La pace

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La pace
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Anno IX (XXIV) - n° 2 - FEBBRAIO 1991 - Via Trento, 4 - Tel. 826050
Montefiascone (VT) - Sped. abb. post. gr. 111 - n° 144 - inf. 70%
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"La Voce" mensile di Montefiascone - Direttore Agostino Ballarono - Responsabile Angelo Gargiuli - Direzione, redazione, amm.ne: 01027 Montefiascone, Via Trento, 4 - Tel. 826050 - c.c.p. 12158010 inte
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La pace
"Come sono belli sui monti i passi del messaggero che annunzia la pace". (Is. 52,7)
"Beati gli operatori di pace". (Mt. 5,9)
Sono parole di Dio che in questa difficile
stagione della storia fanno crescere il desiderio e la speranza della pace. La guerra fa paura. Non ha senso, perché non risolve nessun
problema, mentre, invece, produce lutti e rovine, rinfocola l'odio anziché spegnerlo.
C'è da pregare Dio che convinca l'una e
l'altra parte a sospenderla, ad avviare subito le
trattative per risolvere i problemi che l'hanno
causata. Dio non vuole guerra: "è delitto contro Dio e contro la stessa umanità"(Gaudium et
spes, 80). Per questo, in questi giorni, dobbiamo pregare con frequenza, con insistenza, con
fiducia: - Fà che tutti i capi dei popoli decidano
insieme di far cessare la guerra. Bisogna che
sia il tema dominante e quotidiano del nostro
pregare: da soli nella preghiera personale, in
famiglia, nelle comunità e nelle nostre chiese.
E' questa l'occasione nella quale occorre mettere in pratica alla lettera l'appello di Gesù "sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi" (Le. 18,1).
Ma affinché ci sia la pace non basta non volere la guerra. Volere la pace significa sceglierla. Cioè volerla quando non c'è pericolo di
guerra. Sceglierla a costo di rinunziare all'egoismo del potere e dell'interesse. Per amore e
non per paura.
E sceglierla vuol dire costruirla: giorno
per giorno. Anzi momento per momento. Farla
diventare mentalità e stile di vita nei nostri rapporti quotidiani: in famiglia, nel lavoro, nella vita civica. La guerra dipende dagli eserciti e dai
governanti: è un fatto militare e politico. La pace è un valore sociale. Dipende da noi. incomincia da ognuno di noi.
"E' un cantiere aperto a tutti... è una responsabilità universale: passa attraverso mille
piccoli atti della vita quotidiana" (Giovanni Paolo il. Assisi ottobre 1986).
Mentre con insistenza preghiamo perché
finisca la guerra nel Golfo Persico, sarà bene
che ognuno di noi verifichi se stesso: nel mio
piccolo mondo di ogni giorno sono motivo di discordia o messaggero ed operatore di pace?
Vi saluta e benedice il vostro
+ Fiorino, vescovo
Per u n a cultura di p a c e
Cara "La V o c e T
è necessario in queste ore così drammatiche sviluppare una riflessione: ci troviamo di
fronte ad una terribile g u e r r a , terribile c o m e
lo s o n ò t u t t e le g u e r r e , i fatti sono sotto gli occhi di tutti, il corso degli avvenimenti che si succedono a qualche migliaio di chilometri da noi
ci giungono in tempo reale, viviamo l'allarme
aereo in diretta, siamo lì incollati al televisore
mentre il missile ancora in cielo sta per cadere... tutto ciò alle soglie del terzo millennio, è
pazzesco.
I fatti sono noti: Saddam Hussein, in barba al diritto internazionale, occupa militarmente il Kuwait, l'ONU, con una risoluzione, condanna prima il fatto, poi autorizza se necessario l'uso della forza... il 17 gennaio la coalizione internazionale comincia i bombardamenti
sull'Iraq... il resto è storia drammatica di questi giorni, un conflitto che si prevede lungo,
sanguinoso e incerto: si rischia di allargare lo
scontroJn un teatro, quello mediorientale, già
gravido di tensioni, dove delicati equilibri rischiano di saltare da un momento all'altro, e in
parte lo sono già, producendo reazioni a catena destabilizzanti, valgano per tutti gli attacchi
dell'Iraq su Israele che fortunatamente non reagisce per il momento, ma fino a quando?
' E d I n t a n t o gli u o m i n i , le d o n n e , I b a m bini, m u o i o n o , m u o i o n o i s o l d a t i alleati,
m u o i o n o gli I r a c h e n i , m u o i o n o gli Israeliani e c o n loro m u o r e u n s e n t i m e n t o d i p a c e ,
un cammino di speranza, una concezione del
mondo che avrebbe voluto affermare che non
è, non può essere la guerra, la soluzione dei
conflitti sociali, economici e politici, non esiste
guerra santa, guerra giusta, guerra legale, la
guerra non ha aggettivi che la possano giustificare, o elevare a Promozione Umana, essa
rimane sempre e solo guerra, cioè la negazione della Promozione Umana, è negazione del
Dio Vivente, del Cristo morto sulla croce, ed
anche per il "non credente" essa è negazione
dell'Uomo, negazione di una cultura per la vi-
ta ed affermazione di una cultura necrofila (di
morte).
Non possiamo pensare di separare ciò
dalla ragione, perché il fine non giustifica i mez- zi, quando si giunge al conflitto armato il fine
stesso, per quanto nobile, è irrimediabilmente
compromesso. No, tutto ciò appartiene sempre più al passato, non può trovare posto nel futuro dell'Uomo, se futuro vuole avere, la strada
davanti a noi può solo essere una strada di pace, certo non è facile, la pace non deve restare una parola vuota a cui tutti aspirano... "però
poi bisogna guardare in faccia alla realtà" ecco
il punto!! Proprio la realtà dobbiamo guardare,
sforzandoci di riempire di contenuti nuovi, propositivi, modificare schemi mentali, culturali,
facendo prevalere s o l i d a r i e t à , a l t r u i s m o , u mlltà, parale che devono essere sempre più
vissuto quotidiano, una e d u c a z i o n e alla Pac e , affinare la nostra attenzione agli altri con intelligenza, intervenendo per tempo nella soluzione pacifica e negoziale dei punti di crisi, prima che ciò sia irreparabilmente compromesso... lo ripeto è la strada più difficile, ma le scorciatoie sono sempre p*
iti, perché se non
cominciamo a ragionai «. j j s ì abbiamo già perso qualcosa di noi stessi; il passato ce lo insegna e proprio i numerosi errori, che nella storia"
si sono accumulati, dovrebbero essere messi
a buon frutto se vogliamo regalarci e regalare
ai nostri figli un futuro migliore.
Concludendo, penso che l'augurio più
b e l l o sia l ' i m m e d i a t a c e s s a z i o n e d e l c o n flitto, p e r c h é la p a r o l a d a l l e b o c c h e d e i m i s sili, t o r n i ai t a v o l i d e l d i a l o g o d e l l e m e d i a zioni, perché si apra una conferenza di pac e c h e p o s s a ristabilire il diritto I n t e r n a z i o n a l e , c h e l'Iraq si ritiri d a l K u w a i t , c h e sia
s a n c i t o il diritto d e l p o p o l o p a l e s t i n e s e all ' a u t o d e t e r m i n a z i o n e e, al t e m p o s t e s s o , Il
diritto allo s t a t o d ' I s r a e l e d i v i v e r e In p a c e e
s i c u r e z z a , p e r c h é si a p r a v e r a m e n t e u n ' e r a
d i p a c e e p r o s p e r i t à per tutti.
Angelo Ferlicca
Il Carnevale si farà!
Dopo la sospensione, per le tristi vicende della
Guerra del Golfo, il consiglio degli "Amici di
Montefiascone" ha deciso di programmare il
Carnevale (le spese finora sostenute superano abbondantemente i 120 milioni) nel modo
seguente: G i o v e d ì 7 f e b b r a i o • o r e 1 5
Alla Discoteca Hollywood: Festa dei bambini
Sabato 9 febbraio - ore 21
Rocca dei Papi: ballo popolare "il Trescone"
Domenica 10 febbraio - ore 15
Sfilata di Carri Allegorici e Gruppi Mascherati
Martedì 1 2 - o r e 15
Piazza V. Emanuele: NO STOP, balli e gruppi
mascherati
o r e 1 8 Bruciatura Re Carnevale
o r e 2 1 Rocca dei Papi: Veglione di chiusura
Domenica 17
Sfilata di Carri Allegorici e Gruppi Mascherati
Il C a r n e v a l e s i farà. Un Carnevale di speranza, che per un attimo, ci regalerà un sorriso
nel quale tutti ci sentiremo toniti.
LA VOCE - n° 2 - Febbraio 1991
pag. 2
E' lecita questa guerra?
Gent.mo Direttore
a parte quello che dice il Papa "sulla guerra "
(può essere una sua visione personale!) cosa insegna oggi la Chiesa circa questo argomento
così delicato che si pone, ogni volta, in termini diversi?
Sono permessi bombardamenti distruttivi,
ritorsioni su paesi non belligeranti, sistemi che ripugnano alla coscienza di ogni uomo circa i prigionieri, catastrofi ecologiche (es.petrolio nel
Golfo) ecc. ecc. E' possibile avere una risposta
nel nostro giornalino? Ma c'è una risposta?
Aldo Molinari
Il Papa non ha una sua visione personale
della realta, ciò chedice corrisponde ad un ordine puramente naturale delle cose, come ad una
superiore concezione cristiana.
La Chiesa di cui il Papa è espressione, ha
trattato questo delicato problema nella Costituzione.Pastorale "Gaudium et Spes," al cap. V
"Promozione della pace e la comunità dei popoli". E, guarda caso, tratta di tutti quei problemi
che lei mi ha esposto in poche parole. Evidentemente non posso qui citare tutto il documento
(se può, lo vada a leggere). I sottotitoli sono questi: "Necessità di evitare la guerra - Il dovere di
mitigare l'inumanità della guerra - La guerra totale - La corsa agli armamenti - La condahna assoluta della guerra e l'azione internazionale per
evitarla, (n. 77 - 82)"
Cosa avviene nel Golfo?
Esistono in materia di guerra, varie convenzioni
internazionali, che un gran numero di nazioni ha
sottoscritto per rendere meno inumane le azioni
militari e le loro conseguenze: tali sono le convenzioni relative alla sorte dei militari feriti e prigionieri e molte altre del genere.
Cosa avviene nel Golfo?
La guerra non è purtroppo estirpata dalla umana
condizione. E fintanto che esisterà il pericolo
della guerra e non ci sarà un'autorità internazionale competente, munita di forze efficaci, una
volta esaurite tutte le possibilità di un pacifico accomodamento non si potrà negare ai governi il
diritto di una legittima difesa.
Cosa avviene nel Golfo?
Altra cosa è servirsi delle armi per difendere i giusfediritti dei popoli, ed altra cosa è voler imporre il proprio dominio su altre nazioni. Nè
la potenza bellica rende legittimo ogni uso militare o politico. Né per il fatto che una guerra è ormai disgraziatamente scoppiata, diventa per
questo lecita ogni cosa tra le parti in conflitto
Cosa avviene nel Golfo?
PERSONAGGIO DEL MESE
N° 79 "Quando in guerra si fa uso di armi
scientifiche di ogni genere, la sua indole atroce
minaccia di condurre i contendenti ad una barbarie di gran lunga superiore a quella dei tempi
passati
"
Cosa avviene nel Golfo?
Davanti a questo stato di degradazione dell'umanità, il Concilio intende innanzitutto richiamare alla mente il valore immutabile del diritto naturale delle genti e dei suoi principi universali. La
stessa coscienza del genere umano proclama
quei principi con sempre maggiore fermezza e
vigore.
D a c h e m o n d o ò m o n d o c'ò s e m p r e stata lotta tra II b e n e e II m a l e .
Il b e n e è p i u t t o s t o s i l e n z i o s o , Il m a l e è
sempre sfacciato e sembra spesso prevalere. I n r e a l t à , n e s o n c o n v i n t o , m a l g r a d o le a p -
Gent.mo Direttore,
In merito all'articolo "AEREO IMPAZZITO" a firma di.
Lodovico Mocini apparso a pag. 9 del numero di gennaio
c.a. de "La Voce", vorrei fare alcune doverose precisazioni:
- dalla ricostruzione dei fatti, il comportamento del Pilota S.T. Viviani non solo è risultalo ineccepibile, ma addirittura valoroso, essendo lo stesso rimasto per ben sette
minuti a bordo di un velivolo che ad ogni istante diveniva una pericolosità mortale; circa la sua professionalità voglio
ricordare che il S.T. Viviani è stato il Pilota del Papa durante il Suo Pellegrinaggio a Verona e quando si tratta di trasportare simili Personalità non si va certo per il sottile;
- circa l'eventualità di dirigere l'aereo in mare bisogna
ricordare che Bologna non è proprio una città marinara anzi, tutt'altro;
- il velivolo, come gli altri dell'Aereonautica Militare,
non svolgeva missioni su zone abitate ma, in seguito all'emergenza, era stato dirottato dagli organi del controllo del
Traffico Aereo a Borgo Panigale per compiere un atterraggio di emergenza;
- se l'Autore avesse preso visione della stampata radar, avrebbe potuto vedere che prima di abbandonare il velivolo il Pilota lo aveva diretto verso le colline dell'Appennino. solo dopo l'abbandono ed una serie di giri di vite l'aereo ha assunto la direzione finale;
- circa l'ironica battuta di bagnarsi (il Pilota) l'Autore
dovrebbe sapere che tutti gli equipaggi di Volo, oltre ad aver seguito un corso di sopravvivenza in mare, sono dotati di SECUMAR e di battellino di salvataggio.
Non sto a dilungarmi sulle cause tecniche dell'incidente, occuperebbero troppo spazio e non interesserebbero alcuno, voglio solo sottolineare che prima di scrivere di
argomenti specifici, sarebbe doveroso documentarsi un
pochino e soprattutto finirla di parlare male dell'Aereonautica Militare che, dopo Ramstein, è oggetto di una continua
quanto falsa campagna denigratoria ad opera dei mezzi di
informazione.
La ringrazio per lo spazio concessomi e Lasaluto cordialmente.
Lettere di amici
"Messaggio a Satana"
Il titolo della lettera è s l a t o d a t o d a l l ' a u t o r e
della stessa.
Aereo impazzito
per il "Club Frecce Tricolori"
Guerrini Alvaro
Le azioni pertanto che deliberatamente si oppongono a quei principi e gli ordini che tali azioni prescrivono sono crimini, né l'ubbidienza cieca può scusare coloro che li eseguiscono.
Gent.mo Direttore,
mi scusi se mi permetto di scriverle per manifestarle un mio sentimento riguardo alla società nella quale ci troviamo. Le dico subito che sono abbastanza pessimista per il futuro. Non si
riesce più a vivere in questo mondo di egoismo,
di prepotenza, di luridume.
Ormai io ho 40 anni, mi sono abituato a questo marciume, temo però molto per i miei figli:
come faranno ad affrontare un mondo così?
Sono decisamente contro l'aborto, il divorzio, la prostituzione, la pornografia. Mi sono proposto di agire in questo modo:
Lotta dura senza paura!
Lotta dura senza paura!!
Lotta dura senza paura!!!
Claudio A.
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p a r e n z e , il b e n e e s i s t e n t e nella s o c i e t à è di
m o l t o s u p e r i o r e al m a l e .
C ' ò l ' a b o r t o , m a ci s o / i o t a n t e m a m m e
c h e p o r t a n o a v a n t i c o n sacrificio e i m p e g n o
il loro d e l i c a t o c o m p i t o d i t r a s m e t t i t r i c i di vita; c'ò il d i v o r z i o , m a ci s o n o t a n t e c o p p i e d i
sposi che riescono a superare silenziosam e n t e le m o l t e difficoltà i n e r e n t i alla vita c o n i u g a l e ; c ' ò la p r o s t i t u z i o n e , ci s o n o m i g l i a i a
di d o n n e o n e s t e , pur p r e s e n t a n d o s i t a n t e o c c a s i o n i n o n b u o n e ; c'ò p o r n o g r a f i a , ci s o n o
t a n t i s s i m i c h e la c o n s i d e r a n o c o s a d a r a g a z zini e d a m i n o r a t i p s i c h i c i e c c . e c c .
La s u a triplice e s p r e s s i o n e finale d i v e n ta v a l i d a s e si ha la c o n s a p e v o l e z z a c h e n o n
s i a m o n o i a lottare per p r i m i , m a ò C r i s t o ,
m e n t r e n o i p o s s i a m o e d o b b i a m o p o r t a r e il
n o s t r o m o d e s t o c o n t r i b u t o alla lotta c o n t r o il
m a l e . La p a u r a n o n p u ò e s s e r c i p r o p r i o per
questo motivo.
Puntualmente riceviamo "La Voce", ringraziamo con piacere e rinnoviamo i nostri più cari
auguri a voi e tutti i parrocchiani e montefiasconesi per il prossimo 1991, sperando sempre in
tanti e tanti ancora... con la benedizione di Dio e
la Madonna. Di nuovo grazie ed un caro abbraccio a voi tutti.
Tonino e Lina Scarpulla ed Onofri
Chieti Scalo
Carissimo Don Agostino:
troverà qui il mio assegno di 100 dollari per
"La Voce". Approfitto per inviare a Lei e alla redazione del giornale i miei più sinceri auguri per
le prossime Feste.
Suo Dev.mo
Enrico Maiucci
Egregio Rev. Ballarotto
Vi mando 30 dollari (spero che siano abbastanza) per il giornale, "La Voce". Per favore
mandi il giornale all'indirizzo di mia madre:
Sig.ra Ballarotto Lucy
R. D. 1, Box 640
La Jose, Pennsylvania 15753
U.S.A.
Con i più distinti saluti
Caroline Ballarotto Miller
LA VOCE - n° 2 - Febbraio 1991
pag. 3
Vecchie
Foto
Istituto D i v i n o A m o r e
1950-1960
Sono le probande che giocano in giardino.
Erano annate ricche di vocazioni religiose.
Oggi c'è una ripresa. L à casa
di Montefiascone si sta di
nuovo riempiendo di giovani
che fanno le loro scelte coraggiose.
