sbarcato in Italia per un incredibile servizio fotografico. Il tedesco, classe 1982, ha fatto
wakeboard sul Po trainato da un aereo ultraleggero Savage. Il servizio fotografico è stato realizzato in collaborazione con Gloryfy, azienda austriaca che produce
i famosi occhiali unbreakable. Al termine della sua performance Bernhard ha dichiarato: “La sfida più grande
è stata la velocità con cui l’aereo mi ha trainato. I wakeboard sono solitamente pensati per sostenere una velocità di circa 30-40 km/h, ma in questa
occasione non siamo mai scesi sotto gli 80-100 km/h. Purtroppo a un certo punto la tavola ha
iniziato a piegarsi a causa dell’elevata resistenza. È stata davvero un’esperienza indimenticabile”. Bernhard ha iniziato la sua carriera da professionista nel 1999. Da allora ha vinto 3 titoli
mondiali, 5 titoli europei e 7 titoli nazionali tedeschi. È considerato uno dei migliori wakeboarder
in tutto il mondo e il suo stile potente ha influenzato lo sport in maniera significativa.
www.blue-tomato.com
Pointbreak Magazine 5 / 2013
9
ph. cr: Johannes Sautner - www.shootandstyle.com
Wander nominato EU marketing manager O’Neill
Lo scorso 21 settembre Leonardo Fioravanti, surfer del Team Quiksilver, è stato eletto Campione Europeo Juniores durante il Surf Rias Baixas Pro di Santa Maria de Oia (Potevedra,
Spagna), tappa finale dell’ASP European Junior Series
(Campionato Europeo under 21). È questo il migliore risultato della carriera del giovane surfista e rappresenta
per lui un doppio primato: a soli 15 anni è infatti il primo atleta italiano e il più giovane nella storia del surf
a raggiungere un traguardo così prestigioso. Durante
il Surf Rias Baixas Pro gli è bastato passare i quarti di
finale. Nonostante sia stato battuto in semifinale, aveva
già la sicurezza matematica di aver vinto il titolo. Questa
vittoria giunge al termine di una stagione di successi
internazionali per Leo: poche settimane fa ha infatti conquistato il primo posto Gran Canaria
Santa Pro Junior, balzando in testa alla classifica del Campionato Europeo. A giugno invece
aveva registrato uno storico secondo posto al Dakine ISA World Junior Surfing Championship
in Nicaragua nella categoria under 16. Ora Leo parteciperà come wildcard al Quiksilver King
of The Groms, in programma dal 25 al 30 settembre in contemporanea con il Quiksilver Pro
e Roxy Pro France, tappa del Campionato Mondiale ASP. Per onor di cronaca alle sue spalle
nella classifica ASP European Junior Series 2013 troviamo Mateia Hiquily. Terzo classificato,
il rider Quiksilver Vasco Ribeiro.
anteprime
Dopo due anni di lavorazione, ecco la prima collezione
invernale del noto brand già presente da 7 anni anche nello skate
a cura di Monica VIganò
Il logo utilizzato per il
progetto skate e snow
è quello di adidas
Originals. Sono le uniche
attività a non essere
sotto il logo di adidas
performance. Questo
per il forte impatto
culturale che hanno
rispetto agli altri sport.
Snow
a tre strisce...
Negli ultimi due anni il brand con le
tre strisce ha lavorato alla pianificazione e allo sviluppo della prima collezione da snowboard, che esordirà
questo inverno. La storia di adidas
affonda le sue origini alla fine degli
anni ’40. Da allora il marchio crea
prodotti che aiutano gli atleti praticamente in ogni disciplina sportiva a raggiungere i propri obiettivi.
Questo impegno si trasferisce oggi
anche alla montagna con una proposta completa di boots e outerwear. Una proposta che dovrà fronteggiare quella di vari brand storici e
affermati, in un periodo non certo
facile per il mercato snowboard,
soprattutto in Italia. Richard Biasi,
project leader per gli action sport
in adidas dichiara a tal proposito:
“Sarà fondamentale per la nostra
azienda rispettare il mercato in cui
stiamo entrando. Un mercato nato e
cresciuto senza grossi brands quali adidas e Nike. Per questo motivo
dobbiamo prestare attenzione alla
gestione di questa categoria”.
IL PROGETTO SNOW - Richard ci
ha accompagnato alla scoperta della
nuova collezione da snowboard. La
sua ideazione è partita due anni fa e, a
detta di Richard, “è stata una naturale
conseguenza dopo la buona riuscita
del progetto adidas skate. Quest’ultimo è stato lanciato 7 anni fa anche
se l’azienda è in questo mercato da
oltre 15 anni con la sponsorizzazione
dell’atleta Mark Gonzales, considerato
da Transworld Skateboarding lo skater
più influente degli ultimi 30 anni”. A livello global è stata per l’occasione
creata una divisione ad hoc. L’ufficio
centrale è a Portland (Oregon) e impiega una ventina di persone. “Lavorano in questa divisione esperti del
settore, uomini adidas e due agenzie
che curano branding e comunicazione ovvero Juice Design di San Francisco e Friday Media di Londra”, aggiunge Richard. Al momento l’azienda
sta definendo nei dettagli il piano di
azione e di conseguenza il budget da
destinare al mercato italiano, come
ammette Richard, “partiremo in maniera soft e in linea con quello che saranno i venduti. Immettere una grossa
quantità di denaro in un mercato, per
poi rivedere pesantemente gli investimenti gli anni successivi perché non
si sono raggiunti gli obiettivi ‘gonfiati’
di vendita non è la cosa che vogliamo
fare. È un effetto boomerang che torna
sempre indietro”. Sul fronte marketing
adidas sfrutterà tutte le leve (media,
trade, eventi e digital) ma, dichiara
Richard, “fino a quando non avremo
il nulla osta per partire rimangono tutte
tessere di un puzzle ancora da comporre. Abbiamo definito i valori che ci
guideranno. Tutte le attività saranno
messe in atto principalmente per favorire il sell-out e la marginalità. In un
primo momento faremo del seeding
di prodotto usando i rivenditori come
fulcro, così da creare del sano passaparola e del feedback da parte degli
addetti ai lavori”. E proprio sul fronte rivenditori Richard dice: “L’idea è quella di lavorare con i top customer del
mercato perché sappiamo quanto sia
importante essere credibili nel segmento core. Ma la credibilità si crea
con la qualità, quindi non vogliamo
precluderci la possibilità di collaborare con negozi multisport che lavorano
bene con lo snowboard. Sarà fondamentale essere presenti in quei negozi che sanno vendere prodotti di alta
qualità e che sono specializzati indiHelen Schettini
Jake Blauvelt
10
Pointbreak Magazine 5 / 2013
La proposta per la stagione
2013/14 conterà circa 30 capi
e sarà presentata in selezionati
negozi core e multisport
di alcuni paesi (in Italia arriverà
il prossimo anno). Il lancio sarà
supportato da un team di
top riders, protagonisti anche
della web series Welcome.
CARTA D’IDENTITÀ
Nome e cognome: Richard Biasi
Anni: 31
Nato a: Merano - Alto Adige
Vive a: Milano
Principali esperienze lavorative: 1999-2002
in Fakieshop; 2002-2006 comproprietario dell’agenzia
di marketing e vendite Dvs, Matix e Lakai Bion
Distribution; 2007-2008 store manager di First Love Shop
a Roma; 2009-2010 responsabile del progetto Action
Sports di Nike in Slam Jam; dal 2011 in adidas.
Appassionato di action sport perché: Per il senso
di libertà che si prova. Nessun allenatore che ti urla
dietro, nessun orario prestabilito per allenamenti
o partite. Sei solamente tu e la tua tavola e spetta a te
la decisione su quando e quanto impegnarti.
È un’attività responsabilizzante.
Due anteprime prodotto 2013/14 (non disponibili per ora in Italia)
THE BLAUVELT
CATCHLINE GORE 3L JACKET
Scarpone realizzato in
collaborazione con Jake Blauvelt,
specifico per il backcountry.
È un modello della gamma top
di scarponi adidas e il design
è ispirato a 2 modelli di calzature
dedicate al calcio: F-50 e Predator.
Il concentrato di tecnologia
presente è notevole: suola in
gomma Continental, sistema
di sicurezza Recco,
tecnologie
Aerotherm,
adiPrene,
adiHold e un
esclusivo
materiale anti
odore.
La Catchline Gore 3L
Jacket rappresenta
il capo tecnico
più tecnico della
gamma adidas
rivolta agli
snowboarder.
Realizzata in
Gore-Tex 3 strati
con finitura
DWR, resiste
alle intemperie
e alle abrasioni.
Le cuciture sono interamente
nastrate. Dispone inoltre
di cappuccio aggiustabile, sistema
Recco, interfaccia con i pantaloni
e zip waterproof.
Keegan Valaika
pendentemente dal fatto che trattino
solamente snowboard o anche altri
sport”.
LA COLLEZIONE IN PILLOLE - Nel
range FW 2013/14 ci sono circa 30
articoli tra boots, abbigliamento, layering tecnico e googles. Non sono
previste segmentazioni o divisioni di
categorie per ora. Il range risulta pertanto compatto in questa stagione
di lancio. Il focus è sulla tecnologia.
Negli scarponi sono presenti Recco
system, suola con Continental rubber,
solette interne con tecnologia adiPrene e lining interno in lana merinos. Il
materiale interno deriva da poliestere
riciclato ed è immerso in una speciale
miscela di fondi di caffè. “Una tecnica
che si è scoperta essere molto efficace nel combattere umidità e conseguenti odori sgradevoli”. Anche sul
fronte abbigliamento troveremo il sistema Recco, che si affianca a membrana Gore-Tex 3 layers nastrata nei
modelli top di gamma. Buona parte
del lining in poliestere proverrà anche
in questo caso da materiali riciclati.
