La percezione dello stato di salute e la depressione nella ASL di Terni

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La percezione dello stato di salute e la depressione nella ASL di Terni
Anno 2011
La percezione dello stato di salute e
la depressione nella ASL di Terni
Numero 4
A cura di:
Marco Cristofori
Vincenzo Casaccia
Sonia Bacci
Come si misura la qualità della vita in relazione alla salute
La definizione di salute dell’Oms indica uno stato ideale, con un concetto che richiede la costruzione di
indicatori capaci di cogliere le molte dimensioni soggettive e funzionali dello stato di benessere. Cercando di
descrivere fenomeni complessi, includendo funzionalità e percezione dello stato fisico, mentale e sociale,
queste misure perdono necessariamente di specificità. Alcuni strumenti sono ampiamente utilizzati
soprattutto nella ricerca clinica, per esempio: il Medical Outcomes Survey Short Form 36 (Sf-361) e il
Quality of Well-Being Scale (Qwb, disponibile anche nella versione italiana). La ricerca sulla valutazione di
strumenti validi è attiva con gruppi, network, società scientifiche, riviste e manuali dedicati. Ai fini della
sorveglianza i Cdc (Centro Controllo Malattie di Atlanta) hanno messo a punto un set di misure che, pur
essendo breve, è basato sugli stessi concetti delle scale di misura più lunghe e validate come Sf-36. Tenendo
conto della definizione dell’Oms, le misure includono la percezione del benessere mentale. Inoltre sono
riferite a uno specifico periodo di tempo (i precedenti 30 giorni), per ottenere alcuni vantaggi sul piano
statistico e la compatibilità con analisi economiche come quelle costo-utilità e del capitale umano. Questo
strumento, progettato per la sorveglianza, è chiamato Hrqol-42 o anche, più semplicemente, Healthy Days
(giorni in salute), ed è stato adottato a partire dal 1993 nel Behavioral Risk Factor Surveillance System
(Brfss). Il modulo, composto da solo quattro domande, si è dimostrato in grado di misurare in modo
attendibile, nella popolazione, la qualità della vita in relazione allo stato di salute, e di rilevarne i
cambiamenti nel tempo. Per consentire di acquisire ulteriori informazioni utili per la programmazione di
interventi di sanità pubblica, è stata poi elaborata una versione più ampia del modulo (10 domande in più:
Hrqol-14), adottata come modulo opzionale nella sorveglianza in numerosi Stati. Queste domande indagano
specifiche componenti della qualità della vita come i sintomi avvertiti nei giorni di non completo benessere
(dolore, depressione, ansia, mancanza di sonno e vitalità), nonché aspetti dello stato funzionale, come la
presenza, la causa principale e la durata di limitazioni nelle normali attività quotidiane, il bisogno di aiuto per
compiere attività connesse alla cura di sé. Leggi sul sito dei Cdc il set completo delle misure Healthy Days
(denominato Cdc Hrqol-14).
Quali sono gli indicatori chiave degli Healthy Days
1. Percentuale di persone che giudicano il proprio stato di salute buono o molto buono
2. Media dei giorni in cui la persona non è stata bene dal punto di vista fisico
3. Percentuale di persone che dichiarano di non essere state bene dal punto di vista fisico, per 14
giorni o più, negli ultimi 30 giorni
4. Media dei giorni in cui la persona non è stata bene dal punto di vista mentale
5. Percentuale di persone che dichiarano di non essere state bene dal punto di vista mentale, per 14
giorni o più, negli ultimi 30 giorni (Frequent Mental Distress)
6. Media dei giorni non in salute (ottenuta sommando i giorni cattivi dal punto di vista fisico con
quelli cattivi dal punto di vista mentale, con un tetto massimo di 30 per persona), in cui la
persona non è stata bene dal punto di vista fisico o mentale
7. Media dei giorni in salute (complemento al precedente, ottenuto sottraendo i giorni non in salute
a 30), in cui la persona non è stata bene dal punto di vista fisico o mentale
8. Media dei giorni con limitazioni nelle attività della vita quotidiana
9. Percentuale di persone che dichiarano di aver avuto limitazioni di attività per 14 giorni o più,
negli ultimi 30 giorni
La salute percepita
la salute percepita viene valutata col metodo dei “giorni in salute” (Healthy Days), che misura la percezione
del proprio stato di salute e benessere attraverso quattro domande: lo stato di salute auto-riferito, il numero di
giorni nell’ultimo mese in cui l’intervistato non si è sentito bene per motivi fisici, il numero di giorni in cui
non si è sentito bene per motivi mentali e/o psicologici ed il numero di giorni in cui ha avuto limitazioni
nelle attività abituali.
Nella ASL di Terni la maggior parte delle persone fra 18 e 69 anni riferiscono di essere state bene tutti gli
ultimi 30 giorni 60,1%