MONTIS
FLASCONIS:
vecchie storie e antichi documenti
a cura di Giancarlo Breccola
J
L A PIÙ' A N T I C A I M M A G I N E
DI M O N T E F I A S C O N E
A pochi mesi dalla notizia del ritrovamento di una quarta incisione del panorama
di Montefiascone, ulteriore variante elaborata dal basilare disegno 'seicentesco, una
nuova scoperta viene ad arricchire in maniera considerevole la raccolta di stampe riguardanti il nostro paese.
Si tratta di una incisione 'cinquecentesca, forse la più antica immagine stampata
di Montefiascone.
L'inaspettato ritrovamento, dovuto alla
passione e all'entusiasmo di Francesco
Marzetti, risulta tanto più interessante
quanto poco previsto.
Infatti nessun documento aveva mai
fatto cenno a questa vecchia stampa e c'è
ragione di credere che nessun montefiasconese attuale ne fosse a conoscenza.
L'immagine è tratta da uno dei sei volumi di Sebastian Munstercomponenti la COSMOGRAPHIA UNIVERSA del 1541.
L'opera, scritta in tedesco, ebbe una
grande diffusione anche nel secolo successivo, arrivando a toccare una cinquantina di
edizioni comprese quelle tradotte nelle lingue più importanti.
La nostra stampa deriva da un'edizione
tedesca, come è deducibile dalla dicitura
sovrastante, forse del 1589. Purtroppo la
verosimiglianza con quello che doveva essere l'effettivo aspetto del paese risulta
scarsa.
Gli incisori di quel periodo non si preoccupavano tanto della fedeltà della riproduzione quanto della gradevolezza estetica
del risultato finale, e quindi non erano disdegnate drastiche manipolazioni e accomodamenti arbitrari. Tale sensazione si
La più antica immagine di Montefiascone
prova anche osservando le altre stampe più
tarde, ma in questa 'cinquecentesca il fenomeno risulta notevolmente accentuato.
Quasi tutto appare stravolto, Montefiascone sembra infatti un paese della Baviera, con tetti tipicamente nordici e con castelli degno dei fratelli Grimm.
Rimane leggibile la collocazione collinare e l'esistenza di una rocca fortificata.
Usando molta fantasia è possibile identificare la costruzione a sinistra, fuori delle
mura, con la chiesa della Madonna del Riposo; l'edificio sovrastante con il palazzo
papale, e la porta, ben visibile nelle mura
castellane, con la vecchia porta Romana o
porta di Borgheriglia.
Il muro con contrafforti, visibile sulla destra, potrebbe essere quello di cui ci siamo
interessati nel numero precedente, considerando che una struttura simile, collocata
nella stessa posizione, appare anche nella
PROSPETTIVA DELLA CITTA' DI MONTEFIASCONE pubblicata dal De Angelis esattamente trecento anni dopo.
Sufficientemente chiarificante risulta la
comparazione con il disegno di Carlo Fontana precedente il 1667 ed eseguito dallo
stesso punto di vista (il disegno è pubblicato nel libro "MONTEFIASCONE" a pag.
381).
LA VOCE - n° 2 - Febbraio 1991
pag. 4
E' l ' a n n o di g r a n d i r e a l i z z a z i o n i
1991. A n n o di grazia?
Stando agli impegni assunti a suo tempo dai nostri pubblici amministratori, il 1991 dovrebbe essere l'anno delle più importanti realizzazioni
nei vari campi di interesse pubblico.
Per la fine di gennaio è stata promessa l'apertura del Centro di dialisi presso l'Ospedale Civile, cui dovrebbero accedere i pazienti bisognosi
di sottoporsi, più volte alla settimana, alla depurazione del san^je, attraverso il rene artificiale. E' un impegno pubblicamente assunto dal presidente della USL VT/1, Regimildo Delle Monache, in risposta ad un nostro
articolo sulle difficoltà incontrate da questi pazienti che devono recarsi a Viterbo o in altri centri limitrofi.
Aspettiamo l'invito per l'inaugurazione anche del complesso sportivo
in località "Fontanella", e per la cui consegna si attende la rifinitura delle tribune, degli spogliatoi, dei vari impianti elettrici e di sicurezza.
Ogni qualvolta ci siamo fatti portavoce delle lamentele circa la lungaggine di questi lavori, ci è stato risposto che il loro completamento era imminente e che, male che fossero andate le cose, non si sarebbe andati oltre il 1991 : ora ci siamo.
Pure i lavori di metanizzazione dell'intero territorio comunale, i quali
hanno "sforato" abbondantemente i termini di consegna previsti dalla con-
Cl'AGENDA DI MALAPENNA)
venzione tra l'Italgas e il Comune, troveranno, nell'anno iniziato da poco,
l'occasione per scrivere la parola line".
Sarà l'anno buono anche per il completamento dei lavori di sistemazione delle strade interne, sconvolte dall'usura e dall'abbandono: citiamo
per tutte Via Oreste Borghesi e Via Bandita, ridotte ad un paesaggio lunare.
C'è da augurarsi che sia l'anno del decollo degli insediamenti artigiani in località "Le Guardie": una storia questa che dura ormai da un ventennio e che getta una pesante ombra sull'Amministrazione Comunale e sul
suo disinteresse nei riguardi di questa benemerita categoria di lavoratori.
Fra le cose buone citiamo, per il 1991, lo svolgimento sul "diamante"
falisco, di alcune partite del Campionato Europeo di Baseball, mentre fra
quelle cattive, dobbiamo ricordare l'entrata in vigore dei salatissimi aumenti di tutte le tariffe e tributi comunali.
Ma, perfinire, il 1991 potrebbe essere anche l'anno delle elezioni comunali, da svolgersi, semmai il Consiglio di Stato prima e il Presidente della Repubblica poi, dovessero confermare la nota sentenza del TAR.
S p e r i a m o c h e m i g l i o r i n o nella q u a l i t à
Costeranno di più i servizi comunali
E' finito il tempo delle vacche grasse, quando i Comuni si potevano permettere il lusso di offrire ai cittadini i servizi pubblici per pophe migliaia di lire all'anno. Si va ormai verso la perfetta equazione: costo del servizio uguale al suo
pagamento. Nel senso che tanto spende il Comune per un servizio, tipo la Nettezza Urbana,
tanto deve incassare dagli utenti.
Ed è su questa linea progressiva che si sta
adeguando anche il Comune di Montefiascone
che, in fatto di disparità tra costi e ricavi, è stato
sempre al fondo della classifica. Certamente sono bocconi amari che dovranno essere ingoiati
dalla gente, abituata, per esempio, a pagare un
canone dell'acqua di qualche decina di migliaia
di lire. Ormai il taglio dei biglietti da tirar fuori sono di centomila lire e ce ne vorranno parecchi. Una famiglia media non pagherà meno, alla fine,
di mezzo milione all'anno per l'acqua potabile ed
altrettanto per la Nettezza Urbana.
Al momento il Consiglio Comunale ha adeguato le tariffe dei vari servizi pubblici con un aumento medio del 60%, fino a coprirne il costo per
circa l'80%, ma il traguardo è il 100% e allora saranno dolori. Sinceramente bisogna dire che siamo stati abituati male.
Forse il Comune, nella consapevolezza di
offrire alla cittadinanza dei servizi pubblici scarsi e inadeguati, non si azzardava a farli pagare
più di tanto, con la riserva di ripianare i pesanti
deficit di esercizio accendendo mutui a destra e
a manca. Ora la musica è cambiata e, a fronte di
un miglioramento (tutto teorico però) dei servizi,
il Comune deve pretendere dai cittadini delle tariffe più salate.
Per quanto riguarda il servizio idrico si è introdotta l'autolettura dei contatori anche per ovviare al fatto che questi non venivano più controllati per anni ed anni, con l'espandersi a macchia
d'olio del deleterio fenomeno dell'evasione.
Tutti i tributi comunali, a qualsiasi titolo dovuti, sono stati aumentati mediamente del 20%.
insomma il nuovo anno ha già portato, per i montefiasconesi, le sue belle stangate.
C'è da sperare soltanto in un miglioramento dei vari servizi che, con l'adeguamento delle
tariffe, deve essere preteso dagli utenti a ragion
veduta. Ma l'orizzonte in questo senso non è dei
più rosei perché si aggravano le difficoltà, sia nel
settore dello smaltimento dei rifiuti che nell'approvvigionamento idrico.
Umberto G. Ricci
S u c c e s s o della S c u o l a M u s i c a l e di M o n t e f i a s c o n e
Musicisti in erba per la RAI
Dieci musicisti in erba della Scuola Musicale di Montefiascone, sono stati selezionati dalla RAI per partecipare alla popolare trasmissione "il Sabato dello Zecchino".
Ma sono apparsi tutti bravi gli oltre quaranta piccoli allievi che hanno riscosso un meritato
successo al "Concerto di Natale e Fine Anno",
strappando applausi a scena aperta.
E dire che alcuni di essi non hanno che
quattro anni... di età e non di studio, che ci sono
voluti molti cuscini per farli arrivare alla tastiera
del pianoforte.
E le immortali note di Beethoven, di Mozart e di altri celebri compositori, si sono diffuse tra
l'attento e folto uditorio quasi incredulo che quelle melodie potessero provenire da quelle manine, già cosi esperte.
Questi giovanissimi musicisti meritanó tut-
ti un encomio e un augurio affinché tutti siano, un
domani, famosi.
Ma eccoli in ordine di apparizione sul palcoscenico:
Mario Zeppa, Ilaria Mancini, Valentina
Scala, Alessia Corinti, Valentina Trapè, Daniela
Piccinetti, Adriana Cecere, Annalisa Pepponi, Ivan Pericolini, Chiara Piccinetti, Eleonora Mancini, Federica Mattei, Elisa Catasca, Alessandra
Leonardi, Fabio Ricci, Chiara Fè, Massimo Cardoni, Enrico Scatoloni, Federico Magno, Katia
Ingrasciotta, Jacopo Breccola, Paolo Manzi, Roberto Capotosto, Eugenio Bartoleschi, Antonella Ugolini, Francesco Minciotti, Giordano Lucattini, Michela Mozzetti, Mario Fanali, Marco Cascianelli, Valentina Ugolini, Chiara Bucaccio,
Lucia Napoli, Carlo Napoli, Sonia Zeroli, Sara
Meassi, Vittoria Corinti, Elena Bucaccio, Pietro
MALAPENNA
Sotto la scuola...
immondizia!
Tutto intorno alle mura perimetrali esterne
dell'edificio scolastico elementare statale "O.
Golf arelli"di Montefiascone, la moderna "civilità"
dei consumi ha creato una vera e propria discarica a cielo aperto.
Basta affacciarsi dalla balaustra, al lato della Statale Cassia, e dare un'occhiata in basso
per rendersi conto della sporcizia e dei rifiati di ogni genere che stanno marcendo sotto le finestre di quel luogo di educazione e dicultura. E'un
altro bell'esempio che i grandi danno ai bambini.
L'immondizia è sparsa anche ai margini dell'attiguo Campetto di basket, molto frequentato
dai ragazzi della scuola, ed in piena attività anche di pomeriggio.
L'edificio è stato interessato per diversi anni da lavori di restauro e verniciatura delle mura
esterne. Ebbene il cantiere ha scaricato i detriti
ed i rifiuti alle basi delle fondamenta e lì restano
ancora a testimonianza dell'inciviltà dei nostri
tempi. C'è di tutto: secchi di plastica, tavolacce,
residui dell'intonacatura, sacchetti di immondizia.
Insomma si tratta, come accennato all'inizio, di una vera discarica, dove sembra che tutt'ora, qualcuno, scarichi ancora i rifiuti. Ai bordi
del Campetto c'è anche un materasso come ben
si conviene ai vari immondezzai abusivi, sparsi
un po' ovunque intorno e dentro le mura cittadine.
Stride di più il fatto che la sporcizia si accatasti proprio intorno alla principale scuola cittadina, ubicata nel centro più trafficato ed alla vista
di chiunque.
Possibile che in Comune nessuno si renda
conto di queste gravi manchevolezze?
U. G. Ricci
Cecconi, Massimiliano Pioppo, Manuela Mariani.
La scuola musicale di Montefiascone prevede corsi annuali con esami intermedi sui programmi ministeriali e lo studio di tutti gli strumenti musicali. E' diretta dal Maestro Mastrini che adopera un metodo particolare di insegnamento
veloce.
U.G.R.
LA VOCE - n° 2 - Febbraio 1991
pag. 5
NOTE DI AGRICOLTURA
( ^ N Q T E DI MEDICINA^)
Le n o s t r e terre s o n o d i v e r s e
L'agricoltore vive e lavora immerso nella natura, vive e lavora con la natura e dipende economicamente e culturalmente dalla natura. E'
anche legato alla natura per tradizione, dal momento che la coltivazione dei campi gli è stata
tramandata dai suoi avi fin dai tempi di Noè.
La natura è semplice, spontanea ed istintiva, qualità trasmesse a chi coltiva la terra e recepite integralmente dall'agricoltore di razza pura.
Questo puro sangue, ripete con meticolosa attenzione, le stesse azioni e le stesse decisioni
che ha ricevuto in eredità, raccogliendo i frutti dai
campi senza domandarsi perché e per come avvengono questi fatti miracolosi, avvedendosi solamente di quello che è abituato a constatare.
Quando gli accadono fatti diversi dalla normalità, non si sforza a cercare spiegazioni tecniche,
ma, ignorandole per tradizione naturale, abbina
i fatti alla solita interpretazione pressappochistica, sottostando al fatalismo.
Molti agricoltori, attaccati come l'edera alle
pratiche tramandate di padre in figlio, di cui sono gelosi custodi, rifiutano decisamente e con disprezzo le tecniche agronomiche. La spontaneità derivata dal contatto continuo con la natura, li
fa reagi/e alla tecnica che bussa inevitabilmente alla loro porta, con atteggiamento compassionevole verso i tecnici e, dandosi arie da uomini
navigati ed esperti, rispondono: "le nostre terre
sónno diverse dall'artre e solo noe le sàpemo come se lavorano".
stendono davanti a noi campi di grano, di orzo,
di mais, vigneti, oliveti ed ogni altro ben di Dio
coltivato dagli uomini; anche i raccolti hanno la
stessa quantità e qualità di tutto il resto del mondo.
I trattori e gli attrezzi agricoli che acquistano
gli agricoltori móntefiasconesi, non sono fabbricazioni esclusive, ma sono normalmente prodotti dall'industria. I concimi, i fitofarmaci, le sementi e tijtti gli altri mezzi di produzione agricola, acquistati dagli agricoltori montefiasconesi,
non sono produzione specialistica, ma vengono
usati da tutti gli agricoltori del mondo. La luna, il
sole, il cielo, ifenomeni meteorologici e le stagioni, sono uguali per tutti gli agricoltori del mondo.
C'è un detto nostrano che dice: a settembre l'ùa
è fatta e 'I fico pènne; ed un altro ancora che dice: quanno 'I pèrsoco fiorì tanto la notte come 'I
dì; ma, secondo me, anche fuori della campagna
montefiasconese valgono gli stessi detti. Diversi agricoltori montefiasconesi, tecnicamente
non hanno iniziative, rubano solo con gli occhi
ciò che credono di vedere dal confinante, pensando istintivamente di saper fare cento volte
meglio e far crepare di invidia gli altri! Nella loro
naturale saggezza, così spontanea ed istintiva,
non li sfiora neanche la necessità di ricercare
uq'armonica combinazione tra i fattori naturali
ed i fattori tecnici per ottenere il livello ottimale
della produzione. C'è, invece, la presunzione di
far crescere colture tropicali dove è solo conveniente, per tradizione, cultura e vocazione, produrre i nostri vigneti dell'Est! Est!! Est!!!, famosi
in tutto il mondo. Il Vangelo secondo Matteo 13,
14-15 recita: "Così s'adempie per loro la profezia
di Isaia che dice: ascolterete bene, eppure non
comprenderete, e guarderete bene, eppure non
vedrete. Perché il cuore di questo popolo si è istupidito, e si sono turati gli orecchi e hannochiuso gli occhi, per non vedere con gli occhi, per non
sentire con gli orecchi e non comprendere col loro cuore e convertirsi, e così li guarisca".
Di fronte ad un atteggiamento così rigido si
rimane di stucco e, lì per lì, si pensa che sia saggezza proverbiale degli agricoltori, scaturita dalla brutalità dei faticosi lavori di campagna e dalle esperienze sulla propria pelle del sole, del
freddo, della pioggia, della grandine, ecc. Ma,
passata la sorpresa e guardandosi intorno, si rimane di nuovo di stucco, perché ci si accorge
che i fiori che ammaliano con i loro colori e che
emettono deliziosi profumi, nascono e crescono
nella campagna montefiasconese, come avviene in tutto il resto del mondo. Come altrove, si
Come prevenire
le lesioni da
corrente elettrica
Si ritiene utile elencare regole per evitare incidenti elettrici:
1 - dotare l'appartamento di impianto di
terra e di "salvavita" (preferibilmente
più di uno, dividendo l'appartamento
in locali);
2 - evitare di avere prese o interruttori
non bene isolati nella stanza da bagno;
3 - non tenere apparecchi collegati alla
rete sul bordo della vasca da bagno;
4 - prima di immergersi nella vasca da
bagno o fare la doccia, disinserire
l'interruttore dello scaldabagno elettrico; non disinserirlo mai mentre si è
bagnati;
5 - evitare di sovraccaricare una presa
utilizzando prese multiple non idonee; utilizzare multiple con la "terra";
6 - utilizzare sempre spine adatte alle
prese, senza forzarle per farle entrare;
7 - a g i r e sull'impianto elettrico, anche
per sostituire una lampadina, dopo
aver disinserito l'interruttore generale;
8 - non stare a piedi nudi sul pavimento
bagnato;
9 - evitare di avvicinarsi alle stufe con
resistenza scoperta.
Il Primario anestesista
Dott. Silio Tasciotti
GIMBERTO
SPALL'ARM!