“La collezione presta poi tanta cura ai
dettagli, al posizionamento corretto di
tasche, eyelets e accessori che siano funzionali nel momento dell’uso”.
Questo primo lancio interesserà solo
Stati Uniti, Canada,
Cile, Europa del
Centro e del Nord.
“Se tutto va come
deve, presenteremo la collezione
al mercato italiano
per la stagione FW
2014/15 (la prima
campagna vendite partirà quindi a
gennaio 2014). L’intenzione é quella di
agire nel migliore
dei modi. adidas può portare al mondo degli action sports nuova linfa,
ma è fondamentale avere un piano
di medio/lungo termine che faccia il
bene dell’azienda e dell’intero mercato. Solamente supportando in maniera corretta il mercato e le fondamenta di questi sport si puó pensare
di crescere”.
LA SERIE WELCOME - adidas
sancisce il suo ingresso nel mondo
snowboard con la creazione di un
team di atleti che rappresentano tutti i
valori del marchio. Lavorando a stretto contatto con loro, sono stati realizzati prodotti ad alta performance con
il massimo della qualità. Tra tutti spicca il visionario del backcountry Jake
Blauvelt che firma con adidas il suo
primo pro-model (punta di diamante
della collezione, vedi sopra). Accanto
a lui fanno parte del team Eric Jackson, Keegan Valaika, Kazu Kokubo,
Forest Bailey e Helen Schettini. Tutti
questi rider sono protagonisti dei documentari Welcome, che supportano il lancio della collezione 2013/14.
Questi documentari sono anche un
viaggio introspettivo alla ricerca dei
dettagli di ogni atleta adidas. Le riprese presentano interviste esclusive
che a partire dal 2 settembre vengono rese disponibili online ogni 3 settimane per consentire ai fan del marchio di familiarizzare con i suoi atleti.
In particolare il calendario stilato da
adidas prevede le seguenti “uscite”:
2 settembre Welcome Jake Blauvelt,
23 settembre Welcome Forest Bailey,
14 ottobre Welcome Eric Jackson, 4
novembre Welcome Helen Schettini,
25 novembre Welcome Keegan Valaika e 16 dicembre Welcome Kazu
Kokubo. Questa serie risulta essere
uno sguardo alle strade che hanno
portato queste sei personalità a vivere momenti di vita assieme. “Il focus in
questo momento é incentrato su questi atleti che rappresentano a livello
mondiale il brand”.
TEAM PROJECTS - Tutti questi rider
sono tra l’altro protagonisti in una serie di altri progetti che coinvolgono i
suoi rider. In particolare Keegan Valaika è stato protagonista del film “The
Last Ones” by Videograss che è ora
disponibile in Dvd e su iTunes. Forest
Bailey compare invece nelle riprese
Nation di Transworld presentate ufficialmente il 4 settembre e disponibili dal 9 settembre in Dvd e iTunes.
Helen Schettini è inoltre protagonista
della Transworld Web Series: 4 episodi che saranno online il prossimo autunno sul sito www.twsnow.com. Da
ultimo Jake Blauvelt, Eric Jackson e
Kazu Kokubo compaiono insieme nel
film di Jake “Naturally”, un progetto
di snowboard realizzato in due anni
e supportato da adidas, Oakley e
Ride. Le riprese sono state realizzate
in Europa, Canada, Usa e Giappone
e hanno coinvolto la crew Friday. “Naturally” si traduce in un film, una serie
web TV e un documentario TV. Sarà
presentato in un tour che toccherà 15
città del mondo tra il 17 settembre e
il 15 ottobre.
riders
Jake Blauvelt
Nato a: Waterbury Centre
(Vermont)
Vive a: Bellingham (Washington)
Stance: Regular, 22.5” Wide (+18
Front, +3 Back)
Scarpone: The Blauvelt
Scarpa: Busenitz ADV, Blauvelt
Apres-Shred Boot
Sponsor: adidas, Oakley, Ride
Forest Bailey
Nato a: Jamaica (Vermont)
Vive a: Portland (Oregon)
Stance: Goofy
Scarpone: The Samba
Scarpa: Silas Pro II
Sponsor: adidas, Gnu, 686,
Gnarly, Dragon
Eric Jackson
Nato a: Crowley Lake (California)
Vive a: Crowley Lake (California)
Stance: Regular, 22.625” Wide
(+18 Front,-3 Back)
Scarpone: The Samba
Scarpa: Busenitz Pro
Sponsor: adidas, Lib Tech,
VonZipper, Dakine, Jax, Union, Ion,
Wave Rave, Mammoth Mountain
Helen Schettini
Nata a: Cranbrook, British
Columbia (Canada)
Vive a: Whistler, British Columbia
(Canada)
Stance: Goofy, 22.5” Wide (+15
Front, -9 Back)
Scarpone: The Samba W
Scarpa: Stella McCartney Itran
Ballerina Shoes
Sponsor: adidas, YES, Billabong,
NOW, Airhole, Vivo, Whistler
Blackcomb
Keegan Valaika
Nato a: Newport Beach
(California)
Vive a: Boulder (Colorado)
Stance: Regular
Scarponi: The Samba
Scarpa: adi-Ease
Sponsor: adidas, Bozwreck,
Gnarly, Howl, Drink, Water, Active
Union, Ion, Wave Rave, Mammoth
Mountain
Kazu Kokubo
Nato a: Ishikari, Hokkaido
(Giappone)
Vive a: San Clemente (California)
Stance: Regular, 22.5” Wide (+18
Front, +3 Back)
Scarpone: The Samba
Scarpa: Campus Vulc
Sponsor: adidas, Capita,
Union, Oakley, Monster, Energy,
Skullcandy, G-Shock, Wend Wax,
Mizu, Stonp
adidas Italy Spa - 039.27151 - www.adidas.com/snowboarding
Pointbreak Magazine 5 / 2013
11
a cura di Simone Berti
LE tappe italiane
L’EOFT cresce in Italia
e punta forte sul 13
24/10, 20:30, Orfeo Multisala - Milano
25/10, 20:30, Cinema Nuovo Roma - Trento
27/10, 20:30, Auditorium Zanon - Udine
28/10, 20:30, Cinema Ambasciatori - Trieste
29/10, 20:30, Multisala Corso - Treviso
29/10, 20:30, Multisala Corso - Treviso
30/10, 20:30, Auditorium Balestrieri - Brescia
31/10, 20:30, Cinema Ambrosio - Torino
Un numero che sta a indicare le edizioni dell’European Outdoor Film
Tour, ma anche le tappe previste in Italia. In totale ci saranno oltre
200 eventi in 9 paesi in tutta Europa, con 7 film d’azione proposti a ogni
serata, della durata complessiva di 2 ore. Un progetto come sempre
firmato Mammut e Gore in collaborazione con Moving Adventures.
foto_Inge Wegge
foto_Kyle Dempster
foto_Alex Ekins
12
Pointbreak Magazine 5 / 2013
WIDE BOYZ - Tom Randall e Pete Whittaker hanno stabilito nuovi record nell’arrampicata off-width. Si sono portati infatti a
casa Century Crack, la fessura più dura di
Moab (Utah), dopo solo due giorni di tentativi. Così semplice all’apparenza, la loro
arrampicata è il frutto di una preparazione
durissima fatta nella cantina di Tom, che ha
ricreato una replica perfetta della fessura.
Un impegno che paga, quando si effettua
la prima salita della fessura dopo averla
già provata 42 volte.
THE ROAD FROM KARAKOL - Kyle
Dempster nel bel mezzo di un’avventura.
Karakol, punto di arrivo del suo road trip a
due ruote. L’alpinista e avventuriero americano, durante il suo viaggio verso le cime
ancora inviolate del Kyrgyzstan, non ha
visto anima viva, eccezion fatta per un incontro poco piacevole con la polizia locale.
Ma quello che sta seguendo è un presentimento e non una strada vera e propria.
NORTH OF THE SUN - Inge Wegge
e Jørn Nyseth Ranum sono alla ricerca
dell’onda perfetta. Ma per ottenerla devono accettare di congelarsi. I due surfisti
norvegesi decidono dunque di trascorrere
l’inverno su una baia nel circolo polare artico: nove mesi dentro a una capanna che
si sono costruiti da soli con i relitti portati
a riva. L’oceano porta gratis la legna per il
fuoco, ma anche tantissimi rifiuti di plastica. Per evitare che il loro paradiso diventi
una discarica, a Inge e Jørn non resta altro
che pulire la spiaggia.
06/11, 20:00, Michael Pacher Haus - Brunico
07/11, 20:00, Forum Brixen - Bressanone
09/11, 17:00, Auditorium Bolzano - Bolzano
09/11, 20:30, Auditorium Bolzano - Bolzano
foto_Field Production
SUPERVENTION
Freeride di alto livello insieme ad alcune star internazionali dello sci e dello
snowboard, quali ad esempio Terje
Håkonsen, James Heim, Aksel Lund
Svindal, Tom Wallisch e altri ancora.
Filmato in Norvegia, Alaska, Nuova Zelanda e Barentsburg, isole Svalbard,
un nome da non dimenticare.
THE BEGINNING
foto_Jens Klatt
L’EOFT è uno degli eventi cinematografici più rinomati nella
comunità europea outdoor e action sport. L’edizione 2013,
la 13esima da quando è nato il Tour, è pronta a partire da
Füssen, in Germania, il 12 ottobre. Dalla terra teutonica si
dipanerà anche in Belgio, Francia, Gran Bretagna, Italia,
Lussemburgo, Paesi Bassi, Svizzera e Austria, per oltre 200
proiezioni. Nel nostro paese sono 13 gli appuntamenti, dal
24 ottobre al 9 novembre, nelle città di Milano, Trento, Udine,
Trieste, Treviso, Brescia, Torino, Merano, Brunico, Bressanone
e Bolzano (molte tappe sono in collaborazione con Sportler).
