il ghiro e lo scoiattolo il ghiro e lo scoiattolo
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il ghiro e lo scoiattolo il ghiro e lo scoiattolo
❤ LA FAUNA SCHEDA F14 il ghiro e lo scoiattolo P Passeggiando nei vari ambienti di bosco che accompagnano il corso del fiume nel PARCO DEL PO CUNEESE, da quello di larici presso Pian della Regina alle folte boscaglie di latifoglie più verso la pianura, potremmo incontrare due simpatici Roditori. La simpatia verso il ghiro deriva forse dal fatto che mangia per ingrassare per poi dormire tranquillo. IL GHIRO (Glis glis) viene infatti chiamato dormiglione e non del tutto a torto. Il suo letargo va infatti da settembre fino a maggio! Ma ha contribuito a questa fama anche il fatto che i ghiri sono attivi di notte mentre dormono lungo il giorno. Vederli ronfare da mattina a sera ci ha fatto pensare che passino la loro vita a dormire! In realtà, quando si svegliano, di sera, non si danno un attimo di pace: passano il tempo a cercare e a sgranocchiare noci, ghiande, nocciole, semi e polpa di frutti, germogli, fiori, insetti, uova. La loro preoccupazione principale è seguire una buona dieta ingrassante per prepararsi ai lunghi mesi di letargo. Vivono in genere nei boschi di latifoglie dove costruiscono le loro tane nell’incavo di un albero o fra le rocce. I ghiri sono completamente grigi, con grandi occhi sporgenti e umidi e una coda quasi pelosa come quella dello scoiattolo; prediligono le zone calde, sui pendii ben esposti alla base delle montagne, sui 1500m. Dato che sono strettamente notturni non è facile osservarli però è bello sapere che ci sono Ghiro. Moscardino. e che, almeno loro, sanno cosa vuol dire “riposo”! Anche il MOSCARDINO (Muscardinus avellanarius) che è il più piccolo dei ghiri (completamente fulvo e con la coda dai peli ancora più folti rispetto al ghiro), è un animale timido e decisamente notturno. Vive nei cespugli fitti e nel sottobosco. Si costruisce un piccolo nido di erbe e foglie secche tenute insieme con la sua saliva all’interno di un tronco o semplicemente appoggiato per terra. Quando capita di vederlo di giorno è perché lo si è disturbato muovendo i cespugli in cui c’è il suo nido. Corre con grande agilità ma quando si sente osservato può rimanere immobile anche per mezz’ora. Il moscardino emana un leggero odore di muschio, da cui il suo nome. Altro simpatico e certamente il più noto tra i roditori del bosco è LO SCOIATTOLO comune (Sciurus vulgaris), da non confondere con lo scoiattolo grigio (Sciurus carolinensis), americano, che – molto più aggressivo – dopo essere stato introdotto in Europa sta causando non pochi problemi a quello autoctono (un esempio eclatante è quanto è avvenuto nel parco di Stupinigi). Lo scoiattolo frequenta in genere i boschi di conifere e di giorno, a differenza dei ghiri e dei moscardini, è molto attivo. Sugli alberi è poi senza dubbio molto più agile ed acrobatico. Non dovrebbe quindi essere difficile vederne uno anche se, in ogni caso, sarà lui a spiarci per primo dalla sua posizione Con la partecipazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo ❤ SCHEDA F14 LA FAUNA il ghiro e lo scoiattolo SCHEDA N. 1 Scoiattolo rosso in atteggiamento di attenzione. privilegiata. La maggior parte della loro vita la passano sui rami, scendendo molto raramente a terra. Costruisce un nido tondo che ospiterà da 3 a 6 piccoli, in genere alla biforcazione di un ramo vicino al tronco, alla maniera di molti uccelli e qui trascorre anche la cattiva stagione. A primavera nascono i piccoli che diventano velocemente adulti: 20 cm più altrettanti di coda. Lo scoiattolo viene spesso considerato un animale selvatico dannoso, capace di rovinare boschi di conifere e di saccheggiare nidi. Proviamo invece a considerarne un altro aspetto: gli scoiattoli hanno poca memoria nel senso che spesso dimenticano dove hanno nascosto le provviste per l’inverno – ghiande, nocciole, faggiole - e questa dimenticanza favorisce la crescita di molti alberi. Traccia della loro presenza saranno le pigne rosicchiate e aperte lasciate cadere ai piedi degli alberi, dopo averne levato i pinoli: ne lasciano intatto il ciuffetto apicale. Resti alimentari di roditori. Sono molti i roditori che si cibano dei semi delle pigne, i pinoli. Con un po’ di attenzione ed esperienza si possono distinguere. Lo Scoiattolo rosso, ad esempio, è molto più disordinato e sbrigativo del Topolino selvatico, anche grazie alle sue maggiori dimensioni. Resti alimentari di Scoiattolo rosso. Osservando con attenzione i resti alimentari dello Scoiattolo si può addirittura capire se si tratti di un individuo giovane o di uno adulto: spaccare con precisione le nocciole usando gli incisivi come tenaglie non è semplice. Inevitabilmente i giovani sono meno precisi ed un po’ pasticcioni. Foto: Archivio CEDRAP, Campora-Galasso - Testi: Samantha Rosso, naturalista e Renzo Ribetto - Disegni: Renzo Ribetto - © Parco del Po Cuneese - Mar. 02