SERVIZIO
MILITARE
Il 5 febbraio partono, per la prestazione del servizio militare di leva nell'Esercito: Mezzetti Andrea, 7.4.69 a Foligno; Stefanoni Fabio, 29.7.69 a Chieti. Per l'Aeronautica partono invece il 1 0 febbraio: Cagnucci Carlo, 3.10.63 a Taranto; Angeloni Walter, 30.8.71 ; Sarteanesi Marco, 22.3.71 e lacoviello Mauro, 15.8.72, tutti a Viterbo.
Visita di leva
1973: Ciripicchio Andrea 1.1.1973; Uvini Olindo
7.1.1973; Cotemme Federico 13.1.1973; Trapè
Devis 13.1.1973; Burla Andrea 15.1.1973; Duracini Andrea 17.1.1973; Lucattini Giordano
Il giorno 5 febbraio sono sottoposti a visita di
leva i seguenti giovani nati nel 1° quadrimestre
Carelli
Sergio
Corso Cavour, 32-34 - MCVfTEJIASCOCStE
Intimo
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Vasto
eschisiznsta
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assortimento
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bambini
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•
-
Lane
esclusivista
QALACTIC
28.1.1973; Marzetti Vittorio 28.1.1973; Merlo
Roberto 1.2.1973; Ricci Andrea 12.2.1973; Belloni Luigi 13.2.1973; Zampetta Enrico
19.2.1973; Galgani Chimo 20.2.1973; Marianello Mirco 23.2.1973; Calandrelli Alfonso
24.2.1973; Pelecca Paolo 24.2.1973; Cortonesi
Massimo 4.3.1973; Menghini Renzo 16.3.1973;
Tassoni Fabrizio 30.3.1973; Marianello Marco
1.4.1973; Stefanoni Emiliano 5.4.1973; Marucci
Raffaele 6.4.1973; Giusti Roberto 15.4.1973;
Morganti Massimiliano 22.4.1973; Danti Mauro
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27.4.1973.
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pag. 6
MOZART
in S. Flaviano
LA VOCE - n° 2 - Febbraio 1991
P r e s s o il S e m i n a r l o
"Cenacolo di promozione
culturale Barbarigo"
Nel duecentesimo anno della morte, il 1991 verrà dedicato in tutto il
mondo al ricordo di V o l f a n g o A m e d e o M o z a r t , musicista tra i più grandi
di tutti i tempi, nato a Salisburgo nel 1756 e morto a Vienna nel 1791.
Nella sua breve e difficilissima vita (morì nella più squallida miseria)
l'Artista riuscì a comporre un numero considerevole di capolavori in tutti i
campi della musica.
Fra le opere liriche ricordiamo: Il r a t t o d e l s e r r a g l i o (1781), L e n o z z e d i F i g a r o (1786), D o n G i o v a n n i (1787), C o s i f a n t u t t e (1790), Il f l a u t o m a g i c o (1791).
Innumerevoli e di grandissimo pregio anche le sue composizioni in tutti i generi ed in tutte le forme possibili di musica sacra e profana: dal mottetto alla Messa, dall'arietta al minuetto, dal trio all'ottetto, dalla sinfonia al
concerto.
In tanta vasta produzione, la sicurezza della tecnica, la purezza dello stile, l'equilibrio fra emozione ed espressione, fra sensibilità e tecnica,
costituiscono, a giudizio della critica mondiale, un miracolo unico nella storia della musica.
Felicissima pertanto, in occasione di tale ricorrenza, la iniziativa patrocinata dall'Amministrazione Comunale su proposta del solerte Assessore
al Turismo Trapò e grazie alla sempre disponibile ospitalità di Don Biagio,
di organizzare una manifestazione mozartiana in San Flaviano nel pomeriggio del 6 gennaio scorso.
Una decina di bravi e giovani concertisti:
Flauto
Pierpaolo Erasmo
Oboi
Davide Ridani; Elisa Alessandronl
Clarinetti ' A n t o n i o A l l e g r i ; G i a n l u c a C i o t t i ; F r a n c e s c o S t e l l a
Corni
Marzia Pacella; Daniele Jacomini
Fagotti
Carlo Gazzetti; Marco Magnanti
sono i componenti della "Sinfonietta tfi Latina", gruppo da camera che
si propone di offrire dal vivo il meglio della musica classica adattabile al proprio organico, onde presentare, con fini di esclusiva promozione culturale (il concerto è stato gratuito), brani poco noti e pur di grande valore artistico. Tale complesso, ottimamente affiatato e magistralmente diretto dal
Maestro M a r i n o C a p p e l l e t t i , musicista peraltro ben noto agli ascoltatori
dei Concerti estivi alla Rocca dei Papi, si è esibito con un programma di
quattro pezzi. In apertura un divertimento per quintetto di fiati di Haydn,
quindi tre pezzi di Mozart:
D i v e r t i m e n t o p e r o t t e t t o d i fiati in quattro tempi: allegro, adagio, minuetto, allegro.
D i v e r t i m e n t o p e r q u i n t e t t o d i fiati in quattro tempi: allegro,
andante, minuetto, presto.
S e r e n a t a p e r o t t e t t o d i flati in quattro tempi: allegro, andante,
minuetto, allegro.
Lo scelto e folto pubblico ha riservato ai valenti esecutori una partecipe attenzione e numerosi e prolungati applausi.
Notati fra i presenti, oltre al Sindaco Minciotti ed a vari Assessori e
Consiglieri Comunali, numerose personalità della Cultura e dell'Arte. Tali piacevoli appuntamenti, da quanto ci è stato riferito, dovrebbero proseguire a ritmo piuttosto frequente. Ed allora, grazie fin da ora agli organizzatori, ai quali ci permettiamo di suggerire di realizzarli sempre nella splendida cornice dei nostri più insigni monumenti: la Basilica di S. Flaviano, la
Rocca dei Papi, la Basilica di S. Margherita, la Chiesa di S. Andrea; il successo artistico e culturale delle manifestazioni ne uscirà indubbiamente arricchito.
Giuseppe Ferlizzi
CASA
Addobbi
e aftre
-
C o n le e x a l u n n e
Il presente, il passato e il futuro
dell'Istituto Benedettine "S. Pietro"
Il 13 gennaio u.s. si è tenuto, nei locali della scuola, il consueto raduno natalizio delle ex alunne. Molte, nelle varie gamme di età, sono state le partecipanti.
Spesso si sente il rammarico di quelle cui non è giunto l'invito o sono state nell'impossibilità di aderire. Obiettivo necessario nell'incontro fu la preghiera per la pace.
Poi la caratteristica dominante della giornata fu il gran vocio intrecciatosi per ricordare e rivisitare un passato pieno di vivacità giovanile e di nostalgie, e per raccontare un presente carico di realizzazioni o di speranze.
La prof.ssa Cinzia Capuani, coglieva l'occasione per aggiornarci sul presente e sul
futuro dell'Istituto. Nel momento l'Istituto porta avanti una sperimentazione a due indirizzi: pedagogico e linguistico. Il corso è al quarto anno.
C'è ancora una classe quarta del Magistrale tradizionale. Abbiamo un collegio dei docenti abbastanza stabile, perché diversi professori e professoresse hanno preferito il nostro Istituto allo statale. E' stata prospettata l'ipotesi, nell'eventualità di adeguate iscrizioni, di chiedere il riconoscimento legale di un Liceo Linguistico che potrà sorgere a fianco dell'Istituto Magistrale. Al centro della conversazione poi c'erano le proposte per altri incontri e nuove iniziative. Le ex alunne si incontreranno, insieme agli studenti, per la celebrazione della festa di S. Benedetto con programma da definirsi. Nel periodo pasquale
faranno un incontro di festa e una gita sociale.
E' confortante constatare l'affettuoso legame delle ex alunne con l'Istituto - luoghi, fatti e persone - della propria formazione umana e professionale.
Una ex alunna
Siete In regola con le leggi
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FIOUUTA
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Seguendo un progetto di valorizzazione delle nostre.tradizioni culturali, si è costituito, presso il Seminario Barbarigo, un "Cenacolo" per iniziative ed attività miranti ad animare il desiderio di porre la nostra città ai buoni livelli del suo passato.
Sono alcune decine le personalità che hanno aderito.
Il Vescovo, che è promotore della associazione, ha accettato di esserne il presidente e di ciò lo ringraziamo.
Alcuni dei soci fondatori chiederanno quanto prima atto notarile per la figura giuridica, che il gruppo dovrà acquisire, secondo uno statuto che è stato approvato dal gruppo
promotore.
Le iniziative proposte abbracciano un ampio ventaglio: studi, ricerche, pubblicazioni,
concorsi, mostre, conferenze, lezioni, seminari giornalieri o residenziali, su argomenti di interesse locale o di ambito più vasto con scadenze fisse o occasionali.
Alle varie proposte già emerse, si possono aggiungere quelle che verranno in altri incontri e da altri amici.
Un primo argomento di prossimo interesse, sarà il centenario della "Rerum Novarum", celebre documento del Papa Leone XIII sulla questione sociale, cui il nostro concittadino Alessandro Volpini diede la stesura latina. In apposita conferenza, la questione sociale sarà proposta da Sua Eccellenza Mons. D'Ascenzi, del quale molti Montefiasconesi conobbero l'impegno sociale nel dopoguerra. Sarà ricordata la figura di Mons. Volpini,
il latinista della "Rerum Novarum".
Inoltre ci prepariamo a celebrare, con il patrocinio del Ministero della Pubblica Istruzione e dell'Amministrazione Provinciale, "La Latinità del Seminario Barbarigo" con ampia
partecipazione di studiosi e cultori della materia. Già altra volta è stata presentata, sulla colonna de "La Voce", l'iniziativa con invito ad aderire. Caldamenterinnoviamol'invito.
La sede diriferimentoè il Seminario Barbarigo, Via Trento, 57 - Tel. 0761/826070.
Grazie dell'attenzione.
p. il Comitato Promotore
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LA VOCE - n° 2 - Febbraio 1991
Pag- 7
Il matrimonio, intima comunità di vita e di amore
Il Concilio Vaticano II definisce il matrimonio
come "intima comunità di vita e di amore"
(G.S.48 ). Il Codice del Diritto Canonico usa la
parola latina "consortium" (can. 1055 §1) consorzio, da con e sors = stessa sorte, per esprimere la stessa realtà matrimoniale nella quale l'uomo e la donna diventano partecipi dello stesso
destino o della stessa condizione.
Il matrimonio è, così, unacomunitàconiugale di vita piena, completa, totale, esclusiva, in cui
l'intera persona è impegnata, e che abbraccia
l'esistenza dell'uomo e della donna in tutti i suoi
aspetti: da quelli esteriori ai più intimi, in modo da
realizzare quello che il Vangelo chiama "una carne sola" (Mt. 19,5). Questo è il carattere proprio
dell'unione matrimoniale, che si distingue essenzialmente da qualsiasi altra unione che vediamo mettere in atto nella nostra società: matrimoni "camerateschi", di "prova", "libero amore".
Unità e Indussolubllità
L'intima comunità che realizza il matrimonio
è strutturata su due "proprietà" essenziali: unità
e I n d i s s o l u b i l i t à . L'unità consiste nell'unione di
un solo uomo con una sola donna e viceversa, esclude l'infedeltà in quanto la fedeltà coniugale è
una conseguenza diretta dell'unità. L'indissolubilità. rende il vincolo matrimoniale assoluto,
che dura tutta la vita e non può spezzarsi fino alla morte di uno dei coniugi, esclude il divorzio.
Queste due proprietà sonp intimamente connesse; l'indissolubilità è la pienezza dell'unità, è
l'unità continuata nel tempo. Esse sono proprie
di ciascun matrimonio, di quello cristiano come
di quello naturale o civile per i non battezzati. Per
due sposi cristiani, le due note matrimoniali, assumono particolare stabilità in forza del sacramento che rende i coniugi espressione e figura
dell'unione che c'è tra Cristo e la Chiesa. Scrive
il Concilio: "in forza del sacramento l'autentico amore coniugale è assunto nell'amore divino ed è
sostenuto ed arricchito dalla forza redentiva del
Cristo e dell'azione salvifica della Chiesa... i coniugi cristiani sono fortificati e come consacrati
da uno speciale sacramento per i doveri e la dignità del loro stato". (G. S. 48)
Il c o n s e n s o
L'elemento costitutivo del matrimonio è il
c o n s e n s o , che è un atto di volontà con il quale
l'uomo e la donna, con patto irrevocabile, danno
e accettano reciprocamente se stessi, quindi,
come scrive Paolo VI nell'Enciclica Humanae Vitae, il matrimonio "è una reciproca donazione
personale, mediante la quale gli sposi tendono
alla comunione dei loro esseri in vista di un mutuo perfezionamento, per collaborare con D b alla generazione e alla educazione di nuove vite".
rr
L'oggetto del consenso matrimoniale è la persona dell'uomo e della donna che si accettano e si
donano reciprocamente in tutta la ricchezza delle componenti e dei valori del loro essere.
A m o r e r e c i p r o c o a p e r t o alla vita
Giovanni Paolo il ha definito il matrimonio
"un patto di amore" (Familiarisconsortio, 19) che
abbraccia tutta la persona. Questo amore è ordinato al b e n e d e i c o n i u g i e alla p r o c r e a z i o n e
e d e d u c a z i ó n e d e i figli, questi due caratteri sono i fini del matrimonio stesso. Nella famiglia
l'uomo e la donna arricchiscono, realizzano e
promuovono la loro persona nella complementarietà del loro amore che diviene fecondo nella
generazione dei figli. Questi "sono il dono più eccellente del matrimonio e contribuiscono grandemente al bene dei coniugi stessi" (G.S.50). La
trasmissione della vita è la più grande missione
affidata alla famiglia in quanto la rende collaboratrice del Creatore.
Preghiera comune, accoglienza, sguardo a Cristo crocifisso
In queste brevi note abbiamo richiamato la
dottrina naturale e cristiana sul matrimonio, il nostro Vescovo ha affidato alla diocesi l'impegno di
fare più cristiane le nostre famiglie. Credo che
esse potranno esserlo nella misura in cui vivono
ciò che sono, ciò che il sacramento "ha fatto" di
un uomo e di una donna: una sola carne, un'intima comunione di vita e di amore aperta alla vita. Non è stato mai facile, oggi è ancora più difficile realizzare questo progetto divino per la
mentalità materialistica e consumistica che ha
reso la personalità umana e fragile e privadei valori fondamentali, intaccando anche l'istituto familiare. E' una missione delle famiglie cristiane
vivere in pienezza la bellezza del matrimonio per
ricostruire il tessuto cristiano della società e dare speranza al mondo. In ogni casa cristiana risuona l'invito di Gesù "Andate... annunziate il
Vangelo". La forza ogni famiglia la trova in se
stessa, nella grazia del matrimonio con la quale
Dio ha costituito la famiglia, nel sacramento di
Cristo che la sostiene perennemente.
La g r a z i a c h i e d e d i e s s e r e s o s t e n u t a e
r a v v i v a t a dalla p r e g h i e r a c o m u n e d e i c o n l u gi r d e l p a d r e e d e l l a m a d r e c o n I loro figli c h e
ha la m a s s i m a e s p r e s s i o n e nella p a r t e c i p a z i o n e alla M e s s a d o m e n i c a l e . Nei momenti difficili è la consuetudine alla preghiera che dà la
forza di elevare b sguardo a Cristo Crocifisso
che insegna l'amore gratuito fino al sacrificio e
alla morte, per rinascere nello stesso amore rinnovato e fortificato.
Si comprende, allora, come il matrimonb richieda una profonda, seria, prolungata ed interiore preparazione.
D. Fabio Fabene
GIOLLERIA MENICHELLI
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^
4
pag. 8
LA VOCE - n° 2 - Febbraio 1991
Taccuino economico e tributario
/ •
a cura del dr. Franco Radicati
L'avvenimento più notevole di Gennaio, anche sotto il profilo economico, è
purtroppo costituito dall'inizio delle azioni di
guerra nel Medio Oriente, che hanno segnato l'apertura di u n conflitto armato dalle
conseguenze ancora imprevedibili sia per i
Paesi direttamente coinvolti (tra i quali il nostro), sia per l'intera umanità.
In questo articolo tralasceremo ogni
commentò di carattere morale e politico sulla vicenda, in quanto tali importanti aspetti
sono già egregiamente trattati in altri articoli di questa edizione de "La Voce": da parte
nostra ci occuperemo invece di alcuni risvolti più strettamente inerenti la materia
della nostra rubrica, riportando le prime impressioni militari nel Golfo.
C o m e si ricorderà, i primissimi giorni del
conflitto furono segnati da una improvvisa
quanto ingiustificata euforia degli operatori
economici che reagirono alle notizie di
guerra in modo non coerente con quanto
andava accadendo nella realtà. Si ebbero
così bruschi rialzi nelle quotazioni di borsa,
che recuperarono in due giorni diversi punti perduti in precedenza, e una generale
flessione delle quotazioni dell'oro che si assestava su valori estremamente bassi rispetto a quelli che potevano ragionevolmente attendersi per tale bene "rifugio"; inoltre, la quotazione del petrolio subiva un
rapido "raffreddamento" anche per effetto
della immissione sul mercato di stocks delle riserve strategiche statunitensi. Ciò era
principalmente dovuto alle aspettative di una breve durata del conflitto, che avrebbe
consentito un immediato respiro di sollievo
alle economie di tutti i paesi occidentali, insieme alla ripresa degli investimenti per la
ricostituzione degli armamenti bellici e per
la ricostruzione dei territori danneggiati dalla guerra.
Tali previsioni non si sono però verificate: e gli stessi à r t i c i militari statunitensi attualmente invitano alla prudenza, annunciando al mondo che la guerra costa attualmente circa 600 milioni di dollari, mentre in
caso di intervento delle forze militari di terra (previsto per le prossime settimane), il bilancio sarà di un costo pari a 2 miliardi di dollari al giorno.
Sono costi enormi, che dovranno essere ripartiti fra i paesi schierati in difesa degli
interessi NATO, e p e r i quali l'Italia, p e r o r a ,
è esentata dal contribuire, insieme a Francia e Gran Bretagna, in virtù della sua partecipazione militare, mentre Germania e
Giappone hanno già iniziato a pagare la toro prima quota: ma in seguito anche l'Italia
dovrà fare la sua parte, accanto ai paesi alleati.