I film o cortometraggi in programma sono invece 7 e vedono
all’opera personaggi di ogni genere, impegnati in arrampicate
estreme, salti da capogiro, pedalate infinite e molto altro.
L’evento itinerante, organizzato da Mammut e W.L. Gore &
Associates in collaborazione con Moving Adventures,
è supportato da GoPro, Victorinox, MountainBlog e Arri.
Di seguito le schede dei filmati.
04/11, 20:00, Kurhaus Meran - Merano
L’acqua si crea una propria strada, come
ci mostra il team di deep canyoning. Si
buttano a capofitto in innumerevoli torrenti e pozze d’acqua, consci del fatto che il
divertimento è più alto tanto più estreme
sono le loro acrobazie. I tuffi dalla piattaforma sono ormai sorpassati: il canyoning
è un must per tutti gli appassionati adrenalinici di sport alpini e acquatici. Anche
se a volte i pantaloni si possono ridurre a
brandelli.
SOUND OF THE VOID
CASCADA - Nessun amante del kayak
può resistere alla giungla messicana con
le sue gole, orridi e cascate impetuose.
Nemmeno la pioggia incessante e i terribili
insetti possono distrarre da questo fascino, soprattutto quando il viaggio si trasforma in una prova di forza, per tutto l’equipaggio come anche per l’attrezzatura.
Sébastien de Sainte Marie si sente al
sicuro sulle montagne. E questo nonostante lo sciatore estremo svizzero scelga pareti talmente ripide e difficili che
nessuno ha il coraggio di affrontarle. Ad
esempio la parete di 55° della nord del
Gspaltenhorn, un luogo dove il minimo
errore può essere fatale.
foto_Johannes Von Kirschbaum
Al via il 12 ottobre in Germania,
la prima italiana il 24 a Milano
Info & tickets
www.eoft.eu
di
Monica Viganò
foto_Tyler Bradt
salva con nome
SALVA CON NOME - 1a puntata
Le proposte nella powder canadese
firmate Blade Runner Adventures
a cura di Monica Viganò
DUE PAROLE SU...
Voglia di powder
La società torinese Blade Runner Adventures presenta anche per questa stagione
una proposta davvero interessante e variegata all’insegna dell’heliski nelle location
migliori al mondo. Ecco le offerte per gustare la powder canadese con partenza
L’associazione è guidata da Sergio
Camolese (in foto) e sua moglie
Claudia, che ammette di essere
stata trascinata in tutto ciò dal
marito. Sergio è, come dichiara lui
stesso, un ingegnere pentito dalla
doppia vita: manager automotive
di giorno e agente per l’heliski
nel mondo nei ritagli di tempo.
Sergio pratica assiduamente
freeride in snowboard e telemark.
Nel 1994, dopo una giornata di
heliski in Nuova Zelanda, decide di
contattare tutte le organizzazione
in Canada e Alaska. Le visita tutte
nell’inverno del 1995. Dopodichè
nasce Blade Runner Adventures,
che ha pochi ma chiari punti di
forza: non si tratta di un’agenzia
di viaggi per cui chi aderisce
alle sue proposte paga le
organizzazioni in loco senza
ricarico; Sergio e Claudia
conoscono benissimo tutti i posti
in cui accompagnano il cliente,
avendoli visitati tutti diverse volte;
entrambi sono in grado di sciare
tradizionalmente e in telemark
oltre che con lo snowboard,
comprendendo così al meglio le
necessità di tutte e tre le discipline;
offrono consulenza gratuita dalla
scelta della destinazione fino al
servizio di prenotazione.
a gennaio, tra strutture al top e freeride garantito per 10 giorni o più.
È il massimo per chi ama sciare fuoripista e in neve polverosa. Non esiste
altro modo per fare simili dislivelli in un solo giorno o in una settimana.
Ogni salita dura 3-4 minuti e le discese (in media 8-10 al giorno) oltre
mezz’ora. Bastano pochi indizi per indovinare il protagonista di questo
articolo, ovvero l’heliski. Un modo alternativo per affrontare il fuoripista,
pensato per assidui frequentatori della montagna invernale. Tra i principali organizzatori di uscite in heliski c’è Blade Runner Adventures che
ogni anno definisce un programma di imperdibili viaggi in resort spettacolari di Nuova Zelanda, Alaska, Sud America, Idaho e Canada. Per
quest’ultima, in particolare, si avvale della collaborazione di Last Frontier Heliskiing. Ecco di seguito 3 super offerte con partenze nel mese di
gennaio, tutte con destinazione Canada (prezzi validi fino a fine ottobre).
Non perdetevi sul prossimo numero anche una seconda puntata con
partenze tra febbraio e marzo.
Sopra e a fianco la powder canadese.
Sotto immagini dello splendido Bell2Lodge nella British Columbia
14
2 16-22 gennaio 2014: Spe-
ciale Powder “10 e lode”
Whistler (13/16 gennaio)
- trasferimento dall’aeroporto di
Vancouver a Whistler in bus
- 3 notti al Fairmont Chateau
Whistler (stanza Fairmont, compresa la colazione)
- 3 giorni di affitto di sci e bastoncini “high performance”
- ski pass 3 giorni per WhistlerBlackcomb
Vancouver (16/17 gennaio)
- 1 notte allo Sheraton Wall
Centre, in centro a Vancouver
(colazione compresa)
- trasferimento dall’hotel all’aeroporto il giorno 11 gennaio e volo
su Smithers
Bell 2 Lodge (17/21 gennaio)
- 4 notti al Lodge Bell 2 (stanza
in chalet, vitto compreso)
- 4 giorni di Heliski con 17,5
km di dislivello, servizio guide,
utilizzo sci da neve fresca,
trasmettitore antivalanga e
airbags ABS
- trasferimento da Smithers al
Lodge Bell 2
Smithers (21/22 gennaio)
- 1 notte all’Hudson Bay Lodge
(compresi colazione e trasferimento all’aeroporto)
Costo - 5.140 euro (camera
doppia) - 5.920 euro (camera
singola) - Voli da e per l’Italia
esclusi
3
22 gennaio-1 febbraio
2014: speciale Powder 11
Whistler (22/25 gennaio)
- trasferimento dall’aeroporto di
Vancouver a Whistler in bus
- 3 notti al Fairmont Chateau
Whistler (stanza Fairmont, compresa la colazione)
- 3 giorni di affitto di sci e bastoncini “high performance”
- ski pass 3 giorni per WhistlerBlackcomb
Vancouver (25/26 gennaio)
- 1 notte allo Sheraton Wall
Centre, in centro a Vancouver
(colazione compresa)
- trasferimento dall’hotel all’aeroporto il 25 gennaio e volo su
Smithers
Bell 2 Lodge (26/31 gennaio)
- 5 notti al Lodge Bell 2 (stanza
in chalet, vitto compreso)
- 5 giorni di Heliski con 22 km di
dislivello, servizio guide, utilizzo
sci da neve fresca, trasmettitore
antivalanga e airbags ABS
- trasferimento da Smithers al
Lodge Bell 2
Smithers (31 gennaio/1 febbraio)
- 1 notte all’Hudson Bay Lodge
(colazione e trasporto all’aeroporto compresi)
Costo - 6.550 euro (camera
doppia) - 7.530 euro (camera
singola) - Voli da e per l’Italia
esclusi
INFO E PRENOTAZIONI: +39.335.6083800 - www.heliskiworld.com
Pointbreak Magazine 5 / 2013
foto_ Dave Silver
6-18 gennaio 2014:
Speciale Powder 13
Whistler (6/9 gennaio)
- trasferimento dall’aeroporto di
Vancouver a Whistler in bus
- 3 notti al Fairmont Chateau
Whistler (stanza Fairmont, compresa la colazione)
- 3 giorni di affitto sci e bastoncini
- ski pass 3 giorni per WhistlerBlackcomb
Vancouver (9/10 gennaio)
- 1 notte allo Sheraton Wall
Centre, in centro a Vancouver
(colazione compresa)
- trasferimento dall’hotel all’aeroporto il giorno 11 gennaio e volo
su Smithers
Bell 2 Lodge (10/17 gennaio)
- 7 notti al Lodge Bell 2 (stanza
in chalet, vitto compreso)
- 7 giorni di Heliski con 30,5 km
di dislivello, servizio guide, utilizzo sci da neve fresca, trasmettitore antivalanga e airbags ABS
- trasferimento da Smithers al
Lodge Bell 2
Smithers (17/18 gennaio)
- 1 notte all’Hudson Bay Lodge
(compresi colazione e trasferimento all’aeroporto)
Costo - 7.800 euro (camera
doppia) - 8.970 euro (camera
singola) - Voli da e per l’Italia
esclusi
foto_ Steve Rosset
1
Questa società è un punto di
riferimento per l’heliski in
Canada dal 1996. È operativa
nel nord della British Columbia
dove fa base in un lodge di
proprietà. Si tratta del Bell2Lodge
costruito nel 1979 per servire i
viaggiatori sulla via per l’Alaska e
completamente ristrutturato da
Last Frontier Heliskiing. La società è
composta da tre soci: gli svizzeri
George Rosset e Franz Fux
e l’inglese Mike Watling. Tutti
e tre sono convinti di lavorare
nel paradiso dell’heliski: “Non
conosciamo nessun’altra parte
del mondo che possa competere
in termini di ampiezza degli spazi,
di qualità del terreno sciabile e di
condizioni della neve. Atterriamo
in alta montagna e le discese
terminano sotto la linea degli
alberi fino a fondovalle. Se
il tempo si chiude, possiamo
atterrare in un ampio numero
di discese tra gli alberi dove la
neve fresca è protetta dal vento
e dagli altri elementi atmosferici
che possono deteriorarla”. I clienti
di Last Frontier Heliskiing vengono
inoltre suddivisi in piccoli gruppi
composti da 5 persone.
www.lastfrontierheli.it
salva con nome
Marco Sampaoli ci illustra nei dettagli la prossima edizione del Pro Shop Test,
l’evento B2B di riferimento per il mercato italiano snowboard e freeski
a cura di Monica Viganò
PRO SHOP TEST 2013, si riparte
(tutti insieme) da Bardonecchia
Supportato come sempre anche da Ispo, EuroSIMA e Pointbreak Magazine, dal 2014 al 2017
l’evento si svolgerà alternativamente a Bardonecchia e Andalo. Il cambio location permetterà
quest’anno di ospitare i presenti in un’unica struttura, il Villaggio Olimpico della località piemontese.