Nella ASL 4 di terni il 60% degli intervistati
ha giudicato in modo positivo il proprio stato
di salute, riferendo di sentirsi bene o molto
bene; il 35% ha riferito di sentirsi
discretamente e solo il 4% ha risposto in
modo negativo (male/molto male).
Stato di salute percepito positivamente°
%
Caratteristiche
60,1
Totale
In particolare si dichiarano più soddisfatti
della propria salute:
- i giovani nella fascia 18-34 anni
- gli uomini
- le persone con alta istruzione
- le persone senza difficoltà economiche
- le persone senza patologie severe.
Sesso
Età
18 - 34
35 - 49
50 - 69
83,0
66,0
39,1
uomini
donne
64.0
56,4
Istruzione
nessuna/elementare
30,2
media inferiore
51,0
media superiore
69,9
laurea
73,3
Difficoltà economiche
molte
41,2
qualcuna
55,7
nessuna
69,0
Patologie severe°°
almeno una
31,0
assente
67,2
° persone che si dichiarano in salute buona o molto buona
°° almeno una delle seguenti patologie: ictus, infarto, altre
malattie cardiovascolari, diabete, malattie respiratorie
Per più di 14 giorni in un mese il 10% ha riferito cattiva salute per motivi fisici, l’11% per motivi psicologici e
solo il 3,5 % non è stato in grado di svolgere le attività abituali a causa del cattivo stato di salute fisica o
psicologica.
2
% di persone che si dichiarano in salute
buona o molto buona
Pool PASSI 2007-10
Gli adolescenti che ritengono la propria
salute eccellente o buona sono il 91,44%
degli 11enni, il 92,55% dei 13enni e
l’86,95% dei 15enni. con il crescere
dell’età i maschi sembrano percepire il
proprio stato di salute in modo più
positivo rispetto alle femmine.
3
Fra gli anziani riferiscono di avere uno stato di salute buono o molto buono il 32% delle persone in buona
salute e a basso rischio di malattia ,il 24 % delle persone in buona salute ma a rischio di malattia ed il 15%
delle persone con segni di fragilità
o Parallelamente la proporzione di coloro che si percepisce in cattiva salute sale dal 7% del
primo gruppo al 75 % dei disabili.

Il 22% degli intervistati giudica il proprio
stato di salute positivamente (molto bene o
bene), il 53% discretamente e il rimanente
25% in modo negativo (male o molto male).

La percezione negativa del proprio stato di
salute aumenta con il crescere dell’età in
entrambi i sessi

Inoltre è più frequente nelle donne (31%
contro 18%):
- tra gli uomini hanno considerato cattivo il
proprio stato di salute il’4% dei 65-74enni
e il 35% degli ultra 75enni;
- tra le donne hanno considerato cattivo il
proprio stato di salute il 19% delle 6574enni ed il 43% delle ultra 75enni.
Percezione della propria salute per classi d’età (%)
PASSI d’Argento 2009 ASL 4 Terni (n=212)
Peggioramento dello stato di salute