Così, mentre da alcuni anni nel nostro
paese si vanno facendo enormi sforzi per ridurre il deficit pubblico, si profila questa
nuova incognita, che si aggiunge alla incertezza ed al pericolo di recessione già causati dal conflitto in essere, tanto da richiamare al pensiero le parole del Papa secondo il quale la guerra è un'avventura senza ritorno sotto ogni aspetto, incluso quello economico.
Il malato in fase terminale
e il diritto ad una morte serena
Per "malato in fase terminale" s'intende quel
paziente che, per l'entità e la gravità delle malattie di cui è affetto, si trova ormai prossimo all'exitus.
•
Chiaramente ciò riguarda coloro che sono
afflitti da patologie croniche non emendabili e a
prognosi infausta che procurano uno stato progressivamente cachetizzante.
La malattia più conosciuta e temuta come
causa di tale stato è il cancro. Non è certamente la più frequente, infatti troviamo ai primi posti,
come incidenza, le malattie cardio vascolari, dismetaboliche come il diabete, ma certamente il
cancro è quella che incute più timore.
Il progressivo aumento dell'età media della
popolazione, passata dai 40 anni dell'inizio secolo, agli oltre 77 di oggi, ha favorito l'aumento
delle malattie neoplastiche.
Per questo noi notiamo oggi un netto incremento delle malattie neoplastiche, caratterizzate tra l'altro da un decorso progressivamente ingravescente, costellato di complicanze che mettono a dura prova l'operato del medico curante,
delle strutture assistenziali pubbliche e le capacità sia umane che tecniche delle famiglie. Ecco
pertanto evidenziarsi un'altra figura di malato, il
malato cosiddetto terminale, bisognoso di cure
ed accorgimenti particolari, vero campo di prova
per una sanità che vuole essere moderna ed efficiente. Gli ospedali, soprattutto quelli periferici,
non sono attrezzati per accogliere tali pazienti,
non per mancanza di capacità tecniche od umane, ma semplicemente per carenza di personale e di spazi idonei dove offrire un'adeguata assistenza senza intralciare il lavoro di routine.
Anche la famiglia si trova naturalmente incapace di assistere un paziente bisognóso non
solo di amore e di calore umano, ma anche di
precisi interventi terapeutici.
Purtroppo noi troviamo ancora oggi pazienti oncologici a prognosi infausta e nella fase terminale della malattia, arffollare reparti di medicina accanto a malati di altre patologie, ai loro visitatori a fare mostra della propria sofferenza.
Non è giusto, diamo a questi sfortunati fratelli, dopo che la sorte è stata avversa, almeno la
possibilità di una morte serena.
In alcuni centri italiani si sono già fatte esperienze in questo settore, creando delle strutture
di ricovero dove al paziente viene offerto, accanto all'affetto dei propri cari che hanno la possibilità di assistere il congiunto in ogni momento, le
cure specialistiche di medici a questo addetti.
Ora io credo, senza tema di essere smenti-
v
;
Pacifismo
peloso!
N
j
Poche, ma chiare parole sul momento storico e sugli eventi di cui tutti, ovviamente, parliamo: la cosiddetta guerra del Golfo.
Diciamo cosiddetta perché più che di una
guerra si tratta, come ha detto giustamente il nostro Presidente del Consiglio alla Camera, di una operazione di polizia internazionale. In un
certo senso, un paranoico, un megalomane, un
esaltato, un criminale come Saddam Hussein,
non merita neppure che si parli di guerra ma,
semmai, soltanto dei suoi crimini di guerra controtutti. Nessuno ha il monopolio del pacifismo e
della volontà di pace; nessuno oggi, tranne Saddam Hussein, desidera, vuole, la guerra né come soluzione dei problemi internazionali, né come mezzo di conquista. Ma certo é sospetto e
peloso un pacifismo, o cosiddetto tale, che si
presenta spudoratamente ed ignobilmente a
senso unico; dove erano le folle che in questi
giorni allagano piazze e strade d'Italia e di altre
parti del mondo, dove erano quando Saddam
Hussein ha aggredito un piccolo e pacifico paese confinante popolato da fratelli islamici?
Impressionante poi è la serie di montature
create dai comunisti italiani che, con tracotanza
e arroganza staliniane, calunniano, infangano e
aggrediscono il mondo occidentale e soprattutto gli Stati Uniti, quel mondo a cui devono la pace, la possibilità di nutrirsi, il progresso, la libertà. Gli Stati Uniti hanno salvato l'Europa due volte e non c'era certo il petrolio da prendere in Europa; gli Stati Uniti non sono certo il paese di bengodi, né un paese perfetto, perché hanno le loro contraddizioni, le loro crisi, i loro gangsters, le
loro lobbies, i loro monopoli però combattuti dalle loro leggi costituzionali, ma sono il paese più
avanzato dal punto di vista giuridico, vero erede
del diritto romano, sono il paese delle libertà, sono la garanzia dell'equilibrio del mondo.
La guerra viene condotta con grande cura
onde evitare vittime civili, con mezzi tecnologici
raffinati e con la volontà di chiuderla al più presto
e di ristabilire la giustizia e l'ordine internazionale. Abbiamo visto dei servizi notevoli per equilibrio e per obiettività del Tg1 e del Tg2; lo stesso
non si può dire del Tg3, dove la faziosità ha raggiunto limiti non più tollerabili. Ci auguriamo che
la Commissione Parlamentare di Vigilanza intervenga, affinché questo scempio dell'informazione, delle notizie, dell'obiettività, abbiaf ine. Ci auguriamo che tutti gli uomini di buona fede riconoscano dove è il bene e dove è il male e non stravolgano il senso della realtà e della storia, come
in questi giorni è avvenuto spesso.
LODOVICO MOCINI
to, che ciò sia possibile anche a Montefiascone,
perché strutture idonee ci sono, vedi ad esempio
Villa Margherita, capacità umane e tecniche anche, manca solamente una precisa volontà politica di mettere in pratica questo progetto.
Termino rivolgendo a tutti, forze politiche e
religiose, amministratori e semplici cittadini, un
appello ad una maggiore sensibilizzazione del
problema ed adoperarsi per realizzare un'opera
che aiuti l'uomo nel momento più difficile della
propria vita.
Dott. Busà Angelo Cesare
Specialista reumatologo
Medico di base
La guerra del Golfo... nell'ottica del Papa
LA VOCE - n° 2 - Febbraio 1991
pag. 9
Ai rumori di guerra, al coinvolgimento sempre più massiccio degli animi, (spesso ci vedo anche il mio!), al gìusizlo che diventa sempre
più duro nel riguardi di chi ha voluto la guerra e dì chi la porta avanti con spregiudicatezza (Saddam Hussein), ai dubbi che sorgono per i numerosi bombardamenti, coinvolgenti sicuramente degli innocenti, alla partecipazione sempre più corale dei popoli della terra, si contrappone, al di sopra delle parti, la voce del Papa, che continua a gridare "pace ", a pregare perché cessino le armi di morte, ad invitare le parti perché abbiano il coraggio di sedersi intorno ad un tavolo e mettere sul tappeto, per giungere ad una soluzione, i vari problemi. "Le mie vie non
sono le vostre vìe ", diceva l'antico profeta, il Papa é il profeta del nostro tempo e sta lanciando lo steéso grido dell'antico messaggero di Dio.
Ascoltiamolo.
26 A g o s t o
"Brilli luminosa la stella della pace sulle tribolate popolazioni del Golfo Persico e sui popoli provati del Libano e della Palestina". (Angelus
Domini)
2 Settembre
"Possa Dio garantire ai capi dei popoli la
saggezza e la bontà che l'ora richiede". (Dar-EsSalaam - Tanzania - 2 settembre 1990)
9 Settembre
"E' necessario creare ora, per l'umanità,,
un'era di pace, fondata sulla giustizia e sul rispetto dei diritti degli individui e delle Nazioni".
(Kigali - Rwanda - 9 settembre 1990)
20 Ottobre
"Sia fatto tutto ilpossibile, affinché alpiù presto, il Libano, Paese sovrano, sia libero da ogni
presenza straniera". (Appello per la pacificazione
del Libano)
18 N o v e m b r e
"Il Signore conceda il dono della pace a tutti i popoli del Medio Oriente". (Angelus Domini)
4 Dicembre
"La trepidazione perle tensioni nel Golfo e in
tutto il Medio Oriente si fa preghiera perché si
cerchi nel dialogo la soluzione delle controversie". (Alla Marina Militare Italiana)
17 Dicembre
"La scomparsa del Libano sarebbe per il
mondo una perdita irreparabile". (Alle Credenziali del nuovo Ambasciatore)
25 Dicembre
"La guerra è avventura senza ritorno! Con la
ragione, con la speranza e col dialogo, e nel rispetto dei diritti inalienabili dei popoli e delle genti, è possibile individuare e percorrere le strade
dell'intesa e della pace". (Messaggio natalizio)
4 Gennaio
"Il dialogo e il negoziato prevalgano sul ricorso a devastatori e terrificanti strumenti di
morte". (Ai Ministri degli Affari Esteri dei Paesi della
Comunità Europea)
9 Gennaio
"Pregate per la pace nel mondo in questi
giorni tanto critici". (Udienza generale)
12 Gennaio
Medio Oriente - "Si levi un giorno la Stella
della Pace... Il popolo palestinese è gravemente provato e ingiustamente trattato... Gerusalemme continua ad essere occasione di conflitto e di discordia tra i credenti... Il Libano possa vivere nella fedeltà alla sua storia e nella continuità con il suo patrimonio di pluralismo culturale e
religioso".
Zona del Golfo - "I veri amici della pace
sanno che questa è l'ora del dialogo, del negoziato, del primato della legge internazionale. La
pace è ancora possibile; la guerra sarà la distruzione di tutta l'umanità. Il diritto internazionale è
il mezzo privilegiato per la costruzione di un
mondo più umano e più pacifico. E' il diritto che
permette la protezione del debole contro l'arbitrio del forte... Di fronte a Dio disarmato, dobbiamo lasciar cadere tutte le nostre armi. Il Dio della Pace vi accompagni per tutto l'anno appena iniziato". (Ai membri del Corpo Diplomatico accreditati
presso la S. Sede)
13 Gennaio
All'Angelus Giovanni Paolo II ha rivolto un
accorato e pressante appello per la pace:
Carissimi Fratelli e Sorelle,
il cuore di tutti noi e di milioni di persone nel
mondo è colmo di angoscia e di trepidazione di
fronte al pericolo imminente che nella regione
del Golfo si scateni un conflitto armato, che tutti ritengono possa avere conseguenze disastrose.
Oltre ai combattimenti, quanti civili, quanti
bambini, quante donne, quanti anziani sarebbero vittime innocenti di una simile catastrofe?
Chi può prevedere le distruzioni e i danni
ambientali che ne verrebbero e non solo in quell'area?
Fin dall'inizio della crisi, e con maggiore in-
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sistenza nei giorni scorsi, ho sentito il bisogno di
invitare i responsabili delle sorti dei popoli a riflettere sulla estrema necessità di far prevalere la
giustizia e l'ordine internazionale senza ricorrere alla violenza delle armi.
Nelle condizioni attuali una guerra non risolverebbe i problemi, ma li aggraverebbe soltanto.
La soluzione può essere trovata in proposte generose di pace, da una parte e dall'altra.
E' questo l'appello che, da parte mia, in quest'ora così decisiva per le sorti di uomini e di popoli sento il dovere di rivolgere a tutte le parti interessate.
E' un appello che rivolgo all'lrak perché
compia un gesto di pace che gli farebbe solo onore di fronte alla storia.
E' un appello che rivolgo a tutti gli Stati interessati perché organizzino, a loro volta, una
Conferenza di pace che conrtibuisca a risolvere
tutti i problemi di una pacifica convivenza in Medio Oriente.
Intanto da parte nostra dobbiamo continuare a pregare affinché il Signore illumini tutti i Capi delle Nazioni interessate a cercare le vie che
possano condurre realmente alla pace e sia così risparmiata all'umanità la tragica esperienza
di una nuova guerra.
Come credenti, non dobbiamo mai perdere
la speranza e dobbiamo aver fiducia nella Potenza e Misericordia di Dio, che può illuminare le
menti degli uomini e sostenere la loro buona volontà.
Con viva fede continuiamo ad invocare il Signore affinché allontani da noi il pericolo che incombe e, in questa domenica dedicata alla preghiera per la pace, la nostra supplica, insieme
con quella di tutti i cristiani, diventi un grido unanime implorante il gran dono della Pace.
A quest'invocazione sono sicuro che si unisce anche la voce di molti credenti in Dio, convinti come sono che i beni supremi della pace e della giustizia possono e debbono coesistere, perché rispondono alle più profonde esigenze degli
uomini e dei popoli..
Signore ascoltaciI
A Te, Maria, Regina della Pace, affidiamo,
con fede, la nostra preoccupazione e la nostra
preghiera: che gli uomini intraprendano con fiducia e decisione il cammino della pace!
E' l'unico cammino oggi valido per far trionfare la giustizia!
E' l'unico cammino degno della civiltà!
O Signore, donaci la pace!
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AFFITTASI APPARTAMENTI LIBERI
LA VOCE - n° 2 - Febbraio 1991
pag. 10
Messaggio del Papa
A Saddam
Hussein
Sono profondamente preoccupato per le
tragiche conseguenze che la situazione nella regione del Golfo potrebbe portare, e sento il pressante dovere di rivolgermi a Lei per ripetere
quanto, interpretando i sentimenti di milioni eli
persone, ho già avuto occasione di dire nei giorni e nei mesi scorsi.
Nessun problema internazionale può essere adeguatamente e degnamente risolto col ricorso alle armi, e l'esperienza insegna a tutta l'umanità che la guerra, oltre a causare molte vittime, crea situazioni di grave ingiustizia che, a loro volta, costituiscono una forte tentazione di ulteriore ricorso alla violenza.
Tutti noi possiamo immaginare le tragiche
conseguenze che un conflitto armato nella regione del Golfo avrebbe per migliaia di suoi concittadini, per il suo Paese e per tutta l'area, se
non per il mondo intero.
Spero sinceramente e imploro sentitamente Dio Misericordioso affinché tutte le parti interessate sappiano ancora trovare, in un franco e
fruttuoso dialogo, il cammino per evitare una tale catastrofe. Questo cammino può essere percorso soltanto se ciascuno si sente spinto da un
autentico desiderio di pace e giustizia.
Confido che anche Lei, Signor Presidente,
vorrà prendere le decisioni più opportune e compiere gesti coraggiosi che possano essere l'inizio di un vero percorso di pace. Come ho detto
pubblicamente domenica scorsa, una dimostrazione di disponibilità da parte Sua non mancherà di farle onore dinanzi al suo amato Paese, alla regione e a tutto il mondo. In queste drammatiche ore prego affinché Dio La illumini e Le conceda la forza di fare un gesto generoso che eviti la guerra: sarebbe un grande passo dinanzi alla storia, perché segnerebbe una vittoria della
giustizia internazionale e il trionfo di quella pace
a cui aspirano tutti gli uomini di buona volontà.
Vaticano, 15 gennaio 1991
A George
Durante l'udienza generale di mercoledì 16 gennaio, il
Santo Padre ha invitato tutti ì fedeli presenti ad unirsi in
preghiera per la pace. Questo il testo:
Bush
Sento il pressante dovere di rivolgermi a Lei,
nella Sua qualità di Capo di Stato del Paese
maggiormente impegnato, in uomini e mezzi,
nell'operazione militare in corso nella regione
del Golfo.
Nei giorni scorsi, interpretando i sentimenti
e le preoccupazioni di milioni di persone, ho sottomineato le tragiche conseguenze che potrebbe avere una.guerra in quell'area. Desidero adeSfco ripetere la mia ferma convinzione che è
molto difficile che la guerra porti un'adeguata soluzione ai problemi internazionali e che, anche
se una situazione ingiusta potesse essere momentaneamente risolta, le conseguenze che
con ogni probabilità deriverebbero dalla guerra
sarebbero devastanti e tragiche. Non possiamo
illuderci che l'impiego delle armi, e soprattutto
degli armamenti altamente sofisticati di oggi,
non provochi, oltre alla sofferenza e alla distruzione, nuove e forse peggiori ingiustizie.
Signor Presidente, sono certo che, insieme
ai suoi collaboratori, anche Lei ha chiaramente
valutato tutti questi fattori, e non risparmierà ulteriori sforzi per evitare decisioni che sarebbero
irreversibili e porterebbero sofferenze a migliaia
di famiglie di suoi concittadini e a tante popolazioni del Medio Oriente. In queste ultime ore che
ci separano dalla scadenza stabilita dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, spero veramente, e mi rivolgo con viva fede al Signore, affinché la pace possa ancora essere salvata.
Spero che, con un estremo sforzo di dialogo, la
sovranità possa essere restituita al popolo del
Kuwait e che l'ordine internazionale, che è la base per una coesistenza tra i popoli veramente
degna dell'umanità, possa essere ristabilito nell'area del Golfo e in tutto il Medio Oriente.
Invoco su di Lei abbondanti benedizioni divine e in questo momento di grave responsabilità di fronte al suo Paese e di fronte alla storia,
prego soprattutto perché Dio La illumini per
prendere decisioni che siano veramente per il
bene dei suoi concittadini e di tutta la comunità
internazionale.
Vaticano, 15 gennaio 1991
D io dei nostri Padri,
grande e misericordioso.
Signore delia pace e della vita,
Padre di tutti.
Tu hai progetti di pace e non di afflizione,
condanni le guerre
e abbatti l'orgoglio dei viotenl
Tu hai inviato il tuo Figlio Gesù
ad annunziare la pace a) vicini e ai fontani,
a riunire gii uomini di ogni razza e di ogni stirpe
In una sola famiglia.
A scolta il grido unanime dei tuoi tìgli;
supplica accorata di tutta l'umanità:
mai più la guerra, avventura senza ritomo,
mai più la guerra, spirale di lutti e di violenza;
mai questa guerra nel Golfo Persico,
minaccia per le tue creature
in cielo, in terra ed in mare.
I
n comunione conMaria, la Madre di Gesù,
ancora ti supplichiamo;
parla ai cuori dei responsabili delle sorti deipopoH,
ferma la logica della ritorsione e della vendetta,
suggerisci con il tuo Spirito soluzioni nuove,
gestì generosi ed onorevoli,
spazi di dialogo e di paziente attesa
più fecondi delle affrettate scadenze della guerra.