Potendo contare anche su uno snowpark di alto livello e numerosi servizi a valore aggiunto.
Sono tante le novità che interesseranno
la quarta edizione del Pro Shop Test,
evento tutto Made in Italy dedicato al
mercato snowboard e freeski. Tra esse,
il cambio di location. Dal 2014 al 2017
infatti l’iniziativa si terrà alternativamente a Bardonecchia e Andalo soddisfando una ben espressa esigenza di
espositori e retailer. Ne abbiamo parlato con Marco Sampaoli, organizzatore dell’evento supportato attivamente fin dalla prima edizione anche da
Pointbreak Magazine.
Ciao Marco, partiamo con una breve
storia del Pro Shop Test.
Mi è stato chiesto di organizzare una prima edizione durante Ispo 2010. L’intento era quello di offrire ai retailer italiani
una demo su neve. Davvero un’idea originale per il mercato snowboard, considerando che solo poche aziende sono
in grado di organizzare simili iniziative.
Per questo la proposta è stata subito
ben accolta dal mercato e Monte Bondone Ski Resort si è offerto di ospitare
le prime tre edizioni dal 2011 al 2013.
La prima edizione nel gennaio 2011 è
stata un enorme e inatteso successo.
L’evento si è così conquistato uno spazio fisso nel calendario invernale ed è
stato semplice organizzare la seconda
edizione nel 2012, che ha attirato ancor
più marchi e negozi. Nel 2013 abbiamo
incontrato qualche difficoltà organizzativa a causa del pessimo periodo economico italiano al quale si è aggiunta la
16
Pointbreak Magazine 5 / 2013
scarsità di precipitazioni nevose della
stagione precedente, che ha portato
a una riduzione del budget delle varie
aziende. Ma abbiamo stretto tutti i denti
e l’evento, seppur in forma ridotta, si è
svolto lo stesso.
L’evento è confermato per i prossimi quattro anni. Perché c’è stato un
cambio di location?
Dopo le prime tre edizioni a Monte
Bondone, gli espositori e i negozianti
ci hanno chiesto di pensare a un’altra
location. Abbiamo quindi cercato altri
resort che rispondessero a tutte le nostre esigenze in termini di logistica, accomodation, infrastrutture e supporto.
Ne abbiamo individuate due che ben
si adattano a ciò che cerchiamo: Bar-
donecchia nelle Alpi Nord-Occidentali
e Andalo sulle Dolomiti. Abbiamo così
deciso di alternare le prossime 4 edizioni in queste due location (Bardonecchia nel 2014 e nel 2016, Andalo nel
2015 e nel 2017), dando al progetto
un’identità itinerante.
In che modo questa scelta può aiutare i retailer?
L’aver fissato un programma quadriennale aiuterà sia gli espositori che i retailer, che potranno pianificare meglio la
loro presenza all’evento. Ogni due anni
il Pro Shop Test si avvicinerà a questi o
a quei potenziali partecipanti, aumentando nel lungo periodo le presenze.
I vostri piani sono confermati fino al
2017. Quali fattori vi hanno spinto a
Un momento del workshop sul “Search Marketing”
condotto da Agnese Facchini di Web Ranking
pensare così a lungo termine?
Lavorare su un piano a lungo termine ci
ha aiutato a costruire relazioni più solide con i resort, che rappresentano una
parte fondamentale del progetto. Inoltre questo ha aiutato anche il marketing
dell’evento, consentendoci di comunicare al meglio le nostre intenzioni a
partecipanti e partner.
Parliamo in generale del mercato
snowboard italiano. Come lo giudichi?
È decisamente in fase di ridefinizione.
Le vendite stanno in generale diminuendo perché le persone investono
sempre meno in nuova attrezzatura e
viaggi. Inoltre i resort non ricevono più
così tante sovvenzioni pubbliche come
in passato. Per cui l’intero panorama
economico sta cambiando. Da notare
inoltre che molti media di snowboard e
in generale di montagna stanno chiudendo i battenti o stanno riducendo il
budget d’investimento. Stiamo dunque attraversando un difficile periodo
economico ma credo che sia anche
un ottimo momento per nuove idee.
In particolare per quelle che possono
realmente supportare lo sviluppo del
mercato. Ed è il caso del format Pro
Shop Test.
Per quale motivo il Pro Shop Test è
importante nelle decisioni di acquisto dei rivenditori italiani?
Questo evento è una grande opportunità per i retailer perché possono testare
marchi che già conoscono e parago-
Sopra una carrellata con alcuni dei marchi presenti
narli con nuovi brand che non hanno
mai avuto a scaffale nei loro negozi. È
importante che i negozi specializzati
sperimentino le varie offerte del mercato e abbiano la possibilità di confrontare diversi prodotti e marchi. Questo
evento dà inoltre l’opportunità a molti
brand di mostrare i propri prodotti a un
audience più ampia rispetto a quella
che avrebbero se organizzassero test
privati. Da ultimo il Pro Shop Test consente alle aziende di enfatizzare l’unicità della propria offerta.
Quali sono le vostre intenzioni per la
prossima edizione dell’evento?
Nel 2014 l’iniziativa si terrà a Bardonecchia, che nel 2006 ha ospitato i
Giochi Olimpici Invernali. Useremo le
stesse infrastrutture utilizzate durante
le Olimpiadi, per cui tutta la famiglia
Pro Shop Test – e parliamo di circa 400
persone – starà nello stesso hotel dove
allestiremo anche gli uffici e gli showroom. Questo ci darà modo di creare tre
giorni di network “non stop” che è poi
uno dei fondamenti dell’evento. Inoltre
come già nelle passate edizioni proporremo workshop sul mercato online e sui
social media, così come cene collettive
e aperitivi di benvenuto.
Quali sono invece i vostri piani sul
fronte party?
Per essere onesti non vogliamo mettere troppa enfasi sul programma party.
Siamo ottimi organizzatori sotto questo
punto di vista e i partecipanti sono decisamente dei festaioli. Ma uno degli
effetti negativi di un festeggiamento
eccessivo potrebbe essere l’assenza
di diverse persone ai test il giorno seguente. Per questo cercheremo di essere più “soft”.
Quali altre novità sono previste per
quest’anno?
Innanzitutto viene confermata la collaborazione con ISPO, che supporterà
l’iniziativa fino all’edizione 2015. Per le
prossime 2 edizioni sarà dunque presente all’evento tramite un workshop
ISPO Academy e presentando gli Shop
Awards. Sarà inoltre allestita la tenda
“ISPO Bar” nel villaggio test. Inoltre
tutti i partecipanti riceveranno biglietti gratuiti per poter accedere ad ISPO
2014 a Monaco (26-29 gennaio). È stato poi confermato il patrocinio da parte
di EuroSIMA, organizzazione europea
che raduna le industrie del mercato
boardsport. La Mountain Division ha
assistito l’organizzazione del Pro Shop
Test fin dalla prima edizione nel 2011 e
ha confermato il proprio supporto fino
al 2017.
Quali sono i media partner dell’edizione 2013?
La prossima edizione dell’evento potrà
contare su Source European B2B Magazine (rivista trade europea dedicata
al mercato dei boardsport), Action Media (nuovo progetto editoriale del gruppo Johnsons) e Pointbreak Magazine.
Non mancherà Board.tv che produce
i contenuti video ufficiali del Pro Shop
Test fin dalla prima edizione.
A programma ci sono ancora gli
Shop Awards?
Sì, peraltro saranno ulteriormente arricchiti e premieranno i negozianti italiani
in 3 categorie: Best Shop 2013 (miglior
negozio dell’anno passato), Best Shop
Activity 2013 (migliore attività promozionale ideata ed organizzata nel corso del 2013) e Lifetime Achievement
Award 2013 (per celebrare il negoziante italiano che più si è distinto negli anni
passati per l’impegno nella promozione
dello sport e del proprio shop).
A metà luglio sono state aperte le
iscrizioni. Come stanno andando?
Siamo molto soddisfatti. Tra l’altro abbiamo deciso di riservare una serie di
benefici alle aziende che hanno confermato la partecipazione entro il 30 settembre fra cui uno sconto “early bird” e
la possibilità di poter fornire input all’organizzazione per la selezione di negozi
“prioritari” a cui riservare una parte del
contingente di inviti omaggio.
Qualche altra considerazione finale?
Vorrei ringraziare gli organizzatori degli
European on-snow Demo e in particolare Muck del Shops 1st try e Matthieu
dell’Avant Premiere. Abbiamo creato
un’ottima collaborazione negli ultimi tre
anni che ci ha concesso di migliorare
ogni evento e di rendere il tour più solido. Un grande ringraziamento anche
a Remi Forsans che mi ha chiesto di
gestire l’edizione italiana dell’European
on-snow Demo e a tutte le persone di
Source e ISPO per il supporto nel lancio dell’evento.
i NUMERI delle prime tre edizioni
2011
2012
2013
Retailers
104 141 98
Marchi
45
85
69
Totale persone
320
467
326
Totale prodotti
1.083 2.317 1.348
Uno scorcio del village dell’edizione 2013
I rappresentanti di 100-ONE di Trento,
vincitori del Best Snowboard Shop 2012
www.proshoptest.com
Pointbreak Magazine 5 / 2013
17
company profile
Intervista con il vice presidente e general manager
della divisione Sports Mark Talarico
a cura di Simone Berti
Ogio: tra design
e innovazione
Fondata nel 1978, l’azienda produce ed esporta in ben
50 Paesi in tutto il mondo. I prodotti sono suddivisi in cinque
categorie, tutte nel settore sport, per la realizzazione
delle quali il marchio vanta un parterre eccezionale di atleti,
da sempre collaboratori attivi. Uno su tutti: Travis Pastrana.
