Inviti Alcalini 2016 - Agenda comune di Brescia
Transcript
Inviti Alcalini 2016 - Agenda comune di Brescia
INVITI ALCALINI EDIZIONE 2016 Si tratta di un progetto del liceo scientifico Calini di Brescia alla quattordicesima edizione che, in continuità e in sinergia con altri progetti del liceo, si propone di: - fare della scuola un polo di offerta di occasioni culturali fruibili anche dalla città per contribuire a saldare la scuola al suo territorio e proporre il nostro liceo come luogo di incontro e di elaborazione di cultura; - incentivare la partecipazione responsabile degli studenti ad incontri culturali anche fuori dall'orario scolastico; - favorire circolazione di idee, confronto di posizioni, riflessioni su tematiche di tipo esistenziale, culturale e d'attualità. Il nome dell'iniziativa gioca sul doppio significato di alcalini, come complemento di luogo (al Calini) e aggettivo che allude all'indirizzo scientifico di questo liceo e alla natura “frizzante” degli incontri proposti in questa rassegna. Lo scorso anno il progetto si è articolato in una riflessione sulla ricerca scientifica. Quest'anno il progetto è presentato dalla locandina allegata e si propone di aprire una riflessione sul tema delle migrazioni che ha forte impatto emotivo, culturale, politico e sociale. La rassegna, in tre appuntamenti presso l’aula magna del liceo scientifico Calini, è organizzata dalla Commissione Cultura e nasce dal lavoro svolto da un’insegnante di lettere, la professoressa Donatella Fornarini, con le sue classi coinvolte in un lavoro di ricerca. Di fronte ad un fenomeno migratorio di inaudita portata, come quello in corso in questi anni, ci si è resi conto di quanto abbia perso valore e significato ripetere soltanto, nel conforto delle nostre aule, informazioni desunte dai testi : “La xenia era la prassi che regolava l'ospitalità nell'antica Grecia”, “Zeus era il protettore degli stranieri, dunque lo straniero andava accolto perché dietro ogni straniero c'era un dio”… e ancora “Dante esule ebbe a scrivere: tu proverai sì quanto sa di sale lo pane altrui”. La sfida di educare chiede oggi di più, perché se vogliamo creare cittadini del futuro che abbiano un'identità civica, politica, bisogna insegnare a guardare la storia che si compie di fronte a noi, a vibrare di disappunto di fronte ai soprusi, sentendo il bisogno di prendere posizione. Un prendere posizione consapevolmente, non solo a difesa dei propri privilegi, perché solo così si matura una cittadinanza attiva, si crea la res pubblica. Abbiamo bisogno di credere ancora nella res pubblica e agire comportamenti di solidarietà collettiva. Una solidarietà che nella prospettiva europea deve divenire cooperazione internazionale, condivisione allargata, sistema e non emergenza. Siamo testimoni di eventi che cambieranno confini ed equilibri, si mescoleranno culture, lingue...Come testimoni abbiamo il dovere di sapere, di capire, di restare aggiornati, di esserci, con tutta la forza della nostra intelligenza. Questo è il messaggio educativo da consegnare alle nuove generazioni. Partendo da questo assunto è parso doveroso attivare una preliminare attività di formazione in classe utilizzando materiali guida forniti da Msf, articoli di giornale e completare poi con le conferenze organizzate di cui diamo comunicazione. Chiara Marchetti, docente di sociologia dei processi culturali all'Università di Milano, aprirà il ciclo di conferenze e porterà la sua esperienza, maturata in percorsi di ricerca sull'ambito dell'accoglienza e della relazione d' aiuto transculturale, sulle cittadinanze in movimento, sull'idea di cittadinanza nelle seconde e terze generazioni, sulla modalità di accoglienza di rifugiati e migranti forzati, sospesa ancor oggi tra emergenza e volontà di creare un sistema. Msf interverrà con Andrea Ciocca, logista, e Diego Manzoni, anestesista, e ci porterà informazione dell'azione diretta, sul campo dell'emergenza, che i volontari da anni fanno. Msf ha dato alla scuola un contributo anche con la distribuzione di kit didattico per preparare in classe l' iniziativa. Il kit fa parte della campagna intitolata Milioni di passi in riferimento ai passi che i migranti forzati devono compiere prima di trovare accoglienza. Le scarpe aduse fotografate in copertina sono simbolo dei chilometri percorsi, del terreno calpestato prima di giungere a meta. È proprio l'immagine di quelle scarpe, che a noi, chiusi nei nostri privilegi, crea senso di colpa ricordando le nostre responsabilità e il valore della xenia nel presente, coniugabile nel prendersi cura di chi bussa alle nostre case... Amnesty International con Simone Rizza, referente di Lombardia sezione Italiana, ricorderà la modalità di intervento: solo firmando gli appelli in difesa di innocenti ingiustamente incarcerati, oggetto di giustizia sommaria, in paesi ove i più elementari diritti umani sono violati, si riesce a creare una mobilitazione di forze che fanno pressione sui governi. Un intervento, quello di Amnesty, perseguito con la parola, il diritto, la forza delle idee. Completeremo la rassegna con un film, Terraferma, commentato dal critico cinematografico Massimo Morelli, uno spazio ove la dimensione emotiva potrà infine emergere, una volta creata la consapevolezza razionale. Donatella Fornarini, professoressa di Lettere del liceo Calini e responsabile dell’iniziativa I protagonisti Chiara Marchetti, sociologa: è tra i fondatori di "Escapes. Laboratorio di studi critici sulle migrazioni forzate" e docente di Sociologia delle relazioni interculturali presso l'Università di Milano. Lavora nel settore progettazione e ricerca dell'Associazione CIAC onlus di Parma, dove coordina il progetto "Rifugiati in famiglia". È autrice di libri e articoli scientifici in particolare sui temi delle migrazioni forzate. Andrea Ciocca, ingegnere: ha lavorato con Medici Senza Frontiere dal 2008 al 2015. Inizialmente come logista, in Sierra Leone, Darfur, Zimbabwe, Mali, Centrafrica e Iraq. Quindi come capo progetto, in Sudan, Italia (Lampedusa), India, Pakistan, Afghanistan e Ucraina. Diego Manzoni, medico anestesista: ha lavorato con MSF in Afghanistan nel 2015 e Yemen nel 2016. Ha maturato altre esperienze internazionali dal 1995 al 2015 nei seguenti Paesi: Germania, Regno Unito, USA, Israele, India, Ghana, Thailandia, Afghanistan. Simone Samuele Rizza: laureato di Giurisprudenza con una tesi dedicata al tema dei diritti umani, inizia la sua attività come volontario in Amnesty International nel gruppo locale di Brescia. Nel 2015 diventa Responsabile Circoscrizionale di Amnesty International per la Lombardia, posizione che ricopre anche attualmente.