L/ oncedi at nostro tempo
giorni dì pace.
M
al più la guerra.
Amen.
Le ostilità hanno inizio la notte del 16 gennaio. Il Papa s'incontra la mattina del 17 conm e n t e i p r o b l e m i e s i s t e n t i tra le n a z i o n i . N o n lo ò m a i stato e n o n lo
i suoi collaboratori.
s a r à m a i ! C o n t i n u o a s p e r a r e c h e ciò c h e ò iniziato a b b i a fine a l più
p r e s t o . P r e g o a f f i n c h é l ' e s p e r i e n z a d i q u e s t o p r i m o g i o r n o d i conflit"Questo incontro c o n voi, cari Collaboratori nel Vicariato di Rom a , si s v o l g e in u n m o m e n t o di p r o f o n d a t r i s t e z z a per il m i o a n i m o di t o sia s u f f i c i e n t e p e r far c o m p r e n d e r e l ' o r r o r e d i q u a n t o sta s u c c e d e n d o e far c a p i r e la n e c e s s i t à c h e le a s p i r a z i o n i e I diritti di tutti i poP a d r e e P a s t o r e della C h i e s a u n i v e r s a l e . L e notizie g i u n t e d u r a n t e la
p o l i della r e g i o n e s i a n o o g g e t t o d i u n p a r t i c o l a r e I m p e g n o della c o n o t t e s u l d r a m m a in c o r s o nella r e g i o n e d e l G o l f o h a n n o g e n e r a t o in
m e e - s o n o s i c u r o - In tutti v o i s e n t i m e n t i di p r o f o n d a tristezza e g r a n - m u n i t à i n t e r n a z i o n a l e . Si tratta d i p r o b l e m i , la c u i s o l u z i o n e p u ò ess e r e r i c e r c a t a s o l a m e n t e in u n c o n s e s s o I n t e r n a z i o n a l e , o v e t u t t e le
d e s c o n f o r t o . F i n o a l l ' u l t i m o ho p r e g a t o e s p e r a t o c h e c i ò n o n a c c a p a r t i I n t e r e s s a t e s i a n o p r e s e n t i e c o o p e r i n o c o n lealtà e s e r e n i t à .
d e s s e e ho fatto q u a n t o u m a n a m e n t e p o s s i b i l e per s c o n g i u r a r e u n a
t r a g e d i a . L ' a m a r e z z a d e r i v a d a l p e n s i e r o delle v i t t i m e , d i s t r u z i o n i e
C o n v o i , c a r i R e s p o n s a b i l i d e l V i c a r i a t o di R o m a e i n s i e m e c o n i
s o f f e r e n z e c h e la g u e r r a p u ò p r o v o c a r e ; m i s e n t o p a r t i c o l a r m e n t e vim i e i più stretti C o l l a b o r a t o r i nella S e g r e t e r i a di S t a t o , h o v o l u t o c o n c i n o a tutti c o l o r o c h e , a c a u s a di e s s a , s t a n n o s o f f r e n d o , d a u n a par- d i v i d e r e q u e s t o m o m e n t o d i d o l o r e , i n v i t a n d o tutti a c o n t i n u a r e nelte e d a l l ' a l t r a . T a l e a m a r e z z a ò r e s a a n c o r più p r o f o n d a d a l fatto c h e
la p r e g h i e r a al S i g n o r e p e r c h é c o n c e d a a l l ' u m a n i t à g i o r n i m i g l i o r i .
l'inizio di q u e s t a g u e r r a s e g n a a n c h e u n a g r a v e s c o n f i t t a d e l diritto inS p e r o a n c o r a in g e s t i c o r a g g i o s i c h e p o s s a n o a b b r e v i a r e la p r o t e r n a z i o n a l e e della c o m u n i t à i n t e r n a z i o n a l e .
v a , ristabilire l ' o r d i n e i n t e r n a z i o n a l e e far s) c h e la stella dalla P a c e
c h e brillò u n g i o r n o a B e t l e m m e ritorni o r a a d i l l u m i n a r e q u e l l a R e g i o In q u e s t e o r e d i g r a n d i pericoli, v o r r e i r i p e t e r e c o n f o r z a c h e la
g u e r r a n o n p u ò e s s e r e u n m e z z o a d e g u a t o per r i s o l v e r e c o m p l e t a - n e a n o i c o s i c a r a . (17 gennaio 1991, ore 12)
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LA VOCE - n° 2 - Febbraio 1991
Carneval dei Carnevali
timenti di pace e volontà al dialogo. Chiedo che
vengano abbreviate tali grandi sofferenze: penso soprattutto ai caduti, ai prigionieri di guerra e
alle tanti vittime civili. Esprimo, in particolare, solidarietà con quanti, nello Stato di Israele, soffrono per i deprecabili bombardamenti dei giorni
scorsi e di ieri. Allo stesso modo sono vicino alle popolazioni dell'Iraq e degli altri Paesi coinvolti, anch'esse sottoposte a terribili prove.
Che il Signore, Principe della Pace, ci aiuti
nella ricerca di soluzioni degne dell'uomo.
A questo fine recitiamo, ora il Pater Noster.
(Udienza generale)
Ridi, ridi Carnevale!
Ridi, ridi, balla e canta
per sconfiggere la noia
di una guerra che divampa
nell'arsura del deserto
sui cammelli strabiliati
e gli aerei equipaggiati.
Ridi, ridi Carnevale
tra le Mille ed una Notte
di Bagdad martellata
e Tel Aviv insanguinata;
urla strepita, sbaraglia
la paura che attanaglia,
la paura che è più forte
della vita e della morte.
Ma che festa furibonda!
Chi per gioco e chi sul serio
non c'è più volto scoperto
nell'immensa baraonda.
Questa volta hai fatto il grande
Carneval dei Carnevali
e non hai badato a spese
per la super-mascherata
per l'urlio delle sirene
per i fuochi artificiali
per i botti più assordanti
per far rider tutti quanti!
Guarda, guarda Carnevale
là, disteso sulla sabbia
del deserto insanguinato
c'è un minuscolo bambino
con il volto mascherato:
è vestito da Angioletto
con le ali tutte d'oro
e le mani sopra il petto.
Lui non può prendere il volo
e salire verso il cielo
perché il radar non lo sa
se sia un angelo o un aereo.
Gira, gira Carnevale
gira, gira girotondo
ogni luogo l'altro vale
siamo uguali in tutto il mondo
tutti quanti in allegria
"insciallà" e cosissia.
Scalabrelli lovenitti Elena
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pag. 11
20 G e n n a i o
Fratelli e Sorelle,
non posso, ora, tralasciare di ricordare
che da alcuni giorni, nella regione del GoJfo,
è in corso una guerra che a tutti arreca preoccupazione e dolore. Insieme con tante persone di buona volontà ho fatto quanto ho potuto, perché fosse evitata una tale tragica esperienza.
L'enorme impiego di mezzi e dì armi fa
pensare a conseguenze molto gravi, ma ciò
che è motivo di un 'ulteriore ansia è la possibile progressiva estensione del conflitto a
tutto il Medio Oriente e il coinvolgimento di
Paesi che finora, grazie a Dio, si sono astenuti dal partecipare direttamente al combattimenti. Purtroppo è la terribile logica della
guerra, che tende a coinvolgere nel conflitto
altri Stati e a minacciare in modo Indiscriminato anche le popolazioni civili. I deplorevoli bombardamenti di cui abbiamo avuto notizia ne sono una penosa conferma. In realtà,
ogni popolazione civile, da una parte e dall'altra, ha II diritto di essere rispettata e di non
essere coinvolta nelle azioni militari.
Inoltre, la tragica realtà di questi giorni
rende ancor più evidente che, con le armi,
non si risolvono I problemi, ma si creano
nuove e maggiori tensioni tra I popoli.
MI rivolgo quindi con fiducia a tutte le
parti in causa affinché vogliano arrestare al
più presto il conflitto, cercando, poi, di rimuovere le cause che l'hanno provocato.
Affido al Signore questo appello e invito
tutti a trasformarlo in Intensa preghiera.
Che la Vergine Maria conforti tutti coloro
che soffrono a motivo di questa guerra!
(Il Papa all'Angelus)
23 Gennaio
Mentre perdura l'uso della violenza, con le
sue drammatiche e dolorose conseguenze, nella regione del Golfo e nei Paesi Baltici, vi invito,
cari Fratelli e Sorelle, alla preghiera e al sacrificio incessanti affinché il Signore ispiri a tutti sen-
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27 Gennaio
Fratelli e Sorelle,
L'ansia e la tristezza, purtroppo già tante
volte espresse per la guerra in corso nella
regione del Golfo, continuano ad essere alimentate dai perduranti combattimenti, ai quali si aggiungono, ora, anche catastrofici rischi ambientali. Le vittime, civili e militari, e le enormi distruzioni, rendono sempre più grande e più intenso
il dolore e noi tutti siamo invitati a rivolgerci al
Signore con maggiore insistenza e fede: è il
grande ricorso a disposizione di chi crede e
spera nella misericordia divina.
Preghiamo Innanzitutto per la pace: che
Dio ce la conceda al più presto, illuminando i responsabili in modo che abbandonino quanto
prima
un simile
cammino
non
degno
dell'umanità e ricerchino con fiducia la giustizia
tramite il dialogo e i negoziati! Siano coronati da
successo gli sforzi di coloro che, generosamente, continuano a proporre iniziative per
l'interruzione del conflitto!
Preghiamo per le popolazioni
civili
provate dai bombardamenti o costrette, a centinaia di migliaia, ad abbandonare le loro case e la
loro Patria e ad affrontare la tragica esperienza
di profughi: che Dio conceda loro consolazione
e ispiri in tutta l'umanità sentimenti ed iniziative
di concreta solidarietà I Da parte mia, ho già dato
disposizbni affinché, in seno al Pontificio Consiglio "Cor Unum", si istituisca una Commissione
incaricata di cooperare alle iniziative che, in
campo internazionale,
vanno sorgendo per
aiutare i profughi in Medio Oriente.
Preghiamo affinché la tragedia In corso
non sia resa ancor più grave e disumana con
azioni inaccettabili, tanto in base all'etica naturale, quanto in base alle vigenti Convenzioni
internazionali. Motivo di grave amarezza sono,
in particolare, le notizie giunte circa la sorte dei
prigionieri di guerra e sul pericolo di un ricorso
all'arma del terrorismo. Che Dio allontani da tutti
la tentazione di un impiego di simili mezzi contrari ai più elementari principi morali e condannati dai diritto intemazionaleI
Preghiamo ancora per e con tutti I credenti, appartenenti alle tre religioni che trovano
nel Medio Oriente le loro radici storiche: ebrpi,
segue a pag. 12
Montefiascone-Viterbo - casale ristr. abitabile, aoqua, luce, su
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pag. 12
LA VOCE - n° 2 - Febbraio 1991
cristiani e musulmani. La fede nel medesimo Dio
non deve essere motivo di conflitto e rivalità, ma
di impegno a superare nel dialogo e nella trattativa i contrasti esistenti. Che l'infinito Amore del
Creatore aiuti tutti a capire l'assurdità di una
guerra in nome Suo ed infondà nel cuore di
ognuno veri sentimenti di fiducia, comprensione
e collaborazione per il bene dell'intera umanità!
Affidiamo fiduciosi queste intenzioni alla
Vergine Santissima, regina della Pace
(in Piazza S. Pietro, all'Angelus di domenica)
cosa. Volto tumefatto, occhio pesto, labbra
gonfie, no'n sappiano se siano conseguenza del lancio col paracadute o delle percosse ricevute successivamente.
Con questa sceneggiata Saddam Hussein ha calpestato non solo la Convenzione
di Ginevra, riguardante i prigionieri di guerra, ma le più elementari norme di civiltà. Ha
dichiarato inoltre che userà i prigionieri come scudi umani nei possibili obbiettivi dell'aviazione alleata. Speriamo proprio che
ciò non avverrà mai.
Il Capitano Cocciolone
1
^
«l'I1
fallii
Il capitano Cocciolone come è stato mostrato
alla tv irachena
Il c a p i t a n o Maurizio C o c c i o l o n e e il
m a g g i o r e G l a m m a r c o Bellini sono stati
abbattuti nella loro prima missione di guerra. Del Maggiore Bellini non si è avuta alcuna notizia, mentre il capitano Cocciolone è
comparso due volte alla TV irachena per recitare - evidentemente costretto - una sceneggiata in favore di Hussein. I suoi occhi,
la sua voce, le sue parole, non possono ingannarci. Più che un uomo è diventato una
Aricesemo co' la guerra!
Gigge: E' scoppiata la guerra iò pe' la
Rabbia. Arrabbiete che rabbia eh'adanno
mellaiò. Mecchì da noe cor un gessumaria
le botteghe se sónno sciobbecate come si
drento ce fusse passo un missele. Le cristiane pe' la paura de restà senza 'I vivere
come quell'altra guerra, se sónno meste a
- crompà 'ni sorta de gette: pane, pasta, burro, olio, carote, ansalata, anfinanta la carta
pe'pulisse l'buco del cesso. De quijé se potè da ragione perché tutta la robba che mannono iò ha da ripassà tutta mellì man quel
bucaccio e la robba adè tanta e '/ buco se
sporca. Hanno fatto bene a fà la proisione;
come dice 'Iproerbio: 'Isantaro se frega 'na
volta sola.
Toto: Ha ' visto ? Esso la guerra la fanno
veda a la teleisione, tutto all'appalese e adè 'na bellezza. Deprima la guerra la faciono ali 'ampiattone e pe ' sapé si un soldato adera morto o pregioniero ìono da passà
l'anne. Esso all'appalese e, parlanno co'
poco rispetto, se veggono pure le soldate si
vanno a fà un bisogno corporale.
Gigge: Ha' visto qui gente morasche le
sónno tignose? Patono la fame e nu la cedono manco si tu jé spacche la capoccia.
Sergio: Staremo 'n po'a veda come an-
narà a funi!
Gigge: lo dico bene perché sparono
sparono e poche morgono. P'ammazzallo
uno lo capono mal branco come quanno se
tiràa ma le starne a cantarello. Ha ' visto, co '
le missele cianfilono l'aco e nun se sbaiono.
Sergio: Sento che Toto meccassù le
vorrèbbe crompà uno de qui missele pe'
facce le buche de le passone pe'piantà la
vigna. E me capaciata quaI che dice Toto.
Tu te crede che un missele de quelle diaoline nun sarebbe bono pure pe ' rompa le sode 'I mese d'agosto?
Gigge: Accidente che guerra, io nun me
credio mae de stà a seda dinante a la teleisione e de veda la guerra, altro che veda 'I
cinimal La mattina che scoppiètte una
scheggia de missele ce mancò poco che
nun me rompesse 'I viètro ma la teleisione.
Do' semo rie, compare caro. E ma 'I prete
Ferre le disse: vecino al dumila verrà 'I diaolo che farà lutomia tra le pòre gente, e se
cavètte 'na zoccala e la tirètte nimmenz'a
chiesa. "Che nun ce se potesse troà manco
'sta zoccala!" disse.
Sergio: Compà, ce semo, ma noe nun
ciarimane che funi su la ciccia de quel pò
porco ch'emo ammazzato e morarrabbiato
aspettamo de fa' visita e partenza, te sà?
Gigge: E le so, òsso ce mancaa Addamussènne co' qui gentacce morasche a fà
la guerra!
Sergio: Allora ciao, sa!
Gigge: Allora ciao ma ti 'nco ' e ce vedemo in paradiso a ciccia funita!
GiZEFt
Invalidi civili ultrasessantacinquenni
Pensione di reversibilità INPS
D i r i t t o alla p e n s i o n e s o c i a l e d a i n v a l i d i t à c i v i l e
Integrazione al trattamento m i n i m o
E' noto come molti pensionati, riconosciuti invalidi civili al 100%, non
hanno più ottenuto da parte deii'INPS la relativa pensione sociale in quanto la domanda fu proposta dopo il compimento del 65° anno di età.
Di conseguenza, molte delibere con le quali la Prefettura aveva riconosciuto il diritto alla pensione sociale INPS, sono rimaste prive di definizione in quanto l'istituto previdenziale si limita tutt'ora a corrispondere le
pensioni già in pagamento alla data di entrata in vigore del D.L. n° 25 dell'8 febbraio 1988.
il PATRONATO A.C.L.I., dopo il positivo esito del giudizio promosso
avanti la Suprema Corte di Cassazione e conclusosi con la sent. n. 1530/
90, ha intrapreso un'azione di tutela di tutti quei pensionati ai quali è stato negato il diritto alla prestazione in argomento, al fine di ottenere dalla Magistratura il riconoscimento della pensione sociale proveniente da invalidità civile.
.
La condizione per il diritto è che sia stata emessa, da parte della Prefettura di Viterbo, la delibera di concessione della pensione sociale prima
dell'8 febbraio 1988.
Tutti i pensionati interessati potranno quindi r i v o l g e r s i al r e c a p i t o d e l
P a t r o n a t o A.C.L.I. di M o n t e f i a s c o n e , p r e s s o l'Agenzia M o s c e t t i Dario
e M e l a n i G i o r g i o , in V i a I n d i p e n d e n z a n° 1 0 / c .
Con la sentenza n° 314/85, la Corte Costituzionale ha riconosciuto il
diritto all'integrazione al trattamento minimo della pensione di reversibilità INPS anche in presenzadi altra pensione diretta sempre integrata al trattamento minimo.
La condizione per il diritto è che la pensione di reversibilità non abbia
decorrenza posteriore al 30.9.1983.
Ora, recenti sentenze della Corte di Cassazione, hanno stabilito che
il pensionato di reversibilità ha diritto anche alla cristallizzazione dell'importo della pensione in vigore aHa suddetta data (£. 300.000 mensili circa)
per il periodo successivo.
Pertanto, tutti i pensionati di reversibilità prima dell'ottobre 1983, il cui
importo della pensione è rimasto inferiore a quello sopra indicato, potranno presentare domanda perii riconoscimento del diritto e degli arretrati maturati fino ad oggi.