Veduta esterna dell’headquarter di Bluffdale
(Utah). Sotto le speciali sedute della reception
“Una realtà dove ci si diverte molto ma
allo stesso tempo molto organizzata, efficiente, ispirata dalle nuove tecnologie,
dal design e dagli atleti, sempre in primo
piano nella ricerca di materiali e attrezzature più performanti”, così Michael J.
Pratt, fondatore di Ogio, definisce la sua
creatura. L’azienda americana, dalla sua
nascita nel 1978, di strada ne ha fatto
tanta ed è giunta a progettare e distribuire i propri prodotti in tutto il mondo. Il
successo ha iniziato ad arridere grazie
all’attenzione maniacale nella progettazione, nel design e nell’innovazione dei
suoi prodotti, veri e propri punti di forza
del brand. Le collezioni odierne comprendono un’estesa linea di zaini da
surf, da skate, da scuola, borse per il
motocross, porta computer e altre action
bags. Un aspetto fondamentale per Ogio
include la presenza e la collaborazione
con atleti top di diverse discipline. “Abbiamo sempre creduto nella relazione di
partnership con i nostri atleti”, afferma
il vice presidente globale Mark Kuryak.
“Spesso è un rapporto che va al di là
della mera sponsorizzazione”. Basta citare Travis Pastrana, leggenda vivente
di supercross, motocross, freestyle motocross e plurivincitore degli X-Games,
che collabora attivamente con l’azienda
nel quartier generale a Bluffdale (Utah).
Per saperne di più abbiamo intervistato il
vice presidente e general manager della
divisione Sports Mark Talarico.
Da quanto lavori in Ogio e che ruolo
ricopri all’interno dell’azienda?
Lavoro in Ogio da 1 anno e mezzo. Attualmente sono vice presidente e general manager della Sports Division World
Wide.
In quanti Paesi è presente Ogio?
Qual è il più importante per vendite?
E l’Italia?
Ogio è presente in più di 50 paesi in tutto
il mondo. In fatto di profitto, dopo il mercato di casa nord americano (USA e Canada), seguono Brasile, Giappone, Australia, Russia e Cina. Abbiamo appena
iniziato la distribuzione in Italia attraverso
il nostro partner Athena. Secondo le nostre previsioni il vostro paese dovrebbe
diventare uno dei primi 10 mercati internazionali nel giro di 3-5 anni, mentre la
Cina assumerà il ruolo di distributore internazionale principale.
Quali sono le vostre categorie prodotto?
Ogio produce collezioni facenti parte di
5 categorie prodotto separate: Power
Sports, Lifestyle (che include zaini, bor-
se a tracolla e valigie), Endurance Sports
(prodotti per runner, nuotatori, ciclisti e
triatleti), Golf e Golf Apparel. Ogni collezione è unicamente progettata e sviluppata per l’utilizzo cui è destinata la sua
categoria.
Qual è il prodotto best seller dello
scorso anno?
Bella domanda. 3 dei 5 top seller dello
scorso anno sono nostri “flagship products”, quelli che rappresentano il meglio dell’offerta Ogio. Si tratta del Renegade RSS dalla Lifestyle Collection, del
RIG9800 Gear Bag dalla Power Sports
Collection e del 9.0 dall’Endurance
Sports Collection. Il No Drag Mach 5
nella Power Sports line e la Newt Series
Packs completano la lista di best seller.
Quali novità presenterete per il prossimo anno invece?
Il 2014 porterà tanti nuovi stili che siamo
assolutamente orgogliosi di mostrare. Tre
in particolare sono i prodotti che risalteranno: lo zaino interamente impermeabile All Elements (Power Sports Collection), il Commuter Backpack (Endurance
Sports Collection) disegnato per coloro
che vanno al lavoro o a scuola in bici o
scooter e infine lo zaino Covert, incredibilmente raffinato e chic.
Avete in programma delle iniziative
particolari per la promozione del marchio? A che eventi parteciperete prossimamente?
Al di fuori della promozione relativa agli
atleti, abbiamo diverse iniziative in programma per il 2014. Da un lato non mancheremo ai trade show più importanti e ai
maggiori eventi di motocross negli Stati
Uniti, dall’altro presenzieremo anche alcuni fra gli appuntamenti endurance di
maggior rilievo, come la Rock ‘n Roll Marathon Series e la Ironman Triathlon Series, inclusa la prima al di fuori degli States
(Ironman Austria a Klagenfurt).
Parliamo di atleti: sono tanti e provenienti da diversi discipline. Chi sono
gli ambassador principali? Come collaborano con voi nella realizzazione
dei nuovi prodotti?
In Ogio possiamo contare su ambassador di grande livello, provenienti da discipline diversissime: il giocatore di golf Aaron Baddeley, il grande Travis Pastrana,
lo skater medaglia d’oro agli X-Games
Bob Burnquist, o ancora l’Argos-Shimano Cycling Team. Una cosa li lega ed è
l’apprezzamento verso i prodotti Ogio.
Quando ci parlano delle loro esigenze
particolari relative al loro sport (o ai loro
viaggi) noi ascoltiamo e incorporiamo le
idee nel nostro ciclo di sviluppo. In questo modo abbiamo realizzato innovazioni come il Reactive Suspension System
(RSS) per lo zaino Renegade, che evita
la collusione del laptop all’interno in caso
di caduta o lancio dello zaino, o la larga
tasca ventilata presente nell’Endurance
Series, in grado di mantenere i vestiti bagnati separati dal resto dell’attrezzatura.
UNA SELEZIONE DI PRODOTTI OGIO
Dozer 8600
No Drag Mach 5
Un’intera serie di borse da attrezzatura per tutti i
tipi di motociclisti e non solo. Ognuna di queste è
ricca di caratteristiche e costruita per affrontare le
condizioni più difficili. La Dozer 8600 in particolare
dispone di ampio compartimento principale
con ventilazione e tasche duplici multiuso, tasca
secondaria con organizzazione degli accessori
per l’attrezzatura più piccola, pannello imbottito
in gommapiuma iFom per un’ulteriore protezione
dell’attrezzatura, tasca laterale per
oggetti di valore, tracolla regolabile
imbottita, comode maniglie
per il trasporto. Peso: 2,45 kg.
Capacità: 150 lt. Prezzo
al pubblico: 99,95 euro.
Linea aerodinamica arricchita di dettagli. L’esterno a pezzo unico semiimpermeabile non si deforma con il
vento, mentre il profilo di appoggio
in gommapiuma aumenta la ventilazione. Tra le altre caratteristiche presenta logo e profili
catarifrangenti, borsellino accessorio con zip, cintura
rimovibile, tasca foderata con zip per oggetti personali, ampio scompartimento principale con divisorio regolabile del carico e vari compartimenti interni, bretelle
ergonomiche, imbottite e regolabili, maniglia nascosta
per il trasporto a mano, cinghia regolabile e rimovibile
antiscivolo all’altezza dello sterno, cinghia rimovibile
per il trasporto del casco. Peso: 1,68 kg. Capacità: 16.824.17 lt. Prezzo al pubblico: 169,95 euro.
Rig 9800
Borsa per l’attrezzatura da moto e altri action
sport dal design speciale e innovativo. Presenta
diverse caratteristiche tecniche: sistema SLED
per aumentare la durata e la resistenza, ampia
apertura LID per facilitare l’ingresso a tutti i compartimenti per attrezzatura, ampio scomparto
principale con divisori regolabili e camera per casco imbottita, costruzione iFom
per tutta l’attrezzatura di protezione
in più, ruote di grandi dimensioni con
un’altezza extra, sistema con cinghie
di compressione per una tenuta sicura, maniglia retrattile. Peso: 6,44 kg.
Capacità: 160,46 lt. Prezzo al pubblico
249,95 euro.
Distribuito da: Athena Evolution - 0444.727290 - [email protected]
18
Pointbreak Magazine 5 / 2013
EVENTI
Accoglienza numerosa e calorosa per il tour firmato
Event’s Way, con la partecipazione tecnica di BIC Sport
a cura di Simone Berti
Vertical Summer Tour
sull’onda del SUP
Il giusto mix tra passione e divertimento, proposto
all’evento itinerante, ha portato migliaia di persone
in 8 spiagge italiane per 21 giorni di attività complessivi,
all’insegna dello stand up paddle e non solo.
no UniCredit (che ha proposto tornei di
calciobalilla e beach goal), e Irobot, che
ha organizzato tornei di beach volley e
la Dance Robolution. Tutto ovviamente
ruotava attorno al Vertical Summer Village, centro pulsante della festa fatta di
animazione, balli e degustazioni speciali
offerte dagli altri supporter come Beltè (Gruppo Sanpellegrino), Rìcola (tra i
partner storici di Event’s Way). Poi ancora Bear, che ha rifornito l’abbigliamento
e i costumi alle 25 persone componenti
lo staff e ai partecipanti alle gare SUP, e
Neon, con i suoi occhiali da sole trendy
e originalissimi. Mentre le vetture ufficiali
del tour erano concesse da Citroën.