rispetto l’anno precedente
Il peggioramento dello stato di salute è più
consistente al crescere dell’età in entrambi i
sessi.
Il 49% degli ultra 64ennni riferisce di star
peggio rispetto un anno fa, il 44 % allo
stesso modo e solo il 7 % meglio.
PASSI d’Argento 2009 ASL 4 Terni (n= 208)
Il 39% degli uomini ha segnalato un
peggioramento nella propria salute rispetto
all’anno precedente; nelle donne questa
percentuale sale al 57 %.
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La Depressione
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce la salute mentale come uno stato di
benessere nel quale la persona è consapevole delle proprie capacità, in grado di affrontare le normali
difficoltà della vita, lavorare in modo utile e apportare un contributo alla comunità.
Le patologie mentali rappresentano un problema in crescita a livello mondiale; tra queste una delle
più frequenti è la depressione: l’OMS ritiene che entro il 2020 la depressione diventerà la maggiore causa di
malattia nei Paesi industrializzati.
Il libro verde “Migliorare la salute mentale della popolazione - verso una strategia per la salute
mentale per l’Unione Europea” stima che ben un cittadino su quattro abbia sofferto nell’arco della propria
vita di una malattia mentale. Il costo socio-sanitario stimato delle malattie mentali è notevole, pari al 3-4%
del Prodotto Interno Lordo.
Nel sistema di Sorveglianza PASSI i sintomi di depressione vengono individuati mediante il PatientHealth Questionnaire-2 (PHQ-2) che consta di due domande validate a livello internazionale e caratterizzate
da alta sensibilità e specificità per la tematica della depressione. Si rileva quale sia il numero di giorni,
relativamente alle ultime due settimane, durante i quali gli intervistati hanno presentato i seguenti sintomi:
1) l’aver provato poco interesse o piacere nel fare le cose
2) l’essersi sentiti giù di morale, depressi o senza speranze.
Il numero di giorni per i due gruppi di sintomi sono poi sommati e classificati in base ad uno score
da 0 a 6; coloro che ottengono un score uguale o maggiore di 3 sono individuati come “persone con sintomi
di depressione”; la diagnosi effettiva di depressione richiede ovviamente una valutazione clinica individuale
approfondita.
I disturbi psichici presentano una rilevante frequenza nella popolazione e costituiscono un
importante problema di salute pubblica. Da studi europei si stima che una persona ogni 8, in età superiore ai
18 anni sia affetta da disturbo psichico.
Nella nostra ASL si stima (PASSI 2007 - 2010) che il 7% della popolazione in età compresa fra 18 e
69 anni soffra di sintomi di depressione. Le più colpite sono:
−
−
−
−
le donne (quasi due volte più degli uomini),
le persone con un livello di istruzione basso,
quelle con molte difficoltà economiche,
quelle con almeno una malattia cronica
Persone con sintomi di depressione (%)
Pool PASSI 2007-10
5
Nella popolazione over 64 anni (PASSI d’Argento 2009) il 21% dei soggetti soffre di depressione
soprattutto si manifesta:
- nelle donne
- nelle persone con molte difficoltà economiche percepite
- nelle persone in buono stato di salute percepito ma ad alto rischio di malattia, in quelle con segni
di fragilità e nei disabili.
- Nelle persone meno attive.
- Nelle persone con problemi di isolamento sociale
Media dei giorni in cattiva salute fisica, mentale e giorni con
limitazione di attività
PASSI d’Argento 2009 ASL 4 Terni (n=250)



Gli ultra 64enni che presentano sintomi di
depressione hanno una percezione della
qualità della vita peggiore rispetto alle
persone senza sintomi.
Giorni
in cattiva
salute
Giorni
in cattiva
salute
fisica
fisica
Presenza di sintomi
depressivi
17
Assenza di sintomi
depressivi
La media di giorni in cattiva salute fisica e
mentale o con limitazioni delle abituali
attività è più alta tra le persone con
sintomi di depressione.
9
Giorni
in cattiva
salute
Giorni
in cattiva
salute
mentale mentale
Presenza di sintomi
depressivi
16
Assenza di sintomi
depressivi
In particolare, tra le persone con sintomi
di depressione, il numero medio di giorni
con limitazioni è maggiore rispetto alle
persone senza sintomi.
7
Giorni
con
limitazioni di
di
Giorni
con
limitazione
attività
attività
Presenza di sintomi
depressivi
12
Assenza di sintomi
depressivi
4
0
5
10
15
Media giorni
6
20
Negli adolescenti la percentuale di coloro che dichiarano di soffrire ogni giorno di almeno un sintomo tra:
sentirsi giù, irritabile e nervoso è riportata nella tabella sottostante per classi di età e sesso
Percezione del benessere misurato su scala da 0 (= la peggior vita possibile) a 10 (= la miglior vita possibile)
Conclusioni:
la percezione dello stato di salute e anche lo stato funzionale risultano peggiori nelle donne, nelle persone in
età più avanzata, in quelle meno istruite, per raggiungere il livello più basso nelle persone con molte
difficoltà economiche e in quelle affette da patologie croniche gravi. Questi sono i gruppi della popolazione
più vulnerabili, che hanno una peggiore qualità della vita in relazione allo stato di salute, consumano più
risorse sanitarie e dovrebbero quindi ricevere un’attenzione dedicata nella sorveglianza, nella ricerca e
nell’offerta di servizi.
La depressione è una condizione associata a sofferenza e disabilità e costituisce una significativa fonte di
costi diretti e indiretti. Dopo i 64 anni la presenza di sintomatologia depressiva è una condizione frequente e
spesso grave, perché associata ad altre forme di patologia e perché causa un disagio clinicamente
significativo e socialmente rilevante, associandosi più spesso che in altre età a tentativi di suicidio e suicidio.
Al contrario, esiste spesso una sottostima della necessità di curarsi, da parte dell’anziano stesso che considera
il suo stato psicologico una necessaria conseguenza della sua storia di vita e da parte di familiari e conoscenti
che l’interpretano come una condizione abituale dell’età avanzata.
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Il bollettino è disponibile sul sito
della ASL 4 di Terni –
www.asl4.terni.it
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