I pensionati interessati potranno, quindi, r i v o l g e r s i a l r e c a p i t o d i
M o n t e f i a s c o n e del Patronato A.C.L.I., presso l'Agenzia Moscetti Dario e M e l a n i G i o r g i o , in V i a I n d i p e n d e n z a n . 1 0 / c
pag. 13
LA VOCE - n° 2 - Febbraio 1991
banca
M cattolica
di Montefiascone
"il meglio nei folti"
Presidenza
Direzione Generale e sede
via Indipendenza 4 - Montefiascone (VT)
v
0761/826080-825464
Filiale N° I via Indipendenza,
4 - Montefiascone
Filiale N°2 - via Asmara, 4 - Grotte S.Stefano
Filiale N 3 Piazza Umbretro I - Marta
LA VOCE - n° 2 - Febbraio 1991
pag. 14
"LA VOCE" E' GRATA SI SUOI
SOSTENITORI: Nunziati Riccardo, Belella Gilda, Ballarotto Lucy, Crescenzi Giuliano, Giraldo Vincenzina, Piciollo Adalgisa, Corba Torquato, Benatti Chiara e Mario, Giraldo Sante ed Eralda, Carelli lacoponi Rosa, Caporali Elena, Fumagalli Anna, Bucci Ada, Radicati Franco, Salviani Massimo, Solaz
zi Franco, Ricci Vincenzo, Fanali Ida ved. Manzi, Liverziani Massimo, Femminella Luciano, Clausi
Schettini Carlo, Liberti P. Umberto, Nardim Gianni, Commentucci Clara, Ciucci Elio, Pezzato Sandro,
Camicia Enrico, Piciollo Diodato, Bellacima Danti Anna, Nicolai Alvaro, Gianlorenzo Otavio, Porroni
Felice, Francia Roberto, Menichelli Mano, Menghini Rosa, Nunziati Elio, De Grossi Livio, De Grossi
Ricci Filomena, Pozzi Fernando, Luzzi Mario, Mocini Massimino, Chiricotto Amedeo e Catanzaro Maria Anna, Bracone Pietro, Bracone Nadia, Palombo Giuseppe, Taddei Orfeo, Verrucci Renzi Elsa, Egidi Gustavo e Paola, Rossetti Quami Mario, Sensi Ennio, Nami Gabriele, Pezzato Renzo, Rosette Maria, famiglia Nobili, Rodolico Antonino, Dainelli Pia, Marzetti Torquato, Ranaldi Ubaldo, Cartoni Giuseppe, Crivellente Graziano, Menchinelli Eros, Brachim Amedeo, Gargiullo Maria Cecilia, Mocini Tancredi, Ballarotto Pietro, Ferri Aldo, Bartoleschi Demetrio e Lupattelli Giovanni, Lorenzoni Carlo, Ciucci Oliviero, Lozzi Giulio, Il Gambero, Lanzi Danilo, Carelli Alberto, Trapè Ferruccio, Marziali Luigi, Manzi Ludo, Gianvincenzi Cario, S. Anna Mana, De Rosa Ottavio, Andolfi Antonio, Andolfi Luigi, Materazzo Ivano, Galeotti Gina, Scoponi Aldo, Leonardi Emanuele, Ranucci Benito, Porroni Eugenio.
AMICI: Lozzi Pietro, Scarpulla Tonino e Lina, Basili Luciani Leonide. Marzetti Giuseppa, Nunziati Emilio, Nunziati Mana Francesca, Presduttini Fr. Giuseppe, Maestre Pie Celleno, Masdoli Carlo, Benedetti Mario, lacoponi Ubaldo, Carelli Luigi, Zucchi Luigi, Lozzi Giuseppe, Manzi Armando, Menghini Remigio, Sdamannini Rosa, Torrigiani Bruno, famiglia Manzi, Lanzi Massimo, Cappannella Massimino, Giusti Franco, Lozzi Massimo, Bracaloni Pietro, Borghello Carlo, Fumagalli Graziella, Presduttini Augusto, Brachini Mario, Quattranni Adelio, Ottaviani Fenisia, Brachino Giovanni, Cirica Sandro e Adele, Gaietti Antonio, Catasca Irene, Nevi Amerigo, Bracaloni Fernando, Porroni Romano, Feloni Duilio, Trapè Augusto, lacoponi Igino, Sermini Santina, Codini Fìosa Bianca, Sodati Giuseppe,
Manzi Salvatore, Nardini Giuseppe, Chiricotto Mario, Rubbi Maria Chiara, Maestre Pie Montefiascone, Crocetti Anna, Romiti Dorindo, Bellini-Petrangeli, Porroni Angelo, Mocini Renzo, Sevenni Vincenzo, Ranaldi Maria Gigliola, Ricci Genuino e Massimo, Cinpicchio Fabiola, Piciollo Calisto, Trapè Cesare, Petroselli Luigi, Brachino Duilio, Pagana Maria, Bartoleschi Maria, Giraldo Giuseppe, Rocchi
Bernardino, Sperapani Vincenzo, Morano Renzo, Pezzato Rinaldo, Chiricotto Galliano, De Grossi Unica, Maurizi Rosa, Stefanoni Belella Assunta, Pepponi Enos, Feloni Duilio, Lampani Angelo, Petrangeli Anna, Fantin Luigia, Mozzetti Giorgio, Ruiu Papali Giammaria, Lanzi Piera, Rubeca Cesarina, Paolini Vera, Modni Settimio, Marconi Bruno, Teodori Santa, Brozzetti Franco, Cevolo Pietro, Cipriani
Rosanna, Giuliobello Anna, Crocetti Settimia, Ambrosi Nello, Laghi Concetta, Mocini Mario, Tassoni
Giuseppe, Manzi Secondiano, Lozzi Angelo, Lozzi Mauro, Cerasa Marcello.
BENEMERfTI: Paoletti Florido, Moretti Agnese, Porroni Felice, Uvini Rosa, Piciollo Lina, Feloni Marisa, Feloni lliana, Menghini Angelo, Paoletti Altiero, Paoletti Vincenzo, Ceccarini Annibale, Lupino
Settimio, Pieretti Ettore, Cappannella Rinaldo, Ranucci Walter, Cascetti Giuseppe, Troccaioli Vincenza, Troccaioli Lina, Lo Faro Giovanni, Castellani Valentina, Lozzi Giuseppe, Ranucci Salvatore, Amarante Claudio, Menghini Eneide, Maiucci Armando, Mezzoprete Franco, Sarapa Antonio, Scarino Fernando, Arcangeli Giuseppa, Filiè Maddalena, Fanali Dora, Fazi Mario, Pecoroni Guido, Ranucci Salvatore, Di Fonso Giuseppina, Lozzi Norberto, Ranucd Nello, Fmndni Giovan Battista, Manzi Mano,
Rosette Giampietro, Castra Antonio, Napoli Cesare, Giraldo Settimio, Modni Giuliano, Giuliobello Ida, Della Casa Carmelo, Orzi Giuseppe, Filiè Roberto, Valenti Alberto.
AMICI DELLA CATTEDRALE
Sono entrati a far parte degli 'Amici della Cattedrale': famiglia Couch, Torri Noemi, Spartani Luigi, Mari Benigno, Manzi Carmina, N.N., Bracaloni Pietro, Bacchiarli Augusta, i Padri Cappuccini in suffragio di P. Ildebrando; i familiari in suffragio di Manzi Margherita e Mescolini Rosa.
Per le campane: Pieri Vernando £. 100.000; Taddei Orfeo £. 70.000; Manzi Salvatore £. 50.000; Quami Mario £. 70.000; Menghini Lucia £. 50.000; N.N. £. 50.000; famiglia Dei Svaldi £. 100.000; Lanzi
Danilo £. 75.000; Fioretti Fiorino e 100.000; Carelli Alberto £. 500.000 (+ £. 500.000 per P. Enzo Corba)-
. ANAGRAFE CITTADINA
NATI: Giuliobello Francesca di Mauro e Gianlorenzo Luciana, Nerbano Simone di Angelo e Gorini
Paola, Minciotti Giulia di Lorenzo e Ranaldi Antonella, Chiricotto Roberta di Augusto e Macchioni Rita, Bologna Nicoletta di Gabriele e Danti Iside, Trapè Marco di Roberto e Spadaccia Antonietta, Manzi Stefano di Gabriele e Manzi Maria Felicita.
MATRIMONI: ©ripicchio Americo e Andreoni Antonella
MORTI: Manzi Giuseppe 1895; Camicia Rosa 1910; Donnino Vittorio 1962; Pezzato Maria 1901 ; Fiorelli Adele 1915; Andreini Alberto 1930; Piciollo Angelo 1903; Mescolini Rosa 1896; Trippa Assunta
1906; Pasqualoni Ugo 1917; Elisei Luisa 1908; Pignatta Pietro 1909; Argentini Gino 1913; Cicoria Vincenzo 1922; Cartoni Gino 1933; Stefanoni Marcello 1956.
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Carnevale Montefiasconese:
un carnevale di speranza
E' la guerra. Non inattesa e forse inevitabile ma sempre sorprendente e spietata e che noi tutti speravamo si potesse evitare. E'
una guerra lontana e al tempo stesso vicina, è una guerra che ci tiene inchiodati ai televisori e alle radio e che ha creato in molta gente tensioni e psicosi.
La preoccupazione è unanime, come la speranza che questo
conflitto possa concludersi velocemente restituendo al mondo
quella pace e quella serenità di cui un uomo, che alcuni definiscono pazzo e spietato, con prepotenza ed arroganza si è caparbiamente appropriato.
Questa guerra sta cambiando anche molte delle nostre abitudini, e quel che più è peggio, ci sta togliendo il sorriso, l'entusiasmo,
la volontà, e questo non è giusto. Ma cosa può esserci di giusto in
una guerra, ultimo atto, inumano ed assurdo, di mesi di frenetiche
trattative? Eppure, questa guerra condiziona anche le nostre scelte, soprattutto quelle che ci permettono di distogliere il pensiero,
almeno per un attimo, da questo orrendo conflitto. L'Italia, in questi giorni, è fasciata di manifesti che ci invitano a momenti felici e
gioiosi, momenti che però, ora, ci portano tristezza e disagio. Ma
la vita continua, e noi dobbiamo viverla ogni giorno ed in essa sentirci vivi imparando a convivere anche con questa nuova e assurda realtà.
Proprio quando è scoppiato il conflitto, a Montefiascone si parlava di Carnevale, tutto, dopo mesi di faticoso lavoro, era ormai
pronto: carri imponenti e centinaia di maschere dai costumi coloratissimi attendevano impazienti ed emozionati la data del 20 gennaio quando, tutti insieme, si sarebbe dato il via a quella serie di manifestazioni festose ed allegre del Carnevale Montefiasconese.
Lo scoppio della guerra ha sospeso tutto questo, togliendoci
entusiasmo ed allegria. Ci ha lasciato però l'emozione, anche se di
altro tipo. E' stata una decisione sofferta, quella di sospendere la
sfilata, una decisione che ha messo sul piatto della bilancia, da una parte il lungo lavoro svolto, le tante persone che vi hanno dedicato mesi di pomeriggi e"dopo cena", le numerose spese già sostenute (ammontano a decine di milioni) e dall'altra la tragicità di questa guerra che vede coinvolta anche la nostra Italia con un contingente di circa 1400 uomini.
La decisione del rinvio è stata presa in accordo con l'Amministrazione Comunale la quale, nella persona del Sindaco, si è impegnata a sostenere almeno una parte delle numerose spese. Oggi
molti rimproverano all'Associazione Amici di Montefiascone ed
al Comune questa decisione, altri continuano ad approvarla, ma
tutti vogliono sapere cosa ne sarà del Carnevale Montefiasconese.
In Italia alcuni "carnevali" sono stati sospesi, altri, come Viareggio ed in altri paesi, hanno deciso di andare avanti. Abbiamo interpellato gli organizzatori del nostro Carnevale i quali, a meno che
la guerra non abbia ulteriori sviluppi negativi, sono propensi a continuare, o meglio, ad iniziare il programma del Carnevale Montefiasconese anche e soprattutto per attenuare questa forte tensione.
L'Associazione Amici di Montefiascone vuole quindi andare
avanti con il carnevale, un carnevale che, allo stato attuale, non sarà all'insegna della più sfrenata e pazza allegria, forse non gioioso, "sottotono", se vogliamo, ma sicuramente un carnevale di speranza durante il quale migliaia di persone lanceranno non BOMBE, ma migliaia di CORIANDOLI e stelle filanti allaricercadi un
sorriso e alla conquista della perduta pace.
Gianni Nunziati
LA VOCE - n° 2 - Febbraio 1991
P. Ildebrando Pasqualoni
La notizia è giunta quasi improvvisa: da
qualche giorno era ricoverato presso il nostro civico ospedale e tutto sembrava andare per il meglio, quando un ictus cerebrale l'ha portato al
Creatore. Era il 2 gennaio. E' stato assistito nell'agonia, dopo avergli amministrato il sacramento dell'Unzione degli Infermi, da Sua Ecc.za
Mons. Luigi Boccadoro, oltre, naturalmente, dai
suoi confratelli.
Ordinato sacerdote nel 1941 da Mons.
Emidio Trenta, vescovo di Viterbo, si porta a
Roma per completare
il corso di teologia. Nel
1942 lo troviamo presso il convento di Segni,
mentre nel 1943 è trasferito nel convento di
Orvieto per poi passare a quello di Tolfa. Nel 1946 è destinato a Vetraila dove esercita le mansioni di cappellano dell'Ente Maremma in località "Cinelli". Dall'agosto
del 1964 è trasferito nel convento di Montefiascone dove rimarrà fino alla fine ricoprendo gli
uffici di Superiore e Vicario.
Così scrive di lui P. Ubaldi Flavio, attuale ministro provinciale dei Cappuccini:
"Dotato di vivido ingegno, aveva, come suol
dirsi, le mani d'oro. A Montefiascone aveva messo su un 'attrezzata officina perla lavorazione del
ferro e del legno da cui tira va fuori oggetti di grande utilità e anche di un certo valore artistico. Era anche un esperto in agricoltura e nell'allevamento di animali domestici per cui il convento di
Montefiascone, per alcuni anni, fu una piccola
fattoria. Quando era necessario non disdegnava
mici
in
di destreggiarsi tra le pentole e i fornelli mettendo in evidenza la sua rara competenza nell'arte
culinaria.
Nelle mie frequenti visite al convento di
Montefiascone non era raro il caso di trovare ilp.
Ildebrando in coro, raccolto in preghiera o in meditazione. Amava il convento di Montefiascone e
imontefiasconesi, edera aperto all'amicizia che
coltivava con larghezza di cuore.
In sostanza dobbiamo dire che quella dip. Ildebrando è stata una presenza preziosa per tutta la fraternità provinciale. Se ne è avuta conferma ieri, festa dell'Epifania, ai suoi funerali celebrati nella cattedrale di Montefiascone alle ore
15. Nonostante gli impegni della giornata festiva
e l'orario oltremodo scomodo per chi doveva
muoversi da lontano, un folto numero di confratelli (una quarantina di cui 23 concelebranti) ha
partecipato alla solenne concelebrazione da me
presieduta e accompagnata dai canti eseguiti
dai nostri studenti di Viterbo e di Ronciglione.
Numerosi i parenti presenti e molti amici e conoscenti che letteralmente gremivano la vasta
chiesa. Prima della conclusione, mons. Luigi
Boccadoro, che durante il sacro rito siedeva al
confessionale, ha preso la parola per ricordare
la figura dello Scomparso e per mettere in risalto l'opera dei cappuccini a Montefiascone specialmente nel ministero delle confessioni. La salma è stata inumata nella nostra cappella del locale civico cimitero".
P. Ildebrando era nato a Bagnoregio il 1°
giugno 1917, aveva quindi 74 anni. Ora vive nell'eternità e nella pace di Dio.
Piciollo Angelo
un maestro di poeti al quali lascia la parola
Come visse
Margherita Manzi
Nata nel 1935, rinata alla vita della grazia
dopo appena 8 giorni, Margherita è vissuta nell'amore alla famiglia, dello sposo Roberto, dei figli Romano e Alessandra e di tutta la parentela.
Sempre gaia, serena, ha affrontato - con l'aiuto
del Signore - tutte le circostanze buone e meno
buone della vita, fino all'ultimo anno, quando, inaspettatamente, ha subito il male che non perdona. Dal 10 gennaio vive in Dio, per sempre
senza più alcun timore.
Dal cielo continuerà a proteggere la sua famiglia.
In ricordo al poeta Piciollo
Lasciato ha il mondo e la parte terrena
e sei portato al regno tenebroso
nella valle di dosa che le piena
di corpi umani all'Eterno riposo
non scroscia più la cristallina vena
del tuo bel carme dolce e melodioso
la bocca hai mesta e chiuse le tue ciglie
lasciato hai il mondo e le sue meraviglie.
Ed b sempre per te avrò il pensiero
perché fosti di sovrano ingegno
di poetare mi facesti degno
tu buon maestro e grande condottiero.
Fetoni Duilio
A Piciollo Angelo detto "Spanetta"
Dedito alla pastorizia, appassionato lettore di
storia, mitologia ed imprese cavalleresche,
poeta estemporaneo di ottava rima.
Visse e cantava, e la sua poesia
con il sorriso su il labbro, improvvisava
la bella voce, e gentile armonia
era un diletto, per chi l'ascoltava.
All'aria aperta, anche nell'osteria
era sempre così, quando cantava
pure defunto, Piciollo Angelo, o Spanetta,
chi lo conobbe, ancora lo rispetta.
Il nipote Piciollo Diodato
Il giorno prima dell'Epifania
il gran poeta Piciolb ci ha lasciato
con i suoi versi e per la melodia
era oltre provincia nominato.
L '^Argentina
iBomboniere
da
Chiuse Spanetta l'occhi suoi terrene
per riaprirli in ciel, presso sua sposa
lassù congiunto alla sua cara Rosa.
Qui un sasso comune, li ritiene.
Or gode in vista, l'infinito Bene
nella corte di Dio, meravigliosa
lassù non canta, ascolta l'armoniosa
voce dei Santi e angeliche sirene.