Una serie di appuntamenti attesi, che
alla fine della stagione hanno lasciato
più che soddisfatti l’organizzazione, ovvero l’agenzia torinese Event’s Way, e i
diversi sponsor che hanno supportato
l’iniziativa. Il Vertical Summer Tour 2013
ha infatti confermato le aspettative positive, proponendo divertimento e sport
per tutti. Insomma, pochi e semplici ingredienti, ma vincenti. E al tirar le somme i numeri gratificano le sensazioni
avute: ben 200.000 contatti diretti nelle
8 tappe, con una permanenza media
di 4 ore all’interno del villaggio di 500
mq. “Prima di partire ovviamente c’erano tutte le incognite del caso. Oggi però
possiamo dire con soddisfazione che si
è trattato di una scommessa vincente,
per quello che siamo riusciti a mettere
in piedi con il supporto fondamentale
dei nostri sponsor”, ha raccontato Flavio
Gallarato, responsabile organizzativo di
Event’s Way.
A TUTTO SUP
E molte sono le immagini che rimangono
esaltanti. In prima fila il SUP, punto di forza e vero fil rouge di tutto l’evento. Partendo dal Bridgman Waterpsort Center
di Jesolo e chiudendo al Kaeso Beach di
Realmonte, con tappe che hanno toccato
anche il Polo Villaggio Est a Bellaria-Igea
Marina, il Bagno Coco Loco a Marina di
Ravenna, il Marine Village di Torvaianica,
il Lido Sabbioso di Torre San Giovanni, il
Bagno 38 a Marina di Ebolie e il Bagno
Salinelle Beach a Lascari. Ovunque c’è
stata curiosità e voglia di provare l’emozione di cavalcare le tavole, cosa resa
possibile dal materiale tecnico messo a
20
disposizione gratuitamente dallo sponsor tecnico BIC Sport. Mentre istruttori
esperti come la campionessa italiana di
SUP Cecilia Pescatori o l’ex azzurro di
canoa Nicola Zamuner fornivano lezioni
coinvolgenti e appassionate, culminate
ogni giorno nella BIC Sup Race, gara
promozionale che assegnava premi e
riconoscimenti per tutti.
PARTNER E VILLAGE
Il marchio BIC Sport è stato dunque sempre in prima fila, visto anche il filo conducente l’evento. Tra gli altri sponsor vi era-
IL BILANCIO
“Sapevamo di avere un’idea potenzialmente coinvolgente e la risposta del
pubblico è andata anche oltre le nostre attese”, conclude Flavio Gallarato.
“Ma quanto ci conforta di più è sapere che tutti hanno riconosciuto l’unicità del nostro Tour, la sua capacità di
essere inimitabile, perché coinvolge
le persone per tutto l’arco della giornata in mille attività e non si concentra
in poche ore come altri fanno. Questo
è anche merito dei responsabili delle
strutture che ci hanno ospitato e che
hanno perfettamente compreso quale fosse lo spirito del Vertical Summer
Tour supportandoci sempre al meglio.
Ecco perché faremo di tutto per tornare il prossimo anno e intanto stiamo già
lavorando per il nostro Bràulio Vertical
Tour invernale, che partirà a dicembre
e mai come nella prossima edizione
presenterà novità esaltanti”.
www.verticalsummertour.it
Pointbreak Magazine 5 / 2013
a cura di Monica Viganò
eventi
Chiusa il 13 giugno la 4a edizione
con Airton Cozzolino e Antonio Rossi
ph. Alba Pardo
Dal 12 al 15 settembre a Saas-Fee
Stranavigli 2013, piatto
povero ma ricco...
ph. guido piroddi
ph. guido piroddi
Per la prima volta l’evento ha ospitato una tappa del
Campionato Italiano FISURF SUP. A programma anche un
contest wakesurf, demo di slack waterline e l’opportunità
di fare Indoboard con il suo fondatore Hunter Joslin.
Lo staff e le partecipanti all’edizione 2013
Quinta abbondante per le Women
in Board & Action Sports…
Ben 40 donne hanno partecipato alla 4 giorni
di conferenze e workshop. Presenti personalità di
spicco tra cui Donna Carpenter, presidente
di Burton Snowboards. Per la prima volta sul palco
anche due uomini: Iker Aguirre e Claudio Alessi.
percorso atipico con doppia boa in virata e
partenza contro corrente trainati da una fune.
Il primo gradino del podio è andato a Leonard
Nika (team Starboard). Alle sue spalle Fabrizio Gasbarro (team Fanatic) e Davide Condotto del team Fanatic. Tra le donne salgono
sul podio Luna Pellecchia (team Fanatic) e
Erika Barasse (team Naish). Da ultimo tra i junior hanno avuto la meglio Claudio Nika (team
Starboard), Federico Benettolo (team RRD) e
Leonardo Toso (team Jimmy Lewis).
Campionato Italiano FISURF SUP - Il
Naviglio Grande per la prima volta ha ospitato una tappa del Campionato Italiano FISURF
SUP Sprint Race monotipo 12.6 con montepremi in denaro di 800 euro, il premio più alto
nella storia del SUP italiano. Il contest è stato
supportato da Fanatic e Starboard e ha visto
i rider iscritti darsi battaglia lungo i 400 mt di
Le altre iniziative a corredo - Hanno chiuso la manifestazione la gara Fantasy, i
tuffi nel Naviglio e le Water Ball. Inoltre grandi
e piccini hanno potuto cimentarsi in prove di
canoa, canottaggio, bici d’acqua e motonautica. Non sono mancati stand espositivi e interattivi come quello di Indoboard, quello di
rafting e quello di scuola di vela.
www.stranavigli.it
ph. guido piroddi
wake, Indoboard e slack - Tra le noL’edizione 2013 - Dario Nuzzi, responsabile
vità previste, il primo wakesurf contest. Teeventi sport di Navigli Lombardi, ha dichiastimonial d’eccezione, Airton Cozzolino nelle
rato: “Questa quarta edizione è stata la più
vesti di giudice. Hanno preso parte al contest
povera economicamente ma la più ricca nei
12 rider tra cui anche l’ideatore di Indoboard
contenuti e nei risultati ottenuti”. Rispetto al
Hunter Joslin che, a 62 anni, ha conquistato il
passato gli organizzatori hanno lavorato su
primo gradino del podio. Alle sue spalle Anun budget ridotto di oldrea Barbino (team Indobotre il 50% e hanno potuto
ard/Elephant) ed Enrico Gallicontare sul supporto di
na. Hunter si è portato a casa
soli partner tecnici quali
lo Street Jaws (street skate
Starboard, Fanatic, Vinstsurf che dà la possibilità di
yle.it, Surfcamp.it, Vibram,
allenare il takeoff). Andrea ha
Surfers Den, Bcc Carate
vinto un longboard skateboBrianza, Indoboard Itaard Surfer’s Den hand shalia ed Elephant. In termini
ped ed Enrico un minilong
numerici, Dario parla di un
sempre creato da Surfer’s
incremento di partecipanti:
Den. Al primo classificato è
“Abbiamo slittato il proinoltre andata una settimagramma verso l’orario apena di surfcamp a Lanzarote
ritivo, quando il Naviglio
offerta da surfcamp.it, ma
Hunter Joslin
si anima. Abbiamo quindi
Hunter l’ha ceduta a Guido
al contest di wake
stimato una presenza di
Virgulti (distributore per l’Itacirca 30mila persone sullia di Indoboard). Altra novità
le due sponde”. Le soddisfazioni sono state
è stato lo show di slack waterline. Gli equilibritalmente grandi da portare gli organizzatori
sti, tra i quali anche il team di slackline Slack
ad elevare le aspettative per l’edizione 2014
Passion, hanno attraversato il Naviglio senza
(programmata per il 7 giugno).
protezione.
Pointbreak Magazine 5 / 2013
21
Quattro giorni, un resort esclusivo come Saas Fee, 40 business women provenienti da
tutto il mondo, un programma ricco di presentazioni e attività sportive di vario genere.
Questi gli ingredienti principali dell’annuale Women in Board & Action Sports Conference, che si è svolto dal 12 al 15 settembre nella località svizzera. Tema principale di
questo 5o appuntamento: “Come raggiungere un obiettivo”.
Donna Carpenter, presidente di Burton Snowboards, ha dato il via alle discussioni con
l’intervento “10 lezioni sulla carriera”. Durante la sua presentazione ha spiegato alle
presenti cosa occorre per condurre una società di successo. Nel fare ciò ha mosso un
passo verso la sua intenzione di formare una nuova generazione di leader femminili.
“Sono felice di vedere quante giovani donne di talento stiano lavorando allo sviluppo
del settore”, ha dichiarato Donna.
Dopo di lei ha preso la parola Tanja Frieden, medaglia d’oro nel boardercross e istruttrice di snowboard. Ha approfondito il tema della complessità nel raggiungimento di un
obiettivo nel suo intervento “Vincere significa imparare dal proprio gioco interiore”. Nel
workshop seguente le partecipanti sono state incoraggiate a individuare e visualizzare
i propri obiettivi personali.
Valeria Kechichian della Longboard Girls Crew ha chiuso il programma del primo giorno con un workshop di longboard nel cuore di Saas-Fee, realizzato con l’attrezzatura
messa a disposizione dalla società svizzera Schtifti Foundation.
La seconda giornata di lavori si è aperta con l’intervento di Iker Aguirre, il primo speaker di sesso maschile nella storia del WIB. L’esperto di mercato ha dimostrato la relazione
esistente tra fattori fisici, emotivi, spirituali e finanziari nella vita lavorativa di tutti i giorni.
Iker ha dichiarato: “C’è così tanta energia in quest’aula e anche tanta complicità. Valori che in qualche modo si stanno perdendo nel nostro mercato. Se solo fossero le donne a gestire l’intero settore, oggi avremmo da fronteggiare un quarto dei problemi”.
A seguire Anna Linda Hultström, una delle organizzatrici dell’evento, ha presentato
l’esperienza “Flow” che propone anche in occasione di incontri formativi con società
internazionali.
Claudio Alessi, secondo uomo presente al WIB, è un karateka di grande esperienza nonchè l’unico europeo ad aver conquistato l’Extreme Winter Camp in Giappone.