Il corpo alla gran madre, qui ha lasciato
giunto è lassù, tra l'anime gemelle
luogo di Pace, il più desiderato.
Prima che il carro lo portasse via
fu dà quattro poeti sollevato
perché era questo che desiderava
più volte lo diceva mentre cantava.
Biancalana Odoardo
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LA VOCE - n° 2 - Febbraio 1991
Flascon d'oro 1991
Il suo peso è di venti grammi. Ma è tutto oro finemente cesellato.
E' opera del maestro Mauro Dominici. Sono
sei colline sovrapposte. La base è di tre, poi due,
ed infine una. Sono sormontati da una splendida
e delicata botticella. Un piccolo capolavoro. E' il
Flascon d'oro.
E' il riconoscimento annuale che l'Associazione Rinnovamento e Partecipazione, attraverso un'apposita manifestazione, consegna ad una personalità, non necessariamente nativa di
Montefiascone, ma che vi abbia operato e che si
sia distinta in qualsiasi campo, sociale, lavoro,
arte, spettacolo, sport, politica, medicina, chirurgia, ricerca, artigianato, cultura ecc. ecc.
Il Fiasco rappresenta l'antico stemma della
città da cui deriva il nome che, attraverso molteplici canali, si sta sempre più costantemente riproponendo e che ci auguriamo venga quanto
prima ripristinato dai nostri amministratori.
La consegna avverrà in estate, possibilmente nel mese di agosto, alla Rocca dei Papi,
in una manifestazione inserita nei quadri dei festeggiamenti della Fiera del Vino.
Su proposta di una apposita commissione
verrà anche consegnata una targa alla memoria
di un'altra personalità distintasi in ogni campo
sociale. Verrà consegnata anche una medaglia,
naturalmente tutte d'oro, a società, associazioni, gruppi folcloristici, compagnieteatrali, cooperative, che abbiano operato positivamente nella
comunità.
Lo scorso anno i riconoscimenti sono andati rispettivamente al Prof. Renato Garinei, alla
memoria del Ten. Col. Paolo Scoponi e alla Società Sportiva Montefiascone in occasione del
suo trentennale dalla fondazione.
Su questo mensile è stata pubblicata, nel
mese di settembre, la scheda relativa alla S.S.
Montefiascone letta nell'occasione della consegna dei riconoscimenti. Molte persone hanno
chiesto invece la pubblicazione delle altre due
schede relative al Prof. Garinei (Flascon d'Oro)
e al Ten. Col. Scoponi (targa). Siamo lieti avere
l'opportunità di poterli pubblicare. Sono in edizione integrale.
Un'ultima notizia. L'assemblea dei soci dell'Associazione Rinnovamento e Partecipazione
ha già selezionato i nominativi per l'edizione
1991. Dovranno, i nomi, essere ora vagliati dal
consiglio e poi scremati dall'apposita commissione. Ad agosto saranno consegnati i riconoscimenti per premiare coloro che hanno inciso in
maniera significativa nella comunità di Montefiascone.
MARCELLO MARI
Flascon d'oro: Prof. R e n a t o Garinei
E' nato a Viterbo il 6 aprile 1916. Conseguì la maturità classica nel luglio del 1933 con un anno di anticipo. Si iscrisse alla facoltà di medicina e
chirurgia presso l'Università di Roma. Durante e dopo il corso di laurea acquisì grandi esperienze in campo oncologico e chirurgico, riscuotendo riconoscimenti, premi e borse di studio. Il 5 luglio 1939 conseguì la laurea
con 110/110 e lode.
Dal 1943 al '47 fu Assistente Chirurgo presso l'Istituto Regina Elena
per lo studio e la cura dei tumori. Nel 1948 ottenne il diploma di specialista in chirurgia generale. Negli anni successivi si perfezionò anche in ortopedia e traumatologia. Durante questo periodo della sua carriera fu Assistente interno ed incaricato con manzioni didattiche presso l'Istituto di Anatomia Umana Normale dell'Università di Roma. E' del 1951 invece la sua
idoneità ad Assistente Universitario presso l'Anatomia Normale di Perugia.
Dal 1947 al 1958 fu dapprima Assistente e poi Aiuto presso il Pio Istituto S. Spirito di Roma.
L'1 aprile 1958 divenne Primario dell'Ospedale di Montefiascone. Sarà il responsabile della Divisione di Chirurgia per ben 24 anni. Un'intera generazione. Tutta dedicata al servizio della nostra comunità. L'Ospedale, allora di modeste dimensioni, sia nelle strutture che negli organici, improvvisamente decollò. Migliaia di persone venivano nella nostra città per farsi operare dal luminare Prof. Renato Garinei. Lo stesso ospedale qualche
anno dopo subirà interventi notevoli nelle strutture; viene ampliato, completamente rinnovato.
Per il Primario non fu facile. Ma la sua professionalità non venne mai
scalfita, non conoscendo ostacoli. Fu autore di numerose pubblicazioni di
altissimo interesse scientifico su argomenti di anatomia chirurgica e di on-
"Silvio Pellico"
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Da sinistra: la Caposala Mirella Burla, il Dott. Renato Trapè e il Prof. Renato Garinei
appena terminata la cerimonia, edizione 1990.
cologia e di alcuni capitoli della Enciclopedia Medica Italiana Sansoni. La
sua casistica operatoria annovera migliaia e migliaia di interventi, molti dei
quali di grande chirurgia. Lasciò l'Ospedale nel 1982.
Alle sue doti di valente chirurgo si aggiungono la sua grande umanità, la sua vasta cultura ed il suo spirito arguto e sagace che ne fanno un
autentico personaggio capace di suscitare stima, ammirazione ed anche
profonda simpatia. Questo premio per significare la gratitudine di quanti lo
hanno conosciuto e di tutta la popolazione della città di Montefiascone.
Grazie Prof. Renato Garinei.
"Il nome della qualità e della convenienza'
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LA VOCE - n° 2-Febbraio 1991
pag.17
Targa alla memoria del Tenente Colonnello Paolo Scoponi
Era stato designato come nuovo comandante delle Frecce Tricolori. Quei formidabili piloti che, con i loro aerei, disegnano nel cielo figure quasi impossibili. Quei piloti che tutto il mondo ci invidia. Il Tenente Colonnello P a o l o S c o p o n i , appenna 36 anni, sta per decollare con il
suo MB 339 per un normale volo di addestramento dalla base di Rivolto in provincia di Udine.
Sono le ore 9,30 del 12 dicembre 1988. Paolo è
un pilota esperto, molto stimato. Ha sulle spalle
tremila ore di volo accumulati in decine e decine
di operazioni. Decolla. Effettua dieci minuti di
perfetto volo. Poi la tragedia.
Lascia la moglie e due figlie in tenera età.
Lascia nel dolore i genitori: A d e l a i d e P r a n z i n i la la madre ed il padre A l d o già sottufficiale dell'Arma Azzurra.
Paolo era nato a Montefiascone il 20 marzo
1952. Terminati gli studi liceali si iscriveva all'aereo club di Viterbo dove conseguiva il brevetto
di pilota civile. Partecipava quindi al concorso
per l'ammissione all'Accademia Aereonautica.
Veniva ammesso. Era un allievo modello, tanto
da ottenere regolarmente la borsa di studio. Nel
Domande di
disoccupazione agricola
Entro il 31.03.1991, i lavoratori agricoli (braccianti, salariati fissi) riceveranno, come ogni
anno, dalla sede Provinciale INPS di Viterbo, il
modello DS AGR relativo all'indennitàdi DISOCCUPAZIONE AGRICOLA e assegni familiari.
Per la compilazione dei suddetti modelli tutti gli
interessati potranno rivolgersi alla sede CISL di
Montefiascone in Via Oreste Borghesi, 97, dove
riceveranno ogni tipo di assistenza, che va dalla
compilazione della domanda alla presentazione
della stessa.
Per gli assegni familiari occorrono: Mod. 740 o
101 Redditi 1989 (presentata anno 1990).
Ricordiamo che le domande di disoccupazione
agricola scadono i m p r o r o g a b i l m e n t e il
31.03.1991.
L'ufficio è aperto tutti i giorni mattino e pomeriggio.
Il Coordinatore Territoriale
Enzo Napoli
Il Segretario Terr.le FISBA
Giacomo Volpi
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IMMOBILIARE
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MONTEFIASCONE
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T«l. 0761/824200
Tel. 0761/624144
'74 venne nominato sottotenente. Due anni dopo ottenne il brevetto di pilota militare.
Dopo brevi periodi trascorsi a Lecce, Amendola, Pratica di Mare, raggiunse Grosseto dove
ottenne la qualifica di Pilota di Caccia Bombardiere su veicolo TF 104 G.
Dopo essere divenuto Capitano frequentò il
43° Corso della Scuola di Guerra di Firenze tra
il 1979 e il 1980, quindi approdò a Pratica di Mare dove ricominciò un severo addestramento per
fare il passaggio su tutti gli aerei delle nostre forze. Partì quindi per l'Inghilterra perseguire il corso di pilota Collaudatore. Vi rimase dal 5 dicembre 1980 al 18 dicembre del successivo anno. Al
termine a Paolo venne affidato come veicolo da
collaudare il leggendario Phantom II.
Rientrato in Italia venne assegnato al 311°
Gruppo, entrando così a far parte di quell'elite di
piloti resi famosi anche in un libro di Tom Wolf
"La stoffa giusta".
Il tempo passò e, con la promozione a Tenente Colonnello, dovette lasciare l'amato reparto. Il 17 settembre 1987 assunse il comando
del 132° Gruppo a Villafranca di Verona. Il 14 ot-
tobre del successivo anno venne preso in forza
dal 313° Gruppo Addestramento Acrobatico
"Frecce Tricolori"; ne doveva essere il nuovo comandante. Pochi giorni dopo avvenne la tragedia.
I parenti, gli amici, sono tutti fieri di te, caro
Paolo. Lo siamo anche tutti noi. Lo saremo per
sempre e crediamo a buona ragione.
C ISL
COMUNICATO
U l t i m e notizie
Con vivo piacere la CISL di Montefiascone informa i cittadini della nostra città che per la prima
volta un Segretario Generale della CISL visiterà
Montefiascone. Infatti Mario Marini, attuale
Segretario Generale della CISL, in data 16
febbraio corrente mese, inaugurerà la nuova
sede CISL di Montefiascone che, come ormai
tutti i lettori de "La Voce" sanno, si trova in Via
Oreste Borghesi, 97.
Con l'occasione Franco Marino presiederà un
incontro cittadino che si terrà nei saloni della
Rocca dei Papi alla presenza delle massime
autorità locali.
Sul prossimo numero de "La Voce" seguira'un
ampio servizio sulla visita qui anticipata.
Il Segretario Territoriale
Enzo Napoli
Montefiascone (centro storico) - locale di mq. 70 circa £. 50.000.000
Montefiascone - porzione di casale su due livelli, vani 4 da ristrutturare £. 50.000.000
Montefiascone - casale su due livelli ristrutturato, mq. 80 circa, acqua, luce, telefono. Terreno mq. 6000
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Importanti novità dal settore agricoltura della
CISL: M a r i o M o c i n i , ex assessore comunale, è
stato nominato responsabile territoriale
'dell'Unione Generale Coltivatori, grande organizzazione nazionale aderente alla CISL.
Con tale incarico la CISL montefiasconese entra
a pieno titolo nel settore degli operatori agricoli
diretti, campo in cui Mario Mocini vanta una
trentennale esperienza al completo servizio
degli agricoltori falisci.
Il nuovo ufficio si trova in Via O. Borghesi, 97,
presso la locale sede della CISL-INAS con orario: tutti i giorni dalle 9 alle 13, e fornirà assistenza di patronato in materia di contributi agricoli (SCALI), in materia previdenziale e pensionistica INPS, infortuni (INAIL) U.M.A., contabilità
aziendale, IVA, II.DD. ecc.
Come inizio, la nuova struttura informa che sin
da ora la nuova sede è in grado di fornire
assistenza anche sulle materie indicate dalla
nuova legge 233/90 qui di seguito dettagliatamente riportate:
Riordino della previdenza per i lavoratori autonomi
(Coltivatori diretti, mezzadri, coloni, artigiani, commercianti)
E' entrata in vigore con decorrenza 1.7.90 la nuova legge
che parifica il sistema previdenziale dei lavoratori autonomi
a quello dei lavoratori dipendenti e prevede inoltre miglioramenti pensionistici per coloro che percepiscono già la
pensione. I punti più importanti possono essere così sintetizzati:
A) ricalcolo vecchie pensioni
Coloro che hanno ottenuto la pensione nel periodo che va
da 1.1.82 al 30.6.90 potranno fare domanda per ottenere il
ricalcolo in base alla nuova normativa.
B) nuovo sistema di calcolo pensioni
Le pensioni ottenute dopo il 30.6.90 verranno calcolate con
le nuove modalità e precisamente sulla base del 2% del
reddito soggetto a contribuzione per ogni anno di contributi
versati (sulla media degli ultimi 10 anni).
C) Riscatto contributi mancati nel periodo 1957-1961.
D) Reversibilità ai coltivatori diretti e mezzadri.
PENSIONE DI ANZIANITA'
COLTIVATORI DIRETTI E MEZZADRI
Per gli effetti della legge che prevede il diritto alla pensione
con 35 anni di contribuzione, tutti i coltivatori diretti e
mezzadri iscritti allo SCALI dal 1957 e che in precedenza
hanno svolto attività di lavoro dipendente ó fatto il servizio
militare possono fin da ora beneficiare della pensione.
LA VOCE - n° 2 - Febbraio 1991
pag. 18
Atletica Montefiascone
Inizia la nuova stagione per l'Atletica Montefiascone. La società diretta dal presidente Gianlorenzo, ha convocato i suoi ragazzi per l'inizio
degli allenamenti in preparazione delle future
gare di Cross e su strada. Soddisfazione da parte della società si è avuta per la rinnovata fiducia
da parte della locale Banca Cattolica che ha voluto, anche per questo anno, farsi carico della
sponsorizzazione del settore giovanile.
Da segnalare l'inserimento nel gruppo dei
tecnici dell'ex velocista Giuseppe Viola. La società inoltre ci fa sapere che sono aperte le iscrizioni, presso il Palazzotto dello Sport, per quanti vorranno svolgere attività sportiva in questa
importante disciplina.
Attendiamo ora, come di consueto, i risultati che siamo certi non tarderanno ad arrivare.
Finalmente il Montefiascone Baseball
ha conosciuto i suoi avversari
Il lago, la Conca d'oro
e la Rocca di Montefiascone
Che bellezza ce stà nel nostro Lago
Prima di tutti una spiaggia sabbiosa
Se vuoi il punto preciso tell'indico
Sotto al Piombino una spiaggia pomposa.
Dove tu ti avvicini c'è lo svago
La persona tranquilla 11 riposa
E l'Isola Martana l'hai vicino
Qui un ristorante e un buon bicchier di vino.
Se tu l'osservi a! primo mattino
E li guardi dal nostro paesello
Vedi la Conca d'Oro che è un giardino
Una valle rimessa su modello
Do' si produce olio grano e vino
C'è il Montarone che è il punto più bello
Ricco di ortaggi e pieno di frutti
Che a visitarlo ci vengono tutti
I punti belli non son mai distrutti
Venite a visitar la nostra Rocca
Son tutti posti belli e non son brutti.
L'aria respiri bona con la bocca.
Li paesi da lì li vedi tutti
Madonna della Neve che rintocca
Ecco Montefiascone perchè vale
La Conca d'Oro e la Rocca Papale.
Sabato 12 gennaio, sono stati resi noti infatti i calendari di serie B, e così la squadra sponsorizzata dalla Banca Cattolica ha potuto conoscere gli avversari di quest'anno. Con la formazione dei
gironi, si sono confermate anche molte voci riguardanti squadre di serie B, anche importanti che però, per cause a noi sconosciute, hanno dovuto rinunciare ad iscriversi al campionato; un esempio è
stato il Capannello, che l'anno passato ha dato non pochi problemi alla nostra squadra. Questa però non è l'unica grossa novità del IV girone dove è inserito il Montefiascone, in quanto di tutte fe squadre che ne fanno parte solo il Viterbo è l'unico avversario che la Banca Cattolica baseball ha già incontrato.
Le novità di quest'anno sono: il Padule, Ceccano, Anzio e Iglesias. Quindi a parte l'incontro con
l'Iglesias, nessuna lunga trasferta costringerà i giocatori falisci a viaggi estenuanti. Un discorso diverso vale invece per l'intergirone, dove il Montefiascone incontrerà squadre come S. Arcangelo, Matino, Pesaro, Godo (Ravenna), Riccione e Ascoli Piceno. Di queste 6 squadre, 3 hanno già in passato disputato incontri con il Montefiascone: S. Arcangelo, Matino e Pesaro e delle 3 sicuramente
la prima si è rilevata l'avversaria più temibile. Il campionato inizierà il 14 Aprile per poi proseguire fino alla metà di luglio e riprendere i primi di settembre dopo la sospensione estiva dovuta ai campionati europei che, come ho già riferito nel numero precedente, verranno disputati anche nel diamante di Montefiascone. Altra notizia importante è quella che il giovane Calandrelli, ceduto di recente al
Bologna, per quest'anno continuerà a giocare con noi, e solo il prossimo anno esordirà in serie A.
Zerbini Piergiorgio
Il canto degli uccelli
Poi abbiamo una chiesa colossale
La nostra chiesa Santa Margherita
E' la terza dell'Italo Stivale
che a visitarla i forestieri invita
Poi c'è Santa Lucia che è fatale
Stesso valor di Santa Margherita
Beato chi I9 fù quello scultore
Se lì guardate vi addolcisce il cuore.
Tofi Aldo
RADIO
SOLE
ore 8,30
ore 9,30
S. M e s s a
Pensiero del mattino
con Don Sante
ore 19,00
ore 19,20
S. R o s a r i o
Pensiero della sera
©FTiX
Al mattino quando spunta l'alba
si sente un canto di consolazione
gli uccelli fanno il ballo della samba.
Stando ad aspettare i raggi del sole
sono tranquilli tutti tra le fronde
dei ramoscelli sembrano i padroni.
Se gli dai lo spavento come sia
partono volando e vanno via.