Claudio inoltre insegna arti marziali a giovani disabili e li supporta con la fondazione No
Difference. Proprio a quest’ultima sono stati destinati i proventi della lotteria di beneficienza realizzata durante il WIB.
Con un mix di workshop, letture interattive e attività di raccolta fondi, è giunto al termine anche questo appuntamento. Che ancora una volta si è confermato una perfetta
occasione di scambio, condivisione e ispirazione. Per lo meno per tutte le donne che,
nel rispetto del tema di quest’anno, hanno realmente intenzione di raggiungere i propri
obiettivi.
www.womeninboardsports.com
Tra snowboard e longboard...
ph. Alba Pardo
Fare SUP nel cuore di Milano. Apparentemente un’utopia ma, nella realtà dei fatti, un’occasione da non farsi scappare. Un’occasione
che si chiama Stranavigli, evento organizzato
da 4 anni da Navigli Lombardi e Board Riding.
L’edizione 2013, andata in scena lo scorso 15
giugno, si è presentata ricca di novità. E si
è svolta al cospetto di importanti personalità
quali il campione del mondo di kite wave riding Airton Cozzolino e l’assessore allo sport
di Regione Lombardia Antonio Rossi. Ma andiamo con ordine.
ph. Vanessa Beucher
I vincitori del Campionato Italiano FISURF SUP Sprint Race
(da sin Fabrizio Gasbarro, Leonard Nika e Davide Condotto)
EVENTI
Courtney Conlogue trionfa per il 2o anno
consecutivo a Hossegor
Testo: Gianandrea Lecco
Foto: www.mysticfreeride.com
pink waves
Cosa può esserci meglio di un surf contest nella mecca del surf europeo? Semplicemente
un GIRLS surf contest, che raccoglie su una spiaggia da sogno le più forti atlete al mondo.
Il contesto è da cartolina: la luna piena enorme tramonta
in mare, illuminata dai colori caldi dell’alba, mentre il sole
sorge alle nostre spalle. La marea è alta e regala onde da
un paio di metri perfette e morbide, che contengono la potenza dell’Oceano pronta ad essere domata dalle migliori
surfiste del mondo, che ancora assonnate giungono a piccoli gruppi nello Swatch Lounge, appositamente costruito
a pochi metri dal mare. Le qualifiche hanno avuto inizio
all’alba del 21 agosto sulla spiaggia di Le Penon, a Seignosse, piccola paese a pochi chilometri da Hossegor. La
prima convocazione per le ragazze è stata infatti fissata
alle 7.00, quando ancora l’aria dell’Oceano Atlantico è decisamente frizzante e poco invitante.
mare soprattutto in fase di alta marea. Nonostante tale situazione, Alessa Quizon si distingue con una prestazione
che include un eccellente ride da 9 punti con diverse evoluzioni backhand. “È così freddo oggi rispetto a qualche
giorno fa”, afferma la giovane hawaiana, “ma c’erano ancora alcuni tratti divertenti nonostante gli onshores. C’è un
margine di fortuna, credo, perché ci sono onde migliori di
altre, ma ero davvero felice di averne prese alcune davvero lunghe con energia e buone sezioni da affrontare”.
Alessa avanza verso la sfida finale insieme all’australiana
Andrew Keely. Nel frattempo le locali francesi hanno avuto
una mattinata varia, con Alizee Arnaud e Johanne Defay
che avanzano, mentre Maud Le Car viene eliminata.
Le prime a entrare in acqua sono le ragazze senza alcun
punto ASP, decise a qualificarsi, heat dopo heat, per le finali di questa quarta edizione del Swatch Girls Pro France
2013. Le più brave si fanno velocemente strada batteria
dopo batteria. Rebecca Woods è la migliore del primo
giorno e si mette in evidenza fin da subito, vincendo senza
soluzione di continuità. Solo al Round 48 entrano le atlete
già punteggiate ASP e il gioco si fa duro. A farne presto
le spese è Coco Ho (Hawaii), prima eliminata tra le favorite. “Sono piuttosto delusa di aver perso”, ammette Coco,
“le condizioni erano difficili, e la fortuna non era dalla mia
parte. Il risultato non influenza il mio posizionamento ma
io sono ancora depressa! Amo questo evento e volevo
rimanerci più a lungo possibile”. Nel frattempo Courtney
Conlogue fa segnare sul tabellone un pieno 10/10 alla sua
prima onda. Uno schiaffo al morale di tutte le altre che non
si fanno però trovare impreparate.
Le condizioni del mare, giorno dopo giorno sempre più
difficili, e il vento onshore rendono le onde difficili da do-
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Oltre all’azione rovente in acqua, il Swatch Girls Pro France è famoso anche per il proprio programma in stile festival e per il 2013 promette di essere più grandioso che
mai. Il party ufficiale della manifestazione è caratterizzato
infatti da top dj come il francese Arthur King, Vittorio Aime
e Malik £Lectric su un palcoscenico a cielo aperto a Place
des Landais (Hossegor), la sera prima del gran finale.
La finale viene contesa da Johanne Defay e Courtney
Conlogue. Una tempesta soffia dalla notte con una fresca
spinta di 5-6 piedi, che insieme con le maree e una forte corrente trasversale alla riva richiede una significativa
forma fisica per ottenere il meglio. A trionfare alla fine è
proprio Courtney, giunta al suo secondo successo consecutivo con un totale di 18,47 su 20, di contro al punteggio dell’avversaria di 14.00 su 20. L’atleta aveva dovuto
attingere a tutta la sua esperienza e forma per affrontare
la sfida semifinale con Malia Manuel, mentre la semifinale
di Johanne è stata una battaglia contro l’australiana Keely
Andrew. “Sono così entusiasta di vincere di nuovo questo
evento, è incredibile”, afferma Courtney. “È stata davvero
dura là fuori, con tanta corrente e alcune folli e mutevoli condizioni. C’è voluto tanto duro impegno quindi sono
super felice di aver vinto. Come sempre il pubblico è stato fantastico, dandoci un grande supporto. Anche se ero
contro una surfista del posto, Johanne Defay, ho potuto
sentire la loro energia e ciò aiuta quando le condizioni
sono difficili”.
La sconfitta Johanne Defay si consola ad ogni modo con
una netta vittoria nello Swatch Girls Pro France Pro Junior,
che la incorona ASP Pro Junior Champion 2013. Johanne
infatti ha affrontato una vera maratona del surf con le più
difficili condizioni della manifestazione, semifinali e finali
in entrambe le divisioni, con poco tempo per recuperare.
“Sono molto stanca, ma davvero contenta di aver affrontato la finale e vinto il Pro Junior. Sono al settimo cielo”, ammette Johanne, emozionata ed esausta. “Questo è stato
un grande evento per me, non riesco a trovare le parole
per descriverlo veramente. Non avrei potuto farlo senza
tutto il sostegno della folla, dei miei amici e famigliari. Sono
stati incredibili”.
www.swatchgirlspro.com
Pointbreak Magazine 5 / 2013
eventi
L’ambizioso evento organizzato a BolognaFiere
ha esordito dal 14 al 16 giugno
a cura di Simone Berti
The JamBO: si può fare di più
La prima edizione dell’Urban Summer
Festival ha proposto un programma
estremamente ricco, allettante e
di stampo internazionale: oltre 100
ore adrenaliniche di musica e più
di 90 appuntamenti in calendario
dedicati a gare ed esibizioni.
La risposta del pubblico però non si
è rivelata adeguata a un evento di
tale portata. Quali i motivi?
Un weekend unico di musica e sport, che
ha reso la città emiliana capitale nazionale
del freestyle. Organizzato da BolognaFiere, The JamBO ha riunito in un solo contenitore una vasta offerta di gare, esibizioni
e musica, interamente votata alla urban
culture e agli action sport. “Per la prima
volta abbiamo realizzato a Bologna un
evento di portata internazionale dedicato
al freestyle come quelli che si realizzano
in grandi città come Los Angeles, Monaco o Barcellona”, ha spiegato Duccio
Campagnoli, presidente di BolognaFiere. “Con questo evento vogliamo fare di
Bologna la capitale italiana del freestyle”.
L’importanza e la novità portati da The
JamBo sono stati evidenti, tanto da fornire
uno spunto importante a media di settore
e non solo. Da segnalare la presenza nei
servizi realizzati da 5 TG nazionali e nei
portali web dei magazine più importanti del panorama italiano ed europeo, sia
della musica elettronica sia degli action
sport. “The Jambo e il Music Italy Show
hanno indicato un nuovo modo di fare
fiere destinate al pubblico e all’entertainment”, ha continuato Duccio Campagnoli,
“con l’area esterna della Fiera trasformata
in una grande sede per eventi spettacolari e il padiglione 36 in un grande club per
i migliori dj della musica dance di notte e
in location ottimale per concerti di star del
calibro di Ligabue”.
COSA PIACE E COSA MENO
Organizzazione, strutture e il concept del
festival sono parse grandiose e apprezzate dai visitatori (40.000 secondo i dati
ufficiali, che paiono sinceramente molto
sovrastimati). Commenti comunque all’insegna dell’ottimismo anche da parte di
Luigi Belluzzi di Studio Lobo, segreteria
organizzativa dell’evento: “Positivo. In
primo luogo perché The JamBO ha rappresentato un’esperienza unica in Italia
e in Europa. È stato il primo raduno freestyle a entrare in un quartiere fieristico,
approfittando della duttilità di strutture e
spazi enormi. Benissimo il livello tecnico
delle performance sportive e la qualità artistica dei dj set in programma. Ottima la
risonanza mediatica. The JamBO è stato
sul sito di ESPN e ha colto l’attenzione dei
TG e della stampa nazionale”. Ma, come
già specificato sopra, non mancano delle ombre. In primis l’affluenza, parsa non
soddisfacente. Tra i principali motivi la
collocazione temporale, unita a una serie
di concomitanze non favorevoli per l’evento: si trattava del weekend di metà giugno,
il primo dopo la fine delle scuole, oltretutto con un clima davvero caldo dopo tanti
weekend di tempo infelice tra maggio e
inizio giugno. Risultato: molta gente ha
affollato le località marittime, preferendole
di certo a una visita in fiera. Qualche perplessità ha destato anche la politica dei
prezzi non certo “popolari”: 25 euro per
il giorno, 40 per giorno + concerto serale. Di sicuro ci si aspettava una risposta
maggiore: “Diciamo che abbiamo posto
una base con questa prima edizione, ma
certamente l’obiettivo è più ambizioso”,
chiarisce ancora Luigi Belluzzi.