Il sole è tramontato e così sia
tutti quanti si vanno a riposare.
Il rosignota tornato in comitiva
si mette nell'alloro a cantare
solo solingo senza tirannia
e riposando lo stanno ad ascoltare.
"Svegliatevi compagni che l'è giorno
fiorita è la campagna tutt'intorno".
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Finalmente è arrivato quel bel giorno
si sente il profumo della fioritura.
Gli'alberi si vedon tutt'intorno
fioriti che l'è un dono di natura
il profumo lo danno tutto il giorno
quel bel canto si sente alla mattina.
La primavera è bella se dispone
arriva il momento: ti si scalda il core.
Fa sempre bene un poco di calore
va riscaldando i nidi degli uccelli.
Stanno vivendo sempre di tremore
tormentati da tutti poverelli:
cani, gatti, serpenti e cacciatori
sembrano i briganti dei castelli,
trappole facili e rapinatori
non vi è nessuno che gli ha compassione.
Marianello Augusto
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Montefiascone - Tel. 826117
Non è da tutti avere gusto per le belle cose. Non è da tutti
vivere con stile, amare oggetti preziosi e ricercati. Non è da
tutti saper scegliere qualcosa di raffinato ed esclusivo. Non
è da tutti avere in casa un TV color Dumont. Dumont è
scienza e arte, tecnologia e design, perfezione ed eleganza. Dumont vuol dire esserci nello spettacolo, nel
dibattito, nella notizia Vivere da protagonisti l'emozione
dell'attualità. Entrare in scena senza uscire di casa.
Esserci nella tradizione che è già futuro. Un nuovo modo
di comunicare col mondo. Non è da tutti.
LA VOCE - n° 2 - Febbraio 1991
pag. 19
C o m u n i c a t o del Consiglio P e r m a n e n t e della C.E.I.
CALENDARIO
PARROCCHIALE
Ora di Religione:
u n a s e n t e n z a c h e c o n t r a s t a c o n le intese e gli a c c o r d i sottoscritti
E'questo il titolo che l'Osservatore Romano del 16 gennaio dà alla sentenza della Corte Costituzionale sull'ora dì religione nella Scuola Statale.
Si consente Infatti, agli studenti che scelgono dì non avvalersi dell 'insegnamento della religione, di allontanarsi dalla scuola. I Vescovi italiani sono intervenuti in
merito a tale sentenza con il seguente comunicato del Consiglio Permanente della
CEI:
Il Consiglio Episcopale Permanente ha
preso in esame la sentenza della Corte Costituzionale emessa il 14 gennaio 1991, riguardante la legittimità dell'art. 9 n° 2 dell'accordo di revisione del Concordato e del
relativo Protocollo addizionale, punto 5, lettera b n° 2 .
I Vescovi nell'esprimere doverosamente rispetto verso l'Alta Corte, rilevano c h e la
s e n t e n z a , a c c a n t o a d e l e m e n t i positivi,
c o n t i e n e a f f e r m a z i o n i sulle quali n o n si
p o s s o n o n o n sollevare gravi e m o t i v a t e
riserve.
Tra gli aspetti positivi, oltre alla riconfermata costituzionalità dell'art. 9 n° 2 dell'Accordo concordatario e del relativo Protocollo addizionale, emerge l'affermazione che
l'insegnamento di religione cattolica è compreso tra gli altri insegnamenti del piano didattico, con pari dignità culturale. Merita apprezzamento anche il fatto che la legittimità della presenza nella scuola pubblica dell'insegnamento della religione cattolica e il
suo valore culturale ed educativo, pienamente conforme alle finalità della scuola,
vengono fondati non solo sull'accordo pattizio, ma sulla stessa natura dello stato democratico.
N o n m e n o significativa è la ribadita
c o l l o c a z i o n e d e l l ' I n s e g n a m e n t o religios o "nell'ordinario orario delle lezioni".
Viene così esclusa ogni sua precostituita
collocazione marginale e si conferma quanto stabilito nel Protocollo addizionale e precisato chiaramente nell'Intesa del 14 dicembre 1985 (2.2): "la collocazione oraria
delle lezioni è effettuata ... secondo il normale criterio di equilibrata distribuzione delle diverse discipline nella giornata e nella
settimana, nell'ambito della scuola e per
ciascuna classe".
L a s e n t e n z a della C o r t e a m m e t t e però, "alla s t r e g u a dell'attuale o r g a n i z z a z i o n e s c o l a s t i c a " , tra le altre possibili,
a n c h e la scelta di "allontanarsi o a s s e n tarsi dall'edificio della scuola". Confer-
mando posizioni più volte espresse, i Vescovi ritengono tale decisione, oltre che
contrastante con gli accordi e le intese sottoscritti, gravemente negativa sotto il profilo culturale e formativo. Essa incoraggia di
fatto il disimpegno non solo dall'insegnamento della religione, ma dalla scuola stessa, compromettendo la sua irrinunciabile
funzione educativa.
Stupisce e addolora che, mentre è viva
nella coscienza della nostra società la preoccupazione per una crisi di valori che investe particolarmente il mondo giovanile, con
esiti talvolta drammatici, con questa decisione si indeboliscano ulteriormente le offerte di valori rivolti ai ragazzi e ai giovani e
si renda più difficile l'opera educativa delle
famiglie.
Per far fronte a tali preoccupanti conseguenze, diventa ancora più necessario
l'impegno di chi ha la responsabilità in campo educativo: genitori, docenti, autorità
scolastiche e gli stessi giovani. Invitiamo
pertanto i giovani e le famiglie, che si sono
avvalsi in così grande numero dell'insegnamento della religione cattolica - rivolto a tutti gli alunni e non solo ai credenti -, a perseverare nella scelta positiva, con la convinzione che questa disciplina possa, anche
con la loro diretta collaborazione, esprimere sempre meglio le sue potenzialità, a sostegno della crescita culturale e morale delle nuove generazioni.
Ci rivolgiamo inoltre con particolare apprezzamento e fiducia ai docenti di religione, che portano il peso di un lavoro prezioso, spesso non riconosciuto sul piano giuridico e istituzionale. Li esortiamo a coinvolgere direttamente i giovani e le famiglie in
un proficuo dialogo sul significato positivo
della scelta dell'insegnamento della religione e a sollecitarne l'apporto perla ricerca di
soluzioni che salvaguardino l'unità della vita scolastica e non siano discriminanti per
alcuno.
Chissà che la nuova dlspllna scolastica non consenta un maggior impegno da parte degli studenti per questa materia, finora sopportata, e che in realtà è quella che porta
alla maggiore maturità umana e responsabilità di fronte ai problemi indelebili della vital Diminuirà il numero degli studenti - è quasi inevitabile - ma crescerà la partecipazione alle
lezioni. E'poi vero che diminuirà?
Dicono i Vescovi: "... diventa ancora più necessario l'impegno di chi ha la responsabilità in campo educativo: genitori, docenti, autorità scolastiche e gli stessi giovani".
Se i genitori "cristiani" vogliono sul serio una formazione integrale per i propri figli, se
i docenti saranno scelti con criteri di professionalità e affronteranno il loro non facile lavoro con scrupoloso impegno, se gli studenti faranno scattare la molla dell'interesse ... tutto andrà meglio! Non tutti i mali vengono per nuocere!
Quarantore dalle Benedettine
7 - 8 - 9 febbraio
E' l'occasione per adorare il Signore, chiedergli
perdono dei peccati, pregarlo perché abbia misericordia del suo "popolo"che, in preda all'egoismo ed all'odio, si sta torturando con la guerra
nel Golfo Persico.
Nessuno manchi! Nessuno dica: non ho
t e m p o ! S i a m o uomini non macchine, capaci di riflettere, di fermarci, di pregare.
Ore 7,30: Esposizione.
Ore 17:
Reposizione
Quaresima
Tempo di grazia e di preparazione alla Pasqua: che segni "pace "porgli uomini, che dica "fine"alla guerra, che sia un rinnovamento per tutti.
13 febbraio - mercoledì
Le Ceneri
In Cattedrale, a l l e o r e 17, celebrerà Sua Ecc.za
Mons. Fiorino.
Benedizione e Imposizione delle Ceneri.
E' a s t i n e n z a e d i g i u n o .
14 giovedì - 1 5 venerdì - 1 6 sabato
Esposizione solenne del Sacramento
(Quarantore) nella chiesa Cattedrale
Ore 9: S. Messa
Ore 17: Reposizione e S. Messa
17 febbraio - domenica
1* d i Q u a r e s i m a
N e l p o m e r i g g i o , o r e 1 6 , 3 0 : Via Crucis nella
cripta di S. Lucia.
3 marzo - domenica
3* di Q u a r e s i m a
Prima del mese. Lega di Perseveranza, ore 9
TENER PRESENTE
Il mercoledì delle Ceneri e il Venerdì Santo sono
giorni obbligatori di penitenza in tutta la Chiesa con
l'osservanza dell'astinenza e del digiuno.
2 ) Durante l'anno il venerdì è sempre considerato
giorno particolare, perché in questo giorno è morto il Signore Gesù sulla Croce. Siamo tenuti alla
mortificazione o rispettando l'astinenza o rinunciando a qualcosa.
3 ) In quaresima - periodo sacro per i cristiani - il venerdì è obbligatoria l'astinenza. Sono tenuti all'astinenza: tutti coloro che hanno compiuto il 14° anno di età.
4) Il digiuno obbliga a fare un unico pasto durante la
giornata, ma non proibisce di prendere un po' di cibo al mattino e alla sera. Sono tenuti al digiuno tutti i fedeli dai 21 anni compiuti ai 60 anni iniziati.
VIA CRUCIS - in tutte le comunità parrocchiali, c'è l'usanza di questa pratica religiosa durante il periodo di
quaresima.
Per la parrocchia di S. Margherita la Via Crucis
si terrà:
- ogni venerdì alle ore 15,30 nella cripta di S. Lucia;
- ogni domenica alle ore 16,30.
PRO DEFUNCTIS
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marzo:-Angelo Piciolló;
marzo: P. Ildebrando;
marzo: Rosa Mescolini;
marzo: Margherita Manzi.
LA VOCE - n° 2 - Febbraio 1991
pag. 20
Lo ripete a tutti il bel presepe all'aperto, allestito a cura dell'Unione Provinciale Artigiani di Montefiascone, con l'aiuto delia Cassa di Risparmio e
della Banca Cooperativa Cattolica (Direttore artistico: Massimo Ceccarelli: effetti speciali : Giovan Battista Bonucci, Tonino Elisei; personaggi e costumi: Fernando Bracoloni, Domenico Fioravanti, Antonella Porroni; Coordinatori: Bruno Marconi; Collaboratori: Giorgio Moscetti, Gianluca Ferri, Morleschi Marcello, Rocchi Mario, Cevolo Renato). .
Pace
E altrettanto fanno i nostri ragazzi di Scuola elementare che, sotto la direzione della maestra Sr. Maria Ferri, hanno sventolato bandierine di varie nazioni gridando: PACE!
Penne e ancora penne...
... per la singolare collezione di Francesco Barelli di Bolsena.
Ripete a tutti il piccolo Stefano ManQuesta volta sono arrivate da Chicago e le ha spedite il carissimo Anzi, venuto alla luce il giorno 8 gennaio
tonio Mecali, più conosciuto da noi con il nome di Toni. Mi è sommamenquando la guerra non era ancora iniziata. I
te gradito parlare di questo nostro concittadino che da tantissimi anni risiesuoi genitori Gabriele e Felicita sono piede negli U.S.A. Fummo ragazzi insieme poi, prima che scoppiasse il seni di gioia, ma nello stesso tempo di timore
condo conflitto mondiale, tornò in U.S.A. dove era nato, insieme alla maper le nubi che si addensano sui nostri
dre Serafina Fanali. Il padre era in America da tanti anni e là si ritrovarobambini. L'unico a non risentirne è il fratelno. Da allora chi scrive non lo vide più anche se aveva saputo che era più
lino Paolo, il chierichetto fedele delle ore 9
volte tornato in Italia. Lo scrivente ricorda benissimo sua sorella di nome
a S. Francesco, che mette via le cottarelle
Susi andata poi in sposa ad un altro caro amico, l'ingegner Guido Minciotper Stefano per farlo amico di servizio in
ti, fratello della professoressa Ida e del compianto Goffredo, che proprio in
chiesa. Che dire dei nonni: Domenico e
America aveva chiuso la sua giovane esistenza.
Rosa, Domenico e Tina che, per il da fare, non sanno più che farei
Nel porgere i ringraziamenti da parte del signor Barelli, ci è gradita l'oc- Altro bambino, venuto a sconvolgere non solo i genitori Luca Filiè e Rita Lucarini casione per inviare a Toni, alla sorella Susi, a Guido e rispettive famiglie
ma anche i quattro nonni, specialmente il Direttore Primo con la sposa Luigina, è Rober- i più affettuosi saluti con un incancellabile ricordo di bei tempi andati. La Reto, nato il 10 gennaio a Bagno a Ripoli, in quel di Firenze. Per lui è già fissata la data del dazione de "La Voce" mi incarica di far giungere a questi carissimi amici i
più sentiti auguri di buon anno!
Battesimo: 30 marzo, notte di Pasqua.
Giogio Zerbini
- Silenziosa ma decisa, è venuta ad accrescere la già numerosa famiglia Bologna,
la piccola e graziosa Nicoletta, mandando in visibilio papà Gabriele e la mamma Iside
Danti, nonché nonna Vera, il sor Carmelo e signora, e tutta la tribù componente le due famiglie Bologna e Danti.
Ho 16 anni, disponibile come commessa,
- Altra bambola sconvolgente i genitori Lorenzo e Antonella Ranaldl è la signorina Silvia Gianlorenzo si è laureata in Giurisprudenza il 10 gennaio u.s., presso l'Uni- baby sitter, ecc. Tel. 820470
Giulia Minciotti, venuta ad accrescere la già numerosa famigliai
- Carolina Fumagalli è venuta a portare vita, una vita fresca e decisa a proseguire versità "La Sapienza" di Roma, discutendo
nel nuovo anno 1991. Papà Alvaro e mamma Domenica Carcassi hanno imbandierato, una brillante tesi in Diritto del Lavoro.
per la gioia, la cittadina di Bracciano, dove abitano. Il sig. Erasmo, nonno per la seconda Alla neo dottoressa i complimenti e gli auPoltrone quasi nuove. Tel. 820470
volta, pare sia aumentato di peso, e che dire dell'altro nonno, Alfredo e delle due nonne guri de "La Voce".
Erminia e Cecilia, che si liticano la nipotina? Per fortuna c'è zia Mara, che riesce a far fuoDal Corso Cavour la
ri tutti quanti!
• Ad allietare la casa dei coniugi Marco Barelli e Anna Rita Porri è arrivata, il 3 genSANITARIA ORTOPEDIA
naio scorso, una deliziosa femminuccia alla quale è stato imposto il nome di Sofia. Festa Il 29 dicembre scorso, presso la chiesetta
di Marzetti Amedeo
grande dunque in casa Barelli perché la piccola, oltre a rendere felici i genitori, ha promos-di Santa Maria del Giglio a Zepponami, si u- si è trasferita nella nuova sede in Via
so all'ambito grado di nonno i signori Francesco ed Eugenio, e di nonna le signore An- nivano per sempre in matrimonio Americo
Dante Alighieri, 29. L'inaugurazione ha
nunziata e Nazarena. A tutti, ma in particolare alla neonata, gli auguri del nostro periodi- Clripicchio (figlio del più conosciuto Luigi,
avuto luogo mercoledì 2 gennaio alla
venditore di legna) con la signorina Antoco.
,
(G.Z.)
presenza delle autorità locali. Funzio- Tra tanti gigli e ciclamini anche una rosa ci sta bene. In casa Mecali, dove da tan- nella Andreoni; la splendida cerimonia è
nale, comoda, ricca di articoli ortopediti anni primeggia il sesso forte, è giunta, tanto attesa quanto gradita, una bianca profuma-stata celebrata da Don Luciano Trapè, il
ci, non ha nulla da invidiare ad altre conta rosellina che è stata battezzata col nome di Chiara. Quando sarà grande e potrà sape- quale ha visto crescere lo sposo. Auguri vi- sorelle di grandi città.
re a quale Santa appartiene questo nome, canterà le laudi del Poverello d'Assisi che di vissimi ai novelli sposi!!
Chiara apprezzò le doti di bontà, carità ed umiltà. Profumati furono quei pani che Chiara
sfornò per distribuire ai poveri. Auguri, piccola Chiara Mecali perché tu possa conservare
quel profumo di Paradiso che porti con te fin dal primo vagito. Auguri anche ai tuoi genitoCorso Cavour STUDIO DENTISTICO Sono state letteralmente radri, i tuoi nonni che ti vogliono un bene da morire. Pure "La Voce" si fa partecipe di questi aud o p p i a t e le tariffe postali per
guri sperando che gli uomini, tutti gli uomini, in questi terrbili momenti di guerra, possano medico o professionale
Telefonare ore serali: 825427
la spedizione del nostro giordiventare più buoni e più comprensivi.
(G.Z.),
nale. Tenetelo presente nettare la vostra offerta. Potete verITALGAS comunica alla cittadinanza del
O R A R I O P E R IL P U B B L I C O
sare sul c.c. n° 1 8 5 3 / 7 6 presso
Comune di Montefiascone che per l'anno 1991 è
la Banca Cattolica o sul c.c. n°
in atto una iniziativa promozionale per gli utilizzi
mattina
pomeriggio
1 0 / 6 1 2 6 8 pressò la Cassa di
domestici. Tale iniziativa prevede l'erogazione di
Martedì
15,00-17,00
Risparmio di Montefiascone,
contributi a fondo perduto per l'installazione di
preoccupandovi di mettere il
impianti a gas metano per uso cottura, acqua
Mercoledì 8,30-12,30
14,30-16,30
vostro nome per essere insericalda e riscaldamento individuale. Per ulteriori
ti nella rubrica "La Voce è grainformazioni rivolgersi all'ufficio Italgas a M o n t e Venerdì 8,30-12,30
14,30-15,30,
ta ai suoi".
f i a s c o n e in via V e r e n t a n a , 102. Tel. 8 2 0 5 5 5
Laurea
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