SPORT & MUSIC
Con otto discipline e quasi duecento atleti in starting list, l’Urban Summer Festival
è risultato comunque essere uno dei più
grandi eventi di action sport mai realizzati in Italia. Grande nei numeri (60mila mq
solo l’arena esterna) e grande nei nomi.
A Bologna hanno sfilato infatti alcuni big
mondiali di fmx, wakeboard, parkour,
skateboard, surf, urban dance, calcio
e basket freestyle, con nomi come Josh
Sheehan, Alex Sorgente, Massimiliano
Piffaretti, Sean Garnier e tanti altri ancora.
Un elenco lunghissimo di rider che si sono
dati battaglia nel superpark allestito nella
storica Area 48 del quartiere fieristico, con
strutture e set up realizzate ad hoc. Oltre
10 mila mq erano dedicate unicamente al
motocross freestyle, mentre ben 2 piscine
offrivano spazio a surf (l’onda artificiale
flowrider) e wakeboard, con una pool gap
di 80 mt con rail e box. Vert e il percorso
La grande pool gap di 80 metri per il wakeboard era senz’altro una delle principali attrazioni di The JamBO. A destra il flowrider
parkour componevano le altre due imponenti strutture che definivano la skyline del
Festival. Di fronte all’importanza del programma sportivo, gli ospiti musicali non
potevano essere da meno. The JamBO
è stato perciò anche un grande festival
di musica elettronica. Nei 12mila mq del
padiglione 36 con mega palco, videowall
e avveniristico videomapping sulle torri di
Kenzo Tange, si sono avvicendati artisti di
fama quali Salmo e Armand Van Helden,
protagonista della festa di chiusura, Zeds
Dead e Chase & Status, Major Lazer,
2manydjs e James Zabiela, Ed Russel
aka Tessela, per finire con l’unica attesissima tappa italiana di Dizzee Rascal.
AL PROSSIMO ANNO
“Con quest’iniziativa vogliamo far tornare
Bologna città di riferimento della cultura
dei giovani italiani ed europei. L’appuntamento pertanto è a giugno 2014 per la
prossima edizione di The JamBO”, sono
le parole conclusive di Duccio Campagnoli. Nel complesso infatti, da parte
dell’organizzazione, c’è una discreta
soddisfazione, unita alla consapevolezza
che il lavoro per il futuro è ancora tanto:
“I contenuti ci sono e sono di altissimo
profilo. The JamBO deve diventare un
brand e su questo c’è parecchio da fare,
incrementando ad esempio la conoscenza dell’evento a livello europeo”, ha spiegato ancora Luigi Belluzzi. Magari con
qualche novità e spazi per altre discipline
non presenti.
www.thejambo.it
Pointbreak Magazine 5 / 2013
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freeride
Il 20 e 21 luglio siamo stati
alla quinta tappa del circuito Pro
Testo: Gianandrea Lecco
Foto: Matteo Cappè
Superenduro da urlo a Salice d’Ulzio
Il sapore dell’enduro è intenso, ricco, ma quando meno te lo aspetti può
cambiare repentinamente, da dolce a salato, in un attimo. È un sapore
che una volta provato porta immediatamente alla dipendenza.
Il fine settimana dal 20/21 luglio è stato
uno dei weekend più ricchi di eventi gravity sulle Alpi italiane. Solo tra Piemonte
e Val D’Aosta contemporaneamente sono
stati organizzati tre manifestazioni di caratura internazionale: la Superenduro Pro5
a Salice d’Ulzio, la tappa Gravitalia valida
come Campionato Italiano di Downhill a
Prali e la Mega2RXEnduro a Cervinia. I rider si sono divisi sui tre eventi a seconda
dei propri obiettivi stagionali, preferenze
e disponibilità di tempo. La Superenduro
Pro 5 di Salice d’Ulzio è stata la scelta di
coloro che volevano vivere un’esperienza
lunga, estrema e con non poche sorprese
da parte del Comitato Organizzatore.
NUOVO FORMAT
I comunicati stampa precedenti la gara
portavano all’attenzione di tutti i partecipanti nuovi dettagli su un format di gara
sperimentale. Franco Monchiero ed Enrico Guala, non appagati dell’incredibile
contributo che il Superenduro sta dando
al successo internazionale dell’enduro,
hanno dato sfogo alle loro fantasie, portando i rider a vivere un’esperienza ancora più intensa e completa. Le novità principali riguardavano la durata (ovvero due
giorni di gara), la lunghezza (ben 8 prove
speciali), la fusione con il Mass Start, una
nona prova con format Supermoutain e la
logistica, cioè un parco bike chiuso a Sestriere il sabato notte.
LA GARA: DAY 1
Come spesso accade sono i dettagli a
fare la differenza. Le 7 prove speciali del
sabato hanno avuto un ritmo incalzante.
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Grazie all’utilizzo degli impianti del comprensorio di Salice d’Ulzio, veloci ascese
meccanizzate hanno portato i concorrenti
a confrontarsi sulle lunghissime discese
mentre i tre trasferimenti pedalati erano
stati programmati con tempi piuttosto
stretti. Con un “time schedule” così fitto,
uomini e mezzi sono stati messi a dura
prova. E la classifica ha subito risentito dei
primi ritiri. Qualche caduta ma soprattutto
guasti meccanici hanno interrotto presto
i sogni di gloria di numerosi concorrenti.
Infatti una foratura o anche piccoli guasti devono essere riparati in pochi minuti
per non giungere al cancelletto della PS
successiva in ritardo. Dopo 2 giri, per un
totale di 6 PS, la classifica ha preso subito forma. I migliori italiani, Sottocornola,
Ducci, Bruno, Lupato e Gambirasio solo
per citarne alcuni, hanno trovato una notevole concorrenza straniera. Nelle prime
dieci posizioni erano presenti atleti provenienti da cinque nazioni. La grande
sorpresa del sabato sono stati i fratelli
Shucksmith Philip e Sam, dall’Inghilterra,
sempre nel podio virtuale delle prime PS.
Oltre a loro la presenza in alta classifica
di svizzeri, tedeschi, sloveni e francesi
ha confermato il carattere internazionale
alla manifestazione. Dietro alla top class
oltre 300 rider si sono dati battaglia per la
gloria personale di vivere un’esperienza
in modo intenso, sapendo di fare il massimo a ogni discesa e di condividerla con i
propri amici, come è nello spirito più genuino dell’Enduro. La prima giornata di
prove si è conclusa con il trasferimento
parzialmente meccanizzato in vetta alla
PS 7, il cui tracciato, disegnato in cam-
po aperto, portava tutti dai pascoli d’alta montagna al centro a Sestriere. Qui i
concorrenti, giunti stremati, non potevano
ancora riposare: si deve sfruttare la breve
finestra di 30 min per ripristinare al meglio
la propria bicicletta e poi riporla nel parco
chiuso per la notte.
LA GARA: DAY 2
Il mattino seguente la partenza dei concorrenti era all’alba, una volta trasferiti da
Sauze a Sestriere. L’alto numero di ritirati
ha permesso all’organizzazione di ritardare la partenza della gara di un’ora. L’ottava PS si svolgeva sul medesimo tracciato
della PS7, l’ultima del giorno precedente.
La novità di rilievo introdotta in questa seconda giornata di gara è stata la prova finale di Supermountain, cioè una discesa
conclusiva con partenza in gruppo. Per
questo tipo di partenza è fondamentale il
posizionamento in griglia. Da qui l’idea di
far partire i rider in gruppi da 10 distanziati di 1 minuto, dal centro di Sestriere fino
alla vetta, dove è allestita l’area di partenza della Supermountain. La posizione in
griglia è determinata dall’ordine di arrivo
in vetta: modalità che rende il trasferimento come una vera cronoscalata. Per
non perdere posizioni in griglia, il ritmo di
salita è stato subito incalzante, nessuno
voleva lasciare posizioni di rilievo. E i migliori sono entrati in griglia. Sottocornola
aveva oltre 30 sec di vantaggio su Ducci,
che nonostante il recupero in atto dopo
la PS 7, erano consapevole che la vittoria sarebbe stata dura da raggiungere,
inoltre bisognava difendere la seconda
posizione dell’attacco degli stranieri.
Una volta arrivati e posizionati in griglia
tutti i concorrenti, i giudici hanno iniziato
il conto alla rovescia. Al via la partenza
è stata infuocata. Alex Lupato, partito a
testa bassa, ha dato il tutto per tutto sul
lungo rettilineo leggermente in salita per
prendere più margine possibile, con Sottocornola e Ducci alle spalle. Tendendo
la testa fino all’arrivo riesce a vincere la
prova Supermountain. Dietro di lui Ducci
e Sottocornola, che controllando la terza
posizione ha ottenuto la vittoria della Superenduro Pro 5 di Salice d’Ulzio.
La gara si è conclusa nelle migliori condizioni e grande soddisfazione è stata
esternata da Enrico Guala: “Il livello internazionale dell’enduro sta crescendo a
ritmi altissimi. Con questo gara abbiamo
voluto alzare l’asticella di non poco per
portare tutti a vivere un’esperienza unica
ed epica. Abbiamo voluto mettere una
nuova bandierina nella crescita del movimento Enduro mondiale”.
www.superenduromtb.com
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